Cianciana ‘na tuttu lu munnu, tuttu lu munnu a Cianciana! Numero 5 – Ottobre 2008
PADRE FERRARO FESTEGGIA I 60 ANNI DI SACERDOZIO PRESENTATO IL VOLUME DI CALOGERO MORREALE IL PESO DEL SILENZIO COMINCIA LA PUBBLICAZIONE DEL DIARIO DI GUERRA DEL MAESTRO GIUSEPPE LONGO GIOVANI CIANCIANESI IN VIAGGIO NELL’ISOLA DI MALTA
IN QUESTO NUMERO L’angolo della posta
Pag. 2 Diario di guerra di Giuseppe Longo
Pag.11
Il campionato di Cianciana 2000
Pag. 3 Apertura caccia - Concerto in piazza Orologio Pag.12
I 60 anni di sacerdozio di Padre Filippo Ferraro
Pag. 4 2° corso per guardie venatorie
Il salotto della poesia
Pag. 6 Ricordi della vita di seminarista di A. Scaturro Pag.13
Il peso del silenzio di Calogero Morreale
Pag. 7 Strafalcioni – Pagina politico.amministrativa
Pag.14
Case in festa
Pag. 8 Notizie dall’Anagrafe
Pag.15
Viaggio studi per dei giovani ciancianesi a Malta
Pag. 10 Dolci vacanze a Cianciana - Ricette
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C O M E E R A V A M O Classe V elementare. Insegnante Giuseppina Scandaliato. Anno scolastico 1957-58. I nomi sono a pagina 2
Numero 5 – Ottobre 2008
La Voce di Cianciana
La Voce di Cianciana
I nomi della foto di copertina In piedi da sinistra : Filippa Arcuri, Maria Marino, Giuseppa Di Maria, Antonina Marino, Serafina Martorana, Caterina Di Noto, maestra Giuseppina Scandaliato, Fila centrale da sinistra: Rosamaria Carubia, Margherita Grassadonia, Rosalia D’Angelo, Giuseppa Martorana, Francesca Di Maria, Paola Di Maria, Filomena Bellanca, Fila in basso : Gaetana Comparetto, Giuseppina Giannone, Giuseppa Gattuso, Antonina Chiazza.
Periodico bimestrale di informazione e di cultura, edito dall’Associazione Culturale “Sicily Kult” di Cianciana. Anno VIII, numero 5 – Ottobre 2008 Direttore Responsabile: Enzo Minio Direttore Editoriale: Salvatore Panepinto Progetto grafico e fotografico Filippo Mattaliano, Stefano Panepinto Redazione: Andrea Arcuri, Antonino Arcuri, Rino Cammilleri, Agostino D’Ascoli, Fausto De Michele, Gaetana Gambino, Eugenio Giannone, Filippo Mattaliano, Nuccio Mula, Giusy Piazza, Alfonso Salamone. Direzione e Redazione: via Cavour, 3 92012 Cianciana (AG) Italy. Cellulare : 331 - 26.444.78 E-mail Se volete inviarci un messaggio via e-mail, chiamate al numero di telefono in alto. Vi sarà comunicato l’indirizzo. Conto Corrente Postale n° 17905977 Conto Corrente Bancario: vedi pagina 16 ! Autorizzazione Tribunale di Sciacca n° 5/01 del 26/09/2001. Spedizione a regime libero. Autorizzazione della Direzione Provinciale delle PP.TT. di Agrigento, settore commerciale
Da Trissino (Vc) ci ha scritto Dino Vaccaro per raccontarci una magnifica serata CLASSE 1958 : I NOSTRI PRIMI CINQUANT’ANNI CU LI BOTTI., TRA NNA’ CANTATA, NNA’ MANGIATA E NNA’ BBALLATA. A CIANCIANA NON ERA MAI SUCCESSO MA NOI CI SIAMO RIUSCITI, ABBIAMO ONORATO I NOSTRI CINQUANT’ANNI Il cinquantesimo della classe 1958 è stata una festa indimenticabile. In trentuno cinquantenni partecipanti (su i 79 nati a Cianciana), siamo stati insieme dalle ore 18 del 13 agosto 2008 fino alle ore 4,30 del mattino successivo a cantare, a mangiare, a fare botti. 90 persone in tutto, invitati compresi. L festa incominsìcia con la benedizione ai coiscritti nella chiesa di Sant’Antonio di Cianciana e con la messa in suffragio dei deceduti Vincenzo D’Amico e Felice D’Angelo, anch’essi nati nel 1958, celebrata da don Francesco Gambino, scelto non a caso perché egli ha celebtato proprio quest’anno il suo cinquantesimo anno di sacerdozio, essendo stato ordinato sacerdote nel maggio del 1958.I festeggiamenti,poi, sono continuati al Baglio Sicilia Antica, in Cattolica Eraclea (il locale è stato scelto perché e stata messa a disposizione una sala ad uso esclusivo dei coiscritti, per la bellezza del locale, per lo spazio esterno davanti al locale che è servito per le foto davanti ad un enorme 50, per la distribuzione della torta, i giochi d’artificio e l’ottima cucina) . Si è festeggiato fino al mattino con una cena a base di pesce, cantando le canzoni dei nostri ricordi e tutti si sono alternati in un Karaoke per tutta la notte e tutti hanno ricevuto una coppa come premio per aver raggiunto i 50 anni. E l’allegria è continuata fino alla fine. A completamento della serata c’è stato un coloratissimo gioco d’artificio con torta e spumante. Poi abbiamo dovuto salutarci ma prima di andare a casa ci siamo fermati tutti a la scalunata di lu raloggiu per un’ultima foto ricordo. Per il 55° ci aspettiamo una maggiore adesione, visto il successo del cinquantennio Il comitato organizzativo: Dino Vaccaro (Presidente)
Stampa: Tipografia Geraci - S. Stefano Quisquina (AG). Quanto espresso dai singoli autori, negli articoli firmati, non rispecchia necessariamente l’opinione del giornale. Gli autori, che sono del tutto liberi di esprimere il loro pensiero, se ne assumono implicitamente la responsabilità. © Copyright 2008 - Associazione Culturale “Sicily Kult” - Tutti i diritti riservati. Senza il permesso del Direttore Editoriale, la riproduzione totale o parziale di qualsiasi parte del giornale è vietata.
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Magro bottino per il Cianciana 2000
La prima vittoria arriva alla sesta giornata
Il campionato appena iniziato è uno shock per il Cianciana 2000, che riesce a racimolare solo 2 punti nelle prime 5 partite, con due pari in casa e 3 sconfitte in trasferta, e la prima vittoria arriva solo alla sesta giornata. Forse la squadra ha bisogno di conoscersi meglio visto che c'è stato un gran cambiamento, ad iniziare dall' allenatore Matteo Colucci che ha preso il posto di Ciccio D' Anna, e 12 acquisti su una rosa di 25 giocatori. La prima gara della stagione ha visto il Cianciana di scena ad Alcamo contro l' Atletico, che si candida a diventare lo schiacciasassi del torneo, con 12 punti in 4 gare, 14 gol fatti e uno subito, e per i biancoverdi è inevitabile incassare 3 gol. Al debutto casalingo, finalmente di nuovo tra le mura del Comunale, magro 0-0 contro il Buseto, poi ancora sconfitta in trasferta a Favignana, ancora con 3 gol incassati, ma stavolta la squadra reagisce bene e capitan Alfano mette a segno una doppietta che sono anche le prime reti in campionato della squadra( Favignana-Cianciana 3-2). Seconda gara interna e secondo pareggio, con il pubblico divertito dai 4 gol messi a segno dalle due compagini nel 2-2 contro il Valderice, a segno Guida e ancora Alfano che si conferma il bomber implacabile di prima dell'infortunio che gli ha fatto saltare la seconda metà della stagione passata. Continua la parte difficile del calendario dei biancoverdi che alla terza trasferta perdono di misura con l'attuale capolista Sancataldese per 2-1 con gol ciancianese del capitano Alfano. Alla sesta finalmente arriva la tanto attesa vittoria tra le mura amiche, per 1-0 con una rete del bomber Gianluca Guida contro il Canicattì. A Racalmuto il Cianciana ottiene il primo punto in trasferta, pareggiando per 1-1, grazie alla centesima rete in carriera e quinta stagionale di Totò Alfano. Speriamo che mister Colucci abbia trovato il bandolo della matassa e riesca a far girare bene la squadra nel prosieguo del campionato. Attualmente la classifica ci vede all' undicesimo posto con 6 punti, ma volendo essere ottimisti siamo a “soli” sette punti dalla zona play-off.
Classifica: 1)Atletico Alcamo, SC Marsala, Sancataldese Calcio 16p. ; 4) Valderice, 15p. ; 5) Raffadali , Castellammare 94 13p. ;7) Fulgatore 12p. ; 8) Canicattì 11p.; 9) Campobello di Licata 10p. ; 10) Sciacca 9p.; 11) Cianciana 2000- MAST Favignana 6p., 13) Racalmuto 5p.,14) Pro Favara 4p., 15) Petrosino Marsala 3p., 16) Buseto 2p. Alfonso Salamone
SOSTENITORI DE LA VOCE DI CIANCIANA La redazione del giornale esprime la propria gratitudine a tutti gli abbonati vecchi e nuovi che sostengono in tal modo la nostra iniziativa. Un sentito ringraziamento è indirizzato ai cari sostenitori : ITALIA : Elio Miceli-Palermo, Giuseppe Carubia-Bivona, Lidia Ciaravella Bondì-Mombaruzzo (AT); ESTERO : Antonino Cilona (Belgio), Angela Pulizzi (Canada), Gaetano Schembri (Inghilterra).
Foto a destra : il comitato per i festeggiamenti in onore di San Padre Pio, 23 settembre 2008. Superiore Francesca Panepinto, assistenti Teresa Provenzano e Teresa Di Stefano S A L U T I
Da Cianciana Angela Giambrone cin i figli e le rispettive famiglie augurano alla zia GIUSEPPINA ARCURI BARBERA, residente ad Adelaide (Australia) i migliori auguri per il suo 98° compleanno. Bacioni anche per i cari cugini. Da Cianciana La redazione de La Voce di Cianciana, unitamente a Francesco (Peppi) Montalbano si congratulano con Alejandro Afolfo Di Noto, abitante a Quilmes (Argentina) per la sua laurea in giurisprudenza.
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26 SETTEMBRE 2009, CIANCIANA SI STRINGE ATTORNO A PADRE FILIPPO FERRARO CHE FESTEGGIA I SUOI SESSANT’ANNI DI SACERDOZIO
l 26 settembre 2008, la chiesa del Carmine di Cianciana non poteva contenere tutti i fedeli intervenuti per partecipare alla solenne concelebrazione eucaristica, cui hanno partecipato tutti i presbiteri di Cianciana e dei paesi limitrofi, in ringraziamento per il 60° anniversario di ordinazione sacerdotale di don Filippo Ferraro, ed alcuni fedeli hanno dovuto seguire l’evento, collegandosi con Radio Emmaus. Prima della celebrazione c’è stato un triduo di preparazione con la riflessione sulle responsabilità e la dignità del sacerdozio cui hanno dato il loro apporto il dottor Enzo Lo Scalzo, l’arciprete don Filippo barbera e la professoressa Bina Vaia-
prepotentemente al più presto per l’aldilà, ti chiesi la grazia di poter celebrare anche solo una Santa Messa e poi basta. Tu invece, nella tua divina bontà, mi hai concesso di potere celebrare l’Eucarestia e servirti per sessanta anni. Ero bisognoso di luce e di conforto e mi hai messo accanto, durante il periodo della preparazione e nei primi mesi di sacerdozio due nobilissime figure di sacerdoti santi : don Gerlando Re, sacerdote martire, e l’arciprete Pietro Agliata, tanto pio e generoso quanto colto e disponibile per sovvenire ogni bisogno. Ti ringrazio o Signore per la collaborazione e il sostegno datomi da una folta schiera di anime generose4 che anche con vero sacrificio mi sono state accanto in tutte le attività pastorali. Non so quali siano, o Signore, i tuoi progetti per il mio futuro. Ti chiedo soltanto che io possa continuare ad amare questa comunità nel suo insieme e in tutti i suoi comna. Terminata la celebrazione è intervenuto il dottor Nino ponenti, offrendo per essa le mie preghiere, le rinunzie e le Arcuri che ha voluto esplicitare gli aspetti salienti del mini- sofferenze. Tutto per Te, o Signore, per la tua maggior gloria stero di don Filippo e che la Voce pubblica per intero. Succes- ed il bene dei tuoi fedeli”. S.P. sivamente è intervenuto don Angelo Bongiovanni, vicario foraneo, che ha messo in evidenza l’attività catechistica di don Filippo, il fedele adempimento dei suoi doveri pastorali verso i piccoli, i giovani e i bisognosi. Poi è stata data lettura del telegramma di felicitazione inviato dall’ Arcivescovo di Agrigento monsignor Francesco Montenegro, impossibilitato alla presenza, causa altri motivi pastorali. Ed infine il discorso di ringraziamento del festeggiato, seguito con grande attenzione da tutta l’assemblea. “ O Signore, grande, buono e misericordioso, grazie perché ti sei chinato amorevolmente verso di me. Mi hai afferrato per mano e mi hai guidato, tra mille difficoltà, verso il sacerdozio e mi hai sostenuto sempre in tante vicissitudini intese sempre alla tua maggior gloria e all’edificazione del tuo Regno. Non ho nulla da chiederti. Chiedo soltanto di poterti sempre amare e servirti nei fratelli bisognosi, nella Chiesa, con animo libero da ogni illecito legame terreno e con slancio generoso che mi porti all’intima unione con Te in questa vita terrena e nell’eterno abbraccio della tua divina misericordia. O Signore mi hai dato di più di quanto sperato. Dopo una lunghissima malattia che si protrasse per più di un anno e mezzo e che mi prenotava
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IL DISCORSO PRONUNCIATO DAL DOTTOR NINO ARCURI IN OCCASIONE DEL 60 ANNO DI SACERDOZIO DI DON FILIPPO FERRARO
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no strenuo ed infaticabile operaio nella vigna del Signore. Questo, in sintesi, potrebbe essere definito l‟operato da attribuire a don Filippo Ferraro nel bilancio di questi 60 anni di missione sacerdotale che oggi ricordiamo. Do F. Ferraro, o per meglio dire “lu parrinu” per quanti lo hanno e lo abbiamo conosciuto in tutti questi anni, condividendo molti momenti di gioia, di crescita spirituale, di fraternità, ma anche momenti poco lieti, legati soprattutto alle sofferenze fisiche da lui patite. Lo ricordo negli anni della mia infanzia : smilzo, di salute malferma, quasi diafano tanto era magro, ma certamente energico, attivissimo e direi quasi frenetico nel saper gestire la Parrocchia del Carmine e le numerosissime iniziative che lo hanno sempre visto validi promotore. Proprio così : lu parrinu e lu Carmini, legati da un reciproco rapporto di imprescindibilità che è andato avanti in tutti questi anni. Ricordo quanti e quanti giovani di diverse generazioni hanno militato nelle folte schiere che padre Ferraro ha saputo abilmente inquadrare nei vari settori dell‟Azione cattolica di allora :
fiamme bianche, verdi e rosse, beniamine ed aspiranti, giovani, fino alla categoria adulti. Tutti giovani di allora, ormai anziani o quasi di oggi che recano l‟impronta formativa ed i buoni principi impressi loro da questo semplice sacerdote. Azione Cattolica in cui padre Ferraro ha sempre fortemente creduto e che ha rappresentato la punta di diamante tra tutte le attività che si svolgevano in questa Parrocchia, quasi a precorrere la definizione di “longa manus” della Chiesa, così come è stata definita durante il Pontificato di Giovanni Paolo II. Oltre all‟Azione Cattolica, ricordo, l‟Apostolato della Preghiera, la Confraternita del Carmelo, i Maestri Cattolici, la nutritissima schiera di chierichetti, uomini e donne di Azione Cattolica, tutte associazioni animate da un obiettivo comune : la promozione umana, la formazione di una coscienza cristiana, il cristiano di oggi e di domani,immagine speculare di Nostro signore Gesù e dei suoi inse-
gnamenti, progetto per il quale padre Ferraro ha speso tutti questi 60 anni della sua vita sacerdotale. Certo per la realizzazione di tale obiettivo padre Ferraro si è avvalso nel tempo anche dell‟opera di validissimi collaboratori; ne ricordo alcuni che non sono più tra noi : la signorina Cutrone, i coniugi Nigrelli, Ciccio Leone, Pietro Giambrone, Stefano Provenzano, Angelino Salvioli, Grazia Cicero ed altri, tutti autentici cristiani impegnati che hanno notevolmente contribuito alla edificazione spirituale della Parrochia del Carmine di allora. Sessant‟anni al servizio della Chiesa, sessant‟anni sempre al servizio del Signore e della Madonna verso la quale ha sempre nutrito particolare devozione. Ma accanto alla figura di sacerdote, ricordo lu parrinu amicu di tutti, la porta sempre aperta ai bisogni e necessità della gente per elargire a chi un consiglio, a chi un sostegno morale o anche materiale, magari indebitandosi fino al collo, a chi un semplice sorriso. Ricordo ancora il padre Ferraro ipertecnologico, da sempre attrezzato con proiettori, film, e sussidi vari per la catechesi; innumerevoli microfoni ed altoparlanti, magari un po‟ fischianti, fino alla sua ultima creatura della quale è stato sempre orgoglioso : Radio Emmaus, con apparecchiature sempre più ricercate e sofisticate ed al servizio di tutti. Il padre Ferraro letterato, fine poeta e scrittore con diverse opere già pubblicate, moltissime inedite, ed una in corso di stesura sulla storia della Parrocchia. Un sacerdote, come si vede, eclettico, capace di mille iniziative da cui traspare una personalità integerrima, di grande zelo, di grande onestà e lealtà. Ed oggi? Oggi lu parrinu continua a guardarci dall’alto dei suoi 84 anni, quasi con uno sguardo interrogativo di fronte allo sconquasso della società do oggi; certo, il vigore e la condizione fisica non sono più quelli di un tempo, insidiati dalle sofferenze fisiche e dallo scorrere inesorabile degli anni; ma lo spirito ed il temperamento rimangono sempre quelli di un soldato coraggioso, combattivo e di grande disponibilità. Il mio, stasera, non vuole essere un mero e formale discorso di circostanza, per alcuni magari un autentico panegirico, ma un profondo e sentito ringraziamento per chi, come tanti in questa sede, tanto bene spirituale e tanti sani principi etici ha ricevuto da padre Ferraro, principi che ognuno di noi ha saputo trasferire nella propria famiglia, nel proprio ambito lavorativo e nella società. Come veri figli spirituali, difficilmente dimenticheremo tutto ciò. E per tutto questo, per quello che ha dato e continua a dare, le porgiamo il nostro infinito, sentito ed accorato : GRAZIE, PADRE FERRARO!
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IL SALOTTO DELLA POESIA LA POESIA DEI MINATORI
Il 28 agosto del 2005 passava a miglior vita il cavaliere ufficiale Salvatore Martorana. Da tanti anni risiedeva con la famiglia a Milano e quando è mancato è stato seppellito, seguendo la sua volontà, nella sua amata e mai dimenticata Cianciana. In questo numero La Voce pubblica una poesia del compianto arciprete Giuseppe Ciaravella a lui dedicata e che ci racconta il giorno della loro conoscenza MENTRI CU LIBRU MMANU ERA CHI LIGGIA Mentri cu libru mmanu era chi liggia Vitti n‟omu ca divotu „nchiesa trasia; Chistu curiusu l‟occhiu sò cca e ddra pusava E in all‟attenta littura di cchiù mi sprufunnava. Ma quannu vitti ca sinni stava jennu Lestu mi susu di lu vancu e cci addumannu: Dicitimi amicu, di Cianciana, s‟è lecitu, vu siti? O furasteru di passaggiu vui ccà trasiti? Cu modi gentili, finu e cu ‘ntellettu acutu Mi detti a capiri ca ccà iddru è nasciutu. Sugnu a Milanu nni li Ferruvii impiegatu, Ma lu cori me ccà haju sempri attaccatu. La me casa è nni la via Gaitanu di Giuvanni. Iddra e lu paisi stu cori mi fannu cuntentu e ranni ranni. Haju na bona lena di circari spuntania puisia Veru dilettu me, sciatu duci di l‟arma mia. Vaju ‘ncerca d’opiri scritti e orali di li nostri antichi Sianu iddri grossi cussì o nichi nichi. Ju vidennu cu quali cumpitenza li beddri cosi dicia Pi iddru chiù forti fu la me simpatia. Lu sò animu cunsidirannu si squisitu Avennu fretta, pi autru tempu cci fici l‟invitu. Puntuali fu iddru a l‟appuntamentu E liggemmu iddru li sò poisii, lu cori mi fici cuntentu. M’addunava sempri cchiù chi avia davanti N‟omu coltu assà e „ntillettu acutu e brillanti, M‟addunava puru subitu di l‟ottima so intenzioni E cci dicu: si nun sugnu a li sò cosi di distrazioni Vulissi aviri cu littri sò comunicazioni. Na risposta ch‟iddru mi dani d‟assensu Lu me cori cci dugnu e cci dicu sempri lu pensu. Putissi, oh gioia! A li tanti amici di Cianciana Aggiungiri stu tisoru truvatu nni Salvatori Marturana.
Arc. Giuseppe Ciaravella ottobre 1979
Lu suli ancora dormi lagnusu Mi susu e partu, sugnu carusu. La citalena lustru mi duna Nna la sacchina du‟crucchiuluna. Ogni matina la stessa guerra, Aspra m‟aspetta sutta la terra „Mpruvulazzatu, scazu e nudu, Tutti li jorna travagliu e sudu. Acchianu e scinnu milli scaluna Surfaru e tuffa pi‟ li patruna. Comu la sira taddarita I cu lu scuru torna la vita. A dudici anni vi paru già vecchiu Travagliu e stenti sunnu superchiu. Lu viddaneddu granni si vidi, E di struppeddu mi guarda e ridi. Ma si nun mi sbagliu a la so vigna, Lu me travagliu ci cura la vigna. Lu me suduri lava li vutti, Gustu e culuri ci duna a tutti. La maestranza scrima e cravatta, Diu nni scanza cu mia s‟imbratta. Tuttu gentili, cappeddu „ntesta, A lu civili cu mia s‟appresta. Sutta sti robbi tinti e strazzati, Nobili cori, vatri truvati. Mezzu la chiazza nuddu m‟incugna, Ca cu nni cerca fici la rugna. Sugnu scartatu di tanti e tanti, Sugnu circatu dalla spiranza. Mezzu l‟addevi chiamanu Dio, Comu un fratuzzu, i mi ci viu. Li disonesti di li patruna, Travagliu assà e grana nun mi nni duna.
Giovanni Bartolomeo L’ISOLA RITROVATA (A MON PERE LESBO 2001) Ferragosto...su un‟isola sperduta dell‟Egeo dove la natura mi parla della mia terra. Le strade di montagna profumano di origano. La gente ti sorride anche se non ti conosce. I cani randagi, i gatti sonnacchioni aspettano un boccone da te. E‟ un ritorno alla fanciullezza ormai perduta nel tempo ma viva nella memoria. Un ritorno a quella stagione in cui ERI CON ME a tenermi per mano, ad insegnarmi l‟amore a guidarmi nelle strade sconosciute della vita… ROSETTA FERRARO
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Numero 5 – Ottobre 2008
La Voce di Cianciana
SABATO 31 MAGGIO 2008, NELL’AMBITO DELLE MANIFESTAZIONI PER L’INAUGURAZIONE DEL MUSEO CIVICO, NELLA SEDE DEL COMUNE DI CIANCIANA IL PROFESSOR EUGENIO GIANNONE HA PRESENTATO IL VOLUME IL PESO DEL SILENZIO DI CALOGERO MORREALE.
Calogero Morreale Il peso del silenzio A. Siciliano ed., Messina, 2006, pp.479 Il Peso del silenzio è un poderoso volume che affronta un tema molto caro e comune a parecchi narratori siciliani e che si fa apprezzare per chiarezza di dettato e trattazione dei fatti, dai quali traspare tutta l’umanità dell’Autore, che affronta la materia proposta con distaccata partecipazione emotiva e la precisione dello storico di razza. E non poteva essere diversamente, visto che il Morreale ha insegnato per circa un quarantennio prima materie letterarie e poi Filosofia e Storia negli istituti superiori. Ora, in pensione, è fortemente impegnato nel sociale e riveste la carica di Presidente dell’Unione Italiana Ciechi di Agrigento, offeso anche Lui in quel preziosissimo bene. Cominciamo dal sottotitolo: “Famiglia lavoro stato e onore nella civiltà contadina della Sicilia postunitaria”. Dice tutto. Il libro è, infatti, un grandioso spaccato di quel periodo e si offre a numerose chiavi di lettura. Può essere considerato un romanzo di formazione, d’ambiente, una saga familiare, un poderoso saggio su usi, tradizioni e costumi della Sicilia ottocentesca, quindi un’opera antropologica, o un romanzo storico. Il romanzo è ambientato a Roveto, nome immaginario d’un paese della provincia di Girgenti, ma Favara, città la cui economia si basava sull’agricoltura e sull’estrazione dello zolfo, o Cianciana non fa differenza alcuna. La vicenda inizia nel 1872 e si conclude subito dopo la 1ª Guerra mondiale. Essa ha per protagonista la famiglia di massaru Caliddu Paradiso e s’incentra, via via, sulla vicenda personale di Turiddu, terzogenito e secondo figlio maschio d’una numerosa prole. Si tratta di una famiglia di infaticabili e onesti contadini, tutti timorati di Dio, la cui sorte cambia allorché padre Antonio, parroco della Chiesa del Carmine, offre al massaru quattro salme di buona terra a due terraggi. La narrazione procede incredibilmente sciolta, bella nella sua asciuttezza e si fa drammatica in alcuni frangenti come nelle pagine che descrivono il pesante e disgraziato lavoro in miniera, che mangia grandi e piccoli e dove gli zolfatari rimanevano intrappolati nel fumo, nell’acqua, nelle macerie, sottoposti a tristi condizioni di lavoro, soprattutto i carusi, dinanzi ai quali Turiddu avverte un profondo disagio ma di cui nessuno osa parlare, neppure dinanzi ad una morte tragica, perché “lu pani è duci” e chi comanda sa come attuppari la vucca a chi potrebbe e dovrebbe indagare o potrebbe parlare. Dopo aver frequentato due anni la scuola elementare, Turiddu viene avviato, come tanti bambini della sue età e di quel tempo, al lavoro dei campi. C’era poco da scegliere: campagna, miniera o putìa. Con la sua opera e quella dei fratelli aiuta la famiglia a salire la scala sociale, suscitando invidie, risentimenti, rancori. Un giorno, stanco di cedere a ricatti, angherie, intimidazioni, richieste di pizzo, prepotenze di delinquenti e desideroso di vincere il cerchio della solitudine, sceglie di aderire a nuvola, una cosca mafiosa che sa di primitivo e di barbaro, anti-
sociale e antistatale. S’illude che nuvola amministri la giustizia con senso di responsabilità, derima, prima e meglio della legge, le diatribe, il contenzioso tra paesani. E’ il falso e pernicioso mito d’una mafia buona, composta di gente d’onore e che, invece, è ancora l’infamia della nostra Isola. Emerge, in queste pagine, una mentalità diffusa, un modo di pensare duro a morire per il quale non si doveva alcuna collaborazione al nuovo stato, che si era presentato con l’esattore delle imposte e il carabiniere per arrestare i renitenti alla leva, che durava tre anni, ed era visto come un nemico cui disobbedire era virtù. Recarsi in caserma era una grande vriogna, un indelebile marchio d’infamia. “Cu avi lu malu vicinu, avi lu malu matinu” e con Pasquale Cipolla le questioni non mancano. Un giorno del 1887 l’uomo viene ucciso e Turiddu, omertoso come tutti e che avrebbe potuto dire una parola per far prendere alle indagini un’altra direzione in grado di scagionarlo, tace: non si collabora col nemico! Viene, perciò, processato e condannato ai lavori forzati a vita nei bagni penali italiani. Dopo circa 33 anni il vero colpevole, sul punto di morte, confessa e Turiddu è liberato. E’ ormai un uomo anziano, che in carcere ha fatto tesoro degli insegnamenti del cappellano e del fratello sacerdote, ha meditato sui suoi errori giovanili e ha scoperto la forza rivoluzionaria della cultura. Nel frattempo la famiglia s’è ridotta sul lastrico, due fratelli sono emigrati in America, i genitori sono morti, consunti anche dalla pena per la sorte di un figlio in galera che hanno saputo sempre innocente. La conclusione è un inno alla libertà. Bene! La vicenda non è frutto di fantasia. Essa si riferisce alla figura di un vecchio prozio dell’Autore del libro, che per decenni ha sentito raccontare dagli anziani del paese quest’incredibile storia e che prima di accingersi a narrare i fatti ha interrogato nuove fonti, coperte di polvere nei vari archivi. La condanna d’un innocente cosa che capita ancor oggi - è un dramma per il peso materiale e psicologico che comporta; lascia l’amaro in bocca ed è una sconfitta per tutti. Oggi, per fortuna, molte cose sono cambiate e a tutti viene concessa una possibilità in più, a tutti sono aperte le porte dell’istruzione, che ci rende più sensibili e finalmente non ci fa più apparire lo stato come un nemico. Il riscatto della nostra Terra, e questo è il messaggio del libro, passa attraverso la cultura, attraverso l’ampliamento dei nostri orizzonti mentali e cognitivi. Per concludere: un bel libro, che racconta le nostre radici, che è un museo della memoria, che ci inchioda alle nostre responsabilità nel rispetto dei diritti e dei doveri e di cui tutti dovremmo possedere copia perché ci siamo dentro con i nostri pregi e i nostri difetti, le nostre ansie e le nostre idealità, le nostre fobie e le nostre certezze, la nostra essenza di siciliani Eugenio Giannone
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NOZZE D’ORO PER I CONIUGI
PIETRO CICCHIRILLO E ORSOLA MARTORANA Cianciana 27 settembre 1958 - 27 settembre 2008 NOZZE D’ORO PER I CONIUGI
FRANCESCO PROVENZANO E
ANNA PILANO festeggiate a Rive de Gier (Francia) il 19 luglio 2008 La segnalazione del lieto evento ci è pervenuta dalla nostra lettrice Angela Provenzano in Montalbano, residente a Hoddesdon (Inghilterra) la quale ci ha scritto : “ Egregio signor Panepinto, chi le scrive è la signora Angela Montalbano, residente a Hoddesdon. Vorrei anzitutto complimentarvi per la bella riuscita del giornalino, cosa importante per noi emigrati e vorrei cogliere l’occasione per chiederle se potrebbe pubblicare queste foto che immortalano una ricorrenza importante per la mia famiglia Provenzano e cioè mio fratello Francesco Provenzano e sua moglie Anna Pilano, residenti a Rive de Gier, hanno raggiunto il bel traguardo del cinquantesimo anniversario di matrimonio. Questa grande festa ci ha dato la possibilità di vedere riuniti tutti noi provenienti da Hoddesdon, dal Belgio, dalla Francia, da Leroy New York, ma una sorella abitante a Toronto non ha potuto essere presente. Io e mio marito Matteo Montalbano cogliamo anche l’occasione per salutare i nostri parenti ed amici che si trovano a Cianciana, Francia, Belgio, Inghilterra, Toronto, RaNella foto più in alto i fratelli e le sorelle Provenzano con i cognati. gester e Leroy - New York. Qui sopra Francesco e Anna Provenzano con i figli e nella foto di maAngela Montalbano
trimonio di cinquant’anni fa
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Novantesimo compleanno per il signor Girolamo Re, festeggiato a Cianciana il 16 settembre 2008. Nella foto da sinistra Giuseppe Re, Teresa Di Stefano, Teresa Pendino, il festeggiato Girolamo Re, Anna Bavuso Volpe e Francesco Tammuzzo.
Quarantaduesimo anniversario di matrimonio per i coniugi Alfonso Martorana e Antonina Dino, festeggiato a Parma il 28 settembre 2008.
NASCITE
Alessandro Tammuzzo di Tanino e Daniela, nato a Parma il 23 maggio 2008.
LAUREA IN LEGGE PER ALEJANDRO ADOLFO DI NOTO conseguita il 28 agosto 2008 a Buenos Aires (Argentina) presso l’Universitad Argentina de la Impresa (UADE). Nel suo lavoro d´inchiesta finale chiamato TIF (Trabajo de investigación final) Alejandro ha trattato il tema della necessità di creare un diritto comunitario armonico, integrativo ed unificato per Società Commerciali Europee e del Mercosud, essendo questa ormai una realtà nel mondo globalizzato odierno. Ad Alejandro sono indirizzati le migliori congratulazioni da parte della zia WWWWWW e dei cugini Filippo e Rosetta Di Noto, Angela e Ferdinando Di Noto con un preciso messaggio : “ Non vediamo l’ora di conoscerti personalmente qui in Italia”.Nella foto il dottor Di Noto è con la madre Mabel Galli ed il padre Adolfo.
Pietro Piazza di Nicolas e di Antonina Maniscalco, nato a Gravedona (CO) l’11 agosto 2008
Giuseppe Mirko Maria Ciraolo di Antonino e di Antonietta Alfano, nato a Corleone l’8 settembre 2008
80° compleanno per la signora Marianna Perconti in Gaiteri, festeggiato il 24 agosto 2008. Nella foto la festeggiata è tra i figli Gaspare e Andrea.
Luke Abella di Alfonso e Clare Gale, nato a Luton (Inghilterra) il 25 agosto 2008
Giada Biasolo di Roberto e di Marylina Alessi, nata a Tiene (VC) il 24/07/2008. La neonata è in braccio al fratellino Marco nato il 21settembre 2006
Danilo Acquisto di Salvatore e di Silvana Amato, nato a Sciacca il 20 settembre 2008
Lorenzo Carubia di Alessandro e di Anna Maria Pullara, nato a Santo Stefano Q. il 10 ottobre 2008
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La Voce di Cianciana
Numero 5 – Ottobre 2008 L’ANNO SCORSO SPOSI, OGGI FELICI ED ORGOGLIOSI GENITORI
A sinistra sposi Leonardo Cilona e Rossella Stellini, Cianciana Chiesa Madre 24 agosto 2007. In alto la loro bambina Clarissa Cilona nata a Montecchio Emilia (Reggio Emilia) il 9 settembre 2008.
Sposi Francesco Alfano e Rosamaria Provenzano, Cianciana Chiesa Madre, 19
PATROCINATO DAL COMUNE DI CIANCIANA UN VIAGGIO STUDIO NELL’ISOLA DI MALTA Grazie ad una borsa di studio indetta dal nostro comune, abbiamo fatto un’esperienza nuova e soprattutto utile. A partire alla volta di Malta siamo stati in 10, ragazzi e ragazze, di età compresa tra i 20 e i 22anni (Gaetano Alfano, Francesco Amato, Francesca Calamo, Federico Cicchirillo, Alessandro Croce, Francesca Di Maria, Federica Ingravidi, Alessia Marino, Cristina Pendino e Domenico Pendino). Abbiamo trascorso due settimane nell’isola, dal 16 al 30 Agosto e abbiamo soggiornato a St. Julien’s, il cuore del turismo e del divertimento maltese. La nostra vacanza-studio prevedeva un corso formativo di lingua inglese di 30 ore, 3 di lezione al giorno, dalle ore nove alle ore 12:30, dal lunedì al venerdì. L’esperienza del corso è stata senz’altro positiva. Il primo giorno abbiamo fatto un test, finalizzato ad individuare il livello di conoscenza della lingua, per successivamente essere inseriti nella “class room”, cia-
scuna delle quali formata da dieci allievi di nazionalità diversa. È stato proprio il contatto con gente di altri paesi che ci coinvolgeva e ci spingeva a parlare solo in lingua inglese. Nel pomeriggio, essendo liberi, ci si organizzava per fare escursioni e conoscere i posti caratteristici dell’isola, oppure si restava nel residence che offriva vari svaghi, piscina, piscina con idromassaggi o , pal est r a, internet cafè, ecc… finalmente la sera! Era proprio per noi! Divertimento assicurato! Si usciva sul tardi a “Paceville”, un quartiere della città, il cuore della vite notturna che ospita numerosi locali–ristoranti e anche l’elegante casinò “Dragonara”. La nostra è stata un’esperienza interessante, che ci ha consentito di conoscere nuove realtà e nuove culture, ma soprattutto di migliorare il nostro inglese, per questo ci auguriamo che il comune possa far provare questa esperienza ad altri giovani. Federico Cicchirillo
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La Voce di Cianciana
Numero 5 – Ottobre 2008
A partire da questo numero La Voce pubblica a puntate un memoriale sulla campagna di Russia, fase cruenta della seconda guerra mondiale, scritto dal capitano Giuseppe Longo, nato a Cianciana il 2 ottobre 1914 e deceduto a Bologna il 7 dicembre 2004. Il diario ci è stato consegnato da Piera Longo, nipote particolarmente legata all‟autore la quale ci ha espresso il desiderio di pubblicarlo. DIARIO DI GUERRA DEL CAPITANO GIUSEPPE LONGO
PREMESSA Il diario che mi accingo a scrivere, dopo venticinque anni dalla ritirata delle truppe italiane che parteciparono alla disastrosa campagna di Russia, non ha affatto la pretesa di essere né un documento storico né letterario ma semplicemente un resoconto delle vicende belliche, a cui ho preso parte. Gli appunti che presi allora fra il Dicembre 1942 e il Febbraio 1943 li ho perduti e spesso non ebbi né il tempo né i mezzi per riscriverli. Ma il ricordo è sempre vivo in me come se le tristi giornate fossero capitate poco tempo fa. Questo breve diario ha valore forse solo per me, per ricordare gli anni della giovinezza passati fra i soldati Italiani, che ovunque sono stati “meravigliosi”anche quando il nemico fu superiore di numero e di mezzi. Ovunque, durante la ritirata, ufficiali, sottoufficiali, graduati di truppa, soldati hanno tenuto alto il prestigio dell‟esercito Italiano in Russia. Questo piccolo lavoro lo dedico con affetto infinito ai miei genitori, che fin dalla più tenera età mi insegnarono l‟amore per Dio, per la famiglia e per la Patria. Inoltre questo breve diario lo dedico a mio figlio Ignazio, docente di Fisica al Dipartimento di Bologna, nato il 17 Agosto 1942, mentre io ero sul Don e deceduto il 5 Marzo 1995. Con grande affetto
Dal Simeto al Don ( diario di guerra del Capitano. Giuseppe Longo) Era il Settembre del 1942. La 2^ Compagnia del 76° Reggimento fanteria della Divisione “ Napoli” si era distaccata dal reggimento, dislocato nella zona di Caltagirone, e aveva raggiunto Catania; per rinforzare un reggimento costiero. La compagnia venne sistemata nelle vecchie concerie della Plaia, in zona periferica e costiera. Compito del reparto era di intervenire in caso di sbarco di commandos e di fortificare la zona costiera con lavori in cemento armato per le postazioni di mitragliatrici, cannoni e sistemazione di cavali di frisia. Io e il caro collega S. Ten. Giuseppe Icearco passavamo le ore piacevoli sulla spiaggia con qualche sparuta villeggiante. Avevamo preso alloggio in una casa terrena che aveva due stanze ed una cucina; una adibita a camera da letto, dove avevamo sistemato i nostri letti da campo, ed una per ricevere i nostri colleghi e gli amici per le conversazioni e le cenette notturne. Un pomeriggio della prima decade di Settembre venne il mio attendente, aveva le lacrime agli occhi e un foglio di carta che stringeva tra le mani. Compresi subito che qualcosa doveva comunicarmi, infatti quel foglio proveniva dal comando di Reggimento. Glielo strappai dalli mani e lessi: la S.V. in serata ( era una copia di un fonogramma del Comando divisionale) dovrà raggiungere con qualsiasi mezzo Gran Michele per assumere il comando della 2^ Compagnia di formazione del 38^ battaglione in partenza per la Russia. Pochi giorni prima avevo ricevuto da mia moglie un telegramma, che mi annunziava la nascita di mio figlio Ignazio. Il mio collega Icearco si recò subito al comando di reggimento per pregare il Colonnello Ingargiola per sostituirmi nella partenza. Non fu possibile la sostituzione. Così, preparata la mia cassetta d‟ordinanza, presi il primo treno diretto a Gran Michele. Il battaglione di formazione era alloggiato in diversi capannoni di legno alla periferia del paese. La sera stessa dell‟arrivo furono distribuiti i pastrani di pelliccia ed indumenti pesanti; in attesa dell‟ordine di partenza che giunse nella mattinata seguente. Nel pomeriggio del 18 Settembre i reparti in perfetto ordine passarono per la via principale del paese, sotto una pioggia di fiori, di sorrisi, di pianti. Sostammo nella piazza principale del Duomo, dove gruppi di universitari regalarono oggetti ricordo a tutti i soldati. La sera precedente alla partenza avevo avvisato mio fratello Ercole, che si trovava a Caltanissetta, dell‟improvvisa partenza per la Russia. Speravo di abbracciare almeno lui, prima di lasciare l‟Italia. Quasi tutti i colleghi del battaglione e molti soldati avevano avuto il tempo di avvisare i loro familiari, molti dei quali erano giunti il giorno precedente per assistere alla partenza. Io ero solo, solo. Avrei voluto rivedere almeno Ignazio, ancora in fasce. Mi avvicinai alla porta centrale del Duomo e stavo per entrare, quando un gruppo di belle ragazze universitarie, incoraggiandomi, mi regalarono una medaglietta di Sant‟Antonio, che legai al collo. Ero il comandante più giovane del reparto. Ero orgoglioso di assumere la responsabilità di tanti uomini, di tanti padri di famiglia che si recavano al fronte russo. Dopo brevi parole del Maggiore Russo, comandante del battaglione di formazione, il reparto si diresse alla stazione ferroviaria, marciando in modo esemplare, mentre la musica in testa ai reparti intonava una marcia sinfonica; dalle finestre calavano mazzi di fiori; molte donne, lungo i marciapiedi, con le brocche piene di buon vino siciliano riempivano le borracce dei soldati. Era un grande avvenimento per il paese di Gran Michele! Tutta la popolazione era al passaggio. Alla stazione vennero a salutarci il Comandante del reggimento, Col. Pietro Ingargiola con il suo aiutante maggiore in 1^ il Capitano Biagio Casentino e il sottocapo di Stato Maggiore, comandante della Divisione “ Napoli” Poco dopo l‟imbrunire il treno fischiò lungamente e si snodò per la campagna catanese, tra gli aranceti. Arrivò alla mezzanotte alla stazione di Catania e sostò per pochi minuti al buio. Avevo preso sonno, quando improvvisamente fui svegliato da grida. Era mio fratello Ercole. , che in poche ore, era riuscito ad arrivare da Caltanissetta a Catania con mezzi di fortuna. Mi consegnò dal finestrino un assegno,credo mille lire, e dopo qualche minuto il treno riprese la corsa. La mattina seguente alle prime luci giungemmo a Messina. La città era ancora immersa nel sonno e pochi viaggiatori, intirizziti dal freddo, giravano sotto la pensilina nella speranza che arrivasse qualche treno viaggiatore. I primi raggi del sole illuminavano la Madonnina del porto che sembrava d‟oro. Si traghettò. A Villa San Giovanni trovammo un treno- bestiame attrezzato, pronto al terzo binario. Venne distribuito il caffè, sistemammo le varie compagnie nei vagoni; gli ufficiali presero posto nei vagoni di seconda classe, attrezzati con le cuccette.
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Numero 5 – Ottobre 2008
Nel mio scompartimento c‟era con me il Ten. Ettore Longo, mio lontano parente. Un giovane sui trent‟anni, ma ne dimostrava di più perché semi canuto e logorato dalla guerra in Africa. Era fornito di libri, giornali, tabacco e pipe. Poco dopo le undici il treno fischiò, ancora lungamente, piano piano si snodò sotto le gallerie della Calabria. Ci fermammo solo per pochi minuti a Napoli, che aveva subito i primi massicci bombardamenti, indi giungemmo a Roma Tiburtina, dove avvenne la prima distribuzione del rancio caldo, In serata ripartimmo e la mattina seguente fummo a Bologna, dove alcune graziose signore fasciste, che attendevano alla stazione, distribuirono oggetti ed indumenti di lana a tutti i soldati, A me fu regalato un passamontagna, un paio di guanti pesanti ed un giubbotto di pelliccia, indi Verona, Innsbruck, Vienna, A Vienna il treno sostò tutta la notte al 14° binario e non ebbi nemmeno il piacere di visitare le adiacenze della stazione, La città era perfettamente al buio. Impiegando circa un mese, nell‟attraversare l‟Ucraina, stavamo quasi sempre sdraiati nelle cuccette, poiché il terreno era uniforme e non destava nessuna attrattiva. Nella seconda decade di Ottobre raggiungemmo l‟ultima stazione ferroviaria ( perché non c‟era più la strada ferrata). Scendemmo dal treno e prendemmo una strada poco transitabile, era segnata da pali all‟altezza di due metri, per raggiungere il comando dell‟81° Reggimento Fanteria della Divisione “ Torino”. Arrivammo dopo tre giorni di marcia snervante. Erano circa le otto pomeridiane. Il comando di Reggimento ed i relativi magazzini viveri erano sistemati nelle isbe russe, La sera stessa il battaglione di formazione venne diviso e suddiviso alle varie compagnie, che erano dislocate lungo le rive del fiume Don. (continua nel prossimo numero)
Apertura caccia 2008/2009 Il giorno 1 Settembre di quest‟anno si è aperta la caccia nei territori della Regione Sicilia. Ovviamente l‟avvenimento non poteva passare inosservato per tutti i soci dell‟ANUUMigratoristi Italiani della sezione provinciale di Cianciana, che il 30 Agosto si sono riuniti nella villetta del Dott. Pietro Leto, socio e sostenitore dell‟associazione sia provinciale che locale, per festeggiare nel migliore dei modi l‟apertura della caccia. Il significato che si è voluto dare a questa particolare serata vuole andare oltre quello che può avere una semplice scampagnata. L‟ANUU-Migratoristi Italiani intende trasmettere il vero senso dell‟amicizia, della cordialità e del rispetto reciproco, affinché si possa sempre essere uniti e compatti nella difesa della caccia, nel rispetto delle leggi, dell‟ambiente e di
tutto ciò che circonda il mondo venatorio. Il Presidente Provinciale Girolamo Pace intende continuare ad affrontare le problematiche inerenti la caccia per la difesa responsabile di essa; dà quindi un saluto particolare a tutti gli associati ANUU e a quanti vogliono avvicinarsi all‟associazione, che sarà sempre vicina a tutti i cacciatori di qualsiasi associazione. S.P.
Gande musica al Clock Tower Cafè Sabato 4 ottobre 2008 grande spettacolo musicale al Clock band che tiene alto il nome di Cianciana, e soprattutto il mio Tower Cafè, grazie alla Cianciana's Rock and Blues Band, un amico Carmelo Grano che mi ha fornito gli elementi per regruppo musicale formatosi a Parma nel 2001 inizialmente con darre questo articolo. Alfonso Salamone il nome di GSK Band, con i ciancianesi Carmelo Grano (cori e chitarra) e Dario Raffa (basso), il bivonese Vincenzo Mirrione (cori e chitarra) due ragazzi parmensi Alessandro Addis (batteria e percussioni) e Chiara Ponzi (voce). Il repertorio della band come si evince dal nome, è composto da brani rock e blues, che ha entusiasmato i frequentatori del Clock Tower, che hanno riservato alla band siculo-emiliana un' accoglienza calorosissima che i musicisti hanno molto apprezzato, esaltandosi e dando il loro meglio. La Cianciana's Rock and Blues Band si era già esibita riscuotendo grande successo venerdì 25 luglio a Parma in uno spettacolo sponsorizzato dal Comune di Parma torneranno ancora di scena venerdì 17 ottobre sempre a Parma nel locale “Le Follie”. Colgo l'occasione per salutare i componenti di questa
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Numero 5 – Ottobre 2008
ORGANIZZATO A CIANCIANA IL SECONDO CORSO PER GUARDIE VENATORIE In data 04/08/2008 è iniziato, presso la sede di Cianciana (AG), il secondo corso per guardie venatorie itticoambientali. Il corso è terminato il 18/09/2008. I docenti del corso sono stati: Taormina Francesco - Agente di vigilanza venatoria, Dott. Gagliano Giuseppe – Biologo, Sig. Ferraro Innocenzo - Laureando in Biologia - Università di Pavia, Dott. D'Angelo Gerlando - Medico veterinario, Ispettore superiore forestale Messana Francesco (Ispettorato forestale di Agrigento) Dott. Avv. Cicchirillo Domenico, Sig. Di Maria Alfonso - Operatore 118, Sig. Artale Antonino - Esperto in armi. Resta da aggiungere a questi docenti l'ornitologo Margagliotta Beniamino (esperto di parchi e riserve), che ha dato una lezione di ornitologia, parchi e riserve. E' degno di nota pure l'interessante intervento a conclusione del corso dell'avvocato Mauro Martorella, che rispondendo immediatamente e positivamente al nostro invito, ha contribuito con la sua grande esperienza di comandante nazionale delle guardie venatorie nel dare una lezione di legislazione nazionale e regionale (legge 157/92 e legge 33/97). Si ringrazia la ripartizione faunistico venatoria di Agrigento per la collaborazione. Un altro particolare ringraziamento va all'Ispettorato Forestale di Agrigento nella persona del dott. Mariano Nico-
losi per aver reso disponibile la docenza di suo personale a titolo gratuito. Un sentito ringraziamento va anche al dott. Amodei, responsabile dell'azienda demaniale della Provincia di Agrigento, per avere dato immediata autorizzazione alla visita della riserva S.Adriano, presso Burgio, che per la nostra associazione e soprattutto per gli allievi del corso è stata di grande utilità. Un altro ringraziamento va anche alla dott.ssa Campo per la celerità con la quale ha trasmesso le autorizzazioni con esito positivo. Ancora un ringraziamento particolare va alla dott.ssa Stefania D'Angelo, direttore della riserva naturale Torre Salsa, presso Siculiana, per avere acconsentito alla richiesta di docenza e nello stesso tempo alla visita della riserva. Un saluto per l'affettuosità dimostrataci in questo corso va al Maresciallo Capo Antonio Ditto, che con il suo fare ha dato ai corsisti un’utile lezione di legalità. Il Presidente Provinciale e Direttore del corso Girolamo Pace ringrazierà i docenti e gli allievi del corso consegnando loro delle pergamene a ricordo della partecipazione al corso, augurando che all'esame di idoneità siano promossi "almeno 30 allievi su 30".Infine il presidente provinciale Girolamo Pace ringrazia quanti si sono prodigati per la buona riuscita del corso.
Ing. Sergio Savarino
RICORDI DELLA VITA DI SEMINARISTA del canonico Antonino Scaturro (terza ed ultima parte) 51
Ma dal cuore non lo può cancellare Vi resterà per sempre E non solo nei suoi compaesani Ma in tutti quelli che lo conobbero.
52 familiari amare lacrime ebbero a versare Ma li sostenne tutti il Signore Tra non molto lo vedranno venerare Da tutti i cristiani. 53 Non chiediamo al Signore il perché Lo ha voluto così giovane chiamare Dio sa ciò che deve fare Di consigli bisogno lui non ha. 54 Sappiamo tutti che Dio è Nostro Padre Il padre vuole sempre il meglio per i figli Ed il meglio per tutti sapete qual è? Trovarsi nelle condizioni migliori. 55 Gerlando maturo da tempo già era Il Signore chiamava mentre lavorava Lo volle subito ricompensare Dando se stesso in eterno a possedere. 56 Aveva raggiunto gli stessi anni Che Gesù aveva quando salì il Calvario Dove muore per salvare noi tutti Lo stesso lavoro Gerlando ebbe a fare.
Mentre a Turiddu sta per salvare Anche a Giuseppe voleva convertire. 58 Turiddu muore tra le sue braccia Giuseppe l’arma non intende consegnare Torna indietro e guarda cosa combina Freddò Gerlando accanto a Turiddu. 59 A tutte gambe si mette a fuggire Ma l’insegue tutta Cianciana Arriva la forza e lui si rifugia In casa del suo genitore. 60 Facendosi scudo di due figli suoi Spera salvare la vita, ma invano Mentre spara contro i Carabinieri Viene colpito e anche lui muore. 61 Paga in terra la pena Giuseppe Sale in cielo l’innocente Turiddu Lo raggiunge il suo Don Gerlando Mentre si danna Giuseppe il caino. 62
La famiglia di Don Gerlando versò lacrime amare Dio e la Fede l’hanno sostenuta Non molto passerà e gioiranno di cuore Che il congiunto sopra gli Altari apparirà.
63 57 Stava assolvendo un fratello che muore Ucciso da un pazzo vagante
Lo portano nel cuore ed hanno in Paradiso Un eterno protettore. 64
I conoscenti e gli amici sempre lo ricorderanno Dispiaciuti con gli occhi del corpo Ma lieti per la speranza che hanno Di raggiungerlo nel seno di Dio.
65
Lui dal Cielo per noi pregherà Tutto otterrà in nostro favore Non dimentichiamo i suoi consigli Mettiamo in pratica ciò che ci ha insegnato.
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Nel Paradiso c’è posto per tutti Basta osservare le leggi di Dio Amare il prossimo come noi stessi Ed invocare i Santi del Cielo.
67 Non escludiamoci allontanandoci da Dio Abbiamo fede ed un giorno anche noi Come i Santi ci troveremo nelle braccia di Dio Non lo dico io ma lo conferma lo stesso Dio. 2 luglio 2007
Canonico Antonino Scaturro
Cianciana non vede Don Gerlando passare In mezzo a loro con il dolce sorriso
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La Voce di Cianciana
Numero 5 – Ottobre 2008
DA PARMA CARMELO GRANO CI HA INVIATO UN ELENCO DI ALCUNI STRAFALCIONI DELLA NOSTRA LINGUA ITALIANA, CHE VOLENTIERI PUBBLICHIAMO -Quando muoio mi faccio cromare. (Eccellente!) - Di fronte a queste cose rimango putrefatto! (Che schifo!) -Arriva il treno,hai blaterato il biglietto? (...) -Come faccio a fare tutte queste cose simultaneamente? Dovrei avere il dono dell'obliquità! (la torre di Pisa?) -Basta! Vi state coagulando contro di me! (trasfusione?) -E' nel mio carattere: quando qualcosa non va, io sodomizzo! (Stategli lontano!) -Anche l'occhio va dalla sua parte... (Si chiama strabismo...) -Non so a che santo riavvolgermi. (Una video cassetta devota...) -Avete i nuovi telefonini GPL? (No, mi spiace solo benzina!) -Il cadavere presentava evidenti segni di decesso. (Ma va?! Strano) -Prima di operarmi mi fanno un' autopsia generale. (Auguri!) -Abbiamo mangiato la trota salmonellata. (Ancora auguri!) -Vorrei un'aspirina in supposte effervescenti. (Quando si dice faccia da culo....) -Vorrei una maglia con il collo a volpino.(Non era lupetto?...) -Vorrei una pomata per l 'Irpef. (Herpes è difficile...) -Tu non sei proprio uno sterco di santo. (Menomale.) -E' andato a lavorare negli evirati arabi. (Contento lui...) A forza di andare di corpo mi sono quasi disintegrata. (O disidratata?Alla faccia della diarrea!) -Mia nonna ha il morbo di Pakistan. (...) -La mia auto ha la marmitta paralitica. (...e al posto dei cavalli ha le sedie a rotelle?) -Verrà in ufficio una stragista per il tirocinio. (Si salvi chi può!) -Sono momentaneamente in stand-bike. (L'attesa in bicicletta...) -Da vicino vedo bene, è da lontano che sono lesbica. (Aiuto...) -Mi sono fatta il Leasing al viso. (...pensavo un mutuo...) -E' inutile piangere sul latte macchiato. (Meglio farlo su un bel cappuccino....)
LA PAGINA POLITICO-AMMINISTRATIVA LA GIUNTA MUNICIPALE IN CARICA Sindaco Salvatore Sanzeri E-Mail sindaco@comunecianciana.it Vice Sindaco con delega alla Cultura-Programmazione-Bilancio, Profesor Giuseppe Vella, E-Mail giuseppe.vella@comunecianciana.it Laureato in Lettere Classiche presso l’Università agli studi di Palermo, è dirigente scolastico del Liceo Classico “ Luigi Pirandello di Bivona, istituto presso il quale ha studiato. E’ nato a Porto Empedocle il primo aprile del 1946. E’ stato presidente del distretto scolastico di Bivona. Cresciuto nell’Azione Cattolica, fin da giovanissimo ha avuto la passione per la politica ed è stato consigliere comunale per ben 4 legislature dal 1970 al 1993. Tra gli anni 1981 1982 ha ricoperto la carica di sindaco di Cianciana. Nominato vice sindaco nel giugno 2007 dal sindaco Sanzeri è stato riconfermato nell’attuale giunta Alfonso Perzia con delega alla Attività produttive e Sviluppo Economico-Manutenzione e Servizi a Rete. E-Mail alfonso.perzia@comunecianciana.it .Alfonso Perzia, è nato a Cianciana il 23/02/1960. Sposato con Caterina Ciccarello, ha tre figlie Valeria di anni 22, Daniela di 20 e Carla di anni 9. Conseguito il diploma di tecnico industriale e assolto gli obblighi militari ha iniziato l’attività di rappresentante di commercio lavorando per 12 anni, dal 1981 al 1993, presso il Consorzio Agrario Provinciale di Agrigento, gestendo l’agenzia di Cianciana. Collateralmente nello stesso periodo ha intrapreso un’attività imprenditoriale nel settore dell’edilizia, iniziando come ditta individuale e in seguito creando la società AGAP SRL e successivamente la Pavidur SRL, specializzata nel settore dei pavimenti industriali. Inoltre dal 1991 egli mantiene dei rapporti commerciali con la Saint Gobain Weber SPA, azienda multinazionale leader nel settore dei prodotti per l’edilizia. E’ alla sua prima esperienza amministrativa. Arch. Fabio Pulizzi con delega all’Urbanistica - Territorio e Ambiente-Patrimonio - Lavori Pubblici. E-Mail fabio.pulizzi@comunecianciana.it Fabio Pulizzi è nato a Palermo il 24/09/ 1974. Nel luglio del 1993 ha conseguito la Maturità Tecnica per Geometri presso l’Istituto Tecnico per Geometri Giovanni XXIII di Ribera con punti 55/60. Nel marzo del 2003 ha conseguito presso l’Università agli Studi di Palermo la Laurea in Architettura con la tesi I borghi contadini del periodo fascista, che tratta lo studio storico-culturale e strutturale dei borghi contadini. Relatore professor archittto Giuseppe Carta. Ha pubblicato Palermo centro storico, ricerche sul degrado,Tipografia Cortimiglia, Corleone 2002, volume che mette in risalto gli elementi di degrado del centro storico di Palermo. At t u a l m e n t e l ’ a r c h i t e t t o P u l i z z i p r e s t a l a s u a a t t i vi t à l i b e r o - p r o f e s s i o n a l e p r e s s o i l L a b o r a t o r i o d i A r c h i t e t t u r a & D e s i gn c o n s e d e a P a l e r mo.E’ alla sua prima esperienza amministrativa. Onofrio Abella con delega al Tempo Libero-Politiche Giovanili-Sport-Turismo-Politiche del Lavoro-Pari
Opportunità E-Mail onofrio.abella@comunecianciana.it Onofrio Abella, 49 anni, è coniugato con Angelica Dato ed ha 2 figli, Angelo e Giovanni Luca, rispettivamente di 23 e 20 anni. In possesso del diploma di Perito Tecnico delle Industrie Meccaniche, Onofrio Abella è dipendente dell’Ente Acquedotti Siciliani ed è in servizio da 15 anni nel vicino comune di Cattolica Eraclea. Eletto nella precedente legislatura nella Lista Insieme per la Città è stato eletto presidente del Consiglio Comunale il 21 novembre 2007, restando in carica fino al maggio 2008. Girolamo Caruso con delega ai Servizi Sociali - Famiglia - Volontariato. E-Mail girolamo.caruso@comunecianciana.it Girolamo Caruso è nato a Cianciana il 21 novembre 1967. In possesso del diploma di Maturità Magistrale conseguito nel 1989 presso L’Istituto Magistrale di Alessandria della Rocca. Coniugato con Franca Beatrice Montalbano ha un figlio, Stefano, di anni 10. Ha prestasto la sua attività lavorativa a Bergamo presso la Società Italcementi; ha lavorato come imbianchino a Trieste ed a Venezia e successivamente a Cianciana e nei paesi limitrofi. E’ alla sua prima esperienza amministarativa
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Numero 5 – Ottobre 2008
LE CARICHE DEL CONSIGLIO COMUNALE PRESIDENTE PAOLO FERRARO, VICE PRESIDENTE GAETANO NUARA Paolo Ferraro è nato a Cianciana l’8 aprile del 1963 ed impiegato ATA presso l’Istituto comprensivo di Cianciana. Presidente dell’ACLI di Cianciana, attivo sindacalista è entrato in politica nel 1990 ed è stato eletto consigliere comunale con il maggior numero di preferenze. Sempre rieletto è al suo quarto mandato, rieletto nella Lista Insieme per la Città. Sposato con la signora Giuseppina Perzia ha due figli, Antonio e Filippo rispettivamente di 13 e 10 anni. Ha cominciato la sua attività lavorativa nel 1986 in provincia di Como per trasferirsi nel 1990 nel paese natio, lavorando prima a Bivona e a partire dal 2000 a Cianciana. E’ stato sempre impegnato nel sociale come sindacalista e con il patronato ed è sempre al lavoro. Gaetano Nuara, consigliere comunale eletto nella lista Insieme per la Città, collegata al sindaco Sanzeri. E’ stato eletto vice presidente del Consiglio Comunale. Nato a Cianciana il 18 luglio 1948, sposato con la signora Maria Re ha tre figli: Matteo Antonio, Pietro e Giovanna. Impiegato presso il distretto sanitario di Bivona in pensione, da molti anni fa politica nelle fila prima del PSI e più recentemente nello SDI. E’ al suo quarto mandato come consigliere comunale e nella precedente legislatura ha già ricoperto la carica di vice presidente del Consiglio Comunale. NOTIZIE DALL’ANAGRAFE
N A S C I T E
M A T R I M O N I
Alessandro Tammuzzo di Tanino e Daniela, nato a Parma il 23 maggio 2008. Giada Biasolo di Roberto e di Marylina Alessi, nata a Tiene (VC) il 24/07/2008. Pietro Piazza di Nicolas e di Antonina Maniscalco, nato a Gravedona (CO) l’11 agosto 2008 Luke Abella di Alfonso e Clare Gale, nato a Luton (R.U.) il 25 agosto 2008 Davide Fratello di Benedetto e di Enza La Placa, nato ad Agrigento il 25 agosto 2008 Giuseppe Mirko Maria Ciraolo di Antonino e di Antonietta Alfano, nato a Corleone l’8 settembre 2008 Danilo Acquisto di Salvatore e di Silvana Amato, nato a Sciacca il 20 settembre 2008 Andrea Montalbano di Enzo e di Josephine Soldano, nato a Saint Chamond (Francia) il 4 ottobre 2008 Isodea Bartolomeo di Filippo e di Maria Ferraro, nata a Sciacca il 6 ottobre 2008 Lorenzo Carubia di Alessandro e di Anna Maria Pullara, nato a Santo Stefano Quisquina il 10 ottobre 2008
Giuseppe Forte e Roberta Di Lio, Bivona Chiesa Madre 16 luglio 2008 Gaspare Sanzeri e Maria Grazia Montalbano, Agrigento Chiesa di San Nicola 23 luglio 2008 Gianpietro Scarpinato e Maria Francesca Viola, Sciacca Basilica di San Calogero al Monte, 24 luglio 2008 Vincenzo D’Antoni e Antonella Pitarresi, Agrigento Chiesa Beata Maria della Grazie, 7 agosto 2008 Gianfranco Mula e Marilena Carota, Cianciana Chiesa Madre 12 agosto 2008 Pasquale Alba e Vincenza Falzone, Siculiana Chiesa del Crocifisso, 23 agosto 2008 Gabriele Arcuri e Giacomina Lucia Riggio, Cianciana Chiesa Madre 11 settembre 2008 Enrico Frabetti e Teresa Gagliano, Cianciana Chiesa di Sant’Antonio 13 settembre 2008
DECESSI Giuseppa Gattuso vedova Ferro, nata a Cianciana il primo agosto 1926, deceduta il 30 agosto 2008 Vincenzo Re, nato a Cianciana il 24 gennaio 1926, deceduto il 10 settembre 2008 Maria Cannatella in Vasile, nata a Cianciana il 15/09/1924, deceduta il 23/09/2008 Giuseppa Guida, vedova Albanese, nata a Cianciana il 22 febbraio 1919, deceduta il 12 ottobre 2008 DECEDUTI FUORI CIANCIANA Salvatore Vaiana, Luigi Frenda di anni 79, deceduto a Maasmechelen ( Belgio ) il 14 ottobre 2008 nato a Cianciana il il Alessio Di Maria, nato a Cianciana il 27 marzo 1933, deceduto a Harlow (Regno Unito) 16 settembre 19 ottobre 2008 1927, deceduto il Giuseppa Frenna, in Romeo, nata a Cianciana il 10/08/1937, deceduta a Bruxelles primo ottobre (Belgio) il 19/10/2008
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Numero 5 – Ottobre 2008
La Voce di Cianciana
Dolci vacanze A CIANCIANA Dolci vacanze a Cianciana per Giuseppe Re, la moglie Anna Bavuso Volpe residenti a Ashton U.L. (R.U.), Pasquale Bavuso Volpe, residente a Barcellona (Spagna) e per i coniugi Domenica Guastella e Giuseppe Cammarata residenti a Phenix-Arizona (USA).Nella foto ci sono anche la signora Vincenza Montalbano, Vincenzina e Vincenzo Di Rosa
UN GRUPPO DI TURISTI TEDESCHI IN VISITA A CIANCIANA
Alcuni giorni fa la nostra cittadina ha avuto il grande piacere di ospitare un gruppo di turisti tedeschi, propiziato dal nostro concittadino Alfonso Provenzano, residente ormai da molti anni in Germania dove si è sposato e dove tiene casa e famiglia. Alfonso, infatti, avendo saputo della presenza in Sicilia di alcuni tedeschi residenti a Marsberg, città dove egli risiede, ha avuto il desiderio di far conoscere loro il suo paese natale e i turisti tedeschi hanno accettato di buon grado l’invito a trascorrere alcune ore a Cianciana. La gita è iniziata con una visita al museo civico, dove gli ospiti sono stati accolti dal sindaco Salvatore Sanzeri che ha dato loro, a nome della cittadinanza, il benvenuto. Poi i nostri amici hanno fatto il giro del paese visitando piazze,vie, chiese, monumenti e concludendo il giro al Calvario. Successivamente i coniugi Provenzano hanno offerto ai cari amici tedeschi, presso la loro abitazione, un rinfresco a base di turtigliuna, dolci, limoncello e vino. LE RICETTE DI SANTO MANISCALCO, CHEF DELL’ANTICO RISTORO Santo Maniscalco (nella foto con Franco Bondì) è nato a Ribera il5 luglio del 1978. Ha frequentato l’Istituto Alberghiero di Sciacca. Ha lavorato in Germania, nel Nord Italia e recentemente in Sicilia. Da 3 anni è lo chef dell’Antico Ristoro. La Voce pubblica una sua ricetta : FARFALLETTE ALL’ANTICO RISTORO. Ingredienti per 4 persone: 220 grammi di farfallette, una melanzana, uno spicchio d’aglio, un etto di carne macinata, 200 grammi di pomodori maturi, un etto di mandorle tostate, prezzemolo quanto basta. Preparazione : fare rosolare l’aglio nella pentola, togliere l’aglio e mettere la melanzana con la carne macinata e fare cucinare da 5 a 8 minuti a fuoco lento; dopo aggiungere i pomodori maturi e fare cucinare per circa mezz’ora. Aggiungere al pomodoro un bicchiere d’acqua. Scolare la pasta e mescolare il tutto, cospargendo sopra le mandorle schiacciate con prezzemolo e servire.
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