Cianciana ‘nna tuttu lu munnu, tuttu lu munnu a Cianciana Numero 0
marzo 2001
In questo numero: Lettera aperta ai Ciancianesi Presentazione libro La bottega dell’artigiano 70 anni di matrimonio Salotto della poesia
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Saluti Case in festa L’Orologio di Cianciana Come eravamo Almanacco 2000
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Italiano. E’ nato http://www.sicilyult.net sito web prevalentemente culturale che contiene numerose rubriche: letteratura con salotto della poesia, arti e mestieri, monumenti, cucina popolare, storia e archeologia, festività, personaggi dedicate a Cianciana e ai paesi vicini dell’agrigentino. Numerosissimi i visitatori! Tornate nei vostri paesi, stando comodamente seduti a casa vostra. Il sito vi aspetta, diffondetelo. Français. On a fondé http://www.sicilyult.net site web surtout culturel qui contient beaucoup de rubriques : littérature et poésies, arts et métiers, monuments, cuisine populaire, histoire et archéologie, fêtes, personnages dédiées à Cianciana et villages limitrophes de la province d’Agrigente. Nombreux les visiteurs. Revenez dans vos villages, en restant confortablement assis chez vous. Le site vous attend ! divulguez-le. English. The site www,sicilykult.net has been born. It is mainly a cultural site with various sections: literature with poems and short stories, jobs and handicrafts, monuments, popular cookery, history and archeology, feasts and festivities, people from Cianciana, Ribera, Cattolica Eraclea, Lucca Sicula, S.Biagio P. S. Angelo M., Burgio and other villages from the area. We have already had many visitors from all over the world. You can easily fo back to your own villages from your house. The site is waiting to be visited, Advertise it! Deutstch. www.sicilykult.net Internet-Adresse ist da. Es ist eine kulturelle Homepage und enthaelt viele Rubriken: literatur mit Gedichten, Kunst und Handwerk,, Denkmaeler, volksbraeuche, Kochrezepte, typische Produkte, Geschichte und Archeologie, Volksmedizin, Feste, Persoenlichkeiten, Kuriositaeten aus Sizilien usw.Das alles Cianciana, Ribera, Cattolica E., Lucca Sicula, S.Biagio P:, Sant’Angelo M. Villafranca Sicula, Burgio und angrenzenden Orten gewidnet.Schon viele haben unsere Homepage besucht.Kehren Sie mit unserer Homepage in Ihr Heimatland zurueck, waehrend Sie gemuetlich zu Hause im Sessel sitzen! Das web-blatt erwatet Sie! Geben Sie unser Web weiter! http://www.sicilykult.it
Numero 0 – marzo 2001
Voce di Cianciana
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Carissimi Ciancianesi,
S
Deutsch
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Français
cusate l’irruzione a casa vostra e l’eventuale disturbo, ma irresistibile è il desiderio di comunicare con voi che, quantunque lontani, avvertiamo vicini, così intenso e forte è il vincolo che ci lega alla nostra Cianciana. Per coltivare con amore, tutti assieme, e non rompere il cordone ombelicale delle nostre radici e dar modo a tutti di conoscere quanto accade nella nostra città, abbiamo pensato di dar vita a un giornale che metta in contatto e informi tutti i Ciancianesi del mondo. Abbiamo intenzione di discutere di cronaca e storia locale, feste e tradizioni popolari (giochi d’una volta, proverbi, filastrocche, canti folk) , proporre racconti e poesie, informarvi sullo stato civile (nascite, matrimoni, anniversari, morti etc…), presentarvi personaggi, artisti e artigiani che hanno dato gloria al Paese e simili. Solo notizie di Cianciana? Assolutamente no. Desidereremmo che il giornale lo faceste anche voi, informandoci su quanto accade nelle nostre comunità all’estero, inviandoci lettere, ricordi, poesie, foto… Insomma, tutti insieme per riscoprire ed esaltare il nostro grande microcosmo che è Cianciana, come recita il sottotitolo del giornale: Cianciana nna tuttu lu munnu, tuttu lu munnu a Cianciana! Chers “Ciancianesi”, pardonnez-nous l’irruption chez vous et l’éventuel dérangement; mais pour nous le désir de communiquer avec vous est irrésistible. Vous habitez loin mais pour nous vous êtes voisins car le lien qui nous unit à Cianciana est très fort. Pour cultiver avec amour la mémoire, tous ensemble, pour ne pas couper le cordon ombilical de nos racines et pour donner la possibilité à tout le monde de connaître ce qui se passe dans notre village, on a pensé de faire naître un journal qui informe tous les « Ciancianesi » qui vivent dans le monde entier: Nous avons l’intention de parler des faits divers et d’histoire locale, des fêtes et des traditions populaires (les jeux d’autrefois, les proverbes, les comptines), vous proposer des récits, des poésies, vous informer de l’Etat Civil (naissances, mariages, anniversaires, morts etc.) vous présenter des personnages, des artistes, des artisans. Seulement des nouvelles de Cianciana? Absolument pas! Nous pensons que vous-mêmes pouvez contribuer à la réalisation de notre journal, en nous informant sur ce qui se passe dans nos communautés à l’étranger, en nous envoyant des lettres, des témoignages, des poésies, des photos…Bref tous ensemble à découvrir et exalter notre grand microcosme qui est Cianciana, selon le sous-titre de notre journal Cianciana dans le monde entier, le monde entier à Cianciana ! Dearest Ciancianesi, sorry for “breaking into” your houses but my desire to communicate to you all is so strong and matter how far away you are. We feel close to you since it is so strong the bond of love for our Cianciana We have thought to set up a magazine in order not to break with our roots and to give everyone in the world who comes from Cianciana, the opportunity to know what is going on in our village. We would like to inform you about our local history, popular traditions (folk-songs, proverbs, how once we use to play and live, rigmaroles, nursery-rhymes, short stories and poems). Furthermore we also like to let you know about civil status (weddings, baby born, anniversaries, deaths) to introduce you artists poets, artisans who have given “glory” to our village, those who we are proud of. We are not only going to talk about Cianciana: we would like you all to contribute to our magazine letting us know what is going on in our communities abroad, sending us letters, memories, poems, photos on so on. Everyone can do something to rediscover our big microcosm that is Cianciana, as our subhead says “Cianciana all over the world, all the World in Cianciana”. Liebe Ciancianesi, Entschuldigen Sie das Eindringen in Ihr Haus und die eventuelle Störung, aber der Wunsch in Kontakt mit Ihren zu tretyen ist übergroß, denn auch Sie weit von uns entfernt leben sind Sie immer in unserem Gedanken und jeder Ciancianese fühlt eine gewisse Sehnsucht nach unserem kleinen Dorf Cianciana. Um alle zusammen eine enge Freundschaft zu pflegen und um unsere Urspreuenge nicht zu vergessen und um Ihnen zu erzählen, was bei uns geschieht, möchten wir ein kleines Lokalblatt schreiben und veröffentlichen, das die Ciancianesi in Verbindung bringt und Ihnen Notizen gehen kann. Wir haben vor über Ereignisse, Lokalgeschichte, Feste, Bräuche, Spiele von einst, Sprichwörter, Kinderreime und alte Lieder zu berichten; Erzählungen und Gedichte vorzustellen; über Geburten, Hochzeiten, Jahresfeier, Tode usw. zu informieren, von Persönlichkeiten, kuenstern und Handwerkern zu erzählen, die zum Ruhm unseres Dorfs beigetragen haben. Nur Nachrichten über Cianciana? Natürlich nicht! Machen Sie auch mit! Schreiben Sie uns, was bei Ihnen unter den Ciancianesi im Aus land los ist! Schicken Sie uns Erzählungen, Briefe, Erinnerungen, Gedichte, Fotos usw.! Arbeiten wir alle zusammen um unseren Mikrokosmos Cianciana zu entdecken und neu zu bewerten, so wie auch der Titel des Lokalblattes lautet: Cianciana in der Welt, die Welt in Cianciana!
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Numero 0 – marzo 2001
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Voce di Cianciana
Presentato al pubblico il libro di Stefano Panepinto
Cenni Storici sul Comune di Cianciana Il 23 dicembre 2000 è stato presentato dal Comune di Cianciana, presso il Centro Sociale, il libro di Stefano Panepinto Cenni storici sul Comune di Cianciana. Si tratta di un volume di ottanta pagine che, oltre al corpo centrale curato dal Panepinto (1908-1978), si compone di una premessa del figlio Salvatore, di una prefazione, note e appendice di Eugenio Giannone e di un ricco repertorio fotografico in bianco e nero che conferisce un sapore particolare al libro stesso. Il precedente cenno storico su Cianciana si doveva a Gaetano Di Giovanni, che ne aveva scritto nel 1879; la cittadina sikana era, quindi, uno dei pochi paesi d'Italia a non avere ancora una storia scritta. La fatica del compianto Stefano Panepinto, viene, in qualche modo, a colmare questa lacuna, questo vuoto di memoria e di identità nel ciancianese e può essere un valido punto di partenza per chi vuole approfondire. Si tratta di un testo molto snello, di facile e amena lettura e ricco di spunti per meditare e riappropriarsi delle proprie radici storiche e culturali: non si può, infatti, costruire alcun futuro ignorando il passato prossimo o remoto. Ed è proprio per questo motivo che ne raccomandiamo la lettura soprattutto alle giovani generazioni. Diversi sono stati gli oratori che hanno preso la parola durante la manifestazione: don Filippo Ferraro ha ricordato la figura umana e professionale del Panepinto; il sig. Gaetano Siracusa ha recitato una sua poesia scritta per l‟occasione; poi è venuto il turno dell‟avv. Salvatore Re che ha ricordato la figura del maestro nell‟ambito dell‟oratorio; il geom. Giuseppe Pendino ha recitato una poesia scritta per il Panepinto da Gaetano Pulizzi tre anni dopo la sua scomparsa; il prof. Eugenio Giannone ha letto la relazione scritta dal prof. Nuccio Mula. Ha presentato il libro il prof. Vito Lo Scrudato ed ha concluso i lavori il sindaco di Cianciana dott. prof. Mario Re.
Il tavolo dei lavori e il Sindaco Mario Re che consegna due targhe ricordo ai figli di Stefano Panepinto. << … la storia, le tradizioni popolari, i personaggi, i beni monumentali, i parroci e gli amministratori comunali sono i temi di una pubblicazione edita per la fruizione pubblica […] in un paese dove fin’ora poco o niente si conosceva della storia locale … >>. Enzo Minio, La Sicilia, 13/02/2001
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Voce di Cianciana
Oggi parliamo del Signor Gerlando D’Angelo. l signor Gerlando D‟Angelo, falegname ormai in pensione, è nato a Cianciana il 27 settembre 1926; sposato con la signora Luisa Caruso, ha due figli, Giuseppe e Rosetta che vivono con le loro famiglie a Milano. Giovanissimo ha appreso l‟arte nella bottega del signor Amedeo Vizzi ed in seguito dal signor Antonino Montalbano. Ha sempre vissuto e lavorato nel paese natio, fatta eccezione per un lungo periodo di 7 anni trascorsi tra gli Stati Uniti ed il Canada, dove ha continuato a fare sempre il suo mestiere di falegname. Diversi sono stati gli apprezzamenti ed i riconoscimenti che ha avuto in terra americana. Lo zio Gerlando in tutta la sua vita ha cercato costantemente di affinare sempre più la sua arte: ne è prova, per fare un esempio, un suo soggiorno in Brianza dove si è recato per imparare da un vecchio artigiano brianzolo una tecnica di intarsio risalente alla seconda metà del 1700. La sua caratteristica ,riconosciuta da tutti, è quella di lavorare con serietà, non prestando attenzione al tempo pur di realizzare degli oggetti curati nei minimi particolari, con una pazienza da certosino. Adesso che è in pensione si rammarica che non ci siano dei giovani disposti ad imparare i vecchi mestieri, e dedica tutto il tempo libero alla sua bella casa di campagna che sta arredando con i suoi artistici lavori. Quando sarà terminata la sua casa di campagna, il signor D‟angelo comincerà a dedicarsi con la più grande dedizione alla realizzazione di un altare in marmo e legno intarsiato per la chiesetta del Calvario. Sarà appunto questo il dono che il signor D‟Angelo si ripromette di dare alla chiesa ed ai devoti, in ringraziamento al Signore per essere scampato ad un grave pericolo mentre lavorava qualche tempo fa nella sua bottega. Nell‟attesa che si realizzi al più presto quest‟opera che egli definisce la sua ultima fatica, facciamo a “Mastru Giurlannu” i nostri migliori auguri. Salvatore Panepinto A sinistra: La scala a chiocciola della casa di campagna. Essa è in rovere canadese e vede l'alternarsi di figure: cigni, pavoni e nuvole realizzati con la tecnica del "vuoto e del pieno". Nella parte alta si nota una bellissima merlatura.
A destra: Il pomolo della scala: Esso è costituito da 18 pezzi di legno a forma di “S”; il colore chiaro è legno d’acero, il colore scuro è bobinga, legno proveniente dall’America.
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Numero 0 – marzo 2001
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Voce di Cianciana
Festa grande a Cianciana Angela e Antonino Colletti festeggiano i loro 70 anni di matrimonio Cianciana. Il 14 febbraio 2001 la signora Angela Salamone, nata a Cianciana il 10/7/1907 ed il signor Antonino Colletti, nato a Cianciana il 15/5/1910, hanno festeggiato nella loro casa i 70 anni di matrimonio. Fin dal primo pomeriggio c’è stato un continuo via vai di parenti, amici, vicini di casa, conoscenti che si sono recati a casa degli anziani coniugi per testimoniare il loro affetto e per porgere i migliori auguri. Visibilmente commossi “ i novelli sposi “hanno gradito la presenza di così tanti ciancianesi. Nel tardo pomeriggio il sacerdote don Francesco Gambino ha officiato il rito ed ha benedetto la coppia .Il sindaco di Cianciana dottor Mario Re e la giunta municipale hanno voluto essere presenti alla festa dei coniugi Colletti, sottolineando così la straordinarietà dell’evento. A conclusione della cerimonia il Sindaco ha consegnato alla signora Angela ed al signor Antonino una bella targa ricordo. Salvatore Panepinto
Lo zio Antonino Colletti ci racconta brevemente la sua vita
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o conosciuto fin da bambino quella che sarebbe diventata mia moglie perché suo fratello era fidanzato con una mia sorella. Siamo pertanto cresciuti insieme e giocando ci tenevamo compagnia. Poi il mio sentimento di amicizia si è trasformato in amore e felicissimo sono stato ricambiato. In un primo momento non tutti i componenti dell’una e dell’altra famiglia sono stati d’accordo per il fidanzamento, soprattutto mio fratello Francesco che sottolineava la differenza di età. Ma alla fine riuscimmo ad imporci e ci fu il consenso di tutti. Mi sono fidanzato all’età di 20 anni e ci siamo sposati il 14 febbraio 1931. Fu un bellissimo matrimonio allietato dalla presenza di tanti invitati ed abbiamo anche mangiato, com’era uso allora, ciciri e favi caliati. Il nostro è stato un matrimonio felice e non c’è mai stata una lite. Siamo stati sempre uniti e forti nell’affrontare le difficoltà della vita, fa-
cendoci coraggio l’un l’altra e confidando sempre in Dio. Abbiamo avuto 5 figli: Michela, Maria, Antonina, Rosa che abbiamo avuto sempre vicine mentre mio figlio Luciano all’età di 19 anni è emigrato all’estero, prima in Germania e poi in Francia, dove attualmente vive. Purtroppo all’età di tre anni mia figlia Antonina è stata colpita dalla poliomelite ma tutti noi le abbiamo garantito tutta l’assistenza ed il nostro affetto. Sono contento per questa bella festa e, colgo l’occasione che mi dà La Voce di Cianciana per ringraziare pubblicamente tutte le persone che si sono strette intorno a noi. Ho provato una grande gioia anche se sono rattristato per le precarie condizioni di salute di mia moglie. Un ringraziamento particolare va al Sindaco e alla giunta per il loro gradito dono. Grazie ancora a tutti. Salvatore Panepinto
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Voce di Cianciana
Gaspare D'Angelo, nato nel 1959 a Cianciana (Ag), ha compiuto i propri studi a Londra, Leeds e a Palermo presso la cui Università ha conseguito la laurea in Lingue e Letturature Straniere. Ha intervistato Lawrence Ferlinghetti. uno dei massimi poeti della Beat Generation americana, ed il grande drammaturgo inglese Edward Bond. Ha pubblicato presso Sintesi Bond nella nuova scena inglese. Alcuni suoi lavori di fotografia sul teatro inglese contemporaneo sono stati pubblicati, nel 1984, da Marsilio (Venezia). Diverse le sue collaborazioni a riviste e giornali con interventi su problematiche sociali e recensioni. Attualmente collabora al periodico Cacao diretto da Jacopo Fo, a I Siciliani diretto da Claudio Fava e al settimanale Momenti. E' membro di giuria in diversi premi letterari e sovente legge e commenta sue poesie in programmi radiofonici e televisivi. Nel 1993 ha pubblicato presso Cultura Duemila Frammenti di memoria, con prefazione di Franca Zanetti, la sua prima raccolta di poesie e racconti, e nel 1996 Sciogliendo Rugiada edizione Momenti - Ribera (AG), con prefazione di Jacopo Fo. Vive a Bergamo dove insegna Inglese alle Superiori. Qualche settimana fa ha raccontato la “sua” Bergamo su RAI 3 e il suo legame con la Sicilia.
HODDESDON MARKET Smarriti svolazzano da un oggetto all'altro gli occhi dell'emigrato sulle bancarelle di Hoddesdon Market. E incontrandosi, sicuri si scambiano gesti e saluti sguardi e miscugli di parole: "Comu va' ? - Tutt'all right cumpà?"
Smarriti si avviano battendo le stesse consuete estranee strade. Sicuri misurano passi indecisi questi esuli Amleti italiani
Vita di tristezza
parlano, senza notare che non li ascolta nessuno.
A nord di Wolfsburg c’è un paesino: Kastorf, è un vero incubo, e perfino Le persone che conosci oggi, domani non le riconosci più.
Vivi la vita, come in una gabbia Ed è la fabbrica la tua guardia. Alcuni scambiano la notte per il giorno Vivendo come in un vero e proprio sogno.
Siamo frastornati e stressati… Divorati dalla malinconia Dalla solitudine che ci affligge E dal pensiero per la Patria mia.
Uno andando al cinema la sera, Al ritorno non sa più che cosa ha visto… L’altro invece, fissa il calendario E spera che le settimane passioni presto.
Cammini e non sai dova vai… Ti arresti, e non sai dove stai… Ti guardi intorno, e vedi tanta gente Che parla, ride e si diverte.
Il ventisette è un giorno importante: la fabbrica paga ma le spese sono tante. Nessuno si accorge che la vita passa… Ma è proprio una vita di tristezza.
Ti affacci alla finestra E vedi le solite persone, non guardi né a destra né a sinistra
Giovanni Tamburello
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Voce di Cianciana
Ciancianisi pi’lu munnu
si pensa a tia , duci e beddra Cianciana!
Cu parti di Cianciana „n cori porta la turri di lu ralogiu e si cunorta di putiri truvari natru mumentu unni uncisi cu „ l‟amici ed essiri cuntentu.
„Stu beddru paiseddru è situatu „ncapu „na collina ed è assulicchiatu espostu a lu Sud, lu mari talija e „n‟aria sana „nna iddru circulia.
Quannu li surfari si chiujeru a scrima a scrima li genti si nni eru partennu di cca pi „ migliurari e luntanu „n‟onestu travagliu truvari.
Nun ci sunnu biddrizzi o attrattiva: c‟è la curtisia e l‟ospitalità affettiva. Cu veni „nni „stu paisi di tutti rispittatu è: lu frati, l‟amicu, lu straniu vidè.
Parteru „sti pirsuni di Cianciana jennusinni nni „na terra luntana nna lu cori so‟ristaru paisani, anchi „mparannu lingua e costumi luntani.
Stannu „nni città chini di biddrizzi apprizzati „pi valuri cu ottimi giudizi, anchi si avi picca ricchizzi e „unn‟è chiana, „pi l‟emigratu la cchiù beddra è Cianciana.
Si parti e si va a la strania pinsannu sempri di arriggirari a tia pi‟ quantu la vita è ricca e sana
Felice La Corte
LA TEGOLA
BENEVOLENZA
La tegola dà tutta l‟acqua che ha alla tegola ad essa sottostante, questa fa come quella perché l‟altra non sia poverella, in tal modo la conseguente imita l‟antecedente, ognuna si disseta e dà il sovrappiù a quella che sta più giù. E tutte concordemente convogliano le acque in modo tale da farle ritornare al fiume o al mare. Pare che fanno come la vedova che diede l‟obolo a persona povera.
Soffrire star male occhi offuschi pensieri gravi. No. Ti favorisca il fatto, piuttosto. Conserva tua beltà, rosso albeggiar di primavera.
Pietro Giambrone Saluti: Caterina Monaco saluta i genitori Gaetano e Marianna e Antonino e Vincenza Monaco. Rosa e Francesco Bondì salutano i propri figli e famiglie: Antonina (Canada), Gaspare e Tanino (Germania). Salvatore Panepinto saluta Gianni Bartolomeo, Nicola Ingravidi, Gianni Di Piazza, Forte Vincenzo, Stefano Lo Brutto e Antonino Taormina.
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Voce di Cianciana
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ell‟anno 2000 hanno festeggiato le Nozze d‟Oro i coniugi Greco, Perconti, Schembri, a Cianciana e i coniugi Castellano in Canada
Giuseppe e Rosalia Castellano 2 luglio 1950-2000 chiesa di Saint Judes Weston Road Weston Ontario (Canada).
Coniugi Giuseppa Pendino e Salvatore Greco 30 aprile 1950-2000 Chiesa di S. Antonio, Cianciana.
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Voce di Cianciana
Coniugi Francesca Caltagirone e Antonino Schembri 30 aprile 1950-2000 Cianciana.
Coniugi Tanina Salvo e Antonino Per conti Cianciana Chiesa di San Antonio 30 aprile 1950-2000
Francia La redazione de La Voce di Cianciana coglie l‟occasione per porgere i migliori auguri al sig. Carmelo Contissa, ciancianese abitante a Rive de Gier (Francia) che ha festeggiato i suoi 100 anni il 25 febbraio 2001. La rédaction de «La Voce di Cianciana» présente ses meilleurs vœux à Monsieur Carmelo Contissa “ciancianese” habitant à Rive de Gier (France) qui a fêté ses 100 ans le 25 février 2001.
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Voce di Cianciana
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La Torre dell‟Orologio
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el centro del paese nella piazza omonima, al crocevia tra le due più importanti arterie del centro storico ciancianese e cioè il Corso Vittorio Emanuele III e la salita Regina Elena, si innalza La Torre dell‟Orologio, uno dei monumenti più belli della nostra cittadina, elegante nel suo caldo calcare dorato. Fu fatta costruire dal Comune nel 1908 e fu realizzata dall‟impresa del signor Giovanni D‟Angelo che si ispirò alla torre di Palazzo Vecchio in piazza della Signoria a Firenze. Il materiale di costruzione fu prelevato dal feudo Millaga. Il macchinario dell‟orologio fu costruito ed installato dalla ditta torinese di Pietro Gramaglia e Figli. La Torre, orientata secondo i punti cardinali, ha due quadranti a numeri romani, uno rivolto a sud e l‟altro rivolto ad occidente ed è sormontata per ogni lato da 5 merli di forma rettangolare. Recentemente il monumento è stato restaurato e quindi riportato al suo stato originario ed anche
il vecchio macchinario, che necessitava di una carica manuale giornaliera, è stato sostituito con un macchinario elettrico. Nel nostro paese l‟orologio comunale è stato a lungo un punto di riferimento nella vita di tutti i giorni: orologi e sveglie, nei tempi passati, non erano in ogni casa, per cui i rintocchi delle due campane, una per i quarti e l‟altra per le ore, indicavano ai cittadini sia in paese che nelle campagne i vari momenti della giornata. Quattro volte al giorno e precisamente alle ore 8:25, a mezzogiorno, alle ore 20:25 e a mezzanotte si ascoltavano gli 80 rintocchi del “cicchenninu”. Le attuali campane non sono quelle collocate nel 1908: le campane originarie, infatti, furono requisite e fuse durante la seconda guerra mondiale per scopi bellici. All‟interno della Torre vi è la sede della Polizia Municipale. Salvatore Panepinto
The Tower of the Clock In the centre of the village, at the crossroads between the two most important streets of the centre of Cianciana, Corso Vittorio Emanuele III and Salita Regina Elena, rises the Tower of the clock, one of the best monuments of our village, smart in its golden limestone. It was the municipal administration, that ordered in 1908, the construction of the tower, realised by the firm of Mr Giovanni D‟Angelo, inspiring to the tower of Palazzo Vecchio in Florence. The tower, oriented according with the cardinal points, has two faces in roman numerals, the one towards the South and the other towards the West. It is risen on every side by 5 merlons of rectangular shape. Recentley the monument has been restored. In our village the clock has been, for a long time, the meeting point of the daily life and the hits of the two bells has market the different moments of the day. Salvatore Panepinto (traduzione Gaetana Gambino)
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Voce di Cianciana
La Tour de l’Horloge Au centre du village, au croisement entre les deux plus importantes rues du centre de Cianciana, le Corso Vittorio Emanuele III et la salita Regina Elena, s’élève la Tour de l’Horloge, l’un des plus beaux monuments de notre village, élégant dans son calcaire doré. Ce fut la Municipalité qui ordonna en 1908 sa construction, réalisée par l’entreprise de monsieur Giovanni D’Angelo, qui s’inspira de la tour de Palazzo Vecchio à Florence. La Tour orientée selon les points cardinaux a deux cadrans en chiffres romains, l’un vers Midi et l’autre vers l’Ouest. Elle est surmontée en tous les cotés par 5 créneaux de forme rectangulaire. Récemment le monument a été restauré. Dans notre village l’horloge communale a été longtemps le point de repère de la vie quotidienne et les coups de ses deux cloches indiquaient aux gens les différents moments de la journée. Salvatore Panepinto
1908, il cantiere della Torre in fase di ultimazione
Der Uhrturm
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m Zentrum des Dorfes an der Kreuzung der beiden größten Strassen im historischem Ortskern von Cianciana, d.h. zwischen Corso Vittorio Emanuele III und Salita Regina Elena, erhebt sich der Uhrturm, eines der schönsten Denkmäler unseres Dorfes, elegant anmutend in seinem goldenen Kalkstein. Er wurde auf Veranlassung der Gemeinde im Jahre 1908 erbaut und von dem Bauunternehmer Giovanni D’Angelo verwirklicht, der sich von dem Palazzo Vecchio auf dem Signoria Platz in Florenz anregen ließ. Der Turm, in der Nord-Süd. Achse ausgerich-
tet, hat zwei Zifferblätter mit römischen Zahlen, eins nach Süden und das andere nach Westen gerichtet und wird auf jeder Seite von 5 rechteckigen Zinnen bekrönt. Vor kurzem ist das Denkmal restauriert worden. In unserem Dorf ist der Gemeinde-Uhrturm lange ein Treffpunkt im täglichen Leben gewesen. Der Schlag der beiden Glocken gab den Leuten die verschiedenen Zieten des Tages an. (s.p.) (Uebersetzerin : G. Piazza)
MODI DI DIRE - SI LA VITTI DI L’ASTRACU! di Salvatore Panepinto La lingua siciliana possiede un’enorme quantità di modi di dire che ne palesano il suo valore. E’ veramente straordinaria la forza incisiva e la vivacità che essi esprimono e diventano vere e proprie forme d’arte. In questo numero vogliamo esaminare il detto Si la vitti di l’astracu, letteralmente Se l’è vista dalla terrazza. Esso commenta l’atteggiamento di quella persona che, pur avendo la possibilità di dare un contributo per un’impresa o partecipare ad un lavoro assumendosi precise responsabilità, si tira indietro, adducendo scuse più o meno plausibili, per magari poi trarre vantaggi dal lavoro che altri hanno compiuto. Per manifestare un simile concetto il siciliano ricorre alla rappresentazione visiva del suo pensiero e le sue parole sono come delle pennellate di un pittore che realizza un quadro. Si pensi all’edilizia siciliana, dei paesi soprattutto: case a due piani con una terrazza che si affaccia su un cortile, su una piazza, su una via. Fuori ci sono delle persone che discutono animosamente; il diverbio sta degenerando e si è ad un passo dalla rissa, si sentono urla minacciose. Una persona si trova in terrazza, vede tutto ,ascolta tutto, e cosa fa? Si nasconde, resta immobile, aspetta la conclusione della vicenda. Potrebbe intervenire per calmare gli animi. Macché! Si la vitti di l’astracu!
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Voce di Cianciana
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Come Eravamo
Il fidanzamento di una volta In questa pagina Tangono Settecasi ci narra il fidanzamento di una volta ad Alessandria della Rocca
I
l nostro è stato un paese prettamente agricolo. La gente era laboriosa e rispettosa. Le case modeste e il tenore di vita semplice. Quasi assenti gli svaghi. Nessuno conosceva il mare. Non sapevamo cosa fossero le vacanze. Casa e lavoro. Lavoro e casa: Le uniche pause erano date dalle feste principali e dai pomeriggi delle domeniche. Osservate i ragazzi di oggi : hanno tante occasioni per incontrarsi, a scuola, in piazza, nelle sedi delle associazioni, in discoteca. Si frequentano, si innamorano, si baciano, si stringono! E’ bello osservarli nel loro trasporto di innamorati. Non si curano di niente e di nessuno. Esistono solo loro. Eppure un tempo non era così. Tutto diverso, tutto difficile, tutto proibito. Non sapevamo niente della vita. Si sapeva solo che non era facile mettersi a parlare con una ragazza che avevi visto qualche volta, che ti era sembrata bella. L’avevi incontrata per caso, in chiesa, durante la funzione religiosa o per strada, diretta chissà dove. E volevi rivederla, a qualunque costo, in qualsiasi occasione, perché sapevi già che il tuo cuore era in tumulto. E la cercavi con gli occhi in ogni strada, in ogni chiesa, in ogni angolo, dappertutto. Avevi scoperto dove abitava, perché un giorno l’avevi seguita a distanza, senza fargliene accorgere. Ma lei, forse ignorava il tuo stato d’animo, la tua febbre, il tuo delirante canto d’amore. Sì, perché succedeva che noi ci innamoravamo di qualcuno senza che l’altro ne sapesse niente. Le occasioni d’incontro erano quasi nulle. Le chiese, la domenica a mezzogiorno, erano stracolme di fedeli. Non tutti erano però intenti a seguire il rito religioso ed il prete. Alcuni giovani, con il vestito nuovo di maraschino o di velluto forte che il sarto aveva consegnato il giorno prima, appoggiati alle colonne laterali cercavano con gli occhi sgranati altri occhi, visi di belle ragazze, ben pettinate, con il vestito alla marinara, le scarpe nere e i calzini bianchi. E quando avveniva la condiscendenza dello sguardo, l’immobilità era totale: cinque, dieci minuti a fissarsi a vicenda. Se la madre della ragazza si accorgeva dell’insistenza degli sguardi non esitava a pestare il piede alla figliola in modo violento o a darle una gomitata al fianco. La poveretta diventava rossa rossa e fino alla fine della Santa Messa i suoi occhi rimanevano puntati verso l’altare.
Ma ormai il gioco era fatto. L’intesa stabilita. Il sentimento ricambiato. Quando il parroco annunciava la fine della Messa, i primi a svignarsela frettolosamente erano i giovani che provvedevano a sistemarsi di fronte alla porta della chiesa, in perfetta posizione strategica per vedere le ragazze all’uscita e per dare e ricevere un ultimo sguardo d’intesa. Molto probabilmente non si sarebbero più visti fino alla prossima funzione domenicale. Così passavano i giorni. A questo punto era arrivato il momento di ufficializzare il fidanzamento che avveniva nel rispetto di alcune procedure. Serviva l’intercessione di un intermediario il cui compito specifico era quello di far da tramite tra le famiglie dei due giovani. L’uomo esaltava alcune doti del pretendente: la prestanza fisica, l’onestà, la laboriosità, l’assennatezza, ma anche le condizioni economiche, il lavoro, la mancanza assoluta di abitudini o vizi che potessero in seguito pregiudicare il matrimonio. Solitamente il papà della ragazza chiedeva qualche giorno per riflettere, ma principalmente per avere informazioni sul futuro genero e su tutta la famiglia. Se la risposta era affermativa, si organizzava il primo incontro per la conoscenza. In quella occasione si riunivano solo i parenti più stretti e i due giovani avevano modo finalmente di stare seduti vicini, comunque a debita distanza di “sicurezza” e senza parlare. Le mamme, il giorno dopo, si premuravano ad informare parenti, amici e vicini dell’avvenimento. Tale annuncio, vero e proprio rito, era ricambiato da tanti compiacimenti e complimenti: E prosita, sunnu du’ beddri picciotti! Era arrivato così il momento di riunirsi in casa della fidanzata per la consegna dell’anello. Oltre ai dolci tradizionali si offrivano agli intervenuti “ciciri, favi caliati, vinu e marsala”. La festa era allietata da mazurche, scotis e tarantelle. Per una passeggiata nel corso principale del paese c’era sempre la presenza della madre, delle sorelle, delle zie, posizionate a debita distanza a controllare così ogni movimento. Era impensabile che i fidanzati potessero uscire da soli o rimanere in casa senza la presenza di qualcuno. Gaetano Settecasi
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Numero 0 – marzo 2001
pag. 13
Voce di Cianciana
Una chi guarda e du’ chi stannu all’erta di Agostino D’Ascoli Lu zitidrru nna „n agnuni comu un cuccu assulazzatu ogni tantu un suspiruni lu ittava scunzulatu: “Accussì voli l‟usanza… -ogni tantu ripitiaè la stupida ignoranza chi ti fa la gelosia”. La zitiddra arraccamava e ogni tantu si pungia ma cu l‟occhiu talijava unni veru cci dulija. Ma la matri sò c‟allerta stava comu un guardianu cci dicija: “figliuzza sperta la ferita è nna la manu… Senza fari la piatusa stammu attenti e grapi l‟occhi ca la vuglia fa pirtusa e l‟amuri fa crafocchi” Ma l‟amuri è „na timpesta è un ventu troppu forti quannu trasi nn‟a la testa è signata la to sorti. Cù li tinti e cù li boni zoccu è d‟iddru si lu piglia e a la prima occasioni
metti „n capu „na famiglia. E „ddra matri assai sicura chi dicia: “cu mia „un ponnu!…” Pi‟ disgrazia e pi‟ svintura fu tradita di lu sonnu. S‟appuzzà la testa „n pettu e durmìa a sonnu „nghinu comu fussi „n capu un lettu cu‟ la testa „nn‟a un cuscinu. “Ora ora, gioia mia… -dissi ddr‟omu „nnamuratus‟un c‟è occhiu chi talìja „un c‟è cori adduluratu!”. In silenziu e senza scrusciu, senza mancu suspirari, a „ddra zita, musciu musciu, „na vasata cci j‟ a dari. “Chistu è chiddru chi t‟avia chistu è chiddru chi ti dugnu… finalmenti gioia mia ti dimostru ccà cu sugnu”. „Na vasata e „nu suspiru, „na carizza „n‟abbrazzata e la vecchia comu un tiru chi durmìja alluppiata. Ah l‟amuri quantu è pazzu!
Quantu cosi chi fa fari specialmenti d‟intrallazzu acchiossà ti fa sbambari. Veramenti „un c‟era intentu di pretesi assai picanti: “di tuccari m‟accuntentu!” dissi iddru a primu istanti Tocca tocca e vasa vasa j‟ a finiri, beddru chiaru, ca di tutta „ddra cirasa ristà sulu lu panaru. Oramai pi‟ li du‟ amanti cchiù nun c‟era cielu e terra cu l‟arduri „nfina li scanti s‟ammiscaru „nn‟a „ddra guerra. Comu cavuli „na un mazzu senza frenu né russura s‟abbintaru d‟intrallazzu „ddri du‟ granni piccatura. Oramai „ddra maschiata chiara e forti si sintìja e a „ddra vecchia addrivigliata festa granni ci parìja. E lu dissi chiaru e tunnu senza fari tanti sceni: “chi n‟avemmu di stu munnu e la festa è quannu veni!”.
PROVERBI Cu cerca maritu cerca anuri. Cu pati pì amuri, un senti duluri. La fimmina a diciotto, lu masculu a vintottu.
CURIOSITA’ Quannu lu soggiru si sciogli li scarpi, lu jenniru si ‘n ava jiri.
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Numero 0 – marzo 2001
pag. 14
Voce di Cianciana
Le Nascite Alessandra Castellano di Ignazio e Felicia D‟Angelo Martina M. C. Ciraolo di Francesco e Angela Caruso Maria Francesca Reina di Antonino e Maria A. Circhirillo Gaetano Bellanca di Giuseppe e Filina Carubia Valentina Cicchirillo di Agostino e Giacomina Busciglio Letizia Viola di François e Filomena Miratola Angelo Montalbano di Antonio e Rosa Giannone Stefania Mula di Nino e France Laure Piazza Gaetano S. Chiazza di Giovanni e Giuseppa Martorana Mohamed Alì Selmi di Mohamed e Chama Safti Stefania M. Cirrincione di Giovanni e Rita Carchì Clara Maria Alfano di Massimiliano e P. Ciaravella Vincenzo Proietto di Giuseppe e Giuseppa Ruscello
11/01/00 20/01/00 12/02/00 13/02/00 23/02/00 02/03/00 06/03/00 20/03/00 21/04/00 21/04/00 27/04/00 10/05/00 16/05/00
Salvatore Pio Messina di Francesco e Marianna Di Liberto Virginia Notarnicola di Giuseppe e Vincenza Montalbano Samuele P. S. Ingravidi di Francesco e Maria Anna Forte Antonino Grassadonia di Salvatore e Marianna Tamburello Giada Gussciglio di Salvatore e G. Montalbano Fortunato Arcuri di Giovanni e Ivana Maria Vella Roberta Castellano di Andrea e Maria A. Di Miceli Desirée D’Angelo di Giuseppe Attilio e R. Acquisto Erika Mangione di Angelo e Antonina Martorana Paolo Carubia di Giuseppe e Anna Maria Paci Francesco Pulizzi di Salvatore e Antonella Amato Saverio Cesare D’Angelo di Giuseppe e Giuseppina Bigio Francesca Soldano di Antonio e Gisella Lo Brutto
10/07/00 12/07/00 01/08/00 19/08/00 01/09/00 29/09/00 04/10/00 11/10/00 14/10/00 19/10/00 02/11/00 09/11/00 07/12/00
I Matrimoni Chiazza Tanino Campisi Giuseppina Losi Alfonso Chillura Angela Salemi Giovanni B. Lombino Dorotea Albanese Salvatore Coniglio Annalisa Schulz Burkhard Maggio Maria A. Ferraro Giuseppe Bartolomeo Tanina Barbaro Stefano Carl Sabine Milioto Antonino Mendola Anna Salvatore Lumia Odile Paule Suzanne Perzia Vincenzo Pitarresi Sonia Caruso Girolamo Milioto Angela Bellone Aldo Marino Liliana
26/02/2000 29/04/2000 13/05/2000 26/05/2000 02/06/2000 03/06/2000 09/06/2000 23/06/2000 10/07/2000 15/07/2000 31/07/2000 03/08/2000
Cucuzzella Francesco Giannone Antonina 10/08/2000 Giannone Alfonso Blumetti Maria 21/08/2000 Montalbano Gionanni Cammarata Vanessa 23/08/2000 Giannone Andrea Di Rosa Maria F. 31/08/2000 Cicchirillo Domenico Spallino Rosa Anna 02/09/2000 Fratello Giuseppe Bosciglio Rosalia 02/09/2000 Polizzi Francesco P. Orlando R. Livia 12/09/2000 Buggemi Bernardo Savarino Flavia 14/09/2000 Carubia Giuseppe Paci Anna Maria 29/09/2000 Vullo Roberto Bellanca Claudia 29/09/2000 Sanzeri Giuseppe A Cannatella Eleonora 19/10/2000 Mattaliano Giuseppe Bodas Catherine F. 04/11/2000
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Numero 0 – marzo 2001
pag. 15
Voce di Cianciana
I Decessi 06/01/2000 15/01/2000 16/01/2000 01/02/2000 02/02/2000 05/02/2000 19/02/2000 20/02/2000 20/02/2000 27/02/2000 06/03/2000 13/03/2000 15/03/2000 15/03/2000 23/03/2000 11/04/2000
Zaffuto Giuseppe Arcuri Anna Mandracchia Calogera Ferraro Angela Gibilaro Serafino Sciurba Pietro Termini Giovanni D’Angelo Vita D’Angelo Maria G. Alessi Stefano D’Angelo Giuseppe A. Mattaliano Salvatore Ferraro Paolo Montalbano Giovanni Di Maria Pietro Grimaldi Bernardo
Popolazione Residente 1° gennaio 2000
26/04/2000 02/05/2000 07/05/2000 30/05/2000 08/07/2000 17/07/2000 08/08/2000 15/08/2000 17/08/2000 18/08/2000 27/08/2000 30/08/2000 02/09/2000 14/09/2000 15/09/2000 19/09/2000
Provenzano Giuseppa La Corte Giuseppa Leone Giuseppa Ferraro Maria Bosciglio Carmela Carubia Antonino Perzia Rosa Vizzi Caterina Romanello Salvatore Augello Giuseppa Cusumano Angela Cicchirillo Antonina Mattaliano Carmela Carubia Giuseppe Cilona Giuseppa Di Mora Giuseppe A.
22/09/2000 12/10/2000 12/10/2000 15/10/2000 24/10/2000 04/11/2000 11/11/2000 23/11/2000 03/12/2000 04/12/2000 06/12/2000 13/12/2000 20/12/2000 20/12/2000
Tamburello Giuseppe Castellano Giuseppa Cucuzzella Angela Polizzi Giuseppina Giuliano Caterina Di Zenobbia Vincenzo Di Chiazza Giovanni Pace Francesco Palumbo Gaetano Carubia Girolamo Carchì Giuseppa Martorana Saverio La Corte Maria Carbone Giuseppe
Maschi
Femmine
TOTALE
2066
2268
4334
Nascite Morti Differenza nascite/ morti Nuovi residenti Trasferiti
13 26
15 26
28 58
-13
-11
-24
20 72
16 60
36 132
Popolazione residente 31 dicembre 2000
2001
2213
4214
Numero famiglie Matrimoni civili Matrimoni religiosi
1803 2 18
Fonte: Ufficio Anagrafe del Comune.
La sciarra è pi la cutra (la lite è per la coltre) E' una frase ormai proverbiale che nel tempo ha smarrito, o mutato, il suo significato originario. Essa è oggi comunemente legata alle liti che spesso insorgono tra gli eredi di un defunto i quali, in assenza di un testamento, difficilmente riescono a mettersi d'accordo su come dividere la roba. Una volta non aveva tale significato, pur essendo sempre legata ad un lutto. Oggi quando una persona muore, la si depone nella bara con i suoi abiti più belli o nuovi. Non è stato sempre così; anticamente i poveri non potevano permettersi abiti particolari nemmeno per il momento in cui dovevano presentarsi al Padreterno, per cui, quando morivano, i familiari compravano, generalmente da un prete, una cutra, ovvero una coperta, nella quale avvolgere il cadavere. Per risparmiare qualche centesimo tiravano sul prezzo, inscenando una vera e propria lite (sciarra) col venditore: ecco perché la sciarra, come informa in uno dei suoi innumerevoli testi il Pitrè, era pi la cutra. Si spiega, più o meno allo stesso modo, la credenza che far versare l'olio sia sinonimo di disgrazia. Attorno ai catafalchi oggi sistemiamo, oltre ai fiori, delle lampade o candele. Una volta, invece, per illuminare il cadavere si usavano degli spicchi d'ogliu (orciuolo con lucignolo), che venivano adagiati per terra ed era facile, magari inavvertitamente con un piede, farli capovolgere e rovesciare l'olio per terra. Più disgrazia di un morto in mezzo alla casa? (Eugenio Giannone)
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Numero 0 – marzo 2001
pag. 2
Voce di Cianciana
Cari Ciancianesi, avete avuto la possibilità di leggere il nostro giornale. Ma come voi sapete ogni periodico per vivere ha bisogno del supporto dei suoi lettori. Se voi ritenete utile la nostra iniziativa, vi chiediamo di sottoscrivere un abbonamento per sostenere le spese di stampa e di spedizione e ricevere a casa sei numeri de LA VOCE DI CIANCIANA. Se la vostra risposta sarà incoraggiante provvederemo a registrare la testata presso il tribunale. La redazione Chers Ciancianesi Vous avez eu la possibilité de voir notre journal.Mais comme vous savez ,chaque périodique pour vivre a besoin du support de ses lecteurs. Si vous pensez utile notre initiative, nous vous demandons de souscrire un abonnement annuel, pour recevoir à la maison six numéros par an de LA VOCE DI CIANCIANA. Dearest Ciancianesi, you have had the opportunity to read our magazine. As you know any paper in order to survive, needs to be economically supporter. If you find that our initiative it is a good idea, we would like you to take out a subscription to help us cover the costs. If your “ answer “ is encouraging, we shall be able to print our magazine regularly. Liebe Ciancianesi, Sie haben nun die Gelegenheit gehabt unser Lokalblatt zu lesen. Aber, wie sie wissen, braucht jede Zeitschrift die Unterstützung Ihrer Leser. Wenn Sie mit unserer Initiative einverstanden sind und Sie nützlich finden, bitten wir Sie ein Abonnement zu unterschreiben, das zur Deckung der Druck und versandkostend dienst und dass Ihnen die Möglichkeit gibt sechs Nummern pro Jahr zu bekommen. L’abbonamento annuale per 6 numeri costa: per l’Italia L. 35.000 – per l’estero L. 40.000. Se volete darci di più farete parte dei sostenitori del giornale. Inviare la cifra a Panepinto Salvatore - via Cavour, 3 – 92012 Cianciana (AG) Italy. Conto Corrente Postale n° 17905977 – Conto Corrente Bancario ABI-05772 CAB82920 Conto Corrente 101400002499. Oppure con un assegno bancario (cheque) non trasferibile intestato sempre a S. Panepinto, in busta chiusa.
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