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Scoprire, nell’anno della pandemia perché l’apicoltura è riconosciuta “essenziale”

SCOPRIRE, NELL’ANNO DELLA PANDEMIA, PERCHÉ L’APICOLTURA È RICONOSCIUTA “ESSENZIALE”

Raffaele Cirone

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Presidente FAI-Federazione Apicoltori Italiani Essere stati i primi a intuire l’importanza dell’Apicoltura per l’Agricoltura: è questo il merito che va riconosciuto a Lazise sul Garda e alla Manifestazione “I Giorni del Miele” che giunge quest’anno a celebrare la sua edizione numero 41. Un tragitto lunghissimo che mai, neanche nel 2020 che ricorderemo tutti come l’anno della pandemia da Covid-19, si è interrotto; dimostrando con quale continuità e determinazione le Amministrazioni comunali succedutesi negli anni hanno considerato questo appuntamento fieristico e convegnistico al tempo stesso. Va ricordato, infatti, che quella di Lazise è classificata dall’AEFI-Associazione Esposizioni e Fiere Italiane nel calendario ufficiale degli eventi con il titolo di “Fiera Nazionale di Apicoltura per l’Agricoltura”. Non va dimenticato, d’altro canto, che in occasione di ciascuna edizione, la giornata conclusiva di questa storica “tre giorni del miele” - italiano, veneto e dei territori - si conclude sempre con un ricco programma convegnistico che la domenica culmina con quello che, a ragione, può essere considerato l’appuntamento con valenza istituzionale, di risalto anche internazionale e maggiormente seguito da operatori del mondo apistico che giungono da tutta Italia e dall’estero. È così che la FAI-Federazione Apicoltori Italiani si vede affidata ogni anno, ormai fin dalle prime edizioni, la realizzazione di un Convegno che rappresenta un momento di riflessione e di crescita al tempo stesso: uno spazio ad elevato valore tecnico, scientifico e istituzionale, che offre spunti preziosi a chi l’apicoltura la intende come un impegno serio e messo al servizio di tutta la collettività. Il Convegno di questa edizione 2020, che ho l’onore di vedermi affidato in veste di coordinatore, gode del patrocinio del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali che ringraziamo per averci concesso tale prestigioso riconoscimento. Altrettanto motivo di grande soddisfazione mi deriva dalla presenza, a questo appuntamento, del Senatore Gianpaolo Vallardi nella sua veste di Presidente della Commissione Agricoltura del Senato della Repubblica. Come vedremo nelle pagine che seguono egli si è fatto promotore di un disegno di legge che vede noi apicoltori molto interessati: si tratta

infatti, una volta tanto, di interventi che vogliono semplificare l’operato di chi intende immettere sul mercato, rispettando le norme igienico-sanitarie, una piccola produzione locale. Il Convegno che stiamo per celebrare, infine, nasce dall’esigenza di dare agli apicoltori italiani una corretta informazione sull’impiego del farmaco veterinario. I richiami che negli anni abbiamo indirizzato al comparto, come Federazione Apicoltori Italiani, sono di pubblico dominio essendo la nostra Organizzazione sempre impegnata a favorire il rispetto delle norme di legge, l’adozione delle buone pratiche, l’utilizzo di prodotti autorizzati al fine di salvaguardare il patrimonio apistico nazionale preservando la qualità dei prodotti dell’alveare. Abbiamo quindi chiesto a Relatori di indiscussa competenza, che qui nuovamente ringrazio per aver accettato di essere al mio fianco, di fare il punto su un aspetto tanto delicato quanto decisivo per preservare quel prestigio che l’ape italiana, il miele italiano, i prodotti dell’alveare, vantano presso i consumatori. Gli atti di questo Convegno, dunque, sono l’ennesima riprova di quanto impegno il Comune di Lazise, la Provincia di Verona e la Regione Veneto, hanno profuso a favore di un servizio, quello svolto dall’apicoltura per l’agricoltura, che proprio nell’anno della pandemia è stato riconosciuto come “essenziale”. Ecco, i contenuti questa volta lasciano una traccia indelebile affinché si conservi memoria di quanto detto e quanto fatto da parte di quella ricca comunità di soggetti - l’Amministrazione Comunale, le Associazioni Apistiche locali, gli Apicoltori del territorio, i Ricercatori, ma anche gli Operatori commerciali e farmaceutici, le Istituzioni e la FAI - che hanno saputo coordinarsi e mettere a frutto le proprie competenze e le proprie conoscenze per farle diventare un patrimonio condiviso e capace di valorizzare il presente e il futuro di noi tutti.

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