ALFABETI consueti, inconsueti e delle fiabe

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ALFABETI

consueti, inconsueti e delle fiabe

Verona, 15 settembre - 1 ottobre 2016 Biblioteca Civica (Protomoteca), via Cappello 43 Libri sull’alfabeto, illustrazioni, miniature dalla Jugendbibliothek di Monaco, dalle Biblioteche 1 di Roma e dalla Biblioteca Civica di Verona


ALFABETI consueti, inconsueti e delle fiabe Mostra realizzata in occasione di Tocatì Festival Internazionale dei Giochi in Strada 15 settembre - 1 ottobre 2016, Protomoteca della Biblioteca Civica di Verona Enti promotori: Associazione Giochi Antichi, Biblioteca Civica di Verona, Goethe-Zentrum Verona Materiali provenienti da: Internationale Jugendbibliotek di Monaco - Mostra “Letterally different. Unusual alphabet books from around the world”, Biblioteche di Roma - Mostra “Alfabeto delle fiabe”, Biblioteca Civica di Verona - Selezione di antichi corali Con il contributo di: Fondazione San Zeno Mostra e catalogo a cura di: Monica Monachesi Coordinamento generale: Lorenza Pizzinelli Progetto espositivo e allestimento: Cristina Rizzo Progetto grafico: Alberto Ghillani Segreteria organizzativa: Segreteria Associazione Giochi Antichi Biblioteca Civica Ragazzi - Verona Comunicazione: Area comunicazione Festival Tocatì Biblioteca Civica Ragazzi - Verona Ufficio stampa: Spaini & Partners

Crediti Mostra “Letterally different. Unusual alphabet books from around the world” © 2013 Internationale Jugendbibliothek Selection, texts, and editing: Claudia Söffner, Jochen Weber Libro “Alfabeto delle fiabe” Per il testo: © 2011, Bruno Tognolini Per le illustrazioni: © 2011, Antonella Abbatiello Per l’edizione: © 2011, Topipittori Libro e Mostra “Alfabeto delle fiabe” Biblioteche di Roma Progetto a cura di Anna Maria Di Giovanni, Maria Cristina Paterlini Alfabeti miniati Fondo antichi e rari - Biblioteca Civica di Verona Selezione a cura di Agostino Contò

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LETTERALMENTE DIFFERENTI

ALFABETO DELLE FIABE

ALFABETI MINIATI

Internationale Jugendbibliothek

Biblioteche di Roma

Biblioteca Civica di Verona

Traduzioni: Laura Coccolo, Chiara Grimm, Raffaella Peloso Ricerca bibliografica edizioni italiane: Biblioteca Civica Ragazzi - Verona Gioco dell’oca con l’Alfabeto delle fiabe: Animazione a cura del Circolo dei lettori di Verona

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INDICE

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ALFABETI consueti, inconsueti e delle fiabe ............................................

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LETTERALMENTE DIFFERENTI Libri insoliti sull’alfabeto da tutto il mondo ..........................

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A = APE I classici .....................................................................

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A-B-ZEBRA Giochi con lettere e parole ...............................

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ABC3D Libri sull’alfabeto come oggetti d’arte ..................

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Tre biblioteche che mettono insieme porzioni importanti del loro operato e delle loro memorie non può essere considerato casuale. All’interno di questo festival, questa mostra così composita e ricca fornisce la dimostrazione del saldo rapporto che si vuole mantenere tra la conservazione della memoria storica e la sua valorizzazione. Le tradizioni, rivitalizzate dal vissuto concreto, poggiano salde radici nella comunicazione orale e scritta. Gli alfabeti “giocano” perciò un ruolo centrale nel tramandare al meglio ciò che in passato è stato oggetto di studio ma anche di vita di popolo.

ALFABETO DELLE FIABE

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La vocazione dell’Amministrazione comunale di Verona di apertura alle collaborazioni e alle relazioni “extra” territoriali ben si concilia con lo spirito Internazionale del Festival dei Giochi in Strada – Tocatì. Piena e calorosa accoglienza quindi ai legami che l’Associazione Giochi Antichi ha proposto già dall’edizione 2015 con la Internationale Jugendbibliothek di Monaco di Baviera e che quest’anno si arricchisce del contributo di un’altra importantissima istituzione pubblica culturale: le Biblioteche di Roma.

Il libro A Anello, B Bambino, C Castello... .........................................

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La mostra Un grande alfabetiere e un itinerario poetico tra i personaggi, i luoghi e i simboli della fiaba popolare ....

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Le illustrazioni L’evoluzione di un’illustratrice: il percorso di curiosità, sperimentazione e cambiamento di Antonella Abbatiello ....

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La mostra – frutto di tre contributi diversi ma affini – espone approcci diversi alle lettere, ciascuna traendo riferimenti da tematiche apparentemente lontane ma tutte producendo uno stimolo alla curiosità e all’approfondimento. Accanto al gioco e allo svago ecco un modo per veicolare un segnale che dice di andare in profondità, di non stare solo a guardare, che sotto sotto c’è tanto da scoprire... non perdetevi questa mostra: sono esposti dei tesori che meritano di essere visti!

ALFABETI MINIATI .................................................................

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Antonia Pavesi Consigliere incaricato alla Cultura del Comune di Verona

BIBLIOGRAFIA Letteralmente differenti ..........................................................

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L’atto del leggere è divenuto una consuetudine talmente frequente ed efficiente da farci sfuggire la sua complessa origine e formazione. Basta una semplice riflessione però, per cogliere che il processo della lettura è basato sul riconoscimento di un simbolo: il carattere alfabetico variamente composto. Dal simbolo al concetto e all’idea il passo è breve. La mostra esposta in Biblioteca Civica per il Tocatì 2016 vuole proprio svelare quell’abitudine all’uso dell’alfabeto che ci ha fatto dimenticare quanto di grafico (e dunque di estetico) è contenuto nella simbologia scrittoria. Una mostra sugli alfabeti ci riporta alla dimensione originaria di un disegno specialissimo: il primo, e forse più grande, strumento evoluto per la comunicazione scritta. È sufficiente una sequenza di poche lettere vergate in alcuni alfabeti per esplicitare quanto il disegno – e dunque la fantasia – ha animato i primi cultori del tratto. Nell’antichità occidentale è stata sviluppata spesso in ambito religioso, luogo ove era possibile indulgere all’arte come forma di comunicazione che avvicina al divino. Anche nell’Asia orientale (e il riferimento diretto va alla Cina, paese ospite di questa edizione del Tocatì) la calligrafia è considerata un’arte importante, la più raffinata forma di pittura.

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L’Istituto di Cultura Italo-Tedesca/Goethe-Zentrum Verona è lieto di collaborare con la Biblioteca Civica di Verona e l’Associazione Giochi Antichi alla realizzazione della mostra ALFABETI consueti, inconsueti e delle fiabe.

L’alfabeto è il tesoro dal quale si attinge per la creazione di tutte le nostre riflessioni trasformate in parola scritta. Ogni lingua ha il proprio alfabeto e da questa fonte nascono le ispirazioni e le opere di ogni civiltà. Non tutti i popoli hanno alfabeti codificati, coloro che ne posseggono uno, trovano all’interno della combinazione delle lettere la realizzazione del proprio pensiero. L’Istituto di Cultura Italo-Tedesca/Goethe-Zentrum Verona è orgoglioso di poter partecipare alla divulgazione di queste immaginazioni, da qualsiasi paese provengano e a qualsiasi cultura appartengano, contribuendo fattivamente alla realizzazione dell’evento. Ursula Swoboda Presidente Istituto di Cultura Italo-Tedesca/Goethe-Zentrum Verona

Tutto questo è offerto durante il mese del Tocatì. Il mese del ritorno a scuola per bambini e ragazzi. Ma anche il mese dove il tempo per il gioco è ancora tanto disponibile. Un misto perciò che induce ad unire due aspetti che non possono che stare insieme: studiare e giocare; leggere e disegnare. Leggerezza e profondità, come ci ha già detto il grande indimenticabile Italo Calvino. Alberto Raise Direttore Biblioteche Pubblica Lettura del Comune di Verona

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Tocatì è da sempre un crocevia per nuovi incontri e una situazione privilegiata per realizzare nuovi esperimenti, lo definiamo frequentemente un laboratorio a cielo aperto dove si possono mettere alla prova idee, attività, collaborazioni. Un festival come il nostro, che ha come punto focale i giochi tradizionali e il patrimonio culturale immateriale, è per vocazione votato alla creazione di ponti interculturali tra Paesi e culture diversi. Da sempre avvicina le persone alle più disparate tradizioni culturali, cercando di puntare l’obiettivo sulle somiglianze. Al cuore del festival ci sono i giocatori, che vengono a raccontare (non solo attraverso il gioco) il loro territorio. C’è quindi una dimensione di scambio e di narrazione che pervade l’intero progetto, che ci ha portato a puntare l’attenzione anche sul mondo dell’illustrazione, fatto d’immagini create per spiegare, ampliare o sostituire un testo. La prima mostra sul tema dell’illustrazione l’abbiamo realizzata nel 2014, scegliendo di portare a Palazzo Forti I sogni del serpente piumato di Fondazione Štěpán Zavřel di Sarmede, nell’anno in cui il Messico era ospite d’onore. Il successo e l’attenzione suscitata ci hanno confermato che la direzione era giusta e l’anno successivo, sempre con Fondazione Zavřel, abbiamo proposto Giulia Orecchia - giochi aria e luce. In quello stesso anno è stata esposta anche un’altra mostra, Giro del mondo in 70 mappe, della Internationale Jugenbibliothek, che è stato possibile allestire a Verona grazie alla partnership tra Biblioteca Civica di Verona, Goethe Zentrum Verona e Associazione Giochi Antichi. Una felice collaborazione, che quest’anno si è nuovamente riunita per produrre una nuova mostra, del tutto originale, creata apposta per Tocatì. Tra gli espositori si ritrova Internationale Jugendbibliothek, la più importante biblioteca per ragazzi del mondo, con la quale abbiamo verificato interessi convergenti nell’indagine sulle culture diverse e nella volontà di unire popoli diversi. E c’è anche una nuova importante presenza nazionale, Biblioteche di Roma, che ha conferito nella mostra mostra materiale che è stato esposto anche al Quirinale. Un parterre de rois, che, accompagnato da Fondazione Zavřel e con il concreto sostegno di Fondazione San Zeno, ci ha premesso di realizzare una mostra importante, dedicata a un tema universale come l’alfa-

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beto e trasversale al gioco (infinite le maniere di giocare con e intorno all’alfabeto!). È un segno che il festival è un terreno fecondo, dove le idee e le relazioni germinano e crescono creando relazioni e rapporti duraturi. Anche in altri ambiti Aga ha rinsaldato rapporti e aperto nuove strade: quest’anno abbiamo siglato un protocollo d’intesa con Simbdea (Società Italiana per la Museografia e i Beni Demo-Etno-Antropologici) che da molti anni collabora per Tocatì anche portando a Verona realtà museali di varie zone d’Italia. Ora l’obiettivo è giungere insieme a presentare la candidatura di Tocatì al registro delle buone pratiche UNESCO per il Patrimonio Culturale immateriale. Il progetto viene ufficializzato con una tavola rotonda alla quale intervengono rappresentanti di numerose importanti istituzioni. La direzione è dunque quella di aggiungere sempre nuovi amici interessati e proseguire il percorso, illuminando la strada verso cui ci si sta dirigendo insieme. La riflessione culturale, fatta di approfondimenti su temi diversi parte sempre dal tema del gioco, ma poi va lontano, e si articola in alfabeti, parole e ideogrammi (visto che quest’anno l’ospite d’onore sono quattro province della Cina), che ci riportano alle radici della nostra umanità. Come pure fanno le fiabe tradizionali, che in questa mostra hanno un ruolo significativo. Un ringraziamento particolare a Lorenza Pizzinelli, che negli anni ha sempre seguito le relazioni esterne del festival e dell’AGA aiutandoci ad ampliare l’orizzonte del nostro sguardo, e a Monica Monachesi, curatrice di Le immagini della fantasia per la Fondazione Zavřel di Sàrmede e di questa mostra creata per Tocatì. E adesso è ora di tuffarsi nell’alfabeto per cogliere fascino e misteri di un mondo di segni, veicolo di parole, pensieri e significati. Paolo Avigo - Presidente Associazione Giochi Antichi e non Antichi

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a cura di Monica Monachesi per Tocatì

Per esplorare il mondo dell’ABC, per giocare con lettere, parole, immagini. 80 libri dal mondo, poesie e illustrazioni sull’universo fiabesco, e lo splendore antico di miniature su pergamena. A come Anello, B come Bambino, C come Castello… La mostra è una straordinaria palestra per l’immaginazione: le lettere sono gli attrezzi usati da illustratori e autori di diversi Paesi per proporre fantastici esercizi. Giochi visivi a sorpresa, ironia grafica e concettuale, pagine per raggiungere zone culturali diverse, e per esplorare la profondità della fiaba attraverso illustrazione e poesia. Ci sono persino pagine di pergamena scritte e decorate a mano secoli fa straordinariamente vivaci e moderne, per leggere anche la musica e aggiungere il canto alla parola. Lettere, simboli e illustrazioni, un gioco antico, non vi pare? Ora tocca a voi giocare!

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In questo articolato racconto dedicato all’alfabeto, Tocatì – Festival Internazionale del Gioco in strada – dialoga con l’Internationale Jugendbibliothek di Monaco, le Biblioteche di Roma, e la Biblioteca di Verona. LETTERALMENTE DIFFERENTI Letteralmente differenti. Libri insoliti sull’alfabeto da tutto il mondo è una mostra itinerante a cura della Internationale Jugendbibliothek che presenta una rassegna di ben 80 libri per esplorare le invenzioni e i giochi attorno all’ABC pubblicate in vari Paesi. ALFABETO DELLE FIABE Uno degli 80 libri di Letteralmente differenti; è un libro edito da Topipittori, illustrato da Antonella Abbatiello, con 21 poesie di Bruno Tognolini dedicati a 21 simboli delle fiabe. Il libro nasce da un progetto delle Biblioteche di Roma attorno alle fiabe italiane di Italo Calvino. In mostra sono esposte tutte le illustrazioni originali di Antonella Abbatiello, sorprendenti icone del mondo fiabesco definite con sintesi magistrale. Un libro e una mostra per giocare persino al gioco dell’oca, con le fiabe! ALFABETI MINIATI Dalla Biblioteca di Verona tre grandi libri con tetragrammi di musica gregoriana, manoscritti miniati del XIII-XV sec. che contengono canti liturgici. Nelle pagine di pergamena tutto è scritto a mano: la musica, le parole del canto e tra le note spiccano le modernissime lettere decorate. Le grandi iniziali invece contengono vere e proprie illustrazioni che raccontano il cuore del canto, illuminando il suo contenuto.

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LETTERALMENTE DIFFERENTI Libri insoliti sull’alfabeto da tutto il mondo Una mostra itinerante dell’Internationale Jugendbibliothek di Monaco

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Nei secoli passati i libri sull’alfabeto venivano chiamati anche abbecedari o sillabari ed erano tradizionalmente utilizzati per avvicinare i bambini alla lettura e alla scrittura. Oggi invece la grande popolarità degli abbecedari testimonia che questa non è l’unica funzione che lettere e numeri possono avere. Autori e illustratori di tutto il mondo si lasciano continuamente ispirare per creare libri straordinari che mostrano un approccio giocoso con alfabeti e sistemi di segni e simboli.

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I creatori di questi libri giocano con lettere e parole, inventano poesie e rime, usano differenti tipi e caratteri, sperimentano con matite, gessetti, colori e altri materiali. L’alfabeto resta sempre la struttura di base in modo che questi libri possano essere un invitante ingresso nel mondo delle lettere per i bambini e un divertimento per gli adulti. Il libro emerge chiaramente come oggetto d’espressione artistica e la lingua come strumento creativo. Questa mostra è stata curata dall’Internazionale Jugendbibliothek (Biblioteca Internazionale per Ragazzi) di Monaco dove è stata esposta da ottobre 2012 a luglio 2013. È un’antologia di libri sull’alfabeto selezionati dal patrimonio della biblioteca che ha una collezione di circa 600.000 libri per bambini e ragazzi pubblicati in tutto il mondo e che comprende anche circa 500 abbecedari internazionali in numerose lingue. Gli 80 libri scelti per la mostra itinerante sono apparsi per la maggior parte tra il 1999 e il 2012 e sono suddivisi in tre sezioni:

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A = APE I classici Da Ape a Zebra, da Acrobata a Zeppelin: in questi libri, come negli abbecedari loro precursori storici, a ogni lettera si associano una o più parole che con essa cominciano. Molti libri hanno un tema particolare come la natura, le parti del corpo, oppure una parte del mondo: un Paese con i suoi usi e costumi. Gli animali sono un tema molto amato e costituiscono infatti il gruppo più nutrito di questa sezione. In alcuni casi le parole sono poste una vicino all’altra, dalla A alla Z, senza alcuna apparente connessione: l’alfabeto funge allora da cornice che tiene insieme concetti disparati.

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A differenza della maggior parte dei primi abbecedari il punto focale di questi libri non risiede nella parola o nel breve testo, ma nell’illustrazione che li accompagna. Ciò aggiunge una componente visuale ancora più forte al classico libro sull’alfabeto.

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A-B-ZEBRA Giochi con lettere e parole L’illustratrice e autrice tedesca Rotraut Susanne Berner nel suo ABC-Spielebuch (Libro-gioco sull’ABC) offre un’intera serie di istruzioni per giocare con l’alfabeto. Nel libro Van A tot Zet (dalla A alla Zeta), l’autore fiammingo Wally De Doncker fa in modo che la coraggiosa F possa parlare; lo svedese ABC a allt om D (ABC e tutto sulla D) spiega le forme delle lettere e la loro origine; e in The Alphazeds, dagli USA, le lettere salgono sul palcoscenico come attori di teatro e si sostengono a vicenda. Nei libri di questa sezione il punto focale è il testo. Tuttavia anche qui le illustrazioni giocano un ruolo importante. Arricchiscono ed evidenziano poesie, indovinelli, nonsense, rompicapo, rime, allitterazioni, onomatopee e altre forme di testo.

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Ancora una volta si utilizza la struttura dell’alfabeto dalla A alla Z (o da Alfa fino a Omega ecc.), ma non interessa illustrare una sola parola per lettera. In maniera creativa e piena di immaginazione si invertono lettere e sillabe, si accumulano, si combinano, si mettono in relazione tra loro – e il significato del testo a volte sembra scomparire completamente come nei libri nonsense. Il gioco con la lingua e con le lettere diventa il fine ultimo del libro. 57

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ABC3D Libri sull’alfabeto come oggetti d’arte In questi libri, creati con meticolosa attenzione al dettaglio, il testo spesso gioca un ruolo minore. L’elaborato design dell’alfabeto è l’obiettivo centrale, la lettera è un elemento artistico. In ogni pagina una nuova sorpresa attende l’osservatore. Come riesce l’artista a far saltare fuori dal libro una lettera tridimensionale? Quali sono gli elementi distinti che formano una certa lettera? Quale oggetto si nasconde dietro all’altra?

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I creatori di questi libri deliziano il lettore con libri a fisarmonica e pop up, con idee inusuali e invenzioni originali. Ai lettori si richiede frizzante immaginazione e creatività, li si invita a riconoscere l’Octopus (la piovra) in un gruppo di “O”, a scovare la sagoma di una lettera in una fotografia piena di oggetti quotidiani, oppure a creare lettere con il proprio corpo. Che si tratti di un libro sull’alfabeto nel senso classico, o di un libro di giochi con lettere e parole, o di un libro sull’alfabeto inteso come oggetto d’arte, tutti i libri della mostra risvegliano la curiosità sulla propria lingua, sollecitano l’interesse verso scritture e segni stranieri, e invitano i lettori a indovinare, scoprire, leggere, scrivere e giocare con le lettere. Buon divertimento!

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ALFABETO DELLE FIABE Il libro* A Anello, B Bambino, C Castello... di Bruno Tognolini

Di fronte ai compiti che appaiono infiniti, gli umani operosi hanno un loro sistema geniale: partire dall’inizio. In quell’impresa immensa che è imparare a leggere e scrivere, per esempio, ecco apparire sui muri delle classi i Cartelloni dell’Alfabetiere: A Albero, B Barca, C Casa... Anche la fiaba è un regno sconfinato, nel tempo, nello spazio, nei tanti libri e studi che ne parlano. Quindi anche lì, nel farne un altro libro, la cosa migliore era partire dall’inizio: A Anello, B Bambino, C Castello... L’inizio, nelle fiabe, è facile da trovare: è nel tempo del “C’era una volta”, cioè nel regno del Sempremai. Vuol dire che quando sono finite, ricominciano: nessuno le può mai fermare. [...] Nemmeno la Zeta riesce a finirle. Alla fine del nostro Alfabeto abbiamo messo la Zucca: solo dopo ci siamo accorti che è un cerchio anche lei, come l’Anello della A, e riporta all’inizio. E allora via, nel gioco dell’Oca di Fiaba, da “C’era una volta” a “Felici e contenti”, e poi daccapo. Perché la fiaba più profonda è proprio quella: ricominciare sempre. Per fare meglio. E non si può ricominciare la narrazione che dalle fiabe, la cultura che dall’ABC, e la vita che dai bambini.

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Il libro edito da Topipittori con le poesie di Bruno Tognolini e le illustrazioni di Antonella Abbatiello, rappresenta l’ultima tappa di un importante percorso formativo sulle fiabe curato dalle Biblioteche di Roma (www.Bibliotu.it) e intrapreso da insegnanti e educatrici nell’ambito del progetto romano di aggiornamento Leggere che Piacere, legato al progetto nazionale Nati per leggere, che riporta la pratica della lettura fra gli obiettivi educativi della scuola dell’infanzia.

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ALFABETO DELLE FIABE La mostra Un grande alfabetiere e un itinerario poetico tra i personaggi, i luoghi e i simboli della fiaba popolare

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di Anna Maria Di Giovanni - Biblioteche di Roma

La mostra Alfabeto delle fiabe, presenta su grandi pannelli le pagine del libro Alfabeto delle fiabe edito da Topipittori, con i testi di un poeta amatissimo, Bruno Tognolini e illustrati da una delle migliori illustratrici italiane, Antonella Abbatiello. I pannelli riproducono, pagina dopo pagina, il gioco di rimandi tra lettere, parole e colori: un grande alfabetiere costruito con i personaggi, i luoghi e i simboli delle fiabe di magia. Anelli, castelli e poi draghi, orchi, fuochi, giganti, streghe, incantesimi in un susseguirsi di forme, rime: un invito per tutti i bambini a oltrepassare la dimensione del libro per giocare, ascoltare, guardare, percorrere, riflettere, con le mamme e/o i papà, con le maestre e i compagni, con gli amici. Un percorso visivo e poetico di grande intensità, ricchezza e spessore, particolarmente favorevole alle attività ludico didattiche dedicate alla lettura e al gioco, alla fiaba e alle narrazioni, alla parola e all’immagine. La mostra, curata e realizzata dalle Biblioteche di Roma, ha visto la sua prima presentazione nel 2012 in Campidoglio con l’iniziativa Alfabeto delle Fiabe ai Musei Capitolini. La mostra è stata poi esposta in diverse città italiane nonché presso la Camera dei Deputati a Montecitorio nell’ambito IV edizione dell’iniziativa Giornata del libro Politico.

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Bambino Bosco di fiaba, mondo diverso Fammi trovare il bambino che ho perso Valle lontana, regno incantato Cerco il bambino che ho abbandonato Rete di rovi, rami più verdi Prima lo trovi ma poi lo riperdi La fiaba è antica, la strada è nuova Tanta fatica ma è lui che ti trova Dagli la mano, non perderlo più Ora il bambino sei tu

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ALFABETO DELLE FIABE Le illustrazioni L’evoluzione di un’illustratrice: il percorso di curiosità, sperimentazione e cambiamento di Antonella Abbatiello di Monica Monachesi

Le illustrazioni di Antonella Abbatiello per Alfabeto delle fiabe sono semplici forme colorate su fondo bianco ritagliate con le forbici. Sono forme meravigliose, sapientemente trovate nel foglio e portano in sé, mostrandola chiaramente, tutta la ricchezza della fiaba. Sono come formule magiche, pronunciate in un luogo senza tempo. Sono perfette e funzionano sempre! Poche parole per un effetto strabiliante, poche parole per un bosco, un labirinto, l’orco, la morte, poche parole per accompagnare il cammino dell’eroe. Ma come si fa a raggiungere questa capacità di sintesi, come si arriva al coraggio di affidarsi unicamente al disegno con le forbici?

1. Copia da La fortuna di Giovanni Bellini. Negli anni dell’Accademia, dal 1978 al 1981, mi piaceva copiare quadri antichi. Ero un’ottima falsaria (legale), ne ho dipinti molti e guadagnavo bene. Copiare mi serviva per capire e per imparare.

2. Il rametto dell’albero del sole, E/O, 1985; Icaro, animazione, 1987 Le mie prime tavole compiute, in bianco e nero, si ispiravano alle illustrazioni ottocentesche di Arthur Rackham e ai quadri simbolisti di Odilon Redon. Il colore mi attraeva e spaventava. Ero assolutamente incapace di usarlo, soprattutto il rosso.

3. Sei mio amico tu, La coccinella, 1992. Nel 1983, ho conosciuto un grande maestro del colore, Lele Luzzati. Per realizzare i suoi film d’animazione ho copiato centinaia di volte le sue figure coloratissime. Sono rimasta nel suo studio per otto anni, alla fine non avevo più paura del rosso. Nel 1991, ho usato finalmente il colore vivo anche per le mie tavole. Segno e colore erano sicuri, ma molto controllati e i personaggi erano esclusivamente animali.

Antonella Abbatiello racconta il suo cammino sul Blog di Topipittori in: Autoritratti/1. Lavoro come un giardiniere e comincia da una frase di Joan Mirò: Considero il mio atelier come un orto. Laggiù ci sono dei carciofi. Qui delle patate. Bisogna tagliare le foglie affinché crescano i frutti. Venuta l’ora, bisogna potare. Io lavoro come un giardiniere o come un vignaiolo. Le cose maturano lentamente. Il mio vocabolario di forme, ad esempio, non l’ho scoperto in un sol colpo. Si è formato quasi mio malgrado. Le cose seguono il loro corso naturale. Crescono, maturano. Bisogna fare innesti. Bisogna irrigare, come si fa per l’insalata.

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4. Libri per tutto l’anno, calendario, 1997. Nel 1991, è nata Elena; nel 1993, Guido. Hanno modificato, complicato e migliorato profondamente la mia vita e il mio lavoro. E anche i miei colori.

5. La pappa dolce, Fabbri, 2000. Nel 2000, per la prima volta la figura umana era protagonista del libro,

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6. La terra delle cose buone, Giunti, 2000. e anche il paesaggio.

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7. L’oggetto misterioso, Fatatrac, 2000. Nello stesso periodo, ho pubblicato un libro con illustrazioni dal tratto decisamente più libero e spontaneo.

8. La fiera delle cose buone, Giunti, 2001. Ho continuato a sperimentare con entusiasmo in questa direzione.

9. Pinocchio divorato, L’altra metà di Pinocchio, mostra, 2003. Ogni tanto, il nero si imponeva drammaticamente.

10. Ninna nanna ninna mamma, Fatatrac, 2005. Riuscivo a usare colori vivi con facilità, anche se chiusi all’interno di un robusto segno nero.

11. L’albero del mondo, Panini, 2007. Nel 2007, ho finalmente liberato il colore dal contorno nero.

12. Maremè, Fatatrac, 2008. Nel 2008, il colore è diventato gesto, più ampio e sicuro.

13. Le poesie di Toti Scialoja, mostra, 2008. Nel 2009, colore e gesto sono la stessa cosa.

14. Farfalla, Fatatrac, 2010. Ogni tanto, il rosso si imponeva drammaticamente.

15. Buongiorno sole, Emme Edizioni, 2011. Nel 2011, ho eliminato i pennelli, tagliando direttamente nel colore. Con le forbici ritagliavo le figure, facendole uscire velocemente da semplici fogli colorati.

16. Alfabeto delle fiabe, Topipittori, 2012 Nel 2012, ho ridotto la gamma dei colori, solo cinque fondamentali: rosso, blu, giallo, verde, nero. Su fondo bianco.

Nel prossimo libro, in corso di pubblicazione, ci sono ancora figure ritagliate di cinque colori, ma le pagine più intense ed espressive sono certamente quelle bianche.

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ALFABETI MINIATI di Agostino Contò - Biblioteca Civica di Verona

I libri liturgici delle raccolte della Biblioteca, tutti provenienti da monasteri cittadini, sono importanti testimoni di storia della Chiesa veronese ma anche documenti della decorazione libraria realizzata negli scriptoria. Le loro grandi dimensioni erano dovute all’uso collettivo che ne facevano i membri del coro – da cui impropriamente deriva la definizione “libri corali”, ma correttamente si definiscono Graduali. Gli amanuensi trascrivevano le parole del canto gregoriano in caratteri gotici librari di grande formato, trascrivevano anche i testi musicali utilizzando la traccia del tetragramma (il rigo musicale a quattro linee) e la notazione quadrata (i simboli delle note costituiti da quadrati di identiche dimensioni), al loro lavoro si aggiungeva quello dei miniatori che si occupavano di decorazioni e immagini. Ai miniatori “di penna” toccava il compito di realizzare iniziali decorate a filigrana, spesso in due colori di inchiostro, a volte arricchite da figurazioni ispirate a elementi vegetali o animali. Ai miniatori in senso stretto, spettavano le parti decorative di maggiore impegno: le grandi iniziali all’inizio del codice con figurazioni complesse e colorate – spesso con utilizzo di foglia oro – per evidenziare l’inizio di sezioni di particolare importanza.

Biblioteca Civica, ms. 738 Graduale con le parti cantate della messa, a partire dalla prima domenica di Avvento. Le parole del canto gregoriano sono trascritte in caratteri gotici librari di grande formato, per i testi musicali si utilizza la traccia del tetragramma, il rigo musicale a quattro linee, i

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simboli delle note sono costituiti da quadrati di identiche dimensioni (notazione quadrata). Il “Maestro dell’antifonatio Q”, all’inizio del Quattrocento, decora l’intera pagina con vignette, fregi, simboli e fa il proprio autoritratto in alto, al centro.

E mentre la storia di alcuni di questi operatori è nota e studiata (come quella di Felice Feliciano, Francesco di Bettino o del “Maestro dell’antifonario Q”), perché il loro intervento è assimilabile a quelli di grandi pittori del tempo, la storia di altri operatori minori è tutta da studiare, anche se alcune caratteristiche formali permettono di riconoscerne particolarità e curiose “deviazioni”: è il caso, per esempio, di quelli che ci piace indicare come il “maestro dei draghetti” o l’altro “maestro delle faccine”, che lasciarono una sorta di firma, una personalizzazione divertita nel corso di quello che doveva essere un lungo e noioso lavoro di compilazione.

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Biblioteca Civica di Verona, ms. 744 Graduale con le parti cantate della messa, dalla Pasqua all’ultima domenica dopo Pentecoste. Databile intorno alla prima metà del secolo XIII, notevole per alcune grandi miniature fi-

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gurate; quella sulla lettera “R” (Resurrexit) rappresenta le tre Marie davanti al sepolcro, dove incontrano l’angelo che dà l’annuncio della resurrezione del Cristo.

Biblioteca Civica di Verona, ms. 740 Graduale con le parti cantate della messa, dalla festa della SS. Trinità all’Avvento. Iniziali con decorazioni “di penna” e iniziali miniate, caratterizzate dalla rappresentazione di

animali fantastici, tra i quali vi sono anche dei draghi.

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BIBLIOGRAFIA SULL’ALFABETO Letteralmente differenti

17 Albert Lemant ABC de la trouille! L’Atelier du poisson soluble, 2011 Francese

a cura di Internationale Jugendbibliothek di Monaco A = APE I classici 1 Abc. Illustrazioni, lettere, caratteri, punti, virgole, filastrocche e parole in libertà Stoppani, 2000 Italiano 2 ABC touch and see Karadi Tales, 2007 Inglese 3 Bronwyn Bancroft An Australian abc of animals Little Hare, 2004 Inglese 4 Henriette Boerendans Aap Beer Cheeta Nieuw Amsterdam, 2009 Olandese 5 Selçuk Demirel Alfabe Yapı Kredi Yayınları, 2010 Turco 6 Gerald Espinoza Abcirco Camelia Ed., 2010 Spagnolo 7 Paulo Daniel Farah, Alê Abreu ABC do mundo árabe SM, 2006 Portoghese 8 Piet Grobler Het vogeltjes ABC Lemniscaat, 2005 Olandese

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9 Thomas Halling, Kenneth Andersson ABC och hör! Alfabeta, 2006 Svedese 10 Mitsuhiko Imamori Mushi no AIUEO. Kirie to kotoba Dōshinsha, 2006 Giapponese 11 Edmund Jacoby, Eric Carle Eric Carles Tier-ABC Gerstenberg, 1999 Tedesco 12 Martin Jarrie M comme ... l‘Édune, 2008 Francese 13 Marthe Jocelyn, Tom Slaughter ABC x 3 Tundra Books, 2005 Inglese, Francese, Spagnolo

18 José Jorge Letria, Tiago Albuquerque O alfabeto da natureza Oficina do Livro, 2011 Portoghese 19 Catherine Louis, Bo Shi Il mio abbecedario cinese L’ippocampo, 2007 (ed. or. Mon imagier chinois, Picquier, 2004) Italiano 20 Jean-François Martin, Christophe Merlin Y comme…, Z comme … L’Édune, 2008 Francese 21 Karl Philipp Moritz,Wolf Erlbruch Neues ABC-Buch Kunstmann, 2000 Tedesco 22 Sanchia Oppenheimer, Imogen Clare Lucy goes to market. A magical alphabet Macmillan Children’s Books, 2009 Inglese

14 Marina Kahn, Apo Fousek ABC dos povos indígenas no Brasil SM, 2011 Portoghese

23 Sébastien G. Orsini Dans le mystère des animaux sauvages. Abécédaire en linogravure Actes Sud Junior, 2011 Francese

15 Tenko Kotoha, Yasushi Tsukamoto Aiueo takuhaibin Kumon Shuppan, 2011 Giapponese

24 Francisca Palacios, Alejandra Oviedo Animaletras Amanuta, 2008 Spagnolo

16 Katharina Lausche T wie Tukan. ABC mit großen und kleinen Tieren Aufbau-Verlag, 2000 Tedesco

25 Dīnā Śarrārat, Māyā Tawīl Alif bā alif bā Yūkī Bars, 2004 Arabo

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26 ABC de las artesanías Tecolote, 2010 Spagnolo 27 Jana Wilsky ABC Berlin-Verlag, 2011 Tedesco 28 Linda Wolfsgruber Das Nacht-ABC Sauerländer, 2006 Tedesco 29 Woop Studios A zeal of zebras. An alphabet of collective nouns Chronicle Books, 2011 Inglese 30 Christopher Wormell An alphabet of animals Collins, 1990 Inglese A-B-ZEBRA Giochi con lettere e parole 31 Rotraut Susanne Berner Das ABC-Spielebuch Jacoby & Stuart, 2010 Tedesco 32 Nadia Budde Trauriger Tiger toastet Tomaten. Ein ABC Hammer, 2006 Tedesco 33 Gwénola Carrère ABC cercasi ... Topipittori, 2008 Italiano 34 David Chericián, Laura Stagno ABC Playco, 2001 Spagnolo

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Y 35 Sŭng-ho Ch’oe, Cho˘ng-ju Yun Ch’oe Sŭng-ho siin ŭi marnori tongsijip Piryongso, 2005 Coreano

44 Radek Malý, Anna Neborovà Kam až smí smích Meander, 2009 Ceco

53 Willy Puchner ABC der fabelhaften Prinzessinnen NordSüd-Verlag, 2013 Tedesco

36 Wally De Doncker, Jurgen Walschot Van a tot zet Davidsfonds / Infodok, 2010 Olandese

45 Radek Malý, Mark.ta Šimková, Petr Šmalec Šmalcova ABECEDA Baobab, 2005 Ceco

54 Tom Schamp L’ABC de Tom Hugo & Cie, 2010 Francese

37 Tiny DiTerlooney G is for one gzonk! An alpha-number-bet book Simon and Schuster Books, 2006 Inglese

46 Zsolt Miklya, Krisztina Nagy ABC lakópark Egmont, 2011 Ungherese

55 Martin Schmitz-Kuhl, Anke Kuhl Alle Kinder. Ein ABC der Schadenfreude Klett Kinderbuch, 2011 Tedesco

38 Galina Djadina, Aleksandr Bichter Knižka v tel‘njaške. Morskaja azbuka Grif, 2010 Russo

47 Erik Trigger Olesen, Lilian Brøgger Rimfiskeremser. Fiskenes ABC Alma, 2004 Danese

56 Esther Spinner, Anna Luchs Die Amsel heißt Selma. Tier-Anagramme von A bis Z Bajazzo-Verlag, 2000 Tedesco

39 Shirley Glaser, Milton Glaser The alphazeds Hyperion, 2003 Inglese

48 Antōnēs Papatheodulu, Myrtō Delēboria Christugenniatiko Alphabētari Papadopulos, 2010 Greco

40 Nikolaus Heidelbach Che cosa fanno i bambini Donzelli, 2011 (ed. or. Was machen die Jungs?, Belz & Gelberg, 1999) Italiano

49 Zuhra Parīruh Bāzī bā āwā, bāzī bā alifbā Kānūn-i Parwariš-i Fikrī-i Kūdakān wa Nauğawānān, 2008 Persiano

41 Michail D. Jasnov, David Plaksin Ėrdel’ter’er i bukva “R”. Azbuka dlja vsech Detgiz, 2011 Russo 42 James Krüss, Sabine Wilharm Von Anfang bis Zebra. ABC-Gedichte Carlsen, 2011 Tedesco 43 Ted van Lieshout, Sieb Posthuma Van Ansjovis tot Zwijntje Leopold, 2006 Olandese

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50 Tone Pavček, Damijan Stepančič Ana in Bučko. Abecerimarija Miš, 2009 Sloveno 51 Renaud Perrin Mècamots Magnier, 2009 Francese 52 Isabel Pin A-B-Zebra. Der Doppelwörter-Spaß Boje, 2012 Tedesco

57 Małgorzata Strzałkowska, Anita Andrzejewska, Andrzej Pilichowski-Ragno Alfabet z obrazkami Nowa Era, 2005 Polacco 58 Bruno Tognolini, Antonella Abbatiello Alfabeto delle fiabe Topipittori, 2011 Italiano 59 Nina Ulmaja ABC å allt om D. Människans viktigaste uppfinning Bonnier Carlsen, 2012 Svedese

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ABC3D Libri sull’alfabeto come oggetti d’arte 60 Thomas Baas Plouf! Un abécédaire aquatique Seuil jeunesse, 2011 Francese 61 Marion Bataille ABC3D Corraini, 2008 (ed. or. Albin Michel, 2010) Italiano

62 Roberto Beretta, Andreu Llorens The quick brown fox jumps over a lazy dog Corraini, 2008 Inglese, Italiano 63 Anne Bertier Construis-moi une lettre MeMo, 2004 Francese 64 Iwona Chmielewska Saenggak hanŭn ABC / Thinking ABC Nonjang, 2006 Inglese, Coreano 65 Pascale Estellon Abécédaire Éd. des Grandes personnes, 2011 Francese 66 Max Estes Alfabetfesten Cappelen Damm, 2011 Norvegese 67 Anne Guéry, Olivier Dussutour ABC d’arte: lettere nascoste nei quadri Franco Cosimo Panini, 2011 (ed. or. Alphab’art, Palette, 2008) Italiano

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68 Mike Haines Julia Frhlich Wild alphabet. An A to Zoo pop-up book Kingfisher, 2010 Inglese

76 Carlos Reviejo Javier Aramburu Abezoo. Abecedario de animales SM, 2005 Spagnolo

69 Nacer Khemir, Esma Khemir L’alfabeto del deserto: lettere arabe come alfabeto delle sabbie MC, 2001 (ed. or. L’alphabet des sables, Syros, 1999) Italiano

77 Kristin Roskifte 28 rom og kjøkken. Historien om Alf og Beate Cappelen, 2004 Norvegese

70 Ryōhei Kondō, Naoaki Yamamoto Hitomoji ehon Tōkyō: Fukuinkan Shoten, 2011 Giapponese 71 David McLimans Gone wild. An endangered animal alphabet Walker, 2006 Inglese

73 Ángels Navarro, Eva Sans Lettera dopo lettera Franco Cosimo Panini, 2012 (ed. or. Letra a letra, Combel, 2011) Italiano 74 Christoph Niemann Il cucciolo di dragone Gallucci, 2013 (ed. or. The pet dragon, Harper Collins, 2008) Italiano 75 Květa Pacovská Alphabet Il Castello, 2012 (ed. or. Ravensburger, 1996) Italiano

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79 Przemysław Wechterowicz Marta Ignerska Alfabet Znak, 2011 Polacco 80 Sharon Werner, Sarah Forss Alphabeasties and other amazing types Blue Apple Books, 2009 Inglese

72 Zoran Milich The city ABC book Kids Can Press, 2001 Inglese

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78 Alessandro Sanna ABC di boccacce Kite Ed., 2010 Italiano

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Associazione Giochi Antichi Associazione Giochi Antichi (AGA) ricerca, studia e sostiene in Italia e nel mondo il gioco tradizionale, che è espressione della cultura popolare e patrimonio immateriale da salvaguardare, come riconosciuto dall’UNESCO nel 2003. Fa parte dell’Association Européenne des Jeux et Sports Traditionnels (AEJeST) e degli Amici di GioNa – Associazione Nazionale Città in Gioco. AGA elabora progetti e azioni per la valorizzazione del gioco tradizionale, realizzando anche percorsi formativi per le scuole e l’Università di Verona e organizzando iniziative culturali, tra cui Tocatì, Festival Internazionale dei Giochi in Strada. Nel 2007 ha aperto Casa Colombare, Centro Documentazione sul Gioco Tradizionale entrato a far parte del sistema Bibliotecario Urbano del Comune di Verona. Nel 2008 ha stilato il primo Manifesto in Italia che definisce le comunità ludiche tradizionali. Dal 2015 AGA è delegato ufficiale di AEJeST, ONG accreditata dal 2010 presso le sedi UNESCO relative alla Convenzione per la Salvaguardia del Patrimonio Culturale Immateriale del 2003. (www.associazionegiochiantichi.it) Biblioteca Civica di Verona La Biblioteca Civica di Verona, istituita nel 1792, è situata in un complesso edilizio risalente al 1500 e successivamente ampliato in varie epoche fino alla costruzione del recente palazzo progettato da Pier Luigi Nervi inaugurato nel 1980. Possiede oltre 750.000 documenti tra libri e opuscoli. La sezione storica annovera una collezione di periodici, stampe, fotografie e dal IX al XXI secolo, 1.200 incunaboli, 3.500 manoscritti, oltre 8.000 cinquecentine e circa 20.000 edizioni dei secoli XVII-XIX. Organizza frequenti incontri culturali e quotidianamente registra una grande affluenza di pubblico. Molto attivo e apprezzato il Servizio Audiovisivi con circa 20 mila documenti video. Oltre alla Biblioteca Civica e alla Sezione Ragazzi situata nello Spazio Nervi interno alla Biblioteca Civica, il Comune di Verona offre ai cittadini altre undici biblioteche distribuite nei vari quartieri, tutte collegate in una rete di Biblioteche di Pubblica Lettura. (http://biblioteche.comune.verona.it) Goethe-Zentrum Verona L’Istituto di Cultura Italo-Tedesca (ICIT Verona), fondato nel 1964, è partner del Goethe-Institut, la più importante istituzione culturale tedesca all’estero. Da oltre 50 anni è presente a Verona e Provincia, fungendo da ponte tra Germania e Italia, promuovendo esclusivamente l’insegnamento del tedesco (livelli A1-C2) e organizzando manifestazioni culturali e aggiornamenti per docenti. L’attività dell’Istituto gode del Patrocinio del Consolato Generale della Repubblica Federale di Germania a Milano. È l’unica sede autorizzata per Verona e Provincia, Mantova e Brescia, dal Goethe-Institut a svolgere gli esami di certificazione esterna della lingua tedesca secondo i parametri stabiliti dal Quadro Comune di riferimento del Consiglio d’Europa (A1-C2). Per i suoi meriti in ambito linguistico il Goethe-Institut ha riconosciuto all’ICIT Verona nel 2004 la funzione di Goethe-Zentrum. Dal 2008 il Goethe-Zentrum Verona/Istituto di Cultura Italo-Tedesca è Testzentrum per l’esame TestDaF (attestato di conoscenza della lingua tedesca riconosciuto per l’ammissione alle università in Germania). Dal 2008 l’Istituto è iscritto nell’elenco degli Organismi di Formazione accreditati per l’ambito della Formazione Continua presso la Regione Veneto. Nel giugno 2009 ha conseguito la certificazione ISO 9001-2008. (www.goethezentrum.org)

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Illustrazioni di copertina: Antonella Abbatiello, Alfabeto delle fiabe, Topipittori

Per esplorare il mondo dell’ABC, per giocare con lettere,parole,immagini, Tocatì 2016 porta in Protomoteca 80 libri dal mondo, poesie e illustrazioni sull’universo fiabesco, e lo splendore antico di miniature su pergamena. A come Anello, B come Bambino, C come Castello… Orari e informazioni La mostra è visitabile negli orari di apertura della Biblioteca Civica: lunedì 14-19, da martedì a venerdì 9-19, sabato 9-14. L’ingresso è gratuito. 045 8079700 (Biblioteca Civica), 342 7842761 (Segreteria Tocatì).

Venerdì 16 settembre, alle ore 17: Giochi con l’alfabeto, un incontro per tutti in biblioteca. Durante il festival Tocatì, dal 15 al 18 settembre, la mostra è aperta tutti i giorni dalle 9 alle 19.

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