VII Premio Letterario Internazionale ARTELARIO.IT

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7° Premio Letterario Internazionale Artelario.it 2017

Villa Vigoni

L’arte tra il ’500 e il ‘600 nella regione insubrica


Programma Domenica 17 settembre 2017 presso Villa Vigoni - località Loveno di Menaggio. ore 16.30

Daniele Lotti presenta il libro: ”Il dono del lago”.

ore 17.30

Eugenia Bianchi e Giovanna Virgilio terranno una relazione sul l’argomento: “Dalla catalogazione alla promozione dei beni culturali. Pittura di 'importazione' tra Cinque e Seicento nel territorio della Diocesi di Como”.

ore 21.00

Lectio Magistralis del Prof. Vittorio Sgarbi, presenta il suo nuovo libro "Dall'ombra alla luce, da Caravaggio a Tiepolo”.

Accompagnamento musicale del gruppo vocale “Famiglia Sala” di Como, esibizione di un ensemble polifonico. In contemporanea all’evento si terrà la mostra personale “Il suono della pietra” dello scultore Abele Vadacca presso la sala espositiva - Piazza Garibaldi a Menaggio - dal 9 al 17 settembre.

Chiesa di Santa Maria delle Grazie a Gravedona - affresco di Bernardino De Donati

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Presentazione Nella VII edizione del nostro Premio Letterario Internazionale – 2017 abbiamo scelto di intraprendere un argomento sicuramente ambizioso proponendo un percorso culturale sull’arte tra il ‘500 e il ‘600 nella regione insubrica. l’idea è nata durante vari momenti d’incontro qui in Villa Vigoni con il responsabile del patrimonio storico artistico e documentario prof. Giovanni Meda Riquier. La ricchezza di opere e testimonianze di importanti artisti del periodo presenti sul territorio del nostro lago di Como ci ha convinti a condividere con tutti voi la selezione degli scrittori e critici d’arte alla riscoperta e all’approfondimento di questo patrimonio. Un ringraziamento doveroso va’ alla proff.sa Immacolata Amodeo e Giovanni Meda Riquier all’Amministrazione del Comune di Menaggio e a tutti gli sponsor che con il loro sostegno hanno reso realizzabile questo evento. A tutti giunga il nostro invito a partecipare numerosi augurandovi un buon divertimento con la lectio magistralis del prof. Vittorio Sgarbi Emanuele Pitto Presidente dell’Associazione Arte Lario.it

L’Associazione italo-tedesca Villa Vigoni, fondata nel 1986, grazie al lascito testamentario dell’ultimo erede di una famiglia italiana di origine tedesca, è oggi un segno visibile dell’intensa e della consolidata cultura di cooperazione tra Italia, Germania e altri partner europei. I punti focali dell’attività di Villa Vigoni riguardano i campi spesso interrelati della scienza, della cultura, della politica e dell’economia in un contesto italotedesco e sempre di più globale. Ma Villa Vigoni è anche un centro culturale che offre iniziative rivolte ad un pubblico più vasto che mettono in contatto protagonisti internazionali con il territorio del Lago di Como e viceversa. In questo senso siamo particolarmente lieti della collaborazione con l’Associazione ArteLario.it e orgogliosi di ospitare anche quest’anno il “Premio Letterario” giunto alla sua settima edizione. Auguro un ottimo successo all’iniziativa e dò un calorosissimo benvenuto agli ospiti presenti in questa occasione. Prof.ssa Immacolata Amodeo Segretario Generale di Villa Vigoni

Commissione critica

Membri della Commissione: Presidente, prof.ssa Angiolina Petecchia - prof. Giovanni Meda Riquier, Responsabile Storico-Culturale di Villa Vigoni - Alberto Tagliabue, componente del Direttivo Associazione Artelario.it

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Daniele Lotti Domenica 17 alle ore 16.30, Daniele Lotti presenta il libro: ”Il dono del lago”, Editoriale Il Corriere di Como. Claudio, fornaio di Porlezza, scopre casualmente di possedere una dote particolare e cioè quella di alleviare i dolori delle persone grazie al calore che si sprigiona dalle sue mani. Convinto che la sua generosità nei confronti del prossimo gli porterà l'affetto e la stima di tutti, risponde a ogni richiesta di aiuto finendo per impegolarsi in una serie di avventure nelle quali sarà chiamato a confrontarsi con le infinite sfumature del complesso animo umano. Daniele Lotti nasce a Como nell’agosto del 1967. Lavora nel settore assicurativo e dal 2012 svolge anche l’attività di scrittore. Il suo amore per l’arte e la letteratura si sviluppa in tenera età grazie agli studi e soprattutto al tempo trascorso con i genitori e i nonni, quasi tutti insegnanti di materie umanistiche. In particolare Betto Lotti, pittore figurativo appartenente alla corrente del Novecento, farà nascere nel giovane Daniele la passione che oggi alimenta la sua ispirazione. Pubblicazioni: 2012

PUN LONGHAND

romanzo

Associazione Padre Monti - Saronno

2012

IL BOSCO DI PIETRA

romanzo

Editoriale Lariana - Como

2014

LA CASA DEI CORVI

romanzo

New Press edizioni - Cermenate

2015

LUCA PUO’ VOLARE

romanzo

Mursia Editore - Milano

2016

IL POGGIO DEI CIPRESSI

romanzo

Sarnus Polistampa -Firenze

2017

NONNO, CHE GRANDE MISTERO

racconto

Studio Bolzani - Milano

La mia filosofia Esiste una parte di noi che ha un fisiologico bisogno di essere nutrita: l’anima. Essa trova sostegno, forza e soprattutto crescita attraverso molteplici “alimenti” tra i quali un posto di rilievo spetta alla cultura. La mia vita, come quella di tantissime altre persone, si compone principalmente di attività imprescindibili: infatti, delle ventiquattro ore del giorno, otto / dieci vengono impiegate per il lavoro e almeno altre sette per dormire. La restante parte, tolto i pasti e le incombenze, sono dedicate come è ovvio che sia ai propri affetti, nel mio caso mia moglie e la mia famiglia. Ne consegue che lo spazio disponibile per seguire le proprie passioni individuali è davvero contenuto. Ciò nonostante, ogni giorno, con una certa elasticità, mi sforzo di ritagliare un momento per me e soprattutto per la mia anima, perdendomi nei vari percorsi che la cultura sotto svariate forme ci propone. Letteratura, arte e musica compongono il mio campo di interesse essendo esse in grado di non far mai mancare le sollecitazioni che costituiscono parte del nutrimento fondamentale per l’anima di noi esseri umani. Mi piace sempre pensare che i nostri cinque sensi non siano altro che la predisposizione naturale ad accogliere questi stimoli e che le attività culturali di cui parlavo prima non siano altro che lo sviluppo tridimensionale di queste nostre attitudini. Alcune corrispondenze sono semplici, dirette ed evidenti, 4


Daniele Lotti mentre altre sono più sottili ma forse più profonde. Eccole: L’udito - le nostre orecchie vengono colpite dalla musica e dai suoi suoni, a volte delicati a volte energici che sono in grado di far vivere emozioni coinvolgenti al massimo. Dico sempre che la musica è una fedele compagna di vita, l’unica vera amante che valga la pena di tenere per sempre. La vista - i nostri occhi sono rapiti in particolar modo dalla pittura, dalla scultura e anche dalla fotografia, tutte forme artistiche che con i loro tratti, i loro colori e la loro espressività possono inebriare. Mi piace considerare che esista un filo diretto, sottile ma indistruttibile che collega i nostri occhi con la bellezza. Immagino che questo filo, in certe condizioni, si imperli di gocce di rugiada o di condensa e che queste finiscano nei nostri occhi dando vita alle lacrime, che non vedo solo come espressione di tristezza ma anche di emozione. Il tatto - le nostre mani sono il tramite con il quale noi possiamo rendere reale ciò che un istante prima era solo pensiero, sensazione o intuizione. Scrivere e disegnare, che sono le mie grandi passioni, si realizzano partendo dalla mia mente, passando dal mio cuore e, attraverso le mani, rivelandosi sul foglio. L'olfatto - E' una curiosa sensazione quella che a volte provo nelle narici mentre sono immerso nella lettura di un romanzo o anche di una poesia. Accade che il libro mi riesca a coinvolgere facendomi vivere nell’ambiente in cui si svolgono i fatti descritti dall’autore e in questo processo mi sembra quasi di avvertire i profumi, di sentire gli odori e stranamente, mentre leggo, mi scopro a respirare solo con il naso. Il gusto - questa è forse la sensazione più coinvolgente per me. La avverto in una piazza medievale, in un sito archeologico, in un tempio religioso. Mi capita di provare grande emozione al cospetto di insigni monumenti e di avere necessità di respirare ad ampie boccate. L’aria, dalla bocca, mi entra nei polmoni e il momento mi fa sentire pervaso da qualcosa di grandioso. In questo io sento il gusto del bello e la sensazione di un sapore che penetra internamente in me. Nelle notti in cui ho difficoltà a prendere sonno mi dedico alla scrittura e al disegno, attività artistiche che mi consentono di esprimermi secondo le mie aspirazioni. I romanzi che partorisco e che realizzo mi danno soddisfazione ma soprattutto mi trasmettono grande serenità. Gli apprezzamenti e più in generale i commenti delle persone che si accostano alla lettura dei miei scritti o che semplicemente osservano con occhio critico i miei disegni mi danno stimoli che sono un altro elemento necessario a farmi continuare con entusiasmo. La pubblicazione dei miei lavori, sia che si tratti della collaborazione con un’Associazione Culturale oppure della proposta di una Casa Editrice, è un momento che vivo come uno step grandioso nel percorso della mia vita. Come dicevo poc’anzi, il tempo a disposizione per poter seguire le mie passioni è così effimero che il fatto stesso di riuscire a completare un romanzo oppure un ciclo di disegni, e che poi tutto questo venga anche apprezzato da altre persone... mi sembra sia quasi miracoloso. In questa attività, sento la forza e il sostegno della mia famiglia, mia madre e mia sorella che condividono con me queste passioni e mi hanno sempre affiancato nel mio percorso formativo. Sento il calore e la presenza di mia moglie Barbara, che mi ama e mi apprezza, e con la quale ho trovato affinità anche nell’ambito culturale. E sento forte e interiore il supporto delle persone che non ci sono più tra cui mio padre e i miei nonni. La loro presenza e i loro insegnamenti durante l’adolescenza e tutto il resto della mia vita sono stati determinanti per lo sviluppo delle mie passioni culturali. Loro non ci sono più fisicamente ma il legame tra noi è sempre vivo. Concludo, se mi è permesso, con un suggerimento a tutti: ritagliate del tempo, anche poco, per alimentare la vostra anima. Se non lo fate, siete destinati ad una vita sterile. Se pensate che i soldi o i rapporti umani siano sufficienti, dovete considerare la possibilità che le vostre gioie siano circoscritte a periodi che possono anche aver termine. La cultura invece non smette mai di regalare momenti intensi. ...E accompagnate la vostra crescita culturale con un po’ di sport. Oltre che darvi l’innegabile beneficio fisico, lo sport rinforza l’autostima e getta una coperta di generale ottimismo su tutto ciò che bisogna affrontare. Se proprio non riuscite a dedicare un po’ di spazio allo sport... almeno fate movimento. 5


Vittorio Sgarbi Domenica 17 Settembre alle ore 21.00 Lectio Magistralis del Prof. Vittorio Sgarbi. Presenta il suo nuovo libro: “Dall'ombra alla luce. Da Caravaggio a Tiepolo” Il tesoro d'Italia. Vol. 4. Editore: La nave di Teseo. Collana: I fari. EAN: 9788893440646 Quarto appuntamento della storia e geografia dell'arte italiana condotta da Vittorio Sgarbi. Dopo il ciclone Caravaggio, tutti i grandi pittori giungono a Roma per vedere e toccare con mano la scia di fuoco che il pittore lombardo ha lasciato dietro di se'. Mattia Preti, Ribera, Bastianello, Rubens, Valentin de Boulogne tutti rimangono folgorati dal genio inventivo, dalla forza espressiva di Caravaggio. Ma, quasi contemporaneamente, come per reazione alla forza rivoluzionaria di Caravaggio, si assiste a un progressivo ritorno all'ordine: i Carracci, Guido Reni. Vittorio Sgarbi, con la sua prosa letteraria, ci conduce in un viaggio nei tesori inesauribili d'Italia, un viaggio nel tempo e nelle specificità di ogni città comune regione. È un viaggio da nord a sud quello che il Professor Vittorio Sgarbi ci fa fare. Da nord a sud, dall’ombra alla luce, un viaggio nei tesori inesauribili d’Italia, un viaggio nel tempo e nelle specificità di ogni città, comune e regione. Caravaggio come bussola seppur assente, perché nel Seicento l’artista è fuori scena ma il suo raggio di influenza determina i passi di molti come quello del calabrese Mattia Preti che è forse l’ultimo ad avvicinarsi alla luce calda di Michelangelo Merisi; il Professor Sgarbi però va oltre e presenta anche il ticinese Giovanni Serodine definendolo “intenso, bruciante, al punto da far sentire Caravaggio quasi scolastico, ovvero fotografico”. Da nord a sud, dall’ombra alla luce, andando anche in antitesi con lo stesso Caravaggio co6


Vittorio Sgarbi me nel caso del varesino Pier Francesco Mazzucchelli, detto il Morazzone, “la cui visione non è nel reale e nel vero, ma nell’ascesi e nell’estasi”. Non viene dimenticato neppure il piemontese Tanzio da Varallo, uno che “ha fatto resistenza a Caravaggio, in difesa di una incontaminata bellezza ideale e ci ha lasciato il più bel Davide con la testa di Golia della storia della pittura, nel quale Golia è un morto tra i più vivi mai concepiti”. Lunghi aneddoti rendono la lettura dell’arte semplice anche per i neofiti, ma al tempo stesso profonda per gli appassionati, nella lectio magistralis viene presentata una grande quantità di autori minori come il marchigiano Giovanni Francesco Guerrieri, un pittore senza effetti speciali, ma che più di tutti intende la verità e lo spirito di Caravaggio, oppure Sacchi, per molti un nome associato all’ex allenatore del Milan, per Sgarbi un importante esponente del barocco romano, Andrea Sacchi, come Bernini e Pietro da Cortona. Senza dimenticare Artemisia Gentileschi e la sua “Cleopatra”, un paradigma di realismo, un vero e proprio innamoramento per Caravaggio: “Il dipinto ci propone una donna brutta, che si uccide perché ha paura che la bellezza sfiorisca. Cosa c’è di più attuale di questo dramma?” chiede il Professore. "Il libro illustra un momento dell'arte italiana, che è poco conosciuto, e che, tra l'altro, può riapparire attraverso le più fortuite circostanze, da un terremoto alla scoperta di una chiesa, è un patrimonio per così dire - infinito ed è quello che illustra questo libro, uno dei momenti meno studiati e poco conosciuti. Vengono trattati autori bellissimi, ed è una sorpresa continua sia per chi li vede sia per chi, come nel mio caso, li propone e li studia [...] Nel libro si tratta di un'altra delle fasi della nostra storia dell'arte, piena di meraviglie a partire da Caravaggio".

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Particolare dell’affresco dell'inferno - Chiesa dei SS

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Eusebio e Vittore in Peglio, del “Fiammenghino”

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Eugenia Bianchi e Giovanna Virgilio Domenica 17 Settembre alle ore 17.30 Eugenia Bianchi e Giovanna Virgilio terranno una relazione sul tema: “Dalla catalogazione alla promozione dei beni culturali. Pittura di 'importazione' tra Cinque e Seicento nel territorio della Diocesi di Como”. La catalogazione dei beni culturali promossa dalla Diocesi di Como nell'ambito di un più ampio progetto della CEI che coinvolge le diocesi italiane è uno strumento prezioso di conoscenza, tutela e valorizzazione. In questi anni, con l'ausilio di una banca dati che supera 80000 schede e altrettante immagini, sono stati messi a punto progetti di ricerca confluiti in volumi, esposizioni, convegni e altre iniziative culturali. Oggi si è intrapresa un'altra sfida: mappare, studiare e valorizzare le opere 'foreste' che nei secoli passati hanno arricchito il tessuto artistico dei territori facenti capo alla Diocesi. E' un tema articolato, che rimanda a una committenza aperta, motivata, capace di intercettare artisti spesso importanti; un tema che apre al complesso fenomeno delle "rimesse degli emigrati", a quelle opere d'arte inviate in patria per devozione da coloro che nei secoli passati cercarono fortuna in terre lontane.

Chiesa dei SS Eusebio e Vittore a Peglio

Sorge poco distante dal paese, di fronte all’imponente mole del Legnone. È riconoscibile dal suo caratteristico sagrato a portici con affreschi del XVI secolo che con eleganza domina un vastissimo panorama. Divenne parrocchiale nel 1461 e raggiunse la sua forma attuale solo agli inizi del XVII secolo. Ci propone le più famose opere lariane del primo Seicento, veri e propri capolavori di G. Mauro della Rovere, detto il Fiammenghino che qui, come vuole la tradizione, gli venne offerto per alcuni anni, diritto d’asilo per sottrarsi alla cattura in seguito ad un omicidio compiuto nella città di Milano. Di particolare interesse è l’autoritratto lasciato dal pittore nella Cappella del Battistero. Indossa un abito bianco con cappello piumato e spada, al suo fianco vi è raffigurata una donna in vesti di moncecca, una contadina, la sua amata da cui ebbe due figli. Sopra la porta maggiore troviamo un organo rifulgente d’oro e soave nel suono impreziosito dagli affreschi e dagli oli dipinti sulle ante, attribuito agli Antegnati, pregevolissimi maestri nell’arte della costruzione d’organi. La chiesa, d’interesse artistico notevole, conserva e custodisce altre pitture del 600 e del 700, pregevoli arredi sacri, una reliquia di Santa Rosalia donata dagli abitanti della parrocchia emigrati in Sicilia ed uno sfarzoso altare maggiore in legno dorato e intagliato, con statuette (1635) 10


Abele Vadacca

“Il suono della pietra” Mostra personale dello scultore

ABELE VADACCA

presso la Sala Espositiva Piazza Garibaldi - Menaggio. Presentazione critica a cura della prof.ssa Angiolina Petecchia Sabato 9 settembre alle ore 18 performance laboratoriale “Ritratto al buio - parlami di te” a cura di Andrea Barda. "Abele Vadacca espone opere dominate da abilità tecniche derivanti da studi e da esperienze ove parole, suoni e materia interagiscono, creando un dialogo lirico e profondo. Le opere sono concepite dall'artista come espansione dei livelli della realtà, riscoperta della percezione, espressione di visioni interiori ed estetiche ove spazio e tempo si unificano in un perenne divenire" (Angiolina Petecchia) La mostra rimarrà aperta dal 9 al 17 settembre con i seguenti orari: dalle 9.00 alle 12.30 dalle 15.00 alle 19.30 ( official website: www.abelevadacca.it ) 11


Gruppo Vocale “Famiglia Sala Domenica 17 settembre il gruppo vocale “Famiglia Sala” si esibirà in un ensemble polifonico. il Gruppo Vocale Famiglia Sala costituisce un caso unico nel panorama della polifonia vocale italiana. La particolarità di tale gruppo, infatti, è di essere costituito dai sette membri di una sola famiglia: padre, madre e cinque figli (di età che varia dai 17 ai 28 anni). Apprezzato per la vastità del repertorio e per l’impasto vocale di eccezionale equilibrio ed omogeneità, il Gruppo Vocale Famiglia Sala ha avuto come riconoscimento la vincita di importanti concorsi vocali e la medaglia d’oro per la sezione Musica Sacra al Concorso Internazionale Città di Rimini. Il gruppo, che svolge un’intensa e apprezzata attività concertistica in Italia e all’estero, ha inciso quattro CD con brani di generi ed epoche diverse che vanno dalla musica medievale e rinascimentale allo Spiritual, dall’Evergreen alla Musica Sacra e popolare. Paolo Sala: Artista del Coro presso il Teatro alla Scala di Milano, Baritono del gruppo, è pianista accompagnatore e svolge attività di direzione di Coro, nonché di direttore del Gruppo Vocale Famiglia Sala. Maria Bedendo Sala: Contralto, è Musicologa e pianista e svolge attività didattica. Sofia Beatrice Sala: Mezzosoprano, ha una predilezione per la musica etnica e popolare dedicandosi soprattutto alla musica irlandese. Lucia Amarilli Sala: Mezzosoprano, laureata in Canto lirico presso la Civica Scuola di Musica di Milano sotto la guida del Maestro V. Manno. Giovanni Sebastiano Sala: Tenore, vincitore del concorso ASLICO per giovani cantanti lirici ha debuttato nel ruolo di Don Ottavio in Don Giovanni di W. A. Mozart e in quello di Nemorino in Elisir D’Amore di G. Donizetti. Selezionato per Ravenna Festival ha debuttato il ruolo di Fenton in Falstaff di G. Verdi sotto la guida del Maestro Riccardo Muti. Vincitore del concorso per il ruolo di Tamino in Die Zauberflöte di W. A. Mozart per la stagione operistica 2016 del Teatro alla Scala di Milano dove ha frequentato l’Accademia di alto perfezionamento per cantanti lirici. Margherita Maria Sala: Contralto, studia canto lirico e ha conseguito il diploma di direzione di Coro sotto la guida del Maestro M. Berrini. Caterina Maria Sala: Soprano, è stata selezionata fra le migliori voci italiane per la trasmissione televisiva Prodigi, andata in onda su RAI 1, dove ha presentato “Summertime” di G. Gershwin. Studia canto sotto la guida del padre.

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Sponsor ufficiale

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Particolare dell'affresco nella chiesa dei SS Eusebio e Vittore in Peglio


Sponsor ufficiale

Chiesa di Stazzona - particolare dell’affresco del “Fiammenghino” 14


Sponsor

Bookshop Sampietro Durante lo svolgimento dell’evento letterario sarà presente un Bookshop della

Attilio Sampietro Editore & Arti Grafiche di Menaggio dove si potranno visionare ed acquistare le opere in concorso ed altre interessanti pubblicazioni. Menaggio, via Lusardi, 30 info@sampietrografiche.com tel. 0344.32055

Patrocini

Particolare dell'affresco nella chiesa dei SS Eusebio e Vittore in Peglio 15


Firma del pittore Mauro Della Rovere detto “Il Fiammenghino�

Associazione ArteLario.it www.artelario.it email: segreteria@artelario.it cel. 335.7484009 Centro Italo Tedesco Villa Vigoni, via Giulio Vigoni, 1 C.A.P. 22017 Loveno di Menaggio (Como) Segreteria Tel. +0039.0344.36111 Fax. 0344.361210 email: segreteria@villavigoni.eu www.villavigoni.eu

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