La voce di cianciana n5 ottobre 2007

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Cianciana ‘na tuttu lu munnu, tuttu lu munnu a Cianciana! Numero 5 – Ottobre 2007

CONQUISTATA IN GRECIA

MEDAGLIA D‟ORO PER GIUSEPPE DIECIDUE RADUNO DI EUROPASSION NEL NOSTRO PAESE SFILATA DI MODA DELLA STILISTA PATRICIA MONTALBANO

IN QUESTO NUMERO Posta Spa : Tariffe più, servizi meno.- Per Alice

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Case in festa

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MEDAGLIA D‟ORO per GIUSEPPE DIECIDUE

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Quattro nuovi laureati

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GRANDE THEATRON

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Cianciana 2000

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Nuova Moda a Cianciana.Défilé di P. Montalbano

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Terra e fuoco di Mariapia Gambino

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Il Salotto della Poesia

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Graditi rientri . Notizie politiche

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EUROPASSION A CIANCIANA

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Notizie dall‟anagrafe

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Lu rabateddru di Salvatore Martorana

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Dolci Vacanze a Cianciana

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C O M E

E R A V A M O

Anno scolastico 1956 - 1957, classe prima elementare, maestra L. Crapanzano. La foto ci è stata inviata dal dottor Filippo Bavuso Volpe da Brusaporto (Bergamo).


Numero 5 – Ottobre 2007

La Voce di Cianciana Periodico bimestrale di informazione e di cultura, edito dall’Associazione Culturale “Sicily Kult” di Cianciana. Anno VII, numero 5 – Ottobre 2007 Direttore Responsabile: Enzo Minio Direttore Editoriale: Salvatore Panepinto Progetto grafico e fotografico Filippo Mattaliano, Stefano Panepinto Redazione: Andrea Arcuri, Antonino Arcuri, Rino Cammilleri, Agostino D’Ascoli, Fausto De Michele, Gaetana Gambino, Eugenio Giannone, Filippo Mattaliano, Nuccio Mula, Giusy Piazza, Alfonso Salamone. Direzione e Redazione: via Cavour, 3 92012 Cianciana (AG) Italy. Cellulare : 331 - 26.444.78 E-mail Se volete inviarci un messaggio via e -mail, chiamate al numero di telefono in alto. Vi sarà comunicato l’indirizzo. Conto Corrente Postale n° 17905977 Conto Corrente Bancario: vedi pagina 16 ! Autorizzazione Tribunale di Sciacca n° 5/01 del 26/09/2001. Spedizione a regime libero. Autorizzazione della Direzione Provinciale delle PP.TT. di Agrigento, settore commerciale Stampa: Tipografia Geraci - S. Stefano Quisquina (AG). Quanto espresso dai singoli autori, negli articoli firmati, non rispecchia necessariamente l’opinione del giornale. Gli autori, che sono del tutto liberi di esprimere il loro pensiero, se ne assumono implicitamente la responsabilità. © Copyright 2007 - Associazione Culturale “Sicily Kult” - Tutti i diritti riservati. Senza il permesso del Direttore Editoriale, la riproduzione totale o parziale di qualsiasi parte del giornale è vietata.

La Voce di Cianciana

POSTE SPA TARIFFE PIU’, SERVIZI MENO Un famosissimo ed efficacissimo slogan pubblicitario coniato in questi ultimi anni per invogliare la gente a recarsi ai vari supermercati è, come tutti sappiamo, PRENDI TRE E PAGHI DUE !!! Esso è senz‟altro più efficace del dire sconto del 33 per cento. Alla Posta Spa, invece, questo slogan sembra essere rovesciato nei termini : PAGHI TRE E PRENDI DUE ! Nei primi anni di vita della Voce abbiamo usufruito di una tariffa molto conveniente, quando esisteva la possibilità di scegliere tra tariffa ordinaria e tariffa posta celere. In questi ultimi anni la musica è cambiata, non c‟è più la possibilità della scelta, dal momento che, ormai, si può spedire SOLTANTO A POSTA CELERE. Celere dovrebbe dire veloce e quindi il giornale dovrebbe arrivare a destinazione in tempi brevi. Macchè ! Anche nell‟ultima spedizione il giornale è arrivato a destinazione con molto ritardo e ciò ci è stato confermato da diverse comunicazioni dei nostri abbonati, chi tramite telefono, chi tramite e mail, chi personalmente e tutti con la stessa frase : il giornale non ci è ancora arrivato. Ci hanno telefonato per esempio Francesco Dato, Modesto Abella, Francesco Taormina etc. Quest‟ultimo ci ha anche riferito del mancato arrivo anche a Giuseppe D‟Angelo e Filippo Di Noto. Abbiamo provveduto a fare un‟altra spedizione e dopo qualche giorno riceviamo una e-mail da parte di Francesco Taormina “Salvatore, il giornale è arrivato. E alla nostra domanda “ Quale è arrivato, quello con il timbro o quello con il francobollo?” Risposta:”Sono arrivati tutti e due insieme”. Con il francobollo dopo 5 giorni, con il timbro (prima spedizione) dopo 35. Posta celere? Un altro riscontro: il professor Ferdinando Cuffaro ha ricevuto il giornale dopo 23 giorni. Da Agrigento ad Agrigento ben 23 giorni! Questa ed altre esperienze ci inducono a fare una riflessione. Il servizio privato è veramente più efficace del servizio pubblico? Per la cronaca ecco le tariffe per la spedizione del giornale: verso l‟Italia 0,3109 EURO, verso l’Europa euro 1’45, verso le Americhe euro 1’50, verso l’Australia euro 1’80. Le tariffe dell’estero sono esattamente quelle che la Posta Spa applica allo sportello degli utenti. Tariffe più care e consegne con notevole ritardo. Anche questa è Italia. E aspettiamo la privatizzazione dell‟acqua. Salvatore Panepinto

PRESSO TUTTE LE FILIALI DEL BANCO DI SICILIA SPA SI POSSONO EFFETTUARE BONIFICI ESENTI DA COMMISSIONI PER

“ALICE”, UNA BAMBINA DI 3 ANNI AFFETTA DA UNA GRAVISSIMA E RARA MALATTIA LA CUI GUARIGIONE RICHIEDE UN COSTOSO INTERVENTO CHIRURGICO DI EURO 250.000,00 DA ESEGUIRSI PRESSO IL N.Y. MEDICAL CENTER (USA) INTESTAZIONE CONTO CORRENTE SU CUI EFFETTUARE LA DONAZIONE: FONDAZIONE ACCURSIO MIRAGLIA “PER ALICE” PRESSO LA FILIALE 3 DEL BANCO DI SICILIA SPA – PIAZZA G. NOCETO N. 65 – SCIACCA. CODICE INTERNO FILIALE : (8150) ABI: 01020 CAB: 83173 N.C/C : 106054

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Numero 5 – Ottobre 2007

CIANCIANA SUL TETTO DEL MONDO

IL GIOVANE SPORTIVO CIANCIANESE GIUSEPPE DIECIDUE CONQUISTA LA MEDAGLIA D’ORO “Il fenomeno Cianciana” ha colpito ancora. Grandissima soddisfazione per Cianciana e per lo sport. Giuseppe Decidue, 21 anni, è diventato campione del mondo a Porto Carrai in Grecia, vincendo la medaglia d’oro nell’arti marziale di Ju Jitsu, disciplina giapponese tra le più antiche. Giuseppe fa parte dell’ASD BUSHIDO SCHOOL sita in Cianciana in Corso Cinquemani Arcuri, associazione sportiva di cui è presidente, diretta dal Maestro palermitano Giuseppe Li Gotti. Nel XVI° campionato mondiale di Ju Jitsu, svoltosi in Grecia dal 27 settembre al 4 ottobre 2007 Giuseppe ha compiuto la sua straordinari impresa. Egli, nella categoria fino a 75 chili sparring dai 18 ai 39 anni, ha battuto atleti di tutti i continenti e in finale ha avuto ragione del rappresentante del Sud Africa, campione del mondo nel 2006. Straordinaria affermazione per l’ASD Buschino School di Cianciana che ha anche all’attivo ben altre due medaglie di bronzo nella categoria cinture blu, conquistate da Antonino Merendino e dallo stesso Decidue. Sabato 13 ottobre, presso il Centro Sociale, il sindaco Salvatore Sanzeri ha organizzato un incontro per felicitarsi con gli atleti Giuseppe Decidue, geometra, lavora come amministratore nell’azienda di stucchi e decorazioni del padre Michele. Appassionato di arti marziali ha cominciato a fare judo in una palestra di Ribera nel 2005. Poi ha saputo da un amico dell’esistenza di una palestra di Ju Jitsu a Bivona ed è proprio lì che ha fatto la conoscenza del Maestro Giuseppe Li Gotti, del quale è diventato allievo. Il 21marzo del 2006 per Giuseppe arriva il primo esame di cintura gialla e con esso la consapevolezza che facendo dei sacrifici, con grinta e passione, egli poteva arrivare in alto, dando soddisfazione al maestro che fin dal primo giorno ha creduto in lui. In seguito Giuseppe ha fatto 7 primi posti regionali di tecnica e dimostrazione, ha partecipato a due campionati nazionali, portando a casa un primo posto nel combattimento e un secondo posto di dimostrazione a squadre. Ha anche al suo attivo anche due primi posti interprovinciali, un quarto posto nel campionato internazionale svoltosi in Francia

Giuseppe Decidue e Antonino Merendino e con il Maestro Li Gotti ai quali ha consegnato una targa ricordo ed esprimendo la grande soddisfazione della città di Cianciana e sua personale per un traguardo così prestigioso che dà a Cianciana lustro e notorietà. I tanti ciancianesi che gremivano il Centro Sociale hanno avuto l’opportunità di assistere al video dell’evento sportivo, commentato in diretta dal maestro Li Gotti. La straordinaria serata si è conclusa con un rinfresco offerto dall’Amministrazione Comunale. S.P. ed infine le medaglie d’oro e di bronzo conquistate in Grecia. Alla Voce Giuseppe ha rilasciato la seguente dichiarazione: “Sono fiero di quello che ho fatto. Un particolare ringraziamento va al mio ente di promozione sportiva MSP Sicilia, al mio maestro che ne è responsabile, al consigliere provinciale Rolando Montalbano e al presidente della provincia Fontana che mi hanno aiutato sponsorizzando il viaggio in Grecia. Ringrazio di vero cuore il sindaco Sanzeri per la targa donatami e per il rinfresco per festeggiare il mio primo posto al mondiale. Mi impegnerò fin da ora per fare bella figura al prossimo campionato mondiale che si svolgerà nel 2008 a Gibilterra”. S.P. Nella foto in alto Giuseppe e Antonino felicitati dal sindaco Salvatore Sanzeri, da Rolando Montalbano e dal maestro Li Gotti. Foto in basso Giuseppe con la famiglia

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Numero 5 - Ottobre 2007

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Grande Theatron: sbanca in due rassegne Tre premi come miglior attore e due nomination

avolosa estate per la Theatron, che con “Pensione Pomodoro”, commedia brillante in due atti di Fiorenzo Fiorentini, per la regia di Giuseppe Antonio Pendino, riscuote un gran successo di pubblico nelle piazze di Cattolica Eraclea, Bivona, Cianciana, Villafranca , Lucca Sicula e Menfi, e di critica, aggiudicandosi, nella rassegna di Bivona, ben due premi con Mariarosaria Alessi, migliore attrice non protagonista (già miglior attrice protagonista a Bivona nel 2004) e con Matteo Ciaravella, anche lui miglior attore non protagonista. Nell’altra rassegna di Menfi, viene premiato Luca Montalbano come attore non protagonista, e nomination per Antonella Pullara (miglior attrice non protagonista) e ancora per Matteo Ciaravella (miglior caratterista). Ma la soddisfazione più grande si è avuta ogni volta che si nominava la Theatron, il numerosissimo pubblico menfitano ( un migliaio di persone) memorei delle risate che la compagnia gli aveva regalato poche settimane prima, applaudiva calorosamente quasi volesse ringraziare per la splendida serata. La commedia Pensione Pomodoro tratta di una modesta pensione di periferia in cui la direttrice Ninf a (Antonella Pullara), licenzia il vecchio cameriere Ciccu (Andrea Gaiteri) perché sordo e combina guai, e ingaggia tramite un’agenzia il nuovo cameriere Filici (Matteo Ciaravella) che verrà scambiato per l’atteso fidanzato americano dal siculo-americano don Ciccio (Giuseppe Pendino), padre della promessa sposa Carmelina (Daniela Montalbano), e dall’ aspirante fidanzato Guglielmo (Alfonso Salamone). La direttrice Ninfa scambia il medico (Pino Ciaravella) chiamato dall’amica cercamarito Assunta (Mariarosaria Alessi) per cameriere. Mentre la povera Santina (Annalisa Salemi) che non sopporta più lo

spasimante Pippinu (Luca Montalbano) s’inventa il malcapitato Filici come marito, che sarà cosi nell’occhio del ciclone, e dopo tante disavventure a causa anche della sua balbuzie riuscirà a dire chi sia. La commedia parte un po’ lenta, ma una volta stabilita la trama comincia un incalzante ritmo che andrà a chiudersi in un crescendo rossiniano, in cui tutti i personaggi interagiscono tra loro con vari equivoci che daranno vita a gag, sapientemente sottolineate da musiche e luci, che faranno scoppiare dalle risate. La Theatron, come ormai è sua abitudine, non si occupa soltanto di teatro, ma ha voluto dare vita ad una magnifica Festa del raccolto, animata dai ragazzi del Servizio Civile del progetto portato avanti dall’associazione stessa, ed ha realizzato un progetto che sarà una sorpresa per i prossimi mesi. Come consuetudine alla fine della stagione teatrale, tutti i soci hanno festeggiato col solito grande pranzo organizzato dal cuoco Totò Bosciglio, e animato dalla musica di don Sasà Pullara e dagli altri musicisti della compagnia. La festa ha dato l’occasione al presidente Andrea Gaiteri per ringraziare i ragazzi e invogliarli a partecipare allo spettacolo al chiuso che si terrà durante il periodo natalizio, dal titolo emblematico C’era una volta. Alfonso Salamone

Nella foto centrale la compagnia Theatron. A sinistra Mariarosaria Alessi e in alto la stessa con Antonella Pullara

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Numero 5 – Ottobre 2007

NUOVA MODA A CIANCIANA di Giovanna Montalbano Il sette agosto 2007, Patricia Montalbano, presenta alla scalinata della Torre dell’Orologio la sua prima collezione. La suggestiva atmosfera di quella notte, ha accompagnato gli abiti della giovane stilista tra gli applausi dei presenti e musiche elettrosperimentali. Il talento e la voglia di giocare con tessuti e colori sono il tratto distintivo della disegnatrice, che non solo ha voluto dar prova di saper scoprire le donne con accortezza e raffinatezza, ma anche di saperle rendere uniche e affascinanti. Nessun eccesso dunque, gli abiti possiedono personalità e stile, le sete e le stoffe che lei ha scelto, seguono morbide le linee del corpo delle modelle magre ma volutamente formose, e poi perle, luccicanti swaroski e fiori in seta a completare il tutto. Spiritosa ed elegante si presenta al pubblico fresca di vita , pronta a puntare su se stessa perché da sempre la moda è la sua passione. Io, come tanti altri amici e famigliari, ho avuto il grande privilegio di poterla seguire dalla creazione dei disegni all’organizzazione dell’evento. L’impegno, la costanza e il coraggio che ha

mostrato nel presentarsi come stilista, sono stati lodevoli , per questo tutti, dalle modelle ai curatori, l’hanno sostenuta con entusiasmo. La riuscitissima serata , rappresenta l’inizio di una serie di appuntamenti che vedranno Patricia ospite di eventi che interessano la provincia e la regione tutta. Il sedici settembre infatti, ha partecipato ad “Arrivederci Estate”, manifestazione culturale tenutasi a Sciacca per la chiusura degli spettacoli della stagione. Altri ancora saranno gli eventi che vedranno le donne di Patricia Fashion come protagoniste e sono certa che gli applausi saranno tutti per lei.

In alto a sinistra, Patricia Montalbano. Nella foto in alto un momento della sfilata in piazza orologio

Il SALOTTO DELLA POESIA AD OCCHI CHIUSI Sgattaiolando tra i cieli del vissuto a ramingar mi vedo nel passato in quell’allegro poggio desueto ove con altri lo sgambettar conduco. Senza remore ilar proseguo e di quel tempo nulla inficio neanche le cose veramente orrende e pur le sopportate malvicende. Mi rallegro nel vedermi ragazzo dardeggiato da quel sole impetuoso in quel leggiadro borgo affettuoso che mi dava sì tanto sollazzo. Colpito dal sorriso della gente corro, pur se qualche volta inciampo, vò l’allegra miseria saltando e inzuppato mi trovo di sudore. Altri tempi, altri usi e costumi, fra tanti – tutti – zii e cugini quando l’amor di mamma mi ammantava

quando incessante il far mi sovrastava. Giunsero poi notti insonni con amene serenate fatte alle ragazze amate E infine, tacchete, l’inatteso anno quaranta addosso mi calò, come plumbea casacca, che il mio passato adombrò. Da allora, fors’anche per mia colpa, ho perso l’afflato col paese mio. Or non lo vedo più tale qual era or parmi disunito divenuto. E per forza logica mi dico: Da allora tanto tempo è passato. Apro gli occhi e mi vedo invecchiato. Gaetano Alessi 4 OTTOBRE 2007

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Numero 5 – Ottobre 2007

EUROPASSION A CIANCIANA L’Associazione Settimana Santa di Cianciana ha avuto l’onore di ospitare nel nostro paese la “IV Assemblea NaNazionale di Europassion per l’Italia” ed il Convegno Nazionale Venerdì Santo tra folklore, fede e turismo. All’evento,svoltosi il 5, 6, e 7 ottobre 2007, hanno partecipato 20 Associazioni provenienti dalle varie regioni italiane. Ricordiamo che Europassion, la cui sede si trova a Nantes in Francia, raggruppa circa 80 Associazioni di 15 nazioni europee e l’Associazione Settimana Santa di Cianciana è l’unica della Sicilia a farne parte. Tra i vari interventi al Convegno, la Voce pubblica la relazione del dirigente scolastico, professor Francesco Cannatella.

Il Venerdì Santo in Italia tra fede, folklore e turismo. A tutti il mio buongiorno ed un cordiale benvenuto agli ospiti che onorano la nostra città. Grato per l’invito rivoltomi, mi limiterò a qualche annotazione, puntualizzando dei concetti esemplificativi della tematica di questa assemblea nazionale: Il Venerdì Santo in Italia tra fede, folklore e turismo. Necessario è un accenno alla Settimana Santa Cianciana che nasce nel 1994 per riprendere con estrema chiarezza programmatica una sacra rappresentazione, il Martorio dell’Orioles, dialettalmente lu Martoriu, che dal 1870 e fino al 1940 si è svolta nel Teatro parrocchiale della Chiesa del Carmelo. La rappresentazione fu ripresa dal 1950 fino al 1990 e nel 1968 nasce l’idea di portare il Martorio all’aperto. I luoghi chiusi, il teatro, con una netta separazione tra attori e spettatori, ne limitavano la partecipazione popolare. E Cianciana da allora diviene per una settimana scenario naturale, una città teatro, dove la gente del Cristo è nello stesso tempo spettatrice, comparsa, protagonista ed attrice. Preziosa occasione annuale quella offerta dalla Settimana Santa, e nel contempo da tutte le Europassion italiane ed europee, delle quali è presente qui una illustre rappresentanza, per rinnovare e far rivivere una vicenda tra lo storico, l’umano ed il divino di duemila anni fa. Un viaggio a ritroso nel tempo, fino a che Cianciana e Gerusalemme si congiungono e la storia di ieri diventa folklore, saggezza popolare, di oggi. Un meraviglioso frutto di tradizione cristiana, un sunto di fede genuina, un significativo momento per invitare tutti ed ognuno a rivisitarsi ed a ritrovarsi nella propria essenza più vera di figli del Padre. Utile, necessaria ed opportuna la drammatizzazione popolare, proposta da Europassion. Un discorso sul significato ed il valore del sacrificio divino, fatto senza parole dal popolo al popolo Il mostrare le sofferenze di un Innocente che si immola per la salvezza dell’umanità è di grande effetto scenico ma soprattutto ha un forte impatto emotivo sulle coscienze di coloro i quali cercano Cristo. In una realtà odierna distratta, smemorata, stordita dai beni materiali, i Vangeli e la Bibbia sono, spesso, libri con eleganti dorsi dorati, acquistati tra i più costosi e fastosi al fine di tenerli in bella mostra sul comodino, nello studio o nel salotto buono. Chi li vedrà, deve capire che quella è una famiglia che vive nella fede! Guai a pensare di aprirli o, peggio ancora, provare a leggerli, vi si troverebbero ammonimenti ed esortazioni che invitano a modificare in tutto od in parte la nostra vita per finalizzarla ai Cieli. E come si fa a rinunciare al lusso ed alle comodità, vittime e preda come siamo del consumismo di massa? Così la nostra realtà finisce con l’inseguire sempre più l’apparire piuttosto che l’essere. Certo di tanto in tanto qualche fugace segno di croce, a metà tra fede e superstizione, ci scappa, quasi di nascosto però, magari al passaggio di un corteo funebre, poi il Paradiso può attendere fino al prossimo funerale. Diu nni scanza! Dio ci liberi! E ci si segna. Così, talvolta, si è cristiani per comodo, per pigrizia e per opportunità. I problemi inerenti l’anima sono soffocati da

quelli di un corpo che chiede di esibirsi nello spazio e nel tempo. L’impegno di una vita per mostrarlo perfetto e secondo i dettami dell’ultima moda: abiti, borse, scarpe, trucchi, cinture, telefonini ingoiano ingenti risorse economiche. Pazienza! Disposti anche ad indebitarci, ad ipotecare beni e proprietà: importante è apparire e stupire gli altri. La preghiera, l’intimo colloquio con Dio, diventa un optional, qualcosa di difficile da inserire nelle numerose scadenze giornaliere. Non la mattina: Oh Dio, com’è tardi! Non durante la giornata: Oh Dio, come faccio? Non la sera: Oh Dio, che stanchezza! I nostri orecchi non riescono a sentire la voce dei fratelli che ci gridano il proprio bisogno. (Tra l’altro, detto tra noi, come si fa? Oramai molti chiedono aiuto! Troppi! Tanta gente vuole, chiede, domanda, insiste e non ci lascia respirare. Che fastidio poi quelli che elemosinano! Non basta l’invito a voce? No. Stendono anche il braccio e protendono la mano, quasi fino a toccarci. In fondo io la elemosina la faccio di domenica, durante la messa, quando posso andarci, e se devo dire la verità, offro sempre un euro. Lo lascio cadere nel cestino e mi piace sentirlo risuonare sugli altri centesimi. Tutti è giusto che sentano che io contribuisco alla solidarietà parrocchiale. E non con pochi centesimi. Offrirei, in carità cristiana, anche cinque euro nelle festività solenni se fossero di metallo. Una cannonata da far girare la testa a tutta la chiesa. Peccato! La carta non produce neanche traccia di rumore. E poi Dio lo sa che quando capita la limòsina la fazzu anche fuori dalla chiesa. I nostri occhi non riescono più a sollevarsi per guardare il Cielo, sembrano legati al terreno con grosse catene o come se la Terra fosse una potente calamita. E questo buon Gesù se ne sta sempre lassù in alto! Che gli costa scendere giù di tanto in tanto e starci più vicino. A dire il vero, affermano molte persone che Gesù ci sta talmente vicino, da cullarci tra le sue braccia. Io me ne sono accorto mai. Potrebbe farsi riconoscere meglio! Quando sono stato male, l’ho chiamato in continuazione. Egli conosce i nostri impegni: la spesa al supermercato ruba ore ed ore e per avere servito una pizza ci vuole un’intera serata. E si è mai trovato, con rispetto parlando, nel traffico cittadino? Per non dire della trasferta calcistica la domenica. La squadra del cuore va sostenuta sempre. Un impegno assunto solennemente al club. Peccato che a volte gli orari coincidano con la celebrazione della messa se no potrei andare più spesso in chiesa. Quante volte ho detto all’arciprete: Spostiamola al sabato la messa della domenica!

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Numero 5 – Ottobre 2007 La Pasqua, un appuntamento preparato dalla nostra Associazione, e da ogni Europassion, con grande entusiasmo e senza risparmio di sforzi fisici, economici e, giusto dirlo, anche familiari. Di anno in anno, sempre più cura, sempre più attenzioni affinché la lettura evangelica ed il suo messaggio vengano rispettati. Ed è meritevole la considerazione posta, e sempre da porre, per evitare che dal folklore, che non dimentichiamo in prima istanza è cultura di popolo, saggezza di popolo, si passi ad innaturali innesti folkloristici per inseguire finalità non formative ma solamente spettacolari o scenografiche. Un avvenimento annuale composito: il processo a Gesù, Cristo alla colonna, la condanna, la via Crucis, Maria, le pie donne, la Veronica, il tutto tra due file ininterrotte di uomini e donne che assistono e partecipano con commozione. Finzione scenica e realtà storica finiscono con l‟identificarsi. Di fronte alle rinnovate sofferenze di Gesù, i cristiani trovano un modo nuovo di pregare, divenendo ecclesia ed unendosi alle sofferenze di un innocente che paga per colpe mai commesse. Per una volta i cristiani non si lavano le mani come Pilato, ma sentono il carico della propria parte di responsabilità. E nella Pasqua nascono uomini nuovi che si muovono nella luce di Cristo. Fosse ogni giorno Pasqua! Settimana Santa, vissuta in un connubio di fede e di folklore con un innesto conseguenziale: il turismo. Numerose comitive, spesso provenienti dalle più lontane province siciliane, si ritrovano ospiti della nostra città, per assistere e per partecipare con emozione alla drammatizzazione che oramai ha assunto livelli di notorietà regionali. Un momento importante per la nostra comunità è l‟ospitare

perché ciò crea sentimenti di amicizia e di solidarietà ma anche perché da esso ne deriva un fatto economico apprezzabile e significativo, specialmente in realtà economiche stagnanti. Occorrerebbe certo una ragnatela di proposte e di interessi concentrici sulla nostra Cianciana per potere offrire diversificate occasioni di conoscenze storiche, religiose, culturali ed umane, dislocate nel territorio per far sì che si crei un‟abitudine turistica. A ciò la Settimana Santa può partecipare a buon diritto ma chiaramente non può da sola gestirla. Escursioni, visite, gite … e qui il discorso ci porterebbe alle strutture stabili da supporto, oggi quasi inesistenti. La brevità è d‟obbligo per non stancare ed allora mi avvio a concludere: - se la Settimana Santa Cianciana promuove teatro religioso, - se finanzia pubblicazioni storiche e religiose, - se propone Sacre rappresentazioni, - se organizza iniziative culturali come il Convegno odierno, - se promuove la ricerca per annunciare il messaggio evangelico, non meraviglia se essa rappresenta Cianciana e ne porta la voce nell‟Europassione italiana ed europea, unendo la propria voce là dove di Cristo si parla, attivando forme di solidarietà tra le Passioni. Per questo voglio rivolgere un invito ed un ringraziamento al presidente D‟Angelo ed a tutti coloro che rappresenta: continuate a lavorare nel nome di Cristo, grazie. francesco cannatella

Sono ormai trascorsi due anni dalla scomparsa del cavaliere ufficiale Salvatore Martorana, avvenuta il 28 agosto del 2005. Residente da anni nella città di Milano, era stato funzionario delle Ferrovie dello Stato. Fuori dagli impegni di lavoro, amava dedicarsi allo studio e alla ricerca delle cose di Sicilia, passione questa che lo ha accompagnato per tutta la vita. Iscritto all‟Ordine dei Pubblicisti a partire dell‟anno 1988, aveva prestato la sua collaborazione alla rivista L’Osservatorio Ferroviario presso il quale aveva avuto pubblicati dei saggi soprattutto sul movimento felibrista siciliano e sul suo rappresentante più prestigioso, il poeta ciancianese Alessio Di Giovanni. Ciancianese fino al midollo ha voluto essere seppellito nella sua cittadina. Per ricordarlo La Voce pubblica un suo piccolo saggio dal titolo Lu Rabateddru di Cianciana.

Lu Rabateddru di Cianciana (Valplatani) In lingua araba Rabato sta per sobborgo. Io credo di dover dire, senza tema di essere smentito, che il nucleo abitativo e il giardino che c‟era all‟interno del portone “Roccaforte” di Cianciana, oggi chiamato “Portone di San Rocco”, costituiva l‟abitazione principale del “Rabat” di Kalat‟ Iblatanu. Questo pensiero nasce dopo aver visitato il quartiere e aver parlato con la gente del luogo. C‟è ancora un nucleo di abitazioni fatto di muratura con pietra “giuggiulena” che fa capo al “Portone Roccaforte” e raggiunge in salita la Chiesa Madre, estendendosi ad angolo retto fino al “Serrone” onde l‟area urbana si sviluppa a forma di triangolo rettangolo. Seguendo attentamente il racconto dei paesani, le famiglie di questo rione traevano sostentamento dalla lavorazione della “giummarra” (palma nana: impropriamente detta cerfuglione) onde l‟appellativo dato ai Ciancianes, oltre quello di “Surfarari” (zolfatai) era di “Giummarrara” e “curdiciddrara” (cordicellai). Bisogna sapere, caro lettore, che per una buona lavorazione della “giummara”, oltre la qualità della piñata, occorreva una buona acqua potabile sia per ammorbidirla (tenendola a bagno) sia per biancheggiarla (esponendola al sole) e quel luogo era il più ameno perché esposto a Mezzogiorno ed in leggero declivio. Ricordiamo che fino agli anni „50 e forse anche ai „60 era un punto forte di produzione di prodotto finito (Zimmila, cordicella, cappelli di cerfuglione, scope, coffe ecc…) per le fiere della provincia e che ogni famiglia portava al mantenimento di un animale da soma (asino, mulo o cavallo) per l‟approvviggionamento della “giummarra” che si andava a procurare in tutto il territorio della “Valplatani”: dal monte delle Rose al Mare di Sciacca. Salvatore Martorana

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Numero 5 - Ottobre 2007

Nozze di diamante

NOZZE DI DIAMANTE PER I CONIUGI

ANGELO DI PRAZZA E PIETRA CARUBIA CIANCIANA 27 SETTEMBRE 2007

80° compleanno per il signor Girolamo Carubia, festeggiato a Liverpool (R.U.), dove risiede, il primo luglio 2007. Nella foto il festeggiato con da sinistra la figlia Ninetta, la moglie Pina Borsellino e le figlie Concetta ed Enza.

Sposi Giuseppe Martorana e Antonella Tamburello, Ribera - Chiesa Madre, 22 settembre 2007

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Numero 5 - Ottobre 2007 FOTO A SINISTRA Nozze dâ€&#x;argento per GIUSEPPE PERCONTI e CONCETTINA ARFELI Cianciana Chiesa Madre, 22 luglio 2007 FOTO A DESTRA Cinque anni per ALICE PULLARA festeggiati a Noceto (Parma), il 12 settembre 2007

80° compleanno per Salvatore Vaiana, festeggiato a Cianciana il 16 settembre 2007. Nella foto il festeggiato con la moglie Rosalia Panepinto, la figlia Antonella, il genero Gaspare Gullotta e i nipoti Carmelo, Salvatore e Francesca.

Sposi Roberto Zarzana e Annarita Cannatella, Erice - Chiesa di San Cataldo, 22 settembre 2007

N A S C I T E Agnese Marino, di Alessandro e di Giusy Battaglia, nata a Sciacca il 18 luglio 2007

Domenico Marino di Antonino e di Katiuscia Mannino, nato a Santo Stefano Q. il 16 agosto 2007

Maria Ambra Mannino, di Calogero e di Vanessa Vella, nata a Santo Stefano Q. il 2 ottobre 2007

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Numero 5 - Ottobre 2007

La Voce di Cianciana

ALL’ANAGRAFE NON PIU’ GIOVANISSIMI, MA PUR SEMPRE GIOVANI, SICURAMENTE NELLO SPIRITO, QUATTRO NUOVI LAUREATI, TRE CIANCIANESI, FRANCESCO TAORMINA, ABITANTE A MASLIANICO, IL PITTORE ANDREA ARCURI, LIVIA ORLANDO E SUO MARITO, CIANCIANESE DI ADOZIONE, FRANCESCO PAOLO POLIZZI Confetti rossi per i coniugi Livia Orlando e Francesco Paolo Polizzi che il 9 maggio 2007 sono stati proclamati dottori in Fisioterapia presso l‟Università di Chieti. Importantissimo traguardo quello raggiunto dalla nostra concittadina alla quale tutta la redazione del giornale formula le più sincere congratulazioni, estesi anche al marito, complimentandosi per la sua forza d‟animo che le ha consentito sempre di superare le avversità della vita. Recentemente Livia, dopo avere avuto il trapianto del rene e del pancreas nella città di Miami, Florida, nel 1996, ha dovuto essere sottoposta ad un altro trapianto del rene. La donatrice è stata la mamma, per tutti la ‟za Nardina, un‟istituzione a Cianciana che per tanti anni ha gestito, come sappiamo, un bar identificato con il suo nome. Recentemente, dopo tantissimi anni di lavoro sia all‟estero (Australia, Regno Unito) che a Cianciana, è andata in pensione e, da persona che non riesce a essere inattiva, ha già messo in cantiere la stesura di un libro autobiografico per narrare gli episodi più importanti della sua vita, a volte lieti, a volte tristi. Livia e la mamma Nardina, approfittando dello spazio de La Voce, salutano parenti ed amici disseminati nel mondo, cominciando da quelli di Miami, le famiglie Raffa e Setticasi, passando per Pasquale Bavuso Volpe e concludendo con i parenti dell‟Inghilterra, del Canada e dell‟Australia. Salvatore Panepinto (nella foto Livia e Paolo con i genitori Pietro e Nardina Orlando, Concetta e Vittorio Polizzi)

Centodieci e lode, menzione speciale e dignità di pubblicazione della tesi: un giorno indimenticabile quello della laurea dell‟artista ciancianese più rinomato in campo internazionale IL MAESTRO ANDREA ARCURI PROCLAMATO DOTTORE IN ARTI VISIVE e Il Maestro Andrea Arcuri il 7 settembre scorso si è brillantemente laureato in Arti Visive e Discipline dello Spettacolo, Facoltà di Pittura, presso l‟Accademia di Belle Arti “Michelangelo” di Agrigento, nella sessione autunnale dell‟Anno Accademico 2006 / 2007, discutendo brillantemente una tesi intitolata “Canto d‟Amore al Ricordo – tragitti ed impegni di tutela della memoria storica, etno-antropologica e tradizionale della Sicilia: la valorizzazione del territorio di Cianciana e della Val Platani attraverso i segni della pittura”. Il neo Dottor Arcuri ha meritato ed ottenuto non soltanto la votazione massima (110 / 110 e lode) ma anche un‟ulteriore speciale “menzione” d‟encomio che equivale anche al conferimento della dignità di pubblicazione di questo saggio destinato a diventare un ineludibile punto di riferimento nell‟ambito della sempre più vasta bibliografia dedicata ai vari aspetti del territorio ciancianese. Relatore della tesi, il Ch. mo Prof. Nuccio Mula, nostro apprezzato amico e collaboratore, scrittore e critico multimediale, docente universitario di Filosofia dell‟Immagine, Teoria della Percezione Visiva, Psicologia della Forma e Teoria della Comunicazione, da sempre critico “ufficiale” del Maestro Arcuri nonché fra i pochissimi studiosi italiani chiamati a far parte di due esclusivi sodalizi professionali di Parigi, l‟Associazione Internazionale Critici d‟Arte e l‟Associazione Internazionale Critici Letterari; Presidente della Commissione di Laurea, accanto al Direttore dell‟Accademia di Belle Arti “Michelangelo” (il Ch. mo Prof. Alfredo Prado), il Ch. mo Prof. Franco Nocera che ha molto apprezzato la tesi del candidato, un ampio saggio di oltre 200 pagine in cui, Arcuri ha analizzato la “memoria storica siciliana”, con particolare riferimento a letterati ed artisti che se ne sono occupati ai massimi livelli (dagli scrittori Andrea Camilleri e Vincenzo Consolo ai pittori Gianbecchina, Migneco e Rigano) ed infine al nucleo centrale dello studio, ovvero la “memoria storica” di Cianciana

del territorio della Val Platani, in cui Arcuri ha citato esponenti storici dell‟impegno letterario e saggistico della Val Platani (primo fra tutti Alessio Di Giovanni) e pressoché tutti i protagonisti dell‟impegno di promozione e difesa della “ciancianesità”, fra i quali Eugenio Giannone, Francesco Cannatella, Rino Cammilleri, Agostino D‟Ascoli, Domenico Ferraro e la sua “Istituzione culturale Alessio Di Giovanni”, Salvatore Panepinto ed il giornale “La Voce di Cianciana”, da lui fondato, diretto e divulgato fra tutti i ciancianesi d‟Italia e del mondo; e lo stesso Nuccio Mula,orgoglioso “ciancianese d‟origine” (suo papà l‟indimenticabile Prof. Mimmo Mula, figlio di Alfonso Mula e Nina Di Rosa) e che, a conclusione dell‟esame di laurea, ha voluto rendere omaggio ad Andrea Arcuri leggendo pubblicamente una poesia a lui dedicata (e che pubblichiamo) accolta con grande commozione e molto applaudita dalla Commissione e dal folto pubblico presente nell‟Aula Magna dell‟Accademia. Al neo Dottor Andrea Arcuri i complimenti del nostro giornale per questa sua prestigiosa affermazione con cui ha concluso il suo ufficiale “cursus studiorum”, affiancandolo al suo già considerevole e pluripremiato “curriculum” artistico. Per la cronaca, il Maestro Andrea Arcuri, nei primi di dicembre, sarà fra i protagonisti dell‟autorevole Rassegna “Reggio Emilia Arte”. Salvatore Panepinto

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La Voce di Cianciana

Numero 5 – Ottobre 2007

Una poesia di Nuccio Mula sulla pittura di Andrea Arcuri Pentagrammi di Sogno tracciano solchi ai segni riconsegnando al Cuore le presenze d‟un Tempo ritrovato

torri campane sedie focolari lenzuola bianche avvinte ai davanzali Giochi di bimbi cui mai più giocammo Campagne solitarie eremi oasi tronchi fioriti di cromìe e profumi cespugli avvinti a tracce di passato stemmi svuotati a incorniciare il cielo

E ha respiro d‟Eterno la Nostalgia che scava nel Ricordo estraendovi gemme Inizia il Sogno in estasi di Luce

Sguardi profondi per magie d‟incanto e visi senza volto a criptare afflizioni candele accese a liturgie di fuoco che donino acqua e grano e terra e cielo

Mura di cinta additano il Cammino Antiche pietre tornano alla Vita Finestre aperte invocano Speranze

La Luna cede a melodie d‟Amore mentre le case vegliano l‟idillio celando gli occhi in un incanto muto che dona echi di cori a labbra chiuse

Rituali di Memoria evocano apparizioni dal profondo dell‟anima Strade scale cortili piazze vie bàsole che risplendono di passi semi sgranati in gesti da rosario dinanzi a porte aperte

E il Sogno è Canto al sorgere del Buio Nuccio Mula per Andrea Arcuri

Brocche cesti violini fichidindia pane di casa arso di fragranze

LAUREA IN FILOSOFIA PER FRANCESCO TAORMINA Confetti rossi anche per il nostro amico Francesco Taormina, laureatosi il 5 luglio 2007 presso la Facoltà di Filosofia dell’Università agli Studi Milano, discutendo una tesi dal titolo IL PROBLEMA DEL GUSTO NEL „700 (CON APPENDICE ENOLOGICA). Relatore il chiarissimo professor Elio Franzini, ordinario di Poetica e Retorica ed Estetica Quattro presso la Facoltà di Filosofia. Della tesi di Francesco La Voce pubblica le Conclusioni : una piccola storia in memoria della buon'anima dello zio Peppi Conti, il ragioniere del comune, padre di Ada e Franco.

Conclusioni “Le vacanze estive terminavano con la vendemmia, prima dallo zio Peppe, poi dallo zio Giovanni. Dopo, tornavo a scuola, riassorbito dall’umido e dalle nebbie del dolce fantasma del lago, con l’infinita avventura. La vendemmia era l’ultimo accento conviviale, perché poi, chissà quando ci saremmo rivisti. Ricordo in particolare un anno, verso i quindici o sedici anni, in cui lo zio Peppe raccontò alla moglie Anna di averla sognata mentre la guardava dal buco del timpagno della botte di vino bianco Insolia. Di chiaro essa non capiva, come potesse lei essere così guardata. Le spiegò che lui era dentro la botte assieme a tutto il vino, e mentre la guardava, provava un gran gusto, un forte senso di soddisfazione perché riusciva a percepire ogni colore, ogni essenza, ogni sapore del vino in un solo momento. Continuò a spiegare che ogni cosa che percepiva era come fosse parte di una sinfonia. Gli odori, i sapori e i colori erano diventati musica, in tal modo ch’ egli era riuscito in un solo momento a conoscere ogni arcano segreto del nettare. Sì, finendo di raccontare: << tutto questo può sembrare pazzia, ma non è che pura conoscenza, e le cose solo così si guardano>>”

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Numero 5 – Ottobre 2007

Cianciana 2000 comincia la nuova stagione con tante novità Cambiati allenatore, portiere, sponsor e stadio Grandi novità a tutti i livelli per l’A.S.D. Cianciana 2000, ad iniziare dall allenatore, con l’ avvicendamento tra il maestro mister Scalia che ha lasciato non per scelta tecnica del presidente Paturzo ma per problemi legati al lavoro (visto che si tratta di dilettanti) con l’allievo Ciccio D’Anna, che coprirà il doppio ruolo di allenatore-giocatore. Sono cambiati anche alcuni giocatori chiave: sono arrivati l’attaccante Li Castri e il portiere Piazza, per rimpiazzare le partenze di Abbene, Virgadamo e del ciancianese Manazza che è salito di categoria andando a giocare a Mazzara. Tra le tante cose nuove ci sono lo sponsor “François Viola” e momentaneamente lo stadio, visto che i ciancianesi in attesa che si completino i lavori al Comunale, disputano le partite casalinghe nello stadio Novara di Ribera. In campionato si parte un po’ a rilento, con due pareggi entrambi per 2-2, uno in casa all’esordio contro il Riviera Marmi con reti biancoverdi di Li Castri che timbra subito il cartellino, e Siracusa, l’altro a Sommatino con doppietta di Guida che si candida di nuovo a capocannoniere della squadra.

Prima sconfitta alla terza giornata, Dattilo-Cianciana 2-1, con Li Castri che mette a segno la sua seconda rete in tre gare. La battuta d’arresto di Dattilo scuote il Cianciana che inanella una serie di tre vittorie consecutive: 4 -1 in casa contro il Valderice con tutti gli attaccanti a segno, doppietta di Li Castri, gol di Guida e del capitano Alfano, 2-1 corsaro a San Castaldo, con la seconda doppietta stagionale di Guida, e conclude la mini serie contro i rivali storici dell’Empedoclina, compagine contro cui negli anni ’80, il Cianciana dava vita a vere e proprie battaglie in un comunale stracolmo di gente tinta di bianco e verde, a segno chi se non i ciancianesi doc Guida e Alfano? Alla settima giornata il Cianciana si ferma, perde a Palma di Montechiaro per 2-0, contro i padroni di casa del Mondial Sporting Club. Dopo sette giornate l’A.S.D. Cianciana 2000 si trova al sesto posto in classifica con 11 punti a soli 4 punti dalle due capolista Riviera Marmi e Campobello di Licata. Alfonso Salamone

CLASSIFICA Riviera dei Marmi e Campobello di Licata 15 pt, Mondial SC 14 pt, Canicattì e Ribera 1954 13 pt, Cianciana 2000 11 pt, SC Marsala, MAST Favignana e Sommatino 9 pt, Sancataldese, Valderice ed Empedoclina 8 pt, Buseto e Raffadali 5 pt, Dattilo 3 pt, Corleone 2 pt.

TURISTI DEL TRAPANESE A CIANCIANA Con l’organizzazione dalla Mothia Viaggi di Marsala, giornata turistica a Cianciana per un gruppo di turisti provenienti da Marsala, Strasatti, Petrosino e Mazara..I nostri amici hanno visitato il paese accompagnati dal professor Eugenio Giannone ed hanno assaporato un succulento e genuino pranzo presso il ristorante Antico Ristoro a base di vari tipi di antipasti locali, pane con olio ed uovo, salumi e formaggi, lumache, funghi trifolati, fave a bozza, olive, bacon, cavatelli alla zolfatara con salsiccia, pomodorini, fave e finocchietto selvatico, spaghetti al ragù di cinghiale. E poi ancora salsiccia, agnello al forno, bollito di manzo etc. Il tutto allietato da un’allegra orchestrina costituita da Gaetano Marino, Filippo Milillo, Paolo Termini e Gaetano Croce. Che pranzo!!! Ma non è finita qui. I turisti hanno anche assaporato in terrazza della ricotta fresca e della tuma fatte seduta stante, mentre Gaetano Marino rallegrava l’ambiente con la sua fisarmonica. Ancora una volta Cianciana conferma la sua vocazione turistica e l’alto senso dell’ospitalità. S.P. (nella foto a sinistra Raffaele Impallari consegna al capogruppo signor Gaetano Basile un piatto in ceramica raffigurante lo stemma di Cianciana. Nella foto in alto l’orchestrina)

Sempre viva a Cianciana la passione per il ricamo, arte alla quale si dedicano le brave massaie e non solo. D’altronde il proverbio non recita “ Impara l’arte e mettila da parte?. Può ritornare sempre utile fare dei ricami nel tempo libero. E’ con questo spirito che alcune ciancianesi si sono iscritte ad un corso di ricamo della durata di 20 ore che si è svolto quest’anno presso la scuola elementare di Cianciana. Insegnante la professoressa Giuseppina Greco.

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Numero 5 – Ottobre 2007

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“TERRA E FUOCO”: UNA ALCHIMIA CHE DIVENTA FORMA, UN PONTE CHE UNISCE LA REALTA’ CERAMICA DI BURGIO E LA PRODUZIONE ARTIGIANALE DEGLI ARABI DI AGRIGENTO di Mariapia Gambino

M

olto diverso l’elemento decorativo, non del tutto dissimile l’aspetto formale, certa è quella che potremmo definire una continuità nel tempo dell’impiego di materie prime e soprattutto dell’utilizzo di antiche tecniche, che per nostra fortuna il dinamismo tecnologico ha risparmiato. Parliamo della produzione ceramica di Burgio, piccolo centro dell’agrigentino e di quella che un tempo fu dei musulmani nell’Agrigento del Medioevo. Circa otto secoli separano queste distinte produzioni artigianali, ma è sicuramente alla caparbietà per la salvaguardia e all’impegno di perpetuare le proprie tradizioni, che va attribuita la sopravvivenza di certe tecniche. Era il 1955, quando un importante e casuale scavo eseguito in località Santa Lucia, fece riemergere dopo secoli di giacenza sotto il suolo agrigentino, cinque fornaci per la produzione ceramica, che attestano un’attività ininterrotta fra l’XI ed il XIV secolo. E fu solo nel luglio del 1960, che queste fornaci vennero portate ufficialmente alla luce e grazie al lavoro costante e all’interesse appassionato di uno storico come Antonino Ragona, il materiale rinvenuto si trova oggi conservato ed esposto presso il Museo Regionale della Ceramica di Caltagirone, mentre altri esemplari sono siti presso il Museo Civico di Agrigento e il Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza. Tre delle dette fornaci sono attribuite al periodo normanno - svevo, sotto il quale dominio gli arabi continuarono a lavorare fino alle ribellioni degli anni 1223 e 1225, che determinarono la loro definitiva cacciata dal territorio agrigentino per mano di Federico II. Le ceramiche recuperate da queste fornaci sono costituite da vasellame di uso quotidiano semplicemente decorate, ma con una peculiarità tecnica, che caratterizza questa produzione e che è motivo di studio ormai da anni. Si tratta di una tecnica detta di “Schiaritura del corpo ceramico”, che gli stessi artigiani maghrebini praticavano addizionando acqua di mare all’impasto argilloso. Il sale presente nella acqua, durante la cottura del vasellame, produce un processo chimico che a cottura ultimata conferisce all’oggetto una colorazione giallo paglierino, piuttosto che rossastra, come avviene per la semplice terracotta. Il colore chiaro del supporto permetteva all’artigiano di decorare direttamente sul corpo nudo dell’oggetto, che solo successivamente veniva invetriato. A differenza di quanto avveniva nelle botteghe del nord della penisola, dove si faceva uso del cosiddetto “engobes”, ovvero un rivestimento ricavato dall’argilla sciolta in soluzione acquosa, che fungeva da fondo ai colori e all’invetriatura piombifera. Questo significa che le maestranze arabe di Agrigento, scavalcando una fase di lavorazione, ovvero quella dell’ingobbiatura, risparmiavano sui costi di produzione ottenendo comunque il medesimo risultato. Ciò che resta

di quella magnifica produzione artigianale, di una Sicilia che fu il cuore pulsante del Mediterraneo nel Medioevo, non sono soltanto i numerosissimi reperti custoditi nei musei sopra elencati, ma anche una sintesi di gesti e di impiego di materie e tecniche che si traducono nella produzione genuina di alcuni artigiani di Burgio, in particolar modo del ceramista Giuseppe Caravella, che potremmo quasi definire “l’ereditiere” della vivace attività produttiva dei musulmani di Agrigento. E’ lo stesso impiego di acqua salata addizionata all’argilla, che ritroviamo nella bottega del Caravella, è la stessa procedura tecnica, è lo stesso risultato finale, è la “sopravvivenza di una tecnica antica”. Burgio vanta una tradizione ceramica secolare, raggiungendo e addirittura superando in primato commerciale la vicina Sciacca, durante la seconda metà del XVII secolo, ma la produzione di maioliche (ceramiche con rivestimento stannifero) di quell’epoca venne definitivamente soppiantata a partire dal XX secolo, dalle ceramiche a invetriatura piombifera, quella che viene classificata come “Ceramica Popolare” e che tuttora viene realizzata. E’ stato durante un incontro avvenuto nel dicembre 2006, con la presenza dei Professori Vito Ferrandelli di Burgio e Giuseppe Burgio di Santa Elisabetta, che l’artigiano Giuseppe Caravella ci ha gentilmente illustrato la procedura della particolarissima tecnica di schiaritura, che ricalca in pieno quella impiegata dalle maestranze maghrebine di Agrigento otto secoli prima. Non è stata questa una scoperta, perché avendo diversi anni addietro, condotto uno studio in materia e lavorato presso i laboratori di restauro del Museo di Caltagirone sui reperti rinvenuti nel 1955, eravamo già a conoscenza di quello che definiremmo “il filo conduttore” tra l’artigianato ceramico di Burgio e quello Medievale di Agrigento. Piuttosto è stata una conferma viva, che si è caricata di entusiasmo e di emozione. Un laboratorio artigianale, in un piccolo paese di provincia, Burgio, dove il tempo sembra aver smarrito gli insulsi meccanismi della frenesia del quotidiano e semplici gesti si traducono in concrete forme: la “Cannata”, lu “Ciascu”, la “Giarra”, la “Grasta”, lu “Bummulu”…e dove “Terra e Fuoco” in un connubio perfetto, hanno un solo nome: “Ceramica”.

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Numero 5 – Ottobre 2007

La Voce di Cianciana

GRADITI RIENTRI NEL PAESE NATIO Dopo 47 anni di vita trascorsi all’estero, fatto eccezione per un periodo di 5 anni a Cianciana, rientra definitivamente in paese Filippo Milillo. Ha abitato a Schoenenwerd in Svizzera. Ne è passato di tempo dal quel lontano 1959, quando egli ha lasciato il paese. Il signor Filippo ha prestato la sua attività lavorativa in una fabbrica di scarpe, successivamente in una fabbrica che produceva cavi elettrici. Nel 1961 si è sposato con la signora Rosa, di nazionalità svizzera: Dal matrimonio è nata Angela, sposata con due figlie e che recentemente è diventata nonna. Tornare a Cianciana era per Filippo e

anche per la signora Rosa un grande desiderio, realizzato quest’anno, quando è arrivata l’età pensionabile. A Cianciana Filippo ha ripreso a coltivare i suoi passatempi preferiti, al primo posto la musica ma gli piace recarsi in campagna a raccogliere funghi, asparagi, finocchietto selvatico etc. A casa trascorse del tempo adoperando il computer. “ Da quando sono tornato a Cianciana, non mi annoio mai – ci dice Filippo – e vorrei salutare tutti miei parenti che vivono fuori, come pure mio figlia, mio genero e i nipoti rimasti in Svizzera”. S.P.

Dopo 42 anni è venuto il momento del rientro a Cianciana anche per il nostro concittadino Ignazio Abella. Era emigrato nel 1962 all’età di 17 anni, recandosi in Germania per 2 anni e successivamente in Francia, abitando nella regione di Parigi. Si è sposato con la signora Giuseppa Greco nel 1969 e la coppia ha avuto tre figli : Caterina, Valeria e Giuseppe che continuano a vivere in Francia. Ha fatto tanti lavori nei primi anni di emigrazione per poi lavorare in maniera autonoma come tornitore in un’officina meccanica. Da novembre per lui comincia la vita da pensionato e finalmente, libero da impegni, per lui e per la sua signora è arrivato il momento del rientro nel paese natio, realizzando così un sogno tanto atteso. Certo in Francia si trovati sempre bene, ma essi hanno sempre avuto Cianciana nel cuore, dove sono ritornati tutte le estati. In paese il tempo corre veloce per Ignazio che si dà sempre da fare per del bricolage o per qualche piccola opera di manutenzione anche per i parenti. Ignazio e la signora Giuseppa, approfittano di questo piccolo spazio nella Voce per salutare i figli ed i nipoti che rivedranno per Natale e tutti gli amici della Francia e delle altre nazioni. S.P.

LA PAGINA POLITICO-AMMINISTRATIVA COSTITUITA A CIANCIANA LA SEZIONE POLITICA DELL’U.D.C. Alla presenza del senatore Giuseppe Ruvolo, il 14 luglio 2007 si sono riuniti consiglieri comunali e simpatizzanti che si riconoscono nell’U.D.C. al fine di costituire a Cianciana una sezione politica del partito. A tal fine è stato costituito un comitato, del quale fanno parte il dottor Osvaldo Pullara, l’avvocato Vincenzo Martorana, l’ingegner Alberto Pulizzi, Giuseppe D’Angelo, il dottor Gerlando D’Angelo, che si attiverà per dare assetto organizzativo alla sezione e per procedere alle elezioni degli organi istituzionali. IL DOTTOR GERLANDO D’ANGELO RASSEGNA LE DIMISSIONI DALLA CARICA DI PRESIDENTE DEL CONSIGLIO La nascita della sezione dell’U.D.C. ha già avuto le prime conseguenze politiche. In data 2 ottobre 2007, il dottor Gerlando D’Angelo, Presidente del Consiglio Comunale di Cianciana, ha rassegnato le dimissioni dalla sua carica con una lettera indirizzata al Consiglio Comunale, al Segretario Comunale e per conoscenza al Sindaco di Cianciana. DIMISSIONI DELL’ASSESSORE GIUSEPPE ALFANO In data 2 ottobre 2007 ha presentato le proprie dimissioni al sindaco, dottor Salvatore Sanzeri, l’assessore Giuseppe Alfano. Era stato nominato il 16 giugno del 2005 con delega al territorio ed ambiente, servizio rete e politiche del lavoro

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Numero 5 – Ottobre 2007

NOTIZIE DALL’ANAGRAFE ERRATA CORRIGE NEL NUMERO DI GIUGNO 2007, NELLA CASELLA RIFERITA AI DECESSI FUORI CIANCIANA AVEVAMO DATO LA NOTIZIA DELLA SCOMPARSA, AVVENUTA IL 16 GIUGNO 2007, DEL SIGNOR VITTORIO ARCURI, CONIUGATO CON LA SIGNORA CONCETTA CANDELA E RESIDENTE A PALERMO, MA ABBIAMO SBAGLIATO LA SUA DATA DI NASCITA CHE E’ IL 5 OTTOBRE 1922. CI SCUSIAMO CON I LETTORI PER L‟INVOLONTARIO ERRORE. N A S C I T E

Ignazio Mortellaro di Vito e di Paola Rosalia Manzullo, nato a Santo Stefano Q. il 15 settembre 2007 Francesco Tallo di Giuseppe e di Silvia Di Maria, nato a Santo Stefano Q. il 19 settembre 2007 Maria Ambra Mannino, di Calogero e di Vanessa Vella, nata a Santo Stefano Q. il 2 ottobre 2007 Letizia Scardino di Angelo e di Carmela Cilona, nata a Santo Stefano Q. l‟11 ottobre 2007 Danilo Buggemi di Antonino e di Giuseppina Maria Tortorici, nato a Santo Stefano Q. il 18 ottobre 2007

MATRIMONI Piero Riggio e Antonina La Placa, Sciacca - Basilica del Soccorso, 18 luglio 2007 Giuseppe Sacco e Elisa Paci, Sciacca - Chiesa Evangelica, 27 agosto 2007 Giovanni Di Chiazza e Maria Elena Marchetta, Chiesa di Santa Rosalia alla Quisquina, 18 settembre 2007 Giuseppe Martorana e Antonina Tamburello, Ribera - Chiesa Madre, 22 settembre 2007 Roberto Zarzana e Annarita Cannatella, Erice - Chiesa di San Cataldo, 22 settembre 2007

DECESSI Vincenzo Amato, nato a Cianciana il 3 febbraio 1921, deceduto il 29 agosto 2007 Giuseppa Di Maria, coniugata Filippo Ciaravella, nata a Cianciana il 9 aprile 1931, deceduta il 29 agosto 2007Francesca Paola Cusumano, coniugata Gaetano Martorana, nata a Cianciana il 12/1/1949, deceduta il 31/8/2007 Leonardo Marino, nato a Cianciana il 12 novembre 1929, deceduto il primo settembre 2007 Francesco Bongiovanni, nato ad Agrigento il 26 agosto 1921, deceduto il 17 settembre 2007 Pietra Bosciglio, vedova Francesco Martorana, nata a Cianciana il 24 giugno 1923, deceduta il 7 ottobre 2007 Francesco Bondì, nato a Cianciana il 17 novembre 1915, deceduto il 18 ottobre 2007

DECEDUTI FUORI CIANCIANA Paolo Maria Castellano, nato a Cianciana il 4 gennaio 1927, deceduto a Ashton U.L. (Inghilterra) il 29/9/2007 Ignazio Schembri, nato a Cianciana il primo gennaio 1930, deceduto a Volonne (Francia) il 3 settembre 2007 Piero Cossentino, coniugato con Giuseppina Salvioli, nato a Giuliana il 27 giugno 1935, deceduto a Palermo il 23 settembre2007

Ignazio Schembri, nato a Cianciana il primo gennaio 1930, deceduto a Volonne (Francia) il 3 settembre 2007.

Piero Cossentino, coniugato Giuseppina Salvioli, nato a Giuliana il 27 giugno 1935, deceduto a Palermo il 23 settembre2007.

Bernardo Martorana, nato a Cianciana il 28 ottobre 1943, deceduto a Villafranca di Verona il 20 ottobre 2007.

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Numero 5 – Ottobre 2007

La Voce di Cianciana

Dolci vacanze a Cianciana per Nino Raffa e famiglia, costituita dalla moglie Nancy e dalle figlie Francesca, Gabriella, Alessandra, Giovanna ed Isabella. I suddetti americani, insieme al nipote Paolo, figlio della sorella Maria Raffa, hanno trascorso una felice vacanza a Cianciana con i parenti. I Raffa vivono nella città di Miami, famosissima per la sua zona balneare, nello stato della Florida (USA). Per la prima volta a Cianciana, “per conoscere personalmente l‟altra metà della famiglia”, dolce soggiorno per Luis Alberto Giannone e la sua signora Luisa Sierra, abitanti a Santa Fé (Argentina), ospiti dei parenti Tanina ed Eugenio Giannone. Il signor Luis Alberto, figlio di Antonia Sanzeri e di Antonino Giannone, è nato il 19 dicembre del 1941. Suo padre è emigrato in Argentina negli anni „20, insieme ad altri 5 fratelli, due dei quali, Eugenio e Matteo, sono successivamente rientrati in Italia. I fratelli rimasti in Argentina erano, oltre ad Antonino, Salvatore e Fortunato, che hanno svolto la professione di geometra, e l‟ingegner José il quale, assieme ad altri, è stato tra i fondatori della Facoltà di Scienze Economiche Commerciali e Politiche presso l‟Università di Rosario. A lui, per il suo grande zelo e l‟alta professionalità profusa nell‟insegnamento, è stata intitolata un‟aula della Facoltà di Rosario. Da anni per i signori Luis Alberto e Luisa c‟era un sogno custodito nel cassetto: un viaggio in Italia per poter stare insieme ai parenti e per avere la possibilità di conoscere il paese natale dei genitori e quest‟anno, raggiunta la pensione, il viaggio tanto desiderato è diventato realtà. Luis e Luisa hanno visitato anche Agrigento, Palermo, Sciacca, Noto e Siracusa da dove hanno proseguito per Roma. Precedentemente erano stati in Calabria e in

S A L U T I

Da Cianciana La nipote Angela Salvo vedova Giambrone, unitamente ai figli, generi e nuora, formula i migliori auguri alla zia Giuseppina Arcuri, vedova Barbera, abitante ad Adelaide, in occasione del suo 97° compleanno che cadrà il prossimo 20 novembre. Da Rive de Gier (Francia) Anna e Giovanni Gaiteri mandano un caro saluto alla redazione della Voce di Cianciana, ai parenti del Canada, dell‟Inghilterra e di tutto il mondo. Saluti anche per i nipoti Pino e Leonardo Provenzano e per la sorella Francesca Gaiteri.Da Rive de Gier (Francia) Pina e Salvatore Comparetto mandano tanti saluti al cognato Pino Di Maria, a Vincenzo Mattaliano, alla cognata Lina e famiglia e a tutti i parenti dell‟Inghilterra.

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