La voce di cianciana n6 dicembre 2007

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Cianciana ‘na tuttu lu munnu, tuttu lu munnu a Cianciana! Numero 6 – Dicembre 2007

Buon Natale e Felice 2008

questo il sincero augurio che la redazione indirizza a tutti i Ciancianesi e lettori della Voce, ovunque si trovino.

CI PERMETTIAMO RICORDARE DI RINNOVARE AL PIU’ PRESTO L’ABBONAMENTO PER IL 2008 IN QUESTO NUMERO L’Angolo della posta

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Case in festa

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Le feste dell’Immacolata e di Santa Lucia

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Premio a Marianna Martorana

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E’ ritornata la pastorale

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I 75 anni di Salvatore Di Marco

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Inaugurata la strada per il bosco Cavallo

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Pasquale Alba di Salvatore Di Marco

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Presentato il calendario 2008. Progetti scuole

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La Pagina politico-amministrativa

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Conferenza sull’olio D.P.O. Il salotto della Poesia

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Notizie dall’anagrafe

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La nuvena di natali di Giovanni D’Angelo

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Dolci Vacanze a Cianciana Ricette

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SALUTI ED AUGURI I seguenti lettori della Voce di Cianciana hanno espresso il gradito desiderio di far pervenire ai loro cari, parenti ed amici, i migliori auspici per un felice Natale e per un ottimo 2008, in serenità, prosperità e nella buona salute. Da Toronto (Canada) Vince Bavuso e famiglia per le care sorelle Maria e Caterina; Da Gentilly (Francia) Ignazio Attardo e famiglia per tutti gli amici di Cianciana e per quelli sparsi per il mondo; Da Cianciana Le famiglie Gerlando e Gaetano La Corte per le sorelle Rosa e Rosalia e rispettive famiglie, ai parenti residenti a Bra (Cuneo) ai parenti Francesco Carubia e Pietro Soldano residenti in Belgio. Maria Piazza per il fratello Onofrio e famiglia residenti a Trissino (Vicenza); Da Cianciana- Agostino D’Ascoli e famiglia per la famiglia di Pietro Castellano, residente in Germania; Da Cianciana- Leonarda e Giuseppe Orlando, il figlio Alfonso per i parenti e gli amici tutti dell’Australia; Da Cianciana-I coniugi Anna Lo Monaco e Giuseppe Cammarata e tutta la famiglia per la famiglia di Gaspare Lo Monaco, residente in Germania, al quale vanno anche le congratulazioni per il 50° compleanno; Da Cianciana-Franco Bondì e famiglia per il fratello Pino e famiglia abitante a Hoddesdon; Da Cianciana il dottor Giuseppe Gagliano e famiglia per Maria Martorana e famiglia di Hoddesdon; Da Cianciana-Alfonso Salamone per la famiglia di Leonardo Miserandino, un bacetto particolare per il piccolo Enzo, redidente a Villejuif (Francia), per Francesco Gat- Il Presepe allestito dagli eredi di Girolamo Carubia in piazza tuso e famiglia (Como) e per Alfonso Amato (Francia). Convento


Numero 6 – Dicembre 2007

La Voce di Cianciana Periodico bimestrale di informazione e di cultura, edito dall’Associazione Culturale “Sicily Kult” di Cianciana. Anno VII, numero 6 – Dicembre 2007 Direttore Responsabile: Enzo Minio Direttore Editoriale: Salvatore Panepinto Progetto grafico e fotografico Filippo Mattaliano, Stefano Panepinto Redazione: Andrea Arcuri, Antonino Arcuri, Rino Cammilleri, Agostino D’Ascoli, Fausto De Michele, Gaetana Gambino, Eugenio Giannone, Filippo Mattaliano, Nuccio Mula, Giusy Piazza, Alfonso Salamone. Direzione e Redazione: via Cavour, 3 92012 Cianciana (AG) Italy. Cellulare : 331 - 26.444.78 E-mail Se volete inviarci un messaggio via e -mail, chiamate al numero di telefono in alto. Vi sarà comunicato l’indirizzo. Conto Corrente Postale n° 17905977 Conto Corrente Bancario: vedi pagina 16 ! Autorizzazione Tribunale di Sciacca n° 5/01 del 26/09/2001. Spedizione a regime libero. Autorizzazione della Direzione Provinciale delle PP.TT. di Agrigento, settore commerciale Stampa: Tipografia Geraci - S. Stefano Quisquina (AG). Quanto espresso dai singoli autori, negli articoli firmati, non rispecchia necessariamente l’opinione del giornale. Gli autori, che sono del tutto liberi di esprimere il loro pensiero, se ne assumono implicitamente la responsabilità. © Copyright 2007 - Associazione Culturale “Sicily Kult” - Tutti i diritti riservati. Senza il permesso del Direttore Editoriale, la riproduzione totale o parziale di qualsiasi parte del giornale è vietata.

La Voce di Cianciana

Da Palermo ci scrive il ragioniere Modesto Abella per darci la sua testimonianza a proposito dell’articolo Il Venerdì Santo in Italia tra fede, folklore e turismo scritto dal professor Francesco Cannatella, pubblicato nello scorso numero della Voce. Sono Modesto Abella abitante a Palermo da più di 50 anni, ma nato a Cianciana nel 1921 e Ciancianese sono rimasto in tutto e per tutto. Leggo nel giornale La Voce di Cianciana N° 5 di ottobre 2007 a pagina 6 l’articolo del professor Cannatella IL VENERDI’ SANTO IN ITALIA TRA FEDE, FOLKLORE E TURISMO. Volevo precisare per chiarezza e anche per un punto di orgoglio ciancianese, che nel 1946, insieme al dottor Domenico (Mimmo) Chiappisi, mio caro amico, progettammo di recitare il Martorio e iniziammo a scrivere a macchina le partiture per i vari personaggi, riducendo gli attori da circa 40 a 26, assumendosi i 26 la recita di un altro personaggio quando non era di scena il proprio. Qualche giorno dopo avere ultimato questo lavoro, l’amico dottor Chiappisi mi disse che, purtroppo, doveva lasciarmi solo, perché chiamato a svolgere l’internato presso l’ospedale di Palermo per l’abilitazione alla professione. Allora, per quel “punto di orgoglio ciancianese”, continuai da solo l’impegno assunto: infatti tutto il paese era a conoscenza di questa rappresentazione portata avanti dal ragioniere Abella, (ero allora Segretario-Ragioniere dell’E.C.A.). Provando e riprovando e dirigendo i vari personaggi in un magazzino messoci a disposizione da una persona anziana appassionata del Martorio, riuscimmo nell’intento. I costumi mi furono prestati dal compianto don Luigi Abella, arciprete di Santo Stefano Quisquina. La rappresentazione ebbe luogo nel locale dell’allora Cinema che era nei pressi del Palazzo Giandalia. Ricordo i nomi di alcuni, fra quelli, che interpretavano i vari personaggi: PILATO (il sottoscritto Modesto Abella); CAIFA ( Liddru Alongi, fratello del barbiere Peppi Alongi che aveva il salone all’angolo fra Salita Regina Elena e Via Vittorio Emanuele e che faceva la parte di MISANDRO); GESU’ (insegnante Totò Marino, figlio del portalettere Gaetano Marino); MARIA MADRE DI GESU’, Francesco Ciliberto allora sedicenne che, leggermente truccato sembrava veramente una donna; GIUDA (Peppi Pulizzi il poeta). I nomi sono scritti come li chiamavamo allora. Anche il Commendatore Nicolò Cinquemani, allora sindaco di Cianciana, assistette alla recita e si complimentò per la buona riuscita della rappresentazione. Forse ancora oggi qualche persona anziana si ricorda di questa recita del Martorio. Chiedo scusa a Lei e ai lettori se sono stato prolisso, ma ci tenevo a fare questa precisazione. Distinti saluti Modesto Abella Palermo, 15 novembre 2007 Da Genova ci scrive il signor Antonino Gambino Salvatore carissimo, come vedi tutti gli anni vengo a disturbarti, ma purtroppo se vogliamo andare avanti con il giornalino, bisogna mandare la quota per il rinnovo dell’abbonamento e se possibile qualcosa di più. Ringrazio come sempre tutta la redazione che svolge un ottimo lavoro e ci informa su tante storie del nostro paese di cui non sapevo niente. In questa lettera troverai una foto ricordo di tutti i miei zii e cugini. Vedi di stamparla così da arrivare a miei cari cugini Ninfa e Giuseppe Pensato in Canada. Permettimi di mandare tanti saluti a Ignazio Attardo (Francia), Paolino Calamo, mio fratello Pino, Nino Grassadonia, Lillo Martorana, Tano Martorana del bar, Rocco Croce e mio nipote Totò Campisi. I più cari saluti da me e famiglia. Nino Gambino

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La Voce di Cianciana

Numero 6 – Dicembre 2007

LA VOCE DI CIANCIANA COMPIE SETTE ANNI DI VITA mente, chi tramite telefono, chi tramite lettere Dicembre 2007: quarantaduesimo numero per o e-mail. E proprio pensando a loro che siamo la Voce di Cianciana che compie così 7 anni sempre riusciti a superare le quotidiane diffidi vita. Un bel traguardo, direi. Siamo riusciti coltà, impegnandoci per presentare un giornapersino a superare il settimo anno di crisi. Ed lino quanto più possibile ricco di notizie proè momento di ringraziamenti. Vorrei ringravenienti sia da Cianciana che dai quattro angoziare il presidente dell‟Associazione culturale li della terra. Ci auguriamo che il servizio poSicily Kult Agostino D‟Ascoli, i soci, tutti i stale a partire dall‟anno prossimo sia degno di membri della redazione del giornale, i collauna nazione avanzata e che non si verifichino boratori, l‟amministrazione comunale, il perpiù i disservizi. Abbiamo appreso che il numesonale dell‟ufficio anagrafe del comune di Cianciana ma soprattutto gli abbonati ed i nostri lettori. Sono ro di ottobre non è arrivato a tutti i lettori, soprattutto nella zoloro che ci hanno sempre dimostrato attaccamento, incorag- na Como. Avvisateci e faremo in modo di farvelo avere! Per il Salvatore Panepinto giandoci a continuare questa piccola impresa editoriale, testi- resto ancora grazie di cuore. moniandoci il loro affetto espresso in tutti i modi: chi personal-

SOSTENITORI DEL GIORNALE CIANCIANA : Franco Alfano, professor Pasquale Tallo; ITALIA : Maria Alfano-Pisa, Leonardo Marino-Cernobbio, dott. Felice Camizzi-Firenze, Carmela Lo MocacoComo, don Giacomo D‟Anna-Reggio Calabria, Giuseppe Ciaravella Bondì-Mombaruzzo, prof. Giuseppina Cuffaro-Udine, Santo Abella- Grandate, Dino Vaccaro-Trissino, cav. Gaetano Alessi-Torino, maestro Vincenzo Chiazza-Torino, Vincenzo Caltagirone-Maslianico, Gaetano Mattaliano, Cernobbio. ESTERO : Inghilterra-Angela Montalbano, Maria Gaiteri, Angelo Re; Canada-Steve Perzia

Un Comitato tutto “rosa” festeggia l’Immacolata e Santa Lucia Come da tradizione, l‟otto ed il tredici dicembre Cianciana ha devotamente celebrato le festività dell‟Immacolata Concezione e di Santa Lucia, partecipando ai momenti di preghiera e rivivendo le tradizioni che caratterizzano queste ricorrenze. I festeggiamenti quest‟anno hanno visto impegnato un operoso comitato costituito da sole donne che, con devozione e sacrificio, hanno curato i preparativi delle festività connotandole con atti di carità e solidarietà verso il prossimo: nel corso della novena dell‟Immacolata e del triduo di Santa Lucia sono stati raccolti piatti e bicchieri per il Seminario Diocesano di Agrigento e generi alimentari per i bisognosi, mentre il giorno di santa Lucia il Comitato ha raggiunto anziani ed ammalati nelle loro case portando la tradizionale “cuccia” ed un caloroso sorriso! Non sono mancati i momenti di fraternità e di condivisione: la vigilia dell‟Immacolata, celebrata nella Chiesa del Convento, il Superiore della festa, Patrizia Marino ed il Comitato hanno offerto la tradizionale “scacciateddra”,

un panetto fritto e passato nello zucchero, mentre la vigilia di Santa Lucia, dopo i vespri celebrati nella Chiesa del Carmelo, la serata è continuata al largo San Gaetano dove ogni anno molti giovani volenterosi ed entusiasti preparano la “vampa di santa Lucia” rievocando quello che nella tradizione è il rogo del martirio della santa siracusana. Quest‟anno, inoltre Piera Ciraolo, superiore della festa ed il Comitato, hanno organizzato una vera e propria Sagra della cuccia, offrendo il devozionale cibo in differenti modi: molte persone, generosamente hanno collaborato dando sfogo alla fantasia e preparando la cuccia con la fragranza dell‟arancia, con la crema di latte, con il cacao, con il miele e lo zucchero…una vera bontà!!! Al di là delle tradizioni e dei festeggiamenti esterni, il cristiano è chiamato a vivere le feste religiose come momenti di grazia, nei quali bisogna fare memoria dei Misteri che si celebrano e mettere in pratica nella propria vita la divina Parola. Tanina Amato

A sinistra il comitato per i festeggiamenti in onore dell‟Immacolata Concezione anno 2007. Con la presidente Patrizia Giovanna Marino in Cardone, le assistenti Angèle Ciraolo in Guida e Mariella Filetti in Ciraolo. A destra il comitato per i festeggiamenti in onore di Santa Lucia 2007. Presidente Piera Ciraolo in Busciglio, assistenti il Gruppo Caritas

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Numero 6 - Dicembre 2007

La Voce di Cianciana

Cianciana, Largo San Gaetano, 12 dicembre 2007. A sinistra i volenterosi ragazzi a cui si deve la realizzazione della tradizionale Vampa di santa Lucia. In alto il comitato che ha distribuito ai devoti la cuccia.

Dopo alcuni anni è ritornata la pastorale. Quest‟anno si è ripetuto nel nostro paese un evento tradizionale che mancava a Cianciana da molti anni: la pastorale. L‟iniziativa, che è partita da Sergio Savarino e Davide Virzì, è stata sposata felicemente da tutti gli altri giovani che potete vedere nella foto, ed è stata favorevolmente accolta dalla popolazione ciancianese che ha così assaporato un momento tutto particolare di aria natalizia. Qualcuno magari ha ricordato gli anni della sua gioventù in cui la pastorale era un momento fondamentale del Natale. Questo gruppo di giovani, armati di entusiasmo e buona volontà, nelle sere della novena di Natale usciva per le vie del paese vestiti da pastori e cantando canti di lode al Bambinello. Si riunivano qualche ora prima della messa serale e, portando con loro la capanna col Bambinello che si trovava sempre ben visibile davanti al gruppo, portavano anche delle caramelle per i più piccini, gli animali (un coniglio ben nutrito, un gallo, una gallina e due capre), e immancabili per un gruppo che canta c‟erano gli strumenti musicali: chitarra, tamburello, fisarmonica e il nostro friscalettu. La pastorale nelle varie sere è stata portata nei quartieri di Cianciana, dove in un posto convenuto, diverso ogni sera, i pastori venivano accolti dalla gente del quartiere che aveva allestito un altare per accogliere la capanna col Bambino, davanti al quale si sviluppava un momento di lettura biblica, di preghiera, di meditazione e di canti natalizi. Finito questo momento si ripartiva continuando a suonare e cantare per le vie del paese, accompagnati anche dalla benevo-

lenza delle persone, fino ad arrivare in Matrice per la novena serale, dove i pastori entravano cantando i tradizionali canti natalizi e assistevano alle funzioni religiose. Raccontano gli organizzatori che l‟entusiasmo dei ciancianesi si è concretizzato in tante maniere: per esempio se ci si recava per acquistare qualcosa di necessario per la manifestazione i commercianti concedevano non richiesto uno sconto; inoltre quando si proponeva l‟allestimento degli altari la gente faceva a gara per farsene carico. Dicono i giovani che era bello notare, al loro passaggio per le strade e in chiesa, i sorrisi e l‟entusiasmo della gente. Qualcuno, nelle varie sere, diceva a chiare lettere che avvertiva la mancanza del Presepe Vivente che, come tutti sappiamo, veniva allestito fino a qualche anno fa nel quartiere Canaleddu dagli scouts del gruppo AGESCI ed era apprezzato sia dai ciancianesi che dai forestieri. Nomi dei giovani che hanno dato vita alla pastorale: Davide, Tiziana e Ivan Virzì, Sergio Savarino, Giusi e Marianna Di Liberto, Katia Alfano, Anna Antinoro, Francesca Di Prazza, Maria Francesca e Giuseppe Bosciglio, Rosamaria Scarlata, Carolina Cicchirillo, Alfonso Salamone, Annagiusi e Pierangela Cimò, Gianluca Arcuri, Giovanna Amato, Maria Perzia, Annalisa Raffa, Lorena Palminteri, Clara Messina, Giuseppe Costanza, Domenico Pendino, Gianluigi Loria, e i due diaconi don Gero e don Marco, nativo del Perù. S.P.

LIBERATI NEL TERRITORIO DI CIANCIANA CONIGLI PER IL RIPOPOLAMENTO La Ripartizione Faunistico-venatoria ed Ambientale di Agrigento, in collaborazione con l‟Associazione Sportiva Circolo Cacciatori “Pino Mendola” di Cianciana e con il Dipartimento di Biologia animale dell‟Università di Palermo, ha realizzato un progetto di ripopolamento di coniglio selvatico nel territorio di Cianciana. I conigli, prelevati in natura nel territorio agrigentino, allevati in condizioni di semilibertà, muniti di una radiotrasmittente per monitorare le loro capacità di adattamento, sono stati liberati in vari posti del nostro territorio, alla presenza delle autorità cincianesi, dei dirigenti regionali e provinciali del Dipartimento, di presidenti e membri dei circoli cacciatori. Ciò è il primo esperimento regionale di conigli selvatici muniti di radiotrasmettitori. Preghiamo pertanto chi dovesse ritrovare uno dei suddeti conigli di prendere contatto al più presto sia con la Ripartizione Faunistico-venatoria ed Ambientale di Agrigento (Via Acrone 51, tel. 0922.24111) o con il signor Antonino Montalbano, presidente del Circolo Cacciatori “Pino Memdola” di Cianciana (Corso Vittorio Emanuele, tel. 340.18.30.226 ; 339.2508818). S.P.

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Numero 6 – Dicembre 2007

La Voce di Cianciana

INAUGURATA LA CARROZZABILE CHE DALLA STRADA PROVINCIALE CIANCIANA-CATTOLICA ER. CONDUCE ALL‟INGRESSO DEL BOSCO CAVALLO mattinata ecologica, in una bella giornata primaverile. Due epigrafi naturalistiche preparate una dalla scuola primaria Edmondo De Amicis e una dalla scuola media Salvatore Mamo sono state incise su pannelli lignei e collocate per l‟occasione

Il sindaco di Cianciana, onorevole Salvatore Sanzeri, nella mattinata dell‟8 novembre ultimo scorso, ha inaugurato la carrozzabile che dalla strada provinciale Cianciana-Cattolica Eraclea, immediatamente dopo l‟ultimo ponte più a valle, si inerpica fino all‟ingresso del bosco Cavallo. Si tratta di un‟opera estremamente necessaria, data la natura molto scoscesa del terreno e che costituisce un notevole passo avanti per favorire l‟accesso e la fruizione del nostro bosco a tutti i cittadini amanti della natura. Presenti alla cerimonia di inaugurazione il dirigente scolastico professor Baldassare Losi, gli insegnanti e gli alunni della scuola elementare e media i quali si sono preparati per l‟importante evento, realizzando a scuola e mettendo in bella mostra dei cartelloni di sapore naturalistico e godendosi una

all‟ingresso della salita. Quella della scuola elementare recita: Il bosco è di tutti: salvaguardiamolo, perché liberi in mezzo al bosco cresciamo meglio. Quella della scuola media recita : Non è la terra che appartiene all’uomo bensì è l’uomo che appartiene alla terra. Nella natura è il nostro futuro. S.P.

PORTATI FELICEMENTE A COMPIMENTO I PROGETTI DELL‟ISTITUTO COMPRENSIVO PRESENTATO IL CALENDARIO 2008 “EMIGRAZIONE” Sabato 15 dicembre, presso l‟Auditoriun Falcone e Borsellino del Centro sociale di Cianciana, è stato presentato al pubblico il calendario 2008 intitolato EMIGRAZIONE. Il calendario 2008, realizzato dagli alunni della scuola media, è la sintesi grafica del progetto “Con la valigia di cartone lungo le vie della speranza”, realizzato nell‟anno scolastico 2006-2007 e conclusosi con una recita nel mese di maggio. Ad animare la serata è stata la docente referente del progetto stesso la professoressa Filomena Sanzeri. Ospiti della serata il sindaco di Cianciana onorevole Salvatore Sanzeri e l‟onorevole Giovanni Panepinto, sindaco di Bivona ai quali il dirigente scolastico professor Baldassare Losi ha voluto indirizzare i suoi ringraziamenti per la sensibilità dimostrata in ogni occasione al mondo della scuola, ringraziamenti estesi anche agli alunni, veri soggetti del lavoro, che sono stati i protagonisti di una ricerca che ha permesso di ricostruire uno spaccato della storia della nostra Cianciana, che da paese di emigrazione recentemente è diventato paese di immigrazione. Ciò è stato messo in evidenza dal recital STORIE DI EMIGRAZIONE scritto e diretto dal professor Giuseppe Sanzeri. Ecco lo staff cui si deve la realizzazione del calendario : Progettazione grafica e poesie, professor Giuseppe Sanzeri; elaborazione, interviste ed ideazione percorso letterario, professoressa Filomena Sanzeri; ricerche professor Francesco Ciraolo; disegni ed illustrazioni, professoressa Caterina Montalbano, professor Gaetano Gangarossa, gli alunni della scuola media. S.P. PRESENTATO IL PROGETTO NATALE TRA SOGNO E REALTA’ Cianciana-20 dicembre 2007. L‟Istituto comprensivo ha presentato il progetto NATALE, TRA SOGNO E REALTA, che ha visto, fra l‟altro, la rappresentazione liberamente tratta del testo NOTTE SPECIALE, NOTTE DI NATALE della professoressa Maria Audenzia Bufalo, dirigente scolastico dell‟Istituto comprensivo A. Roncalli di Burgio. La recita ha visto impegnati i bambini di 5 anni della scuola dell‟infanzia, i bambini della prima e delle quinte classi della scuola primaria e i ragazzi della scuola secondaria, nell‟ambito del progetto Continuità. Bambini e ragazzi hanno profuso tutto il loro impegno, mettendo in campo le loro abilità, sia canore che artistiche, cimentandosi in varie attività (canti, musical Cinterella in lingua inglese, recita di uno spettacolo teatrale, realizzazione di cartelloni etc.) Lavorando insieme per alcune settimane i tanti alunni impegnati, come afferma la coordinatrice del progetto la professoressa Caterina Carubia, hanno avuto modo d di collaborare, di responsabilizzarsi, di cimentarsi in attività nuove e tutto ciò ha permesso loro di acquisire fiducia in se

stessi, accrescere l’autostima, superare la timidezza e diventare protagonisti della vita scolastica. Il progetto Natale, tra sogno e realtà ha avuto come motivo conduttore il binomio Natale/Amore nel nome di Gesù, colui che è conforto, speranza, aiuto per tutti gli uomini. Anche il musical Cinterella, tratto dalla famosa favola di Cenerentola, ha voluto rappresentare il sogno che si avvera di una ragazza umiliata nella sua umanità e che riesce a riscattarsi attraverso l’amore. Ogni uomo è Cenerentola quando non è amata e diventa” principessa” quando ama il prossimo. La stessa coordinatrice ha voluto ringraziare il dirigente scolastico professor Baldassare Losi, guida sempre presente durante le varie fasi del progetto con i suoi suggerimenti e incoraggiamenti, tutti i colleghi ed il personale ATA, il sindaco di Cianciana Salvatore Sanzeri, l‟assessore Emiliana Panepinto e tutta l‟amministrazione comunale che volentieri è venuta incontro alle esigenze della scuola, sostenendo finanziariamente il progetto. S.P.

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La Voce di Cianciana

ORGANIZZATO A CIANCIANA UN INTERESSANTE CONVEGNO DAL TEMA ASPETTI NORMATIVI E IMPORTANZA DELLA D.O.P. ”VAL DI MAZARA” Cianciana – Sabato 24 novembre c. a., presso il Centro Sociale, organizzato dall‟Amministrazione Comunale, ha avuto luogo un interessante convegno sugli aspetti normativi e importanza della D.O.P. “Val di Mazara”. Il nostro territorio infatti rientra nella zona Denominazione di Origine Protetta per quanto riguarda la produzione dell‟OLIO EXTRAVERGINE D‟OLIVA e può rappresentare una importante opportunità per i nostri produttori che possono avvalersi di un marchio di tutela, riconosciuto col D.M. n.62066 del 3 maggio 2005. Fanno parte dell‟area riconosciuta i comuni del trapanese, del palermitano e i comuni Alessandria della Rocca, Bivona, Calamonaci, Caltabellotta, Cattolica Eraclea, Cianciana, Lucca Sicula, Menfi, Montevago, Montallegro, Ribera, Sambuca, S.Margherita, Sciacca, Villafranca Sicula della provincia di Agrigento. Alla presenza di parecchi produttori e cittadini il convegno è iniziato nel tardo pomeriggio, cooordinato dall‟assessore ai lavori pubblici, terri-

torio, ambiente e turismo del comune di Cianciana, ingegner Giovanni Alessi. Dopo i saluti del sindaco di Cianciana, onorevole Salvatore Sanzeri si è entrati nel vivo del convegno. Sono intervenuti il dottor Giuseppe Cusumano, dell‟assessorato Regionale Agricoltura e dirigente U.O.T. di Cianciana che ha parlato dell‟olivicoltura del territorio di Cianciana; il dottor Onofrio Martorana, vice presidente del Consorzio di tutela e valorizzazione dell‟olio extravergine di oliva DOP “Val di Mazara” che ha commentato gli aspetti normativi sulla DOP Val di Mazara e per finire il dottor Leonardo Catagnano, dell‟Assessorato Regionale Agricoltura e dirigente U.O.S. Olivicoltura e colture mediterranee di Sciacca che ha sviluppato il tema delle Denominazioni di origine e lo sviluppo delle aree rurali. Alla fine del convegno c‟è stata una degustazione di prodotti agroalimentari della tradizione curata dall‟Unità Operativa Territoriale di Cianciana. S.P.

Il SALOTTO DELLA POESIA : ITALIA di don Giuseppe Ciaravella ITALIA O Italia del mare nostrum perla a mò di stivale, di preclare virtù un dì opima ed ora carca d‟ogni male. Te commisero, te che per geni, arti, Santi nessuna a te eguale. I degeneri reprimi che infidi ti voglion dare colpo mortale. A correggere errori,non impinguar no! le affollate prigioni, da dove per evader o peggio agire, trovansi facilitate occasioni; colà assassini, brigatisti, sequestratori e vili lazzaroni protetti, minacciosi la fan da veri sfrontati padroni.

Per farti grande, più onorata, più geniale e forte generosi figli giovani o no per te si davan o davan morte. Oggi ogni nobile ideale è spento. Ai partiti si fa la corte perchè anco coll‟illecito ognuno campi la propria sorte. La classe dirigente che gran lucro ti cava quella che più che curarti più t‟ammala e che indebitandoti all‟estero ti fa schiava. Italia, sveglia L‟Etna che elimini i perversi con la lava: ma prima che tal fatto sia compiuto giustizia santa impone che il rubato ricevuto sia restituito e allo stato devoluto, per ridonarlo al popolo che male ha vissuto.

ANCORA UNA GIORNATA TURISTICO-GASTRONOMICA PER I NOSTRI AMICI MARSALESI Come i nostri lettori ricorderanno da qualche mese dei turisti marsalasi amano trascorrere una giornata a Cianciana, della quale ormai apprezzano le bellezze naturali ed artistiche, il forte senso di ospitalità dei suoi abitanti, le prelibatezze gastronomiche del ristorante Antico Ristoro. Domenica 9 dicembre è arrivato a Cianciana un pullman di marsalesi e per loro il programma della giornata è stato veramente ricco. Infatti essi nella mattinata sono stati condotti nell‟area attrezzata del Monte Cavallo, che hanno visitato guidati dal signor Stefano Foca e hanno avuto anche l‟opportunità di assaporare della ricotta fresca. Successivamente visita della nostra cittadina, sotto la guida del professor Eugenio Giannone. Poi pranzo all’Antico Ristoro, allietato da un‟allegra orchestrina. Ma non finisce qui. Dopo il pranzo i nostri graditi ospiti hanno potuto assistere alla mostra dei nostri prodotti locali, patrocinata dall‟Amministrazione Comunale. Tra gli espositoti ricordiamo la ditta DIECIDUE, la ditta DAFFODIL, PIANTE, FIORI, CONFETTI, BOMBONIERE, IDEE REGALO di Francesco Amato, la ditta Gerard Bellina e Marie Giannetto con i loro mosaici, l‟Agenzia Immobiliare MY HOUSE, il signor Gerlando La Corte che ha esposto i suoi velieri, l‟artista alessandrino Totò Spoto.

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Numero 6 – Dicembre 2007

La Voce di Cianciana

In questo numero La Voce pubblica volentieri il racconto La Novena di Natali, scritto dal professor Giovanni D’Angelo e che fa parte della raccolta C’era ‘na vota, prefazione di Eugenio Giannone, Il sole di Tutti editore, e che verrà presentato al pubblico, presso la biblioteca comunale, il prossimo 4 gennaio 2008. Gradevole, piacevole, dormire sotto le coperte nelle notti d'inverno con temperature esterne che ti ghiacciano le mani, il naso, il viso; ancora più bello quando il dolce sonno viene interrotto da una flebile, lenta nenia lontana, che ti fa tendere l'orecchio ma ti dà fastidio metterlo fuori dalle coperte per non uscire da quel primordiale, familiare, protettore calduccio; ti sforzi a seguire quella dolce nenia che da lontano si avvicina piano piano, con note sempre più distinte ed accarezzevoli; ad intervalli regolari, tra le note si sente un tintinnio metallico che a ritmo costante sembra scandire il tempo alla melodiosa musica della “ciaramedda”. Quel pensiero mi emoziona mi fa sentire fragile e debole,mi riempie di allegra tristezza, di bontà... di amore! Sono circa le quattro del mattino quando quella dolce nenia ti riportava alla fredda realtà invernale, cominciava a spandere nell'aria un'atmosfera natalizia,... invitando i buoni cristiani a preparare la venuta del bambinello Gesù. Alla ninna nanna della ciaramedda (cornamusa) facevano eco le campane della chiesa che avvisavano i fedeli l'inizio della funzione religiosa: “la Nuvena di Natali”. Iniziava il 16 Dicembre e per nove giorni, tutte le mattine, alle ore cinque, in chiesa si celebrava “la santa novena”. Bastava dare uno sguardo da dietro il vetro della finestra per vedere le persone, nel buio della notte rischiarato da quella flebile lampadina elettrica che squarciava il tetro buio, imbacuccate nei loro scialle sempre neri, correre verso la chiesa. La maggioranza erano donne anziane con il loro “tancinu”, piccolo recipiente pieno di tizzoni ardenti (scaldino), sotto lo scialle, stringendosi a se stesse, andavano con passo svelto; con loro spesso si vedevano uomini con la sedia in mano, accompagnavano alle funzio-

ni la moglie, a volte la famiglia. Non era raro, anzi... trovare davanti la cancellata della chiesa legati con le redini al cancello, dei muli: qualche devoto contadino prima di andare a lavorare i campi assisteva alla sacra funzione. Quei fagotti neri raggomitolati in se stessi spuntavano dal buio delle strade molto velocemente e così svanivano in lontananza in direzione delle chiesa! La nenia si faceva sempre più vicina, la musica, incessante quasi prepotente, accompagnata dal suo “acciarino”, lasciava volare nell'aria in alto...sempre più in alto le sue melodiose note, quasi a volere che qualcuno lassù le sentisse e se ne godesse. Nel giro di pochi minuti la chiesa era piena di fedeli,molte persone si sedevano nei banchi di legno che si trovavano già in chiesa, altre nelle sedie che una vecchietta metteva a disposizione dei convenuti in cambio di una piccola offerta che le consentiva di vivere, tanti altri,specie gli uomini, in piedi nelle due navate laterali. Molti erano i giovanotti che approfittando delle funzioni religiose si recavano in chiesa per guardare da lontano qualche ragazza, che sotto gli occhi vigili della madre sempre attenta ai movimenti della figlia, ricambiava sguardi amorosi e cenni impercettibili con qualche giovanotto. Le funzioni erano seguite con grande devozione ed alle preghiere si alternava qualche canto natalizio; chi faceva la grande parte era “la ciaramedda e l'acciarino” che riempivano di note melodiose e piacevoli le grandi arcate della chiesa ed accarezzavano le orecchie di tutti quei fedeli che, molto coraggiosamente, avevano lasciato quel piacevole calduccio del proprio letto per innalzare al cielo una preghiera ed...una ninna nanna al Bambin Gesù.

CONCERTI PER ALESSANDRO CICCHIRILLO Da Cerveteri ci scrive Alessandro Cicchirillo Ciao Salvatore, come stai? Ti mando queste due foto una con il Maestro Leo Nucci, il più grande Baritono in vita che ha cantato in tutti i teatri più prestigiosi del mondo e che era presente al Teatro Regio di Parma dove la Banda dei Carabinieri si è esibita in seno al festival internazionale di Verdi e dove io ho eseguito delle aree d'opera da solista molto apprezzate dal Maestro Nucci, il quale mi ha cercato per complimentarsi e lo stesso mi ha confidato di aver iniziato a studiare musica con il "Bombardino" che nelle bande impersona la voce

del Baritono e questa foto fatta in teatro con mio immenso piacere è stata scattata dal grande amico Lillo Pecoraro che era presente al concerto, e che mi ha mostrato un affetto grandissimo per la sua presenza e per la sua commozione data dal mio suonare e dalle parole del maestro Nucci nei miei confronti. Nell'altra foto io sto eseguendo un concerto da solista alla presenza delle più alte cariche istituzionali Svizzere a Ginevra, presso il Victoria Hall, prestigioso Teatro Elvetico. Ciao e a presto.

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La Voce di Cianciana

Numero 6 - Dicembre 2007

Nozze di diamante per Vincenzo Ciaravella e Orsola Ferraro Cianciana, 29 novembre 1947 Toronto (Canada), 29 novembre 2007

Nozze d’oro per GIOVANNI PIAZZA E VINCENZA BONDI’ Cianciana, Chiesa del Carmelo 21 settembre 1957 21 settembre 2007 Nozze d’argento per

Giuseppe Provenzano e Piera Soldano Cianciana 9-08-1982 9 agosto 2007. Nella foto con i figli Rosalba e Francesco.

97° compleanno per la signora

GiuseppIna Arcuri, vedova Barbera, festeggiato ad Adelaide (Australia) il 20 novembre 2007

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La Voce di Cianciana

Numero 6 - Dicembre 2007 40° anniversario di matrimonio per

Giuseppina e Liborio Genuardi Hoddesdon Chiesa St. Augustines 21 ottobre 2007

80° anniversario per il signor Gaetano Schembri, residente a Gray-Essex (Inghilterra),festeggiato a Cianciana il 13 ottobre 2007. Nella foto il festeggiato con la moglie Maria Martorana, i fratelli Luigi e Carmelo e la sorella Antonina.

N A S C I T E

Riccardo Montalto, di Domenico e di Manuela Albanese, nato a Parma il 22 settembre 2007.

Giada Licata di Benedetto e di Ursula Daniela Balsamo, nata a Santo Quisquina il 22 novembre 2007

Sposi Giuseppe Sacco e Elisa Paci. Sciacca, convento San Francesco D’Assisi, 25 agosto 2007.

Pierluigi Giambrone di Giuseppe e di Nancy Cacciatore, nato a Roma il 17 ottobre 2007

Dario Cosimo Comparetto di Giu- Simone Marino di Giuseppe e di seppe e di Maria Ferraro, nato a Francesca Martorana, nato a Ribera Corleone il 27 novembre 2007 il 5 dicembre 2007

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La Voce di Cianciana

Numero 6 - Dicembre 2007

CONFETTI ROSSI PER...

Laurea in Economia e Commercio per Maria Giovanna Schembri, 21 anni compiuti l’8 luglio 2007, conseguita presso l’Università di Londra il 10/07/2007 con voti 110 su 110. Laurea in Scienze Giuridiche per Antonio Giannone, ( nelle foto in basso con gli amici ) conseguita presso l’Università agli studi di Palermo il 5 novembre 2007. Antonio ha discusso una tesi di laurea intitolata “La libertà religiosa nella Costituzione italiana”.Essa traccia la storia di questo primo “diritto” moderno, dalla concessione del-

lo stato liberale e poi fascista fino all’autentica libertà religiosa dello Stato italiano democratico e repubblicano. Si sofferma sulla Carta europea dei diritti, sulla Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo (ONU) del 1948 e sui sistemi regionali. La tesi, prima delle conclusioni e delle indicazioni bibliografiche, esamina le questioni del velo islamico in Francia e del Crocefisso in

Sposi Davide Prati e Simona Giungato, Pavia 6 ottobre 2007

Laurea in lingue e letterature straniere per Giovanna Nuara, di Gaetano e di Maria Re, conseguita il 7 novembre presso la Facoltà di Lingue e letterature straniere dell’Università “Ca Foscari” di Venezia. La tesi di Giovanna, dal titolo “Old times between Visconti and Andò “ ripercorre la via italiana dello scrittore Harold Pinter, premio Nobel per la letteratura nel 2005. In particolare è stata analizzata da Guovanna l’opera “Old Times” (Vecchi tempi) scritta nel 1971 e portata nello schermo nel 1973 dal grande regista italiano Luchino Visconti. Purtroppo l’allestimento viscontiano non riscosse molto successo, a causa delle divergenze tra il regista e lo stesso autore, il quale ne bloccò la messinscena dopo solo 35 performances. “Old Times” ha dovuto aspettare oltre 30 anni per ricalcare la scena italiana. L’opera venne infatti riallestita nel 2004 da Roberto Andò. C’era molta attesa per questa nuova produzione, visto che tutti ricordavano il precedente contrasto avvenuto tra Pinter e Visconti. Lo scrittore rimase soddisfatto della regia di Andò; una regia basata sul tema principale dell’opera:il ricordo. Laurea in Architettura per Daniela Acquisto conseguita presso l’Università degli Studi di Palermo il 22/10/2007 con voti 110 su 110. Titolo della tesi: “ Architettura ferroviaria in Sicilia: linea a scartamento ridotto Alessandria della RoccaCianciana”. Relatore: Prof. Arch. Nunzio Marsiglia, docente della cattedra di Rilievo dell’Architettura presso la Facoltà di Architettura di Palermo. La Tesi si occupa di analizzare l’architettura ferroviaria in Sicilia, dando particolare attenzione alle linea a scartamento ridotto della Sicilia. Lo scartamento ridotto fu utilizzato al posto dello scartamento ordinario nelle linee ferroviarie delle zone più interne della Sicilia Occidentale a causa della natura accidentata del territorio. Tale soluzione permetteva un risparmio economico non indifferente, ma allo stesso tempo fu la causa principale della dismissione di tutte queste linee. Infatti le locomotive che transitavano su di esse non superavano la velocità di 30 Km/h e di 10 Km/h nei tratti con cremagliera. E’ evidente come, con la diffusione dei mezzi su gomma questo tipo di trasporto fu completamente abbandonato. L’analisi si sofferma sulla linea Lercara-Magazzolo, di cui sono state documentate le varie attrezzature realizzate a supporto (continua a pagina 11)

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Numero 6 – Dicembre 2007 della rete ferroviaria: stazioni, case cantoniere, viadotti, gallerie che permangono tutt‟oggi come segni che caratterizzano il paesaggio. Il cuore della tesi si concentra sul tratto Alessandria della Rocca-Cianciana. Oltre ai complessi delle due stazioni, sono stati analizzati anche i viadotti e le gallerie che si susseguono lungo il tratto. Spontanea è nata la riflessione sull‟influsso dello zolfo nei processi di costruzione delle ferrovie. La ferrovia, infatti, consentiva un più agevole ma soprattutto economico trasporto del minerale verso le imbarcazioni, che prima avveniva a dorso di mulo o con i carretti. Analizzando le cartografie di Cianciana si evince, infatti, lo stretto rapporto tra la posizione centrale e dominante della stazione rispetto alle miniere. Purtroppo l‟arrivo tardivo della linea ferroviaria a Cianciana, avvenuto solo nell‟anno 1924, non giovò affatto all‟economia

50° compleanno per Gaspare Lo Monaco, festeggiato a Verbert (Germania) l‟11 novembre 2007. Gaspare ha avuto la gradita sorpresa di avere presenti alla sua festa anche i fraterni amici Angela e Pino D‟Angelo, venuti per l‟occasione da Hoddesdon, dove risiedono. Nella foto da sinistra Francesca, Graziella, Gaspare e Domenico Lo Monaco e gli amici Pino e Angela D‟Angelo, Carmelo e Susanna Scirè. 80° compleanno per la signora Gaetana Torregrossa, vedova Chiappisi, festeggiato il 20 agosto 2007. Nella foto la festeggiata è immortalata con i cinque figli: da sinistra Nicola, Carlo, Rodolfo, Claudio e Carmelo.

PREMIO INTERNAZIONALE GIURIDICO-SCIENTIFICO FALCONE E BORSELLINO A MARIANNA MARTORANA L‟Università Carlo Cattaneo-LIUC (VA) e l‟istituto giuridico di Ricerca Comparata, con l‟alto patronato della Presidenza della Repubblica e il patrocinio della Fondazione “Giovanni e Francesca Falcone”, mi ha conferito il 12 novembre c.a. il premio internazionale giuridico-scientifico Falcone-Borsellino e questo riconoscimento voglio condividerlo con Voi. Questo premio suggella i miei studi universitari e segna l‟inizio di un percorso. La strada, che ho iniziato sei anni or sono, è contrassegnata dalla volontà di farcela, uscendo dall‟oblio di un paese e da una realtà sterile. Oggi è come ieri, ma l‟astio verso la Sicilia, terra bellissima ma che ai giovani tanto toglie e poco dà, è passato. Ciò è dovuto alla consapevolezza che se chi ha delle idee, se chi può dare qualcosa scappa, niente cambierà. Ma se invece i tanti giovani capaci tornano, si può fare tanto per la Nostra Terra. Sembrerà lapalissiano il dire “la Mafia fa schifo”, ma mi sembrano le uniche parole che si possono dire. Il mio desiderio di scrivere queste poche righe, che spero Vi facciano riflettere in modo che le conclusioni non siano scritte da me ma tratte da Voi, non vogliono avere fini propagandistici, politici, elettorali, infatti penso che la politica quella con la “P” maiuscola forse c‟era un tempo ma oggi no, oggi per il consenso elettorale si arriva a fare di tutto, a corrompere, a minacciare a estorcere voti in cambio di lavoro. La parola lavoro effettivamente, specie per Noi gente del sud, è la parolina magica per molti politici. Vi invito, Voi genitori, a spingere i Vostri figli a studiare e a Voi ragazzi a non rimanere nell‟ignoranza. E se avete la possibilità mandateli a studiare

fuori dalla Sicilia, si renderanno conto che da noi è terzo mondo e si sdegneranno così tanto che o non torneranno più o torneranno combattivi. Il sistema mafioso di fronte a gente che sa dei propri diritti trema. Il titolo della tesi con cui ho vinto il premio è il seguente: “Il concorso eventuale nell‟associazione di tipo mafioso”. Si concentra molto sullo scambio elettorale politico mafioso, ed esamina attentamente la sentenza Mannino che dà i principi guida per capire il fenomeno. Ho avuto tramite il Redenti, la scuola per le professioni legali che frequento a Bologna, l‟onore di conoscere il Dott. Canzio, il giudice relatore della sentenza suddetta. Ci ha detto che oggi, a differenza del terrorismo internazionale, si sa tutto di Cosa Nostra. Il magistrato inquirente è ben consapevole dell‟iniziazione, di come opera il sodalizio, del contiguo (che può essere un politico, ma non solo), ciò grazie ai pentiti e agli agenti infiltrati oltre che a persone come il Dott. Piero Grasso che organizza le sue operazioni anti-mafia con la minuzia di uno stratega. Riguardo il politico che scende a patti con la mafia per avere voti e per ricambiare una volta eletto con favori al sodalizio, Voi penserete che il nostro ordinamento penale indignato della sottoscritta condotta avrà provveduto con una bella norma penale. Mi dispiace dirvelo ma non è così. Occorre provare che il patto politico mafioso ha rafforzato l‟associazione e occorre altresì la verifica dell‟efficacia causale ex post, quindi no prognosi mera pericolosità ex ante. Ciò in termini semplici vuol dire che la semplice vicinanza o disponibilità del politico a

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Numero 6 – Dicembre 2007 Cosa Nostra, non è punibile ex art 110 e 416 bis c.p. Quindi il fatto che il politico dice alla mafia “IO CI SONO” o “NON TI PREOCCUPARE”, rimane impunito. Quindi, se i giudici non riescono a provare il nesso eziologico tra patto e rafforzamento o mantenimento in vita dell‟associazione, come nel caso Andreotti che poi si è chiuso per prescrizione e come molto probabilmente succederà con altri di cui prudenza vuole non farsi nomi,ciò significherà la sconfitta della legalità. Ma perché il Legislatore non ha mai pensato di tipizzare determinate condotte sicuramente vergognose?... Il premio è consistito in un assegno consegnatomi dall‟Avv Carlo Taormina, Presidente della Commissione esaminatrice premio tesi di laurea. I soldi ricevuti li considero una borsa di studio che reinvestirò in un master in diritto tributario il prossimo anno. Siamo infatti lontani anni luce dalla mafia, così come la definivano i sociologi dei primi del „900, come modo di sentire atavico. Oggi sappiamo che la mafia è un sistema, e per indebolirla non bisogna lavorare solo sul tessuto sociale ma occorre indebolirla nelle tasche. Un premio speciale per l‟impegno nella divulgazione della

La Voce di Cianciana cultura alla legalità, è stato conferito a Marco Travaglio, giornalista giudiziario di Anno Zero, nel programma di Santoro. Premio dottrina al Prof. Sindona, il quale ha scritto molti articoli sul New York Times. Vi ringrazio dell‟attenzione che mi avete concesso. Dott. Marianna Martorana

Nella foto Marianna Martorana con il giornalista Marco Travaglio

CON I SINCERI AUGURI DI TUTTA LA REDAZIONE DELLA VOCE DI CIANCIANA,

pubblichiamo volentieri un articolo di Melo Freni dal titolo IN SALVATORE DI MARCO LA SICILIA CHE NON SI ARRENDE PER CELEBRARE

I SETTANTACINQUE ANNI DEL NOSTRO CONCITTADINO ONORARIO SALVATORE DI MARCO 1932-2007

S

IN SALVATORE DI MARCO LA SICILIA CHE NON SI ARRENDE di Melo Freni

ettantacinque, spesi meravigliosamente! Questo si può dire degli anni di Salvatore Di Marco, figura d‟intellettuale al quale tanto deve la Sicilia per l‟impegno che ha profuso soprattutto per la conservazione della sua lingua, della sua poesia in vernacolo, degli studi volti a far conoscere le radici di una cultura alla quale rivendica primati anche sul piano nazionale: La “Rivista Italiana di Letteratura Dialettale” e il “Giornale di Poesia Siciliana” da lui fondati e diretti dal 1988 al 1993, e ora ripresi, sono un autentico atto di amore, oltre a restare l‟unico punto di riferimento dell‟arcipelago sopravvissuto alla marea dell‟appiattimento linguistico che va cancellando anche le civiltà. E con suo rigore intellettuale non fa sconti: di fronte ad autori conclamati che ricorrono ad un dialetto distorto barando con la lingua, denuncia il “maccheronico” che nulla ha da fare con la letteratura. Per farsi un‟idea dello spessore qualitativo e quantitativo dell‟attività letteraria di Salvatore Di Marco bisogna scorrere le circa 160 pagine della sua bibliografia, redatta con sapienza certosina da Tommaso Romano sotto il titolo “L‟inquieta misura”: essa abbraccia un arco di tempo che vale una vita, dal 1947 al 2002, e comprende - oltre che l‟elenco delle opere di Di Marco (poesie, monografie, saggi, introduzioni, interventi critici e giornalistici) – l‟indice delle traduzioni da e in siciliano, l’elenco delle recensioni. Per la funzione che svolge di nume tutelare, di riferi-

mento sicuro e generoso per quanti da un paese all‟altro della Sicilia mantengono vive le forme letterarie della loro lingua, in Salvatore Di Marco scorgo l‟immagine di una Sicilia ancora in marcia, che non si arrende. Si vedano le raccolte che cura, le sue antologie. Ma non voglio dimenticare il poeta, quello in lingua siciliana di Cantu d’amuri (1986) o di La ballata di la morti del 1995, ma anche quello dei versi in italiano, e segnatamente di La strada delle campane (1999) e di Canti di settembre del 2001: non sono tutto, ma in quella direzione vanno le mie preferenze, che non escludono il resto della sua produzione poetica, ma le sento più congeniali al modo che ho a di accostarmi e sentire la poesia. Perché la risacca ottobrina, la sua tristezza solitaria che lascia odori vaghi di alghe e

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La Voce di Cianciana

Nel precedente articolo si è parlato della prestigiosa figura del Di Marco. Adesso, nell‟articolo che segue, è proprio lui che si rivolge ai lettori della Voce con un articolo dal titolo PASQUALE ALBA, “PICADOR” DEL VERSO SICILIANO, a proposito della ristampa de L’omu svinturato, curata da Eugenio Giannone PASQUALE ALBA, “PICADOR” DEL VERSO SICILIANO di Salvatore Di Marco Merita di essere segnalata questa linda e garbatissima ristampa de L’omu svinturatu di Pasquale Alba (Grafiche Geraci, Santo Stefano Quisquina, luglio 2007) curata da Eugenio Giannone: Delle poesie raccolte in questo opuscolo già lo stesso Giannone aveva presentato al pubblico ciancianese una prima edizione in un volenteroso fascicolo ciclostilato e distribuito nel 1976 dal Centro Studi Tradizioni Popolari di Cianciana. E poiché quella “artigianale” pubblicazione è definitivamente esaurita da tempo (io stesso sono tra i pochi a conservarne un ormai rarissimo esemplare), molto opportuna giunge adesso questa riproposta. Va dato merito subito ad Eugenio Giannone di non aver mai distratto la propria attenzione dall‟opera poetica di quell‟autentico poeta popolare che fu Pasquale Alba. L‟ultima occasione risale al febbraio del 2006 quand‟egli dell‟Alba ebbe modo di parlare in uno degli incontri che curai per conto dell‟Associazione Culturale “Nino Martoglio” di Grotte nell‟ambito del progetto Il Cantiere sulla madre lingua e che si svolsero presso la Biblioteca del Museo “Luigi Pirandello” di Agrigento. Pasquale Alba era un figlio del popolo, come scrive Giannone, e rimase per tutta la vita pressochè un analfabeta. Egli componeva versi nel dialetto della sua terra e mancandogli la possibilità di scriverli ne dettava il testo facendoseli così trascrivere. La stessa cosa fece nell‟Ottocento il poeta contadino cefaludese Carmine Papa il quale dettò le sue strofe al sacerdote Grisanti consentendone così la pubblicazione in volume. Nel caso di Pasquale Alba non si arrivò mai alla stampa, e quelle trascrizioni sarebbero andate del tutto smarrite se, a metà degli anni Sessanta (quasi vent‟anni dopo la morte del poeta) Eugenio Giannone non le avesse raccolte “dalla viva voce del figlio Angelo che ancora le ricordava”, consentendo così che i versi dell‟Alba fossero inclusi nell‟antologia Poeti Popolari di Cattolica Eraclea che Lorenzo Gurreri nel 1986 curò per conto di quella Amministrazione Comunale. Non stupisca questo “recupero” d‟un poeta praticamente ciancianese all‟interno di una tradizione d‟altro territorio, poiché in effetti Pasquale Alba era nato a Cattolica Eraclea il 1° settembre 1871, ma presto s‟era trasferito a Cianciana dove visse praticando i più disparati mestieri - e primo fra tutti quello dello zolfataro – dove morì il 21 dicembre del 1945, un anno prima che venisse a mancare a Palermo il grande poeta ciancianese Alessio Di Giovanni che della sua opera era stato un sensibile estimatore. Eugenio Giannone offre due spunti che, se bene approfonditi, aiutano a meglio inquadrare la personalità poetica di Pasquale Alba. Infatti egli, in

primo luogo, accenna ad una possibile influenza di Santo Lucia nel determinare la vocazione poetica dell‟Alba. Il Lucia, autore di Lu munnu a la riversa, fu alla fine dell‟Ottocento la voce poetica popolare più alta in Cattolica Eraclea, e nel suo paese natale Pasquale Alba visse fino al 1895 circa prima di trasferirsi quasi venticinquenne in Cianciana. E‟ possibile quindi che la sua poesia fosse sbocciata – come dice Giannone – “all‟ombra di Santo Lucia”. Il secondo spunto riguarda Cianciana e il grande fermento culturale che ne caratterizzava la vita sociale all‟alba del Novecento. Basti pensare a figure come don Salvatore Mamo, Gaetano Cordova e Alessio Di Giovanni. La poetica di Pasquale Alba è bene sintetizzata dal titolo dato alla raccolta delle sue poesie, e cioè L’omu svinturatu, vale a dire “l‟uomo perseguitato dalla sventura”. Ecco i versi amari del poeta: “… mi trovu scarsu di dinari/ pir chissu un pozzu stari ma‟ contenti/ si vaju „n casa nun trovu chi mangiari”. Subito dopo leggiamo la famosa ottava intitolata Lu cantu di li surfarara che Alessio Di Giovanni volle riportare in epigrafe al suo Nni la dispensa di la surfara. Tutta la raccolta si muove attorno al motivo principale: la miseranda condizione di vita dei poveri, specialmente nel poemetto che dà il titolo all‟intera silloge, e del quale purtroppo leggiamo soltanto quei brani che il figlio Angelo è riuscito a ricordare. Se la “sventura”dei miseri è il motivo predominante della poetica di Alba, esso non è però il solo; infatti - ancorché di minore evidenza – affiora il tema delicato e dolce dell‟amore e quello degli affetti. Voglio ricordare solo un‟ottava popolare dedicate alla figura della madre defunta. Tempu d’amuri è una vera e propria lirica dai toni inconsapevolmente pascoliani. Nel volere dare un giudizio conclusivo su questo poeta popolare, o picador del verso come lo ha definito Giannone, riconosciamo in Pasquale Alba una schietta e trasparente vena poetica la cui varietà e ampiezza ispirativa è indubbiamente mutilata dal fatto che molte delle sue poesie trascritte d‟altrui mano sono andate perdute. Il che rende ancor più prezioso l‟impegno di Eugenio Giannone.

Della raccolta di poesie L’omu svintutatu la Voce pubblica La fimmina tinta e Mamma La fimmina tinta Sì troffa di ficudinnia spinusa e cu si „mprunta cu tia s‟inchi di spini. Comu po‟ essiri cussì dannusa ca di dannu n‟ha fattu senza fini? Si va a lu „nfernu nun trovi porta chiusa e lu paradisu pi tia su‟ li catini!

Mamma Mamma, chiancissi li mumenti e l‟uri e a chianti ruttu stu cori chiancirrìa. Jiu ricordu quann‟eru criaturi e mi rimmentu chi carezzi avìa; Cu mi vidìa mi dava lu sordu e tutti si nni prigavanu di mia. Ora, ca sugnu di tia abbannunatu, nun cc‟è cchiù nuddu chi pensa pi mia.

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Numero 6 – Dicembre 2007

Per molti mesi aveva collaborato con il nostro giornale, curando la rubrica musicale Lu Marranzanu E‟ PASSATO A MIGLIOR VITA IL NOSTRO COLLABORATORE EUGENIO PUPELLO Avevamo fatto la sua conoscenza per così dire post vocem. Fu proprio lui che, dopo aver letto alcuni numeri del giornale presso la biblioteca comunale di Bivona, si fece vivo scrivendoci una lettera piena di apprezzamenti ed augurandoci ad majora et ad multos, multos annos.Ci fece altresì partecipe della sua passione per l‟arte organaria, per la musica antica sacra e polifonica e mettendosi a disposizione per dare la sua collaborazione al giornale. Stiamo parlando di Raimondo Eugenio Pupello, nato a Palermo il 12/09/1959 e residente a Bivona che per alcuni mesi ha curato presso il nostro giornale la rubrica musicale LU MARRANZANU, che ha trattato di vari argomenti musicali, come la classificazione e la descrizione dei vari strumenti musicali come la traccula lo scacciapensieri, il tamburello, la zampogna, la fisarmonica, il mandolino. Appassionato delle cose delle nostre tradizioni popolari, ci richiedeva sempre di avere una copia di tutti i libri presentati in Cianciana. Purtroppo Eugenio è venuto a mancare improvvisamente all‟affetto dei suoi cari nel mese di ottobre ultimo scorso ed è stato tumulato nel cimitero di Alessandria della Rocca.

ASD Cianciana 2000: volo in picchiata Andamento negativo con 8 punti in 8 partite C‟eravamo lasciati con i Biancoverdi a ridosso delle prime della classe, a soli 4 punti di distanza dalla coppia di testa e in piena zona Play-Off, con 11 punti in sette partite. A distanza di due mesi ritroviamo il Cianciana decimo in classifica, a sei punti di distacco dal quinto posto, che varrebbe il Play off , “grazie” ai soli otto punti conquistati sui 24 disponibili. Con la sconfitta di Palma di Montechiaro, per i ciancianesi sembra essersi rotto qualcosa, riuscendo a fare solo due punti in 5 partite, mettendo a segno solo 1 gol e subendone 6. Dopo questa crisi, il Cianciana sembrava aver cambiato rotta, imponendosi per 2-1 in casa contro il Marsala, con reti di Li Castri e Manazza; La giornata successiva arriva l‟attendibile sconfitta in casa del forte Campobello di Licata per 3-1, con Li Castri che segna il gol della bandiera.

Altro picco positivo alla XIV giornata contro il Raffadali, rotondo 3-0 con doppietta del solito Li Casrtri e Di Mora che aveva sbloccato il risultato. Il 2007 si chiude con la sconfitta a Favignana per 1-0. Speriamo che la pausa possa giovare alla squadra, con l‟augurio che il 2008 porti tante soddisfazioni e riporti la squadra all‟amato Comunale. CLASSIFICA: 1 Ribera 1954 p.32; 2 Campobello di Licata p.31; 3 Riviera Marmi p.30; 4 Mondial Sporting Club p.28; 5 Buseto p.25; MAST Favignana p.25; 7 Canicattì p.24; 8 Sommatino p.22; 9 Valderice p.20; 10 Cianciana 2000 p.19; 11 SC Marsala p.15; 12 Sancataldese p.14; 13 Empedoclina p.13; 14 Raffadali p.12; 15 Corleone p. 9; 16 Dattilo p.7. Alfonso Salamone

LA PAGINA POLITICO-AMMINISTRATIVA NELLA SEDUTA DEL 21 NOVEMBRE u.s. ELETTI IL NUOVO PREDIDENTE DEL CONDIGLIO COMUNALE ED IL CONSIGLIERE PER L‟UNIONE DEI COMUNI

Nella seduta del Consiglio Comunale del 21 novembre ultimo scorso è stato eletto il nuovo presidente del Consiglio, carica rimasta vacante in seguito alle dimissioni del dottor Gerlando D‟Angelo. Immediatamente dopo l‟appello dei consiglieri, il consigliere Calogero Gattuso ha dato lettura di una lettera con la quale affermava che erano venuti meno per lui i vincoli di appartenenza alla lista Mario Re. Immediatamente dopo si è proceduto alla votazione a scrutinio segreto, per effetto della quale è risultato eletto presidente il consigliere Onofrio Abella che ha ottenuto otto voti (sette le schede bianche). Onofrio Abella, 48 anni, è coniugato con Angelica Dato ed ha 2 figli, Angelo e Giovanni Luca, rispettivamente di 22 e 19 anni. In possesso del diploma di Perito Tecnico delle Industrie Meccaniche, Onofrio Abella è dipendente dell‟Ente Acquedotti Siciliani ed è in servizio da 15 anni nel vicino comune di Cattolica Eraclea. Eletto nella lista Insieme per la Città ed iscritto nel

partito della Margherita, ha aderito al Partito Democratico. Egli, dopo l‟elezione, ha dichiarato che svolgerà con imparzialità, impegno e correttezza il prestigioso ruolo che gli è stato affidato, chiedendo al Consiglio Comunale ampia collaborazione nell‟interesse superiore della città. La collaborazione gli è stata garantita dai vari gruppi che hanno augurato al neo presidente buon lavoro. Nella stessa adunanza del 21 novembre un punto all‟ordine del giorno prevedeva altresì l‟elezione di un consigliere comunale in seno all‟Unione dei Comuni. Dopo la votazione a scrutinio segreto è risultato eletto il consigliere comunale Felice Milioto che ha ottenuto 11 voti su 15 votanti (4 le schede bianche). Milioto è stato eletto consigliere nella lista Insieme per la Città. Nativo di Alessandria della Rocca, da alcuni anni è impiegato presso l‟azienda ospedaliera San Giovanni di Dio ad Agrigento come coordinatore amministrativo. Coniugato con Anna Maria Acquisto ha due figli, Martina e Salvatore. S.P. (Foto a sinistra Onofrio Abella, a destra Felice Milioto)

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Numero 6 – Dicembre 2007

ERRATA CORRIGE Nello scorso numero de La voce ( Numero 5-Ottobre 2007) a pagina 12, in basso a sinistra, è risultata stampata una frase alla quale mancano delle parole. Il trafiletto completo è il seguente : Sempre viva a Cianciana la passione per il ricamo, arte alla quale si dedicano le brave massaie e non solo. D’altronde il proverbio non recita “ Impara l’arte e mettila da parte?. Può ritornare sempre utile fare dei ricami nel tempo libero. E’ con questo spirito che alcune ciancianesi si sono iscritte ad un corso di ricamo della durata di 20 ore che si è svolto quest’anno presso la scuola elementare di Cianciana. Insegnante la professoressa Giuseppina Greco.

NOTIZIE DALL’ANAGRAFE : NASCITE Giada Licata di Benedetto e di Ursula Daniela Balsamo, nata a Santo Stefano Q. il 22 novembre 2007 Dario Cosimo Comparetto di Giuseppe e di Maria Ferraro, nato a Corleone il 27 novembre 2007 Simone Marino di Giuseppe e di Francesca Martorana, nato a Ribera il 5 dicembre 2007

DECESSI Giovanni Arcuri, nato a Cianciana il 9 ottobre 1921, deceduto il 30 ottobre 2007 Mario Collura, nato a Prizzi il 16 agosto 1920, deceduto il I° novembre 2007 Caterina Cuffaro,vedova D’Anna, nata a Cianciana il 12 marzo 1910, decedtuta il 14 dicembre 2007 Antonino Ciraolo, nato a Cianciana il 27 febbraio 1923, deceduto il 20 dicembre 2007

DECEDUTI FUORI CIANCIANA Maria La Mattina, coniugata Roe, nata a Cianciana il 5 novembre 1948, deceduta a New Jersey (USA) l’8 dicembre 2007 Marie Antoinette Gaiteri, di Giovanni nata a Givors (FR.) il 3 luglio 1960, deceduta il 16 dicembre 2007 IL SIGNOR FRANCESCO COMPARETTO RICORDA CON UNA POESIA LA CARA FIGURA DEL NIPOTE BERNARDO MARTORANA, PASSATO A MIGLIOR VITA IL 20 OTTOBRE SCORSO A VILLAFRANCA DI VERONA, DOVE RISIEDEVA CON LA FAMIGLIA. Lo zio dall’Inghilterra Franco Comparetto dedica a Bernardo questi versetti La sfortuna seguì a passi svelti l’uomo che tutti amava, venne amato da tutti quelli con cui ebbe contatto. A sessantaquatt’anni Bernardo Martorana la vita cedette a nostro Signore che l’accoglie lassù a braccia aperte. Se lo chiamò con corto preavviso senza dubbio il suo posto è in paradiso. Ricorderemo sempre il suo viso specie quell’amichevole sorriso. Del nostro Dio non si può fare senza col suo cuore, la mano e la potenza

viene a salvarci dalla sofferenza: non dimentica nessuno e a tutti pensa. Amasti il nostro Dio e la chiesa amasti intorno a te a gran distesa nessuno di te può parlar d’offesa. Desti in questa terra la tua resa col cuore e volontà senza pretesa. Eri di tutti l’amico fedele ora ci lasci, sei lassù nel cielo; la tua assenza è amara come il fiele, come una barca in mare senza vela. Ti salutiamo con un nodo al cuore ti assista adesso il nostro Signore. Francesco Comparetto

Bernardo Martorana

LA LETTERA DELLA MOGLIE SERAFINA COMPARETTO, LETTA IN CHIESA IN OCCASIONE DEL TRIGESIMO DI BERNARDO Carissimi, sento il dovere di ringraziare tutti per la grande e commossa partecipazione al dolore e alla tragedia che si è abbattuta sulla mia famiglia. Non sono in mezzo a voi perché il mio dovere è quello di pensare al futuro di mio figlio. Spiritualmente, però, lo sono in quanto partecipo ad una messa nel Duomo di Villafranca di Verona a cui assistono anche mia cognata Carla con i figli, parenti, amici e colleghi di Bernardo che mi sono stati e sono tanto vicini, dando prova di stima e di affetto. Sono grata per la generosità con la quale si è risposto al mio invito di dare delle offerte anziché fiori, anche se non sono mancati neanche questi. Sono stati raccolti, oltre a quelli in Chiesa, 1.133 € per la ricerca sul cancro e la missione di Suor Sandralisa in Africa. Grazie veramente di cuore. Così facendo, ho voluto onorare ancor di più la memoria di Bernardo, consapevole della sua bontà e del senso di altruismo. Sicuramente ciascuno lo ricorderà per la sua giovialità, le sue battute, i suoi lazzi, talvolta pungenti, ma sempre benevoli, l’ironia e l’umorismo. In me che avevo trovato la gioia e la felicità, dopo tanti anni di mestizia e di tristezza, e in mio figlio ha lasciato un profondo dolore e un vuoto incolmabile. Mi rincuorano, però, le parole di Sant’Agostino: Se conoscessi il mistero/ immenso del cielo/ dove ora vivo, /questi orizzonti senza fine/ questa luce che tutto investe e penetra/ non piangeresti se mi ami! Grazie a tutti ed un caro saluto da me e da Ezio Serafina Comparetto

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Numero 6 – Dicembre 2007

Dolci vacanze a Cianciana e ...fuori A sinistra : Dolci vacanze a Cianciana per la signora Gaetana D’Angelo e per il figlio Vincenzo La Corte, residenti a Bra (Cuneo). Dopo 10 anni la signora Gaetana ha voluto rivedere la sorella Serafina D’Angelo e tutti i parenti La Corte. A destra: incontro dei fratelli La Corte. I fratelli Gerlando e Gaetano La Corte, residenti a Cianciana hanno trascorso un piacevole periodo di vacanza a Verbert (Germania) ospiti della sorella Rosalia e della sorella Rosa, venuta per l’occasione da Luton (G.B.) dove risiede.

SALUTANO PARENTI ED AMICI A sinistra il signor Alfonso Provenzano (primo da sinistra nella foto che lo ritrae con i cognati), dalla Pizzeria Palermo di Heiligenhaus (Germania) saluta parenti ed amici. A destra, da Vancouver (Canada) salutano parenti ed amici Franca e Salvatore Miliano, esperto pescatore di salmone

TRE RICETTE DELLA NOSTRA CUCINA Limoncello Ingr.: 3 limoni (la scorza esterna) non trattati, 550 gr. di alcool da cucina, ½ kg. di zucchero, ½ litro d’acqua. Prep.: tagliate a piccole fette la scorza di limone e mettetela a macerare, per 30-40 giorni, in 50 gr. di alcool in un barattolo. Sciogliete in acqua tiepida lo zucchero e, a freddo, unite l’essenza ormai pronta. Aggiungete i 500 gr. di alcool, amalgamate bene, colate e imbottigliate. Dopo un altro mese sarà pronto da bere. Ricetta alternativa: Ingr.:5-6 limoni non trattati (scorza esterna), 400 gr. di alcool da cucina, 400 gr. di zucchero, ½ litro di acqua, gocce di limone.

Insalata di arance Il titolo della ricetta avrà fatto tendere sicuramente le orecchie ai giovani, abituati a pensare alla frutta come a qualcosa di semplicemente accessorio in un pranzo o semplicemente da scartare o, ancora, da bere da una lattina o cartoncino (succo di frutta). Un tempo non era così e la frutta si mangiava col pane a cena o come “secondo” a pranzo. Quanti bocconi con una “rappa di racina”! I contadini montavano la guardia, talvolta armata, ai fichi. Già, perché i fichi erano due volte indispensabili: d’estate, quando maturavano, e d’inverno da assaporare secchi. Ingr.: Arance (non vaniglia) mature, Olio, sale, pepe: q.b. Prep.: Sbucciate e fate a pezzettini le arance; mettetele in un’insalatiera e conditele con sale, olio e pepe. Alcuni aggiungevano un po’ d’acqua zuccherata; altri, anziché zuccherare, ponevano tra gli ingredienti olive nere e porri affettati.

Pane caldo con olio Ingr.: pane appena sfornato, Olio, sale, pepe: q.b., Formaggio grattugiato (facoltativo)Sarda salata (facoltativo) Prep.: tagliate il pane ancora caldo a metà, orizzontalmente, e conditelo con olio d’oliva, sale, pepe; fate a pezzettini e mangiate. Alcuni amano aggiungere il formaggio e altri le sarde salate diliscate e a pezzetti. (Eugenio Giannone, Mimma Pulizzi)

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