Depliant 2023 - Storie in fiore

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Argomenti vicini al vissuto dei bambini

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IL

IL RACCONTO REA ISTICO PARITÀ DI GENERE

Non è un gioco da femmine!

Ogni settimana, nella scuola elementare di Giovanni, si tiene una gara per decidere chi può utilizzare il campetto. Questa settimana hanno vinto le femmine.

Non posso guardare. Ora si metteranno a giocare a pallavolo, a «un, due, tre... stella!» oppure faranno finta di essere qualche personaggio dei cartoni tipo delle fatine o giù di lì. Che barba giochi delle femmine! Noi avremmo giocato a calcio. Oppure a fulmine, che è quando ti rincorri e devi imprigionare l’altro. O a chi fa in meno tempo il giro del campetto.

A un certo punto però arriva Zoe con qualcosa sottobraccio. In un primo momento tutte la guardano con estrema diffidenza, quasi facendo finta di non vederla. Poi Zoe lancia in aria uno strano oggetto, che disegna una bellissima parabola Corre a recuperarlo e torna tenendolo alto, come una bandiera. Tutte la chiamano, entusiaste. Vogliono provarlo.

– Ma che ha in mano? – chiede Giulio. – Chi? – ribatte Marco, intento a guardarsi i lacci delle scarpe.

– Zoe, che cosa ha in mano? – ripete Giulio, alzandosi in piedi.

Mi tiro su anch’io per capirci qualcosa. È una cosa ovale con una coda. Le femmine si mettono in cerchio, poi formano due righe distanti una decina di metri l’una dall’altra, quindi Zoe lancia quell’aggeggio, che scocca via come una freccia e sibila nell’aria.

– Forte! – mi scappa di dire.

2

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Percorso di apprendimento graduale e completo

Unità testuali , tematiche e stagionali per sviluppare le competenze in modo dinamico e graduale (leggere, comprendere, ascoltare, parlare, analizzare, scrivere, riflettere sulla lingua).

VAI

Ti devo parlare Erano trascorsi pochi giorni dall’inizio della scuola e con Carlo avevamo deciso che avremmo provato a fregare la merendina a Sara. Perciò, quando è suonata la campanella e l’ho vista che si stava avvicinando al bagno delle femmine con un gruppetto di amiche, mi sono messo davanti alla porta e le ho detto: - Ti devo parlare. Sara è diventata rossa come un pomodoro. - Che vuoi? - mi ha chiesto in modo insolente. - Ho visto che di solito hai un sacco di merendine: me ne devi dare una o due. - Perché? - fa lei. Sembrava che non avesse capito. - Perché altrimenti ti pesto - le ho fatto io. - Perché mi devi pestare? - mi chiede lei. Ma è proprio tonta! Allora ho provato a spiegarle: - Io voglio la tua merendina. Tu magari non vuoi darmela, allora ti dico che ti pesto e tu me la dai. Non è difficile. Mi sembrava una spiegazione chiara e semplice. - Fammi capire. È un’intimidazione? - mi ha chiesto alzando la voce. Le cose non stavano andando come mi ero immaginato. Io avevo pensato che, se vai davanti a una femmina e le dici che la pesti, quella si spaventa, magari si mette a frignare e poi ti dà la merenda. In tutti film succede così. Ma Sara si volta verso le amiche e urla: - Ragazze, c’è un altro bulletto. Quelle si avvicinano e mi vengono intorno: - Ripeti un po’… - mi dice Sara. Io le guardo; per essere forte sono forte, però proprio tutte insieme non ero sicuro di riuscire a menarle. Mi volto verso Carlo ma ha il viso cereo e sta scappando velocissimo in fondo al corridoio… A.Arato A.Parola, mionomeèstrano Lapis

il testo Comprendo

g Di che cosa parla il testo che hai appena letto? Racconta.

Come in Parlamento

io Scrivo

g In che modo potrebbe finire la storia? Immagina di essere Sara e completa sul quaderno.

AL VOLUME DI EDUCAZIONE CIVICA 26

RACCONTO REALISTICO

CHE COS’È?

Il racconto realistico è un testo narrativo che racconta vicende reali verosimili, cioè inventate ma che potrebbero accadere nella realtà. Ha lo scopo di appassionare il lettore attraverso esperienze di vita in cui è possibile identificarsi

FATTI fatti sono gli avvenimenti che forniscono informazioni fondamentali per la comprensione del testo. Possono essere narrati in ordine cronologico (fabula) o attraverso l’inserimento nel racconto di un flashback

L TESTO NARRAT VO COSTITUZIONE

g Secondo te è importante essere ascoltati quando si esprimono le proprie opinioni? Perché? g Quali ARLIAMONE

regole bisogna rispettare perché tutti possano VAI AL VOLUME EDUCAZIONE CIVICA 27

Ecco la PRIMAVERA

Una notte movimentata

Stanotte Luca è piombato come una furia nel mio letto.

Io ho rischiato di cadere fuori e mi sono presa un grande spavento. Quando ho capito che era mio fratello, gli ho detto:

– Torna subito nel tuo letto. Che cosa ti ha preso?

PERSONAGGI personaggi principali sono protagonisti e si distinguono dai personaggi secondari che non hanno un ruolo importante per lo svolgimento della storia.

TEMPO

Il tempo in cui si svolgono le vicende, cioè gli avvenimenti di cui sono protagonisti personaggi, può essere passato o presente e di solito è definito

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GLI ELEMENTI DELREALISTICORACCONTO

NARRATORE Il testo può essere scritto: • in prima persona, da un narratore interno alla storia (un personaggio); in terza persona, da un narratore esterno alla storia, che racconta la vicenda senza parteciparvi.

LUOGHI luoghi cioè gli ambienti in cui si svolgono le vicende, sono reali

108 Laboratorio di ASCOLTO O pag. 190 Alla scoperta del... 22

– Ho paura, ho paura! – mi ha risposto con voce soffocata da sotto le coperte. E mi ha abbracciata come se fossi il suo orsacchiotto di peluche. Allora ho capito che doveva aver avuto un incubo e gli ho detto: – Perché non vai dalla mamma? Io ho bisogno di dormire.

Niente da fare. Ha continuato a balbettare che aveva paura.

– Insomma, fatti un po’ in là o vattene nel tuo letto.

– Faceva così freddo stanotte?

– No, è lui che deve aver sognato un paio di mostri – ho detto io sbadigliando.

– Povero Luca… e povera Valentina – ha aggiunto la mamma.

A.Penose,LefatichediValentina EdizioniPiemme

Gli elementi del testo

È primavera Sul bordo del viottolo argilloso oggi ho trovato la prima primula semiaperta; nel cielo terso e umido sognano le nuvole leggere di aprile e vasti campi, appena arati, sono di un colore bruno splendente… fiori sono improvvisamente ovunque, gli alberi risplendono di fogliame lucente e gli uccelli si lanciano in volo esultanti descrivendo graziosi archi attraverso il tiepido azzurro. H.

un lettore esperto

1 Con attenzione leggi il titolo, osserva le immagini e fai ipotesi e sull’argomento.previsioni

2 Esplora il testo: personaggi, tempo, luogo, fatti.

3 Cogli il significato delle parole e delle espressioni.

4 Rifletti sulle parole-legame che collegano le frasi per capire il filo logico e temporale del discorso.

5 Individua le informazioni esplicite e quelle implicite, che non sono chiaramente espresse ma che si possono ricavare cercando gli indizi sparsi nel testo.

J.R.Jiménez

Non vedi che siamo troppo stretti? Questa volta non mi ha nemmeno risposto. Che dovevo fare? Ho finito con l’abbracciarlo anch’io. E così ci siamo addormentati tutti e due. Quando stamattina la mamma è venuta a svegliarci, ci ha trovati abbracciati nello stesso letto e ha detto:

• Che sensazioni hai provato leggendoli? Quali dati sensoriali sono stati usati?

classe.

confrontati con la

Luca e Valentina non sono nel letto Luca e Valentina dormono abbracciati nello stesso letto

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VAI VOLUME DI EDUCAZIONE CIVICA
SUSSIDIARIO DEI LINGUAGGI
RACCONTO REALISTICO BULLISMO
Oggi l’interrogazione di Scienze è andata bene. Meno male. Poi la maestra ci ha parlato della democrazia e del diritto che hanno tutti i bambini e tutte le bambine di esprimere la propria opinione e di essere ascoltati. Ha detto che a scuola era ora di parlarne. - Vediamo di fare un bel dibattito. - Come in Parlamento, maestra? - ha chiesto Federica. E così abbiamo cominciato. Solo che non è stato facile fare il dibattito perché avevamo tutti voglia di parlare e nessuno di ascoltare. In classe spesso parliamo tutti insieme anche se la maestra dice di alzare sempre la mano, prima di parlare, e di aspettare ciascuno il proprio turno. Il fatto è che certe volte ti viene una cosa in mente e la vuoi dire subito, prima che ti scappi, anche se in quel momento sta parlando un altro. E allora quello che sta parlando si arrabbia perché lo interrompi e alza la voce per farsi sentire anche se parli tu. La maestra dava la parola prima a uno poi a un altro. Faceva come fa l’arbitro nelle partite di calcio, facendo rispettare le regole. Alla fine ho capito che è difficile ascoltare tutti con pazienza, cercando di capire bene le loro ragioni e cercando pure di non dimenticarti quello che volevi dire tu. E poi in classe ci sono quelli che vogliono parlare sempre loro, e ci sono quelli che invece sono timidi e non parlano mai. Per fortuna che c’è la maestra, che fa parlare solo chi alza la mano e incoraggia quelli che fanno fatica a dire ciò che pensano. A.Ferrara, “Le rane” Interlinea partecipare a una discussione? Confrontati con compagni e le compagne di classe.
Argomenti vicini al vissuto dei bambini e alle loro emozioni per favorire uno sviluppo armonico.
diventare
Chi sono principali?personaggi Luca e Valentina La mamma Quando si svolge la vicenda? Di notte Di giorno Dove è ambientato il racconto? In camera da letto In cucina Perché Luca
Mattino di primavera Che mattinata! Il sole mette sulla terra la sua allegria d’argento e d’oro; farfalle di cento colori danzano tra fiori. Dovunque la campagna si apre in scoppi, in scricchiolii, in un ribollire di vita sana e nuova. Par d’essere dentro un gran favo di luce che sia il centro di una immensa e calda rosa infuocata.
Cosa
testi?esprimono
Per
vuole dormire con sua sorella?
Perché ha freddo Perché ha paura
Che cosa scopre la mamma al risveglio?
IL TESTO NARRATIVO

J.Kelly,L’evoluzionediCalpurnia Salani

1. Tu e tuo compagno continuate la storia sul quaderno.

2. Immaginate fatti che potrebbero accadere. Riordinateli e fate una scaletta, poi incominciate a scrivere. Rileggete

il testo con attenzione e illustratelo. 3. Infine confrontatevi con compagni e le compagne di classe. Scriviamo Un testo narrativo ha lo scopo di coinvolgere e appassionare il lettore. Può essere: realistico o verosimile quando racconta fatti che potrebbero accadere nella realtà, con luoghi e personaggi credibili; fantastico quando la storia raccontata presenta personaggi straordinari e situazioni inverosimili. testi narrativi possono essere suddivisi in sequenze di vario tipo. testi narrativi possono essere: REALISTICI • AUTOBIOGRAFICI • BIOGRAFICI DIARI LETTERE ED E-MAIL FANTASTICI UMORISTICI DI AVVENTURA • DI PAURA NARRATIVO il testo 2 Forte impatto visivo ed emotivo 3

Alla scoperta del...

Attivazione di procedimenti logici per l’acquisizione di competenze

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Paesaggio di montagna Davanti a noi, oltre la strada, il fiume passava gorgogliando tra verdi prati sfiorati dal sole. A sinistra, tre barriere di montagne, una più alta dell’altra, chiudevano la valle. A destra, la strada s’inoltrava in un bosco di abeti e accennava a scendere leggermente. Verso il paese, spuntavano tra le piante tetti aguzzi delle case e due allegri campanili. Lontano, oltre il paese, si alzava un’altissima montagna coronata da rocce che sembravano torri di un castello.

P.Chiara, capostazionediCasalino Mondadori

Scriviamo

1. Tu e il tuo compagno continuate la storia sul quaderno.

2. Immaginate fatti che potrebbero accadere. Riordinateli e fate una scaletta, poi incominciate a scrivere. Rileggete il testo con attenzione e illustratelo. 3. Infine confrontatevi con compagni e le compagne di classe.

DESCRITTIVO il testo

Il testo descrittivo presenta la realtà che ci circonda e aiuta chi legge a immaginare attraverso le parole dell’autore. In questa unità scoprirai come si possono descrivere: persone; animali; luoghi; fenomeni atmosferici. COMPRENDERAI... la differenza fra descrizione oggettiva e soggettiva; l’importanza della descrizione nei racconti.

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VAI AL VOLUME DI EDUCAZIONE CIVICA

Ruth alla Corte Suprema

Didattica rivolta a «come» si apprende, affinché ciò che s’impara sia trasferibile in situazioni nuove e diverse .

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4 Mappe per permettere di organizzare le informazioni in una visione di insieme.

Laboratorio di ASCOLTO O pag. 195 Alla scoperta

TESTO DESCRITTIVO

1 8 ARGOMENTI Si possono descrivere persone animali luoghi… sia reali che fantastici TIPO DI DESCRIZIONE Può essere: oggettiva se presenta dati che tutti possono osservare, senza opinioni personali; soggettiva se è arricchita da emozioni e giudizi personali. CHE COS’È? È un testo che ha lo scopo di “far vedere” con le parole personaggi e le loro

ORDINE Può seguire un ordine: logico (da una visione di insieme al particolare o viceversa); spaziale (da lontano a vicino…); cronologico (come era prima, com’è dopo).

LINGUAGGIO Ci sono molti aggettivi qualificativi paragoni tra elementi diversi, metafore e personificazioni. Si utilizzano dati sensoriali visivi, uditivi, olfattivi, gustativi e tattili.

CHE COS’È?

È un testo che usa parole in modo originale

STRUTTURA È scritto in versi liberi o in rima (baciata, alternata, incrociata) raggruppati in strofe

per esprimere emozioni sentimenti, idee, per descrivere persone, luoghi, per comunicare un messaggio. TIPOLOGIE filastrocca poesia nonsense limerick calligramma GLI ELEMENTI DEL TESTO POETICO TESTO POETICO Alla scoperta del... 38 LINGUAGGIO Il linguaggio

Laboratorio di ASCOLTO O pag. 196

CLIL • Apprendimento Cooperativo

della poesia è ricco di effetti sonori creati dalle parole e di figure retoriche che creano immagini:

PERSONIFICAZIONE:

C'era una volta una ragazza che sognava di diventare una grande avvocata. - Un avvocato donna? - la derideva la gente. - Non essere ridicola! Avvocati e giudici sono sempre uomini. - Ruth Bader si guardò intorno, e vide che in effetti era vero.

“Ma non c'è motivo per cui le cose non debbano cambiare“ pensò.

Coraline La vecchia chiave nera sembrava più fredda di tutte le altre. Coraline la infilò nella toppa. Girò senza fare capricci, con un soddisfacente rumore metallico. Coraline si fermò ad ascoltare. Sapeva che stava facendo qualcosa di proibito, così tese l’orecchio per sentire se sua madre stesse tornando, ma non sentì nulla. Poi mise la mano sulla maniglia e la girò: e finalmente la porta si aprì. Si aprì su un corridoio buio. Da quel corridoio veniva un agghiacciante odore di stantio: l’odore di qualcosa di molto vecchio. Coraline varcò la soglia. Si domandò che aspetto avesse l’altro appartamento, ammesso che quel corridoio portasse lì. Coraline percorse il corridoio con una certa inquietudine. La moquette su cui camminava era identica a quella di casa loro. La carta da parati era identica a quella che avevano loro. Il quadro appeso all’ingresso era identico a quello appeso nell’ingresso di casa loro. Sapeva dov’era: a casa sua. Non l’aveva mai lasciata. Confusa, scosse la testa. Fissò il quadro appeso alla parete: no, non era esattamente lo stesso. Il quadro nell’ingresso di casa loro ritraeva un ragazzo con abiti all’antica che fissava delle bolle di sapone. Ma ora l’espressione del suo viso era diversa: c’era uno strano sguardo nei suoi occhi. Coraline lo fissò, cercando di capire esattamente cosa avesse di diverso. C’era quasi arrivata quando qualcuno la chiamò. Sembrava la voce di sua madre. Coraline andò in cucina e trovò una donna che le dava le spalle. Assomigliava un po’ a sua madre. Solo che… Solo che aveva la pelle bianca come la carta. Solo che era più alta e più magra. Solo che aveva le dita troppo lunghe e le unghie, adunche e affilate, di un rosso scuro. – Coraline? – disse la donna. – Sei tu? – Quindi si voltò a guardarla Al posto degli occhi aveva due grossi bottoni neri.

IL TESTO NARRAT IVO

– E tu chi sei? – domandò la bambina. – Sono l’altra tua madre – rispose la donna. – Vai a dire all’altro tuo padre che il pranzo è pronto. – E aprì lo sportello del forno. Coraline arrivò in fondo al corridoio, dove si trovava lo studio di suo padre. Aprì la porta. All’interno c’era un uomo seduto alla tastiera del computer, che – Ciao – esitò Coraline. –pronto il pranzo. L’uomo si voltò. Al posto degli occhi aveva due grossi bottoni neri e scintillanti.

– Ciao, Coraline – disse. – Non ci vedo più dalla fame. Si alzò e andò con lei in cucina. Si sedettero intorno al tavolo e l’altra madre di Coraline servì il pranzo. Un enorme e dorato pollo arrosto, patate fritte, pisellini verdi. Coraline spazzolò il cibo che aveva nel piatto. – È da un pezzo che ti aspettiamo – disse l’altro padre di Coraline. – Sì – disse l’altra madre. – Sapevamo che un giorno saresti arrivata, e che a quel punto saremmo diventati una vera famiglia. Ti va un altro po’ di pollo? N.Gaiman, Compito di

Fece domanda di ammissione alla facoltà di legge di Harvard e si distinse come uno degli studenti più brillanti. Anche suo marito Marty studiava ad Harvard.

Quando si parla di una strega, la maggior parte della gente si figura una vecchierella grinzosa e rinsecchita che si trascina sulla schiena una grossa gobba e ha la faccia piena di verruche pelose e un unico lungo dente che le balla in bocca.

- Tua moglie dovrebbe stare a casa a sfornare biscotti e badare alla bambina - diceva la gente.

Ma oggigiorno le streghe hanno per lo più un aspetto affatto diverso. Tirannia Vampiria era piuttosto piccola di statura, ma in compenso era incredibilmente grassa.

Era letteralmente più larga che lunga. Il suo abbigliamento consisteva in un abito da sera a righe nere su fondo giallo zolfo, che la faceva assomigliare a un calabrone di enormi dimensioni.

Ma Marty non l’ascoltava. Ruth era una cuoca terribile! E poi lui adorava occuparsi della loro bambina ed era orgoglioso del successo della moglie.

Ruth difendeva strenuamente i diritti delle donne e disputò sei casi fondamentali sulla parità di genere di fronte alla Corte Suprema degli Stati Uniti.

Poi divenne la seconda donna nominata giudice della Corte Suprema nella storia del Paese. La Corte Suprema è composta da nove giudici. - Se mi chiedono quando ci saranno abbastanza donne nella Corte Suprema, rispondo: “Quando ce ne saranno nove“.

La gente rimane scioccata, ma ci sono stati nove uomini per un'eternità e nessuno ha mai alzato un sopracciglio.

Era stracarica di gioielli, perfino suoi denti erano tutti d’oro e al posto delle otturazioni aveva fulgidi brillanti. Le sue grasse dita a salsicciotto erano coperte di anelli. Sulla sua testa troneggiava un cappello grande come una gomma d’automobile, dalla cui falda ciondolavano centinaia di monete scintillanti. La sua faccia rincagnata, con le grosse borse sotto gli occhi e le flaccide guance cascanti, era così pesantemente truccata da somigliare alla vetrina di un negozio di cosmetici. Come borsetta la strega portava sotto il braccio una piccola cassaforte con la serratura a combinazione.

Arrivata agli ottant'anni, Ruth faceva ancora venti flessioni al giorno ed è diventata un'icona di stile, grazie ai colori stravaganti che indossava in tribunale sotto la toga da giudice.

M. Ende, La notte dei desideri, Salani

F. Cavallo e E. Favilli, Storie della buonanotte per bambine ribelli, Mondadori

INSIEME

g Completa.

Il testo è una biografia perché

g Descrivete alcune streghe buffe e divertenti. Poi con le stesse inventate brevi racconti di fantasia.

• la strega acrobatica che balla il sabato sera sulla proboscide di un vecchio elefante;

• la strega pasticcera che prepara torte volanti piene di buchi e di spifferi;

• la strega musicista, che suona abilmente il violino col suo naso lungo e sottile con partiture musicali incorporate…

IN FESTA!

INSIEME

g Divisi in piccoli gruppi fate una ricerca sulle donne importanti che hanno lasciato il segno nei vari campi del sapere. Confrontate i vostri lavori e le vostre riflessioni sull’argomento. 49

g Sottolinea nel testo le frasi che descrivono l’aspetto e l’abbigliamento di Tirannia Vampiria ed esponi oralmente la descrizione.

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Danza di Natale

Oggi abbiamo danzato. Lo facciamo abbastanza spesso, ma stavolta era un’occasione

di INVERNO INVERNO

speciale: era la danza di Natale. Ci riuniamo nell’atrio assieme a tutti gli altri bambini della scuola: qualcuno recita poesie, qualcuno canta una canzone e qualcuno esegue una danza. Quest’anno a noi è toccata la danza. E fin qui non ci sarebbe stato niente di male, se non fosse che fra noi c’è uno dei più gran pasticciatori di danze di tutti tempi: Giacomo. Lui è un genio con libri, ma per ballare è assolutamente negato. Sembra che abbia piedi scollegati dal cervello. Insomma, quando danza ha la grazia di un mammut ubriaco. Così è successo che abbiamo provato per settimane una danza molto carina nella quale dovevamo girare in cerchio tenendoci per mano a due a due, poi fermarci e lasciare il compagno. A questo punto, quelli che si trovavano nel cerchio più esterno dovevano girarsi, fare tre passi all’indietro e cambiare il compagno di danza. Poi si ricominciava da capo.

Capitan Quinto, il maestro, non è un grande ballerino, però non è neanche uno stupido: ha messo Giacomo nel cerchio interno, quello dei bambini che dovevano restare assolutamente fermi. In questo modo dopo una ventina di prove siamo riusciti a concludere la danza in maniera accettabile. Il giorno della festa, nell’atrio della scuola, io ero sicuro che avremmo fatto un figurone. Il maestro non doveva essere altrettanto tranquillo, perché correva di qua e di là a raccomandarsi di fare bene quella tal cosa, di non dimenticare quella talaltra, eccetera. Insomma, la nostra danza è filata liscia fino al cambio di compagno, poi è successo il disastro. Anche se era in quello interno, Giacomo ha cambiato cerchio e si è infilato contromano in mezzo ai compagni che stavano muovendosi. Quattro bambini sono finiti a terra. Gli altri, appena la musica è ripartita, hanno ricominciato a saltellare, trovandosi fra piedi compagni crollati a terra. Qualcuno, come me, ad esempio, si è fermato perché non ci capiva più niente. S.Bordiglioni,Ilcapitano lasuanave Einaudi Scuola

preparato

classroom FLIPPED

il

g Cercate informazioni sulle tradizioni natalizie di una regione italiana indicata dall’insegnante. In particolare approfondite le ricerche su canti tipici, leggende, ricette e usanze. g Divisi in piccoli gruppi, condividete il materiale informativo e le immagini e insieme create un lapbook. Mostrate infine il vostro lavoro agli altri gruppi.

il testo Analizzo Cosa preparano bambini insieme al loro insegnante in occasione del Natale? Perché il maestro corre di qua e io Parlo 83 82

I RACCONTO DI PAURA L TESTO NARRATIVO
A CASA A SCUOLA
là? Come viene definito Giacomo? Perché Giacomo viene messo nel cerchio interno? Cosa succede durante la danza? il testo Comprendo g Cosa avete
insieme all’insegnante per festeggiare
Natale? Quali sono state
g Segna con una x la risposta giusta. racconto è: realistico fantastico Segue: la successione dei fatti è interrotto da un flashback • tempo è: definito indefinito È scritto: in prima persona in terza persona La vicenda si svolge: a casa a scuola Chi narra la storia? Un compagno di Giacomo Giacomo tue emozioni?
le
Incontro nel bosco
Io e il nonno continuammo a vagabondare nel bosco. Ad un tratto passò una cerva senza fare il minimo rumore.
Girò il lungo collo puntando lo sguardo proprio sopra di me. profondi occhi castani erano enormi; lo sguardo, dolce e struggente. Le grandi orecchie scattavano in tutte le direzioni. Pensai che fosse la creatura più splendida che avessi mai visto finché poco dopo comparve il suo cerbiatto, con il dolce muso arrotondato. E poi il cerbiatto scomparve. Nonno e io restammo seduti e immobili per cinque minuti, poi proseguimmo lungo il fiume…
Mappe cognitive
del...
emozioni, animali, luoghi e fenomeni atmosferici.
GLI ELEMENTI DEL TESTO DESCRITTIVO
METAFORA:
SIMILITUDINE: un paragone fatto tra due elementi. È introdotta da “sembra”, “somiglia a”, “come”...
il significato di una parola viene dato ad un’altra con caratteristiche comuni. È una similitudine abbreviata senza l’utilizzo delle parole “sembra”, “somiglia a“, “come”
l’attribuzione di caratteristiche umane ad animali, ambienti e oggetti
Metodologie attive Metodologie di didattica attiva:
Flipped Classroom
Circle Time
Didattica Laboratoriale 7
ONOMATOPEA: parole che riproducono suoni, rumori di oggetti, versi di animali
LA
DESCRIZIONE FANTASTICA DI PERSONE
Tirannia Vampiria
il testo Analizzo
il testo Comprendo

Il Progetto si completa con: 10

Il volume Accoglienza è ricco di stimolanti attività interdisciplinari e di gruppo, che daranno all’insegnante utili indicazioni circa le competenze possedute dagli alunni in ingresso.

I trucchi dello

Perché un testo funzioni è necessario che sia:

COERENTE Il testo coerente contiene parole e frasi legate da un filo logico. Non sono presenti parole e frasi che non c’entrano o che si trovano in contraddizione con fatti narrati.

COESO Il testo è coeso quando vengono usati correttamente congiunzioni, avverbi, verbi, pronomi, preposizioni e punteggiatura.

CHIARO E COMPLETO Il testo deve contenere le informazioni necessarie a chi legge per capire fatti narrati secondo l’ordine cronologico in cui sono avvenuti.

ARRICCHITO Il testo deve essere arricchito da descrizioni (dati sensoriali, aggettivi, similitudini, metafore) per dare spessore espressivo ai diversi momenti della narrazione.

PERSONAGGI Il PROTAGONISTA è un PERSONAGGIO FAMOSO in qualche ambito: sport, musica...

FATTI Sono avvenimenti

NARRATORE Il testo è scritto in TERZA PERSONA

2

32

Il volume di Arte e Musica si basa sull’osservazione e l’interpretazione di dipinti di artisti famosi, stimolando anche attraverso il linguaggio musicale la creatività del bambino.

Parliamo di CITTADINANZA DIGITALE

false sono sempre esistite ma fino a qualche anno fa restavano limitate alla cerchia ristretta dei conoscenti di chi le aveva inventate. Anche quando la fake news aveva risonanza, veniva presto dimenticata. Con l’avvento di Internet e dei social network le fake news si diffondono rapidamente in ogni parte del mondo, attraverso i “like” e le condivisioni degli utenti. Perché inventare notizie false? Principalmente il motivo è economico. Chi inventa la fake news ha interesse ad avere il maggior numero possibile di condivisioni, perché ricava soldi dalla pubblicità della sua pagina Internet; fa di tutto per diffondere la notizia a macchia d’olio. C’è poi chi inventa fake news per infangare un avversario politico o un concorrente nel mondo degli affari o indurre le persone ad acquistare determinati prodotti. Ciò che distingue l’informazione sbagliata dalla fake news è la precisa intenzione di dare un’informazione falsa allo scopo di creare un’onda inarrestabile di condivisioni.

2 ARTE & IMMAGINE I SEGRE T I DEL COLORE Il rosso, il giallo e il blu sono colori primari. Questi tre colori non possono essere ottenuti mescolando insieme altri colori. Mescolando in coppia tra loro colori primari si ottengono colori secondari il giallo e il rosso danno l’arancio il blu e il giallo danno il verde; il blu e il rosso danno il viola Mescolando tra loro colori primari e secondari si ottengono colori colori terziari Osserva il cerchio di Itten che riassume le caratteristiche del colore. Nel triangolo centrale ci sono colori primari, sui lati del triangolo ci sono i colori secondari. L’anello esterno, diviso in 12 spicchi, contiene colori terziari, secondari e primari. TONI CHIARI TONI SCURI Ogni colore diventa più scuro o più chiaro se si aggiunge del bianco o del nero. Se aggiungi il bianco Se aggiungi il nero Provaci TU! COLORI PRIMARI COLORI SECONDARI COLORI TERZIARI Centro di Ricerca Didattica Ardea Editrice Rosa Dattolico Cesarea Genchi SUSSIDIARIO DEI LINGUAGGI
Piero Angela, celebre giornalista e divulgatore scientifico, scomparso nel 2022, nel lontano 1989 fondò con un gruppo di scienziati il CICAP (Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sulle Pseudoscienze). Già allora, anche senza Internet, aveva capito quanto potessero essere pericolose le notizie false e le teorie dei ciarlatani, soprattutto in merito alla salute e alle scienze. Fu il pioniere dei cacciatori di fake news ed era convinto che un bambino o una bambina che imparano a ragionare, a fare domande, a chiedere e a valutare le prove diventeranno persone mature e cittadini consapevoli. social network: sito Internet in cui le persone comunicano tra loro. Occhio alle fake news Fake news è l’espressione inglese che indica le notizie Le notizie
Il volume di Educazione Civica per approfondire in chiave interdisciplinare i temi delle Linee Guida. Attraverso Cittadinanza digitale gli alunni vengono guidati a un uso positivo e consapevole dei nuovi media.
Piero Angela
SALVIAMO IL PIANETA Centro di Ricerca Didattica Ardea Editrice Tiziana Trotta SUSSIDIARIO DEI LINGUAGGI C IV IC A EDUC AZ IONE Amicizia Pace Parità di genere Cittadinanza Digitale Agenda 2030 e Ambiente Costituzione Europa PARLIAMO DI
Il volume Scrittura + Mappe si caratterizza per lo stretto collegamento con l’antologia e offre strategie per arrivare passo passo alla produzione autonoma.
4 COMPRENSIONE PRODUZIONE RIASSUNTO INVALSI Centro di Ricerca Didattica Ardea Editrice Rosa Dattolico C R A + M SUSSIDIARIO DEI LINGUAGGI + MAPP E SC
È presente un percorso che guida l’alunno ad esercitarsi nel riassunto.
REALMENTE ACCADUTI alla persona di cui si parla. CHE COS’È? È un TESTO NARRATIVO che ha lo scopo di far conoscere un PERSONAGGIO FAMOSO per aver fatto qualcosa di importante. LUOGHI E TEMPO LUOGHI REALI quelli della vita del personaggio. Il TEMPO è DEFINITO dalle date, che indicano l’ordine cronologico dei fatti. IL RACCONTO BIOGRAFICO Per scrivere la biografia di un personaggio importante è necessario documentarsi in modo approfondito sulla sua vita. Per non dimenticare QUARTA! Centro di Ricerca Didattica Ardea Editrice Rosa Dattolico ACCOGL IENZ A SUSSIDIARIO DEI LINGUAGGI
relazione
l’adozione
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