Cianciana ‘na tuttu lu munnu, tuttu lu munnu a Cianciana! Numero 6 – Dicembre 2004
CARI CIANCIANESI E LETTORI DELLA VOCE, OVUNQUE VI TROVIATE VI PERVENGANO DA PARTE DELLA REDAZIONE DEL GIORNALE I PIU’ CALOROSI E SINCERI AUGURI DI
BUON NATALE E FELICE 2005 COGLIAMO L’OCCASIONE PER RICORDARVI CHE CON IL PRESENTE NUMERO SCADE L’ABBONAMENTO AL GIORNALE PER CUI, SE VOLETE CHE LA VOCE CONTINUI AD ARRIVARE NELLE VOSTRE CASE, VI INVITIAMO A RINNOVARE L’ABBONAMENTO PER L’ANNO 2005. GRAZIE ! In questo numero Editoriale - L’Angolo della Posta
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Il monumento allo zolfataro
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Cianciana Canta di Francesco Cannatella
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Le tonsille di mia figlia di FDM
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Ricette della nostra cucina - Il Circolo Cacciatori
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Il circolo Migratoristi Anuu di Cianciana
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Morta Maria A. D’Anna - Sostenitori della Voce
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La medicina preventiva di A.Longo
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An Englishman in Cianciana di Dave Justice
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Lu marranzanu
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Case in festa pag.8 - Cianciana 2000
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Il Salotto della poesia - Anagrafe
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L’eros e il lavoro di Rino Cammilleri
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Comitati Feste - Saluti
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Anno scolastico 1961/62 classe prima elementare, Maestra Piombino (per i nomi delle alunne vedi a pag. 2) http://www.sicilykult.it
Numero 6 – Dicembre 2004
La Voce di Cianciana
La Voce di Cianciana COME ERAVAMO
POTO PUBBLICATA A PAGINA 1 Con la maestra Piombino, in piedi da sinistra : Angela Ciraolo, Pierina Perzia, Antonina Dino, Licia Favazza, Antonella Longo, Anna Maria Provenzano, Concetta Giuliano, Antonina Soldano, Periodico bimestrale di informazione e Maria Di Stefano, Maria Vella, Tanina Montalbano. Sedute da sinidi cultura, edito dall’Associazione Cul- stra: Giuseppina Soldano, Antonina Maragliano, Vincenza Alba, Pietra Ciraolo, Rosetta D’Angelo, Rosa Carubia, Giuseppina Dato, Antoturale “Sicily Kult” di Cianciana. nietta Randisi, Traina, Giovanna Abella. Anno IV, numero 6 - Dicembre 2004 Direttore Responsabile: Enzo Minio Direttore Editoriale: Salvatore Panepinto Progetto grafico e fotografico Filippo Mattaliano, Stefano Panepinto Studio immagine Redazione: Andrea Arcuri, Antonino Arcuri, Rino Cammilleri, Gaspare D’Angelo, Agostino D’Ascoli, Fausto De Michele, Judith Evans, Gaetana Gambino, Eugenio Giannone, Filippo Mattaliano, Nuccio Mula, Giusy Piazza, Bina Vaiana. Direzione e Redazione: via Cavour, 3 92012 Cianciana (AG) Italy. Tel. 0922-987.462 E-mail Se volete inviarci un messaggio via e -mail, chiamate al numero di telefono in alto. Vi sarà comunicato l’indirizzo. Conto Corrente Postale n° 17905977 Conto Corrente Bancario: (vedi pagina 16) Autorizzazione Tribunale di Sciacca n° 5/01 del 26/09/2001. Spedizione a regime libero. Autorizzazione della Direzione Provinciale delle PP.TT. di Agrigento, settore commerciale
E D I T O R I A LE Ai cari ciancianesi e lettori della Voce di Cianciana,
L’atmosfera c’è già, il Natale è ormai alle porte, mentre la redazione della Voce si appresta a dare alle stampe questo numero di Dicembre che chiude il quarto anno di vita del nostro piccolo ma grande giornalino. Sembra ieri da quando ci siamo imbarcati in questa impresa, eppure sono già trascorsi ben quattro anni e noi non ce ne siamo neanche accorti, forse perché tutto ciò che si fa volentieri nella vita non pesa. L’essere riusciti ad arrivare in crescendo ad un così significativo traguardo non può che riempirci di orgoglio e ci spinge a continuare a lavorare per Voi, Ciancianesi vicini e Ciancianesi lontani ma che vi sentite, attraverso la lettura del nostro giornale, pur sempre vicini al nostro paese di origine, mai dimenticato nella mente, sulla bocca e nel cuore. E grazie al vostro attaccamento, al vostro sostegno che la Voce può continuare a raggiungere le vostre case ormai, come si diceva, da quattro anni, lasso di tempo abbastanza considerevole. La Voce dunque è riuscita a crearsi un suo spazio presso i ciancianesi ed è sinceramente attesa ai quattro angoli della terra. La gente sempre più numerosa continua a seguirci ed è molto bello vedere che il giornale comincia a riempirsi grazie agli articoli provenienti, con posta tradizionale o con e-mail, da tutte le parti. Continuano ad arrivare, infatti, le vostre testimonianze, piccole e grandi composizioni poetiche, foto d’epoca etc. Insomma tanti interagiscono con noi pur di dare lustro a quello che è ormai diventato un importante mezzo di comunicazione tra i ciancianesi. Vi siamo infinitamente grati per la vostra collaborazione e vi invitiamo per far sì che essa continui e si sviluppi ancor di più. Continuate a scriverci, a telefonarci, a sollecitarci! Da parte nostra ci sarà l’impegno di sempre per far conoscere le nostre radici, le nostre tradizioni, i nostri valori come l’attaccamento alla famiglia ed al lavoro. Quanti chilometri a volte si fanno per trovarlo! Vogliate gradire da parte nostra, ovunque Voi siate, i migliori auspici per festeggiare un Santo Natale e trascorrere un OTTIMO 2005, all’insegna della buona salute e della prosperità. Grazie a tutti Voi lettori, grazie a tutti i redattori, ai nostri collaboratori e a tutti coloro che condividono con noi questa magnifica esperienza. Il direttore editoriale Salvatore Panepinto
Stampa: Tipografia Geraci - S. Stefano Quisquina (AG). Quanto espresso dai singoli autori, negli articoli firmati, non rispecchia necessariamente l’opinione del giornale. Gli autori, che sono del tutto liberi di esprimere il loro pensiero, se ne assumono implicitamente la responsabilità. © Copyright 2004 - Associazione Culturale “Sicily Kult” - Tutti i diritti riservati. Senza il permesso del Direttore Editoriale, la riproduzione totale o parziale di qualsiasi parte del giornale è vietata.
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Da Udine - Caro Salvatore, sono Pina Cuffaro e ti scrivo da Udine, città nella quale vivo ormai da tanti anni. Come va? Tramite il nostro giornalino sono rimasta piacevolmente sorpresa del pensiero che mi ha rivolto la professoressa Silvana Lo Monaco e vorrei, sempre tramite voi, ringraziare la mia cara amica e farle pervenire i miei affettuosi saluti. Già ti ringrazio per questo e mando un caro saluto a te ed anche a tutta la redazione del giornale. Pina Cuffaro Pag. 2
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La Voce di Cianciana
Da Como – Alla cortese attenzione del professor Salvatore Panepinto, allego alla presente lettera un assegno di euro 21,00 per un abbonamento annuale al giornale La Voce di Cianciana che mia madre Paolina Campisi in Alfano, residente a Folschviller ( Francia ), desidera regalare alla sua cara amica Giuseppina Martorana, vedova Cannatella, residente a Cianciana in vicolo Riggio Personalmente mi uni-
sco a mia madre nel trasmettere i più cari saluti e augurare Buone Feste di fine Anno alla nostra cara amica, con la speranza che questo pensiero possa esserLe trasmesso sul prossimo numero di dicembre della Voce. Mentre La ringrazio, colgo l’occasione per salutare Lei e tutto lo staff del giornale.
Da Ashton – Egregio direttore, mia moglie ed io siamo molto contenti di ricevere attraverso il giornale le notizie del nostro paese natio. Io personalmente sono emigrato nel mese di ottobre del 1957 ed ho passato una vita qui in Inghilterra. Purtroppo a quell’epoca i tempi erano tristi, meno male che questa nazione ci ha ospitato dandoci il lavoro e trattandoci come cittadini inglesi. Certamente se c’era il lavoro a Cianciana, nessuno sarebbe uscito dal paese
natio. Qui in Inghilterra in Ashton under lyne ci siamo tanti paesani e aspettiamo sempre le notizie del paese. Ricevete da parte mia, dai miei figli con le loro famiglie e da mia moglie Maria La Corte, figlia della buonanima di Pietro La Corte, tantissimi saluti ed auguri. Un’ultima cortesia : mandiamo tanti cari saluti a Rosa Panepinto, moglie di Salvatore Vaiana.
Rosa Alfano
Paolo e Maria Castellano
Da Genova – Carissimo professor Salvatore Pane- Reina, Nino Grassedonia, Ignazio Attardo della pinto, torno a scriverti queste poche parole per con- Francia, oltre che a te e a tutta la redazione del giorgratularmi con te e con tutti i collaboratori della Vo- nale. ce di Cianciana. Salvatore, devo sollevarti un problema che mi sta tanto a cuore ed è quello che riguarda i rumori molesti che ci sono nel nostro amato paese, sia di giorno che di notte. Purtroppo devo constatare che non si riesce a risolvere questa questione. Almeno nei due mesi estivi è necessario avere un poco di tranquillità in modo che ogni famiglia possa avere un po’ di riposo nel proprio paese natio. Totò, vedi di poter fare qualcosa, parlandone anche al sindaco Totò Sanzeri, se si vuole che tanti ciancianesi ritornino in paese, che sarebbe un bene per il turismo che porterebbe commercio. Cambiando argomento, caro Salvatore ti mando una foto dove ci sono, oltre che a me, Giovanni D’Angelo di Saverio, Filippo Ferraro di Antonino e l’ingegnere Gagliano che per me era come un secondo fratello. Con l’occasione mando tanti saluti a Paolo Calamo, Rocco Croce, Peppe Pendino, Tano Martorana, Nino Da Quilmes – Argentina Egregio Professor Salvatore Panepinto, vorrei salutare e fare gli auguri ai miei cugini Filippo e Maria Rosa Di Noto, residenti a Milano e ringraziarli vivamente per l’abbonamento che essi ogni anno mi offrono. Voglio fare anche i miei complimenti allo scultore Vincenzo Chiazza per la sua magnifica opera. Colgo l’occasione per salutare tutti i miei cugini che vivono in Italia ed in http://www.sicilykult.it
Canada. Desidero infine dirle che ho mostrato il vostro giornale ad un amico, Sandro Cenci, speaker in idioma italiano della SIRTA ( Stampa Italiana Radio e Televisione in Argentina) che mi ha detto di felicitarmi con lei e con la redazione per la struttura e la qualità delle notizie locali ed internazionali. Distinti saluti. Alejandro Di Noto Pag. 3
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La Voce di Cianciana
SABATO 27 NOVEMBRE, PRESSO IL CENTRO SOCIALE DI CIANCIANA
PRESENTAZIONE DI CIANCIANA CANTA DI FRANCESCO CANNATELLA Importante appuntamento culturale presso l’Auditorium Falcone e Borsellino del Centro sociale di Cianciana dove, sabato 27 novembre, un numeroso e qualificato pubblico ha assistito alla presentazione di Cianciana canta, una poderosa raccolta di canti popolari della nostra Cianciana curata da Francesco Cannatella. L’opera del dirigente scolastico, impreziosita dalla copertina, dalle retrocopertina e da numerose illustrazioni della professoressa Maria Rosaria Becchina, si articola in due volumi che sviluppano i canti del ciclo della vita ed il ciclo dell’anno il primo volume, mentre il secondo riguarda i canti del ciclo del lavoro. La raccolta, che ha impegnato l’autore per più di un trentennio, è stata stampata per conto dell’Amministrazione comunale di Cianciana. Ospite d’onore della serata e presentatrice dell’opera è stata la dottoressa Elsa Guggino, docente di storia delle tradizioni popolari dell’Università di Palermo. Tra le autorità presenti il sindaco di Cianciana, l’onorevole Salvatore Sanzeri, l’assessore alla cultura Cosimo Montalbano ed il sindaco di Alessandria della Rocca ingegner Giuseppe Vaccaro. La serata culturale, coordinata dalla professoressa Filomena Sanzeri, è cominciata con l’esibizione del Gruppo Folk di Cianciana, costituito dai signori Vincenzo Chiazza, Gaetano Croce, Paolo Termini e dai fratelli Antonino, Angelo e Giuseppe Montalbano che da molti anni ormai si dedicano al canto tradizionale e popolare del nostro paese.A questo consolidato e navigato gruppo di musicisti si sono felicemente innestate le belle voci di Annalisa Raffa e di Valentina Campisi. Gli uni e le altre hanno saputo allietare la serata, intrattenendo piacevolmente il pubblico, eseguendo i seguenti Brani : Sei bella, sei splendida! Nené, risvegliati! Belli rasti, chi belli fiori! Oh, chi mal’ebbica! E poi ancora A mia la scola assà mi piaceva, scritta da Angelo Montalbano nello sfondo della zolfara, e stornelli d’amore. Al termine di questa esibizione è intervenuto l’assessore alla cultura Cosimo Montalbano il quale, facendo una breve cronistoria dei decenni appena passati, ha ricordato come in un paese come Cianciana cantassero un po’ tutti, dal contadino allo zolfataro, dal carrettiere agli artigiani, genuina espressione della cultura popolare che oggi il consumismo soffoca, disprezhttp://www.sicilykult.it
zando l’uso del dialetto. L’assessore ha altresì preso l’impegno di realizzare in un prossimo futuro un C.D. che contenga i canti popolari ciancianesi. Successivamente c’è stato l’intervento del Sindaco di Cianciana, onorevole Salvatore Sanzeri che, fra l’altro, ha ringraziato il preside Francesco Cannatella per aver saputo indagare per un trentennio la memoria popolare ciancianese, riscoprendo le nostre radici culturali. Il sindaco ha affermato che la sua amministrazione darà sempre il suo contributo per la scoperta della nostra Cianciana e per poter dare ai giovani occasioni di conoscenza del proprio patrimonio culturale. La professoressa Filomena Sanzeri, dopo aver espresso la sua gratitudine agli amministratori per i loro nobili intendimenti, ha dato la parola alla signora Elsa Guggino che ha ricordato ad un attentissimo uditorio le sue origini bivonesi di cui è molto orgogliosa per poi passare nel merito dell’opera realizzata dal dottor Cannatella il quale si è mosso, “nel realizzare la raccolta, su un terreno di moderna sensibilità e di avvedutezza scientifica come attestano la sua attenzione alle varianti e al modo di trascrivere il siciliano.” A conclusione della serata è intervenuto l’autore dei due volumi di Cianciana canta il dottor Francesco Cannatella che ha ringraziato tutti gli intervenuti alla serata, dalle autorità al Gruppo folk di Cianciana, dalla professoressa Sanzeri alle hostess e ovviamente alla signora Elsa Guggino oltre che ai numerosi amici intervenuti dai paesi limitrofi.. Il preside ha avuto un momento di commozione quando ha ricordato i nomi di tanti collaboratori che purtroppo non sono più tra noi, come la professoressa Teresa Gagliano, il maestro Domenico Montuoso e la signora Vincenza Prizzìa. S.P. In alto a sinistra la copertina del primo volume di Cianciana canta. In alto l’autore Francesco Cannatella con la dottoressa Elsa Guggino. In basso da sinistra, la professoressa Filomena Sanzeri, l’assessore Cosimo Montalbano, il sindaco di Alessandria G. Vaccaro, il sindaco Salvatore Sanzeri, la dottoressa Elsa Guggino e il dirigente scolastico Francesco Cannatella.
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Ricette della nostra cucina:
Involtini di tacchino
Ingr.: 4 filetti di tacchino; 4 fette di pancetta; ½ limone; ½ bicchiere di vino bianco; 3 foglie di salvia; un rametto di rosmarino; sale, olio, pepe: q.b. Prep.: adagiate la carne su una spianatoia, salate, pepate e sistematevi sopra le fette di pancetta. Arrotolate e chiudete con uno stecchino. In un tegame versate l‟olio e fate soffriggere gli involtini, la salvia e il rosmarino. Aggiungete quindi il succo del limone e il vino. Cuocete a fiamma bassa e servite caldo.
Involtini di carne (brusciuluna) Ingr.: 4 larghe fettine di vitella; 2 uova sode; menta e/o prezzemolo tritati; 2 cucchiai di pane grattugiato; un po‟ di formaggio grattugiato; 2 fette di mortadella tagliate a metà. Prep.: allargate le fettine di carne e sistematevi sopra il pane e il formaggio grattugiati, la mortadella, la menta e il prezzemolo, pezzettini di uova sode, aggiustate di sale e pepe, arrotolando le fettine su se stesse e chiudendo con stecchino, come si faceva una volta, legandole con filo. Si consiglia di cuocerli a sugo, soffriggendoli con aglio e cipolla.
UN ANNO DI ATTIVITA’ DELL’ASSOCIAZIONE CIRCOLO CACCIATORI DI CIANCIANA Anche quest‟anno l‟Associazione Sportiva Circolo dei Cacciatori di Cianciana si è impegnata per tenere fede ai nobili propositi, sanciti 5 anni fa quando si è legalmente costituita in associazione, quali ad esempio in primo luogo la salvaguardia della fauna selvatica in genere nel rispetto del proprio habitat naturale, ed in secondo luogo l‟attività che i soci portano costantemente avanti, privilegiando la socializzazione ed il rispetto reciproco. Tutto ciò è sempre tenuto in grande considerazione da tutti i soci, affratellati da comuni intendimenti che sono, lo ribadiamo, il rispetto per la natura e per i suoi abitatori. L’attività dell’associazione inizia il 5 gennaio con la partecipazione di tutti i soci e delle loro famiglie in occasione del cenone dell‟Epifania. A breve distanza, nel mese di febbraio, si dà l‟addio all‟annata venatoria appena conclusasi, con una gara di tiro al piattello avvenuta nel campo di tiro a volo nella cittadina di Raffadali. Come promesso l’anno scorso, vista la favorevole accoglienza da parte di tutti, ivi compresi i nostri emigrati che trascorrevano da noi le sospirate ferie, l‟Associazione ha voluto riproporre il II concorso Stelle a quattro zampe, manifestazione inserita nell‟ambito dell‟estate ciancianese e patrocinata dal comune di Cianciana. Durante la mattinata del 7 di agosto si è svolta, nella piazza Alessio Di http://www.sicilykult.it
Giovanni, una fiera mercato di animali; mentre nel primo pomeriggio si è svolto un défilé di 85 cani suddivisi in tre categorie, da compagnia, da caccia e da difesa, che ha riscontrato l‟ammirazione di un folto pubblico costituito non soltanto da ciancianesi, ma anche da persone dei paesi nell‟hinterland agrigentino. I vincitori sono risultati, un bell‟ esemplare di Cammarata, uno di Alessandria della Rocca e uno di Cattolica Eraclea ( Cianciana, paisi di ‘stranii, comu dissi l’anticu). La sera del 31 di agosto, per dare il benvenuto all‟anno venatorio 2004-05 i soci si sono dati appuntamento in una casa colonica a la Firrarìa, di proprietà dei fratelli Contissa dove hanno avuto graditi ospiti dei funzionari della Ripartizione Faunisticovenatoria di Agrigento ed in più agenti di Vigilanza Venatoria provenienti da Casteltermini ed infine i due nostri Guardiacaccia: Gaetano Contissa e Bino Licata. Nel mese di dicembre ci sarà una bella sorpresa, ma fino ad ora, bocche cucite da parte dei soci i quali tengono tantissimo invece a formulare il seguente messaggio: L‟ASSOCIAZIONE SPORTIVA CIRCOLO CACCIATORI DI CIANCIANA AUGURA A TUTTI GLI EMIGRATI CIANCIANESI UN BUON NATALE E FELICE ANNO NUOVO! Il Presidente Antonino Montalbano Pag. 5
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La Voce di Cianciana
NELLA CITTA‟ DI MONTREAL ( CANADA), ALL‟ETA‟ DI 102 ANNI COMPIUTI LO SCORSO 19 LUGLIO
E’ MORTA LA NONNA DI CIANCIANA, MARIA ANTONIA D’ANNA La signora Maria Antonia D‟Anna, vedova Di Stefano, è nome Rosina, anche lei chiamata in cielo dal Signore. La morta il 10 ottobre scorso nella città di Montreal povera Maria Antonia non sapeva cosa pensare e conti(Canada) alla veneranda età di 102 anni compiuti il 19 nuamente era impegnata con il lavoro. Un‟altra Rosina luglio scorso. Era nata, infatti, a Cianciana il 19 luglio del intanto è arrivata ma anche lei passa ben presto a miglior 1902. Donna instancabile, lavoratrice, affettuosa con tutti, vita. Il 5 maggio del 1931 arriva Anselmo, grosso forte e ha avuto una vita molto difficile. Il padre Anselmo aveva un po‟ bruttino. In casa Di Stefano non c‟è pace, anzi la necessità di farla lavorare e non la mandò neanche a guerra tra marito e moglie. Gli anni passano e il marito scuola. Innamoratasi non poté avere l‟uomo che lei desi- Giovanni si ammala. La povera Maria Antonia si adatta a derava per il diniego del padre. Nel giugno del 1925 Ma- fare qualsiasi lavoro per cercare di fare andare avanti i ria Antonia si sposa con il coetaneo Giovanni Di Stefano, due figli rimasti. Siamo nel giugno del 1936 ed Antonia ma la loro luna di miele dura poco. Nel settembre del prende per mano il figlio Anselmo e si reca ai Savarini in 1926 nasce il primo figlio Giuseppe, piuttosto piccolino cerca di spighe dimenticate dai contadini. Dopo un po‟ anche se carino. Nel 1928 nasce Anselmo, bello biondo arriva il nipote Michelangelo per avvertire la zia della ma sfortunatamente non ha vissuto a lungo. Alla fine del- morte del proprio marito Giovanni. Povera donna! Che lo stesso anno nasce Pietro, un bel bambino coccolato da vita! Poi l‟emigrazione in Canada per procacciare il pane tutto il vicinato, ma il Signore lo ha chiamato a sé. Nel a lei ed ai due figli. 1929 nasce una bimba a cui viene dato il L‟addio del figlio Anselmo, pronunciato in chiesa durante le esequie della mamma LA MAMMA E’ L’ARMA Grazie Ma’ per tutto quello che hai fatto per noi: Tu che hai sofferto tanto durante la tua gioventù. Hai perduto il tuo compagno quando dovevi goderti un po’ la vita. Il destino ha voluto il contrario, ma tu non ti sei perduta di coraggio. Ti sei sacrificata lavorando tanto per poter crescere i due figli che ti sono rimasti. Hai avuto la forza e il coraggio di andare avanti da sola senza che nessuno ti aiutava. Nonostante la miseria mi hai voluto mandare a scuola. Oggi io ti dico grazie ,ma’. Ho imparato molto da te: eri dura, severa con me, ma sempre per il mio bene. Tu non hai voluto risposarti per l’amore dei tuoi figli. Grazie Ma’. Tu mi hai dato una buona educazione e io ti dico ancora grazie. Noi figli non ti abbiamo mai lasciata da sola. Sei stata sempre presente quando noi avevamo bisogno di te. Hai cresciuto i nostri figli, i bambini ti adoravano e tu eri fiera dei tuoi nipoti. Oggi essi sono grandi e anche loro ti dicono grazie ma’. Scompare dopo dolorose sofferenze una nobile figura di madre amorosa, instancabile lavoratrice, fervente cristiana. Dedicò tutta la sua vita all’affetto dei suoi figli. Fu La signora Maria Antonia D‟Anna, vedova prudente, generosa e buona con tutti. Queste sue virtù ci siano di luce Di Stefano, con i figli Giuseppe e Anselmo e guida nell’aspro cammino della vita. Anselmo Di Stefano
SOSTENITORI DELLA VOCE La redazione del giornale ringrazia sentitamente gli abbonati che ci hanno ancora una volta confermato la fiducia. Un particolare ringraziamento è indirizzato ai seguenti sostenitori : PER L’ANNO 2004 : signor Leonardo Carubia, Adelaide (Australia); signor Giovanni Cimino, Burnlay (Inghilterrra); dottor Stefano Cuffaro, Pordenone; signor Agostino Cona, Firenze; signor Paolo Campisi, Venaria Reale (TO). PER L’ANNO 2005 : signor Giuseppe Bellanca, Aruba; signor Gaspare Lo Monaco, Verbert (Germania), signor Giuseppe Savarese, Bruxelles (Belgio); signor Filippo Guida, Tipperary (Irlanda); signora Maria Romeo, Villejuif (Francia); coniugi Maurizia e Salvatore Caltagirone, Comano (Svizzera); signor Ignazio Attardo, Gentilly (Francia); signor Francesco Miliano, Haine S.Pierre (Belgio); signor Carmelo Perconti, Cernobbio (Como); signor Giovanni Siracusa, Hoddesdon (Inghilterra); signor Alfonso Cuffaro, Hoddesdon,(Inghilterra); signor Vincenzo Greco, Mississauga (Canada); signora Giovanna Perzia, Toronto (Canada); signor Giuseppe Caruana, Carate Urio (Como); signora Rosa Savarese, Ashton (Inghilterra); signor Agostino Cona, Firenze; signor Antonino Gambino, Genova; signor Paolo Piazza, Roma; signor Alfonso Campisi, Genova; signor Antonino Amato, Castelfiorentino, Rosa e Nicola Ficara, Toronto(Canada). http://www.sicilykult.it
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One of the first things to hit me when I first came here (and you really can‟t miss them admittedly) was mountains. I had never seen mountains before that. This first impression of Sicily was echoed by another foreigner wanting to live and to settle here, Yvona Trusiuk. “Mountains don‟t exist in Poland,” Yvona said and I agree with that, England doesn‟t have them either. At just 19 years of age, Yvona made the move from Karolinow in Poland to Cianciana, has found work, a house to rent, is happy and wants to stay. “The people are so nice, I have made so many friends in the short time I have been here. The place is so beautiful and so different to Poland.” ( I suspect she finds a certain Englishman pretty irresistible too but then, as we all know, I am betrothed to (besotted by more like) Monica Bellucci so I‟m afraid Yvona has to miss out on me ). “The houses are all so close together and not spread out with land between them such as I am used to.” Bar San. Guiseppe is her place of work and Yvona has quickly picked up not only the necessary skills to keep the thirsty locals promptly supplied with coffee and drinks but an interesting mix of languages too. “My mother is happy for me that I have found such a good employer,” she says part in English, part Italian and part Sicilian. (A bit more understandably than my attempts I have to admit). “I would like to study and to learn Italian, more about the culture and the way of life here. It is a little confusing at present.” (It would be for me in Polish, that‟s for sure.) During a recent visit home to Poland, Yvona found herself a boyfriend (Phew! That lets Dave off the hook) and whilst she has no immediate plans to get married would perhaps, like to wed sometime in the future – the distant future. “I like chips, soup, lamb and pork chops mainly but will in time get used to pasta.” (I know that feeling) “I find the fashions „interesting‟ but mainly I find that just all of the people are so welcoming and pleasant.” I think there are few that would disagree that, Yvona is a definite asset to the town. One that has brought with her a bubbling and infectious vibrancy that brightens the place immensely. Her views really echo mine when I first came here; that Cianciana has a lot going for it, has much to offer and to those who would knock it and speak ill of it I offer the old adage; “The other man‟s grass is always greener”. Dave Justice http://www.sicilykult.it
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Una delle prime cose che mi ha colpito quando sono arrivato qui erano le montagne ( non si può non vederle). Non avevo mai visto montagne prima. Questa stessa impressione l‟ha avuta anche un'altra persone straniera che ha voluto trasferirsi qui, Yvona Trusiuk. “ Non ci sono montagne in Polonia, Yvona mi disse e io sono d‟accordo, non ce ne sono neanche in Inghilterra. All’età di soli 19 anni, Yvona si è trasferita da Karolinow in Polonia a Cianciana; ha trovato lavoro, una casa in affitto, è felice e vuole rimanere. “ La gente è così gentile, ho fatto tanti amici da quando sono qui. Il posto è bello e così diverso dalla Polonia. ( Sospetto che trova un certo inglese abbastanza irresistibile ma come tutti sappiamo, sono promesso in matrimonio ( infatuato piuttosto) a Monica Bellucci, quindi , la povera Yvona dovrà farne a meno di me). “ Le case sono costruite così vicine e non c‟è un pezzo di terra fra ognuna come in Polonia.” Il bar San Giuseppe è dove lavora e Yvona ha rapidamente imparato non solo le capacità necessarie per fornire di caffè e bibite la gente del posto assettata ma anche un interessante miscuglio di lingue. “ Mia mamma è felice che ho trovato un buon datore di lavoro, dice, un po‟ in inglese, un po‟ in italiano e un po‟ in siciliano ( è più comprensibile di me però , devo ammetterlo) “ Vorrei studiare l‟italiano e imparare di più sulla cultura e il modo di vivere. Sono un po‟ confusa per adesso.” (Lo sarebbe anche per me in polacco!) Durante una recente visita in Polonia , Yvona ha trovato un fidanzato (phew! Così mi lascia più libero!) ma non intende sposarsi subito, vorrebbe sposarsi nel futuro – nel futuro lontano. “Mi piacciono le patatine, la zuppa, e le braciole di maiale, col tempo mi abituerò anche alla pasta.” (So cosa intende) trovo le mode „interessanti‟ ma più che altro trovo la gente così accogliente e piacevole.” Credo che siano pochi quelli che pensano che Yvona non sia un dono per il paese. E‟ una persona che ha portato con sé una esuberanza spumeggiante e contagiosa che rallegra subito il paese. Le sue opinioni fanno eco a quelle che avevo io quando sono appena arrivato, che Cianciana ha molte cose positive, ha tanto da offrire, e a chi ne parla male, ripeto il vecchio proverbio: “L‟erba del vicino è sempre più verde”. Dave Justice Traduz. Dott.ssa Judith A. Evans, Università di Bergamo Pag. 7
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Nozze D’Oro per i coniugi Alfonso Montalbano e Lina Scardino Cianciana 4 dicembre 1954 4 dicembre 2004
Il signor Epifanio D‟Angelo, nella foto con le figlie Maria e Concetta, fino ad alcuni anni fa uno dei più rinomati costruttori edili del nostro paese, ha festeggiato il 13 novembre scorso i suoi 97 anni di Giovanni Pietro Di Stefano e Enza età, essendo nato a Cianciana il 13 novembre dal 1907. Proprio in questi giorni il signor Epifanio è diventato bisnonno per la terza volVolpe, sposi a Montreal (Canada) il ta, grazie all‟arrivo della piccola Marianna D‟Angelo (vedi oltre). 14 agosto 2004 http://www.sicilykult.it
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N A S C I T E Alessandro Dino di Franco e di Luisa Solazzo, nato a Hoddesdon (R.U.) il 22 agosto 2004
Alessandro Mirasola di Francesco e di Rosalia Maniscalco, nato a Siena il 10/10/2004
Gemelli Giovanni e Noemi Reina di Antonio e di Maria Assunta Circhirillo, nati a Palermo il 9 ottobre 2004
Giorgia Angela Maria Tallo di Giuseppe e di Silvia Di Maria, nata a S. Stefano Q. il 23/10/2004 A sinistraSamuele Acquisto di Salvatore e di Silvana Amato, nato a Sciacca il 25-11-’04
Girolamo Carubia di Paolo e di Vincenza Martorana, nato a Palermo il 6/11/2004
Aurora D‟Angelo di Vincenzo e di Maria Cristina Carubia, nata a Sciacca il 13/11/2004
A sinistra Luca Alfonso La Corte di Gaetano e di Carmela Alfano, nato a S. Stefano Q. il 26-112004
A sinistra Marianna D‟Angelo di Giuseppe e di Maria Teresa Vernaccina, nata a Palermo il 4-12-2004
L'A.S.Cianciana2000 parte col piede giusto: con il mister Scalia arrivano bel gioco e risultati La dirigenza dell' A.S.Cianciana 2000 ha deciso di fare le grandi manovre e così in estate sono arrivati l'allenatoregiocatore Scalia, il portiere Luigi Piazza(il Buffon della situazione, fatte le dovute proporzioni), due juniores di valore come Vassallo e Schifano e, a campionato iniziato, il ritorno di Gambino e gli arrivi di Di Mora e D'Anna (gente che ha esperienza in eccellenza). La rosa dello scorso campionato, visto che non ha demeritato, è stata confermata quasi per intero (tranne Greco che si è trasferito dai cugini dell'Alessandria) con i giovani che nel frattempo sono migliorati parecchio nella tecnica ma soprattutto atleticamente come Bahu, Diecidue e Ciraolo. Il campionato è iniziato rispettando la media inglese al contrario, con vittorie in trasferta e pareggi casalinghi, http://www.sicilykult.it
per vedere la prima vittoria tra le mura amiche si è dovuto aspettare la VI giornata che è coincisa con l' arrivo della nuova divisa non più biancoverde ma blu per volere del nuovo sponsor ALFCAR. Il girone che vede impegnato il Cianciana è il più difficile ed equilibrato tra tutti quelli di seconda categoria, con 5 compagini che si alternano alla guida della classifica, divise da due/tre punti dalle inseguitrici, quasi alla fine del girone di andata, (alla XI) la classifica vede il Racalmuto in testa con 22 punti, Cianciana ed Alessandria seguono con 21, Ciminna e Prizzi 20 e queste squadre sicuramente si daranno battaglia fino alla fine.Tra le partite di quest'inizio stagione da ricordare il derby che ormai è diventato uno spettacolo folkloristico, con le due tifoserie spalla a spalla che giocano la gara nella gara con striscioni, ( continua a pagina 13 ) Pag. 9
La Voce di Cianciana
Numero 6 - Dicembre 2004
In questo numero la Voce si pregia di pubblicare L’amore e il lavoro tratto dal libro CIANCIANA scritto dal grande scrittore ciancianese Rino Cammilleri. Il bellissimo volume autobiografico, Casa Editrice MARNA, che è stato presentato in prima nazionale proprio nella nostra cittadina il 10 agosto del 2002, ha visto il coinvolgimento di altri ciancianesi, dal professor Nuccio Mula, scrittore, critico d‟arte, massmediologo di fama internazionale e nostro redattore, che ha curato la prefazione; al noto pittore ciancianese Andrea Arcuri, maestro tra i più rappresentativi dell‟arte contemporanea con la copertina del volume intitolata Cianciana ed infine con le illustrazioni di Michele Rametta, ciancianese di adozione, grafico ed ebanista, tra i pochi artisti chiamati in Vaticano. Rino Cammilleri, di Armando e di Liboria Camminano, è nato a Cianciana il 2 novembre 1950, in via Salerno. Laureatosi in Scienze Politiche presso l’Università di Pisa, è uno dei più noti scrittori italiani. Tra le sue tante opere ricordiamo : L‟Inquisitore (San Paolo), Padre Pio (Piemme), Il grande libro dei Santi protettori (Piemme), Un Santo al giorno (Piemme), Gli occhio di Maria (Rizzoli) scritto con Vittorio Messori etc.
L’EROS E IL LAVORO di Rino Cammilleri L‟eros a Cianciana? Eh cosa lunga e complicata. Ci si doveva assoggettare a una complessa procedura, fatta di piccoli passi e lunghi preparativi. Cominciava così : innanzi tutto lui adocchiava lei; e questo era relativamente facile, dal momento che si viveva costantemente all‟aperto ed il paese era piccolo. Lei, naturalmente, non gli rivolgeva la parola né gli dava in alcun modo confidenza. Il che era obbligatorio e serviva ad aumentare in lui la stima e il desiderio. Insomma, lui non sapeva mai se le piaceva o no. Lui aveva un‟unica possibilità di amoreggiare con lei : sposarla. Se ne aveva l‟intenzione, doveva tanto per cominciare procurarsi un intermediario. Il quale poteva essere il padrino o un parente qualsivoglia. Naturalmente, prima doveva consultare la propria famiglia. Qui si svolgeva il primo consiglio. Il padre, informato, ne parlava alla madre e, insieme, decidevano se era i caso di accontentare il giovane. La decisione veniva presa analizzando per prima cosa la famiglia della ragazza. Era una famiglia onesta? Era una famiglia di lavoratori? La ricchezza contava poco, ve lo assicuro. Difficilmente in Cianciana qualcuno avrebbe permesso ai propri figli di imparentarsi con gente che aveva “fatto la roba” in modi chiacchierati. Il paese era piccolo, come si è detto, e non si poteva finire sulla bocca di tutti. Non solo: a Cianciana di ricchi non ce n‟erano. Per cui, il problema non si poneva nemmeno. In tutti i casi, si credeva nel lavoro : un giovane volenteroso, massaru (gran lavoratore, cioè), disposto a spaccarsi la schiena, era il migliore investimento. Questo era quel che la solida cultura contadina riteneva la cosa giusta. Se questo primo esame era superato, l‟attenzione si concentrava sulla prescelta. Era una brava ragazza? Cioè, aveva fama di civetta ( di altro, neppure pensarci a Cianciana)? Era modesta, pudica, timorata di Dio, frequentava la chiesa? Era massara o indolente? Aveva un buon carattere? Terminato anche questo esame, il padre di lui avvisava il “compare”, il quale aveva il nulla osta a procedere. Costui si recava dal padre di lei e avanzava la proposta. In realtà gli esami prendevano poco tempo : in paese tutti sapevano tutto di tutti. Quando il compare aveva portato la proposta all‟orecchio del padre di lei, gli esami ricominciavano. Solo alla fine si informava lei e le si poneva l‟irrilevante domanda : lui ti piace? A http://www.sicilykult.it
questo punto voi, disinformati da secoli di romanzistica in cui la tapina viene convolata suo malgrado a ingiuste nozze, penserete a padri-padroni e monache di Monza. Invece no. Se lui a lei non piaceva, non c‟era nulla da fare. La cosa non andava in porto e non c‟erano santi. Oddio, non che i genitori, se il partito era davvero di quelli golosi, non ci provassero ad insistere. Ma la volontà di lei era determinante, anche perchè in qualsiasi momento si sarebbe potuto interporre l‟arciprete a far valere quella libertà di coniugio su cui la Chiesa non defletteva (né, checché se ne dica, deflesse mai : si ricordi che i pontefici non esitarono a scatenarsi addosso lo scisma anglicano proprio perché EnricoVIII voleva sposarsi due volte). Certo, va da sé che in alcuni casi lei, impuntandosi, aveva davvero torto. I racconti che i ciancianesi si scambiavano quando si trattava di ammonirsi l‟un l‟altro erano pieni di esempi di figlie e figli che, tenendo in non cale l‟avviso parentale, avevano scelto il coniuge col cuore e non col cervello ed avevano finito col seppellirsi nell‟infelicità. Comunque se no, era no. Invece se era sì, allora si passava alla fase due. Secondo tempo Le rispettive famiglie si incontravano una prima volta, di solito a casa di lei, per una breve visita nella quale i due promessi sarebbero stati ufficialmente presentati. Il meeting si svolgeva nel tardo pomeriggio, dopo che i capi famiglia erano tornati dal lavoro, ma prima di cena. Tutti lavati, ben pettinati e in ghingheri, la famiglia di lui bussava o suonava o picchiava col batacchio alla porta della casa di lei, porta che, per l‟occasione era inusualmente chiusa. Già sapete che a Cianciana le porte si serravano solo di notte, ma quello era uno dei rari casi in cui era consentita l‟eccezione. Ovviamente, tutti i vicini sapevano chi era quella gente tirata a lucido e4 cosa era venuta a fare, sicché le finestre erano piene di spettatori che non intendevano perdersi almeno la prima parte dell‟incontro. Infatti, valeva la pena : la porta si apriva dopo il primo tocco (due sarebbero stati di troppo : grave scortesia, segno che quelli all‟interno non erano affatto ansiosi di ricevere quella visita). La padrona di casa faceva accomodare, e attendeva che passassero tutti. Già, perché, ormai lo sapete : la famiglia siciliana era composta da parecchie persone. Pag. 10
Numero 6 - Dicembre 2004 Una volta dentro, dopo le presentazioni di tutti con tutti, ci si sedeva nella stanza più grande, a cerchio, su sedie (nessuno possedeva divani). I due promessi erano separati da una fitta schiera di parenti di entrambi i fronti. Ma, come si è detto, si trattava di un cerchio. Se fortunati, potevano anche venirsi a trovare di fronte. I bambini, sempre tanti, erano obbligati ad assistere assolutamente fermi e seduti (anche se non era facile tenerceli). Gradite qualcosa? No, no, grazie. Ma via, insisto. Un caffé, un liquorino? Va bene, ma non si disturbi, quello che c‟è di pronto. Ma scherza? Questa fase di trattative durava a lungo, poi arrivava tutto : caffé, rosolio fatto in casa, dolciumi, biscotti, acqua per i bambini o aranciata (di quelle fatte con la cartina frizzante).La conversazione verteva su tutto, tranne su quel che in verità si era venuti a fare. Il tempo atmosferico, il lavoro, qualche pettegolezzo bonario. Un‟oretta circa, poi il padre di lui si alzava : adesso dobbiamo proprio
La Voce di Cianciana togliere il disturbo: Ma che disturbo, che dite? Sedete, restate ancora, che fretta c‟è? No, no, bisogna che andiamo. Tutti si alzavano e accompagnavano alla porta gli invitati. Questa volta, nell‟accomiatarsi, le donne si baciavano sulle guance. Ciascuno a casa sua, a commentare lungamente l‟evento. Difficile che in questa fase si decidesse di fare marcia indietro. Perché questo avvenisse, era necessario che qualcosa di veramente clamoroso fosse avvenuto, che so, un colossale litigio. Ma non succedeva mai. Seguivano, in segreto, le trattative sulla dote, ma non erano influenti né determinanti. Ormai la parola era data. I due avevano il permesso di frequentarsi. Mai da soli, s‟intende. Le famiglie moltiplicavano le reciproche visite, seguivano gli inviti scambievoli a pranzo, i due venivano presentati a cerchie di parentela sempre più ampie, agli amici, ai vicini. Ma non erano ancora ziti,cioè fidanzati. (Continua nel prossimo nel prossimo numero)
LA POSA IN OPERA DEL MONUMENTO ALLO ZOLFATARO DI CIANCIANA Il marmista Andrea Carubia è nato a Cianciana il 24 giugno del 1963. Seguendo la tradizione di famiglia, fin da bambino ha cominciato ad apprendere l‟arte nell‟azienda fondata dal padre Benedetto. In tanti anni di continuo apprendistato, Andrea Carubia è continuamente migliorato, raggiungendo un alto livello di professionalità in questa difficile arte. Risale al 1994 l‟apertura della sua azienda e in questi dieci anni sono stati realizzati numerosi lavori sia nel campo dell‟edilizia sia nell‟ambito dell‟arte funeraria, in un continuo misurarsi con le leggi del mercato, cercando di offrire sempre il meglio ad una clientela sempre più esigente. Tra gli ultimi lavori realizzati dalla ditta Carubia, vero fiore all‟occhiello, si annovera la realizzazione e la posa in opera del Monumento allo zolfataro, realizzato e donato alla nostra comunità, come già sappiamo, dal grande scultore ciancianese maestro Vincenzo Chiazza. Il monumento è stato collocato nella villa comunale ed è stato inaugurato lo scorso 13 agosto e da allora fa parte integrante del tessuto urbano del nostro paese. “ Quando ho avuto la proposta di realizzare il complesso marmoreo dallo scultore Vincenzo Chiazza – ci riferisce Andrea Carubia – dopo aver riflettuto abbastanza, ho finito con l‟accettare la proposta fattami, prendendola come una sorta di sfida personale con me stesso e, avendo avuto dal maestro il bozzetto originario, mi sono messo ben http://www.sicilykult.it
presto al lavoro realizzando, con l‟ausilio di un computer, un prototipo in gesso del monumento delle dimensioni di circa un metro”. Da questo modello, che rispettava appieno le proporzioni del bozzetto, il personale della ditta Carubia ha realizzato via via i vari pezzi, una cinquantina circa, suddivisi in quattro fasce di livello sovrapposte. Successivamente, terminati i lavori di basamento presso la Villa Comunale, si è passati alla posa in opera del monumento, una montagnola rappresentante la madre terra Sicilia, manovrando una potente autogrù che ha innalzato, sovrapponendoli, i vari pezzi. Poi, fase della rifinitura del complesso monumentale per renderne omogenea la superficie. Il materiale adoperato per realizzare il Monumento allo zolfataro è la bianca pietra pr oveni ent e da una cava di Alcamo (Trapani), scelta dal Maestro Chiazza su suggerimento proprio di Andrea Carubia, pietra scelta appunto per le sue caratteristiche di durezza, di consistenza, di omogeneità e per il suo colore che ben si sposa con le quattro statue di zolfatari realizzate in bronzo. S.P. Pag. 11
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La Voce di Cianciana
LE TONZILLE DI MIA FIGLIA E LA GLOBALIZZAZIONE DI FDM Lo scorso luglio abbiamo tolto le tonsille. Da quando sono padre uso il plurale, per cui: “abbiamo tolto il ciuccio”, “abbiamo tolto il pannolino”, ecc.. Ora è toccato alle tonsille. In realtà, ad essere operata è stata mia figlia. Siamo andati in un ospedale per bambini di Vienna. La prima notte, quella prima dell‟operazione, l‟ho fatta io, la seconda, mia moglie. Non voglio parlarvi qui però dell‟operazione di mia figlia, vorrei invece raccontare qualcosa della tempesta di riflessioni che mi hanno procurato quei due giorni d‟ospedale. A me piace dire spesso, per celia, che sono emigrato. C‟è, giustamente, chi mi corregge e mi fa notare che vero è che vivo all‟estero, ma dell‟emigrazione, quella vera, quella amara della fuga, della ricerca di un lavoro come dell‟unica possibilità per vivere con dignità, io non ne so niente. Questo è vero, ma è anche vero che io di emigrati ed emigrazione, soprattutto in Germania, mi sono occupato in maniera scientifica per l‟università e comunque, essendo siciliano, di famiglia emigrata ne ho da vendere, a cominciare dal padre di mia nonna che, dopo la morte della moglie, la lasciò bambina e partì per l‟America con i figli maschi per non tornare mai più. Mi sento, quindi, di avere i titoli per parlare e fare qui delle riflessioni sugli effetti dell‟emigrazione. Ma sto tergiversando, arriviamo al punto. La stanza d‟ospedale al Sankt Anna Kinderspital di Vienna aveva tre posti letto. In un letto c‟era un bimbo turco per un‟ortoplastica alle orecchie, nell‟altro un bimbo siriano per le tonsille e le adenoidi e poi mia figlia, che ha due nazionalità, spagnola e italiana. E non è finita qui. Tra le infer-
miere ce n‟erano di ceche, rumene, slovacche e slovene. Un paio di medici, dall‟accento, erano probabilmente ungheresi e poi, a cercarli con cura, c‟erano anche un paio di dottori austriaci. La Babele che ho trovato non mi ha sconvolto, tanto più che si vede ogni giorno sui treni, sui tram, in metropolitana, al supermercato. Quello che mi ha sconvolto è stato il dolore e l‟ansia prima dell‟operazione. Madri e padri eravamo con le lacrime agli occhi, alla faccia dell‟operazione di routine e, alla vista di un po‟ di sangue dal naso, ci siamo sciolti come ghiaccio al sole e abbiamo scaricato una vera e propria overdose d‟affetto sui nostri cuccioli feriti che si risvegliavano dall‟anestesia. Tutti i genitori esprimevano in modo uguale gli stessi sentimenti, ovviamente con un‟altra lingua, tra l‟indifferenza di medici e infermieri che quello spettacolo lo vedono 365 giorni all‟anno. In quei due giorni, noi genitori globalizzati da melting pot ci siamo scambiati in tedesco e in inglese, favori, consigli, consolazione e poi anche palloncini colorati, adesivi del Mc Donald e orsacchiotti di peluche eccessivamente kitsch. La sera che ho dormito con mia figlia, ho aiutato le due signore, musulmane, velate e pudicissime, a farsi il letto e, a pensarci bene, ho addirittura dormito nella loro stessa stanza, ma sesso, nazionalità, religione, lingua, tutto questo è diventato crosta e superficie, al confronto di quell‟ansia, di quel dolore per il dolore dei bambini. Insomma, è stata un‟epifania da emigrato tra emigrati: ché l‟uomo perde tutti suoi aggettivi, quando è di fronte al dolore e, soprattutto di fronte al dolore di un bambino, un uomo ritorna ad essere soltanto un uomo. FDM
L’ASSOCIAZIONE MIGRATURISTI ITALIANI ANUU di Cianciana Come di consueto, i soci dell‟Associazione Migratoristi Italiani del circolo cacciatori di Cianciana, si sono incontrati per festeggiare il fatidico I settembre, giorno di apertura della stagione venatoria. In tale occasione tutti i soci Anuu hanno mangiato, scherzato, allietando una bella ed armoniosa serata. L‟associazione ciancianese, costantemente in crescita, con un numero di soci che aumenta di anno in anno, si adopera costantemente per raggiungere i suoi obiettivi quali la salvaguardia e la conservazione dell‟ambiente naturale, la repressione del bracconaggio, l‟incremento del patrimonio faunistico etc. In quest‟ottica l‟Associazione presieduta da Girolamo Pace, recentemente nominato Giudice Cinofilo dal Comitato Esecutivo Nazionale dell‟Anuu Migratoristi, ha organizzato un corso per Guardie Venatorie che si è tenuto presso i locali dell‟Associazione stessa. Il corso, svoltosi nel mese di agosto, ha riscosso un notevole successo ed ha visto la partecipazione di numero 30 aspiranti a Guardia Venatoria, provenienti da tutta la provincia di Agrigento. Al suddetto corso hanno partecipato in qualità di docenti l‟avvocato Domenico Cicchirillo, il dottore in http://www.sicilykult.it
veterinaria Gerlando D‟Angelo, il professor Giuseppe Gagliano, tutti e tre di Cianciana ed inoltre il dottore in scienze forestali Pasquale Fonte da Ribera, l‟operatore del “118” Adriano Cascio Mulè di Villafranca Sicula e l‟agente di vigilanza Fabrizio Milazzo di Calamonaci. E‟ intervenuto al corso, proveniente da Roma, l‟avvocato Mauro Martorella, Comandante delle Guardie Nazionali Anuu. S.P
Li veri cacciatura Li cacciatura migratoristi tutti „nsemmula fannu li festi uno pi‟ tutti e tutti pi unu sicuramenti nu fannu diùnu. Lu jornu prima li priparativi cu Francu Cicchirillu a la cucina ca nni fa veniri a tutti la parlantina. Tra l‟arrustuti e li vivùti
pi li cacciutura è tutta saluti. Biatu cu la penza comu a natri ca l‟amici vannu rispettati e malumunnu pigliati a pidati. A natri nni piaci lu rispettu e malumunnu pigliati di pettu.
Girolamo Pace Pag. 12
Numero 6 – Dicembre 2004
La Voce di Cianciana
In questo numero la Voce pubblica l’articolo intitolato La medicina preventiva e le donne inviatoci da una nostra nuova collaboratrice a cui vanno i nostri ringraziamenti. Si tratta della ginecologa dott. Antonella Longo, di Antonino che esercita la sua professione come dirigente del Consultorio dell’Azienda U.S.L. N.6 di Palermo.
LA MEDICINA PREVENTIVA E LE DONNE di Antonella Longo Le donne affrontano gravi disagi per lo più legati al fluire della loro vita : la pubertà, l’adolescenza, il matrimonio, le gravidanze, il parto, la crescita dei figli, la menopausa, la terza età. La medicina preventiva, interpretando questi bisogni, organizza dei programmi di educazione alla salute che comprendono, fra l’altro, delle visite mediche ginecologiche e senologiche, Pap Test per la prevenzione del tumore del collo dell’utero da effettuare ogni tre anni se negativo, colposcopia, ecografia mammaria e ginecologica, mammografia e indagini di secondo livello per la prevenzione del tumore della mammella e comprende dei vaccini per la prevenzione di alcune malattie ( rosolia, morbillo, epatite etc.). Il ginecologo ed i suoi collaboratori fanno parte di una squadra che può consigliare come potere avere uno stile di vita sano e ciò per diminuire i fattori di rischio e poter prevenire le malattie. Tutto ciò comporta una alimentazione ben equilibrata ( 5 porzioni al giorno di frutta e/o verdura, una dieta povera di grassi), una regolare attività fisica ( mezz’ora al giorno per della ginnastica a casa o in palestra o da dedicare semplicemente ad una passeggiata), evitare il tabacco ed altre droghe e fare uso di caffeina ed alcool con moderazione. In questi ultimi anni sono stati trovati gli spazi in cui quanto affermato prima si potesse realizzare, come ad esempio i Consultori familiari dove si può accedere senza alcuna prescrizione medica. Ecco qui di seguito elencate le principali attività dei Consultori : informazioni sui diritti della donna in materia e tutela sociale della maternità; informazione e consulenza sui temi della sessualità; consulenza per le problematiche della pubertà e della menopausa; assistenza sani-
taria, psicologica e sociale per le donne e le coppie che chiedono l’interruzione volontaria di gravidanza, secondo le procedure di cui agli articoli 4 e 5 della legge 194/78; consulenza per la diagnosi precoce dei tumori della sfera genitale e delle malattie a trasmissione sessuale; assistenza sanitaria, psicologica e sociale inerente la procreazione responsabile, la consulenza e la somministrazione di contraccettivi, l’informazione e la consulenza sulla regolazione ed il controllo della fertilità; assistenza psicologica e sociale al singolo, alla coppia, e alla famiglia per difficoltà relazionali, per problemi di separazione e divorzio; assistenza psicologica e sociale nei confronti di minorenni che intendono contrarre matrimonio; assistenza, al singolo o alla coppia, in riferimento a difficoltà di ordine sessuale e assistenza alle donne per problemi di violenza sessuale; consulenza agli adolescenti; attività di informazione, di educazione alla salute e di preparazione al parto. In tale contesto si insegna altresì l’autopalpazione del seno a tutte le donne dai 16 anni in poi, ogni mese 2 o 3 giorni dopo la fine del ciclo. Si effettua anche la visita senologica dai 25 anni in poi, con cadenza annuale e, in caso di familiarità, si inizia dai 20 anni in poi. L’ecografia mammaria si prescrive ogni anno, dai 25 anni in poi. La mammografia si prescrive ogni due anni a partire dai 40 anni e se essa è associata all’ecografia, i due esami vanno eseguiti o contemporaneamente o a distanza di un anno. E tutto questo per salvaguardare la salute della donna. Se la donna sta bene, vanno bene la coppia e la famiglia e di conseguenza anche la stessa società ne risente favorevolmente.
(continua da pagina 9) fumogeni e tamburi. L'incontro anche quest'anno è finito in parità, con gol su rigore di Alfano per il Cianciana e pareggio sempre su rigore del ciancianese Guida per l' Alessandria; alla fine rigore sbagliato da Alfano che regala un punto insperato agli avversari (in 10 per tutto il 2° tempo) che a fine gara esultano come se avessero vinto. Le belle vittorie contro il Ciminna per 2-0 (capoclassifica al momento della gara)con gol del rientrante Gambino e del giovane Vassallo che mette in rete una punizione battuta a pochi metri dalla panchina, gol questo che ricorda quello messo a segno da Ronaldino agli ultimi Mondiali, e in trasferta a Racalmuto, con doppietta di Alfano, che trasforma una punizione stile Adriano e gol di Martorana.
Poi i locali tentano la rimonta ma riescono a fare solo due gol, consentendo al Cianciana di avvicinarsi ad un solo punto nella classifica. Il bilancio provvisorio è di 7 vittorie, 3 pareggi e 2 sconfitte. In Coppa Sicilia nel primo turno il Cianciana ha eliminato l' Alessandria vincendo 3-1 in trasferta con gol di Alfano, Martorana e Scalia che ha trasformato una punizione capolavoro, meritandosi gli applausi di tutti, e pareggiando in casa per 0-0, con due legni colpiti da Martorana e il portiere Giannone che è salito in cattedra parando un calcio di rigore.
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Dottoressa Antonella Longo, Dirigente di Consultorio, Azienda U.S.L N 6 – Dipartimento Materna Infantile di
Alfonso Salamone
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LA ZAMPOGNA di Eugenio Pupello Parlando degli strumenti musicali ad ancia, cioè di quegli strumenti il cui suono viene prodotto attraverso la vibrazione di una sottile lamella di metallo oppure di canna, un nuovo metodo di insufflazione e di innovazione tecnica, sorti probabilmente in Asia e nel primo secolo della Nuova Era, hanno dato vita ad una specie nuova di aerofoni. Anche in questa puntata vogliamo ricordare che alla categoria di “aerofoni” appartengono gli strumenti a fiato, nei quali il suono è prodotto da una colonna d’aria posta in vibrazione. L’innovazione tecnica, dicevamo, consisteva nel frammentare un serbatoio d’aria flessibile tra la bocca e i polmoni del suonatore da una parte, e le canne ad ancia dall’altra. Il serbatoio è costituito da un otre di pelle di animale opportunamente trattato e montato, il quale ha due compiti ben precisi nella realizzazione del suono : alimentare le ancie mentre il suonatore prende fiato, e contemporaneamente alimentare più di una canna. Il flusso ininterrotto consente così di produrre suoni continui, grazie anche al funzionamento sistematico delle canne ad ancia che agiscono da vere e proprie valvole, le quali interrompono periodicamente il flusso d’aria e sono perciò in grado di regolare il travaso d’aria dall’otre. Nasce così la zampogna, anzi nascono le zampogne, dai molteplici modelli anche molto diversi tra di loro, condizionate dal tipo di costruzione e dagli usi locali, che poi a loro volta si sono trasformate e ulteriormente diversificate. In Italia, infatti, si conoscono modelli di zampogna che vanno prettamente distintiva Nord a Sud, dall’Italia Settentrionale (Alpi e Appennini) all’Italia Centromeridionale (dai colli Sabini all’Agrigentino), ma tutti hanno un elemento comune : l’adozione dell’otre di origine greca, etrusca e romana, e le doppie canne ad ancia molto diffuse in area mediterranea. Si è fatta sempre una gran confusione tra i termini “zampogna” e “cornamusa”: la zampogna in effetti è un aerofono ad ancia in cui l’aria è direttamente insufflata dal suonatore, mentre la cornamusa è invece uno strumento in cui una o più zampogne sono collegate al serbatoio d’aria che viene alimentato dall’esecutore. La cornamusa sarà un argomento di prossima puntata. L’origine della zampogna è sconosciuta. Si ha una notizia sicura risalente al I secolo d.C. Lo storico dei Cesari Svetonio riferisce di Nerone il quale, verso la fine della sua vita, aveva pubblicamente promesso che se avesse potuto conservare l’Impero, nei giochi celebrativi la sua vittoria, si sarebbe esibito con l’Hydraulos, l’organo idraulico, con la “choraula” e “l’Utricularium”, quest’ultimo identificato con la zampogna. Virgilio nelle Bucoliche lo considera uno strumento agro-pastorale per eccellenza. E ancora Marziale in un suo epigramma latino parla di un “auscaules” o zampognaro, suonatore di “aulòi”, termine greco che ben possiamo tradurre con canne, ossia aerofohttp://www.sicilykult.it
no di canne. Esistono poi altre notizie su una probabile importazione dello strumento dall’Asia, e come le moderne zampogne asiatiche, la nostra era munita di una o più canne ad ancia. Io credo che elementi latini, etruschi, greci ed orientali hanno sicuramente contribuito alla nascita della nostra odierna zampogna, e l’ulteriore sviluppo da Nord a Sud dell’Italia appartiene alla storia dell’Europa medievale e moderna, dal momento che questo strumento era allora diffuso sia in ambito popolare che militare.In qualità di strumento popolare la zampogna è ancora presente in ogni parte d’Europa; per un impiego militare, ma anche nella musica folk e nella moderna new-age, la Scozia e l’Irlanda, la Bretagna Francese sono le regioni fertili per la sua diffusione e sopravvivenza. In Italia, invece, fini alla II guerra mondiale, l’uso e la presenza della zampogna è da annoverarsi nell’archivio delle tradizioni popolari nelle zone settentrionali delle Alpi e dell’Appennino, oggi completamente usciti dall’uso, eccezion fatta per qualche fenomeno di “revival”. La zampogna tradizionale del tipo settentrionale appartiene al modello europeocontinentale, munita cioè di un “chanter” conico ad ancia doppia (termine di origine anglosassone di cui in italiano non esiste equivalente) con cui si indica la canna, o bordone, dotata di fori digitali, che costituisce la parte principale dello strumento. La zampogna dell’Italia centrale, meridionale e della Sicilia sono invece tutte del tipo a doppio “chanter”, a canne separate su ciascuna delle quali agisce una manio dell’esecutore: Si distinguono innanzi tutto a partire dalla struttura delle canne, per differenze tipologiche più o meno vistose per quanto riguarda le forme delle oncie, la geometria e la simmetria del canneggio. Un posto a parte, nella Sicilia occidentale, e precisamente nella zone di Monreale-Palermo, occupa poi un modello molto grande di zampogna, dotato di chiavi che permettono di suonare nell’intera scala semitonale, cioè nelle chiavi di diesis e bemolle. Questo tipo di strumento è prettamente solista, ma accompagna pure altri strumenti del tipo agro-pastorale, come la ciaramella, la piva e la cornamusa. Attualmente conosce soltanto un repertorio di tipo folk-religioso, per il Santo Natale per esempio, e per l’accompagnamento di canti devozionali per la Madonna e i Santi, ed ha la particolarità ed esclusività di suonare nella tonalità minore. Anche se nel XV secolo la zampogna conobbe un momento importante e fortunato perché veniva adoperata nel servizio delle corti delle città libere e della aristocrazia locale, oggi certamente non perderà la sua identità peculiare di strumento popolare che lo lega indissolubilmente al mondo agro-pastorale.
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NOTTE DI MAGIA Se tendi lo sguardo oltre la collina se poni l’udito oltre il tuo sguardo potrai essere giunto fin al traguardo ma la fede devi avere a te vicina. La notte ti illustrerà un’accorciatola che ti porterà nella lontana Betlemme ove Cristo nato tra le preziose gemme è giacente in una fredda mangiatoia
Troverai di Giuseppe e Maria l’amore i ricchi doni dei magi d’oriente dei pastori e dei passanti i calore Ma se ad un tratto c’è in te qualcosa di dolente non sogni e sei triste, apri il tuo cuore perchè il vero Natale è sempre presente. Rosalinda Reina, Natale 2000
NATALI E GESU’ BAMMINEDDU NON CHIUDERE LE PORTE Lu suli s’affacciau beddu granni Non ho più lacrime, Ora ca si nmezzu di natri Bammineddu, li stiddi ntà lu celu, chi biddizzi! son secchi i miei occhi. cu gioia tilu dicu quantu si beddu! La luna ntà lu celu fa lu tornu Con le mie rime vorrei dirlo a tutti, Binidici tuttu lu munnu Bammineddu! sunaru li campani a mazzijornu. gridando forte forte Binidici lu jornu di Natali! e dire : io l’amo. Lu tonu chi facìa sta campana Rimproverar la sorte Binidici a tutti natri ca t’amma primari era un tonu beddu finu finu e dire, son uomo. cu l’aiutu to’ lu munnu nna barbari. Non chiudere le porte alla speranza, annuncià, nascìu Gesù Bamminu. Viva Gesù Bamminu e lu santu Natali! perchè lei fa parte Che beddu stu jornu di Natali, della mia esistenza, Gaetano Siracusa Si beddu Bammineddu ca nascisti anche al di là della vita La speranza a natri nni purtasti. Giuseppe Alba NOTIZIE DALL’ANAGRAFE: DECESSI Eda Bellucci in Alba, nata il 30-9-1931 a San Marcello Pistoiese, ivi deceduta il 23-11-2004; Onofrio Alfano, nato a Cianciana il 10-7-1920, deceduto il 28-11-2004; Maria Perzia, vedova Giannone, nata a Cianciana l’8 gennaio 1916 , deceduta l’8 dicembre 2004 Alfonso Abella, nato a Cianciana il 15 febbraio 1924, deceduto il 15 dicembre 2004 Felice prof. Soldano, nato a Cianciana l’8 aprile 1952, deceduto il 20 dicembre 2004 Deceduti fuori Cianciana Maria Antonia D’Anna, ved. Di Stefano, nata a Cianciana il 19-7-1902, deceduta a Montréal (Canada) il 10-10-2004 Maria Anna Pulizzi vedova La Corte, nata a Cianciana il 24-9-1934, deceduta a Saint Chamond (Fran.) il 18-10-2004 Filippa Ciaravella, vedova Bellanca, nata a Cianciana il 19-11-1911, deceduta negli USA il 14-11-2004 Vincenzo Lo Monaco, nato a Cianciana il 5-9-1943, deceduto a Barcellona (Messina) l’1-12-2004 Vito Cicchirillo, nato a Cianciana il 28-3-1937, deceduto a La Grand’Croix (Francia) il 3-12-2004 A sinistra il signor Salvatore Canzoneri, sostenitore del nostro giornale che apprezzava tanto. Era nato a Cianciana il 26 giugno del 1926 ed è deceduto nella città di Bologna, dove ormai risiedeva da tantissimi anni, il 22 luglio corrente anno. Appuntato dell’Arma dei Carabinieri in congedo, aveva prestato servizio nella Fanfara della Benemerita. Lascia la moglie Maria Teresa ed il figlio Angelo. A destra il signor Gerlando Piazza inteso terranchiana. Nato a Cianciana il 29 agosto 1920 ed è deceduto a Saint Chamond il 27 ottobre 2004. Era emigrato in Francia nel 1954 e da allora non è più tornato. Sposato con la signora Vita Santoro, da lei ha avuto 6 figli: Giuseppe, Caterina, Battista, Giuseppina, Rosario e Antoine.
MATRIMONI Angelo Rubino e Alida Cannella, Carini – Chiesa Maria SS. Assunta, 25 settembre 2004 Pino Iacono e Angela Carubia, Siculiana, Chiesa del Santissimo Crocifisso, 6 ottobre 2004 Angelo Piazza e Rosalba Piazza, Comune di Cianciana, 30 ottobre 2004. http://www.sicilykult.it
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La Voce di Cianciana
Numero 6 – Dicembre 2004 A sinistra il comitato per i festeggiamenti in onore della Santissima Immacolata Concezione : presidente Angela Proietto in D’Angelo, tra le assistenti Pina Castellano in Alfano e Concetta Viola, vedova Martorana. A destra il comitato per i festeggiamenti di Santa Lucia : Presidente GiuseppaCicchirillo, vedova Mattaliano, assistenti Giovanna Pulizzi in Cicchirillo e Gina Cappellano in Di Stefano.
I LETTORI DELLA VOCE SALUTANO, AUGURANDO BUON NATALE E FELICE 2005 Da Cianciana - Nino, Giuseppina, Erminia e Giuseppe Tambuzzo abbracciano Pasquale, René e Alberto Bavuso, abitanti a Barcellona (Spagna). La figlioccia Erminia augura Buone Feste ai padrini Ida e Mimmo Taormina, abitanti a Lipomo (COMO). Da Cianciana - L’avvocato Salvatore Re ricambia i saluti trasmessigli da Anselmo Di Stefano, abitante a Montréal (Canada), estensibili anche al fratello Giuseppe. Da Verbert (Germania) - Tanti cari saluti a tutto lo staff de La voce di Cianciana da parte della famiglia La Corte Uselli e dalla famiglia di Giuseppe Di Salvo. Da Cianciana - Gerlando La Corte e famiglia fanno tanti auguri di Buon Natal e Buon 2005 alla sorella Rosa Abella e famiglia, abitanti a Luton (Inghilterra) e a Lia Ugelli e famiglia abitanti a Verbert (Germania). Da Cianciana - Angela Salvo Giambrone, con i figli e le rispettive famiglie, augura Buon Natale e un felice Anno Nuovo alla famiglia Barbera in Australia, al dottor Crisostomo, abitante a Battaglia Terme e al cognato Stefano Giambrone, abitante a Toronto (Canada). Da Cianciana - I coniugi Leonarda e Giuseppe Orlando fanno un mondo di auguri alle famiglie Ferraro, Reina ed Orlando abitanti ad Adelaide (Australia). Da Cianciana - Narjiis e Agostino D’Ascoli fanno i migliori auguri a Pietro Castellano, residente a Winnenden (Germania). Da Cianciana - Attilio D’Angelo e famiglia fa tanti auguroni di Buone Feste a Vito Carubia e famiglia, residenti a Ashton U.L.(Inghilterra) e alla famiglia di Giovanni Siracusa di Hoddesdon (Inghilterra) Da Cianciana - Rosetta e Paolo Termini augurano Buon Natale e Buon 2005 agli zii e cugini Cioaravella del Canada, ai cugini Termini di Parma e al dottor Lo Monaco di Mestre (Venezia) Da Cianciana - Giuseppe Montalbano saluta tutti i parenti del Canada, della Francia e dell’Inghilterra. Da Cianciana - Salvatore Panepinto saluta augurando un mondo di bene a Francesco Taormina di Maslianico, Alfonso Taglialavore di Hoddesdon, Pino Panepinto di Montreal, Olga e Joe Ciaravella di Guelph, Domingo Vizzì, Miguel Angel Milano di Rosario, la famiglia Barbera di Adelaide, Giuseppe Croce di Fano, Giovan. D’Angelo di Cantù
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