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Una favolosa miss fra le 53 vetture del weekend delle Vecchie Signore - di Mario Da Costa

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La Ford T Torpedo Runabout del 1911 di Enzo Meriggio sfla davanti all’imponente Santuario della Nativit di Maria di Vicoforte-San Michele. In sosta la Diatto 16/20 HP del 1909 dell’organizzatore Mario Garbolino.

UNA FAVOLOSA MISS FRA LE 53 VETTURE DEL WEEKEND DELLE VECCHIE SIGNORE

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L’ITALA MODELLO 35-45 DEL 1907 CHE CON SCIPIONE BORGHESE, LUIGI BARZINI JUNIOR E IL MECCANICO ETTORE GUIZZARDI VINSERO DOMINANDO IL PRIMO RAID PECHINO-PARIGI NEL 1907

di Mario Da Costa

La tredicesima edizione del weekend con le “Vecchie Signore”, dopo la sosta forzata causa covid dello scorso anno, ha avuto un richiamo di grande impatto mediatico grazie all’idea suggerita dal direttore de La Manovella Roberto Valentini all’organizzatore Mario Garbolino: chiedere al Museo dell’Automobile di Torino di partecipare all’evento con l’Itala che aveva vinto il primo Raid Pechino-Parigi nel 1907 con Scipione Borghese principe di Sulmona (1871-1927), Luigi Barzini jr e il meccanico Ettore Guizzardi. La proposta è stata accettata dalla direttrice del museo Mariella Mengozzi e la mitica Itala guidata dal curatore del museo Davide Lorenzone, per la prima volta ha partecipato a una manifestazione ASI facendosi ammirare da tutto il folto pubblico accorso fra Vicoforte e Mondovì insieme a tutte le 53 vetture ante anni ‘40 che hanno preso parte all’evento. Se l’Itala è stata la reginetta della manifestazione, è giusto ricordare che è stata contornata da un autentico parterre de roi con 9 vetture ante 1910, 7 ante 1920, 8 ante 1930 e 13 ante 1940. Questo grazie alla regia di Mario Garbolino (presidente dell’associazione Vecchie Signore e di Mondovì Motori) che quest’anno ha spostato la base operativa da Ceva al Santuario di Vicoforte alloggiando gli equipaggi all’hotel Casa Regina, afancato al tempio che vanta la cupola ellittica più grande del mondo. La manifestazione si è avvalsa della collaborazione del Club

Lo spettacolo delle mongolfere in piazza a Vicoforte.

Nell’ariosa piazza di icoforte Santuario, fnalmente col sole, le Buick Absent 10 del 1910 di Ghirardi Romero Genero e la D Si Roadster del 1916.

“Ruote d’epoca Riviera dei Fiori”, presidente Augusto Zerbone in testa. La piazza antistante il Santuario di Vicoforte è stata la location ideale per esporre questi fantastici modelli dall’arrivo dei partecipanti venerdi 30 luglio sino alla mattina del sabato quando la carovana si è spostata nel comune di Briaglia per fare sosta per un aperitivo nella particolare piazza con ben tre chiese confinanti l’una con l’altra. Nel pomeriggio le auto sono state esposte nel centro storico di Mondovì e in serata sfilata e presentazioni degli equipaggi in abiti dell’epoca e delle vetture nel piazzale di Mondovì alta. La domenica esposizione dei mezzi in piazza Ellero di Mondovì in occasione della mostra scambio e dei mezzi pesanti d’epoca. Tra le vetture presenti, tutte in ottimo stato di conservazione, è giusto menzionare la Peugeot Bebè del 1905 proveniente da Cecina (LI), una Otav S francese anch’essa del 1905 proveniente dalla valle Susa, una De Dion Bouton Type BO Open Tourer del 1909. Fra i sempre presenti a tutte le edizioni anche questa volta Pino Vallero con la Fiat Tipo 0 del 1914 proveniente da Rivarolo Canavese.

FRATELLI CEIRANO ARTEFICI DELL’ITALA

La presenza al raduno delle “Vecchie Signore”, dell’Itala dominatrice della prima Pechino-Parigi ha propiziato l’uscita di un libro (edizioni CEM) di Rafaele Sasso sui Fratelli Ceirano che da Cuneo si erano trasferiti a Torino per dare vita a una industria di auto. In occasione del raduno il venerdì pomeriggio il Comune di Vicoforte ha posto una targa “Largo Fratelli Ceirano” nel centro della cittadina. Domenica 12 settembre anche il Comune di Givoletto ha intitolato una piazza a Giovanni Ceirano fondatore dell’omonima casa di automobili nata a Torino nel 1903 dove era già stato già dedicato un monumento in pietra. In occasione del taglio del nastro tre modelli nati dalla casa dei fratelli Ceirano una Fata Aurea, una Ceirano ed una Scat sono stati esposti da un grande appassionato della storia Ceirano, Antonio Pavanel. Bagno di folla per la Itala.

La manifestazione era dedicata a sole auto costruite prima del 19 0.

L’Amilcar M Course del 19 dei francesi Lachat Laurence durante la sflata notturna a Mondov Alta.

L’Itala 35-45 HP appositamente attrezzata per l’avventura su indicazioni dello stesso principe Scipione Borghese, era azionata da un motore di oltre 7,4 litri di cilindrata con cambio a 4 marce. Aveva un telaio del peso di circa 1200 kg a vuoto, per un passo lungo 3290 mm. Il motore in ghisa a 4 cilindri, erogava 45 CV. A seconda della carrozzeria, la velocità massima andava dai 70 a 95 km/h. Freno nelle sole ruote posteriori e fari al carburo.

L’ITALA DELLA PECHINO-PARIGI

L’ospite d’eccezione, la Italia 5- 5 partecipante alla echino- arigi del 1907 col rincipe Scipione Borghese, ora di propriet del Museo dell’Automobile di Torino, condotta da Davide Lorenzone - curatore della collezione del Museo - con Arianna Sciretti.

La presentazione della Best of Show, l’Alfa Romeo 1900S bicolore. A destra, BSA Scout 1935.

AL DÉFILÉ VINCE L’ALFA 1900S

È UNA RARA VERSIONE BICOLORE LA “BEST OF SHOW” DI LEGNAGO 2021.

Fiat 1800B 1967. Sabato 17 luglio il centro storico di Legnago è diventato per una notte un museo dinamico con splendide auto d’epoca del Novecento. Merito del Veteran Car Club Legnago che ha organizzato un Defilè d’Eleganza al quale hanno aderito collezionisti italiani e stranieri, godendo sia della bella serata di mezza estate con auto tirate a lucido, e al tempo stesso valorizzando gli aspetti culturali delle località attraversate durante la manifestazione. Lo spettacolo è iniziato alle 16 in piazza della Libertà dove tutte le vetture sono state le protagoniste di una mostra e divise in quattro categorie di concorso: vintage, classic, post-classic e instant-classic (young-timer), molto gradite agli appassionati più giovani. I giudici hanno efettuato una minuziosa valutazione e redatto la classifica che ha riconosciuto a una bella Alfa 1900 S bicolore proveniente dal Canton Ticino il Best of Show. Premiate anche la BSA Scout Series 1935 a trazione anteriore, una Giulietta Spider 1961 e una Jaguar XJ6 del 1989. Tutte le vetture partecipanti sono sfilate su una passerella realizzata in piazza Garibaldi, dove sono state presentate dai vertici del Club legnaghese e dalla brava conduttrice Irene Moretti, dopo aver attraversato il centro storico. Il pubblico ha seguito con attenzione il Défilé e intorno alle 22 le luci non si sono accese solo sulle fuoriserie, ma anche sulle modelle dell’Alta Sartoria Fashion School di Verona (che collabora con Christian Dior) e che hanno sfilato con abiti della stessa età delle auto in concorso e piacevole sottofondo di musiche d’epoca. Insieme a Roberto Vivan, presidente del Veteran Car Club Legnago, è intervenuto anche il sindaco Graziano Lorenzetti che ha sottolineato l’importanza delle auto storiche come richiamo turistico e testimonianza culturale. Domenica le auto hanno raggiunto il Castello di Bevilacqua, un antico maniero le cui origini risalgono al 1336 quando Guglielmo I Bevilacqua ne ordinò la costruzione per difendersi dalle potenti signorie degli Estensi e dei Carraresi.

d.c.

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