La casa di..._Guida al progetto 01

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La casa di . . Stili di vita e concezione dell’ ’alloggio Nuovi approcci al progetto dell’abitare contemporaneo


Ciclo di vita del prodotto

Studio

Ciclo di vita del progetto

SdF

Concept

Product Scope

Preliminare

Program

Project Scope

Programmazione

Definitivo Progettazione Sviluppo

Esecutivo Officina Cantiere

Costruzione Commercializzazione Assistenza post vendita

Start-up Uso

Manutenzione

Project Scope

Product Scope

"The work that needs to be accomplished to deliver a product, service, or result with the specified features and functions."

"The features and functions that characterize a product, service, or result." [2]

Gestione A Guide to the Project Management Body of Knowledge (PMBOK Guide) - Fourth Edition. Project Management Institute, 2008. ISBN 978-1-933890-51-7

Cambio d'uso Ritiro

Dismissione Demolizione


THE INFLUENCE OF THE DECISION ON THE VALUE OF THE PROJECT Global Cost

PREMESSA

NATURA DEL PROGRAMMA E SUA IMPORTANZA SUL PROGETTO



TRASFORMAZIONI DELL’HABITAT e RAGIONI DEL PROGETTO Lo studio dei fenomeni di morfogenesi rappresenta un ambito d’indagine rilevante nella Teoria del Caos (o delle Catastrofi). Secondo i paradigmi interpretativi di tale teoria, in un mondo oscillante continuamente tra organizzazione e disorganizzazione, le trasformazioni di qualsiasi scala e natura vengono “rappresentate” come azioni che si esercitano su alcuni fatti, oggetti o situazioni originari conducendo a uno loro stato modificato, a una differente organizzazione – in relativo equilibrio – dei suoi elementi.


Allegoria del ritorno dell’architettura al suo modello naturale”, Charles Eisen, frontespizio di M.A. Laugier, Essai sur l’architecture (2a ediz. 1755) Syndics of Cambridge University Library

à t i l a i to enz

p

à t i l a fin

naturali

à t i l i ab

istintive

consapevoli


«…oltre che all’osservanza della ratio-costruttiva, si consideri l’osservanza del programma.» Viollett Leduc, Entretiens sur l’Architecture, (1858-72)

PROGRAMMA COME CAPACITA’ E INTENZIONALITA’ DI PREORDINARE AZIONI E DISPOSITIVI

PROGRAMMA COME CAPACITA’ E INTENZIONALITA’ DI PREORDINARE IL FINE DA PERSEGUIRE


TA

uita ritte

o

Macchina prospettica

R. Bechmann, Villard de Honnecourt R .Bechm ann,Villard de H onnecourt

Modello di macchina alzacolonna

Guglielmo De Sanctis, Galileo Galilei mostra il cannocchiale alla Signoria di Venezia, riproduzione fotografica, Roma, Museo di Roma, particolare.



1914: Querelle tra Van de Velde e Muthesius

Soddisfare le esigenze dell’uomo: artigianato vs industria qualità vs quantità


PRODUZIONE DI MASSA E STANDARDIZZAZIONE DEI BISOGNI

1857 - Primo articolo sull’ergonomia.Nel 1857 un articolo dello scienziato Jastrzebowki porta il titolo: “cenni dell’ergonomia o regola del lavoro basato sulla verità presente nella storia naturale”.


Airflow Collectibles™ Girl’s 1936 Pink Sky Princess Tricycle

1930 Beau Brownie, Teague

The Rainbow Logo: 1976-1998 ,Rob Janoff


Visual and interac&on design

Cogni&ve sciences

Environment

Experience design

Experience

and cultural studies

Brand

Marke&ng

BRANDSCAPING



Anne Klingmann, Brandscapes. Architecture in the Experience Economy, MIT Presses, Cambridge Massachusetts

«Architects can use the concepts and methods of branding –not as a quick-and easy- selling tool for architects but as a strategic tool for economic and cultural transformation.» Branding in architecture means expression of identity


«Un simile oggetto geometrico dovrebbe resistere a metafore che accolgono il corpo umano, l’anima umana, ma la trasposizione all’umano avviene immediatamente, non appena si assume la casa in quanto spazio di consolazione e di intimità, in quanto spazio che deve condensare e definire l’intimità.»


IL PROGETTO DELLA CASA COME ESPRESSIONE D’IDENTITA’


fase # 1– Scoping del progetto:

"LA CASA DI..." PROFILO DEI LUOGHI

PROFILO D'USO

E

IDENTITA' DEGLI ABITANTI

S

A SCENARI

TENDENZE

B I G

età e sesso

INDIVIDUAZIONE ATTIVITA'

relazioni tra le attività: continuità conflitto contemporaneità...

E occupazione

stili di vita

ceto socio economico

N Z

attività eccezionali: celebrazioni incontri ....

GUSTI

MODE

oggetti e arredi stabili

relazioni degli oggetti:

oggetti e arredi temporanei relazioni degli spazi: prossimità separazione inclusione

E interessi hobbies

C

attività routinarie: analisi giornaliera analisi settimanale analisi stagionale

INDIVIDUAZIONE OGGETTI

caratteristiche quantitative degli spazi

caratteristiche qualitative degli spazi

D

INDIVIDUAZIONE SPAZI


Profili d’uso e spazi domestici




Togliersi le scarpe in segno di rispetto. Le scarpe sono collocate a un livello è più basso in modo da non consentire allo sporco di entrare in casa...ma ciò implica anche stare a piedi nudi. Secondo la riflessologia ciò sarebbe di benefico effetto. [Ref http://homeae.info/house-entranceideas-by-using-mirror.html/modern-houseentrance-using-mirror lexology]

ENTRY






“Lasch Island Boathouse Community” è considerata una parte del patrimonio culturale della città di Winona. Gli abitanti dell’isola, hanno sempre trovato soluzioni originali, personalizzate e decisamente low-cost, affrontando la sfida di costruire e vivere sulle acque del grande Mississippi. Queste bizzarre strutture galleggianti, circondate dalla natura, ospitano un insolito stile di vita di “libertà e di “sogno”. I loro valori ruotano attorno autosufficenza e indipendenza, spesso con modelli abitativi ecologici, come ad esempio la costruzione della casa di Thoreau con legno reciclato. Queste “boathouses” non fanno parte del comune sistema dettato dagli interessi di proprietà, rappresentano un’alternativa allo sviluppo suburbano in favore di uno stile di vita collettivo con nuovi modelli convivenza che riprendono, tra l’altro, idee condivise da personaggi come Sybil Moholy-Nagy’s in “Native Geniuses in Anonymous Architecture” e Bernard Rudolfsky’s in “Architecture without Architects.” http://besthomedecorators.com/entrance-hall/ portfoliocollection.com*images*69489*grand-ddale-country-house-entrancehall.jpg/


“Porches are as synonymous with American culture as apple pie. While not unknown in colonial times, they rose to nationwide popularity in the decades before the Civil War, and remained in fashion for almost one hundred years. Ironically, the very social and technological forces that made them both popular and possible were

DISTACCARSI



ACCOGLIERE


VESTIRE/SVESTIRE I RUOLI PUBBLICI


RAPPRESENTARSI

Photos Of The White House In Washington Dc Entrance Hall



COOK ING

IDE


ENTITA’
DELL’ABITAZIONE
=

 
 
 
 
 
 
+
DESIGN
DEGLI
OGGETTI
E
DEGLI
INTERNI


 















































‐

ARCHITETTURA



CONSERVARE SMALTIRE CUOCERE PULIRE ...


Christine Frederick , THE NEW HOUSEKEEPING. Efficiency Studies in Home Management - 1913 Originally published in Ladies’ Home Journal, SeptDic 1912 Illustration from the 1913 publication

Christine Frederick, Household engineering:scientific Management in the Home (Chicago: American School of home economics, 1920)

Ma prima di tracciare queste due storie l’a. riporta l’interesante evoluzione della cucina che darà vita alla’assembled kitchen o cucina americana. Le prime ricerche si datano al libro di Catherine Beecher (sorella di quella che scrisse la capana dello zio tom) The American Woman’s Home del 1869 dove cominciavano ad affacciarsi idee circa l’unificazione dell’altezza dei mobili bassi, la suddivisione tra questi e quelli alti per riporre differenti categorie di prodotti e utensili. Nel 1915 con un titolo ancora più significativo si pubblica Household Engineering Scientific Management in the Home di Christine Frederick in cui l’operazione è assimilata ad un opera di ingengneria, scientifica e la gestione della casa è questione manageriale.. In europa tale tema si coniuga a quelli architettonici delle case a basso costo. E’ al solito un problema progettuale più che pratico produttivo ma da queste idee vengono differenti innovazioni che si innesteranno in america dove invece era in corso una massiccia meccanizzazione delle macchine per lavare, cucinare e conservare gli alimenti. Modelli mirabili sono certamente quelli elaborati nel quartiere Weissenhof a Stoccarda (1927) in cui JJP Oud architetto olandese che per primo si occupò di tali problematiche introdusse lo schema ad Elle. Si giunse quindi ad una standardizzazione dei singoli contenitori ad una medesima altezza dei piani. Si standardizzo in una certa misura più che i mobili il modo di operare in cucina tendendo fermo l’operatore e disponendo attorno ad esso tutti i mobili disponendo a prortate di mano tutto ciò che necessità. La prima cucina che fu poi prodotta industrialmente secondo tali principi è di Ernst May in collaborazione con l’ufficio edilizia di francoforte con prduzione annua di 4/5000 pezzi con un costo che dagli iniziali 400 marchi passo a 280.

CUCINA MAY/ SCHÜTTE-LIHOTZKY The design, created by Margarete Schütte-Lihotzky, was the result of detailed time-motion studies and interviews with future tenants to identify what they needed from their kitchens. Schütte-Lihotzky’s fitted kitchen was built in some 10,000 apartments in the housing projects erected in Frankfurt in the 1930s. Vedi The making of the modern kitchen: a cultural history Di June Freeman In: http://books.google.it/books?id=8_FyvRxrBQUC&pg=PA39&lpg=PA39& dq=Ernst+May+oud+weissenhof+kitchen&source=bl&ots=QjQvK39HMZ& sig=aVqrQMfBQ6SPOYPQm_ckfD1qZ7I#v=onepage&q=Ernst%20May%20 oud%20weissenhof%20kitchen&f=false



EAT ING







RELA XING



ISOLANDOSI O SOCIALIZZANDO


...IN DIVERSE SITUAZIONI


GIOCO





SLEE PING



que Snail House and Interior Design e: http://www.centralarchitecture. use-and-interior-design.html/

NEL RISPETTO DELLE TRADIZIONI


NEL RICORDO ANCESTRALE


DA SOLI O CON I PROPRI AFFETTI


IN POSTI INSOLITI


HAVING SEX





HOB BING





CARING & PETTING







OPEN AIR





OBJ ECTS &STO RING




Gli oggetti non sono semplicemente oggetti Anche se strumenti per abitare, gli oggetti nella casa sono “presenze attive” con cui l’uomo ha ovunque stabilito relazioni complesse; in questo senso gli oggetti non sono mai “semplici oggetti”, definiti da una sola funzione o da una tecnologia, ma segmenti di un universo umano fatto di relazioni, materiali e immateriali, la cui conoscenza è stata ancora poco indagata. […] In altre parole potremmo dire che “gli oggetti hanno un’anima”; essi servono ma anche proteggono l’uomo e ne esorcizzano la solitudine, creando un delicato anello affettivo tra questo e il mondo più lontano e anonimo della città; […] Sistemi di presenze “significanti”, dunque, gli oggetti hanno cominciato ad acquistare un ruolo autonomo fin dal momento dell’espansione delle grandi civiltà; […] Non dimentichiamo che tutte le civiltà si sono sviluppate investendo proprio su energie “superflue”, come l’arte, la poesia, la musica e tutto ciò che non era direttamente funzionale, ma frutto di un surplus creativo. — estratto dall’introduzione a Capire il Design, a cura di Andrea Branzi



LA TANA E IL NIDO

la casa verticale: dalla cantina dell’inconscio alla soffitta della memoria


Anche negli uomini si manifastano le due alternative di dimora: la tana sotterranea e il nido tra gli alberi La casa dalle radici cosmiche ci apparirà come una pianta di pietra che si innalza dlla roccia fino all’azzurro di una torre...

La casa ben radicata ama avere un ramo sensibile al vento, una soffitta nella quale vi sono rumori di fronde.Âť


“La casa è immaginata come un essere verticale. Si innalza, si differenzia nel senso della sua verticalità, è un richiamo alla nostra coscienza di verticalità. La verticalità è assicurata dalla polarità della cantina e della soffitta. Il tetto dichiara immediatamente la propria ragione d’essere : esso mette al coperto l’umo che teme la pioggia e il sole. La cantina è innanitutto l’essere oscuro della casa...l’irrazionalità del profondo

“ La casa a tre livvelli, a più semplice rispetto all’altezza essenziale, ha una cantina , un pianterreno e la soffitta, quella quattro ha un piano tra il pianterreno e la soffitta. Un piano in più, in secondo piano.



Tra i sec. XII e XII numerose erano le torri a Bologna: la tradizione parla di 180/200 torri. Le torri avevano una funzione sia militare sia gentilizia: erano cioè uno strumento di offesa/difesa nel periodo della lotta per le investiture e tra le fazioni guelfe e ghibelline. Erano anche simbolo di potere e piÚ erano alte e piÚ testimoniavano il potere di chi le aveva costruite.





Elementi di progetto


VINCOLI DI PROGETTO 2,71828182845905 X

1,61803398874989 X X

8 metri

5 metri

0.00

13 metri

a

b

c ile

b ria

va

affa = quadrato

5 metri ~ – rettangolo aureo

~ – rettangolo euleriano


pareti cieche

affaccio est

e

bil

affaccio ovest

3 metri max arretramento per balconi e spazi all’aperto


DIAGRAMMI


Van berkel Moebius house






FINE


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