Kleopatras

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FRANCO PASTORE

Cleopatra

Ed. Antropos in the world Collana Poesia monografica

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Una monografia in versi su Cleopatra d’Egitto di FRANCO PASTORE

« Molte sono le cose straordinarie, eppure nulla vi è di più straordinario della donna » – Sofocle, dal coro dell‟Antigone

© 2006 by Franco Pastore Ed. Antropos in the world Da “Le stelle della Storia” ISBN IT\ICCU\MO1\0035683

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PREMESSA

Entrare nell‟universo femminile, con l‟apertura necessaria per la comprensione di sentimenti e valori, senza quei preconcetti che hanno alimentato varie forme di stereotipia nel corso dei millenni, costituisce un arricchimento senza precedenti. Trattasi di sette monografie poetiche, sette storie di donne, che costituiscono, ancora oggi, un esempio mirabile di grandezza d‟animo e di coraggio, che hanno varcato i confini del tempo e dello spazio, fino a diventare leggenda. Ovviamente, bisogna disporsi con l‟animo di chi è supe-riore ad un certo tipo di morale ipocrita e cieca alle angosce dell‟animo umano, cogliendo tra le righe quel senso della catarsi, che accompagna ogni evento straordinario. Cleopatra, Ipazia, Marianna, Francesca, Ines, Mafal-da e Lucia, costituiscono i livelli massimi di espressività femminile, esse hanno ampiamente dimostrato che la “fragilità femminile” è una invenzione senza fondamento, nata dalla preoccupazione che nasce di fronte a forze sconosciute, che si temono, appunto, per la loro incisività ed imprevedibilità. È incredibile quello che può fare una donna che ama, o che sente su di sé l‟alito del destino: la sua forza d‟animo scala le montagne, rasenta il delirio, sconfigge la morte e scrive pagine di storia. Franco Pastore

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INTRODUCTIO Agli inizi del XIX secolo, ad Alessandria d'Egitto fu scoperto il corpo mummificato della regina Cleopatra. Trasportato nella capitale francese, per arricchire il patrimonio culturale del Louvre, nel 1871, durante l'assedio dei prussiani, per prudenza, fu spostato nei sotterranei della Bibliothèque Nationale. L'ambiente umido e freddo del luogo fece si che il corpo entrasse in decomposizione e non rimase che seppellirlo. Alcuni ritengono che le spoglie regali furono tumulate nei giardini stessi della Bibliothèque, altri, nel cimitero Père-Lachaise. Passata alla storia per i suoi amori “romani”, chi fu real-mente Cleopatra? Era una donna dissoluta e continuamente alla ricerca di avventure amorose, oppure una regina, con grosse responsabilità politiche, preoccupata per la sorte e del suo popolo e del suo impero, di fronte al pericolo di Roma, oramai padrona del mondo allora conosciuto? Bella, interessante, colta ( parlava ben sette lingue ), riuscì a salvare, con Cesare, il suo regno, con l‟unica arma che le rimaneva: quella della seduzione. In tal modo, concentrò in lei un doppio potere: quello di regina dell‟Egitto ( Cesare aveva ucciso il Fratello Tolomeo XII ed aveva messo lei sul trono) ed il potere di Roma, che gli veniva direttamente da Cesare, l‟uomo più prestigioso e potente dell‟ impero di Roma, suggellando la conquista con la nascita di Cesarione (che Ottaviano, poi, farà uccidere). Finito il sogno, per mano di Bruto, nelle Idi di marzo del 44 a.C, Cleopatra capì che l‟Egitto sarebbe presto diventato una provincia romana. Allontanò Cesarione, temendo giustamente per la sua vita e si preparò ad affrontare gli eventi. Non fu facile conquistare Antonio, 6


fu necessario metterci tutta l‟anima e Cleopatra lo fece, dando vita ad una storia d‟ amore senza precedenti. Infine, Antonio fu suo, totalmente. I quattro figli che seguirono suggellarono il patto ed iniziò un nuovo sogno: un impero grande quanto quello di Roma: Antonio, forse il più grande generale dell‟Urbe, ne sarebbe stato l‟artefice. L’HISTORIA

Cleopatra VII nasce ad Alessandria, nel 69 a.C., da uno dei due matrimoni di Tolomeo XII Neodioniso, detto "Aulete" (il flautista amante del vino e della musica. Donna bella, intelligente, e determinata, aveva tutte le qualità per governare un regno l‟Egitto. Alla morte del padre muore, nel 51 a.C. Cleopatra ha 18 anni e viene messa sul trono col fratello Tolomeo XIII di soli 10 anni, a condizione che si sposassero, come era nell„uso tra i faraoni egiziani. Roma nomina Pompeo tutore di Tolomeo XIII. Tra i due fratelli vi è un odio profondo che sfocia, per il volere del potente eunuco Potino, nell'esilio di Cleopatra, la quale si rifugia in Siria ed inizia ad organizzare un suo esercito. In quel periodo a Roma infuriava la guerra civile tra Ce-sare e Pompeo. Quest‟ultimo, sconfitto, si rifugiò in Egitto dove fu assassinato dai cortigiani di Tolomeo XIII, forse per ottenere i favori di Cesare. Il quale, giunto ad Alessandria, convocò Tolomeo XIII e Cleopatra per por fine ai conflitti dinastici. Cleopatra, per paura di essere uccisa dagli uomini di suo fratello, arrivò a Palazzo a bordo di una brigantino condotto da un suo servo fidato, Apollonio Siciliano, attraccò proprio sotto le mura e si introdusse, quindi, avvolta in un tappeto portato 7


da Apollodoro sulle spalle. Giunto all„ appartamento di Cesare il tappeto venne posato a terra e srotolato lasciando stupito il vincitore dei Galli. L„ incontro terminò con la riconciliazione delle parti ma, in realtà, il governo dell„ Egitto sarebbe stato affidato a Cleo-patra. La regina d'Egitto era in grado di conversare, con Etiopi, Siri, Arabi, Ebrei, Medi, Parti, greci, Egiziani, Romani e Cesare ne rimase colpito. L'audacia,l'astuzia ed il fascino di Cleopatra, poi, lo conquistarono. La regina condusse Cesare in viaggio sul Nilo, durante il quale ella rimane incinta di un figlio maschio che chiamerà Tolomeo XV Cesarione e che fu l „unico erede maschio di Caio Giulio Cesare. Subito dopo, il condottiero partì per la Siria, e pur potendo fare dell„ Egitto una colonia romana come era già avvenuto per altre terre, per amore di Cleopatra, uccise Tolomeo XIII, facendolo annegare nel Nilo e lasciò alla sua amata il trono d„ Egitto. Per stare vicino a Cesare, ma anche per scopi politici, Cleopatra si trasferisce a Roma per offrire al figlio Cesarione la possibilità, una volta morto Cesare, di sedersi sul trono di un impero grande come quello di Alessandro Magno: Roma con le sue province e l'Egitto. All'assassinato Giulio Cesare, nelle Idi di marzo del 44 a.C., Marco Antonio, alleato di Cesare, proclama davanti al senato Tolomeo XV Cesarione erede di Giulio Cesare, ma Ottaviano dichiara di essere lui il legittimo successore. In questo clima pericoloso, Cleopatra ritorna in Egitto, dove trova una grave crisi economica, con il popolo ridotto in miseria e schiavitù. Alleggerisce subito le tasse e migliora il livello della vita. Rilancia, poi, il commercio, riaprendo l„antica via 8


carovaniera dal Nilo al mar Rosso e facendola proteggere con torri di guardia, dislocate lungo il percorso. Nel frattempo, Marco Antonio assume il controllo dell'Impero Romano d„ Oriente, mentre Ottaviano governa l„Occidente. Antonio, per avere la meglio su Ottaviano, ha bisogno dei tesori dello Egitto e quindi convoca Cleopatra a Tarso, sulla costa turca. Fu in Cilicia che iniziò la relazione tra i due. Cleopatra si presentò all‟appuntamento su di una imbarcazione dalle vele color porpora, con la poppa d'oro ed i remi di argento. Nel corso dell'incontro,Cleopatra si innamora di Antonio da cui avrà due gemelli. Il rapporto entra in crisi quando Antonio lascerà Cleopatra e sposerà Fulvia. Allora, Cleopatra riscopre l'antica religione egizia facendosi promotrice di preghiere, riti e donazioni agli Dei ormai abbandonati da anni. Dopo 3 anni, Antonio, ignorando le insistenze di Fulvia e della seconda moglie Ottavia, torna da Cleopatra per avere le ricchezze d'Egitto. Cleopatra, troppo astuta per mostrargli tutto il suo dolore, cede i tesori del suo regno in cambio di precise promesse. Cleopatra, troppo astuta per mostrargli tutto il suo dolore, cede i tesori del suo regno in cambio di precise promesse. Così le terre dell'Arabia, le miniere di rame di Cipro, il Sinai, l'Armenia ed i campi di grano di tutto il nord Africa appartenenti a Roma, passano sotto il governo egiziano. Roma è furiosa, tutte quelle terre conquistate con il sangue dei Romani cedute alla regina che non ha mai accettato. Ottaviano approfitta della situazione e sferra un attacco a Marco Antonio nella battaglia di Azio. 9


Cleopatra, in maniera insolita, segue Antonio nella lotta affiancandogli le navi egiziane, ma ben presto è costretta a ritirarsi. Visto l„ andamento del combattimento Cleopatra, ritirata ad Alessandria, decide di fuggire dall„ Egitto, ma, durante i preparativi per la partenza, viene sorpresa dagli Abatei, a lungo sottomessi al suo potere, che le impediscono la fuga. Le truppe di Ottaviano, che nel frattempo avevano messo in fuga la flotta di Marco Antonio, si avvi-cinano minacciose ad Alessandria. Marco Antonio, rifugiatosi a palazzo con Cleopatra, si uccide con la sua spada e muore tra le braccia della regina d'Egitto. Temendo che anche Cleopatra tenti il suicidio, Ottaviano, ormai padrone di Alessandria, fa in modo che ogni oggetto portato alla regina sia accuratamente controllato. Il 12 agosto del 30 a.C., però, un contadino riesce a farle avere un cesto di fichi che nasconde un serpente. Cleopatra, accortasi della presenza dell‟ aspide, si lascia mordere e muore prima dell„ arrivo di Ottaviano evitando così la umiliazione della sconfitta. Suo figlio Cesarione viene ucciso da Ottaviano, mentre gli altri due figli gemelli spariscono senza lasciare traccia. Da questo momento, l„ Egitto diventa una semplice provincia dell'Impero Romano. “L'altra è colei che s'ancise amorosa ,/ e ruppe fede al cener di Sicheo;/ poi è Cleopatràs lussurïosa. “(Dante – Inferno - canto V)

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La battaglia di AZIO

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PROLOGO

Figlia del Nilo, regina della storia, che trai dalla bellezza la tua gloria, dolce compagna d‟un Cesare Romano, la tua grandezza ti portò lontano. Sovrana colta e donna d‟azione, sognasti un trono per Cesarione. Riconquistasti abilmente il regno, che governasti, poi, con grande ingegno. Signora di Roma e maestà d‟Egitto questo per te gli dei aveano scritto. Ma Bruto il tuo sogno cancellò, versando sangue sul marmo di Pompeo, fin nelle fondamenta l‟Urbe tremò ogni romano 12


maledisse il reo. Povera terra tua quando tornasti, alleviasti i miseri e i commerci avviasti. Poi, con Marco Antonio tu ci credesti ancora: Un sogno di grandezza, per una nuova aurora di gloria e di fierezza. Salisti ancora in alto, l‟Egitto era potente, avevi fatto il salto, Augusto era dolente EPILOGO Fu guerra ancora, in Africa, ad Azio fosti battuta, Antonio si uccise ogni speme andò perduta. Affascinare Augusto, un lucido condottiero? Non era Caio Cesare, ma un gelido guerriero Un tentativo futile, fu uno solamente che disse: - E‟ tutto inutile, la tua luna è spenta! Chiedesti aiuto all‟aspide sottile e velenosa, 13


la morte ti sovvenne veloce e silenziosa. Finì così l‟Egitto, per mano d‟ Ottaviano, una nuova provincia l‟impero avea romana. Tu brilli ancora splendida, o gemma dell‟oriente! Sulla tua nave agile, con porpora ed argento. Compari all‟orizzonte, quando s‟arrossa il cielo, nell‟ora del tramonto, sul corpo solo un velo. Accanto a te c‟è Antonio, che guarda più lontano, verso la vecchia Roma, tenendoti per mano.

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FONTI 

Virgilio, Eneide VIII, 688 ss.

Orazio, Odi I, 37 ("fatale monstrum", v. 21); Epodi 9

Lucano, Pharsalia X

Plutarco, Vita di Marco Antonio

Svetonio, Vite dei Cesari I-II

Velleio Patercolo, Storia romana II

Flavio Giuseppe, Antichità giudaiche XIV-XV

Antony and Cleopatra, di William Shakespeare

Antonio e Cleopatra, di Vittorio Alfieri

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BIOGRAFIA AGGIORNATA DELL’AUTORE Franco Pastore nasce a San Valentino Torio, frequenta il ginnasio ed il Liceo nella vicina Sarno, il paese dei nonni materni, e completa gli studi presso l’Ateneo salernitano. Fin da giovanissimo, inizia a scrivere racconti, poesie ed articoli su periodici e giornali locali. Dopo il servizio militare, si trasferisce con la famiglia a Salerno, dove, nel 1971, inizia a collaborare con lo scrittore Arnaldo Di Matteo, scrivendo sul periodico “Verso il 2000”. Di poi, entra a far parte dell’equipe del Varo, la galleria d’arte di Vito Giocoli, sostenuta dal giornalista napoletano Saverio Natale, che lo veicola verso la critica d’arte. Intanto diviene un punto di riferimento nella famiglia di “Verso il 2000”, collaborando con il Prof. Zazo dell’Ateneo napoletano, il preside Marino Serini, il pittore Luigi Grieco, Achille Cardasco, Nicola Napolitano, Renato Ungaro, Luigi Fiorentino ed altre personalità della cultura, come Franco Angrisano Domenico Rea e Gaetano Rispoli. Fu appunto Rispoli a presentarlo a Carlo Levi, a Roma, nel dicembre del 1971. Alla metà degli anni settanta, sarà Domenico Rea, presso la Camera di Com-mercio di Salerno, a presentare alla stampa il libro di estetica morale Il Vangelo di Matteo (Roma - n. 136 del 12/6/1980), che il Pastore scriveva, nel 1979 (Il Giorno - 23 marzo 1980), con Liana Annarumma. Intanto, Franco Angrisano lo presentava ad Eduardo De Filippo, nel periodo in cui l’attore recitava nella sua compagnia. Fu allora che in Franco Pastore si rafforzò l’amore per il teatro. Frattanto, grazie al Grieco, conosceva Lucia Apicella di Cava (Mamma Lucia), per la quale pubblicava su Verso il 2000 una serie di racconti, raccolti poi nel libro “Mamma Lucia ed altre novelle” (L’Eco della stampa - gennaio 1980 / Il Faro del 13/2/1980), con le illustrazioni del Grieco. Seguiva, sempre sull’eroina cavese,“Mutter der Toten”, un radiodramma, pubblicato dalla Palladio, che Angrisano drammatizzò nel salone dei marmi del Comune di Salerno (la Voce del Sud - 12/7/1980 - Roma 11 giugno 1980 52 n.135), il giorno in cui Mamma Lucia fu Premiata con medaglia d’oro del Presidente della Repubblica nel luglio del 1980 (Il Secolo d'Italia - Anno XXIX dell'11/07/1980). Dopo il suo primo romanzo “L’ira del Sud” (verso il 2000 - anno XXIII - n.82 del 1983, con nota autografa di Nilde Iotti) scrisse per Franco Angrisano “La

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moglie dell’oste”, ispirata alla XII novella de Il Novellino, di Masuccio Salernitano; seguì “Terra amara”, sul problema del caporalato nel sud. Negli anni novanta, viene trasferito al Liceo di Piaggine. Fu in quegli anni che scrisse “All’ombra del Cervati” una raccolta di liriche e “Fabellae”, un testo di drammatizzazione per la scuola elementare. Sono gli anni in cui si accosta all’informatica, è docente di sociologia e psicologia di gruppo nell’Ospedale Tortora di Pagani. Inizia un dialogo stretto con il teatro, grazie alla disponibilità dell’auditorium del Centro Sociale paganese ed all’incontro con la compagnia teatrale “02”, diretta da Enzo Fabbricatore. Nascono così le commedie: “Un giorno come un altro”, “Un maledetto amore”, “Una strana Famiglia” ( Le Figaro / Education, samedi 4 juin 2005). Tra il 1995 ed il 2000, è direttore di Corsi di alfabetizzazione informatica per il M.I. e tiene, al Centro sociale di Pagani, Corsi di Pedagogia speciale (metodi: Decroly e Froebel). Alla fine degli anni novanta, si abilita per l'insegnamento delle lettere negli istituti superiori e, nel 2000, il commediografo passa dalla pedagogia (didattica e metodologia), all’insegnamento di italiano e storia nell’Istituto “G. Fortunato” di Angri. Nello stesso anno, ritorna nella sua Salerno, in via Posidonia. Oramai ha perso tutti gli amici di un tempo. Intensifica il suo interesse per il teatro, entra in rapporto con alcune compagnie salernitane e conosce Gaetano Stella e Matteo Salsano della compagnia di Luca De Filippo. Con questi ultimi, ripropone “La moglie dell’oste” che viene rappresentata nel 2006, al teatro dei Barbuti, nel Centro storico. Il successo dell’opera lo spinge a scrivere altre tre commedie, ispirate al Novellino del Masuccio: Le brache di San Griffone , “Un vescovo una monaca ed una badessa” e “Lo papa a Roma”. Oramai l’insegnamento non lo interessa più e dà le dimissioni, nel settembre del 2005, chiudendo innanzi tempo il suo impegno con la scuola, per dedicarsi completamente al Teatro. Come European journalist (GNS Press Association), fonda, con il patroci-nio del Comune e della Provincia di Salerno, la rivista virtuale di lettere ed arti “ Antropos in the world”, alla quale collaborano l’on.Michele Rallo da Trapani, Anna Burdua da Erice, Maria imparato da Bergamo e Gaetano Rispoli, l’ultimo maestro di pittura, amico di Carlo levi e di Domenico Rea.

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Intanto, inizia il ciclo de’ “I Signori della guerra”, ovvero “La Saga dei Longobardi”, un insieme di cinque drammi storici, sulla Salerno longobarda e normanna, che completa il 29 gennaio del 2011. Dopo la pubblicazione delle raccolte di racconti “Il gusto della vita” (ed. Palladio) e di “Ciomma” (edito dalla Ed. Antitesi di Roma), va in scena, a Pagani, il primo dei drammi storici “L’Adelchi”, replicato il 25 febbraio 2011 al Diana di Nocera Inf., con il patrocinio della Provincia di Salerno (Dentro Salerno, 25 febbr. 2011). Dunque, nelle sue opere, traviamo profonde tracce delle sue radici: le figure ed i personaggi delle sue commedie e dei racconti ci riportano all’agro nocerino-sarnese, ricco di caratteristiche peculiari, artisticamente incastonati in situazioni socio antropologiche sui generis. E’ il caso di “Peppe Tracchia”, così come di “Ciomma” o “Luciano Valosta”, per non citare tante altre figure, prese dai campi o dalle fabbriche di pomodori. Nemmeno l’agro si dimentica di lui, con la consegna dell’Award dell’Agro, per la letteratura. (Cronache del Salernitano, del 27 agosto 2013) e la pubblicazione di “Oltre le stelle”, presentata al palazzo formosa, il 12 febbraio del 2014 (Dentro Salerno, 13.02.2014) Nel settembre del 2014, ha bisogno di una pausa e rallenta le fatiche letterarie, ritornando alla scuola come preside (coordinatore didattico) di un istituto superiore parificato, ma continua a dirigere “Antropos in the world”, la rivista letteraria da lui fondata nel 2004, con il patrocinio del Comuni di Salerno, Pagani, San Valentino Torio, nonché della Provincia di Avellino. Fin dagli inizi del suo percorso artistico, Pastore, pur avendo acquisito una formazione classica (Euripide, i lirici greci, Aristofane e la commedia antica, Omero, Esopo e Fedro), si trova ad essere rivolto verso il presente del nostro tempo. La sua narrativa si può ritenere, in alcune sfumature, neorealista, con testimonianze forti sulle difficoltà di una Italia degli anni della ricostruzione. Così, nel teatro, nel mentre delinea il dramma di antiche dominazioni, passa alla commedia di denuncia ed alla farsa. Hanno scritto di lui: Il Giorno - La Nuova Frontiera - L’Eco della Stampa - Verso il 2000 - La Voce del Sud - La Gazzetta di Salerno - La Gazzetta di Frosinone - Candido Nuovo Il Secolo - Il Faro - L’Amico del popolo - La Città - Cronache di Potenza Dentro Salerno - La gazzetta di Teramo - Le Figaro - La Lampada - Dossier Sud - Il Roma - La gazzetta di Pescara - Areapago Cirals - La Gazzetta di

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Matera - La Tribuna dell’Irpinia - Settimanale Unico - Corriere del Mezzogiorno - Cancello ed Arnone News - Cronache del Mezzogiorno L’Osservatore dell’Agro - Dentro Salerno - Agire - Il Mattino - Cronache del salernitano - Epucanostra - Brontolo - Tvoggi Salerno - Cilento Notizie - Il Basilisco - Unico - Cronache Cilentane - Euterpe ed altre testate. Hanno parlato di lui: L. Fiorentino (Ateneo di Siena) - Nicola Napolitano - Nilde Iotti - Saverio Natale - A. Di Matteo - Gualdoni (del Giorno, Mi) - Lucia Salvatore - N. Ammaturo (Ateneo di Salerno) – Renato Ungaro - Domenico Rea - Laura Vichi (Roma) - A. Mirabella - R. Nicodemo - Giuffrida Farina - Luigi Crescibene - R. Ungaro - A. Palumbo - Paolo Romano - G. Rispoli - Anna Burdua – Anna Maria Scheible – L. Spurio – Rocco Risolia ed altri. Trasmissioni radio-televisive: TLC Campania, Serata napoletana - Presentazione del libro di racconti “Il gusto della vita” ( 13 ottobre 2006); Telecolore, Ore dodici - Present. Rivista “Antropos in the world; Telecolore, Ore dodici - Presentaz. lir. “Il profumo di Ermione”; Telecolore, Trasmiss.ne del dramma ARECHI II (sabato 9 marzo 2013); Telecolore, Trasmissione dramma ARECHI II ( dom. 10 marzo 2013 ); Telediocesi , presentaz. de “La Saga dei Longobardi” ( 14 ag. 2013 ); Telediocesi , presentaz. de “La Saga dei Longobardi” ( 15 ag. 2013 ). Radio Italia uno, Piemonte, trasmissione “Lisola che non c’è” presentazione dell’autore e lettura liriche. (5-26 giugno 2014).

Da “Le stelle della Storia” © 2006 by Franco Pastore Pubblicato in ebook il primo maggio 2015 ISBN IT\ICCU\MO1\0035683

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