Cianciana ‘na tuttu lu munnu, tuttu lu munnu a Cianciana! Numero 1 - Febbraio 2003
RICORDIAMO AI LETTORI DI RINNOVARE L’ABBONAMENTO PER L’ANNO 2003
RICORDANDO PIETRO GIAMBRONE LA FUITINA L’ASSOCIAZIONE CULTURALE THEATRON LA FESTA DI SAN BIAGIO LANA DI RINO CAMMILLERI In questo numero L’angolo della posta
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Torneo di calcio in Francia
Ricordando Pietro Giambrone
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Il teatro di L.Gagliano– Nuova sede dell’ARCI Pag.10
La fuitìna—La Com. Cristiani nel mondo
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Il campionato di Cianciana 2000
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Un inglese all’estero
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Cianciana e lo zolfo– Solidarietà di Natale
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L’Associazione culturale Theatron
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Il salotto della poesia
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La festa di San Biagio
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Lana di Rino Cammilleri
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Case in festa
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Almanacco pag. 15 - Sostenitori, ricette, saluti
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COME ERAVAMO
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La classe 5^ elementare del maestro P. Sciara. Anno scolastico 1958/59
Numero 1– Febbraio 2003
La Voce di Cianciana
La Voce di Cianciana
Da Quilmes-Argentina. Egregio professor Salvatore Panepinto, La ringrazio vivamente per aver pubblicato la mia nota sull’Argentina e mi congratulo per la struttura dell’articolo. Sono contentissimo per il voPeriodico bimestrale di informazione e stro interesse per il mio paese. Vorrei in un vicino futuro ringraziarla e di cultura, edito dall’Associazione Cul- conoscerla personalmente. Inoltre mi piacerebbe cortesemente presenturale “Sicily Kult” di Cianciana. ziare alla cerimonia di collocazione del busto di Luigi Pirandello a Buenos Aires da parte del dr. Santino Lo Presti. La prego di avvisarmi quando sarà in grado di conoscere la data. Augurando tante belle cose a Anno III, numero 1-Febbraio 2003 lei e alla redazione, la saluto distintamente. Alejandro Di Noto Direttore Responsabile: Enzo Minio Da Rosario-Argentina. Caro Salvatore, è arrivato il giornale sia a mia madre che a me. Bello, complimenti. Piacerebbe scrivere anche a me Direttore Editoriale: qualcosa sull’Argentina. Fra 7 giorni arriva Martino Michele. Vedrò di Salvatore Panepinto mandare una fotografia per vederlo nel giornale. Caro Salvatore, ti rivolgo una domanda per conto di mia madre che ha letto una ricetta a Progetto grafico e fotografia: pagina 16 del giornale: cos’è la sugna? E’ quel bianco che hanno i Filippo Mattaliano-Studio immagine maiali e che si adopera come l’olio? Ti saluto, felice 2003 Miguel Angel Milano Redazione: Andrea Arcuri, Antonino
Arcuri, Rino Cammilleri, Gaspare D’Angelo, Agostino D’Ascoli, Judith Evans, Gaetana Gambino, Eugenio Giannone, Filippo Mattaliano, Nuccio Mula, Giusy Piazza, Bina Vaiana.
Da Belluno. Caro direttore, appena ho avuto occasione di leggere La Voce di Cianciana, non ho perso tempo ad abbonarmi. Plaudo per l’eccellente iniziativa e mi congratulo con tutta la redazione per l’intelligente opera di promozione della conoscenza della nostra civiltà ciancianese che ormai ha messo radici nna tuttu lu munnu. Mi è gradita l’occasione per porgere a te e a tutti i collaboratori del periodico sinceri Direzione e Redazione: via Cavour, 3 auguri e cordiali saluti. Professor Giuseppe 92012 Cianciana (AG) Italy. Bua Tel. 0922-987462 Da Casnate–Como. Carissimo Salvatore, è mio desiderio che questo E-mail: s.panepinto@tin.it scritto venga a trovarti di buona salute. Auguro a tutti un felice anno nuovo anche da parte della mia signora. Conto Corrente Postale n° 17905977 Caro Salvatore, siamo molto contenti di ciò che avete pubblicato Conto Corrente Bancario: (vedi pagina nell’ultimo numero del giornale rispetto alla festa dei Ciancianesi nell’ottobre scorso. Un grazie di cuore per le belle parole e per l’elogio 16) che hai voluto indirizzarmi .Sono certo che ci saranno altre occasioni per risentirci.Saluti ancora e l’augurio di un sereno e felice anno.. Il tuo amico Francesco Dato Autorizzazione Tribunale di Sciacca n° 5/01 del 26/09/2001. Da Genova. Professor Salvatore Panepinto, ti scrivo queste poche paSpedizione A. P. art. 2 comma 20/C role per congratularmi sempre con te per l’avventura che stai realizzando in questo nostro piccolo paese di nome Cianciana. Ho letto nel nulegge 662 del 23/12/96. mero 5/ 2002 de La Voce che tante persone si lamentano per i troppi Autorizzazione della Direzione Provinrumori del paese, sia di giorno che di notte. Come sai io ho la casa a ciale del PP.TT. di Agrigento, settore San Gaetano, dove è impossibile vivere. Per questo motivo son costretcommerciale to a non portare la mia famiglia a Cianciana. Così il turismo in paese non fiorirà mai. Tre anni fa mi sono rivolto a tutte le autorità, compreso Stampa: Tipografia Geraci - S. Stefano il mio amico sindaco, ma senza esito. Così vengo a Cianciana soltanto Quisquina (AG). io e in autunno e per me ritornare al paese è come rinascere. Mi auguro che per l’avvenire si possa mettere un po’ d’ordine nei mesi estivi, così Quanto espresso dai singoli autori, negli articoli firmanoi possiamo avvicinarci di nuovo a Cianciana. Sinceri saluti a tutta la ti, non rispecchia necessariamente l’opinione del giorAntonino Gambino nale. Gli autori che sono del tutto liberi di esprimere il redazione. loro pensiero, se ne assumono implicitamente la responsabilità. © Copyright 2002 - Associazione Culturale “Sicily Kult” - Tutti i diritti riservati. Senza il permesso del Direttore Editoriale, la riproduzione totale o parziale di qualsiasi parte del giornale è vietata.
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Da Montreal-Canada. Gentile signor Panepinto, con molto piacere rinnovo l’abbonamento a La Voce di Cianciana, nel medesimo tempo voglio augurarle un felice Anno nuovo e buona salute. Vorrei approfittare per salutare zie e cugini, amici e compagni di scuola che risiedono a Cianciana. Vorrei anche salutare i miei cugini che vivono sparsi per il mondo: Stati Uniti, Australia, Canada, Francia, Inghilterra e in Italia.
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La Voce di Cianciana
A VENTI ANNI DALLA SUA SCOMPARSA RICORDANDO PIETRO GIAMBRONE, INSEGNANTE ELEMENTARE Il maestro Pietro Giambrone, nato a Cianciana l‟11 gennaio del 1927, morì a Padova l‟8 marzo del 1983. Sin da giovane si dedicò con tanta passione agli studi umanistici. Frequentò l‟Istituto magistrale “ De Cosmi “ di Palermo, dove conseguì l‟abilitazione all‟insegnamento elementare con ottimi voti. Si iscrisse all‟Università agli studi di Palermo, facoltà di Magistero, in vigilanza. Sostenne alcuni esami, ma non arrivò al titolo per motivi familiari e di lavoro. Ricoprì il ruolo di insegnante nei corsi serali per adulti e nei corsi gestiti dall‟associazione cattolica A.C.L.I. che si espletavano direttamente nelle miniere e ciò per dare la possibilità di istruzione agli zolfatai. Vincitore di concorso, iniziò la sua carriera di insegnante elementare a Lampedusa, Menfi e poi a Cianciana. Nello stesso anno aveva vinto un concorso presso la Banca d‟Italia di Agrigento, impiego che lasciò dopo pochi giorni per dedicarsi, da vero educatore, con amore all‟insegnamento dei bambini, verso i quali aveva una dedizione particolare. Nel 1954 conseguì l‟abilitazione alle funzioni di agente delle imposte di consumo. Prestò servizio presso l‟ufficio della segreteria della direzione didattica di Cianciana. Esercitò, con dirigenza e zelo, la carica di commissario straordinario del Patronato Scolastico per alcuni anni. Poi, distaccato dall‟insegnamento, fu nominato funzionario della sesta zona dei Patronati Scolastici, che comprendeva Santo Stefano Quisquina, Bivona, Alessandria della Rocca e Cianciana, svolgendo sempre con impegno questa sua nuova attività. Apprezzò molto la poesia e scrisse alcuni componimenti poetici relativi a vicende scolastiche o a fatti di vita vissuta. Nel 1989 parte delle sue poesie sono state pubblicate dalla Pro-Loco di Cianciana in un volumetto dal titolo Momenti,con introduzione di Francesco Cannatella. Amò anche la musica e impiegò molto del suo tempo libero ad educare gli scolaretti anche cantanhttp://www.sicilykult.net
do, adoperando una piccola tastiera di cui la scuola disponeva. Lettore instancabile, riteneva il valore della lettura fondamentale per la formazione dell‟uomo, tanto da far sua una massima attinta al mondo classico : Più si scava, più acqua scorre dalla sorgente nella sabbia. Più si legge, più s‟impara e più trabocca la saggezza. Gli ignoranti sono come l‟inutile terra salmastra. Esistono e basta. Molto legato alla famiglia, di sani principi cristiani, si rivelò sposo e padre esemplare, mettendo quotidianamente in pratica le sue qualità morali. S.P. INIZIO DI SCUOLA La campanelle suonata è a scuola Chi vi appartiene è portato ad entrare, il suo dovere ha da ottemperare ché l‟alunno vuole agevolare. Gli insegnanti salite le scale, in aula entrano senza indugiare perché a ciascuno tendono dare il criterio per bene imparare. Gli scolari con tanta allegrezza, esuberanti di contentezza, ben guidati dagli insegnanti, un sonoro inno cantano in tanti : Con la preghiera vogliamo iniziare, perché il buon Dio dobbiamo lodare. Solo con lui possiamo ben fare ! E la fatica dello studiare Con la preghiera dobbiamo animare. Certi, così, possiamo avanzare. Pietro Giambrone
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LA FUITINA
I
n passato la fuiìina era di moda, vi si ricorreva quando l‟amore di due giovani innamorati, provenienti da famiglie di diversa estrazione sociale, veniva ostacolato. La giovane preparava un fagotto con dentro pochi indumenti ( la truscia ) e, dopo aver detto alla madre che usciva per andare a casa di un parente o di un‟amica, scappava con il fidanzato. I due innamorati, fuggiti da casa, trovavano poi una sistemazione provvisoria presso parenti o amici, il più delle volte in campagna. La fuitìna era per la famiglia della giovane uno scandalo, una vera e propria vergogna : la ragazza che abbandonava la casa paterna per fuggire con l‟innamorato aveva disonorato tutta la famiglia e per questo non era degna di ritornarvi. Così per molti anni alcuni genitori non avevano più rapporti con la figlia ingrata, né tanto meno con il genero che consideravano colpevole del disonore. Erano le famiglie che si ritenevano importanti ( burgisi, commercianti, impiegati ) che erano piuttosto intransigenti e, poiché non perdonavano l‟offesa ricevuta, chiudevano le porte della propria casa alla figlia indegna. Nelle famiglie più umili la riconciliazione avveniva dopo qualche tempo e, nella maggior parte dei casi, quando la giovane partoriva il primo figlio.
Talvolta però erano le stesse famiglie a ricorrere all‟espediente della fuitìna, poiché non avevano abbastanza soldi e non si potevano certo permettere il lusso di affrontare le spese di un matrimonio. La fuitìna aveva un solo scopo : il matrimonio. Solo con questo espediente i due innamorati strappano alle rispettive famiglie il consenso alle nozze. Quale padre sarebbe stato così folle da vietare alla figlia di sposarsi e di regolarizzare la sua posizione? Il matrimonio avveniva sempre di mattina presto, alla presenza dei testimoni e di pochi intimi e non all‟altare maggiore, ma in sacrestia, oppure davanti ad un altare secondario ( l‟altare di Sant‟Antonio ). La giovane non poteva indossare l‟abito bianco, non c‟erano festeggiamenti e i novelli sposi dovevano persino rinunciare alla cosiddetta strina, cioè ai regali cui avevano diritto tutte le coppie che contraevano un regolare matrimonio. Oggi la fuitìna non è più uno scandalo e, a dire il vero, si va diffondendo sempre più l‟uso della convivenza e del rapporto prematrimoniale precoce. Come cambiano i tempi ! Ci si va adattando anche a questo; forse col tempo si diventa più tolleranti in una società che vede diminuire progressivamente il tasso di natalità. Laura Pullara
LA Comunità “ CRISTIANI NEL MONDO “ a Cianciana
Il 30 dicembre 2002, festa della Sacra Famiglia, Suor Rosa Vizzì e Suor Ninetta Martorana, nella Chiesa Matrice dinanzi ai fedeli partecipanti alla Santa Messa celebrata da Monsignor Giuseppe Di Marco, hanno voluto rinnovare la loro consacrazione dei consigli evangelici come Discepole del Redentore nella Comunità “Cristiani nel mondo” .Nella stessa celebrazione i componenti dei vari gruppi ( sposi e ragazzi, giovani, vedove, simpatizzanti ) ripresentavano la promessa comunitaria, come avevano fatto lo scorso anno dinanzi all‟Arcivescovo Monsignor Carmelo Ferraro nella solenne professione religiosa di Suor Rosa e Suor Ninetta. Inoltre ha fatto professione di fede per una http://www.sicilykult.net
consacrazione laica Vincenzo Martorana nel gruppo dei “ Discepoli del Redentore, fondato a Cianciana l‟estate scorsa ad opera di Monsignor G. Di Marco, da Padre Pio Maria Ciampi, dal seminarista F. Vetrone, e dallo stesso Vincenzo. “ Un ulteriore affinamento della mia vocazione- ci ha dichiarato Vincenzo- sta nei piani di Dio I miei modelli di impegno religioso, civico e sociale sono sempre stati S.Alfonso, G. Rossetti, F. D’ìOnofrio, E. Colombo e Giorgio La Pira”. La comunità “Cristiani nel Mondo” con la guida di Padre Ferraro, di Don Gambino e di Padre Tommaso passionista, darà la sua collaborazione al nuovo Arciprete Don Giuseppe Pace il quale ha concordato le particolari iniziative con Monsignor Giuseppe di Marco per gli incontri biblici e di spiritualità, corsi vocazionali e servizio ai disabili, particolarmente ai non udenti e non vedenti.
Salvatore Panepinto Pag. 4
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di Dave Justice With Xmas now firmly behind us and spring already here then I return to the diary and pick up where we left off – seeing Cianciana through the eyes of a complete stranger – an Englishman abroad. The thing that struck me as I toured the town, was the little groups of men talking on every street corner, in doorways and on seats and steps all along the piazza. I could almost visualise them dressed in togas, back in Roman times, when deals were made and sealed and information exchanged on a more effective communications line than even the telephone. The whole atmosphere was far more social, with people meeting, talking, passing the time of day together as routine. The biggest part of the impact on me was that many or most of these talkers were elderly, men in their late eighties or even nineties. Surprisingly agile men given their ages, that daily walk up steep slopes and over relatively long distances in some cases – simply to meet friends and to chat. So very different to England where people of their age, mostly infirm or weak enough of mind, sit at home, lonely and waiting to die, deteriorating in body and mind instead of venturing out to socialise. Here, men in their nineties walk kilometres each day, down into the country to work their strip of land and after a day‟s toil, walk back again without a grumble or word of complaint. Movement, exercise, healthy hearts and minds certainly seems to keep the aged in fine form and no doubt copious quantities of home-made wine aids that cause not just a little too. In England elderly parents are put into homes, the families simply too busy or too selfish to concern themselves with looking after the ones that looked after them for so many years. In these homes the old people seem to vegetate even though they are amongst people their own age, okay the climate here helps no end but even in winter the talkers are to be seen in the piazza, continuing their overcoat-clad meetings and the weather no deterrent at all. Here older people make the effort to get out of their homes, to go and buy bread, to shop for meat and go to the supermarket rather than having it delivered. This then is the basis of the socialising and exercise, a reason to go out and a very good reason at that – food! Be it diet, socialising, wine in plenty or other reasons, the Sicilians have got it right and are on balance, a far healthier race than the English. This having been noted I am now about to embark on a like campaign, my diet has already changed to the Mediterranean style, my Italian has improved a little and I can now at least understand one word in ten and the next stage of my transition then is – the wine! So, if you meet me in the piazza and we chat on a seat or steps, please don‟t be shy in assisting me and in offering me the secret to healthy living here, that magic elixir to health in old age – a glass of local wine! http://www.sicilykult.net
Con Natale alle nostre spalle e la primavera in arrivo, ritorno al mio diario e riprendo da dove ero arrivato – guardando Cianciana attraverso gli occhi di un perfetto sconosciuto, Un Inglese all‟Estero. Ciò che mi colpì mentre giravo per il paese era i gruppi di uomini che parlavano agli angoli della strada, nei portoni, sulle scale lungo tutta la piazza. Riuscivo quasi ad immaginarli vestiti in toga come nei tempi dei Romani quando gli affari venivano fatti e sigillati e le informazioni venivano scambiati per via di un mezzo di comunicazione ancora più efficiente del telefono. L‟atmosfera è molto più socievole, con la gente che si incontra, che parla e che passa il tempo insieme tutto il giorno. La cosa più sorprendente era l‟età di questi uomini, alcuni ottantenni e anche novantenni, che, molto agili, salivano strade molto ripide o percorrevano distanze a volte lunghe solo per incontrare gli amici e chiacchierare. Così diverso dall‟Inghilterra, dove persone della loro età, per la maggior parte molto deboli e non molto lucidi di mente, stanno a casa da soli, aspettando la morte, deteriorando sia nel corpo che nella mente invece di uscire con l‟unico scopo di socializzare. Qui, uomini in avanzata età, camminano per ore, vanno a coltivare il loro pezzo di terra, e dopo una giornata di lavoro, tornano a casa senza una parola di lamentela o protesta. Il movimento, l‟esercizio fisico, cuori e menti sani, sicuramente li tengono in perfetta forma e indubbiamente anche abbondanti quantità di vino fatto in casa aiutano non poco. In Inghilterra, gli anziani vengono messi in casa di riposo; i loro familiari sono troppo occupati o troppo egoisti per curare coloro che li hanno curato per anni. In queste case, gli anziani vegetano nonostante il fatto che siano con altre persone della loro stessa età. D‟accordo, il clima qui aiuta tantissimo ma anche in inverno la gente si incontra in piazza lo stesso per parlare, avvolti dai loro cappotti , incuranti del tempo. Qui le persone più vecchie fanno uno sforzo per uscire di casa, vanno a comprare il pane, vanno dal macellaio o al supermercato piuttosto che farsi consegnare quello di cui hanno bisogno. E‟ questa la base della socializzazione e dell‟ esercizio fisico, il motivo per uscire è sempre un buon motivo . Che sia la dieta, la socializzazione, il vino in abbondanza o altro, i Siciliani l‟ hanno azzeccato e sono una razza più sana degli Inglesi. Detto ciò, tocca a me adesso cominciare la mia campagna. Ho cominciato anch‟io a seguire una dieta mediterranea, il mio italiano sta migliorando e comincio a capire almeno una parola su dieci, quindi il prossimo passo è… il vino! Quindi se mi incontri in piazza, se scambiamo quattro chiacchiere all‟angolo della strada, non essere timido nell‟ aiutarmi nel mio intento e nell‟ offrirmi il segreto del buon vivere, quel elisir magico alla salute nella vecchiaia – un buon bicchiere di vino locale! Trad. Dott.ssa Judith A. Evans Università di Bergamo
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L‟ASSOCIAZIONE CULTURALE THEATRON DI CIANCIANA Nel mese di dicembre del 1998, per iniziativa di Salvatore Bosciglio, Andrea Gaiteri, Giuseppe Pendino e Giuseppe Ciaravella, viene fondata in Cianciana l‟Associazione culturale denominata Theatron. Nata con lo scopo di proporsi come soggetto culturale in un ambiente non certo ricco di stimoli socioricreativi, promovendo alla cittadina una nuova mentalità associazionistica. L‟obiettivo che l‟associazione si prefigge è quindi quello di riuscire ad incidere concretamente nell‟ambito sociale in cui opera, alla scopo di gratificare e divertire chi organizza le varie iniziative, e non solo chi assiste. Il suo settore privilegiato è certamente l‟attività teatrale : la Theatron vuole proporsi come promotrice, produttrice ed organizzatrice di spettacoli, in collaborazione con le varie associazioni della zona che operano in questo campo, per poter realizzare spettacoli sempre migliori e più graditi al grande pubblico. Il debutto sulle scene dell‟Associazione risale al dicembre 1998, quando viene presentata presso il centro sociale di Cianciana, “ EVVIVA IL SINDACO “, commedia brillante in tre atti scritta da Giovanni Girgenti. La Theatron in quell‟occasione ha deciso di debuttare con un nucleo di attori e tecnici di una certa esperienza, ai quali sono stati affiancati degli esordienti. Così i primi “attori “ della storia della Theatron sono stati : Giuseppe Pendino, Andrea Gaiteri, Salvatore Bosciglio, Giuseppe Ciaravella, Antonella Pullara, Giuseppe Montalbano, Maria Assunta Ci-
lona, Tanina Amato, Francesca Cicchirillo, Rosa Ciccarello, Amedeo Salemi, Matteo Ciaravella, Alfonso Caruso, Carmela Vaccaro, Maria Carla Guida, Giuseppina Carubia, Mariarosaria Alessi, Gerlando D‟Angelo, Francesco Martorana, Giovanna Losi e Sonia Miratola. Dopo questa prima positiva esperienza al chiuso, La Theatron si è presentata in estate in diverse piazze della provincia di Agrigento, riscuotendo applausi e consensi. Gli associati hanno intrapreso la via di aggregare al gruppo esistente un numero sempre maggiore di giovani, con l‟impegno di garantire sempre un‟elevata qualità degli spettacoli. Sono questi gli obiettivi principali dell‟Associazione. S.P.
Nelle foto due scene della commedia Evviva il sindaco http://www.sicilykult.net
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3 febbraio, San Biagio Vescovo e Martire Tra i Santi, venerati con particolare devozione dal popolo di Cianciana, c’è San Biagio, Vescovo e martire. La VITA Fu vescovo di Sebaste in Armenia agli inizi del IV secolo. Subì la persecuzione di Licinio, collega dell’imperatore Costantino. Può essere considerato come uno degli ultimi martiri cristiani. Esercitò il suo ministero di Vescovo con grande zelo. Annunziò con fedeltà e coraggio il Vangelo di Cristo ed edificò le pecorelle del suo gregge con la santità della vita. IL MARTIRIO Era l’anno 316, quando la persecuzione a Sebaste diventò più violenta e sconvolse la vita e l’attività pastorale della comunità cristiana. Molti fedeli si allontanarono dalla città. Anche Biagio, non per viltà o eccessivo attaccamento alla sua vita terrena, ma per prudenza e in obbedienza al martirio evangelico, cercò rifugio nella foresta vicina e si stabilì in una grotta. Il cristiano non deve esporsi al pericolo, perché potrebbe peccare di presunzione. Quando la dura prova è inevitabile, allora deve affrontarla con coraggio e con tanta fiducia in Dio. Nel suo nascondiglio, Biagio trascorreva il suo tempo nella solitudine, nella preghiera e nella penitenza. Un brutto giorno alcuni cacciatori inseguendo la selvaggina scoprirono il nascondiglio. La notizia si diffuse in città con fulminea rapidità e Biagio venne legato come un malfattore e rinchiuso nelle carceri cittadine. Venne processato e, poiché si era rifiutato di rinnegare Cristo e di adorare gli idoli, venne sottoposto a crudeli ed atroci vessazioni. La sua carne fu lacerata con dei pettini usati per cardare la lana. Fu tormentato in diversi modi e, infine, gli fu recisa la testa con la spada. I MIRACOLI Mentre San Biagio era in carcere operò diversi miracoli in favore di povera gente sofferente che implorava il suo aiuto. Mentre veniva condotto al luogo del martirio, una donna si fece largo tra la folla dei curiosi e depose ai piedi del Santo Vescovo il proprio bambino che stava morendo soffocato da http://www.sicilykult.net
una lisca di pesce che si era attaccata alla sua gola. Biagio porse le mani sulla testa del fanciullo, pregò per qualche istante e il fanciullo venne salvato. LA DEVOZIONE DEI FEDELI Con grande fiducia i fedeli si rivolgono a San Biagio per essere liberati da gravi sofferenze fisiche e morali e in modo particolare dai mali che colpiscono la gola. IL CULTO A Cianciana i fedeli onorano San Biagio, partecipando con grande devozione alla solenne celebrazione dei Vespri e della Santa Messa il 3 febbraio, nella chiesa del Carmelo, dove è sposta la statua di San Biagio che benedice il fanciullo presentato dalla propria madre. Questo gruppo di statue in cartapesta è stato donato alla chiesa del Carmelo dal signor Stefano Panepinto che per tanti anni esercitò, con grande competenza e con molta ammirazione da parte dei fedeli, l’attività di organista nelle chiese di Cianciana. Nel giorno della festa, al termine della Messa, i fedeli chiedono la benedizione della gola e di piccoli panini ( cuddureddi ), invocando la protezione di San Biagio. Don Filippo Ferraro
Li cuddureddi di S. Biagio Pag. 7
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La Voce di Cianciana
A Cristiano Bellanca, tantissimi auguri per il suo 18° compleanno (27 marzo 2003)
Caro Cristiano, anche per te è giunto il momento tanto atteso, il giorno in cui compiendo 18 anni vieni ad essere chiamato maggiorenne. Nel corso di questi anni ci hai sempre sbalorditi con le tue capacità musicali, non a caso i ragazzi di Banda Mania ti hanno voluto con loro. Hai dimostrato di avere una memoria formidabile, ricordando eventi e situazioni che noi non ricordavamo più. Anche a scuola i risultati sono eccezionali. Continua così! A te dunque l’Augurio più bello e l’abbraccio più forte per il tuo 18° compleanno dai nonni Angelo, Pina e Rosa, dagli zii Mario, Rosetta, Gaetano, Santo, Giuseppina e dalle cuginette Antonella e Rosalia. Sei sempre nei nostri cuori assieme a Sara, papà Franco e mamma Giusy. Auguri
Carissimo Cristiano, anche noi della redazione de La Voce di Cianciana, di cui tu sei un grandissimo estimatore, partecipiamo alla tua gioia e a quella dei tuoi parenti in occasione del tuo 18° anno e ti formuliamo vivissimi e sentiti auguri, nella speranza di incontrarti al più presto e per assistere a una tua esibizione musicale. La redazione del giornale. http://www.sicilykult.net
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La Voce di Cianciana
Inaugurazione
In alto Padre Gambino e la famiglia Amato. A destra la vetrina nella salita Regina Elena.
Sposi Irene Greco e Franco Mule’,Chiesa Madre di Sciacca, 23 dicembre 2002
Domenica 8 dicembre 2002 c’è stata a Cianciana l’inaugurazione di un nuovo esercizio commerciale: DAFFODIL piante, fiori, servizi floreali e per matrimoni, idee regalo, bomboniere. Il locale, capiente, luminoso e con ampia vetrina, come si addice ad un negozio di fiori, si trova all’angolo tra il Corso Vittorio Emanuele e la salita Regina Elena, di fronte a Palazzo Marino. Il proprietario è il signor Francesco Amato, che vanta già una buona esperienza nel settore e che si avvale della preziosa collaborazione della consorte Francesca Tamburello, nata e cresciuta in Inghilterra, specializzata nella confezione di bomboniere. La benedizione al nuovo locale è stata impartita da don Francesco Gambino. Poi rinfresco per tutti.
Daffodil Tel/Fax 0922-987.545 E-mail: daffodil@interfree.it
Gli allievi del Cianciana 2000 in Francia per un torneo di calcio Su invito del professor Pierre Bony, presidente dello Sporting-club Gran’ Croix-Lorette, località a pochi chilometri da Rive de Gier ( Francia ), un gruppo di allievi della Scuola Calcio dell’A.S. Cianciana 2000 guidato dal professor Angelo Alba, si recherà a Lorette per partecipare ad un torneo internazionale di calcio che si svolgerà giovedì 29 maggio C.A., giorno dell’Ascensione. Al torneo parteciperanno circa 400 giovani di un’età compresa tra 7 e 12 anni, in una zona dove, come è noto, risiedono tantissimi ciancianesi che, ne siamo certi, accoglieranno con simpatia i nostri allievi, per i quali l’andare in Francia costituirà una bella esperienza per la loro crescita. Non è la prima volta che un gruppo di giovani sportivi ciancianesi si reca in Francia. Era già accaduto nel 1990 e nel 1991 i francesi ricambiarono la visita, graditi ospiti di Cianciana. Per l’evento i nostri ragazzi si stanno allenando con assiduità ed impegno e non vedono l’ora della loro partenza. Parteciperanno alla trasferta farncese : Angelo Caltagirone, Angelo Tambuzzo, Antonio Grassadonia, Matteo Frenna, Pietro Di Maria, Ignazio Ciraolo, Luca Lo Monaco, Domenico Carubia, Roberto Cimino, Simone Cootifi, Vincenzo Argento, Giuseppe Ingravidi, Claudio Vella e Antonio Gambino. S.P. http://www.sicilykult.net
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Luigi Gagliano : una passione per il teatro Luigi Gagliano, di Mario e di Lidia Favatella ,è nato a Mussomeli ( Cl ) il 24 giugno 1988 ed abita a Cianciana in Vicolo Mulè, 20. Attualmente frequenta il primo anno presso il Liceo scientifico “ Luigi Pirandello “ di Bivona. Appassionato di teatro, ha partecipato al corso di teatro e danza nell’anno scolastico 2000-2001 presso l’istituto comprensivo “ G. Meli “ di Bivona. Nonostante la giovanissima età, numerose sono state le sue performances in ambito teatrale, dove ha riscosso validi apprezzamenti. Ricordiamo la sua partecipazione come attore nella commedia San Giovanni (1997); attore protagonista nella commedia di Francesco Cannatella La cumprumisa (1998) e nella commedia di Laula Bulgara e di Antonina Mascarella Du picciùna e ‘na fava (2002) ; attore nel dramma Gabriele lu carusu (2002) di A. Di Giovanni. Il 13 novembre del 2002 è stato ospite della trasmissione televisiva “ Porte aperte “, condotta dal professor Enzo Alessi su TVA; della stessa trasmissione sarà ospite prossimamente sempre a proposito di teatro. Luigi ci ha affidato queste sue riflessioni sul teatro, che testimoniano l’amore e l’attaccamento al ruolo e lo studio che la materia comporta in chi si accosta seriamente a questa forma d’arte. S.P.
Attori si nasce Il teatro è la prima forma di espressione del popolo. Teatro popolare o dramma come forme teatrali non hanno avuto origini popolari, ma vanno ricondotti alla produzione letteraria. Essa comprendeva commedie di intrigo alquanto complicato, drammi borghesi o storici che compiacevano il gusto del grosso pubblico, che,sempre più numeroso, con il volgere del tempo affollava le sale da spettacolo. Da qui il durevole successo di un teatro di cui faceva larga parte l’intrigo, la fortuna, il complicarsi e il risolversi delle vicende umane, sul piano dell’eredità familiare e delle doti matrimoniali tra il riso e il pianto, il torto e il diritto. Rappresentare questi intrighi non è del tutto facile, ci si deve celare dietro il personaggio in maniera precisa; diversamente determinate espressioni cambierebbero significato. “Attori si nasce…” diceva l’insostituibile Totò, padre
della comicità partenopea, che ha raccontato i vizi e le virtù del nostro mondo. Le commedie teatrali che attualmente vengono portate in scena, divertendo e compiacendo il pubblico, in passato rappresentavano la realtà, una realtà che riporta le radici storico -culturali di un tempo e in cui gli adulti rivivono gli anni della loro infanzia, e i giovani scoprono un mondo del tutto diverso. Nel teatro popolare è di estrema importanza curare, oltre ai contenuti, anche gli aspetti linguistici, perché sono spesso questi ultimi che danno più vigore e consistenza ai primi. Indispensabile è, pertanto, la ricerca dialettale e non vogliamo che scompaiano per sempre quelle belle espressioni di un tempo che con la loro immediata freschezza rappresentano un mondo sicuramente più autentico del nostro. Luigi Gagliano
NEL CORSO VITTORIO EMANUELE, 62 INAUGURATA LA NUOVA SEDE DELL’ARCI VALPLATANI DI CIANCIANA Alla presenza di un folto pubblico, domenica 15 dicembre 2002 è stata inaugurata la nuova sede dell’Associazione culturale Arci Valplatani di Cianciana. Sono intervenuti all’inagurazione : Alfio Foti, presidente regionale dell’Arci Nuova Associazione; Pina Ancona, presidente dell’Arci della provincia di Agrigento; Giovanni Alessi, presidente dell’Arci Valplatani di Cianciana che ha fatto gli onori di casa e coordinato i lavori e Agostino Spataro, del quale, nel corso della manifestazione è stato presentato il volume Il fondamentalismo islamico. Dalle origini a Bin Laden. Presentazione di Yasser Arafat.Editori Riuniti. Dopo il saluto ai presenti, il presidente Giovanni Alessi ha voluto manifestare i motivi che hanno indotto il gruppo di Cianciana ad attivarsi e rendere operativa la nuova sede dell’associazione, la quale intende dare delle risposte ad una esigenza culturale e di associazionismo della nostra collettività ciancianese. L’associazione si configura come sistema associativo che promuove http://www.sicilykult.net
cultura, socialità e solidarietà attraverso la pratica della partecipazione e dell’autogestione, come recita l’articoli 1 dello statuto nazionale. L’associazione vuole dare altresì delle opportunità ai giovani, visti come soggetti attivi e propositivi che possono mettere a frutto in maniera positiva il loro tempo libero. IL presidente Alessi, definite queste finalità prioritarie, ha voluto anche ricordare che tra gli obiettivi che l’associazione persegue vi è la salvaguardia, la valorizzazione del territorio. In tal senso ha ricordato il trecking sul fiume Platani, svoltosi nello scorso mese di agosto, con la partecipazione di numerosi appassionati della natura, in un viaggio scoperta dall’interno dei Monti Sicani fino alla foce del fiume Platani. Hanno successivamente preso la parola Alfio Foti, che ha sottolineato il valore positivo dell’associazionismo, inteso come momento di crescita del cittadino. Pina Ancona ha illustrato il significato ed il valore della mostra, presentata nel corso della serata, che è stata allestita per Pag. 10
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La Voce di Cianciana
volontà di alcuni giovani ciancianesi riguardante il problema dei Palestinesi. Infine è stata la volta del dottor Agostani Spataro, grande conoscitore dei problemi del mondo arabo, che ha illustrato gli aspetti salienti del già citato libro Il fondamentalismo islamico dalle origini a Bin Laden. E’ seguito un interessante dibattito cui hanno partecipato in tanti. Per finire, rinfresco per tutti a base di ricotta, cuccia e biscotti caserecci, per chiudere in bellezza questo importante appuntamento culturale. Salvatore Panepinto Dopo le tre sconfitte iniziali, 8 vittorie e 1 pareggio, Montalbano capocannoniere: 14 gol
L’A.S. CIANCIANA 2000 RITORNA IMBATTIBILE Dopo un avvio non esaltante, con tre sconfitte consecutive (di cui un pareggio poi tramutato in 0-2 a tavolino dall‟ arbitro ,e la partita con il Gattopardo che è stata annullata per lo scioglimento della società palmese) lo squadrone ciancianese diventa un vero e proprio schiacciasassi ,inanellando una serie di 7 successi uno dopo l‟ altro, lasciando la propria porta imbattuta per 4 consecutive,e portandosi alle spalle della capolista River Platani,(che affronteremo già domenica 16/02 in un infuocato spareggio promozione). Delle prime 2 vittorie di questa serie esaltante ,avevo già scritto nel precedente articolo. Ora, cari lettori, immergetevi nella sintesi di una cavalcata vincente. Cianciana 2000–Tiesse (Sciacca)2-1.Partita iniziata non molto bene da parte dei ragazzi di Mister Calamo; i saccensi si presentavano più volte ai limiti della nostra area di rigore ,senza impegnare il portiere Giannone .Ma alla prima occasione vengono colpiti: Montalbano si libera nei pressi della tre quarti avversaria ,viene atterrato e trasforma la punizione dal vertice sinistro dell‟ area, insaccando all‟incrocio e raddoppia, poco dopo, con un tiro da lontano dopo aver saltato in dribbling due avversari. Il Tiesse poi ha accorciato le distanze . Villafranca Sicula –Cianciana 2000 0-2.La novità di questa gara è l‟ assenza di Montalbano dal tabellino marcatori. Realizzatori capitan Cimino e Lionti con un gran tiro da centrocampo. Cianciana 2000-Eredi Gattopardi 4-0 Gara importante per Greco che,rientrato dalla squalifica, si presenta subito con il gol che apre le danze. Montalbano con una splendida tripletta nel secondo tempo chiuderà il conto .Da segnalare l‟ ottima prestazione del quartetto difensivo Raffa-D‟Amico- Mirasola-Salemi, che ha reso superflua la presenza del portiere. Herbessus Grotte-Cianciana 2000 0-1. I padroni di casa giocavano a viso aperto, ma i ciancianesi ribattevano colpo su colpo,trovando il gol solo nel finale con Montalbano, ottimamente servito dalla sinistra da Giannone al rientro dalla lunga
squalifica.Davvero un „impresa ardua portare a casa i tre punti. Cianciana 2000 – Atletico Caltabellotta 1-0.Gara difficile,gli avversari l‟ avevano impostata sullo scontro fisico,cercando di innervosire i Ciancianesi con inutili proteste e perdite di tempo. Allo scadere Giannone ancora una volta decisivo,servito da Montalbano,in spaccata ha segnato il golvittoria. Racalmuto –Cianciana 2000 1-1. Il Racalmuto interrompe la serie vincente ciancianese ,nel recupero dell‟ VIII giornata di campionato ,pareggiando nella ripresa il gol di capitan Greco che, con un calcio di punizione aveva portato i suoi in vantaggio, ed il portiere Giannone torna a subire un gol dopo più di 400 minuti. Cianciana 2000 –Quisquinese 2-0. Gara importante che vede di fronte 2a e 3a in classifica . La gara la fa il Cianciana che nel primo tempo crea 4 occasioni da rete ,ma il portiere quisquinese nega più volte la gioia del gol e gli ospiti, alla prima vera occasione, colpiscono la traversa con un gran tiro da fuori area,con cui si chiude il primo tempo .Il pericolo corso scuote i ragazzi di Calamo che subito trovano il gol con Montalbano su assist di Giannone e chiudono i conti con Cimino che scattando sulla sua ala ,dribbla il diretto avversario e lascia partire un sinistro che sorprende l‟ ottimo portiere ospite. Ora si aspetta il match di domenica a San Biagio che deciderà le sorti del girone.I ragazzi sono motivatissimi,e in forma.Salvo sorprese dovrebbe scendere in campo la formazione tipo con Giannone A. in porta, i quattro difensori in linea già citati,a centro campo l‟ allenatore avrà l‟ imbarazzo della scelta, visto lo stato di forma di Lionti,il recupero di Giannone e Castellano, Cimino , Ciraolo un fuori quota tra i veterani Re e Cuffaro,saranno in 7 a disposizione per soli 4 posti. Da non dimenticare D‟Angelo e Perconti che, quando sono stati chiamati in causa, hanno sempre fatto il loro dovere. In attacco la coppia Montalbano (già autore di 14 gol) e Greco .
CLASSIFICA AGGIORNATA AL 02/02/2003 :River Platani pt. 31 ; A.S. Cianciana 2000 pt. 25 ; Quisquinese pt. 18 ; Racalmuto pt. 18 ; Burgio Sport pt. 17 ; Eredi Gattopardi pt. 15 ; Villafranca Sicula pt. 12 ; Atl. Caltabellotta pt. 11 ; Città di Naro pt. 5 ; Herbessus Grotte pt. 4 ; Tesse Sciacca pt. 4. Alfonso Salamone http://www.sicilykult.net
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Numero 1 – Febbraio 2003
CIANCIANA E LO ZOLFO LO ZOLFO
L
di Monica ed Eugenio Giannone
o zolfo è un minerale presente in natura sia allo stato nativo, sia associato ad altri minerali (solfuri e solfati), sia in petroli o gas naturali, dei quali è diventato un sottoprodotto. Il biondo minerale viene usato nella industrie chimiche che producono acido solforico, impiegato nella fabbricazione di fertilizzanti, e solfuro di carbonio, che serve nell‟industria della cellulosa e della viscosa. Il solfato di rame, con altri derivati, è usato in agricoltura per combattere i parassiti . Altri suoi derivati composti sono utilizzati in varie industrie, come nella vulcanizzazione della gomma. Varie le forme commerciali dello zolfo: grezzo, depurato, distillato, puro,macinato, ventilato, sublimato etc. I maggiori produttori mondiali di zolfo sono gli USA, il Canada, il Messico, la Russia, il Giappone ai quali, recentemente, si sono aggiunti i paesi produttori di petrolio. In Europa uno dei maggiori paesi produttori, e consumatori, è la Francia per desolfizzazione del gas naturale dei bassi Pirenei. La Sicilia, con le province di Agrigento, Caltanissetta ed Enna, ha scritto pagine memorabili su questo minerale, del quale è stata il maggior produttore mondiale per tutto l‟‟800, fin quando non è stato inventato il metodo
Frasch, che consiste nel perforare il terreno con tre tubi coassiali fino a raggiungere lo strato di zolfo. Il vapore iniettato nel tubo esterno provoca la fusione del minerale, che fuoriesce con un‟emulsione di acqua-zolfo. Il metodo Frasch non era praticabile in Sicilia per la permeabilità dei terreni e per la bassa concentrazione di zolfo. La purezza dello zolfo estratto con questo metodo è elevatissima (circa il 99%), mentre la resa dei calcheroni superava di poco il 50% e i gas provocati dalla fusione inquinavano l‟atmosfera e i terreni intorno. I forni Gill consentirono una più razionale utilizzazione dei gas. Depositi di zolfo sono frequenti in zone vulcaniche e sono rappresentati dalle zolfare, costituite da sedimenti calcareo-gessosi di chiara origine chimica e biochimica. L’esempio più bello di sedimentazione è quello siciliano, dove lo zolfo si presenta in ammassi lenticolari di parecchi metri di spessore, associato a gesso. Lo zolfo ciancianese ha una peculiarità unica: i suoi cristalli sono esagonali anziché pentagonali. Cristalli di zolfo (le famose rose) ciancianese si trovano, tra gli altri, nel Museo della Scienza e della Tecnica di Milano, al British Museum di Londra e al Museo di Scienze naturali di Washington.
SOLIDARIETA’ DI NATALE Tutto ebbe inizio allorquando un appello alla solidarietà da parte dei confratelli della comunità di Realmonte è stato inviato, tramite il nostro responsabile diocesano Monsignor Gaetano di Liberto, a tutti i responsabili delle varie confraternite della provincia. Tommaso Jacono, un ragazzo di dodici anni, versa in cattive condizioni di salute e si trova ricoverato a Milano, in attesa di trapianto di fegato, operazione che dovrà essere eseguita in Belgio, con un costo di lire 240milioni. Naturalmente la nostra comunità di confrati e consorelle non è rimasta insensibile a tale appello, e perciò si è adoperata per realizzare qualcosa per rispondere a quell‟accorato appello. Il 30 dicembre 1996 nasce la prima: ”SOLIDARIETÀ DI NATALE”. Lo slogan per quell‟anno è stato:”Prendi un biglietto Solidarietà ed accendi la vita: Natale è Natale se, con un piccolo gesto di solidarietà, puoi fare rifiorire il sorriso al piccolo Tommaso”. Così i ragazzi Aspiranti della Confraternita dell‟Addolorata, i giovani dell‟associazione Settimana Santa, alcuni ragazzi del coro parrocchiale ed altri volontari hanno organizzato un recital, con la partecipazione del maestro Ignazio Virzi‟, dell‟allora seminarista, oggi Don Mario Bellanca e con la regia del presihttp://www.sicilykult.net
dente della confraternita signor Gaetano Carubia. Lo spettacolo ha visto la partecipazione di tanti ciancianesi che, come al solito, sono stati molto sensibili al richiamo della solidarietà, tanto da raccogliere la somma di lire 1.645.000, somma che è stata consegnata alla famiglia, purtroppo, il giorno dei funerali del piccolo Tommaso, in quanto l‟attesa è stata lunga e il cuore non ha retto. D‟allora ogni anno il 30 dicembre la confraternita organizza una serata di solidarietà destinando le somme raccolte alle necessità che si presentano al momento, tra cui ricordiamo: 1977 “OBBIETTIVO RINASCITA” – presso La Mangione Di Palermo che si occupa di ragazzi drogati (Lire 398.800) – 1988 “SABRINA CAMPO” una ragazza di Santo Stefano Q., tramite l‟Associazione AVIS (Lire 1.120.000) – 2000 “LINA DI NARO” tramite associazione “Gruppo Giovanile Volontariato di Naro” (Lire 1.200.000) – “ BIAGIO CONTE” che si occupa di emigrati – estracomunitari – drogati etc… (Euro 375,00). Quale responsabile di tali serate voglio ringraziare tutti coloro che hanno dato vita a quest‟iniziativa di “Solidarietà di Natale” nel corso della quale si sono esibiti tanti giovani come: Luca Montalbano; i Free Vocals ; il gruppo Folk Chincana ; Filippo Giannone e i ragazzi del balletto della palestra ; Daniela Montalbano e Annarita Di
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Numero 1– Febbraio 2003 Rosa; i bambini del ballo latino-americano; i giovani Lucia Riggio, Antonella Miratola, Giuseppe Mortellaro, Liborio Curabba. Un sentito grazie alle presentatrici Marisa Piazza e Pina D‟Anna e ai ragazzi del nuovo complesso: “Alberto Pullara, Alberto Cannatella, Domenico Montalbano, Leonardo Mari-
no, Antonino Lo Monaco e Luca Montalbano. Ma un grazie di cuore va a tutti coloro che hanno contribuito alla riuscita della serata di solidarietà, nella speranza che in avvenire si possa crescere sempre più, ricordando che nella vita c‟è sempre qualcuno che sta peggio di noi. Il Presidente della Confraternita, Gaetano Carubia
In questo numero proponiamo ai lettori tre componimenti poetici. Il primo è un acrostico di Giuseppe Martorana, intitolato Cianciana. Ci piace ricordare che l‟acrostico è un componimento poetico in cui le iniziali dei singoli versi, lette nell‟ordine, formano una o più parole, come, per esempio, il nome della persona cui esso è dedicato. Il secondo componimento, Dimenticare Marzo, racchiude l‟invito a portare maggiore attenzione agli anziani, spesso dimenticati anche da chi li dovrebbe accudire attentamente. Il terzo componimento è della giovanissima Rita Maria Tallo, vincitrice nel 2002 della settima edizione del premio Nicholas Green, sezione scuola media, con la sua poesia Un atto d’amore. Nicholas era un bambino di sette anni che amava tanto la storia dell‟Italia e le bellezze naturali del nostro paese. Partito dalla California con i genitori, Reginald e Margaret e la sorellina Eleonor, visitò Firenze, Roma, Pompei. La famiglia Green, mentre percorreva l‟autostrada SA-RC, diretta in Sicilia, rimase vittima di un agguato. Era il 29 settembre 1994. Il piccolo Nicholas rimase ferito gravemente e, ricoverato all‟ospedale di Messina, morì dopo pochi giorni. I genitori, pur angosciati da tanto dolore, ebbero la forza di donare gli organi nella speranza di salvare altre persone. Per ricordare Nicholas e per favorire la cultura della donazione, la Regione Siciliana ha istituito il premio Nicholas Green, dedicato agli alunni dei tre ordini di scuola, organizzato dagli ex-provveditorati agli studi delle singole province. Gli studenti possono partecipare con prove scritte, scrittografiche, grafiche o con filmati svolti con qualsiasi tecnica.
Cianciana ( acrostico ) Cruna di spini supra li capìddri, Inestri jittàti a li so’ pedi ; Amuri pi lu figliu ca nun spiddri Nn’u cori di ‘na matri c’arrisedi: Cinniri cc’è di surfaru abbruciatu… Inzenzu pi li morti nt’e pirreri… Ammazzaru un parrinu…c’è tirruri… Nni la strata lu sangu e li prigheri, Artàru veru di nostru Signori!! Pino Martorana- Anagni ( Frosinone )
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Dimentichiamo Marzo Porgiamoci le mani Guardiamoci negli occhi Difendiamo gli anziani I nostri amati vecchi Che non hanno più amore Nemmeno per Natale. Nessuno porta un fiore, ma solo pepe e sale. Non è proprio uno sforzo Se nella grande festa, dimentichiamo Marzo, la fin della tempesta. Giuseppe Alba Cianciana, 24-12- „02
Un atto d’amore Due letti vicini, Due corpi distesi, Due cuori uniti Dal filo della speranza. Una vita finisce, Un’altra ne nasce, Da un atto d’amore Che viene dal cuore Perché non donare, Se donare vuol dire salvare? Rita Maria Tallo Pag. 13
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Numero 1 –Febbraio 2003
L
LANA
a lana dei materassi veniva lavata e ricardata in estate, quando era piacevole dormire per terra, e il sole caldo l‟asciugava in fretta. Sì, dormire per terra, sul pavimento. Vi assicuro che, sebbene fresca d‟estate e calda d‟inverno, la lana non poteva sostituire, d‟estate a Cianciana, la piastrella. Non che il clima fosse afoso, tutt‟altro. Era di collina, secco e asciutto : al sole ti strinavi, ma all‟ombra stavi da dio. Però Foto Rino Cammilleri quei tre-quattro giorni di scirocco africano, che non sapevi quando arrivavano ( solo i più anziani lo e provviste di un‟asse scanalata. Si poggiavano su sapevano, ma non erano sempre a portata di mano), grossi pietrosi, per non stare troppo chinati e affatinon te li levava nessuno. Allora si prendevano una care la schiena. Con un tubo di gomma le si riempio due cuttunine, cotonine: erano chiamate così le va d‟acqua e poi ci si metteva dentro la lana. Il saspesse coperte militari americane, rimaste in ogni pone era quello da bucato, comprato dal solito amcasa dai tempi dell‟invasione-liberazione del ‟44. bulante: una pasta marroncina cavata con una cazErano brune, pungenti e con la stella bianca statu- zuola da un grosso bidone, pesata nell‟immancabile nitense sopra. Piegate in quattro per lungo e rico- stadèra e avvolta nella poco costosa carta gialla perte da un lenzuolo, ti separavano cinque o sei ottenuta dagli stracci. Se ne prendeva una porzione centimetri dal suolo, dandoti una bastante sensazio- con le dita e si faceva la schiuma. ne di morbido. Poi, era sufficiente tenere tutto a- Naturalmente, alle frotte di bambini non pareva perto:sentivi i grilli e basta, vedevi solo il fioco ba- vero di avere a disposizione, pur tra gli urli delle gliore dell‟unica lampadina pubblica, dai quindici mamme e delle nonne, un tubo con l‟acqua e del watt, alta sulla cantunera. La mattina, dopo i galli, sapone siffatto. La plastilina era di là da venire, e al massimo sentivi qualche villano che si avviava con quel sapone ci veniva ogni sorta di creazione. alla campagna sul suo mulo. Suoni ecologici, in- Finiscila ti dissi! Ti ho detto di smetterla! Macché. somma, di quelli che non disturbavano il riposo del Dopo tre esortazioni e uno scapaccione, daccapo. giusto. (…) Alla fine della mattinata, erano tutti bagnati: le Dicevo della lana. Tutta la strada, negli stessi gior- donne, sul grembiule davanti; i bambini, dalla testa ni, lavava la lana. Era d‟uso, un uso dettato dal ai piedi. buonsenso e dall‟esperienza. La lana era uguale per Una volta si accorsero che avevo lavato gli anatutti; nessuno poteva essere geloso di un “ bene troccoli di mia nonna. Se ne avvidero quando, con generico “, come dice il Codice Civile: si svuotava- le mollette, cercavo di stenderli al sole, sulla cordino i rispettivi materassi, si metteva tutto in un uni- cella apposita, per il collo. Li avevo ben insaponati co mucchio e, alla fine, ciascuno tornava a casa con in una bagnera, sorta di grande recipiente di zinco, i suoi materassi pieni. E poi, trattandosi di dover ovale e provvisto di manici. Poi li avevo risciacstare all‟esterno, era meno noioso eseguire quati in un catu, un secchio sempre di zinco. l‟operazione in collettivo, così almeno si poteva Le povere bestie, pur esalanti bollicine, sottrattemi chiacchierare. La lana, ammassata, veniva dalle in tempo, sopravvissero. donne lavata nelle pile. Dovete figurarvi dei mezzi parallelepipedi di legno, dalle pareti svasate, sorta Tratto da Rino Cammilleri, Cianciana, Casa editridi piramidi tronche foderate internamente di zinco ce Marna, maggio 2002 http://www.sicilykult.net
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Decessi Taglialavore Antonina, vedova Vaccaro, nata a Cianciana il 7/8/1916, deceduta il 4/1/2003 Lo Monaco Rosalia in Ferraro, nata a Cianciana il 24/8/1925, deceduta il 9/1/2003 Scardino Angelo nato a Cianciana l’8/5/1906, deceduto il 20/1/2003 Marino Angela in Cannatella nata a Cianciana l’11/4/1929, deceduta il 20/1/2003 Maragliano Angela, vedova Marino, nata a Cianciana il 14/8/1919, deceduta il 28/1/2003 Cilona Francesco, nato a Cianciana l’8-12-1939, deceduto l’8-2-2003 Castagna Angela, nata a Cianciana il 13-9-1925, deceduta il 9-2-2003 Perconti Gaetana, vedova Castellano, nata a Cianciana l’1-4-1922, deceduta il 10-2-2003 D’Angelo Alfonso, nato a Cianciana il 9-9-1926, deceduto l’11-2-2003 DECEDUTI ALL’ESTERO Carubia Gaspare nato a Cianciana l’8/1/1926 deceduto a Colfontaine (Belgio) il 4/11/2002 Gusciglio Giuseppa in Pulizzi nata a Cianciana il 3-3-1932 ,deceduta a St. Chamond (Fr.) il 17-gennaio-2003
Matrimoni: Irene Greco e Franco Mule’, Chiesa Madre, Sciacca,
Nascite
Alessandro Arcuri di Angelo e di Anita Alfano nato a Monza (Mi) il 5-12-2002
23 dicembre 2002
Vittoria Ferlita di Calogero e di Rosa Maria Turturici nata a S. Stefano Q. il 19/12/2002
Stefano Angelo Salamone di Brad Angelo e di Nory, nato a Catania il 10-1-2003
Antonino Fiorino di Vincenzo e di Maria Scaglione, nato a Ribera il 18 Gennaio 2003
Martin Miguel Milano ,di Claudia e Miguel Angel Milano nato a Rosario (Argentina) il 20/1/2003
Notizie dall’anagrafe relative all’anno 2002 Maschi
Femmine
Totale
1.953
2.148
4.101
Nascite
18
9
27
Morti nel comune
17
22
39
Morti il altro comune
8
3
11
Morti all’estero
1
3
4
TOTALI DECESSI
26
28
54
Nuovi iscritti
42
44
86
Cancellati
47
40
87
1.940
2.133
4.073
56
Numero esercizi pubblici
8
Popolazione residente al 31/12/2001
Popolazione residente al 31/12 2002 Numero esercizi commerciali
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Numero 1 – Febbraio 2003
SOSTENITORI DE LA VOCE DI CIANCIANA PER IL 2003 La redazione del giornale ringrazia sentitamente i nuovi abbonati per il 2003. Un particolare ringraziamento va ai seguenti sostenitori: Sig.Santo Provenzano – Cianciana Dottor Salvatore Cuffaro – Trapani Dottor Salvatore Piazza – Cianciana Dottor Nello Paturzo – Cianciana Maestro Bernardo Martorana – Malcenise ( Vr ) Sig. Gaetano Siracusa – Villafranca Sic. ( Ag ) Sig. Antonino Gambino – Genova Maestro Piero Carubia – Cianciana Professor Giuseppe D’Anna – Cianciana Sig. Gaetano D’Angelo – Cavallasca ( Co ) Dottor Salvatore Monachino – Cianciana Sig. Francesco Miliano – Belgio Sig. Giuseppe Croce – Fano Sig. Giuseppe Bartolomeo – Maslianico ( Co ) Sig: Antonino Amato – Castelfiorentino ( Fi ) Dottor Girolamo Pellegrino – Palermo Sig. Girolamo Pulizzi – Montreal (Can.) Sig. Franco Bartolomeo – Maslianico (Co)
Prof. Pasquale Tallo – Cianciana Sig. Felice Campisi – Nomaglio (To) Sig. Vincenzo Miceli – Haine S.P. (Belgio) Sig. Salvatore Greco – Cianciana Sig. Gianni Bartolomeo – Thiméon (Belgio) Sig. Giuseppe Caruana – Carate Urio (Co) Dottor Ignazio Gagliano – S. Giovanni G. (Ag) Dottor Alfonso Reina – Adelaide (Australia) Sig. Stefano Lo Brutto – Dijon (Francia) Dottor Filippo Di Noto – Milano Sig. Giuseppe Gambino – Downsview (Canada) Sig. Onofrio La Corte – Como Sig. Luigi Bartolomeo - Maslianico (Co) Sig. Francesco Bellanca – Lucerna S.G. (To) Sig. Salvatore Canzoneri - Bologna Sig. Stefano Giambrone - Toronto ( Canada ) Sig. Francesco Amato-Cianciana Sig. Francesco Dato-Casnate (Co)
Ricette della nostra cucina : Spaghetti con il sugo di coniglio, asparagi e finocchietto Ingredienti per quattro persone : un coniglio di circa 1 kg, 350 grammi di spaghetti, lt. 2 di passata di pomodoro, grammi 150 di asparagi selvatici, un mazzetto di finocchietto selvatico, 2 spicchi d’aglio, Grammi 50 di olio di oliva, sale e pepe. Preparazione Pulite e sventrate il coniglio, tagliatelo a pezzi, lavatelo e lasciatelo asciugare. Ponete al fuoco un tegame con olio e gli spicchi d’aglio. Quando l’aglio sarà ben rosolato, levatolo dal recipiente e mettete i pezzi del coniglio, che lascerete colorire da ogni parte, insaporendoli con sale e pepe. Intanto tagliate finemente gli asparagi ed il finocchietto. Quando il coniglio sarà ben rosolato, unite la passata di pomodoro e lasciate cuocere a fuoco vivace per 5 minuti, poi aggiungete gli asparagi ed il finocchietto, aggiustate di sale e pepe e continuate la cottura a fuoco moderato per circa un’ora. In un altro recipiente fate bollire dell’acqua, mettete gli spaghetti che farete cuocere al dente. Scolate la pasta e condite con il sugo, aggiungendo pecorino o ricotta salata.
SALUTI Da Cianciana-Gaetano Ingravidi e famiglia salutano con tanto affetto la famiglia di Francesco Paolo Piazza abitanti a Roma. Da Genova-Antonino Gambino saluta Paolino Calamo, Antonino Reina, Rocco Croce, Salvatore Pendino, Gaetano Martorana, il sindaco Mario Re e la redazione del giornale. Da Cianciana– Rosetta e Paolo Termini, unitamente ai loro figli, salutano Rino Perego e famiglia. Da Winnenden (Germania)- Pietro Castellano e famiglia salutano la famiglia della sorella che abita in provincia di Parma. Da Cianciana– Eugenio Giannone e Salvatore Panepinto salutano Antonino Panepinto e Salvatore Bruno, abitanti a Montreal ( Canada ). Da Cianciana– Angela, Stefano, Sara e Salvatore Panepinto salutano la famiglia di Pasquale Gelmini, abitante a Bonate Sotto ( BG ).Gli stessi, inoltre salutano Luigi, Marta, Lorella ed Ilario Malvestiti, abitanti a Paladina ( BG ), ricordando che Gesù disse ai farisei, chi che laùra l’è semprer chèi. L’abbonamento annuale per 6 numeri costa: per l’Italia € 19, per l’estero € 21. Se volete darci di più farete parte dei sostenitori del giornale. Inviare la cifra a Panepinto Salvatore - via Cavour, 3 - 92012 Cianciana
17905977 - Conto Corrente Banca Popolare Sant’Angelo, agenzia di Cianciana, ABI-05772 CAB-82920, Conto Corrente n° 101400002499, oppure con assegno bancario (AG) - Conto Corrente Postale n°
(chèque) non trasferibile, intestato sempre a Salvatore Panepinto in busta chiusa. http://www.sicilykult.net
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