La voce di Cianciana n5 ottobre2002

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Cianciana ‘na tuttu lu munnu, tuttu lu munnu a Cianciana! Numero 5 - Ottobre 2002

PADRE PACE NUOVO PARROCO DI CIANCIANA I 100 ANNI DI MARIA ANTONINA D’ANNA IL NOSTRO INCONTRO CON CIANCIANA di RINO PEREGO IL CIRCOLO CACCIATORI In questo numero L’angolo della posta

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L’artigiano Michele Diecidue

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Padre Pace nuovo parroco di Cianciana

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Sulla scia dell’estate letteraria ciancianese 2002

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Il circolo cacciatori di Cianciana

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Cianciana e lo zolfo di M. e G. Giannone

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Un inglese all’estero

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Il salotto della poesia

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Case in festa

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Il nostro incontro con Cianciana di Rino Perego

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Il piacere di ritrovarsi

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Almanacco

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I lettori salutano

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Dolci vacanze a Cianciana - Ricette

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Come eravamo

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Recita finale, scuola elementare 1964


Numero 5 - Ottobre 2002

La Voce di Cianciana

La Voce di Cianciana Periodico bimestrale di informazione e di cultura, edito dall’Associazione Culturale “Sicily Kult” di Cianciana. Anno II, numero 5-Ottobre 2002 Direttore Responsabile: Enzo Minio Direttore Editoriale: Salvatore Panepinto Progetto grafico e fotografia: Filippo Mattaliano-Studio immagine Redazione: Andrea Arcuri, Antonino Arcuri, Rino Cammilleri, Gaspare D’Angelo, Agostino D’Ascoli, Judith Evans, Gaetana Gambino, Eugenio Giannone, Filippo Mattaliano, Nuccio Mula, Giusy Piazza, Bina Vaiana. Direzione e Redazione: via Cavour, 3 92012 Cianciana (AG) Italy. Tel. 0922-987462 Email: s.panepinto@tin.it Conto Corrente Postale n° 17905977 Autorizzazione Tribunale di Sciacca n° 5/01 del 26/09/2001. Spedizione A. P. art. 2 comma 20/C legge 662 del 23/12/96. Autorizzazione della Direzione Provinciale del PP.TT. di Agrigento, settore commerciale Stampa: Tipografia Geraci - S. Stefano Quisquina (AG). Quanto espresso dai singoli autori, negli articoli firmati, non rispecchia necessariamente l’opinione del giornale. Gli autori che sono del tutto liberi di esprimere il loro pensiero, se ne assumono implicitamente la responsabilità. © Copyright 2002 - Associazione Culturale “Sicily Kult” - Tutti i diritti riservati. Senza il permesso del Direttore Editoriale, la riproduzione totale o parziale di qualsiasi parte del giornale, è vietata.

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Da Montreal-Canada Caro Signor Panepinto, il 19 luglio mia madre, Maria Antonina D’Anna Di Stefano, ha compiuto 100 anni. È nata a Cianciana e vive a Montreal dal 1956. L’eccezionale evento è stato festeggiato dai figli Giuseppe e Anselmo, dalle nuore Giuseppina Pendino e Concettina D’Anna, dai sei nipoti ed undici pronipoti. Siamo ben lieti non solo di vedere l’amata Caterina ancora in ottima salute, ma anche di essere i discendenti diretti di una donna così forte. Le invio una fotografia pregandola di pubblicarla nella “Voce di Cianciana”. Ringraziandola anticipatamente la saluto con cordialità. Di Stefano Giuseppe Da Toronto-Canada Gentilissimo dottor Panepinto, sono Pasquale Guastella dal Canada. Il 4 aprile di quest’anno abbiamo festeggiato il novantesimo compleanno di mia mamma Peppina Castellano, vedova Guastella, nata a Cianciana il 4 aprile 1912. Le mando una foto, sperando che lei possa pubblicarla nel prossimo numero de La Voce di Cianciana. In tale attesa la ringrazio anticipatamente e la saluto con cordialità, unitamente a tutti i membri de La Voce di Cianciana Pasquale Guastella Da Bivona Egregio professor Panepinto, ho letto con attenzione i primi numeri del periodico bimestrale di informazione e cultura della sua diletta Cianciana, e mi complimento con lei e tutti i suoi collaboratori per l’assiduo impegno nel portare avanti una simile fatica culturale, che mi auguro sempre ad malora et ad multos, multos annos. Ben diceva il narratore e poeta Cesare Pavese: “ Un paese vuol dire non essere soli, sapere che nella gente, nelle piante, nella terra, nelle case, nelle vie c’è qualcosa di tuo, che, anche quando non ci sei, resta ad aspettarti…..Queste cose si capiscono col tempo e con l’esperienza”. Anch’io, come suo papà Stefano, ho la passione nei riguardi dell’organo classico a canne, la musica, la letteratura e l’arte organaria, nonché la musica antica, sacra-polifonica. L’organista di Chiesa è una figura che, per motivi vari, ormai si è persa nella notte dei tempi: rimane soltanto l’ingenuità e la sacralità di un servizio divino a disposizione della comunità ecclesiale che lo rende sempre più esaltante della popolarità e dell’affetto della comunità paesana intera. Le ricordo che sono sempre a sua completa disposizione in merito a tematiche musicali. Cordiali saluti. Eugenio Pupello Da Malcenise-Verona Gentilissimo Prof. Panepinto, per il tramite del Prof. Bernardo Martorana, che ho avuto il piacere di conoscere a Malcenise, dove attualmente mi trovo per questioni personali, ho avuto la possibilità di leggere ed apprezzare il Giornale da Lei diretto La Voce di Cianciana. Da siciliano, anche se non originario della Vs. Cittadina, ho sentito il bisogno di entrare dentro la sensibilità del Giornale che rende partecipi della vita di Cianciana tutti coloro che, per i più vari motivi, sono costretti a vivere fuori della Vs. Comunità. E per me, vissuto in mezzo agli agrumeti della Conca d’Oro palermitana, è stato un ritorno alle origini, leggendo dei Vs. cittadini illustri, degli antichi proverbi dialettali o delle ricorrenze più o meno liete che la vita incrocia nel suo cammino. Ed è con questo spirito che Le invio, sperando di farLe cosa gradita, una copia del mio volume di poesie “Aritmie”, edito per la Federico Editore di Palermo, con la prefazione di Marco Scalabrino, validissimo poeta dialettale trapanese.Spero vorrà leggermi e, se del caso, inviarmi le Sue gradite impressioni. Nell’augurarLe ogni bene possibile, Le invio un affettuoso saluto. Giuseppe Romano

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La Voce di Cianciana

Numero 5 - Ottobre 2002

PADRE GIUSEPPE PACE, NUOVO ARCIPRETE- PARROCO DI CIANCIANA Cianciana-Nel tardo pomeriggio di domenica 8 settembre ha fatto il solenne ingresso nel suo paese natìo Padre Giuseppe Pace, nella sua nuova veste di arcipreteparroco di Cianciana. Accompagnato da tanti sacerdoti è arrivato in piazza Convento, salutato dalla banda musicale e da tantissimi fedeli. Il corteo si è quindi mosso, percorrendo la salita Regina Elena, ed ha raggiunto Piazza Orologio, dove attendevano il nuovo parroco le autorità civili, religiose, militari e tantissime persone. Padre Pace è stato calorosamente salutato da tutti, dal sindaco Mario Re, da assessori, da con-

siglieri comunali e da tantissime persone, provenienti anche dai paesi vicini, soprattutto da Alessandria della Rocca, paese nel quale egli è stato a lungo, lasciando un indelebile ricordo. Il corteo ha attraversato il Corso Vittorio Emanuele, tappezzato da manifesti augurali e di benvenuto. Infine l‟ingresso nella chiesa Madre, gremitissima di fedeli, e la celebrazione della Santa Messa, nel corso della quale il Vicario Generale, Monsignor Salvatore Muratore, ha presentato ufficialmente il nuovo parroco alla comunità parrocchiale e cittadina. S.P.

BIOGRAFIA Don Giuseppe Pace, di Francesco e di Domenica Milillo, è nato a Cianciana il 28 agosto 1960. Nel 1977 entra nel seminario di Agrigento dove conseguirà gli studi di Sacra Teologia. Presbitero nel 1984 è inviato da Sua Eccellenza Monsignor Bommarito come vice parroco nella Chiesa Madre di Canicattì. Nel 1985 è nominato parroco della parrocchia di Santa Rosalia in Bivona. Nel 1990 è arciprete in Alessandria della Rocca fino al 2001, anno in cui l‟Arcivescovo di Agrigento, Monsignor Ferraro, lo nomina direttore dell‟Ufficio dei Beni Culturali Ecclesiali. Tale ufficio, costituito da una commissione diocesana, ha il compito di prendere in esame e dare il nulla osta a determinati progetti, provenienti dalle varie parrocchie della diocesi, intesi al restauro, al ripristino, al consolidamento di chiese o di altri immobili ecclesiastici.

Resasi vacante l‟arcipretura di Cianciana per raggiunti limiti di età di don Filippo Ferraro, l‟Arcivescovo ha proposto la cura delle anime di Cianciana per un triennio a don Giuseppe, il quale non ha esitato a dare il suo assenso a questa comunità che lo ha visto nascere e crescere e nella quale è nata la sua splendida avventura vocazionale. Oltre che come sacerdote don Giuseppe si è affermato anche come storico, pubblicando la sua tesi di laurea dal titolo Il culto della Madonna ad Alessandria della Rocca, tra storia e leggenda. Aspetti antropologici e teologici, tesi presentata presso la facoltà di “San Giovanni Evangelista” di Palermo, grazie alla quale ha conseguito la Licenza in Teologia e la specializzazione in Pastorale. Non è da sottacere un altro importante incarico di don Giuseppe Pace, quello di Cappellano militare della C.R.I,. con il grado di tenente, presso il 12° centro di mobilitazione di Pa-

IL SALUTO DI PADRE PACE ALLA COMUNITA’ CIANCIANESE Ai cari Ciancianesi rivolgo il beneaugurate saluto : pace e gioia. Pace per questa comunità bella e lucente per vari aspetti; bella perché in essa si ravvisano bei germogli che lasciano intravvedere e sognare un fruttuoso e fecondo raccolto di bei frutti.Un grazie di cuore alla comunità che mi ha accolto con immensa gioia, accoglienza che mi ha veramente e sinceramente commosso. Mi avete fatto spazio nel vostro cuore, nelle vostre famiglie e nel nostro paese nel quale ritorno, non senza emozione, dopo 25 anni. Questa comunità ecclesiale gioisce ed ha molteplici motivi per farlo, perché questa terra, calpestata da numerosi santi sacerdoti e bagnata anche dal sangue, è diventata madre feconda, generando numerose vocazioni ed io che rientro nel nuvolo di queste chiamate, con la gratitudine di figlio ritorno qui nel nostro paese per servirlo ed amarlo come pastore. Con voi fratello e cristiano, per voi pastore e compagno di viaggio verso l‟oceano infinito della beata e santa Trinità, alla quale è dedicata la nostra chiesa Madre. Questa comunità generosa, sensibile, accogliente esorto a divenire una sola cosa e a diventare Chiesa del grembiule perché serva, perché perdoni, per divenire segno visibile della misericordia di Dio in mezzo agli uomini. Ciascuno si assuma generosamente la fatica nel servizio al Vangelo e porti la propria pietra per costruire la Chiesa, che vedo già bella, unita, compatta, fraterna, splendente di bellezza, pronta per il suo Signore. Sacerdote Giuseppe Pace http://www.sicilykult.net

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Numero 5– Ottobre 2002

La Voce di Cianciana

IL CIRCOLO CACCIATORI DI CIANCIANA La costituzione dell‟Associazione sportiva denominata “ Circolo Cacciatori di Cianciana” è nata con atto costitutivo il 5 ottobre 1999, per volontà di una trentina di cacciatori del nostro paese, tra giovani e meno giovani come lo zio Marco Di Noto. L‟Associazione, come recita l‟articolo 3 dello statuto sociale, “ si propone di educare e preparare tecnicamente i cacciatori all‟esercizio dello sport della caccia, nell‟osservanza delle leggi e delle norme vigenti in materia venatoria ed ecologica. Di operare per la salvaguardia ed il miglioramento dell‟habitat naturale, per l‟incremento del patrimonio faunistico ed il rispetto delle colture agricole, per la prevenzione e repressione del bracconaggio. Di avviare alle discipline sportive del tiro a volo, percorso caccia ed altre attività ludiche tutti i soci, nel rispetto dei regolamenti delle varie federazioni nazionali di appartenenza e del C.O.N.I.”. L‟attuale Consiglio Direttivo dell‟Associazione, che resterà in carica fino al 31 dicembre 2002, è costituito dai seguenti signori : Presidente Salvatore Curaba, vice presidente Antonino Molntalbano, segretario Alessandro Trizzino, tesoriere Agostino Cimino, consiglieri Nicolò Ingravidi, Salvatore Bavuso e Biagio Argirò. L‟aspetto più importante degli associati, al di là della passione per la caccia che accomuna tutti, è il voler stare bene insieme, consolidando le amicizie e coinvolgendo anche le famiglie, come ben ci fa capire la poesia Lu circulu cacciatura di Cianciana di Salvatore Bavuso, pubblicata qui a fianco. L‟importante è divertirsi stando bene insieme.Per volontà di tutti i soci la selvaggina, abbattuta a partire dal mese di novembre e fino alla chiusura dell‟anno venatorio, viene messa da parte per essere consumata nel corso di una “mangiata memorabile”, una cena di chiusura d‟anno aperta alle famiglie, una serata trascorsa in compagnia per chiudere allegramente l‟anno venatorio. L‟attuale sede societaria è ubicata in Corso Vittorio Emanuele, al civico 86. S.P.

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LU CIRCULU CACCIATURA DI CIANCIANA „Na sira passiannu nni la chiazza a quattro cacciatura „n‟idea „n testa passa. Dicìdinu ca lestu „na cosa s‟ava fari pi la caccia putiri sarbari. Cu „na vuluntà di ferru e accussì dicennu lu circulu di li cacciatura prestu fannu. Un sulu la caccia ficiru guardari ma lu ripopolamentu sappiru fari. Sintennuli parlari ancora tanti cosi vulissiru organizzari. Assai di nummaru eranu quannu graperu ma sulu li megliu ristaru E forti amicizia stringeru. Ora parlammo di li tavuliddri certu pi‟ organizzarli „un manca a iddri. Anchi cu quattru favi caliati sunnu subbitu assittati. Curri subbitu cu iè cchiù vicinu a pigliari un biduni di vinu. Fannu li festi anchi cu la vaccina ma li cchiossà cu la serbaggina Veramenti unita „sta compagnia pirchì all‟amicizia sulu talìa. Salvatore Bavuso

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Numero 5 - Ottobre 2002

Sposi Giuseppe D’Angelo e Giuseppa Borsellino, Sant. Madonna d. Rocca 13-8-2002

La Voce di Cianciana

Sposi Gaetano Restive e Daniela Pulizzi, Ribera, Chiesa Madre, 1° ottobre 2002

Il signor Andrea Carubia nato a Cianciana, il 3 Luglio 2002 ha festeggiato i suoi 90 anni nella città di Asti.

Il signor Antonino Cuffaro ha festeggiato 90 anni il 19 luglio 2002. Nella foto con i nipoti Maria Francesca e Francesco Rametta, la moglie Eugenia Sposi Calogero Geraci e Roberta Cannatella CalPiazza e la figlia Angela. tanissetta, Chiesa di Santo Spirito 1° ottobre 2002

La signora Giuseppa Castellano, vedova Guastella, ha festeggiato il 4 aprile 2002 il 90° anno nella città di Toronto. Nella foto in piedi da sinistra: Pasquale, Francesco e Vincenza Guastella, Giuseppe Giannone. Seduti: Maria Conti in Guastella, la festeggiata, Domenica Guastella con il marito G. Cammarata http://www.sicilykult.net

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La Voce di Cianciana

Numero 5 - Ottobre 2002

Nozze D’Oro Coniugi Alfonso Vaiana e Anna Carubia, sposi 4 Ottobre 19522002

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IL PIACERE DI RITROVARSI

icoletta Bonino, ciana, di chiedere notizie originaria di Gibeldi un suo carissimo amico lina, paese in procon il quale aveva fatto il vincia di Trapani servizio militare, il signor da tutti conosciuto per le note Salvatore Di Liberto che vicende del terribile terremoto non vedeva da prima del de 1968, essendo stata chiamaterremoto, credendolo ta per una supplenza in una emigrato all’estero, forse scuola di Milano, fa velocein America. Arrivata a mente le valigie e prende serviCianciana Antonella fa la zio nel capoluogo lombardo. conoscenza dei genitori di Nello stesso istituto svolge le Da sin. Enza e Francesco Ienna, Totò e Maria Di Liberto Francesca, Mimma e Pietro, manzioni di assistente amministrativo un conoscente di Nico- ai quali, dando seguito alla richiesta del padre, chiede del letta che, al fine di trovare una sistemazione abitativa alla signor Di Liberto, venendo a sapere così che egli abita a nuova arrivata, si mette in contatto telefonico con Cianciana. Passano pochi minuti e Totò, avvisato telefonical’insegnante Adelina Piazza. Fatta la conoscenza le due inse- mente della presenza a Cianciana della figlia del suo carissignanti, insieme a Francesca Montalbano, nel tempo libero si mo amico, si reca a casa di Pietro Montalbano e contentissidanno da fare e finalmente riescono a trovare casa. “La fami- mo fa la conoscenza di Antonella. Prossimo passo una teleglia” in un secondo momento aumenta grazie all’arrivo di fonata all’amico Francesco che, commosso promette di venire un’altra insegnante gibellinese, Antonella Ienna, anche lei a Cianciana il più presto possibile. In effetti passano solo recatasi a Milano per una supplenza. Trascorre lentamente pochi giorni e i genitori di Antonella ,Enza e Francel’anno scolastico e, arrivata l’estate, le nostre quattro amiche sco,arrivano a Cianciana. Indescrivibile la commozione dei fanno ritorno nei rispettivi paesi, lasciandosi con la promessa due amici ritrovati dopo ben 36 anni e la loro giornata tradi trascorrere, ancora insieme, parte delle vacanze sia a Cian- scorre felice con battute del tipo: “Francesco ti ricordi quanciana che a Gibellina. do…?” e “ Sì, che mi ricordo. E tu ti ricordi quando …?” La promessa viene mantenuta e un bel giorno Nicoletta ed Una bella storia dei nostri giorni: il destino ha voluto che due Antonella partono alla volta di Cianciana per raggiungere fraterni amici si ritrovassero. Possono passare tantissimi anni Francesca. Il signor Francesco Ienna, padre di Antonella, nel ma l’attaccamento al valore dell’amicizia per la nostra gente salutare la figlia le ricorda, quando sarebbe arrivata a Cian- rimane sempre immutato.. S.P.

I lettori salutano Da Louisville Kentucky U.S.A- Domenico Alfano saluta i cugini Antonio, Anna, Ginetta e Pietro Tambuzzo; Leo, Lia, Alberto e Fabio Pulizzi; Domenico e Lilla Orlando di Menfi; Rosalia Orlando come pure i figliuoli Nino e Giuseppina con le loro famiglie. Da Cianciana- Angelina Salvo Giambrone con i figli e le rispettive famiglie formulano i migliori auguri alla zia Giuseppina Arcuri Barbera di Adelaide, in occasione del suo prossimo 92° compleanno che festeggerà il prossimo 15 Novembre 2002. Da Cianciana: un caloroso e affettuoDa Cianciana– Paolo, Rosetta, Gaetano, Giovanni Termini, Nino e Carmela Amato so abbraccio da Alex, Annamaria, salutano Rino, Maria Adele, Miriam, Marta e Agnese Perego. Maria Assunta e Giuseppe al carissimo amico Don Giacomo di Reggio Cal. http://www.sicilykult.net

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Numero 5 - Ottobre 2002

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L’ARTIGIANO MICHELE DIECIDUE, IMPRENDITORE DEL GESSO

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ichele Diecidue, di Giuseppe e di Rosa Perzia, è nato a Cianciana il 18 febbraio 1959. Fin da giovanissimo amava coltivare la passione creativa ed a scuola la sua materia preferita era l’educazione artistica. Al giorno d’oggi i nostri ragazzi riescono facilmente a procurarsi quanto occorre per dare sfogo alla loro creatività. Ma quando Michele era ragazzo i tempi erano diversi e l’unico materiale disponibile per realizzare sculture era costituito dall’argilla che bisognava procurarsi in campagna o approfittando di qualche sbancamento, lavoro preliminare per costruire le fondamenta di case o di altri immobili. Fu così che il nostro cominciò a realizzare piccole sculture, adoperando l’argilla e piccoli pezzetti di fil di ferro che avevano lo scopo di rendere stabili gli oggetti che egli via via realizzava : sculture umane, animali, suppellettili, stoviglie, carretti etc. Crescendo, la sua passione scultorea e anche pittorica non venne mai meno anche se, in ossequio alla volontà del padre fabbro, imparò ed esercitò per circa 10 anni il mestiere di meccanico. Durante questo lungo periodo, di tanto in tanto e compatibilmente con il suo lavoro, egli dava una mano al fratello Stefano, imbianchino. Conoscendo anche questo lavoro, Michele ben presto si rese conto che si trattava di un settore destinato all’espansione e impossessandosi delle nuove tecniche, attraverso la frequenza di corsi organizzati dalle ditte produttrici, mollò il mestiere di meccanico per incominciare a lavorare con il gesso, realizzando controsoffitti, pareti in cartongesso o decorando abitazioni o botteghe commerciali. Per Michele si apre una nuova fase lavorativa, svolta soprattutto nei paesi viciniori come Burgio, Cammarata, Mussomeli. I ciancianesi, allora, non sapevano con precisione il lavoro che egli http://www.sicilykult.net

svolgeva, e quando Michele allestì una mostra di oggetti in stucco, la sorpresa fu grande e tutti restarono meravigliati. Incoraggiato da questo successo, si moltiplicarono le mostre, alcune di risonanza nazionale come La Fiera del Mediterraneo nella città di Palermo. Da allora il nostro artigiano ha continuato ad ingrandire la sua azienda, aprendo un laboratorio ed un negozio nella città di Ribera, dove si reca giornalmente per curare la sua numerosa clientela. Durante la sua lunga attività il signor Dìecidue ha realizzato numerosi negozi in importanti città della Sicilia come Palermo, Catania, Castelvetrano etc. Progetti per il futuro? Oltre che a continuare il lavoro fin qui svolto, Michele per l’avvenire vorrebbe dedicarsi all’abbellimento di ambienti esterni, sia pubblici che privati, costruendo fontane, statue, panchine disegnate e realizzate sempre da lui. Recentemente il suo progetto per realizzare una fabbrica di oggetti per decori esterni, è stato accolto e finanziato nell’ambito dei Patti territoriali dei Monti Sicani. Da parte nostra formuliamo a Michele i migliori auguri perché egli possa concretizzare le sue idee e possa dare il suo contributo, come datore di lavoro, per la crescita occupazionale del nostro paese. Il signor Diecidue ha anche un sito internet che potete visitare per visualizzare il suo vasto campionario. S.P.

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Numero 5 - Ottobre 2002

La Voce di Cianciana

SULLA SCIA DELL’ESTATE LETTERARIA CIANCIANESE 2002

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o parlato molto, in quelle due serate d’agosto. Ma ciò non toglie che, a scrivere, per raccontare anch’io di quei due ormai memorabili appuntamenti, non c’è da affrontare ulteriori fatiche di fonìa; poiché dovrò solo limitarmi a registrare un successo, in due atti, come da tempo non se ne vedevano a Cianciana. E tutto all’insegna di un’assoluta, coinvolgente, magnifica ciancianesità. Difatti. All’incontro con Rino Cammilleri (ciancianese di nascita, saggista, giornalista e narratore di fama mondiale), per la presentazione, in prima nazionale, del suo ultimo, splendido libro (vedi caso, intitolato “Cianciana”) con la prefazione e la presentazione del sottoscritto (ciancianese d’origine), la copertina del maestro Andrea Arcuri (ciancianese “doc”) e i disegni del Maestro Michele Rametta (ciancianese d’adozione), parteciparono anche gli attori Nino Bellomo e Gaetano Aronica. E nel secondo appuntamento, dedicato a Gaspare D’Angelo (un cognome, una ciancianesità), validissimo esponente delle nuove leve della scrittura italiana, un altro libro (anch’esso, ovviamente, su Cianciana: “All’ombra delle piazze – Cianciana, ritorni e partenze” – ma con una parallela serie di considerazioni e di amare riflessioni sapientemente interfacciate alla dimensione “pura” dell’annotare sulle corde della Memoria, del Ricordo, del Rimpianto e della Nostalgia),

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aro direttore, dopo una ventina d’anni ho rivisto Cianciana e Cianciana ha rivisto me. Ti confesso che, dato quel che ero venuto a fare, stavo in apprensione. Sì, perché il Vangelo dice che nessuno è profeta in patria. Invece, una volta tanto, le cose sono andate diversamente. I ciancianesi mi hanno riservato un’accoglienza davvero calorosa, naturalmente graditissima malgrado la temperatura. La serata di presentazione del libro è stata realmente faraonica e, onestamente, di più non si poteva pretendere. Quel che mi ha emozionato maggiormente è stato il dono della targa, che sinceramente non mi aspettavo. Adesso troneggia nel mio studio milanese bella spaparanzata a edificazione di chi entra (e chiede cos’è e dov’è Cianciana). Come sai, il giorno successivo all’evento ho provato a farmi un giro in paese anonimamente, per vedere cos’era cambiato. Ma ormai m’avevano visto tutti. Così, sono riuscito ad arrivare solo alla Matrice, http://www.sicilykult.net

oltre allo scrivente e suindicato ciancianese d’origine a tenere le fila della presentazione critica, anche un’altra illustre esponente dello spettacolo siciliano: Patrizia Camera, grande attrice di teatro classico e brillante, nonché ciancianese d’adozione anche lei, in quanto zia – splendida per bravura e…bellezza – della consorte del Mula Nuccio. Piazza Alessio Di Giovanni gremita di persone al primo incontro, altrettanto in piazza Orologio nella seconda serata, alla faccia dell’ignavia estiva, un successo veramente clamoroso! Ricordiamocelo – e ci sarà sicuramente qualcuno candidato ad avere l’oricchi ca cci frìscanu – anche per le prossime edizioni di questa bellissima “estate ciancianese”, affinchè letteratura ed arte abbiano sempre un posto in prima fila. Anzi: sul palcoscenico.Perché Cianciana ha tanto e tanto e tanto ancora da offrire in tal senso. Ai ciancianesi e a tutti gli altri: in quanto, come ama ricordare il caro amico ed organizzatore infaticabile – ma…sfinito, almeno (me lo auguro, ce lo auguriamo tutti) solo per il momento – Prof. Salvatore Panepinto (fondatore e Direttore di questo giornale e insieme ad altri della benemerita Associazione Culturale “Sicily Kukt”, premiata da eccezionale successo: ricordiamoci anche tale non secondario aspetto, di grazia, per il futuro – questi due “incontri con l’Autore”), Cianciana è ’nta tuttu lu munnu e tuttu lu munnu è a Cianciana! Nuccio Mula

dopo aver cortesemente declinato una venticinquina di inviti a consumare qualcosa al bar. Beh, mi son detto che almeno questo non era cambiato: «ehilà, che si dice? prendiamoci una cosa, che so, un caffè, una granita…». Sì, perché se i ciancianesi non sono, fortunatamente, cambiati, il problema è che sono cambiato io: di caffè settentrionali posso berne a josa, ma con quelli siciliani devo andarci piano. La granita? Occasione golosa, certo, ma non ho più l’età: devo deglutirla piano, sennò il trigemino mi fa vedere le stelle. A proposito di stelle: è l’unica cosa che non sono riuscito a vedere. Parlo di quelle vere, naturalmente, quelle che, ancora negli anni Cinquanta, nelle notti d’agosto potevi ammirare, fittissime, appena dietro la Matrice. Là finiva il paese e cominciava il nulla. Due passi ancora e, nel buio totale, eccole lì, tante che non si vedeva il nero del cielo. E allora ci si fermava sul ciglio della strada, naso all’insù e a bocca aperta, trattenendo il fiato. Cento volte meglio della televisione. Pag. 10




La Voce di Cianciana

Numero 5 –Ottobre 2002

In questo numero la rubrica Il Salotto della poesia ha il piacere di ospitare delle composizioni poetiche di quattro autori. Il sonetto Povera vecchia,corredato da un commento in prosa, è di don Filippo Ferraro e fa parte di un‟ampia raccolta intitolata Spuntuna di zabbara di prossima pubblicazione. Il sonetto mette il dito su una piaga moderna: l’abbandono e la solitudine degli anziani. La poesia dei minatori di Giovanni Bartolomeo, ciancianese abitante a Laglio (CO), ci parla delle durissime condizioni di lavoro dei carusi di surfara. Largu San Gaetanu e la via Provenzanu è di Giuseppe Bartolomeo, ciancianese abitante a Maslianico (CO), che ci regala un allegro bozzetto di vita paesana. Kosovo e Acquarello sono due composizioni di Giuseppe Romano, nativo di Palermo, nostro lettore ed estimatore, non ciancianese. Le due poesie sono tratte dal volume Aritmie (Federico edizioni, Palermo,2000) che comprende 32 componimenti in versi sciolti e si pregia di un “ Discorso preliminare “ di Marco Scalabrino, noto operatore culturale trapanese, e di un “nota critica” conclusiva di diversi autori. A Pino Romano e agli altri autori i nostri complimenti e gli auguri più sinceri.

La poesia dei minatori Lu suli dormi ancora lagnusu, mi susu e partu, sugnu carusu, La citalena lustru mi duna, nna la sacchìna du‟ crucchiuluna. Ogni matina la stessa guerra, aspra m‟aspetta sutta la terra. „Mpruvulazzatu, scazu e nudu, Tutti li jorna travagliu e sudu. Acchianu e scinnu milli scaluna, surfaru e tufu pi li patruna. Comu la sira la taddarita i cu lu scuru torna la vita. A dudici anni vi paru già vecchiu, travagliu e stenti sunnu superchiu. Lu viddaneddu granni si vidi, e di struppeddu mi guarda e ridi. Ma si nun mi sbagliu a la so‟ vigna lu me travagliu ci cura la vigna. Lu me‟ suduri lava la vutti gustu e coluri ci duna a tutti. La maestranza scrima e cravatta Diu nni scanza cu mia s‟imbratta. Tuttu gentili, cappeddu „n testa a lu civili cu mia s‟appresta. Sutta „sti robbi tinti e strazzati nobili cori vatri truvati. „Mezzu la chiazza nuddu m‟incugna, ca cu mi cerca fici la rugna. Sugnu scartatu di tanti e tanti sugnu circatu di la speranza. „Mezzu l‟addevi chiamanu Dio comu un fratuzzu i mi ci viu. Li disonesti di li patrona travagliu assà e grana nun ninni duna. Giovanni Bartolomeo

Tra i mali che affliggono l‟uomo moderno c‟è anche la solitudine. Questa diventa una sofferenza fisica e morale molto grave e molto dannosa, quando affligge persone ammalate o anziane. I genitori che, avendo avuto diversi figli, sono soli a causa dell‟emigrazione o per altri motivi, avvertono più degli altri l‟amarezza di una solitudine prolungata. La poesia riportata esprime la terribile sofferenza di una povera vecchietta che, durante la sua grave malattia e nell‟imminenza della morte, aspetta la propria figlia, che-colpevolmente o incolpevolmente ?- non arriva mai. Questa sofferenza rende più penosa la malattia ed affretta la morte.Coloro che fanno mancare ai propri genitori l‟assistenza necessaria e il calore di un vivo affetto filiale, espresso magari con una visita, con una telefonata, con una lettera, con un dono...peccano gravemente contro il quarto comandamento: “Onora il padre e la madre”.Speriamo che nel nostro paese non ci siano figli ingrati ed empi. Ci sono, invece, molti esempi edificanti di figli che con infinita pazienza, sostenuta da un grande amore e da una profonda religiosità, assistono e curano i propri genitori. Meritano molta stima coloro che periodicamente vengono a trovare i propri genitori. Nel periodo estivo moltissimi vengono dall‟estero soltanto per trascorrere un pò di giorni in compagnia dei propri genitori. I figli affezionati e buoni siano benedetti da Dio, così com‟è promesso nella Bibbia, con una vita lunga e felice. Sacerdote Filippo Ferraro POVIRA VECCHIA ! Povera vecchia! Sula e senza cura nni lu lettu di tavuli curcata ! Dulura e frevi. Prega e si rancura, l‟occhi sempri a la porta sbarracata. Aspetta „nvanu. Trasi e s‟imprimura nna vicinedda a fari nna picata. “Me‟ figlia -chiedi cu la facci scura E cu la gutta– veni „sta jurnata?

Lu pettu manticìa, la facci avvampa, l‟occhi „mpitrati...spasima-”Me‟ figlia unn‟è?” - Chista, però, nun s‟arricampa. La genti piatusa e di bon cori prega pi‟ l‟arma so‟. Idda: “Dio..me‟figlia” dici stintannu, po‟ s‟accascia e mori. Sacerdote Filippo Ferraro

KOSOVO Afa e insonnia agitano il mio corpo che arde tra le lenzuola e tu respingi

Altrove un altro corpo caldo del piombo è cura d‟amorose braccia Giuseppe Romano

Poesia dedicata al largo San Gaetano e alla via Provenzano A San Gaitanu nun si cci po‟ stari ca passanu tanti zappatrici ca fannu rumuri. E quannu arrivano tanti furesteri iettanu vuci e si mettinu a vanniari. Li vicchiareddri cumincianu a scappari pirchì nun si po‟ parlari e mancu dormiri. Ora vi parlu di la via Pruvinzanu

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ca c‟è Maria la Liuna e Binidittu Marturanu. Tra Arfonzia la Vaiana e la zza Maria tutta la strata sta in allegria. E quannu Angila Cuntissa si metti a schirzari tutta la strata si metti a ballari.

ACQUARELLO Disegno arabeschi coi tuoi capelli sciolti che giocano a nascondere sorrisi coi tuoi sguardi attenti che spaziano tra cupi labirinti con questa pioggia che inzuppa il tuo corpo di donna bambina Giuseppe Romano

Ritornu a San Gaitanu ca acqua ci nn‟è picca è ci chiantaru „na funtana sicca. Giuseppe Bartolomeo

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La Voce di Cianciana

Numero 5 –Ottobre 2002

IL NOSTRO INCONTRO CON CIANCIANA In questo numero La Voce volentieri pubblica la prima parte di una nota inviataci dal professor Rino Perego, abbonato “padano” al nostro giornale, legato alla nostra terra da vincoli di amicizia e che ha trascorso qui da noi le estati 1999 e 2001. Il professor Perego si è laureato all’Università agli studi di Milano con la tesi Chiesa e popolo in Brianza (1919-1939) pubblicata da Unità di transizione “lecco uno”-1979. Inoltre egli ha scritto un altro saggio storico: Bosisio Parini e la sua storia,Bellavite Editore in Missaglia,1999

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on essendo stato possibile, a me e alla mia famiglia, ritornare fra voi nell‟estate 2002 (ci siamo stati nel mese di agosto del „99 e del 2001) proverò a ritornarci con la memoria…e con l‟affetto sempre presente in noi. Siamo scesi in Sicilia carichi di interesse, di desiderio di incontrare quelle dimensioni che ci sono state consegnate dalla fama, dagli amici, dalle letture e dagli studi scolastici: la bellezza naturalistica, i resti di una grande storia e di una fiorente arte (classica soprattutto!), ma anche i segni di una realtà sociale, popolare caratterizzata da fatica, lontananza, violenza. E molte cose è stato possibile realmente conoscere, o intuire. Vivendo per un mese a Cianciana, ci si immerge in un ambiente denso di elementi tipici di un‟autentica “sicilianità”; segni minuti, dimessi, ma reali, come le viuzze adatte una volta ai muli, ma non più ai veicoli che pure se ne impossessano inevitabilmente, le sedie e il tavolino sulla strada per passare la serata a chiacchierare e a giocare a carte, il crocchio degli uomini sempre presenti sotto la torre dell‟orologio o fuori della sede dei Combattenti e Reduci, bambini e ragazzi che vanno in su e in giù e giocano a frotte. Evidenti anche i segni di una vita sociale e politica, di una storia religiosa ancora viva. Ma sui fianchi delle vie molte case vuote e abbandonate; colpisce l‟albergo “Moderno”. Ma c‟è un aspetto che più di ogni altro rappresenta la storia di Cianciana, e della Sicilia: la folla che tutte le notti riempie la via centrale, la passeggiata. E‟ bello ritrovarsi, scambiarsi baci e abbracci, notizie su di sé, su figli e parenti, sul lavoro…: è il ritrovo degli emigrati, molti al Nord dell‟Italia (Como, Lecco, Bergamo,…), ma tanti anche in altri Paesi d‟Europa, o in America (nel ‟99 abbiamo conosciuto Joe Ciaravella, che tornava dopo una trentina d‟anni dalla prima partenza, con due figli, Richard e Kevin, un incontro alquanto interessante). Ogni sera mi lasciava pieno di stupore questo ritrovo, questa festa continua per tutto il mese. Ma nell‟osservare la gioia del loro ritrovarsi, nel tentativo di immedesimarmi con la condizione degli emigrati non era mai assente dal mio animo un senso di malinconia, che forse non si stacca neppure dal fondo del loro animo: “ non so se io ce la farei – pensavo - son qui allegri in questo mese, ma sono già pronti a ripartire”. Qualcuno però non vuol cedere, non se ne va, anzi vuol darsi da fare perché Cianciana continui ad essere unita pur essendo disseminata in tante parti del mondo e torni ad esprimere tutte le sue potenzialità: sono coloro che stanno mandando avanti questa „impresa‟ della Voce di Cianciana, a cui do tutto il mio appoggio. Qualcuno poi ritorna, pieno di buona volontà, come Paolo Termini con Rosetta e i figli Gaetano e Giovanni (che mi hanno offerto l‟opportunità di venire a Cianciana). Insieme con Agostino, Paolo e famiglia, Vincenzo e altri http://www.sicilykult.net

abbiamo visto l‟Abissu e alcune grotte-ovili di roccia mista a zolfo. E vengono alla mente le miniere! Una lunga e significativa storia quella delle miniere, quando non solo non era necessario emigrare dal paese, ma vi confluiva manodopera numerosa anche dai centri circonvicini. Con Paolino abbiamo visitato molte località artisticamente e storicamente prestigiose della Sicilia: la Valle dei Templi, Selinunte, Segesta, Trapani, Erice, Marsala, Palermo, Piazza Armerina, Caltagirone…E poi…il mare. In Sicilia si viene anche per questo, e quando si approda a Eraclea Minoa, San Giorgio, Bovo Marina (qui ci hanno condotti Nino e Carmela Amato) ecc., allora si gode dell‟altra dimensione dell‟isola, quella di una natura che ti coinvolge, ti fascia e ti corrobora. Qualche volta si pensa che si potrebbero attrezzare meglio…ma forse scomparirebbe il bello di potersi riposare e bagnare dove si vuole senza problemi burocratici ed economici. Certo per noi sta bene, ma un po‟ di turismo organizzato non farebbe bene anche alle tasche dei Siciliani ? E‟ uno dei temi che si discutono con gli amici. Giornate intere immersi nel sole e nell‟acqua, con ritorno al tramonto mentre il sole sparisce pian piano all‟orizzonte marino o dietro uno dei collinotti che si attraversano tra Eraclea Minoa e Cianciana o tra Ribera e Cianciana. E le curve non finiscono mai! Sembra che il paese sia lì…e non si arriva mai. E intanto si osserva la campagna della Sicilia, quella degli ulivi, dei mandorli, degli aranci, dei fichi d‟india…e dei tanti focherelli che quasi ogni sera si appiccano in questa campagna e dei quali…non è sempre chiaro lo scopo. Si arriva infine, si cena e si va…in piazza: luogo d‟incontro, si diceva, e anche di incontri particolarmente interessanti, con “personaggi” che hanno qualcosa di eccezionale da comunicare, come Andrea Arcuri. Ne è nata una visita a casa sua e al suo laboratorio-galleria: lucide e appassionate rappresentazioni di tipi umani, di oggetti casalinghi, di attrezzi da lavoro, di angoli e ambienti che possono essere visti e dipinti così solo da chi a Cianciana ci vive. E per le strade, per caso, incontri pure il suo critico d‟arte, prof. Nuccio Mula. Ma a quante persone famose ha dato i natali questo paese di campagna! Vengo a sapere dalla Voce di Cianciana che lo scrittore Rino Cammilleri, che apprezzo per i suoi scritti e per le sue idee, è nativo di qui. Una storia, un luogo importante, come d‟altra parte tutte le località sono importanti per chi vi è nato, che ha donato risorse belle e significative alla società. Alcuni amici della piazza poi si ritrovano in primo piano nell‟organizzazione della tradizionale festa di Ferragosto, con la lunga processione che porta la statua della Vergine per le vie del paese; si è mantenuta anche nei paesi della Brianza, a Lomagna la terza domenica di settembre, festa dell‟Addolorata,; ma la processione di Cianciana è diversa. Rino Perego (continua nel prossimo numero)

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La Voce di Cianciana

Numero 5 - Ottobre 2002

SOSTENITORI La redazione de La Voce di Cianciana ringrazia sentitamente i suoi nuovi sostenitori : ANTONINO GUIDA — TORONTO ( CANADA ) MARIA PULIZZI — HODDESDON ( INGHILTERRA ) ROSARIO CAMPISI — AMBURGO ( GERMANIA ) DOMENICO ALFANO — LOUISVILLE ( U.S.A.) PINA D’ANNA — CIANCIANA GIROLAMO LA CORTE — PONZATE-COMO

Notizie dall’anagrafe: Decessi Teresa Mattaliano, vedova Guida, nata a Cianciana l’8-9-1905,deceduta a Campi Bisenzio (FI) il 5-9-02 Rosina Mattaliano, vedova Mattaliano, nata a Cianciana il 14-9-1923, deceduta il 19-9-02 Francesca Castellano, vedova Martorana, nata a Cianciana il 16-5-1913 deceduta il 23-9-02 Maria Antonia Forte, vedova Alfano, nata a Cianciana il 27-5-1922 deceduta il 2-10-02 Giuseppe Di Maria, nato a Cianciana il 9-3-1910, deceduto il 22 ottobre 2002 Deceduti fuori Cianciana Angelo Montalbano (foto a destra) nato a Boxburg Sud Africa l’8 luglio 1969 deceduto a Boxburg l’11 settembre 2002 e tumulato ad Alessandria della Rocca. Salvatore Cicchirillo, nato a Cianciana il 27-3-1918, deceduto a Torino il 21 ottobre 2002

Matrimoni Gaetano Restivo e Daniela Pulizzi, Chiesa Madre di Ribera, 1 Ottobre 2002 Calogero Geraci e Roberta Cannatella, Chiesa di Santo Spirito, Caltanissetta, 1 ottobre 2002 Felice Gaiteri e Angélique Sciortino, Chiesa Saint-Quentin, Longeville-Les-Metz (Francia) 12 Ottobre 2002 Enrico Ferraro e Antonella Soldano, Chiesa Saint-Baptiste, Rive de Gier (Francia) 12 Ottobre 2002

Nascite

Leandro Mattaliano di Filippo e di Doriana La Sala nato a Charleroi (Belgio) il 9 Agosto 2002

Matteo Correia di Christophe e di Valeria Abella, nato a Villeneuve St. Georges (Francia) il 15-9-2002 http://www.sicilykult.net

Giovanni Cicchirillo di Alessandro e di Antonella Rizzo nato a Roma il 1° settembre 2002

Vincent Devis Giannone di Giovanni e di Giuseppina Caltagirone, nato il 24 settembre 2002

Rosario Francesco Forte di Daniele e di Maria Rita Ciaravella, nato a Palermo il 3 settembre 2002

Francesca Chiappisi di Claudio e di Maria Piazza, nata il 3 ottobre 2002

Francesco Montalbano di Gaetano e di Rosa Anna Cilona, nato il 12 settembre 2002

Alice Pia Pullara di Giacomo e di Ilaria Rizzolo nata a Palermo il 12 ottobre 2002

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La Voce di Cianciana

Numero 4 - Ottobre 2002

L’estate scorsa 21 giovani di Saint-Chamond (vicino Rive de Gier-Francia) alcuni dei quali di origine ciancianese, sono venuti in Sicilia, terra dei loro avi. Il nostro compaesano Vincenzo Forte, presidente dell’associazione franco-italiana, ha organizzato il viaggio per dei giovani da 8 a 16 anni di origine siciliana. I ragazzi hanno raggiunto Porto Empedocle per un soggiorno di 21 giorni, accompagnati da 2 animatrici: Sabrina Soldano e Stéphanie Lauria. Ci scrive Vincenzo forte: “Lo scopo del viaggio è di fare scoprire a questi ragazzi il paese dei loro avi. Abbiamo suddiviso la giornata in due parti: mattinata dedicata al mare ed il pomeriggio per fare delle escursioni a Palermo, Agrigento, Siracusa, all’Etna etc”.

A sinistra Filippo Guida con la moglie Anna, le figlie Katherine e Sabrina, Robert English e il papà Giuseppe. Gli stessi salutano Vincenzo Guida e famiglia, abitanti a Padova. Sopra da sinistra la signora Rosa Gambino Giannone, Giuseppe Giannone con la moglie Vincenza Guastella abitanti a Toronto

Ricette della nostra cucina

Pasta con lenticchie

Ingr.: 400 gr. di lenticchie; una costoletta di sedano; una cipolla; 3 pomodori pelati; olio, sale, pepe: q.b.; 400 gr. di pasta (ditali o spaghetti sminuzzati); Prep.: tenete a bagno per otto ore le lenticchie. Sciacquatele e poi mettetele in pentola con tutti gli ingredienti; coprite con l’acqua che prendono e cucinatele. A parte cuocete la pasta con 2-3 cespi di cavoli sminuzzati. Scolatela non del tutto, unite le lenticchie e servite. Domenica Pulizzi, Eugenio Giannone L’abbonamento annuale per 6 numeri costa: per l’Italia € 19, per l’estero € 21. Se volete darci di più farete parte dei sostenitori del giornale. Inviare la cifra a Panepinto Salvatore - via Cavour, 3 - 92012 Cianciana (AG) - Conto Corrente Postale n° 17905977 - Conto Corrente Banca Popolare Sant’Angelo, agenzia di Cianciana, ABI-05772 CAB-82920, Conto Corrente n° 101400002499, oppure con assegno bancario (chèque) non trasferibile, intestato sempre a Salvatore Panepinto in busta chiusa. http://www.sicilykult.net

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