I GP D’ITALIA
La Fiat S 57 B esposta al Museo Nazionale dell’Automobile.
FIAT PROTAGONISTA DEL PRIMO GRAND PRIX D’ITALIA
CON LA LIMITAZIONE ALLA CILINDRATA A 4,5 LITRI IMPOSTA DALLA AIACR DOPO IL 1912 E LA PAUSA DI FIAT DALLE GRANDI COMPETIZIONI, ARRIVA LA “SERIE 800”, NELLA QUALE SPICCA LA 801/402 CHE DISPUTÒ IL PRIMO GP D’ITALIA, QUELLO CORSO SUL CIRCUITO “FASCIA D’ORO” DI MONTICHIARI, BRESCIA, IL 4 SETTEMBRE 1921. NON VINSE PER UN CEDIMENTO MA FU DI GRAN LUNGA LA PIÙ VELOCE. di Massimo Grandi, Lorenzo Morello, Rino Rao (Commissione Cultura)
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opo il 1913, durante il quale la Fiat fu totalmente assente dalle grandi corse, l’AIACR introdusse il limite massimo alla cilindrata di 4.500 cm3 con il peso minimo di 1100 kg. La Fiat S 57 B fu concepita per queste nuove regole. Aveva un motore a quattro cilindri monoblocco di concezione alquanto più avanzata dei suoi predecessori, con una cilindrata di 4.492 cm3 (alesaggio 100, corsa 143 mm); le valvole in testa erano disposte secondo una V di 60°, formando una camera di combustione abbastanza raccolta con doppia accensione, ed erano comandate da un solo asse a camme in testa con bilancieri. La potenza raggiungeva 135 CV a 3.000 giri/ min. Montava per la prima volta la trasmissione cardanica e i cerchi Rudge-Whitworth. Una splendida carrozzeria aerodinamica le permetteva di raggiungere una velocità di oltre 165 km/h. La macchina debuttò al GP di Francia sul Circuito di Lione, dove la
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Fiat iscrisse tre macchine con Jack Scales, Antonio Fagnano e Alessandro Cagno. Le prestazioni in corsa furono molto deludenti e l’unica a raggiungere il traguardo fu l’auto di Fagnano, classificatosi 11°, ultima posizione. La macchina mancava di potenza nei confronti della concorrenza, tanto che gli uffici tecnici avevano gi disegnato una versione bialbero a comando desmodromico (S 52) che fu però accantonata per i motori della serie 400. Nel 1916, la Fiat affiancò alla S 57 B la più potente versione S 57 A, preparata in vista della 500 Miglia di Indianapolis del 1917 che, tuttavia, a causa dell’intervento americano nel con itto, fu annullata. In effetti, la S 5 B, notevolmente migliorata e affiancata dalla versione 5 lt S 5 A, dopo il deludente debutto, rifiorì negli anni successivi. Dal ’19 al ’21 vinse numerose gare di prestigio: nel 1919, con Minoja, il circuito di Fanoe (Danimarca) e la Parma-Poggio di Berceto con Antonio Ascari, nel