La Voce di Cianciana n2 Aprile2012

Page 1

Anno XII - N° 1 – FEBBRAIO 2012 Reg. Trib. di Sciacca n° 5/01 del 26/09/2001

CI PERMETTIAMO RICORDARVI DI RINNOVARE AL PIU’ PRESTO L’ABBONAMENTO PER L’ANNO 2012 -PARCO MINERARIO A CIANCIANA -INAUGURATO IL RESIDENCE S.ANTONIO-CASA DI RIPOSO -PUBBLICATO IL SAGGIO DI SALVATORE DI MARCO “ALESSIO DI GIOVANNI. SAGGI E NOTE CRITICHE DAL 1988 AL 2010”

IN QUESTO NUMERO L’angolo della posta - Saluti

Pag. 2

Salvatore Di Marco : Alessio di Giovanni

Pag.11

Il parco minerario delle zolfare di Enzo Minio

Pag. 3

La coppola di Agostino D’Ascoli

Pag.13

I vincitori Miglior Presepe-Donne d’Italia di A. Longo

Pag. 4

C’erano una volta due suore di Daniela Panepinto

Pag.13

Inaugurato il Residence S.Antonio

Pag. 5

Il Salotto della Poesia

Pag.13

Nuova palestra Body Planet-Che tempi! di F.Dato

Pag. 6

Il Residence S.Antonio-Casa di riposo

Pag.14

Salvatore Campisi comadante polizia Unione Comuni

Pag. 7

L’associazione U.T.E. Notizie dall’Anagrafe

Pag.15

Il fenomeno dei Blog di Francesca Perconti

Pag. 7

Pag.16

Case in festa

Pag. 8

Movimenti popolazione al 31 dicembre 2011Dolci vacanze dei ciancianesi

SERATA DANZANTE DI CARNEVALE ORGANIZZATA PRESSO LA SEDE DELL’ASSOCIAZIONE “GIRASOLE” IN LARGO DELLE SCUOLE 19 FEBBRAIO 2012


L’angolo della posta

La Voce di Cianciana

La Voce di Cianciana Anno XII - Numero 1 Febbraio 2012 Periodico bimestrale di informazione e di cultura, edito dall’Associazione Culturale “Sicily Kult” di Cianciana.

Direttore Responsabile: Enzo Minio Direttore Editoriale: Salvatore Panepinto Progetto grafico: Pietro Arfeli Impaginazione : Stefano Panepinto Redazione: Andrea Arcuri, Antonino Arcuri, Rino Cammilleri, Francesco Cannatella, Agostino D’Ascoli, Fausto De Michele, Gaetana Gambino, Eugenio Giannone, Loredana Guida, Antonella Longo,Nuccio Mula, Francesca Perconti, Giusy Piazza, Alfonso Salamone, Sergio Savarino, Angela Setticasi Direzione e Redazione:

Via Cavour, 4 92012 Cianciana (AG) Italy. Tel.0922-987.462 Cellulare : 331 - 26.444.78 E-mail: salvatore.panepinto@libero,it Conto Corrente Postale n° 17905977 Conto Corrente Bancario: vedi pagina 16 ! Autorizzazione Tribunale di Sciacca n° 5/01 del 26/09/2001. Spedizione a regime libero. Autorizzazione della Direzione Provinciale delle PP.TT. di Agrigento, settore commerciale. Stampa: Tipografia Geraci - S. Stefano Quisquina (AG). Quanto espresso dai singoli autori, negli articoli firmati, non rispecchia necessariamente l’opinione del giornale. Gli autori, che sono del tutto liberi di esprimere il loro pensiero, se ne assumono implicitamente la responsabilità. © Copyright 2012 - Associazione Culturale “Sicily Kult” - Tutti i diritti riservati. Senza il permesso del Direttore Editoriale, la riproduzione totale o parziale di qualsiasi parte del giornale è vietata.

Da Toronto-Canada 13 gennaio 2012, Salvatore, innanzi tutto speriamo che tutto vada bene in famiglia e buone feste. Allego alla lettera il mio abbonamento per l’anno 2012 e speriamo che sia un buon anno. Tantissimi saluti a te e a tutto lo staff del giornale. Ti prego di inserire i miei più fervidi saluti ai dottori Nino ed Andrea Arcuri, alle sorelle Tanina e Lucia Gambino. Un caro saluto anche per mia cugina e comare Angelina Giambrone. Da me e famiglia ancora cari saluti e buon anno. Giuseppe Gambino Da Adelaide-Australia carissimo professore Salvatore Panepinto, desidero rinnovare, unitamente a mia cugina Domenica Castellano, l’abbonamento al giornale che però desidero ricevere per posta in maniera tradizionale, come in passato. Auguro un Felice Anno Nuovo a lei, alla sua famiglia e a tutta la redazione della Voce di Cianciana. Fate un magnifico lavoro, dando tante notizie di festeggiamenti. Tutto ciò a noi fa tanto piacere, speriamo di continuare ancora. Cordiali saluti per voi tutti. Giuseppe Taormina Da Rive de Gier - Francia Prima di tutto tengo ad augurarti un buon e felice anno 2012 e soprattutto una eccellente salute per te e tutta la famiglia. A nome del COMITES grazie per aver pubblicato l’articolo sulla manifestazione d’ottobre che io ho organizzato a Rive de Gier, Spero che noi avremo l’occasione si di collaborare di nuovo insieme sul giornale La Voce di Cianciana. Tengo ad esprimerti l’espressione della mia gratitudine e del mio profondo rispetto. A presto, Francesco Arcuri. Da Quilmes (Argentina) Egr. Prof. Salvatore Panepinto, ringrazio vivamente tutti per i saluti inviatimi. Ti prego di far pervenire le congratulazioni a Montalbano Francesco, per suo figlio Antonio neo assessore comunale. Colgo questo momento per dirti cortesemente che sono stato in tv per parlare dei dischi volanti ed extraterrestri. (Se vuoi, puoi vedere l´intervista nel sito: www.youtube.com, scrivendo Alejandro Di Noto ovnis.) dato che mi sono diplomato l´anno scorso come ufologo/ricercatore ufo e parapsicologia; per cui ho pensato se questo tema interessa a te oppure ai lettori, ti posso inviare e fare una nota, un articolo in italiano per la Voce. Queste ricerche e discipline io le faccio con saggezza, ricerca, spiritualità e cultura, non è uno scherzo come fanno forse alcuni. Auguro belle e buone cose a te e famiglia.Cordiali saluti, Alejandro Adolfo Di Noto. Da Winnenden (Germania) - Ciao Salvatore, sono Pietro Castellano.Ho ricevuto il numero 6 2011 del giornale la Voce di Cianciana e desidero che i prossimi giornali me li mandi con la posta, chè il mio p.c. è molto carico. Poi vorrei avanzare una richiesta: la pubblicazione per i nuovi abbonati di due articoli precedentemente pubblicati e cioè quello de La Coppola e la testa grossa, di Agostino D’Ascoli e poi quella storia della Suora logica e la Suora matematica che è stata scritta da un signora canadese 5 o 6 anni fa. Caro Salvatore questo è tutto per il momento. Tanti saluti a tutta la redazione, buona continuazione con La Voce di Cianciana. Pietro Castellano

SALUTI

: Da Monticelli d’Ongina (Piacenza), Michelangelo Maragliano invia tantissimi saluti ai padrini Francesco Miliano e Maria Attardo, abitanti a Haine-Saint-Pierre - Belgio


News

Numero 1 - Febbraio 2012

NASCE A CIANCIANA IL PARCO MINERARIO DELLE ZOLFARE di Enzo Minio

U

no dei progetti più ambiziosi dell’amministrazione comunale di Cianciana è quello della nascita del parco minerario delle zolfare e del sale che il sindaco Salvatore Sanzeri sta portando avanti con la creazione anche di un apposito museo minerario, in piccola parte già istituito, presso l’odierno museo civico dove è presente una sezione dei reperti e delle attrezzature della civiltà dello zolfo. L’ambizioso progetto, che è stato redatto dall’architetto Paolo Sanzeri, direttore dell’Ufficio Tecnico comunale e del Museo Civico istituito nel 2008, è completo ed è stato già presentato per il finanziamento di circa un milione e 200 mila euro da parte del Pist Terre Sicane di Sciacca, con i fondi che saranno erogati dalla Regione Siciliana, attraverso l’Unione Europea. Tutta l’area da espropriare per la nascita del Parco Minenario è di quasi 270 mila metri quadri di terreno ossia qualcosa come 27 ettari di aree tutte rurali, poste ad oriente del centro abitato, su un vasto pendio che guarda verso l’abitato di San Biagio Platani. L’architetto Sanzeri ha avuto mandato dalla civica amministrazione di recuperare le miniere ciancianesi, quelle limitrofe al vallone “Ciniè”, denominate miniera “Giudice-Pipitona-Stradella, nella cui area vi sono alcuni fabbricati di servizio in parte ancora intatti. Il progetto prevede il recupero di alcune gallerie di forni cosiddetti Gill, anche per le miniere “Cappadona” e “Cona”. Sono previsti pure il recupero di alcuni fabbricati di campagna, in buona parte ancora integri che erano al servizio

delle miniere. Si tratta di locali rurali destinati a polveriera dove veniva conservata la polvere da sparo, a deposito di attrezzature relative all’estrazione dello zolfo, di un immobile della galleria “Stradella” con il laboratorio del fabbro, di uno spogliatoio e della cisterna dell’acqua di allora. Proprio la galleria di “Stradella”, dopo una ispezione nei mesi scorsi da parte dell’ing. Michele Brescia e di suoi collaboratori del Distretto Minerario di Caltanissetta, è stata ritenuta in buone condizioni, ottime per il primo

tratto e discrete per la seconda parte. Il progetto, che è molto rispettoso dell’ambiente, prevede anche la costruzione di un ponte in legno della lunghezza di 32 metri che servirà per collegare l’area delle miniere con la strada intercomunale Cianciana-San Biagio Platani. I sentieri che si snodano all’interno della vasta area dell’ex bacino minerario rivestono una grande importanza naturalistica con le collinette costituite da materiale proveniente dal processo di lavorazione dello zolfo. Nel perimetro del futuro parco minerario rientrano, oltre a aree di importanza relative all’attività estrattiva, anche l’area occupata dall’ex stazione ferroviaria per la peculiarità storica ed architettonica, luogo di partenza del materiale ricavato dalle visceri della terra e di quanti hanno lavorato in miniera, così come cantato poeticamente dal poeta ciancianese Alessio Di Giovanni. Nel museo espositivo (circa 100 metri quadri) nell’ex convento dei Frati Francescani, locale adiacente al museo civico dell’ex mulino ad acqua, grazie ai fondi comunali e del Gal della Quisquina utilizzati per la riqualificazione, è presente un’area espositiva di pani di zolfo, di reperti ed attrezzi della civiltà mineraria e di tante pubblicazioni di scrittori locali, Gaetano ed Alessio Di Giovanni, Salvatore Mamo, Pietro Antinori, Francesco Cannatella, Eugenio Giannone e Paolo Sanzeri, che si sono occupati dell’attività e civiltà dello zolfo. Enzo Minio


Avvenimenti

La Voce di Cianciana

I VINCITORI DEL CONCORSO “IL MIGLIOR PRESEPE”, ORGANIZZATO DALL’UNIONE DEI COMUNI “PLATANI-QUISQUINA-MAGAZZOLO” Lunedì 27 febbraio, presso la Biblioteca Comunale, si è svolta la serata di premiazione dei vincitori del concorso IL MIGLIOR PRESEPE , organizzato dall’Unione dei Comuni “Platani-QuisquinaMagazzolo” e pervenuto alla quarta edizione. Numerosi e dei vari paesi i partecipanti al concorso, suddiviso in quattro categorie. La serata è cominciata con il saluto del sindaco di Cianciana, dottor Salvatore Sanzeri e e del consigliere comunale Felice Milioto, presidente della giuria costituita da Salvatore Rampante, da padre Giovanni Fragapane, da padre Antonino Martorana e da padre Giovanni Mangiapane. Dopo la proiezione delle immagini relative ai presepi, a tutti i partecipanti sono state donate delle targhe ricordo. Infine la premiazione. Per la categoria Presepe Vivente vincitori ex equo l’Associazione Non più soli-Santo Stefano Quisquina e l’Associazione giovanile “Yeshua”-Cianciana. Per la categoria Miglior Presepe allestito all’e-

sterno, aperto al pubblico hanno vinto il primo premio ex equo Patrizia Caldara di San Biagio Platani e Giuseppina Trupia di Bivona. Per la categoria Miglior Presepe allestito all’interno, aperto al pubblico hanno vinto il primo premio ex equo Antonino Giannone per il presepe allestito presso la Casa di Salute “Libero Attardi” di Santo Stefano Quisquina e padre Giovanni Mangiapane per il presepe allestito presso la Chiesa Madre di Alessandria della Rocca. Infine per la categoria “Premio Originalità” il premio è stato assegnato alla scuola dell’infanzia dell’Istituto Comprensivo “G. Meli” di Bivona. S.P.

8 MARZO 2012 : 151° anniversario dell’Unita’ d’Italia 1861-2012, DONNE D’ITALIA, LA METÀ DELL’UNITÀ di Antonella Longo, con il patrocinio della sez. Fidapa Palermo Felicissima. Il Risorgimento è stato il periodo della storia d’Italia durante il quale la nazione conseguì la propria unità nazionale riunendo in un solo stato- il Regno d’Italia- gli stati preunitari. Il termine richiama l’ideale romantico e nazionalista di una resurrezione d’Italia, designata da un movimento politico, culturale e sociale che promosse l’unificazione. Anche le donne contribuirono alla realizzazione dell’Italia Unita. Donne che spesso hanno dovuto nascondere il proprio personaggio pubblico dietro alle figure di mogli, figlie e madri. Figure femminili che seppure invisibili e sconosciute hanno fatto da sfondo alla storia d’Italia….e/o vi hanno partecipato attivamente. Esempio Anita moglie di Giuseppe Garibaldi…Nel 1865 il codice di famiglia dell’Italia unita promulgava che le donne non potevano esercitare la tutela sui figli né essere ammesse ai pubblici uffici. Il femminismo, venuto alla ribalta nel ‘900 , in realtà era nato nel XIX secolo. Donne che hanno ottenuto il diritto di voto dopo un’importante battaglia anche in tempi recenti per il riconoscimento dei propri diritti. Numerose sono state le donne d’azione nel Risorgimento come Rose Montmasson, moglie di Francesco Crispi, una delle poche donne a seguire l’avventura dei Mille; Luisa Battistoni Sassi una delle protagoniste della cacciata degli austriaci durante le 5 Giornate di Milano; Costanza D’Azeglio nobildonna piemontese, Cristina Trivulzio di Belgioioso che ospitavano all’interno dei salotti accesi dibattiti.

Cari amici della Voce di Cianciana, con piacere immenso vi informo che dal prossimo numero inizierà la rubrica Tampasiannu per dar modo di rivivere e conoscere usi e costumi della nostra terra di Sicilia, come pure una visione dei luoghi che sto frequentando nel mio tempo libero. La passione della fotografia che mi trascino da tanti anni mi porta a immortalare tutto ciò che l’occhio umano cerca di ricordare e rivivere. La rubrica sarà innanzi tutto per evidenziare luoghi della nostra Sicilia con i suoi eventi come Sagre, cortei storici, mostre, concerti, spettacoli, feste religiose, manifestazioni sportive, folkloristiche e


News

Numero 1 - Febbraio 2012

tutto ciò che fa spettacolo. Un’altra mia passione è la 500 Fiat del ‘68 che mi consente la partecipazione ai raduni delle auto d’epoca e con la quale posso vagabondare per la nostra Sicilia e oltre. Questo viaggiare, visitare e partecipare a eventi sarà utile a tutti i nostri amici che possono rivivere tramite le foto (sito da confermare) dei luoghi da rivisitare. Gaetano Arfeli

CIANCIANA HA FINALMENTE LA CASA DI RIPOSO PER GLI ANZIANI

INAUGURATO IL RESIDENCE S.ANTONIO Nella tarda serata di domenica 26 febbraio ultimo scorso, con la presenza delle autorità civili,religiose e militari della nostra cittadina e con una strabocchevole partecipazione popolare, è stata inaugurata in Piazza Aldo Moro, 3 (già Piazza Matrice) IL RESIDENCE S ANTONIO-CASA DI RIPOSO. E’ un’opera importantissima per la nostra comunità che l’aspettava da tantissimi anni, un’opera che permetterà a tanti anziani di essere ospitati, di essere accuditi al meglio, di essere amorevolmente accompagnati nei loro bisogni. Il merito della realizzazione del Residence è dei fratelli Gianni e Antonio Giannone, proprietari del Supermercato CONAD CITY che non hanno lesinato tempo, denaro e un’accurata progettazione con l’obiettivo, perfettamente raggiunto, di realizzare delle camere con bagno capienti, luminose, arieggiate, perfettamente arredate alle quali si aggiungono gli spazi in comune, come per esempio una confortevole hall, le numerose terrazze con vista sul mare o sui monti sicani. A questo si aggiunga un ampio posteggio privato. Più di una volta abbiamo visitato La casa di riposo,accompagnati da fratelli Giannone che ci parlavano dei loro progetti gestionali. “Desideriamo che il residence offra tutti i confort ai nostri anziani, per i quali, fra l’altro organizzeremo delle serate di intrattenimento, coinvolgendo le associazioni di Cianciana. Una cosa importantissima sarà per noi garantire loro una sana e genuina alimentazione, con roba fresca”. Ma andiamo alla serata dell’inaugurazione. Dopo il taglio del nastro i visitatori sono entrati nel Residence e la parola è stata data alle autorità. Il sindaco di Cianciana, onorevole Salvatore Sanzeri, dopo aver sottolineato che lo stabile dell’ex

cinema Augustus è stato negli ultimi decenni il centro di irradiazione del nostro paese : prima, appunto, cinema, poi bar, sala di trattenimento per matrimoni, anche ufficio postale e adesso Casa di riposo, si è complimentato con i fratelli Giannone per avere creduto in quest’opera importantissima per la nostra comunità. Le felicitazioni ai fratelli Giannone sono state esternate altresì da padre Gambino che ha anche ricordato il suo impegno per realizzare nei locali dell’ex convento una casa per gli anziani e da Antonello Martorana, arciprete di Cianciana

che ha assicurato la sua presenza costante per gli anziani. Visibilmente soddisfatti anche Giuseppe Montalbano e Silvestro Acquisto, da decenni impegnati nel portare avanti il discorso della casa degli anziani, collaborando con padre Gambino e padre Ferraro o raccogliendo firme tra i ciancianesi per stimolare la classe politica. Al signor Acquisto si deve anche il merito di aver suggerito ai fratelli Giannone di realizzare la casa per gli anziani. Ha tenuto un bel discorso anche padre Ferraro, felicissimo nel vedere realizzata un’opera che egli invano ha tentato di realizzare. Si è complimentato con Antonio e Gianni Giannone, con le loro consorti Antonella Chiazza e Giuseppina Caltagirone, con i genitori Rosario e Nardina Marino. Per l’occasione padre Ferraro, 88 anni compiuti il 20 febbraio scorso, noto scrittore e poeta ha scritto una poesia che volentieri la Voce pubblica. Salvatore Panepinto


News

La Voce di Cianciana

CASA DI RIPOSO-RESIDENCE S.ANTONIO-RSA Eccola finalmente inaugurata con tanta buona, cara e brava gente la casa di riposo assai apprezzata. Ringraziamo Dio, l’Onnipotente. Niente tristezza, niente più paura: esiste ormai la casa che ci cura. È bella e grande, sempre esposta al sole all’interno una splendida campagna ricca ognor di rose e di viole. Ci fa vedere il mare e la montagna ci suggerisce applausi e lieti canti per rallegrar vicini e viandanti Esposto in ogni stanza un quadro Santo; però in maggior risalto è Sant’Antonio con il bambin Gesù che ama tanto e, facendogli sempre un grato encomio invita tutti a fare una preghiera

Un grande dono per Cianciana e per gli altri paesi

mattina, a mezzogiorno e pure a sera. Beate son davvero le persone, perché don Antonello, l’Arciprete di ben servirle ha l’intenzione con tante iniziative sante e liete per farli amici di Gesù, Signore, che cambia sempre in gioia ogni dolore. Chiediamoci, fratelli, nella vita c’è mai qualcuno senza sofferenza? Risponde : no! Una schiera indefinita di gente molto esperta e di coscienza Gesù ci dice a tutti e a viva voce: Portate come me la vostra croce! Se c’è contrasto o un malanno grave che cosa il sofferente deve fare? Tacere sempre? O fare come nave

inquieta ognor nell’agitato mare? Correggere chi lede i suoi diritti davanti a false accuse stare zitti La Chiesa gli ammalati sempre aiuta anche se son curati molto bene. La sofferenza in gaudio sempre muta o rende sopportabili le pene. Sul male ci assicura la vittoria e in paradiso la perenne gloria Maria, madre di Cristo e nostra madre che visitasti Santa Elisabetta conduci noi all’eterno divin Padre e tanta gente buona e benedetta che in tanti modi e a tutti bene fa perché impegnata nella carità. Don Filippo Ferraro

INAUGURATA LA NUOVA PALESTRA ASD BODY PLANET Sabato 14 Gennaio segna un giorno importante per questo piccolo paese dei Monti Sicani. Cianciana si conferma, ancora una volta, punto di riferimento per la qualità dei servizi offerti al pubblico. La nuova sede della Palestra ASD Body Planet oltre agli ampi spazi di cui la struttura dispone, ben 400 metri quadri di superficie, offre servizi che solo in città si possono trovare, come sauna, solarium, cardiofitness e macchine isotoniche in grado di soddisfare gli amanti del fitness più esigenti. Il Presidente dell’associazione, nonché Istruttore, il Professore Filippo Giannone si avvale di collaboratori qualificati per garantire ai soci la massima qualità dei corsi e professionalità nello sviluppo dei programmi di allenamento, che sono personalizzati, affinché ognuno possa raggiungere nel minor tempo gli obiettivi prefissati. La palestra non è solo un luogo dove allenarsi, ma uno strumento di socializzazione che ha anche tra gli altri obiettivi quello di allontanare dalle tentazioni della strada i giovani, insegnando loro un sano stile di vita, che i tempi moderni e la tecnologia stanno pian piano depauperando, portando le nuove generazioni sempre più verso una vita sedentaria, portatrice di malattie vere e proprie come l’obesità, che porta a problemi più gravi, come le malattie cardio-vascolari, e paramorfismi come la scoliosi, portamento rilassato, ecc. S.P. DA CASNATE (COMO) CI SCRIVE FRANCESCO DATO : CHE TEMPI! Si stava meglio quando si stava peggio? Parliamo ovviamente degli Italiani,dove andiamo, difficile dirlo con esattezza. Da dove veniamo,io mi ricordo che avevo pochi anni, e in ogni casa c’era il macinino che non sempre macinava caffè, e la macchina da cucire Singer e la bistecca che era il sogno della festa e non una consuetudine. In quei tempi si coltivavano gli orti, le vigne, la frutta e la terra era una grande risorsa, bagnata dal sudore per la tanta fatica. I vestiti erano quelli del fratello maggiore, le scarpe si risuolavano, i vestiti si rappezzavano. Da ragazzo mi ricordo una Radio Phonola con il giradischi. Ma i tempi cambiano. A partire dal 1970 si comincia a sentire il gusto della vita, si mangia la fettina, si fanno meno figli, si mangia più lo yogurt ed il prosciutto, si studia più a lungo, possediamo più elettrodomestici e tv. In Agosto tutti insieme si andava in ferie: sono tempi in cui si fanno prestiti per le varie soddisfazioni. Ci si poteva permettere di fare un debito, vuoi per la casa o la macchina e per l’istruzione dei figli, per il divertimento e anche per lo “spreco” di quelle generazioni che non hanno sudato e sono convinti che i tempi rimangano sempre uguali. I tempi sono come le stagioni, il buon tempo non dura tutto il tempo. E poi venne Lui, “l’unto dal Signore”, delle mille promesse

mai mantenute, facendo approvare le leggi a suo favore a colpi di fiducia, senza curarsi delle multinazionali che chiudevano, e così anche la FIAT che fa fatica, e così l’aumento della disoccupazione. L’uomo venuto dai poteri forti,quello che compera le coscienze e la dignità delle persone, politiche e non, a suo piacimento. Ci siamo indebitati a causa degli abusi dello spreco e delle menzogne, con il rischio del fallimento, perdendo la fiducia a livello europeo e mondiale. Le economie del mondo comprano i nostri risparmi a tassi elevatissimi al punto che il capo dello Stato ha dovuto ricorrere a dei tecnici professionisti per le riforme economiche e sociali. Il conto torna solo se tutti paghiamo le tasse in percentuale del proprio reddito con equità, se si abolisce la disoccupazione, se si crea il lavoro e sviluppo. Ma ora siamo agli estremi,con la speranza che con i sacrifici ritorni la normalità. Lo speriamo per quelli di una certa età che non vivono più di cassa integrazione e per i giovani che aspirano ad un futuro dignitoso. Alcuni di questi hanno già la valigia pronta e tanti pensieri nella testa. Viviamo nella speranza che bastino questi sacrifici, ripeto, per poter tornare alla normalità. AUGURI ATUTTI …….. Cari saluti…….Francesco Dato


Letteratura

Numero 1 - Febbraio 2012

SALVATORE CAMPISI NUOVO COMANDANTE DELLA POLIZIA INTERCOMUNALE DELL’UNIONE DEI COMUNI Il 12 gennaio ultimo scorso, in Cianciana presso la sede dell’Unione dei Comuni, si è svolta una breve cerimonia nel corso della quale il sindaco di Cianciana onorevole Salvatore Sanzeri, nella sua veste di presidente dell’Unione stessa, con propria determina presidenziale, ha nominato il nuovo Comandante della polizia intercopmunale dell’Unione dei Comuni Platani,Magazzolo,Quisquina, nella persona di Salvatore Cam-

“LO SPECCHIO DI CARTA”

pisi, comandante della polizia municipale ciancianese. Salvatore Campisi è nato a Cianciana il 23 aprile del 1955. Frequentata la scuola dell’obbligo presso il comune natio, ha proseguito gli studi superiori presso il Liceoginnasio Luigi Pirandello di Bivona, conseguendo il diploma di maturità classica. In carico al Comune di Cianciana a partire dal 1985 come vigile urbano, nel 1991 è risultato vincitore di concorso diventando Comandante della Polizia Municipale. Coniugato con Maria Restivo, ha due figlie : Ines Maria e Valentina Anna, rispettivamente di 23 e 21 anni. Oltre al tempo dedicato al lavoro che ha sempre svolto con determinazione ed equilibrio, Salvatore Campisi è stato sempre presente nella vita sociale della nostra cittadina, partecipando a varie associazioni, a volte con incarichi dirigenziali. S.P.

(arte,

cultura e tradizioni) a cura di Francesca Perconti

COMUNICAZIONE E LA RETE. IL FENOMENO DEI BLOG Si espande a macchia d’olio tra i giovani la voglia di parlare di “sè”, di farsi conoscere,di esprimersi,di comunicare pensieri e parole che altrimenti rimarrebbero nascosti, mai detti. Ed ecco che nel nostro tempo, al vecchio caro diario si sostituisce il blog. Ne nascono su diversi argomenti (tecnologia,arte,cultura,musica,ecc.) e crescono con la collaborazione di fruitori che rispondono positivamente (con commenti) al “richiamo” dei propri simili, condividendo infatti la stessa passione. Se in principio fu facebook a permettere la nascita di diversi gruppi dando ai membri la possibilità di ritrovarsi sulla piattaforma virtuale a scambiare idee e opinioni, ecco che il fenomeno dei blog si impone decisamente in rete offrendo così la tanto “sospirata” possibilità. Spesso sottovalutiamo la potenza di un mezzo di comunicazione come internet; ma ultimamente, soprattutto a partire dalle ultime elezioni statunitensi che hanno portato Obama a Washington, è indubbiamente vero che il successo è stato guadagnato grazie anche ad una campagna elettorale che ha visto l'appoggio di numerosi blogger e siti. Un altro fenomeno degno di essere messo in evidenza è l'organizzazione di manifestazioni da parte di

giovani che, grazie a un multimediale urlo, sono riusciti a mettere in piedi cortei di grandezza impressionante con una rapidità che sarebbe stata impensabile 15 anni fa. Dopo tutto questo, ci si è resi conto di quale magnifico strumento sia questa rete che esprime tutta la sua democrazia attraverso fili invisibili che legano destini anche lontani. Davvero interessante è il blog “Il calamaro. Storie e Poesie(http://lolliginis.blogspot.com/) creato dallo studente di lettere Luca Ivetich, che si serve dell’inchiostro proprio come fa il calamaro (in fondo anche questo essere vivente usa l'inchiostro per difendersi).“Vedete, si può scrivere per tanti motivi, per denunciare qualcosa, per amore, per vendetta, per trovare un appiglio al caos che ci avvolge. Allora, in parte, io vorrei utilizzare la scrittura come un calamaro usa il suo inchiostro. Usarlo per difendere quello in cui credo”ci ha dichiarato. Finalmente attraverso i blog si riesce a raggiungere un riconoscimento, a guadagnarsi un "megafono" entro il quale urlare a squarciagola la propria fantasia, arte, la voglia di fare sorridere, commuovere e riflettere. Francesca Perconti.


Ambiente & Sociale

La Voce di Cianciana

NOZZE D’ORO PER I CONIUGI

PIETRO BURGIO E FRANCESCA MARTORANA Cianciana, Chiesa Madre 13 gennaio 1962 Harlow (Inghilterra) 13 gennaio 2012

NOZZE D’ORO PER I CONIUGI

FRANCESCO CASTELLANO E GAETANA CURABBA Lancey (Francia) 10 dicembre 2011


Ambiente & Sociale

Numero 1 - Febbraio 2012

Foto in alto : Primo compleanno per Martina Ambrosi, di Simone e Marisa Piazza, festeggiato a Calusco D’Adda (Bergamo) il 6 febbraio 2012 Nella foto a sinistra: Sposi Fatos e Enzo Di Rosa, Londra (Inghilterra) 30 luglio 2011

NAS C ITE

AIDA GATTUSO DI DOMENICO E DI GIOVANNA DI MARIA, NATA A VICENZA IL 14 NOVEMBRE 2011

LUCA BARTOLOZZO DI MARKUS E DI IRENE DI ROSA, NATO A TRENTO IL 25 NOVEMBRE 2011

LARA PITARRESI DI GIUSEPPE E DI MARGHERITA PERCONTI, NATA A SANTO STEFANO QUISQUINA IL 14 FEBBRAIO 2012


Ambiente & Sociale

La Voce di Cianciana

NOZZE D’ORO PER I CONIUGI

ANTONINO TAORMINA E GIUSEPPA D’ANGELO Cianciana, 16 SETTEMBRE 1961-2011

80° Compleanno per la signora Rosalia Vaiana, vedova Alfano, festeggiato a Cianciana il 22 ottobre 2011

Recita natalizia presso la scuola dell’infanzia Walt Disney di Cianciana. In primo piano Aurora Ferraro e Giuseppe Grassedonia

Sposi Cristina e Angelo Provenzano, Maasmechelen (Belgio), 24 settembre 2011. Nella foto in basso i novelli sposi sono con nonna Onofria, circondata da tutti i pronipoti.


Letteratura

Numero 1 - Febbraio 2012

88° COMPLEANNO PER DON 60° COMPLEANNO PER PIETRO GAMBINO, FESTEGFILIPPO FERRARO, FESTEGGIATO GIATO A CIANCIANA DALLA FAMIGLIA L’8/01/ 2012 A CIANCIANA IL 20/02/2012 Salvatore Di Marco, Alessio Di Giovanni, saggi e note critiche dal 1988 al 2010, Comune di Cianciana 2011 di Eugenio Giannone Dire, in Sicilia, Alessio Di Giovanni (Cianciana, 1872 - Palermo 1946) e pensare Salvatore Di Marco è tutt’uno. Egli è, infatti, il più profondo studioso del poeta di Cianciana la cui opera ha scandagliato e illustrato in numerosi convegni, articoli di giornali e riviste e nelle numerose prefazioni alle ristampe curate per conto del Comune di Cianciana che, per la sua disinteressata fatica, qualche anno fa gli ha conferito la cittadinanza onoraria. Il libro che ci accingiamo a presentare depone della sua competenza, del suo acume critico lungimirante, della lunghissima frequentazione delle opere e dei luoghi della produzione del Vate ciancianese, che fu insegnante di suo padre e i cui libri perciò non sono mai mancati in casa, e del suo linguaggio affascinante, caldo, coinvolgente. Già nel 1956 faceva parte di un gruppo di poeti che, guarda caso, era intitolato proprio ad Alessio Di Giovanni e si proponeva lo svecchiamento della poesia siciliana, come aveva fatto sul finire dell’’800 il ciancianese. Nel volume, stampato per conto del Comune di Cianciana nel novembre 2011,Di Marco raccoglie saggi e note critiche sul Cantore della Valplatani, scritti tra il 1988 e il 2010 e ripercorre tutta la vicenda poetica del Di Giovanni dal Maju sicilianu del 1896 alle Voci del feudo del 1938, dai drammi ai romanzi, dall’attività di giornalista ai saggi e agli scritti d’arte, da Lu saracinu, postumo, all’incompiuto A la campìa, illustrandone i temi che hanno catalizzato l’attenzione dei vari critici:la lingua, cioé il dialetto, il realismo, la religiosità, il felibrismo, il feudo e la zolfara. La raccolta, che è introdotta da una pregevole Prefazione del sindaco Salvatore Sanzeri e da un’Appendice di Mario Caramazza, che fornisce notizie degli scritti del Di Marco su Alessio Di Giovanni inseriti o meno nel testo, è divisa in tre parti. Nella Prima Parte che reca il titolo Su alcune opere e raccoglie, tra l’altro, le prefazioni alle ristampe di Voci del feudo, La morti di lu patriarca e Fatuzzi razziusi, il critico palermitano conduce una lucida e

spietata analisi storica e socio-economica del mondo del feudo,che ingloba la zolfara (essa veniva “coltivata”); una realtà “umana, sociale, culturale e politica”, fatta di “lacrime e miserie” nella quale domina “la gemente musica dell’umanità”. Per Di Marco il Di Giovanni “toccava problemi che erano di estrema attualità nei tempi in cui aveva scritto quei suoi versi drammatici, sull’orma ormai tardiva del verismo meridionale, e pure alla luce di una vocazione socialisteggiante che andrà comunque a sfocarglisi negli anni oscuri del fascismo”(pag.25), del quale il ciancianese non colse appieno la vacua retorica propagandistica di lotta al latifondo, che continuò a persistere oltre la caduta del regime e la stessa parabola esistenziale digiovannea. Anche se la silloge Voci del feudo non risulta pienamente omogenea, confluendovi testi poetici scritti in un lungo lasso di tempo, per Di Marco le liriche di Nella Valplatan e i sei Sunetti di la surfara “recano i segni più forti dell’arte di Alessio Di Giovanni” (pag. 34) e vi domina un “senso di amara solitudine che non è soltanto dei luoghi, ma anche segno di solitudine dell’uomo” (pag. 36) nella natura infelice del latifondo siciliano. Dell’impegno poetico sociale del poeta di Cianciana i sonetti della zolfara “per la loro modernissima asciuttezza di linguaggio e d’immagine, segnano un’epoca nel percorso poetico di Alessio Di Giovanni, uno dei suoi punti di maggiore levatura, e appartengono alle pagine più importanti della letteratura siciliana” (pag. 40) e sono il segno epico assieme ad altri versi che cantano l’umanità che popolava il latifondo - di una poesia “che travalica la siepe della regionalità per farsi come voce forte, più forte del tempo e della storia” (pag. 41). Di Maju sicilianu, “opera giovanile ancora acerba”, “buona prova di poesia dialettale” (pag. 59), Di Marco afferma che essa, pur con tutti i limiti di un’opera prima, resta pur sempre un testo di genuina poesia e canta la vicenda umana della gente di campagna e di paese. (SEGUE)


Letteratura Ma è con l’ode Cristu che prende avvio la lunga stagione della maturità poetica del Ciancianese e del suo magistero letterario ed egli incarnerà il poeta siciliano nuovo che aveva preconizzato nel saggio Saru Platania e la poesia dialettale siciliana. Uno dei grandi meriti che il Di Marco attribuisce al Di Giovanni è quello di essersi fatto innovatore – assieme a pochi altri, dei quali tuttavia fu il più convinto – della prosa narrativa d’arte i cui sorprendenti esiti sono evidenti nella novella La morti di lu Patriarca, nella ri-creazione in dialetto dei Fioretti di San Francesco, nel teatro e nei due romanzi. La novella, “suggestivo documento letterario di religiosità diffusa perché riflette sentimenti e costumi che segnavano un tempo la cultura del popolo siciliano”, “dà corpo ad un vero e proprio gioiello della letteratura siciliana del XX secolo” (pag. 73). La morti di lu Patriarca sanziona nella prosa la fine delle suggestioni fonografiste e nella sua prosa il Di Giovanni “ritrova la propria vera lingua d’arte…” (pag. 80). Molto interessanti le notizie fornite, qua e là, sul Di Giovanni intimo e sul paese di Cianciana agli inizi del ‘900, riscontrabili nelle opere esaminate o frutto delle intense ricerche del nostro amico critico. Nella Seconda Parte, Le Poetiche, Di Marco riprende il tema del fonografismo, che in Sicilia segnò una stagione effimera e che per il Di Giovanni, in poesia, può considerarsi completamente esaurita già nel 1905 con la pubblicazione dell’ode Cristu, autentica perla della poesia religiosa vernacola. Il fonografismo era stato quella moda per la quale bisognava trasporre il segno fonico in segno grafico, rendere cioè fedelmente nella scrittura i suoni del parlato. Esso, che interessò vari scrittori della penisola, se pure in qualche modo avvicinava la parola scritta a quella parlata, rendeva i testi di difficile lettura e non fu casuale che il Ragusa Moleti, che del Di Giovanni fu anche dirigente scolastico, sollecitasse più volte il poeta ciancianese ad abbandonare quei segni “d’ostrogoto” assieme al lessico esclusivamente valplatanese. A proposito del Ragusa Moleti non fu secondario l’influsso che lo studioso, palermitano come Di Marco, esercitò sul realismo regionale e, quindi, sullo stesso Di Giovanni, invitando gli scrittori a ”disporre la coscienza pubblica a non tollerare più tutte le ingiustizie e sperequazioni sociali” (cfr. pag. 162), facendo proprio “il grido di dolore che si leva dai campi e dalle miniere”. Ragioni di spazio, a questo punto, ci inducono ad accelerare per cui la nostra analisi dovrà farsi più serrata, anche se i temi da trattare ed esaminati nel testo dal Di Marco meriterebbero ampio approfondimento, come la questione del Felibrismo, sul quale tanta confusione è stata fatta e che Di Marco sgombra da tanti equivoci, ponendo ordine. Egli sostiene, con cognizione di casa, che quando si stabilirono rapporti intensi tra gli scrittori provenzali e il Valplatanese, Di Giovanni aveva già elaborato le sue idee sulla poesia siciliana (v. il saggio su Saru Platania), “che non portano affatto il sigillo del Mistral, né fanno di Alessio Di Giovanni un felibrista ante-litteram né postlitteram; caso mai extra-litteram” (pa. 203). La poesia dell’autore di Voci del feudo era profondamente radicata nella storia isolana e incontrava nel dialetto la sua più autentica espressione (cfr. pag. 198); l’amore per le foyer, le clocher et la terre era già presente nel Di Giovanni giovani per cui il Nostro sarebbe stato felibrista anche senza il movimento occitanico per cui, per Di Marco (pag.192), si può parlare solo di “consonanze spirituali tra l’estetica felibrista e le vocazioni letterarie digiovannee” . L’errore di tanti commentatori è stato di aver trascurato nei suoi aspetti più originali l’opera del Di Giovanni, riducendola ad una sorta d’appendice siciliana del felibrismo provenzale (cfr. pag. 191). Inoltre, il felibrismo ebbe spiccati caratteri locali in reazione al rigido centralismo parigino, assumendo quindi connotazioni politiche ben lungi dalle teorie del Di Giovanni, innamorato

La Voce di Cianciana invece della patria italiana e dell’impresa garibaldina che ne aveva sancito l’Unità. Alla religiosità del Di Giovanni abbiamo, qua e là, accennato. Di Marco vi ritorna specificatamente nel saggio intitolato “Cristologia e Francescanesimo nell’opera di Alessio Di Giovanni, alle pagg. 214-228. Il suo soffuso sentimento religioso (cfr. pag. 220) si avverte in tantissime pagine, s’incarna nella figura di San Francesco d’Assisi ed evidenzia la radice popolare del Cristo siciliano, del Cristo crocefisso che incarna tutte le sofferenze e i patimenti del popolo e condanna tutte le ingiustizie consumate nelle campagne e nelle zolfare. Di Giovanni “si lascia guidare dall’idea dell’uomo-Dio il quale, dolce con gli umili, misericordioso con i pentiti, diventa poi il terribile flagellatore degli ipocriti, dei potenti egoisti, degli uomini senza cuore” (pag. 224). Giungiamo così, di corsa,alla Parte Terza, Temi generali, che presenta due saggi: “Dialetto e poesia nel pensiero e nell’opera di Alessio Di Giovanni” e Alessio Di Giovanni secondo Pietro Mignosi”. E’ sul primo che ci soffermiamo perché lo riteniamo d’importanza fondamentale. Esso (alle pagg. 231-252) è la relazione che il critico palermitano presentò al Convegno di studi che lo scrivente organizzò a Cianciana nel 1995. “La mia principale cura è stata ed è sempre quella di fare pane siciliano con farina siciliana” – aveva scritto il Di Giovanni sulla rivista La Sicilia del 15 novembre 1926. Contadini, zolfatari, romiti del Di Giovanni non potevano che esprimersi nella loro lingua perché essa aderiva alla realtà che il poeta descriveva. Un Italiano, anche maldestro, sarebbe suonato risibile sulle loro bocche; da qui la scelta del dialetto valplatanese, ingentilito e addolcito nel tempo dalla commistione con le altre parlate isolane. “Quella poesia radicata alla natura isolana incontrava nel dialetto vivo e genuino del popolo siciliano la sua autentica espressione. La dignità dell’atto di poesia avrebbe elevato il dialetto ai livelli di una nuova pregevole letterarietà” (pag. 236). Che bisognasse rinnovare il linguaggio della poesia, aprire nuove strade considerando esaurita la lezione dell’Arcadia siciliana e del Meli fu la grande intuizione e sfida della “nuova scuola poetica” di cui il poeta ciancianese fu il più tenace assertore, “l’interprete più acuto e sensibile” (pag. 233) e aveva prospettato, nel più volte ricordato saggio sul Platania, una poesia dialettale vergine … di stupide romanticherie …; e ispiratesi con sentimento vivo e immediato, alla natura, alla bella natura triste o allegra, …, della campagna e del mare”. Una seduzione del cuore, quindi, l’uso del dialetto, ma ancor più una scelta ragionata che affondava le sue radici nella nostra tradizione storica e culturale. L’amore al natio linguaggio – come giustamente aveva affermato il Mistral – è “il sacramento che unisce i figli agli avi, l’uomo alla terra” e, più recentemente, il Gobard “il dialetto è il marchio dell’appartenenza", mentre Ignazio Buttitta parafrasandolo recita che un popolo che perde la libertà ma conserva la lingua (identità) saprà sempre riscattarsi. A questo punto dobbiamo necessariamente chiudere scusandoci di non aver potuto rappresentare tutto il testo del Di Marco, che sicuramente diverrà il punto di riferimento per chiunque voglia approcciarsi allo studio del nostro Poeta, strumento prezioso e imprescindibile di consultazione e approfondimento, una summa che, attraverso le ricchissime note, rimanda alla complessiva storia della produzione letteraria siciliana, in versi e in prosa, ed è testimonianza della profonda conoscenza che della nostra letteratura in lingua nazionale o in vernacolo ha Salvatore Di Marco al quale siamo grati per questa nobile fatica.


Letteratura

Numero 1 - Febbraio 2012

Per dar seguito alla richiesta di ripubblicazione espressa tramite lettera (vedi in questo numero la rubrica LETTERE DEI LETTORI) da Pietro Castellano, abitante a Winnenden (Germania), LA Voce pubblica per la seconda volta il racconto La Coppola di Agostino D’Ascoli e il racconto C’erano una volte due suore scritto da Daniela Panepinto, abitante a Montréal (Canada).

La coppola

Storie vere... o quasi! di Agostino D'Ascoli

M

astro Michele, famoso in paese per la sua testa di grosso calibro, un giorno, deciso a comprarsi una nuova e bellissima coppola, entrò nel negozio di un suo amico. Non era facile trovarne una tanto capiente da poter contenere quel testone, lo sapeva lui, il suo amico negoziante, Dio e, come già detto, il popolo. Infatti non poche ne aveva già provate e riprovate, nel corso di quella oretta trascorsa da quando era entrato - "Nulla da fare!" - sospirò stanco e avvilito l'anziano Peppino, il negoziante, guardando quella miriade di coppole di varie misure, ammucchiate lì, sopra il bancone - "Tutte strette!..." - annuì rassegnato mastro Michele, già pronto per andare via. Fu in quel momento che a Peppino venne in mente di andare a cercare - "Chissà!... Forse forse!..." - dentro quei remoti ed impolverati scatoloni sistemati nel retrobottega. Attendeva pazientemente mastro Michele... - "Ecco! ecco!" -

Peppino, dopo una buona mezzoretta, presentare e porgere con aria soddisfatta al suo amico una coppola, dalle dimensioni di una padella, capace di friggere dieci uova in una sola volta "Perfetta!" - esultò mastro Michele, mirandosi allo specchio "Perfettissima!... precisa!... Veramente una gran coppola!" confermò l'altro. A mastro Michele, però, andava bene la coppola, ma non il prezzo che Peppino ne chiedeva. Ebbe, perciò, iniziò un acceso e lungo patteggiamento che durò per parecchi minuti, entro i quali i due non riuscirono a trovare un prezzo tale da fare contenti entrambi. "Basta!... - si incavolò mastro Michele - questa coppola, per me, è troppo cara!" - "Ma quale cara!... - ribatté spazientito il negoziante - ma vai a trovarla una coppola per quella testa!..." - "E tu, - rispose l'altro, già pronto per andare via - vai a trovarla una testa per quella coppola!".

C’ERANO UNA VOLTA DUE SUORE di Daniela Panepinto C’erano una volta due suore. La prima era soprannominata Suor Matematica (SM) e l’altra Suor Logica (SL). Una sera esse erano ancora ben lontane dal loro convento e cominciava a far notte. SM: Avete notato quell’uomo che ci segue da 38 minuti e mezzo? Mi chiedo che cosa può volere da noi. SL: E’ logico, vuole violentarci! SM: Oh no ! Alla distanza in cui egli si trova, ci raggiungerà in 15 minuti al massimo. Che possiamo fare? SL: Sicuramente la sola cosa logica da fare è di camminare più velocemente. SM: Non funziona ! SL: Certo che non funziona. Quell’uomo ha fatto la sola cosa che poteva fare. Anche lui si è messo a camminare più velocemente. SM : Allora che facciamo? A questo punto egli ci raggiungerà in un minuto. SL: La sola cosa logica da fare è di separarci. Voi andate da questo lato, ed io vado per di là. Egli non potrà seguirci tutt’e due. L’uomo sceglie di seguire Suor Logica. Suor Matematica arriva al convento, preoccupata per ciò che è potuto accadere a Suor Logica. Poi Suor Logica arriva. SM : Suor Logica! Grazie a Dio siete qui! Raccontatemi ciò che è successo! SL : E’ successa la sola cosa logica. L’uomo, non potendo seguirci tutt’e due, ha scelto di seguire me. SM: Sì, sì! Ma dopo cosa è successo? SL : E’ successa la sola cosa logica. Io ho cominciato a correre più veloce che potevo ed egli si è messo a correre più veloce che poteva. SM: E… SL: E’ successa la sola cosa logica. Egli mi ha raggiunto. SM : Oh mio Dio. E che avete fatto? SL: La sola cosa logica da fare. Ho sollevato il mio vestito. SM: Oh sorella mia! E l’uomo che ha fatto?SL: La sola cosa logica, ha abbassato i suoi pantaloni. SM: Oh no! E che cosa è successo allora?SL: Non è logico, sorella mia? Una suora con il vestito alzato corre più veloce di un uomo con i pantaloni abbassati. E per coloro che avevano immaginato un altro finale, che recitino due AVE MARIA!

Il SALOTTO DELLA POESIA In questo numero La Voce ha il vero piacere di pubblicare la poesia Cianciana accogliente, scritta della poetessa Maria Serio il 12 novembre 2010, mentre si trovava a Cianciana, ospite della cara amica Piera Longo. Maria Serio è nata a Sclafani Bagni (Palermo), vive a Palermo dove insegna presso la scuola primaria “Ettore Arculeo”. Da diversi anni collabora con la fondazione “Francesca e Giovanni Falcone” e porta avanti il progetto legalità di cui è referente. CIANCIANA ACCOGLIENTE Cianciana vivi nel tuo volto accogliente di linda bellezza ed esterni i freschi colori delle tue generose colline e alimenti la nostalgia della malinconia ritrovata di un tempo che fu di giovinezza. Il lavoro all’aria aperta e agile d’azioni, oggi frizzante di una mattinata autunnale,

racconta la “strada”… E ti carica per ritrovare l’atmosfera semplice dei valori che assieme ai sapori diano esempi di stabilità d’azioni d’avvenire. Mentre gli alberi, illuminati e umidi d’autunno, volteggiano al vento il valzer della vita Maria Serio


News

La Voce di Cianciana


Notizie dall’anagrafe

Numero 1 - Febbraio 2012

NUOVO PRESIDENTE E NUOVO ORGANIGRAMMA PER L’U.T.E. (Università della terza età ) Largo delle scuole, 5 (ex Municipio di Cianciana) Nella riunione del Direttivo del 9 gennaio 2012, il Presidente dell’Associazione, Avv. RE, rassegna le dimissioni ( resta comunque socio fondatore). Subentra il prof. Filippo Cicchirillo. Nell’Assemblea dei Soci del 27 febbraio 2012 viene completato il quadro degli Organi Statutari dell’Associazione il cui organigramma è il seguente : Presidente- Prof. Filippo Cicchirillo, Vice Presidente Dott. Giuseppe Gagliano, Segretaria Assistente Sociale Tonia Longo, Tesoriere Prof. Rosa Maria Camizzi. Consiglio Direttivo - Gagliano Luigi (universitario), Lo Pilato Rosa (insegnante), Lo Monaco Nadia ( universitaria ), Martorana Vincenzo (Universitario), Mattaliano Marilena (assicuratrice), Referente al Territorio - Bongiovanni Calogero (universitario) Collegio revisori dei conti : Alfano Giuseppe (pensionato), Mannino Giovanni (pensionato), Montalbano Antonino (pensionato). Collegio dei Probiviri : Di Chiazza Giuseppe (pensionato) La Corte Vincenzo (pensionato ), Riggio Matteo (imprenditore agricolo) OBIETTIVI DELL’ ASSOCIAZIONE L’Associazione è apartitica e non ha fini di lucro. L’Associazione ha per scopo di: Contribuire alla promozione culturale del territorio; Favorire la socializzazione degli iscritti; Operare un confronto e una sintesi tra le culture delle precedenti generazioni e di quella attuale; Promuovere iniziative artistiche, ricreative, sportive e turistiche; Favorire la collaborazione tra le Associazioni del territorio per condividere , ove possibile, progetti comuni; Creare opportunità di lavoro per i giovani PROGRAMMA 2012 L’Associazione con l’inizio dell’Anno Accademico ha attivato dei corsi di lingua Italiana, rivolto principalmente a persone dell’Unione Europea ed extra comunitari, di lingua spagnola e di lingua inglese . I corsi sono tenuti da docenti qualificati e sono completamente gratuiti. Abbiamo anche avviato un corso di recitazione per gli alunni dell’Istituto Comprensivo “A. Manzoni”, iniziato già con grande entusiasmo da parte dei bambini.Le attività in programma riguardanti il breve periodo sono: festa di tutte le Associazioni del territorio;.collaborazione con lo “Sportello Giovani”dell’ Unione dei Comuni per avviare progetti; gita culturale con itinerario da stabilire. Il Presidente Prof. Filippo Cicchirillo, Cell. 3203783518

NOTIZIE DALL’ANAGRAFE GLI EVENTI LIETI NASCITE Gabriel Pio Carubia di Alessandro e di Ilenia Guida, nato a Santo Stefano Quisquina il 26 gennaio 2012 Lara Pitarresi di Giuseppe e di Margherita Perconti, nata a Santo Stefano Quisquina il 14 febbraio 2012

GLI EVENTI TRISTI : DECESSI Rosalia Bondì, vedova Gabriele Di Chiazza, nata a Cianciana il 21 marzo 1925, deceduta il 3 gennaio 2012 Rosa Marino, vedova Francesco Bondì, nata a Cianciana il 10 maggio 1927, deceduta il 10 gennaio 2012 Pietro Scardino, nato a Cianciana il 18 settembre 1936, deceduto il 20 gennaio 2012 Girolamo Re, nato a Cianciana il 7 giugno 1927, deceduto il 23 gennaio 2012 Pasquale Gentile, nato a Cattolica Eraclea il 19 settembre 1922, deceduto il 24 gennaio 2012 Giuseppa Arfeli, vedova Giuseppe Comparetto, nata a Cianciana il 18 novembre 1926, deceduta il 5 febbraio 2012 Alfonsa Maggio, vedova Scarlata, nata a Cianciana il 20 febbraio 1926, deceduta l’8 febbraio 2012 Francesca Carubia, vedova Vito Cinquemani, nata a Cianciana il 27 novembre 1927, deceduta l’11 febbraio 2012 Pietrina Carubia, vedova Santo Di Rosa, nata a Cianciana il primo febbraio 1915, deceduta il 13 febbraio 2012 Anna Vittoria, vedova Raimondo Salemi, nata a Cianciana il 24 aprile 1936, deceduta il 24 febbraio 2012 Antonino Pendino, nato a Cianciana il 18 febbraio 1933, deceduto il 26 febbraio 2012 DECEDUTI FUORI CIANCIANA Angelo Campisi, nato a Cianciana il 6 giugno 1928, deceduto a Stoccarda (Germania) il 29 agosto 2011 Alfonso Tamburello, nato a Cianciana il23 giugno 1930, deceduto a Harlow (Inghilterra) il 19 dicembre 2011 Maria Campisi, vedova Lo Monaco, nata a Cianciana il 13 marzo 1934, deceduta a Como il 4 gennaio 2012 Leonarda Arfeli, vedova Domenico Ciaravella, nata a Cianciana il 3/11/1934, deceduta a Palermo il 28/01/2012 Francesca Campisi, ved. Bartolomeo, nata a Cianciana l’8/02/1933, deceduta a Moltrasio (CO) il 3 febbraio 2012 Rosa La Corte, vedova Termini, nata a Cianciana il primo dicembre 1935, deceduta a Parma il 6 febbraio 2012 Angelo Cuffaro, nato a Cianciana il 22/05/1924, deceduto a Hodddesdon (Inghilterra) il 3 febbraio 2012


La Voce di Cianciana

Numero 1 - Febbraio 2012

MOVIMENTI DELLA POPOLAZIONE DI CIANCIANA DAL 1° GENNAIO AL 31 DICEMBRE 2011 Maschi

Femmine

Totale

1.700

1.839

3.539

Nascite

12

10

22

Morti nel comune

17

17

34

Morti in altro comune

3

1

4

TOTALI DECESSI

20

18

38

Nuovi iscritti provenienti da altri comuni

22

19

41

Nuovi iscritti provenienti dall’estero

13

9

22

Cancellati per altri comuni

17

13

30

Cancellati per l’estero

4

1

5

1.701

1843

3.544

Popolazione residente al 1/1/2011

Morti all’estero

Popolazione residente al 31/12/2011 Matrimoni

8

DOLCI VACANZE DEI CIANCIANESI

Vacanze a Malta dal 5 al 10 dicembre 2011 per un manipolo di ciancianesi, recatisi nell’isola mediterranea per assistere alla festa dell’Immacolata Concezione. Per alcuni questo è stato il terzo viaggio, per altri il secondo e per altri ancora la prima esperienza. Hanno partecipato alla gita i coniugi Paolo Carubia ed Enza Martorana, Leonardo Contissa e Angela Soldano, Salvatore Lo Monaco e Antonina Soldano, Angelo Mangione e Antonella Martorana, Salvatore Mangione ed Enza Martorana, Gaeatano Antonio Nuara e Maria Re e i coniugi Deoma e Vecchio di Licata. In occasione della processione dell'Immacolata Concezione a Cospiqua, Gaetano Antonio Nuara ha avuto l'onore di portare la forcina che serve a sostenere la trave della vara quando il simulacro d'argento della Madonna effettua la sosta.

ABBONAMENTO AL GIORNALE L’abbonamento annuale per 6 numeri costa: Cianciana € 24, Italia € 25, Europa € 30 , America, Africa, Australia € 35. Se volete darci di più farete parte dei SOSTENITORI del giornale. Dall’Italia inviare la cifra a Salvatore Panepinto - via Cavour, 4 - 92012 Cianciana (AG) - Conto Corrente Postale n° 000017905977 Codice IBAN IT52 SO76 0116 0001 7905 977 oppure tramite Conto Corrente Banca Popolare Sant’Angelo S.C.R.L. agenzia di Cianciana, Coordinate IBAN IT56 A057 7282 9200 0001 0002 499 BIC PSANIT3PXXX


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.