Anno XII - N° 3 – GIUGNO 2012 Reg. Trib. di Sciacca n° 5/01 del 26/09/2001
-18 E 19 GIUGNO, RICORDATO IL MARTIRIO DI DON GERLANDO RE -PUBBLICATO IL VOLUME DI PADRE FERRARO ASCOLTAMI E IO TI RACCONTO -EUGENIO GIANNONE PRESIDENTE DEL ROTARY CLUB DI BIVONA -GIOVANE ARTISTA CINESE OSPITE A CIANCIANA -PARTE LA RUBRICA DI GAETANO ARFELI TAMPASIANNU
IN QUESTO NUMERO L’angolo della posta
Pag. 2
Pubblicato Ascoltami e io ti racconto di F.Ferraro
Pag.10
Ricordato con due giornate il martirio di don G. Re
Pag. 3
Il Salotto della poesia
Pag.11
E. Giannone nuovo presidente del Rotary Club Bivona
Pag. 4
Tampasiannu di G.Arfeli
Pag.12
Il sole di Sicilia illumina regioni del Nord di E.Minio
Pag. 5
Cognomi e nomi di Franco Cannatella
Pag.12
Progetto PON-Giovane artista cinese a Cianciana
Pag. 6
Gambogi in concerto-Calcio: Grassadonia Caruso
Pag.13
Lo specchio di carta-Le profezie di Nostradamus-
Pag. 7
Ad Agrigento movimento Italiani liberi e forti
Pag.14
Le iniziative dell’ANUU di Cianciana
Pag. 7
Briciole di saggezza - Notizie dall’Anagrafe
Pag.15
Case in festa
Pag. 8
Residence Sant’Antonio-Casa di riposo
Pag.16
LA FESTA IN ONORE DEL PROTETTORE DI CIANCIANA SANT’ANTONIO DI PADOVA 2012. COMITATO PRESIDENTE : ANTONINA FICARROTTA, ASSISTENTI : GIUSEPPINA CARUBIA ED ENZA CARUSO
L’angolo della posta
La Voce di Cianciana
La Voce di Cianciana Anno XII - Numero 3 Giugno 2012 Periodico bimestrale di informazione e di cultura, edito dall’Associazione Culturale “Sicily Kult” di Cianciana.
Direttore Responsabile: Enzo Minio Direttore Editoriale: Salvatore Panepinto Progetto grafico: Pietro Arfeli Impaginazione : Stefano Panepinto Redazione: Andrea Arcuri, Antonino Arcuri, Rino Cammilleri, Francesco Cannatella, Agostino D’Ascoli, Fausto De Michele, Gaetana Gambino, Eugenio Giannone, Loredana Guida, Antonella Longo,Nuccio Mula, Francesca Perconti, Giusy Piazza, Alfonso Salamone, Sergio Savarino, Angela Setticasi Direzione e Redazione:
Via Cavour, 4 92012 Cianciana (AG) Italy. Tel.0922-987.462 Cellulare : 331 - 26.444.78 E-mail: salvatore.panepinto@libero,it Conto Corrente Postale n° 17905977 Conto Corrente Bancario: vedi pagina 16 ! Autorizzazione Tribunale di Sciacca n° 5/01 del 26/09/2001. Spedizione a regime libero. Autorizzazione della Direzione Provinciale delle PP.TT. di Agrigento, settore commerciale. Stampa: Tipografia Geraci - S. Stefano Quisquina (AG). Quanto espresso dai singoli autori, negli articoli firmati, non rispecchia necessariamente l’opinione del giornale. Gli autori, che sono del tutto liberi di esprimere il loro pensiero, se ne assumono implicitamente la responsabilità. © Copyright 2012 - Associazione Culturale “Sicily Kult” - Tutti i diritti riservati. Senza il permesso del Direttore Editoriale, la riproduzione totale o parziale di qualsiasi parte del giornale è vietata.
I CIANCIANESI S’INCONTRANO Pur essendo entrambi ciancianesi, Francesco Dato e Tano Alessi nella vita non avevano avuto modo di incontrarsi. Si sono conosciuti attraverso la Voce di Cianciana e ne sono nate una grande amicizia e stima reciproca. Finalmente si sono incontrati personalmente e per tutti è stata una grande gioia. Da Casnate-Como Carissimo Salvatore, abbiamo avuto il piacere di fare una visita in casa del Cavaliere Gaetano Alessi, cosa che da tempo avevamo promesso. Siamo sta felicissimi ed emozionatissimi per l'accoglienza. Sono due persone di una grande tenerezza. Per l'occasione ti allego il suo scritto e una foto in loro compagnia. Intanto colgo l'occasione per dedicare a te e famiglia tanti cari saluti, così come a tutta la redazione ( speriamo che il tutto sia di vostro gradimento). Ciao, Francesco Dato Da Torino– carissimo professor emerito Totò Panepinto! Innanzi tutto voglio sperare che tu, i tuoi familiari e tutto lo staff rappresentante il “Nostro” giornale, stiate tutti in buona salute e che pace e serenità non vi abbandonino mai. Continuando nelle mie esternazioni, mi è gradito informarti di due gioiosissimi avvenimenti : dal cinque al sedici maggio sono stati a casa mia i cognati Giannina e Pino Croce, mentre sabato 26 maggio (solo per la voglia pazza di conoscermi e salutarmi) da Casnate sono qui giunti Francesco Dato con la sua gentil consorte, i quali han persino preteso di procacciarsi una belle foto di circostanza che sicuramente ti invieranno – forse via email - affinché l’evento possa essere immortalato nelle pagine della Voce di Cianciana. Ma il tempo posto a nostra disposizione è stato veramente breve poiché i simpaticissimi coniugi in giornata e a mezzo treno, così come erano venuti, son dovuti ripartire per quella terra di Lombardia: E per ultimo, ti prego, lasciami la possibilità di farlo pubblicamente, a mezzo del “Nostro” dato che sento la necessità di congratularmi con l’esemplare professor Francesco Cannatella per la nomina a Cavaliere Ufficiale testé concessagli dall’amato Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Abbracci, quindi, e saluti, senza risparmio alcuno, a tutti coloro che all’affetto e all’amor di cittadinanza credono, anche se, per varie ragioni, tali valori difficilmente riescono ad esprimere. Tano Alessi
Ricorrenze
Numero 3 - Giugno 2012
18 E 19 GIUGNO, RICORDATO CON DUE GIORNATE CELEBRATIVE IL MARTIRIO DI DON GERLANDO RE di Enzo Di Natali Nel 1949, precisamente il 18 Giugno, una nuova stella si è accesa nella gloriosa Chiesa di Dio: Don Gerlando Re, che, col suo martirio, è divenuto autentico testimone del vangelo, in un periodo incerto e difficile, come quello di ieri e come quello di oggi. L’atto eroico del giovane sacerdote è stato ricordato con due splendide giornate all’insegna della preghiera, dello studio, della riflessione, della letteratura e della musica. Così per due intense giornate, Cianciana ha potuto, tramite la figura di don Gerlando Re, vivere l’ebbrezza dello Spirito che, soffiando nei nostri cuori, consente di oltrepassare ogni limite. Infatti, l’atto eroico, compiuto dal giovane sacerdote, superò il limite di un comportamento ordinario, immolandosi nel compimento del proprio dovere. Le due giornate in memoria di don Gerlando Re vertevano su questo tema: Don Gerlando Re, la testimonianza che si fa martirio. A dire il vero parlare di testimonianza e di martirio è una tautologia: si ripete lo stesso concetto. Testimonianza (o testimone) in greco è marturìa: il martire è di per sé il testimone, e il testimone è un martire. Colui che sceglie di testimoniare Cristo Gesù è martire, martire per il vangelo. Perché dunque questa ripetizione? Oggi, spesso sentiamo parlare del bisogno di avere autentici testimoni. Tuttavia, questa esigenza non sempre la troviamo legata al martirio. Anzi, nella società dei consumi, del divismo e delle trasmissioni come ‘Amici’ sembra che sia totalmente fuori luogo parlare di martirio. Eppure, nostro Signore ha insegnato che soltanto con la testimonianza del sangue versato noi siamo credibili, autentici testimoni, stelle che brillano nel firmamento. Le due giornate, organizzate dalla Chiesa Madre, dalla Pia Associazione Don Gerlando Re, dalla Rivista di Letteratura e Teologia Oltre il Muro e dal
Comune, hanno registrato qualificati interventi. L’arciprete di Cianciana, Don Antonello Martorana, nel suo saluto, sia iniziale che finale, ha incoraggiato tali iniziative a ricordo di don Gerlando. Infatti, la sua tomba è segno di una presenza viva di un vangelo che per amore dona la propria vita per gli altri. Il preside Francesco Cannatella nel suo intervento si è soffermato sulla Cianciana del dopoguerra, cioè del periodo in cui visse ed operò il nostro don Gerlando Re. Il preside Cannatella ha ricordato una serie di episodi che hanno reso vivo quel periodo storico, spesso travagliato dal conflitto mondiale appena terminato. E’ in questo difficile contesto che don Gerlando iniziò a far conoscere le belle virtù teologali che aveva appreso durante il periodo di formazione in Seminario. Interessante è stato anche l’intervento del Dottor Emmanuel Nocera che ha sviluppato il tema della testimonianza cristiana. Facendo ampi riferimenti alla Sacra Scrittura, Nocera ha rilevato che testimoniare la fede equivale anzitutto a vivere in sintonia con la chiamata del Signore, il quale desidera che noi siamo testimoni della sua Parola fino all’effusione del sangue, così come era stato per i profeti anticotestamentari. È in questa scia, dunque, che si colloca il nostro don Gerlando Re. Interessante e commovente la testimonianza di Mons. Giuseppe Di Marco, già Vicario Generale della Diocesi di Agrigento, che ebbe don Gerlando Re come prefetto di camerata in Seminario, mentre era studente. Mons. Di Marco ha evidenziato la serietà e la puntualità di come il giovane seminarista studente in teologia in quegli anni seguiva gli ordini dei propri superiori, cercando di essere sempre di esempio nella condotta della vita e nella preghiera silenziosa. La prima giornata dedicata a don Gerlando Re si è conclusa con la recita della poesia del poeta dialettale di Raffadali, Enzo Argento, che ha dedicato una poesia a don Gerlando Re. Sempre in questa prima giornata, rileviamo l’interessante e commovente storia cantata dal cantastorie Nenè Sciortino che, in un perfetto siciliano, ha illustrato e la vicenda umana e cristiana del giovane sacerdote. La seconda giornata dedicata a don Gerlando Re si è aperta con la deposizione dei fiori sulla lapide che ricorda il grave episodio. Ed è stato il fratello, l’avv. Salvatore Re, a deporre il mazzo di fiori, in una cornice suggestiva che rievocava quel momento difficile e doloroso che colpì la comunità di Cianciana. Prima di iniziare la giornata celebrativa, il preside Mario Re, in qualità di Presidente della Pia Associazione dedicata a don Gerlando Re, in qualità di Presidente della Pia Associazione,dedicata a don Gerlando Re,
ABBONAMENTO AL GIORNALE L’abbonamento annuale per 6 numeri costa: Cianciana € 24, Italia € 25, Europa € 30 , America, Africa, Australia € 35. Se volete darci di più farete parte dei SOSTENITORI del giornale. Dall’Italia inviare la cifra a Salvatore Panepinto - via Cavour, 4 - 92012 Cianciana (AG) - Conto Corrente Postale n° 000017905977 Codice IBAN IT52 SO76 0116 0001 7905 977 oppure tramite Conto Corrente Banca Popolare Sant’Angelo S.C.R.L. agenzia di Cianciana, Coordinate IBAN IT56 A057 7282 9200 0001 0002 499 BIC PSANIT3PXXX
News
La Voce di Cianciana
nel suo saluto ha rilevato i momenti più salienti di queste due giornate che meritano di essere ricordate. Interessante la relazione del prof. Alfonso Cacciatore che nel suo intervento si è soffermato sul tema del martirio nel Novecento. Don Gerlando Re non è meno dei grandi martiri del secolo breve, i quali pur di rimanere fedeli al vangelo non hanno disdegnato di offrire la propria vita per il bene dell’umanità. Subito dopo, il prof Enzo Di Natali ha illustrato la spiritualità di don Gerlando Re. Nel giorno in cui Cianciana si apprestava alla processione del Corpus Domini, cioè dell’Ostia Consacrata, dell’Ostia che si immola per la salvezza dell’umanità, Don Gerlando Re diventava anche lui Ostia, un’Ostia che si immolava per testimoniare il Cristo compiendo il proprio dovere. Don Gerlando, infatti, al sentire il rumore degli spari e le grida d’imprecazione e di spavento, si trovava dinanzi ad un bivio: rimanere chiuso a casa, aspettando momenti più tranquilli, o uscire per dare l’assoluzione in ‘articolo mortis’, così come gli avevano inse-
gnato in seminario, durante il periodo di formazione, alla scuola di mons. Stefano Conte, che era stato il padre spirituale. Tra le due soluzioni, malgrado le insistenze della zia Assunta a non uscire, comprensibili dal punto di vista umano, egli non esitò. Di per sé, in questo atto di fermare la mano omicida è un atto eroico. Se poi si aggiunge – ha rilevato Di Natali – che egli confessa e assolve il moribondo, non ci sono dubbi sull’eroismo. Di Natali, inoltre, per rafforzare la sua tesi sull’atto eroico, ha citato alcuni passi della lettera che il Vescovo di Agrigento, mons. Giovanni Battista Peruzzo, scrisse alla famiglia, nella quale definiva il giovane sacerdote Eroe e Martire. Durante la celebrazione della Santa Messa, Padre Filippo Ferraro, ha sottolineato alcuni aspetti della spiritualità di Don Gerlando, arricchendo in tal modo l’incontro. La seconda giornata, infine, si è arricchita del concerto di musica eseguito dal Coro Saint Isidor’Choirs diretto dalla prof.ssa Nadia Greco. Enzo Di Natali
EUGENIO GIANNONE NUOVO PRESIDENTE DEL ROTARY CLUB BIVONA, MONTAGNADELLEROSE, MAGAZZOLO Santo Stefano Quisquina, 30 giugno 2012. Dal 1° luglio 2012 Eugenio Giannone è il nuovo presidente del Rotary Club Bivona Montagna delle Rose-Magazzolo. La cerimonia del Passaggio della Campana è avvenuta alla Pigna d’Oro Country Hotel di S. Stefano Quisquina, dinanzi ad una bella cornice di soci e ospiti graditissimi di diversi
club rotariani. Ad investitura avvenuta con la Consegna del Collare da parte del Presidente uscente Dott. Piero Perconti, il prof. Giannone, nostro redattore, ha presentato la sua squadra, comprendente il dott. Mario Costa, vicepresidente, Massimo Petruzzelli, segretario, Liliana Di Liberto, prefetto, Salvatore Pendino, tesoriere, Giuseppe Barone, Maurizio Traina e Salvatore Panepinto, consiglieri, e ha illustrato il programma annuale di massima per l’anno rotariano 2012/13 che prevede un’attenzione particolare per il territorio (pista di elisoccorso a S. Stefano Q., apertura di sportello legale e sanitario per immigrati a Cianciana e Bivona,istituzione d’un club di
giovanissimi Interact) e altre iniziative benefiche, di solidarietà (Natale con gli anziani) e culturali. Il Rotary è il più antico Club service del mondo (1905) e serve il prossimo “al di sopra di ogni interesse personale”; è organo consultivo delle Nazioni Unite (suo un valido contributo per la stesura della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo del 1948); ha lanciato numerose campagne di solidarietà per le popolazioni più derelitte del pianeta e ha combattuto la polio fino a debellarla quasi completamente. Il Rotary International conta oggi più di 33.000 club con più di 1.300.000 soci nel mondo, detti rotariani. L’attuale presidente è Sakuji Tanaka, che ha dedicato il suo anno alla pace e alla comprensione tra i popoli. Per questo motivo il nuovo Presidente del Rotary di Bivona ha inserito in programma iniziative dedicate al tema. Il Club bivonese è nato nel 2005 e il nostro Amico, socio da quattro anni, ne ha già rivestito le cariche di consigliere e prefetto. Buon lavoro, Presidente! Nel corso dell’importante serata il club si è arricchito di tre nuovi soci : l’avvocato bivonese Barbara Barone, presentata da Massimo Petruzzelli, il sanbiagese ragioniere Antonino Sireci, presentato da Eugenio Giannone ed il ciancianese insegnante Pietro Carubia, presentato da Salvatore Pendino Salvatore Panepinto
Attualità
Numero 3 - Giugno 2012
CIANCIANA : IL SOLE DI SICILIA ILLUMINA IL VENETO, LA LOMBARDIA, ED IL PIEMONTE CIANCIANA. Il sole di Sicilia illumina alcuni paesi del Piemonte, della Lombardia e del Veneto. Quando gli impiegati dei comuni di Lesa (Novara), di Mazzè (Torino), di Moltrasio (Como), di Veronella (Verona) e di altri paesini azioneranno gli interruttori della corrente elettrica sarà il sole di Cianciana e di Cattolica Eraclea ad illuminare gli uffici, grazie allo scambio di energia sul posto. Nord e Sud uniti dalle fonti rinnovabili e comuni lontani anche 1600 chilometri gemellati in nome del risparmio energetico. I comuni di Cianciana e di Cattolica Eraclea, come consentito dalle legge 99 del 2009, hanno offerto la spazio e il caldo sole di Sicilia e diversi comuni hanno adottato un impianto fotovoltaico progettato e costruito sulle colline del territorio agrigentino, a 400-500 metri sul livello del mare, dal Consorzio dell’Energia del Veneto, al quale aderiscono 94 comuni italiani che hanno la possibilità di produrre energia elettrica, anche al di fuori dei propri confini territoriali. “Ci hanno “rubato” perfino il sole e il calore che la nostra terra produce – ci dicono diversi cittadini nei due centri agrigentini – ma ciò che ci fa maggiormente rabbia è il fatto che comuni delle regioni settentrionali della penisola, alcuni al confine con Svizzera e Francia, sono in condizione di portare la corrente elettrica della Sicilia al Nord e noi che abbiamo il sole sotto il naso non siamo in condizione di realizzare un misero impianto fotovoltaico pubblico o privato. Con il sole sulle nostre teste 300 giorni l’anno, dovremmo avere energia elettrica gratis per uffici pubblici, scuole, associazioni varie”. I due complessi, ciancianese e cattolicese, sono stati divisi in 99 impianti fotovoltaici aggregati a terra a cui sono state abbinate le utenze elettriche di edifici comunali che beneficiano interamente di tutta l’energia prodotta. Complessivamente la potenza installata è pari a circa 2 Mwp, per una produzione annua stimata di circa 3 milioni di kwh e una mancata emissione di CO 2 pari a circa 1.450
tonnellate all’anno. Ciascun comune coinvolto nel progetto è titolare di un impianto fotovoltaico da 19,2° kwp che produce annualmente 30 mila kwh di energia elettrica, di cui beneficerà l’utenza che il comune ha scelto come partner da abbinare all’impianto. Il comune di Lesa, in provincia di Novara, ha già attivato l’impianto e l’energia prodotta in territorio di Cianciana sarà utilizzata interamente per il funzionamento degli impianti elettrici di alcuni immobili comunali, da uffici a scuole, L’impianto permetterà un risparmio sulla bolletta energetica del comune. Il sole e l’impianto realizzato in agro di Cattolica Eraclea, invece, attraverso il consorzio CDev, consentiranno alle utenze della scuola primaria di Mazzè, in provincia di Torino, di utilizzare l’energia elettrica pulita che illumina pure gli impianti pubblici urbani di pazza Camino e Prola. Soddisfatto il sindaco di Mazzè, Teresio Comerro, che ringrazia pubblicamente il sole di Sicilia. A Cianciana nelle settimane scorse, per l’inaugurazione degli impianti fotovoltaici, è arrivato con tanto di fascia
tricolore il sindaco di Moltrasio, in provincia di Como, che ha voluto toccare con mano l’impianto e tagliare il nastro, offrendo una pergamena ricordo al vicesindaco di Cianciana Gaetano Nuara, a nome dei tanti lavoratori ciancianesi immigrati per lavoro nel comune comasco. I comuni italiani che aderiscono al complesso FV di Cianciana sono 42, quelli che invece prelevano energia dal compresso FV di Cattolica Eraclea 52. Enzo Minio
SOSTENITORI DE LA VOCE DI CIANCIANA La redazione della Voce di Cianciana esprime la propria gratitudine a tutti coloro i quali hanno dimostrato il loro attaccamento al giornale rinnovando l’abbonamento PER L’ANNO 2012. Un sentito ringraziamento è indirizzato ai SEGUENTI SOSTENITORI : ITALIA : Giuseppina SalvioliPalermo,Elio Miceli-Palermo; professoressa Giuseppina Cuffaro, Udine; dottor Stefano Cuffaro, Pordenone. ESTERO : Antonino Cilona, Maasmechelen-Belgio; Salvatore Schembri, Volonne-Francia; Gaspare Lo Monaco, Verbert-Germania.
News
La Voce di Cianciana
PORTATO A COMPIMENTO IL PROGETTO LABORATORIO PRATICO DI SCIENZE E TECNOLOGIA DEGLI ALUNNI DELLA QUINTA CLASSE, SEZ. A, DELLA SCUOLA PRIMARIA
A conclusione del progetto PON “Laboratorio pratico di scienze e tecnologia”, il primo giugno 2012 presso i locali dell’Istituto Comprensivo di Cianciana i 14 ragazzi della V sez. A della scuola Primaria”E. De Amicis”, guidati dall’ esperto esterno, prof.ssa Setticasi Angela, e dal tutor,ins. Giuseppina Conti, hanno eseguito nel laboratorio scientifico gli esperimenti appresi durante il percorso formativo che li ha visti impegnati per 50 ore dalla fine di febbraio fino al 31 maggio. Serietà,precisione, proprietà di linguaggio durante la spiegazione delle fasi di esecuzione dell’esperimento hanno contraddistinto tutti gli alunni. La prof.ssa Setticasi Angela ha,inoltre, illustrato, ai genitori, al dirigente scolastico, ai colleghi, agli alunni, e a tutti i partecipanti, sulla LIM (lavagna interattiva multimediale) attraverso una presentazione in power-point le diverse atti-
vità svolte, relative alle seguenti tematiche:le scienze e il metodo sperimentale; il laboratorio: conoscenza delle norme di sicurezza, degli strumenti e della vetreria; elementi di biologia e scoperta di un mondo invisibile attraverso il microscopio; la chimica del gusto e la ricerca di sostanze acide e basiche attraverso la determinazione sperimentale del PH; le reazioni chimiche; fenomeni fisici: passaggi di stato e soluzioni. La finalità del progetto è stata, non solo quella di favorire l’apprendimento tramite il coinvolgimento in attività operative sperimentali, ma anche quella di comunicare la bellezza delle scienze e il fascino dei fenomeni naturali in modo tale da sviluppare una buona dose di “curiosità”, che rappresenta un notevole stimolo all’acquisizione di nuove conoscenze e competenze in ambito scientifico. Hanno partecipato i seguenti alunni: Pietro Borsellino,Lidia Buga, Gaia Ciaccio, Nicola Cucuzzella, Francesco Fratello, Evelyn Fretto,Jonny Gallina, Evelin Guida,Vincenzo La Corte, Marzia Mangione, Luca Martorana,Sara Schembri, Francesco Tarantino, Ciro Tornatore. S.P.
CIANCIANA, GIOVANE CINESE REALIZZA OPERE E MONUMENTI A MAGLIA DI CARTA Chi l’avrebbe detto che i templi di Agrigento e i lavoratori delle miniere di zolfo di Cianciana potessero diventare opere artistiche realizzate a mano, con carta lavorata a maglia, ed essere esposti in sedi museali. Il progetto arriva dalla lontana Cina e potrà essere realizzato entro l’anno. A pensarci e a realizzare l’artistico lavoro, che ha anche una valenza di veicolo turistico, è stata una giovane ragazza cinese, nativa di Hong Kong, Movana Chen, che ha visitato la Valle dei Templi e che si è fermata per alcuni giorni pure a Cianciana dove è stata ospite di una amica statunitense che ha comprato casa nell’ex cittadina mineraria dove trascorre vacanze e lunghi periodo dell’anno. Moava Chen, nell’incontrare l’amica, si è innamorata dei posti dell’Agrigentino e ha scelto, cominciando a realizzare le prime prove, a Cianciana con la sua civiltà mineraria e ad Agrigento i millenari templi che intende riprodurre con manufatti, realizzati a maglia di carta, con dei fogli provenienti da vecchi e inutili libri che l’artista cinese taglia pazientemente a striscioline per essere utilizzate come se fossero un unico filo di lana che con l’uncinetto, punto dopo punto, vanno a comporre i templi e anche i lavoratori e soprattutto i “carusi”, i ragazzini che nudi
lavoravano nelle miniere di Cianciana per estrarre lo zolfo nella prima metà del secolo scorso. Ad ospitare Movana Chen è stata l’artista statunitense Elisabeth Briel che vuole realizzare nella cittadina ciancianese uno studio per artisti denominato “Sicilia”. A prendere la palla a volo è stato Paolo Sanzeri, direttore dell’ufficio tecnico comunale e responsabile del museo civico della civiltà mineraria e contadina, il quale ha proposto alla giovane cinese che le opere di carta relative ai minatori potranno trovare ospitalità all’interno della struttura museale e quelle della Valle dei Templi potrebbero essere proposte in esposizione gratuita e anche stabile alla Sovrintendenza di Agrigento. Movana Chen tornerà alla fine dell’estate per dare corso al progetto. Sulla proposta artistica e culturale si registra l’interesse della civica amministrazione, della associazioni culturali e anche di tanti cittadini. Enzo Minio
Letteratura “LO SPECCHIO DI CARTA”
Numero 3 - Giugno 2012 (arte, cultura
e tradizioni) a cura di Francesca Perconti IL DIALETTO SICILIANO NELLE SUE SFACCETTATURE
Il famigerato calore siciliano si manifesta nelle più svariate forme: dai costumi tradizionali, all’arte del legno, al teatro popolare dei pupi, alle feste religiose e ai riti stagionali. Tutto questo ed altro ancora fa parte della cultura siciliana ed aiuta a conoscere la storia del suo popolo ed il suo modo di vivere. La lingua conferisce ai Paesi e al suo popolo una propria identità. Il dialetto caratterizza,in tal senso, ogni regione. Si tratta di un idioma considerevolmente differente dalla lingua italiana, e la ragione di questa differenza và ricercata nelle tante e successive dominazioni che hanno interessato la regione nel corso della sua storia. In seguito alle diverse dominazioni,infatti, gruppi di individui emigrarono per la Sicilia mescolando i propri vocaboli con quelli dei gruppi di popolazione già presenti in quella determinata area. Ecco perché esistono diverse varietà dello stesso sostantivo. Le influenze sulla lingua si rilevano nei molti termini di derivazione latina/greca (babbiari, scherzare), araba (balata, pietra), francese(accattari, comprare), catalana (anciova, acciuga) e non solo. Si tratta di un idioma colorito e con mille sfaccettature che cambiano nel giro di pochi chilometri di distanza: (ha piovuto = a Cianaciana →“chiuvì” e a Racalmuto→ “chioppi”) . I Siciliani amano molto il loro dialet-
to, ed è sperimentabile da chiunque non sia siciliano; ma a volte la difficoltà di comprensione dell’idioma, in particolar modo quello parlato nei quartieri più popolari o nelle zone più rurali, notoriamente più “stretto”, riguarda anche i nativi. Per capire meglio questo fenomeno,possiamo confrontare il dialetto di coloro che sono emigrati negli anni ‘40/‘50 con il nostro. Si noterà che il loro dialetto è,per diversi aspetti, notevolmente diverso dal nostro. La lontananza dalla Sicilia ha fatto sì che il loro dialetto si mantenesse “puro” rispetto al nostro che risulta ormai essere l’impasto di diverse varietà linguistiche. Diciamo “ dù voti” invece di “ dù viaggia”,o non mettiamo più la desinenza “-iu” :diciamo “dù” e non più “duiu”. Ciò dimostra proprio l’evoluzione del nostro dialetto. Il dialetto siciliano oggi è ancora molto parlato non solo nelle classi meno abbienti o nei borghi dell’interno, come avviene generalmente altrove, ma più o meno da tutti e soprattutto in famiglia. È bene incentivarne l’insegnamento nelle scuole per poter permettere la continuazione e il mantenimento di tale patrimonio mettendo da parte inutili paure per la corretta pronuncia italiana. I bambini sono perfettamente in grado di discernere, senza particolari difficoltà, le due varietà. Francesca Perconti.
IMPRESSIONANTI PREDIZIONI DI NOSTRADAMUS PER L´AVVENIRE di Alejandro Adolfo Di Noto Astrologo e Medico Francese. Fu chiamato alla corte di Caterina dei Medici e medico di Carlo IX nel 1564. Profetizzò le CENTURIE ASTROLOGICHE nel 1555, versi francesi in forma di quartina o quartetto di dieci sillabe. Dall´anno 2026 al 3000 ci saranno mille anni di pace. Durante quel período una comunità galassica si converte in realtà; sottolineo questa frase perchè come ufologo, sarebbe un avvenimento meraviglioso. L´uomo sarà in una fase dove la scienza e religione si uniranno con una coscienza piú elevata. L´anno 3755 porterà una grande pioggia di meteoriti. La terra finirà finalmente nell´anno 3797; cioé, l´uomo sarà distrutto oppure trascenderà, evoluzionerà il piano materiale tra gli anni 4000 e 6000. Nostradamus chiama questi anni 6000 ed 8000, un tempo in cui l´essere umano, essendo sopravissuto alla conflagrazione, colonizzerà lo spazio e vivrà in numero crescente attraverso l´universo. Altra frase importante per gli ufologi. Nostradamus propriamente manifesta che le sue profezie arrivino soltanto verso l´anno 3793, secondo una lettera indirizzata a suo figlio Cesare, nato nel 1555. Dr. Alejandro Adolfo Di Noto.Ufologo. http://alejandrodinoto.blogspot.com
CIANCIANA : CHIUSURA DELLA CACCIA ANNO 2012 Come di consueto la chiusura della caccia ogni anno viene fatta sempre con gruppi di altri paesi che insieme organizzano queste bellissime battute di caccia al cinghiale. Gli incontri con tutti gli atri soci di paesi vicini, Nella battuta finale si sono raggruppati cacciatori di Burgio, Caltabellotta, Cianciana, Ribera, Sciacca, San Anna Busaquino, Chiusa Sclafani, Prizzi e San Carlo. Questi ultimi paesi ricadono geograficamente nella provincia di Palermo. In queste occasioni la cosa più bella è il ritrovarsi e discutere di caccia a tutti i livelli. Una delle problematiche più attuale è la chiusura della caccia nella prima decade di Febbraio in quanto la regione Sicilia non vuole recepire la legge nazionale. Un altro punto importante è il mantenimento della caccia tradizionale. Nell’ ultima riunione, svoltasi presso la ripartizione faunistico- venatoria di Agrigento il Presidente provinciale Girolamo Pace si è battuto per portare avanti la lotta per il mantenimento della caccia tradizionale (con l’ausilio del furetto). I nove presidenti provinciali
presenti a grande maggioranza, sette su nove, si sono espressi per appoggiare questa iniziativa, sperando che l’Assessorato all’Agricoltura di Palermo la recepisca, nel rispetto delle decisioni prese dal comitato di Agrigento. Assieme al fiduciari di Sciacca Giuseppe Marciate, al presidente del gruppo di Burgio Giovanni Maniscalco ed agli amici di Caltabellotta e di Sant’ Anna Pino, Pietro e Giuseppe, tutti i membri della battuta si sono rivelati soddisfatti di avere aderito ad una battuta cosi piacevole, lieti di essere rappresentati dall’Associazione A.N.U.U Migratoristi nella persona del presidente provinciale Girolamo Pace, per la sua disponibilità e capacità ad affrontare qualsiasi problematica. Ci piace dare la notizia che l’ANUU Migratoristi di Cianciana che ha sede in via Messina n.7, ha iniziato a titolo gratuito, compreso il materiale didattico, un corso mirante all’abilitazione per l’esercio venatorio. Un saluto, ai prossimi incontri. Architetto Paolo Sanzeri
Ambiente & Sociale
La Voce di Cianciana
NOZZE D’ORO PER I CONIUGI
ALFONSO CUFFARO E PIA MARIA CORROPPOLI Nottingham Inghilterra, 28 aprile 1962 Hoddesdon, Inghilterra, 28 aprile 2012
NOZZE D’ORO PER I CONIUGI
ALFONSO TAGLIALAVORE E PINA CHIAZZA Carruba (Catania) 21 ottobre 1961 Hoddesdon, Inghilterra, 21 ottobre 2011
Ambiente & Sociale
Numero 3 - Giugno 2012
NOZZE D’ORO PER I CONIUGI
TOMMASO MANGIONE E VINCENZA ABELLA Cianciana 22 gennaio 1962 Cianciana 22 gennaio 2012
N A S C I T E Luis Adriano Renda, di Giuseppe e Leonardo Lo Monaco di Domeni- Samuele Provenzano di Pietro di Mirella Marino, nato a Esslingen co e Olga Lo Monaco , nato a Hil- e di Silvia Carubia, nato a Seriate (Germania) il primo agosto 2011 (Bergamo) il 26/04/2012 den (Germania) il 25/01/2012.
Quarto compleanno per il piccolo Marco Antonio Nuara, nella foto con i genitori Pietro e Fernanda Vanza, festeggiato a Mussolente (VC) il 29 maggio 2012
Festa di pensionamento per Laura Bullara e Anna Martorana, entrambe professoresse di lettere presso la scuola media “Salvatore Mamo” di Cianciana, collocate a riposo dal 1/09/’12
Letteratura
La Voce di Cianciana PUBBLICATO IL VOLUME
DON FILIPPO FERRARO A GIUSEPPE EMMANUEL
ASCOLTAMI ED IO TI RACCONTO Pubblicata l’ultima fatica di don Filippo Ferraro (Grafiche Geraci - S.S. Q.). In questo numero la Voce pubblica l’introduzione al volume di S. Panepinto, dei brani riguardanti il Paese di Cianciana, alcune notizie storiche e la scelta della fidanzata.
INTRODUZIONE
Ascoltami e io ti racconto è un’opera didascalica articolata in tre parti, dedicata al pronipote Giuseppe Emanuele Alfano, attraverso la quale l’autore, don Filippo Ferraro, si propone di inculcare, all’amatissimo pronipote ed estensivamente a tutti i giovani, i più alti e nobili valori cristiani e sociali ai quali ognuno dovrebbe improntare la propria esistenza. L’autore ripercorre una pagina di storia paesana lunga quanto la sua stessa esistenza nella quale, se rimpianto c’è, è per quei valori che l’odierna società, diventata sempre più materiale ed onnivora, ha smarrito. Dalla lettura del libro traspare l’attaccamento riconoscente ai genitori, ai familiari rievocati con accenti commossi, e allo studio; la santità del lavoro, la fermezza propositiva dinanzi alle disgrazie, la tristezza di un paese che si svuota sempre più, gli anni del fascismo e le tribolazioni della guerra, accanto alla sua tempra forte e battagliera di don Filippo che vuol tra-
smettere al dilettissimo pronipote il frutto della sua vasta esperienza di ministro di Dio e di uomo, che fin da bambino aveva avvertito il fascino della vita consacrata al Signore. Spicca una lunga serie di esortazioni, ammonimenti, ammaestramenti e consigli utili per agire con coscienza e responsabilità, per vivere sempre nell’amicizia e nella pace del signore; un invito costante all’amore per tutte le creature del creato, ad agire con saggezza, ad avere sempre fiducia nella Provvidenza (Dio c’è : vede e provvede). C’è un incitamento forte al dialogo e a gridare la verità senza paura; al rispetto per gli anziani e per una vita da perfetti cristiani improntata alla preghiera, all’amore, al perdono, al servizio, alla donazione di se stessi in tutta umiltà (Beati gli umili perché erediteranno la terra!) Ma c’è soprattutto un invito ad essere costantemente se stessi, a credere, a non fermarsi alle apparenze e praticare i diritti e i doveri, ad agire con prudenza, serietà ed impegno, non limitandosi alle parole ma operando ed adoperandosi per il bene comune. Lo stile dell’opera è colloquiale e con un linguaggio immediato, semplice e piano, quale si addice ad un adulto che si rivolge ad un fanciullo.Per concludere Ascoltami e io ti racconto è un’opera che prova ancora una volta la versatilità di don Filippo Ferraro che già abbiamo apprezzato come poeta, novelliere e storico della parrocchia e che si dimostra ancora una volta, dall’alto della sua esperienza, grande conoscitore dell’indole umana, dei vizi e delle virtù di noi “piccoli esseri feroci “, spesso irriconoscenti. Un libro che consigliamo di leggere a tutti, soprattutto ai genitori. Salvatore Panepinto
Il paese Cianciana, fino agli anni 50 aveva più di ottomila abitanti e un centro abitato molto circoscritto: si estendeva da Largo San Gaetano fino al Largo Convento e dalla Chiesa Madre fino alla prima curva del corso principale, andando verso Agrigento e, scendendo verso sud, fino all’attuale villa Comunale. A quei tempi in una stanza abitava una famiglia; e una famiglia spesso numerosa, che contava generalmente da quattro a dieci figli. Ora in case con molte stanze abitano due o tre persone e, in casi molto rari, quattro o cinque. Effetto certamente del benessere economico per quanto riguarda le abitazioni ed effetto anche della crescita denatalità dovuta all’affievolirsi del valore della vita nelle coscienze. Ora le strade interne del paese sono asfaltate o ammattonate; allora erano pavimentate con il cosiddetto “ginisi”, il residuo dei forni minerari dopo la fusione dello zolfo e la raccolta del giallo e prezioso liquido in recipienti di legno fatti a forma di trapezio.
Letteratura
Numero 3 - Giugno 2012
Notizie storiche Il nostro paese non è tanto antico. Fu fondato da Don Diego Ioppolo, signore del feudo di Chincana e duca di S. Antonio, nella seconda metà del XVII secolo. Le costruzioni non venivano fatte per mezzo di cemento armato, ma con pietre arenarie squadrate dai manovali e poi poste in opera dai muratori che usavano come malta il gesso. I paesi, nei vari periodi di tempo prendono forme diverse e suscitano anche impressioni e valutazioni diverse secondo il luogo da cui vengono osservati. Nel 1713 aveva 698 case e 2.302 abitanti. Questi nel 1793 diventarono 3.400,nel 1852 3.815, nel 1933 6.709, nel 1952 8.100. Come si è potuto constatare fino al 1950 la popolazione era sempre in aumento. Ogni anno nascevano un trecento bambini. Nel 1999, le nascite non hanno superato le cinquanta unità e nel 2002 non sono arrivate a 30. Certo caro Giuseppe Emmanuel, si presenterà alla tua mente questa domanda: perché fino al 1952 la popolazione ciancianese ogni anno registrava un sensibile aumento e dopo quella data, si nota, annualmente, un’accentuata diminuzione, fino a toccare quota 4.000 nel 2002 ? E n. 3.695 abitanti a fine dicembre 2006 (M. 1.742 e F. 1.953). C’era un aumento annuale quando:le miniere erano in piena attività e davano lavoro a circa 300 operai; non c’era ancora la possibilità di potere emigrare verso gli altri stati europei o extracontinentali; le famiglie avevano tanti figli. La popolazione diminuisce dal 1952 in poi : per la chiusura delle miniere e l’abbandono delle campagne; per la possibilità di potere facilmente emigrare nel Nord Italia o in altri stati. I ciancianesi emigrati sono più numerosi di coloro che vivono in paese. Il Parroco Ferraro (Parrocchia del Carmelo e Responsabile dell’Unità Pastorale) ha svolto una intensa attività in favore degli emigrati (lettere, telefonate, informazioni, esortazioni, incoraggiamenti ecc.
La celebrazione dei matrimoni nei tempi antichi-La scelta della fidanzata I giovani e le ragazze non avevano tanta possibilità di incontrarsi per conoscersi e per scegliere ad occhi aperti. Nelle scuole elementari (allora non c’erano in paese altre scuole) gli alunni di sesso maschile venivano raggruppati in classi distinte da quelle occupate dalle femminucce. Non avevano possibilità di incontrarsi neppure durante la ricreazione. Anche in Chiesa avveniva la stessa separazione sia per la frequenza alle lezioni catechistiche, sia per la partecipazione alla Messa festiva. Per poter raggiungere una certa conoscenza e avviare una certa relazione, i giovani ricorrevano ad alcuni espedienti. In Chiesa le donne occupavano la navata centrale e gli uomini si disponevano ai margini delle navate laterali per rivolgere qualche occhiata furtiva all’altare della celebrazione e per osservare con pro-
lungata attenzione le ragazze sedute nei banchi di centro. Al termine della Messa i ragazzi si affrettavano ad uscire e si disponevano a semicerchio in piazza Matrice per osservare attentamente le ragazze che uscivano dalla Chiesa per raggiungere a passi lenti la via Cordova. (Allora le donne non attraversavano il corso). Qualche occhiata, qualche sorriso erano gli unici segni espressivi di una nascente simpatia e di una particolare predilezione. Altri mezzi per comunicare, qualche letterina e qualche breve sosta sotto la finestra della casa della ragazza.Se un giovane si sentiva veramente innamorato, con alcuni amici (cantanti e chitarristi) andava ad eseguire, di notte, qualche canto sotto la finestra della ragazza desiderata come fidanzata, cioè eseguiva una serenata.
IL SALOTTO DELLA POESIA Come i nostri lettori ricorderanno, nel numero di febbraio c. a. la Voce ha avuto il piacere di ospitare una composizione poetica dal titolo Cianciana accogliente di Maria Serio, insegnante nativa di Sclafani Bagni abitante a Palermo e ciancianese nel cuore, grazie all’amicizia che la lega alla famiglia Longo. In questo numero la Voce pubblica un’altra sua poesia : Cianciana 19 marzo 2011-Ercole e Maria, dedicata ai coniugi Maria e Ercole Longo che, il 30 maggio 2012, ha raggiunto la veneranda età di 96 anni. Cianciana 19 marzo 2011 Ercole e Maria Nell’aria fresca, profumata e malinconica per gli ex voto di S.Giuseppe, Cianciana si veste di ricordi e come delicate ali di farfalle mostrano Davanti a te le sfumature della vita e gusti la solidità con armonia dei settant’anni vissuti insieme. Tenerezza di figlia, primogenita Piera, sfogli le pagine del D.N.A. della tua famiglia,orgoglio di temperanza, aperta ai bisogni e all’accoglienza. Sopra solida roccia Ercole tuo padre e Maria tua madre, coppia infaticabile, dove i lavori del benessere si vivevano nell’atmosfera sana di un impero, costruito con costanza, tenacia, semplicità e armonia. Ercole, a 95 anni riempie di stupore per la lucidità di pensiero,
per il suo voler fare “a tutti i costi”. Maria, colonna della casa . l’alter ego di Ercole, genuina come l’acqua, generosa, vive la casa da Signora e mostra gli angoli relax e le foto alle pareti dei nipoti, figli di Antonella : infaticabile creatura con due ruoli da esplicare con orgoglio e armonia, poi la giovinetta figlia della piccola di casa Teresa, mentre i suoi occhi, come sensori di tranquillità, sorridono di nostalgia. Tutto parla, la casa sfodera l’amore, come una quercia che raccoglie nidi d’amore per lasciare il sigillo della semplicità di chi è nato a Cianciana, luogo d’arte e di cultura e mi piace pensare che Alessio Di Giovanni abbia lasciato ad Ercole, suo compaesano, piccole gocce d’identità siciliane, destinate ad espandersi e lasciare vivide gemme presenti, come dimostra l’affetto e il rispetto della gente. Maria Serio
Tradizioni siciliane
La Voce di Cianciana
FESTA DI SANTA CROCE O SAGRA DEL TATARATA’ A CASTELTERMINI Nel mese di maggio ho fatto a visita a Casteltermini (AG) per assistere alla festa della “Santa Croce” , meglio conosciuta come la “Sagra del Tataratà”, manifestazione che viene tramandata nei secoli. Il nome Casteltermini è la contrazione di Castello dei Termini, la famiglia fondatrice del borgo. Il borgo nacque nel 1629 con "licentia populandi" ad opera del nobile Gian Vincenzo Maria Termini e Ferreri sul territorio già abitato della Baronia di Chiuddia, appartenente alla Contea di Cammarata. Il paese ebbe il suo periodo di massimo sviluppo nella seconda metà dell'ottocento grazie alla presenza di numerose miniere di zolfo (Cozzo Disi, Roveto, Scironello, Mandravecchia e diverse altre). La Festa di Santa Croce o Sagra del Tataratà, è una festa che si svolge, da più di 300 anni, la quarta domenica di maggio. La festa ricorda il ritrovamento di una monumentale croce in legno, che secondo gli studi effettuati a Pisa negli anni settanta, con il metodo del Carbonio 14, risulta essere risalente al 72 d.C., dunque agli albori del Cristianesimo. Secondo la leggenda, il rinvenimento casuale della croce avvenne perché una mucca, pascolante con l’armento in una campagna di “Chiuddia”, si era inginocchiata nello stesso posto per diversi giorni di seguito attirando l’at-
tenzione dei pastori che, incuriositi, scavarono e trovarono la Croce. L'altra denominazione, Sagra del Tataratà, invece richiama, una danza armata, risalente secondo alcune ipotesi di diversi studiosi, al periodo di dominazione islamica dell'isola. La festa ha la durata di 3 giorni, accompagnata da manifestazioni collaterali, in tutto il mese di maggio. La Croce Paleocristiana viene conservata nell’omonimo eremo, costruito nello stesso luogo del ritrovamento. I cavalli nelle loro sfilate cittadine rappresentano i 4 Ceti del paese, e il TATARATA’ da danza pagana primitiva, con il tempo si è trasformata nella danza delle spade. I gruppi composti da vari danzatori eseguono con le spade coreografie al suono di uno o più tamburi e al tocco delle spade vengono sprigionate tante scintille da rendere lo spettacolo ancora più lucente. I 4 Ceti, Celibi, Pecorai, Maestranze e Borghesi, sono sempre stati presenti alla manifestazione fin dalla nascita e sfilano in corteo con abiti d’epoca della nobiltà spagnola dell’anno 1629, data di inizio della sagra. Vi ho descritto brevemente questa manifestazione e vi invito ad andarla a vedere. Essa merita una visita per apprezzarla di persona. Un saluto dal vostro concittadino Tanino Arfeli.
COGNOMI E SOPRANNOMI DI CIANCIANA a cura di Francesco Cannatella I Lettori che volessero conoscere origine e significato del proprio cognome, del soprannome della propria famiglia o del soprannome personale, possono farne richiesta scritta alla Redazione de La Voce di Cianciana.
I Cognomi ARCURI Origine : Il cognome trae origine dal greco arkudi, orsetto, derivato dal greco classico arto, orso. Originario soprannome che richiama caratteristica fisica o comportamentale, riferentesi ad orso. Arcuri è variante di Arcudi che richiama Arkudis, cognome diffuso in Grecia. Significato : piccolo orso. CAMPISI Origine : Il cognome ha origine dal siciliano antico campisi , soldato, armato d’arco. Originario soprannome o nome di mestiere, attribuito ad un uomo d’arme. Significato : soldato fornito di arco. CANNOVA Origine : Cannova deriva dal toponimo Canova, distribuito in tutta la penisola, E’ composto da Ca, forma tronca di casa, e nuova; Con Canova si indicavano nomi di località e di fabbricati particolari o di piccoli centri abitati e poi anche chi abitava o proveniva da un centro abitato da poco insediato nel territorio. Significato : Etnico di Canova. CARUSO Origine : Il cognome deriva dal sostantivo dialettale carusu, ragazzo apprendista, aiutante che presta la sua opera nelle botteghe artigianali. Carusu, testa rasa a punta di forbici, deriva dal greco cara. Il tosare i fanciulli era usanza dei greci. Significato : Ragazzo che lavora nelle miniere di zolfo.
Letteratura
Numero 3 - Giugno 2012
SULLA SCALINATA DELL’OROLOGIO GIORDANO GAMBOGI IN CONCERTO Per l’organizzazione del Clock Tower Café, il comune montano ha salutato l’arrivo della bella stagione con un evento musicale di spessore. Nella serata del cinque maggio la ormai famosa “scalinata dell’orologio” ha ospitato Giordano Gambogi in concerto. L’artista milanese ma emiliano d’adozione, in atto in tournée con Mario Biondi con il quale ha firmato anche una delle canzoni del nuovo disco, è stato affiancato dall’artista palermitano di “matrice jazz” Riccardi Simoncelli. Entrambi hanno calcato con Baglioni il palco di “Oscià” e nel caso di Simoncelli nel 2008 ha anche curato la direzione artistica dell’evento. Gambogi è noto, inoltre, per aver interpretato Quasimido nel musical “Notre Dame de Paris” nell’edizione italiana di qualche anno fa, e per aver accompagnato i “Nomadi” in una “parentesi estiva nel 2009”, mentre nel ’93 è diventato anche voce dei “Ladri
di biciclette”. Lo spettacolo è stato anticipato alle 19 da un incontro, una sorta di conferenza stampa, nella quale i musicisti, l’organizzatore Giovanni Lo Bue, il direttore de La Voce di Cianciana Salvatore Panepinto e l’assessore comunale per il Turismo e lo spettacolo Antonio Montalbano, hanno illustrato l’evento e hanno dato il benvenuto anche istituzionale ai due artisti. Lo spettacolo ha avuto poi il via dalle 22.30 nella centralissima piazza ciancianese. “Siamo onorati di avere a Cianciana artisti del calibro di Gambogi e Simoncelli - ha detto Lo Bue – Per noi ospitare musicisti virtuosi che offrono anche la possibilità di aumentare le presenze e le visite al nostro paese è un grande punto di partenza, per contribuire al progetto di accrescere il livello culturale di giovani e meno giovani e di agevolare un circuito virtuoso dal quale far partire una ripresa economica in un periodo tanto difficile per l’intero Paese: E i nostri progetti non finiscono qui”. Loredana Guida
GIOVANNI GRASSADONIA E STEFANO CARUSO, GIOVANI PROMESSE PER IL CALCIO CIANCIANESE Giovanni Grassadonia e Stefano Caruso, classe 1998 che hanno appena concluso il ciclo della scuola media, sono due giovanissimi calciatori di Cianciana con un grande talento sportivo. Essi ormai da alcuni anni frequentano la Scuola calcio Athena di Agrigento, diretta dall’ex calciatore di Serie A Giovanni Sorce. I nostri ragazzi si son fatti notare per il loro stile e sanno controllare con perizia il pallone, possedendo altresì altre doti come ad esempio un cambio di passo e un’accelerazione da esperti del pallone che consente il superamento degli avversari. Giovanni e Stefano hanno dunque un talento naturale ma il loro miglioramento lo si deve senz’altro al paziente costante lavoro del loro maestro, il mister Sorce. I nostri militano da titolari nella scuola calcio Athena che quest’anno ha partecipato con successo al campionato regionale giovanissimi. Alcune settimane fa, nella finale giocatasi allo stadio “Bruccoleri” di Favara, i ragazzi di Sorce hanno conquistato il titolo regionale di categoria, battendo i parigrado provenienti dalla provincia di Catania e nell’importante gara sia Grassadonia che Caruso hanno dato un valido contributo. Afferma Sorce “ I ragazzi si applicano con molto impegno ed essi hanno bisogno di completare la loro maturazione. Sicuramente il tempo farà la sua parte”. Abbiamo appreso che recentemente Giovanni Grassadonia si è recato a Bologna per un provino svoltosi alla presenza di numerosi osservatori sportivi, suscitando l’attenzione degli osservatori della squadra del Sassuolo che si sono impegnati per un richiamo nel mese di settembre. Ai nostri due ragazzi auguriamo una splendida carriera sportiva. Salvatore Panepinto
News
La Voce di Cianciana CON ITALIANI LIBERI E FORTI, IL PARTITO DI DON LUIGI STURZO E’ ARRIVATO ANCHE AD AGRIGENTO di Enzo Di Natali
Anche in Provincia di Agrigento si avverte il bisogno di una presenza unitaria dei cattolici, tanto che il Partito Italiani Liberi e Forti che si ispira al proclama del prete calatino, don Luigi Sturzo, è arrivato ad Agrigento. Nato appena alcuni mesi fa, nella storica sede dove nel lontano 1918 don Luigi Sturzo lanciò l’Appello ai Liberi e Forti si sta diffondendo a macchia d’olio in tutta Italia. Questo Partito nasce dopo aver constatato la scarsa incidenza che il pensiero cristiano ha avuto nella cultura, nella politica, nell’etica e nell’economica in questi ultimi vent’anni, da quando è stata preferita la diaspora. E’ sotto gli occhi di tutti lo sfacelo morale, politico ed economico causato da forze politiche che si affacciarono sul palcoscenico della politica presentandosi come i paladini della Seconda Repubblica! Soltanto i ciechi, chiusi nel proprio egoismo e perbenismo non se ne accorgono. Come nei momenti difficili della storia del Novecento, i cattolici hanno offerto il proprio contributo per la rinascita di questa Nazione adesso da diversi parti, soprattutto dal mondo laico, s’invoca una nuova presenza unitaria, non per fare il partito dei cattolici e nemmeno un partito confessionale ma un partito di cattolici aperto alla società civile, anche a chi non è credente ma condivide i valori. A questa esigenza, ha risposto prontamente il Centro Internazionale studi sturziani che ha dato vita al Partito Italiani Liberi e Forti, capeggiato dal pronipote di don Luigi Sturzo, Gaspare Sturzo che nello stesso albergo di Santa Chiara ha raccolto recentemente le più belle intelligenze del mondo cattolico per una presenza politica che sia più incisi-
va nella società, attingendo al pensiero della Dottrina sociale della Chiesa, soprattutto sui temi del rispetto della dignità della persona umana, del Bene Comune della Solidarietà, che sono i principi oggi calpestati ora da lobby che gravitano nei poteri forti ora un personale politico che sta suscitando non poca indignazione tra la popolazione. Coloro che desiderassero conoscere ulteriori notizie potranno attingere al sito www.italianiliberieforti.it Ovviamente la nascita di questo nuovo soggetto politico unitario tende a dare una risposta concreta a quel diffuso malessere presente in una Nazione che è stata resa cadaverica di una politica che ha calpestato la dignità della persona umana e il valore della famiglia, nonché il rispetto della vita umana in qualsiasi livello. Dinanzi ad una logica imperante che considera le persone soltanto dei numeri da spostare a proprio piacimento, la Dottrina sociale cristiana invece ne ricorda il valore. Il Partito che si ispira al pensiero di don Luigi Sturzo anzitutto desidera far emergere tutta quella energia sommersa nel mondo associativo, ecclesiale e laicale che si spende quotidianamente per una società fondata sull’autentica solidarietà. Soltanto tutto questo mondo pulito e trasparente può ridare una autentica fiducia di ripresa a questa Nazione. La ripresa, insegna la Dottrina sociale della Chiesa, prima di essere economica, infatti, è etica, è una ripresa di valori. Il Partito sturziano è stato recentemente presentato nel popoloso quartiere di Fontanelle, in Agrigento. Alla presenza di un qualificato pubblico del mondo delle professioni, del mondo sia laico che cattolico, i responsabili nazionali hanno tracciato le finalità e gli obiettivi. All’incontro era presenta anche il nipote di don Luigi Sturzo, Gaspare, candidato alla guida della Regione Siciliana. Enzo Di Natali
COME ERAVAMO Scuola elementare di Cianciana, anno 1959, Classe V femminile, insegnante Grisafi di Palermo. In piedi da sinistra : Angela Abella, Giuseppina Amato, Giuseppina Provenzano, Elisa Cannova, Mimma Termini, Giuseppina Cannova, Gaetana Guida. Nella fila centrale da sinistra : La Mattina, Giuseppina Bavuso Volpe, Enza Monachino, Rosa Ciaravella, Maria Ciaravella, Anna D’Angelo, In basso da sinistra : Teresa Grimaldi, Giuseppina Piazza, Antonina Argento, Piera Cuffaro, Rosalia Ciaravella, Giovanna Giannone. La foto ci è stata data da Mimma Termini, residente a Capoterra (Cagliari)
Notizie dall’anagrafe
Numero 3 - Giugno 2012
BRICIOLE DI SAGGEZZA di Nuccio Mula Tutt’i cunzìgli pìgliali, ma ‘u to’ ‘unn’u lassàri Avete debiti? Siete perseguitati dalla cattiva sorte? Avete malattie, problemi d’ogni tipo, corna d’alce a’ usu Blek Macigno, amici falsi, vicini cretini, parenti serpenti e quàcchi atra còsa pi’ccummògliu, perchè, come si suol dire, all’annigàtu acqua ‘n còddru? Non preoccupatevi, stàtivi bbeddri cuèti e futtitivìnni d’a mègliu manèra: ci sarà sempre qualcuno pronto a’llàmpu a darvi i consigli del caso. Gratuiti, naturalmente; e quasi sempre non richiesti, in quanto ognuno, è risaputo, sa sbagliare da solo; ed ha anche - senza scurdarivìllu, tutti quantu sìti - il pieno ed inalienabile diritto di farlo. Razza estremamente prolifica, quella dei “consiglieri” è anche caratterizzata da ipersensibilità: a replicar loro - anche con il più disarmante, e forzato, dei sorrisi - di non occuparsi dei cavoli (pi’ ddìlla pulìta) di loro competenza, amano offendersi, mutare istantaneamente l’espressione compassionevole in smorfia di sdegno, nonchè congedarsi sùbbitu sùbbitu (purtroppo, però, solo per poco, poichè ritorneranno alla carica in altre occasioni: cci putèmu mèttiri ‘a scummìssa ‘n càpu) con l’immancabile, cupo ammonimento: Iu pòzzu dàri sulu cunzìgli...E proprio quest’ultima precisazione - anch’essa non richiesta: tàntu pi rrùmbiri ‘i cunìglia fin’all’ùrtimu - ci fa ricordare un aneddoto citato da Voltaire nel suo celebre (e da noi amatissimo) “Dizionario Filosofico” e che riportiamo qui appresso, affinché anche i “consiglieri” vadano a...prenderne doverosamente atto.“Uno straccione nei pressi di Madrid chiedeva dignitosamente l’elemosina; un passante gli disse: ‘Non vi vergognate di fare questo mestiere ignobile dal momento che potete lavorare?’. ‘Signore’ - rispose il mendicante - ‘ io vi chiedo del denaro e non dei consigli’...”.Memorizzate l’aneddoto; ed al prossimo consigliere di turno ‘mpristàticci ‘stu lìbbiru (consiglio nostro, e non gratuito - regalategli una copia del presente volume, ca tantu ‘un costa assà: farete un favore a lui ed anche...a noi. ‘U Signuri v’u rrènni!).
NOTIZIE DALL’ANAGRAFE GLI EVENTI LIETI NASCITE Aurora Vernaccini di Pietro e di Maria Dato, nata a Santo Stefano Quisquina il 31 maggio 2012
MATRIMONI : Davide Perconti e Rosanna Licata, Chiesa Madre di Cianciana, 5 giugno 2012 Irinel Todiroi e Maria Cristina Schembri, Chiesa Madre di Cianciana, 11 giugno 2012 Ferdinando De Luca e Maria Francesca Rametta, Sciacca Basilica di San Calogero, 23 aprile 2012 Gianluca Campisi e Antonella Giuseppina D’Angelo, Agrigento Chiesa di San Nicola, 10 aprile 2012 Sebastian Calanducci e Mattia Miceli, Agrigento Chiesa di San Nicola 27 aprile 2012 Mercurio Campisi e Maria Antonina Settecasi, Santuario di Alessandria della Rocca, 19 maggio 2012 GLI EVENTI TRISTI : DECESSI Luigia Marino, coniugata Pasquale Sparacio, nata a Cianciana il 4 aprile1924, deceduta il 9 maggio 2012 Gaeatano Pulizzi, coniugato Giovanna Bondì, nato a Cianciana il 16 novembre1939, deceduto il 23 giugno 2012 Vincenza Montalbano, vedova Gaetano Guastella, nata a Cianciana il 15 febbraio 1925, deceduta il 28 giugno 2012 DECEDUTI FUORI CIANCIANA Antonino Pendino, coniugato Maria Pulizzi, nato a Cianciana il 18 febbraio1933, deceduto a Caltagirone il 27 febbraio 2012 Maria Cusumano, vedova Di Lorenzo, nata a Cianciana l’1 dicembre 1923, deceduta a Palermo il 20 maggio 2012 Salvatore Carubia,coniugato Rosaria Chiazza, nato a Cianciana il 30 luglio1930, deceduto a Palermo il 20 maggio 2012 Angela Di Maria, vedova Pulizzi,nata a Cianciana il 4/10/1914, deceduta a Montréal (Canada) il 10 giugno 2012
Onofria Provenzano, coniugata Antonino Bonanno, nata a Cianciana il 5 settembre 1924, deceduta il 23 giugno 2012
La Voce di Cianciana
Numero 3 - Giugno 2012