Dall’album di famiglia...
Le nostre radici
Dall’album di famiglia...
Dall’album di famiglia... Nel cortile dei Bavan un folto gruppo riunito per le nozze d’oro di Beniamino e Augusta (1947). La fotografia purtroppo è molto scura e il riconoscimento dei volti è abbastanza difficile. In prima fila, seduti, da sinistra si intravedono: Teresa Quaia – moglie di Raimondo – con il nipotino Pietro, di Terenzio, in braccio, Bia Bocus Frith con la moglie Agata Pinal Nonthola – compari d’anello dei festeggiati, Maria Teresa – figlia di Vittoria, Beniamino con la moglie Augusta Vettor, Rosa Zambon Pinal – chiamata Tessèra per aver sposato Basilio Tesser, santola di molti figli dei festeggiati; accovacciato Pietro, figlio di Maria, da poco deceduta. In seconda fila si riconoscono: i tre fratelli Basilio, Elio ed Eugenio, Raimondo, Regina e Luigia – sorelle di Beniamino, Giuseppe Pinal – marito di Luigia, Camillo, con in braccio la figlia Laura e accanto la moglie Lidia Glir. In terza fila: Adele Busetti Caporal – moglie di Elio, le tre sorelle Vittoria, Gina e Pierina, Santo Bastianello Thisa – vedovo di Teresa Pinal, Rino e la moglie Augusta. In ultima fila: Agostino Pinal. Davanti a Vittoria si può riconoscere la figlia Augusta Non è stato riconosciuto l’uomo alle spalle di Camillo.
La grande famiglia degli Zambon Pinal Pinal Bavan Ricercare negli archivi le informazioni sugli Zambon Pinal per risalire dai figli ai padri, ai nonni e su…su fin dove i documenti lo permettono, è come scavare una miniera: si trova un ramo, lo si segue credendo che sia il principale quando, per caso, se ne scopre un altro, magari numericamente più importante del precedente. Seguendo la nuova strada si trovano altre vie che, talvolta, si incrociano con rami già visitati. Questa analisi, difficile, faticosa, ma affascinante, fa nascere la curiosità di conoscere quali siano e a quando risalgano le origini, certamente comuni, delle numerosissime famiglie Pinal. L’albero pubblicato in questo inserto è quello dei Pinai Bavan. È mia intenzione proseguire nella ricerca per pubblicare, in futuro, la genealogia degli altri rami. Il prossimo, che è già in cantiere, sarà quello che deriva da Matteo, fratello di Pietro, capostipite dell’albero di questo numero.
—— UNDICESIMO INSERTO a cura di Roberto Zambon
Bella foto della famiglia di Beniamino scattata il giorno dell’Assunta del 1923. A sinistra dei genitori si trovano Gina e Pierina, a destra Agostino e Rino; in seconda fila, sempre da sinistra: Vittoria, Elio, Basilio, Camillo ed Eugenio.
Un bel ritratto di Beniamino Pinal, fotografato nel 1896 quando, a 23 anni, lavorava nei paesi dell’impero Austro-Ungarico come muratore, mestiere che continuò con riconosciuta professionalità ed onestà anche al suo rientro in Italia. Alcuni dei figli e dei nipoti seguirono la sua strada diventando impresari edili a Milano.
Chi sono e dove abitavano i Pinai Bavan
I
Foto in basso, a sinistra. I giovani Zambon Pinal. Milano. In occasione della Prima Comunione di Alessia (al centro) si ritrovano quattro generazioni Pinal: Pierina; Fabio e Antonella (figli di Eugenio), Arianna (figlia di Maria Augusta), Paolo e Cristina (figli di Fiorenzo), Jacopo ed Alessia (figli di Cristina) e i figli di Paolo, Alberto e Nicolò. Nicolò, nato nel 2000, è il più giovane Zambon Pinal Bavan.
65 anni dopo, i fratelli si ritrovano a Milano in occasione delle nozze d’oro di Eugenio. In prima fila, da sinistra: Eugenio, Vittoria, Basilio, Elio, Pierina. In seconda fila: Rino, Gina, Camillo e Agostino.
Foto in basso, a destra. Autunno 1946 (?), località Stradon. Soddisfazione per la buona vendemmia. Da sinistra: Augusta – moglie di Rino, Pierina, Camillo – con in braccio il figlio Beniamino, Beniamino Pinal, Rino e Agostino. Sedute, da sinistra: le figlie di Vittoria, Augusta e Vilma. La bimba con il nastro bianco in testa non è stata riconosciuta.
Foto in alto, a sinistra. Anno 1952: Raimondo e Teresa con la figlia Genoveffa e la piccola Mariangela. Foto in alto, a destra. Cirillo e Rita, figli di Raimondo, a passeggio per le vie di Torino, dove si trovavano per lavoro. Foto al centro, a sinistra. Anno 1930 circa: Pietro (1909) di Raimondo, a sinistra, con l’amico Bepi Santin Tesser davanti le porte dei Sartorel, in piazza a Dardago. Pietro morirà, per un male sconosciuto, a soli 28 anni. Foto al centro, a destra. Terenzio con la moglie Vincenza. Foto in basso, da sinistra. Le altre figlie di Raimondo e Teresa: Maria, Giovanna e Leonilda. Anche Maria, come Pietro, morì giovanissima.
INSERTO DE l’Artugna n. 100 · DICEMBRE 2003
l ramo degli Zambon Pinal, chiamato anche Bavan, nell’800 riempiva il cortile a cui si accede dal secondo portone a sinistra di Via San Tomè salendo dalla piazza; (in quei tempi, la strada era chiamata «Via dei Zamboni»). Ora, le case dei Pinai Bavan si animano solamente d’estate ma, nel periodo tra le due guerre del secolo scorso, erano abitate anche da 50 e più persone. Nell’800 esistevano solo le case in fondo al cortile; non c’erano né il portone né la lunga casa in sassi che dà sulla strada, in quanto furono costruiti solo alla fine del secolo. Nelle case vecchie vivevano le famiglie dei due fratelli, Matteo (1826) e Pietro (1835) i cui figli, a loro volta, avevano dato origine ad altri nuclei famigliari. In occasione della divisione delle proprietà, nei primi anni del ’900, i figli di Pietro – Beniamino e Raimondo – rimasero nelle case in cui abitavano; Angelo, figlio di Matteo, comperò le «ciase de Moreal» nella parte alta di Via San Tomè, vicino all’«altarol de Sant’Antone» e Luigi, suo fratello, si trasferì nelle case da poco costruite all’entrata del cortile. Verso il 1923, questi vendette le case ad Adamo Zambon Pinal (Damo Nontholo) e si trasferì con figli e nipoti a Ronche di Sacile. Gli uomini della famiglia lavoravano nei campi e come muratori. Alcuni vengono ricordati come abili e ricerca-
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ti capomastri. Il fenomeno della forte emigrazione nella prima metà del ’900 interessò, prima o poi, tutti i Pinai Bavan nati in quel periodo. Basti pensare che dei 22 nipoti di Beniamino e 9 di Raimondo, solo 3 abitano attualmente nel comune di Budoia; e loro stessi sono nati altrove. Degli altri, la maggior parte abita a Milano o dintorni, altri a Torino, Genova, Tolmezzo e Orsago (Treviso). * * * La ricerca segue la tradizionale linea di discendenza maschile. Fanno eccezione le donne nate nel secolo scorso (’900) poiché molti loro discendenti hanno espresso il desiderio di apparire nell’albero in quanto si sentono anche Pinal. Le informazioni fino ad oggi raccolte hanno permesso di creare uno schema dei vari rami di cui è stato possibile accertare i legami. Lo schema, che verrà completato man mano che saranno reperite altre notizie, è pubblicato alla sinistra dell’albero allo scopo di dare una visione d’insieme della grande famiglia Pinal. * * * Ringrazio tutti coloro che mi hanno messo a disposizione le preziose informazioni e quanti vorranno fornirmene per le future ricerche. ROBERTO ZAMBON
Nelle foto. I due fratelli Beniamino (sopra) e Raimondo con le loro consorti Augusta Vettor e Teresa Quaia.
Anno 1949, Dardago. La foto, scattata da Alfeo Angelin in occasione del matrimonio della zia Pierina con Duilio Gazzola, ritrae gli sposi con parte degli invitati davanti alla chiesa . Da sinistra, in prima fila si riconoscono: le due gemelle Maria Augusta e Anna Antonia figlie di Eugenio, il testimone e i due sposi. In seconda fila: Luigia Bocus Frith, mamma delle gemelle, due fratelli dello sposo, i genitori della sposa, Augusta e Beniamino, Camillo Pinal. In terza fila: davanti a Elio Pinal – la moglie Adele Busetti Caporal con in braccio la primogenita Flavia, Genoveffa Pinal – figlia di Raimondo, Lidia Pinal Glir – moglie di Camillo, Cesarina Zambon Bedina (col cappello), uno zio della sposa, una signora e un uomo non riconosciuti, e Rosa Zambon Tessèra. In ultima fila: Vittoria Pinal con il marito Riccardo Angelin.
Sull’origine del cognome Zambon ZAMBON è di gran lunga il cognome più comune di Dardago. Sull’origine del cognome o sulla provenienza dei primi Zambon ci sono tante ipotesi – per la verità – abbastanza fantasiose. In queste pagine, anni fa è stata riportata anche la leggenda che ne voleva l’origine da uno Zambon, brigante ferrarese, che dopo un delitto riparò in queste terre. Ipotesi suggestiva ma quasi certamente solo una leggenda. Il nostro è un cognome molto diffuso anche in altre parti d’Italia. Ma non è detto che ci siano dei legami tra i vari ceppi. Zambon, infatti, è un cognome che deriva da un nome proprio e che
quindi ha una genesi facilmenmte replicabile in molti luoghi. Nella nostra zona, nei secoli scorsi, Zambon (scritto spesso anche Z.Bon) era utilizzato come nome proprio. In una antichissima pergamena del 1299, conservata negli archivi parrocchiali, il notaio si firmava «Ego Zambon...» Nel ’600, a Dardago, il nome era abbastanza diffuso. Nel registro dei battesimi del 1688 troviamo l’annotazone del battesimo di Zuanne Zambon Pinal. Sta scritto: Z.BON figlio di OSVALDO q. Z.BON Zambon di Dardago (nonno e nipote con il nome proprio Z.BON)
Nella stessa pagina troviamo un’altra annotazione di battesimo: Z.BATTA figlio di BARTOLOMIO q. Z.MARIA PUPINO di Budoia Z.BON (ZUANNE BON), quindi, era anche un nome proprio, come Z.BATTA (ZUANNE BATTA, GIOBATTA) e Z.MARIA (ZUANNE MARIA, GIOMARIA) Con il passare degli anni, come spesso è successo, il nome si è trasformato in cognome. Ma tutto è successo qui, a Dardago. Senza scomodare il bandito ferrarese.
Il ramo Pinal Bavan
Quadro d’insieme della grande famiglia Zambon Pinal
L’atto di battesimo del 2 dicembre 1688 di Zuanne Bon (Z. Bon) Zambon. Anche da questo documento relativo a un Pinal, si può dedurre che anticamente Zambon era un nome proprio. Trascrizione dell’atto di battesimo 2 Xbre (dicembre) 1688 Z.Bon figlio legittimo e naturale di Osgualdo q. (fu) Z.Bon Z.Bon di Dardago et dona Menega q. Bortolo della Janna, iugali (coniugati), nato gieri sera a hore due in circa, hoggi è stato battezzatto da me Pievano su detto*; Padrino al sacro fonte Osgualdo figlio di Z.maria della mont sotto Polcenigo. * Pievano era Giomaria Agostini (dal 1675 al 1711). Nei registri usava scrivere per esteso il suo nome solo sul primo atto della pagina; nei successivi indicava, come in questo caso, su detto.
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I rami della famiglia Zambon Pinal LEGENDA
1 Riveta (pubblicato nel n. 58)
7 Nato Pinal Scatol
uomo
2 Isandro Pinal
8 Giobatta
donna
3 Nontholi (pubblicato nel n. 42)
9 Ite
4 Batistela
10 Pinai de le ciase de Moreal e de Ronche
5 Bepi Pinal
11 Bavan (pubblicato in questo numero)
6 Glir
Il presente quadro, molto imcompleto, verrà integrato con i risultati di ulteriori ricerche e con informazioni che arriveranno in redazione.
L’arco d’ingresso del cortile dei Pinai Bavan. Sullo sfondo si intravede la casa di Raimondo Pinal che costituiva il nucleo più antico delle abitazioni. Beniamino abitava nelle case della parte inferiore del cortile. L’arco è stato costruito nell’Anno Santo 1900 come testimonia l’iscrizione sull’architrave.