L'Industria delle Carni e dei Salumi - 10/2017

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L’industria delle

Carni Salumi

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SETTIMANA DELLA CUCINA ITALIANA NEL MONDO. IN GIAPPONE IL SISTEMA PAESE PROMUOVE IL MADE IN ITALY ALL’INTERNO L’ELENCO DELLE FIERE DI SETTORE 2018 N OV E M B R E-D I C EMB R E 2 0 1 7 N ° 1 0


primo piano L’industria delle

Carni Salumi e dei

di Monica Malavasi

SOMMARIO

L’intervista all’Ambasciatore Giorgio Starace

primo piano L’intervista all’Ambasciatore italiano a Tokyo Giorgio Starace..................................................... 3 Focus Giappone. I dati dell'export dei salumi italiani nel 1° semestre 2017................................ 3 IVSI in Giappone per la Settimana della Cucina Italiana nel Mondo............................................ 7 Storica apertura del Giappone ai prodotti a base di carne bovina italiana.................................. 9

Impegno diplomatico e mobilitazione del Sistema Paese per promuovere il Made in Italy in Giappone

7

export Conclusa la missione in italia dell’AQSIQ cinese.......................................................................... 10 Autorizzate le esportazioni di carni suine in Messico................................................................... 10

NOVEMBRE-DICEMBRE 2017 N°10

normativa Utilizzo di concentrati vegetali nei prodotti a base di carne..............................................................11 Etichettatura nutrizionale............................................................................................................ 11

sanitarie Il 1° Workshop progetto GREEN CHARCUTERIE........................................................................... 12

eventi Crescita e crisi: un confronto tra governo e imprenditori............................................................. 15

Fiere e manifestazioni Direzione e amministrazione Milanofiori, Strada 4 Palazzo Q8 20089 Rozzano (MI) Tel. +39 02 8925901 (6 linee) Fax +39 02 57510607 www.assica.it Direttore responsabile Alfredo La Stella Redazione Andrea Aiolfi Giada Battaglia Loredana Biscione Silvia Bucci Davide Calderone Laura Falasconi Tiziana Formisano Gianluigi Ligasacchi Monica Malavasi Sara Margiotta Fabio Onano Giovannibattista Pallavicini Fiorella Palmieri Stefano Parisi Giulia Rabozzi Viviana Romanazzi Michele Spangaro Stefania Turco Registrato presso il Tribunale di Milano in data 24 gennaio 1951

La Settimana della Cucina Italiana del Mondo

A colloquio con Paolo Pizzocaro.................................................................................................. 16 Le principali fiere 2018 del settore............................................................................................... 18 Conclusa la 34° edizione di Anuga.............................................................................................. 20

economia Scenari industriali: l’industria italiana e la sfida dell’innovazione, le strategie di Confindustria ....................................................................................................... 22

9

Europa Il regolamento Omnibus e la riforma della PAC........................................................................... 24

comunicazione “Pane e Salame” al Festival della Scienza.................................................................................... 26 Pane e Salame non è un paradosso.............................................................................................. 26

dai media

Apertura del Giappone alla bresaola italiana

Corretta informazione e creatività in cucina: la ricetta per un autunno perfetto.......................... 28

prodotti tutelati ISIT e i Consorzi di tutela alle Fiere Internazionali Zootecniche di Cremona................................ 30 Festa dello Zampone e del Cotechino Modena IGP...................................................................... 30 CHE FICO! Apre ufficialmente la Fabbrica Trasparente diMortadella Bologna IGP....................... 31

attualità

18

Il Parmigiano Reggiano il formaggio DOP più premiato al mondo............................................... 21 L’XI edizione del Premio Vincenzo Dona....................................................................................... 33 Giuseppe Ruocco nominato Segretario Generale del Ministero della Salute................................ 33

Aziende informano Sicurezza alimentare: le certificazioni volontarie per il packaging alimentare............................. 5 Treif presenta le ultime tecnologie di taglio per l’industria delle carni......................................... 21 Niederwieser Spa: qualità, efficienza e design............................................................................. 24 Un confezionamento “premium” per i prodotti di salumeria....................................................... 25 Up to 25% productivity increaseand up to 37% manpower saving............................................. 28 Le massagiatrici TUMBLERS......................................................................................................... 31

L'elenco delle fiere e manifestazioni del 2018

Studio ABC Zone 20097 San Donato Mil. (MI) Tel. +39 02 57408447 info@abcz1.it

L' industria delle Carni e dei Salumi augura Buone Feste

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LE NUOVE INDIC AZIONI NUTR PER IL CONSUMAT IZIONALI ORE CONFINDUSTRIA DI CRESCITA DELLA ALZA LE STIME NOSTRA ECONOMIA GENNA IO 2017 N°01

MAGGIO 2017 N°05

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IL PUNTO DELLA 2016, ANNO SITUAZIONE SULL’EXPORT TRANSITORIO PER DEI SALUMI ITALIANI L’INDUSTRIA ALIMENTARE

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IN QUESTO NUMERO SPECIALE TECNOLOGIE & PACKAGING

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Andamento 2015/2017 esportazioni salumi italiani verso il Giappone (000 €) 25.000 20.000 15.000 10.000

Esportazioni salumi italiani verso il Giappone 1° semestre 2017

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Carni Salumi

Giorgio Starace, nato a Viterbo nel 1959, entra in carriera diplomatica nel 1985 e inizia il suo percorso professionale alla Farnesina, presso la Direzione Generale per gli Affari Economici. Nel 1988 è assegnato in Guatemala come Segretario commerciale e successivamente presta servizio a Pechino come Primo Segretario. Rientrato al Ministero nel 1995, assume in un primo momento la Direzione Generale Affari Economici e, in seguito, viene nominato Consigliere per gli Affari Internazionali del Ministro per le Politiche Agricole. Nel 1999 è Primo Consigliere alla Rappresentanza permanente d’Italia presso l’Onu a New York, incarico che svolge fino al 2002 quando si trasferisce a Nuova Delhi per ricoprire lo stesso ruolo presso l’Ambasciata. Di rientro a Roma nel 2006, presta servizio nuovamente come Consigliere Diplomatico del Ministro per le Politiche Agricole. Nel 2008 è promosso al grado di Ministro plenipotenziario. Nel 2010 è nominato Ambasciatore ad Abu Dhabi dove, dal febbraio 2014, è accreditato anche presso l’Agenzia Internazionale per le Energie Rinnovabili. Rientrato a Roma alla Direzione Generale per gli Affari Politici e di Sicurezza, nel 2015 è nominato Inviato Speciale per la Libia del Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. Nel 2016 da è insignito Segue pag. 5 del titolo di Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana. Dal 27 marzo 2017 è Ambasciatore d’Italia in Giappone.

In cima alle preferenze dei consumatori giapponesi, anche nel primo semestre 2017, troviamo i prosciutti crudi stagionati con 860 ton (+10,3%) per poco meno di 11 milioni di euro (+13,2%) seguiti da pancette stagionate 777 ton (+56,7%) per 5,1 milioni di euro(+64,7%); salami con 241 ton e oltre 2,6 milioni di euro; insaccati cotti 160 ton e circa 1 milione di euro e prosciutti cotti con 51 ton e 427mila euro. Chiudono gli altri salumi con un fatturato complessivo di 542mila euro per circa 50 ton.

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Giorgio Starace Ambasciatore d'Italia in Giappone

Continua a pag. 5

Nonostante le notevoli distanze geografiche e culturali, l’apprezzamento per i salumi italiani da parte dei consumatori giapponesi è cresciuto anche nel primo semestre 2017. Secondo i dati Istat, infatti, nel periodo gennaio-giugno dell’anno in corso le esportazioni dei nostri salumi verso il Giappone hanno registrato un importante +21,7% per 2.136 ton e +19% per oltre 20,6 milioni di euro.

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Come è visto il Made in Italy agroalimentare in un Paese con una cultura e una tradizione gastronomica profondamente diversa dalla nostra? Il “brand” Italia, non solo nel settore agroalimentare, è quanto mai conosciuto e valorizzato in Giappone. I nostri due Popoli, d’altro canto, sanno come nessun altro apprezzare la bellezza e la bontà della cucina. È questo un vantaggio straordinario, che non deve tuttavia farci abbassare la guardia. Molto resta infatti da fare e occorre farlo – da parte italiana – in maniera lungimirante e organizzata, come Sistema Paese. Quanto

Il Giappone rappresenta oggi il primo partner asiatico per le nostre esportazioni e il terzo partner extra UE dopo gli USA e la vicina Svizzera. Quali prospettive hanno le aziende italiane e cosa consiglia per operare con successo sul mercato nipponico? Il mercato giapponese presenta a mio avviso delle grandissime opportunità per le aziende italiane, anche per la significativa ripresa dell’economia locale. Occorre tuttavia tenere presente che questo è un mercato complesso, sofisticato e caratterizzato da diversi livelli di intermediazione. Vi sono anche delle evoluzioni in atto nel mondo della distribuzione che anche noi come Ambasciata stiamo cercando di approfondire a beneficio degli operatori. Le aziende interessate al Giappone devono pertanto elaborare un’articolata strategia di pianificazione strutturata sul medio periodo. Spesso non basta una missione o una fiera per trovare un partner commerciale. Quando tuttavia viene avviata una partnership le controparti giapponesi tendono ad essere molto affidabili e si riescono a costruire rapporti di lunga durata.

Il Giappone con 39,4 milioni di euro per un totale di oltre 4.030 ton di salumi inviati nel corso del 2016 è il terzo mercato di destinazione dei salumi italiani al di fuori della UE dietro a USA e Svizzera.

Impaginazione

Masakatsu Ikeda

Come si è caratterizzata la Settimana della Cucina Italiana in Giappone e quali obiettivi sono stati perseguiti e raggiunti? Tra ottobre e novembre abbiamo scatenato un’autentica offensiva dell’agroalimentare italiano: oltre 300 momenti dedicati alla nostra cucina, alla gastronomia di qualità e ai prodotti delle nostre terre. Circa 50 eventi previsti per la Settimana della Cucina Italiana in Giappone, cui si sommano gli oltre 70 in calendario con la rassegna promozionale “3000 anni di vino italiano”. In occasione della Settimana, con uno sguardo privilegiato al commercio, abbiamo coinvolto 120 ristoranti di cucina italiana (offerti menù speciali su tutto il territorio giapponese) e 71 supermercati appartenenti alle grandi catene della distribuzione giapponese: AEON e COSTCO.

fatto efficacemente con la Settimana della Cucina Italiana nel Mondo, su forte impulso della Farnesina, va replicato ogni giorno dell’anno. La promozione dell’agroalimentare deve essere, per tutti gli Italiani qui operativi o in qualche modo interessati al mercato giapponese, una “campagna permanente”. È per questo che a marzo dell’anno prossimo intendo organizzare una giornata di B2B tra le oltre 170 aziende italiane previste partecipare alla Fiera FOODEX di Tokyo e tutti gli operatori giapponesi che vorranno aderire.

Focus Giappone. I dati dell'export dei salumi italiani nel 1° semestre 2017

con n. 2242

Crediti copertina

Con la Settimana della Cucina Italiana nel Mondo il Sistema Italia si è mobilitato per promuovere l'intero settore agroalimentare. Il Giappone si è confermato un Paese modello con l'organizzazione di molti eventi, il coinvolgimento di tutte le Istituzioni italiane presenti in Giappone e la partecipazione di molti enti privati, tra cui IVSI e ASSICA. In Giappone abbiamo intervistato l’Ambasciatore Giorgio Starace.

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Gennaio - Giugno Gennaio - Giugno 2017 2016

Gennaio - Giugno 2015

Fonte: elaborazione ASSICA su dati Istat (Valori espressi in 000 €)

Gennaio - Giugno 2017

Gennaio - Giugno 2016

Gennaio - Giugno 2015

Prosciutti crudi stagionati

10.959

9.679

9.097

Pancette stagionate

5.092

3.091

2.085

Salami stagionati

2.641

2.617

2.637

Mortadella e wurstel

994

1.106

914

Prosciutti cotti

427

576

446

Altri salumi

542

288

280

20.655

17.358

15.458

totale salumi

Fonte: elaborazione ASSICA su dati Istat

I NUOVI PROTEZIONISMI NON FRENANO LE ESPORTAZIONI DEI SALUMI ITALIANI APRILE 2017 N°04

Novembre-Dicembre 2017

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primo piano

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Segue da pag. 3

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Distributori Ufficiali per l’Italia

Dopo un negoziato durato molti anni si sono finalmente aperte le porte del mercato giapponese per la bresaola italiana. Grande merito di questo risultato va alla Sua Ambasciata che ha supportato con competenza e alta capacità diplomatica l’azione dei Ministeri italiani coinvolti. Le competenti Autorità giapponesi hanno formalizzato la propria decisione di autorizzare le esportazioni in Giappone dei prodotti italiani di carne bovina realizzati con materia prima nazionale. Si tratta di un bel successo della diplomazia economica italiana in Giappone, raggiunto a seguito di un difficile e prolungato negoziato, ma a cui, proprio negli ultimi mesi, si è riusciti ad imprimere il necessario e decisivo impulso, anche grazie all’interessamento personale della Ministra della Salute, On. Beatrice Lorenzin, e del Sottosegretario allo Sviluppo Economico, On. Ivan Scalfarotto. I contatti con le Autorità giapponesi continueranno nell’auspicio di poter ottenere il via libera anche all’esportazione di bresaola italiana realizzata con carne proveniente da determinati Paesi terzi. Il recente riconoscimento da parte del Giappone dell’Indicazione Geografica al Prosciutto di Parma DOP - primo e, al momento, unico prodotto - quali implicazioni avrà per le nostre produzioni agroalimentari protette? Quella del Prosciutto di Parma DOP è effettivamente l’unica Indicazione Geografica straniera sino ad ora riconosciuta dalle Au-

torità giapponesi nel settore degli alimenti. È un grande successo del Consorzio di cui anche noi come Ambasciata siamo orgogliosi. Al tempo stesso, ragionando in un’ottica di sistema, ritengo altrettanto rilevante l’imminente finalizzazione dell’Economic Partnership Agreement (EPA) tra Unione europea e Giappone che, in linea con quanto già concordato nell’accordo di principio raggiunto lo scorso luglio, prevedrà il riconoscimento automatico in Giappone di oltre 200 denominazioni protette europee. Tra queste l’Italia è il Paese UE che vedrà riconosciuto il numero più alto di Indicazioni Geografiche, anche grazie all’eccezionale lavoro negoziale svolto a Bruxelles dalla nostra diplomazia. Manterremo beninteso alta la nostra attenzione. Con l’entrata in vigore dell’accordo le nostre produzioni godranno di vantaggi importanti, non solo da un punto di vista “legale” delle loro denominazioni, ma anche per la loro maggiore riconoscibilità. È per questo che come Ambasciata abbiamo già avviato un’azione per diffondere presso il pubblico giapponese l’importanza delle nostre Indicazioni Geografiche. Siamo l’unico Paese UE ad aver organizzato, dal momento dell’annuncio sull’accordo di principio sull’EPA, un evento sulla materia. Lo abbiamo fatto proprio nel quadro della Settimana della Cucina Italiana, presso la prestigiosa Hosei University di Tokyo, alla presenza anche del Sottosegretario agli Esteri Vincenzo Amendola. La Trade Promotion Section dell’Ambasciata ha anche realizzato una brochure in giapponese in 30.000 copie sulle nostre produzioni DOP/IGP. L’impegno è certo massimo e credo che

siamo in prima linea anche in tale ambito. Si cerca di finalizzare quanto prima gli accordi di libero scambio tra UE e Giappone e i maggiori benefici dovrebbero riguardare il settore agroalimentare. In periodi in cui il protezionismo avanza in tutto il mondo che valore ha il potenziale accordo tra UE e Giappone e quali opportunità sono all'orizzonte per le aziende italiane? Oltre ai vantaggi già richiamati sulle IIGG, l’EPA comporterà dei grandi benefici per il settore agroalimentare nel suo complesso. Sono infatti previste significative liberalizzazione di tariffe e quote, anche se in molti settori, tra cui quello delle carni, vi saranno degli “staging”, quindi gli effetti si faranno progressivamente sentire nel corso degli anni. A mio avviso, tuttavia, occorre arrivare pronti al momento dell’avvio delle riduzioni tariffarie e lavorare con importatori e distributori giapponesi affinché queste comportino effettivamente prezzi più favorevoli e, quindi, vantaggi competitivi per le nostre aziende. Ad ogni modo ritengo che l’EPA tra UE e Giappone, non appena finalizzato, costituirà uno sviluppo di importanza fondamentale per la politica commerciale mondiale. Stiamo lanciando un messaggio forte e chiaro, peraltro sulla base di un accordo che prevede standard regolamentari particolarmente elevati. Ambasciatore Starace lei ha una forte e significativa esperienza di-

Sicurezza alimentare: le certificazioni volontarie per il packaging alimentare Il tema della sicurezza alimentare è un problema che per la sua risoluzione necessita di un quadro normativo e un sistema di controlli chiari ed efficaci, una base scientifica autorevole, il coinvolgimento consapevole di tutta la filiera alimentare (dall’agricoltura alla distribuzione) e la corretta informazione ai consumatori. Per sostenere le imprese in questo compito, insieme agli obblighi di legge nazionale e comunitari, il sistema internazionale della normazione ha sviluppato standard gestionali volontari, sottoposti al controllo/certificazione di enti privati accreditati. Le certificazioni volontarie in tema di sicurezza alimentare - che evidenziano un trend di crescita importante e costante sia in Italia che all’esterno - sono legate agli standard volontari BRC v. 7 e IFS v. 6; alle norme sui sistemi di gestione della sicurezza alimentare come la ISO 22000 e FSC 22000 e alle certificazioni che aiutano le aziende a valorizzare l’origine dei prodotti agroalimentari quali la norma ISO 22005 per la rintracciabilità di filiera e allo standard BRC Global Standard for Packaging and Packaging Materials.

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plomatica in ambito internazionale. Noi le siamo grati per l'impegno nel promuovere il Made in Italy e per la capacità, dimostrata anche a Tokyo, di coordinare tutte le istituzioni italiane e di riuscire a fare Sistema. L'Italia ha grandi potenzialità ma non sempre riesce a esprimerle pienamente. Secondo Lei cosa dovremmo fare per migliorare e crescere ancora? L’Italia e la sua efficace comunità imprenditoriale ha una solida e tradizionale presenza in questo mercato. Sono quanto mai convinto che vi siano ulteriori possibilità per le nostre imprese ed è, quella dinanzi a noi, una stagione davvero favorevole. La rinnovata crescita, a ritmi sostenuti e continui, delle economie italiana e giapponese; la prospettiva del citato EPA tra Unione europea e Giappone; l’appuntamento con la Storia delle Olimpiadi di Tokyo del 2020. Tutti attimi che l’Italia deve cogliere, facendo “spogliatoio”, giocando da “squadra” e organizzandosi per tempo. A tal fine sarà altrettanto cruciale assicurare continuità al flusso di visite bilaterali, anche al più alto profilo istituzionale, registratosi negli ultimi mesi in Giappone. Da quando ho assunto l'incarico ho avuto l’onore di ricevere la Ministra della Difesa, Sen. Roberta Pinotti; la Sottosegretaria di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, On. Maria Elena Boschi; il Sottosegretario agli Affari Esteri, On. Vicenzo Amendola; il Sottosegretario allo Sviluppo Economico, On. Ivan Scalfarotto (che ha presieduto, tra l’altro, i lavori della XXIX Assemblea Generale dell’Italy Japan Business Group).

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In seguito alla crescita delle private label nel settore della distribuzione alimentare, il Consorzio dei Dettaglianti Inglesi - British Retail Consortium (BRC), ha redatto uno standard che permette di definire i requisiti di sicurezza e qualità, nonché i criteri operativi che devono essere soddisfatti da parte di aziende operanti nel settore della produzione alimentare, al fine di adempiere a tutti gli obblighi previsti dalle norme vigenti e per la tutela del consumatore. Anche la Federazione dei Distributori Tedeschi (HDE) in collaborazione con la Federazione dei Distributori Francese e le Associazioni Italiane dei Distributori, ha redatto uno standard che permettesse di tutelare i retailer definendo rigidi criteri di qualifica e selezione dei propri fornitori: lo standard IFS. Certiquality è in grado di mettere a disposizione dei propri clienti un’ampia gamma di servizi per dare la possibilità alle aziende del settore agroalimentare di sviluppare maggiormente il proprio business sia sul mercato nazionale che internazionale.

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IVSI in Giappone per la Settimana della Cucina Italiana nel Mondo Show cooking con lo chef Enrico Cerea, aperitivo SalumiAmo® in Ambasciata e Amatriciana Day Dal 20 al 26 novembre si è tenuta la seconda edizione della Settimana della Cucina Italiana nel Mondo, un evento internazionale fortemente voluto dal Governo italiano e dalle Istituzioni pubbliche per promuovere all’estero l’agroalimentare e la cucina italiana di qualità, dando continuità alle tematiche sviluppate con successo da Expo Milano 2015. Ricordiamo che il progetto nasce da un protocollo d’intesa firmato dal Ministero degli Affari Esteri e della cooperazione Internazionale, dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali e dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della ricerca.

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addetti ai lavori ai media, dagli chef ai consumatori. Tutti gli eventi sono stati inseriti nel calendario ufficiale delle iniziative della Seconda Settimana della Cucina Italiana nel Mondo creato dalla Farnesina.

Lo Show cooking di Enrico Cerea alla Hattori Nutrition College L’Istituto Valorizzazione Salumi Italiani ha voluto celebrare la tradizione e l’inconfondibile creatività italiana invitando lo chef Enrico Cerea, del Ristorante "Da Vittorio" - appena riconfermato 3 stelle Michelin - per uno show cooking che si è tenuto il 22 novembre presso l’Hattori Nutrition College di Tokyo. Cerea ha presentato 3 creazioni a base di salumi, per dimostrare l’estrema versatilità di questi prodotti, con la grande maestria che lo contraddistingue. Così, l’attenta platea nipponica ha potuto vedere dal vivo la realizzazione di piatti creativi, innovativi e basati sull’abbinamento inedito di sapori della tradizione italiana. Una sorta di matrimonio fra tradizione e creatività, in pieno stile Made in Italy. Le ricette presentate sono state molto apprezzate: carpaccio di tonno con spuma di speck, pancetta e polvere al caffè, nocciole e miso; risotto con crema di castagne, spuma di robiola, chips di patata viola e prosciutto di San Daniele DOP; spuma di patate, insalatina di baccalà, le sue trippe, fagioli e Salame Milano. Lo show cooking è stato preceduto dalla consegna allo chef Enrico "Chicco" Cerea del riconoscimento di SalumiAmo® Ambassador per l'attività di valorizzazione e di diffusione della cultura dei salumi italiani. L’iniziativa ha visto la partecipazione di moltissimi chef professionisti e opinion leader del food, incantati dalla maestria dello chef Cerea, e di giornalisti che hanno

Lo show cooking dello chef Enrico Cerea

Dopo una prima edizione partita un po’ in sordina questa seconda edizione ha pienamente raggiunto gli obiettivi perseguiti ed è stata un gran successo. Sotto la regia di 296 sedi diplomatiche-consolari e Istituti di cultura, sono state realizzate oltre 1000 iniziative. Tra i Paesi prioritari destinatari di azioni rafforzate gli Stati Uniti, il Canada, il Brasile, la Russia, gli Emirati Arabi, la Cina e il Giappone.

San Giacomo di Laives (BZ), Via Vurza 12 | Tel. +39 0471 255950 | Fax +39 0471 251511 | info@alcom.it | www.niederwieser.it

E proprio in Giappone si sono concentrate le attività dell'Istituto Valorizzazione Salumi Italiani (IVSI), un Paese che adora i salumi italiani, come dimostrano i numeri. Nei primi sei mesi del 2017 infatti le esportazioni in Giappone hanno dato ottimi risultati: 2.136 ton (+21,7%) per 20,6 milioni di euro (+19%) ponendosi come terzo mercato di destinazione extra UE dopo Svizzera e USA (che detiene il primo posto). Tre gli appuntamenti organizzati dall’Istituto Valorizzazione Salumi Italiani - in collaborazione con l’Ambasciata d’Italia a Tokyo e con l’Agenzia ICE locale - pensati per tutti: dagli

Novembre-Dicembre 2017

L'Amatriciana Day

dato risalto sia sulla stampa locale che sui media italiani, con uscite sull’Ansa, sul Sole 24 Ore, su Rai Italia e su altri network nazionali.

L’evento in Ambasciata all’aperitivo all’italiana

dedicato

Dopo lo Show cooking i salumi italiani - insieme al Franciacorta e ai più conosciuti formaggi tricolore - sono stati grandi protagonisti dell’evento organizzato il 24 novembre dall’Ambasciata italiana a Tokyo e dedicato all'aperitivo all’italiana. Visto il tema non poteva mancare SalumiAmo®, un vero e proprio aperitivo all'italiana a 10.000 km di distanza. Perfetto padrone di casa l’Ambasciatore Giorgio Starace che tanto sta facendo per coordinare tutte le Istituzioni locali Italiane a favore delle eccellenze nazionali e di tutto il Made in Italy. Presente all’evento anche il Sottosegretario agli esteri Vincenzo Amendola.

L’Amatriciana Day, un evento charity sostenuto da IVSI Infine, domenica 26 novembre l’Amatriciana Day, un evento charity promosso dal giornalista Masakatsu Ikeda e sostenuto da IVSI. 40 chef provenienti da tutto il Giappone hanno cucinato un piatto simbolo della cucina italiana per raccogliere fondi a favore delle popolazioni colpite dal terremoto. Bilancio decisamente positivo e grandi soddisfazioni dalla Settimana della Cucina Italiana di IVSI in Giappone, grazie al contributo fattivo delle nostre Istituzioni, a cominciare dall’Ambasciata d’Italia e dall’Agenzia ICE di Tokyo che tanto si spendono per promuovere il Made in Italy. Una bella dimostrazione che quando l'Italia fa Sistema riesce a dare il meglio di sé e ad ottenere eccellenti risultati.

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so del Sistema Italia in Giappone”. “Sono molto soddisfatta di questo risultato – ha affermato il Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin – che consente ad un altro importante e simbolico prodotto della gastronomia italiana di aggiungersi al già ampio paniere di beni del “Made in Italy” presenti in Giappone”.

Dopo quasi dieci anni dalla presentazione al Ministero della Salute del “progetto ASSICA” per l’esportazione di bresaola in Giappone, si sono finalmente aperte le porte del mercato giapponese alla bresaola italiana. Il 16 novembre scorso, il nostro Ministero ha annunciato la formalizzazione di uno storico accordo con le Autorità nipponiche, che hanno accettato di autorizzare l’esportazione dall’Italia di prodotti a base di carne bovina ottenuti da materia prima di origine italiana. “La notizia dell’apertura del mercato giapponese alla bresaola italiana è per ASSICA motivo di grandissima soddisfazione considerata la rilevanza economica e strategica del Giappone, che rappresenta il terzo mercato di esportazione dei prodotti della nostra salumeria. Da quasi vent’anni i consumatori giapponesi gustano e apprezzano i salumi italiani e da oggi avranno la possibilità di portare sulle loro tavole l’intera gamma dei nostri prodotti, arricchita dalle eccellenze delle produzioni bovine” ha affermato Nicola Levoni, Presidente di ASSICA, Associazione Industriali delle Carni e dei Salumi. “Si tratta di un importantissimo risultato che, confidiamo, sarà presto completato con l’ottenimento dell’autorizzazione all’export di tutti i prodotti bovini italiani”.

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Per superare il vincolo all’esportazione posto dal Giappone, ASSICA, nel 2009, si è fatta promotrice con il Ministero della Salute di un progetto finalizzato ad ottenere l’autorizzazione all’esportazione dall’Italia di bresaola lavorata con carni di bovini nati, allevati e macellati in Paesi riconosciuti indenni dal Ministry of Agriculture, Forestry and Fisheries (MAFF) nei confronti della BSE. Il riconoscimento da parte del MAFF e del Ministry of Health, Labour and Welfare (MHLW), nel maggio 2016, dell’Italia come Paese idoneo ad esportare carni fresche e frattaglie bovine ottenute dalla macellazione di animali nati e allevati in Italia o importati

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in Italia da Paesi autorizzati dal Giappone ha sicuramente favorito anche l’avanzamento del “dossier bresaola”.

mi. L’apertura del mercato giapponese alla bresaola italiana è un bel succes-

Si tratta effettivamente di un importante successo della diplomazia economica italiana, che potrà dare impulso alle negoziazioni con le Autorità degli altri Paesi terzi che ancora oggi vietano, per questioni sanitarie, l’importazione delle produzioni bovine italiane.

Dopo lunghe e complesse trattative, finalmente a novembre le Autorità giapponesi hanno approvato il progetto, dando un primo nulla osta all’esportazione di prodotti ottenuti da carne italiana. Il secondo passo, atteso nei prossimi mesi, sarà l’apertura ai prodotti italiani a base di carne bovina proveniente dagli altri Paesi riconosciuti dalle Autorità giapponesi idonei a fornire materia prima. “Per questo straordinario risultato dobbiamo ringraziare le nostre Istituzioni, in particolare il Ministero della Salute, negli uffici del Segretariato Generale e delle due Direzioni di Sicurezza Alimentare e Sanità Animale, che hanno portato avanti con estrema professionalità e impegno difficili e lunghe trattative con le Autorità giapponesi. Fondamentale, ovviamente, il supporto dell’Ambasciata d’Italia a Tokyo, che ha affiancato con competenza e alta capacità diplomatica le Autorità italiane in tutte le iniziative, fino all’ultima missione del Ministero dello Sviluppo Economico di pochi giorni fa” ha concluso Levoni. L’Ambasciatore a Tokyo, Giorgio Starace, ha commentato: “Siamo convinti che la bresaola possa riscuotere successo nel Sol Levante, contribuendo, pertanto, al consolidamento della già positiva performance dell’export italiano in Giappone, anche in ambito agroalimentare e nel settore dei salu-

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export

normativa

di Giada Battaglia

di Silvia Bucci

Conclusa la missione in italia dell’AQSIQ cinese Si è conclusa il 13 novembre la missione in Italia, inziata il 5 novembre, della delegazione composta da quattro ispettori cinesi di AQSIQ (General Administration of Quality Supervision, Inspection and Quarantine). Obiettivo della visita da parte dell’Autorità cinese è stato quello di esaminare l’organizzazione e l’efficacia del sistema dei controlli italiano e il complesso delle norme che li regolano, al fine di valutare l’idoneità del nostro Paese all’esportazione di carni suine in Cina. Gli ispettori, nel corso di una settimana molto intensa, hanno visitato 3 impianti di macellazione, 1 allevamento, 1 mangimificio, 1 deposito frigorifero, il PIF (Posto di Ispezione Frontaliera) di La Spezia, le sedi di Brescia e Cremo-

na dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia ed Emilia Romagna, nonché gli Uffici della ASL di Modena e del Ministero della Salute. In occasione della riunione di chiusura della missione, il capo delegazione, He Hongkai, ha espresso grande apprezzamento per quanto osservato in tutte sedi visitate, lodando il nostro sistema valutato “efficace e ben funzionante in tutti i suoi passaggi”. L’auspicio, ora, è di un rapporto di ispezione favorevole che consenta di procedere rapidamente verso il successivo passaggio necessario all’effettiva apertura del

Utilizzo di concentrati vegetali nei prodotti a base di carne Una sentenza tedesca vieta l’utilizzo di concentrati vegetali nei prodotti a base di carne, giudicati additivi non autorizzati

La delegazione mercato cinese alle carni suine: la visita da parte di CNCA (Certification and Accreditation Administration) per l’autorizzazione degli stabilimenti.

AUTORIZZATE LE ESPORTAZIONI DI CARNI SUINE IN MESSICO Si è recentemente conclusa la negoziazione della Commissione europea con le Autorità

visitati dagli ispettori del SAGARPA e di considerare autorizzati solo una parte

messicane sulle condizioni per l’esportazione di carni suine dagli Stati membri dell’Unio-

degli stabilimenti italiani precedentemente inseriti in lista. Con ciò disconoscendo

ne europea. Dopo una lunga trattativa, resa complessa dalla discussione su aspetti di

l’accordo raggiunto in bilaterale oltre dieci anni fa, in base al quale tutti gli impianti

sanità animale, si è finalmente giunti alla definizione del modello di certificato sanitario

italiani già autorizzati ad esportare prodotti a base di carne suina negli USA erano

che dovrà scortare le merci in esportazione.

ritenuti idonei anche all’export in Messico.

Una nuova, importante apertura per le carni suine italiane – che incontrano ancora

“Ringrazio la Commissione europea per l’eccellente lavoro di negoziazione che ha

troppe barriere all’entrata in molti mercati esteri – che rappresenta un segnale molto

svolto a beneficio del nostro settore e auspico che i contatti già avviati dal Mini-

positivo, in un momento di difficile accesso al mercato messicano per le nostre aziende.

stero della Salute italiano con il SENASICA-SAGARPA portino all’organizzazione nel

Da gennaio dello scorso anno, infatti, il SAGARPA (Secretaría de Agricultura, Ganadería,

minor tempo possibile di una missione in Italia degli ispettori messicani, che ci

Desarrollo Rural, Pesca y Alimentación) ha deciso di non rilasciare più autorizzazioni

consenta di ottenere l’ampliamento della lista delle aziende autorizzate ad espor-

all’esportazione ad impianti che non fossero stati preventivamente, direttamente

tare carni suine e salumi” ha affermato Nicola Levoni, Presidente ASSICA.

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Il Bundesverwaltungsgericht, il Tribunale amministrativo federale, la più alta Corte tedesca, confermando le sentenze dei precedenti gradi di giudizio, ha vietato la produzione e la commercializzazione di prodotti a base di carne in cui erano stati impiegati dei concentrati di verdura, in funzione additivante ma senza l’autorizzazione necessaria come additivi, in applicazione dell’art. 5 del regolamento 1333/2008 . Il fatto Un’azienda tedesca utilizzava per la produzione di prosciutto cotto e altri prodotti a base di carne, in sostituzione del nitrito, una miscela vegetale di verdure o concentrati di succo di verdure, a cui veniva aggiunta una coltura di starter microbici che trasformava il nitrato in nitrito. Lo scopo era quello di esaltare la sapidità del prodotto e nel contempo, di rafforzarne il colore. I prodotti venivano commercializzati con il marchio Bioland. A seguito di prelievo ed analisi di prodotti finiti (prosciutto cotto e mortadella) e dei concentrati di verdure effettuati dall’organo ufficiale di controllo, veniva contestata all’azienda la violazione dell’art. 5 del reg. 1333/2008 e della corrispondente legge nazionale tedesca (art.6, n. 1, punto 1, lett. a) e 2) del LFGB – Legge relativa agli alimenti

e ai mangimi), in quanto i prodotti della carne non erano ritenuti idonei al consumo perché i concentrati di verdure non sono ammessi come additivi alimentari. Contro tale contestazione, l’azienda produttrice ha presentato ricorso che è stato respinto in tutti i gradi di giudizio. Motivazione di diritto I giudici tedeschi hanno sostenuto che l’uso di concentrati vegetali per la produzione dei prodotti a base di carne sia contro la legge, perché l'art. 4, comma 1, del regolamento n. 1333/2008 non li prevede come additivi. Di conseguenza, i vegetali utilizzati dal ricorrente non avevano l'autorizzazione necessaria per essere utilizzati come additivi alimentari. I concentrati vegetali sono considerati additivi ai sensi dell'art. 3, n. 2, lett. a), del regolamento n. 1333/2008, per cui per “additivo alimentare” si intende una sostanza non consumata come alimento in sé e non utilizzata come ingrediente caratteristico di alimenti, utilizzata per uno scopo tecnologico nella produzione, nella trasformazione, nell’imballaggio, nel trasporto o nel magazzinaggio degli alimenti. Questa disposizione richiede due elementi: 1.) la sostanza deve essere utilizzata per uno scopo tecnologico (dato

positivo) e 2) non è normalmente consumata come alimento in sè o come ingrediente caratteristico per un alimento (dato negativo). Nella produzione di prodotti a base di carne, i concentrati vegetali hanno un effetto antiossidante e colorante e sono quindi aggiunti per motivi tecnologici. In applicazione del citato articolo 3, paragrafo 2, lettera a), punto ii), del regolamento n. 1333/2008 sono considerati additivi. Non si aggiungono infatti, ai prodotti a base di carne per motivi nutrizionali né per le loro caratteristiche di sapore e aroma. Non sono neppure sostanze che sono utilizzate solitamente come ingrediente caratteristico nei prodotti alimentari.

Gli additivi devono anche rispettare le condizioni del regolamento (UE) n. 231/2012 riguardante l'origine, la provenienza, purezza e altre specifiche. In definitiva, secondo la Corte suprema, nell'elenco comunitario degli additivi autorizzati che possono essere utilizzati nei prodotti alimentari (allegato II del regolamento n. 1333/2008 e successive modifiche), i concentrati vegetali non sono elencati. Per questi motivi, il Tribunale federale ha confermato il divieto di produrre e commercializzare prodotti a base di carne in cui sono impiegati dei concentrati di verdura, in funzione additivante ma senza l’autorizzazione necessaria come additivi, in applicazione dell’art. 5 del regolamento 1333/2008.

La sentenza tedesca richiama anche la valutazione del Comitato permanente per la catena alimentare e la salute degli animali della Commissione Europea del 14 dicembre 2006, in merito all’aggiunta di nitrato contenuto nell’estratto di spinaci per la conservazione del prodotto e/o per la stabilizzazione del colore. Il Gruppo di lavoro della Commissione è giunto alla stessa conclusione per quanto riguarda i brodi di verdura nei quali il nitrato originario tramite un procedimento di fermentazione, viene trasformato in nitriti e utilizzati per finalità tecnologiche, per la produzione di prodotti a base di carne.

Il tema trattato dalla sentenza tedesca è di grande attualità ed interesse anche per le aziende italiane. Naturalmente la sentenza tedesca, segna un principio di diritto applicabile solo in Germania e per le aziende tedesche. Tuttavia, ciò conferma l’esigenza di una posizione uniforme della Commissione europea. La Commissione europea che comunque si era già espressa nel 2006 e nel 2010, sostenendo che l’utilizzo di estratti vegetali in funzione additivante deve essere conforme alla normativa specifica sugli additivi, e alla normativa sull’informazione al consumatore, dovrebbe pronunciarsi entro la fine dell’anno.

ETICHETTATURA NUTRIZIONALE 7

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Firmato in Francia il decreto che introduce il NUTRISCORE come forma di indicazione nutrizionale volontaria dopo

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Lo scorso 31 ottobre è stato firmato dai ministri competenti il decreto francese che introduce il NUTRISCORE, una forma di indicazione nutrizionale volontaria, in aggiunta alla dichiarazione nutrizionale obbligatoria prevista dal regolamento UE n. 1169/2011. Il sistema messo a punto dalla Francia in applicazione degli articoli L. 3232-8 e R. 3232-7 del codice della salute pubblica, si basa su una valutazione dell’alimento fatta dai produttori o dai distributori, calcolando il punteggio nutrizionale dell’alimento. In base al punteggio calcolato, l’alimento viene classificato sulla scala nutrizionale a 5 colori. Il calcolo viene effettuato ponderando quattro fattori negativi per cui si raccomanda di limitarne il consumo: densità energetica (apporto calorico in kJ per 100 g di alimento), contenuto di grassi saturi, contenuto di zuccheri semplici, e sale (in g per 100 g di alimento) e tre caratteristiche positive in cui consumo deve essere valorizzato: contenuto di vitamine, tenore in fibre, contenuto di proteine, contenuto di frutta, verdura o frutta in guscio. In base al rapporto tra queste variabili ogni alimento ottiene un punteggio che lo posiziona tra uno dei cinque colori della scala cromatica considerata (ossia verde scuro, verde chiaro, arancione chiaro, medio e scuro). È questo colore, insieme alla lettera alfabetica corrispondente, che poi viene evidenziato in etichetta con il simbolo grafico NUTRISCORE che comunica sinteticamente e immediatamente al consumatore il “valore” nutrizionale dell’alimento. Il calcolo viene eseguito in modo identico per tutti gli alimenti, tranne che per i

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formaggi, le materie grasse vegetali o animali e le bevande, per i quali è previsto un adattamento per il calcolo del punteggio. Il simbolo grafico Nutriscore viene collocato sul fondo del lato anteriore dell’imballaggio. I produttori e i distributori che si impegnano a utilizzare il Nutriscore, informano la sezione nutrizionale dell’Osservatorio dell’alimentazione e forniscono tutte le informazioni necessarie al controllo. La Commissione nel corso della procedura, aveva chiesto alla Francia di modificare alcuni punti per evitare rischi di influenzare negativamente gli scambi. Anche diversi Stati europei, tra cui anche l’Italia, avevano presentato pareri critici circostanziati. In particolare, è stato rilevato che il sistema francese non si possa considerare come informazione volontaria, fornita ai sensi dell’art. 36, paragrafo 2 del reg. n. 1169/2011 in quanto questa informazione aggiuntiva non viene fornita su iniziativa delle singole aziende ma viene raccomandata dal Governo francese e promossa dalle associazioni di consumatori. È evidente che il consumatore sarà orientato a privilegiare i prodotti con il simbolo Nutriscore. Tuttavia, la procedura prevede che scaduto il periodo di standstill, ovvero di sospensione, il provvedimento può essere adottato dallo Stato membro, nonostante la possibilità che la Commissione formalizzi successivamente un parere negativo definitivo. Situazione analoga è avvenuta con il decreto legislativo italiano sull’indicazione obbligatoria della sede dello stabilimento di produzione o, se diverso, di confezionamento.

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sanitarie a cura di SSICA - Stazione Sperimentale per L'Industria Conserve Alimentari - Parma

Il 1° Workshop progetto GREEN CHARCUTERIE

I FORNITORI DI CARNE BELGA PRESENTANO:

Obiettivo: miglioramento delle caratteristiche nutrizionali della carne suina e dei salumi Lo scorso venerdì 27 ottobre si è svolto al Tecnopolo di Reggio Emilia il primo Workshop sul Progetto Green Charcuterie, cofinanziato dalla Regione Emilia Romagna tramite il POR FESR 2014 – 2020 e coordinato dalla SSICA – Stazione Sperimentale per l’Industria delle Conserve Alimentari di Parma in partenariato con CiriAgro (UNIBO), Biogest - Siteia (UNIMORE), Siteia.Parma (UNIPARMA), COMT (UNIPARMA). La dott.ssa Virgili (Dipartimento Conserve Animali, SSICA – Coordinatore del progetto) ha introdotto il workshop delineando gli obiettivi e le attività principali della ricerca. Il progetto, attraverso un approccio di filiera innovativo in materia di genetica, diete dei suini, processi e formulazione dei salumi, caratterizzazione analitica e tossicologica dei prodotti, ha come obiettivo il miglioramento delle caratteristiche nutrizionali della carne suina e dei salumi italiani, in funzione della salute del consumatore. La filiera “pilota” del progetto è quella del suino intermedio di razza Large White Italiana. Il focus dell’evento era rivolto ai primi anelli della filiera, illustrando i risultati ottenuti per effetto delle diete somministrate e dei genotipi suini selezionati, in allevamento e macellazione, composizione lipidica, espressione genica, idoneità dei tagli per il consumo fresco e la salumeria italiana, coinvolgendo un pubblico di aziende, ricercatori, associazioni e studenti. Il dott. Della Casa di CREA – Unità di ricerca per la suinicoltura di Modena, struttura presso la quale si è svolto l’allevamento, ha descritto le 4 diete somministrate ai suini mediante razioni isoenergetiche ed isolisiniche a partire dagli 80 kg. La dieta controllo era a base di orzo, con sostituzione al 5% di seme di lino estruso come fonte di acido alfalinolenico (C 18:3 omega-3, ALA) nelle altre diete. Per favorire la stabilità all’ossidazione degli omega-3, acidi polinsaturi altamente ossidabili, due diete sono state ulteriormente addizionate con vitamina E (200 mg/kg) e selenio (0,2 mg/kg) o fitocomplessi derivanti da uva e origano (2,87 g/kg di estratto di bucce d’uva e 2 g/kg di estratto di origano,ricchi in polifenoli), come antiossidanti. Non sono emerse differenze in allevamento e macellazione nei suini alimentati con le diverse diete. Sulla base dei risultati acquisiti da una prova preliminare condotta sino a 130 kg di peso vivo, per ottenere carcasse più adatte alla trasformazione in prodotti della salumeria italiana, il peso dei suini è stato portato a 140-145 kg alla macellazione. Il Prof. Lo Fiego di Biogest-Siteia dell’Università di Modena e Reggio-Emilia ha

ha illustrato le caratteristiche della carne da Sono anche stati studiati gli consumo fresco (lonza), ottenuta dai suini effetti delle 4 tesi alimentari del progetto. Nelle tesi alimentari arricchite sull’espressione di 25 geni con semi di lino è risultato un abbassamencoinvolti nel metabolismo lito degli acidi grassi omega-6, e del rapporto pidico e nella composizione omega-6/omega-3 della carne fino a valori in acidi grassi: la dieta conteinferiori a 4 (Figura 1), ritenuti ottimali per nente lino e fitocomplessi (tesi una corretta alimentazione. Lo stesso anarricchita in omega-3 e polifenoli), sembra damento è stato riscontrato nel tessuto avere una parte rilevante nel modulare l’eadiposo di copertura della carcassa. Quespressione di geni con un ruolo chiave nel ste carni erano caratterizzate da un elevato metabolismo lipidico e nella biosintesi degli livello di acidi grassi omega-3, soprattutto acidi grassi. La ricaduta di questo risultato ALA, ma anche acido eicosapentaenoico sulla qualità del grasso sarà ulteriormente (C20:5 omega-3, EPA), e acido docosaeapprofondita nel corso del progetto. saenoico (22:6 omega-3, DHA), sintetizzati La dott. ssa Virgili di SSICA ha illustrato, in vivo dai suini. le caratteristiche tecnologiche di alcuni tagli L’incremento di acidi grassi omega-3 non destinati a trasformazione. Rapporto OM6/OM3 dei lipidi ha influenzato negativamente la stabilità Dalle carcasse dei suini intermedi sono intramuscolari del longissimus dorsi ossidativa della carne confezionata in atstati ottenuti culatte e prosciutti da cuocere mediamente sui 5,7 e 10 kg rispettivamente. Le diete dei suini hanno avuto una ricaduta - 66 % sui cali di cottura dei prosciutti, con una differenza significativa tra la tesi B B con semi di lino e B fitocomplessi (cali più bassi) e quella con solo lino (cali Fig.1 Rapporto tra acidi grassi omega-6/omega-3 dei lipidi più alti). La dieta intramuscolari del m. longissimus dorsi (lonza) con semi di lino e fitocomplessi (fonmosfera protettiva (70% O2 e 30% CO2) te di polifenoli), ha fatto riscontrare qualche e conservata a 2-4°C per 12 giorni. Tra gli macchia scura nel grasso di copertura di alantiossidanti somministrati ai suini con la cune culatte stagionate: in prospettiva, sarà dieta, la vitamina E ha confermato la sua necessario verificare la compatibilità tra fiefficacia nel migliorare la stabilità ossidativa della carne. La prof.ssa Davoli del Ciri-Agroalimentare dell’Università di Bologna ha illustrato le modalità con cui i 48 suini di razza Large White italiana della sperimentazione, sono stati prima genotipizzati per i polimorfismi di 5 geni associati con il metabolismo lipidico, e poi distribuiti assegnando in modo il più possibile omogeneo i diversi genotipi nelle 4 diete. La composizione in acidi grassi dei suini appartenenti ai genotipi del gene Fatty Acid Synthase (FASN), ha mostrato differenze significative tra genotipi per acidi grassi saturi e poliinsaturi omega-6 (es. acido linoleico) depositati. Per il gene Steroyl-CoA Desaturase (SCD) le differenze tra genotipi hanno riguardato gli acidi grassi monoinsaturi (es. acido oleico). Questi risultati, seppur preliminari per la limitata dimensione del campione di suini, suggeriscono la possibilità di considerare questi geni come marcatori in grado di indirizzare la composizione in acidi grassi della carne.

lavorazione delle culatte senza conservanti. Per quanto la culatta sia una sezione del prosciutto crudo, le condizioni durante la lavorazione non sono risultate del tutto assimilabili: i punti critici in cui la riduzione di attività dell’acqua (aw) è più lenta, sono il m. semitendinoso nelle culatte, il m. bicipite femorale nel prosciutto. Pertanto le condizioni di sicurezza della culatta senza nitrati e nitriti, devono essere specificatamente verificate. In accordo con l’obiettivo di GreenCharcuterie di migliorare gli aspetti nutrizionali e salutistici prima e dopo il consumo, le lonze e i retti femorali sono stati sottoposti a trattamento di digestione gastro-intestinale simulata dal gruppo del Prof. Gianni Galaverna di Siteia Parma dell’Università di Parma. L’attività biologica dei digeriti è stata testata su linee cellulari intestinale umane dal gruppo della Prof.ssa Annamaria Buschini del COMT dell’Università di Parma, attraverso la valutazione degli indici riassunti nella Fig. 3, per costruire dei modelli in vitro rappresentativi della risposta tossicologica in vivo. Sono stati inizialmente confrontati dei digeriti di pollo, manzo e suino: i test hanno confermato che il ferro-eme induce maggiore citotossicità per la carne di manzo che per la lonza suina, la quale, per la minor concentrazione di ferro-eme, è risultata più simile a quella di pollo. Successivamente sono stati analizzati i digeriti di lonza e retto femorale dei suini alimentati con le E U R O P 4 diete descritte, come Fig. 2 Classificazione riassuntiva delle carcasse dei 60 suini intermedi della sperimentazione sulla griglia EUROP esempi di tagli bianchi e tocomplessi vegetali nella dieta dei suini e rossi rispettivamente. colore del grasso. Per quanto concerne gli I primi risultati evidenziano che le linee altri tagli della carcassa dei suini intermedi, cellulari trattate con i digeriti corrisponil rapporto magro/grasso è risultato comdenti alla dieta con acidi grassi omega-3 patibile con la produzione degli impasti per e antiossidanti, subiscono un minore salami e mortadelle. stress ossidativo, con piccole differenze Poiché il progetto è finalizzato, là dove postra lonza e retto. Questi dati supportano sibile, all’eliminazione di nitrati e nitriti, è l’ipotesi di una relazione tra dieta dei suistato inserito un focus sulla sicurezza della ni e impatto salutistico delle carni.

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Crescita e crisi: un confronto tra governo e imprenditori Il presidente di ASSICA Nicola Levoni al convegno organizzato dal Ministro Lorenzin Lo scorso 30 settembre all'hotel Parco dei Principi, il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin ha voluto organizzare un momento di confronto tra governo e imprenditori per provare a guardare con la giusta prospettiva verso il sentiero di uscita dalla crisi economica. Partendo dalla domanda “L’Italia è uscita dalla crisi?”, gli intervenuti hanno provato a tratteggiare strategie e soluzioni, aspettative e obiettivi, venti di crescita e incertezze prospettiche. Insieme alla Ministra Lorenzin, sul palco si sono alternati il Ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, il Ministro degli Affari Esteri Angelino Alfano, il Ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda e una nutrita rappresentanza di imprenditori, testimoni dell'economia entro e fuori i confini nazionali. Tra di essi anche il presidente di ASSICA Nicola Levoni. "Siamo usciti dalla crisi? “L’Italia è uscita dalla fase più critica. Ci stiamo allontanando dalla crisi ma dobbiamo stare attenti a non sederci e se guardiamo indietro dobbiamo farlo solo per

Uno scenario in cui gli imprenditori hanno avuto e stanno avendo importanti difficoltà da fronteggiare. Le numerose testimonianze imprenditoriali intervenute al convegno hanno saputo dimostrare come si affronta il peso di una crisi multifattoriale (dai consumi al Via Partigiani d’Italia, 6 Via Partigiani d’Italia, 6 credito, dalla politica alla società), rilan43029 TRAVERSETOLO (PR) ITALY 43029 TRAVERSETOLO (PR) ITALY ciandosi verso Tel. nuove opportunità. 342184 Tel.+39 +39 0521 0521 342184 Fax 342185 Fax+39 +39 0521 0521 come 342185 Una sfida impegnativa, ha sottoe-mail: e-mail:gr.system@tiscali.it gr.system@tiscali.it lineato il presidente di ASSICA Nicowww.grsystem.it www.grsystem.it

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non teme il gelo. Decongelare in linea, adeguando all’istante la produzione alle richieste delle vendite… senza cali peso, carica batterica azzerata e nessuno spreco di proteina che scivola nei tombini inquinando acque che poi dovranno essere costosamente depurate.

la Levoni nel proprio intervento, che spinge a compiere scelte fondamentali e non più rinviabili: le opportunità che si presentano vanno sempre più colte istantaneamente e spesso vanno duramente e faticosamente costruite. È il caso del settore salumi e carni suine: in precario recupero sul fronte dei consumi interni, confortato dai risultati dell'export che tuttavia vive ancora numerose limitazione di ordine burocratico e tecnico. L’esempio più recente è dato dai rapporti internazionali con Stati Uniti e Cina e dalle estenuanti trattative condotte dal Ministero della Salute, con il Ministro Lorenzin impegnata in prima persona, sul fronte americano per superare l'obbligo del 100% reinspection (misura cautelare doganale che obbliga le aziende a sottoporre a ispezione tutto l'export e non solo a campione) e sul fronte orientale per favorire l’apertura della repubblica popolare cinese all’export delle nostre carni suine fresche e dei prodotti a breve stagionatura. Esempi che si collocano all'interno di un quadro già abbastanza complicato - ha precisato Levoni - dalle dinamiche interne ed estere: basso indice di fiducia nell’economia e alta propensione al risparmio dei consumatori, instabilità geopolitica anche interna alla UE, rafforzamento dell’euro che rischia di comprimere le esportazioni, neo protezionismi emergenti sono solo alcune delle incognite che influenzano già oggi le dinamiche economiche del settore. Nicola Levoni ha ricordato come il settore in questi anni abbia profuso sforzi su più fronti per costruire quelle opportunità indispensabili a mantenere una prospettiva economica. Innovazione e giovani sono i due pilastri fondamentali per dare nuove energie al settore. Innovazione - ha spiegato Levoni - perché solo innovando nelle tecnologie e nelle metodiche si riesce a mantenere competitiva una tradizione millenaria come quella della salumeria italiana apprezzata in tutto il mondo. E si possono anche affrontare meglio quegli ostacoli tecnici che ancora limitano il nostro export. Giovani perché il nostro settore ha da sempre un rapporto privilegiato con le giovani generazioni.

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tirare un sospiro di sollievo”. È chiaro il Ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan quando parla della condizione economica dell’Italia e lo fa ribadendo quanto già asserito al dibattito su “Le sfide della politica economica” svoltosi in Confindustria solo 15 giorni prima. Bando ai facili entusiasmi per un Paese che ha visto abbattersi su di sé la “crisi più profonda dal dopoguerra ad oggi. Una crisi finanziaria che ha colpito i bilanci delle aziende, delle famiglie e delle banche. Una crisi che si è sovrapposta ad altri problemi strutturali, come la produttività che andava calando”.

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Novembre-Dicembre 2017

giormente apprezzati dai Millennials. Le politiche che questa e la prossima legislatura vorranno porre in essere per sostenere innovazione e inclusione dei giovani nel mondo del lavoro non possono che vederci più che favorevoli perché puntano sulle potenzialità del Paese. E nonostante variabili macroeconomiche non proprio brillanti (basti pensare al debito pubblico giunto al 132,6% del Pil) il Ministro Padoan propone una ricetta che poggia proprio sulle potenzialità del Paese a partire dal sistema educativo. Occorre andare oltre la crisi, superare le rigidità strutturali che impediscono al Paese di esprimere il suo potenziale. Siamo un Paese con un capitale umano che non può non pensare all’innovazione e questo punto dovrà essere nell’agenda della prossima legislatura, che riceverà un’Italia migliore di come l’ha trovata l’attuale” - continua il Ministro - “Il compito dell’azione del Governo è permettere alle riforme strutturali di lavorare nel tessuto profondo del Paese. Ma non dobbiamo dimenticare che queste hanno bisogno di tempo. Tempo che deve far rima necessariamente con continuità d’azione e di governo. La stabilità è la premessa per ottenere alcuni risultati economici. Così esordisce il Ministro degli Affari Esteri Angelino Alfano che attribuisce parte dei meriti per la (moderata) ripresa economica alla stabilità di questa legislatura. Il Ministro rivendica inoltre il buon operato del Ministero dell’Interno sotto la sua guida: “Abbiamo promosso la sicurezza attraverso la solidarietà. Il Presidente Juncker si è complimentato con la gestione delle crisi migratorie affermando che l’Italia si è messa dalla parte dei giusti nella storia. Dobbiamo ricordarlo e ripartire dalla nostra autostima”.

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fiere e manifestazioni di Alfredo La Stella

A colloquio con Paolo Pizzocaro A pochi mesi dall'inizio di Meat Tech facciamo il punto con l'Exhibition Director della manifestazione Paolo Pizzocaro è Exhibition Director di Ipack-Ima Srl, incarico ricoperto dal 2003 anche nella precedente società organizzatrice di Ipack-Ima e MeatTech. Profondo conoscitore del sistema fieristico italiano e internazionale, ha maturato in oltre vent’anni di carriera significative esperienze presso primarie realtà del settore.

A maggio 2018 Fiera Milano ospiterà Meat-Tech. Quali aspettative per questa seconda edizione? Le aspettative sono alte. La fiera di svolgerà infatti in un contesto molto favorevole. Da un lato un mercato in espansione in Italia e all’estero, dall’altro la contemporaneità con Ipack-Ima e le altre fiere del progetto “Innovation Alliance” che sta riscuotendo molta attenzione da parte degli operatori del settore internazionale. Siamo certi che Meat-Tech si affermerà quale fiera di riferimento per l’industria della carne, un luogo in cui i visitatori potranno godere di un’esperienza di business completa e sinergica con i diversi comparti della filiera di fornitura.

Rispetto all’edizione precedente quali le principali novità? Ipack Ima Srl, la nuova joint-venture tra Ucima e Fiera Milano, rappresenta la prima grande novità di questa edizione. L’accordo tra Fiera Milano e Ucima ha una forte valenza strategica e segna l’avvio di una fase di sviluppo e internazionalizzazione della fiera. Tante altre poi le novità operative: una piattaforma online di “My Matching” che permette di organizzare incontri one2one mirati tra domanda e offerta, la contemporaneità con le altre fiere parte del progetto “The Innovation Alliance”, nuove sezioni tematiche a completamento dell’offerta espositiva. Due in particolare le aree speciali: MEAT+ Cold Chain Solution ospiterà le tecnologie per la catena del freddo, MEAT&More metterà invece in mostra attrezzature e materiali per la produzione, il taglio e il confezionamento di prodotti a base di carne. Meat-Tech si sta inoltre consolidando come punto di riferimento delle aziende che offrono soluzioni per il confezionamento e la conservazione del fresco.

Ad oggi come procede l’adesione alla manifestazione? Siamo molto soddisfatti dei risultati raggiunti finora. Il nuovo progetto espositivo e la contemporaneità con IPACK-IMA sta infatti raccogliendo le adesioni delle principali aziende che operano nella filiera produttiva. A sette mesi dall’apertura, gli spazi espositivi, occupati da primarie aziende dell’industria della carne, sono in aumento e si registra la presenza dei maggiori leader del settore. Non solo realtà attive nella fornitura di macchinari e tecnologie per il processo, la lavorazione e il confezionamento della carne e dei prodotti ittici, ma anche aziende attive nella produzione di ingredienti, materiali e attrezzature. Meat-Tech è inoltre supportata da un prestigioso Comitato Strategico d’Indirizzo, espressione della business community di riferimento. Ne fanno parte ABM COMPANY, ANIMA ASSOFOODTEC, ASSICA, COLIGROUP, COLUSSI ERMES, EUROPRODOTTI, FRATELLI PAGANI, FRUTAROM, GB BERNUCCI, GHERRI MEAT TECHNOLOGY, HANDTMANN ITALIA, INOX MECCANICA, LEVONI, M.A.V. ENGINEERING, MINERVA OMEGA GROUP, NIEDERWIESER, PULSAR INDUSTRY, RISCO,

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ROVAGNATI, TECHPARTNER, TRAVAGLINI, ULMA PACKAGING, VELATI, VERIPACK.

Ci può spiegare cos’è esattamente il progetto The Innovation Alliance? È un progetto espositivo che rappresenta una novità assoluta nello scenario fieristico europeo e per questo crediamo sia capace di stimolare l’interesse di un numero sempre maggiore e diversificato di operatori professionali. Siamo partiti dalla constatazione che circa il 50% degli imballaggi è realizzato in plastica e che il settore del printing vede il 50% del suo fatturato derivare proprio dal packaging (se includiamo anche il converting e la pre-stampa) per cui abbiamo ritenuto utile unire sotto il tetto di Fiera Milano cinque manifestazioni che coprono l’intera filiera produttiva. Cinque fiere sinergiche, che portano in scena tecnologie per processing, packaging, materie plastiche, converting, printing e logistica. Insieme a Meat-Tech e Ipack-Ima si svolgeranno dal 29 maggio al 1 giugno Plast, Print4All ed Intralogistica Italia. Oltre 140.000 mq netti espositivi di soluzioni tecnologiche innovative capaci di richiamare circa 150.000 visitatori professionali da tutto il mondo.

In un contesto fieristico sempre più rivolto all’internazionalizzazione, che percentuale di visitatori – buyers stranieri prevedete? Da questa edizione le nostre fiere possono beneficiare della rete di relazioni internazionali di Ucima a cui abbiamo affiancato piani promozionali mirati e partnership strategiche con Fiera Milano e la sua rete internazionale. La promozione estera della manifestazione sta continuando a pieno ritmo: gli ultimi appuntamenti sono stati quelli di Agroprodmash in Russia, Pack Process in Iran, e Gulfood Manufacturing negli Emirati Arabi. Alla partecipazione alle fiere si aggiunge una campagna stampa sulle principali riviste di settore, attività di comunicazione sui social media e attività di marketing congiunte con gli espositori. In parallelo stiamo attivando il “Buyers Programme” che ci permetterà di selezionare e portare in fiera - grazie anche al sostegno economico e operativo di Ice-Agenzia - circa 600 buyers esteri per le nostre due manifestazioni. In particolare per Meat-Tech, le delegazioni proverranno in particolare da Est Europa, Russia e Repubbliche Baltiche, Bacino del Mediterraneo, Sud America, Nord America, Cina. Grazie a tutte queste azioni congiunte, siamo sicuri di aumentare notevolmente la visibilità della mostra sui mercati internazionali.

Cosa ci può dire della recente alleanza tra Ipack-Ima, Ucima e Interpack? Quali vantaggi competitivi ne derivano? Si tratta di un accordo strategico a cui abbiamo lavorato per mesi, animati dalla volontà di offrire alle aziende che operano nel processing e packaging un network fieristico di riferimento. Per questo è costruito su due capisaldi. Da un lato Interpack e Ipack-Ima si daranno reciproco supporto per promuovere le due fiere con attività di comunicazione tramite siti web, mailing, brochure, incontri con la stampa e stand informativi. La collaborazione con interpack incrementerà la visibilità delle nostre manifestazioni offrendo nuove occasioni di incontro e

valore aggiunto ai nostri espositori e visitatori. Dall’altro, Ucima fornirà sostegno alle manifestazioni internazionali dell'interpack alliance supportando le aziende italiane nella partecipazione a fiere nei principali mercati di sbocco per le tecnologie made in Italy.

In sintesi, come sta evolvendo il mercato delle attrezzature per la lavorazione della carne e del packaging del settore? Secondo gli ultimi dati del nostro Osservatorio, i risultati consuntivi del primo semestre 2017 relativi alla Business Community Meat & Fish sono stati, in media, di oltre 10 punti percentuali migliori delle previsioni: hanno presentato fatturati in crescita oltre il 70% delle aziende, anche se il numero maggiore di aziende ha registrato incrementi compresi tra lo 0 e il 5%. Le aspettative sono positive anche per il semestre in corso. Le aziende prevedono infatti un irrobustimento della crescita, lievemente migliore in Italia rispetto alle vendite oltre confine. A confermare i dati del nostro Osservatorio, i dati dei Centri Studi Anima e Ucima. Si attende, infatti, una crescita annua a fine 2017 del +4,8% nella produzione di tecnologie di lavorazione della carne e del +3% nelle attrezzature ausiliarie. Per quanto riguarda invece le macchine di confezionamento, la crescita attesa è pari al 6,6% del fatturato di fine 2016.

Un’ultima domanda: le lascio un po’ di spazio per convincere le aziende del settore che non si sono ancora iscritte a farlo al più presto. Che messaggio lancia loro? Se un’azienda che opera nel mondo delle carni vuole mantenere o conquistare un posizionamento forte e strategico all’interno del mercato, non può fare a meno di essere presente a Meat-Tech 2018. Persa quest’occasione, passeranno altri tre anni prima di poter sfruttare questa possibilità. Incontrare migliaia di operatori qualificati, la maggior parte con ruoli decisionali all’interno delle aziende, verificare sul campo le proprie strategie commerciali, confrontarsi con la concorrenza: a Meat-Tech non si raccoglieranno solo contatti, ma si avvieranno progetti industriali vincenti con clienti fortemente motivati all’acquisto. Riteniamo rappresenti un’occasione imperdibile di visibilità per tutte le aziende e stiamo lavorando in questa direzione per assicurare a tutti coloro che parteciperanno come espositori e visitatori quattro giorni di intenso e proficuo business.

Novembre-Dicembre 2017


fiere e manifestazioni

fiere e manifestazioni

Le principali fiere 2018 del settore

17 - 18 GENNAIO Bologna MARCA www.marca.bolognafiere.it (Marca commerciale nella GDO)

18 - 20 GENNAIO Mumbai (India) FHW INDIA www.fhwexpo.com (Hospitality)

3 - 5 MARZO Milano IDENTITÀ GOLOSE www.identitagolose.it (Congresso della cucina d’autore)

21 - 23 GENNAIO San Francisco (Stati Uniti) WINTER FANCY FOOD www.specialtyfood.com (Food & beverage)

6 - 9 MARZO Tokyo (Giappone) FOODEX www3.jma.or.jp/foodex/en (Food & beverage)

20 - 23 MARZO Colonia (Germania) ANUGA FOODTEC www.anugafoodtec.com (Tecnologie e lavorazione alimentare)

21 - 23 GENNAIO Lione (Francia) SIRHA www.sirha-geneve.com (Hospitality)

15 - 18 APRILE Verona VINITALY www.vinitaly.com (Vini e distillati)

31 GENNAIO - 3 FEBBRAIO Verona (italia) EURO CARNE www.eurocarne.it (Macellerie)

16 - 18 APRILE Birmingham (UK) FOODEX www.foodex.co.uk (Food & Beverage)

5 - 9 FEBBRAIO Mosca (Russia) PRODEXPO www.prod-expo.ru/en (Food & beverage)

18 - 22 FEBBRAIO Dubai (Emirati Arabi) GULFOOD www.gulfood.com (Food & hospitality)

16 - 19 APRILE Barcellona (Spagna) ALIMENTARIA www.alimentaria-bcn.com (Food & Beverage)

Approved Event

2018

2018

The International Exhibition for the Food, Drink, Hotel, Restaurant, Foodservice, Bakery & Supermarket Industries

10-13 MAY 2016 I KINTEX

24 - 27 APRILE Singapore (Cina) FHA (FOOD HOTEL ASIAN) www.alimentaria-bcn.com (Food & hospitality)

1 - 4 MAGGIO Seoul (Corea del Sud) SEOUL FOOD&HOTEL www.seoulfoodnhotel.co.kr (Food, beverage & hospitality)

www.seoulfoodnhotel.co.kr

2 - 4 MAGGIO Montreal (Canada) SIAL CANADA www.sialcanada.com (Food & beverage)

7 - 10 MAGGIO Parma (Italia) CIBUS www.cibus.it (Food & beverage)

16 - 18 MAGGIO Shanghai (Cina) SIAL CHINA www.sialchina.com (Food & beverage)

29 - 30 MAGGIO Amsterdam (Olanda) PLMA INTERNATIONAL www.plmainternational.com (Private Label)

29 MAGGIO - 1 GIUGNO Milano (Italia) MEAT TECH www.ipackima.it (Tecnologie e lavorazione carne)

Held in Conjunction with:

Culinary Challenge Including:

CO-HOSTED BY Korean Food Industry Association

29 MAGGIO - 1 GIUGNO Milano (Italia) IPACK IMA www.ipackima.com (packaging)

17 - 20 SETTEMBRE Mosca (Russia) WORLD FOOD MOSCOW www.worldfood-moscow.ru/en/ (Food & beverage)

29 MAGGIO - 2 GIUGNO Bangkok (Tailandia) THAIFEX www.worldoffoodasia.com (Food & Beverage)

22 - 26 SETTEMBRE Torino (Italia) SALONE DEL GUSTO www.salonedelgusto.com (Cultura del cibo)

28 - 30 GIUGNO Guangzhou (Cina) IFE CHINA www.ifechina.com (Food & Beverage)

27 - 29 SETTEMBRE Bombay (India) ANNAPOORNA www.worldoffoodindia.com (Food & beverage)

30 GIUGNO - 2 LUGLIO New York (Stati Uniti) SUMMER FANCY FOOD www.specialtyfood.com (Food & beverage)

21- 25 OTTOBRE Parigi (Francia) SIAL PARIS www.sialparis.com (Food & beverage)

7 - 9 AGOSTO Curitiba (Brasile) INT. FOODTEC BRASIL www.anutecbrazil.com/ (Tecnologia e lavorazione alimentare)

24 - 27 OTTOBRE Cremona (Italia) FIERE ZOOTECNICHE www.fierezootecnichecr.it (Filiera)

7 -10 SETTEMBRE Bologna (Italia) SANA www.sana.it (Biologico)

27 - 29 NOVEMBRE Francoforte (Germania) HI (HEALTH INGREDIENTS) www.figlobal.com/hieurope/ (Food & beverage)

Elenco aggiornato al 1 dicembre 2017. Dati forniti dagli enti fieristici o risultanti sui loro siti internet

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Novembre-Dicembre 2017

Novembre-Dicembre 2017

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fiere e manifestazioni Informazione commerciale

“Novità in casa TREIF” Dopo l’inaugurazione della propria filiale a Bologna, Treif è lieta di presentare le ultime innovative tecnologie di taglio per l’industria delle carni

Conclusa la 34° edizione di Anuga

Fin dalla fondazione nel 1948, TREIF è sempre stata un partner affidabile offrendo tecnologie meccaniche che semplificavano i processi di trasformazione delle carni. Oggi TREIF è fornitore leader di soluzioni di taglio dedicate all’industria alimentare mondiale, grazie alle proprie Competence Units, ovvero la più grande gamma di tecnologia per il taglio di prodotti alimentari sotto un unico tetto: Cubettatura, Taglio

Export e innovazione, driver di crescita per l'industria alimentare La partecipazione estera è stata elevata sia in termini di espositori (90% di incidenza estera) che di visitatori, dove è cresciuta fino a raggiungere il 75% (2015: 68%). "Il numero crescente di buyer provenienti dall'estero si riflette chiaramente nell'aumento del numero di visitatori", spiega Katharina C. Hamma. Le cifre relative ai visitatori provenienti dai paesi UE e dalla Svizzera sono state come sempre elevate; in particolare Italia, Spagna, Francia e Paesi Bassi si sono distinti per la crescita di questo indicatore. In aumento anche il numero di visitatori provenienti dagli USA e dal Canada, mentre molto buoni sono i dati relativi a Cina, Giappone e al paese partner India. In crescita le uscite anche dal Sud America, in particolare Brasile, Perù e Uruguay.

Anuga in cifre Ad Anuga 2017 hanno partecipato 7.405 aziende provenienti da 107 Paesi su una superficie espositiva lorda di 284.000 m2; 716 espositori provenivano dalla Germania, mentre 6.689 sono giunti dall'estero, con una partecipazione estera del 90 per cento. Anuga 2017 ha ospitato circa 165.000 operatori da 198 paesi, con una partecipazione estera del 75 per cento. La prossima edizione di Anuga si svolgerà dal 5 al 9 ottobre 2019.

Semplice: Fiale d’analisi pronte all’uso.

Accurato: Sensibilità fino a 1 CFU/25 g

Rapido: Risultati in meno di 48 ore

Flessibile: Presenza/assenza o quantitativa

Economico

Porzioni, Affettamento e una divisione specifica per taglierine pane. TREIF vanta un’eccellente reputazione sul mercato sia per le tecnologie all’avanguardia che per l’affidabilità delle soluzioni, accompagnate da un’organizzazione capillare di assistenza tecnica, attraverso le proprie filiali o in collaborazione con la rete di rivenditori e agenti che si estende in tutto il mondo.

Una nuova dimensione per il taglio di prodotti a temperature negative fino a -18°C AVITOS in grado di cubettare senza pre-taglio

Capacità estremamente elevata e precisione continua La nuova generazione di macchine taglia porzioni di precisione FALCON evolution

La nuova tecnologia della cubettatrice AVITOS rivela una dimensione completamente nuova per il taglio di prodotti congelati in piccole sagome. L’innovativo robusto disco con le matrici di taglio, insieme al disco a 12 coltelli in controbattuta, offre nuove opportunità che forniscono chiari vantaggi competitivi. AVITOS taglia in modo sicuro e affidabile prodotti come ad esempio pancetta e altri salumi, a cubetti, fiammiferi o petali fino alla temperatura di -18°C senza necessità di pre-tagliare i blocchi. AVITOS consente una separazione ottimale del prodotto dopo il taglio, grazie alla bassa temperatura. Poiché i prodotti non necessitano di tempering prima del taglio e di successivo raffreddamento prima della dosatura, AVITOS permette inoltre di risparmiare sui costi energetici. In base ai prodotti e alle applicazioni, AVITOS può raggiungere una capacità oraria fino a 2 tonnellate. AVITOS offre svariate configurazioni di carico manuale e automatico, scarico su nastro o in sistemi a vuoto per il trasferimento alla pesatura in multiteste. AVITOS risponde ai massimi requisiti di igiene, la struttura aperta assicura operazioni di pulizia facili e veloci.

La nuova generazione di macchine taglia porzioni TREIF offre taglio ad alta velocità, capacità produttiva estremamente elevata e un’affidabile precisione continua. Basata su vent’anni di esperienza di taglio di porzioni accurate a peso impostato, TREIF ha sviluppato la nuova FALCON evolution che paragonata ai modelli precedenti offre sostanziali miglioramenti in precisione e velocità. FALCON evolution adotta la tecnologia collaudata della FALCON hybrid+, taglia prodotti con e senza osso in fette a peso o spessore impostato ottimizzando la resa. Il sistema di visione a quattro telecamere che misura completamente il prodotto prima del taglio, è alla base della produttività ottimizzata e della precisione. Il rullo fermaprodotto motorizzato, insieme al veloce sistema di aggancio automatico del prodotto con la pinza, sono gli elementi essenziali che assicurano un elevato livello di stabilità al prodotto durante il taglio. La lama è posizionata in modo sicuro e protetto tra le piastre dell’alloggiamento, favorendo la guida del coltello nella posizione precisa di taglio. FALCON evolution si utilizza facilmente grazie alla semplicità operativa. Il funzionamento è indubbiamente intuitivo e chiaro. Grazie alla struttura aperta, FALCON evolution consente livelli di sanificazione ineguagliabili, il peso ridotto dei suoi accessori facilita inoltre in modo significativo il lavoro degli operatori. FALCON evolution può essere integrata con l’innovativa tecnologia robotizzata in grado di sostenere l’elevata produttività della macchina e formare la linea TREIF POWERLINE, dove le fette con e senza osso, vengono manipolate attraverso il sistema robot completamente automatico di classificazione e di posizionamento nelle confezioni finali.

Per qualsiasi informazione o dimostrazione personalizzata, Treif Italia è a vostra disposizione nella nuova sede italiana dotata di show-room e sala prove Treif Italia S.r.l.

Validato: ISO 16140:2003

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IN BREVE

Al World Cheese awards è il Parmigiano Reggiano il formaggio DOP più premiato al mondo A Londra trionfa la Nazionale del Parmigiano Reggiano che porta a casa 38 medaglie Il Parmigiano Reggiano è il formaggio Dop più premiato al mondo: lo ha decretato la

commentato da Londra Guglielmo Garagnani,

giuria del World Cheese Awards, l’Oscar dei Formaggi che si è tenuto a Londra, nel

vicepresidente vicario del Consorzio Parmigiano

prestigioso Tobacco Dock e che ha coinvolto oltre 3 mila formaggi, provenienti da oltre

Reggiano – partecipare e vincere, come fa il Par-

30 Paesi.

migiano Reggiano, significa dare valore al sistema tutto in un mercato, come quello dei formag-

MBS SRL -Via Giacomo Peroni, 386 - 00131 Roma-

20

E-mail :info@emmebiesse.net - sito web: www.emmebiesse.net

Novembre-Dicembre 2017

Quaranta caseifici produttori di Parmigiano Reggiano hanno fatto squadra e

gi, che è in crescita. A tutti i caseifici vanno i nostri complimenti e la nostra gratitudine,

hanno partecipato insieme portando a casa un risultato da record.

La Na-

perché hanno saputo affermare in gruppo i primati che appartengono al sistema del

zionale del Parmigiano Reggiano si è meritata ben 38 medaglie: 3 Supergold

Parmigiano Reggiano. A Londra sono testimoni dei valori che legano il nostro prodotto

(miglior formaggio del tavolo), 11 medaglie d’oro, 16 d’argento, 8 di bronzo.

al e ogni giorno impegnano migliaia di allevatori e centinaia di caseifici artigianali nella

"Abbiamo in Italia una Nazionale che vince ed è quella del Parmigiano Reggiano – ha

ricerca di sempre più elevati livelli qualitativi".

Novembre-Dicembre 2017

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economia di Laura Falasconi

Scenari industriali: l’industria italiana e la sfida dell’innovazione, le strategie di Confindustria Gli effetti dell’Innovazione, su lavoro e performance delle imprese e la posizione dell’Italia nelle catene globali del valore Gli effetti dell’Innovazione,

trimestre 2017 è cresciuta del 7,2%,

si estenderà rapidamente in modo dif-

taminazione, e più contaminazione tra

su lavoro e performance delle imprese

con un incremento quasi doppio rispet-

fuso e profondo e non è facile prevede-

saperi differenti.

e la posizione dell’Italia nelle catene

to a quello del Pil.

re quale sarà l’effetto complessivo e a livello globale sull’occupazione.

4 – Le tecnologie digitali 1, start now: sono accessibili, a portata

al centro del Seminario dedicato agli

A sostegno della ripresa stanno ope-

Per affrontare i cambiamenti in atto - ha

delle tasche di aziende di qualunque ta-

Scenari Industriali del Centro studi

rando una serie di fattori: la ripresa del

spiegato Paolazzi - il CsC ha individua-

glia, e possono essere adottate gradual-

Confindustria, tenutosi a Roma lo scor-

commercio mondiale, ripartito a buoni

to sette punti che suggeriscono altret-

mente. Sono una rivoluzione dolce, che

so 8 novembre.

ritmi alla fine del 2016 e che quest’an-

tante linee d’azione per le politiche di

però richiede di essere avviata subito.

Nel presentare l’ottava edizione del

no è atteso espandersi del 4,1%, e del

impresa e governative. L’obiettivo è

Rapporto, Luca Paolazzi chief economi-

3,5% nel 2018; l’export che nel nostro

quello di sfruttare, anziché subire, le

5 – Le tecnologie digitali 2, people first: spiazzano il lavoro come

st di viale dell’astronomia, ha sottoline-

Paese sta registrando una notevole

trasformazioni epocali in corso.

non mai nella storia. Occorre, dunque, in-

ato come il mondo dell’industria stia

performance: dal 2010 è aumentato,

1 – L’ innovazione: è un must.

vestire nel capitale umano per istruire e

cambiando a una velocità e con una

a prezzi costanti, del 3,2% medio an-

Ancora di più oggi che la Cina punta sui

formare lavoratori giovani e non più tali.

pervasività, tra i settori e i contesti so-

nuo, un ritmo sostanzialmente uguale

segmenti di mercato di qualità medio-

6 – La fuga dei giovani:

ciali, che non hanno precedenti nella

a quello tedesco (+3,3% medio); la ri-

alta e sulla tecnologia più avanzata. Le

scelta dei giovani di cercare all’estero

storia. Con questa edizione del rappor-

partenza degli investimenti; il recupero

imprese riescono a innovare se hanno

migliori opportunità ha assunto le di-

to, ha spiegato, il CsC ha voluto foca-

dei margini, avvenuto in larga misura

le spalle larghe o se si alleano. Cre-

mensioni di una ondata di emigrazione.

lizzare l’attenzione sui cambiamenti in

con il calo dei prezzi degli input, specie

scere e managerializzare diventa fonda-

Ciò genera scarsità di capitale umano

atto con l’obiettivo di elaborare sugge-

materie prime; un miglioramento anche

mentale per gestire la complessità.

per il Paese. Vanno cambiate le politi-

rimenti per le imprese e per le politiche

nell’occupazione.

2 – La globalizzazione:

globali del valore sono stati i due temi

da attuare.

la

il

che aziendali delle risorse umane e va-

nuovo volto della regionalizzazione degli

rate iniziative associative e governative

Cina e Stati Uniti - ha spiegato Paolaz-

Ci sono, però, diversi nodi da scioglie-

scambi e la tendenza cinese a farsi in

di attrazione di talenti.

zi - restano in testa nella classifica dei

re: la crescita ancora troppo debole

casa molti semilavorati obbligano a es-

7 – La crescita produttività: dipende

della

paesi industrializzati con quote invaria-

dei prestiti alle imprese; la cresci-

sere presenti direttamente nei mercati.

te di valore aggiunto mondiale rispetti-

ta del CLUP, che dal 2007 al 2016 è

vamente al 29,5% e al 19,0%. L’Italia

aumentato di un corposo 15,2% e sta

consolida la settima posizione con una

erodendo ulteriormente la competitività

3 – Il posizionamento nelle catene globali del valore: l’Italia è forte a monte. Stare a

quota di valore aggiunto del 2,3%. Il No-

di costo delle imprese italiane rispetto

monte offre vantaggi competitivi ma

leggera, semplificare e privatizzare sono

più dalle

strategie aziendali che dal buon funzionamento dei mercati. Sburocratizzare, liberalizzare, regolamentare con mano

stro Paese, inoltre, risulta al secondo

alle tedesche, francesi e spagnole; la

espone i semilavorati made in Italy al

leve indispensabili, ma occorre anche dif-

posto in Europa, dietro alla Germania

fuga dei giovani che sono invece una

rischio di non essere valorizzati dagli

fondere le buone pratiche aziendali ed

che è al quarto posto nella classifica

risorsa fondamentale per attuare le

utilizzatori di beni finali. Servono, per

elevare la cultura di impresa, anche con

mondiale, con una quota del 5,9%.

strategie di innovazione.

iniziare, campagne pubblicitarie mi-

iniziative associative.

rate condotte dalle imprese produttri-

Nel commentare il Rapporto il Ministro

L’Italia, dunque, ha ben agganciato la ripresa dell’area euro ed è l’industria a

In questo contesto l’impatto della tec-

ci di beni intermedi e di promozione

dello Sviluppo Economico Carlo Ca-

trainare lo sviluppo nel nostro Paese

nologia digitale sulle imprese e sul

del sistema Paese fatte dal governo.

lenda ha lanciato un messaggio molto

come nel resto della UE. La produzio-

mondo del lavoro rappresenta la sfida

Serve, inoltre, un maggiore coordina-

forte: “La crisi non è alle spalle, non

ne, infatti, dall’inizio del 2013 al terzo

cruciale. La tecnologia digitale infatti

mento nelle filiere e occorre più con-

solo perché lo dicono i numeri, ma perché la nostra realtà imprenditoriale è passata attraverso un processo di selezione brutale, le imprese sono diventate merce scarsa che va coltivata con grande attenzione, non facciamoci prendere dalla retorica del va tutto bene e abbiamo voltato l'angolo”. “Se nella prossima campagna elettorale ha aggiunto - i programmi economici si fonderanno su distribuzioni a pioggia, il Paese sarà a rischio”. Concetti, questi, ripresi anche dal Presidente di Confindustria Vincenzo Boccia che, concludendo i lavori, ha parlato di “circolo virtuoso dell'economia” innescato da misure come Jobs Act e Industria 4.0. “È la riprova - ha sottolineato il Presidente - che anche con poche risorse, se si interviene sui nodi di sviluppo, il Paese reagisce”. E in vista del prossimo voto, ha detto: “No a proposte politiche brillanti ma senza risorse. Attenzione a deficit e debito, altrimenti finisce il Qe e il Paese si avvita”.

LE QUOTE SUL OUTPUT GLOBALE (Quote % sul valore aggiunto manifatturiero mondiale, cambi e prezzi correnti) Paese produttore

2007

2013

2015

2016

2016-2017 (*)

1

Cina

12,4

25,8

29,5

29,5

17,1

3

Stati Uniti

21,3

17,8

19,1

19,0

-2,2

3

Giappone

10,9

8,5

7,6

8,4

-2,4

4

Germania

29,5

6,3

5,8

5,9

-2,3

5

Corea del Sud

29,5

2,8

2,8

2,8

-0,8

6

India

17,1

2,2

2,4

2,5

0,4

7

Italia

3,9

2,5

2,3

2,3

-1,6

8

Francia

3,3

2,4

2,1

2,2

-1,1

9

Regno Unito

3,1

2,0

2,1

1,9

-1,3

10

Messico

2,0

1,8

1,7

1,8

-0,4

Paesi avanzati

63,1

49,3

48,0

48,6

-14,5

Area euro

22,0

15,8

14,7

15,0

-7,1

BRIC

18,5

32,7

34,8

34,7

16,2

Paesi ordinati in base alla quota del VA manifatturiero nel 2016. Paesi avanzati: UE-15, Svizzera, Stati Uniti, Canada, Giappone e Corea del Sud. *Differenze assolute in punti percentuali. Fonte: elaborazioni CsC su dati e stime Global Insight e ONU.

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Europa

Europa a cura dell’Ufficio ASSICA di Bruxelles Fonti: Istituzioni UE

Il regolamento Omnibus e la riforma della PAC Le nuove regole entreranno in vigore dal 1° gennaio 2018 Si tratta di un risultato storico per l’agricoltura UE ma che potrebbe avere degli interessanti risvolti anche per i nostri Consorzi in un mondo in evoluzione dove la sfida è rappresentata dall’inventarsi un nuovo ruolo in una nuova economia. Con la proposta Omnibus, che prevedeva la revisione di medio-temine del quadro finanziario pluriennale dell’Unione, la Commissione europea ha voluto sfruttare la possibilità di inserire modifiche su differenti politiche settoriali, rendendo tale regolamento quello che in Italia verrebbe visto a tutti gli effetti come un “decreto mille-proroghe”. In modo del tutto inatteso, tra i vari punti toccati erano presenti i quattro atti di base della PAC: un’importante opportunità per andare a migliorare e a risolvere le principali problematiche che gli agricoltori UE hanno riscontrato nei primi tre anni di applicazione della Politica Agricola Comune. Dopo i vari passaggi parlamentari e un intenso ciclo negoziale, lo scorso 12 ottobre si è raggiunto l’accordo finale sul pacchetto agricolo del Regolamento: semplificazione delle misure di greening, consolidamento delle agevolazioni per i giovani agricoltori, nuovi parametri per la gestione dei rischi, rafforzamento della posizione degli agricoltori nella filiera agro-alimentare. queste sono solo alcune delle importanti novità introdotte. La ricognizione delle criticità presenti nell’attuale regolamentazione e la

consapevolezza che queste si sarebbero potute affrontare solo nella prossima legislatura, hanno infatti spinto il Parlamento europeo a proporre un intervento di revisione più vasto rispetto alla proposta della Commissione, e a sostenerlo utilizzando le prerogative offerte dalla procedura di co-decisione. Un risultato straordinario non solo sul piano dei contenuti ma anche sul piano politico dove ancora una volta, dopo la riforma del 2013, il Parlamento ha dato prova di essere un perno decisivo del processo di costruzione legislativa europea. Tuttavia, nonostante l’accordo, la sua entrata in vigore rischiava di slittare di diversi mesi a causa dei ritardi che si stanno accumulando nelle negoziazioni sulle altri parti del Pacchetto: così, con la ferma intenzione di consentire agli agricoltori europei di sfruttare le nuove misure fin dall’inizio del nuovo anno, si è proceduto a uno scorporo della parte agricola (così come approvata dalle tre istituzioni il mese scorso durante i triloghi ) dal resto del testo, rendendola quindi un regolamento autonomo, di fatto una vera e propria riforma di metà percorso della PAC. Non è stata una procedura semplice ma permetterà di far entrare in vigore la nuova PAC dal 1 ° gennaio 2018, non appena saranno state completate le necessarie e residue fasi procedurali. Per i Consorzi del settore la parte del pacchetto che

risulta più interessante e che potrebbe celare delle opportunità future riguarda quella relativa alle “Modifiche della regolamentazione sul funzionamento delle Organizzazioni di produttori e delle loro associazioni” cioè la parte che modifica il Regolamento (UE) n. 1308/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013, recante organizzazione comune dei mercati dei prodotti agricoli (tra cui quello delle carni suine), il cosiddetto Regolamento sull’”OCM Unica”. In particolare le deroghe al diritto della concorrenza concesse alle OP (Organizzazioni di Produttori) ed AOP (Associazioni di OP). Infatti conformemente al Trattato di Funzionamento dell’UE (TFEU: articoli 39 e 42), e conformemente alla giurisprudenza della Corte di Giustizia dell’Unione europea, gli obiettivi della PAC prevalgono sulla politica europea di concorrenza e relative regole. Tuttavia, i mercati agricoli non sono esonerati dall’applicazione del diritto della concorrenza. L’adattamento delle regole di concorrenza all’agricoltura è però prerogativa dei co-legislatori, il Parlamento europeo ed il Consiglio. In questo contesto, tramite il regolamento Omnibus – grazie ad un forte intervento del Parlamento europeo - , è stata chiarita la relazione tra le regole della PAC, in particolare il ruolo e le prerogative delle OP e delle AOP, e l’applicazione del diritto europeo della concorrenza.

Niederwieser Spa: qualità, efficienza e design

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Affettatrice Weber S6, una soluzione innovativa che offre il massimo della flessibilità e della resa. Ideale per la lavorazione di salumi e formaggi Niederwieser è un gruppo a conduzione familiare con oltre 230 collaboratori. Dal 1952, la Niederwieser Spa, Divisione Food Processing, con sede in provincia di Bolzano, distribuisce sul mercato nazionale macchinari per la lavorazione delle carni e di altri prodotti alimentari. Niederwieser Spa ha deciso di proporre ai propri clienti solo dispositivi dei migliori marchi a livello internazionale, scegliendo aziende prestigiose come Weber Maschinenbau GmbH, in grado di sostenere, attraverso ricerca e innovazione, le crescenti esigenze di un mercato in continua evoluzione. Niederwieser Spa ha così costruito, nel tempo, una eccellente reputazione, garantendo ai propri clienti la miglior varietà e qualità dei prodotti, rapidità e cura nell’esecuzione degli ordini e un efficiente servizio di assistenza pre e post-vendita. I plus dell’affettatrice S6 L’azienda Weber Maschinenbau GmbH di Breidenbach (Germania) è il partner Niederwieser che più di ogni altro sta introducendo soluzioni innovative nel settore dell’affettamento. Weber, con l’affettatrice S6, propone un concetto a dir poco futuristico. Per chi desideri sostituire la vecchia affettatrice e acquistare la migliore soluzione attualmente presente sul mercato, puntando al massimo, la risposta è S6. L’affettatrice S6 ha un sistema di taglio con lama a forma di falce. Corsie indipendenti per il trasferimento dei prodotti verso la lama. Caricamento centrale per l’avanzamento del prodotto preciso e delicato. Una larghezza della bocca di taglio di 500 millimetri, ideale per la lavorazione di salumi e formaggi. Facilità di manutenzione tramite l’illuminazione interna degli alloggiamenti colorati in funzione dello stato. Facilità di pulizia grazie ai nastri a cassetta sostituibili. E un premiato design ergonomico a forma estremamente compatta, della larghezza di 1.300 millimetri, per occupare il minor spazio possibile. E tante altre opzioni su richiesta. Niederwieser, ancora una volta, introducendo nel mercato italiano l’affettatrice Weber S6, ha scelto di dare ai suoi clienti il massimo della flessibilità e della resa, in termini produttivi ed economici.

Sono state dunque chiarite, semplificandole, le condizioni sotto le quali le OP e le AOP in tutti i settori elencati dall’Articolo 1(2) del Regolamento 1308/2013 (tra cui le carni suine), possono procedere, in rappresentanza dei propri membri, ad attività di programmazione della produzione, a trattative circa i contratti per la fornitura dei prodotti agricoli e ad attività di ottimizzazione dei costi di produzione. Questi obiettivi richiedono inoltre che pratiche quali la consultazione interna e lo scambio di informazioni commerciali siano possibili all’interno di queste entità. Pertanto, queste pratiche vengono esonerate dal divieto di accordi anticoncorrenziali basati sull’Articolo 101 (1) del TFEU. Ne consegue che tutte le OP e le AOP che esercitino almeno un’attività economica, potranno beneficiare di una deroga dall’applicazione di questo articolo. Tuttavia, questa deroga non è assoluta: le Autorità responsabili per la concorrenza mantengono la possibilità di intervenire se considerano che tali attività sono suscettibili di escludere la concorrenza o di mettere a rischio gli obiettivi della PAC. È stato così chiarito, attraverso le modifiche all’OCM unica apportate dal Regolamento Omnibus, il ruolo e le prerogative delle OP e delle AOP e la loro relazione con il diritto UE della concorrenza. Veniamo ora al nuovo testo legislativo. Con il nuovo articolo 152 dell’OCM Unica, gli Stati membri avranno la facoltà di riconoscere come OP, tutte le organizzazioni formatesi su iniziativa dei produttori che:

• trasformazione congiunta, • distribuzione congiunta, • confezionamento o promozione congiunti, • controllo di qualità congiunto, • utilizzo congiunto di strumentazioni e magazzini, • gestione congiunta dei rifiuti di produzione, • acquisizione congiunta di fattori produttivi.

2. Svolgono attività o servizi con l’obiettivo di una maggiore integrazione economica, nello specifico che perseguono uno dei seguenti fini - OP LIGHT: • assicurare che la produzione sia regolata in base al mercato, • concentrare l’offerta, • ottimizzare i costi di produzione, • compiere attività di ricerca e sviluppo, • fornire assistenza per l’implementazione di pratiche sostenibili, • promuovere e migliorare la qualità dei prodotti, • gestire lo smaltimento dei rifiuti, • contribuire a un utilizzo sostenibile delle risorse naturali, • sviluppare iniziative di promozione, • gestire fondi di mutualizzazione, • fornire assistenza nell’utilizzo di mercati a termine (futures) o polizze assicurative.

Un confezionamento “premium” per i prodotti di salumeria Le tendenze globali verso stili di vita e scelte alimentari più sane continuano a spingere i consumatori italiani ad acquistare alimenti di fascia alta a prezzi più elevati. Nonostante l'incertezza economica, i prodotti di alta qualità quali le specialità tradizionali ad indicazione geografica protetta come le carni processate continuano a registrare un aumento nelle vendite, sia a livello nazionale che estero. In questo tipo di mercato, i produttori e i retailer possono trarre vantaggio aumentando al massimo qualità premium e presentazione, nonché il gusto unico dei loro prodotti. Con l'aumento di esportazioni e importazioni, il packaging rappresenta un elemento importante per la tutela della sicurezza e qualità degli alimenti che devono affrontare una supply chain più lunga. Aumento della domanda Le carni lavorate sono percepite come fonte di proteine all'interno di una dieta sana e bilanciata. Sono anche considerate come una piacevole esperienza alimentare di alta qualità ed un pratico pasto veloce e sano. I vari interventi in occasione dell’evento “Salumeria oltre i confini”, organizzato da Sealed Air, presso la propria sede di Passirana di Rho (MI), confermano che la grande sfida per produttori e distribuzione è quella di salvaguardare il gusto dei cibi, massimizzando allo stesso tempo la sicurezza alimentare e il tempo di conservazione. Questo obiettivo va perseguito in modo conforme con l'utilizzo di metodi tradizionali di stagionatura e cottura della carne e di tecniche che non si avvalgono di additivi e sostanze chimiche e che quindi sono molto richieste.

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Il confezionamento ad alte prestazioni per prodotti premium “In questo contesto l'innovativo sistema di confezionamento sottovuoto ‘skin’ aggiunge un valore significativo. Cryovac ® Darfresh® di Sealed Air è ideato per ottimizzare la qualità dei prodotti, il gusto e la durata di conservazione senza necessità di additivi chimici. Il sistema di confezionamento impiega materiali top e bottom che creano un effetto seconda pelle (skin) attorno al prodotto, avvolgendolo senza distorcerne la forma e sigillando il gusto – ha spiegato Luca Grassi, Country Sales Manager di Sealed Air. Il sistema ‘skin’ presenta saldature ermetiche, evitando qualsiasi esposizione delle carni processate all'aria ed a contaminanti esterni. Questi fattori, insieme all'elevata resistenza alla perforazione, forniscono alti livelli di sicurezza alimentare, preservando ed esaltando la qualità dell’alimento”. “Darfresh® è ideale per proteggere sia prodotti affettati morbidi come prosciutto cotto e mortadella che prodotti più duri come i salumi stagionati. Questi prodotti a volte possono perforare e strappare la confezione, compromettendo il gusto della carne. Altri vantaggi in termini di performance di questo tipo di confezione sono ideali per prodotti di fascia alta e sono associati all'elevata brillantezza della confezione. Questa caratteristica garantisce una maggiore trasparenza che, insieme all'aspetto naturale dell'‘effetto skin’, aumenta la commerciabilità del prodotto” - ha commentato Elena Casati, Sr. Marketing Manager di Sealed Air.

Sealed Air Srl • Via Trento 7 • 20017 Passirana di Rho (MI) Tel. +39 02 93321 • foodcare.it@sealedair.com • www.sealedair.com

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1. Svolgono almeno una delle seguenti attività - OP ECONOMICHE:

Di queste due categorie di OP, solo le prime (OP ECONOMICHE) potranno avvantaggiarsi delle nuove deroghe al diritto della concorrenza, negoziando contratti e stabilendo un prezzo comune, pianificando la produzione, ma a patto che immettano concretamente e congiuntamente i prodotti (o parte della produzione) sul mercato ma indipendentemente dal fatto che ci sia o meno un trasferimento di proprietà del prodotto dai produttori all’OP. Le stesse deroghe al diritto alla concorrenza sono concesse alle AOP: Ma solo nei casi in cui al loro interno vi siano “OP economiche”, e l’AOP dimostri di svolgere almeno una delle attività elencate al punto 1. Altra importante novità, riguarda l’art. 154 sul riconoscimento delle OP: infatti, data la possibilità che una OP operi in settori differenti, ed al fine di evitare carichi burocratici eccessivi e costringere alla creazione di due diverse organizzazioni, gli SM potranno riconoscere OP (e AOP) che operano in differenti settori. Come in precedenza, qualora queste ultime siano in grado di dimostrare di svolgere una delle attività previste al punto 1, potranno derogare dalle disposizioni del diritto della concorrenza. Durante l’iter legislativo che ha portato alle modifiche di cui sopra, la Commissione europea ha cercato più volte di apporsi alle summenzionate deroghe rischiando di far saltare l’accordo. Alla fine il cerchio si è potuto chiudere soltanto concedendo all’esecutivo comunitario di allegare una dichiarazione al testo atta a testimoniare la sua contrarietà e che promette battaglia in sede di atti applicativi. Nel frattempo però a metà novembre la Corte di giustizia dell’Unione europea ha confermato nella sostanza quanto in materia di concorrenza è stato previsto nell’Omnibus per OP e AOP. Si tratta di una sentenza sulla base di un ricorso presentato da organizzazioni di produttori francesi di cui ci occuperemo nel prossimo numero.

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comunicazione

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“Pane e Salame” al Festival della Scienza L'incontro organizzato dall'Istituto Valorizzazione Salumi Italiani Pane e salame, per molti, è sinonimo di semplicità. Eppure questo non esclude la possibilità di presentarlo in un contesto scientifico. Anzi, “Pane e salame” è stato proprio il titolo di un incontro organizzato dall’Istituto Valorizzazione Salumi Italiani (IVSI) all’interno del Festival della Scienza di Genova.

L’evento, che si è tenuto lo scorso 31 ottobre presso il Palazzo Ducale del capoluogo ligure, ha ospitato Giovanni Ballarini, Professore Emerito dell’Università degli Studi di Parma e Presidente dell’Accademia Italiana della Cucina, che ha parlato dei salumi dal punto di vista antropologico (vedi box sotto). “Fin dall’origine dell’agricoltura e dell’allevamento, l’uomo ha stabilito contatti tra i diversi alimenti creando particolari associazioni come quelle tra

cereali e leguminose, ortaggi e frutta, vegetali e carni (da qui pane e salame)”, spiega il professore: “Inoltre, ha elaborato calendari di uso giornaliero, settimanale e stagionale, nei quali i diversi alimenti, a contatto tra loro, sono implicati in essenziali fenomeni di intersupplementazione, per i quali il valore nutrizionale finale dell’associazione è superiore alla semplice somma di due o più alimenti, dando una spiegazione non più magica o mitica, bensì scientifica, alla necessità di biodiversità alimentare”. La serata si è conclusa con l’aperitivo targato IVSI, SalumiAmo®, con l’assaggio di diverse tipologie di Salami DOP e IGP, come i Salamini Italiani alla Cacciatora DOP, il Salame Felino IGP, il Salame Piacentino DOP, il Salame di Varzi DOP. Nadia Gherardi, chef e Responsabile dell’Istituto

Professionale Statale per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera Nino Bergese, ha interpretato i salumi a tema Halloween con piatti e tartine molto simpatiche e originali.

Pane e Salame non è un paradosso Giovanni Ballarini – Prof. Em. Università degli Studi di Parma

Paradosso è un fatto che contraddice la comune opinione o l'esperienza quotidiana che deriva da premesse o da un ragionamento apparentemente accettabile. In alimentazione vi sono diversi paradossi, il più noto dei quali è quello francese, per il quale in Francia, nonostante il consumo di alimenti ricchi in acidi grassi saturi, vi è una incidenza di malattie cardiovascolari inferiore rispetto ad altri paesi con diete comparabili, dandone ragione con l’uso del vino rosso. Tra gli altri paradossi vi è quello della carne cancerogena del quale si è parlato durante il Festival della Scienza di Genova 2017 e in particolare a proposito di Pane e Salame. Che la carne sia un cibo buono e appetibile per la maggior parte degli esseri umani che hanno un’alimentazione onnivora, è confermato dal fatto che in ogni società i consumi di carne crescono non appena ve ne è la possibilità economica. Nelle società ricche vi è anche una maggiore presenza di taluni tumori e i due fenomeni, attraverso una semplice e superficiale comparazione tra consumi di carne (chilogrammi annui) e numero di tumori al colon-retto (numero per centomila abitanti) sono stati collegati come causa effetto, giungendo alla conclusione che la carne causa i tumori, giungendo a raccomandare un uso contenuto di carne, soprattutto di carne rossa. Una conclusione di causa e effetto corretta? Allora perché in Italia, Francia e Spagna si mangiano quantità molto diverse di carne, mentre l’incidenza del tumore è molto diversa e l’Italia è il paese che ha l’incidenza minore. Un altro misterioso paradosso italiano della carne cancerogena? Niente di tutto questo. L’alimentazione è un fenomeno molto complesso e bisogna considerarla nel

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RS 2002 M: la qualità assoluta per l’insacco della Mortadella

suo insieme. Un esame accurato dei dati mostra importanti aspetti, come hanno fatto A. R. Vieira e collaboratori (Annals of Oncology 28: 1788–1802, 2017). Sulla base di un elevatissimo numero di studi questi ricercatori dimostrano che è vero che il rischio (non la certezza) di sviluppare un cancro del colon-retto aumenta promozionalmente al consumo di carni rosse, ma al tempo stesso diminuisce con l’ingestione di cereali integrali e, in misura minore, anche di latticini, concludendo cereali integrali e latte hanno un ruolo protettivo nei confronti dello sviluppo di questa tipologia di neoplasia, mentre le verdure e il pesce hanno effetti meno convincenti.

Oggi abbiano la spiegazione non solo magica o mitica, ma scientifica che l’alimentazione è costruita su contatti e dell’importanza di una necessaria biodiversità alimentare. Da qui la cautela che bisogna avere prima di propalare affermazioni più o meno apodittiche che questo cibo fa male o quest’altro fa male, perché ogni alimento va commisurato e valutato nell’interno della dieta e stile di vita nel quale è utilizzato. Se la ricerca dimostra la necessità di questi contatti, resta ancora molto da indagare e scoprire sulle condizioni che nel passato hanno portato a stabilire regole tradizionali nelle coltivazioni agricole, nell'alimentazione delle diverse popolazioni e nelle loro diversità in ogni parte del mondo e nelle regioni italiane, in questo modo scoprendo anche motivazioni biologiche di molte tradizioni alimentari, come quella del pane salame!

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Da qui le diversità nelle popolazioni che hanno stili alimentari differenti. Per questo nessun mistero nella salute e sicurezza per il pane (preferibilmente integrale) e salame. Ancor meglio per chi, come gli italiani, mangiano pane, salumi e formaggi e, soprattutto, nessun misterioso paradosso!

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di Bianca Maria Sacchetti - Grapho

Corretta informazione e creatività in cucina: la ricetta per un autunno perfetto I primi freddi e tanta voglia di calore domestico: sono ormai a pieno regime i ritmi lavorativi e con essi la voglia di coccolarsi con una bella cenetta davanti alla tv accesa o il piacere di ascoltare la radio durante gli spostamenti in auto fra un appuntamento e l'altro. Non sfuggono tali esigenze alle redazioni radio-televisive che continuano ad intrattenere gli italiani con un'offerta mirata sempre attenta alle mode del momento ma anche coerente alla più corretta informazione. Corretta informazione è stata infatti la parola d'ordine del servizio di Buongiorno Benessere di Rai1, in cui si è parlato di prosciutto cotto insieme a due massimi esperti del settore: il responsabile controllo qualità di un’importante azienda del settore, Lisa Delsoldato, e la dottoressa Annamaria Acquaviva, per un parere autorevole da un punto di vista nutrizionale. Trionfo di share poi per il salame cacciatore DOP e per la mortadella Bologna IGP, entrambi attori di due dirette alquanto estese in onda su Rai1 per Vita in diretta. La conduttrice Federica De Denaro, con al seguito una troupe armata delle più tecnologiche attrezzature, è partita alla

volta di Milano e Bologna per raccontare due eventi food senza precedenti. La splendida cornice dell'Accademia del panino nel cuore della capitale lombarda e la fabbrica trasparente di Mortadella a Fico (Fabbrica Italiana Contadina - vedere articolo pag. 31), nella città madre del salume emiliano: sono state queste le location che hanno ospitato il collegamento della giornalista con gli studi romani e in cui si sono alternati ospiti d'eccezione chiamati a raccontare le due manifestazioni e al contempo illustrare il profilo organolettico e culinario dei due salumi protagonisti. Il presidente del Consorzio, Corradino Marconi, ha anticipato i segreti della fabbrica trasparente di Mortadella agli ascoltatori di Mary Pop su Radio Rai1 e a quelli di Radio Vaticana, in una doppietta di interviste che illustra la mission di questo ambizioso progetto finalizzato a condividere con il pubblico i principali temi che riguardano questa celebre IGP, come ingredienti, lavorazione, legatura, disciplinare e legame profondo con il territorio. Il cacciatorino oggetto d'interesse anche delle telecamere di La 7 Gustibus e Tg2 Eat Parade, la storica rubrica food di Rai 2, che ha voluto declinare il prodotto in una chiave originale e lo ha fatto attraverso una ricetta dello chef istrionico Andy Luotto, maestro indiscusso di creatività e sapori e ospite dell'evento organizzato dal consorzio di tutela e dal titolo "Un panino per tutti i gusti". L'antica origine del salame custodito nella bisaccia del cacciatore ha incuriosito poi l'inviato della Prova del Cuoco, Fabrizio Nonis, il quale ha confezionato un intero rvm ambientato a Mantova, mescolando sapientemente i passaggi tecnici, come l'insaccatura manuale, alle grandi ricette a base di questa eccellenza simbolo del made in Italy. La passione di Nonis per i salumi non si è arrestata a

UNICITÀ

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Mantova ma è giunta fino a Bologna per dedicare alla regina in rosa un servizio di grande respiro culturale e gastronomico, occasione per decantare le virtù di questo insaccato, passando in rassegna la storia, le tradizioni locali e naturalmente anche il più classico ed amato dei suoi utilizzi in cucina, il tortellino in brodo, rigorosamente con ripieno di Mortadella Bologna IGP. Di salami tutelati dal passato ricco e interessante si è parlato anche a Gustibus di La7 in un focus sul salame di Varzi DOP, prelibatezza dell'Oltrepò pavese che vanta una scrupolosa selezione di materie prime e per questo un gusto inconfondibile e un altissimo grado digeribilità. Per mantenersi in linea e prevenire gli strappi alla regola che tanto contraddistinguono il Natale, è bene affrontare la stagione autunnale con un po' di equilibrio e per questo non potrà mancare nel calendario dei pasti settimanali il salume light per definizione, la bresaola della Valtellina IGP, approfondito in ogni suo aspetto in un bel filmato di Buongiorno Benessere di Rai1. L'Emilia Romagna si conferma patria della buona tavola con un rvm a firma Prova del cuoco di Rai1 e a cura di Nicola Prudente, noto ai più come Tinto. Oggetto del filmato il cotechino Modena IGP, ideale per le tavolate natalizie ma in grado di trovare una sua veste in tutte le stagioni grazie a ricette sfiziose e ad abbinamenti affatto scontati.

Up to 25% productivity increase and up to 37% manpower saving This is what makes it unique: the new Automatic Clipping/Hanging Machine from Poly-clip System combines four production processes in a single machine. In this way it offers a cost saving of up to 37% on manpower while at the same time increasing output by up to 25%. All-in-one Automatic Machine This automatic clipping/hanging machine FCHL 160 efficiently combines clipping with simultaneous looping and automatic hanging and positioning of products on the smoke stick. Its high level of automation ensures continuous, reliable production, and it thus benefits from all of the advantages of the fully-developed FCA 160 clipping module. Continuous, precise positioning on the smoke sticks in the hanging unit permits a higher loading density and thus optimum utilisation of smoking and cooking plant capacity. Compared with the use of a conventional filling line, e.g. comprising an FCA 3430 and filler operating in 2 shifts (8 operators), a productivity increase of up to 25% is achieved with 37% less manpower. What marks the FCHL 160 out? Its space requirement corresponds to a regular filling line with work table. This automatic machine has state-of-the-art PC control, which permits simple operation from a single SAFETY TOUCH, and it is capable of rapid, smo-

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oth start-up without adjustment or coupling being required. Casing re-load occurs while the clip head is stationary. Product parameters are of course retrievable from recipe management, and PC control offers rapid and precise signal processing. Thanks to the intelligent drive control unit, extremely precise loop positioning with product settling results in more products on the smoke stick, and thus in a higher output. Productivity increases further with the ASL-R The output rate increase totals 40% when the Automatic Sausage Loader ASL-R takes over loading of the smoke trolleys. At the same time, the manpower requirement can be reduced to 3 operators / 2-shift operation, which corresponds to a total saving of 60% on operating staff. This increase in efficiency is made possible by the ASL-R, a fully-automatic robot-controlled machine for discharging smoke sticks and loading them into smoke trolleys – the robot does not require work breaks and never suffers from any illness. The ASL-R brings the output to 7 smoke sticks per minute, which it automatically positions in the smoke trolley with great precision. The innovative automatic clipping/hanging machine turns out products in the calibre range from 38 to 100 mm and processes conventional metal or plastic smoke sticks which are suitable for automation (800 to 1,050 mm).

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ISIT e i Consorzi di tutela insieme al Mipaaf

alle Fiere Internazionali Zootecniche di Cremona

Festa dello Zampone e del Cotechino Modena IGP La 7° edizione

CHE FICO! Apre ufficialmente la Fabbrica Trasparente di Mortadella Bologna IGP

strazione e agli eventi. Lo spazio rosa spicca tra gli altri, luminoso e spazioso è l’unica struttura del parco che si compone di due piani, l’unico posto in cui è possibile mangiare, comprare, vedere e anche imparare, grazie ai workshop e ai corsi che animeranno Fabbrica. Il taglio del nastro di FICO

Come per le precedenti edizioni la città di Modena è stata pervasa per tutta la settimana (3-10 novembre) dai profumi delle tante ricette di queste due eccellenze gastronomiche.

Nuovo appuntamento sul territorio che ha visto l’Istituto e i Consorzi dei Salumi DOP e IGP affiancare il Ministero delle Politiche Agricole Agroalimentari e Forestali in un’iniziativa di promozione e valorizzazione delle produzioni tutelate. L’occasione è stata la partecipazione alle “Fiere Internazionali Zootecniche” di Cremona (24-27 ottobre 2017), manifestazione a prevalente interesse zootecnico che si caratterizza per proporre un programma di eventi molto intenso dove il focus principale è la zootecnia da latte e la filiera suinicola.

sicuramente affamati. La formula “Panino al volo” di Fabbrica, che prevede la vendita al piano inferiore della classica rosetta con la Mortadella, ha avuto molto successo sia tra i più grandi, che conservano sempre il ricordo di un classico italiano per eccellenza, sia tra i più piccoli, golosi e desiderosi di un buon panino dopo aver fatto su e giù per il parco. I visitatori sono stati molto incuriositi dalla Fabbrica Trasparente e si sono affollati

Il 15 novembre ha ufficialmente inaugurato FICO Eataly World, il grande parco enogastronomico bolognese nato dalla collaborazione tra Eataly e Coop. Ha quindi aperto i battenti anche la Fabbrica di Mortadella Bologna IGP del Consorzio Mortadella Bologna, grande protagonista del progetto.

Uno spazio espositivo in cui è stato possibile presentare e far degustare i prodotti ai numerosi visitatori della manifestazione, che ha registrato oltre 60.000 accessi tra operatori del settore, media e studenti di istituti agrari a cui è stato possibile trasferire utili informazioni per incrementare la conoscenza del sistema delle denominazioni di origine e delle indicazioni geografiche.

Dei 100.000 mq del parco “Fabbrica” ne occupa 330, proprio all’ingresso del grande complesso, vestita interamente di rosa e dalle grandi vetrate che consentono ai visitatori di assistere all’insacco, alla legatura, alla cottura e docciatura della Mortadella. Due piani, uno dedicato alla vendita e alla produzione e uno dedicato alla sommini-

CAMERA DI COMMERCIO DI PARMA

Sede delle Commissioni “tagli di carne suina” e “grasso e strutto”

è avvenuto alle ore 16 di mercoledì 15 novembre alla presenza del Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni. Alle 16.30 le porte della grande struttura si sono ufficialmente aperte e Fabbrica è stata invasa da visitatori curiosi e

alle vetrate ad assistere alla legatura della Mortadella, ma sono rimasti incantati anche ad osservare i forni e le docce, dove mortadelle più e meno grandi cuocevano o raffreddavano. Arrivati al piano superiore, il Mortadella

La Borsa Merci di Parma è stata istituita dalla Camera di Commercio nel 1967. Prima di spostarsi nell’attuale sede presso Fiere di Parma, dove sono ospitate anche le CUN, ha operato all’interno della stessa Camera di Commercio. È aperta il venerdì, dalle 9 alle 15.30. Nel corso delle contrattazioni sono rilevati i prezzi di undici tipologie di prodotti agroalimentari: salumi, carni fresche suine, suini, carni grassine, derivati del pomodoro, foraggi, granaglie farine e sottoprodotti, zangolato, siero di latte, formaggio e uve. Numero e qualità dei prodotti rilevati ben rappresentano l’importanza della piazza di Parma legata alla straordinaria vocazione agroalimentare del suo territorio. I listini settimanali dei prezzi rilevati sono pubblicati sul sito Internet www.borsamerci.pr.it. Presidente delle Commissioni Prezzi della Borsa Merci è il Segretario Generale della Camera di Commercio o un suo delegato. L’Ufficio Borsa Merci si trova nella sede della Camera di Commercio di Via Verdi, nel centro storico di Parma.

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L’Industria delle Carni e dei Salumi

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Le Commissioni Uniche Nazionali La “Commissione Unica Nazionale dei tagli di carne suina” e la “Commissione Unica Nazionale grasso e strutto” si riuniscono settimanalmente a Parma. Le Commissioni Uniche Nazionali (CUN) nascono in attuazione del Protocollo d’intesa sottoscritto il 5 dicembre 2007 dal tavolo tecnico della filiera suinicola. Le due CUN operano il venerdì mattina parallelamente alle attività della Borsa Merci; il loro compito è di prendere atto di una panoramica del mercato dei tagli di carne suina e di grasso e strutto, fissandone i relativi prezzi per la settimana successiva. L’attività di segreteria è svolta da Borsa Merci Telematica Italiana, su incarico del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali.

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Le massagiatrici TUMBLERS L’alta affidabilità delle TUMBLERS MENOZZI e le loro ottime prestazioni sia nel massaggio breve che in quello lento, e la loro ottima resa sia con per prodotti siringati che con carni trattate a sale secco, hanno fatto si che queste massaggiatrici vengano impiegate nei più diversi settori della produzioni di carni e alimenti in genere. Questo ha permesso di migliorare ulteriormente il sistema di utilizzo, rendendo possibile l’integrazione delle Tumblers stesse con un nuovo sollevatore-ribaltatore per il carico di più massaggiatrici posizionate in linea, atto a sollevare contenitori di grandi dimensioni, fino a 1000 kg. Contemporaneamente a questo è ora possibile equipaggiare le massaggiatrici con un program-

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Anche il Presidente di FICO Oscar Farinetti ha visitato Fabbrica rimanendo piacevolmente colpito dall’ambizioso progetto che il Consorzio è riuscito a realizzare e con entusiasmo sta portando avanti. Fabbrica è aperta tutti giorni dalle 10.00 alle 24.00! Sul sito www.mortadellabologna. com/fabbrica è possibile vedere tutti gli approfondimenti, consultare il menu e la lista degli eventi.

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ma di scarico automatico, impostabile a seconda delle esigenze del cliente. Ciò permette uno scarico controllato del prodotto, su nastro trasportatore o buffer, che non richiede la presenza costante dell’operatore. Oltre ai soliti optionals, quale controllo termico, vuoto continuo o pulsato etc. queste massaggiatrici offrono il carico automatico di salamoia, che consente di aggiungere la quantità certa di salamoia durante la fase di massaggio, in modo semplice e preciso gestito dal programma. Tutte queste novità si aggiungono alla gamma standard di TUMBLERS e ai sistemi di carico MENOZZI, adatti a diversi tipi di clientela, dal piccolo laboratorio alla grande industria.

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Bar, è stato possibile assaggiare alcuni piatti pensati dallo chef Dario Guidi dell’Osteria Magenes di Barate di Gaggiano. Tra i piatti spicca particolarmente il Mortadella Sushi, da gustare in diversi abbinamenti, col baccalà, la zucca, la patata viola e la burrata.

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“Quest’anno la nostra riflesè stata dedicata ad un tema di grande attualità nello scenario dei consumi moderni. Ci siamo soffermati, infatti, sulle molteplici declinazioni della “casa” e dello “smart living“: dalla domotica all’Internet of Things, dalle nuove frontiere del food al benessere degli ambienti domestici, e ancora design, sicurezza, efficienza energetica e molto altro in un format innovativo, come sempre impreziosito da storytelling, performance creative e video emozionali delle nostre case” ha dichiarato Massimiliano Dona, Presidente UNC.

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"Parlare di “smart home” significa soffermarsi sugli aspetti pratici, estetici e sociologici di questa evoluzione, ma il tema è centrale per i consumatori perché coinvolge l’efficientamento del nostro vivere domestico: dal contenimento degli sprechi alimentari (che, com’è noto, trovano proprio nella casa un ambiente privilegiato), all’efficienza energetica, ambito nel quale la possibilità di controllare i consumi per capire quanto questi siano incisi dai nostri comportamenti avrà alla lunga anche una ricaduta educativa per far capire a tutti noi come si può gestire al meglio il nostro

contratto con il fornitore di energia. D’altro canto, questo crescendo di servizi per la persona deve essere accompagnato da una crescita di consapevolezza: per questo, come Unione Nazionale Consumatori, auspichiamo non solo una rinnovata attenzione ai nostri dati personali, registrati ormai da una innumerevole serie di oggetti connessi, ma un vero e proprio processo di crescita culturale che metta al centro la cybersecurity domestica, a protezione non solo della nostra sicurezza, ma anche del bilancio familiare che può essere inciso dai costi (energetici e di connessione) richiesti da queste apparecchiature" ha dichiarato Massimiliano Dona.

lezza sulla “cybersecurity domestica”, a protezione non solo della nostra sicurezza (personale e finanziaria), ma anche dei molti dati registrati da tutte queste apparecchiature. Il PREMIO “Vincenzo Dona, voce dei consumatori” per le personalità è stato conferito a: Associazione Peter Pan Onlus “Per il quotidiano impegno nel regalare un sorriso a bambini e adolescenti affetti da malattie onco-ematologiche e per il lavoro di dare ospitalità alle loro famiglie, ricordando che la casa è prima di tutto accoglienza, condivisione e socializzazione”.

Home Smart Home diventa simbolo delle nuove esigenze dei moderni consumatori. A queste risponde l’innovazione che prende le forme dell’Internet delle cose (IOT), nuova frontiera che consente oggi di connettere gli oggetti online e quindi elettrodomestici, illuminazione, riscaldamento che oggi possiamo comandare a distanza. D’altro canto, questo crescendo di servizi per la persona deve essere accompagnato da una crescita di consapevo-

giovani generazioni come professionisti dell’accoglienza e per la passione nel favorire la crescita di consapevolezza dei giovani consumatori”. Vincitori Premio Giornalistico “Home!”, ha ritirato il premio la giornalista Claudia Saracco “Per aver avvicinato i consumatori alle tematiche della “casa” coniugando le più moderne tendenze dell’abitare moderno con una linea editoriale ispirata al rispetto per l’ambiente e con una specifica attenzione alla crescita della consapevolezza “abitativa” dei lettori.”

Istituto Professionale Servizi Enogastronomia e Ospitalità Alberghiera Vincenzo Gioberti di Roma “Per l’impegno nella formazione delle

Un produttore di carne ha bisogno di confezioni resistenti per proteggere i propri prodotti ma sempre più innovative per una migliore produttività. L’industria delle

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Ci congratuliamo con Giuseppe Ruocco per il prestigioso incarico, che rappresenta il meritato riconoscimento alla professionalità, all’impegno e alla competenza dimostrata negli anni al servizio del Ministero.

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Giuseppe Ruocco, già Direttore Generale per l’igiene e sicurezza degli alimenti e la nutrizione, dallo scorso mese di novembre è Segretario Generale del Ministero della Salute. Giuseppe Ruocco, operando alle dirette dipendenze del Ministro Beatrice Lorenzin, assicurerà il coordinamento dell’azione amministrativa, provvederà all’istruttoria per l’elaborazione degli indirizzi e dei programmi di competenza del Ministro, coordinerà gli uffici e le attività del Ministero, vigilando sulla loro efficienza.

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