Poste Italiane SpA – Spedizione in Abbonamento Postale – 70% NE/PD - Anno 47 - N. 04 Maggio 2019 - Mensile
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Organo mensile dell’Associazione Italiana Calciatori
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2019
Europei Under 21 e
Mondiali Femminili
Di Biagio Bertolini orizzonti azzurri
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editoriale
di Damiano Tommasi
Occasioni Australia, Giamaica e Brasile saranno, nell’ordine, le nostre avversarie in questo Mondiale di Francia che vedrà protagoniste le nostre ragazze. Sarà una ghiotta occasione per tutto il movimento per confermare definitivamente il calcio femminile a livello internazionale. In Italia l’auspicio è che, senza caricare troppo di responsabilità le ragazze, ci sia finalmente la presa di coscienza delle istituzioni sportive, e calcistiche in particolare, che ogni euro speso per il calcio femminile è un euro di investimento garantito. L’occasione (l’ultima?) ce l'avrà anche il nostro CT della U21, Gigi Di Biagio, che contro Spagna, Polonia e Belgio dovrà sfruttare al massimo il fattore casalingo per riportare i nostri ragazzi sulle vette d’Europa e staccare il pass olimpico che manca da Pechino 2008. Il materiale c’è e non ricordo così tanti ragazzi convocati in Nazionale maggiore che tornano alla U21 in occasioni speciali. I segnali di una nuova covata di giovani talenti c’erano già stati e i risultati delle nazionali giovanili ne sono testimoni.
Altre due occasioni speriamo di non farci sfuggire. Mi riferisco alle modifiche statutarie in FIGC da parte del Commissario che ha messo sul tavolo in modo quasi dirompente il tema del vincolo sportivo dilettante. Il rumore è stato tanto e si sono subito alzati gli scudi. L’occasione è ghiotta per adeguare finalmente lo Statuto FIGC ai principi CONI, per scrivere esplicitamente la durata del vincolo nello Statuto e, cosa più importante, modificare definitivamente l’obbrobrio normativo di un vincolo oltre il diciottesimo anno d’età. Si era partiti in quarta con il Commissario ad acta per poi frenare bruscamente al grido “le società non si reggeranno in piedi”. Il segnale che il vincolo sportivo è di fatto una fonte di introiti per i club dilettantistici. Infine un’occasione difficile da capire ma di vitale importanza è quella della modifica del Codice di Giustizia Sportiva. In questa stagione l’inizio dei campionati tra penalità a Chievo e Cesena, contenziosi sui ripescaggi in B, ritardato avvio della Serie C passando per Pro Piacenza e Matera, Lucchese e Cuneo, esclusioni, fideiussioni non valide e penalizzazioni a doppia cifra si è arrivati, infine, ad un epilogo ancor più imbarazzante con un playout annullato e poi riproposto a distanza di 20 giorni. La Giustizia Sportiva è diventata troppo di frequente ago della bilancia e chissà che non sia la volta buona, con la modifica del Codice di Giustizia, di avere sentenze certe e con tempistiche accettabili. Comunque vada ha ragione mister Cosmi che nel prossimo futuro le società anziché rincorrere un top Player o un top Trainer cercherà la miglior occasione per accaparrarsi un Top legal advisor.
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sommario Poste Italiane SpA – Spedizione in Abbonamento Postale – 70% NE/PD - Anno 47 - N. 04 Maggio 2019 - Mensile
Organo mensile dell’Associazione Italiana Calciatori
04 M
A
G
2019
Europei Under 21 e
Mondiali Femminili
Di Biagio Bertolini orizzonti azzurri
l’intervista 6 di Vanni Zagnoli e Pino Lazzaro Gli allenatori azzurri Luigi Di Biagio e Milena Bertolini, alla vigilia dell’Europeo Under 21 in Italia e del Mondiale femminile in Francia, tra aspettative, speranze e certezze.
editoriale
di Damiano Tommasi
Organo mensile dell’Associazione Italiana Calciatori
direttore direttore responsabile condirettore redazione
foto redazione e amministrazione tel fax http: e-mail: stampa e impaginazione REG.TRIB.VI
Sergio Campana Gianni Grazioli Nicola Bosio Pino Lazzaro Stefano Sartori Stefano Fontana Tommaso Franco Giulio Segato Mario Dall’Angelo Claudio Sottile Fabio Appetiti Maurizio Borsari A.I.C. Service Contrà delle Grazie, 10 36100 Vicenza 0444 233233 0444 233250 www.assocalciatori.it info@assocalciatori.it Tipolitografia Campisi Srl Arcugnano (VI) N.289 del 15-11-1972
Questo periodico è iscritto all’USPI Unione Stampa Periodica Italiana
Finito di stampare il 06-06-2019
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femminile di Francesco Romeo
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serie B di Claudio Sottile
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lega pro
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Valentina Cernoia, mentalità vincente
Andrea La Mantia
di Tommaso Franco
scatti
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speciale di Damiano Tommasi
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speciale di Nicola Bosio
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speciale di Nicola Bosio
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calcio e legge di Stefano Sartori
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primo piano di Pino Lazzaro
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senior di Francesco Romeo
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segreteria di Nicola Bosio
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di Maurizio Borsari
Relazione del Presidente ai delegati Assemblea dei delegati regionali Gli argomenti trattati all’ordine del giorno Le scadenze da non dimenticare
Quando il bicchiere è davvero mezzo pieno
AIC League 2019
L’inviato AIC sul campo
politicalcio di Fabio Appetiti Viviana Straccia
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internet
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regole del gioco di Pierpaolo Romani
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Il calcio è un gioco e tale deve rimanere
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l’intervista
Luigi Di Biagio è nato a Roma il 3 giugno 1971. Dopo una lunga carriera da calciatore, che lo ha portato a vestire le maglie di Lazio, Monza, Foggia, Roma, Inter, Brescia, Ascoli e per 31 volte la maglia della Nazionale, è diventato “selezionatore” azzurro prima con l’Under 20 e poi, dal 2013, con l’Under 21. Il 5 febbraio 2018 ha assunto ad interim l'incarico di CT della Nazionale maggiore per le amichevoli giocate il 23 e 27 marzo contro Argentina e Inghilterra. Il successivo 14 maggio, dopo l'ufficialità della nomina di Roberto Mancini a CT della Nazionale A, è tornato a guidare l’Under 21.
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di Vanni Zagnoli
l’intervista Luigi Di Biagio, c.t. della Nazionale Under 21
“Il nostro Europeo: l’obiettivo è vincerlo” Per lo sport in Italia è probabilmente l’evento dell’anno, sono gli Europei Under 21 fra Emilia Romagna e Friuli. Inseriti nel gruppo A, gli azzurrini disputeranno la gara d’esordio contro la Spagna domenica 16 giugno, mercoledì 19 fronteggeranno la Polonia a Bologna, la chiusura del girone sarà sabato 22 a Reggio. Erano 27 i convocati da c.t. Luigi Di Biagio per il pre ritiro concluso sabato 8, con due novità, Riccardo Sottil e Ferdinando Del Sole, del Pescara, chiamati per l’indisponibilità del bolognese
ra, non ha però recuperato in tempo dall’infortunio con la squadra di Mazzarri e dunque ritorna a casa. Dalla Nazionale di Mancini arrivano Kean, Chiesa, Riccardo Mancini, Barella, Zaniolo e Lorenzo Pellegrini.
Di Biagio punta all’oro: “L’obiettivo è ottenere il massimo risultato. Girone e formula sono difficili ma il nostro scopo è vincere l’Europeo. Tutti mi chiedono di vincere, le mie ambizioni sono proprio quelle. Mi dicono che ho una squadra fortissima, Quello che abbiamo fatto è apprezzato l'ho sempre avuta, anin tutta Europa tranne che in Italia. che quando Simone Edera, e proprio Del Sole ha non lo era, figuriamoci oggi”. firmato la prima rete del raduno. Davide Calabria, reduce da un’operaIl c.t. Di Biagio è al 6° anno di gestiozione al perone e dunque in dubbio, e ne e al terzo Europeo, venne scelto da Gabriele Moncini, arrivato dalla finale Arrigo Sacchi. “Vincere l’Europeo saplayoff con il Cittadella, si sono aggrerebbe la ciliegina sulla torta” - raccongati al gruppo per ultimi. La preparaziota – “non voglio mettere le mani avanne è andata avanti a Formello, al centro ti, ma se non si dovesse raggiungere sportivo della Lazio, l’ultimo raduno a quell’obiettivo sarebbe un peccato Bologna, base per gli Europei, al centro sportivo di Casteldebole, intitolato a Niccolò Galli, il figlio dell’ex portiere Giovanni, scomparso in incidente in motorino, all’inizio di questo millennio. Parigini era fra i più motivati, l’avevamo seguito nelle amichevoli di Ferrara e Reggio, con Germania e Inghilter-
buttare tutto quello che abbiamo fatto in tutti questi anni. Quello che abbiamo fatto è apprezzato in tutta Europa tranne che in Italia”. Per l’ex traghettatore dell’Italia maggiore, da Ventura a Mancini, sarà l’Europeo “più bello degli ultimi 20-30 anni: oltre all'Italia ci sono 5-6 squadre che possono vincerlo. Siamo arrivati al punto che ce la possiamo giocare con tutti”. I 7 già nel giro della nazionale maggiore sono titolari in Serie A, a parte Kean nella Juve, e Zaniolo vanta presenze anche in Europa. Molti azzurrini però hanno giocato poco nel girone di ritorno: “Non sono cambiate molto le cose ultimamente, molti hanno giocato anche meno”. Non ci sarà Donnarumma, al di là dell’infortunio riportato a Ferrara, nell’ultima di campionato. “Nonostante Gigi mi avesse dato ampia di-
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l’intervista
Dal 16 al 30 giugno
Piccola guida Per la prima volta nella sua storia, l’Italia ospiterà la fase finale del torneo, è alla 21^ edizione e prevede la partecipazione di 12 nazionali, con in palio l’accesso alle olimpiadi di Tokyo 2020. Con cinque ori su 7 finali disputate, gli azzurrini comandano l’albo d’oro: tre titoli di fila furono con il compianto Cesare Maldini, nel 1992, 1994 e 1996, nel 2000 l'under 21 allenata da Marco Tardelli vinse in finale sulla Repubblica Ceca, 4 anni più tardi il 3-0 contro la Serbia, con la guida di Claudio Gentile. Segue la Spagna con quattro trofei. Soprattutto in Emilia Romagna, la regione e il comitato organizzatore, guidato da Andrea Stefani, ex guardalinee, si sono impegnate moltissimo nel promuovere l’evento, per avere stadi il più possibile pieni. Nelle piazze principali di Reggio e Bologna, di Cesena e Serravalle, ovvero San Marino, di Trieste e Udine, campeggiano display luccicanti con il countdown della manifestazione.
I convocati Portieri: Emil Audero (Sampdoria), Alex Meret (Napoli), Lorenzo Montipò (Benevento). Difensori: Claud Adjapong (Sassuolo), Alessandro Bastoni (Parma), Kevin Bonifazi (Spal), Arturo Calabresi (Bologna), Davide Calabria (Milan), Fabio De Paoli (Chievo Verona), Federico Dimarco (Parma), Sebastiano Luperto (Napoli), Giuseppe Pezzella (Genoa), Filippo Romagna (Cagliari). Centrocampisti: Francesco Cassata (Frosinone), Gaetano Castrovilli (Cremonese), Manuel Locatelli (Sassuolo), Rolando Mandragora (Udinese), Alessandro Murgia (Spal), Sandro Tonali (Brescia) e Luca Valzania (Frosinone). Attaccanti: Federico Bonazzoli (Padova), Patrick Cutrone (Milan), Ferdinando Del Sole (Pescara), Gabriele Moncini (Cittadella), Riccardo Orsolini (Bologna), Vittorio Parigini (Torino, che ha lasciato il ritiro il 30 maggio) e Riccardo Sottil (Pescara). Dalla Nazionale di Mancini arrivano Moise Kean (Juve), Federico Chiesa (Fiorentina), Riccardo Mancini (Juventus), Nicolò Barella (Cagliari), Nicolò Zaniolo e Lorenzo Pellegrini (Roma).
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Il calendario • Domenica 16 giugno. Gruppo A: Polonia - Belgio (Reggio Emilia, 18.30) e Italia - Spagna (Bologna, 21) • Lunedì 17, giugno. Gruppo B: Serbia - Austria (Trieste, 18.30) e Germania - Danimarca (Udine, 21). • Martedì 18 giugno. Gruppo C: Romania - Croazia (San Marino, 18.30) e Inghilterra - Francia (Cesena, 21). • Mercoledì 19 giugno. Gruppo A: Spagna - Belgio (Reggio Emilia, 18.30) e Italia - Polonia (Bologna, 21). • Giovedì 20 giugno. Gruppo B: Danimarca - Austria (Udine, 18.30) e Germania - Serbia (Trieste, 21). • Venerdì 21 giugno. Gruppo C: Inghilterra - Romania (Cesena, 18.30) e Francia - Croazia (San Marino, 21). • Sabato 22 giugno. Gruppo A: Belgio - Italia (Reggio Emilia, 21) e Spagna - Polonia (Bologna, 21). • Domenica 23 giugno. Gruppo B: Austria - Germania (Udine, 21) e Danimarca - Serbia (Trieste, 21). • Lunedì 24 giugno. Gruppo C: Croazia - Inghilterra (San Marino, 21) e Francia - Romania (Cesena, 21). Le vincitrici dei gironi e la migliore seconda si qualificano per le semifinali. L’eventuale spareggio per la qualificazione alle olimpiadi: la seconda migliore fra le seconde affronterà la terza migliore seconda, a Cesena. Verrà disputato il 28 giugno se l’Inghilterra (che non può partecipare al torneo olimpico
maschile) si qualifica per le semifinali, che altrimenti decreteranno le quattro contendenti europee in Giappone nel 2020.
Le semifinali Giovedì 27, alle 18, a Bologna: la vincente del girone A contro la seconda del gruppo B/C o la vincente Gruppo C. La seconda semifinale, a Reggio Emilia alle 21: la vincente del gruppo B contro la seconda del girone A o la vincente del girone C.
La finale Domenica 30 giugno alle 20,45, a Udine.
l’intervista
sponibilità, abbiamo deciso di comune accordo con Mancini che il suo percorso in Under 21 è finito”. Giocherà probabilmente il friulano Meret, favorito su Audero, mentre Montipò sarà il terzo portiere.
Abbiamo seguito varie tappe di avvicinamento degli azzurrini all’Europeo, la presentazione del sorteggio a Reggio Emilia, lo stesso sorteggio nella sede della Lamborghini, con Mia Ceran a condurre, da Sant’Agata Bolognese, dalla prestigiosa sede di Lamborghini
semifinale, per il ritorno alle olimpiadi, di Tokyo, dopo le assenze a Londra e a Rio. Passano le prime di ciascuno dei tre gironi più la migliore seconda, perciò la Nazionale dovrà superarsi, per arrivare davanti alla Spagna, che peraltro non avrà Rodri (Atletico Madrid) nè Asensi Real Madrid. Vogliamo vincere l’Europeo, anche del Aggiudicandosi se sarà un torneo difficilissimo. il girone, l’Italia avrebbe la fac.t.ory, con l’estrazione effettuata miglior seconda oppure la prima del da Andrea Pirlo. Il girone è indubbiagruppo C, con l’Inghilterra favorita. La mente difficile, con la gara inaugurale finale sarà il 30 giugno, a Udine. con la Spagna, la più forte del millennio, mentre la Polonia ha il capocanGigi Di Biagio fotografa in maniera noniere della fase a gironi, Kownacki, esemplare l’Italia giovanile. “Per la della Sampdoria, in prestito al Fortuna prima volta, tutte le Under giocano Dusseldorf, e lo stesso Belgio è avverla fase finale dei loro tornei, andando sario di livello. persino oltre l’obiettivo di ricostruzioLa Germania campione in carica avrà ne stabilito nel 2011 e messo in piedi l’Austria, la Serbia e la Danimarca. da Maurizio Viscidi, Arrigo Sacchi e Per l’Inghilterra ci sono Croazia, RoDemetrio Albertini. Vanno ringraziati, mania (che mancava da una ventina come gli allenatori azzurri di questi d’anni, dalla fase finale degli Europei) anni. Vogliamo vincere l’Europeo, ane la Francia. che se avversari e formula lo rendono L’obiettivo minimo per gli azzurrini è la un torneo difficilissimo”.
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l’intervista
Milena Bertolini è nata a Correggio il 24 giugno 1966. Da giocatrice ricopriva il ruolo di difensore centrale. È stata anche assessore allo sport e servizi sociali del Comune di Correggio tra il 1994 e il 1998, e quello di consigliere provinciale nell'amministrazione provinciale di Reggio Emilia nel periodo 1998-2002. Consigliere federale, referente nazionale dell’AIAC, è entrata dal 2008 nel consiglio di amministrazione della Fondazione per lo Sport del comune di Reggio Emilia, dal 2013 ne assume l'incarico come presidente.
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di Pino Lazzaro
l’intervista Milena Bertolini, c.t. della Nazionale femminile
“Il nostro Mondiale: grande opportunità di crescita” Riavvolgiamo il nastro, estate 2017. “Allora: dentro di me avevo già deciso che non sarei rimasta a Brescia, una convinzione che mi portavo dentro già da gennaio. Alle ragazze l’avevo poi detto ad aprile: la decisione di fermarmi un anno dopo cinque stagioni belle, intense e faticose. Avevo dunque deciso di fermarmi e stare pure ferma un anno, sentivo la necessità di rielaborare tutto quel che avevo passato. Poi, improvvisa, la telefonata di Ulivieri, lui che mi chiede se mi sarebbe piaciuto allenare la Nazionale, eravamo usciti male dall’Europeo, credo che se così non fosse stato non sarebbe arrivata la chiamata. Che devo dire, una botta di felicità, il cuore che batteva… dopo 14 anni che allenavo in Serie A. Un
incarico a cui avevo pure pensato, immaginato, come no, mi pare normale, come si fa a non pensarci? Ecco, un sogno che si realizzava e un’emozione fortissima”. Sempre a tutta. “Come detto, venivo da un periodo parecchio stressante, l’idea di dover andare meno sul campo la vedevo come positiva, ci stava. Poi, ecco la Nazionale e tutti a dirmi che mi sarei riposata, vedrai. Per quel che sto provando, non è proprio così. A parte i circa dieci giorni ogni mese dei raduni, giorni così intensi che per me valgono come un mese, ci sono poi tutti gli impegni in cui rappresento la Federazione, l’andare a vedere le partite, campionato e Coppa, i contatti con gli osservatori eccetera eccetera. Con i club? Ho un rapporto costante: conosco le giocatrici e conosco gli allenatori e ci si sente sia prima che dopo le convocazioni”.
c’è sempre stato, fare qualcosa per questo nostro calcio e il tutto lo sento anche adesso: alleno la Nazionale! Continuando così a contribuire perché si vada avanti, che si cresca, che migliori la qualità del tutto. E aggiungo che questo “essere in missione” è condiviso dalla maggior parte delle mie colleghe, le tante e tante figure femminili che nel tempo si sono date da fare giusto per passione”. Allenatori/allenatrici per forza di cose educatori/educatrici “Dai, potenzialmente lo siamo tutti, certo bisogna poi vedere quel che fai, come lo fai, che esempi riesci a dare, se metti in pratica quel che puoi magari dire a parole. Puoi insomma insegnare qualcosa, anche di importante. Insegnare vuol dire trasmettere qualcosa in modo poi che loro, nel mio
Dallo scetticismo di tempo fa, all’ottimismo di oggi. “Sì, rivado a quel periodo, a quella battuta di Belloli, quel dato culturale che ne veniva fuori (“Non si può sempre parlare di dare soldi a queste quattro lesbiche…”; ndr). Poi, finalmente, la FIGC ha deciso delle scelte politiche che hanno portato alla svolta, fondamentale è stato l’ingresso delle squadre professionistiche. Dai, la macchina si è messa in moto e non si ferma più, quel che c’è da vedere è la velocità con cui si procederà. Quel che mancava prima, risorse e progettualità, ora c’è ed è dunque il nostro un mondo su cui si può ora investire”. Quell’ essere “in missione”. “Penso alla passione che sempre mi ha mosso, penso ai miei anni prima da calciatrice, poi allenatrice. Il tempo dedicato e tolto ad altro. In fondo l’essere “in missione” è un qualcosa che
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l’intervista
caso le ragazze, riescano a tirar fuori le loro potenzialità, che si possano esprimere”. Loro, le ragazze. “Sempre più esigenti, vogliono crescere, con quel loro modo di allenarsi sempre al massimo, ancora e ancora, è una delle cose belle del nostro calcio questa. E questo per me è uno stimolo per non sedermi, perché non ci sia una sorta di assuefazione. Nel tempo mi accorgo che è stato proprio questo mondo di relazioni a cambiarmi, prima ero più rigida, sì. Ora il calcio che voglio fare è un calcio in cui loro, le ragazze, siano delle persone indipendenti e autonome, sono loro sul campo, io ci sono ma lì a fianco, se serve. Un qualcosa che ho la presunzione possa loro servire anche fuori del campo. Spero diventino fortissime, che giochino un bel calcio in modo da rompere gli stereotipi e battere i pregiudizi. Un calcio giocato palla a terra, con giocate veloci, partecipando assieme, toccando spesso il pallone, tipo
Barcellona insomma. Così ci si diverte di più, sempre mettendoci dentro pure il fair-play, il rispetto in campo, ognuno con le proprie qualità e ragionando come squadra, come gruppo. Mi piace dunque pensare a una squadra che esprime calcio, che si applica per farlo e che in campo si diverte, sì, “giocando”. Quando poi le cose invece vanno male, sono soprattutto dispiaciuta per loro, so quanto ci tengono. Sì, anche questa è una… missione”. Gioia ed entusiasmo “mondiali” “Quel che hanno bisogno le ragazze è di essere messe in condizione di fare calcio a livello professionistico. Ora c’è il Mondiale e quel che continuo a ribadire al gruppo è di approfittare con grande gioia di questa opportuni-
Nuovo libro in uscita
Quelle che il calcio Dopo “Il calcio giocato con le tette” che a suo tempo fu un bel sasso lanciato nel solito, tradizionale stagno rappresentato (e mi sa che dobbiamo finalmente parlare un po’ al passato) da quella che era “allora” (sono passati solo 3 anni…) la realtà del calcio giocato dalle donne qui da noi, ecco una nuova “prova letteraria” per la Bertolini che si è messa a scrivere assieme a Domenico Savino (direttore Fondazione dello Sport di Reggio Emilia) un libro titolato “Quelle che il calcio” (presentazione fissata poco prima dell’inizio del Mondiale). Un bel po’ di storie messe assieme, storie che prendono il via da quella “famosa” partita col Por-
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togallo che nel giugno dello scorso anno ci ha dato la qualificazione al Mondiale di Francia. Partita che alla sua conclusione ha visto quel pianto irrefrenabile e felice della “storica” segretaria Elide Martini, letteralmente travolta dall’emozione per quel traguardo finalmente raggiunto e tanto sospirato: è sua la storia d’apertura. Seguono le storie delle ragazze che parteciperanno al Mondiale con in più quelle della D’Astolfo che un Mondiale l’ha giocato e che fa parte dello staff della Nazionale, della stessa Bertolini e altre ancora, come quella di Elisa Mele che al campo da calcio ha finito per preferire il velo da suora.
tà, d’essere positivo, di credere nelle proprie capacità e di quanto potrà aiutare a crescere un’esperienza così, incredibile, un Mondiale. Di goderselo insomma, senza sentirsi troppo addosso delle responsabilità; il che non significa non impegnarsi eccetera, ma dai… e poi, se c’è gioia ed entusiasmo pure i risultati poi è più facile che arrivino. Come ci vedono da fuori? Mah, veniamo da due anni fatti bene, penso che la considerazione nei nostri confronti sia pure cresciuta, non so però di quanto”. Io tra di loro “Un tempo, come detto, ero più rigida, anche autoritaria; mentalità inquadrata, non per niente c’è questo modo di dire per cui noi di Reggio abbiamo la testa quadra. Nel tempo sono cambiata e quel che è via via diventato sempre più fondamentale per me è la relazione, quel quid in più che molto ti può aiutare per far bene assieme. Se il gruppo ha modo di sentire stima e fiducia, allora si può fidare e affi-
l’intervista
dare: ripeto, è un valore in più. Ecco così – già nei club, ma ancor più adesso – che la cosa più difficile per me continua a essere mandare qualcuna
Io e lo staff grande qualità e in più, una novità, “Fondamentale lo staff, composto di uno psicologo, Ivan Paterlini, figura persone che sono anche più brave di che ritengo fondamentale per far sì di me e non lo dico tanto per dire, anch’io aiutare le ragazze a esprimere tutte le grazie a loro imloro potenzialità”. paro e miglioro, è Allenare la Nazionale è un sogno così. Noi qui sia- I pericoli della crescita mo al servizio del“Più attenzione, più investimenti, più ed un’emozione fortissima le giocatrici, sono denaro, un’attenzione mediatica mai in tribuna. Tutte le ragazze che conloro le protagoniste e certo se lo staff vista prima. Ecco, noi dovremo essere voco, vedo bene con che entusiasmo con le proprie competenze è in grado brave a non scimmiottare il calcio maarrivano, come si impegnino al 110%, di farle crescere, sono loro a guadaschile e continuare a pensare al calcio nessuna meriterebbe di star fuori. Per gnarci. Buona parte dello staff già c’ecome gioco, al giocare. Attente e vigiquesto è la più difficile. So bene che ra e una mia scelta è stata il secondo lanti. Non posso escluderlo, ma non non sono obbligata a dare spiegazioni, allenatore, Attilio Sorbi; l’ho scelto e penso che il nostro calcio arriverà ai liperò con loro mi piace relazionarmi, voluto perché è una mi piace parlare. La formazione la do persona di grandi Risorse e progettualità ora ci giusto un paio d’ore prima della partiqualità morali, davveta, lì vengono a sapere chi deve andare ro per bene, con com- sono, è il momento di investire in tribuna. Molto utili sono comunque petenze altissime. Fii raduni, lì vedo e “sento” se qualcosa gura maschile, con uno sguardo e un velli di aggressività, di violenza, a casi non va, cerco di parlare molto, spesapproccio diverso dal mio. Lui che poi come quelli delle scommesse del calso colloqui individuali, indicando lì sul lì in partita in effetti un po’ si trasforcio dei maschi: sarebbe una sconfitta campo quel che sarebbe meglio fare, ma, sono io lì che gli devo dire a volte per tutti. Per questo sono convinta che questo e quello, anche così possono di stare calmo… C’è poi la D’Astolfo, il calcio femminile piace: allo stadio capire perché stanno fuori, dove poslei che ai suoi tempi l’ha pure giocavedi intanto le famiglie, non puoi non sono migliorare”. to un Mondiale, anche lei persona di percepire un clima diverso, c’è gioia,
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l’intervista
LA SCHEDA
c’è lo stare assieme, valori propri dello sport che si stanno perdendo”.
tante e tante donne e delle calciatrici di adesso, ora possono davvero pensarsi come calciatrici, hanno tutto Nessun regolamento interno per poterlo fare. Anche culturalmente “No, non ne abbiamo nessuno, a cosa le cose stanno cambiando e sono già mai potrebbe servire? In fondo ci sono cambiate, dato che ora possono giogià delle regole, come dire, normali, care senza nessuna paura di essere abitudini per cui vai un po’ in automagiudicate “strane”. Ricordo quando tico. Che so, l’arrivare per tempo alle ero piccola, lì a giocare con i maschi convocazioni, lasciar stare il telefonie via con sti discorsi che le donne non possono giocare calcio, dai. Di tutto Dovremo essere brave a non aquesto ne ho sofferto scimmiottare il calcio maschile e l’ho ben avuta sempre dentro questa meno quando si è a tavola, l’alzarsi tutte moria fin da quando ho iniziato, fin assieme quando hanno finito di manche allenavo delle bambine. Ora sono giare… non serve qualcosa di scritto”. 30 anni che alleno e anche in questo c’è della “missione”: dare loro la pos“Messaggio” alle ragazzine sibilità di giocare, dunque le allenavo “Quel che posso dire, se amano gioproprio per cercare di far vivere un care a calcio, è di farlo perché adespo’ meno quella mia sofferenza (e già so possono avere un futuro come trovare qualcuno che le allenava era calciatrici. Grazie al lavoro prima di un problema…).
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Milena Bertolini ha iniziato col calcio a 13 anni con il Csi con la Correggese, approdando poi alla Reggiana femminile (in B), squadra con cui poi ha conquistato la serie A. Difensore centrale, ha poi giocato via via con Modena, Prato, ancora Reggiana, Sassari, Bologna, Agliana, Fiammamonza, nuovamente Modena, Pisa e infine Foroni Verona. Stagioni in cui ha vinto tre scudetti (Reggiana 90/91 e Modena 96/97- 97/98), una Coppa Italia (Reggiana 88/89) e una Supercoppa italiana (Modena, 1997). Quattro le sue presenze in Nazionale (“la prima a Wembley, che fortuna ho avuto”) e ha iniziato il suo percorso da tecnico dapprima come allenatrice in seconda, poi come “mister” al Foroni Verona. Dopo aver allenato per sette stagioni la Reggiana, cui è seguito un anno sabbatico dedicato allo studio e all’aggiornamento, è stata per cinque stagioni sulla panchina del Brescia. Tutte annate in cui ha messo assieme tre scudetti (Foroni Verona 02/03 e Brescia 13/14-15/16), tre Coppe Italia (Reggiana 09/10 e Brescia 14/15-15/16) e quattro Supercoppe italiane (Foroni Verona 2002 e Brescia 2014-2015-2016). Laureata in Scienze Motorie, patentino di preparatore atletico, ben sei volte vincitrice della “Panchina d’oro”, è il commissario tecnico della Nazionale femminile dall’estate del 2017. Avendo frequentato pure il corso di prima categoria Uefa Pro, è l’unica donna qui in Italia (assieme alla Morace) ad avere i titoli per allenare nella Serie A maschile.
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di Francesco Romeo
Calciatrice del mese AIC
Valentina Cernoia, mentalità vincente
La stagione 2018/19 è terminata con la vittoria della Juventus Women, che mantiene così il titolo di campione d’Italia. L’ultimo premio assegnato da AIC come calciatrice del mese è andato ad una delle protagoniste di questa squadra: Valentina Cernoia. Centrocampista mancina e quattro reti in campionato con la maglia bianconera; nel mese di aprile la magistrale punizione nell’amichevole Polonia-Italia e la splendida conclusione dalla distanza che ha dato il via alla vittoria della prima Coppa Italia bianconera, hanno confermato le sue doti balistiche. Valentina sarà protagonista con la maglia azzurra per l’avventura in Francia ai Mondiali 2019. Nata a Manerbio, in provincia di Brescia, nel 1991. Fa l’esordio in prima squadra con la maglia del Brescia in A2, conquistando subito la promozione nella massima serie. Sono in tutto nove le stagioni in cui indossa la maglia delle rondinelle, conquistando due titoli nazionali, tre Coppe Italia e tre Supercoppe Italiane. Poi il passaggio
alla Juventus Women e altri due titoli e una Coppa Italia che inserisce nella propria bacheca personale, nonostante la prima stagione segnata da un grave infortunio al ginocchio. In questa stagione conta 21 presenze in campionato e nel mese di aprile merita, grazie ai voti dei tifosi che seguono il profilo Instagram @assocalciatori, il premio come “Calciatrice del mese AIC”. La stagione della Serie A femminile è conclusa. Ora il Mondiale e noi ripercorriamo le calciatrici che sono state premiate nel 2018/19 come calciatrici del mese che, a parte la giovane Tomaselli (già maglia azzurra con l’U19), partiranno tutte per Francia 2019. • Valentina Giacinti - ottobre
• Annamaria Serturini - novembre • Cristiana Girelli - dicembre • Stefania Tarenzi - gennaio • Barbara Bonansea - febbraio • Martina Tomaselli - marzo • Valentina Cernoia – aprile “Calciatrice del mese AIC” è già un premio riconosciuto tra le protagoniste della serie A femminile. A chiusura della stagione la chiosa della responsabile AIC per il calcio femminile Katia Serra: “La prestigiosa lista delle premiate conferma che rendimento costante, prestazioni decisive, giocate di qualità sono alla base della conquista della maglia azzurra. Come associazione le seguiamo costantemente, supportandole e gratificandole”.
Iniziativa per gli “Insuperabili”
Il bel gesto delle azzurre Le calciatrici della Nazionale Femminile, impegnate a Coverciano nel raduno in vista della Coppa del Mondo FIFA che si disputerà in Francia dal 7 giugno al 7 luglio, si sono rese protagoniste di un bel gesto di solidarietà: hanno infatti incontrato i responsabili della Onlus “Insuperabili”, a cui hanno devoluto il compenso per i loro diritti di immagine dell’Album di figurine Panini dedicato al Mondiale. La Onlus, insieme ad una squadra di testimonial capitanati da Giorgio Chiellini, favorisce attraverso l’attività in 13 scuole calcio il reinserimento sociale di 520 ragazzi con disabilità cognitivo, relazionale, affettivo emotiva, comportamentale, fisica, motoria e sensoriale. Chiara Marchitelli ha portato il saluto di tutto il gruppo: “Dopo aver saputo che avevamo a disposizione un piccolo budget” – ha sottolineato il portiere della Florentia – “ci è venuto naturale fare questo gesto. È importante che lo sport sia accessibile a tutti”. In rappresentanza dell’AIC è intervenuta
Katia Serra: “È un bellissimo gesto, che vi fa onore. Per il Calcio è un bel messaggio che la Nazionale non perda mai di vista i valori con cui si scende in campo”. Il plauso alle Azzurre è arrivato anche dal direttore del mercato Italia Panini Antonio Allegra: “Riteniamo molto nobile la scelta delle ragazze della nostra Nazionale di devolvere il compenso per i loro diritti di immagine alla ONLUS “Insuperabili”. Da parte nostra, per rinforzare il messaggio, regaleremo album e bustine della collezione ‘FIFA Women’s World Cup-France 2019’ a tutti i ragazzi attualmente seguiti dall’associazione nei 13 centri presenti sul territorio nazionale”.
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serie B
di Claudio Sottile
Attaccante del neopromosso Lecce
Lu Salentu, La Mantia “Salentu, lu sule, lu mare, lu ientu” è una sorta di inno, che pervade e incarna i salentini, è assieme credo laico e mantra del Salento. Da quest’anno, magari, sarà ammessa la variante calcistica: “La promozione, la Serie A, La Mantia”. Con quell’aria a metà tra boxeur buono e arcigno centravanti vecchio stampo, Andrea La Mantia è uno dei volti più luminosi del gruppo orchestrato impeccabilmente da Fabio Liverani, capace di riportare la città di Lecce nell’Olimpo del calcio nazionale dopo sette lunghissimi anni di oblio. “E adesso ci andiamo a giocare la Serie A. Intanto ce la godiamo”. Ti aspettavi tutto quello che hai raccolto l’11 maggio, giorno del 2-1 allo Spezia che vi ha dato il conforto della matematica? “No, ovviamente. Venivo da una retrocessione in C e sono andato in una neopromossa che aveva investito su di me. Sapevamo che sarebbe stato un campionato difficile, poi quando piano
in casa del Cittadella. Come emozione, l’ultimo allo Spezia, davanti a 30000 persone. Un gol importante, in uno stadio strapieno”. Esiste un segreto che spiega questo trionfo? “Non riesco a individuare un unico fattore. Forse la non consapevolezza. Inizialmente non avevamo qualcosa da perdere. Eravamo sempre leggeri, spensierati, ci divertivamo giocando. L’allenatore ci ha dato un modo di giocare che divertiva anche noi e non solo chi ci guardava. Vedi che i risultati arrivano, i gol pure e i frutti li accogli. Questo ti dà la forza per continuare. Poi abbiamo saputo soffrire, abbiamo fatto un campionato in cui i primi a sacrificarsi eravamo proprio noi attaccanti”.
Gran merito, perciò, da attribuire a quel signore seduto in panchina… “Seduto poco, a dir la verità (sorride, ndr). Liverani ha tanti meriti. Oltre alla bravura tattica, voglio sottolineare il modo che ha di non farti adagiare, ti spinge sempre a dare il massimo. Un allenatore che ci rieSono partito dalla Serie D, la A sce è difficile trovarlo. Anche i compagni che è il coronamento di un sogno hanno giocato poco, piano abbiamo preso consapevolezza, quando sono stati chiamanti in causa, siamo riusciti a tenere e ci abbiamo hanno fatto partite importanti. Vuol creduto fino alla fine. All’ultima giordire che riesce a tenere tutti sul pezzo”. nata siamo arrivati con un finale che dipendeva solo da noi, non ce lo saSi ha la sensazione che il Lecce posremmo mai aspettati all’inizio”. sa aprire un ciclo. “Me lo auguro. La Serie A è un camC’è stato un momento in cui avete repionato diverso, La maggior parte di alizzato che il sogno poteva diventare noi non l’ha mai fatta. Sarà difficile possibile? ambientarsi, all’inizio non sarà sempli“Sono stati due. Le tre partite in casa ce. Siamo giocatori che hanno fame vinte di fila, quando abbiamo avuto il di mettersi in gioco e questo potrebbe recupero con l’Ascoli. Quel trittico ci mettere i risultati dalla parte nostra. ha dato un grosso slancio. E poi la vitMa ripeto, io la A non l’ho mai fatta, non toria di Perugia”. mi ci sono nemmeno mai avvicinato, per me è un’esperienza nuova. RimaIl tuo gol da ricordare? niamo un gruppo che ha fatto qualcosa “Stilisticamente, quello bello e inutile di straordinario, nessuno se lo aspetta-
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va, noi in primis, da neopromossa siamo riusciti in un’impresa. Eravamo una squadra di buoni giocatori, che strada facendo si sono rivelati ottimi, pochi di noi avevano già vinto campionati. Un po’ tutti venivamo da annate difficili”. A livello personale stai vivendo la piena maturazione, dopo i 17 gol che rappresentano il tuo record assoluto? “Non lo so. Ho avuto una crescita graduale. Negli ultimi quattro anni, per tre volte sono andato in doppia cifra. Quest’anno ho avuto l’exploit, anche perché ho avuto una squadra forte e sono riuscito a finalizzare il suo gioco. Con l’età riesci a prendere più consapevolezza. Ad oggi, sono nel punto più alto della mia carriera. Non so se posso aumentare o no. Sono partito dalla Serie D, la A è il coronamento di un sogno. Magari è un pizzico tardi, però meglio tardi che mai. Ho combattuto tanto dai campi più brutti, è un traguardo arrivare a giocare una partita di A. Provare ad affermarsi è un altro sogno da raggiungere, so che non sarà facile, però ci proviamo visto che ci siamo arrivati”.
serie B
LA SCHEDA
Da tifoso romanista, come giudichi l’ammainamento di Daniele De Rossi? “Sono situazioni difficili. È una bandiera, va rispettata e trattata nel modo migliore. Nessuno però può sapere come sono andate le cose, magari quella che è uscita è solo la punta dell’iceberg. Il calciatore ha un’idea, la società un’altra, è un leader che si nota in campo, sarà una grossa perdita per la Roma”. Quale maglia speri di scambiare nella massima serie? “Mi piacerebbe avere quelle di Edin Džeko e Pavoletti. Leonardo è un calciatore al quale assomiglio per caratteristiche, poi mi piace perché ha faticato, è venuto dal basso, apprezzo la sua parabola”.
C’è una giornata di campionato che attendi con particolare pathos? “Aspetto Roma-Lecce all’Olimpico. Sono cresciuto in quello stadio da tifoso, sicuramente è questa. Sono nato che giocavo nella Roma, è una partita che sento particolarmente”.
Ho posto la stessa domanda dodici mesi fa, su questo giornale, a Ciccio Caputo. Ti compreresti al Fantacalcio? “Io mi comprerei, bisogna vedere se anche altri saranno disposti a farlo (sorride, ndr)”. Sul tuo profilo Instagram hai una foto di Harry Kane. È il numero 10 del Tottenham il tuo idolo? “È uno degli attaccanti più forti in questo momento, mi piace. È un giocatore a un livello irraggiungibile, è un piacere vederlo”. È stato un anno di gioia per le squadre che hanno caratterizzato la tua carriera, perché anche la Virtus Entella ha festeggiato al termine di un percorso strano e difficile. “L’Entella è una società sana, che merita veramente di stare in B, per la correttezza del Presidente, dei Direttori, di tutto l’ambiente. È una società a cui sono rimasto legato. Purtroppo, non è andata come speravamo, quella passata fu un’annata storta, difficile, partita male e finita peggio. Ma per ciò che sono, meritano di stare dove sono tornati”.
Andrea La Mantia è nato a Marino il 6 maggio 1991. Cresciuto calcisticamente nelle giovanili del Frosinone, il suo primo vero campionato lo gioca in D con la maglia della Flaminia Civitacastellana. Rientra poi a Frosinone dove debutta in prima squadra ed inizia così la sua carriera da professionista che lo porta via via a vestire le maglie di Foligno, Fidelis Andria, Barletta, San Marino, Cosenza, Pro Vercelli, Virtus Entella e Lecce. Stagione Squadra
Serie Presenze Reti
2018-2019 U.S. LECCE
B
32
17
2017-2018 VIRTUS ENTELLA
B
39
12
2016-2017 F.C. PRO VERCELLI 1892
B
25
9
2015-2016 COSENZA CALCIO
C
24
13
2014-2015 SAN MARINO CALCIO
C
30
6
2013-2014 BARLETTA 1922
C1
14
4
2012-2013 BARLETTA 1922
C1
26
5
C1
7
2
2011-2012 FROSINONE CALCIO
01/2012
A.S. ANDRIA BAT
C1
7
1
2010-2011 FOLIGNO CALCIO
C1
22
1
2009-2010 FROSINONE CALCIO
B
4
0
2008-2009 FLAMINIA
D
12
3
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serie B
di Tommaso di StefanoFranco Sartori
Gialloblù promossi in A
Hellas Verona: ritorno al futuro Il rush finale dell’Hellas Verona, con un cammino sorprendente sotto la gestione Aglietti, è valso il ritorno in Serie A. In finale i gialloblù hanno affrontato il Cittadella, in una doppia sfida per cuori forti. Al Tombolato la formazione patavina si è imposta con un secco 2-0 che ha costretto il Verona alla “remuntada” nella gara di ritorno al Bentegodi dove Di Carmine (nella foto) e compagni hanno inflitto al Cittadella una sconfitta che ha messo fine al sogno promozione. Contrariamente a quando accaduto nel corso della stagione, ed anche in quelle precedenti, il Cittadella ha ceduto il passo proprio in trasferta dove, ormai tradizionalmente, è avversario ostico per chiunque. Un trend, questo, che ha caratterizzato anche nelle scorse stagioni il cammino degli amaranto. Il progetto sta in piedi, senza sussulti, da molti anni. La società, solida e molto ben organizza-
La miglior formazione di Serie B dall’inizio del torneo BRIGNOLI Palermo 6,38
ta, guidata da un direttore sportivo davvero eccellente, stava per fare il salto. Le finali sono in momenti ideali per invertire la rotta e creare eccezioni, come abbiamo visto anche in questa edizione della Champions League. Il calcio è bello proprio per questo. Spesso è inutile spiegarlo, quasi fosse una scienza perfetta. Ed invece è proprio l’imprevisto che appassiona i tifosi di mezzo mondo. Cerchiamo di prevedere sempre tutto: il meteo, l’andamento della borsa, i mercati ed anche il risultato di una partita. Sono troppe, in realtà, le variabili che concorrono ad un risultato sportivo: dalle motivazioni del gruppo, a quelle di un singolo calciatori, al clima che, proprio quel giorno, si respira dentro allo spogliatoio. Uomini, in balia delle variabili più curiose che, all’interno del rettangolo verde creano una serie infinita di avvenimenti imprevedibili. Ed è proprio la sorpresa che ci tiene sulle spine, legati all’esito di una partita, di un campionato. È per questo che, nel corso degli anni, abbiamo provato ammirazione per il Leicester di mister Ranieri, capace di mettersi dietro rivali ben più blasonate e ricche. È per questo che abbiamo applaudito per anni il “miracolo Chievo” o il Carpi o l’incredibile Atalanta di Gasperini. L’amarezza del Cittadella, che sognava il miracolo, lascia spazio ai sorrisi di Verona con una città in festa che aspet-
AUGELLO Spezia 6,22 LEGITTIMO Cosenza 6,20
ROMAGNOLI Brescia 6,14 SABELLI Brescia 6,20
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PORTIERI BRIGNOLI
PALERMO
6,38
FIORILLO
PESCARA
6,35
VICARIO
VENEZIA
6,32
CORDAZ
CROTONE
6,27
PALEARI
CITTADELLA
6,25
AUGELLO
SPEZIA
6,22
SABELLI
BRESCIA
6,20
LEGITTIMO
COSENZA
6,20
ROMAGNOLI
BRESCIA
6,14
GRAVILLON
PESCARA
6,13
DIAMANTI
LIVORNO
6,51
TONALI
BRESCIA
6,42
MORA
SPEZIA
6,41
TABANELLI
LECCE
6,38
BISOLI
BRESCIA
6,34
TORREGROSSA
BRESCIA
6,64
FALCO
LECCE
6,62
DONNARUMMA
BRESCIA
6,53
LA MANTIA
LECCE
6,50
MANCOSU
LECCE
6,42
DIFENSORI
CENTROCAMPISTI
ATTACCANTI
tava questo momento da molto tempo. Una squadra che vanta un seguito incredibile, anche in trasferta, e che torna con merito a calcare il palcoscenico più importante del nostro calcio.
TABANELLI Lecce 6,38 FALCO Lecce 6,62
TONALI Brescia 6,42
DIAMANTI Livorno 6,51
TORREGROSSA Brescia 6,64
MORA Spezia 6,41
lega pro Si chiude una stagione difficile
Cosa significa essere un CALCIATORE? PORTIERI CONTINI
SIENA
6,24
BRANDUANI
JUVE STABIA
6,23
PISSARDO
MONOPOLI
6,23
CINCILLA
RENATE
6,22
PELAGOTTI
AREZZO
6,22
MAMMARELLA
PRO VERCELLI
6,40
CRISTINI
CUNEO
6,30
TROEST
JUVE STABIA
6,26
LAMBRUGHI
TRIESTINA
6,22
CELIENTO
CATANZARO
6,15
CARLINI
JUVE STABIA
6,43
SESTU
PIACENZA
6,39
BURRAI
PORDENONE
6,39
CORAPI
TRAPANI
6,38
MARACCHI
TRIESTINA
6,29
GIACOMELLI
VICENZA
6,42
RAGATZU
OLBIA
6,33
DANY MOTA
VIRTUS ENTELLA
6,32
CANDELLONE
PORDENONE
6,29
GRANOCHE
TRIESTINA
6,28
DIFENSORI
CENTROCAMPISTI
ATTACCANTI
Un anno di Serie C sta per terminare. Una stagione difficile che ha messo l’accento, troppo spesso, su avvenimenti che poco hanno a che fare con il calcio giocato. La situazione di alcune
La miglior formazione di Lega Pro dall’inizio del torneo CONTINI Siena 6,24
società ha messo a dura prova un gran numero di calciatori che sono, spesso, l’anello debole della catena. Quando le cose vanno male, il primo pensiero viene rivolto alla piazza, alla città, alla storia di una società. Quasi mai, ed è assurdo, l’attenzione cade su chi entra in campo e svolge la professione di calciatore. Dietro a scelte scellerate, a finti imprenditori, faccendieri e mestieranti, ci sono calciatori che hanno perso il lavoro, che da mesi non percepiscono uno stipendio. Persone, innanzitutto, che con quel lavoro campano. Come tutti noi. L’Associazione Italiana Calciatori ha seguito da vicino, a contatto con i calciatori, il dramma (perché di questo, per loro si tratta) che si stava consumando per molte società: Matera, Pro Piacenza e Cuneo i casi più noti ed eclatanti. Alcuni calciatori hanno trovato il coraggio, in un mondo spesso avaro di parole fuori dal coro, di far sentire la loro voce. Giocatori come Dario Polverini e Mariano Stendardo, per esempio. È grazie a loro se la visione dal campo ha fatto prendere coscienza a chi segue questo sport di come stavano realmente andando le cose. Cosa significa fare il calciatore? Cosa significa essere professionisti? Fare il calciatore è un lavoro, anche se nei bar di paese, spesso, non viene mai considerato tale. Come in tutti i lavori c’è una selezione e sono molti
MAMMARELLA Pro Vercelli 6,40 CRISTINI Cuneo 6,30
TROEST Juve Stabia 6,26 CELIENTO Catanzaro 6,15
i passaggi che devono concretizzarsi per arrivare all’obiettivo del professionismo. Quando il lavoro viene meno, come nel caso di Matera e Pro Piacenza, ci si rende conto, finalmente, che non si tratta di un gioco. Per diventare professionisti, e per mantenersi nel corso della carriera, sono necessari degli sforzi che, come in ogni occupazione, tengono alto il livello della professionalità. La professionalità, nel senso squisitamente letterale del termine, sta a significare la garanzia di un comportamento atto a rendere una prestazione mantenendo, deontologicamente, un comportamento corretto. A questo punto ci si chiede come possano entrare nel mondo del calcio persone che non hanno professionalità, che non possono e vogliono dare un contributo eticamente inappuntabile ad una causa che hanno scelto (si fa per dire) di sostenere. Firmare un contratto deve o non deve essere una garanzia? L’impegno per una stagione sportiva può durare appena qualche mese creando incertezza e frustrazione in un atleta che lo sottoscrive? L’auspicio è che, stagione dopo stagione, certe figure non trovino posto negli organigrammi delle società di calcio che sono troppo frequentemente un mezzo per arrivare altrove lasciandosi l’erba del campo alle spalle e i calciatori spettatori di dinamiche assurde.
SESTU Piacenza 6,39 BURRAI Pordenone 6,39
GIACOMELLI Vicenza 6,42
CORAPI Trapani 6,45
RAGATZU Olbia 6,33
CARLINI Juve Stabia 6,47
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scatti Tutti insieme‌ vincenti Juventus e Juventus Women nella festa scudetto
Goool! 0-1 di Marko Pajac in Bologna – Empoli 3-1
20 _ 20_
di Maurizio Borsari
Tutta mia Marco Parolo e la Coppa Italia in Atalanta-Lazio 0-2
scatti
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speciale
di Damiano Tommasi
Milano, 6 maggio 2019
Relazione del Presidente Tommasi ai delegati L’anno trascorso ci ha visto totalmente impegnati nell’attività federale figlia della clamorosa eliminazione da parte della Svezia lo scorso 13 novembre 2017. Le mancate elezioni del 29 gennaio, il Commissariamento e le elezioni federali del 22 ottobre hanno spostato il baricentro operativo dell’intera AIC verso i temi del Consiglio Federale e delle conseguenti decisioni in merito. La relazione è senz’altro un momento di analisi e riflessione e mi rendo conto delle tante attività che in AIC si fanno e di quanto, a volte, poco si raccontano. Di sicuro gli strascichi, le incomprensioni e le tensioni legate al percorso federale si sono fatti sentire ma le preoccupazioni maggiori continuano ad arrivare dalla precarietà di tante, troppe, realtà professionistiche, dall’incapacità del sistema di tornare a parlare di calcio, di formazione dei giovani con buon senso e l’orizzonte di medio termine che continua ad essere un’utopia nella programmazione e pianificazione. È stato il 50esimo campionato vissuto da AIC e non smetterò di ringraziare tutti i consiglieri che hanno scritto la storia della nostra Associazione, così come il nostro presidente onorario, Sergio Campana. Nelle prossime pagine ho cercato di riassumere i tanti capitoli di questa annata trascorsa e l’auspicio è che possa essere utile alla consapevolezza delle potenzialità dell’AIC e delle difficoltà che inevitabilmente ci troveremo ad affrontare costantemente. Buona lettura! Damiano Tommasi Attività federale La mancata elezione del 29 gennaio 2018, il conseguente commissariamento e la lunga battaglia legale per arrivare ad elezioni hanno contraddistinto il caotico 2018. Il 22 ottobre, finalmente, si sono tenute a Roma le ennesime elezioni federali, la quinta edizione in cinque anni. In un primo momento noi tre mancati presidenti di gennaio avevamo deciso di fare un passo indietro, in nome di un ritrovato clima collaborativo, nessuno dei tre si ricandida e indicazione di un presidente di garanzia. Purtroppo Giancarlo Abete è rimasto nel limbo della presunta ineleggibilità e si sono di fatto cambiate le scelte in una sorta di gioco delle tre carte. Il mancato accordo Sibilia-Gravina del mese di gennaio si è materializzato qualche mese più tardi. Le dinamiche delle elezioni federali con i vari confronti avuti, sia in consiglio direttivo che con l’Assemblea dei delegati, hanno minato la tenuta della compattezza in AIC e l’elezione del
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presidente Gravina con il 97% dei voti non è lo specchio reale della situazione in Figc. Il passaggio elettorale ha comunque portato la chiusura della fase commissariale e ha ridato operatività al Consiglio Federale dove in quota atleti è entrato Gianluca Zambrotta, un altro campione del mondo 2006, in sostituzione di Simone Perrotta. Nel caos di avvicinamento al 22 ottobre, infatti, l’apparente ineleggibilità dei consiglieri uscenti (tranne Sara Gama) ci ha stimolato al coinvolgimento di Gianluca e, una volta chiarito l’effettiva eleggibilità dei consiglieri uscenti, Simone ha ritenuto comunque utile ad AIC lasciare il posto a Gianluca, così da ampliare la presenza di calciatori rappresentativi nelle istituzioni. La volontà della “nuova” federazione è lasciare il segno ma soprattutto rimettere ordine al caos generatosi dalla mancata qualificazione al mondiale 2018 e il conseguente commissariamento. Le situazioni più spinose ereditate dal Commissario sono state la sostenibilità della Lega Pro e il format
del campionato di serie B partito “zoppo” a causa del blocco dei ripescaggi. Ad oggi sono state approvate una serie di norme molto positive per dare consistenza ad una Lega che, anche quest’anno, ha sofferto molto. L’approvazione delle licenze nazionali già a dicembre è senz’altro positivo con il termine ultimo di iscrizione previsto per il 24 giugno. L’esclusione dal campionato in caso di recidiva nel mancato pagamento degli stipendi o l’esclusione alla seconda mancata presenza in campo sono misure tese ad interrompere sul nascere situazioni di crisi non solo economico finanziaria. Il riordino del Club Italia, come la costituzione degli organi della Divisione Femminile sono ancora in divenire ma entro l’estate saranno operativi con possibile coinvolgimento diretto dell’AIC. La costituzione di 6 tavoli di discussione da parte del presidente Gravina ha portato alcuni temi all’ordine del giorno. La giustizia sportiva, sulla quale dobbiamo vigilare soprattutto riguardo la voglia (tanta) di depotenziare la responsabilità oggettiva delle società, la riforma dello Statuto (obbligatoria dopo la legge del gennaio 2018) che porterà modifiche in termini di quote rosa, limite ai mandati e, come vedremo dopo, vincolo sportivo e la ristrutturazione del Club Italia sono stati alcuni dei temi affrontati.
speciale
Rapporti con le Leghe La Lega di Serie A dallo scorso mese di giugno ha finalmente un presidente eletto, Gaetano Miccichè, con il quale è stato possibile rapportarsi in maniera costruttiva. All’orizzonte ci sono appuntamenti importanti come il rinnovo dell’Accordo Collettivo e la possibile riforma della Champions League che, come vedremo poi, vede le Leghe Europee in contrasto con Eca e Uefa e per questo ci vorranno alleati. La Lega di Serie B ha vissuto mesi complicati e ha forzato la mano con il commissariamento arrivando quest’anno a 19 squadre. In estate si era minacciato lo sciopero che però non ci ha visti uniti e concordi nella scelta di bloccare l’avvio della stagione evitando il blocco dei ripescaggi. La stagione è, quindi, partita e, con le modifiche fatte a dicembre in Consiglio Federale, con il nostro voto contrario, il prossimo campionato sarà a 20 squadre. Rimangono perplessità sulle 4 retrocessioni previste e soprattutto le preoccupazioni riguardano alcune squadre di piazze molto importanti, Foggia e Palermo su tutte, che sono sotto la lente di ingrandimento per quanto riguarda solidità societaria e solvibilità. L’esperienza di Avellino, Cesena e Bari non iscritte lo scorso anno sono campanelli d’allarme da non sottovalutare. La Lega Pro, ha vissuto il cambio di presidente con Francesco Ghirelli (ex direttore generale) eletto lo scorso mese di novembre. La volontà della Lega di conservare l’attuale format a 60, la necessità di rendere il sistema sostenibile, la volontà di dare concretezza alla formazione dei giovani e la sensibilità verso la formazione in carriera ci ha visti su piani comuni in più di un’occasione. La grande novità della cancellazione delle liste è senz’altro il punto più forte di questi ultimi mesi. Rimangono aperti molti dettagli dal minutaggio minimo al Salary Cap
ma la novità è molto importante. Altre questioni sulle quali non possiamo fare passi indietro sono le fideiussioni e i controlli, la serietà e solvibilità dei soggetti che entrano così come l’integrità in tema di scommesse. Infine le spinose situazioni di Pro Piacenza, Matera, Reggina, Lucchese e Cuneo che durante la stagione ci hanno fatto sobbalzare spesso e volentieri. Il tema delle Seconde Squadre è stato affrontato in un incontro aperto a tutte le società di Lega Pro presso l’Allianz Stadium di Torino, ospiti della Juventus. Il progetto va avanti e l’auspicio è che possa contribuire a far crescere i giovani e la Lega Pro in termini di visibilità e appeal del campionato. Con la Lega Dilettanti prosegue il dialogo e sicuramente le prossime settimane ci vedranno confrontarci ulteriormente sia sul tema del vincolo sportivo che sul tema della Divisione Femminile. Con il presidente Cosimo Sibilia, vicepresidente Figc, c’è la volontà di affrontare il tema del fondo di solidarietà che possa far recuperare le somme in caso di mancata iscrizione così come i premi di formazione e preparazione che spettano alle società dilettantistiche. È stato raddoppiato il contributo a fondo perduto in caso di ripescaggio per la Serie D e l’Eccellenza e chissà che non possa essere una delle fonti di finanziamento del suddetto fondo. Negli incontri istituzionali a livello politico, come vedremo anche di seguito, i temi dei professionisti di fatto e della gestione finanziaria delle società dilettantistiche sono in agenda e verranno affrontati sempre nell’ottica della sostenibilità e della tutela dei lavoratori/lavoratrici. Dipartimento Dilettanti I rapporti con la Lega Dilettanti, come detto, proseguono costruttivamente e, mentre andiamo in stampa, sarà la novità del vincolo sportivo modificato il vero banco di prova.
La modifica da inserire, infatti, nello Statuto Federale, e quindi a maggioranza qualificata, ci vede davanti ad un appuntamento storico. Il Coni ha annunciato che non approverà Statuti federali che non riportino la durata del vincolo sportivo e l’obiettivo (auspicio) è quello di arrivare ad una proposta ragionevole che salvaguardi la tutela della libera scelta degli/delle atleti/e e le esigenze delle società dilettantistiche. Probabilmente già dal giorno dell’Assemblea potremmo avere contezza delle prospettive che saranno operative, quasi sicuramente, a partire dalla prossima stagione. Il tema degli Under obbligatori in campo sta evolvendo anche grazie alla pressione di alcuni Comitati (Bolzano, Trento) che sentono la necessità di ridurre il numero dei giovani obbligatori per difficoltà oggettive di parecchie società del territorio. Già dalla prossima stagione è stata loro accordata la deroga per un solo giovane obbligatorio in campo per Eccellenza e Promozione. Sono stati ridotti gli Under obbligatori da 4 a 3 per i campionati regionali e per questo è da monitorare con molta attenzione la richiesta inversa di deroga richiesta dal Comitato Lazio per avere 4 giovani obbligatori in Eccellenza per il secondo anno consecutivo. È tornato e si ripropone ogni anno il tema della violenza e anche nel rapporto «Calciatori sotto tiro» si è riscontrato come il mondo dilettante non sia esente da minacce, intimidazioni e violenze subite dai calciatori. L’episodio di Roma dello scorso novembre in cui il giovane arbitro Riccardo Bernardini è stato aggredito all’esterno del campo da pseudo tifosi ci ha fatto riflettere ulteriormente sul tema della violenza contro gli arbitri di cui, ahimè, talvolta sono gli stessi calciatori ad esserne responsabili. Clamorosa la vicenda recente nell’intervallo tra Picerno e Taranto dove uno
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speciale
una squadra sempre più competitiva e pronta alle sfide internazionali.
addetto alla sicurezza ha colpito alcuni calciatori del Taranto addirittura con un tirapugni. Il dipartimento dilettanti ha avuto, inoltre, un cambio all’interno dell’area legale. L’avv. Ilaria Pasqui ha iniziato, infatti, la sua esperienza dirigenziale con l’F.C Inter e a nome di tutti gli associati la ringrazio del prezioso contributo dato all’AIC e a tutto il movimento del calcio femminile. Per il Calcio a 5 il rapporto con la Divisione presso la Lnd è contraddittorio. Apparentemente con buoni propositi (controllo degli accordi economici, possibilità di penalizzazioni in caso di inadempimenti etc) ma permane il mancato invito di nostro/a delegato/a ai consigli della Divisione. L’esclusione dalla discussione interna è certamente un passo indietro importante per AIC e chissà che la discussione del vincolo non sia occasione per riprendere il filo anche per quanto riguarda la parte del Calcio a 5 femminile, tanto in crescita quanto bisognoso del contributo di tutti noi. Il lavoro con il Beach Soccer prosegue e l’auspicio è quello di dare risposte concrete anche alle esigenze specifiche del settore come la problematica relativa al doppio tesseramento e la questione della tempistica della competizione che non segue il calendario tradizionale del calcio a 11. Il Club Italia avrà un ruolo senz’altro fondamentale nell’affrontare le questioni irrisolte per poter dare alla maglia azzurra
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Settore Calcio Femminile La qualificazione al Mondiale 2019 (che verrà trasmesso da SKY) è senz’altro il coronamento di una crescita degli ultimi anni dell’intero movimento, così come la trasmissione alle 12.30, sempre su Sky, di una partita del campionato di Serie A. Il periodo del Commissariamento Figc ha portato la novità che da tempo si aspettava con la gestione della Serie A, della Serie B, del campionato Primavera, della Coppa Italia e della Supercoppa direttamente a livello federale e non più attraverso il Dipartimento Calcio Femminile presso la Lega Dilettanti. Dopo l’elezione del presidente Gravina siamo in attesa di completare il passaggio definitivo in Federazione anche della gestione politica del calcio femminile. Entro il mese di maggio è stato annunciato dal presidente stesso che ci sarà la governance della Divisione Calcio Femminile e si potrà proseguire verso una strutturazione in linea con gli standard dei Paesi dove il professionismo è già un fatto concreto. La professionalizzazione del movimento di vertice è infatti il tema di discussione più imminente sia a livello federale che a livello legislativo. Il collegato sport alla legge finanziaria, di cui diremo anche più avanti, ha come obiettivo anche quello di riordinare il mondo dello sport dilettantistico che in molti casi è più vicino al professionismo che all’attività amatoriale. Il calcio femminile ha goduto in questi ultimi anni dell’ingresso delle società professionistiche che hanno investito e cercano riscontri anche da un punto di vista normativo a questo loro impegno (vincolo dilettante che non impedisce il trasferimento all’estero di atlete tesserate, questioni diritti Tv etc.) ma che si rendono conto che la professionalizzazione deve andare di pari passo con la sostenibilità.
Infine una nota grigia l’approvazione delle Licenze Nazionali per il 2019/20 delle Società professionistiche che segna un apparente passo indietro rispetto alla volontà di crescita respirata fino ad oggi. I numeri dei risultati delle scorse stagioni non sono ancora registrati ed è difficile capire se le politiche messe in campo fino ad oggi (obbligatorietà delle U12, giovanissime e allieve) siano state efficaci o meno.
Attività istituzionali Lo scorso mese di aprile sono iniziati i lavori parlamentari relativi al «collegato sport» della Legge Finanziaria. Tra gli interventi previsti la rivisitazione della legge 91/81 (professionismo sportivo) e «Siamo fieri di approvare definitivamente la convenzione di Magglingen: il voto dell’Italia è decisivo per l’entrata in vigore in Europa delle misure di contrasto alle scommesse e al gioco illegali, in tutte le sue forme. L’introduzione della confisca di tutti i beni che costituiscono il prodotto, il profitto o il prezzo del reato è una misura fondamentale». Giancarlo Giorgetti Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega allo Sport
Organo mensile dell’Associazione Italiana Calciatori
speciale maggio 2019
Bilancio A.I.C. Service Srl Bilancio A.I.C. Chiusi al 31.12.2018
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A.I.C. Service Srl
Relazione unitaria del Collegio Sindacale all’Assemblea dei Soci Al Socio Unico della società AIC Service Srl, Premessa Il Collegio Sindacale, nell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2018, ha svolto sia le funzioni previste dagli artt. 2403 e ss. c.c. sia quelle previste dall’art. 2409-bis c.c.La presente relazione unitaria contiene nella sezione A) la “Relazione del Revisore Indipendente ai sensi dell’art 14 del D. Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39” e nella sezione B) la “Relazione ai sensi dell’art. 2429, comma 2, c.c.”.A) Relazione del Revisore Indipendente ai sensi dell’art. 14 D.Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39 Relazione sulla revisione contabile del bilancio d’esercizio Giudizio Abbiamo svolto la revisione contabile dell’allegato bilancio d’esercizio della società AIC Service Srl, costituito dallo Stato Patrimoniale al 31 dicembre 2018, dal Conto Economico, e dalla Nota Integrativa.A nostro giudizio, il bilancio d’esercizio fornisce una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria della società al 31 dicembre 2018, del risultato economico per l’esercizio chiuso a tale data in conformità alle norme italiane che ne disciplinano i criteri di redazione.Elementi alla base del giudizio Abbiamo svolto la revisione contabile in conformità ai principi di revisione internazionali ISA Italia. Le nostre responsabilità si sensi di tali principi sono ulteriormente descritte nella sezione Responsabilità del Revisore per la revisione contabile del bilancio d’esercizio della presente relazione.- Siamo indipendenti rispetto alla Società in conformità alle norme e ai principi
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in materia di etica e di indipendenza applicabili nell’ordinamento italiano alla revisione contabile del bilancio.Riteniamo di aver acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio.Responsabilità degli Amministratori e del Collegio Sindacale per il bilancio d’esercizio Gli Amministratori sono responsabili per la redazione del bilancio d’esercizio che fornisca una rappresentazione veritiera e corretta in conformità alle norme italiane che ne disciplinano i criteri di redazione e, nei termini previsti dalla legge, per quella parte del controllo interno dagli stessi ritenuta necessaria per consentire la redazione di un bilancio che non contenga errori significativi dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali.Gli Amministratori sono responsabili per la valutazione della capacità della società di continuare ad operare come un’entità in funzionamento e, nella redazione del bilancio d’esercizio, per l’appropriatezza dell’utilizzo del presupposto della continuità aziendale, nonché per una adeguata informativa in materia.- Gli Amministratori utilizzano il presupposto della continuità aziendale nella redazione del bilancio d’esercizio a meno che abbiano valutato che sussistono le condizioni per la liquidazione della società o per l’interruzione dell’attività o non abbiano alternative realistiche a tali scelte.Il Collegio Sindacale ha la responsabilità della vigilanza, nei termini previsti dalla legge, sul processo di predisposizione dell’informativa finanziaria della società.Responsabilità del Revisore per la revisione contabile del bilancio d’esercizio I nostri obiettivi sono l’acquisizione di una ragionevole sicurezza che il bilancio d’esercizio nel suo complesso non contenga errori significativi, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non inten-
zionali, e l’emissione di una relazione di revisione che includa il nostro giudizio.Per ragionevole sicurezza si intende un livello elevato di sicurezza che, tuttavia, non fornisce la garanzia che una revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionale ISA Italia individui sempre un errore significativo, qualora esistente.- Gli errori possono derivare da frodi i da comportamenti o eventi non intenzionali e sono considerati significativi qualora ci si possa ragionevolmente attendere che essi, singolarmente o nel loro insieme, siano in grado di influenzare le decisioni economiche prese dagli utilizzatori sulla base del bilancio d’esercizio.Nell’ambito della revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali ISA Italia, abbiamo esercitato il giudizio professionale ed abbiamo mantenuto lo scetticismo professionale per tutta la durata della revisione contabile. Inoltre: • abbiamo identificato e valutato i rischi di errori significativi nel bilancio d’esercizio, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali; abbiamo definito e svolto procedure di revisione in risposta a tali rischi; abbiamo acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio.- Il rischio di non individuare un errore significativo dovuto a frodi è più elevato rispetto al rischio di non individuare un errore significativo derivante da comportamenti o eventi non intenzionali, poiché la frode può implicare l’esistenza di collusioni, falsificazioni, omissioni intenzionali, rappresentazioni fuorvianti o forzature del controllo interno; • abbiamo acquisito una comprensione del controllo interno rilevante ai fini della revisione contabile allo scopo di definire procedure di revisione appropriate nelle circostanze e non per esprimere un giudizio sull’efficacia del controllo interno della società;
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• abbiamo valutato l’appropriatezza dei principi contabili utilizzati nonché la ragionevolezza delle stime contabili effettuate dagli Amministratori, inclusa la relativa informativa; • siamo giunti ad una conclusione sull’appropriatezza dell’utilizzo da parte degli Amministratori del presupposto della continuità aziendale e, in base agli elementi probativi acquisiti, sull’eventuale esistenza di una incertezza significativa riguardo a eventi o circostanze che possono far sorgere dubbi significativi sulla capacità della società di continuare ad operare come un’entità in funzionamento.- In presenza di un’incertezza significativa, siamo tenuti a richiamare l’attenzione nella Relazione di revisione sulla relativa informativa di bilancio, ovvero, qualora tale informativa sia inadeguata, a riflettere tale circostanza nella formulazione del nostro giudizio.- Le nostre conclusioni sono basate sugli elementi probativi acquisiti fino alla data della presente relazione.- Tuttavia, eventi o circostanze successivi possono comportare che la società cessi di operare come un’entità in funzionamento; • abbiamo valutato la presentazione, la struttura e il contenuto del bilancio d’esercizio nel suo complesso, inclusa l’informativa, e se il bilancio d’esercizio rappresenti le operazioni e gli eventi sottostanti in modo da fornire una corretta rappresentazione; • abbiamo comunicato ai responsabile della attività di governance, identifi-
CONTO ECONOMICO Valore della produzione Costi della produzione Proventi e oneri finanziari Risultato prima delle imposte Imposte dell’esercizio Utile (perdita) d’esercizio
31/12/2017 7.221.122 3.770.046 (162.381) 3.288.695 1.033.094 2.255.601
cati ad un livello appropriato come richiesto dagli ISA Italia, tra gli altri aspetti, la portata e la tempistica pianificate per la revisione contabile e i risultato significativi emersi, incluse le eventuali carenze significative nel controllo interno identificate nel corso della revisione contabile; • abbiamo svolto la revisione legale del progetto di bilancio d’esercizio della società AIC Service Srl chiuso al 31.12.2018 il cui Stato Patrimoniale e Conto Economico sono riportati sinteticamente nella seguente tabella: Il Conto Economico di competenza, in sintesi reca i seguenti valori:
Abbiamo vigilato sull’osservanza della legge e dello statuto e sul rispetto dei principi di corretta amministrazione.Abbiamo partecipato alle Assemblee dei Soci ed alle riunioni del Consiglio di Amministrazione, in relazione alle quali, sulla base delle informazioni disponibili, non abbiamo rilevato violazioni della legge e dello statuto, né operazioni manifestamente imprudente, azzardate, in potenziale conflitto di interesse o tali da compromettere l’integrità del patrimonio sociale.Abbiamo acquisito dal Legale Rappresentante durante le riunioni svolte, informazioni sul generale andamento della gestione e sulla prevedibile evoluzione, nonché sulle operazioni di maggiore rilievo, per le loro dimensioni o caratteristiche, effettuate dalla società e in base alle informazioni acquisite, non abbiamo osservazioni particolare da riferire.Abbiamo acquisito conoscenza e vigilato, per quanto di nostra competenza, sull’adeguatezza e sul funzionamento dell’assetto organizzativo della società, anche tramite la raccolta di informazioni dei Responsabili delle funzioni e a tale riguardo non abbiamo osservazioni particolari da riferire. Abbiamo acquisito conoscenze e vigilato, per quanto di nostra competenza, sull’adeguatezza e sul funzionamento del sistema amministrativo-contabile, nonché sull’affidabilità di quest’ultimo a rappresentare correttamente i fatti di gestione, mediante l’ottenimento di informazioni dai Responsabili delle funzioni e l’esame dei documenti aziendali, e a tale riguardo, non abbiamo osservazioni particolari da riferire.Non sono pervenute denunzie dai Soci ex art. 2408 c.c..Nel corso dell’esercizio non sono stati rilasciati dal Collegio Sindacale pareri previsti dalla legge.Nel corso dell’attività di vigilanza, come sopra descritta, non sono emersi altri fatti significativi tali da richiederne la menzione nella presente Relazione.-
B) Relazione sull’attività di vigilanza ai sensi dell’art. 2429, comma 2, c.c. Nel corso dell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2018 la nostra attività è stata ispirata alle disposizioni di legge e alle Norme di comportamento del Collegio Sindacale emanate dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, nel rispetto delle quali abbiamo effettuato l’autovalutazione, con esito positivo, per ogni componente il Collegio Sindacale.B1) Attività di vigilanza ai sensi dell’art. 2403 e ss. c.c.
ATTIVO Immobilizzazioni immateriali Immobilizzazioni materiali Immobilizzazioni finanziarie Attivo circolante Ratei e risconti Totale attivo PASSIVO Fondi per rischi ed oneri Trattamento di fine rapporto Debiti Ratei e risconti passivi Totale passivo
31/12/2017 10.483 2.354.886 8.456.841 1.432.516 12.254.726 31/12/2017 12.223 252.630 3.476.380 413.213 4.154.446
31/12/2018 9.289 2.274.600 6.526.007 3.441.069 12.250.965 31/12/2018 30.556 280.493 3.093.498 528.985 3.933.532
Variazioni (1.194) (80.286) (1.930.834) 2.008.553 (3.761) Variazioni 18.333 27.863 (382.882) 115.772 (220.914)
PATRIMONIO NETTO Capitale sociale Riserva legale Riserva di rivalutazione Altre riserve Utili portati a nuovo Utile (perdita) d’esercizio Totale Patrimonio Netto
31/12/2017 500.000 100.000 2.158.085 2.805.795 280.799 2.255.601 8.100.280
31/12/2018 500.000 100.000 2.158.085 3.242.196 2.317.152 8.317.433
Variazioni 436.401 (280.799) 61.551 217.153
31/12/2018 7.973.920 4.561.651 46.751 3.459.020 1.141.868 2.317.152
Variazioni 752.798 791.605 (115.630) 170.325 (108.774) 61.551
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B2) Osservazioni in ordine al bilancio d’esercizio Per quanto a nostra conoscenza, gli Amministratori, nella redazione del bilancio, non hanno derogato alle norme di legge ai sensi dell’art. 2423, comma 4, c.c..- Non abbiamo rilevato l’esistenza di voci iscritte in bilancio che comportano da parte di questo Collegio l’espressione di consenso ex-art. 2426
punti 5 e 6 del Codice Civile.I risultati della Revisione Legale del bilancio da noi svolta sono contenuti nella sezione A) della presente Relazione.B3) Osservazioni e proposte in ordine all’approvazione del bilancio Considerando le risultanze dell’attività da noi svolta il Collegio propone all’Assemblea di approvare il bilancio d’eser-
cizio chiuso al 31 dicembre 2018, così come redatto dagli Amministratori.Il Collegio concorda con la proposta di destinazione del risultato d’esercizio fatta dagli Amministratori in Nota Integrativa.Vicenza, 10 aprile 2019 Il Collegio Sindacale
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Bilancio al 31.12.2018 Stato Patrimoniale Abbreviato Attivo B) Immobilizzazioni I - Immobilizzazioni immateriali II - Immobilizzazioni materiali Totale immobilizzazioni (B) C) Attivo circolante I - Rimanenze II - Crediti esigibili entro l’esercizio successivo esigibili oltre l’esercizio successivo Imposte anticipate IV - Disponibilità liquide Totale attivo circolante (C) D) Ratei e risconti Totale attivo Passivo A) Patrimonio netto I - Capitale III - Riserve di rivalutazione IV - Riserva legale VI - Altre riserve VIII - Utili (perdite) portati a nuovo IX - Utile (perdita) dell’esercizio Totale patrimonio netto B) Fondi per rischi e oneri C) Trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato D) Debiti esigibili entro l’esercizio successivo E) Ratei e risconti Totale passivo
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31/12/2017
9.289 2.274.600 2.283.889
10.483 2.354.886 2.365.369
2.450 952.489 815.429 96.044 41.016 5.571.068 6.526.007 3.441.069 12.250.965
2.597 1.189.298 951.392 197.056 40.850 7.264.946 8.456.841 1.432.516 12.254.726
500.000 2.158.085 100.000 3.242.196 2.317.152 8.317.433 30.556
500.000 2.158.085 100.000 2.805.795 280.799 2.255.601 8.100.280 12.223
280.493
252.630
3.093.498 3.093.498 528.985 12.250.965
3.476.380 3.476.380 413.213 12.254.726
31/12/2018
31/12/2017
7.770.533 10.000 193.387 203.387 7.973.920
7.007.580 213.542 213.542 7.221.122
Conto Economico Abbreviato A) Valore della produzione 1) ricavi delle vendite e delle prestazioni 5) altri ricavi e proventi contributi in conto esercizio altri Totale altri ricavi e proventi Totale valore della produzione B) Costi della produzione
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6) per materie prime, sussidiarie, di consumo e di merci 7) per servizi 8) per godimento di beni di terzi 9) per il personale a) salari e stipendi b) oneri sociali c/d/e) trattamento di fine rapporto, trattamento di quiescenza, altri costi del personale c) trattamento di fine rapporto Totale costi per il personale 10) ammortamenti e svalutazioni a/b/c) ammortamento delle immobilizz. immateriali e materiali, altre svalutazioni delle immobilizz. a) ammortamento delle immobilizzazioni immateriali b) ammortamento delle immobilizzazioni materiali Totale ammortamenti e svalutazioni 11) variazioni delle rimanenze di materie prime, sussidiarie, di consumo e merci 14) oneri diversi di gestione Totale costi della produzione Differenza tra valore e costi della produzione (A - B) C) Proventi e oneri finanziari 16) altri proventi finanziari d) proventi diversi dai precedenti altri Totale proventi diversi dai precedenti Totale altri proventi finanziari 17) interessi ed altri oneri finanziari altri Totale interessi e altri oneri finanziari 17-bis) utili e perdite su cambi Totale proventi e oneri finanziari (15+16-17+17-bis) Risultato prima delle imposte (A-B+-C+-D) 20) imposte sul reddito dell’esercizio, correnti, differite e anticipate imposte correnti imposte differite e anticipate Totale delle imposte sul reddito dell’esercizio, correnti, differite e anticipate 21) Utile (perdita) dell’esercizio
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185.691 2.582.023 200.521 623.627 192.845 42.430 42.430 858.902 -
214.960 2.105.779 166.977 541.132 166.819 39.938 39.938 747.889 -
99.026
101.469
2.047
2.285
96.979 99.026 147 635.341 4.561.651 3.412.269
99.184 101.469 432.972 3.770.046 3.451.076
1.645 1.645 1.645 24 24 45.130 46.751 3.459.020
5.509 5.509 5.509 (167.890) (162.381) 3.288.695
1.142.034 (166) 1.141.868 2.317.152
1.029.723 3.371 1.033.094 2.255.601
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NOTA INTEGRATIVA, PARTE INIZIALE Introduzione Signori Soci, la presente nota integrativa costituisce parte integrante del bilancio al 31/12/2018. Il bilancio viene redatto in forma abbreviata in quanto non sono stati superati, per due esercizi consecutivi, i limiti previsti dall’art. 2435-bis del codice civile. Il bilancio risulta conforme a quanto previsto dagli articoli 2423 e seguenti del codice civile ed ai principi contabili nazionali pubblicati dall’Organismo Italiano di Contabilità; esso rappresenta pertanto con chiarezza ed in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria della società ed il risultato economico dell’esercizio. Il contenuto dello stato patrimoniale e del conto economico è quello previsto dagli articoli 2424 e 2425 del codice civile. La nota integrativa, redatta ai sensi dell’art. 2427 del codice civile, contiene inoltre tutte le informazioni utili a fornire una corretta interpretazione del bilancio. Nel presente documento verranno inoltre fornite le informazioni richieste dai numeri 3 e 4 dell’art. 2428 c.c., in quanto, come consentito dall’art. 2435bis del codice civile, non è stata redatta la relazione sulla gestione. Criteri di formazione Redazione del bilancio Le informazioni contenute nel presente documento sono presentate secondo l’ordine in cui le relative voci sono indicate nello stato patrimoniale e nel conto economico. In riferimento a quanto indicato nella parte introduttiva della presente nota integrativa, si attesta che, ai sensi dell’art. 2423, 3° comma del codice civile, qualora le informazioni richieste da specifiche disposizioni di legge non siano sufficienti a dare una rappresentazione veritiera e corretta della situazione aziendale vengono fornite le informazioni complementari ritenute necessarie allo scopo. Non si sono verificati casi eccezionali che abbiano reso necessario il ricorso a deroghe di cui all’art. 2423, commi 4 e 5 e all’art. 2423-bis comma 2 codice civile. Il bilancio d’esercizio, così come la presente nota integrativa, sono stati redatti in unità di euro.
Principi di redazione del bilancio La valutazione delle voci di bilancio è avvenuta nel rispetto del principio della prudenza, della rilevanza e nella prospettiva di continuazione dell’attività. Ai sensi dell’art. 2423-bis c.1 punto 1-bis C.C., la rilevazione e la presentazione delle voci è effettuata tenendo conto della sostanza dell’operazione o del contratto. Nella redazione del bilancio d’esercizio gli oneri e i proventi sono stati iscritti secondo il principio di competenza indipendentemente dal momento della loro manifestazione numeraria e sono stati indicati esclusivamente gli utili realizzati alla data di chiusura dell’esercizio. Si è peraltro tenuto conto dei rischi e delle perdite di competenza dell’esercizio, anche se conosciuti dopo la chiusura di questo.
all’art.2426 del codice civile, con particolare riferimento a quelle voci di bilancio per le quali il legislatore ammette diversi criteri di valutazione e di rettifica o per le quali non sono previsti specifici criteri.
Struttura e contenuto del Prospetto di Bilancio Lo stato patrimoniale, il conto economico e le informazioni di natura contabile contenute nella presente nota integrativa sono conformi alle scritture contabili, da cui sono stati direttamente desunti. Nell’esposizione dello stato patrimoniale e del conto economico non sono stati effettuati raggruppamenti delle voci precedute da numeri arabi, come invece facoltativamente previsto dall’art. 2423 ter del c.c. Ai sensi dell’art. 2423 ter del codice civile, si precisa che tutte le voci di bilancio sono risultate comparabili con l’esercizio precedente; non vi è stata pertanto necessità di adattare alcuna voce dell’esercizio precedente. Ai sensi dell’art. 2424 del codice civile si conferma che non esistono elementi dell’attivo o del passivo che ricadano sotto più voci del prospetto di bilancio.
Valutazione poste in valuta I valori contabili espressi in valuta sono stati iscritti, previa conversione in euro secondo il tasso di cambio vigente al momento della loro rilevazione, ovvero al tasso di cambio alla data di chiusura dell’esercizio sociale secondo le indicazioni del principio contabile OIC 26. In applicazione a quanto disposto dall’art. 2427 c.1 n. 6-bis del c.c., nel prosieguo della presente nota integrativa, viene data indicazione di eventuali effetti significativi delle variazioni nei cambi valutari verificatesi successivamente alla chiusura dell’esercizio. Alla data di chiusura dell’esercizio, risulta solo un debito in dollari pari a 15.302 €, in quanto nel corso dell’esercizio è stato estinto l’unico conto corrente in valuta americana detenuto dalla società; si ritiene tuttavia che le variazioni nei cambi intervenute successivamente alla chiusura dell’esercizio non siano significative.
Criteri di valutazione I criteri applicati nella valutazione delle voci di bilancio e nelle rettifiche di valore sono conformi alle disposizioni del codice civile e alle indicazioni contenute nei principi contabili emanati dall’Organismo Italiano di Contabilità. Gli stessi inoltre non sono variati rispetto all’esercizio precedente. Ai sensi dell’articolo 2427 c. 1 n. 1 del c.c. si illustrano i più significativi criteri di valutazione adottati nel rispetto delle disposizioni contenute
ALTRE INFORMAZIONI Commento Informativa sull’andamento aziendale Signori Soci, il bilancio dell’esercizio chiuso al 31/12/2018 evidenzia un risultato positivo di esercizio pari ad euro 2.317.152. Si segnala che nel corso dell’esercizio è stato siglato un nuovo accordo commerciale con la “Lega Nazionale Professionisti Serie A” con durata fino alla stagione 2023/2024.
Operazioni con obbligo di retrocessione a termine La società, ai sensi dell’art.2427 n. 6-ter, attesta che nel corso dell’esercizio non ha posto in essere alcuna operazione soggetta all’obbligo di retrocessione a termine. NOTA INTEGRATIVA, ATTIVO Introduzione I valori iscritti nell’attivo dello stato pa-
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trimoniale sono stati valutati secondo quanto previsto dall’articolo 2426 del codice civile e in conformità ai principi contabili nazionali. Nelle sezioni relative alle singole poste sono indicati i criteri applicati nello specifico. Immobilizzazioni Introduzione Immobilizzazioni immateriali Le immobilizzazioni immateriali, ricorrendo i presupposti previsti dai principi contabili, sono iscritte nell’attivo di stato patrimoniale al costo di acquisto e/o di produzione e vengono ammortizzate in quote costanti in funzione della loro utilità futura. Il valore delle immobilizzazioni è esposto al netto dei fondi di ammortamento e delle svalutazioni. L’ammortamento è stato operato in conformità al seguente piano prestabilito, che si ritiene assicuri una corretta ripartizione del costo sostenuto lungo la vita utile delle immobilizzazioni in oggetto: VOCI IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI
Marchi Software di terzi in concessione
PERIODO
18 anni 2 anni
Le eventuali alienazioni di beni immateriali avvenute nel corso dell’esercizio hanno comportato l’eliminazione del loro valore residuo. Il criterio di ammortamento delle immobilizzazioni immateriali è stato applicato con sistematicità ed in ogni esercizio, in relazione alla residua possibilità di utilizzazione economica di ogni singolo bene o spesa. Ai sensi e per gli effetti dell’art.10 della legge 19 marzo 1983, n. 72, e così come anche richiamato dalle successive leggi di rivalutazione monetaria, si precisa che per i beni immateriali tuttora esistenti in patrimonio non è stata mai eseguita alcuna rivalutazione monetaria. Si evidenzia che su tali oneri immobilizzati non è stato necessario operare svalutazioni ex art. 2426 comma 1 n. 3 del codice civile in quanto, come previsto dal principio contabile OIC 9, non sono stati riscontrati indicatori di potenziali perdite durevoli di valore delle immobilizzazioni immateriali. Beni immateriali I beni immateriali sono rilevati al co-
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sto di acquisto comprendente anche i costi accessori e sono ammortizzati entro il limite legale o contrattuale previsto per gli stessi. Immobilizzazioni materiali I cespiti appartenenti alla categoria delle immobilizzazioni materiali, rilevati alla data in cui avviene il trasferimento dei rischi e dei benefici connessi al bene acquisito, sono iscritti in bilancio al costo di acquisto, aumentato degli eventuali oneri accessori sostenuti fino al momento in cui i beni sono pronti all’uso e comunque nel limite del loro valore recuperabile. Sono stati imputati ad incremento del valore dei beni a cui si riferiscono i costi sostenuti nell’esercizio che abbiano comportato un effettivo incremento della produttività, della durata di vita utile o della consistenza dei cespiti. Tali beni risultano esposti nell’attivo di bilancio al netto dei fondi di ammortamento e di svalutazione. Il valore contabile dei beni, raggruppati in classi omogenee per natura ed anno di acquisizione, viene ripartito tra gli esercizi nel corso dei quali gli stessi verranno presumibilmente utilizzati. Tale procedura è attuata mediante lo stanziamento sistematico a conto economico di quote di ammortamento corrispondenti a piani prestabiliti, definiti al momento in cui il bene è disponibile e pronto all’uso, con riferimento alla presunta residua possibilità di utilizzo dei beni stessi. Detti piani, oggetto di verifica annuale, sono formati con riferimento al valore lordo dei beni e supponendo pari a zero il valore di realizzo al termine del processo. L’ammortamento delle immobilizzazioni materiali, il cui utilizzo è limitato nel tempo, è stato operato in conformità al seguente piano prestabilito: VOCI IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI
Fabbricati industriali Impianti generici Attrezzature e macchinari Mobili e arredi Macchine d’ufficio elettroniche
ALIQUOTE %
3% 10% 15% 12% 20%
Le eventuali dismissioni di cespiti (cessioni, rottamazioni, ecc.) avvenute nel corso dell’esercizio hanno comportato l’eliminazione del loro valore residuo. L’eventuale differenza tra valore contabile e valore di dismissione è sta-
to rilevato a conto economico. Per le immobilizzazioni acquisite nel corso dell’esercizio le suddette aliquote sono state ridotte alla metà in quanto la quota di ammortamento così ottenuta non si discosta significativamente dalla quota calcolata a partire dal momento in cui il cespite è disponibile e pronto all’uso. I criteri di ammortamento delle immobilizzazioni materiali non sono variati rispetto a quelli applicati nell’esercizio precedente. Nel successivo prospetto si precisa, ai sensi e per gli effetti dell’art. 10 della legge 19 Marzo 1983, n. 72, così come anche richiamato dalle successive leggi di rivalutazione monetaria, per quali beni materiali è stata eseguita una rivalutazione monetaria evidenziandone quindi il relativo ammontare. DESCRIZIONE
IMPORTO
Immobilizzazioni materiali Fabbricato strumentale 50.700 Rivalutazione costo storico 2.440.319 L.147/2013 Valore contabile COSTO 2.491.019 FABBRICATO rivalutato Fondo ammortamento al 8.36531.12.2013 Rivalutazione f.do amm.to 402.654L.147/2013 Ammortamenti 2014-2018 373.653Valore contabile F.DO AMM.TO 784.672FABBRICATO rivalutato Scorporo quota terreno 12.675 Fabbricato strumentale Rivalutazione costo storico quota 507.325 terreno L.147/2013 Valore netto contabile QUOTA 520.000 TERRENO rivalutato Per quanto concerne il criterio adottato per effettuare le rivalutazioni, si specifica che il compendio immobiliare di proprietà ubicato in Vicenza e catastalmente identificato al fg. 4 mapp. 499 cat. A/10 rendita € 7.359,11 è stato rivalutato ex L. 147/2013. La rivalutazione è stata effettuata sul fabbricato e sul terreno scorporato, incrementando il valore del cespite e del fondo di ammortamento. Riguardo al piano tecnico di ammortamento, si è ritenuto di confermare l’aliquota del 3% per esercizio. La temporanea irrilevanza fiscale dell’ammortamento computato nei primi due esercizi successivi alla rivalutazione, dal 2014 sino al 2015, ha comportato l’iscrizione di un correlato credito per fiscalità anticipata di € 40.850,00.
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Si evidenzia che non è stato necessario operare svalutazioni ex art. 2426 comma 1 n. 3 del codice civile in quanto, come previsto dal principio contabile OIC 9, non sono stati riscontrati indicatori di potenziali perdite durevoli di valore delle immobilizzazioni materiali. Terreni e fabbricati La società ha distintamente contabilizzato la parte di terreno sottostante ai fabbricati di proprietà e per la stessa non si è operato alcun ammortamento in quanto si tratta di beni per i quali non è previsto un esaurimento della utilità futura. Movimenti delle immobilizzazioni Introduzione Nel presente paragrafo della nota integrativa si analizzano i movimenti riguardanti le immobilizzazioni immateriali, materiali e finanziarie. Per ciascuna voce delle immobilizzazioni è stato specificato: • il costo storico; • le precedenti rivalutazioni, svalutazioni ed ammortamenti delle immobilizzazioni esistenti all’inizio dell’esercizio; • le acquisizioni, gli spostamenti da una voce ad un’altra, le alienazioni e le eliminazioni avvenute nell’esercizio; • le rivalutazioni, le svalutazioni e gli ammortamenti effettuati nell’esercizio; • la consistenza finale dell’immobilizzazione. Analisi dei movimenti delle immobilizzazioni abbreviato IMM. IMMAT.
Valore di inizio esercizio Costo 395.389 Rivalutazioni Ammort.ti (Fondo ammort.) 384.906 Valore di 10.483 bilancio Variazioni nell’esercizio Incrementi per 853 acquisizione Ammort. 2.047 dell’esercizio Totale (1.194) variazioni Valore di fine esercizio Costo 396.242 Rivalutazioni Ammort.ti (Fondo ammort.) 386.953
IMM. MAT.
TOT. IMM.
766.706 1.162.095 2.947.644 2.947.644 1.359.464 1.744.370 2.354.886 2.365.369 16.693
17.546
96.979
99.026
(80.286) (81.480) 779.577 1.175.819 2.947.644 2.947.644 1.452.621 1.839.574
Valore di bilancio
IMM. IMMAT.
IMM. MAT.
TOT. IMM.
9.289 2.274.600 2.283.889
Commento Nel corso dell’esercizio è stata alienata un’affrancatrice il cui costo storico ammontava ad € 3.822, che al momento della cessione risultava completamente ammortizzata. Non si segnalano acquisti di beni strumentali di particolare rilevanza. Operazioni di locazione finanziaria Introduzione La società alla data di chiusura dell’esercizio non ha in corso alcun contratto di leasing finanziario. ATTIVO CIRCOLANTE Introduzione Gli elementi dell’attivo circolante sono valutati secondo quanto previsto dai numeri da 8 a 11-bis dell’articolo 2426 del codice civile. I criteri utilizzati sono indicati nei paragrafi delle rispettive voci di bilancio. Rimanenze Introduzione Le rimanenze di beni sono valutate al minore tra il costo di acquisto e/o di produzione e il valore di realizzo desumibile dall’andamento del mercato. Il costo di acquisto comprende gli eventuali oneri accessori di diretta imputazione. Il costo di produzione non comprende i costi di indiretta imputazione in quanto questi ultimi non sono risultati imputabili secondo un metodo oggettivo. Merci Il costo delle rimanenze dei prodotti delle merci di natura fungibile è stato calcolato a costi specifici, ovvero attribuendo ai singoli beni i costi specificatamente sostenuti per gli stessi. Il valore così determinato è stato opportunamente confrontato, come esplicitamente richiesto dall’art. 2426 n. 9 del codice civile, con il valore di realizzazione desumibile dall’andamento del mercato. Dal confronto tra costo di acquisto/ di produzione e valore di realizzazione desumibile dal mercato non sono emersi, per nessuno dei beni in magazzino, i presupposti per la valutazio-
ne in base al minore valore di mercato. Crediti iscritti nell’attivo circolante Introduzione I crediti iscritti nell’attivo circolante sono stati valutati al presumibile valore di realizzo avvalendosi della facoltà concessa dall’art. 2435-bis c.c. Oneri finanziari capitalizzati Introduzione Tutti gli interessi e gli altri oneri finanziari sono stati interamente spesati nell’esercizio. Ai fini dell’art. 2427, c. 1, n. 8 del codice civile si attesta quindi che non sussistono capitalizzazioni di oneri finanziari. NOTA INTEGRATIVA, PASSIVO E PATRIMONIO NETTO Introduzione Le poste del patrimonio netto e del passivo dello stato patrimoniale sono state iscritte in conformità ai principi contabili nazionali; nelle sezioni relative alle singole poste sono indicati i criteri applicati nello specifico. Patrimonio netto Introduzione Le voci sono esposte in bilancio al loro valore contabile secondo le indicazioni contenute nel principio contabile OIC 28. Nel seguente prospetto sono analiticamente indicate le voci di patrimonio netto, con specificazione della loro origine, possibilità di utilizzazione e distribuibilità, nonché della loro avvenuta utilizzazione nei precedenti esercizi (Tabella 1). Commento La riserva di rivalutazione è stata generata in seguito alla rivalutazione dell’immobile strumentale anche ai fini fiscali ex L.147/2013, come in precedenza illustrato. Si attesta inoltre che per il disposto dell’art. 13 L. 342/2000, tale riserva può essere ridotta solo con l’osservanza delle disposizioni dei commi secondo e terzo dell’art. 2445 cod. civ. Si segnala che in data 17 dicembre 2018 è stata deliberata una distribuzione di dividendi per Euro 2.100.000. Debiti Introduzione I debiti sono stati esposti in bilancio
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Tabella 1 DESCRIZIONE
Capitale Totale Riserve di rivalutazione Totale Riserva legale Totale Altre riserve
TIPO RISERVA
POSSIBILITÀ DI UTILIZZO
Capitale
QUOTA DISPONIBILE
QUOTA DISTRIBUIBILE
QUOTA NON DISTRIBUIBILE
500.000 500.000
-
-
Capitale
A;B
2.158.085 2.158.085
-
2.158.085 2.158.085
Utili
A;B
100.000 100.000
-
100.000 100.000
Utili A;B;C 3.242.196 3.242.196 Totale 3.242.196 3.242.196 Totale 6.000.281 3.242.196 2.258.085 Composizione voci PN LEGENDA: “A” aumento di capitale; “B” copertura perdite; “C” distribuzione soci; “D” per altri vincoli statutari; “E” altro al valore nominale, avvalendosi della facoltà concessa dall’art. 2435-bis c.c. Debiti assistiti da garanzie reali su beni sociali Introduzione Ai sensi e per gli effetti dell’art. 2427 c.1 n.6 del codice civile, si attesta che non esistono debiti di durata superiore a cinque anni e debiti assistiti da garanzie reali su beni sociali. Commento La società non ha ricevuto alcun finanziamento da parte della controllante, tuttavia si segnala la presenza di un debito verso il socio unico di Euro 2.100.000 per distribuzione di dividendi, come precedentemente evidenziato, la cui materiale liquidazione avverrà entro il 1° semestre del 2019. NOTA INTEGRATIVA, CONTO ECONOMICO Introduzione Il conto economico evidenzia il risultato economico dell’esercizio. Esso fornisce una rappresentazione delle operazioni di gestione, mediante una sintesi dei componenti positivi e negativi di reddito che hanno contribuito a determinare il risultato economico. I componenti positivi e negativi di reddito, iscritti in bilancio secondo quanto previsto dall’articolo 2425-bis del codice civile, sono distinti secondo l’appartenenza alle varie gestioni: caratteristica, accessoria e finanziaria. L’attività caratteristica identifica i componenti di reddito generati da operazioni
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che si manifestano in via continuativa e nel settore rilevante per lo svolgimento della gestione, che identificano e qualificano la parte peculiare e distintiva dell’attività economica svolta dalla società, per la quale la stessa è finalizzata. L’attività finanziaria è costituita da operazioni che generano proventi e oneri di natura finanziaria. In via residuale, l’attività accessoria è costituita dalle operazioni che generano componenti di reddito che fanno parte dell’attività ordinaria ma non rientrano nell’attività caratteristica e finanziaria. Valore della produzione Introduzione I ricavi sono iscritti in bilancio per competenza, al netto dei resi, abbuoni, sconti e premi, nonche’ delle imposte direttamente connesse agli stessi. Per quanto concerne la cessione di beni, i relativi ricavi sono iscritti quando si è verificato il passaggio sostanziale e non formale del titolo di proprietà assumendo quale parametro di riferimento, per il passaggio sostanziale, il trasferimento dei rischi e benefici. I ricavi derivanti dalle prestazioni di servizi sono iscritti quando il servizio è reso, ovvero quando la prestazione è stata effettuata; nel particolare caso delle prestazioni di servizi continuative i relativi ricavi sono iscritti per la quota maturata. Costi della produzione Commento I costi ed oneri sono imputati per competenza e secondo natura, al netto
dei resi, abbuoni, sconti e premi, nel rispetto del principio di correlazione con i ricavi, ed iscritti nelle rispettive voci secondo quanto previsto dal principio contabile OIC 12. Per quanto riguarda gli acquisti di beni, i relativi costi sono iscritti quando si è verificato il passaggio sostanziale e non formale del titolo di proprietà assumendo quale parametro di riferimento, per il passaggio sostanziale, il trasferimento dei rischi e benefici. Nel caso di acquisto di servizi, i relativi costi sono iscritti quando il servizio è stato ricevuto, ovvero quando la prestazione si è conclusa, mentre, in presenza di prestazioni di servizi continuative, i relativi costi sono iscritti per la quota maturata. Proventi e oneri finanziari Introduzione I proventi e gli oneri finanziari sono iscritti per competenza in relazione alla quota maturata nell’esercizio. Commento Utili/perdite su cambi Si riportano di seguito le informazioni relative agli utili o perdite su cambi distinguendo la parte realizzata dalla parte derivante da valutazioni delle attività e passività in valuta iscritte in bilancio alla fine dell’esercizio. DESCRIZIONE
Utili e perdite su cambi Utile su cambi Perdita su cambi Totale voce
IMPORTO IN PARTE PARTE BILANCIO VALUTATIVA REALIZZATA
45.130 693 693-
45.823 45.823
Importo e natura dei singoli elementi di ricavo/costo di entità o incidenza eccezionali Introduzione Nel corso del presente esercizio non sono stati rilevati ricavi o altri componenti positivi derivanti da eventi di entità o incidenza eccezionali. Introduzione Nel seguente prospetto sono indicati l’importo e la natura dei singoli elementi di costo di entità o incidenza eccezionali. Importo e natura dei singoli elementi di costo di entità o incidenza eccezionali
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VOCE DI COSTO
Accertamento INPGI
IMPORTO
NATURA
64.704 Oneri diversi
Commento Nel corso dell’esercizio 2018, a seguito dell’accertamento ad opera dell’INPGI (Istituto Nazionale di Previdenza dei Giornalisti Italiani) in ragione di presunte irregolarità in merito al versamento dei contributi previdenziali di categoria, è stata rilevata di una sopravvenienza passiva indeducibile. L’importo, imputato fra i debiti in quanto vi è la certezza dell’esborso, ammonta a 64.704 euro. Imposte sul reddito d’esercizio, correnti, differite e anticipate Introduzione La società ha provveduto allo stanziamento delle imposte dell’esercizio sulla base dell’applicazione delle norme tributarie vigenti. Le imposte correnti si riferiscono alle imposte di competenza dell’esercizio così come risultanti dalle dichiarazioni fiscali; le eventuali imposte relative ad esercizi precedenti includono le imposte dirette di esercizi precedenti, comprensive di interessi e sanzioni. Le imposte differite e le imposte anticipate, infine, riguardano componenti di reddito positivi o negativi rispettivamente soggetti ad imposizione o a deduzione in esercizi diversi rispetto a quelli di contabilizzazione civilistica. Imposte differite e anticipate La presente voce ricomprende l’impatto della fiscalità differita sul presente bilancio. La stessa è da ricondursi alle differenze temporanee tra i valori attribuiti ad un’attività o passività secondo criteri civilistici ed i corrispondenti valori riconosciuti a tali elementi ai fini fiscali. La società ha determinato l’imposizione differita con riferimento all’IRES e all’IRAP. Le imposte anticipate e differite sono state calcolate utilizzando rispettivamente le seguenti aliquote: ALIQUOTE ES. N+1
ES. N+2
ES. N+3
ES. N+4
OLTRE
IRES 24,00% 24,00% 24,00% 24,00% 24,00% IRAP 3,9% 3,9% 3,9% 3,9% 3,9% Nei seguenti prospetti sono analiticamente indicate: • la descrizione delle differenze tem-
poranee che hanno comportato la rilevazione di imposte differite e anticipate, specificando l’aliquota applicata e le variazioni rispetto all’esercizio precedente, gli importi accreditati o addebitati a conto economico oppure a patrimonio netto; • l’ammontare delle imposte anticipate contabilizzato in bilancio attinenti a perdite dell’esercizio o di esercizi precedenti e le motivazioni dell’iscrizione, l’ammontare non ancora contabilizzato e le motivazioni della mancata iscrizione; • le voci eventuali escluse dal computo e le relative motivazioni. Rilevazione delle imposte differite e anticipate ed effetti conseguenti IRES
IRAP
A) Differenze temporanee Totale differenze 147.112 146.419 temporanee deducibili Differenze temporanee (147.112) (146.419) nette B) Effetti fiscali Fondo imposte differite (anticipate) a inizio (35.140) (5.710) esercizio Imposte differite (antici(166) pate) dell’esercizio Fondo imposte differite (anticipate) a fine (35.306) (5.710) esercizio
per categoria e calcolato considerando la media giornaliera. Numero medio di dipendenti ripartiti per categoria DIRIGENTI
QUADRI
IMPIEGATI
TOTALE DIPENDENTI
1
2
8
11
Numero medio
Commento Non vi è stata alcuna variazione del numero di dipendenti rispetto all’esercizio precedente, in quanto non si sono registrate né nuove assunzioni, né fuoriuscite o licenziamenti. Compensi, anticipazioni e crediti concessi ad amministratori e sindaci e impegni assunti per loro conto Introduzione Nel seguente prospetto sono esposte le informazioni richieste dall’art. 2427 n. 16 c.c., precisando che non esistono anticipazioni e crediti e non sono stati assunti impegni per conto dell’organo amministrativo per effetto di garanzie di qualsiasi tipo prestate. Ammontare dei compensi, delle anticipazioni e dei crediti concessi ad amministratori e sindaci e degli impegni assunti per loro conto Compensi
Dettaglio differenze temporanee deducibili (Tabella 2)
AMMINISTRATORI
SINDACI
632.000
34.840
NOTA INTEGRATIVA, ALTRE INFORMAZIONI Introduzione Di seguito vengono riportate le altre informazioni richieste dal codice civile.
Impegni, garanzie e passività potenziali non risultanti dallo stato patrimoniale Introduzione Non esistono impegni, garanzie o passività potenziali non risultanti dallo stato patrimoniale.
Dati sull’occupazione Introduzione Nel seguente prospetto è indicato il numero medio dei dipendenti, ripartito
Informazioni sulle operazioni con parti correlate Commento Nel corso dell’esercizio sono state po-
Tabella 2 DESCRIZIONE
Quota amm.to inded.IRES immobili strument. per imposte anticipate Perdite su cambi non realizzate
IMPORTO AL VARIAZIONE IMPORTO AL ALIQUOTA EFFETTO ALIQUOTA EFFETTO TERMINE DELL’ES. VERIFICATASI TERMINE IRES FISCALE IRES IRAP FISCALE IRAP PRECEDENTE NELL’ESERCIZIO DELL’ESERCIZIO
146.419
-
146.419
24,00
(35.140)
3,90
(5.710)
-
693
693
24,00
(166)
-
-
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ste in essere operazioni con parti correlate; si tratta di operazioni concluse a condizioni di mercato, pertanto, in base alla normativa vigente, non viene fornita alcuna informazione aggiuntiva. Informazioni sugli accordi non risultanti dallo stato patrimoniale Commento Nel corso dell’esercizio non è stato posto in essere alcun accordo non risultante dallo stato patrimoniale. Informazioni sui fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell’esercizio Commento Con riferimento al punto 22-quater dell’art. 2427 del codice civile, non si segnalano fatti di rilievo successivi alla chiusura dell’esercizio che abbiano inciso in maniera rilevante sull’andamento patrimoniale, finanziario ed economico. Imprese che redigono il bilancio consolidato dell’insieme più piccolo di imprese di cui si fa parte in quanto impresa controllata Introduzione Non esiste la fattispecie di cui all’art. 2427 n. 22-sexies del codice civile. Informazioni relative agli strumenti finanziari derivati ex art. 2427-bis del Codice Civile Commento Si attesta che non è stato sottoscritto alcun strumento finanziario derivato. Prospetto riepilogativo del bilancio della società che esercita l’attività di direzione e coordinamento Introduzione Si rende noto che la società è soggetta all’attività di direzione e coordinamento da parte dell’ente Associazione Italiana Calciatori che ne detiene la totalità delle quote sociali. Nei seguenti prospetti riepilogativi sono forniti i dati essenziali dell’ulti-
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mo bilancio approvato della suddetta società esercitante la direzione e il coordinamento. Prospetto riepilogativo dello stato patrimoniale della società che esercita l’attività di direzione e coordinamento Data dell’ultimo bilancio approvato B) Immobilizzazioni C) Attivo circolante D) Ratei e risconti attivi Totale attivo Capitale sociale Riserve Utile (perdita) dell’esercizio Totale patrimonio netto C) Trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato D) Debiti E) Ratei e risconti passivi Totale passivo
ULTIMO ESERCIZIO
ESERCIZIO PRECEDENTE
31/12/2017 6.358.295 4.788.312 5.760 11.152.367 8.278.003 1.032.952 59.687
31/12/2016 6.516.675 4.110.766 52.668 10.680.109 8.233.959 1.032.952 44.044
9.370.642 9.310.955 112.992
88.285
1.571.608 1.114.562 97.125 166.307 11.152.367 10.680.109
Prospetto riepilogativo del conto economico della società che esercita l’attività di direzione e coordinamento ULTIMO ESERCIZIO
ESERCIZIO PRECEDENTE
Data dell’ultimo 31/12/2017 31/12/2016 bilancio approvato A) Valore della produ430.191 499.759 zione B) Costi della produ- 2.525.010 2.963.871 zione C) Proventi e oneri 2.679.051 3.089.639 finanziari Imposte sul reddito 524.545 581.483 dell’esercizio Utile (perdita) dell’e59.687 44.044 sercizio Azioni proprie e di società controllanti Introduzione Ai sensi dell’art. 2435-bis e art. 2428, comma 3 nn. 3 e 4 del codice civile, si precisa che la società, nel corso dell’esercizio, non ha posseduto azioni o quote della società controllante.
Informazioni ex art. 1, comma 125, della legge 4 agosto 2017 n. 124 Commento In relazione al disposto di cui all’art. 1, comma 125, della legge 124/2017, in merito all’obbligo di dare evidenza in nota integrativa delle somme di denaro eventualmente ricevute nell’esercizio a titolo di sovvenzioni, sussidi, vantaggi, contributi o aiuti, in denaro o in natura, privi di natura corrispettiva, retributiva o risarcitoria dalle pubbliche amministrazioni e dai soggetti di cui al comma 125 del medesimo articolo, la Società attesta che nel presente esercizio ha ricevuto i seguenti contributi: € 10.000,00 dall’Istituto per il Credito Sportivo, il cui incasso è avvenuto nei primi mesi del 2019. Proposta di destinazione degli utili o di copertura delle perdite Commento Signori Soci, alla luce di quanto sopra esposto, l’organo amministrativo Vi propone di destinare alla riserva straordinaria l’utile d’esercizio pari ad euro 2.317.152. Nota integrativa, parte finale Commento Signori Soci, Vi confermiamo che il presente bilancio, composto da stato patrimoniale, conto economico e nota integrativa rappresenta in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria della società, nonché il risultato economico dell’esercizio e corrisponde alle scritture contabili. Vi invitiamo pertanto ad approvare il progetto di bilancio al 31/12/2018 unitamente con la proposta di destinazione del risultato d’esercizio, così come predisposto dall’organo amministrativo. Il Bilancio è vero e reale e corrisponde alle scritture contabili. Vicenza (VI), 22/03/2019 Per il Consiglio di Amministrazione Damiano Tommasi, Presidente
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Associazione Italiana Calciatori
Relazione del Collegio dei Revisori dei conti Signori Associati, la presente Relazione è finalizzata ad esprimere il parere e le osservazioni del Collegio dei Revisori Contabili a seguito della vigilanza posta in essere durante l’esercizio chiuso al 31.12.2018.Il Bilancio che il Consiglio Direttivo sottopone alla Vostra approvazione, è stato redatto secondo le disposizioni degli artt. 2423 e seguenti del Codice Civile ed è costituito dallo Stato Patrimoniale, dal Conto Economico e dalla Nota Integrativa.Con la presente Relazione Vi diamo conto del nostro operato.Funzioni di Vigilanza Amministrativa La nostra attività nel corso dell’esercizio è stata ispirata alle disposizioni di legge ed alle norme di comportamento riservate al Collegio dei Revisori e raccomandate dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili.In particolare: • abbiamo vigilato sull’osservanza della legge e del vigente Statuto Associativo e sul rispetto dei principi di corretta amministrazione; • abbiamo partecipato, quando convocati, alle riunioni del Consiglio Direttivo svoltesi nel rispetto delle norme statutarie e regolamentari che ne disciplinano il funzionamento, ed abbiamo ricevuto informazioni sull’attività svolta e sulle operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale compiute dall’Associazione; • relativamente a tali attività riteniamo che le azioni deliberate e poste in essere siano conformi alla legge ed allo statuto associativo, non siano state manifestamente imprudenti, azzardate, in potenziale conflitto di interessi con i componenti il Consiglio Direttivo od in contrasto con le delibere da quest’ultimo assunte e
tali da compromettere l’integrità del patrimonio associativo; • abbiamo approfondito la conoscenza e vigilato, per quanto di nostra competenza, sull’adeguatezza dell’assetto organizzativo della società anche tramite la raccolta di informazioni dai responsabili della funzione organizzativa senza avere osservazioni particolari da riferire al riguardo; • abbiamo approfondito la conoscenza e vigilato sull’adeguatezza del sistema amministrativo – contabile della società, nonché sull’affidabilità di quest’ultimo a rappresentare correttamente i fatti di gestione; in tale contesto abbiamo operato chiedendo e ottenendo ogni necessaria informazione dai responsabili delle rispettive funzioni, eseguendo quindi ogni verifica ritenuta necessaria mediante l’esame diretto di documenti contabili ed amministrativi e, a tal riguardo, non abbiamo osservazioni particolari da riferire; • abbiamo controllato le assunzioni del Consiglio Direttivo nell’esercizio del proprio mandato, con particolare riferimento alle disposizioni in tema di sicurezza dei luoghi di lavoro; • per il giudizio relativo al bilancio dell’esercizio precedente, i cui dati sono presenti a fini comparativi, secondo quanto richiesto dalla legge, si fa riferimento al nostro rapporto redatto in data 9 aprile 2018.Funzione di Revisione Legale dei Conti Il Collegio da atto: • di aver svolto il controllo contabile del bilancio dell’Associazione relativo alla gestione dell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2018, esercizio coincidente con l’anno solare e non interrotto da alcun evento di natura straordinaria, precisando che la responsabilità della redazione del bilancio compete al Consiglio Direttivo, mentre al Collegio dei Revisori
spetta la responsabilità del giudizio “tecnico-professionale”; • di aver condotto l’esame al fine di acquisire elementi utili ad accertare se il bilancio di esercizio non risulti viziato da errori significativi, e possa, quindi, essere assunto come “attendibile” nel suo complesso.- Il procedimento di controllo contabile comprende l’esame, anche avvalendosi di verifiche a campione, degli elementi probatori a supporto dei saldi e delle informazioni; • di aver valutato l’adeguatezza, della correttezza dei criteri contabili utilizzati, e della ragionevolezza delle stime effettuate dal Consiglio Direttivo.- Lo Stato Patrimoniale ed il Conto Economico presentano, ai soli fini comparativi, anche i valori corrispondenti dell’esercizio precedente; • di aver riscontrato che: • il personale addetto alla rilevazione dei fatti aziendali non è mutato rispetto all’esercizio precedente e che la sua preparazione professionale risulta adeguata alle esigenze derivanti dalla gestione ordinaria dell’attività; • che si è proceduto alla regolare tenuta della contabilità ed alla corretta rilevazione dei fatti di gestione; • di aver effettuato il controllo del Libro Giornale e degli altri libri dell’Associazione; • di aver proceduto al controllo dei valori di cassa e di aver verificato il corretto adempimento dei versamenti delle ritenute e delle altre somme dovute all’Erario, dei contributi dovuti agli Enti Previdenziali e la regolare presentazione delle dichiarazioni fiscali.I criteri di valutazione sono i medesimi del bilancio relativo all’esercizio 2018 e nel merito si evidenzia in particolare che: • le immobilizzazioni materiali sono iscritte al costo di acquisizione, comprensivo degli oneri accessori;
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Tabella 1 ATTIVO
Immobilizzazioni immateriali Immobilizzazioni materiali Immobilizzazioni finanziarie Attivo circolante Ratei e risconti attivi Totale attivo PASSIVO
Trattamento di fine rapporto Debiti Ratei e risconti passivi Totale passivo PATRIMONIO NETTO
Fondo assistenza mutuo soccorso Contributi da associati a fondo perduto Riserva di rivalutazione DL nr. 185/2008 Avanzo (disavanzo) d’esercizio Totale Patrimonio Netto
31/12/2017
31/12/2018
VARIAZIONI
637.567 5.720.728 4.788.312 5.760 11.152.367
637.088 4.663.093 5.130.519 41.002 10.471.702
(479) (1.057.635) 342.207 35.242 680.665
31/12/2017
31/12/2018
VARIAZIONI
112.992 1.571.608 97.125 1.781.725 31/12/2017
8.278.003 583.507 449.445 59.687 9.370.642
145.986 805.176 142.038 1.093.200
32.994 (766.432) 44.913 (688.525)
31/12/2018
VARIAZIONI
8.337.705 583.507 449.445 7.843 9.378.500
59.702 (51.844) 7.858
Il Conto Economico di competenza, in sintesi reca i seguenti valori: CONTO ECONOMICO
Quote associative Contributi da terzi Altri proventi Acquisti di beni Costi per servizi Costi per godimento di beni di terzi Costi per il personale Ammortamenti e svalutazioni Oneri diversi di gestione Proventi finanziari Interessi ed oneri finanziari Risultato prima delle imposte Imposte dell’esercizio Avanzo (disavanzo) di gestione • le immobilizzazioni finanziarie ammontano ad Euro 4.663.093; • le imposte correnti ammontano ad Euro 430.080; • la valutazione delle varie voci è fatta secondo prudenza e nella prospettiva della continuazione dell’attività; • i costi ed i ricavi sono imputati secondo il principio di competenza economico-temporale; • i debiti sono iscritti a valore nominale; • i ratei e i risconti iscritti a bilancio rappresentano effettivamente quote di costi o ricavi che sono stati calcolati nel rispetto del principio di competenza.Relativamente al bilancio di esercizio chiuso al 31.12.2018, in aggiunta a quanto precede, Vi attestiamo che, per quanto a nostra conoscenza, nella redazione del bilancio, non si è derogato alle disposizioni di legge di cui all’art. 2423, quarto comma Codice Civile; Riepiloghiamo in Tabella 1 (pagina sucessiva) i dati del bilancio. In particolare rileviamo che:
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31/12/2017
228.618 196.373 5.200 21.627 1.809.280 46.360 536.075 1.944 109.724 2.690.536 11.485 584.232 524.545 59.687
31/12/2018
200.996 252.536 7.808 19.613 1.689.133 33.108 712.852 747 222.001 2.730.530 76.493 437.923 430.080 7.843
VARIAZIONI
(27.622) 56.163 2.608 (2.014) (120.147) (13.252) 176.777 (1.197) 112.277 39.994 65.008 (146.309) (94.465) (51.844)
• sono state rispettate le strutture previste dal Codice Civile per lo Stato Patrimoniale e per il Conto Economico, esponendo in maniera comparativa i dati dell’esercizio precedente; • sono stati rispettati i principi di redazione previsti dall’art. 2423 del Codice Civile; • sono state rispettate le disposizioni relative a singole voci dello Stato Patrimoniale previste dall’art. 2424-bis del Codice Civile; • non sono state effettuate compensazioni di partite; • la Nota Integrativa è stata redatta rispettando il contenuto previsto dall’art. 2427 del Codice Civile.Di seguito riassumiamo alcune considerazioni in ordine a talune voci di bilancio che meritano particolare attenzione.Attivo B III – Immobilizzazioni finanziarie B III 1a – Partecipazioni in imprese controllate La partecipazione nella AIC Service
Srl, società unipersonale controllata dalla Vostra Associazione registra un Patrimonio Netto al 31 dicembre 2018 pari ad Euro 8.317.433.- Il bilancio 2018, con i relativi allegati, è stato inserito nel fascicolo di bilancio.B III 3 – Altri titoli L’importo di Euro 4.663.093 è relativo ai fondi di investimento mobiliari (pari ad Euro 1.070.159), al patrimonio gestito da Istituti di credito (pari ad Euro 1.964.349) e ad altri investimenti finanziari che ammontano ad Euro 1.618.256.C IV – Disponibilità liquide Gli importi indicati nel bilancio al 31 dicembre 2018 sono stati riscontrati dal Collegio dei Revisori ed ammontano a complessivi Euro 2.738.089.D – Ratei e risconti Ratei e risconti attivi Sono stati calcolati nel rispetto della competenza temporale dei costi e dei ricavi e passano da Euro 5.760 ad Euro 41.002.Passivo A – Patrimonio Netto Il Patrimonio Netto è costituito dalla somma algebrica del Fondo Assistenza Mutuo Soccorso pari ad Euro 8.337.705, della riserva di rivalutazione ex DL nr. 185/2008 e da altre riserve di Euro 1.032.952 nonché dall’avanzo di gestione pari ad Euro 7.843.- Passa da complessivi Euro 9.370.642 ad Euro 9.378.500.C – Trattamento di Fine Rapporto di lavoro subordinato È stata riscontrata la congruità del fondo al 31 dicembre 2018 che ammonta ad Euro 145.986, alla luce dell’accantonamento annuale determinato in base all’anzianità maturata dalle unità lavorative nel rispetto del contratto collettivo di lavoro vigente.D – Debiti D 12 – Debiti Tributari Ammontano a complessivi Euro 391.810 e sono diminuiti rispetto al precedente esercizio di Euro 685.697.E – Ratei e risconti Ratei e risconti passivi Sono stati calcolati nel rispetto della
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competenza temporale dei costi e dei ricavi.- Nella Nota Integrativa viene evidenziato l’ammontare dei ratei e risconti passivi pari ad Euro 142.038.A – Valore della Produzione A 1 – Proventi da attività Istituzionale L’importo di Euro 461.340, pari al totale delle quote associative e dei contributi di competenza oltre ad altri proventi di Euro 7.808, è aumentato di Euro 31.149 rispetto al precedente esercizio.B – Costi della Produzione I costi della produzione sono pari ad Euro 2.677.454 con un aumento rispetto all’esercizio precedente di Euro 152.444.B 7a – Servizi di prestazioni istituzionali Le prestazioni istituzionali di Euro 1.561.968 registrano una diminuzione di Euro 119.459.- Si riportano, analiticamente, le singole prestazioni: Consulenze legali € 625.278 Compensi a Co.Co.Pro € 271.923 Compensi a terzi € 66.895
Prestazioni occasionali Viaggi e trasferte Eventi e manifestazioni sportive Spese generali di gestione
€ 66.269 € 235.528 € 205.906 € 90.169
B 9 – Costi per il personale Il costo del personale passa da Euro 536.075 ad Euro 712.852 con un aumento di Euro 176.777.B 14 – Oneri diversi di gestione Gli oneri diversi di gestione passano da Euro 109.724 ad Euro 222.001 e dunque registrano un aumento di Euro 112.277.C – Proventi ed oneri finanziari C 15 c – Proventi da partecipazioni Si rilevano proventi da partecipazioni che ammontano ad Euro 2.100.000.C 16 – Altri proventi finanziari I proventi dei titoli diversi dalla partecipazione ammontano ad Euro 609.828 con un aumento di Euro 537.826 rispetto all’esercizio precedente.-
E 22 – Imposte sul reddito d’esercizio La determinazione delle imposte è stata effettuata secondo la normativa vigente ed ammontano ad Euro 430.080 con una diminuzione rispetto al precedente esercizio di Euro 94.465.Conclusioni Tenuto conto di quanto precede, a nostro giudizio il bilancio chiuso al 31 dicembre 2018 corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili, ed i criteri di valutazione adottati sono conformi alle prescrizioni dell’art. 2426 del Codice Civile.In relazione a quanto precede esprimiamo parere favorevole all’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2018 unitamente alla proposta del Vostro Consiglio Direttivo di destinare l’avanzo di gestione, pari ad Euro 7.843 a consolidamento del Fondo di Assistenza e Mutuo Soccorso.Vicenza, 10 aprile 2019 Il Collegio dei Revisori
Associazione Italiana Calciatori
Bilancio al 31.12.2018 STATO PATRIMONIALE ATTIVO
A) Crediti v/associati per versamenti dovuti B) Immobilizzazioni I. Immateriali II. Materiali 1) fabbricati (fondo ammortamento) 2) impianti e macchinari (fondo ammortamento) 3) attrezzature ind.li e comm.li (fondo ammortamento) 4) altri beni: (fondo ammortamento) 5) immobilizzazioni in corso e acconti totale immobilizzazioni materiali III. Finanziarie 1) partecipazioni: 2) crediti v/altri 3) altri titoli: totale immobilizzazioni finanziarie Totale Immobilizzazioni C) Attivo circolante
31.12.2018 31.12.2017
(A)
mobili e arredi macchine elettroniche
in imprese controllate fondi investimento mobiliare patrimonio gestito altri investimenti finanziari (B)
-
-
-
-
636.400
636.400
32.312 -32.312 4.735 -4.735
32.312 -32.312 4.735 -4.735
52.061 14.694 -66.067
52.061 14.426 -65.320
637.088
637.567
10.329
10.329
1.070.159 1.964.349 1.618.256 4.663.093 5.300.181
1.821.284 1.964.349 1.924.766 5.720.728 6.358.295
_XIII
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STATO PATRIMONIALE ATTIVO
31.12.2018 31.12.2017
I. Rimanenze II. Crediti 1) verso clienti 2) verso imprese controllate 3) verso imprese collegate 4) verso controllanti 4-bis) crediti tributari 4-ter) imposte anticipate 5) verso altri
2.100.000 2.600.000 17.324 914 120.021 97.766 84.526 177.340 189.250 2.392.430 2.994.711
entro 12 mesi oltre 12 mesi
totale crediti III. Attività finanz.che non costituiscono immobilizzazioni 5) Altri titoli totale attività finanziarie non immobilizzate IV. Disponibilità liquide 1) depositi bancari e postali 2) assegni 3) denaro e valori in cassa totale disponibilità liquide Totale Attivo circolante D) Ratei e risconti 1) disaggio su prestiti 2) ratei e risconti attivi Totale Ratei e risconti TOTALE ATTIVO
2.733.890 1.791.299
(C)
4.199 2.302 2.738.089 1.793.601 5.130.519 4.788.312
41.002 5.760 (D) 41.002 5.760 (A+B+C+D) 10.471.702 11.152.367
STATO PATRIMONIALE PASSIVO
31.12.2018 31.12.2017
A) Patrimonio netto I. Fondo assistenza mutuo soccorso VII. Altre riserve:
8.337.705 8.278.003
IX. Avanzo (disavanzo) dell’ esercizio Totale Patrimonio netto B) Fondo per rischi ed oneri C) TFR di lavoro subordinato D) Debiti 1) obbligazioni 2) obbligazioni convertibili 3) debiti verso associati per finanziamenti 4) debiti verso banche 5) debiti verso altri finanziatori 6) acconti 7) debiti verso fornitori: 8) debiti rappresentati da titoli di credito 9) debiti verso imprese controllate: 10) debiti verso imprese collegate 11) debiti verso controllanti 12) debiti tributari: 13) debiti verso istituti di previdenza: 14) altri debiti: Totale Debiti E) Ratei e risconti
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Contr.da associati a fondo perduto Riserva di rivalutazione Dl. 185/2008
583.507
(A) (B) (C)
583.507
449.445 449.445 7.843 59.687 9.378.500 9.370.642 145.986 112.992
entro 12 mesi oltre 12 mesi
-
2.920
entro 12 mesi oltre 12 mesi
147.982
214.572
entro 12 mesi oltre 12 mesi
-
-
entro 12 mesi oltre 12 mesi entro 12 mesi oltre 12 mesi entro 12 mesi oltre 12 mesi
391.810 32.174
592.409 485.098 35.243
(D)
167.811 168.170 65.401 73.196 805.178 1.571.608
inserto
STATO PATRIMONIALE PASSIVO
31.12.2018 31.12.2017
1) aggio su prestiti 2) ratei e risconti passivi Totale Ratei e risconti TOTALE PASSIVO
142.038 97.125 (E) 142.038 97.125 (A+B+C+- 10.471.702 11.152.367 D+E)
RENDICONTO DELLA GESTIONE
A) Ricavi e proventi Proventi da attività istituzionale:
Ricavi dell’attività commerciale: Totale ricavi e proventi B) Costi della gestione 6) per materie prime, di consumo e di merci 7) per servizi:
totale per i servizi 8) per godimento di beni di Terzi 9) per il personale:
totale per il personale 10) ammortamenti e svalutazioni:
totale ammortamenti e svalutazioni 14) oneri diversi di gestione:
totale oneri diversi di gestione Totale costi della gestione Differenza tra ricavi e costi di gestione C) Proventi e oneri finanziari 15) proventi da partecipazioni: 16) altri proventi finanziari:
31.12.2018 31.12.2017
1.1 quote associative 1.2 contributi 1.3 liberalità 1.4 altri proventi (A)
7.1 assemblee e riunioni 7.2 consulenze legali 7.3 consulenze tecniche e amministrative 7.4 compenso Collegio sindacale 7.5 compensi a Co.Co.Pro. 7.6 prestaz. occasionali e rimb. spese 7.7 oneri prev.li Co.Co.Pro. 7.8 viaggi e trasferte 7.9 eventi e manifestazioni sportive 7.10 centro ritiro Coverciano 7.11 spese generali di gestione
10.1 amm.immobilizzaz. immateriali 10.2 amm.immobilizzaz. materiali 10.3 svalutaz.crediti attivo circolante 14.1 quote associative 14.2 oneri tributari indiretti 14.3 sanzioni, multe e penalità 14.4 erogazioni liberali ad associati 14.5 erogazioni liberali a Terzi (B) (A-B)
16.1 affitti attivi 16.2 da titoli iscritti nelle imm. finanziarie 16.3 interessi attivi bancari
228.618 196.373
7.808 461.340
5.200 430.191
19.613
21.627
70.721 625.278 34.165
47.358 678.938 27.520
32.730 38.928 271.923 441.872 66.269 56.337 56.444 80.495 235.528 282.666 205.906 53.982 90.169 101.184 1.689.133 1.809.280 33.108 46.360
9.1 stipendi 9.2 oneri sociali 9.3 trattamento di fine rapporto
15.1 da imprese controllate
200.996 252.536
542.090 137.110 33.652 712.852
412.496 98.570 25.009 536.075
747
1.944
747
1.944
88.564 132.112 1.325
91.569 17.392 693
70 222.001 109.724 2.677.454 2.525.010 -2.216.114 -2.094.819 2.100.000 2.600.000 14.400 609.828 60
14.400 72.002 3
_XV
inserto
RENDICONTO DELLA GESTIONE
totale proventi finanziari 17) interessi e altri oneri finanziari:
totale oneri finanziari Totale proventi e oneri finanziari Risultato prima delle imposte 22) imposte sul reddito dell’ esercizio:
Totale imposte sul reddito dell’esercizio Avanzo (disavanzo) della gestione
31.12.2018 31.12.2017
16.4 interessi attivi su prestiti 16.5 differenze di cambio attive 16.6 abbuoni e arrotondamenti attivi
1.822 1.786 4.415 2.343 5 2 2.730.530 2.690.536
17.1 interessi passivi da controllate 17.2 interessi passivi bancari 17.3 interessi passivi su altri debiti 17.4 differenze di cambio passive 17.5 spese e perdite gestione fondi 17.6 abbuoni e arrotondamenti passivi
7 11
4 11.481
76.472
(C) (A-B+C) imposte correnti imposte relative a esercizi precedenti imposte differite attive
-
3 76.493 11.485 2.654.037 2.679.051 437.923 584.232 523.368 -93.288 430.080 7.843
39.447 485.098 524.545 59.687
Vicenza, lì 27 marzo 2019 Il Presidente C.D. (Damiano Tommasi)
Associazione Italiana Calciatori
Nota integrativa al bilancio chiuso il 31.12.2018 Informazioni generali e quadro istituzionale L’Associazione svolge esclusivamente attività istituzionali ed attività connesse a quelle istituzionali e beneficia delle agevolazioni tributarie previste dagli artt. 148 Tuir e 4 Dpr. 633/1972. Il bilancio dell’esercizio 2018 e gli allegati sono stati redatti secondo gli schemi obbligatori di bilancio di cui agli articoli 2424 e seguenti del codice civile, nella considerazione che, pur mancando ogni obbligo di pubblicità conseguente all’approvazione del bilancio (se non quelli previsti statutariamente), gli elementi che lo compongono trovano nella nota integrativa un
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esaustivo supporto informativo. La presente nota integrativa espone i criteri di valutazione, i principi contabili ed i principi di redazione del Bilancio d’esercizio, l’analisi delle variazioni nella consistenza delle voci dello stato Patrimoniale e l’analisi delle voci del conto economico. Principi contabili e criteri di valutazione adottati La valutazione delle voci di bilancio è stata fatta ispirandosi a criteri generali di prudenza e competenza. Nella valutazione delle voci non è stato seguito il cosiddetto criterio di cassa, bensì quello di competenza, in quanto
ritenuto criterio di ordinario utilizzo nella redazione dei bilanci e dei rendiconti, al fine di esprimere il risultato gestionale dell’esercizio. In ottemperanza al principio di competenza, l’effetto delle operazioni e degli altri eventi è stato rilevato contabilmente ed attribuito all’esercizio al quale tali operazioni ed eventi si riferiscono. I criteri di valutazione utilizzati nella formazione del bilancio chiuso al 31.12.2018 non si discostano dai medesimi utilizzati per la formazione del bilancio del precedente esercizio, in particolare nelle valutazioni e nella continuità dei medesimi principi. Si é fatto riferimento, ove necessario,
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ai principi contabili adottati dai Consigli Nazionali dei Dottori e dei Ragionieri Commercialisti. Ai sensi dell’art. 2426 codice civile si forniscono di seguito le seguenti indicazioni: Le immobilizzazioni materiali sono iscritte al costo di acquisto comprensivo degli oneri accessori di diretta imputazione ed aumentato delle rivalutazioni effettuate in conformità alle varie leggi di rivalutazione monetaria, e rettificate dai corrispondenti fondi di ammortamento. Le immobilizzazioni finanziarie sono iscritte al costo storico di acquisto. I crediti sono iscritti al valore nominale che corrisponde al presumibile valore di realizzo. I debiti sono iscritti al loro valore nominale. Ai sensi di quanto richiesto dall’art. 2427 codice civile, si forniscono le seguenti informazioni.
I titoli in portafoglio sono diminuiti di € 1.057.635 rispetto all’esercizio precedente e rappresentano il costo storico dei titoli e delle gestioni patrimoniali in fondi curate da diversi Istituti di credito, destinati ad essere mantenuti stabilmente nel patrimonio.
Immobilizzazioni Complessivamente gli impieghi immobilizzati ammontano a euro 5.300.181. Le Immobilizzazioni materiali al lordo dei relativi fondi di ammortamento ammontano a complessivi € 740.202; i fondi di ammortamento risultano essere pari a euro 103.114. Le Immobilizzazioni finanziarie ammontano a € 4.663.093, di cui € 4.652.764 riguarda titoli in portafoglio, la differenza di € 10.329 riguarda la partecipazione nella controllata AIC Service S.r.l., di cui si riassumono i dati nella Tabella 1.
Tabella 2
Il costo della partecipazione, di cui detiene l’intero capitale, ammonta a € 10.329 mentre il patrimonio netto della partecipata iscritto a bilancio, al netto del risultato d’esercizio, ammonta a € 6.000.281, di cui euro 2.158.085 sono stati generati dalla rivalutazione monetaria, ex-Legge n. 147 del 27 dicembre 2013.
Ratei e risconti attivi Rappresentano le partite di collegamento dell’esercizio conteggiate con il criterio della competenza temporale. Si tratta di ricavi di competenza dell’esercizio (1.678) e di costi sostenuti entro la chiusura dell’esercizio ma di competenza di esercizi futuri (39.324).
Crediti L’importo esposto di € 2.392.430 è rappresentato da crediti verso la controllata per distribuzione di dividendi deliberati il 17.12.2018 (2.100.000), da crediti per prestiti concessi ai dipendenti e collaboratori (177.340), da crediti verso l’Erario per acconti di imposte (17.324), da crediti per contributi associativi accertati (76.450) e da altri crediti (21.316). Disponibilità liquide Comprendono l’importo di € 4.199 costituito dal numerario esistente in cassa alla data di chiusura dell’esercizio
DESCRIZIONE
Interessi prestito dipendenti anno 2018 Interessi prestito collaboratori anno 2018 Quota associativa Fif.Pro. anno 2019 Quota 2019 assicurazione dipendenti Quota 2019 assicurazione “facciamo gli uomini” Quota 2019 assicurazione fabbricato Quota 2019 buoni pasto Totali e quello disponibile presso Istituti di credito e Poste Italiane con i quali intratteniamo rapporti di conto corrente per € 2.733.890.
Tabella 1 DENOMINAZIONE
Sede legale Capitale sociale Patrimonio netto Utile 2018 Quote possedute Valore iscritto in bilancio
AIC. SERVICE S.R.L. UNIPERSONALE
Vicenza, contrà delle Grazie, 10 Euro 500.000 interamente versato Euro 6.000.281 Euro 2.317.152 100% Euro 10.329,00
Si fornisce il dettaglio nella Tabella 2. Patrimonio netto È rappresentato dal fondo assistenza mutuo soccorso per € 8.337.705, da contributi degli associati per € 583.507 e dalla riserva di rivalutazione ex-Dl. 185/2008, convertito in Legge 2/2009, per € 449.445. Fondi per rischi ed oneri Tali fondi non sono presenti in bilancio, non sussistendone i presupposti. Fondo TFR lavoro subordinato Passa da € 112.992 a € 145.986 e rappresenta l’effettivo debito maturato verso i dipendenti in conformità di legge e dei contratti di lavoro vigenti, considerando ogni forma di remunerazione avente carattere continuativo. Il fondo corrisponde al totale delle singole indennità maturate a favore dei 8 dipendenti alla data di chiusura del bilancio
RATEI ATTIVI
RISCONTI ATTIVI
1.678
35.050 1.013 296 261 2.704 39.324
1.320 358
(185.846), al netto degli acconti erogati e dell’imposta sostitutiva, di cui al D.lgs. 47/2000 (39.860). Debiti Complessivamente passano da € 1.571.608 a € 805.178, di cui euro 147.982 rappresentano l’esposizione debitoria verso fornitori per fatture da saldare nell’esercizio successivo, i debiti tributari per le imposte accertate nell’esercizio (391.810), al netto degli acconti, i debiti verso Istituti di previdenza (32.174) e verso altri (233.212), di cui € 59.696 verso i beneficiari del “Trust Adriano Lombardi”. Ratei e risconti Passivi Nella voce ratei e risconti passivi sono iscritti i proventi percepiti entro la chiusura dell’esercizio ma di competenza di esercizi futuri.
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inserto
Si fornisce il dettaglio: Contributi FIF.Pro. anno 2019 Quote calciatori anno 2019 Totali
76.538 65.500 142.038
Rendiconto della gestione Ricavi, proventi, costi ed oneri I proventi derivanti dalla attività istituzionale per complessivi € 461.340 riguardano le quote associative maturate nell’esercizio (200.996), i contributi di Terzi (252.536) ed altre partite minori (7.808). I proventi finanziari per complessivi € 2.730.530 riguardano i dividendi deliberati il 17.12.2018 dalla controllata AIC Service S.r.l. (2.100.000), i proventi derivanti dalla gestione patrimoniale dei titoli in portafoglio (609.828), i canoni di affitto degli immobili (14.400), gli interessi attivi maturati sui conti correnti bancari, postali e sui prestiti concessi ai dipendenti e ai collaboratori (1.882), nonché le differenze di cambio attive (4.415) e gli abbuoni attivi (5). I costi per servizi per complessivi € 1.689.133 sono dettagliatamente esposti nel conto economico e accolgono tutte le spese di funzionamento dell’Associazione quali i compensi per le prestazioni professionali dei fiduciari e dei collaboratori, gli emolumenti al Collegio dei revisori, maggiorati dell’Iva nelle misure di legge, il costo per le assicurazioni vita e infortuni contratte dall’Ente, nonché le spese generali di gestione. I costi per il personale ammontano a complessivi € 712.852 e comprendono tutti gli emolumenti ricorrenti (stipendi e relativi oneri previdenziali) per il
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personale dipendente. Il personale in forza al 31.12.2018 è di n.8 unità. La voce ammortamenti ammonta a € 747. Gli oneri diversi di gestione per complessivi € 222.001 sono costituiti dalle quote associative dovute alla Fif.Pro., al Fondo di solidarietà e alla AIC Onlus (88.564), dagli oneri tributari indiretti quali l’Imu sugli immobili di proprietà e le ritenute a titolo di imposta sulle cedole e plusvalenze finanziarie, sugli interessi bancari e sui depositi postali (132.112) e da sanzioni (1.325). Gli interessi e altri oneri finanziari per complessivi € 76.493 sono rappresentati per € 76.472 da spese e perdite su gestione fondi, la differenza di euro 21 da partite minori. Imposte sul reddito L’Associazione, pur non esercitando alcuna attività commerciale, è tenuta a dichiarare ai fini Ires il reddito complessivo formato dai redditi fondiari, di capitale e diversi, ad esclusione di quelli esenti dall’imposta e di quelli soggetti a ritenuta alla fonte a titolo d’imposta o ad imposta sostitutiva, ai sensi dell’articolo 143 del Dpr. 917/86. Le imposte sono rilevate e accantonate secondo il principio di competenza e rappresentano pertanto gli accantonamenti per imposte Ires (489.037) e Irap (34.331), determinate secondo le aliquote e le norme attualmente in vigore. Si evidenzia l’aggravio di tassazione a carico degli enti non commerciali introdotto dal D.lgs. 344/2003 che con il D.M 26 maggio 2017 ha rideterminato la percentuale di imponibilità del dividendo che è passata dal 77,74% al 100%, a decorrere dal 1° gennaio 2017, con ef-
fetto per i periodi di imposta successivi a quello in corso al 31 dicembre 2016. Rivalutazione monetaria beni materiali Per analogia con le disposizioni previste dal Dl. 29 novembre 2008 n. 185, convertito dalla Legge 28 gennaio 2009 n. 2, l’Associazione ha provveduto alla rivalutazione di un immobile strumentale. Non sono state rilevate le imposte differite in quanto l’immobile oggetto di rivalutazione risulta fiscalmente escluso dal patrimonio dell’Ente ai sensi dell’art. 58, commi 2 e 3 bis, della Legge 30 dicembre 1991 n. 413 e del Dl. 30 agosto 1993 n. 331. Nel corso dell’anno 2018 l’Associazione non ha organizzato campagne di raccolte pubbliche di fondi, pertanto non verrà redatto alcun rendiconto ai sensi dell’art. 20 del Dpr 600/1973. Conclusioni Il presente bilancio rappresenta in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria, nonché il risultato economico dell’esercizio e corrisponde alle risultanze delle scritture contabili. Nel confermarvi il puntuale impegno nell’assolvimento del mandato a favore dell’Associazione, Vi invitiamo ad approvare il bilancio così come Vi è stato sottoposto ed illustrato e a deliberare in ordine alla proposta del Vostro Consiglio direttivo di destinare l’avanzo dell’esercizio a consolidamento del patrimonio associativo. Vicenza, lì 27 marzo 2019. Il Presidente del Consiglio Direttivo (Damiano Tommasi)
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della Legge Melandri (diritti TV). Siamo stati convocati in audizione sia alla VII commissione cultura della Camera che al Ministero del Lavoro e Ministero dello sviluppo economico. Le proposte sul tavolo sono di ampliamento della platea di atleti/atlete che necessitano di tutele previdenziali e contributive cercando il giusto equilibrio con la sostenibilità. Il tema del post carriera ed il reinserimento lavorativo sono molto discussi in quelle sedi e l’auspicio è che ci sia finalmente la presa di coscienza e lo stanziamento di risorse pubbliche per un tema troppo spesso ignorato o sottovalutato. Altra iniziativa parlamentare è stata la ratifica della Convenzione di Magglingen relativa al contrasto delle manipolazioni delle competizioni sportive. Tra gli effetti di tale ratifica si avrà che dal 1° giugno 2019 saranno vietate le scommesse sulle competizioni riservate ai minorenni. Confisca dei beni e protezione per chi denuncia gli altri punti importanti. Attività internazionale – Fifpro È un momento particolare per l’attività internazionale in Fifpro perché siamo chiamati da più parti come interlocutori e “alleati”. Fifa vuole introdurre due nuove competizioni, la Global Nations League (una sorta di campionato delle nazionali da giocare nell’arco di un biennio) e la Club World Cup con nuova formula (24 squadre partecipanti da tutti i continenti) da giocarsi ogni 2 o 4 anni. La Uefa si oppone a queste due competizioni perché ritenute concorrenti alla Nations League, già partita lo scorso anno a livello europeo, e alla Champions League. L’Eca (l’associazione dei Club europei) si oppone, con Uefa, soprattutto alla Club World Cup anche per motivi di calendari mentre spinge per una Champions League più stabile e con più partite. Già dal 2021 ci saranno 3
competizioni europee (Champions, Europa League 1 ed Europa League 2) tutte con 32 partecipanti ai gironi finali. Dal 2024 la proposta avanzata è di trasformare gli attuali 8 gironi da 4 in 4 gironi da 8 così da portare le partite sicure per ogni partecipante da 6 a 14. L’Epfl (l’associazione delle Leghe professionistiche europee) è contraria all’aumento delle competizioni perché riducono continuamente l’appeal dei campionati nazionali. La nuova formula proposta da Eca per la Champions League infatti lascia aperte molte questioni. La modalità di accesso dai campionati nazionali (chi si qualifica?) è fondamentale così come la redistribuzione delle risorse verso i club che non partecipano a queste competizioni. Ci sono voci anche relative al fatto di giocare le partite nei weekend e la cosa non può che destare molte perplessità e preoccupazione da parte di chi poi deve andare sul mercato dei diritti Tv a vendere il proprio campionato. La posizione Fifpro è in mezzo a queste dinamiche che ci vedono tirati per la giacca continuamente. Da una parte c’è la necessità di giungere ad un accordo completo con Fifa relativo all’implementazione delle tutele minime per tutti i Paesi, alla solvibilità dei lodi con società inadempienti e la regolamentazione del sistema di trasferimento oggi ancora troppo sbilanciato a favore dei club, dall’altra si deve tener conto della tutela della salute degli atleti (calendario e periodi di riposo) oltre che della sostenibilità dei campionati nazionali. In tutto questo la riflessione più grande è la volontà dei calciatori rappresentati dalle associazioni nazionali e quindi il vero dilemma sarà come poter tutelare la volontà di molti grandi calciatori di misurarsi in competizioni sempre più internazionali e la tenuta piramidale del sistema che non può essere completamente scollegato per non crollare. Il congresso svolto a Roma per l’occa-
sione dei 50 anni di Aic è stata l’occasione per discutere di tutte queste tematiche e soprattutto di comprendere le grandi potenzialità di una Confederazione di Associazioni che ad oggi rappresenta 65.000 calciatori/calciatrici con più di 60 Paesi associati. Nel prossimo Congresso di Sidney ci sarà un passaggio a suo modo storico per Fifpro con le dimissioni del segretario generale Theo Van Seggelen in Fifpro da più di 30 anni.
Infine un tema di estrema attualità e sul quale dovremmo investire risorse, energie e attenzione è quello legato alla commozione cerebrale da trauma che sempre più va approfondito, conosciuto e controllato. Già dal Mondiale femminile di Francia 2019 è stato attivato un percorso di formazione per le atlete che parteciperanno per poter comportarsi nella maniera più corretta in caso di eventi di trauma cranico grave che può essere estremamente pericoloso. Calciatori sotto tiro Sono trascorse cinque stagioni dalla prima pubblicazione del Report e della nascita dell’Osservatorio. Purtroppo i dati rivelati continuano a mostrare che sia «normale», se non addirittura frequente, subire intimidazioni, essere aggrediti, insultati, minacciati. Quest’anno, SKY Sport 24 ha riservato un importante spazio di approfondimento qualificato al Report ed all’analisi del fenomeno.
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Alcuni dati da sottolineare in sintesi: • I calciatori più colpiti sono sempre stati i professionisti. Serie A o Lega PRO in particolare. L’ultima stagione ha, però, fatto registrare un incremento rilevante per i calciatori dilettanti. • Con il 41% dei casi registrati, il razzismo è arrivato a rappresentare quasi la metà degli episodi registrati nel corso della stagione 2017/2018, superando le motivazioni di natura tecnica. Emblema di un processo sociale in atto nella società, non solo nel calcio e tra i tifosi. • Il calciatore viene aggredito o fatto oggetto di minacce quasi sempre quando è solo. «Gli eccessi arrivano quando si sottovalutano i segnali, o li si mette sotto il tappeto della normalità, quindi rimpicciolendoli se non addirittura giustificandoli. Le croci sul campo d’allenamento? Le scritte sotto casa dei calciatori? Be’insomma, hanno perso le ultime tre partite, adesso devono tirar fuori i coglioni, devono dimostrare di essere degni della maglia che indossano. […] Chi è vittima non si rassegni , ma parli e denunci. Non è col silenzio che si farà calare la violenza verbale e fisica, ma combattendola a tutto campo. È una battaglia di civiltà». Gianni Mura (dalla prefazione al Report) Formazione È iniziata la V edizione del «Corso per Segretario Amministrativo», finanziato dal Fondo di Fine Carriera ed organizzato in collaborazione con AIAC. Un percorso di formazione professionalizzante che ha supportato, sino ad oggi, 60 ex-calciatori nell’ingresso del mondo del lavoro con uno stage annuale pagato dal fondo molto spesso diventato poi contratto di lavoro.
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«Il calcio può essere paragonato a un’opera d’arte ma con una differenza. Un’opera d’arte è finita, è stupenda e la ammiri. Una partita di calcio, invece, è una performance artistica in diretta. Contribuisci anche tu all’opera d’arte. Se sei in campo con i tuoi gesti, se sei sugli spalti con i tuoi cori, i colori, le bandiere. Il calciatore emoziona la gente e la gente emoziona il calciatore e noi che amiamo il calcio dobbiamo proteggere questa opera d'arte. Come si protegge? Innanzitutto dobbiamo essere tutti d’accordo su quale calcio vogliamo, quale società vogliamo. Dobbiamo essere chiari. Chi fa buuu a un nero lo fa per razzismo! In questo dobbiamo sempre stare dalla parte di chi subisce, capire il suo stato d'animo e intervenire». Lilian Thuram (dalla prefazione al Report) Il «Corso di Specializzazione per Intermediari Sportivi» ha concluso la terza edizione [Vicenza, Velletri e Bologna]. Confermato, per il terzo anno consecutivo, il corso «da Calciatore a Imprenditore», realizzato in collaborazione con l’Istituto per il Credito Sportivo, per supportare gli associati nella realizzazione, ristrutturazione e gestione di impianti sportivi e nella gestione di scuole calcio. Il corso è correlato alla convenzione AIC-ICS che consente la concessione di mutui a tassi estremamente vantaggiosi per gli associati AIC. Sono attualmente in fase di definizione tre nuovi percorsi formativi finalizzati alla creazione o qualificazione di opportunità professionali per calciatori al termine della loro attività agonistica: corso di «Educazione finanziaria», corso da «Team Manager» e corso di «Tutor di settore giovanile» [sulle competenze di natura psicologica e gestionale in un settore giovanile]. Tutti i tre percorsi sono stati richiesti
dai calciatori incontrati durante gli incontri realizzati. È stato assegnato per il sesto anno consecutivo il «Premio di Studio Morosini»: una borsa di studio per frequentare il master in Management dello Sport dell’Università di Parma. Nel 2019 è andato a Davide Biondini. Il progetto «Facciamo la Formazione», dopo le 6 edizioni che hanno coinvolto 19 società di Serie B, è stato esteso ai calciatori di Lega PRO. Hanno aderito 14 spogliatoi nei quali sono stati realizzati almeno 4 incontri finalizzati a far comprendere appieno le dinamiche del mondo del calcio e preparare gli associati alle opportunità professionali del dopo-carriera. È stato inaugurato un ciclo di incontri riservati ai ragazzi delle squadre primavera di Serie A: «Formazione Primavera». Gli incontri, tenuti da un ex-calciatore pro ed un dirigente AIC, sono finalizzati a far comprendere ai giovani calciatori il vero valore dell’esperienza umana e sportiva dello spogliatoio, a prescindere dall’avvio di una carriera da calciatore professionista. In collaborazione con la Lega Serie B, si è svolto «Integrity tour»; un percorso di approfondimento sui temi del match fixing per le squadre primavera di Serie B. Un ciclo di incontri tenuti da dirigenti di Lega affiancati da ex-calciatori AIC per sensibilizzare i ragazzi su un tema molto delicato in un momento cruciale della loro carriera. Prosegue con successo [superati i 600 iscritti] il progetto didattico della «Università del Calcio», la «Cantera dei dirigenti» creata insieme all’Università San Raffaele. Dopo tre anni, gli studenti potranno «laurearsi in calcio». Una soddisfazione per molti calciatori e calciatrici, anche in attività, che taglieranno questo importante traguardo per la loro vita, anche grazie alle competenze sportive acquisite sul campo.
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Dipartimento Junior Proseguono le attività del Dipartimento Junior, guidato da Simone Perrotta, con l’obiettivo di fornire agli ex-calciatori/calciatrici opportunità di lavoro oltre la carriera e sostegno per l’acquisizione delle competenze professionali necessarie ad insegnare calcio a bambini e ragazzi. In 6 anni di attività, il Dipartimento ha coinvolto più di 50 ex-calciatori/calciatrici, come tecnici dei progetti o come referenti delle scuole calcio che hanno scelto di applicare il «modello formativo» messo a punto. Nel 2019 sono previste 17 settimane di «AIC Camp». Un appuntamento ormai fisso, dalla Sicilia al Trentino, che anima oltre 900 ragazzi e ragazze dai 6 ai 13 anni. In questa stagione, 27 Scuole Calcio hanno scelto di aderire al modello educativo AIC, anche grazie al lavoro di uno staff di Dipartimento che ha accolto nuovi tecnici [tutti ex-calciatori professionisti]. Continua la partnership con UNICEF, avviata nel 2017, che ha portato alla realizzazione di un camp per minori migranti a Catania, grazie alla collaborazione del Catania Calcio presso il centro di allenamento di Torre del Grifo. Nei giorni scorsi si è tenuto a Roma, sul campo della Borghesiana, il primo torneo di calcio realizzato secondo il modello AIC e partecipato da squadre delle scuole calcio AIC: «AIC Junior Cup». Con oltre 300 bambini partecipanti.
La «League AIC il Campionato dei Senior» è arrivato alla sua IV edizione. La formula permette di coinvolgere più di 400 calciatori ex-pro in 10 triangolari regionali e due fasi finali nazionali. L’attività consente ad AIC di incrementare le attività di supporto e assistenza ad ex-calciatori [ad oggi quasi 1.300] ma, soprattutto, di creare occasioni di incontro e relazione tra ex-calciatori. Mettere in rete tanti ex professionisti ci aiuta ad offrire servizi sempre più mirati, corsi di formazione o progetti di ricerca che possono supportare con qualità il post carriera, vera nuova sfida per l’AIC del futuro. Con i play-off e play-out di Serie B, parte quest’anno un progetto di collaborazione che garantirà la presenza di n°1 ex-calciatore in tutte le partite di Serie B. L’ex-calciatore sarà a disposizione dei media e dei due uffici stampa [AIC e Lega B] per interviste ed altri contenuti media. Avrà la possibilità di accedere all’impianto di gioco, in tutte le aree, da due ore prima dell’inizio sino a due ore dopo il termine della partita. Sostanzialmente nelle stesse modalità degli ispettori di Lega. Assistendo alla partita da un posto riservato nella tribuna di maggior prestigio disponibile. Grazie a questo accordo, per la prima volta, saranno presenti sul campo e nelle aree di gioco «due occhi AIC», in grado anche di verificare la qualità e l’adeguatezza degli spazi di lavoro degli associati. Aic Onlus Compito primario di Aic Onlus è il sostegno ad ex-calciatori che si trovano in situazioni di difficoltà. AIC Onlus è attiva, inoltre, su sollecitazione diretta degli associati, nel sostegno a specifici progetti per la promozione dei valori del calcio. Il 13 settembre 2018 è stato inaugurato il campo intitolato a Piermario Morosini
a Bergamo, nel quartiere Monterosso. Nel 2019, su proposta di un consigliere AIC, la Onlus ha partecipato al progetto «un goal 4 Uganda», assieme ad AVSI e CDO Sport. Il progetto ha previsto la donazione di un campo da calcio ad una scuola di uno degli slum più poveri di Kampala e più settimane di formazione dei tecnici locali tenuta dai tecnici [ex-calciatori] del Dipartimento Junior AIC. Una parte dei fondi necessari sarà raccolta attraverso la vendita all’asta di maglie/scarpe donate da associati. Continua l’impegno di AIC Onlus per la promozione del calcio verso ragazzi che vivono in condizioni di disagio sul nostro territorio. Quest’anno il tradizionale AIC ONLUS Camp sarà realizzato anche a Matera. Galà - Ritiro Coverciano - Eventi Il ritiro di Coverciano si è svolto dal 16/7 al 3/8 e anche quest’anno ha visto la partecipazione di una calciatrice, Diana Bellucci e di due componenti della nazionale amputati, Gianni Sasso e Daniele Piana. Le manifestazioni tradizionali del Galà del Triveneto con Gianluca Zambrotta ospite d’onore, il Galà del Calcio Dilettante Campano e il Gran Galà del Calcio AIC sono state, come sempre, occasioni importanti per ritrovarsi e celebrare alcuni dei nostri associati e associate. Tra le tante iniziative alle quali abbiamo partecipato mi piace ricordare la consueta partecipazione ai «Mondiali Antirazzisti» (Bologna), «Champions with Refugees» promosso dall’UNHCR, «Oltre la Barriera una partita da vincere» presso il carcere di Bollate (MI), «In campo per il futuro – un anno dopo» iniziativa svolta a San Luca (RC) con la Nazionale Cantanti e la Nazionale Magistrati, la partecipazione alla prima del film «Who will write our history» presso la Casa della Memoria a Roma in occasione della celebrazione della giornata della memoria per le vittime della Shoah ed infine l’avvio della campagna
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#facciamogliuomini per la sensibilizzazione contro la violenza di genere, per la quale abbiamo vinto un bando del Dipartimento per le Pari Opportunità e che ci vedrà impegnati per i prossimi mesi su un tema, purtroppo, di estrema attualità. Attività comunicazione social Alcuni dati relativi all’Area comunicazione e soprattutto all’area social che ci vede crescere sotto l’aspetto dei numeri e ci dovrà essere ancora più di supporto in tutte le attività associative. I canali social sono sempre più la fonte primaria di notizie per i più giovani e, di conseguenza, per gli associati AIC. • Facebook (3 pagine attive, AIC/AIC dilettanti/Dip.Junior): 32.003 followers • Twitter (@assocalciatori): 5.986 followers • Instagram (@assocalciatori): 32.400 followers/utenti • Rivista «Il Calciatore»: 27.000 copie (dati aprile 2019) 50 Anni AIC Il 3 luglio 2018 l’AIC ha compiuto 50 anni ed abbiamo iniziato con una cena di Gala a Vicenza la serie di eventi legati all’anniversario. Come annunciato nel corso dell’ultima relazione annuale, abbiamo voluto celebrare adeguatamente il momento cercando di condividere lo storico traguardo con tutti coloro che hanno fatto parte di questo periodo. Per l’occasione è stato creato un logo speciale utilizzato in tutti gli eventi dell’anno. Nel week-end 29/30 settembre 2018,
per la prima volta, i calciatori di Serie A, Serie B, Lega PRO, Serie D e Serie A Calcio a 5 hanno indossato il logo della loro Associazione di categoria sulle maglie. In quel weekend abbiamo tenuto anche il Convegno Fiduciari ripercorrendo la grande attività di questi 10 lustri a supporto dei calciatori su tutto il territorio italiano. Il 12 novembre è stato emesso un francobollo celebrativo in tiratura limitata raffigurante un calciatore ed una calciatrice.
In collaborazione con la giornalista Emanuela Audisio, è stato realizzato e trasmesso su SKY SPORT e RAI SPORT il docufilm «1968 la rivoluzione del calcio italiano», con la partecipazione di alcuni consiglieri storici AIC. Questo veloce e denso ripasso degli ultimi mesi mi lascia ora con due immagini emblematiche del momento che abbiamo attraversato e che stiamo vivendo. Il 20-0 in Cuneo - Pro Piacenza mi au-
guro sia il punto più basso toccato da un sistema, il calcio italiano, che non può permettersi di definirsi di «riferimento mondiale» finché non risolve alla radice questa preoccupante superficialità e opportunismo. L’altra immagine altrettanto deleteria all’estero è quella di Kalidou Koulibaly a Milano. La sua espulsione avvenuta dopo i cori razzisti e gli insulti poche ore dopo la tragica morte di Daniele Belardinelli hanno dipinto un pessimo quadro del Boxing Day all’italiana che ha fatto il giro del mondo. Nella stagione in cui, uno dei due calciatori più importanti al mondo ha scelto il nostro campionato regalandoci visibilità, appeal e forse anche competitività, rimbombano ancora più forte questi suoni fuori tempo di un Paese che non sa crescere in cultura sportiva. Chissà che il tanto rumore non porti ad una presa di coscienza collettiva affinché tutti insieme decidiamo di cambiare rotta. È anche pensando a questo che non posso fare a meno di ricordare Giancarlo Galdiolo, Mino Favini, Gigi Agnolin, Felice Pulici e Marco Sguaitzer, piccoli grandi tasselli di un puzzle nostalgico di un calcio che fu. La stagione che inizierà a settembre sarà, infine, quella che ci porterà all’Assemblea elettiva e per il sottoscritto sarà tempo di bilanci di questa splendida, appassionante e sfidante avventura. Grazie a tutti/e e buon fine stagione a tutti!
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di Nicola Bosio
Settore Dilettanti
Assemblea dei delegati regionali Come ormai consuetudine, l’Assemblea Generale AIC è stata preceduta in mattinata da quella dei delegati regionali dei calciatori appartenenti al settore dilettanti e da quella delle delegate del Settore Calcio femminile. L’Assemblea di quest’anno è venuta a cadere in un momento molto particolare per quanto riguarda i calciatori dilettanti, per certi versi un momento che potrebbe risultare “storico”: in apertura di riunione, il Presidente Damiano Tommasi ha infatti subito affrontato l’argomento riguardante il vincolo con le novità che arrivano da CONI e Federazione. Nell’ambito della formulazione definitiva dello Statuto Federale è stato nominato un Commissario che ha dettato le linee da seguire per una rivisitazione del vincolo sportivo, chiedendo alle componenti federali di trovare quanto prima un accordo da inviare entro fine giugno al CONI. Il Vicepresidente Umberto Calcagno ha sottolineato che tali novità potrebbero essere molto importanti sia per l’attività maschile ma, soprattutto, per quella femminile: attorno alla categoria dei dilettanti si è sviluppata un’attenzione diversa rispetto al passato, sia a livello governativo che federale, e al nostro interno dovremo essere bravi a cogliere il momento. Operativamente l’AIC sta aspettando che la Federazione indichi che strada intende intraprendere sull’argomento, quindi convocare una riunione di una commissione ad hoc, per arrivare al Consiglio federale dove si dovrà trasferire nello Statuto
quello che verrà concordato. Una serie di passaggi non semplici che richiedono massima attenzione e massimo impegno: l’argomento vincolo è sempre stata la grande battaglia dei calciatori dilettanti e, come ha ribadito il responsabile del Dipartimento Giorgio Gaggioli, cercare oggi una soluzione in maniera finalmente concreta potrebbe rappresentare un’opportunità fondamentale per questa categoria. Gaggioli, andando sul concreto, ha illustrato le varie ipotesi attualmente al vaglio: naturalmente la migliore prevederebbe lo svincolo al compimento del 18° anno di età con la possibilità successiva di tesseramento annuale, ma si ipotizza anche un ritesseramento che va da 1 a 5 anni (con eventuale previsione di nuovi criteri per il calcolo dei premi previsti dalle NOIF). L’AIC aspetta le proposte di Federazione e Lega Nazionale Dilettanti tenendo in considerazione il fatto che nella trattativa andranno considerate anche la criticità della controparte e che, trattandosi di modifiche statutarie che vanno decise in Consiglio federale, il rischio è sempre quello di non trovare una maggioranza qualificata sulle nostre posizioni. Al discorso vincolo l’AIC intende affiancare il problema legato all’obbligatorietà di utilizzo degli
Under che, dati alla mano, non sviluppa la crescita dei giovani. Calcio a 5 Il responsabile del settore Calcio a 5 Valerio Bernardi ha quindi illustrato la situazione per quanto riguarda i rapporti con la Divisione, con la quale, negli ultimi tempi, permangono difficoltà di relazione. Dopo aver raggiunto l’intesa sugli accordi pluriennali, che hanno letteralmente fatto da apripista anche per altri settori, e dopo anni molti produttivi, l’attività sembra ora aver subito una preoccupante battuta d’arresto. L’impegno di questo ultimo periodo è incentrato proprio nel ripristinare i rapporti e tentare di sbloccare un meccanismo che sembra essersi inceppato. Calcio femminile La responsabile Katia Serra, illustrando l’attività degli ultimi 12 mesi, ha sottolineato come la strada intrapresa qualche anno fa da AIC per costruire e potenziare il calcio femminile, dedicandone un settore specifico, abbia dato i propri buoni frutti, a testimonianza del fatto che prima di altri l’Associazione ha capito che questa categoria è in costante crescita e merita attenzione. Oggi le calciatrici sono ancora dilettanti, ma gli impegni e la considerazione comincia ad essere da professioniste: la scelta fatta da AIC di sostenerle è un’opportunità per tutti i settori, perché il calcio femminile a livello di visibilità oggi può servire da traino. A giugno ci sarà il Mondiale, il campionato ha dato ottimi riscontri da un punto di vista mediatico e di crescita, e quindi la valorizzazione delle calciatrici deve rappresentare un valore di cui beneficia tutto il movimento dilettantistico. Questo nell’augurio che la presenza e l'attenzione che viene data oggi al calcio femminile non venga presa con invidia o come pericolo, ma come occasione importante per remare tutti dalla stessa parte.
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di Nicola Bosio
Assemblea Generale AIC Milano, 6 maggio 2019
Gli argomenti trattati all’ordine del giorno Annuale Assemblea Generale di fine stagione per i delegati delle squadre professionistiche, chiamati a discutere i numerosi punti posti all’ordine del giorno, preceduta dall’Assemblea dei delegati regionali del Settore Dilettanti e da quella dalle rappresentanti del Calcio Femminile, che hanno analizzato le problematiche specifiche dei loro rispettivi settori. Oltre al tema del “vincolo”, affrontato anche l’argomento riguardante le nuove Licenze Nazionali per l’iscrizione ai campionati e la decisione della Lega Pro di togliere le liste (e di conseguenza l’obbligatorietà di utilizzo degli Under) che apre di fatto una nuova strada per la valorizzazione dei giovani. Analizzato inoltre il tema della violenza e del razzismo sul quale, in appoggio alle nuove norme federali, tutte le istituzioni sono chiamate ad un maggior impegno. Si parlato infine anche del progetto delle nuove competizioni europee, Champions League allargata ed Europa League 2. In apertura di riunione, il Vicepresidente Umberto Calcagno, nominato a presiedere l’Assemblea, con il Direttore Generale Gianni Grazioli a ricoprire la carica di segretario, prima di iniziare la consueta discussione ha lasciato la parola al dott. Dalla Montà, presidente del Collegio dei Revisori dei conti, che ha illustrato le principali voci del bilancio AIC chiuso al 31 dicembre 2018 (vedi dettaglio nell’inserto), bilancio approvato all’unanimità. Il Presidente Tommasi ha quindi illustrato la consueta relazione (vedi pa-
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gine precedenti) sull’attività degli ultimi dodici mesi, partendo dall’elezione federale che lo ha visto scendere in campo in prima persona come candidato e che ha poi portato al commissariamento della FIGC. Un anno difficile durante il quale l’AIC per mesi ha dovuto “inseguire” le decisioni prese dal Commissario, rimanendo coinvolta in un’attività federale complicata che ha portato a forti situazioni di contrasto fra le varie componenti. Una stagione iniziata in ritardo, tra mille difficoltà, sia in Serie B (si è arrivati quasi a bloccare il campionato), sia in Lega
Pro, con l’adozione obbligata di format particolari. Si è arrivati poi all’elezione 2 di Gabriele Gravina alla presidenza FIGC, con un nuovo consiglio federale (e, in rappresentanza dei calciatori un nuovo Consigliere federale, Gianluca Zambrotta), e una nuova Federazione da far ripartire quanto prima. Le buone notizie potrebbero arrivare dal “vincolo” e dalle Licenze Nazionali, eccezionalmente approvate entro dicembre, con norme in linea con le aspettative AIC per quanto riguarda fideiussioni, severità dei controlli, solidità e sostenibilità del sistema. Sul tema del vincolo sportivo, che sarà oggetto di discussione a livello federale, c’è la possibilità di riuscire ad apportarne alcune modifiche, ed in tempi brevi dovrebbero cambiare le norme, si dovrà stabilirne la durata che non potrà più essere 11 anni come oggi (dai 14 ai 25) ma dovrà essere migliorata. Quindi la decisione della Lega Pro di abolire le liste, e di conseguenza l’obbligatorietà di utilizzo degli Under, che va nella direzione da tempo auspicata da AIC, vale a dire una vera valorizzazione dei giovani basata sulla meritocrazia in campo. Oltre ad essere stati convocati al Se-
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nato per la stesura della nuova legge sullo Sport, i vertici AIC sono stati interpellati dal Parlamento Europeo che ha chiesto appoggio per le Elezioni Europee del 26 maggio, giornata di campionato che impedirà ai calciatori di andare alle urne. L’AIC ha deciso di effettuare un sondaggio partecipando alla campagna #stavoltavoto (con il Consigliere federale Sara Gama testimonial) per capire come la categoria si pone nei confronti della politica. Tommasi, informando i presenti che AIC ha rinnovato l’accordo per i diritti di immagine con la Lega per altri 6 anni, ha quindi concluso ricordando le numerose iniziative di formazione rivolte a calciatori in attività ed ex calciatori in prospettiva dopo-carriera. Iniziative che hanno avuto un riscontro molto positivo e che si spera di implementare per la prossima stagione. Ha preso quindi la parola il Vicepresidente Calcagno che ha voluto approfondire alcuni dei temi “toccati” da Tommasi, primo fra tutti quello delle liste in Lega Pro. Il percorso che ha portato all’abolizione di tali liste non è stato facile, l’AIC ha fatto un grande lavoro che ha portato a questa nuova visione condivisa con la Lega su utilizzo dei giovani e relativo minutaggio. Il risultato ottenuto è un traguardo importante per l’Associazione: il combinato disposto dell’eliminazione delle liste e dal numero massimo di minutaggio per ogni partita significa non avere più società che schierano solo giovani e non assistere più a partite con formazioni fatte solo per fare cassa. Essere riusciti a non parlare più di
liste è un passaggio epocale, i benefici saranno certamente molti per tutto il sistema, probabilmente si ricomincerà a fare formazione in questa categoria. Per quanto riguarda le norme per l’iscrizione ai campionati, sono state introdotte alcune novità da tempo richieste dall’AIC: sono stati istituiti indici patrimoniali importanti, che non tengono più in considerazione le immobilizzazioni immateriali nel patrimonio. Oggi la Federazione ragiona alla stregua di una banca, chiede cioè alle società di basarsi sul patrimonio tangibile, e chi è inadempiente nel pagamento degli emolumenti non potrà fare mercato in entrata a gennaio. Altri temi in discussione sono il Salary Cap con la Lega di B (dovrebbe essere eliminato), il ripristino del format a 60 squadre in Lega Pro (il prossimo anno saranno proprio i 60 anni della Lega Pro), e il rinnovo per la convenzione della Nazionale con la FIGC, con particolare riguardo alla quota parte spettante alla Nazionale femminile. A tale proposito il Consigliere Giorgio Chiellini, capitano della Nazionale, è intervenuto ribadendo l’importanza di tale convenzione, una cui percentuale viene destinata al Fondo di Solidarietà. La visibilità da parte dei calciatori della Nazionale resta fondamentale per la categoria e il pieno appoggio dei calciatori più importanti a favore di quelli delle categorie inferiori non deve mai mancare. Sara Gama, capitano della Nazionale femminile, ha proseguito informando i presenti che, con gli introiti derivanti dalla Convenzione con la FIGC, l’inten-
zione è quella di creare un fondo per quelle calciatrici che, non tesserate per società affiliate a club professionistici, sono in difficoltà economica. A molte di loro si chiede infatti un impegno da “professioniste”, ma i soli rimborsi spese non permettono di lasciare il lavoro o le attività parallele che conducono oltre al calcio. Analizzato anche il tema della violenza e del razzismo sul quale, in appoggio alle nuove norme federali, tutte le istituzioni sono chiamate ad impegnarsi maggiormente per migliorare la situazione. Casi come quelli accaduti a Picerno o durante Milan-Lazio ci continuano a far pensare che la situazione non è, e non deve essere considerata, normale. Si è parlato infine anche del progetto delle nuove competizioni europee, Champions League allargata ed Europa League 2: il concetto di giocare più partite di un certo livello è condivisa da molti, ma c'è da capire che non vada a discapito della competitività dei vari campionati nazionali. Ci sono quattro temi fondamentali che AIC sta monitorando anche come sindacato mondiale FiFpro: la tutela della salute, il calendario (periodicità, ore di riposo obbligatorie tra una partita e l’altra, concomitanza con le Nazionali), i criteri di accesso a queste competizioni (che dovrà rimanere legato agli andamenti dei campionati nazionali e non può essere a discapito della competitività e della meritocrazia) e l’equa distribuzione degli introiti (che non deve ulteriormente allargare la forbice tra le big e le medio-piccole).
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di Stefano Sartori e Giulio Segato
I principali termini regolamentari 2019/2020
Tutte le scadenze da non dimenticare Termini per Professionisti e Giovani di Serie TERMINI PER LA STIPULA DI UN CONTRATTO Termini per la stipula di un contratto professionistico dall’1/7/19 al 31/3/20 • Per la stipula di un contratto professionistico da parte di calciatori il cui precedente contratto con società professionistica è scaduto al termine della stagione 2018/19 o è stato risolto per non ammissione al campionato di competenza della società di appartenenza nonché per calciatori “giovani di serie”, “giovani dilettanti” e non professionisti svincolati ex art. 107 e 108 N.O.I.F. Termini per la stipula di un contratto per calciatore il cui contratto è stato risolto dall’1/7/19 al 02/9/19 e dal 2/1/20 al 31/1/20 • Per la stipula di un contratto professionistico da parte di calciatori il cui precedente contratto con società professionistica è stato risolto (ai sensi dell’articolo 117 N.O.I.F.) nel corso della stagione sportiva 2019/20. Termini per la stipula di un contratto da parte di calciatore “non professionista” (autonoma sottoscrizione) (art. 113 e 117 comma 5 N.O.I.F.) dall’1/7/19 al 31/7/19 Termini per la stipula di un contratto da parte di calciatore “non professionista” (con consenso della società) (art. 113 e 117 comma 5 N.O.I.F.) dall’1/8/19 al 2/9/19 e dal 2/1/20 al 31/1/20 TERMINI PER LA CESSIONE DI UN CONTRATTO
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Termini per la cessione di un contratto dall’1/7/19 al 2/9/19 e dal 2/1/20 al 31/1/20 • Per i calciatori appartenenti alle società di Serie A, B, Lega Pro (Artt. 95, 102, 103 e 104 N.O.I.F.). TERMINI PER LA RISOLUZIONE DELLE CESSIONI DI CONTRATTO A TITOLO TEMPORANEO E DI TRASFERIMENTI A TITOLO TEMPORANEO DEI "GIOVANI DI SERIE" dall’1/7/19 al 2/9/19 • Per la risoluzione delle cessioni di contratto temporanee biennali avvenute nella precedente stagione sportiva (Art. 103 bis N.O.I.F.). dal 2/1/20 al 31/1/20 • Per la risoluzione delle cessioni di contratto temporanee e dei trasferimenti a titolo temporaneo ad eccezione di quelli avvenuti nel secondo periodo della campagna trasferimenti (Art. 103 bis N.O.I.F.). Termini per il recesso dalle cessioni di contratto a titolo temporaneo e dai trasferimenti a titolo temporaneo dei "giovani di serie" dall’1/7/19 al 16/8/19 • Per il recesso dalle cessioni di contratto temporanee biennali avvenute nelle precedenti stagioni sportive. (Art. 103 bis, commi 3 e 4, N.O.I.F.). dal 2/1/20 al 17/1/20 • Per il recesso dalle cessioni di contratto temporanee e dai trasferimenti a titolo temporaneo ad eccezione di quelli avvenuti nel secondo periodo della campagna trasferimenti (Artt. 103 bis, commi 3 e 4 N.O.I.F.).
Termini per la conversione delle cessioni di contratto a titolo temporaneo e dei trasferimenti a titolo temporaneo dei "giovani di serie" dall’1/7/19 al 2/9/19 • Per la conversione delle cessioni di contratto temporanee biennali avvenute nelle precedenti stagioni sportive (Artt. 101, comma 5, e 103, comma 8 N.O.I.F.). dal 2/1/20 al 31/1/20 • Per la conversione delle cessioni di contratto temporanee e dei trasferimenti a titolo temporaneo ad eccezione di quelli avvenuti nel secondo periodo della campagna trasferimenti (Artt. 101, comma 5, e 103, comma 8 N.O.I.F). Termini per l’esercizio della società cessionaria del diritto di prolungare unilateralmente la cessione di contratto a titolo temporaneo di un’ulteriore stagione sportiva dal 17/6/19 al 19/6/19 ACCORDI PRELIMINARI dall’1/7 al 30/6 della stagione sportiva • I calciatori con contratto in scadenza possono stipulare un nuovo contratto (prolungamento) con la propria società in qualsiasi momento della stagione sportiva. dall’1/1/19 al 30/6/19 • In costanza di rapporto, i calciatori con contratto in scadenza al 30 giugno 2019 possono stipulare accordo preliminare con società diversa dalla propria. dal 27/5/19 al 30/6/19 • In costanza di rapporto, i calciatori con contratto pluriennale possono stipulare accordo preliminare con società diversa dalla propria, con contestuale
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cessione di contratto. Tali accordi non devono interessare società della stessa Serie e/o girone in costanza di svolgimento dei campionati. TERMINI PER OPZIONI E CONTROOPZIONI dal 17/6/19 al 19/6/19 (opzioni) e dal 20/6/19 al 22/6/19 (controopzioni) • Termine per l’esercizio dei diritti di opzione e controopzione previsti nei trasferimenti e nelle cessioni di contratto annuali e nelle cessioni di contratto biennali (senza diritto di controopzione) relativi alla stagione sportiva 2018/19 e nelle cessioni di contratto biennali relative alla stagione sportiva 2017/18 (Artt. 101, 103, 103 bis N.O.I.F.). dall’1/7/19 al 2/9/19 • Termine per l’esercizio dei diritti di opzione previsti nelle cessioni di contratto temporanee biennali (senza diritto di controopzione) stipulate nella campagna trasferimenti della stagione sportiva 2018/19 (Artt. 101, 103, 103 bis N.O.I.F.). dal 2/1/20 al 31/1/20 • Termine per l’esercizio dei diritti di opzione previsti nelle cessioni di contratto temporanee biennali stipulate nella campagna trasferimenti della stagione sportiva 2018/19 e nei trasferimenti e nelle cessioni di contratto temporanee stipulati nel primo periodo della campagna trasferimenti 2019/20, ove non sia previsto il diritto di controopzione (Artt. 101, 103, 103 bis N.O.I.F.). TERMINI PER LA RISOLUZIONE CONSENSUALE dall’1/7/19 al 30/6/20 • È ammessa purché prevista da accordo scritto che deve essere depositato presso la Lega entro 5 giorni dalla data di stipulazione (Art. 117 punto 3 delle N.O.I.F.). N.B. Il calciatore, ottenuta la risoluzione consensuale può tesserarsi per una società dilettantistica entro il 31/1/2020,
purché siano trascorsi almeno 30 giorni dall’ultima partita ufficiale.
TERMINI PER I TRASFERIMENTI DEI "GIOVANI DI SERIE "
TESSERAMENTO IN DEROGA CALCIATORI PROFESSIONISTI CON RAPPORTO SCADUTO, RISOLTO CONSENSUALMENTE E/O LA CUI RISOLUZIONE SIA STATA DELIBERATA ENTRO LA FINE DI UNO DEI DUE PERIODI DI CAMPAGNA TRASFERIMENTI (ART. 6 DEL REGOLAMENTO FIFA)
dall’1/7/19 al 2/9/19 e dal 2/1/20 al 31/1/20 • Per il trasferimento di “giovani di serie” a società di Serie A, B, Lega Pro, L.N.D. I calciatori devono però già essere tesserati per la società cedente al 30/6/19 (Artt. 100, 101 e 104 N.O.I.F.).
dal 3/9/19 al 13/12/19 e dall’1/2/20 al 26/2/20 • Contratto scaduto o risolto dall’1 luglio 2019 alla fine del primo periodo di campagna trasferimenti (2/9/19) dall’1/2/20 al 26/2/20 • Contratto scaduto o risolto dal 3/9/19 al 31/1/20. TERMINI PER IL TESSERAMENTO DI CALCIATORI PROVENIENTI DA FEDERAZIONE ESTERA dall’1/7/19 al 2/9/19 e dal 2/1/20 al 31/1/20 • Per il tesseramento di calciatori professionisti provenienti da Federazione estera e per il primo tesseramento di calciatori professionisti mai tesserati all’estero (Art. 40 N.O.I.F.). dall’1/7/19 al 31/3/20 • Per il tesseramento di calciatori professionisti provenienti da Federazione estera con contratto scaduto nella precedente stagione sportiva (terminata entro il 31 luglio 2019). TERMINI PER IL TESSERAMENTO DEI "GIOVANI DI SERIE" PROVENIENTI DA FEDERAZIONE ESTERA Termini per il tesseramento dei “giovani di serie” dall’1/7/19 al 29/5/20 • Per il tesseramento di “giovani di serie” a favore di società delle Leghe professionistiche (primo tesseramento e tesseramento da liste di svincolo).
TESSERAMENTO CALCIATORI "GIOVANI DI SERIE" MAI TESSERATI ALL’ESTERO dall’1/7/19 al 29/5/20 • Lo status professionistico potrà essere acquisito a partire dalla prima finestra trasferimenti successiva alla decorrenza del tesseramento come “giovani di serie”. TERMINI CALCIATORI CLASSE ’99 - 2000 Da parte di società professionistiche nei confronti di “giovani di serie” che a partire dalla stagione sportiva 2019/20 hanno rispettivamente diritto al primo contratto (classe ’99) e alla qualifica di aspirante professionista (classe 2000). Termini per la riconferma classe ’99 dall’1/6/19 al 30/6/19 • Termini per la riconferma dei “giovani di serie” classe 1999 per primo contratto professionistico (Art. 33 punto 2 N.O.I.F.). Termini per la riconferma classe 2000 dall’1/7/19 al 16/7/19 • Termini per la riconferma dei “giovani di serie” classe 2000 “giovani di serie” per un “rapporto di addestramento tecnico” (Art. 33 punto 2 N.O.I.F.). LISTE DI SVINCOLO dall’1/7/19 al 16/7/19 e dall’1/12/19 al 13/12/19 • Termini per porre in lista di svincolo da parte delle società i calciatori “giovani di serie” (Art. 107 N.O.I.F.).
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Termini per Non Professionisti e Giovani Dilettanti TERMINI PER IL TESSERAMENTO Termini per il tesseramento dei calciatori “non professionisti” (primo tesseramento o tesseramento da lista di svincolo) dall’1/7/19 al 31/3/20 • Per il tesseramento di calciatori “non professionisti” e dei calciatori stranieri residenti in Italia Over 18 mai tesserati per Federazione straniera. Termini per il tesseramento dei “giovani dilettanti” dall’1/7/19 al 29/5/20 • Per il tesseramento dei “giovani dilettanti” e dei calciatori stranieri residenti in Italia Over 16 mai tesserati per Federazione straniera. Termini per il tesseramento dei calciatori ex professionisti dall’1/7/19 al 31/1/20 • Per il tesseramento a favore di società della L.N.D. di calciatori professionisti che hanno risolto (per qualsiasi ragione) il loro rapporto contrattuale, purché siano trascorsi almeno 30 giorni dall’ultima partita ufficiale. TERMINI PER I TRASFERIMENTI TRA SOCIETÀ DELLA L.N.D. Termini per i trasferimenti 1° periodo dall’1/7/19 al 13/9/19 • Per il trasferimento di calciatori “giovani dilettanti” e “non professionisti” tra società della Lega Nazionale Dilettanti (Articoli 100, 101 e 104 N.O.I.F.). Termini per i trasferimenti periodo suppletivo dal 2/12/19 al 23/12/19 • Per il trasferimento di calciatori “giovani dilettanti” e “non professionisti” tra società della Lega Nazionale Dilettanti (Articoli 100, 101 e 104 N.O.I.F.). TERMINI PER I TRASFERIMENTI "GIOVANI DILETTANTI " dall’1/7/19 al 2/9/19 e dal 2/1/20 al 31/1/20 • Per il trasferimento di “giovani dilettanti”
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da società dilettantistiche a società di Serie A, B, Lega Pro. I calciatori devono però essere già tesserati per la società cedente al 30/6/19 (Artt. 100, 101 e 104 N.O.I.F.). TERMINI PER I TRASFERIMENTI "GIOVANI DI SERIE" A SOCIETÀ DELLA L.N.D. dall’1/7/19 al 2/9/19 e dal 2/1/20 al 31/1/20 • Per il trasferimento di “giovani di serie” a società dilettantistiche. I calciatori devono però essere già tesserati per la società cedente al 30/6/19 (Articoli 100, 101 e 104 N.O.I.F.). TERMINI PER LA RISOLUZIONE DI ACCORDI DI TRASFERIMENTO A TITOLO TEMPORANEO dall’1/9/19 al 23/12/19 • Per la risoluzione di accordi di trasferimento a titolo temporaneo di calciatori “non professionisti” e “giovani dilettanti” (Articolo 103 bis N.O.I.F.).
TERMINI PER LA CONVERSIONE DEI TRASFERIMENTI A TITOLO TEMPORANEO IN TRASFERIMENTI A TITOLO DEFINITIVO DEI CALCIATORI “NON PROFESSIONISTI”, “GIOVANI DILETTANTI” E “GIOVANI DI SERIE” dall’1/7/19 al 2/9/19 e dal 2/1/20 al 31/1/20 • Per la conversione dei trasferimenti a titolo temporaneo dei calciatori “giovani di serie” da società pro a società dilettantistiche e “giovani dilettanti” da società dilettantistiche a società pro (Articolo 101, comma 5, N.O.I.F). dall’1/7/19 al 13/9/19 e dal 2/12/19 al 23/12/19 • Per la conversione dei trasferimenti a titolo temporaneo dei calciatori “non professionisti” e “giovani dilettanti” tra società dilettantistiche (Articolo 101, comma 5, N.O.I.F). LISTE DI SVINCOLO
TERMINI PER IL TESSERAMENTO DI CALCIATORI STRANIERI PROVENIENTI DA FEDERAZIONE ESTERA dall’1/7/19 al 31/01/20 • Per il tesseramento di calciatori stranieri per società della L.N.D. (Articolo 40, quater e quinquies) provenienti o provenuti da Federazione estera o over 16 mai tesserati all’estero. TERMINI PER IL TESSERAMENTO DI CALCIATORI ITALIANI PROVENIENTI DA FEDERAZIONE ESTERA dall’1/7/19 al 31/1/20 • Per il tesseramento di calciatori italiani professionisti provenienti da Federazione estera. dall’1/7/19 al 31/3/20 • Per il tesseramento di calciatori italiani dilettanti provenienti da Federazione estera.
dall’1/7/19 al 15/7/19 e dal 2/12/19 all’11/12/19 • Termini per porre in lista di svincolo da parte delle società i calciatori, “non professionisti” e “giovani dilettanti” (Articolo 107 N.O.I.F.). Il tesseramento dei calciatori svincolati può avvenire a far data dal 12 dicembre. LISTE DI SVINCOLO “GIOVANI” dal 2/12/19 all’11/12/19 • Termini per porre in lista di svincolo da parte delle società i calciatori “giovani” (Articolo 107 N.O.I.F.). Il tesseramento dei calciatori svincolati può avvenire a far data dal 12 dicembre. SVINCOLO PER ACCORDO Il deposito degli accordi di svincolo (Articolo 108 N.O.I.F.) dovrà avvenire entro 20 giorni dalla stipulazione e comunque non oltre il 15 giugno 2020.
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Termini per il Calcio Femminile TERMINI PER IL TESSERAMENTO
103 bis N.O.I.F.).
LISTE DI SVINCOLO
dall’1/7/19 al 31/3/20 • Termini per il tesseramento delle calciatrici “non professioniste” (primo tesseramento o tesseramento da lista di svincolo).
TERMINI PER IL TESSERAMENTO DI CALCIATRICI STRANIERE
dall’1/7/19 al 15/7/19 e dal 2/12/19 all’11/12/19 • Termini per porre in lista di svincolo da parte delle società le calciatrici “non professioniste” e “giovani dilettanti” (Articolo 107 N.O.I.F.). Il tesseramento delle calciatrici svincolate nel secondo periodo può avvenire a far data dal 12 dicembre.
dall’1/7/19 al 31/5/20 • Termini per il tesseramento delle calciatrici “giovani dilettanti”.
dall’1/7/19 al 31/01/20 TERMINI PER IL TESSERAMENTO DI CALCIATRICI ITALIANE PROVENIENTI DA FEDERAZIONE ESTERA
SVINCOLO PER ACCORDO TERMINI PER I TRASFERIMENTI TRA SOCIETÀ DELLA L.N.D. Termini per i trasferimenti 1° periodo dall’1/7/19 al 13/9/19 Termini per i trasferimenti periodo suppletivo dal 2/12/19 al 23/12/19 TERMINI PER LA RISOLUZIONE DI ACCORDI DI TRASFERIMENTO dall’1/9/19 al 23/12/19 • Per la risoluzione di accordi di trasferimento a titolo temporaneo (Articolo
dall’1/7/19 al 31/1/20 • Per il tesseramento di calciatrici italiane con status professionistico provenienti da Federazioni estere. dall’1/7/19 al 31/3/20 • Per il tesseramento di calciatrici italiane con status dilettantistico provenienti da Federazioni estere. TERMINI PER LA CONVERSIONE DEL TRASFERIMENTO DA TEMPORANEO A DEFINITIVO
Il deposito degli accordi di svincolo (Articolo 108 N.O.I.F.) dovrà avvenire entro 20 giorni dalla stipulazione e comunque non oltre il 15 giugno 2020. VARIAZIONE DI ATTIVITÀ dall'1/7/19 al 13/9/19 •Termine per l’invio o deposito delle richieste di variazione d’attività (da calcio a undici a calcio a cinque - Articolo 118 N.O.I.F.).
dall’1/7/19 al 13/9/19 e dal 2/12/19 al 23/12/19
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di Pino Lazzaro
Argento azzurro al Campionato Europeo U17
Quando il bicchiere è davvero “mezzo pieno” D’accordo, un pomeriggio amaro quello dello scorso 19 maggio, al Tallaght Stadium, poco fuori Dublino. 4 a 2 per loro. Olanda campione d’Europa U17, noi ancora secondi, come un anno fa, ancora Olanda. Una sconfitta che è venuta però – tra qualificazioni e fase finale – dopo undici (un-di-ci) vittorie filate: come si fa a non tenerne conto? Un secondo posto che assicura poi il viaggio in Brasile per il prossimo Mondiale di categoria, a ottobre. Dunque, oltre a tutto il resto, un mettere assieme – alla loro età – le esperienze di un Europeo e un Mondiale: che volere di più per provare a sentirsi dei “calciatori veri”? Grandi esperienze, come no, ma si sa che nessuno regala niente, che la prossima inizia sempre e comunque da 0 a 0, che in fondo non è mai finita, ancora e ancora, che ce ne vuole per… arrivare davvero (proprio loro, i ragazzi, in fondo i primi a saperlo). Però c’è da essere orgogliosi per quanto fatto, per il resto si vedrà. Squadra e staff: complimenti.
Maurizio Viscidi (coordinatore squadre giovanili nazionali)
“Serve maggiore sinergia” La strada battuta “A suo tempo siamo partiti da una considerazione, che riguardava soprattutto l’aspetto fisico, vedendo come altre nazioni e penso per esempio a Francia, Olanda, Inghilterra, Portogallo, Belgio eccetera possano contare su giocatori più atleticamente pronti dei nostri, questione di genetica, poco da fare. Dunque la strada da battere non poteva essere quella sul piano atletico: tatticamente noi siamo invece a posto, però se tutto si riduce a una imposta-
giore considerazione che c’è nei nostri confronti la vedo poi proprio nelle amichevoli che disputiamo, come insomma giochino volentieri contro di noi, di quanto insomma ci vedano come un test attendibile”.
Rapporto con i club “È buonissimo, sia nella disponibilità di dare i calciatori alla Nazionale, sia per la stessa sincronizzazione delle date del calendario. Quello su cui rimane ancora parecchio da fare è arrivare ad avere una maggiore metodologica, Ho avuto modo di constatare sinergia che ci sia condivisione un miglioramento generale nel modo di allenarsi, in una comune visione di zione difensiva/passiva, i giovani non gioco: mi rendo conto che qui non sarà crescono. Ecco così la scelta di un poi così semplice arrivarci”. calcio propositivo che necessita perciò della tecnica. Una scelta che sta Il dovere di educare dando dei grandi risultati: è la secon“Sì, lo sento come un dovere. Abbiamo da finale consecutiva – mai successo a che fare con ragazzi giovani e c’è prima – con l’accesso al Mondiale e così la possibilità di insistere sui valolo si vede pure dal ranking che siamo ri del vivere civile e sportivo, tanto più che in questo modo sono convinto che migliorati, siamo passati dal 19° posto al 6°, posizione che ora sarà ancora sia anche più facile ottenere dei risulmigliore dopo questo secondo posto. tati migliori sul campo. Aggiungo che Un’altra controprova di questa magqui in Nazionale il tutto viene in fondo
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abbastanza facile perché è una maglia molto ambita quella azzurra. In effetti anche questo gruppo si è dimostrato fantastico, con un comportamento che è sempre stato ottimo. Un trend verso cui si stanno maggiormente orientando pure le formazioni dell’Est Europa, prima erano, come dire, meno “controllate”. Qui abbiamo avuto l’Ungheria, ho avuto modo di constatarlo: c’è insomma un miglioramento generale”. Il problema scolastico “Poco da fare, sono manifestazioni queste – penso all’Europeo, alle fasi di qualificazioni, la fase finale e ora ci sarà a ottobre pure il Mondiale – che richiedono molte assenze. Per quel che riguarda l’U17 ho fatto il conto che per giocare in Nazionale perdono una cinquantina di giorni di scuola, senza contare poi quelli che perdono per gli
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Gianfranco Serioli, capodelegazione
“Energia dirompente”
impegni a livello di club: per ragazzi che fanno la terza superiore è proprio tanto. Sino lo scorso anno avevamo i tutor, un’iniziativa positiva che però non è stata poi confermata. Molti ragazzi cercano così delle soluzioni con delle scuole private, ma la questione resta. Forse la mia è solo utopia, ma immagino un cambiamento pure nel modo di insegnare, con l’insegnante che non è più quello che giudica ma piuttosto accompagna. Sono ragazzi di talento e assenze che per come funziona ora la nostra scuola, non possono non esserci. Sì, come allenatore/ tecnico ne ho meno, ma se penso all’aspetto scolastico allora ne ho di più di incertezze: qualcosa bisognerà/bisognerebbe fare”.
Citywest Hotel
L’ultima cena Citywest Hotel, poco fuori Dublino. Lì erano radunate tutte le 16 delegazioni che s’erano conquistate l’Europeo, con quell’enorme salone in cui squadre e staff pranzavano e cenavano assieme e tavolate che mano a mano che il torneo andava avanti, diminuivano di numero. Formazioni eliminate che così tornavano a casa e tavolate sempre più lontane tra loro, con gli spazi vuoti che aumentavano. E la sera della finale, con gli olandesi a festeggiare da qualche altra parte, ecco lì dentro solo la tavolata dei nostri, circondata da tutto quel vuoto. Delusione nell’aria, giusto tanto silenzio iniziale ma poi per fortuna si guarda avanti, si torna a casa, chissà quanto è lì ad attendere. Resta la sconfitta ma restano pure le vittorie, il tanto che via via è stato messo assieme: l’essere arrivati in finale è o non è un grande successo? È così. Forza e avanti.
Come sempre in questi casi, alla fase finale degli Europei arrivo di corsa, cercando di organizzarmi con gli impegni professionali, anticipando e posticipando tutto il possibile per creare una sorta di periodo sospeso da dedicare all’evento. Inizio concentrato sui nostri ragazzi ma poi, appena entro nella sala pranzo, allestita per ospitare tutte insieme le 16 delegazioni presenti, cambia tutto: vedo tantissimi giovani, arrivati da ogni parte d’Europa, lingue differenti e tutti con uno stesso sogno. Difficile a quel punto non lasciarsi rapire da questa poesia che non è solo italiana ma che caratterizza tutti, una specie di sogno collettivo dove gli avversari si trasformano in trampolini di lancio per dare di più e fare esperienza bellissime. Nella sala abbiamo gli ungheresi come vicini, che ci offrono il loro salame alla vigilia di ogni partita: almeno fino alla loro prima sconfitta. Tutto il mondo è paese e la scaramanzia fa parte del gioco. Siamo vicini a Dublino e per chi non conosce bene l’Irlanda potrebbe rivelarsi una sorpresa: sono inglesi solo per la guida, per il resto usano l’euro, i km e su tutti i cartelli utilizzano prima la lingua celtica e poi quella inglese: lo avevo già notato durante il volo, la linea aerea nazionale è la Aer Lingus e non Air Lingus. Le strutture, gli impianti e i campi da allenamento e da gioco sono di alto livello. Non hanno la storia e i trofei dell’Italia ma ti fanno sentire fermo, qui corrono in avanti senza autocelebrazioni. Poi c’è il calcio giocato, spensierato e senza calcoli come solo i ragazzi giovani sanno offrire. Ti ridanno fiducia e sentire la dolcezza e la passione dove il valore tecnico e il cuore sono i grandi protagonisti. Arriviamo in
finale con un percorso netto: vinciamo con Germania, Austria e Spagna; poi Portogallo e Francia. La vittoria con la Spagna è particolarmente significativa, rotonda nel tabellino, 4 a 1, ma soprattutto una vittoria nata nella naturalezza dei ragazzi nel giocare senza calcoli: giochiamo che siamo già qualificati e forse con un risultato diverso dalla vittoria, troveremmo nei quarti di finale, un avversario potenzialmente più leggero rispetto al Portogallo. Ma i nostri ragazzi dimostrano di amare un calcio senza vincoli, senza limiti, un calcio libero di sognare e capace di rischiare. Dopo la vittoria in semifinale contro la Francia, i nostri istintivamente e senza apparente motivazioni si portano sotto la tribuna per cantare l’inno con un gruppo di tifosi: da brivido e anche qualcosa in più. Poi arriviamo in finale e giochiamo, esattamente come l’anno precedente, con l’Olanda. Nel frattempo nella sala pranzo che conteneva circa 700 persone sono rimasti due tavoli: il nostro e quello dell’Olanda: sembra un campo da calcio vuoto e morto; fa un certo effetto. La finale la vincono ancora una volta gli orange, con merito, ma questo è solo un dettaglio. Ancora una volta sono tornato padre di 20 ragazzi, ancora una volta sono stato investito di un’energia dirompente e incontenibile. Ancora una volta ho sognato, esultato e pianto con i miei ragazzi. Ancora una volta ho toccato con mano quanto siano prive di senso affermazioni che vogliono i ragazzi di oggi immaturi e superficiali, ancora una volta ho capito che molto dipende da noi adulti. Ragazzi supportati e coccolati da uno staff fatto di alte professionalità e persone fantastiche. Uno staff senza dubbio da Campioni d’Europa.
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primo piano
Simone Panada (Atalanta), Sebastiano Esposito (Inter), Samuel Giovane (Atalanta)
“Esperienza indimenticabile” Incontro “generale” con i ragazzi dopo la sconfitta in finale, incominciano insomma i saluti ufficiali, l’indomani si parte. Delusione che al momento è giusto un muro difficile da scalare ed è giusto quel sottolineare – da parte dello staff – quanto (tanto) ci sia di buono, quanto l’arrivare alla finale sia qualcosa di cui essere orgogliosi, giusto solo due squadre capaci di arrivare sin lassù, dopo un cammino punteggiato ogni volta da esami che dovevano essere superati. Dunque bravi, sapendo però (avendone la consapevolezza, questo sì ulteriore passo avanti quando ci si arriverà) che
non bisogna fermarsi, che ci si deve allenare ad allenarsi con intensità, ancora e ancora, sempre. Facile a dirsi, più difficile farlo davvero proprio, ma di là si deve per forza passare ed è questo in sostanza che ha mostrato il confronto con le altre nazioni: intensità-fisicità-tecnica. A portare la fascia di capitano in quel nostro gruppo di giovani speranze è Simone Panada, dell’Atalanta. Dice che non sa poi bene perché sia proprio lui il capitano, dice infatti che la fascia se l’è trovata a suo tempo lì al suo posto nello spogliatoio: decisione dell’allenatore
Carmine Nunziata (allenatore)
“Bicchiere mezzo pieno” “Anche per me è stata un’altra grandissima esperienza che si va ad aggiungere a quella dello scorso anno. Sì, di nuovo secondi, non abbiamo vinto, ma è pur vero che siamo arrivati alla finale incontrando le squadre più forti d’Europa: come dire insomma che per me il
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bicchiere è certamente mezzo pieno. In generale posso dire di aver visto giocare un bel calcio, tutti almeno a provarci, con squadre che offrono un calcio propositivo, con intensità e mostrando qualità sia tecniche che tattiche. Da parte nostra abbiamo fatto lo stesso e per quel che ha detto il campo c’è da essere fiduciosi per il futuro, la direzione è giusta. Sul piano del comportamento il gruppo è stato eccezionale, davvero. A loro è sempre la prima cosa che chiediamo, su cui insistiamo, guardiamo prima la persona e poi il calciatore. Applicazione, rispetto, saper stare in un gruppo: qui ci siamo. No, lasciar fuori qualcuno non lo vedo e sento come un problema. Tutti sanno che sono undici quelli che vanno in campo ed è normale che tutti vorrebbero giocare. Ma con le tante partite e i cinque cambi c’è spazio per tutti e in effetti tutti almeno una partita l’hanno giocata. Ora il Mondiale a ottobre, un’occasione eccezionale per ampliare il bagaglio di esperienze: dei ragazzi ma pure mio e di tutto lo staff”.
e non ci sono state spiegazioni o altro e lui la fascia se l’è messa al braccio, senza farsi troppe domande. “Penso sia dovuta al fatto che un certo carisma credo d’averlo, cerco sempre di dare l’esempio e lo avverto d’essere così un punto di riferimento per il gruppo: se c’è da fare qualche rimprovero, lo faccio, come pure stimolare quando mi pare possa servire. La sento questa come un’esperienza indimenticabile ed è stato un buon percorso, della squadra e pure mio (è stato inserito nella top 11; ndr), portandomi a casa un bagaglio pieno di emozioni. L’immagine che per prima ho qui in mente è quella dopo il fischio finale nella partita contro il Portogallo, quell’esultanza proprio di tutti: avevamo conquistato il pass per il Mondiale”. Altro inserito nella top 11 è Sebastiano Esposito, lui gioca nell’Inter. Già ha esordito in Europa League con la prima squadra contro l’Eintracht Francoforte e si è fatto apprezzare, oltre al resto, per quella sua abilità nei calci piazzati (il suo gol su punizione alla Francia è stato inserito tra i cinque gol più belli dell’Europeo). “Anch’io come prima immagine che ho dentro penso alla fine di una partita, ma io in mente ho quella contro la Francia, la felicità che avevamo, andavamo a giocarci la finale, peccato sia andata così. Lì sul campo, contro l’Olanda, ho visto che loro fisicamente sono più avanti di noi, con in più quella capacità tecnica sul breve; noi che penso abbiamo invece
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qualcosa in più per quel che riguarda la tattica e la difesa. Sì, per scaramanzia la mia famiglia non doveva venire, poi invece… purtroppo mi hanno fatto proprio una sorpresa, non lo sapevo e nemmeno gli accrediti avevano. Quel che mi porto a casa è sì un po’ di delusione, ma pure tanta voglia di rifarmi come squadra. Mi rendo conto che tutti vorrebbero essere al nostro posto, che siamo così per ora un passo avanti rispetto agli altri: motivo per pormi degli obiettivi sempre un po’ più in avanti”. Anche lui dell’Atalanta, Samuel Giovane è il più… giovane del gruppo (battuta facile a cui Samuel risponde con immediata e sorridente ironia: ‘strano, è la prima volta che me lo sento dire…’), unico 2003 della compagnia. “A suo tempo non è che me l’aspettassi la chiamata. Qualche speranza l’ho cominciata ad avere a marzo, per la prima volta non m’era arrivata la convocazione per l’Under 16, così un po’ ci speravo. Certo che sono stato accolto bene, specialmente da Simo (Panada), Seba (Esposito) e Piro (Pirola), sono loro per me i trascinatori del gruppo. Ho pure giocato abbastanza, ho fatto anche gol e sono contento. Ripensando a quel che più mi è rimasto dentro, a una particolare immagine, anch’io penso al finale di partita con la Francia, ma soprattutto quando siamo andati tutti assieme sotto la tribuna, davanti a quel gruppo di nostri tifosi e ci siamo messi a cantare l’inno di Mameli, è venuto così”.
IN ARCHIVIO La nostra delegazione Capo Delegazione: Gianfranco Serioli; Coordinatore Nazionali giovanili: Maurizio Viscidi; Allenatore: Carmine Nunziata; Vice allenatore: Emanuele Filippini; Segreteria: Manfredi Martino e Massimo Petracchini; Preparatore atletico: Marco Montini; Preparatore dei portieri: Fabrizio Ferron; Match Analyst: Simone Contran; Medici: Carmelo Papotto e Piergiorgio Drogo; Fisioterapista: Giuliano Gepponi; Nutrizionista: Maria Luisa Cravana.
La squadra Portieri: Manuel Gasparini (Udinese), Marco Molla (Bologna); Difensori: Christian Dalle Mura (Fiorentina), Francesco Lamanna (Juventus), Lorenzo Moretti (Inter), Lorenzo Pirola (Inter), Alessandro Pio Riccio (Juventus), Matteo Ruggeri (Atalanta), Iyenoma Destiny Udogie (Hellas Verona); Centrocampisti: Alessandro Arlotti (Monaco), Michael Brentan (Juventus), Samuel Giovane (Atalanta), Simone Panada (Atalanta), Niccolò Squizzato (Inter), Franco Heubang Tongya (Juventus), Nikola Sekulov (Juventus); Attaccanti: Nicholas Bonfanti (Inter), Lorenzo Colombo (Milan), Nicolò Cudrig (Brugge KSV), Sebastiano Esposito (Inter).
La top 11 del torneo Ecco la squadra scelta dagli osservatori tecnici UEFA (l’irlandese Packie Bonner, l’olandese Ruud Dokter, il finlandese Jarmo
Matikainen, lo sloveno Miran Pavlin, l’inglese John Peacock e lo svizzero Dany Ryser). Portiere: Calvin Raatsie (Netherlands e Ajax); Difensori: Ki-Jana Hoever (Olanda e Liverpool), Lorenzo Pirola (Italia e Inter), Melayro Bogarde (Olanda e Hoffenheim), Timothée Pembele (Francia e Paris Saint-Germain); Centrocampisti: Simone Panada (Italia e Atalanta), Lucien Agoumé (Francia e Sochaux), Adil Aouchiche (Francia e Paris Saint-Germain), Enzo Millot (Francia e Monaco), Sontje Hansen (Olanda e Ajax); Attaccante: Sebastiano Esposito (Italia e Inter). Come si vede, un solo attaccante ed ecco la spiegazione da parte degli osservatori: “Con così tanti forti centrocampisti in mostra, scegliere meno di cinque giocatori per la mediana si è rivelata un'impresa abbastanza ardua, così si è scelto di optare per un 4-5-1”. 32 le partite complessivamente giocate: 104 i gol segnati, con una media di 3,25 a partita. Capocannoniere: il francese Adil Aouchiche, con 9 gol). Ultima annotazione: per tutte le partite e in tutti gli stadi (Tallaght Stadium, Tolka Park, UCD Bowl, Whitehall Stadium a Dublino e dintorni; Strokestown Road a Longford; Regional Sports Centre a Waterford e Carlisle Grounds a Wicklow) il prezzo dei biglietti era di €5, con ingresso gratuito per gli under 16. Sì, una buona cosa.
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senior
di Francesco Romeo
AIC League 2019
Final Four tra Andria, Arezzo, Perugia e Verona Dopo sette tappe regionali e due raggruppamenti semifinali, si sono determinate le finaliste dell’AIC League 2019, il campionato degli ex calciatori professionisti. A qualificarsi per la Final Four sono Arezzo e Verona dalla divisione nord, Andria e Perugia dalla divisione centro-sud. Un percorso lungo quattro mesi che ha coinvolto circa 400 ex calciatori professionisti tra i quali si annoverano Totò Di Natale, Cristiano Lucarelli, Antonio Buscè, il brasiliano Luciano, Da-
vide Baiocco, Massimiliano Benassi, Marco Rigoni, Filippo Maniero, Mauro Esposito, Fabrizio Romondini, Pietro Maiellaro, Luca Altomare, Domenico Giampà e molti altri. Il progetto nasce con l’intenzione di condividere le esperienze del post carriera agonistico. Creare una rete tra coloro che hanno diviso una passione e professione accomunate dal campo verde e un pallone da calciare. L’AIC League è l’occasione di radunare alcuni ex calciatori per rivivere momenti passati assieme
da compagni o da avversari. Riunire generazioni diverse di ex calciatori e renderli partecipi di una rete associativa, creando così la possibilità di far nascere nuove opportunità nel post carriera. Il prossimo appuntamento è la Final Four della terza edizione dell’AIC League. Dopo i successi di Cesena nella prima edizione e della rappresentativa di Andria nella seconda, saranno gli stessi campioni in carica di Andria assieme ad Arezzo, Perugia e Verona a sfidarsi per conquistare il titolo nazionale. Quattro squadre che rappresentano quattro regioni differenti a testimoniare che la community si sta allargando su tutto il territorio nazionale. Un appuntamento importante per la crescita del Dipartimento Senior dell’Associazione Italiana Calciatori e dei suoi associati. Un progetto iniziato tre anni fa e che ogni anno vede una crescita importante nei numeri e nella partecipazione attiva degli associati. I fari si riaccendono quando si entra in campo e tramite l’AIC League riemergono i ricordi e nascono nuove opportunità.
A Coverciano dal 18 luglio al 7 agosto
Ritiro AIC per “calciatori senza contratto” L’annuale “ritiro precampionato” organizzato dall’AIC, riservato ai “calciatori senza contratto”, si svolgerà anche per questa edizione presso “Centro Tecnico Federale L. Ridolfi” - Via G. D’Annunzio, 138 - 50135 Firenze (tel. 055/50901). La preparazione inizierà giovedi 18 luglio e terminerà mercoledi 7 agosto, senza pause intermedie. Grazie all’accordo con la FIGC, confermato anche per quest’anno, tutti i calciatori partecipanti (massimo 60) potranno conseguire l’abilitazione ad “Allenatore di base - Uefa B” seguendo l’apposito “Corso speciale” che si svolgerà nello stesso periodo della preparazione. Il Corso sarà programmato in un’unica sessione di 144 ore complessive,
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comprese quelle di allenamento che saranno parte integrante delle attività didattiche e quindi obbligatorie. Saranno ammessi al ritiro e al relativo Corso, come da bando FIGC e da regolamento interno AIC, i calciatori: • professionisti o ex professionisti privi di contratto • che abbiano maturato nell’arco della carriera almeno 3 stagioni sportive da calciatore professionista; • fisicamente integri (che non abbiano quindi bisogno di una preparazione differenziata); • con età minima di 23 anni, compiuti al 18.07.2019;
• in possesso di certificazione di idoneità alla pratica sportiva agonistica. N.B. Due posti saranno riservati a calciatrici di livello nazionale in attività e due a calciatori facenti parte della Nazionale Italiana calcio Amputati. In caso di eccedenza di domande sarà data priorità a coloro che non hanno ancora conseguito il diploma di allenatore di base. Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito www.assocalciatori.it/ritiro-aic-calciatori-senza-contratto e per partecipare all’attività del Centro telefonare alla Segreteria AIC (0444 - 233233). Il calciatore partecipante alla preparazione potrà in ogni momento recedere dandone preventiva comunicazione all’AIC.
servizi
di Nicola Bosio
Ex calciatori allo stadio per le partite di Serie B
L’inviato AIC sul campo Presentato il 9 maggio scorso a Vicenza, nella sede dell’Associazione Italiana Calciatori, “L’inviato AIC sul campo”, progetto AIC ideato in collaborazione con la Lega B, che prevede il coinvolgimento diretto di ex calciatori, con la loro presenza allo stadio per le partite dei playoff/playout del campionato cadetto. Il progetto nasce dalla disponibilità della Lega B di allargare le proprie attività
dall’esperienza degli ex, arrivano proposte, idee o esigenze importanti e insieme alle altre componenti si possono creare interessanti sinergie per questo settore”. Il progetto lanciato con la Lega B, che partirà con le gare di playoff e playout di questa stagione, servirà come test per capire come poterlo sviluppare al meglio il prossimo anno, magari allargandolo ad altri campionati.
agli ex calciatori, e per AIC ha un valore anche più ampio, far tornare cioè gli “ex” materialmente sul campo e far loro raccontare storie ed esperienze che hanno vissuto durante la carriera. “Quando anni fa abbiamo pensato di allargare la nostra attività” – ha spiegato il Presidente AIC Damiano Tommasi – “abbiamo subito concentrato la nostra attenzione sugli ex calciatori, con progetti di formazione e post carriera, nell’ottica di dare la possibilità al calciatore che si associa di restare sempre associato anche quando smette di giocare. A volte, proprio
“Come AIC è quasi un dovere coinvolgere calciatori che hanno fatto cose importanti durante la loro carriera” – ha proseguito Tommasi – “Da una parte si aggiungono esperienze che hanno grande valore, dall’altra possiamo avere quei feedback necessari per capire cosa fare una volta appese le scarpe al chiodo”. Il lavoro del Dipartimento Senior AIC si arricchisce così di un nuovo progetto mediatico ed istituzionale che si va ad aggiungere alle numerose iniziative tra le quali la “AIC Senior League” il campionato degli ex professioni.
“Nella logica di sistema che contraddistingue la Lega B” – ha detto il Presidente Mauro Balata – “diventa opportuna la crescita della collaborazione con le singole componenti, come in questo caso l’AIC, in prospettiva di un miglioramento del calcio. Per questo fin da subito abbiamo aderito con piacere a un progetto che permette ad ex calciatori di non perdere l’emozione del campo e ai tifosi della Serie B di poter ritrovare i propri beniamini di qualche anno fa e leggere analisi competenti delle nostre gare”. “Alla Lega e a tutte le nostre società fa piacere lavorare in sinergia con altre componenti istituzionali come AIC e rimettere in piedi una serie di progetti che solitamente ci prefiggiamo di sviluppare” – ha concluso Stefano Pedrelli, Direttore Generale della Lega B. “Questo progetto ha mille sfaccettature interessanti, e
molti eventuali sviluppi che speriamo nascano strada facendo. Solitamente la Lega B è promotrice di idee che contribuiscono a far emergere quel lato passionale che oggi sta lentamente scemando per dar spazio a quello economico, e il progetto sviluppato con AIC vuole non farci dimenticare che è proprio la passione quella che muove tutto”.
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politicalcio
di Fabio Appetiti
Presidente dell’associazione “Giuriste in genere”
Viviana Straccia: “A cambiare devono essere gli uomini” Molte volte in questa rubrica abbiamo trattato il tema della violenza di genere, una piaga sociale che ci riguarda tutti da vicino. Ne abbiamo parlato a livello normativo con tante deputate ed anche con chi quella violenza ha drammaticamente subito, come Lucia Annibali, oggi parlamentare, capace di scrivere una straordinaria pagina di rinascita. E molte volte con i nostri associati ci siamo impegnati per sensibilizzare ed educare, soprattutto le nuove generazioni, al rispetto verso le donne. #facciamogliuomini è il progetto promosso da AIC per il contrasto alla violenza di genere che ci fa essere orgogliosi di appartenere ad una categoria che, di fronte a questo dramma, sceglie di impegnarsi e non restare in silenzio. Questo sì, un comportamento da "Uomini". Una tua breve presentazione personale… Sono un avvocato penalista e ho costituito 3 anni fa, insieme ad altre colleghe, questa associazione chiamata “Giuriste in genere” per la tutela giuridica delle donne vittime di violenza. Ho deciso di costituirla perché molte donne non sanno a “chi” e “dove” rivolgersi quando sono vittime di violenze e brutalità. Personalmente sono stata sempre sensibile al tema e per dieci anni ho anche lavorato nei Centri Antiviolenza della provincia di Roma. C’è un gran bisogno di occuparsi di questo genere di reati, che sono stati meglio definiti dalla Convenzione di Istanbul e che, purtroppo, accadono sempre più frequentemente. Svolgo la mia attività anche all’interno del Comitato Pari Opportunità del Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Roma, nomina che ho ricevuto in virtù della mia esperienza decennale. Come opera concretamente l’associazione “Giuriste in genere” Ci siamo costituite 3 anni fa, nel 2016, con l’intento di provvedere in modo particolare alla tutela giuridica (sia in ambito civilistico, che penalistico) delle donne vittime di violenza. Soprattutto se pensiamo alla frequenza con cui questi reati si ripetono. Solo alla procura di Roma nel 2018 sono arrivate circa 7000 denunce, che significano circa 20 denunce al giorno. All’interno della stessa procura, c’è un pool composto di ben 11 pubblici ministeri e 10 giudici esclusivamente dedicati a
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questo tipo di reati; queste presenze numerose ci fanno rendere conto della gravità e della dimensione del problema. Operativamente siamo 20 avvocati donne, mentre i soci sostenitori sono molti di più, circa 200. Abbiamo aperto uno sportello in Via Siena a Roma - patrocinato anche dal municipio - con un telefono operativo h 24 e fisicamente sempre aperto il lunedì dalle 16.00 alle 18.00 per ricevere le donne che hanno bisogno di assistenza. La specializzazione è necessaria per fare in modo che una donna venga seguita sin dall’inizio e accompagnata passo dopo passo, quando c’è un procedimento penale, fino alla sentenza. Purtroppo spesso accade che dopo la denuncia passi molto tempo prima che venga applicato il provvedimento cautelare e quindi noi dobbiamo sempre cercare di insistere presso la procura per applicare la misura, che può prevedere un divieto di avvicinamento fino a 200 metri o, nei casi più gravi, gli arresti domiciliari e infine il carcere. Dacci qualche dato per capire meglio la frequenza con cui accadono questi episodi di violenza. Sono molto frequenti e, purtroppo, il dato abbastanza agghiacciante è che l’84% dei casi di violenza sulle donne nasce all’interno delle mura domestiche. Ciò vuol dire che viene esercitata da persona che si conosce (mariti, fidanzati, padri, zii). Per assurdo, quei reati di violenza sessuale che vengono denunciati nelle cronache di TV e giornali ed
hanno un forte risalto mediatico, sono solo una piccola minoranza e visto che sono commessi da sconosciuti, sono anche più facilmente perseguibili. Le donne infatti si liberano più facilmente del peso della violenza subita e denunciano soprattutto quando non hanno alcun legame con il persecutore…. se invece il violento è tuo marito, un padre, un fidanzato, uno zio, la vergogna di denunciare rende tutto il processo più difficile. Nel 2018 ci sono stati 197 casi di femminicidio, da gennaio 2019 ad oggi circa 20 casi e quasi sempre gli omicidi si determinano quando le donne decidono di liberarsi dell’uomo violento, che a quel punto reagisce e arriva fino ad uccidere. A dover cambiare mentalità, a dover cambiare la cultura, debbono essere soprattutto gli uomini e per questo noi apprezziamo tantissimo questo vostro progetto. Le donne sono le vittime e poi sono quelle che, a vario titolo, se ne occupano per aiutare altre donne in difficoltà, ma sono soprattutto gli uomini che devono affrontare il problema.
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Secondo te, quand’è che deve «scattare l'allarme» per una donna? L’allarme deve scattare al primo segnale “anomalo” di controllo, di dominio, di pressione. Quando gli uomini cominciano a controllare i luoghi che si frequentano come la scuola. l’università, il posto di lavoro, quando chiedono riscontri di spostamenti o fanno domande persecutorie. Quando infine usano la frase coercitiva “lo devi fare”... a partire da quel momento, bisogna cominciare a prendere le distanze. La violenza più subdola e pericolosa è quella psicologica e potrei citare tanti casi che ho affrontato nel mio lavoro, come quello di una donna che si è fatta 7 interventi di chirurgia estetica, perché suo marito le diceva che era brutta e gli pagava gli interventi di chirurgia estetica a cui lei si sottoponeva, come se fosse obbligata. Penso anche al caso di un marito che pretendeva al suo ritorno a casa tutta una serie di ritualità a cui si dovevano sottoporre sia la moglie che i figli; quando la donna finalmente si è liberata e ha denunciato, addirittura i figli di 27 e 30 anni, soggiogati da sempre, non hanno più voluto vedere il padre. A volte la denuncia fisica è più visibile e si può subito intervenire, mentre per quella psicologica ci vuole molto più tempo per accorgersene e per far trovare alla donna la forza di liberarsene e denunciare. Quali sono le modalità con cui maggiormente accadono questi episodi? La violenza psicologica è stata finalmente riconosciuta come un reato contro la persona, reato che provoca un “danno esistenziale”... è l'esercizio del dominio da parte dell'uomo, che di solito si esercita con il tentativo di isolare la persona dal resto del mondo, dalla sua famiglia, dalla cerchia delle amicizie, allontanandola anche dal lavoro. Poi, ovviamente, c’è la forma di violenza fisica alla quale per assurdo si può reagire prima rispetto ad una violenza psicologica. La violenza fisica si esercita in tanti modi fino ad arrivare a quello estremo del femminicidio. Prima di arrivare a questo però ci possono essere stati abusi, maltrattamenti, ripetuti tentativi di stalking. Va ricordato poi che la violenza maschile è assolutamente trasversale e passa per tutti i ceti sociali, dal più basso al più alto, dal notaio all’operaio. Infine c’è la
violenza sessuale vera e propria, che è come se una donna - come ha scritto anni fa una importante scrittrice - subisse un omicidio. È ampiamente dimostrato che, nonostante tutte le terapie a cui ci può sottoporre, rimuovere le conseguenze di una violenza è sempre molto difficile e doloroso. Ci sono infine gli abusi effettuati sotto l’effetto di sostanze stupefacenti e dell’alcool. È cronaca recente quello che è accaduto a Monterotondo, la storia della ragazza che ha ucciso il padre perché da tempo, sotto effetto dell’alcool, picchiava sia lei che la madre. Penso anche alla ragazza vittima di stupro da parte dei due militanti di Casapound nel viterbese che, per modalità, ricorda un’altra pagina buia di cronaca e di violenza sulle donne, l’episodio tristemente noto come “lo stupro del Circeo”. C’è un dramma collaterale alla violenza di genere, quello dei minori che spesso assistono a questi episodi violenti. Come si possono proteggere? Si tratta di un dramma nel dramma, la violenza a cui si assiste è un trauma atroce per i bambini. Da qualche anno è stata inserita una norma che prevede anche il risarcimento nei confronti dei minori che, pur non essendo stati maltrattati, hanno assistito alla violenza e lo scorso anno è stato anche istituito un fondo per gli orfani da vittime di femminicidio. Sia chiaro comunque che nessun risarcimento potrà mai risanare una ferita così profonda in un minore che vede un padre picchiare o uccidere una madre. Non possiamo però neanche assistere in silenzio ad alcune sentenze, come quella che ha tolto il risarcimento ai figli di Marianna Manduca, uccisa in provincia di Catania dopo dodici denunce a cui nessuno aveva dato risposte. Una sentenza assurda, seguita da quelle altrettanto assurde di Ancona, Bologna, Genova degli ultimi mesi e che in qualche modo hanno giustificato di fatto la violenza, creando precedenti molto pericolosi.
molte donne hanno combattuto negli ultimi anni. Se pensiamo che fino al 1996 il reato contro la violenza sessuale era un “reato contro la morale” e non “contro la persona”, ci rendiamo conto di quanti passi in avanti siano stati fatti… sottolineo che fino al 1981 ci si divideva tra atti di “libidine violenta” e “violenza carnale” e ciò causava processi morbosi, dove si sottolineavano dettagli spesso intimi ed imbarazzanti al solo scopo di ottenere sconti di pena. Nel 2009 è stato approvato anche il reato di “stalking”, ma il problema è l’applicazione delle norme, soprattutto per quanto riguarda le misure cautelari. È sempre troppo il tempo che passa tra la denuncia e l’applicazione di tali misure. Chiudiamo parlando del progetto AIC #facciamogliuomini... Come ho accennato prima, è un progetto che giudico importantissimo, perché già dalla frase che lo rappresenta esprime un messaggio fortissimo per tutti gli uomini. Essere uomini significa essere rispettosi, sensibili, in grado di esercitare il dialogo e la comprensione verso le donne. È davvero un messaggio importante che, veicolato da tanti calciatori, può arrivare con grande forza ai ragazzi e alle nuove generazioni. Trovo fondamentale che, al fianco delle leggi e della repressione, ci sia un importante lavoro di educazione e prevenzione; un progetto come questo può aiutarci tantissimo a vincere la partita contro la violenza sulle donne. Sono molto orgogliosa di farne parte.
A livello normativo, cosa manca secondo te per contrastare il fenomeno? In tutta onestà credo che la normativa sia ormai completa, visto che molte sono state le modifiche applicate soprattutto grazie alle battaglie che
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internet
di Mario Dall’Angelo
I link utili
Con Helpcode dalla parte dei bambini L’uragano Idai, abbattutosi alla metà dello scorso marzo sulle coste e le isole dell’Africa orientale ma in particolare sul Mozambico, ha provocato devastazioni tali da essere chiamato anche “l’uragano Katrina dell’Africa
australe”. Disastroso come l’evento climatico che colpì gli stati americani di Florida e Louisiana nel 2005, Idai ha colpito ancora più duramente, dal momento che ha investito una delle zone più povere del mondo. Gli americani travolti da Katrina ricevettero subito aiuti grazie a un'imponente gara di solidarietà da parte dei loro compatrioti, mentre i mozambicani si sono trovati per settimane quasi soli con la devastazione e i lutti lasciati da Idai. Non abbandonati, perché nel paese vi è la presenza umanitaria e per la cooperazione di varie Ong. Tra le altre organizzazioni presenti nel Mozambico, Helpcode aveva sul territorio Pietro Ferlito, coordinatore per la provincia di Sofala. La città in cui vive - Beira, con mezzo milione di abitanti è la quarta città più popolosa del paese - è stata una delle più danneggiate dalla furia dell’uragano. Sul sito helpcode.org, tra le notizie, troviamo l'impressionante resoconto di Ferlito: alberi sradicati, pali delle linee elettriche e telefoniche completamente abbattuti, case scoperchiate o distrutte, la strada di collegamento con il resto del paese interrotta dall’esondazione di un fiume. Niente acqua potabile, elettricità e telefoni. L’ospe-
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dale, a sua volta gravemente danneggiato e con penuria di medicinali e strumenti, non era in grado di fornire le cure necessarie agli abitanti, se non in misura molto ridotta. Inoltre, dal giorno dell’arrivo di Idai, sul Mozambico ha continuato a piovere su una popolazione sfinita e con le case senza i tetti, portati via dal vento. Ferlito, con una squadra di Helpcode, ha organizzato la prima emergenza per aiutare la popolazione di Beira. La Libia è un'altra zona del mondo in cui la Ong genovese è presente per dare sostegno ai più bisognosi. Quattro protection officer, tutti di nazionalità libica, visitano tre volte alla settimana i migranti nei centri del Dipartimento per la lotta all’immigrazione clandestina del governo della Tripolitania, in accordo con l’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo. Si tratta di un progetto che ha tra i suoi obiettivi l’individuazione dei soggetti più deboli, come i minori non accompagnati, le persone che hanno subito violenze o tortura. L’iniziativa punta anche a mettere in moto altre azioni da parte delle organizzazioni sovranazionali, come l’Organizzazione internazionale per le migrazioni e l’Alto commissario per i rifugiati delle Nazioni Unite. Helpcode contribuisce con la distribuzione di beni di prima necessità e apportando migliorie a una struttura che ospita 600 persone, di cui il 65% donne e il 10% bambini. Un altro campo in cui l’Ong è molto attiva è il sostegno all’infanzia e all’istruzione. Una delle pagine più significative del sito è la lettera scritta da Salina, una bambina nepalese di 13 anni. Con altri due figli da mantenere e senza lavoro stabile, i genitori hanno dovuto interrompere i pagamenti per la retta scolastica della figlia. “Mi sono sentita davvero triste. Sono una delle ragazze più studiose della mia scuola, amo leggere e scrivere, ma non ho abbastanza penne o quader-
ni per poter andare in classe”, scrive Salina, che poi aggiunge: “Pensavo che non sarei più tornata a scuola, ma qualcosa ha cambiato tutto. È stata la mia maestra a darmi la notizia e, appeno l’ho saputo, sono corsa a casa a dirlo ai miei genitori: Helpcode Nepal e i suoi donatori hanno deciso di sostenere la mia istruzione. Grazie al loro sostegno, ora ho penne, matite, un compasso e una calcolatrice. Ora, ho il materiale scolastico che serve, come i miei compagni di classe, e ho abbastanza fogli per fare gli esercizi di matematica e prepararmi a prendere un bel voto alle verifiche”. E infine Salina conclude: “Sono davvero grata a chi provvede a sostenere i miei studi! Per il futuro, voglio diventare una maestra e guadagnare abbastanza per aiutare le bambine e i bambini che sono nella stessa difficile situazione in cui mi trovo io”. Una lettera che non ha bisogno di commento. La malnutrizione infantile è un altro grave problema affrontato da Helpcode che ha lanciato, con la consulenza scientifica dell’istituto Gaslini di Genova, la campagna di raccolta fondi “C’era una volta la cena”, con il patrocinio del Coni, della Lega Serie A di calcio e della Lega Pallavolo Serie A. L’iniziativa è stata sostenuta pubblicamente in occasione della giornata di campionato del 20 gennaio scorso.
internet
di Stefano Fontana
Calciatori in rete
Cabrini, Antognoni… e il calcio che fu www.antoniocabrini.it Antonio Cabrini è uno dei calciatori italiani più celebri di tutti i tempi: difensore tra i più forti di sempre, è ritenuto uno dei primi terzini moderni. Il “Bell'Antonio” collezionò successi
nelle fila della Juventus, squadra della quale divenne una vera e propria bandiera. Nel suo ricco palmarès figura anche la leggendaria impresa della Nazionale italiana in Spagna nel 1982: impossibile dimenticare la finale col Brasile finita 3 a 2 per gli azzurri. All’inizio degli anni 2000 Cabrini ha intrapreso anche la carriera di allenatore, guidando vari club ed anche la Nazionale femminile italiana. Il sito ufficiale di Cabrini si apre con una foto di straordinaria intensità: il giocatore è a terra, dolorante, con la
ghoulam faouzi @GhoulamFaouzi Alzati con determinazione, dormi con soddisfazione
Paulo Dybala @PauDybala_JR I luoghi del cuore della città dove vivi diventano tuoi quando ne rispetti la leggenda. #superga è uno di questi. Onore al Grande Torino. #GrandeTorino
maglia della Juve sporca di fango e una smorfia di dolore dipinta sul viso. Questo scatto riassume tutta la fatica, la sofferenza, il sacrificio dei quali è lastricata la strada per il successo, nel calcio così come nella vita. La pagina dedicata alla carriera, come lecito aspettarsi, è una miniera di emozioni. Lo spazio dedicato ai servizi segnala la disponibilità di Antonio per collaborazioni aziendali, tecniche e personali, mentre il diario raccoglie pensieri e vari progetti speciali. Il sito ufficiale di Antonio Cabrini ha molto da offrire, vi consigliamo senza alcun dubbio di visitarlo! www.giancarloantognoni.it Questo mese trova spazio nella nostra rubrica dedicata al mondo del web un altro eroe iridato in quella magica notte spagnola del 1982: Giancarlo Antognoni, indimenticabile centrocampista simbolo della Fiorentina e colonna portante della formazione azzurra. Antognoni militò nelle fila dei viola per buona parte della sua carriera professionistica: oltre 15 anni di giocate magistrali, pura passione e gloriose battaglie. Ancora oggi Giancarlo è uno dei giocatori più amati e ricordati dalla rovente curva del club fiorentino.
Appesi gli scarpini al chiodo ebbe vari incarichi come allenatore e dirigente, gravitando sempre tra la Fiorentina e la Nazionale: oggi è Club Manager e portavoce ufficiale del club toscano. Per quanto concerne il sito ufficiale, il navigatore viene accolto da un video collage davvero suggestivo: alcune delle giocate più belle di Giancarlo riportano alla mente tutta l'eleganza, la rapidità e
il talento del centrocampista più vulcanico e fuori dagli schemi degli anni settanta e ottanta. Nel sito trovano posto una esaustiva sezione biografica, dati statistici, palmarès e molto altro ancora. In chiusura, il nostro consiglio è chiaro: questo spazio web merita di essere visitato a fondo, in quanto dedicato ad una vera e propria leggenda vivente del calcio italiano (ed internazionale).
giacomo bonaventura@giacomobona Porterò sempre con me i tuoi preziosi insegnamenti!! Riposa in pace grande mister#MinoFavini
Leonardo Bonucci @bonucci_leo19 Senza drammi, senza ansia. Guardare indietro per imparare, Guardare avanti per migliorare.
Miralem Pjanic @Miralem_Pjanic La storia. Tutti possono studiarla, qualcuno può insegnarla, pochi possono scriverla Pepe Reina @PReina25 Non si molla!! Lottare fino alla fine deve essere sempre il nostro segno d’identità!!
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regole del gioco
di Pierpaolo Romani
Il monito di Papa Francesco
“Il calcio è un gioco e tale deve rimanere” Nuntio vobis gaudium magnum habemus un Papa tifoso di calcio. Lo ha dichiarato pubblicamente in più occasioni in questi sei anni di pontificato, Jorge Mario Bergoglio, l’ultima delle quali lo scorso 24 maggio in occasione dell’iniziativa “Il calcio che amiamo”, promossa dalla Gazzetta dello Sport. Papa Francesco ha dichiarato che per lui “il calcio è il gioco più bello del
sport è una grande scuola, a condiziosuo onore, Papa Francesco ha detto ne che lo si viva nel controllo di sé e loro queste parole: “La gente vi senel rispetto dell’altro, in un impegno gue molto, non solo quando siete in per migliorarsi che insegni la dediziocampo ma anche fuori. Anche se siene e la costanza, e in un agonismo che te dei personaggi, rimanete sempre non faccia perdere il sorriso e alleni uomini, nello sport e nella vita”. anche ad accettare le sconfitte”. Agli allenatori, il pontefice ha sottoForte è sempre stato il suo richiama lineato che “allenare è una sorta di alla legalità: “Ci si può divertire solo accompagnamento, un guidare verso in un quadro di regole ben precise. un di più e un meglio”. Bisogna essere Quando affrontate una preparati non solo tecnicamente ma gara” – ha detto ai giovani, moralmente perché i ragazzi Ci si può divertire solo in un ai dirigenti e allenatori del anche guardano con fiducia ad essi; il modo quadro di regole ben precise. Centro Sportivo Italiano in cui i mister parlano e agiscono di– “voi imparate che le reventa un insegnamento che “lascerà mondo” ed ha citato San Giovanni gole sono essenziali per vivere insieun segno indelebile nella loro vita, in Bosco in apertura del suo intervento: me; che la felicità non la si trova nella bene o in male”. “Volete i ragazzi? Buttate in aria un sregolatezza, ma nel perseguire con Un ultimo sottolineatura che ci pare pallone e prima che tocchi terra vefedeltà i propri obiettivi; e imparate importante richiamare sono le parole drete quanti si saranno avvicinati!”. anche che non ci si sente più liberi che il Papa ha più volte dedicato al Durante il suo appassionato discorso quando non si hanno limiti, ma quandilettantismo sportivo. “Dilettante” pronunciato di fronte a tanti ragazzi, do, coi propri limiti, si dà il massimo”. – ha ricordato Francesco – “è colui a campioni del calibro di Javier ZaResponsabilità è un concetto che che si diverte. E voi dilettanti” – ha netti, Samuel Eto, Clarence Seedorf, Papa Francesco ha ripetuto spesso dichiarato, incontrandoli con la Lega dell’allenatore della Nazionale, Roberagli sportivi, ai calciatori, allenatori che li rappresenta il 15 aprile scorso to Mancini, del Presidente della FIGC, e dirigenti che ha incontrato. Ai gran– “dovrete ricordare sempre, anche Gabriele Gravina, Papa Francesco ha di campioni del calcio ha rivolto un se un giorno diventaste professionisottolineato con forza – ed ha fatto sentito invito a non dimenticare “da sti, che la gioia è l’anima del gioco, e ripetere in coro al pubblico presente – dove siete partiti: quel campo di pese in te la gioia è sopraffatta dal deche “il calcio è un gioco e tale deve riferia, quell’oratorio, quella piccola siderio del successo o dal disprezrimanere” ammonendo che si deve evisocietà”. Li ha esortati a sentire forte zo degli avversari, vuol dire che hai tare che la parola gioco possa essere “la responsabilità educativa” ad “insmesso di giocare e hai abbandonato sostituita da “altre meno coerenti, se coraggiare i più giovani a diventare il sano agonismo, che è lo spirito più non del tutto contrarie”. grandi dentro, e magari anche camautentico di ogni confronto sportiQuesto pontefice venuto dall’altra pioni nella vita”. Nel 2013, incontranvo”. Tocca a ciascuno di noi preservaparte del mondo crede fortemente neldo i calciatori italiani ed argentini, imre e trasmettere quest’anima di gioia lo sport come strumento educativo, di pegnati in una partita amichevole in del calcio e dello sport. crescita personale e di inclusione sociale. Lo testimonia il fatto che ha incontrato più volte calciatori e sportivi. In 6 righe… di Damiano Tommasi Nel 2013 ha ricevuto le nazionali di calcio e di rugby italiana e argentina, nel 2016 la nazionale tedesca, in tempi più recenti i rappresentanti della Lega Nazionale Dilettanti e del Centro SportiCherif Karamoko in Padova-Livorno è stata una di quelle notizie che di questi tempi sembra non vo Italiano. Il Papa, nei suoi interventi, allineata. Il suo racconto che ci ha fatto grazie a Giulio Di Feo (Gazzetta) è uno di quelle narrazioha sempre sostenuto che lo sport “è ni che sembrano costruite per una sceneggiatura cinematografica o per un bestseller da libreria. una grande occasione per imparare a Dalla Guinea verso un Paese più tranquillo perché, come lo cercava di spronare uno dei suoi dare il meglio di sé, con sacrificio e compagni di viaggio, “E dove torni? In Guinea c’è la guerra, non hai nessuno. Devi andare avanimpegno, non da soli”. E ancora: “Lo ti”. L’esordio in B ci si augura che sia un punto di ri-partenza e non un punto di arrivo.
Andare avanti
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