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D.A.ITALIA 7CUP

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LE ALTRE INIZIATIVE CONFIDA - L’IMPEGNO NELL’EDUCAZIONE ALIMENTARE E NELLA LOTTA ALL’OBESITÀ APERTURA AI MINISTRI FIORONI E TURCO

Gli onorevoli Giuseppe Fioroni, ministro dell’educazione, e Livia Turco, ministro della salute, hanno recentemente espresso la necessità di intervenire con un piano di prevenzione, da mettere a punto con il ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali Paolo De Castro. “Il distributore automatico di snack con prodotti agricoli di qualità - ha affermato il ministro Fioroni - rientra in un'azione integrata collegiale che, sviluppando la rete di mense-bio assicurate dai Comuni, coinvolgerà in lezioni di almeno un'ora a settimana tutti i docenti della scuola di infanzia e elementari. Obiettivi dell'iniziativa sono la promozione di comportamenti corretti a tavola e lo sviluppo della capacità critica dei giovani, anche rispetto agli spot pubblicitari delle Tv-baby sitter dove spesso passano messaggi che associano il cibo al consumismo e alla caccia al gadget. Noi puntiamo non ad una didattica di proibizionismo ma di responsabilità che coinvolgerà anche i più grandi in azioni ancora più complesse.” (26 ottobre 2006, fonte ANSA). A seguito del piano d’azione nazionale per la promozione di corrette prassi alimentari e sani stili di vita di cui sopra, CONFIDA ha formalizzato la propria disponibilità a partecipare al “tavolo di concertazione”. “Da tempo Confida – ha dichiarato Vincenzo Scrigna, Presidente di CONFIDA – ha preso in carico il problema chiedendo la collaborazione su questi temi dell’Università La Sapienza di Roma. L’educazione alimentare e a un sano stile di vita fa parte dei nostri obiettivi primari. E non potrebbe essere altrimenti, se si considera che le nostre macchine sono ovunque, utilizzate con regolarità da 20 milioni di persone ogni giorno - prosegue Scrigna - Per questo ci siamo resi conto che i distributori automatici possono diventare un veicolo importante di comunicazione per contribuire a cambiare gli stili di vita: è già avvenuto in passato, quando siamo riusciti a imporre l’acqua minerale accanto alle bevande dolci e gassate, e adesso ci piacerebbe molto che potesse succedere anche con frutta e verdura nella scuola, e non solo ”. Del resto, secondo Vincenzo Scrigna, senza uno sforzo importante da parte di tutti gli anelli della catena, si corre il rischio che questa opportunità promettente rimanga una promessa mancata. Grazie alla capillarità di diffusione dei distributori automatici (quasi un milione), ormai entrati nella vita di ogni giorno per oltre 20 milioni di persone, è possibile proporre un’offerta più variegata in linea con le indicazioni dei nutrizionisti, affiancando ai prodotti più tradizionali, anche quelli a valenza salutista. Sono quasi un milione ormai e potrebbero anche fungere da veicolo di comunicazione, fornendo informazioni e consigli sulle caratteristiche nutrizionali e sull’educazione verso sani stili di vita. Un italiano su tre li utilizza regolarmente, negli ultimi 12 mesi un italiano su due (45,3%) ha fatto uso dei distributori automatici, più di un italiano su cinque (il 20,6%) dice, inoltre, di utilizzare i distributori automatici più volte la settimana. Si tratta di veri e propri negozi aperti 24 ore su 24 e il 71,3% degli intervistati li apprezza per la comodità di utilizzo, il 39,7% dice di apprezzarne la velocità, il 26,5%, infine, apprezza la capillarità del servizio (Ricerca CRA AcNielsen 2006).

mondo associazione Le news dall’associazione Europea EVA

COLLABORAZIONI ISTITUZIONALI

Confida ha sottoscritto con Eva il piano per lo sviluppo della "Strategia globale su dieta, attività fisica e salute" dell'Oms (l'Organizzazione Mondiale della Sanità), recepito proprio dall'Unione Europea. Sul fronte della salute e della qualità dei cibi presenti nei distributori sono numerose le collaborazioni in corso con diversi soggetti interistituzionali come la Regione Lombardia, l’Ausl di Modena, Regione e Asl del Veneto oltre ad altri progetti sul territorio con le amministrazioni provinciali di Parma, Forlì-Cesena e Ravenna.

The EVA is proud to announce that DAREA, the newly created pan-european operator, is joining the EVA.

“The EVA is extremely pleased to welcome another operator. It is indeed critical to our work that operators get more involved at European level. They are very well represented at national level but with the increasing impact of “Brussels” on the vending industry it makes much sense that operators promote their interests at European level as well. The fact that a new cross-border operators’ alliance is being set up is a sign of the willingness of independent operators to compete with multinational ones. This is very healthy and it will benefit the end-consumer.” “DAREA is there to advise and to propose vending solutions to national or European customers,” says Hubert Boyer, DAREA CEO and Member of the EVA Executive Committee,” We join the EVA because we think vending operators, who think Europe, must join the association which represents them. It is also a way to facilitate the contacts and the understanding of the vending culture in other European countries.” About Darea: 4 independent leading French vending operators are proposing through DAREA national and European vending service. These 4 Vending companies manage today: - 7.000 contracts - 26.000 Vending machines - 122 millions € of annual Turnover - 950 employees

mondo associazione Le news dall’associazione Europea EVA

EUROPS© 2007 - Si è svolta ad Atene la terza Conferenza paneuropea dei gestori

EurOps©2007 si è svolta ad Atene lo scorso 22 e 23 marzo, per dare – come ha affermato il Presidente EVA, Augusto Garulli - agli operatori del settore, l’opportunità di confrontarsi, di creare contatti e discutere su come incrementare le vendite e i profitti delle loro aziende. Non è semplice gestire una società che opera nel settore del Vending, partendo da questo presupposto la conferenza ha voluto fornire ai partecipanti degli strumenti e degli spunti in più per aumentare il potenziale e le vendite di ciascun operatore. Varie le tematiche trattate dagli esperti di diverse realtà del settore, in grado di soddisfare le domande sulla gestione delle risorse umane e la creazione di un team competente; su come ottenere dagli assetti finanziari il massimo profitto; su come accontentare il cliente e sulle modalità con cui si può trarre beneficio dai pagamenti cashless. D.A.Italia ha partecipato all’evento in qualità di Media Partner e proseguirà questa fruttuosa collaborazione con EVA anche nella prossima edizione, che si terrà a Berlino nel 2009. In queste pagine pubblichiamo un reportage fotografico e un approfondimento su uno dei numerosi interventi della Conferenza.

Marco Sandro - Coges

Catherine Piana - Eva

Augusto Garulli - Eva

IL FENOMENO ITALIANO DEL CASHLESS

MARCO SANDRO – Commercial Director (Coges SpA)

Le modalità con cui si può trarre beneficio dai pagamenti cashless è incentrato sull’arte della gestione della tecnologia, che offre costantemente possibilità e modalità inedite per acquisire vantaggi, anche sulla concorrenza. Infatti i metodi di pagamento cashless, siano essi già esistenti, nuovi o in evoluzione, insieme alle ultime tecnologie del Vending, possono aiutare ad incrementare vendite e margini.

Il tema è stato trattato il 23 marzo ad Atene da Marco Sandro, direttore commerciale e direttore generale vendite di Coges, dove ha iniziato a lavorare nel 2004. Precedentemente è stato direttore commerciale in tre compagnie ITC, collaborando con imprese internazionali. Nella sua relazione, “Evoluzione del cashless in Italia”, ha descritto questa tipologia di pagamento nel passato, nel presente e nel futuro, corredandola con dati statistici ed evidenziandone quindi i vantaggi. Infine ha presentato delle brevi interviste a grossi gruppi del Vending.

Passato

Il mercato della distribuzione automatica è nato negli Stati Uniti e si è sviluppato in Italia nel secondo dopoguerra. La tecnologia dell’epoca permise solo l’uso della moneta per i distributori automatici, quindi fu inevitabile che i prezzi fossero espressi in multipli di 50 lire. Negli anni

’80 i progressi nel campo dell’elettronica permisero l’evoluzione dei distributori automatici elettromeccanici in macchine elettroniche; questo consentì l’introduzione di sistemi di pagamento cashless, la cui evoluzione li ha trasformati in chiavi e tessere riscrivibili e, di conseguenza, ricaricabili.

Passato e presente

I gestori, grazie ad una tecnologia più avanzata, possono finalmente differenziare prezzi e offerte, e qualificarsi come “fornitori di servizi“ presso l'utenza finale. Negli anni ’90, si sono prodotte chiavi, grazie alla miniaturizzazione dell’elettronica, in grado di comunicare con i sistemi di pagamento senza contatti elettrici esposti; così facendo si sono protette maggiormente le informazioni contenute nella chiave rispetto al passato.

Presente e futuro

La tecnologia transponder ha permesso di compiere notevoli passi avanti negli ultimi anni; le informazioni vengono trasmesse in radio frequenza, grazie alla presenza di un’antenna all’interno della chiave. Si sono potute realizzare così, oltre alle chiavi, anche le tessere. L’integrazione tra sistema cashless (lettore di chiave o tessera) e dispositivi di riconoscimento, come ad esempio gettoniere rendiresto, riconoscitori di moneta e/o banconota, hanno un grande sviluppo e permetteno una gestione flessibile del cash e del cashless. Alcuni costruttori hanno addirittura sviluppato sistemi cashless integrati a gettoniere rendiresto, questo aiuta la gestione sia di locazioni private (es. scuole, ospedali, aziende), sia di locazioni pubbliche (es. stazioni ferroviarie, metrò) con una clientela prevalentemente di passaggio.

Alessandro Fontana - D.A.Italia

Nina Poumpalova - Eva

Lo sviluppo della tecnologia arricchisce i sistemi di nuove funzioni: bonus, gestione delle fasce orarie, trasmissione dei dati contabili via SMS o e-mail o direttamente sul palmare del gestore, senza cavi e collegamenti diretti. In futuro potremmo ritenere scontato l’acquisto ad un distributore automatico tramite telefonino o carta di credito. Oggi le chiavi e le tessere cashless sono diventate semplici strumenti della vita quotidiana.

Evoluzione del cashless in Italia

Le statistiche dimostrano che dal 2003 al 2005 le quantità vendute di sistemi di pagamenti cashless sono aumentate del 5,71%; mentre dal 2004 al 2006 l’aumento è stato del 19,46%.

I vantaggi del cashless

Possiamo annoverare: l’incremento delle vendite (l’utente spende oltre il 20% in più rispetto all’uso del solo cash); l’accurata e sicura rilevazione dei dati contabili; la possibilità di gestire prezzi differenti tra cashless e cash; la fidelizzazione del cliente; le campagne di marketing attraverso la gestione di bonus, happy hours o sconti sui prodotti; la facilità di utilizzo e praticità, l’utente ricarica il supporto cashless per liberarsi delle monete che ha in tasca; la possibilità di abbinare al sistema cashless un controllo accessi e DPI; la gestione del consumo delle calorie di ogni singolo utente in base ai prodotti consumati dal distributore (questo è un brevetto esclusivo Coges); e l’incasso del denaro contante prima della vendita.

INTERVISTA AL DOTT. LORIS LOCCI DI GESA

D: Esiste secondo lei un reale vantaggio economico nell’utilizzo di un sistema cashless? R: Storicamente abbiamo notato, inserendo un sistema cashless, un incremento delle consumazioni di oltre il 20%. Il consumatore è maggiormente portato all’acquisto, ed ha sempre con se del denaro da spendere sotto forma di “chiavetta”.

INTERVISTA AL DOTT. FRANCESCO ERRICO DEL GRUPPO ARGENTA

D: Qual è il motivo principale che la spinge ad utilizzare un sistema di pagamento cashless? R: Il sistema di pagamento cashless mi permette di raccogliere in maniera semplice e veloce i dati contabili da tutti i miei distributori automatici e di tenere quindi sotto controllo tutte le mie vendite.

INTERVISTA AL DOTT. PAOLO BERNASCONI DEL GRUPPO BUONRISTORO

D: Oltre alla gestione dei distributori automatici, cos’altro offre un sistema cashless? R: Il sistema cashless, a chiave o tessera, ci permette di gestire, ove richiesto, il controllo degli accessi all’interno delle aziende. Riusciamo anche a controllare l’erogazione di prodotti DPI (Dispositivi Protezione Individuale; es. guanti, occhiali, apparecchi protettivi) presso alcune delle aziende in cui operiamo. Tutto questo utilizzando la stesso supporto chiave che usiamo per prendere il caffè.

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