Settembre 2009
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Dove il piatto non piange
9LDJJLR WUD OH ÀOLHUH equosolidali ed ecologiche
editoriale
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arissimi lettori, è finalmente arrivata la primavera, e con essa anche il nuovo numero di altromagazine, che racchiude tra le sue pagine i colori e la freschezza della stagione più bella dell’anno. Queste settimane, poi, sono anche quelle che vedono tante coppie sancire il loro amore con uno dei passi più importanti della vita: il matrimonio. È proprio a loro che dedichiamo questo numero: ai fidanzati che decidono di condividere la loro gioia con il mondo intero, attraverso la scelta di una cerimonia in stile equo e solidale. In queste pagine vi guideremo alla scoperta delle nozze “in stile Altromercato”, che significa eleganza, originalità, colore, qualità, bellezza. Ma anche attenzione agli sprechi e soprattutto vicinanza ai piccoli gruppi di produttori che lavorano nel Sud del mondo e che, grazie al loro impegno, ci regalano bomboniere, partecipazioni, album fotografici e articoli per la casa davvero unici, vere e proprie opere d’arte. Per loro, il coinvolgimento nel commercio equosolidale significa migliori condizioni di vita e di lavoro, oltre alla possibilità di realizzare strutture indispensabili alla crescita sociale come scuole, ospedali e centri di formazione. I prodotti che presentiamo in queste pagine fanno parte della nuovissima collezione Primavera – Estate 2009 Altromercato, caratterizzata dall’eleganza delle forme e dalla delicatezza dei colori. Potete trovarli, insieme a molti altri, in tutte le Botteghe del Mondo, dove vi aspettano anche tanti servizi e consigli pratici per organizzare al meglio il vostro sì, dal catering “equosolidale e sociale” alla luna di miele all’insegna del turismo alternativo e responsabile. Ma non indugiamo oltre. Voltate pagina e date inizio ai preparativi per una festa che rinnovi la tradizione, e la riempia di un nuovo significato: quello della condivisione. Buona lettura! Chiara Bonati Presidente del consorzio Ctm altromercato
i indice Fiori non ancora schiusi
Dietro un regalo c’è un mondo intero
Il benessere della solidarietà
La fame non è nella natura
Bio Natyr: coltiviamo dignità
Editoriale
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in movimento
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vivi solidale
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Il Natale ha un nuovo sapore
Ci vediamo in Bottega
Spezie bio: aromi di giustizia Equospazio: fatti sentire!
In viaggio con Natyr
Vai in Bottega? Scegli un libro
indice
E il mondo riscoprì l’etica negli affari
Un cous cous che sa di speranza
Incontro con Frans van der Hoff Un nuovo tassello per il commercio equo in India
Solidali con l’ambiente
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Storie di volti, storie di persone
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così lontano così vicino Regala un sorriso
A Gaza è ancora isolamento
Un network globale
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Giriamo una nuova pagina
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in movimento CI VEDIAMO IN BOTTEGA TORINO - Grazie all’impegno della cooperativa sociale Mondo Nuovo, la nuova Bottega equosolidale di Torino ha aperto i battenti in via XX Settembre con l’intento di catturare l’attenzione di chi passeggia per una delle principali vie dello shopping nel cuore della città. Inaugurata lo scorso 29 novembre, dà spazio (e che spazio!) ai prodotti di qualità del Sud del mondo e voce a un modello alternativo di sviluppo: quello sostenibile.
ROMA - Nasi rigorosamente rossi per soffiare sulle 5 candeline della Bottega Equociquà!, punto di riferimento per gli acquisti “fair” del quartiere Giuliano-Dalmata (Laurentina). La Bottega del Mondo ha organizzato una grande festa per l’occasione, offrendo a tutti i partecipanti una gustosa merenda e invitando per i più piccini (ma è piaciuta anche ai grandi!) la famosa Clownerie Itinerante degli Endaxi ad esibirsi in uno spettacolo colorato e divertente.
MILANO - A Lima (nella stazione della metropolitana) lo spazio equo e solidale raddoppia. Di fronte alla Bottega infatti è stato aperto il nuovo Showroom Altromercato, dotato di uno spazio espositivo ampio ed accogliente dedicato alla casa (mobili, complementi d’arredo, tessili, ceramiche, camerette bambini) e agli sposi per una lista nozze bella, varia e responsabile. Per brindare all’evento il 21 novembre, la cooperativa Chico Mendes, che gestisce Bottega e Showroom, ha offerto un aperitivo con bevande e stuzzichini “made in dignity”.
PADOVA - La cooperativa sociale Angoli di Mondo ha scelto l’Africa, in particolare il tema del deserto, per vivacizzare il pomeriggio del 25 ottobre, giorno dell’inaugurazione della nuova Bottega: dai testi di Mano Dayak, Vasco Mirandola ha recitato “Sabbie: suoni, parole e immagini dal deserto”, mentre, dopo il saluto delle autorità e gli interventi del rappresentante di Ctm altromercato e di don Albino Bizzotto, l’Africa si è fatta ritmo e musica grazie all’eclettico compositore Falilou Seck.
Fair Cooking, il gusto dell’autenticità L’Alto Adige diventa promotore di una nuova interessante iniziativa: Fair Cooking. Il progetto riguarda i ristoranti gourmet e le Botteghe del Mondo della zona e si propone di divulgare il commercio equo e solidale anche presso gli esercenti di locali pubblici che ambiscono a servire prodotti buoni e di qualità. L’esigenza degli chef che aderiscono a Fair Cooking è quella di realizzare una cucina semplice, curata e sincera – come sottolinea Armin Mairhofer, uno degli chef coinvolti – che unisca la passione per la propria terra alla genuinità e autenticità dei prodotti. L’iniziativa vuole sostenere un modo alternativo e responsabile di fare la spesa, che non rinuncia alla qualità e che stimola la fantasia con la proposta di piatti creativi. Finora i ristoranti-pionieri che hanno passato la selezione Fair Cooking sono 6, sparsi nella provincia di Bolzano (trovi l’elenco sul sito www.altromercato.it/ it/archivio_news/Fair_Cooking), ma l’iniziativa piace ed
in movimento IN AZIONE! CAMPAGNE ED EVENTI
Arriva il World
Fair Trade Day
Il 9 maggio facciamo sentire la nostra voce! È una giornata tutta dedicata alle tematiche del commercio equo, della produzione sostenibile, dei diritti dei lavoratori. Partecipa anche tu!
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abato 9 maggio non prendere impegni: da un capo all’altro della Terra si celebra la Giornata Mondiale del commercio equosolidale. Anche in Italia è un’occasione imperdibile per ritrovarsi in uno degli appuntamenti organizzati dalle Botteghe del Mondo e informarsi, discutere o anche soltanto conoscersi scambiando quattro chiacchiere tra un assaggio e un brindisi, tutti rigorosamente “fair”. Al via l’edizione numero 9 L’idea di creare un appuntamento annuale di sensibilizzazione a livello mondiale risale al meeting Ifat (In-
ternational Fair Trade Association) di Arusha (Tanzania) nel 2001. A giocare un ruolo fondamentale fu Safia Minney, fondatrice di uno dei più famosi brand equosolidali, PeopleTree, che si occupa di abiti e accessori moda. Nel corso degli anni i Paesi partecipanti sono diventati sempre più numerosi fino a raggiungere la quota di 70 e anche le idee si sono moltiplicate. L’anno scorso, ad esempio, negli Stati Uniti è stata indetta “The Biggest Coffee Morning”, una sorta di mastodontica pausa caffè, mentre in Indonesia venivano piantati nuovi alberi per celebrare il legame tra equità commerciale e sostenibilità ambientale e nelle Filippine una rumorosa folla di percussionisti occupava pacificamente le strade di Manila.
A big day for the planet Il tema di quest’anno è “Big Bang!!”, in pratica un nuovo inizio, il riconoscimento del commercio equosolidale come strumento privilegiato per combattere la povertà, il cambiamento climatico e la crisi finanziaria. Il tutto in un’atmosfera di festa che vede protagoniste le persone che ogni giorno si impegnano per diffondere un commercio alternativo a quello tradizionale, ma anche tutti i sostenitori e i simpatizzanti, che danno un significato nuovo ai loro acquisti, scegliendo prodotti rispettosi dei diritti dei lavoratori e dell’ambiente.
di Laura M. Bosisio foto apertura: Lorenzo Boccagni
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in movimento IN AZIONE! CAMPAGNE ED EVENTI Ifat cambia pelle La Federazione Mondiale del Commercio Equosolidale da qualche mese ha un nuovo nome: Wfto (World Fair Trade Organization). Il cambiamento è stato approvato con una maggioranza del 91% dei soci che ora vengono identificati come “FT100”, cioè organizzazioni legate al commercio equo e solidale al 100%. Tra loro ci sono cooperative e associazioni che hanno scommesso su un nuovo approccio al mondo dell’economia e degli affari, che punta allo sviluppo sostenibile e al rispetto dei diritti di tutte le categorie sociali.
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foto 1: Luca Palagi foto 2: Diego Marani
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D(i)ritto al cibo Ctm altromercato aderisce alla Giornata Mondiale del commercio equosolidale promuovendo eventi che vanno “d(i) ritto al cibo”. Due spettacoli teatrali gireranno l’Italia per affrontare i temi della sovranità alimentare e del legame tra cibo e culture: Terracotta, di Stefano Lucarelli, e Senza cena ovvero i funerali di San Rocco, di Orchestra Teatralica. Oltre agli spettacoli, le Botteghe del Mondo proporranno per questa Giornata iniziative in collaborazione con altre grandi organizzazioni. È cresciuta, infatti, la coalizione tra i sostenitori di Diritto al Cibo: la campagna ha
da subito ottenuto il sostegno di AIAB (Associazione Italiana per l’Agricoltura Biologica) e da gennaio 2009 conta anche sull’impegno di Legambiente, principale organizzazione ambientalista italiana. Le tre organizzazioni si sono alleate per informare i cittadini sulle cause dell’attuale crisi alimentare e per l’elaborazione di un modello agricolo alternativo e sostenibile al Nord come al Sud del mondo. Per scoprire tutto sulla campagna e per sapere cosa succede nella tua città in occasione del World Fair Trade Day, visita il sito www.dirittoalcibo.it.
in movimento METTITI IN RETE
Perchè in borsa non ci mettono il sedano?
Una riflessione sulle regole che governano il mercato delle materie prime. E la discussione continua nella community Equospazio, sul blog dedicato alle “soft commodities”.
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iritto” e “cibo”: in pratica, “mi è dovuto quanto è necessario a sfamarmi”. La fame è il motore che spinge ad arare, coltivare, potare, raccogliere, essiccare, macinare, confezionare. Per i calcoli di efficienza economica, che regolano a livello globale tutti questi processi, la fame si vince con qualsiasi cosa sia economicamente efficiente e redditizio produrre. Sembra non esserci spazio per i gusti, la tradizione e la cura della terra. Ma la nostra idea di diritto al cibo è diversa e contempla prima di tutto il diritto a sfamarsi in modo sano. Nell’ultimo anno di crisi, il segmento alimentare del Biologico – nei principi e nelle regole il più sano – ha dimostrato di essere uno dei pochi a non subire un tracollo nelle ven-
dite. E questo è segno che, anche a costo di ridurre le quantità consumate, le persone alla salubrità dei cibi ci tengono. È fondamentale, poi, il diritto alla biodiversità, alla salvaguardia di tutte le varietà di cereali, caffé o spezie utilizzate nella tradizione culinaria dei popoli. Lo sanno bene i protagonisti della “rivolta delle tortillas”, in Messico, stanchi di trovare nei loro mercati una varietà di mais adatta ai mercati internazionali, perché più economica, ma non utilizzabile per le ricette tradizionali. E non dimentichiamo il diritto a sfamarsi a un prezzo ragionevole per chi produce e per chi consuma, senza cadere nelle trappole degli speculatori. Nonostante tutti i dibattiti degli ultimi mesi, pochi sono stati gli impegni nel concreto per riaffermare l’importanza di salubrità, disponibilità
ed equità nella produzione agricola ed alimentare. Viceversa si sono moltiplicate notizie sull’acquisto di terre nei Paesi del Sud del mondo per assicurare l’abbondanza di cibo ai Paesi o ai ceti sociali più ricchi o per la coltivazione di derrate alimentari destinate ai biocarburanti, in Paesi in cui la fame domina le cronache e le statistiche nazionali. Il commercio equo e solidale si impegna nel concreto a offrire prodotti sani, gustosi e rispettosi della vita delle persone che li producono. Dice un vecchio proverbio africano: “Non abbiamo ricevuto la Terra in eredità dai nostri avi, ma in prestito per i nostri figli”. E anche se l’equità e la solidarietà non sono al momento variabili importanti nei calcoli di efficienza economica, dimostrano ogni giorno di più di esserlo nelle scelte e nei gesti quotidiani delle persone. Lo sono anche per te? Parliamone in Equospazio, sul blog “Perché in borsa non ci mettono il sedano?”.
di Maria Moretti
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Un “Sì” grande
come il mondo
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vivi solidale vivi solidale PRODOTTI DAL MONDO
Sogni un matrimonio indimenticabile ma in linea con il tuo stile di vita equosolidale? Rivolgiti a una Bottega del Mondo: troverai tutto quello che ti serve per renderlo davvero unico.
Dicembre 2008
di Laura M. Bosisio foto 1: Simonetta Lorigliola foto 2:
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cegliere l’abito, le partecipazioni e le bomboniere, organizzare la cerimonia e il rinfresco: il matrimonio è uno dei giorni più importanti e attesi di tutta la vita, il coronamento di tanti sogni ad occhi aperti. Spesso, però, porta con sé un forte stress e la sensazione di essere pedine di un meccanismo più grande, che pretende acquisti sontuosi e spese ingenti perché “così vuole la tradizione”. Se quello a cui punti nel giorno delle tue nozze è l’autenticità dei sentimenti e vorresti rimanere coerente con le tue idee facendo di un momento di gioia anche un’occasione di solidarietà, vai nella Bottega del Mondo più vicina a te: troverai tutto quello che ti serve per organizzare un matrimonio “alternativo”, ma senza deludere i parenti e gli amici più legati al bon ton.
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Nelle Botteghe del Mondo trovi tantissime bomboniere, dalle più tradizionali alle più particolari, ma anche tutti i materiali per darti al “fai da te”. Oltre ai buonissimi confetti classici con mandorle o golosi con mandorle e cioccolato, infatti, potrai scegliere la carta fatta a mano della tua tonalità preferita oppure sacchetti, borsine e scatole, con nastri e decorazioni in tinta. Inoltre troverai partecipazioni e album fotografici, e tanti prodotti per la casa, per una lista nozze aperta al mondo. Vuoi che il tuo giorno più bello sia al 100% equo e solidale? Allora puoi scegliere un catering che serva prodotti Altromercato, un modo per sostenere anche le cooperative sociali che si occupano di agricoltura biologica e inserimento lavorativo di persone svantaggiate. Ce ne sono moltissime che offrono servizi completi, dall’allestimento delle sale allo studio di menù personalizzati. Nelle prossime pagine ti porteremo a scoprire il “dietro le quinte”, cioè i progetti che coinvolgono i gruppi di produttori del Sud del mondo e le tecniche di lavorazione da loro utilizzate, e ti daremo qualche dritta “organizzativa”. Per saperne di più, poi, visita il sito di Ctm altromercato al link www.altromercato.it/it/nozzesolidali.
foto 1: Elisa Zanini
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Una bomboniera che ha qualcosa in più
Le proposte Altromercato conquisteranno anche chi d i bomboniere non ne vuol proprio sapere! Scopri nelle Botteghe del Mondo il volto nuovo della tradizione.
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atrimonio fa rima con bomboniera: se vuoi regalare un ricordo del tuo giorno più bello, un pensiero equosolidale è la scelta giusta, perché unisce originalità, eleganza, stile e responsabilità. Con il tuo acquisto, infatti, garantisci a tanti piccoli gruppi di produttori nel Sud del mondo la possibilità di lavorare in modo sicuro e guadagnare uno stipendio adeguato. Le proposte di Ctm altromercato ti conquisteranno con la loro bellezza e ti porteranno un soffio di Africa, Asia e America Latina. Tutti i colori dell’Equatore “Undugu” è un termine che in lingua kiswahili indica la solidarietà tra fratelli. È proprio così che si chiama il progetto che si propone di dare una possibilità di riscatto ai ragazzi di strada di Nairobi. Nato con un’impronta assistenziale, negli anni si è evoluto per offrire un’azione più incisiva: si è rivolto cioè ai giovani delle comunità locali, offrendo loro la possibilità di ricevere un’educazione e di ottenere un posto di lavoro, in modo da non essere costretti a trasferirsi in città, col rischio di finire a vivere di espedienti. La specialità di Undugu Society è la la-
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di Stefano Loderi
foto 1:
vivi solidale 12 PRODOTTI DAL MONDO vorazione della pietra saponaria, di cui il Kenya custodisce le maggiori riserve mondiali, concentrate nelle vicinanze della città di Kisii. Con questa pietra, lucente e malleabile, si confezionano non solo piccole statue dalle tonalità candide, ma anche piattini, ciotole, portacandele e cuoricini fermacarte dai colori caldi e intensi, ornati con delicati disegni naïf o dal sapore tribale, perfetti per diventare bomboniere che non finiranno certo nell’ombra di un cassetto. Un’idea “verde” Bambù, rattan e sea grass: è dalla lavorazione e dall’intreccio delle fibre vegetali che nascono i prodotti di Ccap, piccoli tesori di pazienza e maestria. Community Craft Association of the Philippines (Ccap) è un’organizzazione che promuove la crescita economica e sociale degli artigiani, che vivono sia nelle zone urbane sia in quelle rurali del Paese asiatico, e li aiuta nello sviluppo di capacità tecniche e nella gestione d’impresa. Uno dei punti di forza dell’azione di Ccap è il coinvolgimento degli artigiani nelle scelte dell’organizzazione: molti rappresentanti di gruppi siedono infatti nel consiglio d’amministrazione e hanno un ruolo attivo nei processi decisionali. Per la tua bomboniera puoi scegliere tra una vastissima gamma di prodotti “verdi”, tra cui cestini intrecciati, scatoline, contenitori di tante forme e dimensioni, e abbellirli con i piccoli fiori in sinamay, la parte più sottile della fibra abaca, ricavata da una pianta autoctona.
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foto 1: Sandra Endrizzi
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Il fascino della tradizione L’artigianato peruviano è ricchissimo e racchiude secoli di evoluzione culturale nei campi della ceramica, della lavorazione della lana, del legno e dell’argento. Fino agli anni Ottanta però, gli artigiani erano penalizzati dal fatto di vivere in luoghi isolati e spesso inaccessibili. Per risolvere questo problema, e far arrivare le loro merci sui mercati, nacque Allpa, una società creata dall’Istituto peruviano di ricerca e sviluppo. Dopo oltre 20 anni di lavoro, oggi sono oltre 80 i gruppi di produttori coordinati dalla sede di Lima. Uno dei progetti più interessanti è quello della ceramica, con cui vengono realizzati prodotti per la casa e bomboniere. Piattini, saliere, ciotoline e zuccheriere non sono solo belle, ma anche utili, e metteranno d’accordo gli amanti della tradizione e quelli della praticità.
Un gesto concreto Vorresti fare del tuo matrimonio un’occasione di tangibile solidarietà? Puoi farlo investendo una somma pari a quella necessaria per l’acquisto delle bomboniere in un progetto di sviluppo dedicato a un gruppo di produttori del commercio equo. Puoi scegliere tra i tanti proposti da Ctm altromercato: ai tuoi invitati consegnerai un elegante cartoncino che spiegherà il tuo gesto e illustrerà il progetto che hai sostenuto. Per saperne di più visita il sito www.altromercato.it nella sezione Produttori.
foto. Marco Costantino
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Una lista nozze tutta solidale
Hai già scelto il tuo servizio di piatti? E i tessili per la casa? Fai un salto nelle Bottega più vicina a te, troverai tutto quello che ti serve per dare alle tue stanze i colori del mondo.
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rticoli per la cucina in ceramica, vetro e legno, mobili e accessori, tessuti e complementi d’arredo: aprire una lista nozze in una Bottega del Mondo significa circondarsi di oggetti unici, che racchiudono nei colori, nelle forme e nei materiali il retaggio di culture antichissime, ma vive e piene di fascino. Uno dei punti di forza del commercio equo e solidale, infatti, è la costante attenzione alle tecniche di lavorazione tradizionali: in un mondo in cui la produzione è sempre più standardizzata, tramandarle significa salvare dall’oblio intere pagine della storia di un popolo e valorizzare competenze e saperi preziosi.
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di Laura M. Bosisio foto 1: Elena Rancàn
Riflettori puntati sull’Asia È il continente dei contrasti, della crescita economica smisurata che stride vicino a situazioni di estrema povertà, di una grande varietà di popoli e culture che vivono fianco a fianco. Tra gli articoli per la lista nozze che Ctm altromercato ti propone ci sono quelli creati con grande maestria da artigiane nepalesi e bengalesi, che filano, cuciono, ricamano e decorano seguendo i dettami di antiche tradizioni. Ogni abito, ogni coperta, ogni ricamo è un piccolo capolavoro e ha un valore in più: la certezza che chi lo ha creato ha ricevuto un compenso adeguato per il suo impegno.
vivi solidale 15 Ortica: la seta degli dei In Nepal la fibra dell’ortica gigante dell’Himalaya (Girardinia diversifolia) è utilizzata da generazioni per la creazione di ogni genere di accessorio, dall’abbigliamento alle stuoie. La fibra si ricava dal gambo delle piante e viene lavorata a mano da piccoli gruppi di artigiane supportati da Sana Hastakala, un’organizzazione nata nel 1989 per iniziativa dell’Unicef, che si è evoluta unendo in rete i gruppi di produttori, migliorando le loro capacità produttive e incrementandone il reddito. Attraverso il Fondo per lo Sviluppo di Comunità, i produttori possono inoltre ricevere prestiti senza interessi, acquistare attrezzature e ricevere assistenza medica, formazione e servizi di trasporto. Il riciclo diventa arte Secondo la leggenda, l’arte del ricamo kantha risalirebbe al tempo del primo Buddha che, insieme ai suoi discepoli, si copriva con vecchi stracci assemblati con punti fatti a mano. In effetti, “kantha” significa proprio “straccio” e la tecnica consiste nel sovrapporre due o più strati di vecchi sari (il tradizionale abito femminile indiano) e dhoti (il tradizionale capo maschile indiano) per poi cucirli e trapuntarli insieme per rinforzarli. Con il tempo, le semplici file parallele di punti, orizzontali o curvilinee, si sono arricchite di ricami colorati, sfumature e disegni, che fanno di ogni articolo un’opera unica. In Bangladesh quest’arte si tramanda di madre in figlia e si arricchisce sempre più attraverso l’abilità e la fantasia di artigiane come quelle del consorzio BaSE (Bangladesh Shilpo Ekota). Producendo articoli tessili per la casa come copriletto, trapunte e tende per il mercato equo, queste donne possono conquistare un reddito e accedere a programmi sociali per loro e i propri figli.
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Immagini dal passato La pittura mithila è una forma d’arte tradizionalmente eseguita dalle donne di Janakpur, una città nepalese poco lontana dal confine indiano. I soggetti più comuni sono elefantesse e pavoni – simboli di buona fortuna – ma anche scene di matrimoni e celebrazioni che vedono la famiglia riunita. Originariamente venivano dipinti sulle pareti delle case: si deve all’impegno di Jwdc (Janakpur Women’s Development Center), un’organizzazione che supporta il lavoro di circa 50 artigiane, l’applicazione di quest’arte anche a oggetti di artigianato, che Ctm altromercato importa. Grazie al loro lavoro, le artiste possono ricevere un adeguato compenso e usufruire di servizi finanziari e di formazione professionale.
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foto 1 e 2: Sandra Endrizzi
vivi solidale 16 PRODOTTI DAL MONDO Tutti i colori dell’equo Nelle Botteghe del Mondo non troverai solo prodotti tessili per la casa ma anche una collezione tutta nuova di articoli per la cucina e artigianato artistico. La collezione Altromercato Primavera-Estate 2009, infatti, ti propone servizi di piatti e bicchieri delicatamente decorati, set per tè e caffè dai colori caldi, ma anche posate, vassoi e sottopentola: insomma, tutto quello che ti serve per vivere la tua casa con uno stile nuovo. E se ami le tonalità naturali, via libera ai mobili in bambù e ai cesti in fibre vegetali come foglie di palma, rattan, buri, abaca e giacinto d’acqua.
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Linea bicchieri “Genziana”
Tovaglia “Specchietti”
Realizzati in vetro riciclato, sono prodotti in Guatemala da Copavic.
Tovaglia con 6 tovaglioli mirror work su cotone. Prodotta da St. Mary’s Mahila, India.
Servizio da tè “Ramage”
Ciotole e mug “Rombitos” In ceramica dai colori delicati sono realizzate dagli artigiani di Allpa in Perù.
In ceramica dipinta a mano. È prodotto in Vietnam da Mai Handicraft. Della stessa linea è disponibile il servizio di piatti e da caffè.
di Stefano Loderi foto: Valeria Calamaro
Linea vetro “Warli”
Servizio “Cactus”
Bicchieri “Warli” in vetro incolore. Sono realizzati in India da Pushpanjali. Della stessa linea sono disponibili la caraffa e il decanter.
Servizio di piatti, da caffè, da tè e tisaniere in ceramica dipinta a mano. Sono prodotti da Artesa in Ecuador.
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La solidarietà è servita
Pranzo classico o buffet in piedi? Tradizione o fantasia? Qualunque sia la tua scelta, con il catering equosolidale metti tutti d’accordo, dall’aperitivo al lancio del bouquet.
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quo, biologico, etico e attento al sociale. Il catering solidale ha tutte queste caratteristiche, ed è la scelta giusta se vuoi organizzare un pranzo di nozze, o un semplice rinfresco, davvero indimenticabile. In tutta la Penisola sono moltissime le Botteghe del Mondo che offrono questo servizio utilizzando i prodotti alimentari Altromercato, oltre a quelli “locali”, biologici e di stagione. In questo modo, non solo si riduce l’impatto ambientale, ma si sostengono le piccole realtà che coltivano seguendo metodi rispettosi della terra e dei suoi ritmi e che spesso coinvolgono persone che hanno difficoltà nell’inserimento lavorativo. Recentemente gruppi e cooperative che operano in questo settore si sono unite in RiSol, il Coordinamento Nazionale Ristorazione Solidale. Lo scopo di RiSol è quello di condividere idee ed esperienze per la promozione del consumo responsabile, dell’agricoltura biologica e del commercio equosolidale nel settore del
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di Stefano Loderi
foto apertura e foto 1: Raggio Verde
vivi solidale 18 PRODOTTI DAL MONDO catering. Nel 2007 hanno aderito alla Carta d’Intenti comune una decina di organizzazioni, che in tutta Italia offrono servizi che vanno dall’organizzazione di coffee break, aperitivi e matrimoni, fino alla gestione di locali pubblici. Proprio la Carta d’Intenti chiarisce che le cooperative utilizzano come scelta primaria i prodotti del commercio equosolidale e, per acquistare quelli non disponibili in questo circuito, si rivolgono alle cooperative sociali e alle piccole realtà della zona, meglio se dedite all’agricoltura biologica o a lotta integrata (una tecnica che consente di ridurre i residui di fitofarmaci nei prodotti agricoli). Inoltre, per quanto riguarda i prodotti di derivazione animale, vengono preferite le aziende agricole che praticano l’allevamento all’aria aperta. Infine, a proposito di cibi lavorati, il controllo dell’intera filiera di produzione è attuato in collaborazione con i Gas (Gruppi di Acquisto Solidale) locali. Se vuoi saperne di più, visita il sito www.risol.it, troverai gli approfondimenti e i link a tutte le organizzazioni della rete. Il servizio di catering “fair”, però, è offerto anche da tante altre Botteghe del Mondo. Tra i pionieri del settore c’è la cooperativa Raggio Verde di Cossato (Biella), che fin dal 1997 ha fatto della selezione dei fornitori e della qualità del servizio due dei suoi punti di forza. Oltre alla fornitura di cibi e bevande, infatti, è in grado di proporre location sparse tra Piemonte e Lombardia e di curare l’allestimento delle sale con tavoli, tovaglie e stoviglie in ceramica e vetro.
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Vorresti saperne di più? Sul sito www.risol.it trovi tutti gli approfondimenti e i link a tutte le organizzazioni della rete.
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vivi solidale PRODOTTI DAL MONDO 19 apre le porte della solidarietà: in tutte le Botteghe del Mondo, infatti, troverai una vasta scelta di bomboniere, partecipazioni e articoli per la lista nozze realizzati artigianalmente.
Voglio un wedding planner... alternativo Sempre più spesso, prima ancora di addentrarsi nel groviglio dei preparativi, le coppie hanno un punto fermo: desiderano condividere con il mondo l’unicità di una giornata speciale, provando a viverla in modo alternativo. Se anche tu hai questo sogno, Ctm altromercato ti
Vorresti metterti alla prova con il fai-da-te? Qui troverai tutti i materiali per realizzare idee originali ed economiche, da rivisitare a seconda dei tuoi gusti e delle tue esigenze. Non mancheranno, poi, dritte e suggerimenti per organizzare il ricevimento con un catering equosolidale e sociale e partire in viaggio di nozze seguendo i dettami del turismo responsabile. Alcune Botteghe del Consorzio (come ad esempio Spazio
Cose dell’altro mondo a Milano, Casa degli Sposi Solidali a Lainate, L’Altrabottega a Brescia, Pace e sviluppo a Treviso ed altre ancora) si sono specializzate proprio nella cerimonia e in quello che le gira attorno. Tra i loro scaffali troverai tutto (ma proprio tutto!) per organizzare il tuo “sì” come hai sempre sognato, con uno stile elegante e curato ma attento agli sprechi e soprattutto in linea con i principi del commercio equosolidale e del rispetto dell’ambiente. Contatta la Bottega più vicina a te visitando il sito www.altromercato.it alla voce Botteghe del Mondo o tramite il box “Cerca Botteghe” che trovi in homepage.
Hai scelto lo stile equosolidale per il tuo matrimonio? In Bottega trovi tutto quello che ti serve. Un abito che viene da lontano Vuoi essere solidale anche nell’abito? Da oggi puoi farlo, indossando uno dei modelli disegnati in Italia e realizzati in India dalle sarte di Craft Resource Center, che impreziosiscono i tessuti con ricami tradizionali. Alla Bottega Spazio Cose dell’altro mondo di Milano è arrivata la nuova collezione “L’Orlo del Mondo”, tutta da ammirare e provare. Sono perfetti per confezionare uno splendido abito da sposa anche i sari in cotone
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ricamato a mano in Bangladesh dalle artigiane di BaSE (Bangladesh Shilpo Ekota), importati dalla Bottega della Solidarietà di Sondrio, che ha raccolto i suoi modelli originali nella collezione “FiLoDritTo”. Anche la nuova collezione Primavera – Estate 2009 Altromercato punta sulla solidarietà e sull’ecologia, proponendo capi dal design moderno e giovane, realizzati con i sari riciclati dai produttori del commercio equo e solidale. Camicie double face a kimono, gonne a balze e vestiti al ginocchio, tutti diversi e unici
nella loro originalità: ogni abito nasce infatti dalle mani di abili artigiani e prende vita da tessuti altrimenti dismessi. I produttori coinvolti in questo progetto sono i lavoratori di Sasha (India), organizzazione impegnata da trent’anni nella formazione e valorizzazione dei suoi artigiani.
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di Arianna Mauri foto 1: Sasha
vivi solidale 20 PRODOTTI DAL MONDO Uno tira
l’altro
Sono così buoni che una volta assaggiati sarà difficile smettere di mangiarli! I confetti Altromercato arricchiscono la tradizione di un significato in più.
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andorle intere delicatamente ricoperte da un velo di zucchero: i confetti Altromercato soddisfano a pieno gli amanti della tradizione, aggiungendo alla qualità delle materie prime e alla cura nella lavorazione tutto il gusto dello zucchero di canna equosolidale proveniente dal Costa Rica. Per chi, invece, non teme di rompere gli schemi – e per i più golosi – ci sono anche quelli in cui la mandorla è ricoperta, oltre che dallo zucchero, anche da un morbido strato di cioccolato al latte. Si tratta di veri e propri prodotti di pasticceria, confezionati in Italia utilizzando materie prime prodotte in America Latina e Palestina. Le mandorle dei confetti al cioccolato, infatti, sono coltivate nei dintorni della città di Jenin da un gruppo di 87 produttori che si sono uniti in una cooperativa grazie al sostegno di
di Giovanna Navetta
Parc (Palestinian Agriculture Relief Committees), una delle più importanti Ong palestinesi, impegnata in programmi di sviluppo fondati sulla promozione dell’agricoltura. Le mandorle vengono raccolte nel mese di luglio, lasciate asciugare alcuni giorni e sgusciate a mano. In seguito vengono selezionate e circa il 30% viene avviato all’esportazione, mentre il resto è commercializzato sul mercato interno. La loro particolarità è quella di non essere pelate: in questo modo è possibile apprezzare meglio l’intenso aroma e il sapore tipico dei frutti coltivati in modo tradizionale. Il cacao, invece, è acquistato nella Repubblica Dominicana, da Conacado (Confederaciòn Nacional de Cacaocultores Dominicanos), un’organizzazione che riunisce agricoltori proprietari di piccoli appezzamenti, che coltivano seguendo i dettami dell’agricoltura biologica. Oltre
a un sostegno tecnico, i soci possono accedere a una serie servizi che migliorano le loro condizioni di vita e quelle delle loro famiglie. Inoltre vengono finanziati progetti di sviluppo che vanno a beneficio di tutta la comunità. Sia i confetti alla mandorla che quelli al cioccolato sono ricoperti da un croccante velo di zucchero di canna prodotto artigianalmente in Costa Rica dalle cooperative Coopeagri e Coopecañera. Entrambe hanno una lunga storia alle spalle: sono nate negli anni Settanta per riunire i piccoli agricoltori che da soli non avrebbero mai potuto affacciarsi sul mercato internazionale. Le due cooperative producono lo zucchero di canna che viene utilizzato nella preparazione di molti prodotti Altromercato, tra cui il cioccolato, gli snack e i biscotti. E regalano un pizzico di dolcezza in più a uno dei simboli più amati
vivi solidale PRODOTTI DAL MONDO 21
Arriva Paloma, il nuovo nome della Pasqua
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Nel Darjeeling cresce uno dei tè più pregiati del mondo, coltivato secondo metodi biologici, nel rispetto della natura e dei produttori
La dolcezza degli ingredienti equosolidali arricchisce la ricetta tradizionale della colomba, per una festa che abbraccia il mondo intero.
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econdo la leggenda, la tradizione della colomba trae origine da un episodio accaduto a Pavia al termine del suo assedio ad opera dei Longobardi, guidati da re Alboino. Per blandire la sua ira gli furono donati dei pani a forma di colomba che lo fecero desistere dall’intenzione di radere al suolo la città. In realtà, l’origine di questo dolce è più recente: vide la luce infatti a Milano, nei primi decenni del Novecento, e si diffuse velocemente in tutta la Penisola. Oggi, la tradizione della colomba continua con Paloma, il dolce pasquale rivisitato da Ctm altromercato, e il suo significato è ancora più forte: quale migliore simbolo di pace, infatti, di un prodotto nato in Italia dall’unione di ingredienti preparati in tre continenti diversi? Dolce e solidale L’impasto ricco di burro e uova fresche deve la sua dolcezza allo zucchero di canna prodotto in Costa Rica, Paese che conserva uno straordinario patrimonio ambientale, tanto da essere considerato uno dei più ricchi di biodiversità al mondo. La tutela di questa ricchezza è una delle prerogative dei gruppi di produttori coinvolti nella rete del
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di Daniele Acrodi foto: Luca Palagi
vivi solidale 22 PRODOTTI DAL MONDO commercio equo e solidale, come ad esempio Coopeagri, un’organizzazione di agricoltori nata negli anni Settanta per creare un’alternativa alle condizioni di lavoro ingiuste imposte dalle multinazionali del settore. Gli associati alla cooperativa, che produce anche caffè, ricevono un prezzo giusto per il loro lavoro, il prefinanziamento della produzione e partecipano alle decisioni dell’organizzazione attraverso loro rappresentanti. Anche Coopecañera produce lo zucchero di canna acquistato da Ctm altromercato: nata in una zona molto povera del Paese, offre ai piccoli produttori gli strumenti necessari per la lavorazione della canna e permette loro di ottenere un reddito sicuro. Meltin’pot di sapori Paloma è resa ancora più profumata dall’uvetta proveniente dal Sudafrica, da Eksteenskuil Vine Fruit Farmers, una realtà creata con grande tenacia da un gruppo di agricoltori che ogni giorno sfidano le insidie del deserto, ma prima ancora dei retaggi sociali dell’apartheid. Il tocco finale sono le mandorle della Palestina, di una qualità particolarmente pregiata, coltivate dagli agricoltori di Parc, una delle Ong più attive nel sostegno alla popolazione di questa regione, tra le più travagliate al mondo (ne parliamo anche a pagina 42 e 43).
Anche l’occhio vuole la sua parte La confezione in cui Paloma è avvolta regala il tocco finale a questo goloso dolce: è infatti in carta seta realizzata artigianalmente in svariate tonalità di colori pastello e decorata in bianco con la tecnica del blockprint: consiste nell’imprimere decorazioni utilizzando matrici in legno, una sorta di timbri che vengono imbevuti e poi pressati sulla superficie. Questa carta, realizzata dalle artigiane bengalesi di Mcc (Mennonite Central Committee), è due volte amica dell’ambiente: perché è ricavata dagli scampoli recuperati dalla lavorazione della seta e perché è riutilizzabile, per i tuoi pacchetti o per il decoupage.
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foto 1 e 2: Carlo Ponzio
vivi EQUO solidale E VERDE 23 Una Pasqua bio e solidale Le uova di cioccolato Altromercato sono buonissime e amiche dell’ambiente negli ingredienti e nelle confezioni: i golosi sono serviti!
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l momento più dolce della Pasqua si colora di verde. Le uova Altromercato, infatti, sono realizzate con ingredienti coltivati secondo i dettami dell’agricoltura biologica: un vantaggio per chi le gusta, ma anche per chi ha lavorato nei campi – e non ha dovuto utilizzare sostanze pericolose – e per la natura, che viene preservata nella sua ricchezza. Qualità equosolidale L’irresistibile cacao di cui sono fatte le uova arriva dalla Repubblica Dominicana, dalla cooperativa Conacado, e dall’Ecuador, da Mcch (Maquita Cushunchic Comercializando como Hermanos), mentre lo zucchero di canna è prodotto dalla cooperativa Manduvirà in Paraguay. Manduvirà è un esperimento importante e ha avuto successo: nata come cooperativa di risparmio e credito, nel 2005 ha deciso di osare e di rompere le catene della dipendenza. Ha interrotto la relazione con lo zuccherificio privato che lavorava la canna da zucchero coltivata dai suoi associati – fatta di prezzi bassissimi, pagamenti in ritardo e scarsa capacità commerciale – e si è emancipata affittando in proprio un impianto per la produzione di zucchero biologico. Una decisione di questo genere, che può sembrare semplice, ha un grande significato in un paese come il Paraguay, dove le attività economiche sono strettamente sotto il controllo di poche potenti famiglie, e
di Daniele Acrodi foto apertura: Sandra Endrizzi
vivi solidale 24 EQUO E VERDE spinge i piccoli produttori a impegnarsi sempre più per migliorare la propria situazione. Pensato per i golosi Accanto alle tradizionali uova al cioccolato “nUovo mondo” al latte o fondente, quest’anno è in arrivo una novità che entusiasmerà chi per i dolci farebbe follie: un uovo di cioccolato al latte arricchito da una granella di anacardi tostati che ricopre la superficie interna. Alla fragranza del cacao e dello zucchero di canna si unisce quindi il delicato sapore degli anacardi prodotti in India e Brasile (dalle cooperative Elements e Coopercajou) in entrambi i casi da coltivazioni biologiche. Ecologico fuori e dentro Le uova Altromercato rispettano l’ambiente anche per quanto riguarda le confezioni. “nUovo mondo”, infatti, è avvolto in un velo di carta seta prodotta a mano dalle artigiane di Mcc (Mennonite Central Committee) in Bangladesh, a partire dagli scarti di produzione delle fibre di seta. L’uovo con anacardi, invece, arriva in Bottega in una confezione particolare: un cestino dotato di coperchio in sinamay, una fibra naturale, realizzato dagli artigiani di Ccap (Community Craft Association of the Philippines) nelle Filippine.
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E la sorpresa? Giochi, scacciapensieri e burattini: le sorprese delle uova Altromercato sono coloratissime e realizzate con materiali naturali dagli artigiani partner del Consorzio, tra cui Pekerti (Indonesia), Minka (Perù), Asha (India), Ecco Exe (Perù), Gospel House (Sri Lanka), Preda (Filippine) e Children Nepal (Nepal). Per una totale sicurezza, le sorprese sono certificate secondo la normativa Ce sui giocattoli per bimbi. Il momento dell’apertura dell’uovo sarà una gioia davvero condivisa.
Il cibo degli dei, tra storia e leggenda
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a pianta del cacao è originaria dell’America Centrale, ed è conosciuta fin dall’Età precolombiana. Una leggenda azteca narra che un giovane scudiero in partenza per la guerra affidò un
foto 1: Children Nepal
tesoro alla sua sposa, che perse la vita per difenderlo: dal suo sangue nacque una pianta i cui semi sono amari come le sofferenze, forti come il coraggio e rossi come il sangue, la pianta del cacao.
Presso i maya, i semi di cacao non solo erano utilizzati come alimento energetico, ma erano anche una vera e propria moneta di scambio. Fu Hernán Cortés a introdurli in Europa nella seconda metà
dal 1500, dove la bevanda preparata con essi si diffuse velocemente presso le élite politiche e culturali. I progressi nella lavorazione resero in breve tempo cacao e cioccolato accessibili a vasti strati della popola-
zione, trasformando questi alimenti da prelibatezze esotiche per pochi a una dolce costante sulle nostre tavole.
vivi solidale BIBLIOTEQUA 25 IL VOTO NEL PORTAFOGLIO Leonardo Becchetti, Monica Di Sisto, Alberto Zoratti (Edizioni Il Margine, 2008, 14 €) Scegliendo di acquistare i prodotti del commercio equo e solidale, o spostando i nostri risparmi in una banca etica, incidiamo direttamente sulla qualità della vita di milioni dì persone. E anche le imprese e le istituzioni possono diventare più responsabili.
Vai in Bottega? Scegli un libro
TUTTI I NUMERI DELL’EQUO
GUIDA AL CONSUMO CRITICO
Il commercio equo e solidale in Italia. Michela Glorio, Elena Viganò, Anna Villa (Edizioni dell’Asino, 2008, 64 pp, 5 €)
Nuova edizione 2009 Centro Nuovo Modello Sviluppo (EMI, 2008, 592 pp, 16 €)
Nato dalla collaborazione tra l’università di Urbino, il master “Lavorare nel non profit”, Lunaria e Agices, offre un quadro organico del commercio equo e solidale in Italia: Botteghe, occupati, volontari, risultati, impatto sociale di un’attività in rapida espansione.
Dal 1985 il Centro Nuovo Modello di Sviluppo lavora per mostrare che in realtà vendere e comprare non sono atti banali e innocui quanto può sembrare. Dietro a questi gesti quotidiani si nascondono problemi di portata planetaria, di natura sociale, politica e ambientale.
I MERCATI DELL’ALTERNATIVA
CONSUMARE CON IMPEGNO
Marco Noris (Edizioni Punto Rosso, 2007, 170 pp, 12 €)
Luigi Ceccarini (Laterza Editore, 2008, 12 €)
Il commercio equo e solidale ha da tempo lasciato la fase pionieristica ed è costantemente oggetto delle lusinghe delle corporation. Davanti a questi cambiamenti, qual è l’atteggiamento politico del movimento per un progetto di lunga durata?
Le democrazie moderne soffrono di una crisi di partecipazione. Ma se il cittadino medio è poco interessato alla politica tradizionale, emergono nuove forme di responsabilità e impegno, caratterizzate dallo stile di consumo e dall’uso responsabile del denaro.
vivi solidale 26 BIBLIOTEQUA EQUOPEDIA
LONTANO MA VICINO
Ilaria Mazzoni, Claudia Piacenza, Gaga Pignatelli (Pangea, 2007, 22,50 €)
Michele Mingrone, Lorenzo Chiavini (Giunti Progetti Educativi, 2008, 64 pp, 3,90 €)
Un utile strumento per insegnanti ed educatori che propone letture e attività didattiche differenziate a seconda dell’età dei partecipanti per spiegare temi complessi e globali in modo semplice e giocoso.
Da dove vengono i prodotti che ogni giorno troviamo sulla nostra tavola? Questo libricino semplice e divertente spiega ai più piccoli il commercio equo e solidale con l’aiuto di un interessante apparato didattico.
FAIR PLAY
LE RANE AMBASCIATRICI DELLA PIOGGIA
Andrea Angiolino, Valeria De Caterini, Gaga Pignatelli, Claudia Piacenza (Pangea, 2007, 26 €)
Cecilia Granadino, Cronwell Jara Jimenez, Ass. Sott’è’ncoppa (Ad est dell’equatore, 2008, 14 €)
È il primo gioco da tavolo italiano sul commercio equo, che appassionerà anche i grandi. I giocatori hanno l’obiettivo di rendere più equa e sostenibile la loro filiera di cotone, scambiando carte e punti, e facendo i conti con l’esauribilità delle risorse.
Un documentario (regia di Rossella Barsanti e montaggio di Simone Veneroso) narra le storie di donne peruviane e italiane legate all’associazione Minka Fair Trade, un libro raccoglie i racconti della tradizione orale dell’isola di Taquile, sul lago Titicaca.
LA FIBRA DELLA DIGNITÁ Ctm altromercato (Ctm altromercato, 2006, 10 €) Il DVD racconta la storia di un altro cotone: è quello argentino nato dal progetto della filiera tessile equa, il primo su scala industriale in cui tutte le fasi della produzione sono tracciabili e trasparenti, per tutelare qualità, eticità, ecologia, solidarietà.
“Il commercio equo e solidale è uno strumento di sopravvivenza, l’unico che può portare alla creazione di regole condivise sul commercio mondiale da parte di tutti i cittadini e non imposte dal Wto” (Vandana Shiva)
vivi solidale FINANZA SOLIDALE 27 Diamo credito alla giustizia tra Nord e Sud I fondi e i prodotti “etici” sono sempre più diffusi tra gli strumenti finanziari tradizionali. La finanza solidale fa un passo in più: sostiene progetti e organizzazioni che hanno un plusvalore sociale, ambientale o culturale.
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opo il terremoto finanziario a cui abbiamo assistito in questi ultimi mesi, è difficile fidarsi dei prodotti e dei fondi proposti dal settore del credito “tradizionale”, anche se sono correlati dal termine “etico”, una definizione sempre più inflazionata. La finanza solidale è nata in Francia e Germania proprio per distinguersi da questo tipo di prodotti, di cui accoglie i principi, spingendosi oltre. Punta infatti a sostenere progetti e organizzazioni non quotati in borsa, che hanno un plusvalore sociale, ambientale o culturale e di prossimità. I criteri che contraddistinguono la finanza solidale sono proposti
da un’organizzazione francese, Fineurosol (www.fineurosol. org), e il Consorzio Ctm altromercato, da anni impegnato nell’attività di raccolta e impiego di risparmio dai soci, si riconosce nella sua definizione: “La finanza solidale è l’arte di trattare il denaro e le sue svariate sfaccettature (risparmio, investimento, credito, gestione del conto, …) con la consapevolezza che esistono una responsabilità e degli interessi comuni che comportano, per gli uni, la volontà di assistere gli altri”. Ctm altromercato, inoltre, ritiene particolarmente importante il concetto di trasparenza: il risparmiatore–investitore può
scegliere i progetti da finanziare tra quelli delle organizzazioni di cui condivide le finalità ed essere informato dei risultati ottenuti. In questo modo si accorcia la filiera del credito, mettendo in contatto direttamente il risparmiatore e chi necessità di capitale, cioè, in questo caso, il circuito del commercio equo e solidale.
Per approfondire Sul sito www.altromercato.it, alla voce Finanza Solidale, trovi tutti i chiarimenti per investire nelle organizzazioni italiane di Fair Trade: sostenere la gestione delle Botteghe, i progetti di sviluppo, il prefinanziamento e il microcredito ai produttori.
di Carlo Amatetti foto di apertura: Luca Palagi
vivi solidale 28 FINANZA SOLIDALE
La finanza etica guarda al futuro
Tre domande a Fabio Salviato, presidente di Banca Popolare Etica, Giovanni Bridi, direttore di Mandacarù, e Andrea Berrini presidente di CreSud per capire la situazione attuale e i suoi sviluppi. Banca Popolare Etica Un’istituzione unica in Italia e in Europa: è una banca che offre ai risparmiatori tutti i servizi delle banche tradizionali ma impiega il risparmio raccolto per finanziare esclusivamente progetti di provato valore sociale. I beneficiari del credito erogato – oltre ai privati cittadini – sono cooperative
D - Come sta andando la vostra proposta di finanza etica in questo particolare periodo? R - Banca Etica sin dalla sua nascita 10 anni fa ha registrato una crescita costante, ma l’esplosione della crisi economica negli
foto 1: Beatrice De Blasi
sociali, Onlus, Ong, aziende impegnate nella tutela dell’ambiente e nella produzione biologica, associazioni di commercio equo. Ctm altromercato è partner strategico e socio fondatore della Banca (www.bancaetica.com). Il Presidente, Fabio Salviato (nella foto), risponde alle nostre domande.
ultimi mesi del 2008 ha comportato un boom di interesse per la nostra istituzione: molti risparmiatori hanno deciso di valutare seriamente a chi affidare i propri risparmi. Allo stesso tempo, sempre più persone in
difficoltà a causa della crisi si stanno rivolgendo alla finanza etica per trovare un sostegno. Tra il 2007 e il 2008 il numero di finanziamenti erogati da Banca Etica è cresciuto del 30%. Nel solo mese di novembre 2008
vivi solidale FINANZA SOLIDALE 29 l’apertura di nuovi conti correnti ha registrato un aumento del 73% rispetto alla media mensile dell’anno; nello stesso mese la raccolta è cresciuta del 300% e gli impieghi del 40%.
D - Qual è la vostra lettura della situazione generale attuale? R - I governi e le istituzioni stanno cercando di tamponare le falle con iniezioni di liquidità per salvare le banche e manovre sui tassi per rilanciare gli scambi. Ma occorre individuare soluzioni strutturali per il medio - lungo periodo. Il nostro auspicio è che si prenda esempio dalle buone pratiche adottate dalla Finanza Etica che in tutti questi anni ha dimostrato di essere efficace, efficiente e di tutelare i risparmiatori. Si parla molto di riscrit-
tura delle regole internazionali che disciplinano i mercati finanziari: ma che credibilità può avere un’operazione del genere se a riscrivere le regole sono chiamati proprio quegli stessi operatori che inseguendo profitti elevatissimi e immediati hanno portato al collasso il sistema? Nel nostro piccolo auspichiamo che le nuove regole contengano misure meno penalizzanti per chi – come noi – scelga di finanziare il terzo settore e di sostenere le persone in difficoltà. In particolare servirebbe una normativa ad hoc semplificata per il microcredito. D - Come vedete l’evoluzione della vostra proposta di finanza etica nel prossimo futuro? Quali sono le sfide che dovrete af-
frontare? R - Per il futuro Banca Etica ha in programma di rafforzare le proprie attività per offrire a un numero sempre maggiore di persone la possibilità di orientare eticamente i propri risparmi e per sostenere sempre più le tante iniziative di valore sociale, culturale e ambientale di chi vuole un mondo più giusto. Per affrontare queste nuove sfide Banca Etica deve incrementare il proprio capitale sociale e la base dei soci: per questo concediamo ai soci condizioni agevolate sia sui prodotti di deposito che sui finanziamenti. Inoltre stiamo lavorando a un progetto importante: la creazione della prima banca cooperativa etica europea.
Mandacarù La cooperativa Mandacarù (www.mandacaru.it) nasce a Trento nel 1989 e individua nel commercio equo e solidale, nella finanza solidale e nell’educazione allo sviluppo i mezzi per unire gli ideali alle scelte concrete di cambiamento in campo economico e finanziario. Referente per il Trentino di Ctm-Mag (la cooperativa finanziaria del commercio equo promossa da Ctm) dal 1992, nel 2000 aderisce al programma di finanza so-
Dicembre 2008
lidale del Consorzio e inizia la collaborazione con altre organizzazioni italiane che fanno microcredito nel Sud del mondo. Oggi l’avventura continua con 12 punti vendita e i suoi soci, che dai 29 iniziali sono diventati oltre 1.900. Giovanni Bridi (nella foto), il direttore, risponde
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foto 1: Luca Palagi
vivi solidale 30 FINANZA SOLIDALE D - Come sta andando la vostra proposta di finanza etica in questo particolare periodo? R - Fin dall’apertura della nostra prima Bottega abbiamo da subito sostenuto lo sviluppo di Ctm altromercato, diventando nel tempo il principale socio finanziatore del Consorzio. Ora la nostra proposta sta attraversando una fase di “ripensamento”: a vent’anni dalla fondazione di Mandacarù stiamo avviando un momento di riflessione, un confronto che avverrà sia all’interno della Cooperativa che con alcuni interlocutori esterni. Partendo dai positivi risultati che abbiamo conseguito e consolidato in due decenni di attività, andremo ad individuare i nuovi traguardi che ci porremo l’obiettivo di raggiungere. D - Qual è la vostra lettura della
situazione generale attuale? R - Crediamo che in una situazione di crisi, di passaggio come quella attuale, possa esservi l’opportunità di far emergere un’economia che si faccia carico di produrre beni, di dare credito, di fornire servizi che abbiano realmente senso per le persone. Ma per fare questo è necessario rafforzare e rendere più efficace l’azione di formazione e di informazione che le nostre organizzazioni portano avanti. Solo aumentando la consapevolezza di tutti creeremo le condizioni necessarie per un cambiamento, che potrà partire solo dall’indirizzare secondo nuove priorità le scelte di acquisto, di consumo e di risparmio di ciascuno. D - Come vedete l’evoluzione della vostra proposta di finanza etica nel prossimo futuro? Quali
sono le sfide che volete affrontare? R - Abbiamo davanti a noi molte opportunità: da una parte la società italiana è complessivamente sempre più ricettiva verso le nostre proposte, dall’altra la rete dell’economia solidale nel Sud del mondo si sta sempre più rafforzando, offrendoci l’opportunità di essere sempre più efficaci e incisivi nella nostra azione. La principale sfida che abbiamo davanti a noi è quella di riuscire a comunicare con maggiore semplicità ed efficacia il messaggio della finanza solidale indirizzata a sostenere il commercio equo, in modo da aumentare la capacità di coinvolgimento della rete di persone ed associazioni che abbiamo costruito intorno alle Botteghe, facilitando il passaggio da consumatore equo a risparmiatore
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foto 1: Luca Palagi
vivi solidale FINANZA SOLIDALE 31 CreSud CreSud (www.cresud.it) è una Società per Azioni che offre risorse finanziarie a condizioni sostenibili a organizzazioni di microcredito, produttori di commercio equo e solidale, cooperative, reti, associazioni e Ong in America Latina, Africa ed Asia. Lo scopo è da un lato consentire l’accesso al credito ai soggetti svantaggiati normalmente esclusi dai sistemi creditizi locali, dall’altro incentivare nella nostra società scelte di risparmio etico e di investimento sostenibile. Soci proprietari di CreSud sono un gruppo di persone, cooperative e associazioni operanti nei settori del microcredito e del commercio equo e solidale. Tra essi Microcredit Coop, Ctm altromercato e alcune Botteghe del Mondo socie di Ctm altromercato (Chico Mendes, Mandacarù, Nuova Solidarietà) e il CIPSI, consorzio di Ong di cooperazione allo sviluppo. Andrea Berrini (nella foto), presidente di CreSud è autore di “Quattrini. Il romanzo del microcredito” (BaldiniCastoldiDalai Editore), da marzo in libreria. solidale. D - Come sta andando la vostra proposta finanza etica in questo particolare periodo? R – Sta andando molto bene, una recente emissione obbligazionaria è stata sottoscritta per intero. Pensiamo che i risparmiatori abbiano gradito che il tasso di interesse sia stato mantenuto al 3,25% nonostante il ribasso globale, e sopratutto abbiano apprezzato la totale trasparenza di CreSud: bilanci in visione integrale sul sito, assenza di default. Ovviamente restano intatte le motivazioni di adesione alla nostra proposta: CreSud utilizza le risorse cosi raccolte unicamente per prestiti a microfinance institution e produttori di commercio equo nel Sud del mondo. D - Qual è la vostra lettura della situazione generale attuale? R - L’origine della crisi finanziaria sta nella necessità di sostenere
l’economia Usa come locomotiva mondiale. L’amministrazione Bush ha fatto un uso smodato del credito per sostenere la domanda interna e operato una deregulation totale: non appena l’economia globale ha avuto un primo momento di rallentamento i nodi sono venuti al pettine. Siamo ora di fronte a un mutamento di scenario globale, il dominio economico-politico statunitense è al tramonto e sta nascendo un mondo multipolare nel quale nuovi attori si presentano sulla scena: Cina, India, un’America Latina sempre più macronazione. A una prevedibile ondata di neonazionalismo (magari pan europeo) noi dovremo rispondere rimettendo al centro dell’attenzione la questione del rapporto tra ricchi e poveri nel mondo globale, tra i padroni dell’economia e i loro servi, continuando a batterci per condizioni di equità e giustizia sociale: giusti salari, equi prezzi ai produttori e naturalmente di-
ritto al credito come motore di sviluppo in autonomia. D - Come vedete l’evoluzione della vostra proposta di finanza etica nel prossimo futuro? Quali sono le sfide che volete affrontare? R - Il microcredito come settore è giunto a una sua maturità. Risorse finanziarie provenienti dal settore finanziario tradizionale sono ora accessibili (al di là di un rallentamento contingente dovuto alla crisi). CreSud sta avviando un lavoro di contatto con enti locali, fondazioni e associazioni perchè sempre più soggetti italiani siano coinvolti nel sistema e si allarghi la platea dei risparmiatori legati al circuito del microcredito e del commercio equo. Inoltre, stiamo elaborando progetti per favorire la relazione finanziaria tra soggetti italiani e partner nel Sud del mondo.
CERTIFICATI DI DEPOSITO DEDICATI
Ctm altromercato
Dalla collaborazione tra Banca Popolare Etica ed il Consorzio Ctm altromercato, nascono i Certificati di Deposito Dedicati Ctm altromercato emessi da Banca Etica CD DEDICATI Il Certificato di Deposito Dedicato a Ctm altromercato è uno strumento di investimento che permette di vincolare i propri risparmi per un periodo di 24 mesi, ottenendone in cambio una remunerazione sicura e la garanzia che la Banca utilizzerà il denaro raccolto per finanziare il Consorzio Ctm altromercato ad un tasso di interesse agevolato. Il risparmiatore che sceglie i Certificati di Deposito Ctm altromercato innesca un meccanismo virtuoso: è infatti lui stesso a determinare la destinazione del risparmio depositato per sostenere in questo modo le iniziative di commercio equo e solidale sviluppate dal Consorzio.
CARATTERISTICHE Caratteristiche del Certificato di Deposito Dedicato Ctm altromercato Taglio minimo: 1.000 Euro (e multipli) Durata: 24 mesi Remunerazione: tasso pari al tasso pro-tempore vigente per i certificati di deposito della durata di 24 mesi emessi da Banca Popolare Etica (attualmente il tasso nominale è pari a 1,25%). NB: il risparmiatore, se lo richiede, ha la possibilità di rinunciare in tutto o in parte alla remunerazione. Sottoscrizione: è possibile sottoscrivere il Certificato di Deposito rivolgendosi alle Filiali ed ai Banchieri Ambulanti di Banca Etica.
CONTATTI FILIALI BARI Via Ottavio Serena 30 - 70126 Tel. 0805640887 - Fax 0805018772 ufficio: bari@bancaetica.it BOLOGNA Via Giuseppe Dagnini 11 - 40137 Tel. 051444733 - Fax 0516238820 ufficio.bologna@bancaetica.it
BANCA POPOLARE ETICA Via Tommaseo 7 - 35131 Padova Tel. 0498771111 www.bancaetica.it CONSORZIO CTM ALTROMERCATO Via Francia 1/C - 37135 Verona Tel. 0458008081 www.altromercato.it
BRESCIA Via Musei 31 - 25121 Tel. 0302400988 - Fax 0302937654 ufficio.brescia@bancaetica.it FIRENZE Via dell’Agnolo 73/r - 50122 Tel. 0552347811 - Fax 0552476238 ufficio.firenze@bancaetica.it
MILANO Via Spallanzani 16 (ingr. da Via Melzo) - 20129 Tel. 0229517472 - Fax 0229401155 ufficio.milano@bancaetica.it NAPOLI Piazza Nicola Amore 6/scala B - 80138 Tel. 0815635994 - Fax 0815637265 ufficio.napoli@bancaetica.it PADOVA Piazza Insurrezione 10 - 35139 Tel. 0498771150 - Fax 049657989 ufficio.padova@bancaetica.it PALERMO Via Catania 24 - 90141 Tel. 0917829770 - Fax 0916260719 ufficio.palermo@bancaetica.it
ROMA Via Parigi 17 - 00187 Tel. 0642014305 - Fax 0642005750 ufficio.roma@bancaetica.it TORINO Via San Pio V 15/bis - 10125 Tel. 0116680993 - Fax 0116680942 ufficio.torino@bancaetica.it TREVISO Viale della Repubblica 193/i - 31100 Tel. 0422308725 - Fax 0422426293 ufficio.treviso@bancaetica.it VICENZA Via Quintino Sella 85/A - 36100 Tel. 0444563761 - Fax 0444568752 ufficio.vicenza@bancaetica.it
I banchieri ambulanti di Banca Etica sono su tutto il territorio nazionale. Per sapere dov’è il più vicino a te vai su www.bancaetica.it Messaggio pubblicitario con finalità promozionali. Per le condizioni contrattuali ed economiche applicate consulta i fogli informativi disponibili presso le filiali, i banchieri ambulanti o sul sito www.bancaetica.it
vivi solidale TURISMO SOLIDALE 33
Apri il tuo cuore al mondo Il viaggio di nozze può essere l’occasione per conoscere un modo di viaggiare nuovo, che rispetta le comunità locali e l’ambiente. E apre gli orizzonti all’incontro e alla conoscenza.
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e nozze sono un punto di partenza, e possono esserlo anche in senso fisico, con un viaggio verso mondi che abbiamo finora solo immaginato, tutti da scoprire. Proprio il viaggio di nozze, infatti, può diventare non solo un’occasione per visitare luoghi splendidi, ma anche per mettere in pratica un ideale di incontro e conoscenza. Il turismo responsabile è in grado di regalare questa possibilità, unendo allo stesso tempo in una sorta di costruttiva alchimia chi lavora in Italia, curando gli aspetti organizzativi, e chi vive e opera nel Sud del mondo. Rivolgersi a un’agenzia di turismo responsabile significa avere la garanzia della professionalità e dell’efficienza nei servizi e avere allo stesso tempo la certezza che gli incontri con le comunità locali siano frutto di rapporti basati su anni di collaborazione e fiducia reciproca e su una sincera voglia di mettersi in gioco nell’accoglienza degli ospiti. Grazie a questa voglia di aprirsi agli altri e di vivere un’esperienza vera
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di Enrico De Luca foto di apertura: ViaggieMiraggi foto 1: Lorenzo Boccagni
vivi solidale 34 TURISMO SOLIDALE ed emozionante, la tradizione del viaggio di nozze acquista un nuovo significato: diventa conoscenza, sorpresa, consapevolezza di un’altra prospettiva per considerare i rapporti tra il Nord e il Sud del mondo. ViaggieMiraggi propone diverse mete in Asia, Africa, America Latina ed Europa, che uniscono visite culturali a momenti di relax, e prevede la possibilità di aprire il viaggio ad altri partecipanti. Presso gli uffici dell’agenzia, poi, è attivo il servizio di lista nozze: un regalo che non si dimenticherà facilmente!
Lancia il bouquet e… via!
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L’emozione di Machu Picchu e della Valle Sacra degli Inka, la tranquillità del lago Titicaca, il mare di colori che anima le città. Il Perù è tutto questo, e molto altro, un Paese capace di incantare e restare nel cuore di ogni visitatore. L’itinerario proposto da ViaggieMiraggi ti offre la possibilità di visitare luoghi
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foto 1: Lorenzo Beccagni foto 2: ViaggieMiraggi
da sogno, di incontrare le comunità locali e approfondire la conoscenza durante momenti di scambio e incontro, anche con operatori sociali. Si parte da Lima e ci si sposta poi verso Sud, toccando le città di Arequipa e Cusco, fino alle sponde del lago. Si visita, tra l’altro, il centro artigianale di Ciap (Central Interregional de Artesanos del Perú), che coordina vari gruppi di produttori del commercio equo e solidale, da cui Ctm altromercato acquista moltissimi prodotti di artigianato. Attraverso il sostegno ai lavoratori e alle loro famiglie, l’organizzazione punta a migliorare le condizioni di vita della popolazione, ma anche a sostenere le comunità e a preservare l’identità andina e amazzonica e il patrimonio di conoscenze racchiuso nelle tecniche di lavorazione di legno, ceramica e lana (Per informazioni: www.viaggiemiraggi.org, tel. 0498751997).
vivi solidale RIDUCI LA TUA IMPRONTA SUL PIANETA 35 La Bottega del Mondo
sostenibile
L’attenzione all’ambiente non riguarda più solo i prodotti esposti sugli scaffali. Ora anche gli arredi e le pavimentazioni sono ecocompatibili e l’illuminazione è a basso consumo: scopri lo stile “verde” targato Altromercato.
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a sostenibilità ambientale è da tempo uno dei cardini della filosofia di Ctm altromercato. Questo impegno si è concentrato innanzitutto sui prodotti: sempre più spesso, al valore aggiunto equo e solidale sono associati la certificazione da agricoltura biologica e un packaging a base di materiali riciclabili e con imballi ridotti al minimo. Sui prodotti stessi, inoltre, sono riportate chiare indicazioni su come smaltire e differenziare correttamente le confezioni. Da questa sensibilità ambientale nasce l’idea di proporre ai soci del Consorzio un nuovo modello di negozio, con interni e allestimenti eco-compatibili. In seguito ad un attento lavoro di ricerca, che ha coinvolto anche alcuni responsabili delle Botteghe, è stato messo a punto un
insieme di soluzioni che consentono di “modellare” interni che rispondono a questa esigenza, oltre ad essere pratici ed economici. Nelle fasi iniziali, il progetto è stato testato da alcune Botteghe: a fare da apripista è stata Pace e Sviluppo di Montebelluna (TV) e la sua esperienza ha permesso di apportare alcuni miglioramenti, accolti da Pacha Mama di Riccione (RN) e da Lo Stesso Sole di Cerignola (FG). In quest’ultimo caso si è potuto realizzare l’allestimento “green” nella sua totalità (arredo, pavimento e sistema di illuminazione a basso consumo), creando di fatto il primo esempio di Bottega del Mondo totalmente eco-compatibile. Arredo Per coniugare sostenibilità am-
bientale e robustezza, lavabilità e resistenza all’umidità, Ctm altromercato ha messo a punto una soluzione che unisce cartone, MDF e alluminio. Il cartone alveolare è sempre più diffuso nell’ambito del design perché esteticamente piacevole. È realizzato a partire da materie prime riciclate e, a sua volta, è riciclabile al 100%. Ha, inoltre, il vantaggio di essere resistente al peso (nasce come materiale da imballaggio) e di consentire una grande facilità di trasporto e adattabilità alla riorganizzazione degli spazi, grazie alla particolare leggerezza. L’MDF, il cartone di fibra, è una lamina a base legnosa prodotta dall’unione di fibre di legno, tenute insieme da un adesivo a base di resina sintetica. Accoppiato al cartone alveolare, ricopre le parti esterne dei moduli, rendendo la struttura più resistente. Questo materiale
di Rossella Franchi
vivi solidale 36 RIDUCI LA TUA IMPRONTA SUL PIANETA ha contribuito in maniera significativa a un uso più efficiente delle risorse lignee mondiali, almeno nel settore dell’arredamento. La sua evoluzione, poi, ha permesso di ridurre quasi totalmente il contenuto di formaldeide, di cui inizialmente era ricco. L’alluminio, infine, è ottenuto per il 90% da materiale riciclato ed è riciclabile al 100% infinite volte. Con questo materiale sono stati progettati tre moduli componibili, in grado di dare vita a infinite combinazioni di scaffali che poggiano su basi in legno e a complementi d’arredo. Il banco cassa è stato invece appositamente studiato come “pezzo” a sé, per essere adattato di volta in volta allo spazio disponibile. Pavimento È in gomma naturale, estratta dalla linfa vegetale dell’omonimo albero tropicale, con pigmenti naturali a basso impatto ambientale. Prive di plastificanti (ftalati) e di alogeni (ad esempio il cloro), queste pavimentazioni non contengono sostanze nocive che possano penetrare nelle falde acquifere durante la fase di stoccaggio. Di conseguenza, possono essere smaltite in discarica, insieme ai rifiuti domestici (secco). Nello specifico, inoltre, sono disponibili una serie di concrete possibilità di riciclo sia per lo smaltimento dei pavimenti sia per i relativi scarti della messa in posa: riciclo tessile (aziende specializzate sono in grado di trasformare il pavimento in pedane antiurto per uso industriale e in pavimenti per campi sportivi), riciclo termico (la gomma può essere trasformata in combustibile alternativo al gas o alla nafta nelle centrali termoelettriche, sfruttando l’energia incamerata nel materiale combustibile) o riciclo tessile-termico completo (generazione di energia nell’industria cementizia). L’intero ciclo di produzione dei pavimenti in gomma è studiato per garantire la salvaguardia delle risorse ambientali: scelta delle materie prime e degli imballaggi (riciclabili al 100%), controllo sulle emissioni e assenza di adesivi inquinanti. Illuminazione Gli ambienti sono illuminati da lampade a risparmio energetico o a LED. Una scelta responsabile sia dal punto di vista della tutela delle risorse, sia della riduzione dei consumi e, quindi, della bolletta energetica. I prossimi passi Il nuovo modello di Bottega verrà completato da un sistema di elementi di comunicazione che metta in evidenza tutte le caratteristiche “eco” di questo progetto oltre che il contenuto “equo” dei prodotti. Il rispetto dell’uomo e dell’ambiente non sono solo principi su cui si basa il commercio equo e solidale, ma sono esigenze sempre più
vivi solidale VEDI ALLA VOCE “COMMERCIO EQUOSOLIDALE” 37
La dignità non è
negoziabile
È possibile fare la spesa senza rinunciare a valori come giustizia, solidarietà, salute, rispetto dell’ambiente? La risposta è sì, e la campagna “Prezzo tutto incluso” ti spiega come.
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uali sono i criteri che ti guidano quando fai la spesa? Ti basi soltanto sul prezzo e sulla qualità o prima di mettere un prodotto nel carrello ti poni anche altre domande? Tutto quello che acquistiamo ogni giorno non è soltanto il frutto dell’unione di una serie di materie prime, ma porta con sé implicazioni che coinvolgono da vicino il Paese d’origine. Possiamo chiederci, infatti, se i produttori sono stati pagati equamente per il loro lavoro, se la filiera produttiva ha causato inquinamento, se – nel caso delle produzioni agrico-
le – sono stati usati pesticidi e fertilizzanti chimici e se la biodiversità è stata messa in pericolo. Nel caso del mercato “tradizionale” è spesso difficile, se non impossibile, trovare una risposta a queste domande. Un prezzo “giusto” per tutti I prezzi degli articoli del commercio equo e solidale sono tutto incluso, nel senso che non tengono conto solo delle materie prime e dei costi di produzione ma anche delle condizioni di chi ha lavorato per ottenerli e di valori irrinunciabili come
giustizia, solidarietà, salute e rispetto dell’ambiente. I produttori, infatti, vengono pagati in modo equo per il loro impegno e hanno la garanzia di condizioni sicure di lavoro. Nei campi, i fertilizzanti chimici sono banditi e si incoraggia il passaggio al biologico anche con aiuti economici. Una parte del prezzo finale, inoltre, finanzia progetti sociali e di sviluppo delle comunità. Qualche esempio concreto Il prezzo di una tavoletta di cioccolato bio Mascao include, oltre ai costi di produzione e distribuzione, un pagamento giusto per
di Mauro Ronco
vivi solidale 38 VEDI ALLA VOCE “COMMERCIO EQUOSOLIDALE”
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i produttori di cacao (più elevato perché la coltivazione è biologica) e il premio sociale che viene investito in progetti per la comunità. Ma racchiude in sé anche la solidarietà con gli altri produttori equosolidali, perché è prodotto utilizzando zucchero di canna “fair”, e l’attenzione per il consumatore finale, perché contiene solo burro di cacao e nessun tipo di altro grasso vegetale. Tutto ciò è possibile anche grazie alla natura no profit del Consorzio Ctm altromercato, inteso sia come centrale di importazione che come rete di distribuzione composta da Botteghe del Mondo. I margini per la distribuzione, infatti, sono fissati in modo da assicurare la sostenibilità della centrale operativa e delle Botteghe; gli eventuali utili sono poi reinvestiti per aumentare l’efficacia dell’azione di commercio equo e solidale. Un discorso simile vale per il riso thay integrale bio coltivato in Thailandia nel rispetto dei diritti dei lavoratori, della natura e delle specie botaniche originarie. Inoltre nel suo prezzo è compresa la scoperta di un nuovo sapore e di uno spicchio di una cultura affascinante. Una maggiore consapevolezza Con la campagna “Prezzo tutto incluso”, Ctm altromercato vuole offrirti una serie di informazioni per aiutarti ad essere maggiormente consapevole dell’importanza e delle conseguenze dei tuoi acquisti, anche quelli che consideri più banali. Nel tuo piccolo, anche tu puoi fare qualcosa per dire no alle disuguaglianze tra Nord e Sud del mondo.
foto 1: Rudi Dalvai
così INlontano così vicino DIRETTA DAL SUD DEL MONDO 39
L’artigianato in
America Latina: idee e riflessioni
Un incontro con i produttori di diversi Paesi, dal Messico al Cile, ha messo in luce le tematiche di una realtà che cambia e le prospettive per il futuro, ma anche le difficoltà di seguire questa evoluzione dall’Italia.
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ulieta viene dall’Argentina, Margarita dal Cile, Diego dall’Ecuador, Manuel dal Messico, mentre Giancarlo e José Victor direttamente da Colombia e Guatemala. È un gruppo eterogeneo quello che è approdato in visita di formazione e studio in Italia e ha saputo disegnare un quadro a tinte vive della realtà dell’America Latina nel campo della produzione artigianale, dei suoi rapporti con i rivenditori italiani e delle sue prospettive future. L’America Latina di oggi è in generale un contesto favorevole per i piccoli produttori artigianali. Sul mercato regionale esiste una crescente domanda di manufatti di alta qualità, favorita dalla possibilità per i produttori di spaziare dal livello locale a
quello continentale. Inoltre in molti Paesi sono presenti programmi pubblici di sviluppo e istituzioni di diversa natura sono coinvolte nel sostegno a questo tipo di attività economiche. Il mercato convenzionale, quindi, è essenziale per i produttori, perché la rete del fair trade ad oggi non è in grado di assorbire tutta la loro capacità produttiva e anche gli interventi di sostegno realizzati insieme a Ctm altromercato non si sono tradotti in un adeguato aumento delle vendite. Ne abbiamo parlato con Margarita in una breve intervista. D – A proposito dell’importanza del mercato interno, Diego ha menzionato le potenzialità attuali per il commercio equo
in Ecuador e tu stessa hai sottolineato la varietà e la forza delle iniziative in Cile. Quale credi sia la strada giusta affinché i produttori possano cogliere il massimo vantaggio possibile da questa situazione favorevole? R - Sicuramente Ecuador e Cile sono due Paesi particolarmente solidi, nel contesto latinoamericano; anche il Brasile e in parte il Perù hanno buone condizioni per lo sviluppo. A queste condizioni, l’opportunità più grande per i produttori è quella del mercato interno. Le iniziative in Cile si concentrano sul sostegno alla micro-impresa rurale per la produzione di prodotti alimentari e, oltre all’esportazione, ci sono anche accordi con importanti catene di supermercati. In questi casi le micro-imprese ottengono contratti adatti alle
di Guido Marini foto: Archivio Altromercato
così lontano così vicino 40 IN DIRETTA DAL SUD DEL MONDO loro esigenze, come ad esempio pagamenti più rapidi rispetto a quelli normalmente corrisposti a un grande fornitore che può permettersi di aspettare. D - A tuo parere, il commercio equo nel Nord del mondo è stato un fattore importante per permettere alle organizzazioni di produttori di nascere e consolidarsi? R - Sì, senza dubbio. D - Quali pensi che siano stati gli aiuti più importanti in questi anni? R - Gli acquisti che hanno consentito alle organizzazioni di produttori di aprirsi a un nuovo mercato. E poi i molti progetti speciali che sono intervenuti sulle necessità specifiche. D - E oggi come può il commercio equo continuare a sostenere i produttori nel modo migliore possibile? R - Il problema principale che vedo è la difficoltà dei produttori latinoamericani di condividere lo stesso canale con l’Asia, che affronta costi di produzione inferiori ai nostri. Per continuare a vendere avremmo bisogno di spazi diversi, dove non ci siano tutti i prodotti assieme e dove i prezzi non siano schiacciati verso il basso, per valorizzare così gli articoli che non si riescono a vendere attraverso il commercio equo e solidale.
Il progetto Redes: reti di economia solidale È un progetto di sostegno ai produttori artigiani dell’America Latina, che mira a una diminuzione della povertà e a una più equa distribuzione della ricchezza attraverso l’accesso al mercato. Le attività comprendono l’ideazione di prodotti in esclusiva per le Botteghe del Consorzio e l’appoggio all’entrata nel mercato locale in America Latina, in modo da stimolare uno sviluppo autonomo e non dipendente dal mercato euro-
foto 1: Asarbolsem
D - Oltre che una designer, sei anche un’artigiana, una produttrice. La concezione di “produttore” che hai incontrato nelle Botteghe del Mondo in Italia corrisponde alla tua realtà? R - Per nulla. Tanto che preferisco presentarmi come “designer” perché se dico che sono “artigiana” sento di generare diffidenza. Ho incontrato l’idea diffusa che un artigiano debba corrispondere allo stereotipo dell’indigeno marginalizzato e poverissimo. In realtà gli artigiani in America Latina possono essere persone diversissime tra loro, dagli artisti specializzati (in un certo senso simili agli artigiani che ci sono in Europa) fino ai campesinos che affiancano l’artigianato locale alle attività agricole.
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così INlontano così vicino DIRETTA DAL SUD DEL MONDO 41 Trenta candeline per Sasha
L’organizzazione, partner di Ctm altromercato, festeggia un importante traguardo insieme agli oltre 5.000 artigiani coinvolti nei suoi progetti. E l’avventura continua...
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ostre, seminari, spettacoli e serate di gala: Sasha ha celebrato in grande stile i suoi 30 anni di attività, con una serie di eventi che hanno animato lo scorso mese di novembre. L’organizzazione, che raccoglie numerosi gruppi di artigiani, è nata infatti nel 1978 per aiutare i piccoli produttori marginalizzati e privi di mezzi a migliorare le proprie condizioni di vita e di lavoro. Nel corso degli anni la rete è giunta a comprendere circa 100 piccole imprese artigiane, che senza un coordinamento efficace non avrebbero potuto proporsi sul mercato. Sasha (acronimo di Sarba Shanti Ayog) si occupa di un’ampia serie di servizi: da quelli di base, come l’organizzazione dei gruppi e delle
micro imprese e la gestione delle reti sociali, a quelli dedicati ai gruppi più strutturati, come la formazione professionale, l’aggiornamento sulle richieste e sulle tendenze del mercato e il coordinamento della produzione. Sono oltre 5.000 le persone coinvolte nella rete di Sasha: Ctm altromercato importa e distribuisce abbigliamento e accessori, articoli tessili per la casa, oggetti in legno, artigianato artistico e strumenti musicali. Grazie al circuito del commercio equo e solidale, i produttori indiani non solo hanno la possibilità di essere pagati in modo adeguato per il loro lavoro, ma hanno anche l’opportunità di riscoprire e tramandare alle future generazioni mestieri e tecniche artigianali che
altrimenti rischierebbero di scomparire. Sostenere il lavoro di Sasha con i nostri acquisti non significa solo stimolare il miglioramento della situazione economica di tante famiglie: comporta anche un progresso in campo sociale. Sasha, infatti, ha promosso la nascita della Enterprise Development Foundation, per rendere più efficaci le attività di sviluppo che intraprende sul territorio. Nello Stato indiano di Orissa, ad esempio, l’iniziale intenzione di proteggere le tradizioni artigiane delle aree tribali si è progressivamente ampliata fino a comprendere programmi per la valorizzazione delle risorse naturali e per diffondere l’educazione e l’accesso alle cure mediche.
di Mauro Ronco foto apertura: Simona Stoppa
così lontano così vicino 42 IN DIRETTA DAL SUD DEL MONDO Una voce dalla
Palestina
Il commercio equosolidale è anche informazione: i nostri partner ci aggiornano sulla situazione in una delle aree di maggior tensione al mondo che è a sole 2 ore di volo dall’Italia.
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er la terza volta in pochi anni gli eventi portano Ctm altromercato ad attivare una rete di solidarietà a sostegno della popolazione palestinese.
Lo scorso 12 gennaio Parc (Palestinian Agriculture Relief Committees, una delle più importanti Ong palestinesi, impegnata in programmi di sviluppo fondati sulla promozione dell’agricoltura) ci ha inviato alcuni aggiornamenti sulla situazione: “Cari amici, diciassette giorni di continuo bombardamento della Striscia di Gaza hanno causato centinaia di morti e migliaia feriti, in maggioranza donne e bambini indifesi. Gran parte delle famiglie, che recentemente hanno lasciato le aree di confine per la città, sono composte da contadini: rappresentano il 25% delle famiglie residenti nella Striscia e vivono nelle aree rurali lungo il confine con Israele, aree che sono al centro dell’attuale aggressione e sono oggi completamente dipendenti dagli aiuti alimentari e d’emergenza”. La lettera prosegue con dati e informazioni: di 12.500 ettari di terreno agricolo (altri 5.000 erano andati distrutti precedentemente), il 70% sono isolati e di conseguenza l’80% del raccolto di questa stagione è andato perso, e lo stesso vale per i capi di bestiame, che sono rimasti senza cure o hanno perso la vita nel corso degli attacchi. Di conseguenza diventa estremamente difficile avere accesso ad alimenti freschi, che ora hanno prezzi proibitivi. Il 16 gennaio anche il quartier generale di Parc a Gaza è stato colpito. L’ufficio è stato occupato come postazione militare e tutto il suo contenuto è andato distrutto: computer, tavoli, archivi, bagni. È inutilizza-
foto: Carlo Ponzio
così lontano così vicino SOSTIENI UN PROGETTO 43 bile anche la sala conferenze, che custodiva l’unico sistema per comunicare con la West Bank (l’altra parte dei territori palestinesi, separata da Gaza): in totale una perdita stimata in 200.000 dollari. Nonostante questo duro colpo, i lavori di Parc sono già ripresi con l’affitto di un nuovo spazio e con i mezzi che rimangono a disposizione. Allo scattare della tregua è iniziata la ricostruzione. Il 19 gennaio i nostri partner ci scrivono: “Nonostante l’insopportabile, inumana e sanguinosa condizione della Striscia, abbiamo immediatamente formato unità d’emergenza e di soccorso in connessione con le organizzazioni della società civile. Il primo programma attivato riguarda gli aiuti non alimentari per i rifugiati nelle scuole dell’Unrwa (United Nations Relief and Works Agency for Palestine Refugees in the Near East, l’organizzazione dell’Onu per l’aiuto ai profughi della Palestina) e in altre strutture. Sono 40 le scuole dell’Unrwa utilizzate come riparo per fuggitivi e senza casa, ognuna ospita 80-100 famiglie. Il piano (sostenuto da fondi limitati) prevede la donazione di detergenti e kit igienici, giochi e vestiti per bambini. Questo primo intervento coinvolge 1.000 famiglie”. Con altri interventi Parc sta rifornendo di cibo alcuni ospedali di Gaza. Inoltre intende continuare ad attuare il programma di distribuzione del “cesto di alimenti base” rivolto a famiglie senza tetto. Questo programma supporta il 30% dei contadini presenti in area urbana. In futuro verrà realizzato, assieme all’Unrwa, un sistema di distribuzione di cibo conservato e acqua potabile e si metterà mano alla ricostruzione di reti di irrigazione, strade di campagna, allevamenti e serre, fornendo le risorse base per la produzione (semi, fertilizzanti,…). Con le sue risorse limitate, Parc potrà raggiungere solo alcune migliaia di famiglie e per questo fa appello a tutte le organizzazioni umanitarie, ma anche ai cittadini perché intervengano in aiuto della popolazione civile.
Sostieni la Campagna Emergenza Gaza Ctm altromercato accoglie l’appello di Parc per dare voce a chi lavora alla creazione delle condizioni per una vita dignitosa in terra di Palestina, di fronte all’incapacità evidente di governi e governanti di porre fine al conflitto israelopalestinese. Il progetto di aiuto persegue due finalità: portare un aiuto immediato alla popolazione palestinese della Striscia di Gaza e sostenere l’attività di Parc che da oltre vent’anni lavora nel commercio equo e solidale. I fondi raccolti serviranno per la preparazione di pacchi viveri destinati alla popolazione della Striscia di Gaza e, una volta terminata l’emergenza, saranno destinati a progetti di ricostruzione, come ad esempio la riabilitazione della cooperativa di donne che produceva il cous cous.
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Contribuisci al progetto
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Gli estremi sono: Conto Corrente Postale n° 42505628, oppure Bonifico Bancario C/C n° 511818, presso Banca Etica, entrambi intestati a Acli Senza Confini Onlus, Via Corsica 165, 25125 Brescia Causale: “Emergenza Gaza”
foto: Carlo Ponzio
così lontano così vicino 44 SOSTIENI UN PROGETTO Un mese per parlare di pace L’Azione Cattolica Ragazzi inizia il 2009 con una serie di iniziative pensate in collaborazione con le Botteghe del Mondo, per dare un aiuto concreto allo sviluppo.
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n occasione del Mese della Pace, indetto da Benedetto XVI per il gennaio 2009, l’Azione Cattolica Ragazzi (Acr) ha scelto di sostenere il commercio equo e solidale avvicinando i più giovani a questo mondo attraverso una serie di iniziative che si sono svolte nel corso dei primi due mesi dell’anno in collaborazione con le Botteghe Altromercato. Proprio nel corso della Giornata Mondiale della Pace, celebrata il 1° gennaio scorso, il Papa ha affrontato le tematiche della lotta alla fame e della sicurezza alimentare come necessità per la pacifica convivenza mondiale e ha ribadito la necessità di un’autentica giustizia tra i popoli e di nuovi strumenti politici e istituzionali per raggiungerla.
chi di ruolo. Acr, poi, ha scelto di sostenere concretamente 2 progetti di Ctm altromercato in Paraguay e in Bangladesh, anche attraverso l’acquisto di borse in juta realizzate dalle artigiane bengalesi della cooperativa Corr e degli snack Altromercato. I progetti sostenuti da Acr riguardano l’acquisto di gru in metallo in sostituzione di quelle attualmente in uso (in legno e meno sicure) per la cooperativa Manduvirà, che in
Paraguay produce zucchero di canna biologico. La cooperativa, che riunisce piccoli coltivatori, grazie al sostegno del commercio equosolidale ha potuto affittare un impianto per produrre direttamente lo zucchero finito, saltando l’intermediazione delle multinazionali che acquistano la materia prima a un prezzo molto basso. In Bangladesh, invece, il progetto si rivolge a una serie di gruppi di produttori che lavorano con le organizzazioni di commercio equosolidale (Corr the Juteworks, Dhaka Handicrafts, BaSE Bangladesh, Mcc). L’obiettivo è duplice: sostenere la loro attività attraverso il miglioramento delle capacità tecniche e rafforzare la collaborazione tra diverse organizzazioni. Le attività prevedono seminari e corsi di formazione professionale e l’acquisto di strumentazione per il lavoro.
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L’iniziativa ha permesso a tanti ragazzi di conoscere la realtà equosolidale attraverso visite alle Botteghe del Mondo, incontri formativi e gio-
di Arianna Mauri foto: Elisa Zanini e Verena Gritsch
Contribuisci al progetto Gli estremi sono: Conto Corrente Postale n° 42505628, oppure IBAN: IT26 M 05018 11200 000000511818 presso Banca Etica, entrambi intestati a Acli Senza Confini Onlus, Via Marcora 18/20, 00153 Roma Causale progetto Bangladesh: “Progetto Bangladesh” Causale progetto Paraguay: “Nuove gru Manduvirà”
Circolare Ctm Periodico di informazione distribuito nelle Botteghe del Mondo 2009 – 1 Realizzazione editoriale e impaginazione Sagoma srl,Vimercate (MI) – www.sagoma.com In redazione Laura M. Bosisio, Arianna Mauri, Daniele Acrodi, Stefano Loderi, Carlo Amatetti, Giovanni Navetta, Mauro Ronco Coordinamento grafico Alessandro Ascrizzi Con la collaborazione di Gisselle Talavera, Elisa Damoli, Pierluigi Traversa, Maria Moretti, Enrico De Luca, Rossella Franchi, Valeria Calamaro, Gianluca Locatelli, Silvia Nulli, Elisa Zanini, Elisa Salvi, Francesca Filippi, Guido Marini. Immagini di prodotto Luca Morandini Stampa Publistampa Arti Grafiche, Pergine Valsugana (TN) La Circolare Ctm è stampata su carta ecologica FSC Misto, sbiancata senza cloro, con cellulosa proveniente da foreste certificate in conformità alle norme FSC. Il Forest Stewardship Council (FSC) garantisce, tra l’altro, che legno e derivati non provengano da foreste ad alto valore di conservazione. Publistampa Arti Grafiche è certificata FSC Chain of Custody CQ-COC-000016. Inchiostri con solventi a base vegetale.
Proprietario ed editore Consorzio Ctm altromercato scarl via Francia 1/c 37135 Verona (VR) info@altromercato.it www.altromercato.it Direttore responsabile Giulia Sitton Autorizzazione del Tribunale di Bolzano n. 3/98 del 19 marzo 1998 Circolare Ctm è non profit e no copyright
a t s Que ega Bott ondo M l e d pone: pro
Informativa riservata ai soci delle Botteghe del Mondo
a z n a fin dale soli
I buoni risultati si vedono! Partecipa direttamente al nostro progetto di microcredito che finanzia i piccoli produttori del Sud del mondo: diventa Socio e Socio Risparmiatore di una cooperativa del Consorzio Ctm Altromercato.
“L’iniziativa è proposta dalle Botteghe della Rete Altromercato”