La voce di cianciana n6 dicembre2008

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Cianciana ‘na tuttu lu munnu, tuttu lu munnu a Cianciana! Numero 6 – Dicembre 2008

48° NUMERO DELLA VOCE DI CIANCIANA E FANNO OTTO ANNI

CARI LETTORI VI RINGRAZIAMO PER IL VOSTRO ATTACCAMENTO E PER AVERCI SEGUITO PER COSI’ GRAN TEMPO

VI AUGURIAMO DI VERO CUORE, OVUNQUE VI TROVIATE, UN BUON NATALE E UN FELICE ANNO 2009 CI PERMETTIAMO DI RICORDARVI DI RINNOVARE L’ABBONAMENTO PER L’ANNO 2009

IN QUESTO NUMERO L’angolo della posta

Pag. 2 L’Associazione Girasole Onlus

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Editoriale - Serata danzante a Saint Chamond

Pag. 3 Diario di guerra di Giuseppe Longo (II parte)

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IL Presepe Vivente nel quartiere Canaleddru

Pag. 4 2 Cooperative nella zona della Montagna

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La pagina della scuola

Pag. 5 Salvatore Cicchirillo nominato cavaliere

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La pagina dello sport

Pag. 6 Premio I.Buttitta a Francesco Cannatella

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Presentato “Quannu” di Eugenio Giannone

Pag. 7 La pagina amministrativa - Dall’Anagrafe

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Case in festa

Pag. 8 Dolci vacanze a Cianciana

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I nostri lettori ci hanno espressamente chiesto di esternare i migliori auguri per un Sereno Natale e per un Felice Anno Nuovo, che sia portatore di pace, prosperità e di buona salute per parenti e amici. Da Toronto (Canada) Vince Bavuso Volpe per le sorelle Maria e Caterina e i cari nipoti . Da Hoddesdon (R.U.) Alfonso Cuffaro e famiglia per i cugini Giuseppe, Caterina, Francesco e Maria Taormina abitanti ad Adelaide (Australia) e per tutti i ciancianesi. DA CIANCIANA Adriana Cannatella per i cari amici Silvana D’Angelo e Peppe Impastato abitanti a Basilicanova (PR) ai quali regala l’abbonamento alla Voce per il 2009; Rosetta e Paolo Termini con i figli per gli zii e cugini Ciaravella del Canada, per i parenti della Francia e per la famiglia di Filippo Termini abitante a Marano Vicentino; Gaetano Ingravidi e famiglia per Paolo Piazza e famiglia; Narjis e Agostino D’Ascoli per la famiglia di Pietro Castellano residente a Winnenden (Germania); Anna Lo Monaco e Giuseppe Cammarata e famiglia per la famiglia di Gaspare Lo Monaco residente a Verbert (Germania); Angela Salvo, vedova Giambrone con i figli e i nipotini per la zia Giuseppina Arcuri e tutti i cugini di Adelaide (Australia); Tanina ed Eugenio Giannone per le famiglie Pulizzi e Barbera di Adelaide, per Maria José di Rosario e per tutti i parenti dell’Inghilterra; Alfonso Salamone per la famiglia di Leonardo Miserandino, residente a Villejuif e per la famiglia di Antonino Amato, residente a Castelfiorentino; Angela e Salvatore Panepinto, con Stefano e Sara per Nino Panepinto, Salvatore Bruno, Olga e Joe Ciaravella, tutti residenti in Canada, le famiglie Carubia, Barbera, Massaro residenti in Australia, Domingo Vizzi residente in Argentina, Giuseppe Croce residente a Fano, per la famiglia di Ignazio Attardo, residente in Francia e per i cugini Pina e Alfonso Taglialavore residenti a Hoddesdon. Maria, Giuseppe ed il bambin Gesù nel presepe vivente


Numero 6 – Dicembre 2008

La Voce di Cianciana

La Voce di Cianciana Periodico bimestrale di informazione e di cultura, edito dall’Associazione Culturale “Sicily Kult” di Cianciana. Anno VIII, numero 6-Dicembre 2008 Direttore Responsabile: Enzo Minio Direttore Editoriale: Salvatore Panepinto Progetto grafico e fotografico Filippo Mattaliano, Stefano Panepinto Redazione: Andrea Arcuri, Antonino Arcuri, Rino Cammilleri, Agostino D’Ascoli, Fausto De Michele, Gaetana Gambino, Eugenio Giannone, Filippo Mattaliano, Nuccio Mula, Giusy Piazza, Alfonso Salamone. Direzione e Redazione: via Cavour, 3 92012 Cianciana (AG) Italy. Cellulare : 331 - 26.444.78 E-mail Se volete inviarci un messaggio via e-mail, chiamate al numero di telefono in alto. Vi sarà comunicato l’indirizzo. Conto Corrente Postale n° 17905977 Conto Corrente Bancario: vedi pagina 16 ! Autorizzazione Tribunale di Sciacca n° 5/01 del 26/09/2001. Spedizione a regime libero. Autorizzazione della Direzione Provinciale delle PP.TT. di Agrigento, settore commerciale Stampa: Tipografia Geraci - S. Stefano Quisquina (AG). Quanto espresso dai singoli autori, negli articoli firmati, non rispecchia necessariamente l’opinione del giornale. Gli autori, che sono del tutto liberi di esprimere il loro pensiero, se ne assumono implicitamente la responsabilità. © Copyright 2008 - Associazione Culturale “Sicily Kult” - Tutti i diritti riservati. Senza il permesso del Direttore Editoriale, la riproduzione totale o parziale di qualsiasi parte del giornale è vietata.

Da QUILMES ( Argentina) Egr. .Prof. Salvatore Panepinto, Avendo ricevuto ieri mattina il vostro giornale, vorrei attraverso questa mail, RINGRAZIARE VIVAMENTE E SENTITAMENTE, Te SALVATORE, Francesco MONTALBANO e tutto il tuo STAFF della Voce per i gentili saluti di laurea.Veramente mi ha fatto tanto piacere aver letto la nota che tu hai stampato e strutturato magníficamente. Per me è un bel ricordo che non si dimenticherà mai nella mia vita. Io auguro una buona vita, belle cose e buona fortuna a te, a tutti i tuoi , a Francesco ed a tuo staff. Mando tanti saluti speciali per i miei cugini d’Italia Filippo, Rosetta, la zia Maria e per i miei parenti di Vancouver che tu conosci e che ricevono il giornale : Filippo e Anna Di Noto, Joe e Ninfa Pensato. Cordiali e distinti saluti. Ancora mille grazie PS: Vorrei dirti questa semplice frase/stornello personale che ho ideato alcuni mesi fa, sopratutto per augurare buona salute e vita ai miei parenti del Canada: “Io sono un buon Siciliano, forte e sano, perciò Dio mi darà una mano”. Alejandro Di Noto e famiglia Da Genova, 25 novembre 2008 Salvatore carissimo, ti scrivo queste poche parole per stare in comunicazione con te e la Voce di Cianciana. Rinnovo come sempre l’abbonamento per il prossimo anno. Mi auguro che questa lettera trovi te e famiglia in ottima salute come io ti posso assicurare per me e famiglia. Come sempre mando i saluti ai nostri amici di Cianciana : Paolino Calamo, Nino Grassadonia e famiglia, Rocco Croce, Peppe Pendino. Lillo Martorana, Tano Martorana, Ignazio Attardo che abita in Francia e Felice Camizzi che abita a Firenze. Tanti cari saluti Antonino Gambino Da Cianciana (abbiamo ricevuto questa breve lettera con il desiderio di pubblicarla) Io Giuseppe Castellano e mia moglie Joséphine inviamo tanti saluti agli amici più cari Alfonso, Teresa e Nino Provenzano abitanti a Heiligenhaus (Germania). Non potremo mai dimenticare l’accoglienza che ci avete riservato a casa vostra. Vi auguriamo, e ve lo meritate davvero, ogni bene per la vostra vita. Da parte nostra un Buon Natale e un felicissimo Anno Nuovo. A presto, Giuseppe e Josephine Castellano Da Novara Salvatore carissimo, contavo di vederti a Natale per scambiarci gli auguri, darti la mia quota per il 2009. La pazienza , l'amore , il GRANDE impegno sono le doti che ti distinguono per offrirci L'ATTESA VOCE e per questo non finirò mai di ringraziare te e tutta la redazione di questo stupendo regalo che ogni due mesi bussa alle porte del cuore. Potresti pubblicare sul prossimo numero la mia poesia C'era na vota? Spero che ce l'hai ancora Auguri di cuore a te e famiglia e Merci encore pour tout ce que tu fais pour les " Ciancianesi" ! Rosa Ferraro --

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Numero 6 – Dicembre 2008 EDITORIALE LA VOCE DI CIANCIANA COMPIE 8 ANNI Quello che state sfogliando è il 48° numero della Voce, che così compie 8 anni di vita. Un bel lasso di tempo ! E non siamo ancora stanchi e con voglia di continuare. L‟anno prossimo speriamo di concretizzare il progetto di ingrandire il giornalino, aumentando le pagine e con una nuova veste tipografica. Avevamo scritto questo editoriale alcuni giorni fa e esso occupava metà di questa pagina. Ma le notizie da inserire non finiscono mai, per cui devi tagliare, accorciare e fare i salti mortali (in senso metaforico s‟intende!) per trovare una collocazione agli articoli. Ci resta soltanto un po‟ di spazio per ringraziare il nostro Direttore responsabile Enzo Minio, il presidente dell‟Associazione culturale Sicily Kult Agostino D‟Ascoli, i redattori del giornale, l‟Amministrazione comunale, le impiegate dell‟Ufficio Anagrafe del Comune di Cianciana e soprattutto voi abbonati e sostenitori della Voce che ci avete seguito per tutti questi anni, incoraggiandoci a continuare, dandoci dei preziosi consigli e mostrandoci di gradire le nostre fatiche. A voi tutti un sentito grazie da parte della r e d a z i o n e d e l g i o r n a l e . S.P.

La Voce di Cianciana PRESEPI PATROCINATI DALL’UNIONE DEI COMUNI L‟Unione dei Comuni ha indetto un concorso per la realizzazione di presepi aperti al pubblico nell‟ambito dei comuni che ne fanno parte. Un gruppo di bambini e ragazzi del nostro paese, in età compresa tra 6 e 14 anni si è iscritto al concorso realizzando un presepe in Corso Vittorio Emanuele, nella veranda dei coniugi Maria Raffa e Francesco Chiazza. I ragazzi hanno dato il meglio di loro stessi, dando fiato alla loro fantasia e creatività. Hanno partecipato alla realizzazione del Presepe : Giuseppe Abella, Giuseppe Cusumano, Antonio e Mirian Pendino, Andrea e Sofia Cusumano, Chiara Impallari, Giovanni e Salvatore Grassadonia ( alcuni nella foto in basso). S.P.

SERATA DANZANTE DI BENEFICENZA A SAINT CHAMOND (Francia) L‟undici ottobre 2008, nella sala Aristide Briand di Saint Chamond ha avuto luogo il ballo annuale organizzato dal Club franco-italiano e animato dal cantante napoletano Tony Palermo, che si è recato in Francia per l‟occasione. Questa manifestazione è stata programmata nell‟ambito di un‟opera caritativa i cui benefici realizzati sono stati devoluti alla ricerca medica tramite l‟associazione AIRE che dà ogni anno ai ricercatori del centro ospedaliero universitario di Saint Etienne i mezzi per concretizzare un progetto di ricerca nell‟interesse degli ammalati. Prima di cominciare il ballo il dottor Gilles Thuret ha ringraziato gli organizzatori e le 450 persone presenti alla serata informandoli che L‟AIRE nel 2008 ha finanziato l‟acquisto di un microscopio per trapianto di cornea che completa un insieme di apparecchiature mediche che permettono di mantenere la cornea donata e migliorarne la sopravvivenza. Il dottor Thuret è stato a lungo applaudito. Poi è venuto il momento del ballo e ci siamo divertiti fino alle ore tre del mattino. E‟ stata senz‟altro una bella esperienza che sarebbe da rifare. Vincenzo Forte (Nella foto)

Un unico comitato, costituito dal presidente Felice Milioto e dagli assistenti Giovanni Caltagirone e Nicola Ingravidi, ha avuto l’onore di organizzare i festeggiamenti in onore dell’Immacolata Concezione e di Santa Lucia per l‟anno 2008.

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Numero 6 – Dicembre 2008

La Voce di Cianciana

DOPO 7 ANNI TORNA A CIANCIANA IL PRESEPE VIVENTE Il quartiere Canaleddru, il più antico di Cianciana, che si sviluppa in discesa a partire da piazza Matrice, con i suoi vicoli, le strade e stradine, i suoi cortili e le sue case alcune d‟epoca, è ancora lo scenario tutto particolare che fa da cornice al Presepe Vivente, che si ripresenta ai suoi devoti e visitatori dopo 7 anni dall‟ultima edizione. L‟iniziativa è del movimento giovanile parrocchiale Jeshua che, stimolata da don Lucio Fiore e dall‟Amministrazione Comunale, ha fermamente creduto nella bontà dell‟iniziativa. Più di 150 persone tra bambini, giovani ed adulti, con l‟organizzazione presieduta da Salvatore Di Frisco, da quasi un mese si sono messi al lavoro per allestire il Presepe Vivente, coniugando la voglia di stare insieme e mettere in risalto la religiosità del popolo ciancianese, attraverso l‟allestimento di diversi ambienti di una comunità costituita da contadini, da artigiani, da allevatori che guarda al tempo di una Betlemme ideale. Percorrendo le vie, ci si imbatte nelle taverne dove si può assaggiare del vino novello e dei salumi, c‟è il pastore intento a preparare la ricotta, ci sono le donne che lavorano al telaio, altre che fanno il bucato, altre ancora che stirano. E poi il ciabattino, il fabbro, il pescivendolo, il panettiere che prepara ed offre del pane con l‟olio, le bruschette o le pizzette, il falegname, la bottega delle spezie, la bottega della frutta e verdura. E poi ancora la sinagoga, luogo di preghiera, il tavolo per il censimento e l‟accampamento romano. E ancora i pastori che trovano ricetto nei pagliai ed infine la grotta, molto suggestiva, all‟interno della quale si presenta la Sacra Famiglia con Giuseppe, Maria e Gesù Bambino. Il Presepe è stato inaugurato la sera del 26 dicembre, festa di Santo Stefano, con una partecipazione straordinaria di visitatori, molti del quali provenivano dai paesi limitrofi. E già se ne aspettano tanti altri, considerando che sono stati organizzati dei gemellaggi con tante parrocchie della diocesi agrigentina nei giorni 28 dicembre 2008 e nei giorni 3, 4 e 6 gennaio 2009 con l‟arrivo dei Re Magi. La realizzazione del Presepe persegue inoltre un importante obiettivo umanitario : raccogliere delle offerte che serviranno per aiutare Stefano, un bambino di 10 anni di Aragona affetto da CMV (citomegalovirus) e che deve essere sottoposto ad una terapia in America il cui costo è molto elevato. Per lui sono state collocate nei vari ambienti del Presepe delle cassettine per poter donare un piccolo ma significativo contributo per una nobile causa. S.P.

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Numero 6 – Dicembre 2008

La Voce di Cianciana

INSEDIATO IL NUOVO DIRIGENTE SCOLASTICO DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO DI ALESSANDRIA E CIANCIANA Dal primo settembre 2008 l’Istituto comprensivo ha un nuovo dirigente scolastico, la professoressa Mariangela Gibilaro, abitante ad Agrigento. Nell’augurare a tutti gli alunni, ai loro genitori e a tutto il personale buon lavoro ha voluto esternare il suo impegno professionale dichiarando alla Voce : “La scuola privilegia l’essere, è scuola di valori, è l’istituzione che in un momento di confusione ideologica ha l’arduo compito di rimettere in piedi un’intera scala di valori che altrimenti rischiano di perdersi; e questo uno degli obiettivi che ci prefiggiamo. La scuola è l’istituzione che può fare la differenza, è un valore aggiunto al miglioramento morale e civile della nostra società. La scuola non può essere facile, occorre sacrificio e studio, ma nello stesso tempo è nostro dovere non renderla invisa ai nostri alunni. I nostri sforzi sono tesi a renderla seria ma non rigorosa, un luogo dove si studia ma dove si impara anche divertendosi”. S.P. (Nella foto il dirigente scolastico Mariangela Gibilaro con il sindaco Salvatore Sanzeri ed alcuni professori durante il tradizionale scambio di auguri di fine anno)

PRIMA VISITA DI ISTRUZIONE PER GLI ALUNNI DELLE CLASSI TERZE DELL’ITITUTO COMPRENSIVO DI CIANCIANA ED ALESSANDRIA DELLA ROCCA. DESTINAZIONE : CALTANISSETTA Martedì 2 dicembre ultimo scorso, gli alunni delle classi terze della scuola media di Alessandria della Rocca e Cianciana si sono recati in visita di istruzione nella città di Caltanissetta. Accompagnati dagli insegnanti di lingua straniera Caterina Carubia, Filomena Sanzeri, Maria Perrone e Salvatore Panepinto nella mattinata essi hanno assistito, presso il teatro “Bauffremont” al musical in lingua inglese The Canterville Ghost, il fantasma di Canterville di Oscar Wilde, messo in scena dalla compagnia inglese Palketto Stage. L’assistere al musical per gli alunni è stato il momento di arrivo di un progetto extra-curriculare, svoltosi in 12 ore pomeridiane, condotto dalle insegnanti di lingua inglese e che mirava alla comprensione sia orale che scritta di un testo teatrale. L’esperienza del teatro per gli alunni si è rivelata molto positiva ed essi, molto attenti durante la recita, si sono misurati nella comprensione, talvolta chiedendo conferma agli insegnanti.

LA VISITA AL MUSEO MINERALOGICO S. MOTTURA Nella stessa giornata del 2 dicembre, dopo la pausa pranzo, gli alunni sono stati accompagnati all’Itis S.Mottura, sempre di Caltanissetta, per poter visitare il museo mineralogico, i cui pezzi più pregiati provengono dalle campagne ciancianesi. Entrando nell’atrio dell’istituto Cianciana ci porge il saluto. Qui sono state sistemate due bacheche contenenti ciascuna due minerali di Cianciana : il primo un minerale in gesso (formula Ca SO4 2h2O) inventariato con il numero 1259 ed il secondo, sempre gesso (CA SO4 2H2O) inventariato con il numero 1312.Successivamente, accompagnati dal professor Salamone, è iniziata la visita al museo, collocato nello scantinato dell’Istituto. Il professore ha presentato i minerali più pregiati, soprattutto zolfo ma anche oro ed altri minerali provenienti da tutto il mondo, soffermandosi su un pezzo collocato nel posto più in vista : un aragonite proveniente da Cianciana, inventariato con il numero1295 (formula CA Co3) e che i più importanti musei del mondo, soprattutto americani, hanno voluto acquistare. Questo stesso minerale di Cianciana ha dato la forma al nuovo museo mineralogico, già in costruzione appena qualche metro più in alto dell’Istituto Mottara. Consigliamo ai Ciancianesi una visita a questo museo, fra l’altro facilmente raggiungibile. S.P.

GIOVANE STUDENTESSA THAILANDESE OSPITE A CIANCIANA Una giovane studentessa thailandese dal 7 settembre è ospite della famiglia di Agostino Ciaccio. Si tratta di Naruephon Pakdeecharoen nata a Bangkok il 5 agosto 1991, venuta a Cianciana, dove resterà fino al prossimo 5 luglio, allo scopo di imparare la lingua italiana e conoscere una nuova cultura. La sua venuta a Cianciana è stata propiziata dall’Associazione INTERCULTURA Onlus che dal 1955 si occupa di incontri e scambi culturali tra studenti di tutto il mondo. La studentessa Cristina Ciaccio ha saputo di questa organizzazione tramite la sua professoressa di lingua inglese Imbornone dell’Istituto tecnico per geometri Giovanni XXIII di Ribera che ha illustrato ai suoi alunni le finalità che Intercultura intende raggiungere, chiedendo altresì se qualche alunno fosse stato disponibile ad ospitare uno studente. Cristina è rimasta colpita da questa proposta e ne ha parlato subito ai genitori che, condividendo i suoi entusiasmi, hanno dato il loro assenso. Gam (il diminutivo della ragazza) sta vivendo un’esperienza favolosa : le piace un po’ tutto di Cianciana, il calore umano della famiglia Ciaccio, la cucina, le squisite arance etc e già ha fatto dei progressi in lingua italiana. Da attenta osservatrice non le sfugge niente e ama immortalare tutto con la sua macchina fotografica. S.P.

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Numero 6 – Dicembre 2008

LA PAGINA DELLO SPORT

Inversione di rotta per il Cianciana 2000 Sette risultati utili nelle ultime nove gare Buon periodo di forma per l' ASD Cianciana 2000, protagonista di una buona scalata della classifica e di una serie di 7 gare utili nelle ultime 9 giornate di campionato con 15 gol fatti e 7 subiti. Con questa media fin dall'inizio della stagione i biancoverdi sarebbero tra le prime, ma c'è ancora quasi tutto il girone di ritorno a disposizione. Dopo lo stentato inizio di campionato, i ciancianesi trovano due pari entrambi per 0-0, il primo in casa contro lo Sciacca, l'altro a Castellammare del Golfo. Alla 10ma giornata vittoria casalinga per 2-0 con doppietta di capitan Alfano contro il Fulgatore; battuta d'arresto col medesimo risultato in casa del Marsala capoclassiffica, nella giornata seguente. Altra gara in casa e altro successo, stavolta con un rotondo 4-0, a spese del Petrosino Marsala, con reti di Sclafani, Guida e doppietta del solito Totò Alfano, il secondo messo a segno dagli undici metri. 13ma sfortunata per i ciancianesi, sconfitta per 3-2 a Raffadali in una gara ricca di emozioni, del bomber Alfano e di Friscia le reti dei biancoverdi.

Ritorno tra le mura amiche e ritorno alla vittoria, 2-0 contro il Campobello di Licata con marcatori Caruana e Tirrito. Alla 15ma roboante vittoria corsara sul Pro Favara, 4-1 in favore della compagine del presidente Paturzo, con Guida grande protagonista con una tripletta e ci mette la firma anche il capitano. Alla prima giornata di ritorno il Cianciana pareggia 1-1 con l' Atletico Alcamo e torna a subire gol in casa dopo 6 gare a reti inviolate. Quest'anno gli spettatori del Comunale stanno assistendo a gare belle e quasi sempre vittoriose, attualmente il Cianciana 2000 è ancora imbattuto tra le mura di casa e nelle ultime 5 gare ha raccolto 11 punti sui 15 disponibili, con 9 gol all'attivo e solo 1 subito,. Siamo alle solite, se si riuscisse a “esportare” la grinta e le prestazioni casalinghe la squadra di mister Colucci sarebbe tra le prime, comunque ci si può consolare col netto miglioramento rispetto all'inizio del torneo.

Alfonso Salamone

Classifica: 1)SC Marsala 38 punti; 2) Sancataldese Calcio 37p. ; 3) Atletico Alcamo - Valderice 33p. ; 5) Raffadali 29 p. ; 6) Campobello di Licata – Canicattì – 23 p.; 8) Castellammare 94 22 p. ; 9) Cianciana 2000 21p.; 10) MAST Favignana 19 p.; 11) Fulgatore 16 p. ; 12) Racalmuto 15 p.; 13) Buseto 14p.; 14)Sciacca - Pro Favara 11p., 16) Petrosino Marsala 3 p. .

Trasferta vincente per la Bushido school Gli atleti ciancianesi tornano da Copenaghen con le medaglie Gli atleti della palestra ciancianese “Bushido school”, hanno partecipato ai campionati europei di Ju Jitsu, che si sono svolti nella capitale danese dal 29 novembre al 3 dicembre 2008, riportando ottimi risultati. Grande soddisfazione per il Maestro Giuseppe Li Gotti, VI Dan di Ju Jitsu e responsabile regionale del Movimento Sport Azzurro Italia, riconosciuto dal Comitato Olimpico Nazionale Italiano, che ha visto vincere la medaglia d'oro a Marco Perconti, piazzatosi secondo in un'altra specialità assieme al compagno Loufti Semmir, e un terzo posto per la coppia Giuseppe Diecidue e Salvatore Li Gotti. Tra i partecipanti alla fortunata spedizione c'era pure Andrea Perconti, papà del campioncino in erba Marco, che ha accompagnato la squadra contribuendo a tenere alto il morale della truppa. Neanche il tempo di tornare che gli atleti ciancianesi dovranno rimboccarsi le maniche e prepararsi al “Congresso Mondiale di Ju Jitsu” che per l'edizione 2009 sarà ospitato dalle Isole Canarie. Alfonso Salamone ( nella foto accanto da sinistra Salvatore Li Gotti,Loufti Semmir, il maestro Giuseppe Li Gotti, Marco Perconti e Giuseppe Diecidue. In alto sul podio per la premiazione).

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La Voce di Cianciana

PRESENTATA IN SANTO STEFANO QUISQUINA LA SILLOGE POETICA DI EUGENIO GIANNONE INTITOLATA “QUANNU” Venerdì 12 dicembre, presso l‟aula consiliare del Comune di Santo Stefano Quisquina ha avuto luogo la presentazione della silloge di poesie del professor Eugenio Giannone intitolata “Quannu”. L‟importante serata culturale è stata organizzata in sinergia dal Rotary Club di BivonaMontagna delle RoseM a g a z z o l o e dall‟Associazione Culturale Sicily Kult di Cianciana. Il volume in questione in lingua siciliana, con pregevole traduzione in italiano da parte della professoressa Tanina La Corte, consorte dell‟autore, è edito dall‟Associazione culturale Sicily Kult ed è stato stampato nel settembre 2008 da GRAFICHE GERACI DI Santo Stefano Quisquina. La prefazione del libro è del professor Salvatore Di Marco al quale Eugenio è legato da un‟amicizia più che ventennale. L‟immagine di copertina della raccolta è del pittore Pino Petruzzella e rappresenta un ragazzo che si disseta direttamente ad una fonte e ciò vuol significare attingere alla sapienza.Il linoleum si sovrappone su un particolare

ingrandito dell‟immagine stessa. Dopo il saluto del presidente del Club Enzo Piazza che ha ringraziato tanto Eugenio Giannone per aver donato un congruo numero di copie al club per essere venduto il cui ricavato andrà in beneficenza, si è entrati nel vivo della serata che lo scrivente ha avuto l‟onore di coordinare. Il cantante alessandrino Daniele Guastella ha eseguito degli stacchi musicali. La silloge è stata brillantemente presentata dalla dott.ssa Cristina Pecoraro che ha messo in evidenza la passione e l‟amore dell‟Autore per la nostra terra; per la vita, colta nei suoi momenti belli e brutti, ancorata ai grandi valori dell‟amore e dell‟amicizia; il forte impegno sociale e civile dinanzi alle tragedie siciliane che si chiamano mafia ed emigrazione; il recupero della memoria; la soffusa religiosità; l‟umorismo e la sottile ironia che pervadono tutta la raccolta e che sfociano in un messaggio di speranza rivolto alle nuove generazioni e che si può sintetizzare nell‟uso del futuro, che nella lingua siciliana non esiste. Oltre che dall‟autore alcune poesia della raccolta sono state lette da Francesco Montalbano, da Maria Barone, da Salvatore Vasile e dallo scrivente. Chi fosse interessato ad avere il libro, può rivolgersi all‟autore o all‟Associazione onlus Il Girasole alla quale l’autore ha fatto dono di alcune copie. Qui sotto la Voce pubblica la poesia Addimuru e truzzambancata, inserita nella raccolta. S.P.

ADDIMURU E TRUZZABANCATA Ricordu ca quann‟era criaturi Ogni tantu, pirchì camurriava, me matri, mischinedda, mi mannava nta la zz‟Assunta a sediri tanticchia. “Dissi la mamma dammi l‟addimuru: sbrigati, prestu! Ca cci l‟ha purtari”. Mentri la zia, cu garbatu fari: “Sedi ddocu ca subitu ti servu”. Doppu un minutu, stancu d‟aspittari O di murritiari nni dda casa, tirannu cauci a chiddu chi „mmattiva, siccatu mi susiva e mi nni jiva. Turnava intra mezzu „nfucatizzu Mannannu parulazzi a dda parenti C‟un vuliva dispisarisi di nenti Rinnennumi vacanti lu sirvizzu.

Me matri, cunfunnuta di li vuci, nta lu zzi Tanu allura mi mannava a dumannari, cu vuci eccitata, „na bova dosa di truzzabancata. ZZi Tanu, putiaru, dav‟adenzia A tutti li pirsuni misi a turnu; e mentri mi scappava la pacenzia cci la jittava qualche paruledda! Era curiusu j‟ quann‟era addevu: tintu, sgarbatu e cu testa malata; e a li „nsistenzi mei arrisuluti mi dava tutta „n testa la bancata. Ora me figliu mi piglia pi fissa: pari „nsignatu di quannu nascì; e quannu lu cumannu mi sa diri: “ma unni è scrittu ca cci ha „ jiri j”?

ERRATA CORRIGE IN RIFERIMENTO ALLO SCORSO NUMERO DI OTTOBRE Pagina 8 nella rubrica IL SALOTTO DELL POESIA. Nella poesia L’isola ritrovata di Rosetta Ferraro, sostituisci profumano d‟origano con profumano di origano e i gatti sonnacchiosi con i gatti sonnacchioni. Ci scusiamo con l‟autrice e con i lettori per gli involontari errori

SOSTENITORI : Un sentito ringraziamento è indirizzato ai sostenitori Salvatore Caltagirone abitante a Comano (Svizzera) e al maresciallo Bernardo Scardino residente a Cianciana. AUGURI ALLA FAMIGLIA DI VITTORIO MASSARO RESIDENTE A MELBOURNE -AUSTRALIA Angela, Salvatore, Stefano e Sara Panepinto fanno i migliori auguri alla zia Vincenzina per il suo 70° compleanno, ad Olivia per il suo 18° compleanno, agli zii Vittorio e Vincenzina per il loro 40° anno di matrimonio ed a Silvio per il suo matrimonio.

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Numero 6 – Dicembre 2008

NOZZE D‟ORO PER

GAETANO AMODEO E ANNA BARBERA Cianciana 4 ottobre 1958 Hoddesdon (R.U.) 4 ottobre 2008 (Nella foto in basso Gaetano ed Anna festeggiati dai nipoti)

NOZZE D‟ARGENTO PER

FILIPPO TERMINI E MADDALENA PROVENZANO festeggiate il 15 ottobre 2008, insieme ai figli Nicolò e Francesca e a parenti ed amici, a Parma, nella chiesa della comunità Betania di Marore. Con l‟occasione Filippo e Maddalena tramite La Voce mandano un caro saluto a tutti i parenti che vivono in Canada , negli Stati Uniti d‟America e in Francia.

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Numero 6 – Dicembre 2008

Con voti 110 e lode laurea in Tecniche della Prevenzione nell‟Ambiente e nei luoghi di lavoro per CLAUDIA MARAGLIANO conseguita presso l‟Università agli Studi di Palermo il 18 novembre 2008. Titolo della tesi sperimentale “ Il legame refrigerato nella ristorazione collettiva: l‟esperienza dell‟A.O.U.P (Azienda Ospedaliera Università Policlinico di Palermo) “P.Giacalone “. Nella foto la neo dottoressa con i genitori Alessio e Maria Antonia Tamburello.

90° compleanno per la signora ROSA D’ANGELO in Provengano festeggiato dai figli, nipoti e pronipoti il giorno 10 novembre 2008 in un noto ristorante di Sciacca. La signora Rosa è nata a Cianciana il 10 novembre 1918. Foto in basso, 82° compleanno per IGNAZIO PENDINO, festeggiato a Sidney (Australia) il 16 maggio 2008. Per l‟occasione il signor Ignazio ha ricevuto a casa sua i parenti provenienti dall‟Italia e dall‟Inghilterra.Da sinistra Gaetano Martorana,Gaetano Schembri, Rosa Martorana, il festeggiato, Maria e Salvatore Martorana, abitante a Ravenna.

Sposi Giuseppe Forte e Roberta Di Lio, Bivona Chiesa Madre, 16 luglio „08

NASCITE Elena Sofia Tamburello di Giuseppe Ettore e di Gloria Zambolin, nata a Padova il 22 settembre 2008

Daniel Antonio Mirasola, di Claudio e di Patrizia Chiazza, nato a Corleone il 9 dicembre 2008 Julia Gaiteri di Felice e di Angelique Sciortino, nata a Metz (Francia) il 31 agosto 2008

Carlo Fragola di Pino e di Beatrice Giannone, nato a Santo Stefano Quisquina il 13 novembre 2008 Martina Termini di Filippo e di Antonella Viola, nata a Thiene (VC) il 18 novembre 2008

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Numero 6 – Dicembre 2008 NOZZE D‟ORO PER MODESTO ABELLA E GIUSEPPINA RUBINO Festeggiate a Palermo il 9 ottobre 2008 (Purtroppo il signor Modesto è venuto a mancare l‟8 dicembre ultimo scorso)

DA CIANCIANA CI SCRIVE FRANCESCO BELLANCA a proposito della presentazione di una nuova associazione :

“Associazione GIRASOLE ONLUS - Associazione di famiglie e volontari” di CIANCIANA. Egregio direttore, desidero portare a conoscenza di tutti gli affezionati lettori sparsi nel mondo del giornale “La Voce di CIANCIANA”della costituzione della “Associazione GIRASOLE ONLUS - Associazione di famiglie e volontari” nata per volontà di alcune famiglie (Bellanca/Alfano, Carubia/Frisco, Giannone/Montalbano, Sciortino/Salvo, Pulizzi/Danna) e con il supporto di ANTONIA EMILIANA PANEPINTO e ANTONINA MARTORANA (amministratori della passata legislatura), che hanno ritenuto di poter fare qualcosa di utile nell‟ambito del nostro territorio per ciò che riguarda i bisogni dei “diversamente abili e non”. Come recita l‟Art. 4 dello statuto, l’Associazione GIRASOLE ONLUS persegue esclusivamente finalità di solidarietà sociale. Scopo preminente dell’Associazione è infatti lo svolgimento di attività nel settore dell’Assistenza Sociale e Socio-Sanitaria ed in particolare nel campo riabilitativo e formativo di persone con disabilità psichica e/o fisica, al fine di offrire loro ogni adeguato intervento per consentire il raggiungimento dell’equilibrio affettivo, dell’autonomia personale e dell’inserimento sociale. Sabato 6 dicembre, presso l‟oratorio “Don Gerlando Re” si è svolto il primo incontro con le altre associazioni di Cianciana per la presentazione della Associazione GIRASOLE ONLUS e, possiamo dire, di avere avuto un positivo riscontro alla richiesta di collaborazione da parte di un buon numero di Associazioni. Invitiamo pertanto, tutte le persone di buona volontà che, vogliono e possono dedicare un po’ del loro tempo per fare attività di volontariato o che vogliano contribuire con donazioni , a mettersi in contatto con qualcuno dei referenti. Sigg Francesco Bellanca, Pietro Carubia e Vincenzo Giannone. Cogliamo l‟occasione per ringraziarla di questa opportunità per rivolgere a tutti i migliori auguri di Buon NATALE ed

RINNOVATO L’ORGANIGRAMMA DELL’ARCI VALPLATANI Il 6 dicembre c.m. si è riunita pressa la sede sociale di Corso Cinquemani Arcuri l‟Assemblea dei soci e simpatizzanti dell‟Arci per eleggere il nuovo organigramma dell‟Associazione stessa. E‟ stato eletto il nuovo presidente nella persona di Stefano Foca, imprenditore agricolo che si avvarrà della fattiva collaborazione del professor Eugenio Giannone, responsabile della cultura, dell‟ingegner Giovanni Alessi, responsabile per il turismo e l‟ambiente, del professor Salvatore Panepinto, responsabile dell‟informazione e delle pubbliche relazioni, di Antonino La Porta, vicepresidente, tesoriere e responsabile del tesseramento. La Voce di Cianciana augura al nuovo presidente buon lavoro!

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Numero 6 – Dicembre 2008

La Voce di Cianciana

DIARIO DI GUERRA DEL CAPITANO GIUSEPPE LONGO (Seconda parte) LA CAMPAGNA DI RUSSIA Io e il tenente Ettore Longo, nativo di Cammarata ( AG), fummo assegnati alla 1^ Compagnia, dislocata lungo le rive del Don, nei pressi di Belaya Gorga 1^, comandata da un vecchio capitano palermitano, che indossava una pesante divisa. La prima notte la passammo in una grotta in mezzo ad un bosco. Ogni tanto, a distanza di pochi chilometri, si vedevano scendere dei bengala che illuminavano la pianura, leggermente ondulata della zona del Don. La mattina presto a bordo di una carretta, trainata da un cavallo russo, ci avvicinammo alla compagnia alla quale eravamo destinati. Giungemmo verso le undici antimeridiane. I reparti erano sistemati nelle buche, dalle quali uscivano le canne fumarie delle stufe che fumavano da mattina a sera, Di tanto in tanto qualche sentinella indicava che il nemico non era molto lontano. Le sentinelle calzavano stivaloni di tela con le suole di legno. Rimanevano sul posto qualche ora e poi rientravano intirizziti dal freddo nelle buche per riscaldarsi. Quel giorno fummo invitati a pranzo dal capitano. Non mangiai perché quando stavo per sedermi a tavola un topolino era caduto sul mio piatto. Fu un brutto giorno. Stanco e a digiuno mi sdraiai vestito su una branda e fui preso da un profondo sonno, Dormii fino alla mattina seguente, quando un soldato mi svegliò e mi allungò una tazzina di caffé, del pane, dei biscotti, del burro e della marmellata, che mangiai con avidità. Mi sciacquai la faccia, alla meno peggio, e mi presentai al nuovo Capitano che mi salutò con una voce rauca. Il vecchio capitano portava al collo una sciarpa di lana, una divisa di panno di soldati e alle caviglie dei calzettoni bianchi che certamente dovevano tenere i piedi caldi, Ai piedi un paio di scarponi chiodati e pesanti. Era un uomo sui cinquantenni, di cui non ricordo più il nome, spesso parlava un dialetto siciliano che non riuscivo a volte a comprendere. Quella mattina stessa, dopo aver consultato una carta topografica della zona e dopo avermi informato della situazione, mi fece accompagnare da un sottotenente in linea, che distava appena due chilometri dal comando di compagnia. Mi raccomandò tanto di camminare al coperto e quando saremmo giunti nei pressi del fiume Don di andare possibilmente carponi, poiché dall’altra parte del fiume vi erano molti cecchini che spiavano su tutta la zona e sparavano al primo movimento di uomini. Scendemmo verso il greto del fiume, dove vi erano ruderi di case e dove si erano annidati soldati con armi automatiche. Entrammo in una di quelle case semidistrutte e fui presentato a un sottotenente napoletano che passava il tempo davanti a un vecchio grammofono che suonava canzoni russe. L’ufficiale, per darsi delle arie, balbettava qualche parola in lingua russa. Mi parlò dell’Italia, mi chiese da dove venivo. Il collega che mi accompagnava, dopo aver preso accordi con quel sottotenente, mi chiese di seguirlo carponi verso il fiume che distava pochi centinaia di metri. Eravamo appena usciti da quelle macerie di case, quando, avvistati da un cecchino, mi giunse la prima fucilata che mi sfiorò il calcagno destro, Rimasi immobile per circa mezz’ora e non avevo più il coraggio di fare un metro, Avrei voluto ritornare subito indietro ma il dovere di soldato e la divisa mi imponevano di seguire il collega che si era trincerato dietro una grossa pietra e cercava di spiegarmi a bassa voce dove erano le postazioni russe dall’altra parte del fiume. Accennai che avevo visto qualche postazione russa tra gli alberi ma in verità non vedevo niente e non mi rendevo conto che oltre il fiume c’erano decine di postazioni russe pronte a sparare in qualsiasi momento. Ci voltammo sempre carponi e riprendemmo la scarpata per tornare dove erano i nostri. Dopo una breve visita ai reparti dislocati nella prima linea, rientrammo al comando di compagnia stanchi , impauriti ed emozionati. La mattina seguente venne l’ordine per me di ritornare indietro, a pochi chilometri dalla linea, perché assegnato alla Compagnia Cannoni 47/32 del Reggimento. Mi presentai a un tenente di La Spezia, che comandava il reparto. Fu gentilissimo. Mi fece subito preparare da una donna addetta alla cucina un bel bagno caldo; mi assegnò una cameretta vicina alla sua e così ebbi modo di rimettermi in sesto. Aprii la cassa di ordinanza , dove trovai un pigiama di seta che distrattamente il mio attendente a Catania aveva lasciato nella cassetta. La donna russa mi chiese subito il pigiama e glielo regalai perché era stata così gentile. Fu una giornata piuttosto tranquilla anche se ogni tanto si udiva qualche fucilata e qualche colpo di mortaio da 81. La sera si cenò bene. Per l’occasione il Comandante della Compagnia fece uccidere un vitellino da latte ed invitò alcuni colleghi del comando di Battaglione. La cena si protrasse fino a tarda ora. L’odore dell’olio di semi mi nauseava e, pur essendo freddo, uscii dalla isba per prendere una boccata d’aria. C’era una magnifica luna e sempre a distanza si vedevano i bagliori dei bengala, lanciati dagli aerei nemici alle nostre spalle, a molti chilometri. Quella notte, dopo l’ottima cena , mi addormentai profondamente anche perché ebbi un buon letto di piume. La mattina dopo, era la fine d’Ottobre, mi presentai al Comandante di battaglione il quale mi presentò alcuni ufficiali addetti al comando. Finalmente da questi seppi con precisione dove ero. La linea distava appena due chilometri, comunque mi sentivo quasi al sicuro. Nel pomeriggio una carretta del battaglione sostò dinanzi alla mia isba. Un soldato della mia compagnia era stato colpito alla testa ed era morto. Ebbi un momento di smarrimento , impallidii e compresi veramente che eravamo in prima linea e che si moriva. Assistetti pallido alla sepoltura del soldato. Passarono una quindicina di giorni, leggendo e rileggendo circolari dei vari comandi, per rendermi conto della situazione. Ne ricordo una che mi è rimasta maggiormente impressa: si raccomandava di uccidere i topi, anzi quei soldati che avessero ucciso un certo numero di topi sarebbero stati segnalati ai comandi superiori per un premio. Buffa la circolare! La sera del 19 Dicembre, poco dopo l’imbrunire, mi trovavo per caso al comando di battaglione dove vi era una radio. Dovevano essere le diciannove e trenta, quando ascoltammo degli ordini: a tutti i reparti in ascolto: “Tenersi pronti !…..Bisogna in serata lasciare la linea con la massima urgenza, abbandonando materiali e munizioni superflue ! “ Ci guardammo in faccia, pallidi, indecisi, ma bisognava eseguire gli ordini. Che cosa succedeva alle nostre spalle? Come mai un ordine così categorico all’improvviso? Alle venti e trenta venne l’ordine di ritirata. Sistemammo i pezzi da 47/32 in una buca precedentemente scavata, sistemammo tutto il materiale in dotazione al reparto in altre buche sperando che presto saremmo ritornati in quella zona per ritrovare il nostro materiale.

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La Voce di Cianciana

La sera del 19 Dicembre alle ventuno, incolonnato il reparto, al chiarore della luna che illuminava tutta la zona, ci dirigemmo al comando di reggimento che distava dieci chilometri dalla zona del Don. I tre battaglioni che erano dislocati lungo il fiume raggiunsero a notte inoltrata il comando di reggimento ed assieme alla compagnia – comando reggimentale ci incamminammo verso il comando di divisionale. Le isbe dei vari comandi bruciavano ed illuminavano la bianca coltre del Don. Scoppiavano i depositi di munizioni, dei carburanti e lunghe fiamme si proiettavano nel cielo. Che cosa succedeva? Vidi il mio Comandante di reggimento, col. Biagio Santini, che, a bordo della sua macchina, ogni tanto si fermava e raccomandava il silenzio assoluto. Il carreggio reggimentale seguiva a distanza i reparti che si snodavano e, dietro a questi, un gruppo della 52^ artiglieria divisionale. Le auto carrette, ora ferme, ora in moto, venivano assaltate dai soldati che incominciavano a stancarsi e non riuscivano più a portare lo zaino e le armi automatiche. La mattina del 21 Dicembre giungemmo ad un trivio, dove erano arrivati precedentemente alcuni reparti della divisione “ Pasubio” della “Celere” della “Ravenna”e della “Sforzesca”e gruppi di artiglieri della Divisione “Torino”. Tutti erano ansiosi di notizie, ma nessuno sapeva quello che succedeva. Finalmente un ufficiale, addetto al Comando della divisione “ Ravenna”, mi comunicò che un gruppo di carri armati russi, di grosso tonnellaggio, apertosi un varco,era piombato il giorno precedente, nelle prime ore, al comando del 35^ Corpo di Armata, cogliendo a sorpresa gli ufficiali ancora a letto i quali erano stati costretti a scappare con i panni in braccio. Mi raccomandò il massimo silenzio, onde evitare il panico fra i soldati. Marciammo tutto il giorno, quando arrivammo nella grande valle ( la valle della morte). Eravamo quasi a contatto di gomiti. Un misto di soldati, di animali, di automezzi, di carrette, di armi leggere e pesanti. Improvvisamente giunsero delle cannonate di carri armati nemici. Fu un parapiglia. Intervennero subito alcuni carri armati tedeschi con assestati colpi, ad allontanare i carri russi. Aumentò il panico, bisognava incutere coraggio. Con alcuni miei soldati, stavo su una slitta per consumare una frettolosa colazione a base di gallette e marmellata. Saltai dalla slitta, chiesi a raccolta tutti gli uomini del reparto e ordinai subito di schierare i pezzi di artiglieria da 47/32. Fu molto difficile perché mancava il terreno per schierare le armi . Intanto il reparto vicino a me aprì il fuoco a volontà con i mortai 81. (Continua nel prossimo numero)

L’ARCIVESCOVO TIENE A BATTESIMO DUE NUOVE COOPERATIVE APPENA COSTITUITE Il 14 Dicembre, alle ore 18:30, si è tenuto presso l’Aula Magna dell’ex Facoltà di Scienze Forestali di Bivona il Convegno conclusivo dei progetti Idros e Giovenale, voluti e realizzati dal CENTRO STUDI PIRANDELLO di Bivona. I due progetti hanno coinvolto i comuni di Cianciana, Alessandria della Rocca, Bivona, Santo Stefano Quisquina e San Biagio Platani. Il giornalista di Teleacras Carmelo Lazzaro ha presentato la serata, dando subito la parola al direttore del Centro Studi Pirandello nonché dei due progetti, il dott. Aldo Ezio Candiloro, il quale ha iniziato il suo intervento salutando i Deputati Nazionali Giuseppe Marinello ed Enzo Fontana e il Deputato Regionale Nino Bosco che sono poi intervenuti nel corso della serata esprimendo la loro ammirazione per l’iniziativa imprenditoriale del direttore dei progetti e dei soci fondatori delle cooperative Idros e Giovenale. A benedire e a lodare l’iniziativa è giunto anche Monsignor Francesco Montenegro, Arcivescovo di Agrigento. Il dottor Candiloro ha illustrato nello specifico le azioni fondamentali dei due progetti: il progetto Idros si è posto come obiettivo l’approfondimento delle conoscenze tecnico-scientifiche per un uso ottimale delle risorse idriche, superficiali e sotterranee del nostro territorio. Allo scopo di creare nuove figure professionali in grado di sviluppare competenze in materia di sviluppo sostenibile per garantire sistemi di gestione idrica ha preso l’avvio un corso di formazione professionale di 800 ore di “Esperto nella gestione e pianificazione delle risorse idriche”. Nove degli allievi hanno poi costituito la cooperativa Idros allo scopo di attuare opere di intervento ed azioni di sostegno diretto alla tutela di quel bene prezioso che è l’acqua. Il progetto Giovenale si è posto come obiettivo la formazione di figure professionali in grado di applicare sul territorio metodologie, sistemi e tecniche che mirino alla prevenzione, alla sensibilizzazione delle famiglie e al recupero di tutte le situazioni di maltrattamento e abusi sessuali nei confronti dei minori. A tale scopo ha preso l’avvio un corso di formazione professionale di 900 ore di “Esperto nella prevenzione e nel recupero dei minori”. Nove allievi hanno poi costituito la cooperativa Giovenale che ha come scopo la costruzione di un modello territoriale di riferimento tramite la creazione di un sistema di prevenzione e sensibilizzazione che coinvolga tutti gli attori del territorio (giovani, enti pubblici, associazioni, popolazione attiva, ecc..). La cooperativa ha uno scopo prevalentemente sociale e a tale fine si propone la creazione di strutture che possano favorire la riabilitazione di minori e di famiglie di minori che vivono situazioni di disagio e/o di violenza. A conclusione della serata sono stati consegnati ai soci fondatori delle due cooperative i bonus di sostegno al reddito per la creazione dell’attività imprenditoriale (ogni cooperativa ha beneficiato di un bonus di ventimila euro) e gli attestati di qualifica professionale. Flavia Savarino

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Numero 6 – Dicembre 2008

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SALVATORE CICCHIRILLO NOMINATO CAVALIERE AL MERITO DELLA REPUBBLICA Un nuovo cavaliere della Repubblica è ciancianese. Trattasi di Salvatore Cicchirillo, per 40 anni dipendente del Ministero delle finanze- sede di Agrigento- e da 35 anni impegnato con l’Ente nazionale non udenti. Egli, il 15 dicembre 2008, alla presenza dell‟assessore Onofrio Abella, insieme ad altre sei personalità, è stato insignito dell‟onorificenza di cavaliere al merito della Repubblica, (ed è la prima volta che l‟importante riconoscimento viene assegnato in Sicilia a un non udente) mentre l‟architetto marsalese Attilio Tripodi è stato nominato grande Ufficiale al merito della Repubblica. A consegnare gli ambiti premi sono stati il sindaco di Naro Maria Grazia Brandana, il questore Girolamo Di Fazio, il Comandante provinciale della Guardia di Finanza Vincenzo Raffo, insieme ad altri, nel corso di una breve cerimonia voluta pubblica dal prefetto Umberto Postiglione, rappresentante del governo, il quale ha affermato :”In genere questi diplomi vengono consegnati in forma privata diret-

tamente agli interessati, ma ho pensato fosse giusto svolgere questa piccola cerimonia con un piccolo rilievo di pubblico perché si tratta di persone che hanno meritato questa onorificenza svolgendo la propria attività in maniera esemplare. Questa cerimonia di consegna – ha proseguito il prefetto indirizzandosi ai nuovi cavalieri ed al Grande Ufficiale – vuole sottolineare l‟importanza di queste onorificenze che provengono dal capo dello Stato e che vanno a riconoscimento all‟impegno, alla serietà e all‟operato di ognuno di voi. Questo diventa un momento nel quale tutti dobbiamo riflettere sulla necessità di seguire l‟esempio di chi, come voi, ha tracciato il proprio esempio con il lavoro fatto per tutti noi”. Salvatore Cicchirillo ha ricevuto un‟onorificenza particolarmente importante secondo l‟Ente sordi, perché lo ricompensa delle difficoltà incontrate in anni in cui per i sordi non esisteva alcun sostegno. S.P.

Premio “Arte e cultura siciliana IGNAZIO BUTTITTA a Francesco Cannatella Le sale del magnifico Castello Chiaramonte di Favara, il giorno 8 dicembre 2008, hanno fatto da cornice alla manifestazione conclusiva della consegna dei riconoscimenti culturali del Premio “Arte e cultura siciliana Ignazio Buttitta.” Il “Premio”, giunto alla X edizione, è cresciuto negli anni e si è affermato nel panorama non soltanto isolano. Nel corso della manifestazione, organizzata dal Centro culturale “Renato Guttuso” di Favara, è stata consegnata un‟artistica targa e diploma a Francesco Cannatella per il settore narrativa siciliana, per il racconto La crapa che volentieri pubblichiamo.

La crapa di Francesco Cannatella Bannu e cumannamentu cu truvà na crapa ca cc‟è cu la persi. La vuci sguìglia di Peppininu s‟allargava pi li strati e li vaneddri di la Filìcia. Na vita di vannïari! La lingua oramai figliàva palori e l‟ammuttava fora di lu mussu ca, affunciànnusi, si grapìva a spaccazzeddra. Lu làbbiru di sutta si stirava a mani manca, mentri chiddru di ncapu ristava fermu. Tiniva la mani diritta a coppu darrè l‟aricchi pirchì l‟ecu cci rintrunava e iddru putìa agghiustari l‟accordu. Sapiva a mimòria unni alliggiriri e unni ncarcari lu tonu, di modu ca ddru cumannamentu e ddru persi, nta la finitura, s‟allungàvanu pi finâ quannu li purmuna dàvanu hiàtu. E nni lu sforzu, li vini di lu coddru cci ngrussàvanu, parìvanu vuliri scattari e l‟occhi sbirticchiati cci arrussicàvanu. La facci addisignava na spècii di smòrfia, comu di gravuri di stòmacu, e addivintava na màscara ma iddru nun s‟arrinniva. Nun pir nenti si diciva ca era lu mègliu vanniaturi di Cianciàna. N‟atra stirata la vuci si la faciva a la crapa ma spissu era na ciaraveddra, na mula, na tròia o cosi di la viddranìa. Atri banni certu li dava, po d‟esèmpiu, quannu lu Plàtani ngrussava e l‟acqua si mangiàva lu stratuni chi purtava a Giurgenti. Allura era tempu pi cristïani ed armali d‟un passari, finâ quannu a lu hiùmi nun ci finiva la ràggia. Stavota cc‟era quàsica alligrizza nti lu bannu: la vuci cchiù viva, lu tonu cchiù sustinutu e la cantilena cchiù longa arraccamàvanu l‟ària. Cu cci avìa l‟aricchi si nn‟addunava. Peppininu, ntrusciàtu ntôn portò sfrazzuseddru, strascinava li scarpuna pi li strati e ddra rimurata cci faciva cumpagnìa. Mischinu! Sirbiżżiava nta lu paìsi, sèmpiri prontu a jiri di ccà e di ddrà, a spisï-

ari, a jittari munnizza, a sfussari paglialori e a scarricari sacchi. Cu na manciàta di pani s‟accuntintava. Rispittava a li nichi e a li granni, avìa la pacènzia di suppurtari tutti li cosi torti chi cci capitàvanu, eppuri nun campava tranquillu. Lu Signuri cci avìa carricatu na cruci pisanti di chiùmmu di purtari. Li ciancianisi, appena lu vidìvanu cumpariri, cuminciàvanu a stranutari cu tantu „mpegnu e tantu rumuri comu siddru avìssiru trasutu nudi nti l‟acqua fridda di lu mari a dicèmmiru. Li picciòtti lu facìvanu tutti, li granni vidè. E chiddri chi nun stranutàvanu, si la vidìvanu di l‟àstracu. Zzìnghiti! Crasti! Zzìnghiti! Curnuti! Vastava macari u zzìnghiti lèggiu lèggiu ca mancu si sintiva. Chi putiva èssiri? Nenti! Eppuri Peppininu s‟avissi cuntintatu na malatìa e no ddru stranutari chi cci trasiva di l‟aricchi e cci pirciàva lu ciriveddru. A li voti adddivintava na vèstia e tirava all‟urbìna ruccazzati di Nfernu, gridannu a litanìa crasti e curnuti, palori ca, pigliàti pi chiddru chi vulìvanu diri ntôn paìsi chinu d‟onuri, cci avìssiru statu li cuteddra tirati fora e na minnitta a li strati strati. Pi furtuna a Cianciàna, Peppininu avìa lu pirmissu di diri chiddru chi cci scappava di n vucca senza pagari danni. Lu stranutu lu faciva vidè Cola, lu patruni di la crapa persa. Un pirollu chi sputava di latu e faciva scumazza. Tiniva la còppula tantu storta ca si nun avissi truvatu appòiu ncapu l‟aricchi, cci avissi sciddricatu „n terra. Na farsa a vìdilu e a sèntilu ma iddru cci campava e la genti lu faciva campari. Peppininu, appuiànnusi a li cantuneri

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Numero 6 – Dicembre 2008 Li porti di li casi tirreni si grapìvanu, appena appena, pi fari tràsiri sulu ddra cantilena e lassari fora lu friddu asciùttu di nivi chi scinniva di Cammarata e pariva tagliàri la facci. Di cu è Peppinì? Di Cola. Avi li ciaraveddri d‟addrattari. Vanniànnu, arrivà a Giamburtuni, trasì nta la strata di li Taglialavura e scinnì pi lu chiànu di la gnura Angila, la Girbina. - Chiùi ssa finestra, fantàsima.– cumannà Tanu a la muglièri chi grusiàva cu la testa di fora pi sèntiri mègliu. - Ora trasu, malabbentu chi ti veni!- rispunnì Rusalìa ca a ddri cumanni nun ci avìa ntisa. Maaa‟! ... La pasta! ... Maaa‟! A turnu, Sciavèriu e Nirìa, stanchi di na iurnata di zappari, si facìvanu assèntiri. Rusalìa trasì e li talià cu l‟occhi torti, vastà pi fari tàciri òmini e pitittu. Appi lu tempu di mpiattari e ddru bannu si lu ntisi sutta lu finistruni. Spià fora di lu purteddru. Botta di sangu! Peppininu era assittatu nta la scala di cumpari Petru Liuni. Iddra si misi li mani a li capiddri e cumincià a scòtiri la testa comu un battàgliu di campana chi sona a mortu. Inchì lu vacili d‟acqua, grapì di corpu la finestra, s‟affaccià e cci la sdirrupà di ncoddru. La vuci di Peppininu nun tardà a fàrisi sèntiri. - Za Rusalìa, sa duna accura. - Oh Beddra Matri, Peppininu, chi fa ti vagnavu? - Nonzi, sulu qualche sbrizza m‟arrivà. Peppininu li sbrizzi l‟avìa tutti di ncoddru e stava scutulannu la còppula allagata. Ma chi fa assittatu ddrocu? Ah! La vicchiàglia è tinta e, cu la panza vacanti, li gammi nun ni vonnu sapiri di caminari. Ogni tantu, quannu sciòperanu, m‟assettu e pìgliu hiàtu. Peppinì, nun passasti antura di ccà? Comu mai vinisti arrè? Vossìa dici ca i passavu di ccà antura?- si livà la coppula e cumincià a raspàrisi la testa.- Arrè di ccà, dici vossìa? Ti ntisi i cu l‟aricchi me. Santu Diu! Nun mi pirsuàdu cchiù. Caminu e vàiu unni mi pòrtanu li pedi. Mi scordu tutti cosi. La testa nun m‟arreggi cchiù. Mi dispiàci, siddru nun ti senti bonu. Vossìa sa senti. Arsira la testa mi faciva crìdiri ca i avìa già mangiàtu e i a dìricci di no pirchì mi sintiva la panza fari rumura comu quannu si grida nti na càmmara vacanti. E vossìa lu sapi comu ì a finiri? I avìa centu canni d‟arraggiùni ma vincì la me testa pazza. Mi ivu a curcari mortu di fami. Pacènzia cci voli. Ogni tantu càpita a tutti ca la testa nun funzïona bona. Sissi, vossìa avi arraggiùni ma chista me è particulari. A li voti vasta ca senti certi hiàura chi nèscinu di li casi e allura si metti a fàrimicci girari ntunnu ntunnu comu un parpagliùni a la cannila. Nun c‟è versu di cummìncila ca ognunu pò còciri chiddru chi voli. E iddra, malizziùsa, m‟addumanna siddru lu sentu o no lu hiàru. E st‟occhi? D‟accordu cu la testa. Si li chiùiu pi un mumentu, a corpu si nni vannu n fantasìa e mi prisèntanu fangotti di carni e spirlonghi di pasta frisca di pignata, chi fumulìa. Mi fannu mòriri di spinnu. E la ventri zappa pitittu. Lu capisci vossìa? Testa, occhi e panza tutti contru di mia. A li voti mi sazzìu di hiàuru ma nun ni vonnu sapiri. ... Ora, pròpriu ora, lu senti vossìa, stu

filiddru di brodu cu àccia e canneddra, chi spapura di lu so finistruni? Cu st‟arrifridduri, àiu lu nasu attuppatu e nun sentu nenti. Minestra cucivu. Furtunata è vossìa. Chi beddra gràzzia èssiri arrifriddati e scangiàri brodu pi minestra! Sa va ora pi la me testa, pi iddra è brodu e s‟arricrìa. E cu stu vinticeddru chi mina e lu pitittu ch‟abbunna … vossìa mi capisci. L‟òmini lintaru di mangiàri e ascutàvanu darrè la finestra senza pipitari. Peppinì, lu vò un biccheri di vinu pi casdiàriti? Comu dici vossìa, za Rusalì. Cci pozzu diri di no? Trasi iùsu, la staddra aperta è. Peppininu nun si lu fici diri du voti e si nfilà. Ntintilò, lu sceccu, cci detti na taliàta senza mpurtanza, nveci Baiòna, la cani, nni vuliva cuntu e sudisfazziòni e cci fici vìdiri denti e scagliùna. Vâ cùrcati.- cci dìssiru l‟òmini, scinnennu. E la cani si ì a curcari sutta la mangiatura.- Peppininu, benvinutu. Adà, comu semmu? Sabbinidica zi Tanu. Boni, addumannammu a vossìa. La za Rusalìa mi nvità pi un biccheri … friddu fa fora. Lu biccheri fici navanti e narrè di la spinòccia di la vutti na para di voti. A la terza Peppininu rifutà cu aducazziòni. Nonzi, zi Tanu, basta accussì. Lu vinu, senza nenti sutta, fa lu dannu di li grànnuli.- Ncugnà lu biccheri a lu nasu e po lu talìa contruluci. - Chi cc‟è, Peppinì? - Vossìa, s‟annichìa, zi Tà, siddru … siddru cci dicu ca fa tècchia di tanfu? - Mah, lu vinu è genüinu di vutti. Chi fa nun ti piaci? - Nonzi, nun dicu lu vinu, di lu biccheri parlu. Tanfu comu untu di grassu. - Grassu dici? Peppininu cci pruì lu biccheri e Tanu vitti itati grassi, stampati nta lu vitru. Stringì cu forza li masciddri e l‟ossa di la testa cci scrusceru tutti. - Pigliàti un biccheri pulitu, chistu veru tanfu fa. - Nonzi, m‟av‟a scusari, forsi sbàgliu a parlari. Cchiù chi tanfu, vuliva diri … hiàuru di brodu. Av‟a pirdunari lu me parlari ma a certi hiàura nun ci àiu abbitùtini. ... Du iorna avi chi nun sażżu gràzzia di Diu. Tanu capì la mùsica chi la banna sunava. Lu spertu mori n manu a lu minchiùni. Si minchiùni era Peppininu. - Rusalìa, nenti cc‟è pi Peppininu? Cunfunnuta iddra, nun sapìa chi rispùnniri ma lu vanniaturi l‟aiutà. - Anchi du ussiceddra cu tècchia di carni mala mpiccicata mi vàstanu. Za Rusalì, du patati, tantìcchia di cipuddra e lu pani. La pasta sa la lassa iri. A tutti cci siccà lu sangu di ncoddru. Rusalìa si nn‟acchianà cchiù morta ca viva e nta la staddra arrivà un rumuri di un cuppinu nirbusu chi si sciarriàva cu la pignata. Na dilizìa pi ddr‟arma affamata di Peppininu! - Zi Tà, pò ìnchimi lu biccheri, mentri so muglièri scinni. N‟ atru mi lu pozzu vìviri e macari du. Senza si scantari ca nun mi mriàcu. Bonu lu tegnu lu vinu, si cc‟è bisognu. E lu vinu siggilla tutti cosi: testa, occhi e panza china. -Acqua n vucca, Peppinì, e cunfidenża a nuddru. Vasinnò … - Zi Tà, i vannìu, nun sugnu pagatu pi truvari crapi chi si pèrdinu. Cu avi ciaraveddri, si vâ cerca lu latti. Ntintilò si fici n‟arragliàta ca, sennu nti la parlata scicchigna, Baiòna nun potti capiri finâ quannu nun ci arrivaru, finâ sutta la mangiatura, l‟ossa spurpati di la carni a brodu di la crapa.

Abbiamo ricevuto in fotocopia da Carla Pendino le pagine che riguardano Cianciana nella guida del Touring Club Italiano risalente all‟anno 1919, che volentieri pubblichiamo. Possiamo intitolare il pezzo COM’ERA CIANCIANA ! DA LA GUIDA D‟ITALIA DEL TOURING CLUB ITALIANO, Da Girgenti a Corleone (Pagina 261)

SICILIA DEL 1919

…La lunga discesa al ponte del fiume Platani m.90, km 35,8, è di particolare bellezza pittorica. Fra le rocce frutti-

ficano rigogliosi pistacchi. Per breve tempo si segue, con grandiosa vista, il corso del Platani alzandosi su di esso, poi la strada sempre interessante, continua in salita verso Cianciana. Per bosco di bei mandorli si giunge a Cianciana m. 390, km 46, bene in vista sopra un colle conico spianato. Si costeggia, più o meno, la ferrovia, con numerosi tratti a dentiera, in costruzione (1918). Si esce con largo panorama, esteso a sinistra fino al mare. A destra, in basso, la zolfara Falconiere, come tutte, macchia variopinta nel paesaggio. Più avanti il panorama verso Nord si fa vasto e vi si accentua la groppa della Rocca Busambra: Ad un punto appaiono Alessandria della Rocca e più lontano Bivona. Km 55.5, il povero villaggio di Alessandria m. 533, dal quale lunga discesa al ponte del fiume Magazzolo m.350, con di fronte in una macchia verde circondata da campi di cereali, Bivona ai piedi dell‟alta Rocca della Cava e del Pizzo di Naso m. 1050, formante una lunga cresta rocciosa che le fa da sfondo.

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La Voce di Cianciana

Numero 6 – Dicembre 2008

LA PAGINA POLITICO-AMMINISTRATIVA I CONSIGLIERI COMUNALI CIANCIANESI ELETTI IN SENO AL CONSIGLIO DELL’UNIONE DEI COMUNI Tre sono i consiglieri ciancianesi in seno all’Unione dei Comuni : Raffaele Impallari, Felice Milioto e Francesco Martorana eletti in data 29 luglio 2008, rispettivamente con 4, 4 e 5 voti. In data 20 ottobre 2008 si sono svolte le elezione per eleggere il Presidente ed il vice Presidente del Consiglio dell’Unione dei Comuni. Effettuato lo spoglio è stato eletto presidente il ciancianese Raffaele Impallari che ha riportato 10 voti su 11 votanti. Nella stessa seduta è stato eletto il vice presidente, Lorenzo Circo di San Biagio Platani I CONSIGLIERI DI CIANCIANA PRESSO IL CONSIGLIO DELL’UNIONE DEI COMUNI Raffaele Impallari è nato a Cianciana il 10 maggio 1958. Diplomato, coniugato con la professoressa ZinaPerrone ha tre figli, Federica, Chiara e Francesco, è consigliere comunale alla terza legislatura essendo stato eletto nelle elezioni amministrative del 15 -16 giugno 2008 nella lista Insieme per la Città, collegata al candidato sindaco Salvatore Sanzeri, ottenendo 98 voti. Ha ricoperto la carica di vice presidente del Consiglio Comunale e nella precedente legislatura è stato eletto consigliere dell’Unione dei Comuni.

Felice Milioto è nato ad Alessandria della Rocca il 26 febbraio 1966. Coniugato con Anna Maria Acquisto ha due figli Martina e Salvatore, rispettivamente di 17 e 11 anni. Imprenditore edile per parecchi anni, ha realizzato molte opere oltre che ad Alessandria a Cianciana, Cattolica Eraclea e a Eraclea Minoa. Dal 2001 è impiegato presso l’Azienda ospedaliera San Giovanni di Dio di Agrigento, svolgendo le mansioni di coordinatore amministrativo. Consigliere comunale al secondo mandato, è stato rieletto in questa legislatura con 105 voti di preferenza, nella lista Insieme per la città, collegata al sindaco Sanzeri. Ha fatto parte dell’Unione dei Comuni, come consigliere, anche nella precedente legislatura. Francesco Martorana è nato ad Agrigento il 30 agosto 1969. Ha frequentato l’ITC di Bivona conseguendo il diploma di ragioniere e perito contabile. Coniugato con Antonella Grassadonia ha due figli, Salvatore e Luca, rispettivamente di 9 e 7 anni. Di professione ragioniere ha uno studio di consulenza. Per tre anni è stato assessore nell’Amministrazione Re, avendo come deleghe lo sport, turismo, spettacolo, personale, urbanistica e istruzione. Già consigliere comunale nella passata legislatura, è stato rieletto nella competizione dello scorso giugno presso la lista Un Futuro per Cianciana, collegata al candidato sindaco Pietro Leto, con ben 199 voti. Nella passata legislatura è stato anche eletto consigliere nell’Unione dei Comuni, ricoprendo la carica di vice presidente dal 2004 al 2008. Inserito nel sociale fa parte dell’Associazione Settimana Santa, dell’Avis e dell’Associazione sportiva Cianciana 2000.

NOTIZIE DALL’ANAGRAFE

NASCITE Carlo Fragola di Pino e di Beatrice Giannone, nato a Santo Stefano Quisquina il 13 novembre 2008 Daniel Antonio Mirasola, di Claudio e di Patrizia Chiazza, nato a Corleone il 9 dicembre 2008

MATRIMONI Armando Vaccaro e Antonella Alfano, Agrigento Chiesa di San Nicola 29 settembre 2008 Ezequiel Alejandro Ferraro e Alika Quadalupe Martinez Ortega, Municipio di Cianciana, 9 dicembre 2008 Giovanni Colletti, nato ad Alessandria d. R. l’8 febbraio 1925, deceduto il primo/11/ ‘08 D Francesco Miceli, nato a Cianciana il 3 marzo 1941, deceduto il 2 dicembre 2008 E Giuseppa Mattaliano, vedova Guida, nata a Cianciana il 14/12/ 1929, deceduta il 7/12/2008 C Salvatore Restivo, nato a Cianciana il 4 gennaio 1933, deceduto l’11 dicembre 2008 E Francesca Carubia, nata a Cianciana il primo marzo 1926, deceduta il 12 dicembre 2008 S Maria Carubia, ved. Di Maria, nata a Cianciana il 28 dicembre 1920, deceduta il 14/12/2008 Salvatore Vasile nato a Cianciana il 26 marzo 1918, deceduto il 19 dicembre 2008 S Giuseppe Iacono, nato a Cianciana il 19 luglio 1931, deceduto il 23 dicembre 2008 I Francesco Piazza, nato a Cianciana il 30 ottobre 1923, deceduto il 24 dicembre 2008 Alfonso Vaiana, nato a Cianciana il 16 gennaio 1929, deceduto il 23 dicembre 2008

Ricordiamo Gaetano Prazza, di professione infermiere a 6 anni DECEDUTI FUORI CIANCIANA dalla sua scomparsa, avvenuta il Rosalia Colletti,vedova Giacomo Amato, nata a Cianciana il 18 ottobre 1921, deceduta a 4/12/ 2002. Villejuif il 27/10/2008 Angelo Cuffaro, nato a Cianciana il 13 giugno 1921, deceduto a Palermo il 30 ottobre 2008 Gianni Cinquemani, nato a Cianciana il 15/09/1927 deceduto a Hamilton (Canada) il primo novembre 2008 Anna Caruso, vedova Orlando nata a Cianciana il 15 dicembre 1912, deceduta a Tampa (FL.USA) il 2/11/2008 Vincenza Amato, vedova Cannatella, nata a Cianciana il 2/07/1923, deceduta a Bruxelles (Belgio) l’8/11/2008 Modesto Abella, nato a Cianciana il primo maggio 1910, deceduto a Palermo l’8 dicembre 2008 Teresa Longo, vedova Salvatore Montalbano, nata a Cianciana il I° novembre 1927, deceduta a Bologna il 10/12/2008 Dottor Salvatore Camizzi, nato a Cianciana il primo novembre 1936, deceduto a Verdello (BG) il 27 dicembre 2008

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Numero 6 – Dicembre 2008

La Voce di Cianciana

Dolci vacanze A CIANCIANA

Da Rive de Gier ci scrivono Joséphine e Gaetano Di Maria : “Signor Panepinto, mandiamo queste due foto per farle pubblicare sul giornalino La Voce nella pagina Dolci vacanze a Cianciana. A sinistra la signorina Aline Di Maria ed il fidanzato Ludovic Bronzino, residenti a Rive de Gier. A destra siamo noi, Joséphine e Gaetano Di Maria, genitori di Aline. Tutti insieme abbiamo trascorso le vacanze a Cianciana ed è la prima volta che Ludovic è venuto in viaggio con noi per conoscere il nostro paese natale ed è rimasto molto contento. Approfittiamo per mandare tanti cari saluti ed auguri alla nostra famiglia Pietro Di Maria, Francesco di Maria e a tutti i parenti. Joséphine e Gaetano Di Maria Dolci vacanze a Cianciana per Gaetano e Modesto Abella e le mogli Franca e Maria abitanti a Saint Albert-Alberta (Canada), in visita ai parenti ciancianesi. Nella foto, davanti al portone di Santo Rocco, essi sono con Stefano Foca, la sorella Franca e Gino Schembri che regala loro l’abbonamento alla Voce di Cianciana per l’anno 2009.

FESTA DEL PATRIARCA SAN GIUSEPPE 2009 CI PERMETTIAMO RICORDARE AI NOSTRI CARI LETTORI CHE NEL PROSSIMO MESE DI MARZO SI FESTEGGERA’ IL CENTENARIO DELLA PLANGIA DI SAN GIUSEPPE. CHI VOLESSE FARE UN’OFFERTA AL COMITATO ORGANIZZATORE, PRESIEDUTO DA ONOFRIO LA CORTE, PUO’ USARE IL SEGUENTE CONTO CORRENTE BANCARIO : BPSA (BANCA POPOLARE SANT’ANGELO) FILIALE DI CIANCIANA IBAN: IT 44 E 05772 82920 040000007927. LE OFFERTE DEI DEVOTI SARANNO RESE PUBBLICHE DAL SUPERIORE.

ABBONAMENTO AL GIORNALE L’abbonamento annuale per 6 numeri costa: per l’Italia € 22, per l’estero € 25. Se volete darci di più farete parte dei SOSTENITORI del giornale. Per l’Italia inviare la cifra a Salvatore Panepinto - via Cavour, 3 92012 Cianciana (AG) - Conto Corrente Postale n° 000017905977 Codice IBAN IT52 SO76 0116 0001 7905 977 oppure tramite Conto Corrente Banca Popolare Sant’Angelo, agenzia di Cianciana, ABI-05772 CAB82920, Conto Corrente n° 101400002499. Dall’estero vi consigliamo di effettuare il versamento tramite banca, adoperando i seguenti codici, perché la spedizione costa molto poco: codice BIC: PSANIT3PXXX; codice IBAN : PAESE IT, CIN 1 56, CIN 2 A, ABI 05772, CAB 82920, CONTO : 000010002499, Presso Banca Popolare Sant’Angelo, Cianciana (Ag)

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