La Voce4 Agosto 2017

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Anno XVII- N° 4 AGOSTO 2017 Reg. Trib. di Sciacca n° 5/01 del 26/09/2001

CENTESIMO NUMERO DE “LA VOCE DI CIANCIANA” MARZO 2001 - AGOSTO 2017 CARI LETTORI DE LA VOCE, VI RINGRAZIAMO DI VERO CUORE PER L’ATTACCAMENTO DA VOI DIMOSTRATO AL NOSTRO GIORNALE E VI SIAMO VERAMENTE GRATI PER AVERCI SEGUITO PER TUTTI QUESTI ANNI

- PRESENTATO IL VOLUME DI FRANCESCO CANNATELLA “CIANCIANA LESSICO DEI CACCIATORI” - PRESENTATO “VIA MOSCATO” DI GIUSEPPINA PULIZZI - PERSONALI DI ANTONINO CHIAZZA E MARIO AMARI - PREMIO “ECCELLENZE ITALIANE IN EUROPA” ALLA DITTA ZOLFI VENTILATI MANNINO SPA

L’Angolo della posta

IN QUESTO NUMERO Pag. 2

Premio Eccellenze in Europa alla ditta Mannino

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Personale “Cianciana e i Ciancianesi” di Antonino Chiazza Mostra di Mario Amari “Doppio biMARIO”

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Presentato il volume di Francesco Cannatella “Cianciana - Lessico dei cacciatori” Presentato il volume di Giuseppina Pulizzi “Via Moscato” Libri in viaggio

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Sfilata di moda in Piazza Orologio

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Sostenitori del giornale

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Notizie dall’Anagrafe

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MINIFESTIVAL a cura dell'U.T.E.( Università della Terza Età ) Case in Festa

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Lu Canciacapiddi (Il cambia capelli) di Giovanni Pag.16 D’Angelo Corso di Acquagym e idrochinesi Pag.16

Il Salotto della Poesia

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Dolci Vacanze a Cianciana per Marco Redolfi

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Corrispondenza La Voce di Cianciana Anno XVII - Numero 4 Agosto 2017 Periodico bimestrale di informazione e di cultura, edito dall’Associazione Culturale “Sicily Kult” di Cianciana.

Direttore Responsabile: Enzo Minio

Direttore Editoriale: Salvatore Panepinto Progetto grafico: Pietro Arfeli Impaginazione : Stefano Panepinto Redazione: Andrea Arcuri, Antonino Arcuri, Rino Cammilleri, Francesco Cannatella, Agostino D’Ascoli, Fausto De Michele, Gaetana Gambino, Eugenio Giannone, Loredana Guida, Nuccio Mula, Francesca Perconti, Giusy Piazza, Alfonso Salamone, Sergio Savarino, Angela Setticasi Direzione e Redazione:

Via Cavour, 4 92012 Cianciana (AG) Italy. Tel.0922-987.462 Cellulare : 331 - 26.444.78 E-mail: salvatore.panepinto@libero,it Conto Corrente Postale n° 17905977 Conto Corrente Bancario: vedi pagina 15 ! Autorizzazione Tribunale di Sciacca n° 5/01 del 26/09/2001. Spedizione a regime libero. Autorizzazione della Direzione Provinciale delle PP.TT. di Agrigento, settore commerciale. Stampa: Tipografia Geraci - S. Stefano Quisquina (AG). Quanto espresso dai singoli autori, negli articoli firmati, non rispecchia necessariamente l’opinione del giornale. Gli autori, che sono del tutto liberi di esprimere il loro pensiero, se ne assumono implicitamente la responsabilità.

La Voce di Cianciana

I 100 numeri de “La Voce di Cianciana” al servizio della collettività Enfaticamente spesso il numero 100 indica il massimo quando ci si prefigge di raggiungere certi obiettivi, abbastanza complessi, ambiziosi e lontani nel tempo. Ebbene, “La Voce di Cianciana” ha raggiunto il numero 100 di numeri del giornale, già pubblicati, in ben 17 anni di intensa attività del tutto amatoriale, con impegno e sacrifici da parte di una redazione che ha voluto mantenere una voce libera, di comunicazione e di cultura, soprattutto con i ciancianesi che vivono lontani dalla loro terra natia. L’evento non poteva passare inosservato perché il racconto di 17 anni di cronaca, eventi, tradizioni e cultura locali rappresentano un pezzo di storia, seppure recentissima, della vita ciancianese. Senza alcuna adulazione, al prof. Salvatore Panepinto va il merito di avere raggiunto tale traguardo, lodevole, impegnativo, realizzato con il sacrificio di buona parte del suo tempo libero. Il giornale, con la sua periodicità bimestrale, oltre a rappresentare un mezzo di comunicazione locale, ha avuto il merito indiscusso di avere tenuto stretto il legale che ancora unisce Cianciana a migliaia di emigrati di prima e seconda generazione sparsi per lavoro in tutto il mondo, dall’Italia agli Usa, dall’Argentina all’Australia. Tante famiglie sono tornate spesso per le vacanze a Cianciana perché dalle colonne del giornale hanno appreso che certe tradizioni, feste paesane, costumi sono ancora vivi nella vita quotidiana e debbano essere portati a conoscenza dei loro figli che, nati all’estero, hanno bisogno di non perdere il riferimento alle origini e alle radici Enzo Minio Direttore Responsabile 100° numero del nostro giornale; migliaia di notizie e di immagini per i nostri emigranti sparsi per il mondo. 17 anni insieme con “La Voce di Cianciana” a chiacchierare e fare salotto, così come tra amici, in tutte le parti del mondo. Siamo soddisfatti per questo insperato traguardo, raggiunto con grande impegno e volontà da tutti i componenti della nostra redazione ed, in modo particolare, dal nostro direttore Salvatore Panepinto. Grazie a tutti voi, carissimi emigranti e sostenitori. Un cordiale saluto e un fraterno abbraccio. Agostino D’Ascoli Cento numeri sono un bel traguardo! Vuol dir e che abbiamo avuto stile, saputo cioè raccontare e interessare i lettori facendoci apprezzare per gli argomenti proposti, per la serietà , la puntualità , per la "ciancianesitâ" che degli eventi abbiamo saputo cogliere. Un complimento sincero e le più vive congratulazioni a Salvatore Panepinto, che 17 anni fa ha avuto l'idea de "La Voce" e ha insistito nonostante gli prospettassi tutte le difficoltà dell'impresa. Prosit! Eugenio Giannone …. e cento! Car issima Voce, accendiamo con questa edizione speciale una candelina per il tuo centesimo numero e sembri nata ieri! Sei entrata in punta di piedi nelle nostre case, hai trovato ospitalità, divenendo quel piacevole trattino di affettuosità che lega coloro che a Cianciana trovano radici umane e culturali. Lunga la strada percorsa, ma è solo una prima tappa perché tu hai ancora tanta voglia di scrivere, di raccontare, di narrare Cianciana ai Ciancianesi in ogni angolo di questo Mondo. Quale emozione leggere di noi e rivedere nelle foto le persone che abbiamo conosciuto e amato, amici con cui abbiamo giocato, strade dove ci siamo cresciuti, prima che una nuvola di tempo ci strappasse ai nostri quartieri ed alla nostra piazza. Un diario attento e puntuale, una ideale piazza letteraria dove incontrarci, passeggiare, parlare, ascoltare, leggere e progettare ancora nei prossimi cento numeri. Auguri Voce! Francesco Cannatella


Corrispondenza

Numero 4 - Agosto 2017

Immaginate quante persone interagiscono ogni volta che esce un numero de "La Voce di Cianciana". Amici e parenti che ristabiliscono dei contatti, in tutte le parti del mondo, dopo chissà quanti anni, tuffi nella memoria per quanto riguarda giochi, tradizioni, arte culinaria e quant'altro. Ora, moltiplichiamo tutto per cento, perchè cento sono i numeri usciti fino adesso. Quando il prof. Salvatore Panepinto ebbe questa idea di creare questo giornalino, fummo in molti a cogliere subito l'importanza di una comunicazione internazionale tra i tanti Ciancianesi sparsi nel mondo. E così fu. Congratulations! Gaspare D’Angelo

Scrivo questa lettera per celebrare la 100' edizione del Giornale “LA VOCE DI CIANCIANA” Grazie alla tua passione e lavoro svolto con questo Giornale hai contribuito a mettere Cianciana sulla mappa Globale anche attraverso il nostro primo amico inglese Dave Justice che, con il suo spazio avuto sul Giornale, è arrivato in tante nazioni a pubblicizzare le Case in vendita e di conseguenza con la mia collaborazione abbiamo portato i primi Stranieri a comprare a Cianciana COMPLIMENTI e AUGURI! Alfonso Orlando Grazie alla Voce per averci tenuto per tanti anni in lieta compagnia, sia per gli eventi accaduti a Cianciana sia per quelli di tutto il mondo, con testimonianze, foto etc. che a volte ci hanno fatto conoscere gente mai vista prima ma che aveva ed ha in comune la solida radice ciancianese. Tanto tempo è già passato. Personalmente non potrò mai dimenticare il numero O della Voce, nel lontano marzo del 2001, e l’articolo dedicato a mio padre Gerlando. Rosetta D’Angelo

Caro Salvatore, non sembra vero che “La Voce di Cianciana” abbia già raggiunto il traguardo del 100mo numero eppure è la realtà. Quanti ricordi affiorano alla mente, fanno trasparire il vissuto del giornale che ha trattato argomenti di ogni genere: dal letterario all’artistico, dal musicale allo sportivo, dal religioso al politico, etc. etc. Io sono molto contento nel verificare questa bella meta raggiunta e sembra ieri quando mi hai chiesto di studiare una nuova veste grafica per il giornale, in occasione del 50mo numero che per l’occasione fu stampato a due colori e fu un successone. Ricordo che a quel tempo mi raccontavi che alla nascita del giornale c’erano alcune persone molto scettiche che non vedevano nessun futuro nella continuità della vita della “Voce” e queste persone si sbagliavano di grosso e oggi ne abbiamo la prova tangibile. Io mi ritengo felice e fortunato per avere avuto l’occasione di collaborare affinché il giornale fosse sempre attivo e ciò è provato anche dall’archivio on-line che di comune accordo abbiamo creato e che chiunque a livello mondiale può visitare collegandosi al sito “issuu.com” o “issuu.com/artisvisual” o inserendo nel motore di ricerca “La Voce di Cianciana”. A oggi è possibile sfogliare tutti i numeri usciti da n.1 del 2001 fino al numero di agosto del 2009 e man mano verranno inseriti sempre più numeri arretrati e così dare modo a chiunque di conoscere questo bellissimo giornale e la sua storia. Caro Salvatore congratulazioni di cuore per essere riuscito, con grande impegno e costanza, a portare “La Voce” a questo livello e grazie per avere creato 17 anni orsono questo bellissimo progetto che nel corso degli anni ha dato sempre voce al nostro paese e sempre più si è fatta sentire ed è stata ed è sempre oltremodo brillante. Pietro Arfeli 100 numeri “La Voce di Cianciana” E così passarono molti anni. Vedi, mi sento di parlare come se avessimo 90 anni e tutto ci è scivolato sulla pelle. Caro Salvatore, ricordi quando si parlava che la Voce di Cianciana sarebbe arrivata con il Pc via mail? Quanti anni sono passati? Ti ricordi quando si facevano i conti e nelle ristrettezze il giornale andava avanti lo stesso? Era merito tuo e di tutta la redazione. Allora il giornale veniva spedito in busta affrancata. Da allora ad oggi è cambiato qualcosa? Si, la visione diamesica; il mezzo trasmissivo. In realtà a noi cosa è successo? Abbiamo acquisito impossessandoci dei mezzi informatici elettronici. Da ciò siamo cambiati. Siamo altri? No, non siamo altri. La nostra matrice ontologica è troppo forte. Noi siamo figli della Polis, poi influenzati dai latini, turchi, arabi, normanni, spagnoli ecc. Resteremo così fautori dell’indeterminabilità del tempo. Con questo ti saluto e parimenti Eugenio, Pietro, Agostino e tutti gli altri collaboratori che hanno svolto un ruolo impegnativo. Vi auguro buon lavoro per lungo tempo. Altri 100 numeri. Francesco Taormina

100° numero, 17 anni per "la voce di Cianciana" I compleanni sono giorni speciali e voglio festeggiarti scrivendoti, per rimembrare a te e a tutti noi quanto sei importante, prezioso nel fare sentire ogni tuo concittadino parte del tuo racconto. Hai espresso con parole, fatti, pensieri, sentimenti e desideri ...cara "Voce di Cianciana" ti auguro un buon compleanno. Grazie Marilisa Cammarata


Riconoscimenti

La Voce di Cianciana

COME LE FOGLIE La vita spesso si diverte a disperdere le persone come l’autunno spoglia un albero delle sue foglie e il vento le spinge in tante direzioni e le porta lontano. In questo modo io e tanti altri figli di Cianciana siamo stati portati via dalle circostanze della vita, strappati dai parenti, dagli amici, dalle nostre radici. Penso che tanti altri, come me, ogni tanto hanno sognato di trovarsi a Cianciana, di rivedere un amico, di partecipare a una festa. Chissà che fine ha fatto quel mio amico? Si sarà sposato? Avrà figli? D’estate si gioca ancora a carte sui marciapiedi? Per Sant’Antuninu ci sono ancora li cubajatara? E li mastazzoli cu li ficu di Natali? Sentu ancora lu sapuri ‘nta la vucca. Nostalgia! Nostalgia amara, nostalgia canaglia, come recitava una canzone. Ad addolcire l’amaro della nostalgia ha pensato, però, Salvatore Panepinto con “La Voce Di Cianciana”. Più che una rivista è un amico che viene a trovarti e ti racconta…E, come se la distanza si annullasse, ti ritrovi a Cianciana. Sei informato su quello che succede, ritrovi qualche amico, vieni a conoscenza di chi non c’è più, dei bambini che hanno allietato la casa di un parente. Oggi festeggiamo il numero 100, cento visite di un amico che ci porta in casa “La Voce Di Cianciana”. Grazie, Salvatore Panepinto! Gaetano Di Noto

ASSEGNATO IL PREMIO “ECCELLENZE ITALIANE IN EUROPA” ALLLA DITTA ZOLFI VENTILATI MANNINO SPA Favara, sabato 29 Luglio 2017. Ennesimo riconoscimento per la Zolfi Ventilati Mannino Spa. Nell’ambito della prima edizione del Premio Eccellenze Italiane in Europa, organizzato nella bellissima piazza Cavour della cittadina agrigentina, manifestazione voluta dal Prof. Giuseppe Arnone, Presidente della Fondazione Italiani in Europa, patrocinata dal Comune di Favara, si è svolta una vera e propria festa che ha visto avvicendarsi sul palco tanti nostri conterranei, che costretti ad emigrare per mancanza di lavoro, si sono distinti nel campo della ristorazione, dell’industria, dell’artigianato e della cultura, riuscendo a realizzare i propri sogni e soprattutto posti di lavoro, dando sfogo alle proprie ambizioni imprenditoriali. A consegnare il riconoscimento alla Zolfi Ventilati Mannino Spa è stato chiamato il Sindaco di Cianciana Santo Alfano, il quale ha dichiarato di essere estremamente onorato di consegnare il premio all’industria Mannino e nelle mani dell’Amministratore Delegato Antonino Mannino, un imprenditore vecchio stampo che, con la sua caparbietà, ha saputo sopperire alla mancanza di infrastrutture, nel nostro territorio, indispensabili per lo sviluppo dell’industria. A differenza di tutti gli altri ospiti premiati, come dichiarato dal Responsabile Marketing Filippo Giannone, la Zolfi Ventilati Mannino Spa va un po’ in controtendenza in quanto rispetto agli altri premiati che sono andati in giro per il mondo a realizzare impresa, nella Zolfi Ventilati Mannino Spa sono i prodotti ad andare in giro per il mondo, prodotti a base di zolfo e rame, utilizzati prettamente in agricoltura biologica che hanno portato l’azienda ad essere la

numero uno in Italia del settore, la cui attenzione maniacale verso l’ambiente e la qualità, (azienda certificata Iso 9001 e 14001), le ha permesso di diventare partner di una nota Multinazionale con cui da anni collabora e con cui spedisce i prodotti in paesi come l’Australia, Sud Africa, India, Marocco, Grecia e tanti altri. Un premio che assume un valore ancora più grande se pensiamo che è stato consegnato in una città, come quella di Favara, che oltre a condividere con Cianciana l’appartenenza alla provincia di Agrigento, ne condivide le radici storiche legate all’estrazione dello zolfo in miniera. La Redazione

ESTATE CIANCIANESE 2017 Oltre ai residenti, i numerosi Ciancianesi che vivono fuori ed i numerosi turisti che hanno scelto la nostra cittadina per trascorrere le loro vacanze, hanno avuto la possibilità di partecipare a molti eventi, scelti con oculatezza ed acume dal sindaco Santo Alfano e dall’assessore allo Sport, Turismo e Spettacolo Silvana Bartolomeo. Gli eventi sono cominciati domenica trenta luglio e si sono conclusi venerdì 18 agosto. Diversi gli spettacoli : dalle rappresentazioni teatrali, ai giochi, alla musica, alla danza, alla sfilata di moda. Molto intenso il programma culturale che ha visto la presentazione di ben tre libri : “Sempredisabato” di Maria Grazia Lala, “Cianciana...lessico dei cacciatori” di Francesco Cannatella, entrambi presentati nel chiostro del convento francescano, mentre il terzo libro “Via Moscato” di Giuseppina Pulizzi è stato presentato proprio nella via Moscato. Interessantissime e molto visitate la Prima collettiva d’Arte “Artisti ciancianesi in mostra” a cura del Circolo Culturale Alessio Di Giovanni, la mostra “La Caccia” a cura dell’A.N.L.C. sezione di Agrigento, la mostra di Mario Amari “doppio biMario” la personale di pittura “Cianciana e i Ciancianesi” di Antonino Chiazza, allestita presso la chiesa del Purgatorio. Ad alcuni di questi eventi la Voce dedica articoli specifici, alcuni pubblicati in questo stesso numero, altri, semplicemente per esigenze di spazio, verranno pubblicati nel prossimo numero di ottobre. La Redazione


Mostre

Numero 4 - Agosto 2017

PERSONALE DI PITTURA “CIANCIANA E I CIANCIANESI” DI ANTONINO CHIAZZA L’undici di agosto, presso la chiesa del Purgatorio è stata inaugurata la personale del pittore Antonino Chiazza dal titolo “Cianciana e i Ciancianesi”. Presenti ,oltre al sindaco Santo Alfano alcuni assessori e consiglieri comunali, numerosissimi ciancianesi, desiderosi di vedere le nuove tele del tanto amato ed apprezzato pittore ciancianese. Personalmente questa mostra l’ho vista crescere e svilupparsi giacché Nino, di tanto in tanto, mi rendeva partecipe dei suoi lavori, inviandomi delle fotografie dei quadri realizzati. Lo stesso mi ha detto quando e perché è nata l’idea di una mostra su Cianciana e sui Ciancianesi. “ Alcuni mesi fa – ci dice

Antonino – sono stati creati da Manuela Albanese prima e da Gaetano Termini dopo, dei gruppi su face-book dove venivano pubblicate, tra l’altro, delle foto d’epoca in bianco e nero che mi hanno colpito e suscitato il desiderio di dipingerle. Così mi son messo al lavoro per ricordare un periodo bellissimo della mia vita e per metter in evidenza altresì scene di vita attuale”. Le sedici tele esposte raccontano spaccati di vita ciancianese : puoi ammirare gente che gioca a carte, che si intrattiene facendo musica, che si gode la frescura serotina, che partecipa alle feste, che ozia seduta su una panchina, che assiste ad uno spettacolo di Ciccio Busacca etc. Scrive Gaspare D’Angelo nel pieghevole illustrativo della mostra : A mmirare le opere di Nino Chiazza significa fare un tuffo nel passato. In ogni pennellata c'è un filo della memoria che ci conduce a personaggi, situazioni, tradizioni e abiti mentali del nostro paese: Cianciana. Non poteva farci regalo migliore perché, se è vero che la vera arte della memoria è l'attenzione, egli, Nino, non ha trascurato alcunché in modo che ogni visitatore trovi la sua porzione di memoria.È difficile addentrarsi in un'analisi dei singoli dipinti:

abbiamo appena detto che ognuno presterà attenzione a quel quadro che gli ricorda qualcosa ma, personalmente, sono stato minuti ad osservare quei vecchietti a "Li Casotti" (Lu Zi Stefano l'organista in primo piano) che trasmettono saggezza.. Ma non posso non parlare del quadro che ritrae Cicciu Busacca, il più famoso cantastorie siciliano che estasiava noi bambini e appassionava i grandi quando tirava fuori i cartelloni di pezza e la chitarra. Una volta ci proponeva la storia del bandito Giuliano, un'altra quella dei minatori che, lasciate le viscere di una miniera siciliana, trovarono prima il modo di continuare a corrodersi i polmoni e poi anche la morte in un altro inferno del Belgio (Marcinelle, Charleroi).Per tutto questo, la memoria che emerge dai quadri di Nino è tesoro e custode di tutte le cose. Noi siamo la memoria che abbiamo e la responsabilità che ci assumiamo. Complimenti Maestro. Scrive nello stesso pieghevole Giuseppina Pulizzi : Nino Chiazza, con questa sua raccolta di opere pittoriche sta rendendo conto al senso della sua nostalgia e, raccogliendola in una mostra, omaggia Cianciana,le sue tradizioni e le sue persone. Le immagini di un tempo passato si intrecciano con le immagini di tempi a noi più vicini nella rappresentazione di momenti di vita sociale e di quella parte di vita privata che solo le piccole comunità hanno la capacità di ergere a vita socializzata”. S.P.


Ricorrenze Mostre

La Voce di Cianciana

MOSTRA DI MARIO AMARI “DOPPIO BIMARIO” Il 10 agosto ultimo scorso, con l’allestimento di Paolo Sanzeri e Giovanni Proietto, al civico 160 di corso Vittorio Emanuele, alla presenza delle autorità locali e di personalità del mondo della cultura, è stata presentata al pubblico la mostra di Mario Amari intitolata “doppio biMario”. A seguire pubblichiamo il commento a cura di Luca La Porta. Mario Amari è nato a Calamonaci nel 1951 e vive a Cianciana. Dal 1985 ad oggi ha partecipato a numerose mostre di pittura. La mostra doppio biMario è un'esposizione che intende esplorare e mettere a confronto i due ambiti della ricerca artistica del pittore, ciancianese d'adozione, Mario Amari: da una parte la figurazione, legata alla sua instancabile attività di copista di opere di Renato Guttuso, dall'altra un'astrazione semplice, primaria ed elementare, di matrice geometrica e concettuale. L'alta qualità delle riproduzioni de Il convivio: Picasso e i suoi personaggi, Nuvola Rossa, La Vucciria, Piscina Mediterranea, concepite come omaggi al maestro bagherese, è testimoniata sia dall'estrema precisione e dalla nettezza dei contorni che dalla stesura accurata del colore, in grado di tradurre il segno nervoso, tagliente, di Guttuso e a un tempo la forza espressiva dirompente, la potenza cromatica, delle sue opere tarde. La vitalità barocca e l'horror vacui sono i tratti distintivi dell'astrazione di Mario Amari, che affonda le sue radici nell'arte concreta e nel clima di febbrile sperimentalismo dell’arte siciliana degli anni Settanta. Il quadro si mostra come nient'altro che una pura configurazione di forme e colori, in cui in luogo del tema, il soggetto della pittura tradizionale, appaiono pattern geometrici e fenditure che, disseminati sull’intera superficie del dipinto, dilatano, quasi all'infinito, il tempo di lettura dell'immagine. Arditi accostamenti e intrecci di colori primari (rosso, giallo, blu) e secondari (arancio, verde, rosa, viola) giustapposti al nero, al bianco, al grigio, complesse combinazioni di forme geometriche regolari e irregolari, danno vita a composizioni dinamiche, perfettamente equilibrate. In opposizioni ai rigidi dettami dell'arte concreta e programmata, la ricerca di Amari sembra andare ben oltre la disamina delle reazioni a forme e colori, muovendo dalla presa d'atto che un approccio rigorosamente logico-

matematico non possa aderire alla realtà senza il ricorso alla creatività, definita da Bruno Munari, nel saggio Artista e designer del 1971, come quella capacità produttiva in grado di orientare e trasformare la fantasia in metodo, in prassi operativa. Per Amari, artista-bricoleur sperimentatore di tecniche e materiali diversi, dal collage all'assemblage all'installazione, lun fare pratico basato su un approccio ludico. Nelle figure totemiche dei Giganti realizzate interamente con materiali di recupero si ravvisa un retaggio magico-fanciullesco, così come nell'installazione intitolata Il teatro, dove un anfiteatro greco, composto da quadretti astratti disposti ad emiciclo, diventa una pista per aeroplanini di carta. Reliquiario è un grande dittico costituito da due riquadri: un astratto, in cui piani geometrici di colore si sovrappongono alle consuete fenditure che, distribuite in modo regolare, aprono una breccia nell'immagine creando un contrasto ritmico tra vuoti e pieni e tra luce e ombra, è opposto a un'ampia superficie di compensato con quadretti sui quali sono stati applicati a collage brandelli di giornali, espressioni algebriche e frammenti di disegni infantili, veri e propri documenti del nostro tempo. Cosa lega le riproduzioni di Guttuso ai dipinti astratti? L’intensità espressiva delle cromie, basate su colori primari e secondari, e la qualità, l’attenzione, la cura, quasi artigianale, per i dettagli. Amari è un’artista in grado di incunearsi nei meandri di una cultura vasta e complessa, che spazia dai maestri dell’arte del passato all’arte concettuale, senza mai rinunciare alla manualità e alla ritualità del fare artistico. Luca La Porta

SOSTENITORI DE “LA VOCE DI CIANCIANA” La redazione della Voce di Cianciana esprime la propria gratitudine a tutti coloro i quali hanno dimostrato il loro attaccamento al giornale rinnovando l’abbonamento PER L’ANNO 2017. Un sentito ringraziamento è indirizzato ai SEGUENTI SOSTENITORI : CIANCIANA : Pr ofessor Govanni D’Angelo; ITALIA : Professor Filippo Di Noto - Milano ESTERO : signor Gaetano Di Mar ia, Rive de Gier (Fr ancia), signor Giacinto Cicchir illo, Ashton U.L. (Inghilterra), signor Domenico Perconti, Fleurus (Belgio), signora Rosa Savarese Ashton U.L. (Inghilterra)


Spettacoli

Numero 4 - Agosto 2017

MINIFESTIVAL A CURA DELL'U.T.E. (UNIVERSITÀ DELLA TERZA ETÀ) Continua in maniera efficace la collaborazione tra l'U.T.E. la scuola del nostro territorio e l'Amministrazione Conunale di Cianciana. Dopo la giornata ecologica (24 Aprile 2017) “Green Day”, organizzata con gli alunni della scuola”S. Mamo”, nasce un'altra iniziativa che riguarda questa volta il settore musicale. Infatti, i bambini della Primaria, il 6 Agosto nella piazza “Aldo Moro” con la presenza di un folto pubblico, si sono cimentati come cantanti, esibendosi con motivi anni “60” e contemporanei. Tutto questo è avvenuto grazie alla costante preparazione del maestro Bivonese Cesare Gratino e alla preziosa collaborazione di Debora (figlia del maestro). Ecco i nomi dei partecipanti sia come solisti che come gruppo corale: Manuela Bosciglio, Vincenzo Montalbano, Emma Mulè, Giuseppe Martorana,Rosalia Martorana, Rosario Pullara , Aurora Ferraro,Domenico Soldano, Emily Soldano, Daniele Ciraolo, Giuseppe Ciraolo, Agnese Viola, Ornella Montalbano, Giuseppe Grassadonia, Agnese Marino, Melissa Ferraro, Marco Gattuso, Sofia Gattuso, Stefania D'Angelo, Clarissa Marino e Rosario Pizzo. Ha presentato lo spettacolo la stessa Debora e una sua amica Simona anch'essa di Bivona. La serata è stata allietata anche dalla performance di alcuni ospiti: Matteo Cicchirillo che si è esibito con l'aria

“La donna è mobile” dall'opera lirica il “Rigoletto e poi con la canzone classica napoletana 'O sole mio. Il giovane Jonny Gallina ha suonato alla tromba pezzi di Ennio Morricone. Non sono mancati momenti di poesia con il poeta Ciancianese ma Agrigentino di adozione Dino Messina e Debora che ha cantato in maniera incantevole un brano inglese. In chiusura della serata, il Sindaco Santo Alfano e l'Assessore allo Sport al Turismo e allo Spettacolo Silvana Bartolomeo hanno omaggiato con le medagliette incise tutti i partecipanti. Come Presidente dell'U.T.E. porgo un sentito ringrazia-

mento a tutti i partecipanti , all'Amministrazione Comunale e ai collaboratori tutti che si sono prodigati per la riuscita dello spettacolo, quali Antonino Cicchirillo, Tesoriere, e particolarmente a Marilena Mattaliano, vice Presidente, che ha costantemente tenuto i contatti con l'Amministrazione Comunale. GRAZIE A TUTTI. Filippo Cicchirillo

NOZZE D’ORO PER I CONIUGI GAETANO PULIZZI E GIOVANNA CARUBIA Chiesa Madre di Cianciana, 10 agosto 1967 - 10 agosto 2017


Ambiente & Sociale

La Voce di Cianciana

NOZZE D’ORO PER I CONIUGI GIROLAMO CARUBIA E EMANUELA CAMPISI Cianciana, 9 Agosto 1967 Adelaide (Australia), 9 Agosto 2017

NOZZE D’ORO PER I CONIUGI GIUSEPPE VAIANA E ANNA PENDINO Cianciana, Chiesa del Carmine, 1 aprile 1967 Cianciana, Chiesa di Sant’Antonio, 1 aprile 2017


Ambiente & Sociale

Numero 4 – Agosto 2017

NOZZE D’ORO PER I CONIUGI GIACINTO CICCHIRILLO E ROSALIA PERCONTI Cianciana, Chiesa Madre, 31 luglio 1967 Ashton U.L. (Inghilterra), 31 luglio 2017

SPOSI GAETANO ARFELI E ROSANNA GIGLIA, 25 LUGLIO 2017: UNA FAVOLA DEI MONTI SICANI conoscenza di Rosanna, da Giuseppe e Pietro Sanzeri e Flavia Savarino. Tutto è proseguito come da programma e dopo il rito degli auguri è stato aperto il servizio di Catering della Torretta, che oggi vanta uno staff di collaboratori qualificati, sotto la direzione di Giovanni Lo Bue che non smentisce la sua professionalità, qualità, cortesia e attenzione. La serata continua con l’esibiozione del gruppo “Self Band” formato da Riccardo Ferrotti, Gianluca Abella, Alfonso Pace, Angelo Abella e Marco Capodici. Nei corridoi coperti del chiostro è stata allestita una mostra dal titolo “Insieme per un sì” con fotografie di Gaetano La magia di un matrimonio romantico ha avuto luogo nel chiostro del convento di Cianciana dove si è realizzato il sogno fra Gaetano e Rosanna che da qualche anno erano diventati inseparabili. Grande attesa per la sposa per vedere il suo bellissimo abito principesco. Il tutto era stato preparato per questo primo evento nel chiostro e la sua location è da definirsi straordinaria. Il matrimonio è stato celebrato con rito civile dal sindaco di Cianciana Santo Alfano, con la presenza del sindaco Alfonso Frisco di Alessandria della Rocca a rappresentare la sua concittadina Rosanna Giglia. La sposa è entrata con la musica della “Marcia nuziale” di Wagner, suonata con il violino da Maria Teresa Arfeli che raffigurano momenti d’insieme di Tanino e Clemente, insegnante di musica e amica degli sposi, Rosanna, fatte durante la loro conoscenza. accompagnata al pianoforte da Alfonso Pace. Sono state lette poesie, che Gaetano ha scritto durante la


Letteratura

La Voce di Cianciana

N A S C I T E Dario Miliano di Orlando e di Anais Sera, nato a Jolimont (La Louvière) Belgio il 5 luglio 2017.

Matteo Emanuele Pullara di Alberto e di Rosanna Piazza, nato ad Alessandria (Piemonte) il 22 luglio 2017.

Elena Salamone di Alfonso e Valentina Rina, nata a Sciacca il 18 agosto 2017.

IL SALOTTO DELLA POESIA In questo numero La Voce volentieri pubblica la poesia “Al mio paese...una volta c’era...c’era il trenino con la grimagliera” di Gaetano Di Chiazza, donataci dalla signora Angela Maria Alfano, residente a Pisa, il cui padre l’ha avuta dall’autore nell’agosto del 1982. Gaetano Di Chiazza è nato a Cianciana ed ha vissuto fino alla morte ad Albissola Marina, in provincia di Savona.

“AL MIO PAESE...UNA VOLTA C’ERA...C’ERA IL TRENINO CON LA GRIMAGLIERA” di Gaetano Di Chiazza Quanta fatica su per la salita affumicava tutta la campagna, chi viaggiava arrivava stordita in quelle stazioni di montagna.

Sempre pochissimi i passeggeri, una vettura d’antiquariato, un controllore, due carabinieri, un vagone bagagli sconquassato.

Era il trenino del mio paese ormai da tempo non esiste più l’incasso non bastava per le spese e l’amministrazione è andata giù.

Macchinista e fuochista indaffarati tutti sporchi e bagnati di sudore erano sempre stanchi e affaticati, sembrava aver cambiato il suo colore.

Ricordo ancor che dalla vaporiera nuvoloni di fumo denso e bianco sbuffava ai lati sporcando chi c’era e spaventava con un fischio stanco.

Ci penso e a me sembra di vedere come l’ultima volta quella sera lasciava tutti con gran dispiacere il vecchio treno con la “grimagliera”.

Chi viaggiava una giornata intera stancava tutti di quanto era lento, si arrampicava con la “grimagliera” fino alla cima di serra del vento.

Ma c’è un ricordo per me tanto importante e mi riempie di malinconia quel trenino così stanco e sbuffante dal mio paese mi ha portato via.

Magazzolo, Balata e poi Cianciana, qui si faceva una lunga fermata, poi per Alessandria e Bivona venti chilometri, mezza giornata.

Ogni tanto ritorno giù a Cianciana ma quando arrivo a Termini Imerese ricordo sempre una sera lontana partiva il treno per il mio paese.


Editoria

Numero 4 – Agosto 2017

Or da Palermo prendo la corriera per Cianciana ci mette cinque ore e quel trenino con la “grimagliera” lungo il viaggio mi strapazza il cuore.

Il treno del sole che mi porta Verso Palermo nella conca d’oro Il profumo di agrumi mi conforta ma sento delle voci dire in coro :

Non so cosa farei per ritrovare a Termini Imerese questa sera quello che manca alle cose più care come il trenino con la “grimagliera”.

TUTTO è più bello, il treno e la corriera, ma manca quello con la grimagliera. TUTTO è più bello, il treno e la corriera, ma manca quello con la grimagliera…. Gaetano Di Chiazza

RIPENSANDOCI

PRESENTATO IL VOLUME DI FRANCESCO CANNATELLA CIANCIANA - LESSICO DEI CACCIATORI Nella ritrovata serena atmosfera del Chiostro francescano di Cianciana (AG), sabato, 5 agosto 2017, ore 20, è stato presentato il volume: Cianciana Lessico dei cacciatori. Hanno portato il saluto dell’Amministrazione della Città il Sindaco Santo Alfano e l’Assessore alla cultura Marilisa Cammarata. Relatori sono stati il Dott. Paolo Sparvoli, Presidente dell’Associazione Nazionale Libera Caccia ed il Prof. Giovanni Ruffino, ordinario di Linguistica italiana, Università di Palermo; tra gli ospiti il Dott. Nino Lampasona, Presidente ANLC della Regione Sicilia. Presenti la Prof.ssa Maria Rosaria Becchina, artista insuperabile nell’interpretare in un acquarello il mondo venatorio con una originale copertina e autrice delle illustrazioni interne del Lessico; il Dott. Renato Gattuso, farmacista e cacciatore, che ha messo a disposizione la propria cultura medico-scientifica per trattare della medicina popolare, confrontandola con la farmacopea ufficiale. Il Dott. Sparvoli ha presentato l’Associazione Nazionale Libera Caccia, illustrando l’attività di promozione umana e culturale, la politica venatoria e associativa e lo spirito che anima i Liberi Cacciatori, descrivendo la caccia come risorsa e stimolo di rinascita. Ha rivolto parole di lode per la pubblicazione del Lessico che, pur partendo dal vissuto di Cianciana, ha un respiro di sicilianità, ma appartiene

alla civiltà venatoria d’Italia. Intervenendo il Prof. Ruffino, ha dichiarato che “Questo nuovo libro segue una non piccola e assai significativa serie di ricerche della tradizione popolare siciliana, e in particolare di Cianciana. La tradizione venatoria rientra infatti a pieno titolo nel grande contesto della cultura popolare. Francesco Cannatella si qualifica come uno dei più attenti e apprezzati studiosi siciliani nel campo della cultura popolare e dialettale. Il Lessico dei cacciatori, oltre ad offrire materiali interamente raccolti ‘sul campo’, presenta il pregio di contestualizzare le voci studiate in un formidabile corredo di etnotesti di grande interesse etnolinguistico, un interesse che nel campo della terminologia venatoria, si dispiega in numerosi sottocampi semantici e lessicali: dalla geomorfologia, alla fitonimia, alla ornitologi, alle pratiche venatorie più tradizionali nelle quali, assieme al cacciatore, sono protagonisti il cane, il furetto e una selvaggina di cui la Sicilia è sempre più povera, anche a causa della dissennatezza dei suoi umani abitatori.” Il Sindaco Alfano nel chiudere la serata ha invitato Francesco Cannatella a prendere la parola. L’autore del Lessico si è limitato a rivolgere un maiuscolo grazie, dichiarando che “ A volte ci si innamora del proprio paese ed io per la Terra di Cianciana queste cose so fare e queste cose ho fatto.” La Cittadinanza ha partecipato con vivo interesse, manifestando apprezzamento per i vari interventi. S.P.


Editoria

La Voce di Cianciana

PRESENTATO A CIANCIANA IL VOLUME DI GIUSEPPINA PULIZZI “VIA MOSCATO” Nella serata di domenica 6 agosto, nell’ambito dell’Estate Ciancianese 2017, è stato presentato al numerosissimo pubblico il volume “Via Moscato” di Giuseppina Pulizzi, prefazione di Eugenio Giannone, casa editrice Medinova-Favara. Felicissima l’iniziativa di presentare il nuovo volume proprio nella Via Moscato che per una serata è tornata ad essere una via piena di vita, con le sue intense relazioni sociali. Sulla copertina del libro, adagiata su un leggio, una foto storica della via, già pubblicata esattamente un anno fa dalla Voce di Cianciana di cui il maestro Antonino Chiazza ha realizzato un bellissimo quadro, esposto durante la serata. Scrive Eugenio Giannone “ … Diciamo subito che la lettura del testo suscita l’impressione che non sia l’adulta a ricordare ma la bambina a raccontare in maniera semplice e discorsiva, anche se lo stile –data la tipologia del volume – è di tono medio-alto. Emerge il candore, lo stupore di una bambina che lentamente si affaccia alla vita e la viene scoprendo nella sua varietà di forme e colori, con le sue luci e, poche ai suoi occhi innocenti, ombre… Era, ed è, quella che Borgese e Sciascia hanno definito “epopea del vicinato”, che da noi – ed è meraviglioso – si ostina a sopravvivere. E’ un ripercorrere, con nostalgia sorvegliata e tono incantato, gli usi e costumi, le tradizioni di una comunità che aveva nella famiglia, nel lavoro, nella religione e nella salvaguardia della dignità, anche della sua dignitosa povertà, i suoi valori fondanti. Perché i poveri riescono a dividere il poco mentre i benestanti non sanno privarsi nemmeno del superfluo?... Dal punto di vista sociologico c’è un forte richiamo al sacro (le domeniche e le feste “comandate” erano riservate al Signore) e alla durezza e sacralità del lavoro dei campi, che iniziava all’alba e finiva al tramonto, con le donne che –oltre ad accudire casa e figli - dovevano completare il lavoro agricolo dei mariti (smallatura delle mandorle, sgusciare fave, essiccare frutta, pomodori, preparare le conserve etc). Un forte accenno è riservato al dramma individuale e collettivo, l’emigrazione, che nel tempo ha svuotato non solo Via Moscato ma l’intera cittadina, soprattutto dopo la chiusura delle zolfare. Basti ricordare che nel ‘900 sono andate via da Cianciana circa 10200 persone!

del suo trasferimento a Palermo con la famiglia. L'incipit del testo esprime chiaramente l'intento dell’autrice di dedicare uno scritto ad una via del suo paese, un luogo comune, semplice, che, però, ha lasciato in lei un ricordo indelebile, custodito gelosamente e rivissuto nostalgicamente. " La via Moscato ... non aveva la fisionomia di una strada, ma di una promanazione di piccoli spazi domestici, al punto che le famiglie che vi abitavano finivano con l'essere un'unica, grande famiglia". Da queste parole si evince il senso di appartenenza ad una comunità affiatata e solidale, pronta a relazionarsi in rapporti di fraterna collaborazione. La via accomunava tutti i suoi abitanti nel condividere i momenti lieti e meno lieti della vita. Le donne erano le mamme e le zie di tutti, i bambini i figli di tutti, di una comunità fondata su sani principi morali, che caratterizzano ancora noi ciancianesi, quali la sacralità del lavoro, della famiglia, della religione. " Lavoro, sacrificio, dignità: questi i valori che ho visto affermare in via Moscato nei

primi anni di vita..." scrive l'autrice. La strada diventava un "cantiere di lavoro", un proseguo delle attività svolte dagli uomini in campagna; le donne attendevano con cura ad alcune mansioni agricole, come la "scrucchiulata", la "scacciata" e poi l’ "assiddiuta" delle mandorle, che coinvolgevano tutto il vicinato. Leggendo le pagine dedicate a tali attività, sono riaffiorati nella mia mente i ricordi della mia infanzia, quando, da piccolina, mia nonna, che abitava in via Montuoro, mi portava con sé dalle vicine di casa per "assiddiiri" le mandorle. Era un momento che ricordo con particolare nostalgia per il forte legame che univa tutto il vicinato. . Era un'occasione in cui, oltre alle solite chiacchiere e pettegolezzi vari, le signore più anziane raccontavano "li cunti", racconti ricchi di saggezza e moralità, con il caldo invito, però, a non distrarsi, altriIl volume è stato presentato dalla professoressa Antonella menti qualche mandorla poteva involontariamente andare Giambrone che, fra l’altro, ha detto : “Il libro raccoglie i a finire tra "li scorci"… senso di libertà che la strada conricordi di un vissuto personale, le immagini, le tradizioni e cedeva. le abitudini della vita ciancianese di qualche decennio fa. Protagonista è una via, via Moscato, a cui sono legati i Segue pagina seguente ricordi d'infanzia della scrittrice, dal 1957 al 1963, anno


Editoria

Numero 4 - Agosto 2017

Nel libro sono descritte con ricchezza di particolari , quasi rievocate, scene di vita quotidiana, arricchite da episodi di vita privata ( l'asilo presso le suore, le escursioni verso altri quartieri del paese, la scelta della parrina di "lavureddu", la "fera" del nonno nei giorni di festa, i giochi ) e dal ricordo di persone care che hanno avuto un ruolo determinante nell'infanzia dell'autrice (la zia Assunta, la zia Milina, la zza Pippina la Marinu, la zza Ciccina la Rumè con la figlia Tita e molte altre)… L'immagine della via è quella di un brulichio di persone dedite ai lavori domestici, alle attività giornaliere, quasi metodiche: dal lunedì, giorno del bucato, al

lineata dal suono mattutino delle campane che annunciano la prima Messa, dall'odore del sugo sul fuoco, dalla "vistuta" con gli abiti della festa, dalle urla delle mamme che raccomandavano ai figli di "un s'allurdari" il vestito nuovo. Si tratta di suoni, odori, abitudini, semplici sensazioni in cui noi che siamo vissuti nella stessa realtà ci identifichiamo e che costituiscono la nostra identità culturale. La seconda parte del libro è incentrata sul dramma dell'emigrazione che ha colpito il nostro paese, costringendo molti ad andare via, a distaccarsi dai propri cari, per inserirsi in una realtà diversa da quella di provenienza, con tutte le difficoltà che tale situazione comporta. L'autrice ha mirabilmente saputo esternare lo stato d'animo di chi è costretto a lasciare il proprio paese, la propria casa natia, i propri cari per un luogo nuovo, affascinante per certi aspetti, incomprensibile per altri, e la forte commozione risvegliata dal solo pensiero di poter rivedere di tanto in tanto quei luoghi e ripercorrere quelle strade. “Tornare a Cianciana nel periodo delle vacanze significava il desiderio di riprendere il legame con la strada e le persone dal punto in cui era stato interrotto al momento del trasferimento a Palermo” scrive l’autrice, come se tutto fosse rimasto come l’aveva lasciato, “ custodito nella parte più intima del suo essere”… Oggi via Moscato non è più quella di un tempo. Molto è cambiato, dal punto di vista architettonico e direi anche umano. La via è deserta, le case disabitate. Rimane comunque il legame affettivo di chi vi è nato e molti si riconosceranno nelle situazioni descritte e nel sabato, dedicato alle pulizie della casa e alla preparazione vissuto raccontato. Antonella Giambrone del pranzo domenicale. La sacralità della domenica è sotto-

Giuseppina Pulizzi è nata a Cianciana il 18 giugno 1957. A Cianciana ha vissuto fini all’età di sei anni. Dal 1963 vive a Palermo dove la famiglia si è trasferita per motivi di lavoro del padre e dove ha completato i suoi studi, conseguendo la laurea in Economia e Commercio. Dal 1984 lavora in banca dopo un anno di insegnamento presso l’Istituto Tecnico Commerciale di Omegna (VB). Via Moscato è la sua prima pubblicazione. Le modalità di recapito delle copie: - on line al seguente link http://www.novamedinova.org/ come-ordinare.html - a Palermo presso l'edicola Amico Viale della Libertà, all'altezza dell'arco Matteotti e presso la libreria Macaione Via Marchese di Villabianca 102 - a Cianciana presso la cartolibreria di Zina Carubia.

DAL VOLUME “VIA MOSCATO” LA VOCE DI CIANCIANA PUBBLICA IL CAPITOLO DEDICATO ALLA VENDEMMIA Lavoro, sacrificio, dignità questi i valori che ho visto affermare in via Moscato nei miei primi anni di vita che non posso fare a meno di associare alla melodia di “Marina” e al ricordo del piacevole sapore “di lu bruscareddu”. Sul finire dell’estate la quiete di via Moscato veniva disturbata dall’insistente ronzio di fastidiosissime vespe. Ad ogni vespa che passava c’era sempre qualcuno che diceva : “Tempu di vinnigna è”. La strada cominciava, allora, ad accogliere botti e “carrateddi” di tutti “li iusi” per essere lavati e trattati con intrugli aromatici vari. A quel punto, trovavo la spiegazione al motivo per il quale la buccia di ogni arancia, consumata nel periodo invernale, veniva sistematicamente appesa a qualche chiodo della cucina e lasciata lì per tanti mesi. Da lì a qualche giorno l’odore acre del mosto avrebbe invaso tutto il paese. Mentre i tempi della natura dettavano i ritmi del lavoro e con essi quelli della vita, la quotidianità veniva scandita dalle giornate della settimana : il lunedì era il giorno del bucato. I panni, dopo l’ammollo con la “liscia” nelle pile di legno zincate e una vigorosa “stricata” venivano cosparsi di sapone mollo e stesi sui balconi o sul selciato

della strada, sfruttando così l’effetto sbiancante del sole; il martedì, ai fili di tutti i balconi candidi lenzuoli, appesi alle canne “cu li ghiacchi”, riempivano la strada di un fresco profumo di pulito che, l’indomani, sotto il calore dei ferri da stiro, diventava ancora più penetrante. Le altre giornate scorrevano nell’ordinaria gestione della casa e della famiglia fino al sabato, altra giornata di particolare impegno. I protagonisti del sabato erano “li cati di zincu” e “e li “vastuna”. Il sabato “si lavava la casa”, ci si preparava al giorno di riposo e si “iva a ‘ccattari la carni” per il pranzo domenicale. Il tardo pomeriggio di un sabato, la quiete della strada venne interrotta dallo sbalzo in strada della nostra gatta e dalle urla di mia madre che, inseguendola, non sapeva più quale imprecazione mandarle. La gatta aveva mangiato la carne della domenica! Mentre mia madre, “ncularata” per l’accaduto, trovava la consolazione delle vicine, io, che la carne non riuscivo proprio ad ingoiarla, in cuor mio gioivo, pregustando per l’indomani una bella padellata di “patati friuti cu l’ova”.


Attualità

La Voce di Cianciana LIBRI IN VIAGGIO L’estate 2017 qui a Cianciana è appena finita. E’ stata vivace, piena e ricca di avvenimenti ma soprattutto ha avuto spazi culturali, voluti dall’assessore alla Cultura dottoressa Marilisa Cammarata. Tanti i libri presentati, diverse mostre di pittura collettive e personali. ma l’aspetto più interessante di questa estate è stata l’iniziativa che l’assessore

Marilisa Cammarata ha fatto partire alla fine di luglio con LIBRI IN VIAGGIO. Un’idea originale e coinvolgente che ha portato in tutti i locali. che hanno dato disponibilità, tanti libri e una locandina invitava a prenderli, a leggerli, a portarli a casa senza obbligo di restituzione. Ha voluto che i libri viaggiassero, che incontrassero persone, giovani, ragazzi. Un invito alla lettura che ancora oggi continua. E’ finita l’estate ma i libri ci sono ancora e ci saranno sempre, disponibili anche in autunno ed in inverno e dopo la primavera arriverà di nuovo l’estate e i libri saranno disponibili. La lettura non ha età, né stagioni. L’iniziativa ha incuriosito tanta gente e si è notato che molte persone, per la prima volta in questo paese, avevano un libro in mano, sedute al bar a prendere un caffè o una birra. I libri ci saranno sempre nella vita di ognuno di noi perché scandiscono il tempo e alimentano la nostra vita. Quella di quest’anno è stata un’iniziativa che ha avuto un inizio ma non avrà fine. S.P.

GRANDE SFILATA DI MODA ALLA SCALINATA DELL’OROLOGIO L’11 agosto, presso la scalinagiovani ciancianeta di piazza Orologio ha avuto si :Federico Montalbano, luogo una interessantissima Marco Castellano, Giovansoirée dedicata alla moda. ni Grassadonia, Giuseppe L’ideatrice del défilé è stata la Costanza, Gaetano Bellansignora Caterina D’Angelo. ca, Enrico Cuffaro i quali La sfilata ha richiamato numesi sono mossi con altrettanrosi spettatori, soprattutto giota eleganza, raffinatezza ed vani, curiosi di vedere sfilare entusiasmo. ben quattordici “top model” E’ stata Daniela Guarisco, scelte da Enrica Gambino suloriginaria di Villafranca la base di parametri quali il Sicula e residente in proportamento, la personalità, il vincia di Roma, a presenfascino e perchè no? la voglia tare la serata con compedi misurarsi con una nuova tenza e professionalità. Ma performance. Le ragazze sono parliamo degli stilisti e dei state truccate da Annalisa Sanegozi di abbigliamento lemi e pettinate da Antonina che hanno partecipato alla Setticasi. Ecco i nomi delle serata. Il primo a presentamodelle : Marzia Mangione re gli abiti è stato Simone che recentemente è stata la Perricone di Villafranca vincitrice di Sicula che ha la peculiarità Miss Estate Cattolice- di creare degli abiti con materiale riciclato come ad esemse 2017, Francesca pio carta da parati, cintuCroce, Annalisa re, tasti di computer etc. Chiazza, Annamaria Poi sono stati presentanti Raffa, Antonella i capi d’abbigliamento del Grassadonia, Enrica negozio di Antonella CaGambino, Evelyn stellano in Croce “XX Fretto, Federica Pace, SECOLO”, da parecchi Lucia Cimino, Paola anni nel settore dell’abbiTornatore, Sara gliamento, continuando Schembri, Morena una tradizione di famiglia Grassadonia, Gessica che risale al 1927. Gelo, Lia Campisi. Terzo a sfilare è stato uno Ad accompagnare stilista saccense proprienella sfilata queste tario del negozio ragazze, sono stati sei “Fuego”. S.P.


Notizie dall’anagrafe

Numero 4 – Agosto 2017

NOTIZIE DALL’ANAGRAFE GLI EVENTI LIETI NASCITE Giorgio Ettore Valenti di Valerio Ignazio e di Angela Maria Cimo’, nato a Palermo il 28 giugno 2017 Amida Mejri di Amor e di Carmelinda Sarullo, nata a Sciacca il 5 luglio 2017 Mina Carubia di Girolamo e di Marina De Cicco, nata a Palermo l’otto luglio 2017 Gabriel Berza di Costal e di Mihaela Nemtianu, nato a Sciacca il 14 luglio 2017 Marika Cutelli di Lucio e di Gessica Tammmuzzo, nata a Sciacca il 4 agosto 2017

MATRIMONI Lucio Cutelli e Gessica Tammuzzo, Municipio di Cianciana primo luglio 2017 Gaetano Arfeli e Rossella Giglia, Municipio di Cianciana, 5 luglio 2017 Gianni Di Piazza e Antonella Amato, Chiesa Madre di Cianciana, 12 agosto 2017 Giovanni D’Amico e Laura Termini, Municipio di Cianciana, 17 agosto 2017 Giuseppe Riggio e Daniela Marino, Municipio di Cianciana, 19 agosto 2017

GLI EVENTI TRISTI DECEDUTI

Francesco Di Miceli, coniugato Giacoma Montalbano, nato a Cianciana il 6 giugno 1941, deceduto il primo luglio 2017; Giuseppa Carubia, vedova Gaetano Alfano, nata a Cianciana il 2 novembre 1923, deceduta l’otto luglio 2017 Benedetto Licata vedovo Angela Di Maggio, nato a Cianciana il 23 ottobre 1936, deceduto l’11 luglio 2017 Filippa Costa, coniugata Giuseppe Carubia, nata a Cianciana il 16 novembre 1936, deceduta il primo agosto 2017 Gaetana Panepinto, coniugata Giovanni Mannino, nata a Bivona il 13 settembre 1935, deceduta il 9 agosto 2017 Felicia Raffa, vedova Francesco Impallari, nata a Cianciana il 4 luglio 1924, deceduta il 9 agosto 2017 Gaetano D’Anna, coniugato Gaetana Piazza, nato a Cianciana il 28 agosto 1927, deceduto il 16 agosto 2017 Angela Ciccarello, nata a Santo Stefano Quisquina il 18 novembre 1926, deceduta il 17 agosto 2017

DECEDUTI FUORI CIANCIANA

RICORDANDO il signor ANGELO BELLANCA, deceduto il 18 giugno 2016

Paolina Campisi, coniugata Salvatore Alfano, nata a Cianciana il 5 maggio 1933, deceduta a Folschviller (Francia) il 17 agosto 2017

ABBONAMENTO AL GIORNALE L’abbonamento annuale per 6 numeri costa: Cianciana € 25, Italia € 26, Europa € 32, America, Africa, Australia € 38. Se volete darci di più farete parte dei SOSTENITORI del giornale. Dall’Italia inviare la cifra a Salvatore Panepinto - via Cavour, 4 - 92012 Cianciana (AG) - Conto Corrente Postale n° 000017905977 Codice IBAN IT52 SO76 0116 0001 7905 977 oppure tramite Conto Corrente Banca Popolare Sant’Angelo S.C.R.L. agenzia di Cianciana, Coordinate IBAN IT62 Q057 7282 920C C014 0002 499 Pase IT Car. Contr: 62 CIN Q ABI 05772 CAB 82920 Numero Conto CC0140002499 intestato a Salvatore Panepinto.


La Voce di Cianciana

Numero 4 – Agosto 2017

LU CANCIACAPIDDI (IL CAMBIA CAPELLI) di Giovanni D’Angelo Un personaggio che ogni tanto mi ritorna alla mente e che, alla luce di oggi, mi accorgo quanta povertà, quanta miseria, quanto bisogno, c'era nelle famiglie, è un personaggio al di fuori del tempo, di fuori di ogni realtà, tutto fantastico, che solamente la grande necessità di guadagnare per mangiare restando nella legalità, un ingegnoso cervello, poteva inventare: “lu cancia capiddi”. Ogni tanto, una volta al mese anche due a volte, per le strade del paese si sentiva una voce gridare, sempre maschile e per quel che mi ricordo sempre le due stesse persone, alternandosi oppure dividendosi il paese in due: “cu avi capiddi vi li canciu...cu avi capiiiddi”… “lu cancia capiddi…”Con passo calmo, con un sacco sulla spalla e un contenitore, legato con lo spago a mo di pacchetto, in mano, quel signore “vanniava”; ogni tanto qualche do’na (sempre donne sposate o anziane perchè le ragazze si vergognavano oppure non era loro permesso affacciarsi e parlare con estranei) lo chiamava “..a bbossia.. a bbossia, cancia capiddi...” il signore si avvicinata all'uscio della porta e la do’na “mezza d'intra e mezza di fòra” usciva dalla tasca di “lu faidali” (grembiule) un pugno pieno di capelli arrotolati tra di loro ad anellini di varie

misure. Erano i capelli che alle donne, con i capelli sempre lunghi, restavano in mano quando si pettinavano.La mattina appena alzati e spesso la sera prima di andare a dormire si pettinavano i lunghi capelli che non tagliavano quasi mai, solo in certe occasioni. Tra quelli che si spezzavano e quelli che cadevano naturalmente restavano in mano dei piccoli ciuffeti di capelli; questi non venivano buttati bensì arrotolati in un dito e poi deposti in un buchetto del muro o in un contenitore. Oggi...domani...poi... i ciuffetti si facevano tanti e venivano presi proprio quando passava “lu cancia capiddi”. “Chi mi duna cu sti capiddi ?” “Chi avi bbisognu Vossia ?” Mentre il signore metteva nel sacco il gomitolo di capelli la signora chiedeva ciò di cui abbisognava: “ugli pi cusiri...tomatici… pumetta pi cammisi...filu pi cusiri...”. A seconda della quantità dei capelli il commerciante dava ciò che si chiedeva, non tutto naturalmente, ma accontentava sempre le persone che con quel piccolo commercio di capelli aiutavano al far bisogno della famiglia e risparmiavano qualcosa che altrimenti dovevano necessariamente comperare.

CORSO DI ACQUAGYM E IDROCHINESI Grandioso inizio dei corsi di acquagym e idrochinesi dell'associazione culturale Chinesis Gymnasium di Cianciana presso la piscina del Sunset Garden Club. Innumerevoli le persone di varie età e nazionalità che usufruiscono dei nostri servizi. Gli esercizi sono semplici e divertenti e non sovraccaricano le articolazioni, la nostra muscolatura viene stimolata, si bruciano calorie e si effettua un buon lavoro

cardiovascolare, senza dimenticare l'elemento anti stress della disciplina. L'acqua neutralizza la gravità, alleggerisce il peso del corpo ,a tutto vantaggio del lavoro di colonna vertebrale, caviglie, ginocchia ,spalle e articolazioni in genere, che così sopportano meglio lo sforzo fisico. Gli esercizi che fai in vasca sono uguali a quelli fatti a secco fuori dall'acqua, anche se con una velocità ridotta per via della resistenza che incrementa l'efficacia del lavoro svolto. Questa resistenza che si oppone ad ogni tuo movimento è di circa 12 volte maggiore rispetto a quella creata dall'aria. Fare un esercizio in acqua equivale a farne almeno una decina a terra e tutto questo senza controindicazioni particolari. Infatti, è stata messa a punto anche come attività rieducativa specifica e adattata. In sintesi il mio personale pensiero è creare un'armonia positiva tra mente e corpo, coinvolgendo in simbiosi tutte le interconnessioni psico-sensoriali. A tutti voi auguro sempre un'ottima salute dal vostro prof Gaetano Taormina chinesiologo professionista.

DOLCI VACANZE A CIANCIANA… per Marco Redolfi A volte, tra il serio e il faceto, diciamo che Cianciana è l'ombelico del mondo. Chi avrebbe potuto immaginare che un mio studente venisse a trascorrere le vacanze nel nostro paese? Ero a Siculiana e stavamo preparando una mostra fotografica sulla "Legalità Democratica" quando squilla il cellulare: “Pronto proffe, come sta? Sono Marco Redolfi. Sono a CIANCIANA “ (!!!).“E come sei capitato a CIANCIAN-TOWN? ” “Sono con Vito, il figlio del prof. Filippo Cicchirillo, mi fermo fino al 12”. Marco non è stato uno studente qualsiasi,

è uno di quelli che ti rimane nel cuore e ogni tanto viene ancora a trovarci. Si è diplomato due o tre anni fa, l’anno in cui siamo venuti in Sicilia per il progetto “LEGALITA’ DEMOCRATICA” mi disse che non sarebbe potuto venire MA lavorò più degli altri realizzando il MURALE, organizzando DONACIBO e ha svolto la sua funzione di Rappresentante d’Istituto EGREGIAMENTE… Adesso è all’Università e fa anche il consigliere comunale. Quando ci siamo visti a Cianciana, con Marco abbiamo fatto qualche foto, bevuto un caffè e poi siamo andati da Pauliddu a prendere una granita di limone: "Buona prof., mai assaggiata una granita così buona" Poi Pauliddru prese la chitarra e con l'amico Nino Raffa abbiamo fatto un revival di pezzi degli anni '60 e '70 e anche Marco partecipava a qualche canzone che conosceva. Che dire? Queste sono le grandi emozioni che ci regala Cianciana. Gaspare D'Angelo


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