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Un saluto dagli apicoltori dell’Associazione regionale del Veneto

UN SALUTO DAGLI APICOLTORI DELL’ASSOCIAZIONE REGIONALE DEL VENETO

Gerardo Meridio Presidente A.R.A.V.

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Ringrazio Stefano Dal Colle e il Presidente della FAI Cirone per l’invito al Convegno di Lazise. Questa è la mia prima uscita pubblica, perché appena eletto Presidente dell’Associazione Regionale Apicoltori del Veneto. È anche l’occasione di affrontare alcuni temi, cari al nostro mondo, ma da una prospettiva un po’ diversa dal solito. Oggi, lo hanno ricordato qualificati relatori, il mondo, la produzione agricola, l’impollinazione, tutti noi, abbiamo bisogno delle api. Alla famosa frase “senza le api il mondo non sopravviverebbe” sarebbe necessaria un’aggiunta: visto che le api senza gli apicoltori non ci sarebbero, allora il mondo senza apicoltori non sopravviverebbe… Nonostante questo assioma, perché non siamo ascoltati e tutelati come lo sono i produttori agricoli i viticoltori e tante altre categorie? Forse perché chiediamo poco, perché zitti zitti, per pura passione ci sacrifichiamo e lavoriamo in silenzio? Probabile. Allora come dobbiamo agire, con la responsabilità che i nostri ruoli associativi impongono. Credo sia necessario da un lato creare cultura ed educare, investendo molto nelle nuove generazioni, dall’altro coinvolgere le istituzioni con idee nuove e innovative. Quali? La nostra associazione ha affrontato questo tema, investendo sulla creazione di apiari didattici. Quanto vedete nelle diapositive è quello, recentemente inaugurato a Vicenza, in pieno centro cittadino all’interno del mercato ortofrutticolo. È costituito da una casetta 5m x 4m, con una parete finestrata ma chiusa da una retina. All’esterno abbiamo collocato delle aiuole con essenze nettarifere e piante officinali, ed un’area con piante nettarifere. Vicino si trova il nostro laboratorio. Questo consente ai ragazzi un percorso naturalistico, visita delle essenze e piante nettarifere; un percorso di conoscenza dell’ape protetto (i ragazzi non sono all’interno della casetta ma vedono l’ape da vicino); e infine una visita al laboratorio per conoscere la smielatura ed i prodotti delle api. Questo percorso, inserito nel POFT delle scuole, ha consentito fin dall’inizio la visita di 1.200 bambini e ragazzi delle scuole del territorio. In questo modo abbiamo creato una maggiore sensibilizzazione e una conoscenza più approfondita dell’apicoltura, un mondo che ancora li affascina.

Il progetto l’abbiamo denominato “immersi nel magico mondo delle api”. Un altro tema innovativo che abbiamo lanciato parte dalla consapevolezza dei costi, che tutti gli apicoltori sostengono, per la sopravvivenza di questo prezioso insetto. In primis l’alimentazione, sempre più necessaria, causa l’andamento del clima. Qui vorrei approfittare della presenza di un autorevole esponente politico. Ho scritto qualche mese fa al Presidente della Regione Veneto, On. Luca Zaia una lettera con una proposta. Un progetto per noi importante, con un’utilità per noi apicoltori e che non ha costi. L’Autostrada delle api o amica delle api. A cosa mi riferisco? Provate a pensare se lungo i 90 Km della superstrada Pedemontana, nelle aree acquisite dal SIS, lungo i pendii e a fianco dell’autostrada fossero piantate alberature con valenza pollinifera e nettarifera; se lungo i pendii ci fosse il trifoglio e siepi nettarifere. In collaborazione con Veneto agricoltura si potrebbero utilizzare le specie presenti nei loro vivai. I costi delle piante sono già previsti nel progetto della pedemontana. Basterebbe scegliere quelle più adatte alle nostre api, magari con fioritura a scalare. Nel giro di qualche anno avremmo novanta Km di piante nettarifere. Il più lungo sentiero corridoio o meglio autostrada per le api. Non ne esistono di simili nel mondo. Confido nella sensibilità dei politici presenti a questo convegno e visto il costo zero, basta la volontà. Se ci fossero dubbi sulla presenza delle api così vicino all’autostrada, potremmo pensare a delle piazzole lungo tutto il tragitto dove collocare gli alveari, con la finalità di monitorare l’ambiente In accordo con Veneto agricoltura potremmo inserire le bilance per la redazione del bollettino, dedicato all’andamento dell’apicoltura e con l’ISZVE potremmo effettuare le analisi del polline per monitorare l’ambiente circostante all’autostrada. Altro tema che lancio è rivolto ai comuni che hanno aderito all’iniziativa, comuni amici delle api, la vera amicizia nei confronti delle api e degli apicoltori, non la si fa con medagliette e delibere di principio, ma con atti concreti e mi riferisco a come evitare di sterminare le api con trattamenti adulticidi in epoca di fioriture; a come non ridurre improvvisamente la dotazione nettarifera, con potature eccessive di specie nettarifere ad esempio i tigli, oppure ancora sostituendo alberi nettariferi con altre specie di nessun interesse. Servirebbe come ha presentato l’amministratore del comune vicino a Mantova un piano regolatore del Verde con l’obbligo di una minima dotazione nettarifera in ogni città.

Mi fermo, ma con questo intervento vorrei far capire che non dobbiamo lavorare solo sulla richiesta di contributi, come fanno molte realtà agricole. Dobbiamo suggerire come spendere meglio, fondi già stanziati, creando dei benefici indiretti alle nostre importanti amiche, le api. Per questo dobbiamo coinvolgere le istituzioni come abbiamo fatto oggi in questo convegno. Grazie ancora per l’invito.

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