Cianciana ‘na tuttu lu munnu, tuttu lu munnu a Cianciana! Numero 5 – Ottobre 2006
CIANCIANA COMPIE 360 ANNI PAMELA CUFFARO : MISS INSUBRIA A LUGANO PUBBLICATO LO SPORT COME DROGA DI NINO LA PORTA PUBBLICATO IN CAMMINO DI DON GIUSEPPE PACE DAVIDE PRATI ARBITRO DI SERIE A NELLA PALLAVOLO
IN QUESTO NUMERO Cara Cianciana di Eugenio Giannone
Pag. 2 Rassegna teatrale dell‟Associazione Theatron
Pag.10
Pamela Cuffaro eletta Miss Insubria a Lugano
Pag. 3 Davide Prati arbitro di serie A nella pallavolo
Pag.11
Le serenate di Angelo Abella
Pag. 4 Il campionato di Cianciana 2000
Pag.11
Pubblicato Lo sport come droga di Nino La Porta
Pag. 5 Hello Cianciana di Diane Lainson
Pag.12
Presentato In Cammino di don Giuseppe Pace
Pag. 6 La scalunata di Dato pag. 13 Karol di Martor. Pag.14
Graditi rientri a Cianciana
Pag. 7 L‟assessore Giuseppe Montalbano
Pag.14
Case in festa
Pag. 8 Il cons. comunale Felice Milioto - Anagrafe
Pag.15
C O M E E R A V A M O SCUOLA DI TAGLIO E CUCITO PRESSO L‟ACLI. ANNO 1958
Numero 5 - Ottobre 2006
La Voce di Cianciana
La Voce di Cianciana Periodico bimestrale di informazione e di cultura, edito dall’Associazione Culturale “Sicily Kult” di Cianciana. Anno VI, numero 5 - Ottobre 2006 Direttore Responsabile: Enzo Minio Direttore Editoriale: Salvatore Panepinto Progetto grafico e fotografico Filippo Mattaliano, Stefano Panepinto Studio immagine Redazione: Andrea Arcuri, Antonino Arcuri, Rino Cammilleri, Agostino D’Ascoli, Fausto De Michele, Gaetana Gambino, Eugenio Giannone, Filippo Mattaliano, Nuccio Mula, Giusy Piazza, Alfonso Salamone. Direzione e Redazione: via Cavour, 3 92012 Cianciana (AG) Italy. Tel. 0922-987.462 Cellulare : 339.12.444.57 E-mail Se volete inviarci un messaggio via email, chiamate ad uno dei numeri di telefono in alto. Vi sarà comunicato l’indirizzo.
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I 360 ANNI DI CIANCIANA 4 OTTOBRE 1646 4 OTTOBRE 2006
Cara Cianciana, quant‟acqua è passata sotto i ponti del Platani, non più incontaminato, da quel lontano 4 ottobre 1646, allorquando donna Sigismonda decise che era ora di ripopolare le contrade nelle quali i tuoi predecessori, per un motivo o un altro, non erano riusciti ad aver requie, infastiditi da malfattori, nemmeno nei primi secoli dell‟era cristiana, quando vigilava il messo di Papa Gregorio! Rammenti quali peripezie, all‟inizio, per fare accorrere gente dal circondario e la fatica per erigere gli edifici religiosi, la prima chiesa, oggi oratorio, e quella di San Gaetano, scomparsa del tutto? E ricordi quelle case basse ad un’unica stanza, che accoglieva uomini e bestie, col tetto basso di canne nere di fumo?Anche la canonica versava nelle stesse condizioni; ma si sa: ogni inizio è duro, soprattutto per i poveri e tu lo eri. Ma la tua gente non s’è persa d’animo e ha dissodato i campi arrostendosi al sole e sempre fidando, per la mancanza d‟acqua, nel Padre Eterno, fin quando non ha scoperto San Pasquale, che talvolta l‟ha inzuppata! Andasti avanti così, per due secoli, fin quando vennero a farti visita quei due signori inglesi … come si chiamavano? Ah, sì: Morrison e Seager a promettere un sogno di ricchezza con l‟estrazione dello zolfo. E sembrò per te e per i tuoi figli l‟inizio dell‟età dell‟oro. Cominciasti a farti bella, interessante, intrigante, ad ammodernarti e i tuoi “burgisi” fecero studiare i figli, mentre altri scoppiavano nelle viscere della terra perdendo la loro dignità. Quei figli hanno saputo renderti onore col sudore della loro fronte, parecchi hanno saputo eccellere per Te nella pittura, nella scultura, soprattutto nella letteratura, qualcuno addirittura in politica, tantissimi nelle professioni e nei mestieri. Qualche altro, purtroppo, ha brillato di luce sinistra, ma in ogni famiglia c‟è sempre una pecora nera. Pazienza: è la vita! Adesso che fai? Piangi? Forse stai pensando a quel sogno infranto e ai tuoi figli persi per il mondo?! Tranquilla: anche quelli hanno saputo farsi apprezzare e tenere alto il tuo nome. Non preoccuparti: le ferite rimarginano; bisogna saper guardare con fiducia al futuro e vedrai che un giorno ti faranno la plastica e sembrerai più bella; sistemeranno le vie di collegamento con Agrigento, Sciacca e i paesi vicini, il fiume non sarà più maleodorante e gli inglesi continueranno a comprar casa, equidistanti, come si scoprono, dal mare di Minoa e dai monti, e forse qualche tuo nipotino rientrerà da Hoddesdon, da Rive de Gier, da Rosario o dall‟Australia. Buon compleanno, mia Città del cuore, cara Cianciana,sei ancora giovane e ne vedrai di tutti i colori, di belle e di brutte, come adesso che le tue strade sono invase da anziani e infanti per splendere soltanto d‟estate quando la confusione babelica delle lingue e delle autovetture regna sovrana! Non abbatterti; crescerai tra mille difficoltà e accumulerai esperienza, come tutti gli esseri umani; ma ti prego, conservati bambina nello spirito, mantieni intatta la tua verve dissacratoria e scanzonata, rinfresca sempre la mente ed alimenta la speranza. Auguri! Un abbraccio a Te e a tutti i Ciancianesi del mondo. 04 ottobre 2006 Eugenio Giannone
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La Voce di Cianciana
Numero 5 - Ottobre 2006
ANCHE CIANCIANA HA LA SUA MISS
Si chiama Pamela Cuffaro, eletta Miss Insubria 2006 a Lugano
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entre impazzava il famosissimo concorso di Miss Italia, abbiamo casualmente scoperto, che anche Cianciana ha la sua mis. Si tratta di Pamela Cuffaro, figlia del signor Salvatore detto Nino (a Cianciana è molto conosciuto per aver arbitrato le fasi finali del torneo di calcetto estivo) e Patrizia Martinelli, nonchè nipote di Nino Cuffaro e di Rosalia Impallari, emigrati a Cernobbio (Como) negli anni ’50. Pamela abita a Maslianico, ha 23 anni, ha vinto la quinta edizione del concorso di bellezza, organizzato dalla Mediaplanet Sagl di Bellinzona (Svizzera), diventando “Miss dei Laghi”. Al concorso hanno partecipato centinaia di ragazze del Canton Ticino e delle province di Varese e Como. Pamela ha vinto, oltre alla fascia e la corona di Miss, una Renault Clio, offertale gratis per un anno da un autosalone di Lugano e un viaggio e avrà il diritto di rappresentare la Lombardia al concorso Miss Alpe-Adria, che si svolgerà ai primi di novembre in Croazia e che vedrà la partecipazione di ragazze provenienti da 8 paesi europei. Vedendo le foto (che per voi lettori purtroppo sono in bianco e nero) penso che Pamela meriti tutto quello che ha vinto, visto che è una vera e propria sirenetta, capelli lunghi e biondi, occhi azzurri e sguardo disarmante, e,
diversamente dalla sirenetta a posto della leggendaria pinna, ha due lunghe gambe mozzafiato. La nostra miss già da tempo partecipa a varie sfilate, ma spero che leggendo questo articolo, le venga voglia di sfilare nella nostra cittadina, possibilmente alla scalinata dell'orologio, che non sarà Trinità dei Monti ma per rendere la serata suggestiva basterà solo la sua presenza. Anzi colgo l’occasione per porgerle ufficialmente l’invito. Ora voglio smettere con le parole (che credo in pochi leggeranno viste le foto) per non sprecare lo spazio della pagina,
e deliziarvi con le magnifiche pose della nostra cara miss. Alfonso Salamone Pagina 3
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La Voce di Cianciana
LE SERENATE di Angelo Abella
ell’ambito della cultura tradizionale di Ciandell’elemento ciana, le serenate (o atturna) rappresentano tematico. In aluno dei momenti dove tutta la collettività si cune canzoni ritrova a condividere un evento festivo. alcuni si dilettaQuesta tradizione si tramanda da generazione in generano ad improvvizione ed è fortemente radicata nei giovani. Lo svolgimensare. I procedito della serenata è il seguente: il fidanzato, munito di un menti armonici mazzo di fiori, si pone davanti al gruppo musicale e, acsono molto comcompagnato da parenti e amici, si reca a casa della fidanplessi, si possozata . Giunti sul posto i cantori intonato la canzone iniziano trovare accorle della serenata, che è Vinni a cantari ccà ‘sta serenata. di di settima, Il fidanzato ha l’obbligo di cantare almeno la prima strosesta napoletana fa della canzone. Di solito la fidanzata si affaccia alla e a volte modufinestra, quando i cantori eseguono il canto dammi ‘na lazioni anche ai manu c’appiccicu.Quando la fidanzata si affaccia alla toni lontani. finestra, il fidanzato, se ha la possibilità di arrampicarsi Tutti i testi dei con una scala, le porge il mazzo di fiori baciandola, opcanti esprimono pure aspetta che scenda dalla sua abitazione. Segue un una forte comgrande applauso. La famiglia della futura sposa ha il ponente amorosa, si riportano alcuni versi dei canti dove compito di preparare il rinfresco, all’insaputa della fidan- è presente l’eros: zata. Una particolarità della serenata è che la gente parCu ti lu dissi ca stasira, haju un ‘mpegnu, tecipa anche se non è stata invitata alla celebrazione del sconza lu lettu ca subitu vegnu […] matrimonio. Di solito verso la fine della serenata, il gruppo intona la canzone “ Lauretta”, una caratteristica è che La famiglia to addimura tu in casa sula no nun ti scantà Stanotti durmemmu ‘nzemmula […] la sposa danza con il padre, all’interno di un cerchio formato appositamente dai presenti. Nicuzza duci, Nicuzza beddra Il gruppo musicale delle serenate è formato da chitarristi, Dunami dunami ‘na vasateddra […] fisarmonicisti, strumenti della tradizione siciliana, e da cantanti. Amuri miu gioia di l’arma Le musiche che caratterizzano la serenata sono: canti tra‘nni lu me cori lu focu ‘ncarma […] dizionali, mazurche, tarantelle e valzer. Ogni due o tre Il repertorio: Vinni a cantari ‘cca sta serenata, canzone introduttiva della serenata., Danni ‘nna manu ca appiccicu., Basilicò. Nicuzza, San Calò ,Adelina , Vitti ‘na crozza ,La luna ‘nmezzu ‘u mari, O cori mè, Paci facemmu Nel corso degli anni, queste musiche sono state eseguite da diversi musicisti. Tra i tanti ricordiamo: Stefano Panepinto l’organista,Giuseppe Croce, Gaetano Barbera (emigrato in Australia), Giuseppe Guida, Salvatore Albanese,Francesco e Rosario Salamone. Il gruppo dei cantori di serenate della generazione precedente: Gaetano Marino ( fisarmonica), Paolo Termini ( chitarra e voce - sostituisce Perconti G.) Gaetano Croce (chitarra) Gabriele Perconti (chitarra), Alfonso Soldano (voce), Lillo Pecoraro (voce e chitarra), Giovanni Soldano fisarmonica, banjo, mandolino e chitarra), Matteo Cicchirillo. canti segue una mazurca o una musica danzante, in modo Gli odierni musicisti di serenate sono: Alfonso Salamone tale che i presenti possano ballare.Le musiche sono di (voce e fisarmonica), Luca Montalbano ( chitarra) Gigi immediata orecchiabilità e permettono alla gente di unir- Loria ( chitarra e voce) Leonardo Marino (chitarra) Angesi al canto. Nel ricco corpus delle musiche delle serenate, lo Montalbano (chitarra) Domenico Montalbano alcuni canti vengono eseguiti all’unisono con accompa- (friscaletto) Antonino Lo Monaco (tamburello) Matteo gnamento strumentale. Altri vengono cantati polifonica- Ciaravella (voce, fisarmonica ) Alberto Pullara (chitarra e mente con accompagnamento strumentale, si segnalano voce). procedimenti di contrappunto come l’imitazione Dottor Angelo Abella Pagina 4
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Numero 5 - Ottobre 2006
PUBBLICATO PER L‟EDIZIONE MOMENTI DI RIBERA IL VOLUME DI ANTONINO LA PORTA LO SPORT COME DROGA - IL SESSO COME DANNAZIONE Ancora una pubblicazione per Antonino la Porta. Trattasi del volume Lo sport come droga- Il sesso come dannazione, Edizione Momenti di Ribera. L‟opera, che fa una critica aspra allo sport attuale, tratta tutta una serie di tematiche relative allo sport in genere, trattando i seguenti argomenti : Per una contro storia delle Olimpiadi; Nuove olimpiadi; vecchi vizi; Il gioco, lo sport e la violenza; Lo sport come fede; Sport e coscienza di classe; Lo sport tra affari e poteri; Sport e neutra-
lità; Sport, tifo e commercio; Droga e sport: un connubio indissolubile; Sesso sport e repressione. Antonino La Porta è nato a Cianciana l‟11 febbraio 1949, è stato emigrato a Torino per 33 anni ed attualmente risiede nel suo paese natale. Nel 1991 ha pubblicato L’Anti centesimus annus, nel 1996 Semplicemente donna, nel 1997 Come è finita la terza guerra mondiale, nel 2002 Gli orrori della Bibbia. Del volume la Voce pubblica il capitolo intitolato Sport, tifo e commercio. S.P.
SPORT, TIFO E COMMERCIO A seguito del boom economico degli anni sessanta e degli strascichi di entusiasmo lasciati dalle Olimpiadi di Roma, la borghesia Italiana prese atto del fatto che sempre più persone volevano interessarsi allo sport e alle sue vicende. Approfittando di tale aspirazione l‟industria degli anni sessanta, si tufferà con tutte le sue potenzialità economiche e politiche su questo nuovo fenomeno per cercare di soddisfare quanto più possibile tali aspirazioni cercando in tal modo di trarne il massimo profitto e popolarità per i suoi prodotti. Possiamo far risalire a quel periodo le prime sponsorizzazioni, con il ciclismo prima, e il pugilato dopo, per continuare fino ai giorni nostri, dove non vi è più alcuno spettacolo sportivo che non sia sponsorizzato da qualche ditta. Malgrado l‟ingresso delle industrie e di massicci investimenti di capitali, esso agli occhi del popolo dovrà continuare ad apparire neutrale, indipendente e disinteressato, perché solo cosi potrà continuare a perpetrare il suo inganno storico istituzionale. Esso grazie alla sua immediatezza e spettacolarità, nonché dietro una dovuta propaganda, riesce a coinvolgere milioni di cittadini. Insieme al nuovo sport commercio, si afferma la nuova figura del tifoso moderno con tutta la sua spontaneità e irrazionalità. Il nuovo tifo crea divisioni e campanilismi che di solito servono ad aumentare gli affari delle industrie che vi sono alle spalle, con vendite di magliette, stendali, scarpette e cimeli vari. Gli eventi sportivi vengono prolungati ad arte da una serie di trasmissioni televisive e da molti giornali, quando l‟evento appena trascorso comincia a perdere di interesse comincia il bombardamento per preparare il prossimo, e così avanti in un moto perpetuo, ciò con il solo scopo di coinvolgere quanta più gente possibile, trasformando così il paese in una massa di cittadini chiacchieroni, litigiosi e rumorosi. Il risultato di questo marchingegno è evidente, esso non è soltanto di tipo economico ma anche sociale e politico, difatti il potere statale cerca di distrarre in tal modo il popolo dai problemi quotidiani più assillanti, quali possono essere tasse, occupazione, costo della vita e così via. Addirittura in alcuni casi esso, (potere sportivo industriale) tenterà di coinvolgere il tifoso, lo spettatore, oppure lo sportivo in generale nelle vicende della squadra del cuore, facendogli credere che le vittorie della sua squadra sono le sue vittorie, anche se lui nella vita è soltanto un povero cittadino emarginato : ancora una volta illusioni al posto di cose concrete. Chiunque di voi in questo ultimo concetto può scorgere facilmente un parallelismo con la vecchia religione che ti diceva che non importano le disgrazie che tu hai in questa vita, ma l‟importante è che tu sia ricompensato nell‟altra, in questo caso sono le vittorie della tua squadra, in questo argomento la propaganda è talmente cosi bene organizzata che vi sono ormai dei tifosi che sono più disposti ad accettare un torto sul lavoro o in un ufficio pubblico che non un torto alla propria
squadra. Purtroppo in questo circolo vizioso creato dal nuovo sport industriale e dai suoi mezzi di propaganda, abbiamo creato il tifoso a circuito chiuso, simile a quel cane che insegue la propria coda, senza mai prenderla. Per questo, come abbiamo più volte detto, esso serve al potere per distrarre dei cittadini dai propri problemi quotidiani, ed ecco avere dei cittadini che trascurano i propri problemi per interessarsi a quelli della propria squadra. Preso atto della nuova situazione che "spontaneamente" si è venuta a creare, si cercherà di coinvolgere tale "sportivo" nella figura del tifoso organizzato, ormai presente in tutte le discipline sportive, e nel calcio in particolare. Considerato che lo spettacolo sportivo serve da sfogo ai problemi quotidiani è meglio evitare che essi esplodano dentro gli stadi, proprio per evitare questi inconvenienti, le società sportive sostengono la nascita dei CLUB dei tifosi organizzati e altre associazioni parallele. Essi in pratica servono da cani di guardia alle società sportive affinché controllino la massa di singoli tifosi autonomi, facendoli partecipare a urlare gli slogan da loro inventati, facendole partecipare alle coreografie da loro create, e a seguire in generale le indicazione da loro date. Essi sono per le nuove società in parte croce, e in parte delizia, in alcuni casi, con la loro presenza costante, incitano e stimolano i giocatori ad un impegno maggiore; ricordiamo che per le nuove società ottenere delle vittorie significa più immagine, più profitti ecc.. ecc.. Le società si servono di loro per ricattare gli atleti quando le cose non vanno bene. (attenti che se non vi comportate bene vi diamo in pasto ai tifosi). Preso atto da parte delle società dell‟importanza dei CLUB e del tifo organizzato, va da se che qualcosa ad essi bisognerà concedere, tali favori vanno spesso sotto la forma di trasferte organizzate a spese delle società, altre volte con biglietti e abbonamenti agevolati, e ancora con regalie di cimeli e pranzi organizzati con la presenza di qualche giocatore, è quasi sempre con la promessa di una squadra sempre più forte. Con il rischio che quando ciò non si verifica e le cose non vanno bene essi si rivoltano prima contro la società e poi contro i giocatori, in alcuni casi condizionandone il futuro di entrambi. Eccoci dunque di nuovo in presenza di quel cane che si morde la coda. Dicevamo che per le società essi sono croce e delizia, in base ai risultati che si ottengono, va aggiunto che di tanto in tanto alcuni dirigenti societari fanno partecipare alle loro riunioni qualche esponente di CLUB, questi attestati di "Riconoscimenti" fanno sentire i tifosi organizzati cosi vicini e partecipi alle questioni societarie che quando la domenica gestiscono il servizio d‟ordine all‟interno degli stadi essi sono talmente organizzati e disciplinati che non vi sarebbe nemmeno bisogno di poliziotti. In pratica essi sono sia fautori di ordine che di disordine. (continua a pagina 6)
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Numero 5 - Ottobre 2006 Quindi il tema si ripropone in forme sempre più drammatiche, di fatti egli tifoso organizzato diventato tale per sentirsi qualcuno in una società che lo escludeva come giovane capace di dare un suo contributo importante ad essa, ce lo troviamo adesso nelle vesti di gestore dell‟ordine all‟interno degli impianti sportivi, è disposto a mettersi contro altri che tentassero di disturbare un evento organizzato proprio per far sfogare le loro delusioni sociali. Ma se al giovane organizzato gli è andata così, come va invece al ragazzo che nello sport riesce in tutto e per tutto? Probabilmente anche per lui non saranno tutte rose e fiori, ci accorgiamo che egli spesso si trova a vivere come in una prigione, va detto che la sua prigione ha le sbarre dorate e i letti in piume, ma vedremo che sempre di prigione si tratta. Essi una volta diventati campioni entreranno a far parte di un circuito mediatico che li tratterà come marionette spersonalizzati, essi non potranno dire quasi mai per quale squadra tifano, non possono schierassi politicamente, la loro vita privata deve diventare tabù e così via. Michel Platini, quando era in attività, alla domanda per quale partito simpatizzasse nel suo paese, rispondeva che egli non era disposto a
La Voce di Cianciana perdere la stima della metà dei tifosi Francesi. Dicevamo che il loro sacrificio viene spesso lautamente compensato, ma per chi come noi non considera mai le persone dal loro portafoglio, non possiamo che esprimere a questi ragazzi tutta la nostra solidarietà. Il campione diventato ormai un forzato dello sport, immesso in un ingranaggio più grande di lui, quale è ormai il mondo che lo circonda, deve diventare soltanto ed esclusivamente un produttore di risultati, quindi fare tanti canestri, tanti gol, punti e così via, che per le industrie e gli sponsor che vi sono dietro significheranno altrettanti profitti e guadagni di immagine, in questo caso non vi è nessuna differenza tra lui e la mucca che viene curata e accudita per produrre più latte. Nel concludere questo capitolo diciamo che, non vi è dubbio alcuno sulla buona fede che mette la maggior parte delle persone che si dedicano allo sport e ai ragazzi in particolare, essi lo fanno sicuramente in assoluta buona fede, così come in buona fede siamo noi nel dire che essi, se non coscienti del contesto sociale nel quale è inserito il nuovo sport stanno lavorando per il fratello del Re, cioè per gli avversari dei giovani. Antonino La Porta
PRESENTATO A CIANCIANA, ALLA PRESENZA DELL’ARIVESCOVO CARMELO FERRARO, IL VOLUME DI DON GIUSEPPE PACE IN CAMMINO
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l 13 ottobre presso la Chiesa Madre “SS. Trinità” di Cianciana alla presenza di un folto e attento uditorio è stato presentato il volume In Cammino di Don Giuseppe Pace. Una raccolta di omelie che offre la possibilità di ripercorrere l‟itinerario spirituale dell‟uomo e del sacerdote. Le Omelie hanno il sapore della semplicità della parola perché tutti possano intendere e capire, offrono occasione ad ognuno di meditare e di riflettere, di ritrovarsi negli insegnamenti di Cristo. Vi si ritrova una solida filosofia per la salute dell‟anima e spronano il lettore a rivisitarsi, a guar-
Il vissuto, affidato alle omelie è seme reale che egli consegna all‟ecclesia affinché ogni cristiano possa essere spinto dal desiderio di unirsi alla parola divina. In Cammino è un efficace strumento per la diffusione della Parola e che può migliorare la qualità della vita di tutti gli uomini di buona volontà, che vogliono far parte della schiera degli eletti. La pubblicazione del libro è stata patrocinata dall‟Associazione Culturale “G.Antinori”, presieduta dall‟insegnante Maria Raffa che ha coordinato i lavori della serata. L‟opera sprona ognuno a confrontarsi in una società segnata da un indebolirsi del senso del peccato. Don Giuseppe, innamorato della propria vocazione, percorre con l‟ordinarietà dell‟essere uomo la straordinarietà di un viaggio verso la meta, novello portatore d‟acqua per dissetarsi e dissetare. Hanno relazionato: Don Salvatore Lucio Fiore Arciprete di Cianciana, il dott. Salvatore Sanseri Sindaco del Comune di Cianciana, il prof. Angelo Bondì, il dott. Giuseppe Leto Sindaco del Comune di S. Angelo Muxaro, il prof. Cav. Francesco Cannatella. Gli interventi sono stati frammezzati dalla lettura di alcune omelie eseguite da: Dott. Antonino Arcuri, Enza Caruso e Antonella Pullara. Ha concluso i lavori l‟Arcivescovo Mons. Carmelo Ferraro dare dentro ed attorno per esercitarsi in una scuola di pace Metropolita della Arcidiocesi di Agrigento. e di promozione umana. La comunità santangelese ha presentato un omaggio floOmelie come dialogo intimo dell‟anima. Don Giuseppe reale all‟Arciprete Don Giuseppe Pace. contribuisce a costruire e rafforzare il vincolo che unisce Angelo Bondì 4 ottobre 2006 gli uomini a Dio. Pagina 6
Numero 5 - Ottobre 2006 Del volume In
La Voce di Cianciana
Cammino la voce pubblica il brano STORIA DI UNA VOCAZIONE - SETTEMBRE 1978
La storia della mia vocazione non presenta aspetti particolarmente rilevanti, non sono caduto da cavallo come S. Paolo. Sono entrato in seminario a 17 anni col desiderio di diventare prete. Provengo da una famiglia normale, mia madre praticante, mi ha sempre edificato, per la sua bontà e pazienza, mio padre grande ed onesto lavoratore. Ho sempre frequentato la Parrocchia, nella quale ho trovato nel parroco, un vero faro e punto di riferimento: mo colpiva soprattutto la sua semplicità e l‟amore grande che aveva per la comunità. Sempre nella mia parrocchia ho trovato una bella comunità religiosa le Suore Orsoline che mi ha veramente avviato alla preghiera e soprattutto al volontariato. Assistevano gli anziani e
io stesso andavo a servire loro i pasti. Qui, ho scoperto veramente Cristo sofferente, in quegli anni ho vissuto un‟intensa esperienza di vita comunitaria. Il tempo della teologia mi ha aiutato soprattutto ad approfondire i contenuti della fede. Poi l‟ordinazione sacerdotale e gli anni del sacerdozio. L‟esperienza di quegli anni mi ha fatto riflettere sulla mia vocazione. - Perché Dio ha scelto me? Quali doti possiedo per meritare d‟essere prete? Penso che qualsiasi motivo umano sarebbe insufficiente a spiegare questa volontà di Dio. Prego sempre così: ti ringrazio Signore, per avermi ammesso alla tua presenza a compiere il ser-
TANTI, TROPPI SONO PARTITI, MA PER FORTUNA QUALCUNO RITORNA A CIANCIANA PER RISIEDERVI RIENTRA A CIANCIANA LA FAMIGLIA DI FRANCO BELLANCA Franco nasce a Cianciana il 24/11/’54. Ha frequentato le s c u o l e dell‟obbligo e le superiori a Cianciana dove ha conseguito il diploma di congegnatore meccanico presso l‟Istituto professionale. All‟età di soli 16 anni di è trasferito a Torino dove è stato seguito ed aiutato dai suoi
parenti. Per alcuni mesi ha fatto l‟apprendista presso un‟officina meccanica. Poi, avendo frequentato la scuola allievi FIAT, con il diploma di tornitore ha lavorato per 8 anni presso la grande industria automobilistica torinese, presso lo stabilimento di Mirafiori. Di sera, dopo il lavoro, frequentava le scuole serali per ottenere il diploma di perito industriale, grazie al quale si è impiegato presso lo stabilimento del Lingotto. Negli ultimi 3 anni ha prestato la sua attività lavorativa presso l‟AVIO Spa, fino al raggiungimento del pre – pensionamento. Sposato con la signora Giuseppina Alfano, ha due figli Sara di anni 9 e Cristiano di anni 21, diplomato operatore turistico. La famiglia Bellanca gestisce adesso in paese un‟agenzia di viaggi, sita in Corso Vittorio Emanuele. S.P.
RIENTRA NEL NOSTRO PAESE LA FAMIGLIA DEL MARESCIALLO BERNARDO SCARDINO Rientro nel paese natio per la famiglia di Bernardo Scardino, maresciallo dei Carabinieri, dopo 20 anni trascorsi in provincia di Trieste. Il maresciallo in data 21 agosto 2006 è stato salutato in Municipio dal sindaco e da tutta la comunità di S. Dorligo della Valle (Trieste), cittadina dove è stato per 15 anni a capo della locale stazione dei Carabinieri. Nel corso della cerimonia il sindaco Premolin, a nome di tutta la comunità, ha salutato il maresciallo il quale, in segno di gratitudine, è stato insignito con il
più alto riconoscimento del Comune, L‟ONORIFICENZA DELL‟AMICIZIA. Il trasferimento del maresciallo ha avuto risonanza anche nella stampa locale ed IL PICCOLO di Trieste per l’evento ha pubblicato un lungo articolo. Bernardo è nato a Cianciana l‟8 novembre 1960 ed è carabiniere dal settembre 1984. Sposato con Maria Concetta Piazza ha due figli, Federica di 17 anni e Gaetano di 13 anni. S.P. ( nella foto il mar. Scardino con il sindaco di S. Dorligo d. Valle Premolin)
COMUNE DI S. DORLIGO DELLA VALLE – TRIESTE M.llo Bernardo SCARDINO Il maresciallo BERNARDO SCARDINO, insignito della Medaglia d‟Argento al Merito di Lungo Comando e con la Croce d‟Argento per Anzianità di Servizio, ha fede nelle proprie idee e crede soprattutto nel proprio lavoro come in una missione, rispettando non solo gli impegni assunti, ma soprattutto rispettando il prossimo. E‟ una persona, come si suol dire “tutta d‟un pezzo”, con il senso del dovere e l‟amore per la propria famiglia, la moglie e i due figli, ai quali dedica gran parte del suo tempo libero. Generoso e intuitivo, con la capacità di percepire le cose in anticipo e di sapere mettere chiunque a proprio agio, garantendo sicurezza e ordine. Quando si discute con lui di qualsiasi problema, trasmette positività e serenità, adattandosi a qualunque avvenimento o situazione, capace di assorbire anche le più difficili avversità, cogliendo però sempre il meglio di ogni circostanza. Ha saputo capire la nostra comunità in tutte le sue molteplici espressioni e con tutte le sue peculiarità integrandosi senza alcun problema. Verso di essa ha avuto sempre la massima attenzione, dando un prezioso contributo per il consolidamento del clima di civile convivenza fra i due gruppi linguistici (italiano e sloveno n.d.r.), di cui andiamo fieri. Per questa sua disponibilità è apprezzato non soltanto dai già sindaci che lo hanno proposto per l‟ottenimento dell‟alta onorificenza del Comune, ma da tutti i nostri concittadini. Siamo certi che saprà fare tesoro delle esperienze maturate nel periodo trascorso qui da noi, che hanno concorso alla sua formazione. In base a quanto sopra esposto, il Comune di San Dorligo della Valle conferisce al maresciallo BERNARDO SCARDINO il suo più alto riconoscimento: L’ONORIFICENZA DELL’AMICIZIA
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La Voce di Cianciana
Numero 5 - Ottobre 2006
NOZZE DI DIAMANTE PER
NOZZE D’ARGENTO PER
DOMENICO RE E MARIA PECORARO CIANCIANA 16 AGOSTO 1946 CIANCIANA 16 AGOSTO 2006
Domenico ciaravella e Leonarda arfeli CIANCIANA Santuario Madonna della Rocca, 1-09-2006
Nozze D’Oro PER ANTONINO RE
ANNA MARIA TAMBURELLO CIANCIANA 14 - 01 - 1956 ASHTON (R.U.) 14 - 01 - 2006
Nozze D’Oro PER CALOGERO LA CORTE
MARIA MISERANDINO CIANCIANA 6 OTTOBRE 1956 CIANCIANA 13 AGOSTO 2006 Pagina 8
Numero 5 – Ottobre 2006
Sposi DOMENICO MONTALTO E MANUELA ALBANESE, Alseno (PC), Abbazia di Chiaravalle della Colomba, 8 - 7 - „06
La Voce di Cianciana
Sposi MAURIZIO GATTUSO E ANTONINA BAVUSO Siculiana, Chiesa del Santissimo Crocifisso, 15 luglio 2006
Sposi PAOLO CASTELLANO E Sposi VINCENZO MAROTTA E MARIA CARLA GUIDA, Cian- FRANCA MARINO, Alessandria della ciana, Chiesa Madre, 8-8-2006 Rocca, Chiesa del Pilerio, 10-8-2006
Sposi GIUSEPPE CUSMANO E ANGELA SPOTO, Cianciana, Chiesa Madre, 2 settembre 2006
A sinistra, Sposi PIERGIUSEPPE GRECO LUCCHINA E MONICA GIANNONE, Palermo, Chiesa Santa Maria della Catena, 31 AGOSTO 2006. A Piergiuseppe e alla nostra collaboratrice Monica le più vive congratulazioni da parte della Redazione della Voce di Cianciana.
Corona di alloro e massimo dei voti (110 e lode) per Marianna Martorana, laureatasi in Giurisprudenza presso l‟Alma Mater Sudiorum di Bologna il 6 ottobre 2006. Pagina 9
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Numero 5 - Ottobre 2006 60° COMPLEANNO PER NINO RIGGIO festeggiato a Cianciana il 9 settembre 2006 nella villa del figlioccio Girolamo Carubia. Erano presenti al lieto evento parenti, amici, il presidente ed il personale della clinica Casa di cura Attardi, presso la quale Nino da anni lavora, occupandosi di amministrazione. A lui anche le congratulazioni della cugina Giuseppina Salvioli in Cossentino.
Marisol Miceli di Francesco e di Stefania Cilona, nata a S:Stefano Q. il 24 agosto 2006
Samantha Migliazzo di Domenico e di Mariagiovanna Montalbano, nata a S.Stefano Q. il 24 - 8 - „06
NASCITE
Emma Mirasola di Giovanni e di Nadine Di Mora, nata a S.Chamond (F) il 21- 2- 2006
Monica Di Maria di Francesco e di Rosalba Mattaliano, nata a Palermo il 27 agosto 2006
Maria Simona Gelo, di Dino e di Teresa Gaiteri, nata a Modena il 15 maggio 2006
Ornella Montalbano di Giuseppe e di Maria Cilona, nata a Ribera il 6 settembre 2006
A sinistra, Prima Comunione per Calogero Davide Sanzeri, Hoddesdon (Inghilterra) 18 luglio 2006 A destra il presidente del comitato per la festa di Maria Bambina 2007, Antonio Pendino
Conclusa positivamente la rassegna teatrale estiva. In cantiere nuovi progetti L'Associazione Theatron alla riscoperta delle tradizioni locali La Theatron ha chiuso ufficialmente la rassegna teatrale, il 22 agosto scorso a Favara, riscontrando gran successo tra il pubblico presente, conquistando una recensione sul quotidiano Il Giornale di Sicilia del giorno dopo. La compagnia ha inaugurato la stagione nella splendida cornice del Teatro Costabianca di Realmonte, portando in scena una commedia brillante in tre atti, di Peppino De Filippo e Armando Curcio, dal titolo “I casi sono due” . La stessa rappresentazione è stata eseguita poi, a S.Stefano, Bivona, Montallegro e
chiudendo come già detto a Favara. Oltre a “I casi sono due”, l'associazione ha rappresentato in esclusiva per il pubblico ciancianese, domenica 13 agosto, due atti unici sempre dello stesso De Filippo, dal titolo “Don Raffaele 'o Trombone”, una commedia brillante dal finale un po' amaro, e “Miseria bella”, divertendo gli oltre mille presenti, con battute e gag davvero esilaranti. A conclusione del tour estivo, la Compagnia ha organizzato un momento d'incontro con gli associati e con le loro famiglie.
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Numero 5 - Ottobre 2006
La Voce di Cianciana
tecipato. Presenti il Sindaco, dott. Sanzeri, gli assessori Montalbano e Greco, con le rispettive famiglie e l'Arciprete don Salvatore Fiore. La giornata è stata allietata dalle note del gruppo musicale dell'associazione, con la partecipazione straordinaria di don Sasà Pullara, che si è esibito con tutti gli strumenti che aveva a disposizione:chitarra, mandolino e fisarmonica, tenendo l'intera comitiva in allegria. L'Associazione, oltre alle attività teatrali, si pone come punto di riferimento per la promozione delle tradizioni culturali ciancianesi. Diverse sono le iniziative che sta programmando per l'anno in corso e per il 2007. La Theatron, infatti, a seguito di approvazione del Ministro dell'Interno, avvierà nel mese di novembre 24 giovani al servizio di volontariato civile per la realizzazione di un progetto, che mira a far conoscere e a riscoprire il nostro territorio e dintorni. Il progetto prevede, infatti, la realizzazione di un DVD informativo e una guida turistica illuIl 27 agosto, gli associati si sono dati appuntamento per festeg- strata del territorio. Un'esperienza lavorativa interessante per giare la chiusura delle manifestazioni estive, nell' area attrezza- dei giovani che per la prima volta si avvicinano al mondo del ta del monte Cavallo. Circa 80 persone di tutte l'età hanno par- lavoro. Alfonso Salamone
DAVIDE PRATI, PAVESE DI ORIGINI CIANCIANESI, E’ STATO PROMOSSO ARBITRO DI SERIE A PER LA PALLAVOLO ED ARBITRO INTERNAZIONALE DI BEACHVOLLEY
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opo 20 anni di carriera per Davide Prati è finalmente arrivata la promozione ad arbitro di serie A di pallavolo, con comunicazione del 14 luglio 2006 da parte della Fipav ( Federazione Italiana Pallavolo) e dopo meno di due mesi è arrivata la nomina ad arbitro internazionale di BeachVolley, comunicatagli dalla FIVB ( Federazione Internazionale di BeachVolley) in data 4 settembre 2006, immediatamente dopo la sua frequenza di un corso da arbitro internazionale di BeachVolley, svoltosi a Cagliari dal 28 agosto al 3 settembre 2006. Di professione consulente informatico, Davide Prati, di Salvatore, nasce a Pavia il 13 maggio 1969. Inizia ad arbitrare nel volley a soli 18 anni nel 1987. La sua carriera è costellata da tutta una serie di tappe: mel 1990 è arbitro provinciale FIPAV, nel‟92 arbitro regionale in C1,
nel‟96 in B2, nel 2000 dirige in B1: Nel BeachVolley ha diretto finali nazionali e, nell‟ultima stagione indoor, ha diretto da primo arbitro la finale di Coppa Italia di serie B femminile e dal mese di gennaio in avanti tutti i principali scontri diretti nazionali di B1 maschile e femminile. In una recentissima lettera Davide ci scrive: “ Un piccolo dispiacere è quello di non potere arbitrare per quest‟anno davanti agli occhi dei miei cugini ciancianesi. Infatti la squadra di Aragona che lo scorso anno era in A2 femminile è stata purtroppo retrocessa in serie B, proprio nell‟anno in cui io sono salito in serie A. Spero che presto una squadra siciliana torni nella massima serie, come già fu per Agrigento, Lercara Freddi, Palermo, Aragona, Catania, in modo da poter scendere ed arbitrare nella terra dei miei genitori”. Salvatore Panepinto
A.S. Cianciana 2000:inizia l’avventura in Promozione Buono l’ inizio con 3 vittorie e 2 sconfitte contro le favorite del torneo
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opo un avvio stentato a causa del calendario molto avverso, che ha portato il Cianciana ad affrontare nelle prime due giornate le squadre favorite a vincere il girone: Marsala e Parmonval attualmente appaiate in testa alla classifica con 13 punti in 5 turni.I biancoverdi hanno subìto due sconfitte di misura per 1-0, ma hanno espresso un buon gioco e creato parecchie occasioni peccando un po‟ nella mira. La terza giornata, altra grande del girone, il Ribera terzo in classifica che ha vinto 4 delle 5 gare fin qui disputate, perdendo in casa il derby per 2-1, contro i Ciancianesi, vittoriosi grazie ai gol di Cannata e Guida, quest‟ultimo a segno da tre giornate consecutive, si candida a capocannoniere della squadra. Quarta giornata, secondo derby consecutivo e seconda vittoria, larga stavolta, con un rotondo 3-0, a se-
gno ancora gli stessi protagonisti di Ribera e il Capitano Alfano dal dischetto. L‟ultima gara che posso commentare prima di andare in stampa è la quinta giornata che vede i ragazzi di Mister Scalia, corsari a Corleone, i padroni di casa vanno in vantaggio nei primi minuti, ma i biancoverdi hanno una gran reazione, tanto che prima del riposo rimontano e si portano sul 2-1 con le reti di Abbene e il solito Guida, ora l‟A.S. Cianciana 2000, è sesto in classifica a 4 punti dalla coppia di testa. Classifica : Parmonval e Marsala 13 punti, Dattilo e Ribera 12 punti, Valderice 10 punti, Cianciana e Canicattì 9 punti, Montelepre 6 punti, S.G. Gemini 5 punti, Castellammare, Buseto,Monreale, Gattopardo, e Corleone 4 punti, Riviera Marmi 3 punti, Jetas 2 punti. Alfonso Salamone
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La Voce di Cianciana
Numero 5 - Ottobre 2006 HELLO CIANCIANA di Diane Lainson Well what a wonderful long hot summer we have had. I can remember my grandmother telling me when I was a little girl that she and my grandpa used to spend some time in Sicily during July and August and it was very always hot. But the recent rain has been very good for the land and its crops. I hope ladies, that we have all been very careful about our skin and not dried it up to much this summer! Don‟t forget some of my beauty hints in earlier issues of La Voce di Cianciana! Everyone is of course so busy at this time of year, harvesting the almonds, tomatoes, pomegranates, apples, cachi fruit and of course very shortly the olives. The tomatoes have been wonderful again. We bought a small passata machine and have turned our hand to making passata from the ones we‟ve grown in our vegetable garden. It‟s been a little messy, but great fun! We have harvested our almonds on our land and when our family were out here, one of our daughters helped and shelled a small bag full and took them with her back to England to enjoy. It is said by certain nutritional experts that almonds help maintain healthy blood fat levels and they also help strengthen cell membranes and help protect against cancer because they have healthy amounts of vitamin E a swell as other vital vitamins and minerals. They are also rich in protein and are an excellent „building‟ food for people who are underweight or suffering from eating disorder. So a handful of almonds per day should do us all good! Here is a delicious recipe with some of your almonds. (This recipe is even better if you can get hold of green almonds. Peel away the green fuzzy skin and take out the unripe almonds, they have a very delicate flavour.) Prosciutto Crudo & white peaches or nectarines with blanched almonds. The delicate flavour of the peaches or nectarines bring out the flavours in Prosciutto Crudo that you miss if you use ordinary cooked ham. This makes a good starter for about 4 servings. About one cupful of raw almonds. 8 pieces of very thinly sliced Prosciutto Crudo. 2 white peaches or nectarines. (These can be peeled if desired.) Preheat the oven to gas no. 5 or electric 250o. Bring some water to boil and drop in the de-shelled almonds. Leave for 10 seconds – 15 seconds, take one out and pinch it, the swollen skin should slide off right away. If not blanch for a few seconds longer, then drain the almonds immediately so as not to get water logged, pinch off all the skins, spread out onto a dry tea towel to dry or in the sun. Spread the almonds onto a shallow baking tray and place in the oven until they begin to change colour, approx 10 minutes. Be careful they do not get too burnt. They will be soft at first, but will crisp when cool. Cut the peaches or nectarines into ½” (5mm) slices, if thicker they will dominate the flavour. Arrange the slices of Prosciutto and fruit wedges on plates. Scatter the almonds over all and serve. Here is another for those juicy red Pomegranates that are so good for you. Pomegranate Fool with Amarretti bites. This is a simple desert but it needs a little time in the fridge to set. It‟s an ideal choice for entertaining and the little round Amaretti biscuits make the perfect partner. This recipe will serve 6. (This is little high in calories, if you are watching your weight, but go on spoil yourselves!) 850ml cream, 225g of fine sugar, juice of 3 lemons, 3 large pomegranates‟ Place three quarters of the cream and all of the sugar in a pan and bring to the boil. Stir in the lemon juice and cook slowly for 5 minutes. Cut a cross through the skin of the pomegranates
and then peel back to reveal the juicy red seeds. Lift the seeds away from the membrane, (you may find this easier to do in a bowl of cold water as it helps soften the pith.) Throw away the pith and membrane and drain the seeds and place them in a separate bowl. Stir three quarters of the seeds into the cooled cream, keeping some to one side for decoration later and then pour the mixture into six glasses and leave to set in the refrigerator until ready to serve. Meantime whip the remainder of the cream and put this also into the refrigerator. When ready to serve, top each fool with a spoonful of whipped cream and a sprinkling of the remaining pomegranate seeds and serve with the Amaretti biscuits. Diane’s tips. Just a little tip that I picked up from a friend of mine recently. The next time you buy eggs in transparent plastic boxes, don‟t throw them away immediately. They make excellent ice-cube trays. Especially the bottom half, the ice cubes pop out very easily and they should last for two to three times. And of course you are being Eco-friendly towards the Planet. Ciao Cianciana Che bella estate lunga e calda abbiamo avuto! Mi ricordo che mia nonna mi raccontava che quando era bambina, lei e mio nonno, trascorrevano un po‟ di tempo in Sicilia, a luglio ed agosto, e c‟era sempre molto caldo. Ma la recente pioggia è stata molto buona per la terra e le coltivazioni. Spero, signore, che abbiate avuto cura della vostra pelle e che non si sia seccata questa estate! Non dimenticate i miei consigli per la bellezza di cui abbiamo parlato nelle edizioni precedenti della Voce di Cianciana. Siamo tutti così occupati in questo periodo dell‟anno, con la raccolta delle mandorle, di pomodori, dei melograni, delle mele, dei cachi e tra un po‟ anche le olive. I pomodori sono stati ancora meravigliosi. Abbiamo comprato una piccola macchina e abbiamo fatto la passata con i pomodori del nostro orto. E‟ stato un po‟ disordinato ma ci siamo divertiti moltissimo. Abbiamo fatto la raccolta delle mandorle del nostro terreno quando la nostra famiglia è venuta a trovarci dall‟Inghilterra e una delle nostre figlie ci ha aiutato a sgusciare, tutta felice di portare con sé in Inghilterra un sacchetto pieno. E‟ stato detto da esperti dell‟alimentazione che le mandorle aiutano a mantenere il livello di grasso nel sangue ad ottimi livelli e aiutano anche a rafforzare le membrane delle cellule come pure a prevenire il cancro perché esse hanno una buona quantità di vitamina E insieme ad altre vitamine e minerali. Sono anche ricche di proteine e sono eccellenti per corroborare le persone sottopeso o che hanno altri disordini alimentari. Dunque una manciata di mandorle al giorno farebbe a tutti bene. Ecco a voi una deliziosa ricetta con le vostre mandorle. (Questa ricetta è ancora più gustosa se hai delle mandorle verdi. Togli la buccia verde e usa la mandorla acerba che ha un sapore molto delicato). Prosciutto crudo con pesche bianche o pesche noci con mandorle bianche. Il sapore delicato delle pesche o delle pesche noci esalta il sapore del prosciutto crudo che non si sentirebbe se usi il prosciutto cotto. Questa ricetta è un antipasto per quattro persone. Occorre una tazza di mandorle crude, 8 pezzi di prosciutto crudo tagliato molto fine, 2 pesche bianche o pesche noci. Se lo desideri puoi anche sbucciarle. Riscaldare il forno a gas numero 5 o forno elettrico a 250 gradi. Bollire dell‟acqua e immergervi le mandorle e lasciare per 10 – 15 secondi. Rimuovere la buccia che gonfiandosi dovrebbe cadere immediatamente. Altrimenti lasciate in acqua per qualche secondo in più.
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Numero 5 - Ottobre 2006 Scolare le mandorle immediatamente, in modo che non prendano troppa acqua. Sbucciare e stendere su una tovaglia o al sole. Mettere le mandorle su una teglia e infornare per circa 10 minuti fino a quando non cambino colore. Fate attenzione che non si brucino! In un primo momento esse saranno morbide, poi diventeranno croccanti. Tagliate le pesche o pesche noci in fettine di 5 millimetri, se le tagliate più spesse domineranno il sapore. Sistemare le fettine di prosciutto e frutta nel piatto, spalmare le mandorle e servire. Ecco a voi un’altra ricetta con i melograni molto succulenta che vi farà così bene. Frutta cotta di melograni con amaretti Questo è un dessert semplice da preparare ma ci vuole un po’ di tempo per addensarsi. E’ una ricetta ideale per intrattenere degli ospiti ed è un accompagnamento ideale con degli amaretti. Questa ricetta è per 6 persone( è un po’ ricca di calorie se sei a dieta ma qualche volta approfittane!) Ingredienti : 850 ml di panna, 225 grammi di zuc-
chero, succo di 3 limoni, 3 grandi melograni. Metti ¾ della panna e tutto lo zucchero in un tegame e portare a ebollizione. Lentamente aggiungere il succo di limone e cucinare a fuoco lento per 5 minuti. Incidere una croce nella buccia dei melograni e sbucciare per tirare fuori i chicchi. Separare i chicchi dalla membrana. Sarà più facile se immergete la frutta in una ciotola di acqua fredda per ammorbidire la buccia. Togliere le bucce e la membrana e scolare i chicchi di melograno e mettere in una insalatiera. Aggiungere i ¾ dei chicchi nella panna preparata in precedenza e di già raffreddata, ma conservate alcuni chicchi per la decorazione. Versare il composto in 6 bicchieri e lasciare raffreddare nel frigo fino a quando saranno addensati. Nel frattempo frullare il resto della panna e collocare anche questa nel frigo. Quando tutto è pronto per essere servito, mettere un cucchiaio di panna frullata e i semi di melograno su ogni bicchiere e servire con gli amaretti Consigli di Diane : ecco un piccolo consiglio che mi ha dato recentemente un’amica: Quando comprate una confezione in plastica di uova, non buttatela via. Queste confezioni sono eccellenti per mettere i cubetti di ghiaccio, specialmente la parte inferiore, perché i cubetti escono facilmente e si possono usare 2 o 3 volte. Così facendo rispetti l’ambiente. Diane
Lainson
Da Casnate (Como) si fa finalmente vivo il nostro grande amico e collaboratore Francesco Dato che, forse per il fatto che non è potuto venire a trascorrere qualche giorno nel suo amato paese, ci propone le sue impressioni, i suoi ricordi e le sue emozioni su La scalunata di lu ralogio, che per tutti i ciancianesi rappresenta il centro del paese dove si svolgono tante manifestazioni di piazza. L’articolo che La voce volentieri pubblica si intitola:
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LA SCALUNATA, IL GRANDE SALOTTO DEL MIO PAESE
ono le cose che sentiamo lontane che desideriamo di più. E quello che per ognuno di noi ciancianesi conte del passato, è il luogo dove siamo nati e cresciuti, fino a volare lontano da casa. Ma in qualsiasi posto si abbia deciso di posare per costruire i proprio futuro, portiamo nei nostri cuori la nostalgia ed il desiderio di tornare, per ritrovare quei sentimenti di allora e le mille immagini che sollecitano la memoria di ogni uomo, e ognuna di esse racchiude un passato di sentimenti e affetti. Così tra nostalgia, desideri e immagini sono trascorse le stagioni verdi della nostra vita, senza avere il tempo di accorgerci. Spesso ci abbandoniamo all’eco della memoria, a una sorta di viaggio sentimentale.I ricordi, in ordine di tempo, della tenera età, quelli che colpivano di più la fantasia, erano quelli legati al treno a vapore, che con il suo nero fumo spuntava da lontano sbuffando, tra aranceti e campi di grano. E poi ancora i terreni argillosi arsi dal sole, i mezzi di
trasporto di allora, i famosi carretti, che lasciavano solchi profondi lungo le strade. E poi ancora i contadini che transitavano a dorso di mulo e le prime luci che si accendevano al calar del sole. E infine quei luoghi che rimangono sempre come punto di riferimento per tutti, come la Scalunata sutta lu raloggiu, in mezzu a la chiazza. Tutti amiamo questi luoghi, centri della quotidianità. Lì si incontrano uomini e donne, per fare quattro passi, lì si fanno gli affari, ci si innamora, si fanno le feste, lì si fanno i saluti per l’ultimo viaggio. E in tempi lontani vi si riunivano i disoccupati in cerca di qualsiasi lavoro. In questi luoghi nasce e vive la storia del paese. In ognuno di noi c’è una storia autobiografica che abita nel nostro pensiero. E’ mia convinzione che finché se ne parla, questi ricordi non moriranno mai. (Scavare profondo nel nostro passato, vuol dire che, se non troviamo tesori, raccogliamo sicuramente dei buoni frutti) Tanti cari saluti a tutta la redazione Francesco Dato
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La Voce di Cianciana
ANCORA UNA PERFORMANCE TELEVISIVA PER PINO MARTORANA Ad Anagni, cittadina in pronincia di Frosinone, recentemente è stato girato “Onore e rispetto” il TV movie in 6 puntate con la regia di Salvatore Saperi. Tra gli interpreti Gabriel Garko, Giancarlo Giannini, Virna Lisi, Manuela Arcuri: La fiction TV, ambientata tra la Sicilia e Torino, narra la storia di una famiglia nell’arco temporale tra il 1957 e il 1965. Nel set sono state impiegate alcune comparse locali tra cui il nostro amico ciancianese professor
Pino Martorana che fa la parte di un professore nella fiction TV. Come i nostri lettori ricorderanno, Pino, conosciuto da tutti per i suoi trascorsi teatrali ciancianesi, ha già lavorato parecchie volte sul set recitando, fra l’altro, nella serie don Matteo, con Terence Hill. Pino viene spesso selezionato per la sua simpatia, per la duttilità che gli viene riconosciuta e per la grande passione per la recitazione. S.P.
“Karol il Grande”, di Vincenzo Martorana Personalmente, un amaro rammarico impronta i miei sentimenti al ricordo di Giovanni Paolo II, insieme al senso di vuoto per il Pastore illuminato che non c’è più, Padre guida di un’umanità si redenta da Cristo, ma che di tale affrancazione dal male irrimediabile ha sempre bisogno di prendere coscienza per camminare nel bene di un progetto di amore comune e totalizzante: Il Santo pontefice questo lo comprese e lo visse per l’intera umanità, senza distinzione di appartenenza religiosa o di colore politico o di nazionalità; avendo cavalcato agevolmente, il Santo Padre, quella tensione imperiosa o coinvolgente all’unità propria dei grandi, dei santi, forte di un amore assoluto perché coraggiosa la tempra dell’uomo Karol Wojtyla, ed amore ancora coraggioso perché assoluto l’innesto di questo uomo in Cristo. Ma so bene che lo Spirito Santo, superno Conduttore della Chiesa, ha promosso in Benedetto XVI un papa all’altezza dei tempi. E non avrebbe potuto essere altrimenti, tuttavia. Proprio Benedetto XVI ha dichiarato, al principio di questa sua recente investitura, di sentirsi tenuto per mano da Giovanni Paolo II nell’ufficio greve e delicato del magistero papale.
L’amarezza mi pervade giacché nel settembre di tre anni fa il mio padre spirituale, Mons. Giuseppe di Marco, mi invitò ad accompagnarlo a Roma ad un convegno sacerdotale, la cui partecipazione ricusai per impegni di studio: poi Mons. Di Marco ebbe, con altri sacerdoti, udienza dal Papa. L’avrei avuta anch’io. Da allora non ebbi più modo di poter incontrare Giovanni Paolo II, mentre oggi è potente nel mio cuore la sua presenza coll’intensità del suo insegnamento, più che la semplice memoria ministeriale, sebbene egli sia stato uno dei più grandi successori di S. Pietro, se non il più grande epigono del vicario di Gesù: “Karol il Grande”, infatti, viene abitualmente chiamato e stimato. Il suo cuore integralmente donato alla madre celeste(“Totus Tuus” il suo motto, la via verso Cristo), ha consumato in fama di Santità gli ultimi palpiti terreni sabato 2 aprile 2005, festa della divina misericordia da lui istituita: “non è un caso” proclama giustamente S.E. Mons. Carmelo Ferraro, Arcivescovo di Agrigento. Vincenzo Martorana, cofondatore dei “ Discepoli del Redentore” nella Comunità Cristiani nel Mondo.
AVVICENDAMENTO IN SENO ALLA GIUNTA E AL CONSIGLIO COMUNALE
Giuseppe Montalbano nuovo assessore - Felice Milioto consigliere comunale GIUSEPPE MONTALBANO, NUOVO ASSESSORE CON DELEGA AL TEMPO LIBERO, SPORT, TURISMO E SPETTACOLO Giuseppe Montalbano, di Angelo e Rosa Abella, è nato ad Agrigento il 24 maggio 1974. Ha frequentato le scuole dell’obbligo a Cianciana e si è diplomato Ragioniere e Perito Commerciale a Bivona, presso l’istituto “Lorenzo Panepinto”, nell’anno 1995. Svolge la sua attività lavorativa a Cianciana, titolare e socio della società artigianale a conduzione familiare Art Legno s. r.l. nel settore dell’arredamento e del mobile. Eletto consigliere comunale nel 2003 nella lista Insieme per la Città, con il nascere dell’Unione dei Comuni “Platani – Quisquina – Magazzolo” è stato eletto rappresentante della maggioranza consiliare come componente del Consiglio dell’Unione stessa, in seno al quale ha rico-
perto la carica di Vice-Presidente del Consiglio dell’Unione. Dimessosi da Consigliere Comunale è stato chiamato a far parte della Giunta Comunale, in sostituzuine dell’assessore Cosimo Montalbano, con la delega al Tempo Libero, Sport, Turismo e Spettacolo ed è alla sua prima esperienza amministrativa. Coniugato con Maria Assunta Cilona dal giugno del 2002, ha de figlie, Giorgia di anni 3 e Ornella di 1 mese. Nel tempo libero si dedica al teatro, il suo grande hobby, e fa parte delle Associazioni “Theatron”, “G. Antinori”, del Circolo Cacciatori “G. Mendola”, e della Settimana Santa. S.P. Pagina 14
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FELICE MILIOTO, NUOVO CONSIGLIERE COMUNALE In conseguenza delle dimissioni presentate dal consigliere Santo Alfano, in seno al Consiglio comunale di Cianciana è stato surrogato il neo consigliere Felice Milioto, primo dei non eletti nella lista Insieme per la Città Il signor Felice Milioto è nato ad Alessandria della Rocca il 26 febbraio 1966. Per molti anni ha svolto l‟attività di imprenditore edile ed ha realizzato molte opere ad Alessandria, a Cianciana, a Cattolica Eraclea, a Eraclea Minoa ed in altre località della pro-
vincia. Dal maggio del 2001 è impiegato presso l‟Azienda ospedaliera San Giovanni di Dio ad Agrigento, con le mansioni di coordinatore amministrativo, nello staff Direzione generale. Sposato con la ciancianese Anna Maria Acquisto, ha due figli, Martina e Salvatore, rispettivamente di quindici e di nove anni. Nel tempo libero i suoi interessi si concretizzano nel sociale. S.P.
NOTIZIE DALL’ANAGRAFE M A T R I M O N I
D E C E S S I
Domenico Montalto e Manuela Albanese, Alseno (PC), Abbazia di Chiaravalle della Colomba,8/7/‟06 Maurizio Gattuso e Antonina Bavuso, Siculiana, Chiesa del Santissimo Crocifisso, 15 luglio 2006 Francesco Taormina e Antonina Martorana, Cianciana, Chiesa Madre, 23 agosto 2006 Mario Cicchirillo e Maria Castellano, Alessandria d.R. Santuario Madonna della Rocca, 23 agosto „06 Piergiuseppe Greco Lucchina e Monica Giannone, Palermo Chiesa S.Maria della Catena, 31/08/‟06 Emanuele Costa e Carmelisa Montalbano, Municipio di Cianciana, 6 settembre 2006 Giuseppe Cusmano e Angela Spoto, Cianciana Chiesa Madre, 21 settembre 2006 Alessandro Carubia e Ilenia Guida, Municipio di Cianciana, 7 ottobre 2006 Caterina Mascarella in Scaglione, nata a Cianciana il 12 agosto 1918, deceduta il 12 settembre 2006 Felicia Marino in Perzia, nata a Cianciana il 18 giugno 1930, deceduta il 23 settembre 2006 Francersco Nuara, nato a Cianciana il 2 gennaio 1921, deceduto l‟8 ottobre 2006 Rosa Vaiana, vedova Marino, nata a Cianciana il 14 novembre 1910, deceduta il 13 ottobre 2006 DECEDUTI FUORI CIANCIANA Caterina Dato, vedova Taglialavore, nata a Cianciana il 5/09/1907, deceduta a Sciacca il 27 luglio 2006 Antonino Decidue, nato a Villafranca Sicula il 24 maggio 1934, deceduto ad Agrigento il 14 agosto 2006
Il 19 agosto ultimo scorso è deceduto a Cianciana il signor Giuseppe Alfano. Era nato a Cianciana il 14 agosto del 1927. Ha frequentato la scuola elementare nel paese natìo, poi la scuola media a Bivona per proseguire successivamente gli studi presso il Liceo Scientifico di Sant‟Agata Militello (ME) che ha dovuto interrompere all‟età di 17 anni a causa della prematura scomparsa del padre. Fin da giovane ha partecipato al gruppo antifascista e dopo la caduta del regime e l‟avvento della Repubblica ha preso parte alla vita politica e sociale della comunità ciancianese, militando nelle fila della Democrazia Cristiana come consigliere comunale. E‟ stato anche sindaco di Cianciana negli anni „78 -‟79. Per ben 40 anni ha lavorato presso la locale sezione dell‟ufficio del Lavoro fino alla sua collocazione a riposo avvenuta nel 1992. Da pensionato ha continuato la sua attività nel sociale. S.P.
Il giorno 28 luglio 2006 è venuto a mancare all‟affetto dei suoi familiari e di quanti lo hanno conosciuto ed apprezzato, il signor Vincenzo Marino, nato a Cianciana l‟8 febbraio 1934 e deceduto a Maslianico (Como) dove da molti anni risiedeva.Prima del suo trasferimento nel comasco ha lavorato a Cianciana nella miniera Capitana, con il capomastro Gianbattista Ingravidi e nella miniera Falconara - Piazza con il capomastro Giuseppe Pendino. L‟ultimo soggiorno nel nostro paese risale a due anni fa quando,
felicissimo, malgrado le già precarie condizioni di salute, ha avuto la possibilità di rivedere i luoghi della sua infanzia, incontrare gli amici ed i parenti ed anche di assistere all‟inaugurazione del Monumento allo Zolfataro, opera del maestro Vincenzo Chiazza. In quest‟ultima occasione il signor Vincenzo ha potuto ottenere due pergamene, una per lui e una alla memoria del padre Alfonso, così come tutti i vecchi minatori presenti alla cerimonia. S.P.
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Numero 5 – Ottobre 2006
DOLCI VACANZE A CIANCIANA PER….
Provenienti dal Marocco, dolce vacanza per i genitori ed i fratelli di Narjiss D‟Ascoli, a Cianciana in visita alle figlie, al genero Agostino e al nipote Omar e soprattutto per conoscere la nuova arrivata, la cara nipotina Dania D‟Ascoli. Nella foto con i parenti e con gli amici di Cianciana.
Gaetano, Jodeph e Christofer Pulizzi, abitanti a Stock on Trend (Inghilterra) in dolce vacanza a Cianciana per trascorrere alcuni giorni insieme alla zia Innocenza e a tutti i cugini Carubia e Pulizzi
SOSTENITORI DEL GIORNALE La redazione del giornale ringrazia sentitamente gli abbonati che ci hanno ancora una volta confermato la fiducia. Un particolare ringraziamento è indirizzato ai seguenti sostenitori: CIANCIANA Alessandro Carubia, Raffaele Impallari, Bernardo Scardino; ITALIA Francesco Taormina (Maslianico), Giuseppa Cuffaro (Udine), Santo Abella, (Grandate) ; ESTERO Filippo Di Noto, Steve Perzia (Canada), Paolo Soldano (Germania), Domenico Montalbano (Sud Africa), Salvatore Caltagirone (Svizzera), Giuseppe La Mattina, A.Montalbano, Angelo Re, Francesca Burgio, Silvestre Ciraolo (Inghilterra).
S A L U T I
Da Cianciana Angela Salvo Giambrone, con i figli e le loro rispettive famiglie, formula i migliori e sentiti auguri alla zia Giuseppina Barbera, abitante ad Adelaide ((Australia), in occasione del suo 96° compleanno che sarà festeggiato il prossimo 15 novembre. Da Winnenden (Germania) Pietro Castellano e famiglia salutano i grandi amici Agostino e Narjiss D‟Ascoli a cui rinnovano gli auguri per l‟arrivo della piccola Dania. Da Cianciana messaggio per Francesco Ciliberto da parte di Ignazio Attardo : “Purtroppo, a causa della nostra partenza precedentemente stabilita, non ho avuto il piacere di incontrare a Cianciana il mio grande amico Francesco Ciliberto a cui dimostro tutto il mio affetto , inviandogli i saluti tramite la Voce di Cianciana. Colgo l‟occasione per estendere i saluti a tutti i miei amici del Canada, dell‟Australia e dell‟Italia. Ignazio Attardo”. Da Palermo I nipoti Felicina e Felice Soldano salutano lo zio Stefano Chiazza abitante a Palermo, al quale, come regalo per il suo 78° compleanno che sarà festeggiato il prossimo 4 novembre 2006, fanno dono dell‟abbonamento alla Voce di Cianciana
A U G U R I
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