La voce di cianciana n6 dicembre2006

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Cianciana ‘na tuttu lu munnu, tuttu lu munnu a Cianciana! Numero 6 – Dicembre 2006

CON QUESTO NUMERO DI DICEMBRE SI CONCLUDE IL SESTO ANNO DI VITA DE LA VOCE DI CIANCIANA E LA REDAZIONE DEL GIORNALE , GRATA PER LA VOSTRA ATTENZIONE E PER IL VOSTRO ATTACCAMENNTO, AUGURA A TUTTI VOI UN

BUON NATALE E FELICE ANNO NUOVO CI PERMETTIAMO RICORDARE DI RINNOVARE AL PIU’ PRESTO L’ABBONAMENTO PER L’ANNO 2007

IN QUESTO NUMERO L’angolo della Posta

Pag. 2 Case in festa Pag. 8 - L’UTE - Gino Schembri Pag.10

Immissione canonica di padre Salvatore Fiore

Pag. 3 Presentato il libro Halikos - P.Alba consigliere Pag.11

Luigi Gagliano attore protagonista in un film TV

Pag. 3 L’Avis a Cianciana - Il Salotto della Poesia

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Il monumento allo zolfataro e le donne di FDM

Pag. 4 Personale di Andrea Arcuri ad Alcamo

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An Englishman in Cianciana di Dave Justice

Pag. 5 Maschio o femmina? di Rino Ciancimino

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Don Mario Bellanca -Federica Mula artista in erba

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Gara ciclistica di fondo in Cianciana

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Cianciana 2000 L’Associazione ANUU

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Anagrafe Pag. 15 - Sostenitori - Ricette

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I seguenti lettori da Cianciana formulano i migliori auguri in occasione delle festività natalizie, augurando un felice Natale e un ottimo 2007, nel segno della buona salute e della prosperità Alfonso Salamone per la famiglia Leonardo Miserandino, abitante a Ville Juif (Francia), per la famiglia Francesco Gattuso, redidente a Cernobbio (Como), per la famiglia Antonino Amato, residente a Castelfiorentino (Firenze). Tanina ed Eugenio Giannone per la famiglia Barbera e la famiglia Pulizzi in Australia, per Maria Josè di Rosario, per Antonino Panepinto e Salvatore Bruno abitanti a Montréal (Canada) per tutti i parenti dell’Inghilterra. Leonarda e Giuseppe Orlando per i parenti Ferraro, Reina ed Orlando che vivono in Australia. Agostino D’Ascoli e famiglia per la famiglia di Pietro Castellano, abitante in Germania. Gina e Leonardo Salemi per gli zii Giuseppina e Salvatore Amato, abitanti a Toronto (Canada) Giuseppina e Joe D’Angelo per lo zio Joe e tutti i parenti di Toronto Angela,Stefano,Sara e Salvatore Panepinto per Nino Panepinto e famiglia, Salvatore Bruno di Montréal, Olga e Joe Ciaravella di Guelph, la famiglia Perzia di Toronto, le famiglie Barbera e Carubia di Adelaide, Domingo Vizzì, Alejandro Di Noto, Miguel Angel Milano dell’Argentina, Giuseppe Croce e famiglia di Fano, per gli zii Celia e Giuseppe Cusmano, per i cugini Pina e Alfonso Taglialavore, per Ignazio Attardo e famiglia della Francia e per tutti i parenti e gli amici disseminati nel mondo.


Numero 6 – Dicembre 2006

La Voce di Cianciana

La Voce di Cianciana Periodico bimestrale di informazione e di cultura, edito dall’Associazione Culturale “Sicily Kult” di Cianciana. Anno VI, numero 6 - Dicembre 2006 Direttore Responsabile: Enzo Minio Direttore Editoriale: Salvatore Panepinto Progetto grafico e fotografico Filippo Mattaliano, Stefano Panepinto Studio immagine Redazione: Andrea Arcuri, Antonino Arcuri, Rino Cammilleri, Agostino D’Ascoli, Fausto De Michele, Gaetana Gambino, Eugenio Giannone, Filippo Mattaliano, Nuccio Mula, Giusy Piazza, Alfonso Salamone. Direzione e Redazione: via Cavour, 3 92012 Cianciana (AG) Italy. Cellulare : 331 - 26.444.78 E-mail Se volete inviarci un messaggio via e -mail, chiamate al numero di telefono in alto. Vi sarà comunicato l’indirizzo. Conto Corrente Postale n° 17905977 Conto Corrente Bancario: vedi pagina 16 ! Autorizzazione Tribunale di Sciacca n° 5/01 del 26/09/2001. Spedizione a regime libero. Autorizzazione della Direzione Provinciale delle PP.TT. di Agrigento, settore commerciale Stampa: Tipografia Geraci - S. Stefano Quisquina (AG). Quanto espresso dai singoli autori, negli articoli firmati, non rispecchia necessariamente l’opinione del giornale. Gli autori, che sono del tutto liberi di esprimere il loro pensiero, se ne assumono implicitamente la responsabilità. © Copyright 2006 - Associazione Culturale “Sicily Kult” - Tutti i diritti riservati. Senza il permesso del Direttore Editoriale, la riproduzione totale o parziale di qualsiasi parte del giornale è vietata.

Sulla scia della pubblicazione nel numero di ottobre ultimo scorso dell’articolo di Angelo Abella LE SERENATE, il nostro concittadino Gaetano Alessi, che vive a Torino, ci ha inviato il seguente articolo, che volentieri pubblichiamo il cui oggetto resta ancora Le Serenate, andando però ancor di più indietro nel tempo Caro Salvatore, come puoi ben capire mi piace scorrere d’un fiato le notizie sul nostro ameno paesello e mi farebbe piacere aggiungere qualcosa alle notizie che fornisce il dottor Angelo Abella nel suo articolo sulle serenate pubblicato ne La Voce di ottobre 2006, in quanto credo che vi sia insita una piccola lacuna che dovrebbe essere colmata. Infatti ricordo bene, con somma nostalgia, quanto accadeva nell’anteguerra in Cianciana relativamente alle serenate che a volte, stornellando, si spostavano fino al vicino paese di Alessandria. Non riesco a dimenticare, ad esempio, Giuseppe Augello che, cantando, raccontava una filastrocca sui vari comuni siciliani come : curdiciddrara su’ li ciancianisi, scibulunara su’ li sciannirisi, etc. Vi era l’affabilissimo zi’ Maddì che una volta, spiritoso come sempre, aveva detto ad uno dei chitarristi, Perconti: - Ta’, toccami lla e accompagnami! Quindi attaccò e cantò dicendo:- Mi cci porti? E poiché stava continuando a ripetere sempre le stesse parole, il chitarrista Perconti gli chiese: - Maddì, ma dove dovrei portarti? Ed allora il sornione rispose: - Ma da tua sorella, scemo! Verso l’inizio degli anni trenta piombò in paese un certo signor Davì per la posa in opera della corrente elettrica e questi si associò al signor Giuseppe Croce – violinista ed altro -, nonché al gruppo del Barbera. E come non citare Ulisse Giuliano (detto Ovo), di Giovanni Termini o di Calogero Chiazza, tutti cantanti, i quali venivano accompagnati nelle loro imprese da Stefano Giambrone alla fisarmonica, forse dallo stesso Termini alla chitarra e dai suonatori di strumenti a fiato Ciccino Lo Monaco e Girolamo Carubia? Ed infine, con falsa modestia, perché non parlare del compatto gruppo di nottambuli quali Giacomo Busciglio, Tano Alessi, Tano Montalbano, Benedetto Marchese, Giuseppe Carubia detto Sala e dei fratelli Francesco e Gabriele Perconti? Va ricordato però che allora non era uso che le ragazze, destinatarie delle serenate, si affacciassero; ciò era severamente proibito. D’altronde poteva capitare invece che qualche bacinella d’acqua venisse dall’alto rovesciata sui nottambuli che potevano anche risultare inopportuni. Fatte tali precisazioni in occasione delle Sante Feste vorrei far giungere i miei saluti personali e gli auguri di Buon Natale e Felice Anno nuovo a te e a tutti i tuoi collaboratori, ai quali spetta un plauso per la maniera come gestite il giornale. Saluti e auguri che spero vogliate estendere a tutta la cittadinanza nonché agli emigrati ciancianesi ovunque Essi si trovano. Tanti affettuosissimi saluti e un caloroso abbraccio. Tano Alessi

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Numero 6 – Dicembre 2006

La Voce di Cianciana

IMMISSIONE CANONICA DELL’ARCIPRETE DON SALVATORE LUCIO FIORE E DEDICAZIONE DELL’ALTARE DELLA CHIESA MADRE DI CIANCIANA Sabato 28 ottobre la comunità di Cianciana ha presenziato ad una solenne cerimonia per due straordinari momenti. Alla presenza del celebrante Sua Eccellenza l’Arcivescovo di Agrigento monsignor Carmelo Ferraro, delle autorità cittadine, i fedeli ciancianesi hanno avuto la gioia di assistere al rito della dedicazione dell’altare, manifestatosi attraverso la benedizione dell’acqua, simbolo del battesimo e della liberazione dal peccato originario, con la deposizione delle reliquie Di Sant’Epifanio, San Giovanni Bosco, San Domenico Savio, con l’unzione con il sacro crisma, con l’incensazione e l’accensione delle candele e infine con l’illuminazione della chiesa. Per i cristiani l’altare rappresenta il punto centrale dell’azione liturgica, il luogo che rievoca il sacrificio di Abele, di Noè, di Abramo, di Mosè ed in cui si celebra la Santa Messa, dove il pane e il vino diventano il corpo ed il sangue di Cristo. Nel corso della straordinaria celebrazione l’Arciprete don Salvatore

Lucio Fiore, per il quale sono convenuti in Cianciana le autorità, tanti parenti e tanti amici da Aragona, suo paese di origine, ha rinnovato, per l’immissione canonica, le promesse fatte nel giorno della sua ordinazione sacerdotale. Don Salvatore è nato ad Aragona. Entrato in seminario nel 1995, viene nominato presbitero il 19 novembre del 2001 per imposizione delle mani di S.E. monsignor Carmelo Ferraro. Va subito a Sciacca presso la Basilica Maria S.S. del Soccorso dove, come vicario cooperatore, rimane per due anni, dedicandosi in particolar modo alla Pastorale Giovanile in qualità di assistente spirituale, al coro parrocchiale, alla catechesi, al gruppo liturgico etc. Terminata questa esperienza, don Salvatore arriva a Cianciana il primo novembre del 2003, dedicandosi ai giovani, ai bambini a tutti i fedeli con una straordinaria dedizione, ricambiata dalla incondizionata stima di quanti lo conoscono e lo apprezzano. S.P.

SARA’ BERNARDO PROVENZANO GIOVANE IN UN FILM PER LA TV

LUIGI GAGLIANO ATTORE PROTAGONISTA NEL FILM L’ULTIMO DEI CORLEONESI Per Luigi Gagliano, di Mario e di Lidia Favatella, è arrivata la grande occasione. Egli ha avuto assegnata dalla PALOMAR SPA, che ha sede a Roma, una parte da attore protagonista in un film TV dal titolo (provvisorio) L’ULTIMO DEI CORLEONESI, che narra in 100 minuti la vicenda del noto super latitante Bernardo Provenzano e di altri boss siciliani della sua generazione, come Luciano Liggio e Totò Riina. Le riprese del film, che sono cominciate il 23 novembre e si protrarranno fino a Natale, si girano a Monterosso Almo (Ragusa) e nel territorio circostante. Fanno parte del cast gli attori Marcello Mazzarella / Totò Riina adulto, Stefano Dionisi / Luciano Liggio, Federica De Cola / Ninetta Bagarella, Gaetano Bruno / Placido Rizzotto, Giuseppe Vitagliano / Totò Riina giovane e LUIGI GAGLIANO che, come abbiamo visto, sarà Bernardo Provenzano giovane. Terminate le riprese e le fasi del montaggio, il film dovrebbe essere messo in onda tra gli ultimi di febbraio e i primi di marzo 2007. Della grande passione di Luigi per il teatro e per la recitazione in genere, i lettori della Voce erano già a conoscenza, avendone parlato più volte e avendo pubblicato qualche suo articolo. Passione precoce, la sua, incoraggiata dagli insegnanti e soprattutto dalla famiglia che, con tenacia e a prezzo di tanti sacrifici, ha garantito a Luigi una

preparazione adeguata. Nel corso di questi ultimi anni, infatti, il giovane attore ciancianese ha seguito diversi corsi di recitazione, di dizione, di allestimento scenico, di varie tecniche attorali ed ha seguito altresì due livelli progressivi di teatro fisico organizzati dall’Assessore alla Cultura della provincia di Agrigento, dottor Santino Lo Presti. Già da alcuni mesi il curriculum artistico e le foto delle varie performances di Luigi erano custoditi presso alcune agenzie di casting sia in Sicilia che in altre regioni italiane e una di queste, la CORICASTING di Catania a fine ottobre avverte l’interessato che il curriculum era stato attenzionato in Sicilia e che si era nell’attesa di una chiamata da un’agenzia di Roma, puntualmente arrivata l’11 novembre scorso con una convocazione per un provino effettuato il 14 novembre nella città etnea. Il 15 la comunicazione ufficiale dell’assegnazione della parte a Luigi. Non ci resta che attendere la proiezione del film per assistere a questa significativa perforamance del nostro giovane e promettente concittadino al quale auguriamo di vero cuore una lunga ed apprezzata carriera. Adesso che per il figlio l’inattesa occasione è arrivata, la signora Lidia intende ringraziare le insegnanti Tanina D’Angelo, Giuseppina Panepinto, Renata Mascarella e Laura Bullara che hanno scoperto il talento di Luigi e lo hanno saputo coltivare. Salvatore Panepinto

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La Voce di Cianciana

Da Vienna il nostro redattore dottor Fausto De Michele ci ha inviato il seguente articolo intitolato Il monumento allo zolfataro e le donne con l’auspicio di dare un impulso, senza vena assolutamente di polemica, per una discussione su un tema così interessante. Sarebbe bello per il giornale, questo è il suo auspicio, se si creasse sul tema stesso una discussione, o come si dice oggi, un forum.

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Il monumento allo zolfataro e le donne. Lettera aperta per una critica costruttiva. FDM

l monumento allo zolfataro di Vincenzo Chiazza è, senza ombra di dubbio, un capolavoro che con la sua cruda bellezza arricchisce Cianciana di un monumento degno di essere visto. Un monumento ai minatori ciancianesi (e siciliani) articolato su quattro statue di uomini poveri, ma schietti che scavano nelle viscere più profonde della terra. Una terra che è allo stesso tempo madre e matrigna. Continuando nell’antropomorfizzazione della terra, si potrebbe dire che se l’intimità più recondita della terra ha un odore, allora quello è l’odore dello zolfo che non a caso si è sempre associato agli inferi e cioè alle profondità più uterine del pianeta e quindi all’altro mondo capovolto e nascosto dove non si vede il cielo. Ma, a pensarci bene, tutte queste belle metafore poetiche su Gea terra-madre sono le uniche possibili che si possono fare al femminile, guardando il monumento alla vita nelle miniere di zolfo, perché a quel capolavoro, che pur rende giustizia a quelli che sono stati gli ultimi degli ultimi, manca, ahimè, una figura di donna. E se è vero che, usando l’antica metafora di madre per la terra, si è dimostrato implicitamente il grande rispetto in cui la nostra cultura tiene le donne e il genere femminile, è anche vero che anche un artista del calibro del Chiazza (o/e forse chi gli ha dato l’incarico per il monumento) ha tristemente dimenticato le donne, sprecando così un’occasione. Ora, questa -se volete- potrebbe non sembrare una gran colpa perché, a guardarsi attorno, esaminando altri monumenti, di donne se ne vedono ben poche. Penso ai monumenti alle guerre che sfoggiano soldati forti e coraggiosi. Vogliamo chiederci però chi li ha messi al mondo questi benedetti eroi? E chi li ha cresciuti e poi se li è pianti fino all’ultima lacrima? E a chi sarà andato l’ultimo pensiero di un soldato o di un minatore, prima di morire ammazzato dal nemico o asfissiato dentro un tunnel sotto una frana? Certamente ad una donna: una mamma, una moglie, una fidanzata. La mancanza di una presenza femminile umana (ché Gea, ripeto, non è umana) nel bel monumento del Chiazza reclama giustizia, soprattutto perché; storicamente parlando; le viscere

delle miniere ciancianesi sono state abitate e scavate anche da donne, da ragazzette selvatiche e forti come capre che hanno scontato con i carusi la pena della loro povertà nelle gialle budella della nostra isola. Di caruse se n’è sempre parlato troppo poco. E, come devo registrare con il rammarico dell’intellettuale (che per definizione è pubblico), pure in questo caso, si è dimenticata questa storica figura femminile. Ma anche se di caruse non si volesse parlare per una forma di decenza, ci sarebbero sempre da ricordare madri e mogli dei minatori. Bellissima è, per esempio, quella foto che ritrae le donne con le “camelle” davanti all’entrata della miniera nei giorni dello sciopero. Nemmeno quello storico sciopero ce l’avrebbero fatta a farlo se non ci fossero state quelle fedeli compagne, madri e figlie dedite alla logistica e all’appoggio alla protesta. E allora caro Chiazza, egregi mecenati, non sarebbe il caso di recuperare e rimediare a cotanta dimenticanza inserendo nel bel tableau monumentale ciancianese delle donne. A voler essere corretti storicamente si dovrebbe dedicare un posto alle caruse, piccole donne acerbe e ossute, ma andrebbero bene anche le donne vivandiere degli zolfatari dagli ampi fianchi mediterranei. Un’operazione del genere sarebbe certamente costosa e accompagnata da inevitabili polemiche e discussioni. Ma non sono forse le polemiche un’ottima pubblicità a poco prezzo, e un modo per fornire un così bel monumento anche di quell’aneddotica necessaria per affrontare il tempo nell’eterno ricordo della vita nella “pirrera” e per diventare così anche monito per tutti gli

Donne in miniera durante l’occupazione del 1953. Foto inserita nel volune di E. Giannone Non si passa! a pagina 36

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La Voce di Cianciana Numero 6 – Dicembre 2006 Era ora ! Come regalo di Natale per i lettori della Voce, torna l‟apprezzata rubrica An Englishman in Cianciana dell‟inglese, ormai ciancianese, Dave Justice che sempre con la sua acuta ironia ci regala argomentidi riflessione sul nostro modo di vivere e di essere.

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‟m back! (O Dio, I hear you all groan.) It was whilst parking my car in the piazza the other day that it really hit home to me, that I am now becoming a little Ciancinese. I started taking my usual (English instilled over many years) care to reverse in and park straight, wheels close to the kerb and… To hell with it, I thought, it‟s parked isn‟t it? See what I mean? I can‟t now write articles taking the pee pee out of the locals‟ parking skills, can I? Seven years now I have been here and perhaps this is an appropriate time to reflect back on that period. Progress has been rapid I think, I now understand two words in every ten rather than the one in ten when I came here, so progress indeed it is. Hell! At times I even understand a little bit of conversations and what people are asking or telling me. (By the way, I would have no trouble at all understanding Monica Bellucci if she were to make me an offer. Magari!) I now know the characters of the town and at times even their names, the trouble is that there are so many alike, to call out Salvatore or Giuseppe in the piazza makes half the town turn around in response. But despite this, slowly, I am getting there. Being a campagnolo (in training) now, I am learning about olives, almonds and a whole host of other fruits and produce from the land. Thanks to many locals imparting their knowledge on such subjects I am totally confused and no further forward on that score. Everyone it seems has their own opinion and way of doing things so what chance do I stand? It is enjoyable learning though and I am appreciative to those that have spent time trying to educate a dozy Englishman. In those years I have seen lots of changes but one thing remains the same as ever, the friendliness and warm welcome locals give to visitors to the town. No value can be put on such a thing; it is something special. Everyone in the town should be proud as I receive only good comments from those visitors I speak to. It does you all much credit. That‟s it for now, space doesn‟t allow more. You will need time to brace yourselves and prepare to read my next article (no, I won‟t mention parking). Dave Justice

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ccomi di ritorno! (O Dio, vi sento brontolare!) Mentre stavo parcheggiando l‟altro giorno la mia macchina in piazza, sentivo di essere a casa mia, sto diventando un piccolo ciancianese. Ho iniziato a fare le manovre di parcheggio e, da buon inglese, avrei voluto posteggiare l‟automobile dritta con le ruote vicine al marciapiede…Al diavolo! Pensai, è parcheggiata, no? Sapete che cosa intendo dire? Non posso adesso scrivere gli articoli prendendo in giro il modo di parcheggiare dei locali? E‟ da sette anni che mi trovo qui, periodo abbastanza appropriato per fare alcune considerazioni. I miei progressi sono stati rapidi, credo. Adesso capisco due parole su dieci, anziché una su dieci di quando sono arrivato, che progresso!Accidenti!A volte riesco a capire un po‟ delle conversazioni e di quello che le persone mi dicono o mi chiedono ( A proposito… Non avrei nessun problema a capire Monica Bellucci nel caso in cui lei mi dovesse fare una proposta. Magari!) Ora conosco alcuni personaggi del paese e a volte ricordo i loro nomi, il problema è che sono tutti simili, tu chiami in piazza Salvatore o Giuseppe e si gira mezzo paese per rispondere. Ma a questo proposito, lentamente, ci sto arrivando. Essendo un campagnolo (apprendista) sto imparando riguardo alle olive, alle mandorle e a tutti gli altri frutti e prodotti della terra. Ringrazio le persone che mi impartiscono la loro sapienza al riguardo, ma sono totalmente confuso e non riesco a fare dei progressi. Ognuno di loro sembra avere una sua opinione e un suo modo per fare le cose per cui io che possibilità ho di fare dei progressi? E‟ bello imparare ed io apprezzo coloro che hanno impiegato del tempo per insegnare qualcosa a…quell‟Inglese sornione! Nel corso di questi anni tanto è cambiato, ma una cosa è rimasta sempre uguale, l‟amicizia e il caloroso benvenuto che danno i locali ai visitatori della città. Non c‟è valore che si possa dare a questa cosa. E‟ una cosa veramente speciale! E tutti in città dobbiamo riempirci d‟orgoglio perchè ricevo solo buoni commenti da parte dei visitatori con i quali parlo. Ciò dà a tutti noi un grande prestigio. E‟ tutto per adesso, lo spazio nel giornale non mi consente di più. Voi siete avvisati a prepararvi a leggere il mio prossimo articolo ( niente paura, non parlerò più del modo di parcheggiare). Dave Justice (traduzione di Carmela Alfano)

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Numero 6 – Dicembre 2006

DON MARIO BELLANCA: CINQUE ANNI DOPO Era il 29 dicembre 2001 quando don Mario Bellanca veniva ordinato da Monsignor Luigi Bommarito Presbitero della Santa Chiesa di Dio che si trova a Piana degli Albanesi e inviato a guidare la comunità latina di Contessa Entellina nella Parrocchia Maria SS. Della Favara. Qui egli svolge la sua missione di parroco, avendone ricevuto conferma del mandato il 29 dicembre dello scorso anno. Ma cosa è successo in questi 5 anni? Facciamo un passo indietro e precisamente a quando ancora Diacono viene chiamato da Monsignor Sotir Ferrara a far parte della commissione per il Sinodo interparchiale della diocesi di Piana degli Albanesi, di Lungo (Calabria) e di Grotta Ferrata (Roma) durato ben tre anni e conclusosi con una visita privata a Sua Santità Giovanni Paolo II avvenuta l‟11 gennaio 2005. Durante i lavori sinodali don Mario viene chiamato a ricoprire prima l‟incarico di Assistente Diocesano A.C.R. (Azione Cattolica Ragazzi) e di Direttore Diocesano per la Pastorale Giovanile poi. Da questi due impegni nascono l‟ACR Calcio, due squadre ufficialmente iscritte alla F.I.G.C. (Federazione Italiana Gioco Calcio) che attualmente giocano in campionato. Tale iniziativa, dicono i responsabili nazionali, si è rivelata essere unica in Italia: Per sua iniziativa nasce anche l‟ACR Festival, un concorso canoro che visto protagoniste 3 categorie: bambini, ragazzi e giovani. Con loro l‟esibizione di un gruppo musicale locale fondato dal nostro don Mario nel 2002. La Pastorale Giovanile lo vede impegnato a livello regionale. Nella diocesi di Piana degli Albanesi don Mario ha già promosso il percorso della Croce che ha visitato tutti i paesi dell‟Eparchia, coadiuvato dal coordinamento regionale del Rinnovamento dello Spirito. In Parrocchia ha costituito altresì l‟Oratorio giovanile e la compagnia teatrale “La Sorgente” che ha già in cantiere due commedie brillanti, sotto la

sua regia, che andranno in scena l‟una il 6 gennaio 2007 e l‟altra immediatamente dopo Pasqua. Nel frattempo don Mario trova il tempo per seguire un gruppo di giovani in una commedia scritta da loro stessi. Non è da sottacere la formazione di una squadra di Pallavolo mista, di cui egli stesso fa parte, e che partecipa ad un campionato interno. Nel 2005 egli ha diretto le Rappresentazioni Sacre della Settimana Santa sullo stile della sua amata Cianciana. L‟ultimo incarico che ha ricevuto vede don Mario membro della Commissione Diocesana per la Liturgia e la Musica Sacra. Cinque anni dunque all‟insegna del massimo impegno per il nostro compaesano che durante un nostro recente incontro nel paese natio ci ha pregato di pubblicare questo suo messaggio : “ Mi sia concesso salutare tutti i lettori de La Voce di Cianciana, tra cui i miei amati parenti che vivono all’estero, unitamente al Direttore del giornale e ai suoi collaboratori che elogio, ringrazio e incoraggio per l’opera di grande spessore umano e sociale che svolgono nel far sentire i lontani vicini. Sono tanti i concittadini che tengono alto e ben rappresentano il nome di noi Ciancianesi. Per tutti loro ho sempre una preghiera di particolare benedizione. Vi abbraccio tutti in Cristo. Don Mario Bellanca” S. Panepinto (Nella foto don Mario Bellanca)

E’ la più giovane partecipante (11 anni il 30 novembre) alla XIII Mostra Internazionale “I Colori della Pace “

FEDERICA MULA, ARTISTA IN ERBA E…MASCOTTE DEL “PREMIO TELAMONE”

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a piccola Federica Mula, di Manuela e di Nuccio Mula, 11 anni compiuti il 30 novembre, alunna della 1^ media dell‟ Istituto Comprensivo “G. Garibaldi” di Agrigento, e‟ stata ammessa alla XIII Edizione della Mostra Internazionale di Arti Visive “I Colori della Pace”, fra le manifestazioni del Premio Internazionale “Telamone” – XXX Edizione, anno 2006, risultando, in assoluto, la più giovane artista in tutta la storia di questa importante manifestazione. Federica, che ha esposto due pregevoli “pittosculture” in tecnica mista, oltremodo significative e valide anche in rap-

porto alla sua età, non ha avuto esitazione a presentarsi dinanzi alla Giuria di artisti e di esperti che ha provveduto, come ogni anno, alla selezione delle opere, ed è stata ammessa, all‟unanimità, “per il precoce senso di creatività ed eleganza espressiva” dimostrando alla Giuria anche “conoscenza e sostanziale padronanza di numerose altre tecniche artistiche, dalla pittura alla scultura, dalla grafica all’incisione”. Le due opere della giovanissima “pittoscultrice” hanno suscitato grande interesse ed entusiasmo fra i numerosissimi visitatori della Mostra, aperta dal 18 al 25 novembre presso la magnifica sede del Castello Chiaramontano di Favara; ed anche i suoi “colleghi” molto più “anziani” ed affermati non hanno mancato di complimentarsi con Federica, la quale, come tutti gli artisti che si rispettino, non ha voluto svelare a nessuno i “segreti professionali” che le hanno consentito di esprimersi a livelli così validi ed interessanti: ed il successo della sua partecipazione, culminato con la consegna di un bel diploma di merito (consegnatole, per l‟occasione, proprio dal Prof. Natalino Proto, apprezzato Dirigente Scolastico della “Garibaldi”) sarà da stimolo, per la piccola ma già valida “artista in erba”,a continuare, con le sue creazioni, sulla strada dell‟Arte. S.P.

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La Voce di Cianciana

Continua bene la marcia del Cianciana

14 punti in 8 gare e quarto posto in classifica Il Cianciana prosegue la stagione con buoni risultati, dopo una breve crisi con 4 punti in tre partite arrivano tre vittorie consecutive, con 9 gol segnati e grande spettacolo. Dopo le prime tre vittorie si arresta la corsa dei biancoverdi, ad opera del Dattilo che strappa un pari a tempo abbondantemente scaduto, il Cianciana si era portato in vantaggio con Virgadamo, ma poi non ha saputo chiudere la partita subendo il gol nel finale buttando praticamente due punti. Una settimana dopo a Valderice arriva una sconfitta per 3-1,contro il Riviera dei marmi, con Cavalca che segna il punto della bandiera.All’ottava giornata, al Comunale contro il Montelepre, un gol di Gianluca Guida regala i tre punti alla formazione ciancianese. Dopo la seconda sconfitta in quattro giornate, in casa del Canicattì per 2-0, i ragazzi di mister Scalia si riscattano alla grande, rifilando 5 gol al Jetas Città Antica, ha aperto la goleada il solito Guida, seguito dal capitano Alfano e da Di Mora, che si sono alternati nelle marcature realizzando entrambi una doppietta. I tre bomber come i tre Tenori hanno concesso il bis, con una rete a testa nella grandiosa vittoria per 3-1 contro il Valderice, attualmente seconda

in classifica. A Castellammare del golfo, un gran gol di capitan Alfano permette al Cianciana di inanellare la terza vittoria consecutiva, per 1-0 contro la squadra locale, e affermare la posizione in classifica. Ancora il capitano a segno per la quarta giornata consecutiva, porta in vantaggio i ragazzi del presidente Paturzo, illudendoli di una vittoria che avrebbe permesso di scavalcare le due squadre seconde in classifica, ma il gol dei monrealesi a pochi minuti dal termine, toglie al Cianciana due punti e due posti in classifica. Alla tredicesima giornata la classifica vede il Marsala saldamente al comando con 31 punti su 39, seguono in coppia Ribera 1954 e Valderice con 24,Cianciana 2000 e Parmonval con 23, Buseto 22 punti, Gattopardo Palma di Montechiaro 21 punti, Canicattì 19 punti, Castellammare 94 con 18 punti, Città di Monreale 17 punti, segue un terzetto di squadre, composto da Dattilo, Corleone e Montelepre con 15 punti, Riviera dei marmi(Valderice) 12 punti, San Giovanni Gemini 12 punti e chiude il Jetas Città Antica con soli 4 punti. Alfonso Salamone

LE INIZIATIVE DELL’ANUU DI CIANCIANA Associazione dei migratoristi italiani per la conservazione dell’ambiente naturale

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l 16 agosto 2006, nei locali adiacenti alla chiesa Madre, si è svolta la V manifestazione di gara con fucile ad aria compressa a metri 10, con il patrocinio della provincia regionale di Agrigento e alla quale hanno partecipato tanti sportivi di Cianciana ma anche di Alessandria della Rocca, Bivona e Ribera. 12 le donne che hanno partecipato alla gara e, per questa categoria, è risultata vincitrice la signorina Caterina D’Angelo, mentre si è classificata al secondo posto Eleonora Rizzolo. Per la categoria uomini, oltre 60 partecipanti, si è piazzato al primo posto il signor Francesco Cicchirillo di Bivona, al secondo posto il dottor Gerlando D’Angelo e al terzo posto Gaetano Fiorino. Il 31di agosto, in occasione dell’apertura della caccia, serata conviviale per i soci dell’associazione che di buon grado hanno ospitato, oltre ad alcuni amici locali, alcuni

cacciatori proveniente da Brescia e da Fasano, città pugliese nota per il suo zoo – safari. L’incontro ha avuto luogo presso la casa di campagna del vice presidente

dell’associazione ciancianese, il signor Francesco Cicchirillo che, oltre ad essere stato un cordiale padrone di casa, si è rivelato un ottimo cuoco, preparando per gli ospiti caponata di melanzane, vari tipi di formaggi, un ottimo bollito di pecora etc., suscitando gli apprezzamenti dei commensali. Parte della serata è stata caratterizzata da momenti di riflessione sulla salvaguardia dell’ambiente naturale, minacciato da fenomeni deleteri quali il bracconaggio e gli incendi dolosi, vero flagello per la macchia

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NASCITE

Mathis Carubia di Marcello e di Carole Anrys, nato a Tournai (B) il I° giugno 2006

Natalia Campisi di Stefano e Alessio Bower Cicchirillo di Rita Venti, nata a Seregno di Martin e di Pierina Cic(MI) il 14 agosto 2006 chirillo, nato a Ashton U.L. (R.U.) il 5– 9 - 2006

Sara Panepinto di Giovanni e di Manon Pelletier Denise Paci di Fabio e di nata a Montréal (Canada) Antonella Guida, nata a S.Stefano Q. il 28/10/2006 il 4 ottobre 2006

Marco Biasiolo di Roberto e di Marilyne A. Alessi, nato a Valdagno (VI) il 21 settembre ‘06

Asia Alessi di Salvatore e di Samuele Losi di Armando e Tanina Miceli, nata a Sciacca di Elisabetta Chiazza, nato il 29 ottobre 2006 a Levigo (VI) il 10/11/2006

A SINISTRA Isabella Bower Cicchirillo ha festeggiato i tre anni a Ashton (R.U) il 26/9/06 A DESTRA 80° compleanno per Giuseppe Siracusa, festeggiato a Cianciana il 24 nov. 2006

Doppia festa nella famiglia Carubia: il signor Domenico ha festeggiato 90 anni di età il 16/10/’06 e la sorella Giuseppa 83 anni il

Laurea specialistica in Giurisprudenza per Vito Candiloro, nella foto con i genitori Maria Comparetto e Enzo Candiloro. LUNSE, Palermo 7 novembre 2006

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Numero 6 – Dicembre 2006

Nozze D’Oro PER

Giuseppe Antonio Di Noto e Maria Anna Di Noto CIANCIANA 13 OTTOBRE 1956 13 OTTOBRE 2006

Nozze d’Argento PER Giuseppe Gambino e Maria Giuseppa Cannata AGRIGENTO 5 AGOSTO 1981 ALESSANDRIA 29 OTTOBRE 2006

Il comitato per i festeggiamenti in onore dell’Immacolata Concezione 2006. Con la presidente Giuseppina Di Maria le assistenti Giusy Cilona e Maria Campisi.

Il comitato per i festeggiamenti in onore di Santa Lucia 2006. La presidente Antonina Paternò con le assistenti Maria Cuffaro e Piera Soldano

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NASCE A CIANCIANA L’UNIVERSITA’ DELLA TERZA ETA’

er iniziativa dell’avv. Salvatore Re, segretario comunale in pensione, finalmente si è concretizzata un’idea che gli stava a cuore da tempo e che ha avuto il consenso di molte personalità del nostro Comune. Stiamo parlando della sede locale dell’ U.T.E., l’Università della Terza Età, costituita legalmente come associazione presso lo studio notarile della dott.ssa Pizzuto di Cammarata. A firmare l’atto costitutivo, oltre all’avv. Re, che ha assunto l’incarico di Presidente, sono stati la professoressa Marianna Vinci, vice presidente, e i proff. Giovanni D’Angelo, Angelo Bondì, che hanno assunto l’incarico di componenti del direttivo. Tra i fondatori si annoverano il prof. Salvatore Panepinto, il prof. Rolando Montalbano, l’on. Nino Calamo, la prof. Rosa Camizzi, la prof. Pina d’Anna, la dott. Lucia Amato, il signor Silvestre Acquisto, il dott. Salvatore Re Junior e la di lui consorte Francesca Restivo. L’UTE ha come destinatari delle sue inizia-

tive non solo gli anziani ma anche tutti i cittadini di ogni fascia di età e si propone di favorire la crescita culturale della nostra comunità. L’Associazione ha già avuto notevole risonanza a Cianciana e non è mancato il sostegno tangibile dell’Amministrazione Comunale, guidata dal Sindaco on. Salvatore Sanzeri, da sempre sensibile a questo tipo di iniziative, il quale ha concesso all’Associazione alcuni locali del Centro Sociale da adibire come sede. La cerimonia di presentazione al pubblico della neo associazione si è tenuta presso il Centro Sociale il 21 di ottobre scorso alla presenza di concittadini, delle autorità locali e dei componenti dell’AUSER di Ribera.

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La manifestazione, iniziata alle ore 18,00, ha visto il susseguirsi di molti interventi, tra i quali quelli del vice-sindaco, dott. Gaetano Pulizzi che ha fatto da moderatore, del Presidente, avv. Salvatore Re, il quale ha illustrato gli obiettivi che la neo associazione intende perseguire, del Sindaco, on. Salvatore Sanzeri, che ha assicurato il suo pieno sostegno. Tra gli altri interventi da menzionare quelli dell’on. Nino Calamo, del prof. Rolando Montalbano, del vice-sindaco, dott. Gaetano Pulizzi il quale si è messo a disposizione come docente di materie bancarie e della prof. Bruna Branchina in rappresentanza dell’AUSER di Ribera. L’apertura dell’Anno Sociale si è svolta con una cerimonia di inaugurazione il 2 dicembre scorso, nella quale è stato fissato un programma di massima delle iniziative sociali e culturali da intraprendere, i cui relatori sono stati il prof. Eugenio Giannone e i presidi Gaspare Conte e Baldassare Losi. Sono previste conferenze di vario tipo, corsi in materie economiche e bancarie, di lingue straniere, in particolare l’Inglese, a cura della neo concittadina prof. Maria Diane Danton, da qualche tempo trasferitasi a Cianciana dall’Inghilterra. Sono previsti altresì corsi di lingue come lo Spagnolo, corsi di alfabetizzazione di lingua italiana per gli extracomunitari residenti nel nostro Comune, corsi psicopedagogici sulla comunicazione interpersonale e corsi di alfabetizzazione informatica. L’UTE è aperta a ricevere il contributo di tutti i professionisti locali che vogliono mettere a disposizione la loro professionalità a questa Associazione, la quale si appresta ad essere accreditata presso l’Associazione Nazionale Università della terza Età che ha sede a Vicenza. Tutti coloro che fossero interessati alla partecipazione ai corsi indetti dall’UTE di Cianciana possono contattare l’avv. Salvatore Re o la sede dell’Associazione presso il Centro Sociale. Filippo Mattaliano

GINO SCHEMBRI RABDOMANTE

ella grande passione di Gino Schembri per la scultura, i lettori della Voce erano già a conoscenza. Essi già sanno che questo scultore atipico riesce a “leggere” nei rami degli alberi o degli arbusti quelli che egli poi modella e che prendono corpo, assumendo varie sembianze : cavalli, scimmie, serpenti e varie suppellettili. In questo numero il nostro giornalino desidera mettere l’accento su un altro aspetto della personalità di Gino, che ha anche il dono di rabdomante, cioè riesce a localizzare con l’ausilio di due semplici bacchette lignee o di metallo, il punto preciso dove scorre l’acqua nel sottosuolo. Dono, il suo, scoperto per puro caso, durante una pausa dal lavoro al bosco Cavallo allorquando un dirigente della forestale stava par-

lando di persone che riescono a localizzare una vena di acqua. Poi l’invito ai presenti a fare una prova con le bacchette per scoprire se avessero tale dono. Furono circa una trentina di persone a provare, soltanto uno sparuto numero percepì delle vibrazioni, e tra questi, il nostro Gino. Quando Gino ci raccontò questa sua esperienza, l’invito per una sua dimostrazione sul campo fu irresistibile. Ne è nato un appuntamento in un podere vicino al paese. Il nostro rabdomante, in tenuta campagnola, ha tirato fuori dalla macchina la sua sofisticata attrezzatura : due bacchette di rame che egli teneva ben strette sopra la testa. Cominciava la ricerca con spostamenti leggeri ogni cinque sei metri fino a quando le due bacchette cominciavano ad indirizzarsi in maniera parallela verso un’unica direzione, verso la quale egli cominciava a dirigersi fino a quando, in un preciso punto, le bacchette cominciarono a girare velocemente. Il punto cercato era stato così localizzato. Abbiamo voluto fare una controprova e ci siamo recati in un altro podere non distante dal paese dove persino un profano avrebbe detto che sarebbe stato impossibile trovare dell’acqua. Infatti in questo posto la bacchette di Gino sono rimaste immobili sopra la sua testa. Salvatore Panepinto

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La Voce di Cianciana Numero 6 – Dicembre 2006 PRESENTATO PRESSO IL CENTRO SOCIALE DI CIANCIANA IL VOLUME DI AUTORI VARI, A CURA DI MONICA ED EUGENIO GIANNONE, HALIKOS, ASPETTI NATURALISTICI E CULTURALI DEL FIUME PLATANI E‟ stato presentato sabato 18 novembre 2006 al Centro Sociale di Cianciana il libro Halykos, sul fiume Platani, curato da Eugenio e Monica Giannone, padre e figlia, non nuovi a questo genere d‟imprese. Ne hanno parlato il dott. Domenico Cavarretta, dir. Dell‟Ufficio Speciale Montagna della regione Siciliana, il dott. Giuseppe Amodei, dir. Dell‟Azienda Foreste Demaniali di Agrigento, l‟on. Dott. Salvatore Sanzeri, sindaco della nostra città, e il dott. Gaetano Pulizzi, assessore alla Cultura di Cianciana. Molto apprezzato l‟intervento del dott. Stefano Catuara, assessore al Territorio e Ambiente della Provincia regionale di Agrigento, alla cui sensibilità si deve la pubblicazione della pregevole opera, che mette in luce gli aspetti più salienti del Platani, fiume carico di storia, che gli antichi Greci avevano battezzato Halykos, cioè salato. I relatori si sono soffermati sull‟importanza della salvaguardia dell‟ambiente che vuol dire crescita sociale, economica e culturale assieme. Il libro dei due Giannone è stato scritto a più mani da vari esperti, ognuno dei quali ha curato il suo settore: così Daniela Mortellaro, laureata in Ingegneria ambientale, ha illustrato gli aspetti geoidromorfologici del bacino, mentre Mario Liberto dell‟Assessorato Regionale all‟Agricoltura ha

nonché autore di numerosi testi tradotti anche in inglese, ha curato, anche lui da osservatore diretto, la fauna; Elvira Leone, nota studiosa di S. Angelo Muxaro, ha ricordato i miti e le leggende legate al corso d‟acqua e Giovanni Alessi, presidente del circolo ARCI Valplatani, ha tratteggiato gli itinerari del Trekking che ogni anno organizza con la sua Associazione. Monica Giannone ha tracciato un itinerario enogastronomico e il padre ha esposto la storia dei Sikani, primi abitatori del bacino del Platani, e ha ricordato i numerosi storici e scrittori che hanno parlato di questo fiume; tra loro Diodoro Siculo, T. Fazello, A. Di Giovanni, A. Pizzuto, A. Petyx, E. Vittorini, Salvatore Quasimodo. Il volume si arricchisce di circa ottanta foto a colori e sei schede, sempre a colori, su biotipi, geopedologia, geomorfologia, paesaggio vegetazionale, pozzi e sorgenti dell‟ampia vallata di questo fiume singolare, che, anticamente navigabile per 14 miglia dalla foce, ha preservato gli abitanti della Sikania

fermato la sua attenzione sulla flora descrivendola dal vivo, durante una passeggiata che l‟ha portato da Castronovo alla foce, dove si trova una Riserva Naturale Orientata. Salvo Grenci, agrigentino,appassionato naturalista e uno dei maggiori esperti siciliani di avifauna

dall‟isolamento, fungendo da vera autostrada. Un bel libro, il testo che mancava – come è stato sottolineato – e che distribuito sapientemente dovrebbe consentire una maggiore conoscenza di questo lembo di Sicilia e stimolare i curiosi e gli amanti della natura a riscoprire, visi-

PASQUALE ALBA, NUOVO CONSIGLIERE COMUNALE Per effetto delle dimissioni presentate dal consigliere comunale Giuseppe Montalbano, neo amministratore del Comune di Cianciana, il signor Pasquale Alba si è avvalso del diritto a surroga e, avendo prestato giuramento nella seduta del Consiglio Comunale del 3 novembre 2006, è diventato consigliere comunale. Pasquale Alba, fu Giacinto e di Vittoria Alba, è nato a Cianciana il 15 ottobre 1962. Ha frequentato le scuole dell‟obbligo nel paese natio e presso l‟Istituto Magistrale

in Alessandria della Rocca. Dal 1994 è dipendente del Ministero della Difesa, impiegato presso l‟11° reparto infrastrutture di Palermo. Nel giugno 2003 Pasquale Alba si è presentato candidato al consiglio comunale nella lista Insieme per la Città, collegata al candidato sindaco Salvatore Sanzeri, ed è risultato secondo dei non eletti con 70 preferenze. S.P.

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L’AVIS apre una sede a Cianciana

a circa un anno, a Cianciana, è nata un‟ associazione AVIS ( associazione volontari italiani del sangue), che vede presidente Matteo Cicchirillo, i vice presidenti Giovanna Losi e Giuseppina Montalbano , segretario/ tesoriere Domenico D‟Angelo, consiglieri : Mario Cammarata e Girolamo Pace. Fino a qualche settimana fa, per organizzare le donazioni il problema principale era quello di avere dei locali in cui effettuare i prelievi ematici, ma ora, grazie alla sede dell‟ associazione in corso Vittorio Emanuele(accanto alla pizzeria Antico Ristoro), ci saranno i locali e i mezzi adatti per svolgere serenamente l‟attività di raccolta del sangue. In occasione dell’ inaugurazione della sede erano presenti il Presidente provinciale AVIS dott. Alessio Bruno, l‟assessore comunale Vincenzo Greco, l‟Arciprete don Salvatore Fiore che ha benedetto i locali ed ha presenziato inoltre l‟Onorevole dott. Giovanni Panepinto. “Lo scopo dell‟associazione, -come ci dice il presidente Matteo Cicchirillo-, è quello di promuovere, sviluppare

coordinare e disciplinare in sede locale l‟azione del volontariato del sangue. Grande importanza ha avuto l‟azione dell‟AVIS-dice ancora il presidente Cicchirillo- nel territorio nazionale, per avere divulgato la cultura della donazione che ha prodotto molti fattori positivi, una su tutte l‟avere debellato la compravendita del sangue. Così, di conseguenza, il donatore è diventato una parte importante del servizio sanitario nazionale.” Durante i 16 mesi di vita l‟ associazione ha dato un grande contributo, al centro trasfusionale dell‟Ospedale di Sciacca, grazie soprattutto alla grande generosità che da sempre contraddistingue i ciancianesi, il che incoraggia l‟Associazione a portare avanti questa attività. Il programma di raccolta per l‟anno 2007 prevede le seguenti date: 14 gennaio-22 aprile-8 luglio-18 agosto-11 novembre. In occasione delle prossime festività natalizie e di fine anno il Presidente e il consiglio direttivo AVIS sezione di Cianciana augurano a tutta la cittadinanza buon Natale e un sereno anno nuovo. Alfonso Salamone

EMIGRANTI ABBIAMO FATTO FESTA

Dedico questo mio scritto a tutti gli emigranti sparsi per il mondo, che saluto con il cuore

Lassasti la tò “amara” terra cu nna tinta valigia arripizzata SUGNANNU nn‟avviniri e nna vita „cchiù agiata. Ti purtasti nna lu cori li ricordi chhiù duci e turmentu, tristizza, malincunia pi tant‟anni t‟hannu fattu cumpagnia. Lu tempu tirannu t‟arrubbà l‟affettu, lu cunfortu I giorni son volati di li pirsuni cari. senza guardare l’ora. Lu tempu t‟arrubbà Questa notte li ho sognati a tò matri, a tò patri me li ricordo ancora, e financu lu tò amicu cchiù amicu. alzando gli occhi al cielo Lu tempu t‟arrubbà li raccomandai a Dio, li iorna trovandomi sotto un velo li uri li affidai a padre Pio. li minuti c‟avissitu pututu spartiri cu iddri. Giuseppe Alba Quanti voti sugnasti di passiari di lu Carminu a la Matrici! Nell’ora della siesta ospitai a casa mia una famiglia onesta giunta dalla Romania. Abbiamo fatto festa, brindando in allegria mangiando quanto basta in perfetta sintonia.

Quanti voti sugnasti di stari assittatu a lu tavulinu di lu bar a biviri un cafè cu li tò amici! Quanti voti sugnasti di passari un Natali, nna Pasqua, nna festa cumannata nna la tò terra tantu disiata! Nna vita passata a sugnari di putiri un jornu rituranari… Ma… quannu arriva lu tempu di putillu fari pensi a l‟avviniri di li tò figli e allura decidi…. decidi di ristari! Intanto la spiranza di turnari ti detti la forza di viviri di campari ma, purtroppo a lu distinu nun si po‟ cumannari. Rosa Ferraro Novara 19 settembre 2003

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Un’altra personale per Andrea Arcuri che dal 10 al 19 novembre ha esposto presso la sala Rubino del Centro congressi “Marconi” di Alcamo (TP). La mostra che ha riscosso un notevole successo di pubblico ed era intitolata Canto d’amore al ricordo, è stata patrocinata dall’Assessorato alla Cultura della città trapanese ed è stata presentata da Eugenio Giannone. Ha fatto gli onori di casa il dottor Ferrara, vice sindaco di Alcamo, chirurgo ormai in pensione del Niguarda di Milano e “ prestato alla politica per distrarsi e rigenerarsi”. Ospite d’onore Sua Eccellenza l’arcivescovo Luigi Bommarito, metropolita emerito di Catania che ha avuto spontanee parole d’apprezzamento per il nostro artista e ha definito la pittura una delle più alte espressioni dello spirito. La presentazione è avvenuta in un clima di sereno relax, con un andamento tra il serio ed il brioso che ha coinvolto emotivamente il folto ed attento pubblico presente. Ecco qui di seguito uno stralcio della presentazione di E. Giannone. S. P.

Le Voci di Andrea Arcuri Voci dal silenzio, ma da Siciliani sappiamo che il silenzio è eloquente, gridato e ha una sua anima palpitante che riesce a trasmettere sensazioni, come una musica aerea che non si sa da dove provenga ma ci prende e ci avvolge nella sua melodia; ed è un canto, un contrappunto fantastico, solare, costituito dall’essenza delle cose, ognuna delle quali è una nota, uno strumento con un suo suono e una storia da raccontare. Una voce che viene dal tempo a dirci di strade deserte, di focolari spenti, di vicoli silenziosi, di case abbarbicate l’una sull’altra come le celle d’un alveare, di fantasmagoriche periferie e

scorci panoramici, impregnati di albe e tramonti narranti momenti di vita che il Maestro è riuscito a fissare sulla tela ma che sono fuggiti via portandosi i nostri pensieri. Sono immagini vaporose che ci parlano delle nostre radici e, perciò, hanno una grande valenza culturale, perché ci ricordano chi siamo, da dove veniamo e dove possiamo andare. Il tutto con un tono intimistico, soft, molto delicato, poetico, per non spezzare l’armonia e l’incanto del paesaggio, del ritratto, dello splendore della natura che si leva come un inno di lode al Creatore. Ma quelle case vuote, quei volti quasi assenti seppure trasognanti, quelle stradine deserte sono anche una denuncia polemica contro l’incuria e l’abbandono dei nostri paesi e rappresentano il sogno infranto di una Sicilia Terra madre, più volte tradita e talvolta traditrice, che non ha saputo o potuto mantenere intatto il suo focolare, lasciandosi sedurre da un processo tecnologico nel quale è difficile identificarsi completamente. Per tutto questo penso di poter affermare che Andrea Arcuri è un pittore naif, naturalmente molto evoluto, e dialettale, essenzialmente dialettale, perché la sicilianità che traspare da ogni sua tela è un tassello del grosso volume della nostra storia morale, sociale e civile. E leggendo questo libro ci si imbatte in processioni, nei giochi fanciulleschi d’un tempo, in abitudini inveterate, nelle serena-

te notturne ormai desuete, nelle nostre campagne colorate di primavera, nei paesaggi lunari, nelle nature morte – dove Andrea eccelle – nei balconi adorni di “graste” profumate, nelle donne che vanno ad attingere acqua alla fontanella pubblica con le brocche, li quartari. La donna e la musica nell’opera di Arcuri hanno un ruolo preminente. Violini, chitarre, mandolini, acciarini, da soli in primo piano o in compagnia di altri elementi, sono molto spesso presenti nei quadri di Andrea, quasi a sottolineare che egli, oltre ad essere un valente pittore, è anche un musico; e che musico! Ma anche se non ci fossero, la musica, come sottolineavo all’inizio, l’avvertiremmo ugualmente. Alle donne, che nello specifico chiamerei “madonne” per la delicatezza del tocco e dei lineamenti, l’Artista sembra riservare tutta la sua attenzione e ammirazione di uomo, di marito, di figlio. Ella ci appare come una creatura, seppure reale, angelica, diafana, bella nella sua delicatezza e – se permettete – nella sua avvenenza: è la donna siciliana, mediterranea, con occhi ladri, labbra ammaliatrici e un incedere incantatore. Scrutatela attentamente; e guardate attentamente la sicurezza del tocco, la policromia sapiente e composita, la misura degli spazi e delle fughe, la freschezza mentale che traspare, la semplicità tematica, descrittiva, e capirete perché Andrea Arcuri è stato definito, oltre che “pittore delle allegorie”, autentico ambasciatore culturale della Sicilia e perché è stato chiamato

ad esporre al Palazzo di Vetro. Un artista genuino (in questo senso uso il termine naif), al quale predissi, parecchi anni fa, un radioso avvenire e qualcuno mi guardò incredulo; tra questi c’era anche lui, che allora dipingeva altro; ma il tempo, che è galantuomo, mi ha dato ragione. Eugenio Giannone Alcamo, 10.11.2006

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MASCHIO O FEMMINA? Il sesso del nascituro già alla quinta settimana Gravidanza: ecco il test della quinta settimana. Si chiama “Baby early gender mentor”. E’ un kit per l’analisi del DNA in vendita su internet che permette di sapere il sesso del nascituro appena dopo 5 settimane. Non senza polemiche. Sarà maschio o femmina? Di solito le tipologie dei genitori in attesa si dividono in due: quelli che non vogliono sapere il sesso del nascituro fino all’ultimo, per gustarsi la sorpresa solo al momento fatidico, e quelli che non vedono l’ora di saperlo il prima possibile. E a quest’ultima categoria si rivolge il “Baby early gender mentor”, un nuovissimo test commerciale da poco introdotto negli Stati Uniti che permette di sapere se sarà un “lui” o una “lei” appena dopo cinque settimane, rispetto ai tre mesi della prima ecografia o ai cinque della seconda (la prima morfologica). Acquistabile su internet, al costo di 275 dollari, il test consiste in un’analisi del Dna delle cellule fetali presenti nel sangue della madre. Basta quindi inviare semplicemente un campione di sangue prelevato con un semplice buchino sull’indice, ed in 24-48 ore si saprà se si aspetta un maschietto o una femminuccia. L’azienda che produce il test, la Pregnancystore.com, promette una certezza del risultato del 99,9%. Nel caso il nascituro sia di sesso diverso da quello predetto, si ha diritto ad un risarcimento pari al 200%. In realtà il test in sé non è una grande novità. Già da qualche anno viene adoperato in alcuni centri di ricerca, ma solo ora è disponibile anche in commercio. Con un successo al di là delle aspettative: nelle prime tre settimane di vendita on line, sono arrivate ben 1000 richieste per il kit di raccolta e invio dei campioni di sangue. Ma non sono mancate le polemiche. Il timore è che alcune madri potrebbero utilizzare il test per decidere se abortire o no, nel caso che il sesso del nascituro non sia in linea con le loro aspettative. Ascoltiamo adesso le valutazioni morali espresse da bioeticisti non credenti, da un giovane padre di famiglia e da un Teologo Morale cattolico: potremmo dire la parola dell’uomo e la parola di Dio in Bioetica! “Il timore che questo test venga usato con l’intenzione eventuale di interrompere la gravidanza, è più che fondato – ci dice l’esperto di bioetica americano Michael Grodin, dell’università di Boston -. L’interruzione di gravidanza potrebbe essere determinata da questioni che non dipendono da problemi genetici del nascituro”. D’accordo per la bocciatura del test anche Luisella Battaglia, esperta del Comitato nazionale di bioetica, a condizione che il povero piccolo non sia malato: “L’unica ragione per giustificare il ricorso a questo test - dice infatti la Battaglia - è il rischio di una malattia del feto legata al sesso. Interrompere

una gravidanza solo perché il bambino non corrisponde ai desideri dei genitori è inaccettabile. Il sesso non è una malattia”. Dopo la bioetica laicista, chiediamo un parere al bioeticista cattolico, padre Michele Valsesia: Circa il kit che è in commercio su internet per la determinazione del sesso del nascituro, mi pare di poter dire: *sul piano scientifico* ho delle perplessità. Io non sono un tecnico (potrai esaminare tu stesso), ma il fatto che garantiscano un grado di affidabilità così alto (99,9 %: non è troppo?), promettendo risarcimenti impensabili, mi fa credere che sia soprattutto una grossa operazione commerciale. Dal punto di vista scientifico, questa cosa non mi convince; anzi, questa musica mi pare di averla già sentita tante altre volte (prodotti miracolosi, risultati incredibili, etc)... sul piano etico: nonostante l'invasività minima della tecnica in questione, resta da chiedersi: perchè sapere, a tutti i costi, il sesso del nascituro? Sono d'accordo che c'è anche il discorso delle malattie genetiche legate al sesso. Ma la quinta settimana /non è un po' presto/ /per riconoscere con certezza/ la loro presenza e avviare una terapia mirata (escludo l'aborto, naturalmente)? Un secondo problema, sempre a livello etico è che questa tecnica avvicina ulteriormente (grazie alla sua semplicità di esecuzione) la strada dell'eugenetica o, peggio, del /baby-on-demand/, il bambino su ordinazione. Se il bambino non è esattamente come lo volevo io, che si fa? Questo è ciò che penso. E infine il parere di Angelo Scardino, 30 anni di CIANCIANA: “Io penso – ci dice il giovane padre di una bella bimba di 3 anni e mezzo, Alessandra - che sia giusto dare credito alla scienza e alle nuove tecnologie, ma è giusto che sotto alcuni punti di vista la scienza abbia dei limiti e non stravolga le leggi della natura. In ogni caso conoscere prima il sesso del proprio figlio non cambia nulla dal punto di vista dell’attaccamento affettivo. Saperlo prima per soddisfare un proprio capriccio non mi pare giusto perché non stiamo acquistando una motocicletta o un oggetto qualsiasi, ma si sta parlando di un nuovo essere umano a cui si deve dare il massimo rispetto perché siamo in presenza di una persona. Se poi il test venisse utilizzato per interrompere la gravidanza perché il nascituro non corrisponde alle nostre ispettive, ritengo che si tratti di un vero e proprio omicidio. Quando una nuova vita si annunzia con una nuova gravidanza per la mente passano tanti pensieri, belli, ma anche preoccupanti perché ci sono tante incognite. E’ per porre rimedio a queste incognite, che poi sono le malattie genetiche che deve lavorare la scienza e non per sopprimere quanto prima possibile una vita che non corrisponde alle nostre aspettative. Dott. Rino CIANCIMINO Movimento per la Vita

UN GRANDE EVENTO SPORTIVO INTERESSERA’ CIANCIANA IL 24 GIUGNO 2007 UNA GARA CICLISTICA DI FONDO

Alla fine di Ottobre, come un fulmine a ciel sereno, ci è giunta la proposta di organizzare una gara di livello regionale. Compiaciuti per la fiducia accordataci siamo stati lungamente incerti se accettare o meno, per una gara di questo tipo bisogna impegnarsi in tanti e noi tra emigrazione e impegni lavorativi

siamo sempre meno. Alla fine, forse con un pizzico di incoscienza, abbiamo deciso che non si poteva rifiutare! L’organizzazione è già partita, scelta del percorso, logistica, eventi collaterali, e soprattutto il nome: si chiamerà “Gran Fondo dei Monti Sicani” e attraverserà i comuni di: Alessandria della Rocca, Santo Stefano Quisquina, Cammarata, San Giovanni Gemini, Casteltermini, S. Biagio Platani, Sant’Angelo Muxaro, Sant’Elisabetta, Raffadali, per terminare a Cianciana dopo 134 Km e 2000 m di dislivello! Partenza e arrivo saranno nei pressi della villa comunale, si lo so, qualcuno si chiederà perché non in “piazza”, ma è prevedibile una partecipazione di circa 300-400 atleti provenienti da

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Numero 6 – Dicembre 2006 tutte le provincie siciliane, alcuni dei quali sono ex- professionisti o élite (dilettanti) in attesa di contratto, quindi ragioni di gestione del traffico ci impongono questa scelta. Come dicevo la prova è inserita nel campionato regionale Gran Fondo UDACE è sarà aperta ad Amatori con tessera agonistica rilasciata dall’UDACE o da enti riconosciuti dalla Federazione Ciclistica Italiana, sarà peraltro l’ultima del campionato e pertanto avremo il piacere di assistere alla premiazione dei campioni regionali. Ovviamente dato che la maggior parte dei partecipanti proverrà da fuori provincia, questi verranno almeno un giorno prima della gara pernottando a Cianciana o nei paesi limitrofi. Noi faremo di tutto perché siano individuate e proposte tutte le soluzioni alberghiere presenti sul territorio, con particolare attenzione alle tipologie del tipo “Bed and Breakfast”, un’occasione in più per lanciare la ricettività alberghiera Ciancianese che già esiste e va valorizzata. La gara e le manifestazioni collaterali verranno pubblicizzate su riviste nazionali del settore e sui maggiori siti internet specializzati, la redazione della rivista Granfondo ci ha già chiesto i dati e altre sono state già informate dalla federazione. Siamo convinti che, data la risonanza, la manifestazione potrà essere un valido veicolo per far conoscere ed apprezzare tutte le risorse presenti nel comprensorio montano attraversato, prodotti tipici, ricettività alberghiera, attrazioni archeologiche e naturalistiche, manifestazioni tradizionali, ecc. ecc. Per dare un’idea di ciò che accadrà, anticipiamo qualcosa sull’organizzazione: sarà transennata tutta la zona dell’arrivo almeno negli ultimi 300 metri con transenne nelle strade di

accesso dell’ultimo Km, verrà allestito un palco e un arco gonfiabile posto sull’arrivo, presso il centro sociale avverranno gli accrediti degli atleti e la consegna dei pacchi gara. Lungo tutto il percorso saranno istallate delle segnaletiche che indicheranno il percorso, a Cianciana verrà segnalato il punto di ritrovo, i parcheggi, sarà allestito un punto di ristoro finale. La classifica sarà stilata con un sistema di rilevamento elettronico. Oltre alle auto di segnalazione di inizio e fine corsa vi saranno almeno 10 moto che garantiranno la scorta ai gruppi e gruppetti che via via si formeranno, per questo cerchiamo volontari che vogliano collaborare con noi. Con due ambulanze di scorta chiuderà la carovana un furgone che dovrà assistere ed eventualmente raccogliere ciclisti in difficoltà. Verranno predisposti dei punti di ristoro per il rifornimento di cibo e acqua lungo il percorso. Poiché è prevedibile che con gli atleti verranno anche accompagnatori, pensiamo di fare organizzare delle attività di intrattenimento da svolgersi il giorno precedente alla gara e durante la giornata della gara. Naturalmente non possiamo pensare di fare tutto da soli, vogliamo condividere con associazioni e semplici appassionati la realizzazione di questo progetto, per preparare al meglio questo evento sportivo. Già diverse associazioni di Cianciana e appassionati hanno dato la loro disponibilità ad aiutarci, ma non basta ancora, dobbiamo essere in tanti se vogliamo che questa occasione si trasformi in un evento. Il presidente della A.S.D. Ruota Libera Olympia Alfonso Montalbano (asdruotalibera@altervista.org)

ERRATA CORRIGE Nell’ultimo numero della Voce, ottobre 2006, e precisamente nella rubrica Case in Festa, abbiamo scritto erroneamente che i signori Maria e Domenico Re hanno festeggiato le nozze di diamante ad Ashton (Inghilterra). In realtà l’evento ha avuto luogo in Cianciana, dove purtroppo, alcuni giorni dopo, il signor Domenico è deceduto. Ci scusiamo con i nostri lettori per l’involontario errore.

NOTIZIE DALL’ANAGRAFE D E C E S S I

Domenico Re, nato a Cianciana il 5 gennaio 1923, deceduto il 26 ottobre 2006 Caterina D’Anna, nata a Cianciana il 9 ottobre 1927, deceduta il 16 novembre 2006 Girolamo Carubia, nato a Cianciana il 22 maggio 1920, deceduto l’8 dicembre 2006 Baldassare Greco, nato a Cianciana il 21 febbraio 1915, deceduto il 10 dicembre 2006 Vincenza Cannatella, coniugata Rocco Leo, nata a Cianciana il 2 ottobre 1924, deceduta il 14 dicembre 2006 Pietro D’Angelo, nato a Cianciana l’8 febbraio 1934 , deceduto il 17 dicembre 2006 Gaetano Perzia, nato a Cianciana il 10 settembre 1928, deceduto il 17 dicembre 2006 Angelo Bondì, nato a Cianciana il 19 febbraio 1959, deceduto il 18 dicembre 2006 DECEDUTI FUORI CIANCIANA Francesca Abella, vedova Giannetto, nata a Cianciana il 18/12/1921, deceduta a Carvico (BG) il 21/11/’06 Alfonso Alessi, nato a Cianciana il 19 febbraio 1924, deceduto a Torino il 26 novembre 2006 Francesca Abella, ved. Perconti, nata a Cianciana il 20 giugno 1922, deceduta a Saint Chamond (F) l’1/12/’06 Antonina Di Stefano, nata a Cianciana il 25 novembre 1926, deceduta a Forbach (F) l’1/12/’06

La Redazione della Voce di Cianciana partecipa al grande dolore di Girolamo Pulizzi, abitante a Tranmere (nei pressi di Adelaide - Australia) per l’improvvisa scomparsa della cara moglie.

A dieci anni dalla sua scomparsa RICORDANDO PASQUALE SCIURBA Da Trissino (VI) ci ha scritto il nostro amico e collaboratore Dino Vaccaro che ci ha espresso il desiderio di ricordare il compianto Pasquale Sciurba, scomparso prematuramente 10 anni fa, “con l’affetto” scrive Dino “dovuto ad un grande amico e ad un grande sportivo”.

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La Voce di Cianciana

Numero 6 – Dicembre 2006 SOSTENITORI DEL GIORNALE

La redazione del giornale ringrazia sentitamente gli abbonati che ci hanno ancora una volta confermato la fiducia. Un particolare ringraziamento è indirizzato ai seguenti sostenitori: Giuseppe Martorana (Cianciana); Giovanni D’Angelo (Cantù); Vincenzo Caltagirone (Maslianico - Como); Agostino Cona (Figline Valdarno - Firenze); Dino Vaccaro (Trissino - Vicenza); Giovanni Gaiteri ( Rive de Gier - Francia).

RICETTE Polpette di pane Ingredienti : 200 gr. di pane grattugiatoFoglioline di menta o prezzemolo 100 gr. di formaggio grattugiato 3 uova 2 cucchiai di latte olio, sale, pepe: q.b. Preparazione : impastate il tutto e amalgamate bene, ricavandone le polpette volute. Friggete nell’olio. Ottime anche a sugo o in bianco con le patate. Se avete asparagi, spezzettatene la parte morbida e amalgamatela assieme agli altri ingredienti. Sono gustose anche queste polpette. Trippa a “stricasali” Ingredienti : un kg. di trippa Sale e pepe Preparazione : pulite bene la trippa, tagliatela a lamelle sottili e fatela cuocere in acqua bollente. Servitela calda e lasciate che i commensali insaporiscano con sale e pepe a loro piacere. Generalmente la trippa così cotta va posta in un unico piatto al centro della tavola. I commensali riceveranno un piatto con sale e pepe abbondanti su un bordo e si serviranno da soli.

SALUTI ED AUGURI

Da Vancouver, Canada, dove sono ospiti dei cugini Giuseppe e Ninfa Pensato, Emilia e Francesco Montalbano, insieme ai cugini citati, augurano ai parenti ed agli amici residenti in Belgio, Gran Bretagna, Montreal, Toronto, Francia, Argentina, Venezuela, Sud Africa, Australia ed ai residenti in varie parti d’Italia ed ai parenti ed agli amici di Cianciana...un Buon Natale e felice Anno Nuovo.

Dal rinnovato locale, la cui inaugurazione è avvenuta il 20 ottobre, la zia Nardina ed il figlio Santino (nella foto con la polacca Ivona) mandano gli auguri ai parenti, agli amici e soprattutto ai numerosi ed affezionati clienti per un Buon Natale e un Felice Anno Nuovo. Un caro saluto è indirizzato alle nipoti Sara e Natascia, insieme al padre Alfonso in dolce vacanza in Australia

ABBONAMENTO AL GIORNALE L’abbonamento annuale per 6 numeri costa: per l’Italia € 22, per l’estero € 25. Se volete darci di più farete parte dei SOSTENITORI del giornale. Per l’Italia inviare la cifra a Salvatore Panepinto - via Cavour, 3 - 92012 Cianciana (AG) - Conto Corrente Postale n° 17905977 - oppure tramite Conto Corrente Banca Popolare Sant’Angelo, agenzia di Cianciana, ABI-05772 CAB-82920, Conto Corrente n° 101400002499. Dall’estero vi consigliamo di effettuare il versamento tramite banca, adoperando i seguenti codici, perché la spedizione costa molto poco: codice BIC: PSANIT3PXXX; codice IBAN : PAESE IT, CIN 1 56, CIN 2 A, ABI 05772, CAB 82920, CONTO : 000010002499, Presso Banca Popolare Sant’Angelo, Cianciana (Ag) Pag. 16


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