As.Pe.I. Aprile-Settembre2013

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BOLLETTINO ASSOCIAZIONE PEDAGOGICA ITALIANA

163-164 Aprile - Settembre 2013 nn. 2-3 TRIMESTRALE

Educare è crescere insieme COMITATO DI DIREZIONE art. 1 comma 1 – DCB – Roma – Aut. Trib. Bologna n. 4253 del 20-12-1972 DIREZIONE E REDAZIONE: Facoltà di Scienze della Formazione, Via Concezione 8, 98121 Messina. Tel. e fax 090361349, e-mail: presidente@aspei.org Stampa: Armando Armando s.r.l., viale Trastevere, 236 – 00153 Roma presso la C.S.R. srl., Via di Pietralata 157 – 00158 Roma SOMMARIO 1. Editoriale 2. Educazione - lavoro - professionalità 3. Le “Nuove Indicazioni” per la scuola del primo ciclo: autonomia, competenze, nuove tecnologie 4. Esperienze didattiche 5. Iniziative dell’Associazione 6. Patrocinio di iniziative culturali 7. Vita delle sezioni 8. Recensioni e segnalazioni

Prof. Concetta Sirna Presidente Nazionale As.Pe.I. Prof. Sira Serenella Macchietti Direttore Responsabile Antonio Michelin Salomon Redattore capo REDAZIONE N. Bellugi, B. Grasselli, A. Carapella, F. Galli della Loggia, A. La Marca, G. Serio, S. Villani

EDITORIALE “Un bambino, un insegnante, un libro, una penna possono cambiare il mondo”. Queste le conclusioni del discorso pronunciato da Malala Yousafzai a New York, nella sede delle Nazioni Unite, nel giorno del suo sedicesimo compleanno. Riassumono con efficacia il credo di questa coraggiosa ragazzina pakistana che i talebani hanno tentato, e minacciano ancora, di uccidere perché si ostina a difendere il suo diritto di andare a scuola come i suoi coetanei maschi. Il suo comportamento, coraggioso e fiero, è diventato un segno di quella irriducibile speranza che viene dalle idee e che sostiene tutti coloro che credono ancora nella forza trasformativa dell’educazione e della scuola per un mondo più giusto e migliore per tutti: ci credono fino a scommettere la loro vita. Davvero la scuola non poteva trovare una testimonial più efficace. In realtà un programma di educazione per tutti (‘Education for all’) c’è già ed è stato lanciato nel 1990 dalla Conferenza mondiale ONU-Unesco di Jomtien, in Thailandia, ma non ha dato ancora i risultati che si proponeva di raggiungere entro il primo decennio. L’obiettivo di estendere la frequenza della scuola elementare a tutti i bambini e le bambine del mondo è stato spostato infatti dal 2000 al 2015, ed è tuttora lontano dall’essere raggiunto. L’opera di alfabetizzazione trova ancora i suoi detrattori e gli ostacoli più diversi, primo fra tutti quello di un diffuso clima di indifferente disperante apatia e di scetticismo rinunciatario. Manca soprattutto un diffuso entusiasmo e quella fiducia in un futuro migliore che può nascere soltanto se si ha chiara la consapevolezza che non c’è crescita né innovazione senza impegno personale. Occorre capire che le deleghe sono comode ma pericolose, che la dignità e la libertà non sono benevole concessioni ma conquiste che vanno perseguite con fatica e determinazione, difese con coraggio, rappresentando spesso l’esito di lotte aspre e lunghe. Occorre, soprattutto, convincersi che tutti dobbiamo lavorare alla trasformazione ed al miglioramento di sé e della comunità umana, primo sostanziale obiettivo dell’esistenza. Malala, con la sua testimonianza di vita, ci ha ricordato in modo semplice ed efficace che la scuola ha come compito primario, non tanto e non solo la diffusione di conoscenze, quanto soprattutto quello di 1


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