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A tu per tu con Alberto Granzotto

FAITA-FederCamping: indipendenza e dialogo

Il neo-presidente della federazione che raggruppa la gran parte di campeggi e villaggi turistici italiani spiega quale filosofia guiderà la sua azione nei prossimi anni. A partire da formazione agli imprenditori e transizione digitale

Testo di Paolo Galvani, foto Enrico Bona

A sinistra: Ca’ Pasquali, Cavallino-Treporti (VE)

Da giugno è il nuovo presidente di FAITA-FederCamping. Laureato in Economia e Commercio alla Università Ca’ Foscari di Venezia e abilitato alla professione di Dottore Commercialista, Alberto Granzotto vive da sempre il mondo del turismo all’aria aperta nelle aziende di famiglia. Il nonno Amedeo, assieme a suo padre Gianni e allo zio Paolo, ha fondato il Villaggio Turistico Internazionale a Bibione, alla fine degli Anni ’50. Oggi Granzotto ne è amministratore delegato. Suo padre ha successivamente rilevato altri due campeggi a Cavallino-Treporti, il Ca’ Pasquali e il Vela Blu, che attualmente Granzotto gestisce insieme a suo fratello Andrea. Da oltre vent’anni è membro del consiglio di Assocamping di Cavallino, località famosa in tutta Europa nel nostro settore, e dopo due mandati come consigliere regionale è diventato nel 2019 Presidente di FAITA-FederCamping Nord-Est. Granzotto è anche membro dei Consigli di Confturismo Veneto, Unionmare Veneto, ITS e Turismo in Veneto e dal 1997 al 2006 è stato presidente della società che ha lanciato il sito Bibione.com. Su invito di diversi colleghi e per l’importanza che da sempre riconosce alle associazioni di categoria ha con entusiasmo accettato di candidarsi alla presidenza nazionale.

Lei è stato eletto da poche settimane. Quali sono i programmi e i presupposti rispetto ai quali la sua candidatura si è rivelata vincente?

Alberto Granzotto: Ritengo sia stata apprezzata una visione dell’impegno federale che coniuga la crescita e il coinvolgimento delle Associazioni regionali a concrete azioni di partnership e lobbying. Ma soprattutto credo sia piaciuta ai miei colleghi l’idea di incrementare la formazione degli imprenditori e accentuare la transizione digitale delle singole imprese con programmi mirati. Al centro del mio impegno ho posto l’indipendenza della Federazione e l’interlocuzione con tutti i soggetti che animano la nostra filiera produttiva.

Vedremo un’azione di discontinuità rispetto a quanto la Federazione ha fatto negli ultimi anni o sotto la sua guida l’azione di

rappresentanza e supporto proseguirà nel solco di quanto è stato impostato dal suo predecessore?

Alberto Granzotto: Ritengo un patrimonio prezioso quanto costruito negli anni dalla presidenza Vianello. Dal canto mio, intendo rimodulare e rinforzare l’immagine del settore rilanciandola con ogni utile strumento per rendere alle imprese del turismo all’aria aperta l’importanza e il peso che competono loro.

Il settore sta affrontando la sua seconda stagione segnata dalla pandemia. Qual è stato il supporto che FAITA-FederCamping ha dato ai suoi associati?

Alberto Granzotto: La Federazione non ha mai smesso di essere al servizio e a disposizione di ogni imprenditore in questi due anni. In questo senso, l’impegno del nostro segretario generale Marco Sperapani ha costituito una risorsa e un punto di riferimento importante e costante nel tempo. Il coordinamento e la disponibilità dei tanti colleghi impegnati nelle singole associazioni regionali sono stati un ulteriore strumento che ha trovato nei social federali l’eco necessaria a raggiungere e soddisfare le richieste dei singoli imprenditori. La costante, puntuale, documentata azione di interlocuzione con gli organi di governo e amministrativi hanno completato il quadro d’impegno in questo biennio emergenziale che purtroppo temo sia ancora lungi dal concludersi. nerale e per il nostro settore in particolare. In futuro ci impegneremo per avere in ambito politico quella visibilità, udienza ed attenzione che un settore maturo e strategico come il nostro merita. Lo sviluppo di un Osservatorio turistico qualificato e aggiornato costituirà uno strumento molto importante in questa direzione.

Quali sono, a prescindere dalla pandemia, i problemi più urgenti che il settore a suo parere deve affrontare?

Alberto Granzotto: I problemi sul tappeto sono tanti, ma direi che prioritariamente dovremo: • meglio legittimare in ogni provvedimento di legge il comparto del turismo all’aria aperta al pari del settore alberghiero tradizionale; • intervenire sulla definizione tecnica e strutturale di mobilhome e sulle relative modalità installative, nonché sulla incomprensibile norma di accatastamento delle stesse; • incoraggiare l’efficientamento energetico per il comparto attraverso gli interventi previsti per il “bonus riqualificazione”; • incidere sulle tariffe TARI anche attraverso accordi nazionali/territoriali per il cosiddetto autoconferimento; • giungere a una classificazione Istat specifica e rinegoziare tutta una serie di convenzioni, quali per esempio quelle relative alle società che gestiscono i diritti di autori e compositori.

A questo punto della stagione è possibile fare una sorta di bilancio e/o di previsione sull’andamento del 2021?

Alberto Granzotto: Il 2021 segnerà, se le cose continuano sulla falsariga di quanto fino ad ora registrato, una ripresa molto importante rispetto alla stagione catastrofica del 2020, che ha visto perdite di arrivi, presenze e fatturato nell’ordine anche del 50% in molte aree di Italia, anche se dovremo attendere il 2022/2023 per ritornare ai livelli pre-pandemia.

Pensa che a livello economico e normativo il lavoro di supporto svolto dal governo sia stato sufficiente per supportare le strutture ricettive all’aria aperta nell’attuale situazione?

Alberto Granzotto: In passato non quanto avremmo voluto né quanto avrebbe dovuto. Più di recente, con la guida del ministro Garavaglia, sembra che ci sia un’attenzione maggiore e più puntuale per il turismo in ge-

Che tipo di dialogo e di lavoro è necessario impostare con i rappresentanti del governo per fare in modo che il settore abbia il giusto “peso”?

Alberto Granzotto: Una interlocuzione costante e qualificata per aumentare la credibilità e la visibilità di una classe di imprenditori ormai giunta alla terza e, in non pochi casi, alla quarta generazione, portatrice di un know how ricco e per molti versi d’avanguardia. Accrediteremo la nostra modalità come un comparto di primaria importanza, dove sostenibilità, comfort e contatto con la natura non sono semplici slogan, ma pura e semplice realtà quotidiana.

Il successo delle vendite nei veicoli ricreazionali, soprattutto a livello europeo, sta mutando in parte le esigenze dei turisti. Le strutture ricettive italiane secondo lei sono pronte?

Alberto Granzotto: Da anni il turismo itinerante ha nei campeggi il più naturale e adeguato degli “approdi”. La crescita di vendite e immatricolazioni è un segnale positivo che le imprese devono cogliere adeguando e ampliando la loro offerta a questi ospiti e ai loro mezzi, incoraggiando e promuovendone un uso consapevole e corretto. In questo, i recenti contatti con le associazioni di categoria e gli organizzatori del Salone di Parma sono volti proprio a far conoscere a un pubblico più vasto la qualità della nostra proposta.

A livello europeo ci sono adeguate collaborazione e comunicazione tra le federazioni nazionali o sarebbe auspicabile un maggiore lavoro di coordinamento?

Alberto Granzotto: L’EFCO è l’organismo europeo di rappresentanza del nostro settore, cui FAITA-FederCamping aderisce fin dalla fondazione. Fin qui ha correttamente svolto il suo compito; tuttavia, è sempre auspicabile una maggiore e più efficiente sinergia tra i suoi membri e ci adopereremo in questa direzione per aumentare il peso del comparto presso le istituzioni comunitarie.

Alberto Granzotto al SUN Beach&Outdoor Expo di Rimini

Sopra e sotto: Villaggio Turistico Internazionale, Bibione (VE)

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