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Capriolo-Ceccato-Laverda: in un raduno gli echi

CAPRIOLO-CECCATO-LAVERDA

IN UN RADUNO GLI ECHI DI UN PASSATO GLORIOSO

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PER IL SUO XXIII RADUNO INTERNAZIONALE DEDICATO AL CAPRIOLO, IL REGISTRO STORICO CAPRIOLO HA VOLUTO FAR RIVIVERE, OGGI IN MANIERA AMICHEVOLE, L’ANTICA RIVALITÀ FRA I MODELLI CAPRIOLO, CECCATO E LAVERDA, COINVOLGENDO I RISPETTIVI REGISTRI IN UNA GIORNATA MEMORABILE.

di Federico Nardelli - foto Piero Scotuzzi

Nella soleggiatissima giornata di domenica 26 giugno, tre prestigiosi marchi del motorismo storico italiano si sono ritrovati grazie alla presenza di molti esemplari di Capriolo della Aero Caproni, Moto Ceccato e Laverda guidati da appassionati provenienti da tutta Italia e dalla Germania. Come le nutrite schiere di piloti tra gli anni ‘50 e ‘60 si sfidavano allo stremo contendendosi la vittoria nelle più famose competizioni (il Giro d’Italia, la MilanoTaranto, la 12 Ore di Imola), gli odierni partecipanti si sono impegnati fianco a fianco nei 140 km del percorso tracciato dal RSC per il Raduno Internazionale di quest’anno. Poi, se nel 2002 Iolao Strenghetto per il Capriolo, Orlando Ghiro per la Ceccato e Genunzio Silvagni per la Laverda si sono cimentati in un simbolico confronto sulla pista dell’ex aeroporto militare di Boscomantico di Verona, oggi i conducenti delle tre gloriose rivali presenti al Raduno si sono “sfidati”, ovviamente senza fini agonistici, sulla pista del Kartodromo di Ala. Ed è stato un successo di partecipazione e coinvolgimento! Partendo da Massone d’Arco, dopo il saluto dell’Assessore allo Sport del Comune di Arco, Dario Ioppi, si sono subito sentite le prime rombate di simpatica competitività tra i conducenti di queste piccole cilindrate. All’arrivo al Kartodromo, Piero Laverda ed il folto gruppo di amici del Registro Storico Moto Ceccato, capitanati da Giampietro Vezzaro, avevano già preparato la schiera dei loro gioielli di meccanica vicentina; circa 30 modelli storici a rappresentare l’intera storia dei due Marchi. Alle 12 in punto, semafori verdi e Via! Motori scoppiettanti, pieghe in curva e sorpassi a tutto gas entro i 60 km/h, lungo i 1029 m della pista dell’Ala Karting Circuit di Ala di Trento. Giampietro Vezzaro, Presidente del Registro Storico Moto Ceccato ha commentato così: “evento che esce con una pagella da Dieci e Lode. Moto magnifiche, che i proprietari tengono gelosamente custodite e che non si vedono di frequente, sono a ragione dei gioiellini di tecnica e meccanica. La spedizione del nostro gruppo prevedeva tra le altre, una selezione del mod. 75 cm³ a quattro tempi con distribuzione monoalbero in testa nelle versioni 75 Sport, 75 Giro d’Italia, 75 Pista (per le gare nei circuiti) e 75 Salita (con telaio corto per le gare in salita tipo la Trento-Bondone, dove si prese la vittoria di classe per tantissime edizioni). Presenti anche due moto da Regolarità, modelli rarissimi e prodotti in pochissime unità. Trattasi di una 125 4T con telaio monoculla appartenente ai F.lli Parini, storici concessionari per Brescia e provincia e una 125, sempre a 4 tempi con telaio doppia culla cha appartiene al giovane Federico Vezzaro, il più giovane iscritto alla manifestazione, una delle nuove leve del Registro Storico Ceccato.” Il tempo per la foto istituzionale, poi alla Cantina Roeno di Brentino Belluno (VR) per il pranzo e per un momento di sicuro interesse culturale: la presentazione della storia dei tre marchi motociclistici da parte dei tre presidenti. Fra gli altri, lo svelamento del prototipo motore Laverda 75 cm³ Bialbero (1954-1955), esemplare unico. Alla fine del pranzo, piena soddisfazione è stata espressa dal delegato ASI, Adam Serena, da Ghila Caproni, moglie di Massimo Caproni, fondatore del Registro Storico Capriolo e dal suo presidente, Franco Nardelli.

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