Cianciana ‘na tuttu lu munnu, tuttu lu munnu a Cianciana! Numero 2—Aprile 2002
Rino Cammilleri e la sua ultima fatica letteraria “Cianciana” G. D’Angelo antologizzato da una nota casa editrice nazionale Ricordo di Vincenzo Mandracchia a 60 anni dalla morte In questo numero
L’angolo della posta
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Il gruppo Chincana
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Cianciana di Rino Cammilleri
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Vincenzo Mandracchia
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L’Angelame
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Sostenitori/Rendiconto contributo comunale
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An Englishman Abroad
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Cianciana e lo zolfo
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Gaspare D’Angelo antologizzato
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La festa di San Giuseppe
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Lettera aperta/Come Eravamo
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L’associazione Settimana Santa
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Il salotto della poesia/Case in festa
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Almanacco
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Pasqua 1956: L’Angelame e altri. (all’interno) http://www.sicilykult.net
Numero 2 - Aprile 2002
La Voce di Cianciana
La Voce di Cianciana Periodico bimestrale di informazione e di cultura, edito dall’Associazione Culturale ―Sicily Kult‖ di Cianciana. Anno II, numero 2, Aprile 2002. Direttore Responsabile: Enzo Minio Direttore Editoriale: Salvatore Panepinto Progetto grafico e fotografia: Filippo Mattaliano Redazione: Andrea Arcuri, Antonino Arcuri, Gaspare D’Angelo, Agostino D’Ascoli, Judith Evans, Gaetana Gambino, Eugenio Giannone, Filippo Mattaliano, Nuccio Mula, Giusy Piazza, Bina Vaiana. Direzione e Redazione: via Cavour, 3 92012 Cianciana (AG) Italy. Tel. 0922-987462 Email: s.panepinto@tin.it Conto Corrente Postale n° 17905977 Autorizzazione Tribunale di Sciacca n° 5/01 del 26/09/2001. Spedizione A. P. art. 2 comma 20/C legge 662 del 23/12/96. Autorizzazione della Direzione Provinciale del PP.TT. di Agrigento, settore commerciale Stampa: Tipografia Geraci - S. Stefano Quisquina (AG). Quanto espresso dai singoli autori, negli articoli firmati, non rispecchia necessariamente l’opinione del giornale. Gli autori che sono del tutto liberi di esprimere il loro pensiero, se ne assumono implicitamente la responsabilità. © Copyright 2001 - Associazione Culturale ―Sicily Kult‖ - Tutti i diritti riservati. Senza il permesso del Direttore Editoriale, la riproduzione totale o parziale di qualsiasi parte del giornale, è vietata.
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Da Quilmes, provincia di Buenos Aires (Argentina) Alla Redazione della Voce di Cianciana, Io vorrei cortesemente inviare saluti alla mia famiglia attraverso la vostra rubrica "i lettori salutano" per il prossimo numero, sempre che possa essere possibile: Alejandro, Mabele Adolfo Di Noto salutano i cugini Dottor Filippo Di Noto e la moglie Rosetta di Milano, la zia Maria Cuffaro e tutta la famiglia. Ringrazio vivamente dell`attenzione e saluto distintamente. Alejandro Di Noto Da Lavaria con Premezzo (VA) Carissimo Salvatore, anche se con ritardo, voglio complimentarmi con te (e con tutti voi della redazione del giornalino) perchè ti posso assicurare che porta un pizzico di quella malinconia positiva che ci riporta alle nostre radici; vedi, mentre siamo a svolgere le nostre consuete faccende, eccolo arrivare.......questo giornalino che ci riunisce con noi stessi; E’ un pò come assaporare la "madeleine" di Proust.......(vecchi ricordi......) Vorrei mandare un caro saluto a tutte le persone che leggono il giornalino......vicine e lontane... Un abbraccio a tutti da Luisa Vaiana Alessi. Da Malvern-Australia Caro amico Salvatore, Abbiamo letto nel giornale la scomparsa di Rosa Restivo.Dopo 41 anni di lontananza ci ricordiamo perfettamente dei vicini di casa. Noi abitavamo al numero 6 di via Palermo. Mi ricordo che per le feste natalizie o di carnevale ci riunivamo tutti i ragazzini del quartiere : Tata Salvo, Franca Mula e tanti altri. Tuo papà suonava la fisarmonica e noi passavamo delle bellissime serate insieme. Mia mamma preparava li sfinci e si beveva il vino casereccio. Ai nostri tempi non ci facevano uscire da sole, neanche quando eravamo fidanzati. Oggi le cose sono cambiate, però io dico questo : i tempi nostri erano troppo stretti, ma quelli di oggi sono troppo larghi. Salutami la nostra Cianciana che abbiamo rivisto nel 1988, dopo 28 anni di Australia. Tanti cari saluti Caterina Cuffaro e Giuseppe Taormina. Da Wasmes (BE) Nell'ultimo numero de ―La Voce di Cianciana‖ c’era la foto della squadra di calcio del Cianciana e siccome abbiamo il bar dei tifosi della Juventus (café de la poste)vi volevo chiedere se era possibile avere la foto a colori della squadra di calcio di Cianciana, per esporla accanto a quella della Juve. Vi ringrazio sentitamente,auguri per il giornale. Ciao a tutta la redazione Abella Angelo. Da Novara– ―Je m’habille le coeur‖ à chaque fois que La Voce di Cianciana me parvient…(aurait dit A. De Saint Exupéry) ( mi vesto il cuore ogni volta che mi arriva La Voce di Cianciana… avrebbe detto A. De Saint Exupèry). Un grand merci, Salvatore. Mi hai dato ancora l’opportunità di assaporare ―un pezzo di Cianciana‖ e di ritornare e ritrovare la mia amata terra che porto sempre nel cuore. Congratulazioni alla redazione. Rosetta Ferraro
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La Voce di Cianciana
Numero 4 - novembre 2001
Verrà presentato proprio nel nostro paese, in “prima” nazionale, su iniziativa del Prof. Nuccio Mula il nuovo libro del grande scrittore e giornalista di origine ciancianese, Premio Telamone 2001
“CIANCIANA”
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restigioso appuntamento culturale, tra qualche mese (probabilmente l’estate prossima, quando nel paese di Alessio Di Giovanni ritorneranno, per le vacanze, migliaia di emigrati sparsi in tutto il mondo), per Cianciana. Il Prof. Rino Cammilleri, scrittore e giornalista di fama internazionale, Premio Telamone 2001, ha accettato, infatti, l’invito dello scrittore e nostro redattore Prof. Nuccio Mula a presentare, in “prima” assoluta, proprio nella sua terra d’origine, la sua opera più recente, in fase di pubblicazione presso la Casa Editrice Marna di Como ed intitolata, con suggestiva e lapidaria sintesi, “Cianciana”: un “viaggio di ritorno” nei luoghi della nascita e dell’infanzia che si preannuncia volume di grande spessore e di valenza pari alla corposa bibliografia a firma di Cammilleri, autore sul quale si sono favorevolmente pronunciati, in decenni di attività letteraria e saggistica, autorevolissimi esponenti della critica nazionale ed estera. Il libro sarà una “summa” della “ciancianesità”: oltre a raccogliere impressioni e ricordi di natura autobiografica, comprenderà anche un “invito alla lettura” a firma di Nuccio Mula (tra i più noti critici siciliani e di origine ciancianese) ed il compito di dare un personalissimo tocco di stile alla copertina – che raffigurerà, congenialmente al titolo ed al testo del libro, una visione ideale del nostro paese – è stato affidato al nostro concittadino Maestro Andrea Arcuri, pittore ormai riconosciuto tra i più qualificati nell’ambito dell’arte contemporanea siciliana per il suo particolare ed unico “figurativismo simbolico”. Prevista anche la pubblicazione di alcuni disegni di un altro illustre protagonista della cultura che vive, ormai da molti anni, a Cianciana: il Maestro Michele Rametta, uno tra i pochi artisti al mondo ammesso in permanenza a realizzare le sue preziose opere di ebanisteria in Vaticano. E’ ancora presto per definire e presentare i dettagli dell’importantissima iniziativa culturale, cui l’Amministrazione Comunale non mancherà, ne siamo sicuri, di garantire il suo apporto logistico: ma il Prof. Nuccio Mula, da noi consultato in proposito, oltre a garantire, già da adesso, alla manifestazione, la presenza di illustri relatori e di numerose, qualificate personalità della cultura siciliana, ci ha rilasciato anche la seguente dichiarazione: “L‟estate scorsa, mentre ero qui in vacanza, il professor Panepinto, anche come portavoce di alcuni intellettuali,mi chiese più dettagliate notizie sul grande scrittore Rino Cammilleri, di origine ciancianese, che già conoscevo ed apprezzavo come opinionista ed agiografo sulla stampa nazionale. In quella ed in altre occasioni, riferii le mie conoscenze in proposito, approfondendole con ricerche su Internet: e mi balenò subito l‟idea di proporre Cammilleri
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al prestigioso Premio Internazionale Telamone, il più importante riconoscimento per i Siciliani famosi nel mondo. In pochi mesi, si concretizzarono molte cose: Cammilleri accettò il Premio e venne ad Agrigento, nel dicembre scorso, a ritirarlo. Ebbi l‟onore di consegnargli io stesso l‟ambìta statuetta. Ma non poteva e non doveva finire qui, poiché nel corso di tante telefonate ed e-mail, Cammilleri mi aveva fatto sapere che già aveva terminato, da qualche tempo, un suo libro autobiografico. Titolo: „Cianciana‟. Roba da saltare sulla sedia, che confermò anche una mia precisa ed antica convinzione: il caso non esiste e, spesso, tutto „deve‟ accadere. Se non ci fosse stato Salvatore Panepinto a chiedermi notizie di Cammilleri, non avrei mai saputo di questo libro che tutti i ciancianesi avrebbero voluto chiedergli di scrivere e che, invece, guarda un po‟, era già stato scritto prima che io avessi l‟onore e la fortuna di conoscerne personalmente l‟Autore. Una „storia nella storia‟ che ancora mi commuove e che ha generato altri sviluppi, diretti coinvolgimenti nel progetto editoriale di altri ciancianesi, me compreso, nonché la notizia di questo incontro di altissimo livello culturale che avrò l‟onore di coordinare e di realizzare in tempi brevi, per una giornata d‟estate, all‟insegna della Memoria e del Ricordo, sicuramente indimenticabile per la sua portata di grandissimo evento culturale, per Cianciana, per la provincia di Agrigento e tutta la Sicilia. Ringrazio, quindi, Rino per aver deciso di presentare proprio qui a Cianciana – su cui saranno puntati i riflettori più luminosi della cultura e della stampa italiana e internazionale – questa sua splendida opera che lo ha ricongiunto, con la mente ed il cuore, alla terra natìa, proprio io ed altri ciancianesi desideravamo ardentemente che lo facesse, senza sapere che già, guidato dal Destino e non dal Caso, lo aveva fatto l‟Autore”. Salvatore Panepinto RINO CAMMILLERI DIVENTA REDATTORE DE LA VOCE DI CIANCIANA
E’ con immenso piacere che diamo ai nostri lettori la notizia che il grande scrittore di origine ciancianese Dottor Rino Cammilleri ha accettato la proposta di far parte della nostra famiglia, divenendo redattore del nostro giornale. La sua collaborazione darà ulteriore lustro alla nostra Voce e fungerà da stimolo per quanti altri vorranno dare il loro contributo artistico e culturale, elevando così il tenore di questa nostra piccola, grande iniziativa editoriale.
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Numero 2 - Aprile 2002
Cristo Risorto
LA RIVELAZIONE DEL SIGNORE RISORTO AI SUOI Nel giorno dopo il sabato, Maria di Magdala si recò al sepolcro di buon mattino, quand’era ancora buio, e vide che la pietra era stata ribaltata dal sepolcro. Giovanni (20, 1)
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L‟ANGELAME E LA PASQUA
a Pasqua è la festività più antica del Cristianesimo e la massima solennità per l'anno liturgico; con essa si commemora la Risurrezione di Cristo e la Redenzione. E' una delle poche festività che tutte le religioni riconoscono, anche se con significati differenti, e da sempre il giorno di Pasqua è stato accompagnato da celebrazioni religiose e laiche di notevole effetto. La festa di Pasqua è assai cara ai ciancianesi che in massa si accalcano lungo il corso del paese per assistere alle celebrazioni. Da noi il giorno di Pasqua viene preceduto da celebrazioni liturgiche e stupende rappresentazioni che iniziano già la domenica delle palme,passando per giovedì e venerdì santo, fino ad arrivare al sabato notte, quando all'interno della Chiesa madre ha inizio la veglia pasquale. L'onore di preparare i festeggiamenti pasquali, da secoli spetta alla famiglia D'Angelo, meglio conosciuta fra i ciancianesi come "l'Angilami". Secondo l'opera "canti e novelle popolari siciliani", scritta da Gaetano Di Giovanni (Palermo, 1888), già da oltre un secolo prima delle ricerche degll'autore,questa famiglia D'Angelo, oriunda da Naro,"....ha il volontario ed ereditario obbligo di celebrare la festa della Risurrezione di nostro Signore.....". Questa tradizione si è tramandata di generazione in generazione fino ad arrivare ai giorni nostri. La notte del sabato santo dopo la veglia dei fedeli, si celebra la Santa Messa, fino a quando allo scoccare della mezzanotte,in mezzo ad una scenografia di legno e cartapesta rappresentante il sepolcro di Cristo e all'innalzarsi dei
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La Voce di Cianciana canti diglorificazione si sente lo scricchiolio della pietra tombale che cadendo giù lascia allo sguardo, sempre stupefatto della gente, l'immagine meravigliosa di "Santu Sarbaturi", la cui figura sembra sorridere e gioire per la vittoria sul male. La statua di "Santu Sarbaturi" è stata scolpita, per interessamento degli eredi dell'Angelame, dall'artista Bagnasco da Palermo. La leggenda narra che originariamente la testa del Salvatore fosse rivolta verso il cielo, ma per volontà dell'angelame la posizione venne cambiata ed oggi guarda il popolo. La mattina della domenica di Pasqua, finite le celebrazioni in Chiesa, l'effige del Cristo risorto, accompagnata da quella dell'Arcangelo San Michele (Ortisei,1947), lascia la Chiesa e sulle festanti note della banda musicale si avviano appaiate verso il corso principale. Le due figure fermano il loro cammino sotto la torre dell'orologio ed ha inizio l'assai spettacoloso "'ncontru". Così l'angelo San Michele dopo aver rivolto un inchino al Redentore, si avvia, passando in mezzo a due ali di folla, verso la Madonna, per riferirle che suo figlio è risorto, ma la Vergine Maria, vestita di scuro in segno di lutto, non crede all'annuncio e lo manda via. Tutto questo si ripete per tre volte, fra l'attesa dei ciancianesi, fino a quando al terzo "viaggiu", la Vergine Maria crede all'angelo e abbandonate le vesti nere si avvia di corsa verso il figlio Risorto, abbracciandolo fra gli applausi di giubilo della gente accalcata sulla scalunata, lo scoppio di mortaletti ed il volo di colombi; il tutto fra le note gaudiose della banda che inneggia l'inno papale. Dopo "lu 'ncontru", le tre figure seguono in processione per le vie del paese, passando davanti alle nostre tre Chiese le cui campane rintoccano in modo festoso. Il corteo volge al termine davanti la Matrice dove dopo un saluto alla folla le tre effigi entrano in chiesa sulle musiche festanti della banda. La grande emozione che "lu 'ncontru" fa provare a tutti i ciancianesi non è semplice da descrivere con le parole; vi invitiamo a viverla di persona,in piedi, fra la gente sulla scalunata e sutta lu ralogiu. La Pasqua a Cianciana è tutto questo, che si configura " cu lu 'ncontru e l' Angilami"; così è stato per secoli e così sarà, finchè Dio vorrà.......... Massimo D'Angelo
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La Voce di Cianciana Di Dave Justice
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he disaster zone was behind me now and hunger was conquering all fear; I had been out of bed for nearly an hour and still no sign of breakfast. I was determined to move on in my quest to eat – but where? I was lost, totally lost and without the faintest clue as to where the supermarket was and more to the point, what an Italian supermarket sign looked like, I couldn‟t read it even if I found one, despair filled me. My sense of hopelessness and indecision must have shown for an elderly gentleman, obviously concerned by my bewildered look, approached me. In my best Italian accent I said “Supermarket” and his eyes lit up, he began babbling incoherently and waving his arms and pointing. – I took that to mean he knew where it was. The next shock of my holiday came to me then when the man took my arm, linked it and began escorting me down the road. Never in England to men touch other than to hand shakes but this man was holding my arm as he would a woman! Was he gay? I asked myself, was I being led to a seedy den of iniquity to suffer a fate worse than death? My fears again grew and in the worst possible way. I sighed with relief as we turned the corner of the street and in front of me was, at last, what looked like - a supermarket! It was with even more relief that I left the helpful but doubtful man and entered the shop. By looking at the pictures on the tins and packets I managed to select the items that I needed and went to the cash desk, then the awful truth dawned on me, I couldn‟t understand the money either. In desperation I simply offered a handful of money to the assistant, resigning myself to the fact that I would be ripped off, just as I would be in England. To my great surprise the assistant took only what money was necessary, pointing to the cash register to assure me that the price asked was all she had taken. In England they would have taken some for themselves as well. Renewed in my faith of the Sicilian people I came out of the supermarket to find – the doubtful gay sitting on the steps waiting for me. It then dawned on me that he was after all a queer but a genuine and helpful man that had gone out of his way to help a total stranger. But his kindness didn‟t end there, he escorted me again (with me cringing at the arm holding) all the way back through the town. Only when the man was assured that I knew my way back to the house at which I was staying did he release my arm and bid me farewell. That act of kindness I remember to this day, never could it happen in England, people there are too busy thinking of themselves to help others. It firmly killed the myth that Sicilians would „sell their own grandmothers if the price was right‟. Heartened by the items in my shopping bag and the warmth of the Sicilian people I determined to enjoy the rest of my stay here. Read of it in the next issue of – The Voice of Cianciana.
© Copyright. D. R. Justice 2002 http://www.sicilykult.net
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desso che la zona del disastro era alle mie spalle, la mia paura fu impossessata dalla fame. Ero sveglio da più di un‟ora e non sapevo come fare colazione. Decisi di continuare nella ricerca di mangiare qualcosa, ma dove?. Ero perso, completamente perso senza la minima idea di dove si trovasse un supermercato o di come fosse l‟insegna di un supermercato, e anche se ne avessi trovato uno, non l‟ avrei capito, quindi fui preso dalla disperazione. Il mio senso di indecisione e disperazione doveva essere stampato sulla mia faccia perché si avvicinò un anziano signore, preoccupato dalla mia espressione di smarrimento. Nel mio miglior accento italiano, dissi “Supermercato,” e i suoi occhi si illuminarono, cominciò a borbottare incoerentemente e ad agitare le mani, puntando le dita. Capii che sapeva dove potevo trovarne uno. Poi, il signore mi prese sotto braccio e cominciò a scortarmi per la strada. Che choc! In Inghilterra, un uomo non toccherebbe mai un altro tranne per darsi la mano ma questo signore mi teneva come avrebbe fatto con una donna! Era per caso gay? Mi chiesi se mi stava portando in qualche squallido covo di malvagità? Ancora una volta fui preso dalla paura. Feci un sospiro di sollievo quando girammo l‟angolo e finalmente davanti a me vidi ciò che sembrava un supermercato. Fu ancora con sollievo che lasciai il signore disponibile ma equivoco e entrai nel negozio. Guardando le immagini sulle scatole e sui pacchetti, trovai quello che mi serviva e m‟incamminai verso la cassa. A quel punto mi resi conto che non conoscevo neanche i soldi. Non sapendo cosa fare, offrii alla cassiera un pugno di soldi rassegnandomi al fatto che sicuramente avrebbe preso più del dovuto come sarebbe successo in Inghilterra. Invece, con mia grande sorpresa, la cassiera prese solo la somma necessaria facendomi vedere la cifra sulla cassa per assicurarmi che non ero stato derubato. In Inghilterra ne avrebbero preso anche un po‟ per loro stessi. La mia fiducia nel popolo siciliano era oramai totale; uscii dal supermercato e trovai il signore equivoco ancora sugli scalini che mi aspettava. Allora capii che era, si, un signore un po‟ strano ma così genuino e così disponibile che si era fatto in quattro per aiutare un completo sconosciuto. E la sua gentilezza non finì lì. Mi scortò di nuovo ( io ancora imbarazzato dall‟essere preso sotto braccio) per tutto il paese e non mi lasciò finché non si fosse assicurato che sapevo come arrivare alla casa dove soggiornavo. Ricordo tutt‟ora quell‟ atto di gentilezza. Non sarebbe mai successo in Inghilterra – la gente lì è troppo presa per pensare agli altri. Uccise definitivamente l‟idea che “i siciliani ammazzerebbero le loro stesse nonne se il prezzo era giusto.” Rincuorato dalla spesa che avevo fatto e dal calore dei siciliani, decisi di divertirmi per il resto del mio soggiorno. Leggete il prossimo numero di “La voce di Cianciana.” Traduzione di Judith Evans D’Angelo, Università di Bergamo
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Numero 2 - Aprile 2002
La Voce di Cianciana
PRESTIGIOSO RICONOSCIMENTO PER IL POETA CIANCIANESE GASPARE D'ANGELO. LA SUA LIRICA "VALLE DEI TEMPLI",FACENTE PARTE DEL VOLUME FRAMMENTI DI MEMORIA,E' STATA INSERITA NELL'ANTOLOGIA DELLA SANSONI ACCORDI, LE STRUTTURE DEL TESTO A CURA DI DOROTEA COTRONEO. LA POESIA SI TROVA A PAGINA 189, DOPO PIANTO ANTICO DI GIOSUE’ CARDUCCI E L’INVETRIATA DI DINO CAMPANA. LA RIPORTIAMO, CON L’ANALISI TESTUALE, PER COME E’ STATA INSERITA.
GASPARE D’ANGELO VALLE DEI TEMPLI La Valle dei Templi è la famosa Valle di Agrigento, in cui si snodano i templi forse più belli che i Greci ci abbiano lasciato in Italia. Gaspare D’Angelo (Cianciana - Agrigento, 1959), legato alla sua terra anche nella lontananza, non può fare a meno di scoprire, dietro il paesaggio immobile e silenzioso, il dramma di un silenzio e di un’immobilità di natura sociale e politica, che impedisce cambiamenti positivi e infonde un senso di morte sterile alla Valle. È’ muta la Valle. Antichi sterili silenzi antiche taciturne pietre. Le stesse quiete pietre, le stesse quiete tombe. E l'assenza di rumore e l'assenza di frastuoni, in questi templi d'altri tempi, rende ancora muta la Valle. Ma quando muta la Valle? (Gaspare D'Angelo, Frammenti di memoria, Cultura Duemila Editrice, Ragusa 1993) Conoscenze Che posto nel verso deve occupare una parola per essere in rilievo? Che differenza c’è tra inversione ed iperbato? Che vuol dire chiasmo? Che cos’è un’anafora? Competenze Scrivi la parafrasi della poesia Individua le ripetizioni di parole e indica per ognuna di che tipo di ripetizione si tratta. http://www.sicilykult.net
Capacità Nella poesia c’è il gusto del gioco di parole. Individua con quali vocaboli, in che cosa essi differiscono e cherelazione di significato si stabilisce tra loro. Commenta la poesia, specificando che significato assume nel contesto la parola “muta” e perché i silenzi sono sterili. Gaspare D'Angelo, di Pino Saverio e di Rosalia Chiazza, nostro redattore, è nato nel 1959 a Cianciana (Ag), ha compiuto i propri studi a Londra, Leeds e a Palermo presso la cui Università ha conseguito la laurea in Lingue e Letturature Straniere. Ha intervistato Lawrence Ferlinghetti. uno dei massimi poeti della Beat Generation americana, ed il grande drammaturgo inglese Edward Bond. Ha pubblicato presso Sintesi Bond nella nuova scena inglese. E' membro di giuria in diversi premi letterari e sovente legge e commenta sue poesie in programmi radiofonici e televisivi. Come giornalista collabora con le maggiori testate giornalistiche nazionali ( La Repubblica, L’Unità, La Stampa) ed è redattore di Settegiorni. Ha tradotto Patch Adams e i suoi lavori di comicoterapia, in collaborazione con Jacopo Fo ed il premio Nobel Dario Fo. Nel 1993 ha pubblicato presso Cultura Duemila Frammenti di memoria, con prefazione di Franca Zanetti, la sua prima raccolta di poesie e racconti, e nel 1996 Sciogliendo Rugiada edizione Momenti - Ribera (AG), con prefazione di Jacopo Fo. Ha vinto diversi premi letterari. RIcordiamo soltanto il Premio Nazionale di Poesia Dialettale a Sogliano Cavour nel 1995 con la toccante Falcone e le Ali. Nella biblioteca comunale di Cianciana sono consultabili i suoi volumi, i suoi articoli ed una videocassettasu degli incontri di poesia tenuti da D’Angelo per Bergamo TV. Vive a Bergamo dove insegna Lingua e Civiltà Inglese agli Informatici dell’ITIS “Paleocapa”.Impegnato nell’Associazionismo e nel Volontariato è anche componente del direttivo provinciale della CGIL Scuola di Bergamo. I suoi frequenti ritorni in Sicilia sono fonte di ispirazione per ulteriori lavori. S.P.
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La Voce di Cianciana
Numero 2 –Aprile 2002 Intervista al prof. D’Angelo
Abbiamo approfittato di una sua breve visita nella terra natia, in occasione delle festività pasquali, per fare a Gaspare D'Angelo questa intervista : D. Professor D'Angelo, sappiamo che sei costantemente impegnato sul fronte culturale e creativo. Possiamo sapere se sei attualmente alle prese con qualche nuovo lavoro? R. Sì, ho appena completato un nuovo romanzo, il cui scenario è Cianciana, e mi sto attivando per pubblicarlo. D. Cosa provi rivedendo la tua cittadina? R. Non assistevo alla Passione di Cristo da ben 16 anni, il che mi ha riportato indietro nel tempo, allorquando, all'età di 15 anni recitai la parte di Ponzio Pilato.Ricordo che nella confusione, prima di andare in scena, non si trovavano i sandali e mi presentai con un enorme paio di scarponi! Oggi è tutto migliorato. Complimenti a tutti quelli che si impegnano in questa Settimana Santa. Ho provato una profonda emozione anche nel riascoltare il lamento, nella sua straordinaria autenticità. D. Qual è il rapporto tra la terra in cui sei nato e la terra dove ormai vivi da parecchi anni? R. Chi abita lontano dal luogo dove è nato e cresciuto, vive sempre una doppia dimensione. Ti porti sempre con te il tuo vissuto che interagisce col quotidiano. Ma le molteplici esperienze fanno nascere sempre qualcosa di nuovo, in chiave positiva. Salvatore Panepinto Carissimi Concittadini, abbiamo intenzione di ricostruire la storia dell'emigrazione ciancianese nel mondo. Almeno vogliamo tentare e per questo ci serve il Vostro aiuto. Accanto alla storia della zolfara, a fatti più o meno grandiosi, ad episodi piccoli o di poca importanza (per gli altri), l'emigrazione, che negli anni ha svuotato il nostro paese, rappresenta una pagina importantissima, seppure dolorosa della nostra vicenda umana. Non è giusto ignorarla. Aiutateci. Quando siete andati via da Cianciana? Perché? Perché avete scelto la nazione nella quale adesso vi trovate? Chi è arrivato prima di voi e quando? Quanti sono i Ciancianesi che abitano nella vostra zona? Quali sono stati i problemi d'inserimento? Cosa fanno i vostri figli? Avete mantenuto antiche abitudini etc? Potete offrirci il vostro contributo di conoscenze ed esperienze, scrivendo alla Redazione de La Voce di Cianciana, oppure direttamente a me (Eugenio Giannone, via Rossini,16 - 92012 Cianciana), anche per e-mail (gaelacor@tin.it). Vi ringrazio e Vi auguro ogni bene. Cordialità Eugenio Giannone COME ERAVAMO
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Parrocchia del Carmine 30 Gennaio 1958
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La Voce di Cianciana
Numero 2 – Aprile 2002
Carusu di surfara di Agostino D’Ascoli
“IL RIFUGIO DEL POETA” di Enzo La Corte E‟ un uomo solitario nelle cose sbrigativo ma sempre pensieroso che non ha mai risposto. E‟ calmo esternamente, ma ribelle internamente. Sa cosa vuole e quasi sempre l‟ottiene. Sul Monte Pellegrino il suo rifugio ha trovato. Con quell‟aria purissima, disteso e beato. Gli manca la compagna per essere felice e sfoga i suoi bollenti spiriti a pensare se lei l‟avesse accanto. E‟ un rifugio solitario che respira amaramente tutto quello che gli passa dalla mente. Respira profondamente quell‟aria tanto gaia che la donna dei sogni, di fronte gli appaia.
Un amico ti fa sentire meno povero, tanti amici ti fanno sentire più ricco. AMARE L’AMICIZIA di Francesco Dato E‟ bello sapere che c‟è. Se lui non chiama io so che m’aspetta E quando mi chiama io vado di fretta Ma in verità lui spesso, m‟invita E in quelle ore ci vivo la vita. I miei amici sono persone educate, Per meglio dire, persone vissute, La formula nostra è un grande rispetto Che spesso, diventa una forma d‟affetto E‟ un privilegio sapere che c‟è Quel caro amico che veglia per me.
SOUVENIRS di Rosa Ferraro I grandi amori le tenere emozioni le vere amicizie i profondi dolori i piccoli grandi/segreti le fragili bugie le pure verità le traboccanti gioie I pensieri più reconditi le parole taciute le canzoni più cantate le poesie non scritte quelle recitate i giorni non vissuti i minuti non goduti le occasioni perse i traguardi agognati le preghiere non recitate le grazie non ricevute… IL TEMPO non li porta via con sé! li cura li protegge li custodisce come un fiore prezioso. ogni giorno per tenerli in vita per dissetarli aggiunge una goccia nel mare infinito della vita. IL VENTO li culla li accarezza li fa trepidare e fremere E TU VIVI giorno dopo giorno attimo dopo attimo istante dopo istante assaporandoli sempre più custodendoli coccolandoli nascondendoli nella parte più profonda del tuo cuore.
Carusu di surfara un picciliddru… Deci anni e forsi menu, criaturi! Un corpu malu fattu e sicculiddru Signu evidenti di li so‟ svinturi. Carusu di surfara acchiana e scinni E trasi e nesci, figliu di surfara. Ancora „n aciddruzzu senza pinni Cu‟ l‟occhi tristi e la vuccuzza amara. Carusu di surfara un cunnannatu Di lu pititto e di la mala sorti Chi nesci di lu „mpernu carricatu Accumpagnatu sempri di la morti. All‟occhiu di lu suli un cardiddruzzu Chi cante, frisca, e grida : “amuri, amuri…” E nn‟a lu scuru funnu di lu puzzu Un suspiratu: “aiutami, Signuri!”
Plomari (Lesbo) 9/8/2001
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Numero 2 –Aprile 2002
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Il complesso Chincana
ostituito da Angelo e Domenico Montalbano, rispettivamente di 18 e 14 anni, da Dario Raffa e da Gigi Loria, entrambi di anni 17, il complesso Chincana si è costituito 5 anni fa, per iniziativa di Angelo. Fin da subito i ragazzi si sono indirizzati verso un tipo di musica particolare : quella popolare siciliana. La scelta scaturisce dall‟aver fatto parte di un gruppo folcloristico, che ha consentito loro di conoscere ed apprezzare, attraverso un‟attenta ricerca, i brani migliori della nostra tradizione musicale.Numerose sono state le esibizioni nel nostro territorio e non sono mancati gli apprezzamenti per i quattro ragazzi. Ricordiamo per esempio le loro esibizioni alla Sagra della pesca di Bivona negli anni 98-99-2000; alla Sagra dell’Olio di Lucca Sicula; alla Sagra del mandorlo in fiore, con il gruppo del noto cantante agrigentino Gian Campione. I modelli di riferimento del gruppo Chincana sono La Taberna Mylaensis di Milazzo, la grande Rosa Balestrieri ed il noto gruppo agrigentino dei Dioscuri, il cui componente Edoardo Cicala ha propiziato una loro
La Voce di Cianciana esibizione presso l‟emittente Teleacras, che ha fornito loro la possibilità di farsi conoscere ulteriormente. I nostri ragazzi suonano più di uno strumento : Domenico la chitarra, lu friscalettu ed il clarinetto; Angelo il tamburo, la chitarra ed il mandolino; Gigi la chitarra ed il marranzano, Dario la chitarra ed il mandolino.Da quando i ragazzi stanno insieme hanno affinato sempre più la loro arte e, terminata la prima fase meramente esecutiva di brani altrui, il prossimo passo è stato quello della composizione. I Chincana hanno musicato alcune liriche di poeti ciancianesi,come, ad esempio, Nni ssa vanedda to', donna galanti di don Salvatore Mamo; A Pippo Fava e Cianciana di Gaspare D’Angelo (di cui pubblichiamo lo spartito musicale); e “arrangiato” Arsira cci passavu di ssa strata, canto popolare raccolto da Agostino D‟Ascoli. .La loro ultima fatica è stata l‟incisione di un C.D.con ben 13 brani. I ragazzi hanno passione e talento e sicuramente sapranno regalarci in futuro ottime performances.
Cianciana* Accascjatu ti viju Paisi miju, Quannu di nti lu campu Ti taliu. A li voti mi pari affrittu Atri voti allegru, Ma tu si sempiri fermu, Sugnu j ca tremu. Nni lu spissuQuannu li nuvuli cadinu A la cruciÈ comu si sintissi ddri vuci, Chiddri ca ad una ad una
Fannu lu lamentu E li fogli ca s‟annacanu A lu ventu. Mi piaci nti stu postu Taliari, Talari e pinzari… Ma po‟ chi cc‟è di fari ? Saccju ca mi nni haju a jri Ma chissà nun n‟è scappari.
* Tratta da Gaspare D’Angelo Frammenti di memoria,1993
(traduzione) Cianciana Accasciato ti vedo, paese mio,/quando ti guardo dal campo./Certe volte mi sembri afflitto/altre allegro,/ma tu sei sempre immobile,/sono io che tremo./Spesso quando le nuvole/sfiorano il Calvario,/mi pare di sentire quelle voci./Quelle che ad una ad una fanno il lamento,/ e le foglie che si dondolano al vento./Mi piace da questo luogo,/guardarti/guardare e pensare…/Ma poi che c‟è da fare?/So che devo andare/ma questo non è scappare./
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Numero 2 - Aprile 2002 A 60 ANNI DALLA SUA SCOMPARSA
RICORDANDO VINCENZO MANDRACCHIA MEDAGLIA D’ARGENTO AL VALOR MILITARE, MORTO IN RUSSIA NEL 1942
Vincenzo Mandracchia
V
Il Picchetto saluta le spoglie del Mandracchia
incenzo Mandracchia, quarto di un famiglia di sette fratelli, è nato a Cianciana il 6 gennaio 1921. Persona onesta e laboriosa, tutte le mattine si alzava prestissimo per recarsi ai Casotti per procacciarsi, quando andava bene, qualche giornata di lavoro come bracciante agricolo. La sorella ci testimonia la sua contentezza quando egli riusciva a portare a casa qualcosa da mangiare per lui e per tutta la famiglia. Poi lo scoppio della seconda guerra mondiale, l’abbandono del paese e degli affetti familiari per essere arruolato al 79° reggimento fanteria “Roma”. Saputa la notizia della sua imminente destinazione sul fronte russo, scrive una lettera alla mamma, esprimendole il grande desiderio, prima di partire per la Russia, di tornare al paese per una breve licenza e rivedere i suoi cari. Ma per rendere possibile ciò, chiedeva altresì alla mamma di inviarle il denaro necessario per il viaggio.In famiglia non c’erano disponibilità finanziarie e la mamma andò a prendere in prestito i soldi necessari, che inviò subito al figlio Vincenzo. Non ci fu tempo per la licenza e il soldato partì, dopo aver spedito a casa il denaro ricevuto. Il 22 agosto del 1942, nei pressi del fiume Don, Vincenzo Mandracchia eroicamente immolava la sua vita, colpito da una bomba di mortaio. Finita la guerra, il Presidente della Repubblica ha conferito al Mandracchia la Medaglia d’Argento al valor militare “alla memoria” con la seguente motivazione : Al Fante Mandracchia Vincenzo, da Cianciana, classe 1921 Porta fucile mitragliatore, durante un violento attacco nemico, per meglio dirigere il tiro contro gruppi avversari, si metteva in piedi completamente allo scoperto e, facendo sostegno con l’avambraccio sinistro al fucile mitragliatore, apriva fuoco efficacissimo contro gli attaccanti. http://www.sicilykult.net
Ferito una prima volta, continuava valorosamente a combattere fino a quando, colpito in pieno da una bomba di mortaio, lasciava la vita sul campo. Dalla sua morte, per ben 56 anni, le sue spoglie mortali hanno riposato presso il cimitero campale di Ssingin. S.P. Il VIAGGIO VERSO CIANCIANA Nell’ottobre 1998, dopo lunghe trattative tra le autorità italiane e russe, finalmente si arriva ad un accordo per riesumare le salme dei caduti e portarle in Italia. Il 4 dello stesso mese l’urna del Mandracchia e di altri 155 soldati arrivano a Roma, per essere custodite al “Verano” Il 20 novembre Cerimonia di accoglienza ed onoranze in Piazza della Repubblica. Nel marzo 1999 Palermo accoglie le urne di dieci soldati siciliani, tra cui Mandracchia. Nella Cattedrale è stata organizzata dal comando militare una solenne cerimonia per dare l’estremo saluto ai resti mortali dei nostri soldati. Il corteo muove da Palazzo Sclafani, sede del comando militare della Sicilia. Le urne dei caduti vengono portata a braccio dai militari .del presidio di Palermo: Seguono il comandante, i gonfaloni delle città di origine dei caduti, i sindaci (per Cianciana il sindaco Mario Re) ed i parenti. Dopo alcuni giorni l’urna del Mandracchia arriva finalmente a Cianciana, accolta dai familiari, dalle autorità, da ex combattenti e da una moltitudine di ciancianesi. La Messa in suffragio del nostro soldato viene officiata da Padre Ferraro. Terminata la commovente cerimonia i resti mortali del Mandracchia vengono trasportate al cimitero per essere inumate nella tomba di famiglia.
S.P
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Numero 2 - Aprile 2002
A sinistra un momento della cerimonia della Matrice di Cianciana. In alto le stellette e l’anello del Mandracchia, cimeli consegnati alla famiglia. LA MORTE DI UN BAMBINO GIGANTE Nino Vaiana si chiamava per gli amici e conoscenti; all’anagrafe invece Giovanni Vaiana. La sua morte improvvisa ha addolorato profondamente la Comunità ecclesiale e l’intera cittadinanza ciancianese. Era il penultimo giorno delle Quarantore e Nino Vaiana si trovava in Matrice per prestare il suo consueto servizio: Mi accorsi che non stava bene e lo mandai a casa a riposare. Nessuno si aspettava una fine imminente. Durante la notte avvenne il decesso. Nino Vaiana era molto robusto, quasi un gigante. Il suo animo, però, era semplice come quello di un fanciullo. Durante i suoi anni di servizio in Matrice si fece apprezzare per la sollecitudine nell’accogliere le richieste dei fedeli, per la sua umiltà ed anche per il suo umorismo. Alla Messa esequiale prese parte molta gente per testimoniargli il proprio affetto. Sacerdote don Filippo Ferraro
La redazione de “La Voce di Cianciana” ringrazia sentitamente i suoi abbonati. Un particolare ringraziamento va ai seguenti sostenitori: Da fuori Cianciana Carubia Leonardo Australia Dato Francesco Casnate La Corte Onofrio Como Dott. Gagliano Ignazio S. Giovanni G. Taormina Francesco Maslianico Ciaravella Bondì Giuseppe Mombaruzzo Prof. Cuffaro Giuseppa Udine Marino Leonardo Cernobbio Cimino Giovanni Inghilterra Savarese Giuseppe Belgio Soldano Domenico Rive de Gier (F) Lala Antonino New-York U.S.A. Gambino Antonina Civezza Vizzi Ignazio Parma Dott. Salvatore Cuffaro Trapani
Pulizzi Girolamo Canada Greco Gaspare Canada Greco Vincenzo Canada Greco Giuseppe Canada Piro Gaspare Maslianico Perconti Carmelo Cernobbio Dott. Pellegrino Girolamo Palermo Croce Giuseppe Fano Provenzano Giovanni Carate Urio Gambino Giuseppe Canada Bartolomeo Gianni Belgio Giambrone Stefano Canada Panepinto Antonino Canada Bruno Salvatore Canada Canzoneri Salvatore Bologna D‟Angelo Giovanni Cantù
Greco Alfonso Appiano Gentile Amato Antonino Castelfiorentino Giannone Lina Pane Prato Miceli Vincenzo Belgio Da Cianciana Dott. Salvatore Monachino Pendino Caterina Vaiana D‟Angelo Gerlando Suor Rosa Vizzì Suor Ninetta Martorana Rag. Franco Ciraolo FOOD MARKET di A. Giannone Siracusa Gaetano Prof. Leonardo Mauceri Grassadonia Diego materiale edile
Rendiconto del contributo del comune di Cianciana per l’anno 2001. Nel mese di luglio dell‟estate scorsa ci è stata recapitata da parte dell‟amministrazione comunale una lettera, spedita oltre che alla nostra a tutte le associazioni operanti nel nostro paese.La lettera di cui sopra chiedeva l‟eventuale disponibilità a voler organizzare delle serate ricreativo-culturali, nell‟ambito dell‟estate ciancianese. L‟associazione culturale Sicily Kult ha aderito all‟iniziativa animando le seguenti cinque serate: 1) Serata musicale in piazza Orologio del gruppo riberese Gli Albatros con una spesa di £ 3.000.000; 2) Serata per gli emigrati in piazza Orologio con una spesa di £ 480.000; 3) Serata musicale del gruppo musicale denominato “Free Vocals” con una spesa di £ 1.500.000; 4) Commedia Lu curtigliu di li Raunisi della compagnia Aromi di Sicilia, in piazza Alessio di Giovanni con una spesa di £ 2.800.000; 5) Presentazione e distribuzione a Cianciana e fuori del libro di Don Salvatore Mamo Lu Vancelu Nicu con una spesa di £ 481.000; Altre spese £ 80.000. Totale spese £ 8.331.000. Successivamente l‟Amministrazione Comunale ha dato all‟associazione un contributo di £ 12.000.000. Pagate le spese all‟associazione sono andate £ 3.669.000. L‟associazione ha deciso di acquistare un computer con modem, masterizzatore, scanner, una stampante A4 e una fotocamera digitale, per una spesa di £ 4.288.000. Il presidente dell‟associazione Agostino D‟Ascoli. http://www.sicilykult.net
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Cianciana e lo zolfo (pagina a cura di Monica ed Eugenio Giannone) ELENCO DELLE MINIERE CIANCIANESI Zolfara Falconera Cappadona Cappadona Gruppo Falconera Guida Mormino Savarini Polizzi* Tamburello Balata Ciniè
Proprietario nel tempo Marsala Francesca in Vecchio (Gruppo Falconera) " Vari F.lli Curreri- F. Maccuglia Francesco Mormino Francesco Alfieri & C. F.lli Curreri " " ? ?
Contrada Falconera varie " " " " Territorio di Bivona Territorio di Alessandria d. Rocca
*(ne Il Museo Mineralogico Paleontologico e della Zolfara, testi di B.Baldanza, V. Burgio, V. Di Maria, Fotografie di A. Pitrone, Sciascia ed., Caltanissetta-Roma,)
Pipituna-Stradella, Passarello, Passo di Sciacca, Pizzuta, Feudotto, Macaluso erano i nomi di altre miniere ciancianesi, appartenenti al gruppo Falconera o di proprietari vari e piccoli esercenti. Alcune si dimostrarono in breve tempo poco produttive e antieconomiche. Altre ebbero vita ancora più effimera.
Lu cantu di li surfari* Poviri surfarara sfurtunati, comu la notti jornu la faciti! Cu trentacincu grana chi vuscati Subitu a la dispensa vi nni jiti. E, si pi sorti, caditi malati, pi li 'spitali subitu partiti… Faciti tistamentu…e chi lassati? Un strazzu di marruggiu, si l'aviti. **
“...e nni lu scuru fuma lu carcaruni…” (Alessio Di Giovanni)
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*E’ il canto ciancianese degli zolfatari, modellato da Pasquale Alba sui versi di una canzone popolare in voga a Palermo attorno al 1848 e dedicata ai fornai, anch‟essi lavoratori nella notte. ** In alcune versioni, dispensa del 4 verso suona taverna, l’ultimo rigo nel seguente modo: lu palu e lu picuni, si l‟aviti.
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LA FESTA DI SAN GIUSEPPE
L A
a caratteristica di ogni ricorrenza è costituita, come si sa, dal rispetto delle tradizioni, così come ci sono state tramandate dai nostri avi. A volte però si presentano delle novità che si innestano nel solco della tradizione, in un armonioso equilibrio. E’ quello che è successo quest’anno a Cianciana per la festa del patriarca San Giuseppe, padre putativo di Gesù e Sposo di Maria. Per iniziativa del Comitato, costituito da Giovanna Panarisi, Mariella Traina e Angela Mattaliano e presieduto da Don Francesco Gambino, tutti i luoghi pubblici del paese sono stati addobbati con delle palme, abbellite con agrumi e nastrini, a forma di arco, alla cui sommità campeggiava l’immagine di San Giuseppe. Questa iniziativa, pur nella sua semplicità, è stata da tutti oltremodo apprezzata, e ha dato un colore tutto particolare all’intero paese.Per il secondo anno consecutivo la tavola principale è stata allestita negli ex locali del Municipio di Cianciana (ex convento dei frati minori). Tantissime persone hanno fornito la loro collaborazione sia all’allestimento della tavola sia alla preparazione delle pietanze.
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nche questi locali sono stati abbelliti con delle palme che simboleggiano l’entrata di Gesù Cristo in Gerusalemme,la Domenica delle Palme. Giorno 19 la tavola è stata visitata da tantissime persone che hanno degustato le nostre pietanze tradizionali (sfinci, cavateddri e le varie fritture di verdure). Quest’anno il simulacro di San Giuseppe è stato portato in processione sulla “vara antica”, recentemente restaurata, da un folto gruppo di giovani, che si sono avvicendati durante la processione. La sacra famiglia quest’anno è stata impersonata da: Teresa Tomasino la Madonna, Luigi Cicero Gesù Bambino, Salvatore Pace San Giuseppe. Angela Mattaliano
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L’ASSOCIAZIONE SETTIMANA SANTA
UN’ IMMAGINE DEL PROCESSO DEL VENERDI: GESU’ CRISTO E PONZIO PILATO
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’Associazione Settimana Santa-Cianciana nasce con atto costitutivo il 20 aprile 1994 per volontà ed impegno di un gruppo di 12 giovani ciancianesi, cresciutisi nella idealità religiosa e cristiana. Attualmente i soci dell’Associazione sono 54. Le motivazioni che portarono alla costituzione dell’associazione furono e sono quelle di vivere il messaggio evangelico del Cristianesimo, integrandolo con manifestazioni drammatizzate e pubbliche. Attività portante dell’Associazione è la ricerca, la valorizzazione e la rappresentazione scenica dei riti religiosi e delle tradizioni popolari della Settimana Santa, dalla Domenica delle Palme alla Domenica di Pasqua, con particolare attenzione al Giovedì e Venerdì Santo. Il terzo giovedì di ogni mese è dedicato alla riunione mensile, durante la quale vengono trattate e sviluppate tematiche inerenti la cultura religiosa. Le manifestazioni della Settimana Santa Durante la settimana della Pasqua l’Associazione dà il meglio ed il massimo della propria attività nelle rappresentazioni del Giovedì e del Venerdì,cui assiste la coralità del popolo dei fedeli ciancianesi, ai quali si aggiunge una folla di persone dei paesi viciniori. Lo spettacolo è quanto di più suggestivo si possa immaginare, tanto che per lo spettatore spesso i confini tra finzione e realtà si allentano fino a quasi coincidere. L’Associazione riprende e sviluppa l’attività iniziata dal Centro Turistico Giovanile già nel 1965, quando si iniziò a portare a spalla le statue dell’Addolorata e del Cristo ad opera di un ristretto numero di “soldati” in costume romano. Fino al 1975 non ci furono modifiche di particolare rilievo. Nel 1976 si ha una svolta, sempre per iniziativa del Centro Turistico giovanile e di don Giuseppe Ciaravella, arciprete della Matrice. Per la prima volta accanto alle funzioni religiose si svolge una Via Crucis Vivente. L’esperienza durerà fino al 1988. I soldati romani diventano decine, i costumi diventano più curati, i personaggi storici dei momenti evangelici vengono impersonati da soci del C.T:G.. http://www.sicilykult.net
Quando la manifestazione aveva raggiunto alti livelli di popolarità, successe che per diverse motivazioni, non imputabili a mancanza di interesse da parte del C.T.G., dal 1989 al 1993 si ha la mancata rappresentazione vivente della Settimana Santa. La richiesta popolare è sincera e immediata : da ogni parte si richiede di colmare quel vuoto, ripristinando la Via Crucis Vivente Sono anni di lavorio, di riflessione, di ricerca di nuove motivazioni e determinazioni. Promotori della rinascita delle manifestazioni e rappresentazioni legate alla Se timana Santa sono nel 1994 alcuni giovani provenienti dalle fila del disciolto C.T.G. in unione con altri giovani ciancianesi, tutti motivati per ridare vita ad una associazione finalizzata alle rappresentazioni pasquali. Così nasce l‟Associazione Settimana Santa. Il Giovedì Santo Il Giovedì Santo è la prima giornata in cui l’attività esterna dell’Associazione coinvolge ed interessa l’intera comunità ciancianese con la rappresentazione del Martorio. Inizialmente nel 1968 veniva drammatizzata solo la processione dell’Ecce Homo. Dal 1970, sotto la spinta dell’interesse pubblico, si rappresentarono altre scene che furono distribuite nelle due giornate di giovedì e di venerdì. Attualmente il Giovedì Santo, nelle ore pomeridiane, si svolge in chiesa la celebrazione dell’Ultima Cena. Al termine della funzione religiosa, l’Associazione rappresenta in piazza Matrice il processo al Cristo e la flagellazione Il Venerdì Santo E’ la giornata che richiede certamente l’impegno totale a tutta l’Associazione. Si inizia con la drammatizzazione della Condanna di Cristo e poi la spettacolare Via Crucis Vivente, tra due ali ininterrotte di folla. Il Cristo avanza lentamente, trascinandosi sotto il peso della croce. Il percorso è spezzettato in tante rappresentazioni sceniche tra le quali certamente una delle più avvincenti è la trasfigurazione del volto di Cristo sul telo della Veronica. Infine il Cristo in croce è affidato dall’Associazione ai soldati romani che fino al tramonto “vigilano” sull’Uomo. Ecco i componenti dell’attuale direttivo dell’associazione: presidente Alfonso Nuara ; vice-presidente Gerlando D’angelo; segretario Salvatore Bosciglio; tesoriere Girolamo Pace; consiglieri Andrea Gaiteri,Domenico D’Angelo, Giuseppe Pendino,Giuseppe Ciaravella, Amedeo Salemi, Franco Martorana e Angelo Antonio Pace.
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I SOMMI SACERDOTI ASSISTONO ALLA CROCIFISSIONE DEL CRISTO
CRISTO VIENE PORTATO DAL CALVARIO ALL’URNA, IN PIAZZA SAN GAETANO
Notizie dall’Anagrafe Decessi
Deceduti fuori Cianciana
Vaiana Giovanni, nato il 16-2-1942, deceduto l’11-2-2002 Carubia Giuseppe, nato il 14-9-1909, deceduto il 18-2-2002 Di Stefano Gaetano, nato il 17-1-1920, deceduto il 25-2-2002 Antonino Leone, nato a Ferraro Cosimo, nato il 13-7-1910, deceduto il19-3-2002 Cianciana il 14-12-1930, Cicchirillo Rosalia (vedova Reina), nata il 18-2-1922, deceduta il 21-3-2002 deceduto a Tournai (Belgio) Soldano Giuseppe, nato il 24-11-1907, deceduto il 28-3-2002 il 13-8-2001 Impallari Rosa, nata il 22-1-1904, deceduta il 29-3-2002 Soldano Girolamo, nato il 2-3-1924, deceduto il 2-4-2002 Piazza Caterina (vedova Piazza), nata il 15-9-1921, deceduta il 3-4-2002 Conti Maria, coniugata Roccaforte nata a La Mattina Giuseppe, nato il 30-5-1907, deceduto il 4-4-2002 Cianciana il 27-5-1935, deceduta a Barnsley Mamo Anna Maria (ved. Montuoso), nata il 7-10-1921, deceduta il 5-4-2002 (Gran Bretagna) il 21-12-2001 Impallari Angelo, nato l’11-9-1906, deceduto il 6-4-2002 Radosta Michele,nato a Cianciana l’1-8-1943, deceduto a S. Antonio Di Susa (To) il 28-3-02
Matrimoni
Nascite
Ilaria Rizzolo e Giacomo Pullara, Chiesa Santa Maria del Soccorso-Sciacca, 5-1-2002, Eva Cuni e Giuseppe Croce, Chiesa Gran Madre di Dio - Fano,14-4-2002
Montalbano Lara, di Alfonso e di Di Miceli Antonina,nata il 22-2-2002
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La Corte Vincenzo Maria di Gaetano e di Alfano Carmela, nato il 28-2-2002
Alfano Simone, di Giuseppe Antonio e di Longo Vincenza, nato il 4-3-2002
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