Il papero ingrato

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Franco Pastore

Una favola per i pi첫 piccoli

Una produzione A.I.T.W. Collana Fiabe


Una favola per i piĂš piccoli di Franco Pastore

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Disegni di Paolo Liguori ________

Š Ottobre 2006 by Franco Pastore Una realizzazione A. I. T. W.



Un papero vecchiotto e spelacchiato incominciò a pensare alla sua vita inutile , senza piÚ affetti e, camminando tristemente per la via, diceva a se stesso questa litania: - Povero me! Son solo e senza affetti, pure i paperi sciocchi mi fan dispetti, avessi avuto almen una bella paperotto, con la quale dividere granone e frutta cotta -.


E parlottando giunse fino al fiume, dove all’istante decise di annegar la piume. Prese una palla dimenticata da un bambino e con la corda la lega al collicino.

Un grande tuffo e patapuff nell’acqua, pensando di annegare in un momento, ma … la palla non lo portò a fondo e galleggiò saltellando in tondo.


Fallito il tentativo di morire, prima s’asciugò le piume al sole e poi trotterellando in sintonia, si mise alla ricerca di una adeguata compagnia.


Camminando piÚ avanti in una contrada, incontra una papera sciancata ed un pulcino mezzo rimbambito, tutto sporco e pieno di prurito. - Sentite cari! - Disse l’animale, - vado lontano a cercar la sorte. Tu miserella mi sarai compagna e tu che sei piccino, farai da segretario o mio pulcino! -


E s’avviò l’allegra compagnia, cantando a squarciagola per la via: Batti il passo Fino a due Lì nei campi C’è un bue, una capra, tre galline, e una vecchia contadina. Batti il passo fino a tre, io sono come un re voi sareste la mia corte poche piume e gambe storte.


Sentendo cantare cosĂŹ forte, tutti gli animali accorsero e vedendoli, incominciarono a ridere a crepapelle. Un merlo che stava sul ramo di un albero, beccando gustosamente un fico, gridò: - Canta pure ,o grande allocco tu sei re, ma degli sciocchi d’una papera sciancata ed un pulcino malandato -.


A questo punto, i tre smisero di cantare e si allontanarono in fretta tra gli scherni di tutti gli animali.

Cammina, cammina, giunsero in un bel paesino, dove tutti erano floridi e ben vestiti. Il sindaco un aquilotto distinto ed istruito, vedendoli arrivare cosÏ malandati ne ebbe pena e cercò di aiutarli.


Il sindaco un aquilotto distinto ed istruito, vedendoli arrivare cosÏ malandati ne ebbe pena e cercò di aiutarli. Li fece ripulire e vestire decentemente e li sfamò con cibi squisiti ed abbondanti.


Dopo qualche giorno di buona vita, il papero decise di conquistare tutto il paese e con sciocca furbizia e la parola facile iniziò a millantarsi di questa e quell’impresa, di qualche dottorato e che avrebbe fatto la fortuna di chiunque a lui si fisse legato. Ma dopo numerosi tentativi di produrre miracoli e ricchezze, furono note a tutti le sue prodezze sciocche e le assurde pretese di essere un capitano di mille imprese.


Invece di scusarsi e vivere tranquillo, incominciò a sparlare della gente, che era stato offeso dall’aquilotto e che si sarebbe vendicato immantinente. Allora tutta la comunitĂ comprese che era un papero sciocco ed ingrato ew lo allontanarono ed il papero ritorno nuovamente sulla via , a cantare la sua triste litania: - Povero me! Son solo e senza affetti, pure i paperi sciocchi mi fan dei dispetti avessi avuto almeno


una bella paperotta con la quale dividere granone e frutta cotta. Cammino per la via in brutta compagnia una bestia malandata e un pulcino sventurato - .


A questo punto, anche la papera sciancata lo abbandonò, mentre il pulcino rimbambito gli fece uno sberleffo e scappò via, lasciandolo solo solo per la via.


-Addio, mio caro, sarò pure sventurato, ma non sono né sciocco, né un ingrato -. Stretta la foglia, larga è la grata, pure questa favola è terminata.


L’autore Franco Pastore nasce a San Valentino Torio, frequenta il ginnasio ed il Liceo nella vicina Sarno, il paese dei nonni materni, e completa gli studi presso l’Ateneo salernitano. La sua sensibilità lo porta, fin da giovanissimo, a scrivere racconti, poesie ed articoli che vengono pubblicati su giornali locali. Dopo il servizio militare, si trasferisce con la famiglia a Salerno, in via Camillo Sorgente, 21, dove, nel 1972, inizia la sua collaborazione con lo scrittore Arnaldo Di Matteo, scrivendo racconti ed articoli sul periodico “Verso il 2000”. L’anno successivo, entra a far parte dell’equipe del Varo, una galleria d’arte di Vito Giocoli e sostenuta dal giornalista napoletano Saverio Natale, che lo veicolano verso la critica d’arte. Intanto diviene un punto di riferimento nella famiglia di “Verso il 2000”, collaborando con il Prof. Zazo dell’Ateneo napoletano, il preside Marino Serini, il pittore Luigi Grieco, Achille Cardasco ed altre personalità della cultura campana, come Franco Angrisano, Gaetano Rispoli, amico di Carlo Levi, che aveva personalmente conosciuto a Roma nel dicembre del 1971, e Domenico Rea. Alla metà degli anni settanta, sarà proprio Rea, presso la Camera di Com-mercio di Salerno, a presentare alla stampa il libro di estetica morale Il Vangelo di Matteo (Roma - n. 136 del 12/6/1980), che il Pastore scriveva, nel 1979 (Il Giorno - 23 marzo 1980), con Liana Annarumma. Intanto, Franco Angrisano lo presentava ad Eduardo De Filippo, nel periodo in cui l’attore recitava nella sua compagnia. Fu allora che in Franco Pastore si rafforzò l’amore per il teatro. Frattanto, conosceva Lucia Apicella di Cava (Mamma Lucia), per la quale pubblicava su Verso il 2000 una serie di racconti, raccolti poi nel libro “Mamma Lucia ed altre novelle” (L’Eco della stampa gennaio 1980 / Il Faro del 13/2/1980), con le illustrazioni del Grieco. Seguiva, sempre sull’eroina cavese,“Mutter der Toten”, un radiodramma, pubblicato dalla Palladio, che Angrisano drammatizzò nel salone dei marmi del Comune di Salerno (la Voce del Sud -


12/7/1980 - Roma 11 giugno 1980 52 n.135), il giorno in cui Mamma Lucia fu Premiata con medaglia d’oro del Presidente della Repubblica nel luglio del 1980 (Il Secolo d'Italia - Anno XXIX – dell'11/07/1980). Dopo il suo primo romanzo “L’ira del Sud” (verso il 2000 - anno XXIII - n.82 del 1983, con nota autografa di Nilde Iotti) scrisse per Franco An-grisano “La moglie dell’oste”, ispirata alla XII novella de Il Novellino, di Masuccio Salernitano; seguì “Terra amara”, sul problema del caporalato nel sud. Negli anni novanta, viene trasferito al Liceo di Piaggine. Fu in quegli anni che scrisse “All’ombra del Cervati” una raccolta di liriche e “Fabellae”, un testo di drammatizzazione per la scuola elementare. Sono gli anni in cui si accosta all’informatica, è docente di sociologia e psicologia di gruppo nell’Ospedale Tortora di Pagani. Inizia un dialogo stretto con il teatro, grazie alla disponibilità dell’auditorium del Centro Sociale paganese ed all’incontro con la compagnia teatrale “02”, diretta da Enzo Fabbricatore. Nascono così le commedie: “Un giorno come un altro”, “Un maledetto amore”, “Una strana Famiglia” ( Le Figaro / Education, samedi 4 juin 2005). Tra il 1995 ed il 2000, è direttore di Corsi di alfabetizzazione informatica per il M.I. e tiene, al Centro sociale di Pagani, Corsi di Pedagogia speciale (metodi: Decroly e Froebel). Alla fine degli anni novanta, si abilita per l'insegnamento delle lettere negli istituti superiori e, nel 2000, il commediografo passa dalla pedagogia (didattica e metodologia), all’insegnamento di italiano e storia nell’Istituto “G. Fortunato” di Angri. Nello stesso anno, ritorna nella sua Salerno, in via Posidonia. Oramai ha perso tutti gli amici di un tempo. Intensifica il suo interesse per il teatro, entra in rapporto con alcune compagnie salernitane e conosce Gaetano Stella e Matteo Salsano della compagnia di Luca De Filippo. Con questi ultimi, ripropone “La moglie dell’oste” che viene rappresentata nel 2006, al teatro dei Barbuti, nel Centro storico. Il successo dell’opera lo 59 spinge a


scrivere altre tre commedie, ispirate al Novellino del Masuccio: Le brache di San Griffone , “Un vescovo una monaca ed una badessa” e “Lo papa a Roma”. Oramai l’insegnamento non lo interessa più e dà le dimissioni, nel settembre del 2005, chiudendo innanzi tempo il suo impegno con la scuola, per dedicarsi completamente al Teatro. Come European journalist (GNS Press Association), fonda, con il patroci-nio del Comune e della Provincia di Salerno, la rivista virtuale di lettere ed arti “ Antropos in the world”, alla quale collaborano l’on. Michele Rallo da Trapani, Anna Burdua da Erice, Maria Imparato da Bergamo e Gaetano Rispoli, l’ultimo maestro di pittura, amico di Carlo Levi e di Domenico Rea. Intanto, inizia il ciclo de’ “I Signori della guerra”, ovvero “La Saga dei Longobardi”, un insieme di cinque drammi storici, sulla Salerno longobarda e normanna, che completa il 29 gennaio del 2011. Dopo la pubblicazione delle raccolte di racconti “Il gusto della vita” (ed. Palladio) e di “Ciomma” (edito dalla Ed. Antitesi di Roma), va in scena, a Pagani, il primo dei drammi storici “L’Adelchi”, replicato il 25 febbraio 2011 al Diana di Nocera Inf., con il patrocinio della Provincia di Salerno (Dentro Salerno, 25 febbr. 2011). Dunque, nelle sue opere, traviamo profonde tracce delle sue radici e figure, personaggi delle sue commedie e dei racconti ci riportano all’agro nocerino-sarnese, ricco di caratteristiche peculiari, artisticamente incastonati in situazioni socio antropologiche sui generis. E’ il caso di “Peppe Tracchia”, così come di “Ciomma” o “Luciano Valosta”, per non citare tante altre figure, prese dai campi o dalle fabbriche di pomodori. Nemmeno l’agro si dimentica di lui, con la consegna dell’Award dell’Agro, per la letteratura. (Cronache del Salernitano, del 27 agosto 2013) e la pubblicazione di “Oltre le stelle”, presentata al palazzo formosa, il 12 febbraio del 2014 (Dentro Salerno, 13.02.2014) Fin dagli inizi del suo percorso artistico, Pastore, pur avendo acquisito una formazione classica (Euripide, i lirici greci, Aristofane e la


commedia antica, Omero, Esopo e Fedro), si trova ad essere rivolto verso il presente del nostro tempo. La sua narrativa si può ritenere, in alcune sfumature, neorealista, con testimonianze forti, sulle difficoltà di una Italia degli anni della ricostruzione. Così, nel teatro, nel mentre delinea il dramma di antiche dominazioni, passa alla commedia di denuncia ed alla farsa. Hanno scritto di lui: Il Giorno - La Nuova Frontiera - L’Eco della Stampa - Verso il 2000 La Voce del Sud - La Gazzetta di Salerno - La Gazzetta di Frosinone Candido Nuovo - Il Secolo - Il Faro - L’Amico del popolo - La Città Cronache di Potenza - Dentro Salerno - La gazzetta di Teramo - Le Figaro - La Lampada - Dossier Sud - Il Roma - La gazzetta di Pescara Areapago Cirals - La Gazzetta di Matera - La Tribuna dell’Irpinia Settimanale Unico - Corriere del Mezzogiorno - Cancello ed Arnone News - Cronache del Mezzogiorno - L’Osservatore dell’Agro - Dentro Salerno - Agire - Il Mattino - Cronache del salernitano - Epucanostra - Brontolo - Tvoggi Salerno - Cilento Notizie - Il Basilisco - Unico Cronache Cilentane - Euterpe ed altre testate. Hanno parlato di lui: L. Fiorentino (Ateneo di Siena) - Nicola Napolitano - Nilde Iotti Saverio Natale - A. Di Matteo - Gualdoni (del Giorno, Mi) - Lucia Salvatore - N. Ammaturo (Ateneo di Salerno) – Renato Ungaro Domenico Rea - Laura Vichi (Roma) - A. Mirabella - R. Nicodemo Giuffrida Farina - Luigi Crescibene - R. Ungaro - A. Palumbo - Paolo Romano - G. Rispoli - Anna Burdua – Anna Maria Scheible – L. Spurio ed altri. Trasmissioni radio-televisive: TLC Campania, Serata napoletana - Presentazione del libro di racconti “Il gusto della vita” ( 13 ottobre 2006); Telecolore, Ore dodici - Present. Rivista “Antropos in the world; Telecolore, Ore dodici - Presentaz. lir. “Il profumo di Ermione”; Telecolore, Trasmissione del dramma ARECHI II (sabato 9 marzo 2013);


Telecolore, Trasmiss.ne dramma ARECHI II ( domenica 10 marzo 2013 ); Telediocesi , presentazione de “La Saga dei Longobardi” ( 14 ag. 2013 ); Telediocesi , presentazione de “La Saga dei Longobardi” ( 15 ag. 2013 ). Radio Italia uno, Piemonte, trasmissione “Lisola che non c’è” presentazione dell’autore e lettura liriche. (5 giugno – 26 giugno 2014) Letteratura per l’infanzia, documentari didattici e teatro per ragazzi: FABELLAE- antologia di drammatizzazione per la scuola primaria‚ Paes, 1988. Cod. SBN IT\ICCU\CFI\0154255  Aisopos- Le favole greche in napoletano –SBN IT\ICCU\NAP\0568683 Faedrus – Le favole in napoletano – SBN IT\ICCU\NAP\0568756 LA MARGHERITA SCIOCCA - S.W. anno 2004 – filmato IL PAPERO INGRATO - S.W. anno 2006 – filmato ORFEO GATTO MARAMEO - S.W. anno 2006 – filmato IL VERME ED IL CALABRONE – S.W. anno 206 – filmato  IL PAPPAGALLO FILOSOFO - S ul Web anno 2006 /7 – filmato LA LEPRE E LA TARTARUGA - Sul Web anno 2006 /7 – filmato IL BRUCO ED IL CALABRONE -Sul Web anno 2006 /7– filmato IL PAPPAGALLO FILOSOFO - Sul Web anno 2006 /7 – filmato LA GALLINA SCIOCCA - Sul Web anno 2006 /7 – filmato  CANIS PARTURIENS – filmato 2005/6 – Riduz. in napoletano  CAMELUS QUI PETEBAT CORNUA – filmato 2005/6 – in napoletano  PISCATOR QUI AQUAM PERCUTEBAT – filmato2005/6 – in napoletano  VOLPES ET CORVUS – filmato 2005/6 – Riduz. in napoletano  VULPES LEO ET SIMIO – filmato 2005/6 – Riduz. in napoletano  RANAE AD SOLEM – filmato 2005/6 – Riduz. in napoletano  RANAE PETUNT REGEM – filmato 2005/6 – Riduz. in napoletano  FRATER ET SOROR – filmato 2005/6– Riduz. in napoletano CALIMERO E LE SETTE NANE,UNA STORIA ALL’INCONTRARIO –


A.I.T.W. Edizioni - Salerno genn. 2014 - ISBN: 9788891133052 VERSO LA RELIGIONE EGIZIA – Documentario didattico  LA RELIGIONE GRECA - Documentario didattico  ROMA PAGANA – Documentario didattico  IL MIRACOLO DI BETLEMME – Documentario didattico ABRAMO - Documentario IL CANTICO DEI CANTICI – Documentario IL SS. CORPO DI CRISTO – Documentario LA CRIPTA DEL SS. Corpo di Cristo - Documentario


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