Cianciana ‘na tuttu lu munnu, tuttu lu munnu a Cianciana! Numero 4 - Agosto 2003
SECONDA EDIZIONE DEL TREKKING DEL FIUME PLATANI PRESENTATI I DUE VOLUMI DI AGOSTINO D’ASCOLI SCRUSCIU DI CIANCIANEDDRI E MERLO O CORVO? INTERVISTA AL PROFESSOR SALVATORE DI MARCO SU ALESSIO DI GIOVANNI TORNA LA RUBRICA DI DAVE JUSTICE UN INGLESE ALL’ESTERO In questo numero
L’angolo della posta
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Trekking del fiume Platani
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Dicono di noi
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Il Platani e i Sicani di Eugenio Giannone
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Un’inglese all’estero
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Intervista al professor Salvatore di Marco
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Presentazione libri di Agostino D’Ascoli
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Memorial Aldo Carubia
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Il salotto della poesia - Sostenitori del giornale
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Notizie dall’anagrafe
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Case in festa
Oag. 8
Dolvi vacanze a Cianciana - Ricette
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Anno scolastico 52-53 classe V insegnante Giuseppina Tarallo. Questa foto ci è stata inviata dalla signora Anna Ciaravella in Gaiteri, abitante a Givors (Francia). Vedi lettera nella rubrica l’angolo della posta http://www.sicilykult.net
Numero 4– Agosto 2003
La Voce di Cianciana
La Voce di Cianciana Da Montreal (Canada) Carissimo Salvatore, mi scuso del ritardo Periodico bimestrale di informazione e per l’abbonamento del giornalino. Vi faccio a tutti un augurio per il di cultura, edito dall’Associazione Cul- buon lavoro che fate. Per noi lontano da Cianciana è un piacere legturale “Sicily Kult” di Cianciana. gere le notizie del paese natìo. Auguri a tutti. Salvatore Bruno. Anno III, numero 4 - Agosto 2003 Direttore Responsabile: Enzo Minio Direttore Editoriale: Salvatore Panepinto Progetto grafico e fotografia: Filippo Mattaliano-Studio immagine
Da Lorette (Francia) Le maire, Gérard Tardy tient à vous remercier d’avoir réservé dans vos colonnes un reportage sur la participation d’une équipe de foot-ball de votre commune au tournoi de l’Ascension du Sporting Club La Grand’Croix/Lorette sur sa commune. Le maire de Lorette et le président du syndicat intercommunal qu’il est, sensibles à l’honneur que vous leur avez réservé dans votre journal, vous renouvellent leurs remerciements. Le Maire de Lorette Monsieur Gérard Tardy
Versione italiana- Da Lorette (Francia).Il sindaco Gérard Tardy tiene a ringraziarvi per aver riservato nelle colonne del vostro giornale un reportage sulla partecipazione di una squadra di calcio del vostro comune al torneo dell’Ascensione dello Sporting Club di La Grand’ Croix/Lorette svoltosi nel nostro comune. Il sindaco di Lorette e il presidente del sindacato inter-comunale, sensibili per l’onore che voi avete loro riservato nel vostro giornale, vi rinnovano i loro ringrazimenti. Direzione e Redazione: via Cavour, 3 Il sindaco di Lorette Gérard Tardy 92012 Cianciana (AG) Italy. Tel. 0922-987462 Da Ashton-Inghilterra Carissimo professor Salvatore Panepinto e redazione della Voce di Cianciana, vi mando i miei più cordiali saE-mail: s.panepinto@tin.it luti unitamente a tutta la mia famiglia. Vi faccio i migliori complimenti. Sempre in bocca al lupo ! Conto Corrente Postale n° 17905977 Antonino Bellavia Conto Corrente Bancario: (vedi pagina 16) Da Givors-Francia Caro signor Salvatore Panepinto, le mando una foto ( pubblicata in questo numero nelle rubrica Come eravamo, in prima pagina, n.d.r.) dell’anno scolastico 1950 con la maestra TaAutorizzazione Tribunale di Sciacca rallo, sposa di Marco Di Noto. Spero che lei la pubblicherà nel prosn° 5/01 del 26/09/2001. simo numero de La Voce di Cianciana : così possiamo vedere come eravamo prima ; sono dei bei ricordi. Io sono Anna Ciaravella, figlia Spedizione A. P. art. 2 comma 20/C di Giuseppe e moglie di Giovanni Gaiteri. Colgo l’occasione per legge 662 del 23/12/96. salutare la mia cara maestra, tutti i miei compagni di scuola, i miei Autorizzazione della Direzione Provin- parenti ed amici in Italia e all’estero. Un particolare saluto mando a ciale del PP.TT. di Agrigento, settore nostro nipote Pino Gaiteri che abita nella Guadalupa, isola francese commerciale nelle piccole Antille. La vostra fedele lettrice Anna Ciaravella in Gaiteri. Stampa: Tipografia Geraci - S. Stefano Quisquina (AG). Da Cantù-Como Caro Salvatore, ho letto l’articolo scritto dal signor Leonardo Marino e pubblicato nel numero di aprile corrente Quanto espresso dai singoli autori, negli articoli firmaanno de La Voce di Cianciana nel quale egli usa delle bellissime ti, non rispecchia necessariamente l’opinione del giornale. Gli autori che sono del tutto liberi di esprimere il parole nei confronti di mio padre che tanto ha fatto per lui, e lo vorloro pensiero, se ne assumono implicitamente la re- rei ringraziare per la sua riconoscenza. Sono veramente commosso sponsabilità. nel sentire nominare il nome di mio padre da una persona che ha © Copyright 2003 - Associazione Culturale “Sicily imparato da lui il mestiere di muratore, senza alcuna pretesa da parte Kult” - Tutti i diritti riservati. sua. Colgo l’occasione per salutare te e tutta la redazione. Senza il permesso del Direttore Editoriale, la riproduGiovanni D’Angelo zione totale o parziale di qualsiasi parte del giornale è Redazione: Andrea Arcuri, Antonino Arcuri, Rino Cammilleri, Gaspare D’Angelo, Agostino D’Ascoli, Judith Evans, Gaetana Gambino, Eugenio Giannone, Filippo Mattaliano, Nuccio Mula, Giusy Piazza, Bina Vaiana.
vietata.
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La Voce di Cianciana
Numero 4 - Agosto 2003
DICONO DI NOI... Tempo di estate, tempo di vacanze. Anche quest’anno la nostra cittadina si è animata grazie all’arrivo dei nostri emigrati che ci auguriamo, negli anni a venire, diventino sempre più numerosi. Abbiamo notato anche la presenza di “ stranieri “, ad alcuni dei quali La Voce ha chiesto le loro impressioni sul loro soggiorno a Cianciana. In questo numero il giornale pubblica le testimonianze di tre persone che ci hanno onorato della loro presenza. Si tratta della signorina Marlène Brégère, ventunenne studentessa universitaria presso la facoltà di legge, per la prima volta a Cianciana, insieme alla famigli di Alfonso Greco, abitanti tutti a Rive de Gier. Poi la testimonianza del signor Pierre Bony, in vacanza per una settimana, insieme alla signora Françoise, ospiti di Tanina e Angelo Alba. Il signor Bony è stato fino a qualche tempo fa il presidente dello Sporting Club di La
Gran’Croix-Lorette che ha organizzato il torneo di calcio dell’Ascensione al quale, come è noto, hanno partecipato i nostri ragazzi di Cianciana 2000. La terza persona è la notissima attrice inglese Natalie Cassidy. Nata a Londra il 16 maggio 1983, si è successivamente trasferita a Broxbourne ( nei pressi di Hoddesdon ) dove ha avuto l’opportunità di conoscere e di legarsi di sincera amicizia con le famiglie Siracusa e Bondì e di venire così a Cianciana l’anno scorso ed anche quest’anno. Natalie, dicevamo,è una famosa attrice nel Regno Unito e in tanti paesi anglosassoni e non, come ad esempio in USA, Canada, Nuova Zelanda, Spagna etc. Dall’età di 10 anni recita, con ruolo di protagonista, in uno sceneggiato che è ormai arrivato al 20° anno di vita. Natalie è la Sonia Jackson nel serial East End of London Salvatore Panepinto
Durant ces trois semaines passées en Sicile j’ai découvert “ l’île de tous les trésors “. La Sicile c’est tout d’abord ce merveilleux paysage qui nous permet de nous évader loin du quotidien. C’est aussi un patrimoine culturel très riche. Entre ses temples, ses théâtres antiques, tous ces petits villages chargés d’histoire et bien sûr son impressionnant volcan d’Etna, la Sicile renferme donc un et mille trésors… Mais comment parler de la Sicile sans citer toutes ses spécialités culinaires : les gourmands arancini, la pasta con la salsa,la granita,les brioches avec tous ces parfums de glace différents…Je garderai donc un très agréable souvenir de mon séjour à Cianciana où j’y ai reçu un accueil vraiment très chaleureux de la part des gens d’ici. Mais je sais que je n’ai pas encore percé tous les mystères que réservent cette île et comme ces trois semaines m’ont mise l’eau à la bouche je compte bien revenir pour découvrir encore plus de trésors. Marlène Brégère
Durante queste tre settimane trascorse in Sicilia, ho scoperto “ l’isola di tutti i tesori “. La Sicilia è prima di tutto questo meraviglioso paesaggio che ci permette di evadere lontano dal quotidiano. E’ anche un patrimonio culturale molto ricco. Tra i suoi templi, i suoi teatri antichi, tutti questi piccoli paesi ricchi di storia e sicuramente il suo impressionante vulcano Etna, la Sicilia conserva uno e mille tesori…Ma come parlare della Sicilia senza citare tutte le sue specialità culinarie : i golosi arancini, la pasta con la salsa, la granita, le brioches con tutti questi gusti differenti… Io conserverò dunque un molto piacevole ricordo del mio soggiorno a Cianciana dove ho ricevuto un’accoglienza veramente molto calorosa da parte delle persone di qui. Ma so che non ho ancora trafitto tutti i misteri che riserva quest’isola e siccome queste tre settimane mi hanno messo l’acquolina in bocca, conto di ritornare per scoprire ancor più tesori. Marlène Brégère
Nous sommes venus pour une première découverte de l’île, pour semaine au moment des fêtes les fêtes de Paques. Le football est du 15 août. Nous avons été un langage universel, quand on est surpris par l’affluence chaque assis au bord du terrain de foot à soir dans les rues de Ciancia5, près de la maison communale, na. L’ambiance est très famion n’est plus sicilien ou français liale. Bien sur l’accueil chez mais d’abord amoureux du beau Tanina et Angelo Alba dans football qui procure tant d’émoleur famille, chez leurs amis a tions. été très chaleureux. Angelo Il y aurait beaucoup d’autres chonous a fait découvrir au cour ses à dire, en particulier sur l’avede cette semaine de nombreux Nella foto Françoise e Pierre Bony, ospiti di Tanina e nir de Cianciana qui à mon avis trésors de l’île. Nous avons Angelo Alba. souffre du manque d’industries, admirer des paysages tantôt mais on ne peut tout dire et je verdoyants, riches de cultures, tantôt semi-désertiques. veux avant tout dire combien nous avons été frappés, Cette expérience a été rendu possible à travers l’échange Françoise et moi, par ce formidable désir de vivre en entre nos deux clubs : Cianciana 2000 et le Sporting Club joyeuse harmonie des Ciancianais restés au pays ou venus Grand’Croix-Lorette dont j’étais le président jusqu’en juin de différents pays d’immigration. Nous en avons ren2003. Cet échange avait déjà réalisé en 1991 et 1992. Cet- contrés beaucoup venus de la Vallée du Gier. te année-là ma femme et moi nous avions effectué une Pierre Bony http://www.sicilykult.net
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La Voce di Cianciana
Siamo venuti per una settimana in occasione della festa del 15 agosto. Siamo stati sorpresi per l’affluenza di ogni sera nelle vie di Cianciana. L’ambiente è molto familiare. Certamente l’accoglienza da Tanina e Angelo Alba nella loro famiglia, dai loro amici è stata calorosa. Nel corso di questa settimana Angelo ci ha fatto scoprire molti tesori dell’isola. Abbiamo ammirato dei paesaggi sia verdeggianti, ricchi di culture, sia semi deserti. Questa esperienza è stata resa possibile attraverso lo scambio dei nostri due clubs : Cianciana 2000 e lo Sporting Club Grand’Croix-Lorette di cui ero presidente fino al giugno del 2003. Questo scambio si era già effettuato nel 1991 e 1992. Quell’anno mia moglie ed io abbiamo effettuato una prima scoperta dell’isola, in oc-
casione delle feste pasquali. Il calcio è un linguaggio universale, quando si è seduti sul bordo di un campo di calcio a 5, nei pressi del comune, non si è più siciliano o francese ma prima di ogni cosa amante del bel calcio che procura tante emozioni. Ci sarebbero tante altre cose da dire, in particolare sull’avvenire di Cianciana che secondo me soffre per la mancanza di industrie, ma non si può dire tutto, ma voglio dire quanto siamo stati colpiti, Francesca ed io, da questo formidabile desiderio di vivere in gioiosa armonia dei Ciancianesi rimasti al paese o ritornati dai diversi paesi di immigrazione. Noi ne abbiamo incontrati molti venuti dalla Valle del Gier. Pierre Bony
My impression of Cianciana from the first time I came was that of a beautiful image of Sicilian life. I found, similar to that in the East End of London, (and the name of the television programme I act in) was how important family life is to the people that live here. Cianciana itself is a very small town compared to where I come from, Islington,. North London. Ii is an amazing thing to find a community where grandmothers and Grandfathers, babies and teenager’s can all go to the same bar and enjoy themselves until the early hours of the morning. Where I come from it doesn’t happen much.Here it is close to some beautiful beaches, Minoa and San Giorgio are fantastic and the scenery breathtaking. My favourite view in Cianciana itself is that from Monte Calvario – an absolutely breath-taking place to sit for hours and to forget about problems. I now have some lovely friends from here, both in England and the people that live here. I come here because it is the most relaxing place I love it because here, people don’t know me as an actress and I am not recognised here. At the moment I am actually learning to speak Italian at home, not only because I come here but my sister-in-law is from Naples so it will come in handy all the time.The piazza here is very pretty and busy place during August, always hot, very nice food and the drinks are gorgeous – Strawberry flavoured vodka being my favourite.I should like to say hello to everyone I know from Cianciana and a special thank you to the Bondi and Siracusas families for making me feel so welcome. Also to the families Aquisto and Salvo, the family Fretto. I could go on and on.So, I say, come and visit, not just for family but for a beautiful holiday in the sun with good food and good people. Ciao ! Natalie Cassidy
Fin dalla prima volta che sono venuta la mia impressione su Cianciana è stata una bellissima immagine di vita siciliana. Ho capito, simile a quella di East End di Londra (il nome del programma televisivo in cui recito) quanto sia importante la vita familiare per le persone che vivono qui. Cianciana è un paese molto piccolo in confronto a dove vivo io, a Islington a nord di Londra. E’ una cosa bella trovare una comunità dove anziani, bambini e giovani possono andare tutti nello stesso bar fino alle prime ore del nuovo giorno e divertirsi. Da dove vengo io, questo non succede! Qui ci sono delle bellissime spiagge (Minoa, San Giorgio ) e lo scenario è da lasciare senza fiato. Il panorama da me preferito è il monte Calvario : un luogo bellissimo dove sedersi per ore e dimenticare i problemi ! Ora ho dei cari amici sia di qui, sia in Inghilterra e persone che vivono qui. Sono venuta qui perché è il posto più rilassante che io conosca e mi piace perché qui nessuno sa che io sono un’attrice e nessuno mi riconosce. Ora sto imparando l’italiano a casa, non solo perché vengo qui, ma perché mia cognata è di Napoli, così mi sarà utile sempre ! La piazza è un posto molto grazioso, affollato nel mese di agosto, sempre molto caldo. Molto buoni i drinks, il mio preferito è il vodka alla fragola.Vorrei salutare tutti i Ciancianesi che conosco; un ringraziamento particolare alle famiglie Bondì e Siracusa per avermi fatta sentire benvenuta, e ancora alle famiglie Acquisto, Salvo, Fretto. E potrei continuare. Così, io dico, venite a visitare Cianciana non solo per la famiglia ma anche per una bellissima vacanza nel sole, con buon cibo e brava gente. Ciao, baci
S A L U T I
Ciao ! Natalie Cassidy ( traduzione Tanina Gambino )
Da Baffin-Canada - Francesco Castellano saluta i cugini Gino e Pino Montalbano e famiglie e le cugine Anna e Pina Castellano e famiglie. Da Cianciana– Antonella e Luigi Ferraro mandano un mondo di baci a Nadia e Patrick Caltagirone, abitanti a Mulhouse ( Francia ) e tanti auguri per il nuovo arrivato Luca Giuseppe. Da Cianciana– Giuseppe Bavuso Volpe saluta il nipote Pasqual Bavuso e famiglia, abitanti a Barcellona
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di Dave Justice
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ast time I wrote of the elderly in the town and the very social ways their everyday lives appears to take. This time I touch on the youngsters and yes, I include myself in this category - it is only right that I do so. I noted back then, all those years ago, that the younger people here seem able to be friends and to be together in groups without the conflicts, arguments and rivalry that is the seed of so much trouble in England. No doubt squabbles do take place from time to time, but are quickly overcome with words and not fists and with the friendships retuning almost immediately. Here too, the youngsters seem able to drink and have fun without getting drunk or causing mayhem, respect for others and property a pleasing part of their social gatherings. I noticed too that the younger people appear to have learned the older and traditional ways and combine them with ease with the more modern thinking. Most teenagers know the words to traditional songs and sing them often whereas in England such has long since been lost to this generation and knowing such would be a shameful thing and not „fashionable‟ to be seen to know them. The teenagers‟ respect for elders (I am told and have seen, for at only 33 I cannot speak from experience) is another pleasing and calming factor also in the easy way life ticks along here, helping to oil the smooth running of everyday life. I feel this all stems from the way, from an early age, that children are included in all and excluded from none, brought up to participate in social gatherings and alcohol in moderation, a normal part of that growing. Parents in England, apart from close family gatherings, employ baby-sitters to take the kids off their hands so as to be free to enjoy themselves, excluding the children from dances and parties, gatherings and the all-important learning of the social skills. Here children form the greater part of the celebration and perhaps even, are the very reason for it, a much better way of going on that continues as they grow into young adults and results in decent young people developing from that. In all, a far more social and pleasant way of life that, once I turn 40 in seven years time, I feel sure I will appreciate even more. P.S: I wish to kill dead the rumours circulating, that Monica Bellucci is coming here to live with me, it isn‟t true. Claudia Schiffer yes (I hope) but Monica no.
‟ultima volta ho scritto sugli anziani che vivono nel paese e dei modi diversi di come appare la loro vita quotidiana. Questa volta parlerò dei giovani e sì,includo me stesso in questa categoria- ed ho anche diritto a farlo. Io ho notato , dagli anni passati, che i giovani qui sembrano essere capaci di coltivare l‟amicizia e stare assieme in gruppi senza conflitti, litigi e rivalità che sono la radice di molti problemi in Inghilterra. Senza dubbio battibecchi hanno luogo qualche volta, ma sono velocemente superati con le parole e non con i pugni e l‟amicizia ritorna quasi immediatamente. Qui pure i giovani sembrano bere e divertirsi senza ubriacarsi o causare ferite gravi agli altri, rispettano gli altri e le loro proprietà quando si riuniscono. Ho notato che i giovani sembrano avere appreso vecchi e tradizionali modi di comportarsi e li mescolano con facilità ai modi nuovi di pensare. Molti giovanissimi conoscono le parole delle canzoni tradizionali e le cantano spesso, dove invece in Inghilterra ciò è andato perduto da questa generazione e anzi, saperle, è una cosa di cui vergognarsi e non “di moda”. Il rispetto dei giovanissimi per gli anziani, (mi è stato detto e visto, perché a 33 anni non posso parlare per esperienza diretta) è un altro fattore piacevole e rilassante della vita facile che si conduce qui, facilitando il dolce scorrere della vita quotidiana. Io avverto che dalla prima età i bambini sono inclusi in tutto ed esclusi in nulla, cresciuti a partecipare agli incontri sociali e viene dato loro dell‟ alcool con moderazione, nella giusta misura. I genitori in Inghilterra , a parte le riunioni familiari strette, utilizzano baby-sitter per togliersi i bambini attorno così da essere liberi di divertirsi, escludendoli dalle feste da ballo e banchetti, incontri e tutti i momenti importanti di apprendimento sociale. Qui i bambini sono la parte centrale delle riunioni e, forse, sono la vera ragione di esse, e ciò continua quando crescono e diventano giovanotti e ciò li fa crescere bravi giovani .Nell’insieme un lontano e più piacevole stile di vita , che io, quando supererò i 40, fra sette anni, sono sicuro apprezzerò anche di più.
© Copyright. D. R. Justice 2002
(Traduzione Felice Soldano)
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P.S. Vorrei smentire la voce che Monica Bellocci verrà ad abitare con me, non è vero. Claudia Schiffer sì (spero), ma Monica no.
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La Voce di Cianciana
Presentati i due volumi del poeta ciancianese Agostino D‟Ascoli SCRUSCIU DI CIANCIANEDDRI e MERLO O CORVO? Cianciana- Domenica 10 agosto, organizzata dall‟associazione culturale Sicily Kult e con il patrocinio del Comune, nell‟ambito dell‟estate ciancianese 2003 si è svolta in piazza Orologio una serata culturale dedicata al poeta ciancianese Agostino D‟ascoli, attraverso la presentazione dei suoi ultimi due volumi. Il primo è una raccolta di poesie in lingua siciliana dal titolo Scrusciu di ciancianeddri, che si pregia di una attenta ed acuta prefazione del professor Nuccio Mula, nostro redattore, poeta, critico d‟arte e uno dei pochi massmediologi italiani. Il volume è stato pubblicato dal Comitato provincialedi agrigento dell‟AICS ( Associazione italiana cultura e sport ). Il secondo volume è una raccolta di racconti in lingua italiana pubblicata da L‟Autore libri di Firenze dal titolo Merlo o corvo? Alla presenza di un attento e qualificato pubblico che gremiva la piazza, la serata è iniziata con il saluto dell‟assessore alla cultura Cosimo Montalbano il quale ha assunto l‟impegno di spendersi sempre di più per cercare di favorire la crescita culturale della nostra comunità. Successivamente è stata data la parola al profes-
sor Eugenio Giannone, relatore della serata che ha tracciato con perizia il mondo poetico di Agostino che con la sua opera continua la nobile tradizione poetica cincianese iniziata già nel 1700 e che ha espresso tanti validi poeti. Scrive il professor Giannone : Il mondo poetico di Agostino è lo specchio dell’identità ciancianese, del nostro modo di sentire, sempre incerto, oscillante tra il serio ed il canzonatorio, tra il sogno e la realtà, tra il sorriso e l’amara e rassegnata constatazione. Un mondo espresso con i colori e con un linguaggio semplice, senza fronzoli, armonioso essenziale, perché la semplicità è sempre carica di musicalità. Il professor Giannone ha saputo mettere l‟accento sui valori sinceri e perciò duraturi del poeta ciancianese il quale ha altresì in avversione atteggiamenti meramente esteriori di certe persone del suo tempo. Nel corso della serata è stata data lettura di alcune poesie e racconti dei due volumi da parte di Pino Martorana, Paolo Termini, Lillo Pecoraro, dallo scrivente e soprattutto dallo stesso autore che ha chiuso così la serata. Salvatore Panepinto
In questo numero La Voce pubblica il racconto Merlo o corvo? che dà il titolo al volume. Due amici cacciatori, uno più permaloso e impulsivo dell‟altro, imbracciando i loro fucili, andavano in giro per le campagne in cerca di selvaggina. All‟improvviso udirono un battito di ali alzarsi alle loro spalle, si voltarono ed ebbero appena il tempo di intravedere un volatile scomparire velocemente tra i cespugli. “Mentre noi guardavamo avanti, quel merlo ci prendeva in giro da dietro! ” esclamò Giovanni. “ Merlo ? ma quale merlo… ” ridacchiò Carlo. “ Quello era un corvo. ” “ Un corvo? Che cavolo dici! Ma lo sai tu quanto è grosso un corvo? ”chiese l‟altro, tra il serio e il faceto. “ Perché? Tu pensi che io non sappia quanto è grosso un corvo? ” Carlo ribatté. “ Certo! Se tu pensi che io non sappia quanto è grosso un merlo! ” rispose a tono Giovanni. “E quello era proprio un merlo! ” “ Io ci metterei la mano sul fuoco… perché sono certo che era un corvo! ” si impuntò Carlo. “ Io, invece, insisto nel dire che era un merlo! E non solo ci scommetto mia moglie, ma mi farei tagliare anche la testa ! ” affermò sicuro di sé Giovanni, alzando il tono della voce. “ Allora comprati un paio di occhiali! ” sbottò Carlo nervosamente. “ ma senti chi parla… uno che non è capace di colpire un elefante a un palmo del suo naso! ” replicò pronto Giovanni. “ Tu puoi dire tutto quello che vuoi, tanto lo sanno tutti, al bar, che sei capace di sparare solo fesserie! ” ribatté l‟amico. “ Guarda che se c‟è qualcuno che spara fesserie e stupidaggini, quello sei tu… che vai a comprare i conigli, per poi vantarti di averne presi due con un solo colpo! Cacciatore …” sorrise ironicamente Giovanni. “
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Cacciatora da strapazzo ci sarai tu, con quella faccia da scimunito! ” per abbreviare, dal corvo o merlo che fosse ( e poteva anche non essere l’uno né l’altro), attraverso un acceso scambio di opinioni, passarono alle invettive per giungere a prendersi a schiaffi e pugni. Dopo quella furibonda lite, i due balordi cacciatori non si rivolgevano più la parola né si guardavano in faccia. Molto tempo dopo, al solito bar, avendo Giovanni e Carlo amici in comune non poterono fare a meno, anche se mal volentieri e uno distante dall‟altro, di ritrovarsi seduti allo stesso tavolo. Bene pensarono quegli amici, in quell‟occasione e tra un bicchierino e l‟altro, di mettere pace fra i due… i quali, senza tante storie, si strinsero la mano e, alzandosi., si portarono verso il bancone del bar per brindare insieme all‟avvenuta riappacificazione. Mentre attendevano che il barista servisse loro ciò che avevano ordinato, Giovanni, battendo la mano sulla spalla di Carlo, esclamò: “ Però, caro mio, quello era un merlo! Diciamolo…! ” Dopo una sonora risata, rispose Carlo: “ Non per fare polemiche, ma quello era un corvo” Confessiamolo…! ” Non ci crederete, ma una parola tirò l‟altra e, per quel merlo o corvo che fosse, volarono pugni, sedie, bottiglie, bicchieri e tutto ciò che capitava sotto mano a quei cocciuti, scatenati e irriducibili cacciatori. A noi non interessa, e mai dovrà interessarci, sapere se era merlo o corno, perché, così come i nostri due amici cacciatori, comunque sia non ci guadagneremo nulla. Agostino D’Ascoli
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Numero 4 - Agosto 2003
AMO!! Quanti passanti esultano lungo la strada, il coraggio non guarda indietro, passa come una lepre salva dagli spari verso avanti. Nessuna distrazione per dimenticare l’indelebile insoddisfazione. Tutto è per il verso opposto per la mia passione. Ma guardatemi ugualmente sono un uomo recente, sono solo in cerca di vecchi orizzonti, di luoghi semplici e assai profondi, e voi continuate a pensare che le puzzole vogliono essere annusate. Sentiremo solo profumo, vedremo chiaro mentre attraverseremo il fumo. I rumori sottili nati lontani danno leggeri fastidi e la mia testa a Pendolo fa giri e rigiri. Quando mi sconsola questo meccanico panorama, E lui che detta, pietosa trama. Pietà chiedono gli uomini che cercano in questo millennio la loro età. Quant’è dolce scivolare in questo lago d’acqua dolce, i cinque sensi abbandonano lasciandomi larva, i pesci riescono a parlare, mi sussurrano all’orecchio ma io non sento, i coralli sono i miei gioielli, le alghe le mie sorelle, le conchiglie come scudo. “ Amo!” codesta vita da umile ricco sognatore. Daniele Bongiovanni
AL PAESE NATIO In te ove io vidi l’alba ho dovuto lasciare i miei sogni. Nella tua dolce collina sbocciarono gli amori e, all’ombra stagliata da un secolare carrubo, la mia prima passione, i miei primi cocenti desideri. Che ne è stato di te ridente paesello mio, mia sorgente vita? Sappi che lieto torno da te se la tua gente m’invita. Ma tu che ne pensi di me, che, rimango, lontano da te vivo? Puoi tu rispondermi sincero? Dimmi che bene mi vuoi com’io te ne voglio davvero! Gaetano Alessi in Con occhi di fanciullo Lorenzo editore
SOSTENITORI DE LA VOCE DI CIANCIANA PER IL 2003 La redazione del giornale ringrazia sentitamente i nuovi abbonati per il 2003. Un particolare ringraziamento va ai seguenti Signor Andrea Carubia-Cianciana Signor Salvatore Bruno - Montreal ( Canada) Dottor Alfonso Piazza - Levico Terme Dottor Cosimo D’Angelo - Misilmeri Dottor Giuseppe Alessi - Cavaria c. Premezzo Signor Pietro Provenzano – Maasmechelen ( Belgio ) Signor Giuseppe Savarese - Bruxelles ( Belgio ) Signor Giuseppe Stellini - Salsomaggiore Terme Dottor Alfonso Giannone - Sciacca Dottor Paolo Chiazza - Pinerolo Maresciallo M. Antonino Chiazza - Palermo Dottor Felice Camizzi-Firenze Signor Pietro Ciaravella – Caracas ( Venezuela ) Signor Salvador La Corte – Caracas ( Venezuela) Signor Stefano Ciaravella - Bologna Nella foto a destra il superiore e gli assistenti del comitato dei festeggiamenti in onore della Beata Vergine Maria Assunta in cielo 2003: la signora Mela Traina e le figlie Serena e Tiziana Piazza. http://www.sicilykult.net
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Vincenzo e Orsola Ciaravella festeggiano il loro cinquantacinquesimo anniversario di matrimonio nella città di Toronto (Canada) il 29 novembre 2002. Nella foto i coniugi Ciaravella sono con i figli Enzo, Angela e Paolo.
Due feste a poca distanza l’una dall’altra per la famiglia Savarese Martorana che il 12 aprile del 2003 ha sposato il primogenito Frank Savarese con Katia Mazara nella chiesa Saint Nicolas a Bruxelles in Belgio. Il novello sposo si è poi laureato in turismo il 25 giugno del 2003. Ai novelli sposi gli auguri più sinceri da papà, mamma, la nonna Antonina Campisi la zia Rosetta e i cugini tutti e da Cianciana i migliori auguri al figlioccio Frank e a sua moglie da parte dei padrini Giuseppe e Concetta Perconti.
Nozze D’Oro http://www.sicilykult.net
Nella foto a sinistra, i coniugi Benedetto Piazza e Rosa Acquisto il giorno del loro matrimonio, celebrato a Cianciana il 24 ottobre 1953. Nella foto in alto la festa del cinquantesimo avvenuta il 10 agosto 2003 con figli, genero, nuore e nipoti.
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Sposi: Alfonso Carubia e Maria Cima, Adelaide (Australia) 3 maggio 2003 Nozze d’argento per i coniugi Rosario Salamone e Caterina Gattuso Chiesa Madre Cianciana 26-8-1978 26-8-2003 Nella foto a sinistra i coniugi con il figlio Alfonso
Sposi Alessandro Carubia e Anna Maria Pullara, Siculiana-Santuario del SS. Crocifisso - 4 Giugno 2003 http://www.sicilykult.net
Nozze D’Oro Nozze d’oro per i coniugi Domenico Primavera e Maria Anna Gattuso 10-10-1953 18-8-2003
Le gemelle Angela e Antonella D’Angelo di Salvatore e di Angela Proietto festeggiano i loro diciotto anni di età il 6 luglio 2003
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Numero 4 – Agosto 2003
In alto, sposi Francesco Di Maria e Rosalba Mattaliano, Contessa Ent., Chiesa Maria Sant. della Favara, 18-7-2003 A destra, sposi Filippo Matteo Cusumano e DomeniSposi Gianfranco Di Miceli e ca Alfano, Calamonaci-Chiesa San Vincenzo Ferreri, Maria Grazia Forte - Santuario Madonna della Rocca - Ales- 1-8-2003 sandria della Rocca, 9-6-2003
Carissimo professor Panepinto, sono Francesco Castellano e le scrivo dal Canada. Ho il grande piacere di annunciare attraverso le colonne de La Voce di Cianciana le prossime nozze d’oro di mia sorella Rosa Castellano e di mio cognato Giuseppe Frenda, da molti anni abitanti a Maasmechelen in Belgio. Essi festeggeranno il lieto evento il prossimo 20 settembre 2003, essendosi sposati nella Chiesa Madre di Cianciana nel lontano 20-9-1953. Mi faccio portavoce di parenti ed amici per formulare i più sinceri auguri alla cara coppia, dai figli Luigi, Girolamo, Filippo e Giovanna Frenda con le loro rispettive famiglie, dalla mamma Gaetana Ciliberto, dalla sorella Giuseppina. Tutti insieme auguriamo ai festeggiati tanta felicità, nell’attesa fin da ora di festeggiare il 75° anno di matrimonio. Francesco Castellano e famiglia Da Cianciana – I cugini Anna Castellano e Abella, Pina Castellano e Antonino Alfano e le loro famiglie fanno un mondo di auguri a Rosa e Giuseppe Frenda in occasione delle loro nozze d’oro. Dalla Francia - Francesco e Rosa Castellano con le rispettive famiglie fanno tantissimi auguri ai coniugi Rosa e Giuseppe Frenda per il loro 50° anno di matrimonio.
TREKKING DEL FIUME PLATANI 30-31 LUGLIO– 1-2 AGOSTO CIANCIANA-ERACLEA MINOA Si è svolto dal 30 luglio al 2 agosto il 2° Trekking del fiume Platani, organizzato dall’ARCI Valplatani di Cianciuana, con il contributo della Regione Siciliana e la partecipazione dei comuni di Cattolica Eraclea, San Biagio Platani, Cianciana, Alessandria della Rocca, Sant’Angelo Muxaro, Bidona, nonché dell’Associazione Regionale Allevatori. Alla manifestazione hanno aderito venti “cavalieri” che hanno coperto il tragitto da Cainciana, attraverso il Bosco del Cavallo e la Vignazza, alla foce del fiume a cavallo, mentre altre quaranta persone si sono mosse con altri mezzi. Gli escursionisti sono arrivati al mare di Eraclea Minoa verso le ore 18.00 e l’indomani hanno visitato la zona archeologica e la foce del Platani, da anni, ormai, riserva naturale orientata, gestita dall’Azienda delle foreste demaniali della Sicilia. Il 1° agosto s’è svolto un interessante convegno sugli aspetti storico-naturalistico-ambientali del Platani. Dinanzi ad un attento e foltissimo pubblico ne hanno discusso il prof. E. Giannone e i dott. A. Truscelli, M. Cellula , S. Sutera e l’ass. provinciale dott. Pumilia. Numerose le personalità presenti. Da tempo il Circolo Arci di Cianciana, guidato dall’ing. G. Alessi, vera anima dell’iniziativa, persegue questo progetto di educazione ambientale volto ad uno sviluppo ecosostenibile del fiume Platani, che si vorrebbe diventasse un parco fluviale. http://www.sicilykult.net
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In questo senso si sono espressi, concordando, il sindaco di Cattolica Eraclea, dott. A. Aquilino, e il sindaco di Cianciana, On. dott. S. Sanzeri, che tenteranno di muoversi in sinergia con gli altri comuni i cui territori ricadono nel bacino dell‟antico Halycos, per valorizzare le risorse storiche, naturalistiche, paesaggistiche ed economiche (prodotti tipici) della Sicania. A sera, è seguita la degustazione guidata di alcuni genuini prodotti locali. Monica Giannone
Foto archivio Sicily Kult
Il Platani e i Sicani Il fiume Platani nasce presso il Pizzo della Rondine, in quel di Santo Stefano Quisquina, attraversa il territorio di Cammarata e Castronovo, dove riceve le acque del fiumicello San Pietro e dopo aver percorso sinuosamnente il territorio di altri comuni ed essere diventato salmastro, si tuffa nel mare africano, con una foce diventata riserva naturale orientata, presso Eraclea Minoa. Questa antica città, della quale oggi ammiriamo numerose emergenze archeologiche, ed Alesa Comite, che sorgeva nell‟agro castelterminese, segnavano il confine tra i possedimenti dei greci di Agrigento e quelli dei Cartaginesi, padroni di gran parte della Sicilia occidentale. Nel suo primo tratto il fiume divide in due una valle dove poneva in movimento numerosi mulini; presso San Biagio riceve le acque del Turvoli. Vito Amico informa che era copioso in pesca, ed appresta(va) principalmente saporitissime anguille, alose, cefali e pesciolini minuti in grande abbondanza. Oggi, purtroppo, a causa dell‟inquinamento, di quelle saporitissime anguille, che rammento bambino, non rimane che un pallido ricordo. Le sue sponde erano collegate da pochi ponti in pietra, per cui spesso per attraversarlo, fino a metà dell‟ „800, bisognava servirsi dei marangoni, poveri disgraziati che, spinti dal bisogno, in cambio di un modesto obolo, caricavano i viandanti sulle spalle e li depositavano sulla sponda opposta, sfidando la furia del fiume che, nei periodi di piena, come tutti i corsi d‟acqua che hanno carattere torrentizio, è pericolosissimo. Ne fa una superba descrizione il poeta e drammaturgo ciancianese Alessio Di Giovanni nel poemetto intitolato “A lu passu di Giungenti”. Lo stesso autore parla del Platani nei suoi due grandi romanzi “Lu saracinu” e “L’uva di sant’Antonio” e, qua e là, in altri scritti
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Il nome Platani è di origine latina; gli Arabi lo modularono in Iblatanu; gli antichi Greci lo chiamavano Alycos, cioè salato, e lo risalivano appunto alla ricerca di sale, con le loro piccole imbarcazioni che scivolavano sull‟acqua, la cui portata era maggiore rispetto all‟odierna, ma diverse erano le condizioni climatiche generali della Sicilia, con pochi abitanti e una rigogliosa vegetazione con boschi che lambivano le sponde del Platani. Quest’autostrada dell’antichità è stata la culla della civiltà indigena. Parlare del Platani è narrare la storia della sua gente, dei Sicani. Secondo Tucidide e Dionisio d’Alicarnasso, essi provenivano dall‟Iberia e traevano il loro nome dal fiume omonimo della terra d‟origine o dal re che li guidò in quest‟avventura. Tale supposizione mi sembra inverosimile; più attendibile mi appare la versione di Timeo e di Diodoro Siculo che li definiscono autoctoni. Comunque, un po’ tutti gli storici antichi concordano sul fatto che essi in un primo momento fossero principalmente stanziati nella Sicilia orientale da cui si sarebbero allontanati per paura del fuoco dell‟Etna, che aveva distrutto i loro campi coltivati, e perché spinti ad occidente dai Siculi. Si stabilirono così nel centro dell’Isola, nel territorio compreso tra l‟Imera meridionale (o Salso) e il fiume Belice. Il Platani segnerebbe, quindi, il centro della Sicania vera e propria e, se la toponomastica ha un senso, ricordo che i monti che ci fanno da cornice sono detti Sicani. I Sicani abitavano in villaggi costruiti su alture per evitare i pirati e forse anche la malaria, che infestava il fiume in molte sue parti. Pur costituendo una nazione, non erano soggetti ad un unico re ma ogni città aveva il suo signore. Pag. 11
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In data 4 gennaio 2003 La Voce di Cianciana ha fatto due interviste a due noti studiosi del poeta ciancianese Alessio di Giovanni. La prima intervista al professor Lucio Zinna, come ricorderete, è stata pubblicata nel numero precedente. In questo numero pubblichiamo l‟intervista da noi effettuata al professor Salvatore Di Marco. Quando ha conosciuto Alessio Di Giovanni? Sentivo fare a mio padre, lo scrittore e giornalista palermitano Nicola Di Marco Cuccia negli anni antichi della mia adolescenza, il nome di Alessio Di Giovanni come di uno dei suoi carismatici maestri, insieme a quello autorevole Di Giovanni Alfredo Cesareo. Ma in quel tempo smemorato non me ne incuriosivo nemmeno. Nel 1955- non avevo ancora 23 anni – conobbi il poeta Pietro Tamburello il quale mi persuase a far parte di un gruppo di poeti dialettali che si battevano per il rinnovamento della poesia siciliana : Ignazio Buttitta, Ugo Ammannato, Paolo Messina ed altri. Il gruppo era noto nell‟isola come “ Gruppo Alessio Di Giovanni “ perché ci si ispirava ad alcune idee del grande poeta della Valplatani, ( in particolare quelle espresse nel saggio su Saru Platanìa). Nel Gruppo tutti avevano conosciuto personalmente Alessio Di Giovanni ( tranne me, naturalmente) la cui scomparsa, avvenuta nel dicembre del 1946 in Palermo, non aveva ancora raggiunto il decennio. Così il Di Giovanni divenne una bussola per me e cominciai a leggere le sue opere e a studiarle. Cosa che continuo a fare dopo più di mezzo secolo. Che cosa l’ha colpito della sua produzione ? Senza dubbio la sua sicilianità profonda e radicale, epperò aperta a la cultura italiana e al vasto respiro europeo. Traspare nelle sue opere di poeta, di narratore, di drammaturgo, di folklorista, di critico d‟arte e di letterato colto e raffinato quella fibra forte di sicilianità, ma pure del suo alto magistero umano, culturale, etico. E se alle sue opere pubblicate aggiungiamo le sue tante carte ancora inedite e lo sconfinato epistolario, possiamo dire che Alessio Di Giovanni in pratica smentisce irreversibilmente quell‟infelice idea di Giovanni Gentile secondo cui la cultura siciliana si trovasse già all‟alba del Novecento al suo fatale tramonto. Colpisce della produzione letteraria digiovanniana la capacità di rinnovare la poesia siciliana facendo del dialetto non un segno stantio del passato, bensì un elemento di modernità. Quale ruolo gli assegnerebbe nella storia della letteratura siciliana o nazionale? Innanzi tutto voglio precisare che tutto ciò che s‟appartiene alla letteratura siciliana è di per sé parte essenziale ( talvolta costitutiva ) della letteratura nazionale nel suo insieme. Sicchè tanto più Alessio Di Giovanni è parte della storia della sua Cianciana quanto più si colloca nel solco fertilissimo della letteratura siciliana. E tanto più egli è parte viva di questa letteratura http://www.sicilykult.net
quanto più appartiene alla letteratura italiana. Vi è una stretta connessione tra i livelli regionali e quelli nazionali. Il ruolo di Alessio Di Giovanni mi pare esser quello di avere saputo coniugare tradizione e progresso, cultura locale e cultura europea, dialetto e letteratura, morale e professione culturale, istanze sociali e spiritualità. Egli fu certamente un uomo del suo tempo- un tempo storico che transitava dalla cultura dell‟Ottocento a quella del XX secolo- riflettendone i patimenti e le sue contraddizioni, le illusioni e le speranze. E perciò egli sta nella letteratura italiana insieme ai grandi siciliani come Antonio Veneziano, Giovanni Meli, Luigi Capuana, Giovanni Verga, Leonardo Sciascia e Luigi Pirandello. Di Giovanni verista,decadente, felibrista o cos’altro? Lasciamo stare gli “ismi” e le sue catalogazioni. Di una cosa sono sicuro : che Alessio Di Giovanni non fu mai uno spirito decadente. Fu verista o felibrista ? Se ne è già scritto e detto tanto sul piano della critica letteraria ; e tuttavia non emergono conclusioni definitive. Il verismo storico è alle spalle di Alessio Di Giovanni, e perciò proietta la propria ombra in una buona parte della sua opera di poeta, di narratore. E comunque il nostro cantore di Voci del feudo anticipa vocazioni tipiche di quel realismo ( neo-realismo ) che si daranno segno forte in Sicilia dal 1945 in poi, compreso Ignazio Buttitta. Peraltro il felibrismo appartiene alla Provenza di Federico Mistral e non certo alla cultura siciliana, e questo il Di Giovanni lo sapeva benissimo. Non è Alessio Di Giovanni ad essere un felibrista ( anche se ne sposò talune idee ), ma è al felibrismo e alla sua storia che egli consegna un'altra pagina siciliana, forse più bella di quella di tanti felifristi provenzali. Non è Mistral che sbarca in Sicilia grazie ad Alessio Di Giovanni ( bastino gli studi di Portal in materia ), ma è la Sicilia di Alessio Di Giovanni, quella severa e dolente dei latifonti e delle zolfare, che porta la propria voce in Provenza. Solo riconioscendo la sicilianità di Alessio Di Giovanni come segno peculiare, centrale della sua opera letteraria, si promuove questa ai valori dell‟universalità che le sono proprie. Ritiene che meriterebbe di essere meglio conosciuto? E come? Sicuro che Alessio Di Giovanni meriterebbe di essere conosciuto: se “meglio” o no non saprei poiché…al meglio non c‟è fine. E non c‟è un “come” : ce ne sono tanti. Direi che egli va conosciuto con intelligenza, con fedeltà, onestamente, con amore. Va però precisato che Pag. 12
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Numero 4 - Agosto 2003 il promuovere esclusivamente la conoscenza delle figure e dell’opera di Alessio Di Giovanni senza l’impegno per far conoscere contestualmente la letteratura siciliana, la sua storia culturale e linguistica, sarebbe cosa precaria e illustra. La conoscenza del Di Giovanni deve poggiare sulle solide basi dello studio della nostra letteratura. I giovani, la scuola , la tv, il dialetto: c’è ancora spazio per il dialetto quando si parla di una lingua unica per l’Europa? So bene che c’è chi parla di una lingua unica per l’Europa. Non mi pare che si tratti di un’idea di facile e prossima attuazione. L’Europa non può unificare tutto, anche le etnie, di cui le lingue sono il segno storico. Tuttavia non vedo alcun pericolo né per le lingue nazionali e neppure per i dialetti, poiché la lingua unica europea non è (alla fondazione) alternativa al pluralismo linguistico in atto vigente tra i diversi popoli dell’Europa. Riguardo al presente io osservo che sono tantissimi gli italiani che parlano un dialetto, ed è evidente che i dialetti abbiano ancora in questo Paese uno spazio considerevole nell’uso sociale, letterario, in famiglia e nel sistema di relazioni interpersonali di ognuno di noi. Non mi pronuncio sul futuro dei dialetti, men-
tre però prendo atto che in questo campo ci sono molti profeti e tante cassandre, becchini con la voglia di seppellire i dialetti prima che essi muoiano. Certo che invece che i dialetti mutano e si evolvono come tutte le lingue umane. E quelli che viviamo oggi sono tempi di trasformazioni linguistiche profonde. Se essi fossero destinati a scomparire non sarebbero certo i giovani, la scuola o la tv a fermare il tramonto. Quale contributo alla storia delle etnie può dare l’opera del Di Giovanni? Non vedo un filo diretto tra le opere di Alessio Di Giovanni e la sua storia delle etnie, o più pertinentemente, l’etnostoria siciliana. Tuttavia, restando sulle linee generali, l’opera del Di Giovanni- che in questo caso non separerei dall’opera di altri siciliani illustri come il Pitrè, il Salomone Marino e via discorrendo- è già di per sé un contributo importantissimo anche in senso antropologico culturale. Il problema è di capire se la nostra società sia o no in grado di recepire e di mettere a frutto il cospicuo patrimonio dei contributi che provengono sia dall’opera di Alessio Di Giovanni che degli altri suoi figli migliori. Ma questo e altro discorso, forse per l’altra intervista. Salvatore Di Marco
Cenno biografico di Salvatore Di Marco Salvatore Di Marco è nato a Monreale nel 1934, primo di cinque figli, da Nicola, giornalista e scrittore palermitano originario di Mezzojuso, e da Rosa D’Agostino, insegnante elementare e delicata poetessa. Studente ribelle, ha conseguito il diploma magistrale da esterno e, dopo essersi iscritto alla Facoltà di Pedagogia, ha cominciato ad insegnare alle elementari in una scuola milanese. Tornato a Palermo, ha continuato l’insegnamento ed è poi diventato direttore didattico. Oggi conduce una vita attivissima di pensionato.Ha svolto intensa attività sindacale e politica ed ha dedicato notevoli studi all’approfondimento di temi pedagogici e di teoria dell’educazione. Intensissima la sua attività giornalistica, culturale e letteraria. E’, sicuramente, il più profondo conoscitore della letteratura siciliana in lingua e in dialetto. Ha pubblicato i suoi primi versi e racconti giovanissimo e nel 1953 è stato chiamato a far parte del gruppo “Alessio Di Giovanni”. Del poeta della Valplatani è uno studioso appassionato e attentissimo e gli ha dedicato numerosissimi saggi, nonché curato la prefazione alla ristampa di alcune opere. Ha fondato con altri intellettuali il Centro di Cultura Siciliana “Giuseppe Pitrè”; nel 1986 le Edizioni del Pitrè e, quindi, “Il giornale di poesia siciliana” e la “Rivista Italiana di Letteratura Dialettale”. Centinaia gli articoli pubblicati negli anni ’80 e ’90 sulle pagine culturali de L’Ora e del Mediter-
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raneo. Fondamentali, tra gli altri, i suoi saggi su Antonio Veneziano, Francesco Lanza e Ignazio Buttitta. Numerosi i riconoscimenti; ricordiamo solo la nomina ad Accademico d’Italia. Attualmente è direttore didattico della Università Libera Itinerante (ULITE) di Palermo e coordinatore regionale delle Università Popolari di Sicilia; dirige alcune collane editoriali ed è redattore della rivista newyorkese Arba Sicula e dell’austriaca Neues Forum. Tra le opere: Sulle labbra il nome del pane (Reggio C., 1958), Cantu d’amuri (PA,1986), L’acchianata di l’aciddara (Pa, 1987), La ballata di la morti (Palermo, 1995), Alavò sorella Teresa (PA, 1998), La strada delle campane (Monreale, 1999), Canti di settembre (PA, 2001). *** Salvatore Di Marco viene spesso a Cianciana (ospite d’un suo fraterno amico), dove ha tenuto conferenze e ha presentato testi di Alessio Di Giovanni in occasione di tutti i convegni organizzati sul poeta e drammaturgo ciancianese. E’ componente del Centro studi A. Di Giovanni del Comune di Cianciana e fa parte del Comitato scientifico dell’Istituzione culturale di studi di poesia e di cultura popolare A. Di Giovanni”.
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Numero 4 - Agosto 2003 E’ ovvio che nel corso dei secoli si fusero con i Siculi e, in seguito, con i Greci, con i quali presto avevano iniziato a commerciare. Da questa fusione nacquero i Sicelioti. La società sicana era retta a matriarcato; va da sé che la loro maggiore divinità fosse una dea: De-Metèr (Dèmetra, Dea Madre, Terra Madre). Presso questa antica popolazione la donna, che rappresentava la vita, la fertilità, godeva di una posizione di privilegio; ne sono testimonianza le numerose statuette fittili o in pietra che le rappresentano. Quando in una tribù il numero delle donne superava quello degli uomini, il capo le lasciava andare alla ricerca di marito. Esse venivano chiamate fanciulle vaganti. Erano molto evoluti in fatto di costumi e, prima del matrimonio, praticavano il libero amore. Dopo le nozze s’imponeva la fedeltà e le donne erano molto gelose. Non gli uomini: ne è testimonianza la vicenda di Minosse e delle figlie di Cocalo. Questo popolo di agricoltori e pastori, gran divoratore di lumache, abitava all’inizio in caverne, naturali o allargate: poi con la stessa pietra tufacea cominciò a costruire templi e città. Pare che da pietra, o selce (sike), origini il loro nome. Dalla sike essi ricavavano asce, punte di frecce e di giavellotto. Gli archi, le frecce e le lance erano derivati da rami di un albero simile alla betulla, particolarmente trattati, e da canne d’India. Combattevano nudi, armati anche di fionda, ma non spogliavano i nemici uccisi, com’era consuetudine d’altri popoli antichi.
Dai Cretesi appresero a seppellire i loro morti. Accennavo a Cocalo, re di Kamicos. Presso questo re sicano aveva trovato rifugio Dedalo, l’ingegnere costruttore del labirinto, fuggito da Creta. Per Cocalo, che abitava ad Inico, Dedalo costruì la nuova capitale ed altre opere architettoniche. Minosse II giunse in Sicilia con una flotta e reclamò la consegna di Dedalo. Poiché il re sicano si era rifiutato di consegnarlo per non tradire l’ospitalità, scoppiò la cosiddetta guerra dei cinque anni, durante la quale Minosse trovò la morte, affogato dalle figlie di Cocalo in una vasca d’acqua bollente. Secondo un’altra versione, il re cretese morì non appena approdato in Sicilia, presso Eraclea Minoa. I suoi seguaci consegnarono il suo corpo a Cocalo perché gli desse degna sepoltura e si fusero con gli abitanti della Sicania. A S. Angelo Muxaro esiste una tomba a tholos, detta grotta del principe. Quando Minosse sia sbarcato in Sicilia non è facile stabilire, come non è facile indicare di quale Minasse trattasi. Se il personaggio in questione è Minosse II, la guerra dei cinque anni va collocata al tempo della guerra di Troia, diversamente va ancora più in là nel tempo. Minosse era il nome comune col quale i Cretesi chiamavano i loro re. In ogni caso, tutta la vicenda, storia o leggenda che sia, sta ad indicare che i rapporti commerciali tra indigeni e Cretesi erano diffusi e presto iniziati, che scambi tra civiltà diverse erano più frequenti di quanto si pensi e che il mare o i fiumi, come il Platani, piuttosto che dividere o isolare, univano. Eugenio Giannone
2° MEMORIAL “ALDO CARUBIA” - a.s. Tempo d’estate e tempo di tornei estivi,così anche nella nostra Cianciana si sono svolti i tornei di calcetto estivi, nell’ambito del 2° memorial “Aldo Carubia”. L’evento, patrocinato dal comune di Cianciana e gestito dall’a.s. sport progress per mano dei soci-organizzatori Francesco Alfano, Massimo D’Angelo e Francesco Spoto, si è svolto nel periodo che va dal 20 luglio al 18 agosto presso l’impianto comunale di calcetto. L’adesione degli sportivi è stata massiccia, fino a contare più di 300 iscritti suddivisi nelle seguenti categorie : primi calci (6-10 anni) , junior (11-15 anni) , senior e master (over 30). I ciancianesi, da sempre appassionati di calcio, costantemente affollavano l’impianto per seguire le gesta di figli , parenti o amici , oppure semplicemente per passare qualche ora in compagnia. La categoria più prestigiosa, quella senior, ha fatto registrare l’iscrizione di ben 18 squadre, 13 di ragazzi ciancianesi e 5 provenienti dai paesi viciniori, che si sono date agonisticamente battaglia fino ad arrivare alla finalissima del 18 agosto. Finale che ha visto di fronte le compagini rappresentate da un lato da Salvatore Alfano e dal bomber del Cianciana Antonio Montalbano e dall’altro la squadra di Marcello Martorana e del veterano Angelo Alba. Le due squadre hanno dato vita alla finale più bella degli ultimi 10 anni, con la partita in bilico fino alla fine e decisa da un calcio di punizione di Marcello Martorana allo scadere dei tempi supplementari. Il torneo Master (quello dei vecchietti!?!?!) ha visto prevalere la squadra capitanata da Gino Caruso su quella di Nino Greco, nomi quest’ultimi che hanno fatto la http://www.sicilykult.net
sport progress
storia del calcio ciancianese. Si sono svolte anche delle partite femminili nelle quali è spiccato l’estro di Loredana Ferraro. Il 18 agosto al termine della finale, all’interno dello stesso impianto si è svolta la premiazione, in presenza dei familiari di Aldo Carubia, la cui memoria è stata omaggiata dagli organizzatori con una cesta di fiori. La cerimonia ha visto premiati i vincitori delle varie categorie, nonché chi si è contraddistinto per un motivo o per l’altro. Nei bambini sono stati premiati come “miglior giocatore” Leonardo Carubia (9 anni) e Alfonso La Porta (13 anni) che hanno spiccato per bravura sugli altri. Nella categoria senior sono stati premiati come “miglior portiere” Roberto Mirasola e come “miglior giocatore” Giacomo Gambino che già a 16 anni è in grado di fare la differenza, mentre il capocannoniere del torneo è risultato essere Salvatore Alfano. L’organizzazione ha voluto premiare anche il più piccolo partecipante Vito Cicchirillo (5 anni e 10 mesi), ed il più anziano che da approfondite indagini anagrafiche è risultato essere Alfonso Caruso dall’alto dei suoi 53 anni (complimenti!!!). L’a.s. sport progress intende ringraziare tutti coloro che hanno reso possibile la riuscita dei tornei : il Comune di Cianciana, i numerosi sponsor dell’evento, i partecipanti e la famiglia Carubia che grazie alla sua cortesia ci consente di tener vivo il ricordo del nostro amico Aldo. Un saluto a tutti, arrivederci ai prossimi tornei. Massimo D’Angelo Pag. 14
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NOTIZIE DALL’ANAGRAFE Domenico Guida, nato a Cianciana il 15-7-1917, deceduto il 27-6-2003 Maria Mannino, vedova Maragliano, nata a Cianciana l’11-2-1935, deceduta il 3-7-2003 Anna Sinatra, vedova Dino, nata a Cianciana il 10-2-1911, deceduta l’11-7-2003 Carmelo Ferraro, nato a Cianciana l’1-5-1954, deceduto il 16-7-2003 Agata Di Prazza, vedova Castellano, nata a Cianciana il 24-3-1911, deceduta il 21-7-2003 Felicia Arcuri, vedova Gambino, nata a Cianciana l’8-10-1936, deceduta il 2-8-2003 Giuseppa Laura Marino in Messina, nata a Cianciana il 21-4-1913, deceduta il 7-8-2003 Carmela Sanzeri, vedova Alfano, nata a Cianciana il 3-12-1910, deceduta il 12-8-2003 Antonietta Mattaliano in Messina, nata a Cianciana il 24-11-1952, deceduta il 20-8-2003 DECEDUTI FUORI CIANCIANA Gaetana Castagna, vedova Ciraolo, nata a Cianciana il 13-5-1937, deceduta a Welwyn Garden City ( Inghilterra ) il 26-6-2003 Antonino Di Prazza, nato a Cianciana il 19-1-1912, deceduto a Rive de Gier ( F.) il 16-7-2003 Antonina Cilona, ved. Pendino, nata a Cianciana il 19-10-1913, deceduta a Lavagna (GE) il 19-8-’03 Francesco Cannatella, nato a Cianciana il 2-3-1922, deceduto a Ashton (Inghilterra) il 21-8-2003
D E C E S S I
MATRIMONI Gianni Cicchirillo e Karina Alexandra Minodier, Comune di Cianciana, 12-7-2003
Francesco Dino e Luisa Antonella Solazzo, Comune di Cianciana, 30-7-2003 Francesco Passafiume e Eleonora Maria Colletti, Cianciana- Chiesa Madre, 1-8-2003 Antonio Zambito e Giuseppa Elisa Tamburello, Siculiana- Chiesa Santissimo Crocifisso,7-7-2003 Francesco Di Maria e Rosalba Mattaliano, Contessa Ent., Chiesa Maria Sant. della Favara, 18-7-’03 Filippo Matteo Cusumano e Domenica Alfano, Calamonaci-Chiesa San Vincenzo Ferreri, 1-8-2003
N A S C I T E Stefano Salacone di Roberto e di Vicky Scalisi, nato a Torino il 29-4-2003
Gaetano Marino di Giuseppe e di Francesca Martorana, nato a Ribera il 9-7-2003
Sofia Cusumano di Giovanni Sabrina Schembri di Gaetae di Giovanna Montalbano, no e di Jaoui Loubna, nata a nata a Palermo il 4-6-2003 S. Stefano Q. il 15-6-2003
Giorgia P. M. Traina di Domenico e di Maria Anna Ferraro, nata a S. Stefano Q. il 16-7-2003
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Laura Sens di Olivier e di Caterina Abella, nata a Vitry (Fr) il 23 -7-2003
Luca Giuseppe Caltagirone di Patrick e di Nadia Carota, nato a Mulhouse (Fr) il 3 -7-2003
Simona Arcuri di Gaetano e di Angela Marino nata a S. Stefano Q. il 7-8-2003
Gaia Alice Grassadonia di Diego e di Maria Carubia, nata a S. Stefano Q. il 14-82003
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La famiglia Alfonso Greco abitante a Rive de Gier (Francia). Nella foto Alfonso Greco la moglie Eveline i figli Pascal e Audrey e l’amica di famiglia Marlène Brégère
La famiglia Graziano Frigerio abitante a Como. Nella foto Graziano Frigerio la moglie Rosa Maria Mascarella e i figli Sara e Lorenzo
Ricette della nostra cucina:
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La famiglia Giuseppe Taglalavore abitante a Hoddesdon (Inghilterra). Nella foto Giuseppe Taglialavore la moglie Elaine e i figli Christopher, Anthony, Lewis e Ellie
Da sinistra Ignazio Attardo e i coniugi Carmelo Romeo e Maria Miserandino, abitanti in Francia.
Penne (“maglietti”) al ragù di melanzane
Ingr.: 2 melanzane; 100 gr. di carne macinata;50 gr. di guanciale o lardo; 500 gr. di pomodoro pelato; 200 gr. di passata di pomodoro; una noce di burro; un ciuffo di prezzemolo e basilico; una piccola cipolla; olio, sale, pepe: q.b.; 400 gr. di pennette rigate; 50 gr. di pecorino grattugiato (facoltativo) Prep.: in una casseruola mettete olio, burro, cipolla e fate imbiondire; aggiungete il guanciale tagliato a dadini, la carne macinata e fate rosolare. Unitevi le melanzane tagliate a cubetti e fate cuocere per circa 10 minuti. A questo punto versatevi il pelato pestato con una forchetta e la passata; salate, pepate e ultimate la cottura. In una pentola portate a cottura le penne; scolatele e conditele col ragù, cospargendo di basilico e prezzemolo tritati. Spolverizzate, se vi va, con pecorino. Domenica Pulizzi, Eugenio Giannone L’abbonamento annuale per 6 numeri costa: per l’Italia € 19, per l’estero € 21. Se volete darci di più farete parte dei sostenitori del giornale. Inviare la cifra a Salvatore Panepinto - via Cavour, 3 - 92012 Cianciana
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