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Non è possibile che ciò accada – ripeteva

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Rosaspina C’

Rosaspina C’

sgomenta la regina con gli occhi velati di lacrime.

Il re, sperando di poter preservare la sua bambina da quella grave disgrazia, ordinò che tutti i fusi del regno fossero bruciati. Passarono gli anni e la bambina crebbe, diventando sempre più bella, virtuosa, gentile e intelligente; tutti guardandola non potevano fare a meno di volerle molto bene. Quando compì quindici anni, poiché il re e la regina si erano dovuti allontanare dal castello, la principessa, rimasta sola, girò dappertutto, visitò ogni stanza a piacer suo e giunse, infine, a una vecchia torre. Salì per una stretta scaletta, che la condusse fino a una porticina.

La fanciulla si fermò davanti alla porta; poi, vide una chiave nella serratura e, spinta dalla curiosità, la girò. La porta si spalancò: in una piccola stanzetta c’era una vecchia che filava.

– Oh, nonnina – disse la principessa, – che cosa stai facendo?

Filo

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