Dall’album di famiglia...
Le nostre radici
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I Carlon Ros · il ramo de Andol Il cognome Carlon è presente in Budoia già all’inizio del secolo XVI ed è talmente diffuso che, dal 1760 al 1900, sono ben 751 le persone che possiedono tale cognome. I Carlon Ros sono un ramo della famiglia patriarcale di Agostino Carlon di via Lunga – via Casale. Nell’Ottocento, il rilevante sviluppo demografico del clan – quasi una sessantina di persone tra adulti e bambini – portò alla decisione di un frazionamento della Fameia granda, con il conseguente acquisto di nuovi terreni nel centro abitato. Così, nella prima decade del Novecento, iniziarono i lavori di costruzione delle case, una di queste nel terreno in via Conditta, ad angolo con via Roma, in cui, nel 1911 si trasferì il ramo di Angelo Giomaria, figlio di Agostino e di Teresa Besa, con Vincenzo che diede vita al clan dei Carlon Ros o de Ros, soprannome acquisito dal cognome del precedente proprietario del terreno, un certo Rossi di Castello. L’altro ramo, che lasciò la famiglia, fu quello del fratello Osvaldo che formò il casato dei Carlon Brolo. Undici anni dopo, nel 1922, la ciasa de Ros era già insufficiente a contenere i nuovi proprietari e fu ingrandita verso l’angolo di via Conditta, sulla cui facciata fu fatta erigere una nicchia dedicata alla Madonna del Rosario. Da allora i Ros si espansero dando vita ad un loro borgo.
Foto sopra. Livia e Luigia-Gina, figlie di Vincenzo e Marina, negli anni 1944/45. La foto fu scattata dal signor Moretti, datore di lavoro di Marina, in occasione di un pranzo dai Ros.
(Testimonianze di Giobatta Carlon Ros, raccolte negli anni ’80). —— DICIOTTESIMO INSERTO
Foto sopra. Nel cortile di casa Ros il giorno del matrimonio di Attilio e Onelia. Al centro i genitori Gigia e Andol e Antonio ed Elena Mezzarobba. Foto a destra in alto. Giovanni Battista Carlon, alpino a Pec, in Albania dal 2 marzo 1941 al 26 maggio 1941. Rimase in guerra fino all’agosto del 1945. Foto a destra. Un gruppo tutto al femminile. Onelia e Bruna con le bambine Marina Del Zotto Munar, Luigia Gina, Livia e Maria. Era il 1949.
Foto sopra. Foto di gruppo, in occasione del battesimo di Livia, figlia di Vincenzo e di Marina, nel 1943. Da sinistra: I padrini della neonata, Angela Carlon Brolo e Agostino Carlon de Lorenth, Bruna Zambon e Umberto Carlon, la nonna, Luigia Carlon, la madre Cencia con la piccola Livia e la nonna materna, Angelica Mezzarobba, e la prozia Angela. Davanti al gruppo, con il fiocco tra i capelli, la sorellina Luigia-Gina. Il padre della neonata era assente, perché impegnato nella guerra d’Albania. Curiosità! Questa foto fu conservata da Vincenzo per l’intera durata del periodo bellico.
a cura di Vittorina Carlon (per la ricerca storica) e Maria Carlon. Foto sopra. Negli anni 1929/30, nel cortile di casa Ros. La Gigia e Andol con i loro sei figli, tutti maschi: Cencio (1913), Berto (1915), Mario (1916), Tita (1920), Tilio (1924), Jacun (1927). Foto a destra in alto. Agosto 1918, davanti alla stalla Ros. Da sinistra: Maria, figlia di Luigi ed Ester Carlon, e i fratelli Cencio, Berto e Mario.
I nonni Angelo e Luigia Ros Foto a sinistra. Il matrimonio di Giacomo con Maria Gottardo (30.01.1954). Gli sposi insieme alla madre dello sposo. Foto sotto. Milano, il 20 aprile 1953, il nonno Andol tra il figlio Giacomo e la futura nuora Maria.
Foto sopra. La piccola Maria, nel cortile dei Ros. Era agosto 1945, il giorno del battesimo.
Foto sopra. Angelo Carlon, negli anni Sessanta del secolo scorso. Foto sotto. 16 luglio 1936, Cencio co i bo’, nel cortile di casa.
Foto sopra. Primo febbraio 1939, nel cortile dei Ros. Gruppo di parenti invitati al matrimonio di Vincenzo e Marina (Cencia) Mezzarobba.
Foto sopra. 14 febbraio 1944. Matrimonio di Bruna Zambon con Umberto Carlon, Gli sposi tra i genitori di Umberto, nel cortile dei Ros.
Angelo Carlon (Andol de Ros), durante il servizio militare, nel 1912/13. Luigia (Gigia Paschera) Mezzarobba, negli anni 1912/13. Foto sopra. Anno 1954. Maria e Gabriella, figlie di Umberto e Bruna. Foto a sinistra. 4 giugno 1949, il giorno del matrimonio di Attilio ed Onelia Mezzarobba. Gli sposi all’uscita della chiesa di Budoia. Foto sotto. La sposa Onelia è accompagnata nella sua camera dalla suocera Luigia.
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Foto sopra. Michele Carlon nel giorno della sua prima Comunione, nel 1960. Foto a destra. Settembre 1960. Loredana (a sinistra), Angela (a destra) e Graziella con Antonio (al centro).
INSERTO DE l’Artugna n. 111 · AGOSTO 2007
ella casa patriarcale la vita della grande famiglia aveva una sola mamma e un solo papà, la nonna Gigia e il nonno Andol. Erano per tutti un riferimento importante e di conforto (me madhona e me pare). La nonna aveva gesti sempre pazienti e amorevoli. Noi bambini quante volte ci siamo rifugiati nelle sue braccia e che gioia ci ha fatto sentire nell’essere accolti, perché eravamo affidati al suo sguardo quando i nostri genitori erano al lavoro nei
campi (...e core su par le cotole da la nona o in torvia la giamba del nono par rifugiasse e salvasse dai guai). Ricordo il nonno Andol per i suoi modi semplici, disponibile e generoso, la sua andatura sofferente ma sempre dignitosa e la domenica vestito «da festa» con l’abito buono e la camicia bianca e d’inverno la pesante mantella. Quanta tristezza ho visto nei suoi occhi per la perdita di sua moglie, dei figli e dei nipoti.
Foto sopra. Sempre in occasione del matrimonio di Cencio e della Cencia. Da sinistra, seduti: Angelo Carlon, Luigia Mezzarobba, Valentino Mezzarobba, padre della sposa. In piedi, in seconda fila: Luigi (Gigi) Carlon, fratello di Angelo, la sposa e lo sposo. Foto a sinistra. 1940 circa. Da sinistra, Enrico Carlon, figlio di Luigi ed Ester, e Mario, figlio di Angelo.