Press Review December 2018/Rassegna stampa Dicembre 2018

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PAESE :Italia

DIFFUSIONE :(5445)

PAGINE :61-64

AUTORE :Gabriele Peloso

SUPERFICIE :319 %

1 dicembre 2018

campo •a tecnologia

Scende

in

zyvutsrqponmlkihgfedcbaVTSRPONMLIHGFEDCB

Il mercato della meccanizzazione agricola è in costante crescita in questi ultimi anni. Il progetto di un nuovo trattore deve soddisfare le esigenze dell'utilizzatore: prestazioni, riduzione dei costi di esercizio, comfort, nuove funzionalità, evoluzione tecnologica. L'esperienza diArgoTractors G AB RIEL E

ArgoTractors

è una

sce sotto storici

un

filosofia

Argo

la propria

merciale le diverse formano

della

meccaLandi-

Gruppo

realtà

dazione

di

Giovanni tor

sfruttando

forti

attività.

Valori

su una e

forte

che attestano

una

Per conoscere

in modo

tra

passione

dell'impresa, cifre

ma

economiche

crescita

Esposito,

la

ha

re-

incontrato

innovation

costante.

approfondito

Tutti co

di

di

su cinque dislocati

cilindri gneto,

capacità

articolata

di

produzione

stabilimenti

linee

da campo cingolati,

italiano

famiglie aperto,

utility

di

da un unidistribuzione

rete più

distributiva di

attraverso

formata

in Italia

170 concessionari,

la presenza tors,

com-

avviene

nel

mondo

che impiega

assicurata

ArgoTrac-

1.800 dipendenti,

da otto

130 importatori

mentre

di

filiali e una

è

commerciali, rete

di

2.500

e dedicati

di prodotto

300 HP nelle

-,

produttiva

l'anno,

in territorio

a specifiche oltre

una trattori

da

Esposito

serviti

E ha continuato:

numeri

- ha esordito

22.000

sono

mondiale

direc-

una

dispone

i mercati centro

urponmigedaUG mercializzazione

emiliana.

dai grandi

Gruppo

com-

sinergie e

imprenditoriale, Progettare

dell'azienda

Un Gruppo

ArgoTractors

attività

il percorso

questa

Fedele industriale

manifatturiera

importanti

riunimarchi

mondiale:

appartiene,

integrazione

che tre

e Valpadana. del

a cui

fonda

anche

nome

agricola

McCormick

alla

realtà

unico

dell'evoluzione

nizzazione ni,

PEL O SO

da 30 a a 3, 4 e 6

frutteto,

e isodiametrici.

vi-

Nel

2017

il giro

ha

superato

un

incremento

del

20%

d'affari

i 500 del

in volume

del

milioni 13%

Gruppo di

euro,

in valore

rispetto

e

all'anno

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1 dicembre 2018

M AC C HI NE

a cui deve sioni

soddisfare

di inquinanti

norme

del

codice

soddisfare

le esigenze si sviluppano

pulsori

con di

sono

ca, di tipo

e quindi

molto

isolate sia

attenzione

do utilizzando

è rivolta

al comfort

anche componenti

di bor-

generato

ra dall'export,

turato

in

in Europa

è realizzato

chio continente va aggiunto facendo

larga

ribadendo

consolidate

mercati

misu-

e a questa

vibrazionale.

una

in

e si stanno per i sistemi

contribuisce

fatturato

globale

con

una

sono

localizzati

di Fabbrico ciano

sono

presenti

75% del

Come

in ogni

nasce

gricola

del

una

anni.

Quali

importanti

area

-, deve

dell'utilizzatore

campo,

ma si spostano

del

mezzo

che

anche

rimorchi motivo

sia

i

lavorano

in

su stra-

e attrezzature.

sono

soggetti

legate anche

alla alle

sia a

sicurezza

della

qualità

Per l'ergonomia,

di gestione dell'aria

i comandi

auto-

codice

in cabina.

veicolo

in

sopra

cabina

della

strada

del

regole

paese

del

è immatricolato. detto,

nel

dove

Per

progettare

il

quanto i

nuovi

ricerca

del

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degli

sta-

filiera

di

a oggi

del

usronmlihgecaSROIEDC

finito.

agricola

crescita

a-

in questi

i parametri nella

prodotti?

più propro-

trattore-commenta soddisfare

le esigenze

prestazioni,

di esercizio,

riduzione

comfort,

nuove

funzionalità,

evoluzione

tecnologica

ecc.

legate

legislazione

e quelle

la legislazione,

veicoli

specifiche

seguire

raggiungere

nella

sono

riguarda

sono

norme

per

esigenza.

trattori

Per questo

è

reparto

al

meccanizzazione

dei vostri

di un nuovo

costi

di

da considerare

gettazione

Esposito

di

prodotto

è in costante

nuove

proprio questa

da trainando

mezzo

ha un

e benefi-

macchina

della

e ArgoTractors

del

al 5,5%

controlli

valore

curato

elettronici. del

principale

responsabile

Il mercato

dei

sede

qualitativa

produzione,

La

Emilia)

con l'intento

l'eccellenza

la uno

generale

l'engineering,

pari

annuo;

bilimenti

getto

nella

di investimenti

fatturato

ultimi

come

(Reggio

aprendo

lo stile

quanto

sostituendole

in

quota

e Oceania. così

Anche

Anche

di

l'uso

Italia),

(che

America

cabine

e

e joystick

all'interno

più

eliminando

meccaniche

direttamente

comandati

sempre

by wire,

interruttori

Per di

di vista

è oramai

leve

con

essere

sono

fat-

presenza

in Africa

e sviluppo,

a bordo

di

drive

per e

percentuale

crescita

22%),

Particola-

si sviluppano

tipo

stile a

comfort

fatica

del vec-

il 15% ottenuto

registrare

al

studiati

senza

le posizioni (il 33% del

sui

elettronipowershift,

(CVT).

frontiere

dai

sono

oleoidraulici.

matica precedente,

a gestione

standard

pro-

ridotti;

sia da un punto

climatizzazione Particolare

e consumi

è rivolta

bordo

in

con

elettronica

continua

re attenzione

acustico

dell'utente,

tradizionale,

variazione

Per

veicoli

iniezione

gestione

i cambi

emismotore,

della

azienda

costi

sicurezza,

alloscarico

A G R ICO L E

alla

Giovanni Esposito, innovation director

di Argo

Tractors.

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con un uso mirato dei concimi Altro

importante

l'idraulica,

e ridotto

sistema

sensing

tata variabile; garantisce

sia load

idrauliche

a por-

quest'ultimo

portate

sistema

importanti

bassi di rotazione al massimo

anche a

del motore

le perdite

sprechi di potenza, fornendo una portata d'olio

è

con circuito

olio a ingranaggi,

con pompe

e riduce

chimici. di bordo

sia tradizionale

con pompa

regimi

al minimo

e componenti

variabile

e gli

la pompa in funzione

delle Tutte le valvole idrauliche sono a comando elettronico, con impostazione della

portata

zione.

Una

bordo,

e del tempo ricca

composta

nel cruscotto

e da un display

fornisce

a colori

tutte le indicazioni

zionalità

della

macchina

la regolazione di molte

di

dall'abbinamento

di uno strumento riore

di attiva-

strumentazione

anteda

sulle fune permette

e personalizzazione

funzioni.

Argo Tractors

ha

anche sviluppato un sistema loT che tramite lo scambio dati tra veicolo e un server Internet remoto, permette di effettuare il controllo flotte, permettendo

di conoscere

dei trattori

di una determinata

i relativi

parametri

la posizione

Per questo tipo di sistema offrire servizi

flotta e

di funzionamento. è possibile

avanzati di manutenzio-

ne e diagnostica

remota.

La strumentazione di bordo fornisce tutte le indicazioni sulle funzionalità della macchina. Componenti

trattori,

si deve

garantire,

tutto l 'aggiornamento a tutte

le nuove

europeo,

USA

le vengono osservanza spostamento

che a livello

e a livello

in termini

su strada;

motore;

soddisfacimento

di:

per

lo

ottemperanza allo scarico dei requisiti

per l'operatore

sempio

a bordo

di come un sistema

vere secondo tecnologico

mondia-

prescrizioni

alle norme sulle emissioni di sicurezza

di

della macchina

norme

emanate delle

prima

detto tutta

le esigenze che evolve

la macchina

è oramai

automatica, segnali

gestita

-,

gestita può

di guida

da una serie

di posizione,

derivanti

e software

descritto

di

dalla

presenti

che adottiamo

to -, è quello definito la regolazione mento

pompa-motore velocità

di

continua). - dice Esposi-

power split, dove

della velocità

è effettuata

sul

la realizzazione

cambi CVT (a variazione sistema

3D

sopra, i siste-

più sofisticati

trattore permettono

lo ster-

del cliente,

di un sistema

moderni

Oltre a quanto mi idraulici

Esposito

compreso

zo che, su richiesta essere dotato

e l'apporto nel tempo.

- sottolinea

elettronicamente,

può evol-

tramite

idraulico

di un riduttore

di avanzaun gruppo

che regola

la

epicicloidale,

macchina. zwutsrponmligfedcaIDC

costellazione GPS e da una rete a terra di stazioni per garantire un precisione

riuscendo così a dare all'utente un numero praticamente infinito di velo-

In funzione

4.0

inferiore

ai 2 cm; questi

cità, da frazioni di km/h fino a 60 km/h.

sono il risultato

mettono

la realizzazione

dell'agricoltura

Le macchine

agricole

dell'ingegno

dei costruttori.

Sono l'e-

si chiama

'agricoltura

sistemi

per-

di quella che di precisione',

Una giuria di giornalisti ha assegnato

a un

internazionali nostro

trattore,

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equipaggiato progettato, ar

con cambio

CVT da noi

utilizzare

oftheYe-

assistita

l'azienda

una gestione

il premioTractor

Per la progettazione

utilizza esclusivamente pacchetti ciandosi

CAD 3D e vari

di simulazione direttamente

tono

di realizzare

rali,

acustico-vibrazionali,

fluidodinamiche.

che, interfacal CAD permet-

simulazioni Quindi

struttutermiche,

è importante

i sistemi

di

dal calcolatore

progettazione

vano soltanto

come parte di

prototipo.

innovativa

del processo

progettativo? segue

sì - pro-

Esposito

-. La

CAD 3D ci permette veicolo

a disposizione

del singolo così errori

progettazione

di avere l'intero del progettista

componente,

evitando

che una volta si corregge-

dopo la costruzione

Oggi

del

utilizziamo

molto

virtuale,

riducendo

prototipizzazione

la

di molto le modifiche ai componenti dopo il primo prototipo. Inoltre, la progettazione

3D permette

interfacciamento di simulazione i tempi

diretto

sopra citati,

di messa

mentando

passa

L'evoluzione ultimi

zutsrponmlfedcaI

dalle

competenze

in questi

20 anni è stata rivolta di

inquinanti

e l'au-

del

di propulsori

alizzazione

un

riducendo

in produzione

l'affidabilità

Il futuro

anche

con i sistemi

motori

alla re-

sempre

(si è partiti

meno

da StageO all'i-

nizio del 2000, oggi siamo allo StagelV e si arriverà

allo Stage

anche i consumi zie ai sistemi rail

ad alta

di iniezione pressione.

si intravede ibridi

motori

diesel

Per il futuro l'utilizzo

fatti

evolvere

- conclude

Esposito - si sta trasformando degli strumenti di sistemi

sia per l'arrivo di che fanno nascere progettazione; gettazione

sia per

CAD 3D, sia di simulazione,

nuove nuove

tecnologie funzioni di

una di queste è la pro-

elettronica,

meccatronica

Una volta, infatti, how di una azienda era confinato anche

alla

gi quasi

tutti

recente

generazione

meccanica, mentre

i sistemi

og-

meccanici sono

parte

di di

più ampio.

meccatronico

Questo porta ad assumere

nuove pro-

fessionalità,

da giovani

formati tano

fatte

spesso

dall'università

discipline.

a queste nuove

Essi affiancano

una popolazione

più maturi,

creando

commistione nalità e spirito Il designa del mezzo è curato. Argo Tractors ha un reparto stile interno alla fabbrica proprio per sviluppare direttamente questa esigenza.

e

il know-

metalmeccanica sola

se di precisione,

un sistema

il

quali

tecnologi-

progettazione

per l'utilizzo

o

verso

Per concludere,

dall'innovazione

l'utilizzo

di

endotermici-elettrici

gas metano.

ca?

gra-

common

all'orizzonte

sistemi

vantaggi

V nel 2020);

si sono ridotti,

di

e supporprogettisti

una interessante

di esperienza,

professio-

di innovazione.

^0

spolgea @gapeloso

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PAESE :Italia

AUTORE :N.D.

PAGINE :11 SUPERFICIE :10 %

14 dicembre 2018

giovani di confagricoltura

Anga taglia il traguardo dei sessant’anni di vita «Il messaggio che voglio dare ai miei ragazzi è molto semplice, e consiste nell’importanza dell’esserci: esserciper far crescere le nostre imprese ed esserci per crescerecome uomini e donne». È con queste parole cheAndrea Carlini, presidente dei Giovani di Confagricoltura Mantova, ha chiuso l’evento “Anga Mantova fa 60!”, andato in scena a Villa Angeli di Pegognaga per celebrare al meglio l’importante traguardo dei sessant’anni di vita tagliato dal gruppo giovanile mantovano (1958-2018), che seguedi pa-

ri passo l’Anga nazionale: «Far parte di Anga – ha detto ancora Carlini – comporta inevitabilmente il doversi confrontare con altri imprenditori agricoli che hanno problemi simili o diversi dai nostri, confrontarsi con altre idee e visioni delle cose, ed il confronto umano è sempre sinonimo di crescita». La serata si è aperta con un focus dedicato alla storia della meccanizzazione in agricoltura, un viaggio nel tempo dalla preistoria ai giorni nostri, fino a un’anticipazione di ciò che ci aspetta. In apertura

la relazione del professor Luigi Mariani, docente di agrotecnologie per l’ambiente e il territorio e di storia dell’agricoltura presso il dipartimento di Scienze agrarie dell’Università di Milano, seguita da quella di Flavio Barozzi, dottore agronomo, presidente della Società agraria di Lombardia, già consigliere di Confagricoltura Pavia e, dal 1996 al 1999, presidente di Anga Pavia. Dopo di loro la parola ad Antonio Salvaterra e Mirco Candiani, rispettivamente marketing director ecorporate product manager del gruppo Argo Tractors, che hanno illustrato come il gruppo si stia muovendo per il futuro. In chiusura l’intervento di Nicola Zanella, formatore aziendale più volte protagonista di iniziative targate Anga o Confagricoltura. — BYNCNDALCUNIDIRITTI RISERVATI

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https://gazzettadireggio.gelocal.it

23/12/2018


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23/12/2018


https://gazzettadireggio.gelocal.it

22/12/2018


PAESE :Italia

AUTORE :Stella Bonfrisco

PAGINE :8 SUPERFICIE :48 %

21 dicembre 2018 - Edizione Reggio

Seminario, inizio lavori nel 400° dellaGhiara Duemiracoli aconfronto Si ècostituito il comitato per il campusuniversitario di STELLABONFRISCO

REGGIO si prepara quindi a diventare sededi eccellenza dei vari dipartimenti insediati, con tre sedi, ma soprattutto polo di eccellenza per la Meccatronica e nuovo polo delDigitale graziea recenti accordi tra Unimore e Microsoft. Oltrea poter vantare un luogo dedicato alla formazione a distanza, servizi e uno studentato. L’intervento è suddiviso in 4 lotti, con una spesa complessiva di circa 12 milioni di euro, di cui oltre 7 già coperti da finanziamenti e donazioni. I sostenitori del pro-

DETTAGLI

SIGLATA la costituzione ufficiale del ‘Comitato ReggioCittà Universitaria’, che dà il via alla ristrutturazione del Seminario vescovile L’obiettivo è riuscire a di viale Timavo per trasformarlo inaugurare il nuovo in un nuovo polo universitario. Iecampus il 24 novembre ri è già stata presentata la docudel 2020, giorno di San mentazione necessaria ai vigili Prospero. Il Seminario fu del fuoco, seguirà la definizione aperto proprio il 24 del capitolato e l’assegnazione denovembre del 1954 gli appalti per dare inizio al cantiere, che in una scaletta ideale dovrebbe prendere il via il prossimo 29 aprile, ricorrenza del miracolo della Madonna della Ghiara. La getto al momento sono: la dioce- Tra i privati che hanno nuova struttura dovrebbe poi esse- si, il comune e la provincia (300 contribuito Smeg, Spal, re inaugurata il giorno del patro- mila euro entrambe) e la Regione Confcooperative, Maxima, no della città, San Prospero, il 24 (500 mila euro), la Camera Nexion, di Argo Tractors, novembre 2020. Lo stessoSemi-Commercio, Unindustria Reggio Comer, Ognibene, nario fu inaugurato proprio il 24 Emilia, la Fondazione Manodori, Immergas, Bertazzoni spa novembre 1954. Ieri mattina, in Iren (che hanno contribuito con la Germania, Padana Tubi Seminario - con atto sottoscritto 300 mila euro spalmati su tre andavanti al notaio Luigi Zanichelli ni), a cui si aggiungono Confcoo- è stato costituito il comitato di perative, Smeg, Maxima, Nexion, cui è stato eletto presidente Mau- Argo Tractors, Spal, Comer, ro Severi, vice presidente Paolo Ognibene, Immergas, Bertazzoni Comune e Provincia Bonaretti, e membri del Consi- spa la Germania, Padana Tubi. A metteranno trecentomila glio direttivo: Giorgio Zanni (pre- questi si sommano altre imprese e euro su tre anni. Mentre sidente della Provincia), Daniele istituzioni che hanno dato la di- la Regione ci metterà Marchi (assessore comunale), Gi- sponibilità e stanno valutando il mezzo milione. Camera di no Belli, Ferdinando DelSante e modo e la quantità dell’impegno. Commercio, Unindustria e Giacomo Menozzi. Con il recupe- Dagennaio saràattivo un sito inManodori altri 300mila ro di questo imponente edificio ternet dedicato. verranno riorganizzate le sedi universitarie reggiane.Soprattutto sarà possibile l’aumento delle specializzazioni e il numero dei laureati.

Lecoincidenze

Cuoreprivato

Entipubblici

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PAESE :Italia

AUTORE :Stella Bonfrisco

PAGINE :8 SUPERFICIE :48 %

21 dicembre 2018 - Edizione Reggio

LA FORMAZIONE REGGIOSIPREPARAA DIVENTARESEDEDI ECCELLENZA DEI VARIDIPARTIMENTICONTRESEDI,MA SOPRATTUTTO POLODI ECCELLENZAPERMECCATRONICAE DIGITALE

IL TAVOLO Dasinistra, il vescovo Massimo Camisasca, il presidente del comitato Mauro Severi e il vicepresidente Paolo Bonaretti A destra la facciata dell’attuale seminario in viale Timavo

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E N T R E V I S TA

Andrés Moradas Gerente del Grupo Argo en España

“Trabajamos para dar un servicio

‘Premium’ a clientes ‘Premium’”

2

agrotécnica | DICIEMBRE 2018


El Grupo Argo pasa por un momento ‘dulce’ a nivel interno y así lo transmitió su Gerente en España, Andrés Moradas. Para el directivo, todos los clientes de las marcas del Grupo son ‘Premium’ y merecen la mejor atención y servicio. Por eso su estrategia se centra en ellos y en sus necesidades. El año 2018 está siendo bastante atípico porque la ‘Mother Regulation’ ha desvirtuado bastante el mercado. Los cálculos indican que acabará con unas matriculaciones de entre 10 500 y 10 800 tractores máximo, en ventas normales. ¿Cómo está siendo para el Grupo Argo en España? Difícil por el cierre de 2017, por las automatriculaciones y por la Mother Regulation. Aparentemente y climatológicamente los factores externos han sido y son buenos (los indicadores de precios, cereal, viña,…), pero realmente está siendo un año de mucha dificultad a nivel estadístico, no tanto a nivel interno, donde nuestro Grupo goza de un momento importante, dulce y bonito. Estamos llegando a objetivos de una forma tranquila y el cierre del año lo esperamos sin ningún tipo de incidencia adicional, cumpliendo los objetivos que nos habíamos marcado. Todo el sector espera siempre en esta época del año, que una marca de la competencia

acabe su año fiscal. ¿Sus resultados suponen algún tipo de acicate para su Grupo o toman los meses de octubre y noviembre con ‘relax’, independientemente de lo que haga la competencia? Sabemos que es un mes en el que algunas marcas hacen un esfuerzo importante por cumplir objetivos. Nuestro objetivo es más bien a nivel interno entre concesionario y filial. Hay que tener en cuenta las estadísticas pero a nosotros no nos supone ningún trauma el cierre del año de otras marcas. Realmente nos basamos en lo que es la facturación y la venta final de nuestros concesionarios. No nos afecta excesivamente. Ha pasado más de un año desde la inauguración de las instalaciones de Villamarciel (Tordesillas). ¿Cómo ha sido la acogida del cliente en dichas instalaciones? Ha sido un cambio muy importante en imagen y calidad. Lo más importante es que el cliente final ha podido tomar el pulso y ver directamente los tractores que hasta ahora sólo veía en reportajes. Ya puede probarlos, tocarlos y compartir con nosotros esa experiencia. Por nuestra parte, aprendemos del agricultor los valores más importantes de los tractores y sus necesidades para adaptarlos al terreno particular. Hablando con los agricultores nos hemos dado cuenta de lo importante que es el equipamiento, la seguridad en las máquinas, la preparación y la cualificación de técnica para darles servicio. Es lo que más preocupa al cliente final. Y es muy difícil prestar la atención adecuada, en tiempo y en forma. Esa tecnología que hoy en día incorporan los tractores, tan sumamente avanzada en cualquiera de las marcas, requiere que estemos de una forma muy directa, muy activa con el agricultor. Él nos ve como un auxilio en muchos

DICIEMBRE 2108 | agrotécnica

3


E N T R E V I S TA

casos. Que la casa central esté tan cerca de sus necesidades, les da mucha tranquilidad. A nosotros también nos da tranquilidad poder aprender de ellos y darles soluciones. ¿Cómo ha sido el aumento de la red en estos años? Realmente ha crecido de forma significativa, y los nuevos concesionarios están aportando nuevas oportunidades de venta. Aunque siempre

Cuesta mucho dar servicio de alta calidad a la nueva tecnología. Para que nuestra red no sea débil en este aspecto de las nuevas tecnologías en Agricultura de Precisión, hemos creado una División interna, con profesionales preparados a nivel universitario, destinados a dar servicio directo y dar auxilio a los concesionarios y a los mecánicos que estaban acostumbrados a esa mecánica tradicional. Tenemos que adaptarlos a las nuevas tecnologías. Nos está costando, como a todos los fabricantes, dar ese servicio. Es fácil presumir, pero muy difícil conseguir estar a la altura. Es una preocupación para nosotros, pero a su vez una realidad en la que estamos totalmente empeñados. ¿Cómo estáis formando a la red en estas nuevas tecnologías? De entrada, creando grupos de trabajo en Villamarciel, en las nuevas instalaciones. Tenemos un aula preparada para este efecto. En estos pequeños grupos, de entre 8 y 10 personas, participan los técnicos más importantes de cada concesionario. Con el apoyo de fábrica, creamos departamentos concretos para dar servicio por partes: por un lado transmisiones continuas, por otro sistemas de autoguiado, por otro el aspecto hidráulico,… Ofrecemos un trabajo muy intensivo en estas áreas.

queremos más, la incorporación de nuevos distribuidores, sobre todo en zonas que teníamos libres, nos ha permitido crecer sin afectar a la red histórica que lleva con nosotros más de 25 años. Antes su red de distribución estaba acostumbrada a un producto sencillo y mecánico, en el que resultaba fácil cualquier tipo de intervención. Argo ha hecho un cambio importante a nivel de tecnología. ¿Está realmente su red preparada para asumir esa postventa? 4

agrotécnica | DICIEMBRE 2018

Tienen tres marcas muy distintas: la Premium, que es McCormick, y, sin desmerecer, Landini y Valpadana. ¿Cómo diferencian la red de cada una de ellas? Queremos que cada marca desarrolle su punto fuerte, porque todas tienen alguno. Para nosotros, Landini es la marca especialista de gran trayectoria en la historia. Hay gran pasión de marca por parte del agricultor y del concesionario que la tiene. Como tal tiene su espacio y su cuota de mercado en la gama media, en la gama especialista y en la gama de contactos. Es una marca representativa y estamos desarrollándola en todo su contenido. Evidentemente el crecimiento para España y para el mercado europeo pasa también por la alta potencia. Nosotros particularmente en España hacemos mucha incidencia en el producto de McCormick. Lo que buscamos con esta marca es potenciar ese mercado de alta potencia, ese cliente con una mentalidad no tanto italiana, sino más americana ó inglesa. Hacemos fuerza con este tipo de producto integrándolo, si es posible, en la misma red. Tenemos una red dual. Han llegado a ‘la final de la Champions’ en el Tractor of the Year con dos de sus tractores.


Queremos que cada marca desarrolle su punto fuerte, porque todas tienen alguno

¿Cómo definiría el modelo McCormick que han presentado? ¿Y el modelo Landini? Cada cual en su segmento tiene sus características particulares. Landini, como fabricante de un tractor especialista frutero, ha buscado con el nuevo REX un modelo con plataforma plana, equipamiento totalmente y adaptado al mercado de la fruta y de la viña. Es un tractor estrella que ya, anteriormente, nos ha proporcionado éxitos y premios importantes. Con todos los equipamientos que incorpora (la suspensión, el puente delantero y, sobre todo, la cabina con plataforma plana, las llantas y las salidas adaptadas a los nuevos viñedos y plantaciones) se puede decir que es un tractor protagonista en este sector. Y por otro parte está McCormick con el X7, que es un tractor de alta potencia, fiable, robusto, con una tecnología de última generación, con un sistema hidráulico de última generación, con una buena cabina que presta mucha atención al aspecto ergonómico y cuida mucho cada punto y cada palanca para que el manejo del tractor sea intuitivo, fácil, sencillo, fiable y seguro.

A nivel de Grupo han hecho un gran esfuerzo para demostrar que McCormick está donde el mercado lo precisa. Han organizado la vuelta a África, además de otro tipo de eventos. ¿Qué quieren conseguir con esta imagen? Estamos todos convencidos de que McCormick es un gran producto, pero reconocemos que falta imagen de marca, falta fuerza. Y es lo que queremos conseguir, apoyarnos en diferentes acciones, sea el Xtractor u otras muchas que estamos pensando, para desarrollar el prestigio que pensamos que se merece McCormick y que necesita para poder estar en la ‘Champions League’ de los tractores. El Grupo ha pasado de ser bastante hermético en comunicación, a tener una ‘explosión’ en estos temas, desde hace ya dos o tres años. ¿Qué pretende conseguir con tanta comunicación en los medios? y, sobre todo, ¿cómo lo tiene que percibir el cliente final? Era un Grupo muy hermético. Todos sabíamos que teníamos un buen producto pero de poco sirve saberlo dentro de casa. Evidentemente la comunicación pasa como la herramienta más importante y necesaria para que un cliente final pueda percibir la tecnología, la sencillez de producto y la fiabilidad. Entendemos que las diferentes estrategias de comunicación son la forma de dar a conocer y posicionar a las marcas en el lugar que les corresponde. Esperamos sea lo más próximo posible. Ahora hablamos de servicio y postventa. Puede que el tractor sea magnífico pero si lueDICIEMBRE 2108 | agrotécnica

5


E N T R E V I S TA

go tiene problemas de recambios, de asistencia,… es un problema. ¿Cómo están trabajando ahora mismo esta área? De la forma más básica y más entendible que se puede hacer, que es directamente creando un espacio de 7 hectáreas en la filial en Valladolid, con atención especial a todo el tema técnico y de formación, en el cual basamos nuestra estrategia de crecimiento, junto con la comunicación, que ya hemos dicho que es muy importante. Trabajamos para dar un servicio Premium a clientes Premium. Y para nosotros un cliente Premium es cualquier usuario de Landini y McCormick. Queremos estar a la altura y que nuestro cliente tenga orgullo de marca. Nuestras puertas de Villamarciel están abiertas desde las 8 de la mañana hasta las 7 de la tarde a todo el público. Yo siempre les digo que no sólo pueden venir a comprar, también a dar una queja si es que la tienen que dar. Una cosa tan sencilla como dar una queja en algunas marcas es un abismo. Para un cliente de Landini y McCormick es tan sencillo como acercarse a la propia filial, y allí hacer su consulta o pedir hacer un ensayo. Estamos aprendiendo con estos clientes. Puede ser que después de tener el tractor durante 5 meses, surjan dudas sobre el manejo e interpretación de la nueva tecnología. Para nosotros es mucho más fácil, allí, in situ,

sobre el terreno, dar la formación, especialmente en lo que al manejo se refiere. Yo creo que es la parte más importante de la compra del tractor, que el usuario comprenda y sepa manejar la tecnología que tiene. ¿Con la filial en España habéis sido un poco conejillo de indias de la filial? ¿Es esto un orgullo? Sí, es motivo de orgullo y de réplica porque, una vez visto los resultados de la filial española, la idea del Grupo es apostar por la misma estrategia en otras filiales. La siguiente inauguración será en la filial francesa y se está pensando en hacer esto mismo en el resto de filiales de Europa, tras ver los resultados que hemos tenido en España. ¿La fábrica es realmente flexible a la hora de, siguiendo las indicaciones de la filial, adecuar el producto a cada tipo de mercado? Es una de las claves del éxito. El fabricante se dedica a fabricar tractores y el trabajo que tenemos en la filial española es aconsejarles e informarles de qué tipo de producto necesita España. Cuando hay este grado de confianza y este nivel de transparencia entre filial y fabricante las cosas funcionan. Para nosotros y para mí en particular, es el punto más ventajoso que se tiene en cuanto a

Una vez visto los resultados de la filial española, la idea del Grupo es apostar por la misma estrategia en otras filiales.

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agrotécnica | DICIEMBRE 2018


las necesidades del mercado español y de la filial española: poder adaptar productos tanto en tiempo, como en formas, como en precio. Hablemos del tema financiero. ¿Cómo está este tema en la filial de España? ¿Con qué se financian? ¿A través de quién? Nosotros tenemos una financiera que es AgroFinancial que pertenece al grupo holandés Rabobanks. Tenemos una trayectoria desde hace 8 años con ellos. Ambas partes estamos muy contentas y es lo que nos da la posibilidad de poder financiar el stock de la red y el tractor al cliente final. Es una financiera integrada en el grupo, con un acuerdo corporativo a nivel de Europa a través de la cual estamos trabajando. ¿Juegan con un stock muy fuerte o piden según necesitan los tractores a fábrica? ¿Hay roturas de stocks? A veces hay roturas de stock porque es muy difícil calcular el tiempo, las necesidades y la climatología pero, realmente, la filial no deja de ser un colchón importante para amortiguar y suavizar esa rotura de stock. Entre el stock de la red, el stock de la filial y la rapidez en la fabricación intentamos que esto suceda en el menor tiempo posible. Sobre todo hemos acortado los plazos de producción, porque hoy en día es importante la respuesta rápida. Parece que el mercado en España, y no sólo aquí, ha tenido un parón a partir del mes de septiembre. ¿Cómo ve esto? Realmente así es. A pesar de que la climatología y todos los factores externos parece que juegan a favor, efectivamente estamos viendo que el mercado no acaba de despegar. El agricultor es una persona conservadora, tranquila y muy coherente con sus decisiones. Yo creo que las amenazas del año anterior con la sequía y la falta de agua, se han grabado a fuego en él y piensa que debe de ser más conservador que nunca. Por eso, creo que le cuesta, a pesar de que todo está a favor, tomar una decisión de compra tan importante como es un tractor. En muchos casos son más de 100 000 euros. Es una decisión muy importante. ¿Con qué parque activo cuenta ahora el Grupo? Es difícil dar este dato pero yo diría que unos 13 000, 15 000 tractores vivos en España. Como tal, matriculados hay más de 34 000 pero vivos yo creo que estamos por debajo de los 20 000.

¿Cómo definiría al cliente medio de Argo? Depende de la marca, evidentemente. El cliente medio es un cliente que sabe lo que quiere, que se siente orgulloso de la marca. Normalmente nuestro cliente suele ser un cliente que repite, sobre todo por el trato que hemos tenido con él y por la fiabilidad del tractor. Normalmente es un cliente con una mentalidad conservadora, coherente y que busca una relación calidad precio equilibrada. Para el próximo año ¿qué espera la filial? Siendo realistas, más de lo mismo. Pero hay que ser optimistas. Esperamos un cambio en esa mentalidad conservadora del agricultor, que de un paso adelante. Ya ha tenido dos años consecutivos buenos y todos esperamos que este año tome con tranquilidad esa decisión de compra y que el mercado se apunte a los 12 000 o 12 500 tractores que todos esperamos. Puede llegar a ser un año mejor que en 2017. La nueva PAC ¿puede ayudar a ello? Yo pienso que sí. ¿Qué supone para Landini y para McCormick la incorporación de las mujeres y de las nuevas generaciones al campo? Es sumamente importante el aporte de nuevas generaciones al campo. Puede ser un punto a favor, no solo para Landini y McCormick, sino para cualquier fabricante. El hecho de que se incorpore sangre sabia nueva y cómo no, mujeres, en cualquier sector laboral, es un punto a favor.n DICIEMBRE 2108 | agrotécnica

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COVER STORY

MCCORMICK X7.650

Ready for

MCCORMICK X7.650

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SEE THE VIDEO AT

work Words by Mark Fouhy, images by Justin Bennett

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Planespotting is where people spend hours at airports watching planes come and go, trying to catch a glimpse of the newest, biggest, and fastest aeroplanes. In agriculture, I would say the equivalent would be tractor spotters, and I must confess to being part of this select group.

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keep a constant eye out for what the local contractor down the road is driving and what gear they’re towing, and have a keen interest in machinery I see working in paddocks as I travel around the country. My latest bit of tractor spotting came courtesy of Agtek, with the opportunity to spend some time with the McCormick X7.650. The McCormick brand has a long history in agriculture, with the production of its first reaper/harvester dating back to 1831. The McCormick presence working on the land in New Zealand has been through CX/MC/XTX models getting the jobs done on dairy and dry stock farms around the country. Close to my hometown of Matamata, the McCormick X7.650 was hard at work performing a range of tasks. To see it in action, we opted to get some raking done as well as a direct drilling job, in order to have the tractor perform under a range of conditions. This allowed us to get a better feel of the transmission, hydraulic controls, and functions. Although we didn’t need to change it, the reversible PTO makes life easier when changing from 540 to 1000 PTO implements. The four-speed PTO 540/540E/1000/1000E is standard, as you would expect, from a tractor of this size. With raking for the baler and a small paddock to under sow, there were plenty of opportunities to test out McCormick’s functionality, power, and ease of use of the McCormick.

First impressions

Aside from the paint scheme, the McCormick X7.650 has had a revamp from the ground up, with updated modern styling of the cab bonnet and rear guards evident on this model. The cast iron chassis, which cradles the engine and decreases noise and vibration in the cab, is one carryover feature from previous models. Agtek plans to have the X7.650 P6 available in two main variants: Efficient, like our test machine, or Premium, which ticks more boxes in terms of specifications. McCormick also builds to suit the customer, for example, if you wanted the Efficient spec tractor with front axle suspension, it can be ordered and built for you without the cost of features you don’t require. Lighting packages are one area where all tractors have made notable improvements over the last few years. Even the Efficient model we tested has four work lights mounted front and rear on the cab, with an additional two belt line work lights on the front. The test tractor also had two beacons fitted ready for road operation.

In the cab

I found the cab of the McCormick X7.650 roomy and comfortable, with all the bells and whistles you would expect from a tractor of this farmtrader.co.nz | 25


MCCORMICK X7.650

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Compare machinery specs at

McCormick X7.650

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Emissions

Tier III

Transmission

ZF Powershift 5 range, 6-speed powershift, with creeper option available

Speed

40km, optional 40x 40 creeper box

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In terms of tractors of a similar size and with similar features, the McCormick X7.650 made a strong impression Xxxxxx

Engine

Betapower 6.7L, turbocharged, 6-cylinder, 24 valve

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Hydraulics L/min

123L/min load sensing pump

Lift capacity

9300kg rear

Cat

III

PTO Speeds

4-speed 540/540E/1000/1000E

Dimensions

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Wheelbase

2750mm

Length

5260mm (incl. ballast weights)

Width

2430mm (minimum)

Height

2920mm

Ground clearance

485mm

Weight

7010Kg

Fuel tank

320L

size aimed at larger farm operators or for use as a multi-purpose tractor in contracting fleets. The fabric seat was comfortable with tilt and reach adjustment off the steering column to suit different drivers. Although it has a grey plastic look inside of the cab, I wouldn’t really call this a negative, as a wet rag is all you need to tidy up the cab interior, whereas cabs with fabric on the interior just end up full of dust. I also like how the passenger/trainer seat tucks back into the plastic panel out of the way. This also keeps it clean. Creature comforts such as air conditioning and Bluetooth radio for phone connection are standard and within easy reach. The aircon cooled box in the rear lefthand corner of the cab is handy for keeping lunch and drinks cool for long days on the job. I also liked the two-piece rear wing mirrors, which not only do the job but if one gets broken, it only costs a fraction of the replacement expense of a double mirror unit. Noise level within the cab is minimal with the engine mounted down low in the cast iron chassis. The four-pillar cab provides great visibility forward, rear, and to the sides.

Controls

There’s nothing crazy going on in the cab of the McCormick in terms of controls and functions. It’s all simple to master; three mechanical rear remotes are colour-coded to match levers to outlets and an electronic rear

remote is also available as an option. With transmission functions in orange, PTO in yellow, and hydraulics and linkage controls in blue, it’s refreshingly straightforward, making it easy for me to jump in and get on with the planting and raking jobs lined up for our test. Admittedly, the hand controller looks a little different when you first jump in. However, once you start using it, the ergonomics of it in your hand become quite apparent as it’s extremely comfortable with key functions within the palm of your hand. My only small complaint is not having your hand throttle control built into this unit. Instead, it’s placed further back on the side panel. I’m interested to check out the variable transmission model from McCormick in the future as a comparison. Another feature not common to other brands is the isolator switch, mounted in the cab for convenience rather than around the other side with the battery.

Transmission

As with many of the components used in the X7.650, McCormick has opted for a highquality ZF transmission. This transmission is called the P.6 Drive, which is a powershift type system. Four powershifts using pushbutton control through six ranges with robotised range shifting, giving a total of 24 gears. As well as the hydraulic shuttle on the steering column, there’s a de-clutch button on farmtrader.co.nz | 27


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the right-hand controller. For me, probably the coolest feature on the transmission was the Smart Auto Power Shift (APS). This matches engine and ground speed to load in order to select the best gear for maximum productivity, much the same as a full variable transmission does. Also, like a variable transmission tractor, the P.6 Drive has a dial control to adjust the aggressiveness of the transmission depending on the task at hand (the less aggressive being basically an eco-mode). Working in the paddock, I found the shuttle smooth to use for turning and reversing on headlands when planting. The APS mode down the road makes moving between jobs easy. The only downside was my not realising it was only a 40km/hr transmission when I’m used to 50km and the baler tractor was able to pull away from me a bit. If you want the tractor for work in horticulture, you can spec a creeper box giving 40 x 40 forward/reverse gears.

Hydraulics

MCCORMICK X7.650

MCCORMICK X7.650

In the Efficient specification of the McCormick X7.650, there’s a 123-litre per minute load sensing hydraulic pump. The larger 670-680-690 models have 160-litre per minute pumps as well as larger lift capacity, backend, etc. The lift capacity for these machines is 7.5 tonnes on Cat III linkage. The Aitchison direct drill and Claas twin rotor rake certainly didn’t challenge this. Optional front linkage, standard on the Premium model, has a 3.5-tonne rating. For mounting implements, you get raise/lower buttons for rear linkage as well as PTO start/ stop on rear fenders. I’d say the Efficient model is the no-frills version of this tractor, although, you still get plenty of high spec features and a

an FPT engine as the power unit running a ZF powershift transmission on Italianmanufactured Carroro front axles. Wheelpower is Michellin 480/65 R28 tyres on the front and 600/65 R38 on the rear. Things are kept straightforward on the Efficient model, with mechanical remotes and semi-active spring/ hydraulic cab suspension. In cab, function display is limited to dash only, with no large display screen on the armrest. Again, this keeps things simple, with fewer electronics to potentially go wrong. The main trick to operating this model McCormick is knowing to hold the linkage control button up for one to two seconds till the light goes out to activate the rear linkage.

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Serviceability

single electronic rear remote option or the standard three mechanical rear remotes that still certainly get the job done. An electronic joystick is fitted and ready to be connected to hydraulics for front hitch or loader control should you require it. McCormick gets factory painted/branded loaders direct from Manip to match these tractors.

Engine

Although technology has been making huge leaps and bounds, increasing efficiency with fuel burnt, power produced, and minimal emissions, McCormick has opted for a slightly less technological engine using the Fiat Power Train (FPT) common rail 6.7-litre 24 valve sixcylinder. The reliability of these engines has been well proven and McCormick has re-branded them to Betapower. As a Tier 3 engine, they don’t require AdBlue. There are a

variety of opinions out there around AdBlue, so depending on your preference, you may appreciate the simplicity of these engines or you may prefer the greater fuel efficiency of a new Tier 4B or similar engine. McCormick calls this model the X7, noting the series .650 being six-cylinder and 50 for the 150hp. The engine should easily be capable of this, as the PowerPlus system should take it up to 165hp. McCormick uses the un-boosted horsepower rating for models, rather than this boosted number. In terms of power, the Claas rake and Aitchison drill really didn’t challenge the McCormick X7.650.

Being able to quickly get daily checks done and get under way with work is hugely important and the McCormick excels here. Engine oil can be checked from the ground, and a visual gauge for hydraulic oil can be quickly sighted at the rear of the tractor. The large one-piece bonnet lifts up out of the way for service access. The radiator cooling pack involves one quick release lever. It then concertinas out using gas struts and support brackets to open out and allow easy cleaning. It’s actually one of the easiest and best systems I have seen.

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Verdict

Build quality

No shortcuts have been taken when it comes to the build quality, with reliable components used throughout. Bosch parts are used for the hydraulic remotes, and it has Xxxxxx

WWW

Given that the last McCormick I drove really should have been in a museum, I can’t say how the latest X7.650 McCormick compares to previous models – as there’s no comparison! In terms of tractors of a similar size and with similar features, the McCormick X7.650 made a strong impression. The powershift transmission with auto power shift was probably a key feature, as well as the quality construction throughout; it definitely gives confidence in terms of reliability. The McCormick brand is making a push to increase its growth in New Zealand, and as far as I’m concerned, it’s definitely of consideration for your next tractor purchase. • APS Auto Power Shift transmission mode • Well laid out roomy cab, easy familiarity for operating tractor functions • Simple functions, hydraulic remotes • Ready for loader or front linkage • Quality components used throughout

For more test and reviews, visit farmtrader.co.nz

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• Hand throttle position would be more convenient on the hand controller

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1,50 € - N°50-51 DU 14 AU 27 DÉCEMBRE 2018

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UN GÉANT DU TRACTEUR INSTALLE SA FILIALE EN NORD-ISÈRE C’EST À VAULX-MILIEU QUE ARGO FRANCE, FILIALE DE ARGO TRACTORS, SPÉCIALISTE MONDIAL DE LA FABRICATION ET LA COMMERCIALISATION DE TRACTEURS, IMPLANTE SON NOUVEAU SIÈGE. Par Éliséo Mucciante

DES VISÉES EN CHINE ET EN RUSSIE Le nouveau siège accueillera aussi un centre de formation national doté d’un centre d’expertise technologique permettant de fournir des services de pointes au réseau de concessionnaires (80) et à leurs clients agriculteurs. « Nous sommes un grand groupe familial en pleine croissance et avec une forte présence internationale. Nous avons une excellente gamme de tracteurs et investissons constamment dans de nouvelles gammes et dans notre outil de production », confie, quant à lui, Simeone Morra, Président d’Argo France. « Notre volonté est de continuer cette expansion et de réaliser à Vaulx10

ECO NORD-ISÈRE N°50-51 - 14 DÉCEMBRE 2018

Milieu un site d’exploitation avec des bureaux, des salles d’exposition, un centre de formation et des champs de démonstrations pour les tracteurs », annonce-t-il. Le groupe Italien vise maintenant des marchés où la présence des marques Landini, McCormick et Valpadana a un réel potentiel d’expansion, comme la Russie, l’Inde et la Chine, mais aussi le centre Afrique, en prenant comme point de départ Johannesburg dont la filiale a des solides positions par le biais d’investissements et de ressources commerciales.

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ARGO 4.0 « Nombreux sont les instruments pour atteindre ces objectifs, soutient Simeone Morra, avant de poursuivre.., le plan d’action implique l’investissement de ressources pour créer une équipe commerciale plus importante et compétitive. Ceci, afin de réaliser et mettre en place un réseau de distribution grâce à de nouveaux partenariats. Nous voulons aussi poursuivre la stratégie marketing et de communication basée sur la transformation digitale ARGO 4.0. Enfin, pour être crédible sur de nouveaux marchés, nous devons présenter des tracteurs compétitifs qui ont déjà reçus de bons retours de la part de plusieurs jurys internationaux ».

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tracteur McCORMICK X8 issu Un des rangs de Argo Tractors qui peut monter jusqu’à 310 chevaux.

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Premier coup de truelle symbolique donné par M. Berger, maire de Vaulx-Milieu, aux côtés des cadres de Argo France.

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e gauche à droite : Antonio D Salvaterra, Simeone Morra, Jean-Luc Fernandez et Franco Artoni, de Argo France.

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© Argo

A

fin de renforcer sa présence en France de ses marques McCormick et Landini, Argo France, filiale française d’Argo Tractors, géant mondial de la fabrication et la commercialisation de tracteurs, a lancé les travaux de son nouveau siège qui ouvrira à VaulxMilieu. « Le groupe a beaucoup investi dans ce projet pour la réalisation de cette filiale qui jouera un rôle de premier plan dans l’agri-business » confie JeanLuc Fernandez, Directeur Général d’Argo France, au moment de poser la première pierre. L’objectif pour les 5 prochaines années est d’atteindre une couverture de 70 % du territoire, grâce, notamment, à un développement de 20 % du réseau actuel. « Nous comptons pouvoir atteindre une part de marché de 5 % et gagner des positions dans le segment des tracteurs spécialisés en arboriculture et viticulture, améliorer la vente de tracteurs de moyenne et grande puissance pour dépasser rapidement un chiffre d’affaires de 70 millions d’euros », poursuit Jean-Luc Fernandez.




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