Poste Italiane SpA – Spedizione in Abbonamento Postale – 70% NE/VI - Anno 46 - N. 03 Aprile-Maggio 2018 - Mensile
2018
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Aprile Maggio
Organo mensile dell’Associazione Italiana Calciatori
Assemblea Generale AIC a Milano il 7 maggio scorso
La nostra Assemblea
Per la prima volta presenti le 12 delegate della Serie A femminile
editoriale
di Damiano Tommasi
Ma s’io avessi previsto “Ma s’io avessi previsto tutto questo, dati causa e pretesto, le attuali conclusioni…” Guccini parte così per un crescendo di invettive contro il suo mondo, la musica, in cui non si ritrova. È questo, forse, lo stato d’animo di parecchi di noi, calciatori, appassionati, addetti ai lavori senza “poteri”, osservatori, che ci ritroviamo a quattro mesi dalle mancate elezioni Figc e a sei mesi dalla sconfitta contro la Svezia a pensare “ma…?”. L’estate ci porterà un Mondiale orfano della maglia azzurra e nel frattempo che si è fatto? Le Seconde Squadre dovrebbero finalmente partire, anche grazie a questo si spera di dare più solidità alla Lega Pro, il nuovo CT dovrebbe programmare un rilancio con obbiettivo Euro 2020, il calcio femminile ci porterà forse al Mondiale di Francia 2019 (andiamo in stampa e non abbiamo ancora la certezza…), la Figc si farà carico dell’organizzazione di Serie A e Serie B femminile, figure fresche e che profumano di calcio si iniziano a vedere con più frequenza in Figc e le nuove elezioni ci portano verso? L’ex presidente, quello di Brasile 2014, quello che si era dimesso, quello che l’esperienza non gli manca, quello che di certo non è il nuovo, quello che è una brava persona ma, quello che a volte ritornano,
quello che… Perché? Tecnicamente: la Figc non elegge un presidente, il Coni commissaria la Figc con mandato semestrale (31 luglio) per rimettere le cose a posto, alcune componenti della Figc si ritrovano e decidono di candidare un presidente, decidono anche le cose da fare e le persone da coinvolgere, si torna alle urne, si eleggono le cariche federali, finisce il Commissariamento con obbiettivo raggiunto. In sintesi si proverà a cambiare mettendoci d’accordo sui temi, sulle persone e sui tempi. È vero che la terapia d’urto di gennaio con la mia candidatura e le belle speranze era tutta un’altra cosa, ma ha superato di poco il 20%. Cercheremo di far sentire la voce del “campo” consapevoli che questo, purtroppo, è il terreno di gioco. Non si tratta di prendere o lasciare ma sicuramente di cercare di fare un buon vino con l’uva che abbiamo, sapendo che c’è stata la grandine e forse ha fatto troppo caldo. Non deviamo troppo dal sentiero tracciato dal Commissario, portiamo il progetto sportivo al centro della discussione, coinvolgiamo ancora di più chi profuma di erba e pallone e alla fine magari ci scappa qualche sorpresa. In definitiva mi verrebbe da dire che “s’io avessi previsto tutto questo, dati causa e pretesto, forse farei lo stesso”.
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Aprile Maggio
serie B di Claudio Sottile
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Organo mensile dell’Associaz
La nostra Assemblea
editoriale di Damiano Tommasi
Tradizionale Assemblea Generale di fine anno per i delegati delle squadre dilettantistiche e professionistiche, chiamati a discutere i numerosi punti posti all'ordine del giorno. Per la prima volta presenti le 12 delegate della Serie A femminile (e i 3 rappresentanti del calcio a 5) dopo il cambio di Statuto votato lo scorso anno.
Aprile
– 70% NE/VI - Anno 46 - N. 03 Aprile
Assemblea Generale AIC a Milano il 7 maggio scorso
2018
sommario
2018
03
in Abbonamento Postale
Per la prima volta presenti le 12 delegate della Serie A femminile
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2018 - Mensile
speciale
di Damiano Tommasi
Milano, 7 maggio 2018
Relazione del Presidente To «Mostrarmi per quello che sono, nella mia fragilità, mi ha reso più forte»
04 marzo 2018 - Inizio questa relazione citando Riccardo Saponara, compagno di spogliatoio di Davide Astori, che ha sintetizzato perfettamente quel «Chiuso per lutto» del calcio italiano dello scorso 4 marzo. Anche noi, come Riccardo, ringraziamo Davide per il regalo fattoci: quello di saperci mostrare più fragili, che ci ha consentito di riconoscerci più forti. 13 novembre 2017 – Altra data simbolo di questa stagione. Milano, S. Siro, ha decretato la mancata qualificazione al mondiale da alcuni addirittura auspicata, da altri tremendamente sofferta. «Non ci siamo presi il Mondiale per colpa dei calciatori, vero. Abbiamo quattro stelle per colpa dei calciatori, che è altrettanto vero e credo che chi parla debba saperlo. Si vince e si perde insieme e si riparte insieme, si ricostruisce insieme». (Assemblea federale) Da quel lunedì ha preso avvio il percorso fino all’Assemblea FIGC del 29 gennaio dove «ho raccolto le lacrime di chi era a San Siro in mezzo al campo e voglio, vogliamo dare una risposta, anche a voi». (Assemblea federale) La mia candidatura ha significato qualcosa di storico e un messaggio chiaro: vogliamo cambiare! Oggi c’è il Commissario e la situazione sembra di stallo ma ne parlerò nelle prossime pagine dove troverete le tante attività svolte e i due grandi traguardi raggiunti grazie all’approvazione dell’ultima finanziaria da parte del Governo. La modifica dell’età pensionabile finalmente andata in porto dopo il mancato tentativo dello scorso anno e l’istituzione del Fondo per la Maternità per le atlete di interesse nazionale. È l’anno del Cinquantenario e non posso non ringraziare Sergio Campana per l’eredità lasciataci e fargli i complimenti perché è entrato, e con lui l’AIC, nella Hall of Fame del Calcio Italiano. Peccato sia nella categoria «Dirigenti», perché da vecchio bomber sperava di sedersi accanto a Riva o Rivera. Buona lettura! Damiano Tommasi
RAPPORTI CON LE LEGHE La Lega di Serie A (tuttora commissariata) speriamo diventi un interlocutore rappresentativo al più presto. L’Accordo Collettivo annualmente prorogato e il rinnovo dell’accordo sui diritti col6
lettivi (figurine) sono stati gli unici momenti di interlocuzione. Il calendario invernale dovrebbe finalmente incontrare le nostre richieste (pausa di 4 settimane con 10gg di riposo), se così verrà definito dal Commissario FIGC. La Lega di Serie B ha finalmente trovato un presidente, Mauro Balata, con il quale proseguono i colloqui sulle tematiche di comune interesse. Purtroppo, come per la Lega di A, anche la Lega B risente del forte potere in capo ai singoli presidenti che non sempre esprimono una lungimirante e univoca politica sportiva. La Lega Pro è sicuramente la situazione più laboriosa e controversa. Da un lato si avvia un’operatività condivisa e proficua mentre dall’altra assistiamo a tira e molla che ci imbarazzano continuamente. La scorsa estate abbiamo dovuto annunciare uno sciopero per vedere confermate le scelte condivise nella primavera del 2017. Con la revoca dello sciopero si sono confermate • liste triennali che prevedono 14 over 22 + 4 • controllo del bimestre gennaio/febbraio entro il 15 marzo (per permettere sanzioni in corso di campionato anche per il quarto bimestre) • controllo della mensilità di giugno entro la chiusura del mercato (sembrava acquisita ma all’ultimo è stata posticipata la scadenza) che per il 2018 sarà il 24/8 • obbligo sostituzione fideiussioni non più valide. I casi Modena, Vicenza, Arezzo, Matera e Akragas sono le note dolenti di un mondo, la Lega Pro, che speriamo trovi soluzioni sostenibili. Le Seconde Squadre, inserite anche eventualmente in sovrannumero, chissà che non aiutino. Con la Lega Dilettanti e con il presidente Sibilia il dialogo continua e, come vedremo di seguito, con qualche timido grande risultato. La fase di commissariamento della FIGC ci spinge a maggiori incontri per trovare quell’unità di intenti per poter sperare in un nuovo presidente federale operativo e, auspichiamo, di cambiamento. Il 34% della LND è senz’altro molto pesante in ottica elettorale e non sarà semplice avere condivisione soprattutto sul tema del Calcio Femminile.
ATTIVITÀ FEDERALE 29 gennaio 2018 – «non sono candidato ad ago della bilancia.» Sintetizzo quello che è stata l’Assemblea FIGC attraverso alcune frasi del mio intervento che riassumono abbastanza bene quali erano e sono le mie idee riguardo la FIGC ed il ruolo di noi calciatori all’interno della Federazione. «Mi hanno detto che sono troppo sindacalista… io credo che un sindacalista non sarebbe qua oggi perché il sindacalista di solito non va al governo, non vuole andarci; il sindacalista sarebbe seduto su una di quelle sedie con la lista della spesa completa, facendo il vice Presidente forse, ricoprendo un altro ruolo e invece siamo qua.» […] «La Nazionale i calciatori se la conquistano sul campo, è l’apoteosi della meritocrazia. Dovrà essere così anche negli altri ambiti; i fisioterapisti, i magazzinieri, tutti. Dovranno essere i migliori e io mi auguro di creare una Federazione di questo tipo.» […] «l’obiettivo, prima della candidatura ad Euro 2028 deve essere vincere sul campo Euro 2020. L’obiettivo non deve essere quello della Federazione, di esultare perché gli assegnano la partita di
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ommasi ai delegati apertura; va bene anche quello, ma l’obiettivo principale è di vincere quella partita in campo» […] «credo che questo sia stato l’errore negli ultimi anni: non aver valorizzato quello che è il nostro dovere: formare una Nazionale competitiva, formare dei giovani che sappiano giocare a calcio, aumentare il numero dei tesserati, aumentare il numero delle società che vogliono fare calcio in questa famiglia che siamo noi» […] «Io vorrei che la prossima Federazione avesse la schiena dritta per presentarsi in sala stampa dopo Italia-Svezia, la cosa che è mancata a questa Federazione: metterci la faccia»
cietà particolarmente esposte ai condizionamenti, alle frodi e al circuito delle scommesse illecite».
Ad oggi la situazione non è del tutto chiara. Da una parte il Commissariamento va avanti a rilento e, seppur in scadenza al 31 luglio, non sembra avere intenzione di portarci a breve a nuove elezioni. Dall’altra sono iniziati una serie di incontri tra le componenti, Lega Serie A esclusa (commissariata) per capire se e quanto è reale l’ipotesi di trovare un accordo quasi unanime su nuovo Presidente e un programma da attuare nei prossimi 2 anni e mezzo. (scadenza quadriennio olimpico primavera 2021). L’impressione è che sembra più dinamica una situazione di interlocuzione con le componenti che non l’attività del Commissariamento. Speriamo si possa davvero iniziare un percorso di riforme e di ricambio delle persone che forse sarebbe la risposta migliore alla mancata qualificazione al Mondiale di Russia.
Si sono svolti negli ultimi mesi gli incontri di zona con i rappresentanti delle squadre di Serie D per approfondire le situazioni di difficoltà e i temi più spinosi. La volontà emersa è quella di aderire ad una eventuale protesta qualora non si trovassero le dovute intese con la Lega Nazionale Dilettanti. Nel Calcio a 5 abbiamo subito lo choc dello scorso mese di agosto con l’improvvisa morte di Rogerio (39 anni), che ha anticipato di qualche mese l’incredibile vicenda di Davide Astori. Anche per il Calcio a 5 abbiamo la novità della presenza in Assemblea di 3 rappresentanti di cui una ragazza. Per quanto riguarda Nazionale A maschile: è stata inserita nella convenzione FIGC-AIC riguardante i diritti d’immagine e stiamo attendendo l’inserimento della Nazionale A Femminile nel sistema delle diarie. Purtroppo la situazione creatasi a Pescara (ritiro della squadra per motivi economici ma anche per un grave episodio di calcioscommesse) non è un buon biglietto da visita e ci spinge ad insistere con la volontà, già richiamata, di togliere la possibilità di scommessa nel mondo dilettante.
DIPARTIMENTO DILETTANTI «I problemi sono i giovani che smettono di giocare, le società che si devono fondere, i genitori che devono pagare perché i loro figli giochino, gli allenatori dilettanti che fanno la partita sul giovane della squadra avversaria; sono i giovani che escono dall’età obbligatoria e smettono di giocare. Sono le realtà territoriali che non vengono rappresentate, sono i tanti giovani che si dirigono verso gli enti di promozione e giocano a calcio» Assemblea federale La situazione federale ha inciso sul rapporto con la Lega Dilettanti e le nostre attività. Prima e dopo l’Assemblea del 29 gennaio scorso ci siamo incontrati attraverso la commissione paritetica e un grande obiettivo è stato raggiunto. Anche per la Serie D si potranno firmare gli accordi pluriennali, così come sono impostati già per il Calcio a 5 e il Calcio Femminile. La Finanziaria dello scorso dicembre ha innalzato l’importo massimo per gli accordi in no tax area che da 7.500 passano a 10.000 euro all’anno. Il dialogo continua anche su tutti gli altri temi come il vincolo, i giovani obbligatori, gli Accordi Economici in Eccellenza, tutela sanitaria e tema delle scommesse. «Occorre vietare le scommesse nei campionati minori e rafforzare il monitoraggio dei flussi di giocate illegali. La modalità online è la prima fonte delle scommesse illegali. I servizi in rete sono a volte offerti dalle stesse mafie che con la loro attività coprono il riciclaggio del denaro all'estero. L'uomo di 'ndrangheta, mafia o camorra tende ad appropriarsi del piccolo club perché attorno ad esso costruisce il suo consenso locale. Ciò rende queste so-
Federico Cafiero De Raho, Procuratore Nazionale Antimafia «Un approfondimento […] è poi dedicato al tema delle società dilettantistiche e allo sport come vettore della raccolta e della gestione del consenso sociale sul territorio, specialmente in provincia, da parte delle locali organizzazioni criminali di tipo mafioso.» Relazione Commissione Antimafia
SETTORE CALCIO FEMMINILE Per la prima volta sono oggi presenti in Assemblea le 12 rappresentanti delle 12 società di Serie A femminile. Piccoli grandi passi come il Fondo a tutela della maternità. Già con l’introduzione degli accordi pluriennali si era introdotta una parziale tutela della maternità (sospensione ma non interruzione dell’accordo pluriennale in caso di maternità); ora, per tutte le atlete di interesse nazionale, è attivo un Fondo che prevede un contributo economico per il periodo pre parto e post parto. Il Fondo è stato fortemente voluto dal Ministro dello Sport Luca Lotti e dalla Presidenza del Consiglio con il dipartimento delle Pari Opportunità. Commissione Atleti (CONI), AIPAV (pallavolo) e Giba (basket) sono stati i compagni di viaggio e lo saranno ancora per le future tematiche legate soprattutto alla L.91/81 riguardante il professionismo. A livello federale in questa fase di commissariamento è forte la volontà di centralizzare la gestione quantomeno per Serie A e Serie B (dall’anno prossimo entrambe a girone unico nazionale), che insieme al Club Italia darebbe quell’unità di direzione che da tanto auspichiamo. La Nazionale nel frattempo si sta giocando la qualificazione al prossimo mondiale che significherebbe anche la qualificazione olimpica. È senz’altro vicino il traguardo ma non sbilanciamoci troppo. Da segnalare la volontà, anche grazie alla presenza di Sara in Consiglio Federale, di aumentare per il gruppo della Na7
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zionale e per il movimento gli introiti dalla Figc attraverso l’aumento degli importi delle diarie e il sostanziale aumento della convenzione promo pubblicitaria in essere. Infine, anche per le ragazze, la recente finanziaria ha elevato la possibilità degli accordi da 7.500 a 10.000 euro.
PREVIDENZA Il grande lavoro fatto e l’attesa di questa modifica ci rendono particolarmente orgogliosi di aver portato a casa un risultato molto importante per l’intera categoria. Ci avevamo provato lo scorso anno e non ci si era riusciti. Questa volta, grazie al Governo uscente e alla forte volontà del ministro dello sport Luca Lotti insieme ai suoi uffici, nella finanziaria di dicembre, è stato approvato l’emendamento da noi proposto che modifica come segue il trattamento pensionistico degli sportivi professionisti. DAL 01 GENNAIO 2018 Primo contributo entro 31/12/1995
Primo contributo entro 31/12/1995
• Età 53 anni + Speranza di vita • 5.200 contributi pari a 16 anni e 8 mesi di contratto • 20 anni dal primo contributo versato • Cessazione attività
• Età 53 anni + Speranza di vita (dal 2019 sarà 54 anni) • 5.200 contributi pari a 16 anni e 8 mesi di contratto • 20 anni dal primo contributo versato • Cessazione attività
Primo contributo dal 1/1/1996
Primo contributo dal 1/1/1996
• Età 61 anni + Speranza di vita • 5.200 contributi pari a 16 anni e 8 mesi di contratto • 20 anni dal primo contributo versato • Cessazione attività
• Età 58 anni + Speranza di vita (dal 2019 59 anni) • 5.200 contributi pari a 16 anni e 8 mesi di contratto • 20 anni dal primo contributo versato • Cessazione attività
ATTIVITÀ INTERNAZIONALE – FIFPRO La FIFPro, la federazione mondiale dei sindacati dei calciatori, ha rinnovato le sue cariche e nel nuovo quadriennio sarò io a rappresentare l’AIC nel consiglio. Leo Grosso per oltre 30 anni ha fatto parte dell’organismo internazionale rivestendo anche la carica di presidente, ora sarà alla guida del Fondo di Fine Carriera e lo ringrazio a nome di tutti calciatori per il lungo lavoro svolto e per la sua fedeltà allo spirito AIC. Per la prima volta entrano nel consiglio anche due rappresen8
tanti del calcio femminile portando il numero dei consiglieri a 13. Sono Caroline Jonsson (Svezia) e Camila Garcia Perez (Cile): le prime storiche consigliere FIFPro. La vertenza legale depositata presso l’Unione Europea è stata da FIFPro ritirata avendo raggiunto un accordo di 6 anni con FIFA, ECA (Associazione dei Club Europei) ed EPFL (Associazione delle Leghe professionistiche europee) sul tema del Transfert Market System (il sistema di trasferimento e interruzione dei contratti). A fronte di questo passo indietro da parte di FIFPro sono state apportate le seguenti modifiche, che entreranno in vigore a partire dal 01 giugno 2018: • Modifica art.14 – Ogni forzatura per interrompere o modificare il contratto da parte di club o calciatore sarà motivo di risoluzione per giusta causa. Il mancato pagamento per 2 mesi dello stipendio darà diritto al calciatore di mandare una lettera con termine 15 gg oltre i quali l’eventuale ulteriore mancato pagamento darà diritto alla risoluzione. • Modifica art. 17 – In caso di risoluzione per giusta causa la compensazione sarà calcolata: 1) se il calciatore non firma altro contratto, il residuo del contratto risolto. 2) se il calciatore firma un nuovo contratto, al residuo del contratto risolto andrà decurtato l’ammontare del nuovo contratto firmato. A questa somma andrà aggiunto un importo che può variare da 3 a 6 mensilità del vecchio contratto. In ogni caso l’ammontare non potrà eccedere l’importo del residuo contrattuale. • Modifica art. 18 – Non saranno valide clausole che allungano il periodo di cui all’art.14 se non espressamente pattuite negli Accordi Collettivi nazionali. • Modifica art. 24 – Qualsiasi risoluzione che preveda il pagamento di una somma (da un club ad un calciatore o da un calciatore ad un club) dovrà prevedere una sanzione se il debito non viene saldato entro 45gg dall’indicazione del conto bancario del beneficiario. La sanzione per i Club dovrà prevedere il blocco del mercato per un periodo fino a 3 sessioni consecutive, per i calciatori la squalifica da competizioni ufficiali fino ad un massimo di 6 mesi. Oltre a questo, l’accordo FIFA-FIFPro prevede ulteriori approfondimenti su tutti i temi di comune interesse che sono già in agenda. I calendari, gli agenti, il tesseramento dei giovani calciatori, i periodi di mercato, le rose, i prestiti, il tetto salariale e il sistema di controllo dei trasferimenti sono i temi più caldi e in discussione già dallo scorso mese di giugno.
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CALCIATORI SOTTO TIRO Sono passate quattro stagioni dalla pubblicazione del primo Report. Questi anni sono serviti a creare attenzione sul fenomeno. I casi di cronaca che continuano a proporsi periodicamente, ci mostrano un panorama nel quale è ancora possibile, se non addirittura frequente, subire intimidazioni per il solo fatto di svolgere una “professione sportiva”. Essere aggrediti, insultati, minacciati, non fa parte del gioco. Non è normale! Non può e non deve essere tollerato perché… “nel calcio succede così”. Il Report e, soprattutto, l’impegno AIC a pubblicarlo di anno in anno vogliono essere un modo per mantenere viva l’attenzione mediatica sul problema e per favorire la creazione di una consapevolezza culturale che porti tutto il mondo del calcio, e non solo, a considerare intollerabili queste forme e queste modalità di violenza. È stata istituita da parte del Ministro dell’Interno, grazie all’interesse del Ministro Minniti e dell’attività della d.ssa Stradiotto, la "Commissione di studi sul tema dei calciatori minacciati e intimiditi". Rappresenta un’ennesima conquista nel processo di contrasto a questo problema culturale. Come evidenziato anche dalla Relazione della Commissione parlamentare antimafia in riferimento ai rapporti tra le mafie ed il calcio il tema delle infiltrazioni mafiose anche nell’ambito delle tifoserie è d’attualità ed allarma non poco. Purtroppo ancora poca è la conoscenza del fenomeno da parte di chi opera nel calcio e, forse, anche la volontà di approfondirne le eventuali contromisure. Dalla Relazione della Commissione Antimafia sul tema di Calcio e Mafia emerge un quadro molto preoccupante. Qui di seguito alcuni stralci della Relazione: Dalle audizioni svolte emerge, infatti, uno spaccato del mondo calcistico professionistico e dilettantistico che sotto tutti i profili ha assoluta necessità di irrobustire l’attività di prevenzione e di controllo […], per rendere tutti i soggetti della filiera sportiva consapevoli del rischio di infiltrazione mafiosa. (Inchiesta di Torino) Dall’inchiesta emerge un quadro molto preoccupante di infiltrazione ‘ndranghetista nei gruppi di tifosi organizzati della Juventus, che deve suonare come qualcosa di più di un campanello di allarme non solo per la società torinese ma anche per tutte le altre squadre e per i rappresentanti delle istituzioni del calcio.
La forza di intimidazione delle tifoserie ultras all’interno del « territorio-stadio » spesso esercitata con modalità che riproducono il metodo mafioso; unitamente a ciò, la condizione di apparente extra-territorialità delle curve rispetto all’autorità ha consentito ai gruppi di acquisire e rafforzare il proprio potere nei confronti delle società sportive e dei loro dipendenti o tesserati. La situazione à ulteriormente aggravata, dal punto di vista delle società, dalla base sociale delle stesse tifoserie, formate da significativi contingenti di persone pregiudicate, in alcuni casi vicini al 30 per cento del totale, secondo le stime delle forze di polizia. Le parole del boss intercettate in carcere assumono la valenza di una dichiarazione programmatica, dicono come la ‘ndrangheta fosse interessata al capitale relazionale che una squadra di calcio portava in dote, alle opportunità di inserimento in nuovi mercati, leciti e illeciti, che dall’apertura verso nuove aeree territoriali sarebbero potute derivare.
FORMAZIONE Prosegue l’attività della «Università del Calcio», la «Cantera dei dirigenti» creata insieme all’Università Telematica San Raffaele, giunta al suo secondo anno accademico con oltre 400 iscritti, molti dei quali associati AIC. Il «Corso di Specializzazione per Intermediari Sportivi» è giunto alla sua terza edizione [dopo Vicenza e Velletri è in partenza la tappa di Bologna]. È iniziata la quarta edizione del «Corso per Segretario amministrativo», finanziato dal Fondo di Fine Carriera ed organizzato in collaborazione con AIAC; percorso di formazione professionalizzante che ha supportato 45 ex-calciatori nell’ingresso del mondo del lavoro con uno stage annuale pagato dal fondo molto spesso diventato poi contratto di lavoro. Sta per concludersi la sesta edizione di «Facciamo la Formazione», il progetto di formazione per i calciatori di Serie B, realizzato in collaborazione con la Lega B. È stata assegnato per il quinto anno consecutivo il «Premio di Studio Morosini»: una borsa di studio per frequentare il master sportivo dell’Università di Parma. Nel 2018 è andata ad Andrea Catellani. SERVIZI E CONVENZIONI L’Ufficio Legale prosegue con la sua attività di supporto delle situazioni più delicate e il servizio offerto si assesta su ottimi livelli. Purtroppo in alcune situazioni, soprattutto in Lega Pro, la velocità di assistenza cozza contro cavilli burocratici sul funzionamento dei Collegi Arbitrali che andranno corretti. Nell’area dilettanti il lavoro svolto ha portato al recupero di più del 60% dei crediti insoluti da parte dei calciatori. Tra le convenzioni firmate va ricordata la miglioria apportata alla convenzione in essere con l’Istituto di Credito Sportivo che prevede anche tasso zero per investimenti fino a 200.000 euro. Proseguono le altre convenzioni con il Consorzio Caaf/Cgil e gli altri partner che sono inseriti nel sito web dell’AIC (College Life, Avis, Soccerhouse24, Lloyd, JSH hotel, ECampus, ALD Automotive etc). DIPARTIMENTO JUNIOR Prosegue l’attività del Dipartimento Junior, sotto la guida di Simone Perrotta, e prosegue l’impegno nel formare e coinvolgere ex-calciatori su tutto il territorio nazionale. Cresce l’impegno del9
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le «Scuole Calcio AIC»: scuole calcio di ex-calciatori nelle quali lo staff AIC sperimenta il modello formativo messo a punto in questi quattro anni di attività. Si conferma l’attività degli «AIC Camp» che, da cinque anni, rappresentano un appuntamento fisso delle estati di circa 1.000 bambini dai 6 ai 13 anni. Nel 2017 siamo stati a Vicenza, Abano, Roma, Laives [BZ], Pescara e Sondalo [SO]. Nel 2018 saremo a Vicenza, Vittoria [RG], Laives, Pescara, Campobasso, Napoli, Sondalo, Palmi [RC], Sirolo [AN], e Roma. Grazie all’accordo con la CGIL, il Dipartimento tornerà anche nel 2018 a realizzare un camp «sociale» con i ragazzi di San Luca [RC]. Grazie al sostegno di AIC Onlus, inoltre, continua la splendida esperienza dell’AIC Camp a Lampedusa. Nel 2017 UNICEF ha scelto il modello AIC Junior come modello di educazione per lo sport da promuovere nelle «scuole amiche» UNICEF di tutta Italia. Nel 2018, dopo quattro anni di lavoro del Dipartimento, è stato pubblicato il manuale «Scuola di Calcio - Scuola di Vita».
• 5 anni di attività • 5 settimane ogni anno di AIC Camp; • 36 località in cui siamo stati presenti; • oltre 40 ex-calciatori coinvolti.
DIPARTIMENTO SENIOR È giunta alla seconda edizione la «Senior League AIC»: il primo campionato nazionale per ex-calciatori professionisti. Nel 2017 hanno partecipato oltre 400 ex-pro. Obiettivo del 2018 è incrementare il numero dei calciatori partecipanti e favorire le occasioni di incontro tra ex colleghi. La Senior League 2018, che si sta attualmente svolgendo, prevede 10 triangolari a livello regionale e due fasi finali nazionali. Il Dipartimento Senior ha incrementato ulteriormente la sua attività di supporto e assistenza agli ex-calciatori, tanto che nella stagione 2017/2018 ha superato i 1.000 ex-calciatori associati. Il Dipartimento svolge anche attività di ricerca sulla categoria degli ex. Nel 2017 ha condotto una ricerca sull’incidenza degli interventi di protesi all’anca o al ginocchio negli ex-calciatori a fini medicostatistici. Nello stesso anno è stata presentata, durante un convegno presso la Dacia Arena di Udine, la ricerca «Tempi Supplementari», sugli aspetti psico-sociali legati al ritiro dall’attività agonistica di un calciatore professionista, realizzata da AIC e UNLAB.
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AIC ONLUS Prosegue l’impegno della Onlus dell’Associazione nei confronti di ex-calciatori che sono in situazioni di difficoltà, per il sostegno a specifici progetti per la promozione dei valori del calcio o di situazioni di disagio. È stata consegnata la «casetta per Aurora». La bambina che, dopo aver perso la casa durante il terremoto di Amatrice, attualmente è, insieme alla sua famiglia, nella nuova casetta costruita, appunto, anche grazie ai fondi raccolti dagli associati. È stata avviata la convenzione con Banca Etica che offre interventi di micro credito per le tante situazioni di difficoltà finanziarie di molti ex calciatori. Continua l’ormai tradizionale appuntamento con i bambini, grazie al Camp finanziato da AIC Onlus a Lampedusa. Nel ricordo di Piermario Morosini, quest’estate AIC, per tramite della sua onlus, e su richiesta di alcuni calciatori associati, provvederà al rifacimento del campo di calcio della parrocchia di Monterosso, il quartiere e la società di Bergamo nei quali Piermario aveva mosso i suoi «primi calci». GALÀ - RITIRO COVERCIANO - EVENTI Il Gran Gala’ del Calcio AIC, come lo scorso anno, si è celebrato con una formula diversa. Una cena di gala a Milano intervallata dalle premiazioni. Protagonisti per il 2016/17 la Juventus e il Napoli e soprattutto Gigi Buffon. Al Galà del Triveneto ospite d’onore è stato Nicola Rizzoli, che ha partecipato al tradizionale incontro con le scuole di Vicenza e provincia. Il ritiro di Coverciano, dal 20 luglio al 6 agosto, ha visto per la prima volta protagonisti una ragazza, Fabiana Costi, e un componente della nazionale amputati, Luca Zavatti, che oltre a svolgere la preparazione hanno potuto partecipare anche al corso allenatori UEFA B.
#UNROSSOALLAVIOLENZA ci ha visto al fianco della Lega di Serie A nel promuovere la giornata di campionato (21-22 aprile 2018) con il segno rosso in viso come simbolo del nostro NO alla violenza di genere. Stesso tema avrà la campagna di sensibilizzazione. #FACCIAMOGLIUOMINI durerà per più di un anno. Il bando aggiudicato all’AIC prevede il finanziamento da parte del Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio. Abbiamo
partecipato all’undicesima edizione dei Mondiali Antirazzisti per ribadire il nostro impegno verso l’inclusione e la lotta ad ogni forma di discriminazione. Infine a Vicenza prosegue la collaborazione con il Provveditorato e il Tribunale con il progetto «Educare alla legalità» sul tema delle regole, che ci vede protagonisti nelle scuole di Vicenza e dintorni attraverso il coinvolgimento di ex calciatori e atleti di altre discipline.
ATTIVITÀ COMUNICAZIONE SOCIAL L’incremento del numero delle persone raggiunte dalla nostra comunicazione contribuisce a renderci più «forti» anche nelle battaglie istituzionali. Le chat di categoria sono ormai una realtà efficiente per tutte le comunicazione collettive ed i confronti. Dall’ultima assemblea AIC, sono cresciuti tutti i dati relativi ai canali di comunicazione: • www.assocalciatori.it: da 45.483 a 67.021 utenti • Facebook (3 pagine attive): da 20.111 a 28.051 followers • Twitter (@assocalciatori): da 2.087 a 3.883 followers • Instagram (@assocalciatori): da 14.856 a 20.073 followers • Newsletter («Il Calciatore news»): da 12.041 a 21.022 followers • Profilo AIC-Wyscout: da 1.128 a 1.359 utenti. Stiamo avviando il progetto di digitalizzazione della storica rivista «Il Calciatore», che porterà ad una fruizione dei suoi contenuti sindacali e giornalistici anche e soprattutto via web e mobile. PREMI All’ormai tradizionale premio per i capocannonieri assegnati a
Dzeko (Serie A-Roma), Pazzini (Serie B-H.Verona), Mancuso (Serie CSambenedettese) e per le ragazze a Clelland (Serie A-Tavagnacco), si è aggiunto l’avvio di un nuovo riconoscimento tutto AIC. È partita, dallo scorso mese, infatti, l’assegnazione di un premio per il: • Calciatore del mese di Serie A; • Calciatore del mese di Serie B; • Calciatore del mese di Lega PRO; • Calciatrice del mese di Serie A Femminile. L’intento è quello di dare riscontro costante all’impegno ed al valore sportivo di calciatori e calciatrici al di là del semplice rendimento sul campo.
1968-2018: 50 ANNI AIC Il 3 luglio 2018 l’AIC compirà 50 anni. È una grande responsabilità quella che abbiamo, di proseguire sulle orme tracciate e soprattutto di portare avanti lo spirito iniziale dei nostri fondatori. Per celebrare adeguatamente questa ricorrenza abbiamo programmato un calendario di iniziative straordinarie:
PERIODO 14-17 giugno
Luglio
INIZIATIVA SNOOPY TROPHY AIC Trofeo Giovanile Valle d’Aosta Calcio 2018 Presentazione del Logo AIC 50° Incontro tra i Consiglieri «storici» AIC Partita amichevole
Settembre
NOTE Aosta Vicenza Vicenza [Basilica Palladiana] Vicenza [Stadio Menti]
Il Calciatore Numero speciale Francobollo 50° AIC Album celebrativo PANINI «50 anni di AIC» Convegno legale Fiduciari AIC
Verona Lago di Garda Documentario Ottobre “50 anni di AIC” interviste 26 novembre Gran Galà del Calcio AIC Milano 27-29 novembre Congresso Mondiale FIFPro Roma
CONCLUSIONI Dopo questo lungo percorso, tra mille pieghe a volte incomprensibili, vorrei ritornare sull’avventura personale della candidatura a presidente della Figc che ha coinvolto tutti noi in uno slancio di attivismo e voglia di esserci. Non sono mancate le incomprensioni e i chiarimenti ma soprattutto non è mancata la soddisfazione di aver, ancora una volta, interpretato il pensiero dei calciatori. I delegati all’Assemblea hanno condiviso in tutto e per tutto le scelte fatte e sono rimasti fino all’ultimo a difendere un’idea di calcio «diversa». Ripartiamo da lì, dalla convinzione che essere se stessi a volte sembra non pagare ma alla lunga è l’unica forza che ognuno di noi può difendere. Non posso, in conclusione, fare a meno di ricordare Eugenio Bersellini, Azeglio Vicini ed Emiliano Mondonico che, insieme a Davide Astori, ci hanno lasciato durante gli scorsi mesi in un susseguirsi di ricordi e lacrime, sorrisi e «bei tempi» che purtroppo l’attualità ci fa rimpiangere con sempre maggior nostalgia. Quest’anno sono 50 anni e sono certo che tutti i 17.000 associati avvertano la grande responsabilità di portare avanti il senso di una categoria, la comune appartenenza ad un mondo, il calcio, che spesso ci vede nell’angolo ma che ci obbliga ad assumerci gli oneri di essere sempre, nel bene e nel male, quelli che ci mettono la faccia! Grazie a tutti e buon fine stagione a tutti! Il mondo non l’abbiamo ereditato dai nostri padri L’abbiamo in prestito dai nostri figli.
speciale
di Nicola Bosio
Assemblea Generale AIC Milano, 8 maggio 2017
Gli argomenti trattati all’ord Tradizionale Assemblea Generale di fine anno per i delegati delle squadre dilettantistiche e professionistiche, chiamati a discutere i numerosi punti posti all'ordine del giorno. Un anno particolare che il presidente Tommasi ha voluto riassumere partendo dal ricordo di Davide Astori, per arrivare ai temi attuali del nostro calcio, passando naturalmente dalla mancata qualificazione al Mondiale russo, dall’Assemblea federale elettiva del gennaio scorso e dal susseguente Commissariamento della FIGC. Sono stati affrontati temi quali il progetto delle seconde squadre, i ripescaggi in Lega Pro, le licenze nazionali, la violenza nei confronti di calciatori ed arbitri (con la costituzione di una commissione al Ministero degli Interni) e sono stati approfonditi gli importanti traguardi raggiunti come l’abbassamento dell’età pensionabile e la costituzione del fondo di maternità per le atlete. A tale proposito, l’Assemblea ha visto per la prima volta la presenza delle 12 delegate della Serie A femminile (e dei 3 rappresentanti del calcio a 5) dopo il cambio di Statuto votato lo scorso anno. In apertura di riunione, il Vicepresidente Umberto Calcagno, nominato a presiedere l’Assemblea, con il Direttore Generale Gianni Grazioli a ricoprire la carica di segretario, prima di iniziare la consueta discussione ha lasciato la parola al dott. Dalla Montà, presidente del Collegio dei Revisori dei conti, che ha illustrato le principali voci del bilancio AIC chiuso al 31 dicembre 2017 (vedi dettaglio nell’inserto), bilancio approvato.
Astori Il Presidente Tommasi, nel salutare e ringraziare gli intervenuti, ha quindi illustrato brevemente la sua relazione (vedi pagine precedenti) partendo dal 4 marzo, data della scomparsa di Davide Astori, da
quando cioè il calcio, per la prima volta, ha “chiuso per lutto”, segno di grande compattezza e di grande sintonia, testimoniata anche dalla massiccia partecipazione ai funerali del capitano della Fiorentina. Un motivo di grande orgoglio perché in quella occasione si è andati oltre alla vicinanza alla famiglia, oltre al lutto e al dramma.
Assemblea Federale Venendo a temi più “politici”, si è andati anche oltre ad un’Assemblea federale che ha visto lo stesso presidente AIC scendere in campo in prima persona ma che, nonostante un compatto sostegno fino alla fine, non è riuscita ad eleggere un presidente. La susseguente fase di Commissariamento
ancora non è riuscita a trovare sbocchi per porre rimedio a quella drammatica (non solo “sportivamente parlando”) eliminazione dal Mondiale di Russia 2018. Tommasi nella sua relazione ha sintetizzato un anno di lavoro, di emozioni, di fatiche e di progetti per migliorare il calcio, attraverso le regole ma anche attraverso gli uomini che queste regole devono farle. Purtroppo il sistema è schiavo di logiche che sono difficili da superare, e l’AIC ha fatto fino in fondo il proprio dovere proponendo uomini e programmi.
Obiettivi raggiunti A livello governativo sono stati ottenuti due grossi obiettivi, riguardo la previdenza ed il settore femminile. L’abbassamento dell’età pensionabile è stato un traguardo molto importante, volutamente poco “pubblicizzato”. Il fondo di maternità è un punto di partenza fondamentale, non solo per le atlete che ne potranno beneficiare, ma perché ha dato “peso” ad un settore in crescita che ha bisogno di sostegno continuo e convinto. Commissariamento Tornando all’Assemblea federale elettiva del gennaio scorso, Tommasi ha rimarcato che la propria candidatura, smarcata da ogni aspetto di natura sindacale (“un sindacalista non si candida per andare al governo, semmai si presenta con la lista della spesa”), ha dimostrato che la categoria dei calciatori poteva proporsi in maniera costruttiva e non faziosa, pensando al bene complessivo del sistema. Se non fosse stato per l’AIC, con molta probabilità, saremmo ancora fermi a
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speciale
dine del giorno quell’Italia – Svezia di San Siro, con Tavecchio seduto al proprio posto e con la stessa governance federale. I calciatori hanno dato un segnale forte e con la candidatura di Tommasi sono andati anche oltre: se il presidente AIC fosse stato eletto sarebbe stato un cambio epocale, una svolta verso un vero cambiamento. E sostenere fino in fondo quella candidatura, fino al Commissariamento, è stato comunque un atto di coraggio e coerenza.
Nuove elezioni A distanza di qualche mese oggi c’è l’esigenza, non solo da parte AIC ma di tutte le componenti federali, di chiudere quanto prima il periodo di Commissariamento, trovando un percorso comune per uscire da una fase di stallo nella quale nemmeno per il Commissario è facile operare. Con Fabbricini e Costacurta il rapporto è buono e, come ha evidenziato il Vicepresidente Calcagno, alcuni obiettivi sono stati raggiunti: lo spostamento del Calcio Femminile dalla LND alla FIGC, ad esempio, era uno degli argomenti che più stavano a cuore all’Associazione, così come il progetto delle seconde squadre. Allo stato attuale comunque, tutte le delibere vengono firmate dal Commissario e, in quest’ottica, le componenti federali preferiscono trovare punti di incontro piuttosto che ritrovarsi norme decise con scarsa
possibilità di poterle discutere. Trovare un nome sul quale ci sia convergenza significa per tutti fare un passo indietro e arrivare ad eleggere una figura di garanzia per 2 anni per riuscire a progettare serenamente il futuro.
Lega Pro Alcune situazioni in Lega Pro (casi Modena, Arezzo, Vicenza, ecc.) sono state oggetto di critica suscitando la riflessione se sia più corretto mantenere “in vita” società con evidenti dissesti economici a scapito di altre più “virtuose”. Il Vicepresidente Calcagno, al riguardo, ha voluto ripercorrere l’iter normativo voluto dall’AIC che ha portato, dal 2011 ad oggi, a varare norme che garantiscono il recupero degli importi contrattuali in corso di campionato. La possibilità di escutere le fideiussioni e in-
tervenire per pagare le mensilità ai calciatori in difficoltà, ha permesso fino ad oggi il regolare svolgimento dei campionati; chiaramente, guardando la situazione dall’angolazione opposta, le altre società che si reputano virtuose si sentono penalizzate, nella consapevolezza che chi ha badato ai bilanci con attenzione debba essere “valorizzato” e non trattato come chi ha messo in atto irregolarità da un punto di vista amministrativo. Obiettivo dell’AIC rimane quello della salvaguardia dei contratti dei calciatori e, oltre ad un aumento dei punti di penalizzazione (già attuato in questa stagione), un altro deterrente potrebbe essere prevedere la retrocessione all’ultimo posto in classifica della società che salta due bimestri (richiesta presentata a suo tempo in Consiglio Federale e successivamente al Commissario).
Seconde squadre Altra argomento relativo al campionato di Lega Pro riguarda il numero delle squadre che, in una logica globale di riforme, si vorrebbe ridurre (progetto più volte riproposto in questi ultimi anni). Tenuto presente che, storicamente, la riduzione dell’area professionistica non ha mai portato ai benefici preventivati da un punto di vista economico, l’AIC ha ribadito l’importanza di ragionare su ripescaggi e seconde squadre. La ferma volontà da parte del Commissario è quella di introdurre le seconde squadre già dal prossimo campionato, ma sull’argomento le posizioni delle varie componenti sono molto distanti: la Serie A sarebbe naturalmente favorevole, mentre la Lega Pro teme di 13
speciale
Sotto tiro Il “Report calciatori sotto tiro” che annualmente l’AIC pubblica portando alla luce i casi di aggressione e gli atti intimidatori nei confronti dei calciatori, ha portato alla costituzione di una Commissione di studio al Ministero degli Interni su questo delicato tema. Ci sono, al riguardo, dati piuttosto preoccupanti: le violenze sui calciatori ci danno uno spaccato della realtà nella quale molte volte un calciatore si ritrova a fare il proprio lavoro, e testimoniano che in molte situazioni, chi oggi dice di fare calcio, non lo fa con la finalità di fare calcio, ma ben altro. Grazie a questa Commissione si sta studiando la possibilità di fare degli incontri, magari ad inizio anno, con le Digos locali.
perdere buona parte di quegli introiti derivanti dai contratti in prestito che le società della massima serie pagano per la valorizzazioni dei loro giovani nelle serie minori. L’introduzione delle seconde squadre, uno dei punti cardini del programma elettorale presentato da Tommasi, secondo l’AIC deve essere studiata con la giusta formula, valutando ogni singolo aspetto; magari senza penalizzare i ripescaggi, introdurle se restano posti liberi nell’organico delle 60 squadre, studiare una sorta di “alternanza” con le partecipanti ai playout della Lega Pro e quelle dei playoff della Serie D. Parallelamente devono essere riviste le norme su “under” ed “over” oltre, naturalmente, una diversa distribuzione delle risorse dell’intero sistema. Un po’ come accade all’estero dove il criterio di mutualità è più attento alle società delle categorie inferiori, quasi fosse una sorte di “risarcimento” per il naturale mancato spazio che viene loro concesso sui media. Contributi elargiti “a pioggia” e non finalizzati a “mission” difficilmente attuabili quali, ad esempio, l’utilizzo e la valorizzazione dei giovani come avviene in Italia. 14
Presenti le 12 delegate della Serie A femminile
Una storica prima volta Nella tradizionale Assemblea Generale AIC di fine anno a Milano, per la prima volta c’è stata la partecipazione delle 12 delegate della Serie A femminile. Presenza introdotta dalle modifiche Statutarie che furono approvate nell’Assemblea del 2017. Tra i temi affrontati, il riconoscimento storico della maternità per le atlete (attraverso un fondo governativo), l’introduzione del premio “La calciatrice
del mese”, l’obiettivo di FIFA di introdurre ulteriori competizioni internazionali e le novità organizzative introdotte dal Commissario Straordinario. Quest’ultime sembrerebbero essere in linea con gli obiettivi (costruzione di filiera unica di regia federale e cambiamento di status) che AIC persegue da tempo per la valorizzazione del calcio praticato dalle donne.
speciale Settore Dilettanti
Assemblea dei delegati regionali Come ormai di consueto, l’Assemblea Generale AIC è stata preceduta in mattinata da quella dei delegati regionali dei calciatori appartenenti al settore dilettanti. In apertura di riunione il Presidente Tommasi ha ripercorso l’attività svolta negli ultimi dodici mesi, sottolineando l’importanza delle numerose riunioni di zona effettuate grazie ai collaboratori e al coordinamento dell’ufficio di Roma. Il potenziale dell’Associazione ha ancora margini di crescita e, soprattutto a livello locale, l’obiettivo a breve termine è quello di aumentare il “peso” della categoria come controparte della LND. Dopo quanto avvenuto nel corso dell’Assemblea federale di gennaio, con il conseguente Commissariamento della FIGC, il momento è particolarmente delicato: volontà dell’AIC rimane quella di dare stabilità al sistema e soprattutto la sostenibilità del dilettantismo in Italia. Vero è che i temi che più interessano, spesso e volentieri, si risolvono a livello governativo (l’attuale situazione politica del Paese non aiuta…), ma con il presidente della LND Sibilia si sta cercando comunque di risolvere le problematiche da tempo in discussione. Tommasi ha ribadito che al centro del programma della propria candidatura alla presidenza federale, sono state poste tematiche quali l’abbandono del calcio giocato, il problema del vincolo, la valorizzazione del calcio femminile, nella consapevolezza che il calcio, soprattutto a livello dilettantistico, abbia una fondamentale funzione sociale. Su “vincolo” e “giovani obbligatori”, che rimangono le priorità, è molto difficile ottenere in tempi brevi qualcosa di concreto, così come modifiche migliorative per quanto riguarda gli accordi economici. Ma, rispetto al passato, accanto a quello che è il dialogo istituzionale, oggi l’AIC riesce a pesare anche da un punto di vista sindacale: le proteste messe in atto e le proposte messe sul tavolo della controparte, hanno assunto un valore
diverso. Oggi l’AIC può contare su 14.500 associati (compresi i calciatori di Beach soccer), oltre il 93% di squadre iscritte, con la possibilità di sviluppare progetti anche attraverso la pagina social seguita da oltre 11.000 persone. Riguardo gli “accordi economici pluriennali”, in attesa della loro definitiva entrata in vigore, il Vicepresidente Calcagno ha sottolineato come l’AIC, facendo leva su quanto già ottenuto per il Calcio femminile ed il Calcio a 5, sia riuscita ad raggiun-
gere un grande risultato riuscendo ad estenderli a tutta la Serie D. Tali accordi, comunque vadano le riforme dei campionati, se confermati saranno un punto di partenza fondamentale considerando lo status dilettantistico degli atleti. Come ha ricordato Valerio Bernardi, responsabile del settore Calcio a 5 che per primo ha “sperimentato” gli accordi pluriennali, essi rappresentano un’opportu-
nità che ben funziona nel momento in cui sono gli stessi calciatori a sfruttarla nel migliore dei modi. Il sistema degli accordi economici pluriennali, ha proseguito Ilaria Pasqui responsabile dell’ufficio legale, si andrà a modificare sostanzialmente e andrà utilizzato con criterio: rappresenterà una “certezza” per i calciatori più anziani e una possibilità di svincolo per i più giovani. Da un punto di vista economico si potrà quindi superare il massimale dei 28.158 euro, e la legge di bilancio ha allargato la “no tax area” da 7.500 a 10.000 euro. A proposito di “area legale AIC”, nell’anno solare 2017 per le controversie di carattere economico sono state trattate complessivamente cause per circa 1 milione di euro (comprendendo calcio a 11, a 5 e femminile), recuperando importi che vanno oltre i 600mila euro (62,5% circa). Tenendo presente che si opera nel settore dilettanti riuscire a recuperare somme di tale entità significa che a livello normativo è stato fatto un egregio lavoro. Per le somme non recuperate, una soluzione al
vaglio potrebbe essere quella della costituzione di un fondo di solidarietà. Nel ricordare l’importante obiettivo raggiunto della costituzione del fondo di maternità per le atlete, sono state infine ricordate le varie convenzioni stipulate a livello territoriale, quelle con i Caf CIGL e quella con il Credito Sportivo, insieme al quale verrà ripetuto il corso per la gestione degli impianti sportivi. 15
serie B
di Claudio Sottile
Manuel Iori, centrocampista del Cittadella
Cap, l’indirizzo è giusto Manuel Iori è il “Cap”, il capitano, perché oltre a portare la fascia al braccio indica la rotta al suo Cittadella. Il prossimo indirizzo impostato sul tuo navigatore è “via dalla Serie B”, imboccando la “strada della Serie A”, giusto? “Questa speranza dipende da noi, dobbiamo provare a coltivare il sogno, cercando di dare il massimo”. Tu intanto sei a quota nove in gol in campionato, tuo record assoluto. È il miglior Iori di sempre? “A livello realizzativo i numeri dicono questo. Negli anni ho disputato stagioni in cui magari ho siglato meno gol facendo comunque bene. È chiaro che a livello realizzativo gli ultimi due anni sono i migliori, lo scorso anno sono stati otto alla fine”. Con il Cittadella inseguite la Serie A, che tu hai vissuto in passato senza riuscire ad importi. Cosa te lo ha impedito? “Quando ho avuto la possibilità al Chievo ho fatto abbastanza bene. Potevo tornarci dopo che ho vinto il campionato col Torino da protagonista, giocando quasi tutte le partite, lì qualcosa non è andato. Non sono stato riscattato, sono tornato al Chievo e lì ho sbagliato io. Mi sarei dovuto impuntare e rimanere in Veneto, anche se sapevo di non partire nel gruppo dei titolari, perché la società mi aveva fatto capire che dovevo cercare un’altra sistemazione. Sono finito in uno scambio col Cesena con Roberto Guana, c’era un accordo di accordo di massima tra le società e il Cesena si impuntò che la contropartita avrei dovuto essere io per forza. Lì forse è stato l’errore grosso. Ma il rimpianto maggiore è stato il non ri16
scatto dei granata, mi avevano detto che sarei stato tenuto, invece il giorno delle buste andò diversamente. Ma quando non giochi stabilmente in A non è sempre colpa delle società. C’è buona responsabilità del giocatore, in questo caso mia, nel non aver fatto quel qualcosa in più”. Il 21 aprile avete vinto a Salerno, agguantando i tre punti che vi mancavano dal 3 marzo. Un lasso di tempo considerevole senza vittorie. “Abbiamo fatto delle partite senza riuscire a vincere, nonostante avessimo espresso il nostro gioco, ed altre in cui non è proprio arrivata la prestazione. Sono arrivati risultati brutti come quelli di Terni, dove abbiamo fatto una figuraccia. Dopo Terni abbiamo incrociato due squadre fortissime come Parma e Palermo. In Emilia abbiamo prodotto una grande prestazione, contro una squadra che veniva da tre vittorie consecutive, il punto lì è tanta roba. Col Palermo ci siamo ripetuti, i rosanero non ci hanno mai tirato in porta e lo 0-0 ci va un po’ stretto. Siamo andati a Salerno tornando a giocare il nostro calcio, con un atteggiamento più propositivo ed aggressivo e si sono visti i frutti”. Calciatori di ieri ed oggi del Cittadella, allenatori ed ex, addetti ai lavori, a vario titolo in molti hanno elogiato il clima che si respira nel vostro spogliatoio. Qual è la ricetta della pozione magica? “Credo che non ci sia un segreto. È un gruppo dove ci sono amici, si sta bene insieme, anche al di fuori del campo, viene più facile sorridere. Il fatto di vivere una società che ti permette di lavorare serenamente, di non avere pressioni a livello di contesto, ti fa costruire serenamente un gruppo dove ci si diverte e si sta bene, pur lavorando forte e duro. Si ride e si scherza sempre, ma altret-
tanto costantemente non ci si tira indietro davanti al lavoro. Si forma anche così un gruppo”. Che idea ti sei fatto dell’Empoli? “L’Empoli dopo l’arrivo di Aurelio Andreazzoli ha fatto qualcosa di straordinario. Oltre ai numeri, è straordinario come sono stati raggiunti, non hanno vinto il campionato come altre hanno fatto in passato, cioè puntando prima non a non prenderle. L’Empoli è la prova che si può vincere giocando un grande calcio, hanno qualità davanti, in mezzo al campo, dietro, l’allenatore gli ha dato delle idee e le mettono in campo alla perfezione. È un piacere vederli giocare e per loro secondo me è un piacere giocare, secondo me si divertono anche. Hanno fatto 23 risultati utili consecutivi, con 16 vittorie, Ciccio Caputo ed Alfredo Donnarumma hanno portato in cascina oltre 40 gol in due. Numeri avvalorati da un calcio bellissimo”. I toscani sono in A da una vita, chi li accompagnerà in questa prima tranche di promozione? “Se la giocano Frosinone, Palermo e Parma. Stanno facendo qualcosa in più. Il Frosinone lo vedo in sofferenza. Ma ha così tanto giocatori di qualità… Non potranno puntare su Daniel Ciofani davanti, che è importante per loro, ma hanno comunque Federico Dionisi e Camillo Ciano che in questa categoria c’entrano poco. Bisogna vedere come arriva il Parma al rush finale, sono incerottati ed hanno perso Gianni Munari ed Alessandro Lucarelli, ma hanno così tante opzioni che possono cambiare il loro gioco. In mezzo al campo hanno tanta qualità ed a gennaio si sono mossi bene. Il Palermo lo vedo un po’ in difficoltà, sono forti, hanno perso Ilija Nestorovski, ma se trovano i gol di Antonino La Gumina e di qualche altro daranno fastidio fino alla fine. Di slancio dico Parma”. Ed in coda? “Una bagarre. Le squadre sotto sono lì che cercano di lottare fino alla fine, son tante. Ci sono squadre che vengono da un momento difficile, come la Cremonese, che potrebbe trovarsi in difficoltà, ha preso un allenatore esperto quindi può tirarsi fuori. La Ternana dopo che ha vinto con noi ha fatto diversi risultati e potrebbe avere la forza an-
serie B
che per rilanciarsi. Anche il Novara lo noto un po’ in difficoltà, bisogna capire l’Avellino. Sotto è dura fare un pronostico. La vittoria della Ternana a Perugia ha riaccorciato la classifica, quell’exploit diventa critico per le squadre che stanno un po’ sopra, sono in molte ad aver bisogno di punti”. Peraltro tre tuoi ex mister, Mimmo Di Carlo, Claudio Foscarini e Bepi Pillon, sono protagonisti di questa volata. A chi il compito più ardito? “Di Carlo ha avuto più tempo per lavora-
re. Il compito più difficile in questo momento forse è proprio per lui. Ha perso col Venezia in casa in malo modo, anche mentalmente manchi di autostima quando entri nel vortice. È complicato per tutti, il Pescara ha giocatori di qualità, giovani, è già messo meglio e si tirerà sicuramente fuori. L’Avellino è abituato a queste situazioni, vediamo come terrà botta”. La sorpresa del torneo? “In alto non ce ne sono state. Se guardi la classifica, le piazze importanti sono lì, nelle prime sette ok ci sono due neopromosse, Venezia e Parma, ma che hanno allestito rose importanti ed hanno speso. La sorpresa negativa la Cremonese, fino a gennaio non lo era, ma dopo il mercato
di riparazione ha bucato le aspettative. Il Pescara ha fallito, come squadra, come società, hanno avuto problemi dall’inizio con Zdeněk Zeman, altrimenti non si piega il rendimento. Non credo sposassero le stesse idee dell’allenatore, sono entrati in difficoltà per quello. Come sorpresa dico noi. Riconfermarsi per il secondo anno, dopo la passata annata con i playoff centrati da neopromossa, vuol dire aver fatto le cose per bene. Confermarsi è più difficile, in una realtà così se pensi di essere diventato bravo rischi di finire invischiato
E tu cosa farai? “In questo momento non ci sto pensando, vivo alla giornata. Nel momento in cui mi accorgerò di non reggere più il ritmo smetterò. Finché sto bene e sono integro fisicamente vado avanti, quando mi accorgo che ti sorpassano, ti doppiano e non li prendi non starò a far figure”.
in una lotta dove fai fatica”. Ha citato la tua esperienza torinista. Allenatore era Gianpiero Ventura, lo credevi adeguato per il ruolo di c.t.? “Credo che sia un ottimo allenatore di campo. Ha idee e concetti che ti fanno vedere il calcio in maniera diversa rispetto ad altri allenatori che ho avuto. Come c.t. devi essere bravo nell’avere una gestione equilibrata del gruppo, in questo lui ha peccato. È più adatto ad allenare un club, è un allenatore che ha bisogno tanto di lavorare sul campo”. Un’altra fetta importante del tuo passato è il Padova, fresco di ritorno tra i cadetti. “Il Padova ha vinto il girone con meno
righe… 6 Camminare sul filo In
punti tra quelli della C. Le rivali del Padova hanno fatto qualcosa in meno di quello che si poteva aspettare. Loro sono stati bravi a saperne approfittare ed hanno disputato un campionato sempre in vetta, hanno meritato di vincere. È una piazza che ritorna in B con una storia ed un’idea ben precisa di ciò che si dovrà fare l’anno prossimo”.
di Damiano Tommasi
Inter – Juventus 2-3. Mentre a Milano, un intero stadio (quasi) ha subìto un colpo al cuore al 90’ di una partita che poteva diventare epica, a Firenze un’intera squadra subiva un colpo alla testa che faceva svanire il sogno scudetto ancor prima del risveglio. La psicologia dello sport studierà per anni il caso Juve dove i tre quarti delle vittorie arrivano dalla sicurezza con la quale a Torino si cammina su un filo appeso a 100 metri di altezza che mette i brividi alla maggior parte degli avversari… in Italia.
La scheda Manuel Iori è nato a Varese il 12 marzo 1982. Cresciuto nelle giovanili del Milan, ha fatto la classica gavetta in C2 a Varese, Borgosesia, Legnano, Carpenedolo e Meda per arrivare al “calcio che conta” con la maglia del Cittadella (in B). Ha giocato in A con il Chievo, quindi ha vestito le maglie di Livorno, Torino, Cesena, Padova e Pisa prima di tornare a Cittadella. 17
serie B
di Tommaso Franco
Tra promozione e retrocessione
Volata finale La corsa dell’Empoli è così terminata con Giornata 20: il big match è Parma – Bari, la vittoria del campionato. Dei numeri andata terminata 0-0. Il Palermo riceverà della squadra di Andreazzoli abbiamo la visita del Cesena. Per il Cittadella, una ampiamente parlato negli scorsi appundelle veterane delle categoria, è in protamenti di questa rubrica. gramma la trasferta in terra emiliana conEntriamo nel vivo della fase conclusiva tro il Carpi (all’andata il Carpi si impose 1-0 di questa edizione del torneo in cui, per al Tombolato). quanto riguarda la promozione nella masIl Frosinone di Ciano e Ciofani sarà di scesima serie, sono coinvolte 7 squadre. Sona a Chiavari contro l’Entella che è in piena lamente una saluterà la B con un veloce lotta per evitare la retrocessione (sarà la cenno di mano; per le altre, inizierà l’appasprima panchina per Gennaro Volpe in Sesionante mini torneo dei play-off prorie B che ha preso il posto di Aglietti); la mozione. 7 squadre in appena gara di andata allo “Stirpe” terCAPUTO 9 punti sono minò con un pirotecBENNACER Empoli 6,54 Empoli 6,37 sinonimo di nico 4-3 in FALZERANO DONNARUMMA favore dei Venezia 6,42 PASQUAL Frosinone 6,44 ciociari. Empoli 6,39 KRUNIC Il Perugia Empoli 6,35 DOMIZZI Venezia 6,19 o s p i te r à ZAJC Empoli 6,35 ANDELKOVIC tra le mura Venezia 6,17 amiche il Novara, COLOMBI MODOLO Carpi 6,22 anch’esso impegnato Venezia 6,22 nella lotta per non retrocedere. La gara di andata in Piemonte terminò 1-1. Il Venezia di Pippo Inzaghi vuole il doppio spetsalto. Per tenere il passo dovrà fare risultatacolo. E to a Cremona. La gara di andata giocata La miglior forspettacolo sarà, in laguna terminò 1-1. mazione di Serie B fino all’atto conclusiL’ultimo turno della regular season si giodall’inizio del torneo vo della finale promozione. cheranno: Bari – Carpi, Frosinone – Foggia, Frosinone, Palermo, Parma, Venezia, Bari, Salernitana – Palermo, Spezia – Parma, EmCittadella e Perugia saranno gli attori sul poli – Perugia, Venezia – Pescara, Cittadelpalcoscenico di questa ultima tournee calla – Pro Vercelli. Il big match sarà quello di cistica. Il secondo posto non può essere Empoli; quello più delicato, probabilmenun'ambizione di tutte: se la giocheranno te, Cittadella – Pro Vercelli. Frosinone, Palermo, Parma e Venezia. Nella “zona rossa” troviamo invischiate 6 squadre. Ricordiamo che il regolamenIn basso, la coppia to relativo alle retrocessioni in Serie C gol dell’Empoli Caprevede la retrocessione diretta delle puto-Donnarumma e due dei calciatori con ultime tre classificate mentre le squadre il miglior rendimenche occupano le 19esima e la 18esima to del campionato: posizione giocheranno i playout. Falzerano (Venezia) e Colombi (Carpi). Nel prossimo turno di campionato la sorte metterà di fronte Pro Vercelli e Ternana che, nonostante i numeri non confortanti non sono ancora condannate. Si deciderà tutto nella sfida del Piola. La squadra che perderà sarà matematicamente retrocessa in Serie C mentre la vincente potrà sperare ancora nell’ultimo turno 18
Portieri COLOMBI RADUNOVIC MONTIPO’ UJKANI FIORILLO
Carpi Salernitana Novara Cremonese Pescara
6,22 6,17 6,17 6,16 6,16
Difensori PASQUAL MODOLO DI LORENZO DOMIZZI ANDELKOVIC
Empoli Venezia Venezia Venezia Venezia
6,39 6,22 6,20 6,19 6,17
Centrocampisti FALZERANO BENNACER KRUNIC ZAJC IORI
Venezia Empoli Empoli Empoli Cittadella
6,42 6,37 6,35 6,35 6,34
Attaccanti CAPUTO DONNARUMMA CIOFANI CIANO DI CARMINE
Empoli Empoli Frosinone Frosinone Perugia
6,54 6,44 6,37 6,37 6,28
di campionato guardando i risultati degli altri campi. Il pareggio le condannerebbe entrambe alla retrocessione matematica. Giornata 21: nell’ultimo turno di campionato la corsa promozione vedrà Il Bari in casa contro il Carpi, il Frosinone ospiterà il Foggia allo Stirpe, il Palermo dovrà vedersela con la Salernitana. Per il Parma è in programma la complicata trasferta al Picco di La Spezia. Il Perugia contro se la vedrà con i vincitori del campionato; il Venezia ospiterà il Pescara e il Cittadella se la vedrà con la Pro Vercelli al Tombolato. In coda, la Ternana sfiderà in casa l’Avellino, l’Entella giocherà la partita più complicata della stagione contro il Novara fuori casa in una vera e propria sfida salvezza mentre l’Ascoli attenderà il Brescia. Ternana e Avellino scenderanno in campo l’una contro l’altra nell’altro big match di giornata. Tutto è ancora aperto, in attesa della gara che cambierà gli equilibri di un intero campionato, la sfida della 41esima tra Pro Vercelli e Ternana.
Lega Pro
di Tommaso Franco
Le promosse
Back to B
È tempo di celebrare il ritorno di alcune storiche realtà del nostro calcio. “Back To B”, “Che fretta C’era”, “Scusate il ritardo”: si legge di tutto e di più sulle maglie celebrative che calciatori e tifosi hanno indossato per festeggiare gli ambiti traguardi. Promosse, quindi, in anticipo. Padova, Livorno e Lecce ce l’hanno fatta, staccando il tagliando d'oro che vale la "B". A Padova la B si è fatta attendere 4 stagioni, con la mente che corre ai nomi di tanti campioni che negli anni hanno indossato la maglia biancoscudata: da Alessandro Del Piero ad Angelo Di Livio, da Alexi Lalas (primo statunitense a vestire la maglia di un club di Serie A in Italia) a
Qui sopra, la festa promozione del Padova e Daniele Vantaggiato, bomber del Livorno. Sotto, Matteo Di Piazza, miglior marcatore del Lecce.
Stephan El Shaarawy. Dopo il fallimento societario nel 2014, nella stagione sportiva 2014/2015 i biancoscudati ripartirono dalla D conquistando l’immediata promozione tra i “pro” a fine stagione. Nel 2015/2016 la squadra giunse quinta, a soli tre punti dalla zona playoff. Nella stagione successiva ottenne il 4° posto in classifica e si giocò i playoff promozione: dopo aver eliminato Bassano, Carrarese e Tuttocuoio, perse la semi-
finale contro il Venezia (1-1 l’andata all’Euganeo, 3-1 per il Venezia al Penzo nella gara di Portieri ritorno). DI GREGORIO Renate 6,48 GORI Pro Piacenza 6,41 Il Padova di mister Bonetto ha riportato FUMAGALLI Piacenza 6,38 i veneti tra i cadetti vantando il secondo VENTURI Ravenna 6,33 attacco (43 reti fatte) e miglior difesa (27 GRANDI Bassano Virtus 6,31 reti subite) nel girone B. Spostiamoci in Toscana, dove il Livorno Difensori arriva da due campionati in C. La stagioMANNINI Pisa 6,35 ne scorsa, il cammino si fermò ai quarti RAPISARDA Sambenedettese 6,25 di finale dei playoff. I playoff più snerCONTESSA Padova 6,23 vanti e difficili che si possano affrontare: PERNA Mestre 6,21 24 squadre, 8 per girone, da cui uscirà LISUZZO Pisa 6,20 la quarta promossa. Un cammino dove, Centrocampisti forse, conta più la testa che il valore tecVALIANI Livorno 6,47 nico. Il bomber degli “amaranto” è DaL. VITIELLO Gavorrano 6,46 niele VantaggiaMENSAH Triestina 6,44 to, 17 reti. Per lui, PULZETTI Padova 6,37 quarta stagione LODI Catania 6,33 consecutiva con la maglia del LivorAttaccanti RAGATZU Olbia 6,47 no, arrivato in ToD’ERRICO Monza 6,44 scana proprio dal MOSCARDELLI Arezzo 6,41 Padova nel 2014. CURCIO Arzachena 6,39 Il Lecce ha dovuto GUERRA Feralpisalò 6,35 attendere ben sei stagioni per raggiungere la tanto attesa promozione. Finì nell’allora Lega conosciamo bene. Il Lecce, primo in classiPro nel 2012 a causa dell’illecito sportivo fica dall’ottava giornata in poi, ha vinto con relativo all’inchiesta sul Calcioscommesmerito il girone C, un girone complicatissise. Nella prima stagione in terza divisione mo con due inseguitrici del calibro di Traperse la finale playoff contro il Carpi. Nelpani e Catania che hanno tenuto sempre la stagione successiva, 2013/2014 stesso altissimo il livello di guardia dei giallorossi. epilogo contro il Frosinone (1-1 nella gara Nel Lecce non c’è un bomber da 20 reti a di andata a Lecce, 3-1 al Matusa e promostagione e il bottino è stato diviso da molti zione dei ciociari). La stagione 2014/2015 calciatori della rosa. Ecco i migliori cinque termina con un 6° posto con due esoneri marcatori: Matteo Di Piazza (10 reti), Salvain panchina (Lerda e Pagliari). Stagione tore Caturano (8 reti), Marco Mancosu (7 2015/2016: i playoff terminarono in semireti), Giuseppe Torromino (5 reti) e Andrea finale contro il Foggia, capace di battere Saraniti (4 reti). i salentini sia al “Via Del Mare” per 3-2, sia Tre cenerentole che tornano con merito. in casa (2-1). Stagione 2016/2017: i salenTanta storia sulle loro maglie. Tanta voglia tini ottennero il 2° posto in campionato. di ricominciare. Ai playoff furono fatali i tiri dagli 11 metri contro l’Alessandria nel ritorno RAGATZU PULZETTI Olbia 6,47 dei quarti di finale. La stagioPADOVA 6,37 ne 2017/2018 è storia VALIANI D’ERRICO Livorno 6,47 recente, che CONTESSA Monza 6,44 Padova 6,23
LISUZZO Pisa 6,20 DI GREGORIO Renate 6,48
L. VITIELLO Gavorrano 6,46 MENSAH Triestina 6,44
PERNA Mestre 6,21 MANNINI Pisa 6,35
La miglior formazione del campionato dall’inizio del torneo
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Lega Pro
di Pino Lazzaro
Nonsolomoda
Un tatuaggio, una storia Sempre di più. Moda e non solo. Pure qualcosa da dichiarare, da dire, chi siamo e cosa siamo, chissà. Dunque un tatuaggio ha dietro una storia. Quel che si vive e come lo si vive. Tanto importante e significativo da imprimertelo non solo nella testa e nel cuore, ma pure sul tuo corpo, proprio sulla tua pelle, per vederlo e rivederlo, pensarci e ripensarci, ricordare e non dimenticare. Ce n’è di tutti i gusti: basta bussare un po’ e le storie/racconti si dipanano. Così qualcuna abbiamo deciso di farcela raccontare. Con Marcello Quinto (Fidelis Andria) Cinque tatuaggi in uno “In tutto, qui sul braccio sinistro, ne ho cinque di tatuaggi, ma io li considero un tutt’uno, sì, per me li conto come uno. Prima li ho tutti pensati e disegnati io, poi li ho portati dal tatuatore. Il primo di questo tutt’uno l’ho fatto che avevo circa vent’anni, c’era mia madre che stava male, ero preoccupato e quel tatuaggio fu quasi uno sfogo: quel ‘Voglio Volere’, pensando alla canzone di Ligabue, che considero un po’ in fondo la colonna sonora della mia vita.
Ascoltando quella canzone infatti, penso sempre a quello che vorrei vedere attorno a me, vorrei che la gente sorridesse di più mentre invece ne vedo molta di gente triste, sempre nervosa. Dopo la scritta pensando a Ligabue, c’è una chiave e poi 20
la palla n. 8 del biliardo, l’ultima che va imbucata, che io intendo come l’ultima a mollare, che resta insomma sino alla fine. Anche per questo ho sempre preferito il numero 8 di maglia, solo quest’anno ho voluto cambiare e ho scelto il 25, è quello il giorno in cui sono nato”. Padrone del mio destino, capitano della mia anima “Dunque qui sul braccio ho continuato a mettere quel che via via volevo. C’è un volto di donna, ma non è che abbia un riferimento preciso, giusto una idealizzazione. La chiave dentro l’occhio è legata a quel mio modo di essere vigile, di cercare d’esserlo, nel bene e nel male. C’è la data di nascita di mia madre, dietro sul braccio, la persona più importante della mia vita; poi una rosa rossa che significa passione e poi c’è una scritta: i am the master of my fate i am the captain of my soul, quella poesia (da Invictus di William Ernest Henley; ndr) a cui spesso faceva riferimento Nelson Mandela nei suoi anni di prigionia. C’è poi un orologio che sta a significare il valore del tempo della cui qualità secondo me siamo noi chiamati a dover decidere. Poi c’è la scritta ‘MIND’, già, la mente, la testa, è da lì che tutto parte, specie per questo che noi facciamo. L’occhio grande indica la necessità di vedere davvero la realtà prima di permettersi di giudicare. Poi, ultimamente, ho aggiunto quel numero che ti dicevo, il 25, l’ho fatto fare piccolino”. Marcello Quinto è nato a Stornarella (in provincia di Foggia) nell’ottobre del 1985. Ha via via giocato con Foggia (C1), Sansovino (C1), Messina (D), Ischia Isolaverde (D), Fondi (C2), ancora Ischia Isolaverde (D), Turris (D), Casertana (D), nuovamente Foggia (D-C2-C), Lumezzane (C) e Fidelis Andria (C), la sua attuale squadra.
To be continued “Come avrai capito non mi piacciono insomma i tatuaggi che siano giusto dei disegni, dei segni, tanto per farli. No, devono dire qualcosa, anche su come sono fatto io, come mi approccio alla vita. Ora di recente ne ho fatto un altro, su una coscia ed è legato a uno dei sogni che ho, quello di andare a vedere di persona la statua del Cristo Redentore a Rio de Ja-
Lega Pro
neiro. Infine ho una scritta qui, sul costato: ‘to be continued’; l’abbiamo fatto insieme in 5-6 lì a Foggia, come dire che la nostra amicizia continua comunque, al di là delle squadre in cui siamo e infatti ora siamo un po’ tutti di qui e di là, ma restiamo lo stesso molto legati tra noi”. Che forza mia madre “Quel riferimento a mia madre? Io sono dell’idea che i genitori non li scegliamo, ci sono dati, non è come fai per una ragazza o un amico. Lei per me è davvero una grande donna, un punto di riferimento, di una forza incredibile: anche quando stava male, era lei che dava forza a me, che mi sosteneva. Ora che gioco più vicino a casa, viene a parecchie partite ed è sempre lei: quel che più le preme è che non mi faccia male. Sì, c’è stato un periodo in cui ho cambiato molto, in tre anni sei squadre. Soprattutto per una mia maturazione un po’ lenta, direi per un’identità quale calciatore che non ho trovato subito, con in più il fatto che se uno spogliatoio non mi piaceva, io me ne andavo: sono una persona leale e se questa lealtà non c’era da parte di tutti, meglio andarsene, non far parte. No, rimpianti non ne ho, per me uno ha quel che si merita. Potrei magari riandare agli infortuni alle ginocchia che a 18 anni mi hanno frenato quando potevo andare in B, ma sono cose che fanno parte di questo nostro mestiere, niente rimpianti. Anche perché fare il calciatore è davvero un privilegio e sono dunque un privilegiato e dato che sono credente, ringrazio il Signore per quel che mi sta facendo vivere: sia per il lato economico che per la quotidianità che ho, facendo quel che sognavo da bambino e chissà quanti ragazzi vorrebbero fare lo stesso”. Farò l’allenatore “Il sogno che ho ora per il futuro, per il dopo, è di fare l’allenatore. Penso di essere predisposto, ancor più dopo l’esperienza che ho vissuto a Foggia con De Zerbi come allenatore, per me uno dei più forti. Con lui insomma ho capito tante cose in più e un altro che vorrei qui ricordare è Cristian Agnelli. Un’amicizia “storica”
la nostra, iniziata fin da piccoli, finché abbiamo finito per ritrovarci, lui capitano del Foggia e io il vice”. Regolamento interno? No, grazie “Quando e se ci arriverò, non credo proprio da allenatore che farò riferimento al cosiddetto regolamento interno: che so, mettere la multa perché arrivi in ritardo. Così la paghi la multa, sei a posto, ma hai davvero capito? È quella di pagare, l’unica consapevolezza? Ti racconto un aneddoto, su quanto a me sono serviti allora specie il De Zerbi allenatore e l’Agnelli capitano. Ricordo l’espulsione che presi a Cosenza, con la società che decise così di multarmi, multa pure bella sostanziosa. Ebbene la squadra decise di dividerla tra tutti in parti uguali, allora sì mi sono sentito responsabile per tutti, mi sono sì sentito in colpa. Altrimenti l’avrei pagata e stop, tutto a posto: come dire, ho pagato, che volete da me?”.
Quarta edizione
Corso per Segretario Amministrativo Calcio d’inizio il 16 aprile scorso a Roma per la quarta edizione del “Corso per Segretario Amministrativo”, il percorso di formazione ideato e promosso dall’Associazione Italiana Calciatori, con il Fondo di Fine Carriera e l’AIAC. Ad aprire i lavori il Presidente AIC Damiano Tommasi, il Presidente del Fondo Leonardo Grosso ed il Presidente AIAC Renzo Ulivieri, che hanno sottolineato l’importanza per gli ex calciatori di intraprendere percorsi di formazione per crearsi delle opportunità lavorative all’interno del “mondo calcio” o nel mondo del lavoro tradizionale. Hanno completato la prima giornata gli interventi del Presidente di AIC Onlus Diego Bonavina e del vicepresidente AIAC Luca Perdomi. La seconda giornata ha visto invece l’intervento del vicepresidente Umberto Calcagno che ha tenuto una lezione sul “contratto dei calciatori”. Per AIC, l’aspetto formativo riveste un ruolo fondamentale all'interno del mondo dello
sport. L'obiettivo di questo, come quello di altri corsi, è quello di offrire l'opportunità agli ex calciatori di frequentare percorsi che possano agevolare un reinserimento all'interno nel mondo del lavoro. Alla fine del percorso formativo gli ex calciatori che hanno partecipato avranno accesso ad uno stage retribuito presso società di calcio professionistiche e potranno mettere in pratica quanto studiato in aula.
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amarcord
La partita che non dimentico
Mi ritorni in mente…
Danilo Bonacquisti (Arzachena) “Il ricordo più bello che ho è la partita con cui la scorsa stagione siamo stati promossi in C, noi che proprio non ci aspettavamo all’inizio del campionato di arrivare a tanto. Ricordo la soddisfazione di vedere lì quel giorno al campo così tanta gente: pensa, c’erano 3000 spettatori per un paese che fa 8000 anime. M’è capitato poi di fare pure una doppietta, me lo sono chiesto anch’io come ho fatto a farla, io che tutto sommato sono solo un medianaccio: due proprio in quella partita e tre in tutto il campionato. Ultima partita, noi in classifica primi con un punto di vantaggio sul Monterosi e si giocava contro l’Albalonga, loro potevano puntare ai playoff e avevano così le loro di motivazioni. Settimana importante ma noi non cambiammo nulla, anzi, visto che i risultati continuavano ad arrivare, continuammo con le nostre scaramanzie, facendo insomma quello di sempre, compresa la solita pizza tutti assieme del giovedì. Come detto ne ho fatti due di gol: il secondo (su una respinta dopo un calcio d’angolo, era facile) e il terzo (inserimento da dietro, ho fatto
gol di testa, questo è stato pure bello) ed è finita 4 a 0 per noi, loro poi che hanno sbagliato pure un rigore: era proprio la nostra partita. Quest’anno ho così debuttato 22
tra i professionisti: pensavo sì che fosse tosta come categoria, ma non così dura. Ad oggi siamo salvi, era ed è il nostro obiettivo, pur con tante squadre che hanno organici e storia ben più di noi. Peccato solo che non ho giocato poi tanto, però ho visto che in quelle che ho potuto fare, l’ho fatta la mia figura. Purtroppo mi sono fatto male, frattura della tibia contro il Pisa. Sono dovuto stare fermo tre mesi ed è da poco che ho ricominciato a giocare”.
ma una goduria, con i tifosi che ci hanno pure aspettato quando siamo tornati. Che capitano sono? Mah, devo dire che a suo tempo non mi sono mai piaciuti gli atteggiamenti di parecchi capitani di allora, quel loro essere spesso aggressivi, soprattutto con i giovani. Ebbene, a volte ci può pure stare, però tutto sommato io preferisco un altro approccio, preferisco per dirti una pacca sulla spalla. Di mio sono uno riflessivo, se c’è da alzare la voce lo faccio,
Francesco Pambianchi (Rende) “Sì, ci ho pensato a quale dirti. Potevo andare a partite intense tipo quella per uno spareggio playout, ma alla fine preferisco raccontarti di una partita di quest’anno che credo per davvero che non dimenticherò mai. Noi del Rende siamo una realtà piccola, niente a che fare con la storia e tutto il resto di piazze per dire come Lecce, Catanzaro, Cosenza eccetera. Però faccio parte di un gruppo che, non so, capiterà una volta ogni dieci anni. Pochi soldi magari ma compagni che sputano l’anima sul campo e sapessi l’orgoglio che sento nell’essere il loro capitano e sai bene che non sempre un gruppo di calciatori sa essere prima di tutto un gruppo di uomini… Allora ti racconto di quando siamo andati a giocare a Catanzaro, lì il Rende mai aveva vinto. Loro squadra forte fisicamente, quel giorno pioveva, campo pesante: abbiamo vinto per 1 a 0 e nel nostro piccolo abbiamo scritto un pezzo di storia, sì, una prima volta che non si potrà più dimenticare. Ricordo quel giorno i volti dei miei compagni, vedevo la stessa emozione che provavo io, una cosa grande. Noi, che i nostri tifosi al seguito saranno sì e no un centinaio, i rapporti familiari che abbiamo con loro, tanto da bersi assieme anche una birra all’autogrill per dirti. Noi, che in casa in quel nostro stadietto arriviamo al massimo a 1000 spettatori. Quel giorno a Catanzaro abbiamo fatto gol che mancavano circa 20’ alla fine, sono stati poi minuti di fuoco, palle lunghe, spinte e anche gomitate. La prima immagine che mi torna alla mente è quel loro attaccante che per smarcarsi e trovare spazio, mi tirava i capelli (li ho lunghi), ma proprio forte… Spuntarla è stata insom-
ma non mi piace prendere di mira giusto qualcuno per far crescere l’attenzione e la pressione, molto meglio parlare in generale. Se me lo chiedi, allora ti dico che potevo anche fare di più, sì. Sono cresciuto nel Parma, dai 16 ai 20 anni mi definivano “un talento”, a 16 anni in panchina con la prima squadra, ma non ho saputo sfruttare tutto questo perché mentalmente non ero forte, soffrivo la pressione e avevo così un gap mentale con i professionisti veri. Una cosa questa che ho pagato e mettici pure i due crociati che mi sono rotto. Adesso? L’obiettivo che credo hanno tutti quando cominciano, l’arrivare in serie A, lo vedo parecchio difficile, solo continuando a vincere campionati ci potrei arrivare. Alla serie B invece ci penso ancora, so che potrei giocarmela dato che ora sì mi sento e sono maturo. Comunque sia, se viene, bene, altrimenti va bene lo stesso”.
2018
Aprile Maggio
speciale
Bilancio A.I.C. Service Srl Bilancio A.I.C. chiusi al 31.12.2017
speciale A.I.C. Service Srl
Relazione unitaria del Collegio Sindacale all’Assemblea dei Soci Al Socio Unico della società AIC Service Srl, Premessa Il Collegio Sindacale, nell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2017, ha svolto sia le funzioni previste dagli artt. 2403 e ss. c.c. sia quelle previste dall’art. 2409-bis c.c.La presente relazione unitaria contiene nella sezione A) la “Relazione del Revisore Indipendente ai sensi dell’art 14 del D. Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39” e nella sezione B) la “Relazione ai sensi dell’art. 2429, comma 2, c.c.”.A) RELAZIONE DEL REVISORE INDIPENDENTE AI SENSI DELL’ART. 14 D.LGS. 27 GENNAIO 2010, N. 39 Relazione sulla revisione contabile del bilancio d’esercizio Giudizio Abbiamo svolto la revisione contabile dell’allegato bilancio d’esercizio della società AIC Service Srl, costituito dallo Stato Patrimoniale al 31 dicembre 2017, dal Conto Economico, e dalla Nota Integrativa.A nostro giudizio, il bilancio d’esercizio fornisce una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria della società al 31 dicembre 2017, del risultato economico per l’esercizio chiuso a tale data in conformità alle norme italiane che ne disciplinano i criteri di redazione.Elementi alla base del giudizio Abbiamo svolto la revisione contabile in conformità ai principi di revisione internazionali ISA Italia. Le nostre responsabilità si sensi di tali principi sono ulteriormente descritte nella sezione Responsabilità del Revisore per la revisione contabile del bilancio d’esercizio della presente relazione.- Siamo indipendenti rispetto alla Società in conformità alle norme e ai principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell’ordinamento italiano alla revisione contabile del bilancio.Riteniamo di aver acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio.Responsabilità degli Amministratori e del Collegio Sindacale per il bilancio d’esercizio Gli Amministratori sono responsabili per la redazione del bilancio d’esercizio che fornisca una rappresentazione veritiera e corretta in conformità alle norme italiane che ne disciplinano i criteri di redazione e, nei termini previsti dalla legge, per quella parte del controllo interno dagli stessi ritenuta necessaria per consentire la redazione di un bilancio che non contenga errori significativi dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali.Gli Amministratori sono responsabili per la valutazione della capacità della società di continuare ad operare come un’entità in funzionamento e, nella redazione del bilancio d’esercizio, per l’appropriatezza dell’utilizzo del presupposto della continuità aziendale, nonché per una adeguata informativa in materia.- Gli Amministratori utilizzano il presupposto della continuità aziendale nella redazione del bilancio d’esercizio a meno che abbiano valutato che sussistono le condizioni per la liquidazione della società o per l’interruzione dell’attività o non abbiano alternative realistiche a tali scelte.Il Collegio Sindacale ha la responsabilità della vigilanza, nei termini previsti dalla legge, sul processo di predisposizione dell’informativa finanziaria della società.Responsabilità del Revisore per la revisione contabile del bilancio d’esercizio I nostri obiettivi sono l’acquisizione di una ragionevole sicurezza che il bilancio d’esercizio nel suo complesso non contenga errori significativi, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali, e l’emissione di una relazione di revisione che includa il nostro giudizio.- Per ragionevole sicurezza si intende un livello elevato di sicurezza che, tuttavia, non fornisce la garanzia che una revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionale ISA Italia individui sempre un errore significativo, qualora esistente.- Gli errori possono derivare da frodi i da comportamenti o eventi non intenzionali e sono considerati significativi qualora ci si possa ragionevolmente attendere che essi, singolarmente o nel loro insieme, siano in grado di influenzare le decisioni economiche prese dagli utilizzatori sulla base del bilancio d’esercizio.Nell’ambito della revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali ISA Italia, abbiamo esercitato il giudizio professionale ed abbiamo mantenuto lo scetticismo professionale per tutta la durata della revisione contabile. Inoltre: • abbiamo identificato e valutato i rischi di errori significativi nel bilancio d’eser-
II
cizio, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali; abbiamo definito e svolto procedure di revisione in risposta a tali rischi; abbiamo acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio.- Il rischio di non individuare un errore significativo dovuto a frodi è più elevato rispetto al rischio di non individuare un errore significativo derivante da comportamenti o eventi non intenzionali, poiché la frode può implicare l’esistenza di collusioni, falsificazioni, omissioni intenzionali, rappresentazioni fuorvianti o forzature del controllo interno; • abbiamo acquisito una comprensione del controllo interno rilevante ai fini della revisione contabile allo scopo di definire procedure di revisione appropriate nelle circostanze e non per esprimere un giudizio sull’efficacia del controllo interno della società; • abbiamo valutato l’appropriatezza dei principi contabili utilizzati nonché la ragionevolezza delle stime contabili effettuate dagli Amministratori, inclusa la relativa informativa; • siamo giunti ad una conclusione sull’appropriatezza dell’utilizzo da parte degli Amministratori del presupposto della continuità aziendale e, in base agli elementi probativi acquisiti, sull’eventuale esistenza di una incertezza significativa riguardo a eventi o circostanze che possono far sorgere dubbi significativi sulla capacità della società di continuare ad operare come un’entità in funzionamento.- In presenza di un’incertezza significativa, siamo tenuti a richiamare l’attenzione nella Relazione di revisione sulla relativa informativa di bilancio, ovvero, qualora tale informativa sia inadeguata, a riflettere tale circostanza nella formulazione del nostro giudizio.- Le nostre conclusioni sono basate sugli elementi probativi acquisiti fino alla data della presente relazione.- Tuttavia, eventi o circostanze successivi possono comportare che la società cessi di operare come un’entità in funzionamento; • abbiamo valutato la presentazione, la struttura e il contenuto del bilancio d’esercizio nel suo complesso, inclusa l’informativa, e se il bilancio d’esercizio rappresenti le operazioni e gli eventi sottostanti in modo da fornire una corretta rappresentazione; • abbiamo comunicato ai responsabile della attività di governance, identificati ad un livello appropriato come richiesto dagli ISA Italia, tra gli altri aspetti, la portata e la tempistica pianificate per la revisione contabile e i risultato significativi emersi, incluse le eventuali carenze significative nel controllo interno identificate nel corso della revisione contabile; • abbiamo svolto la revisione legale del progetto di bilancio d’esercizio della società AIC Service Srl chiuso al 31.12.2017 il cui Stato Patrimoniale e Conto Economico sono riportati sinteticamente nella seguente tabella: ATTIVO
Immobilizzazioni immateriali Immobilizzazioni materiali Immobilizzazioni finanziarie Attivo circolante Ratei e risconti
Totale attivo
PASSIVO
Fondi per rischi ed oneri Trattamento di fine rapporto Debiti Ratei e risconti passivi
Totale passivo
PATRIMONIO NETTO
Capitale sociale Riserva legale Riserva di rivalutazione Altre riserve Utili portati a nuovo Utile (perdita) d’esercizio
Totale Patrimonio Netto
31/12/2017
10.483 2.354.886 8.456.841 1.432.516
12.254.726 31/12/2017
12.223 252.630 3.476.380 413.213
4.154.446 31/12/2017
500.000 100.000 2.158.085 2.805.795 280.799 2.255.601
8.100.280
31/12/2016
11.559 2.449.220 9.215.383 1.033.555
12.709.717 31/12/2016
225.486 3.790.906 248.646
4.265.038 31/12/2016
500.000 100.000 2.158.085 2.805.795 2.880.799
8.444.679
VARIAZIONI
(1.076) (94.334) (758.542) 398.961
(454.991) VARIAZIONI
12.223 27.144 (314.526) 164.567
(110.592) VARIAZIONI
-
280.799 (625.198)
(344.399)
Il Conto Economico di competenza, in sintesi reca i seguenti valori: CONTO ECONOMICO 31/12/2017 31/12/2016 VARIAZIONI Valore della produzione 7.221.122 7.355.790 (134.668) Costi della produzione 3.770.046 3.209.937 560.109 Proventi e oneri finanziari (162.381) 45.014 207.395 Risultato prima delle imposte 3.288.695 4.190.867 (902.172) Imposte dell’esercizio 1.033.094 1.310.068 (276.974) Utile (perdita) d’esercizio 2.255.601 2.880.799 (625.198)
speciale
Nel corso dell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2017 la nostra attività è stata ispirata alle disposizioni di legge e alle Norme di comportamento del Collegio Sindacale emanate dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, nel rispetto delle quali abbiamo effettuato l’autovalutazione, con esito positivo, per ogni componente il Collegio Sindacale.B1) Attività di vigilanza ai sensi dell’art. 2403 e ss. c.c. Abbiamo vigilato sull’osservanza della legge e dello statuto e sul rispetto dei principi di corretta amministrazione.Abbiamo partecipato alle Assemblee dei Soci ed alle riunioni del Consiglio di Amministrazione, in relazione alle quali, sulla base delle informazioni disponibili, non abbiamo rilevato violazioni della legge e dello statuto, né operazioni manifestamente imprudente, azzardate, in potenziale conflitto di interesse o tali da compromettere l’integrità del patrimonio sociale.Abbiamo acquisito dal Legale Rappresentante durante le riunioni svolte, informazioni sul generale andamento della gestione e sulla prevedibile evoluzione, nonché sulle operazioni di maggiore rilievo, per le loro dimensioni o caratteristiche, effettuate dalla società e in base alle informazioni acquisite, non abbiamo osservazioni particolare da riferire.Abbiamo acquisito conoscenza e vigilato, per quanto di nostra competenza, sull’adeguatezza e sul funzionamento dell’assetto organizzativo della società, anche tramite la raccolta di informazioni dei Responsabili delle funzioni e a tale riguardo non abbiamo osservazioni particolari da riferire. Abbiamo acquisito conoscenze e vigilato, per quanto di nostra competenza, sull’adeguatezza e sul funzionamento del sistema amministrativo-contabile, nonché sull’affidabilità di quest’ultimo a rappresentare correttamente i fatti di gestione, mediante
l’ottenimento di informazioni dai Responsabili delle funzioni e l’esame dei documenti aziendali, e a tale riguardo, non abbiamo osservazioni particolari da riferire.Non sono pervenute denunzie dai Soci ex art. 2408 c.c..Nel corso dell’esercizio non sono stati rilasciati dal Collegio Sindacale pareri previsti dalla legge.Nel corso dell’attività di vigilanza, come sopra descritta, non sono emersi altri fatti significativi tali da richiederne la menzione nella presente Relazione.B2) Osservazioni in ordine al bilancio d’esercizio Per quanto a nostra conoscenza, gli Amministratori, nella redazione del bilancio, non hanno derogato alle norme di legge ai sensi dell’art. 2423, comma 4, c.c..Non abbiamo rilevato l’esistenza di voci iscritte in bilancio che comportano da parte di questo Collegio l’espressione di consenso ex-art. 2426 punti 5 e 6 del Codice Civile.I risultati della Revisione Legale del bilancio da noi svolta sono contenuti nella sezione A) della presente Relazione.B3) Osservazioni e proposte in ordine all’approvazione del bilancio Considerando le risultanze dell’attività da noi svolta il Collegio propone all’Assemblea di approvare il bilancio d’esercizio chiuso al 31 dicembre 2017, così come redatto dagli Amministratori.Il Collegio concorda con la proposta di destinazione del risultato d’esercizio fatta dagli Amministratori in Nota Integrativa.Vicenza, 9 aprile 2018 Il Collegio Sindacale
A.I.C. Service Srl
Bilancio al 31/12/2017 Stato Patrimoniale Abbreviato Attivo B) Immobilizzazioni I - Immobilizzazioni immateriali II - Immobilizzazioni materiali Totale immobilizzazioni (B) C) Attivo circolante I - Rimanenze II - Crediti esigibili entro l'esercizio successivo esigibili oltre l'esercizio successivo Imposte anticipate IV - Disponibilità liquide Totale attivo circolante D) Ratei e risconti Totale attivo Passivo A) Patrimonio netto I - Capitale III - Riserve di rivalutazione IV - Riserva legale VI - Altre riserve VIII - Utili (perdite) portati a nuovo IX - Utile (perdita) dell'esercizio Totale patrimonio netto B) Fondi per rischi e oneri C) Trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato D) Debiti esigibili entro l'esercizio successivo E) Ratei e risconti Totale passivo Conto Economico Abbreviato A) Valore della produzione 1) Ricavi delle vendite e delle prestazioni 5) Altri ricavi e proventi Altri Totale altri ricavi e proventi Totale valore della produzione B) Costi della produzione 6) per materie prime, sussidiarie, di consumo e di merci
31/12/2017
31/12/2016
10.483 2.354.886 2.365.369
11.559 2.449.220 2.460.779
2.597 1.189.298 951.392 197.056 40.850 7.264.946 8.456.841 1.432.516 12.254.726
2.597 887.624 598.590 244.813 44.221 8.325.162 9.215.383 1.033.555 12.709.717
500.000 2.158.085 100.000 2.805.795 280.799 2.255.601 8.100.280 12.223 252.630 3.476.380 3.476.380 413.213 12.254.726
500.000 2.158.085 100.000 2.805.795 2.880.799 8.444.679 225.486 3.790.906 3.790.906 248.646 12.709.717
31/12/2016
31/12/2015
7.007.580 213.542 213.542 7.221.122
7.304.922 50.868 50.868 7.355.790
214.960
304.521
Conto Economico Abbreviato 7) per servizi 8) per godimento di beni di terzi 9) per il personale a) Salari e stipendi b) Oneri sociali c/d/e) Trattamento di fine rapporto, trattamento di quiescenza, altri costi del personale c) Trattamento di fine rapporto Totale costi per il personale 10) Ammortamenti e svalutazioni a/b/c) Ammortamento delle immobilizzazioni immateriali e materiali, altre svalutazioni delle immobilizzaz. a) Ammortamento delle immobilizzazioni immateriali b) Ammortamento delle immobilizzazioni materiali d) svalutazioni dei crediti compresi nell’attivo circolante e delle disponibilità liquide Totale ammortamenti e svalutazioni 11) Variazioni delle rimanenze di materie prime, sussidiarie, di consumo e merci 14) Oneri diversi di gestione Totale costi della produzione Differenza tra valore e costi della produzione (A - B) C) Proventi e oneri finanziari 16) Altri proventi finanziari d) Proventi diversi dai precedenti altri Totale proventi diversi dai precedenti Totale altri proventi finanziari 17) Interessi ed altri oneri finanziari Totale interessi e altri oneri finanziari 17-bis) Utili e perdite su cambi Totale proventi e oneri finanziari (15+16-17+-17-bis) Risultato prima delle imposte (A-B+-C+-D+-E) 20) Imposte sul reddito dell'esercizio, correnti, differite e anticipate Imposte correnti imposte relative a esercizi precedenti imposte differite e anticipate Totale delle imposte sul reddito dell'esercizio, correnti, differite e anticipate 21) Utile (perdita) dell'esercizio
31/12/2016 31/12/2015 2.105.779 1.600.169 166.977 159.183 541.132 594.601 166.819 176.562 39.938
42.728
39.938 747.889 -
42.728 813.891 -
101.469
102.683
2.285 99.184 101.469 432.972 3.770.046 3.451.076
11.699 90.984 10.000 112.683 1.225 218.265 3.209.937 4.145.853
5.509 5.509 5.509 (167.890) (162.381) 3.288.695
3.684 3.684 3.684 41.330 45.014 4.190.867
1.029.723 3.371 1.033.094 2.255.601
1.331.159 (19.336) (1.755) 1.310.068 2.880.799
III
speciale
NOTA INTEGRATIVA PARTE INIZIALE Introduzione Signori Soci, la presente nota integrativa costituisce parte integrante del bilancio al 31/12/2017. Il bilancio viene redatto in forma abbreviata in quanto non sono stati superati, per due esercizi consecutivi, i limiti previsti dall’art. 2435-bis del codice civile. Il bilancio risulta conforme a quanto previsto dagli articoli 2423 e seguenti del codice civile ed ai principi contabili nazionali pubblicati dall’Organismo Italiano di Contabilità; esso rappresenta pertanto con chiarezza ed in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria della società ed il risultato economico dell’esercizio. Il contenuto dello stato patrimoniale e del conto economico è quello previsto dagli articoli 2424 e 2425 del codice civile. La nota integrativa, redatta ai sensi dell’art. 2427 del codice civile, contiene inoltre tutte le informazioni utili a fornire una corretta interpretazione del bilancio. Nel presente documento verranno inoltre fornite le informazioni richieste dai numeri 3 e 4 dell’art. 2428 c.c., in quanto, come consentito dall’art. 2435-bis del codice civile, non è stata redatta la relazione sulla gestione. Criteri di formazione Redazione del Bilancio Le informazioni contenute nel presente documento sono presentate secondo l’ordine in cui le relative voci sono indicate nello stato patrimoniale e nel conto economico. In riferimento a quanto indicato nella parte introduttiva della presente nota integrativa, si attesta che, ai sensi dell’art. 2423, 3° comma del codice civile, qualora le informazioni richieste da specifiche disposizioni di legge non siano sufficienti a dare una rappresentazione veritiera e corretta della situazione aziendale vengono fornite le informazioni complementari ritenute necessarie allo scopo. Non si sono verificati casi eccezionali che abbiano reso necessario il ricorso a deroghe di cui all’art. 2423, commi 4 e 5 e all’art. 2423-bis comma 2 codice civile. Il bilancio d’esercizio, così come la presente nota integrativa, sono stati redatti in unità di euro. Principi di redazione del bilancio La valutazione delle voci di bilancio è avvenuta nel rispetto del principio della prudenza e nella prospettiva di continuazione dell’attività. Ai sensi dell’art. 2423-bis c.1 punto 1-bis c.c., la rilevazione e la presentazione delle voci è effettuata tenendo conto della sostanza dell’operazione o del contratto. Nella redazione del bilancio d’esercizio gli oneri e i proventi sono stati iscritti secondo il principio di competenza indipendentemente dal momento della loro manifestazione numeraria. Si è peraltro tenuto conto dei rischi e delle perdite di competenza dell’esercizio, anche se conosciuti dopo la chiusura di questo. Struttura e contenuto del Prospetto di Bilancio Lo stato patrimoniale, il conto economico e le informazioni di natura contabile contenute nella presente nota integrativa sono conformi alle scritture contabili, da cui sono stati direttamente desunti. Nell’esposizione dello stato patrimoniale e del conto economico non sono stati effettuati raggruppamenti delle voci precedute da numeri arabi, come invece facoltativamente previsto dall’art. 2423 ter del c.c. Ai sensi dell’art. 2423 ter del codice civile, si precisa che tutte le voci di bilancio sono risultate comparabili con l’esercizio precedente; non vi è stata pertanto necessità di adattare alcuna voce dell’esercizio precedente. Ai sensi dell’art. 2424 del codice civile si conferma che non esistono elementi dell’attivo o del passivo che ricadano sotto più voci del prospetto di bilancio. Criteri di valutazione I criteri applicati nella valutazione delle voci di bilancio e nelle rettifiche di valore sono conformi alle disposizioni del codice civile e alle indicazioni contenute nei principi contabili emanati dall’Organismo Italiano di Contabilità. Gli stessi inoltre non sono variati rispetto all’esercizio precedente. Ai sensi dell’articolo 2427 c. 1 n. 1 del c.c. si illustrano i più significativi criteri di valutazione adottati nel rispetto delle disposizioni contenute all’art.2426 del codice civile, con particolare riferimento a quelle voci di bilancio per le quali il legislatore ammette diversi criteri di valutazione e di rettifica o per le quali non sono previsti specifici criteri. Altre informazioni Informativa sull’andamento aziendale Signori Soci, il bilancio dell’esercizio chiuso al 31/12/2017 evidenzia un risultato di esercizio di euro 2.255.601. L’esercizio di riferimento del bilancio è stato interessato dai primi risultati ottenuti in seguito al processo di ottimizzazione dei costi generali e del personale, iniziato
IV
lo scorso esercizio, al fine di ottenere una più efficiente gestione delle risorse economiche e conseguenti risparmi finanziari nel medio lungo termine. Valutazione poste in valuta I valori contabili espressi in valuta sono stati iscritti, previa conversione in euro secondo il tasso di cambio vigente al momento della loro rilevazione, ovvero al tasso di cambio alla data di chiusura dell’esercizio sociale secondo le indicazioni del principio contabile OIC 26. In applicazione a quanto disposto dall’art. 2427 c.1 n. 6-bis del c.c., nel prosieguo della presente nota integrativa, viene data indicazione di eventuali effetti significativi delle variazioni nei cambi valutari verificatesi successivamente alla chiusura dell’esercizio. La società, alla data di chiusura dell’esercizio, deteneva poste patrimoniali in valuta per 1.441.333 euro, relativi a un conto corrente in dollari; si ritiene tuttavia che le variazioni nei cambi intervenute successivamente alla chiusura dell’esercizio non siano significative. Operazioni con obbligo di retrocessione a termine La società, ai sensi dell’art.2427 n. 6-ter, attesta che nel corso dell’esercizio non ha posto in essere alcuna operazione soggetta all’obbligo di retrocessione a termine. NOTA INTEGRATIVA ATTIVO Introduzione valori iscritti nell’attivo dello stato patrimoniale sono stati valutati secondo quanto previsto dall’articolo 2426 del codice civile e in conformità ai principi contabili nazionali. Nelle sezioni relative alle singole poste sono indicati i criteri applicati nello specifico. Immobilizzazioni Introduzione Immobilizzazioni immateriali Le immobilizzazioni immateriali, ricorrendo i presupposti previsti dai principi contabili, sono iscritte nell’attivo di stato patrimoniale al costo di acquisto e/o di produzione e vengono ammortizzate in quote costanti in funzione della loro utilità futura. Il valore delle immobilizzazioni è esposto al netto dei fondi di ammortamento e delle svalutazioni. L’ammortamento è stato operato in conformità al seguente piano prestabilito, che si ritiene assicuri una corretta ripartizione del costo sostenuto lungo la vita utile delle immobilizzazioni in oggetto: Voci immobilizzazioni immateriali Marchi Software di terzi in concessione
Periodo 18 anni 2 anni
Le eventuali alienazioni di beni immateriali avvenute nel corso dell’esercizio hanno comportato l’eliminazione del loro valore residuo. Il criterio di ammortamento delle immobilizzazioni immateriali è stato applicato con sistematicità ed in ogni esercizio, in relazione alla residua possibilità di utilizzazione economica di ogni singolo bene o spesa. Ai sensi e per gli effetti dell’art.10 della legge 19 marzo 1983, n. 72, e così come anche richiamato dalle successive leggi di rivalutazione monetaria, si precisa che per i beni immateriali tuttora esistenti in patrimonio non è stata mai eseguita alcuna rivalutazione monetaria. Si evidenzia che su tali oneri immobilizzati non è stato necessario operare svalutazioni ex art. 2426 comma 1 n. 3 del codice civile in quanto, come previsto dal principio contabile OIC 9, non sono stati riscontrati indicatori di potenziali perdite durevoli di valore delle immobilizzazioni immateriali. Beni immateriali I beni immateriali sono rilevati al costo di acquisto comprendente anche i costi accessori e sono ammortizzati entro il limite legale o contrattuale previsto per gli stessi. Immobilizzazioni materiali I cespiti appartenenti alla categoria delle immobilizzazioni materiali, rilevati alla data in cui avviene il trasferimento dei rischi e dei benefici connessi al bene acquisito, sono iscritti in bilancio al costo di acquisto, aumentato degli eventuali oneri accessori sostenuti fino al momento in cui i beni sono pronti all’uso e comunque nel limite del loro valore recuperabile. Sono stati imputati ad incremento del valore dei beni a cui si riferiscono i costi sostenuti nell’esercizio che abbiano comportato un effettivo incremento della produttività, della durata di vita utile o della consistenza dei cespiti. Tali beni risultano esposti nell’attivo di bilancio al netto dei fondi di ammortamento e di svalutazione.
speciale
Il valore contabile dei beni, raggruppati in classi omogenee per natura ed anno di acquisizione, viene ripartito tra gli esercizi nel corso dei quali gli stessi verranno presumibilmente utilizzati. Tale procedura è attuata mediante lo stanziamento sistematico a conto economico di quote di ammortamento corrispondenti a piani prestabiliti, definiti al momento in cui il bene è disponibile e pronto all’uso, con riferimento alla presunta residua possibilità di utilizzo dei beni stessi. Detti piani, oggetto di verifica annuale, sono formati con riferimento al valore lordo dei beni e supponendo pari a zero il valore di realizzo al termine del processo. L’ammortamento delle immobilizzazioni materiali, il cui utilizzo è limitato nel tempo, è stato operato in conformità al seguente piano prestabilito: Voci immobilizzazioni materiali Aliquote % Fabbricati industriali 3% Impianti generici 10% Attrezzature e macchinari 15% Mobili e arredi 12% Macchine d’ufficio elettroniche 20% Le eventuali dismissioni di cespiti (cessioni, rottamazioni, ecc.) avvenute nel corso dell’esercizio hanno comportato l’eliminazione del loro valore residuo. L’eventuale differenza tra valore contabile e valore di dismissione è stato rilevato a conto economico. Per le immobilizzazioni acquisite nel corso dell’esercizio le suddette aliquote sono state ridotte alla metà in quanto la quota di ammortamento così ottenuta non si discosta significativamente dalla quota calcolata a partire dal momento in cui il cespite è disponibile e pronto all’uso. I criteri di ammortamento delle immobilizzazioni materiali non sono variati rispetto a quelli applicati nell’esercizio precedente. Nel successivo prospetto si precisa, ai sensi e per gli effetti dell’art. 10 della legge 19 Marzo 1983, n. 72, così come anche richiamato dalle successive leggi di rivalutazione monetaria, per quali beni materiali è stata eseguita una rivalutazione monetaria evidenziandone quindi il relativo ammontare. Descrizione Immobilizzazioni materiali Fabbricato strumentale Rivalutazione costo storico L.147/2013 Valore contabile COSTO FABBRICATO rivalutato Fondo ammortamento al 31.12.2013 Rivalutazione f.do amm.to L.147/2013 Ammortamenti 2014-2017 Valore contabile F.DO AMM.TO FABBRICATO rivalutato Scorporo quota terreno Fabbricato strumentale Rivalutazione costo storico quota terreno L.147/2013 Valore netto contabile QUOTA TERRENO rivalutato
Importo 50.700 2.440.319 2.491.019 8.365402.654298.922709.94112.675 507.325 520.000
Per quanto concerne il criterio adottato per effettuare le rivalutazioni, si specifica che il compendio immobiliare di proprietà ubicato in Vicenza e catastalmente identificato al fg. 4 mapp. 499 cat. A/10 rendita € 7.359,11 è stato rivalutato ex L. 147/2013. La rivalutazione è stata effettuata sul fabbricato e sul terreno scorporato, incrementando il valore del cespite e del fondo di ammortamento. Riguardo al piano tecnico di ammortamento, si è ritenuto di confermare l’aliquota del 3% per esercizio. La temporanea irrilevanza fiscale dell’ammortamento computato nei primi due esercizi successivi alla rivalutazione, dal 2014 sino al 2015, ha comportato l’iscrizione di un correlato credito per fiscalità anticipata di € 40.850,00. Si evidenzia che non è stato necessario operare svalutazioni ex art. 2426 comma 1 n. 3 del codice civile in quanto, come previsto dal principio contabile OIC 9, non sono stati riscontrati indicatori di potenziali perdite durevoli di valore delle immobilizzazioni materiali. Terreni e fabbricati La società ha scorporato, dal valore del fabbricato, il valore del terreno sul quale lo stesso insiste. Lo scorporo è stato effettuato sulla base di una stima del valore del terreno sottostante al fabbricato di proprietà e per lo stesso non si è operato alcun ammortamento in quanto si tratta di beni per i quali non è previsto un esaurimento della utilità futura. Movimenti delle immobilizzazioni Introduzione Nel presente paragrafo della nota integrativa si analizzano i movimenti riguardanti le immobilizzazioni immateriali, materiali e finanziarie. Per ciascuna voce delle immobilizzazioni è stato specificato: • il costo storico; • le precedenti rivalutazioni, svalutazioni ed ammortamenti delle immobilizzazioni esistenti all’inizio dell’esercizio; • le acquisizioni, gli spostamenti da una voce ad un’altra, le alienazioni e le elimi-
nazioni avvenute nell’esercizio; • le rivalutazioni, le svalutazioni e gli ammortamenti effettuati nell’esercizio; • la consistenza finale dell’immobilizzazione. Analisi dei movimenti delle immobilizzazioni abbreviato Immobilizzazioni Immobilizzazioni Totale immateriali materiali immobilizzazioni Valore di inizio esercizio Costo 394.180 762.710 1.156.890 Rivalutazioni 2.947.644 2.947.644 Ammortamenti (Fondo ammortamento) 382.621 1.261.134 1.643.755 Valore di bilancio 11.559 2.449.220 2.460.779 Variazioni nell'esercizio Incrementi per acquisizione 1.209 4.850 6.059 Ammortamento dell'esercizio 2.285 99.184 101.469 Totale variazioni (1.076) (94.334) (95.410) Valore di fine esercizio Costo 395.389 766.706 1.162.095 Rivalutazioni 2.947.644 2.947.644 Ammortamenti (Fondo ammortamento) 384.906 1.359.464 1.744.370 Valore di bilancio 10.483 2.354.886 2.365.369 Commento Non si segnalano acquisti o dismissioni di beni strumentali di particolare rilevanza. Operazioni di locazione finanziaria Introduzione La società alla data di chiusura dell’esercizio non ha in corso alcun contratto di leasing finanziario. Attivo circolante Introduzione Gli elementi dell’attivo circolante sono valutati secondo quanto previsto dai numeri da 8 a 11-bis dell’articolo 2426 del codice civile. I criteri utilizzati sono indicati nei paragrafi delle rispettive voci di bilancio. Rimanenze Introduzione Le rimanenze di beni sono valutate al minore tra il costo di acquisto e il valore di realizzo desumibile dall’andamento del mercato. Il costo di acquisto comprende gli eventuali oneri accessori di diretta imputazione. Merci Il costo delle rimanenze di merci di natura fungibile è stato calcolato a costi specifici, ovvero attribuendo ai singoli beni i costi specificatamente sostenuti per gli stessi. Il valore così determinato è stato opportunamente confrontato, come esplicitamente richiesto dall’art. 2426 n. 9 del codice civile, con il valore di realizzazione desumibile dall’andamento del mercato. Dal confronto tra costo di acquisto/di produzione e valore di realizzazione desumibile dal mercato non sono emersi, per nessuno dei beni in magazzino, i presupposti per la valutazione in base al minore valore di mercato. Crediti iscritti nell’attivo circolante Introduzione Il costo delle rimanenze di merci di natura fungibile è stato calcolato a costi specifici, ovvero attribuendo ai singoli beni i costi specificatamente sostenuti per gli stessi. Il valore così determinato è stato opportunamente confrontato, come esplicitamente richiesto dall’art. 2426 n. 9 del codice civile, con il valore di realizzazione desumibile dall’andamento del mercato. Dal confronto tra costo di acquisto/di produzione e valore di realizzazione desumibile dal mercato non sono emersi, per nessuno dei beni in magazzino, i presupposti per la valutazione in base al minore valore di mercato. Oneri finanziari capitalizzati Introduzione Tutti gli interessi e gli altri oneri finanziari sono stati interamente spesati nell’esercizio. Ai fini dell’art. 2427, c. 1, n. 8 del codice civile si attesta quindi che non sussistono capitalizzazioni di oneri finanziari. NOTA INTEGRATIVA PASSIVO E PATRIMONIO NETTO Introduzione Le poste del patrimonio netto e del passivo dello stato patrimoniale sono state iscritte in conformità ai principi contabili nazionali; nelle sezioni relative alle singole poste sono indicati i criteri applicati nello specifico.
V
speciale
Patrimonio netto Introduzione Le voci sono esposte in bilancio al loro valore contabile secondo le indicazioni contenute nel principio contabile OIC 28. Commento Si segnala che in data 28 dicembre 2017 è stata deliberata una distribuzione di dividendi per Euro 2.600.000. Debiti Introduzione I debiti sono stati esposti in bilancio al valore nominale, avvalendosi della facoltà concessa dall’art. 2435-bis c.c. Debiti assistiti da garanzie reali su beni sociali Introduzione Ai sensi e per gli effetti dell’art. 2427 c.1 n.6 del codice civile, si attesta che non esistono debiti di durata superiore a cinque anni e debiti assistiti da garanzie reali su beni sociali. Commento La società non ha ricevuto alcun finanziamento da parte della controllante, tuttavia si segnala la presenza di un debito verso il socio unico di Euro 2.600.000 per distribuzione di dividendi, come precedentemente evidenziato, la cui materiale liquidazione avverrà entro il 1° semestre del 2018. NOTA INTEGRATIVA CONTO ECONOMICO Introduzione Il conto economico evidenzia il risultato economico dell’esercizio. Esso fornisce una rappresentazione delle operazioni di gestione, mediante una sintesi dei componenti positivi e negativi di reddito che hanno contribuito a determinare il risultato economico. I componenti positivi e negativi di reddito, iscritti in bilancio secondo quanto previsto dall’articolo 2425-bis del codice civile, sono distinti secondo l’appartenenza alle varie gestioni: caratteristica, accessoria e finanziaria. L’attività caratteristica identifica i componenti di reddito generati da operazioni che si manifestano in via continuativa e nel settore rilevante per lo svolgimento della gestione, che identificano e qualificano la parte peculiare e distintiva dell’attività economica svolta dalla società, per la quale la stessa è finalizzata. L’attività finanziaria è costituita da operazioni che generano proventi e oneri di natura finanziaria. In via residuale, l’attività accessoria è costituita dalle operazioni che generano componenti di reddito che fanno parte dell’attività ordinaria ma non rientrano nell’attività caratteristica e finanziaria. Valore della produzione Introduzione I ricavi sono iscritti in bilancio per competenza, al netto dei resi, abbuoni, sconti e premi, nonche’ delle imposte direttamente connesse agli stessi. Per quanto concerne la cessione di beni, i relativi ricavi sono iscritti quando si è verificato il passaggio sostanziale e non formale del titolo di proprietà assumendo quale parametro di riferimento, per il passaggio sostanziale, il trasferimento dei rischi e benefici. I ricavi derivanti dalle prestazioni di servizi sono iscritti quando il servizio è reso, ovvero quando la prestazione è stata effettuata; nel particolare caso delle prestazioni di servizi continuative i relativi ricavi sono iscritti per la quota maturata. Costi della produzione Commento I costi ed oneri sono imputati per competenza e secondo natura, al netto dei resi, abbuoni, sconti e premi, nel rispetto del principio di correlazione con i ricavi, ed iscritti nelle rispettive voci secondo quanto previsto dal principio contabile OIC 12. Per quanto riguarda gli acquisti di beni, i relativi costi sono iscritti quando si è verificato il passaggio sostanziale e non formale del titolo di proprietà assumendo quale parametro di riferimento, per il passaggio sostanziale, il trasferimento dei rischi e benefici. Nel caso di acquisto di servizi, i relativi costi sono iscritti quando il servizio è stato ricevuto, ovvero quando la prestazione si è conclusa, mentre, in presenza di prestazioni di servizi continuative, i relativi costi sono iscritti per la quota maturata. Proventi e oneri finanziari Introduzione I proventi e gli oneri finanziari sono iscritti per competenza in relazione alla quota maturata nell’esercizio.
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Commento Utili/perdite su cambi Si riportano di seguito le informazioni relative agli utili o perdite su cambi distinguendo la parte realizzata dalla parte derivante da valutazioni delle attività e passività in valuta iscritte in bilancio alla fine dell’esercizio. Parte Descrizione Importo in bilancio Parte realizzata valutativa Utili e perdite su cambi 167.890Utile su cambi Perdita su cambi 167.890 Totale voce Importo e natura dei singoli elementi di ricavo/costo di entità o incidenza eccezionali Introduzione Nel seguente prospetto sono indicati l’importo e la natura dei singoli elementi di ricavo di entità o incidenza eccezionali. Voce di ricavo Altri proventi finanziari
Importo
3.369
Natura Interessi su rimborsi fiscali 2004/2011
Introduzione Nel corso del presente esercizio non sono stati rilevati costi derivanti da eventi di entità o incidenza eccezionali. IMPOSTE SUL REDDITO D’ESERCIZIO, CORRENTI DIFFERITE E ANTICIPATE Introduzione La società ha provveduto allo stanziamento delle imposte dell’esercizio sulla base dell’applicazione delle norme tributarie vigenti. Le imposte correnti si riferiscono alle imposte di competenza dell’esercizio così come risultanti dalle dichiarazioni fiscali; le eventuali imposte relative ad esercizi precedenti includono le imposte dirette di esercizi precedenti, comprensive di interessi e sanzioni e sono inoltre riferite alla differenza positiva (o negativa) tra l’ammontare dovuto a seguito della definizione di un contenzioso o di un accertamento rispetto al valore del fondo accantonato in esercizi precedenti. Le imposte differite e le imposte anticipate, infine, riguardano componenti di reddito positivi o negativi rispettivamente soggetti ad imposizione o a deduzione in esercizi diversi rispetto a quelli di contabilizzazione civilistica. Imposte differite e anticipate La presente voce ricomprende l’impatto della fiscalità differita sul presente bilancio. La stessa è da ricondursi alle differenze temporanee tra i valori attribuiti ad un’attività o passività secondo criteri civilistici ed i corrispondenti valori riconosciuti a tali elementi ai fini fiscali. La società ha determinato l’imposizione differita con riferimento all’IRES e all’IRAP. Le imposte anticipate e differite sono state calcolate utilizzando rispettivamente le seguenti aliquote: Aliquote IRES IRAP
Es. n+1 24,00% 3,9%
Es. n+2 24,00% 3,9%
Es. n+3 24,00% 3,9%
Es. n+4 24,00% 3,9%
Oltre 24,00% 3,9%
Nei seguenti prospetti sono analiticamente indicate: - la descrizione delle differenze temporanee che hanno comportato la rilevazione di imposte differite e anticipate, specificando l’aliquota applicata e le variazioni rispetto all’esercizio precedente, gli importi accreditati o addebitati a conto economico oppure a patrimonio netto; - l’ammontare delle imposte anticipate contabilizzato in bilancio attinenti a perdite dell’esercizio o di esercizi precedenti e le motivazioni dell’iscrizione, l’ammontare non ancora contabilizzato e le motivazioni della mancata iscrizione; - le voci escluse dal computo e le relative motivazioni. RILEVAZIONE DELLE IMPOSTE DIFFERITE E ANTICIPATE ED EFFETTI CONSEGUENTI IRES IRAP A) Differenze temporanee Totale differenze temporanee deducibili 146.419 146.419 Differenze temporanee nette (146.419) (146.419) B) Effetti fiscali Fondo imposte differite (anticipate) a inizio (38.511) (5.710) esercizio Imposte differite (anticipate) dell'esercizio 3.371 Fondo imposte differite (anticipate) a fine (35.140) (5.710) esercizio
speciale
DETTAGLIO DIFFERENZE TEMPORANEE DEDUCIBILI Importo Variazione Importo al termine verificatasi al termine Aliquo- Effetto Aliquo- Effetto Descrizione dell’efiscale ta nell’eserdell’eserta IRES IRAP fiscale sercizio IRES IRAP cizio cizio precedente Quota amm.to inded.IRES/IRAP immobili stru146.419 - 146.419 24,00 (35.140) 3,90 (5.710) ment. per imposte anticipate Quota acc.to f.do sval.crediti inded. 14.045 (14.045) - 24,00 3.371 IRES per imposte anticipate Commento Si segnala che non è stata rilevata la fiscalità differita in riferimento alla parte valutativa delle perdite su cambi, in quanto trattandosi di differenze cambi rilevate a fine esercizio in relazione ai saldi attivi di conto corrente, secondo l’interpretazione prevalente, tali differenze cambi non sono soggette alla disposizione di cui al primo periodo del comma 3 dell’articolo 110 del TUIR. Di conseguenza, tali differenze cambi assumono piena rilevanza fiscale. NOTA INTEGRATIVA ALTRE INFORMAZIONI Introduzione Di seguito vengono riportate le altre informazioni richieste dal codice civile. Dati sull’occupazione Introduzione Nel seguente prospetto è indicato il numero medio dei dipendenti, ripartito per categoria e calcolato considerando la media giornaliera. Numero medio di dipendenti ripartiti per categoria Dirigenti Quadri Impiegati Numero medio 1 2
8
Totale dipendenti 11
Commento Non vi è stata alcuna variazione del numero di dipendenti rispetto all’esercizio precedente, in quanto non si sono registrate né nuove assunzioni, né fuoriuscite o licenziamenti. Compensi, anticipazioni e crediti concessi ad amministratori e sindaci e impegni assunti per loro conto Introduzione Nel seguente prospetto sono esposte le informazioni richieste dall’art. 2427 n. 16 c.c., precisando che non esistono anticipazioni e crediti e non sono stati assunti impegni per conto dell’organo amministrativo per effetto di garanzie di qualsiasi tipo prestate. Ammontare dei compensi, delle anticipazioni e dei crediti concessi ad amministratori e sindaci e degli impegni assunti per loro conto Amministratori Sindaci Compensi 477.000 34.840 Impegni, garanzie e passività potenziali non risultanti dallo stato patrimoniale Introduzione Non esistono impegni, garanzie o passività potenziali non risultanti dallo stato patrimoniale. Informazioni sulle operazioni con parti correlate Commento Nel corso dell’esercizio sono state poste in essere operazioni con parti correlate; si tratta di operazioni concluse a condizioni di mercato, pertanto, in base alla normativa vigente, non viene fornita alcuna informazione aggiuntiva. Informazioni sugli accordi non risultanti dallo stato patrimoniale Commento Nel corso dell’esercizio non è stato posto in essere alcun accordo non risultante dallo stato patrimoniale. Informazioni sui fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell’esercizio Commento Con riferimento al punto 22-quater dell’art. 2427 del codice civile, non si segnalano fatti di rilievo successivi alla chiusura dell’esercizio che abbiano inciso in maniera rilevante sull’andamento patrimoniale, finanziario ed economico.
Imprese che redigono il bilancio consolidato dell’insieme più piccolo di imprese di cui si fa parte in quanto impresa controllata Introduzione Non esiste la fattispecie di cui all’art. 2427 n. 22-sexies del codice civile. Informazioni relative agli strumenti finanziari derivati ex art. 2427-bis del Codice Civile Commento i attesta che non è stato sottoscritto alcun strumento finanziario derivato. Prospetto riepilogativo del bilancio della società che esercita l’attività di direzione e coordinamento Introduzione i rende noto che la società è soggetta all’attività di direzione e coordinamento da parte dell’ente ASSOCIAZIONE ITALIANA CALCIATORI che ne detiene la totalità delle quote sociali. Nei seguenti prospetti riepilogativi sono forniti i dati essenziali dell’ultimo bilancio approvato della suddetta società esercitante la direzione e il coordinamento. Prospetto riepilogativo dello stato patrimoniale della società che esercita l’attività di direzione e coordinamento Ultimo Esercizio Data Data esercizio precedente Data dell'ultimo bilancio approvato 31/12/2016 31/12/2015 B) Immobilizzazioni 6.516.675 7.652.729 C) Attivo circolante 4.110.766 2.122.830 D) Ratei e risconti attivi 52.668 40.990 Totale attivo 10.680.109 9.816.549 Capitale sociale 8.233.959 11.561.186 Riserve 1.032.952 1.032.952 Utile (perdita) dell'esercizio 44.044 (3.327.226) Totale patrimonio netto 9.310.955 9.266.912 C) Trattamento di fine rapporto di lavoro 88.285 81.811 subordinato D) Debiti 1.114.562 352.373 E) Ratei e risconti passivi 166.307 115.453 Totale passivo 10.680.109 9.816.549 Prospetto riepilogativo del conto economico della società che esercita l’attività di direzione e coordinamento Ultimo Esercizio Data Data esercizio precedente Data dell'ultimo bilancio approvato 31/12/2016 31/12/2015 A) Valore della produzione 499.759 469.164 B) Costi della produzione 2.963.871 3.968.543 C) Proventi e oneri finanziari 3.089.639 213.217 Imposte sul reddito dell'esercizio 581.483 41.064 Utile (perdita) dell'esercizio 44.044 (3.327.226) Azioni proprie e di società controllanti Introduzione Ai sensi dell’art. 2435-bis e art. 2428, comma 3 nn. 3 e 4 del codice civile, si precisa che la società, nel corso dell’esercizio, non ha posseduto azioni o quote della società controllante. Proposta di destinazione degli utili o di copertura delle perdite Commento Signori Soci, alla luce di quanto sopra esposto, l’organo amministrativo Vi propone di destinare alla riserva straordinaria l’utile d’esercizio pari ad euro 2.255.601. NOTA INTEGRATIVA PARTE FINALE Commento Signori Soci, Vi confermiamo che il presente bilancio, composto da stato patrimoniale, conto economico e nota integrativa rappresenta in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria della società, nonché il risultato economico dell’esercizio e corrisponde alle scritture contabili. Vi invitiamo pertanto ad approvare il progetto di bilancio al 31/12/2017 unitamente con la proposta di destinazione del risultato d’esercizio, così come predisposto dall’organo amministrativo. Il Bilancio è vero e reale e corrisponde alle scritture contabili. Vicenza, 28/03/2018 Per il Consiglio di Amministrazione Damiano Tommasi, Presidente
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speciale Associazione Italiana Calciatori
Relazione del Collegio dei Revisori dei conti Signori Associati, la presente Relazione è finalizzata ad esprimere il parere e le osservazioni del Collegio dei Revisori Contabili a seguito della vigilanza posta in essere durante l’esercizio chiuso al 31.12.2017.Il Bilancio che il Consiglio Direttivo sottopone alla Vostra approvazione, è stato redatto secondo le disposizioni degli artt. 2423 e seguenti del Codice Civile ed è costituito dallo Stato Patrimoniale, dal Conto Economico e dalla Nota Integrativa.Con la presente Relazione Vi diamo conto del nostro operato.FUNZIONI DI VIGILANZA AMMINISTRATIVA La nostra attività nel corso dell’esercizio è stata ispirata alle disposizioni di legge ed alle norme di comportamento riservate al Collegio dei Revisori e raccomandate dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili.In particolare: - abbiamo vigilato sull’osservanza della legge e del vigente Statuto Associativo e sul rispetto dei principi di corretta amministrazione; - abbiamo partecipato, quando convocati, alle riunioni del Consiglio Direttivo svoltesi nel rispetto delle norme statutarie e regolamentari che ne disciplinano il funzionamento, ed abbiamo ricevuto informazioni sull’attività svolta e sulle operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale compiute dall’Associazione; - relativamente a tali attività riteniamo che le azioni deliberate e poste in essere siano conformi alla legge ed allo statuto associativo, non siano state manifestamente imprudenti, azzardate, in potenziale conflitto di interessi con i componenti il Consiglio Direttivo od in contrasto con le delibere da quest’ultimo assunte e tali da compromettere l’integrità del patrimonio associativo; - abbiamo approfondito la conoscenza e vigilato, per quanto di nostra competenza, sull’adeguatezza dell’assetto organizzativo della società anche tramite la raccolta di informazioni dai responsabili della funzione organizzativa senza avere osservazioni particolari da riferire al riguardo; - abbiamo approfondito la conoscenza e vigilato sull’adeguatezza del sistema amministrativo – contabile della società, nonché sull’affidabilità di quest’ultimo a rappresentare correttamente i fatti di gestione; in tale contesto abbiamo operato chiedendo e ottenendo ogni necessaria informazione dai responsabili delle rispettive funzioni, eseguendo quindi ogni verifica ritenuta necessaria mediante l’esame diretto di documenti contabili ed amministrativi e, a tal riguardo, non abbiamo osservazioni particolari da riferire; - abbiamo controllato le assunzioni del Consiglio Direttivo nell’esercizio del proprio mandato, con particolare riferimento alle disposizioni in tema di sicurezza dei luoghi di lavoro; - per il giudizio relativo al bilancio dell’esercizio precedente, i cui dati sono presenti a fini comparativi, secondo quanto richiesto dalla legge, si fa riferimento al nostro rapporto redatto in data 10 aprile 2017.FUNZIONE DI REVISIONE LEGALE DEI CONTI Il Collegio da atto: • di aver svolto il controllo contabile del bilancio dell’Associazione relativo alla gestione dell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2017, esercizio coincidente con l’anno solare e non interrotto da alcun evento di natura straordinaria, precisando che la responsabilità della redazione del bilancio compete al Consiglio Direttivo, mentre al Collegio dei Revisori spetta la responsabilità del giudizio “tecnico-professionale”; • di aver condotto l’esame al fine di acquisire elementi utili ad accertare se il bilancio di esercizio non risulti viziato da errori significativi, e possa, quindi, essere assunto come “attendibile” nel suo complesso.- Il procedimento di controllo contabile comprende l’esame, anche avvalendosi di verifiche a campione, degli elementi probatori a supporto dei saldi e delle informazioni; • di aver valutato l’adeguatezza, della correttezza dei criteri contabili utilizzati, e della ragionevolezza delle stime effettuate dal Consiglio Direttivo.- Lo Stato Patrimoniale ed il Conto Economico presentano, ai soli fini comparativi, anche i valori corrispondenti dell’esercizio precedente; • di aver riscontrato che: • il personale addetto alla rilevazione dei fatti aziendali non è mutato rispetto all’esercizio precedente e che la sua preparazione professionale risulta adeguata
VIII
alle esigenze derivanti dalla gestione ordinaria dell’attività; • che si è proceduto alla regolare tenuta della contabilità ed alla corretta rilevazione dei fatti di gestione; • di aver effettuato il controllo del Libro Giornale e degli altri libri dell’Associazione; • di aver proceduto al controllo dei valori di cassa e di aver verificato il corretto adempimento dei versamenti delle ritenute e delle altre somme dovute all’Erario, dei contributi dovuti agli Enti Previdenziali e la regolare presentazione delle dichiarazioni fiscali. I criteri di valutazione sono i medesimi del bilancio relativo all’esercizio 2016 e nel merito si evidenzia in particolare che: • le immobilizzazioni materiali sono iscritte al costo di acquisizione, comprensivo degli oneri accessori; • le immobilizzazioni finanziarie ammontano ad Euro 5.720.728; • le imposte correnti ammontano ad Euro 524.545; • la valutazione delle varie voci è fatta secondo prudenza e nella prospettiva della continuazione dell’attività; • i costi ed i ricavi sono imputati secondo il principio di competenza economicotemporale; • i debiti sono iscritti a valore nominale; • i ratei e i risconti iscritti a bilancio rappresentano effettivamente quote di costi o ricavi che sono stati calcolati nel rispetto del principio di competenza. Relativamente al bilancio di esercizio chiuso al 31.12.2017, in aggiunta a quanto precede, Vi attestiamo che, per quanto a nostra conoscenza, nella redazione del bilancio, non si è derogato alle disposizioni di legge di cui all’art. 2423, quarto comma Codice Civile; Riepiloghiamo qui di seguito i dati del bilancio: ATTIVO
31/12/2017
Immobilizzazioni immateriali Immobilizzazioni materiali Immobilizzazioni finanziarie Attivo circolante Ratei e risconti attivi Totale attivo PASSIVO
31/12/2016
637.567 5.720.728 4.788.312 5.760 11.152.367 31/12/2017
Trattamento di fine rapporto Debiti Ratei e risconti passivi Totale passivo PATRIMONIO NETTO Fondo assistenza mutuo soccorso Contributi da associati a fondo perduto Riserva di rivalutazione DL nr. 185/2008 Avanzo (disavanzo) d’esercizio Totale Patrimonio Netto
VARIAZIONI
637.591 5.879.084 4.110.766 52.668 10.680.109 31/12/2016
112.992 1.571.608 97.125 1.781.725
(24) (158.356) 677.546 (46.908) 472.258 VARIAZIONI
88.285 1.114.562 166.307 1.369.154
24.707 457.046 (69.182) 412.571
31/12/2017 31/12/2016 VARIAZIONI 8.278.003 583.507 449.445 59.687 9.370.642
8.233.959 583.507 449.445 44.044 9.310.955
44.044 15.643 59.687
Il Conto Economico di competenza, in sintesi reca i seguenti valori: CONTO ECONOMICO Quote associative Contributi da terzi Altri proventi Costi per materie prime, di consumo e di merci Costi per servizi
31/12/2017 31/12/2016 228.618 196.373 5.200
224.713 205.260 69.786
VARIAZIONI 3.905 (8.887) (64.586)
21.627
24.578
(2.951)
1.809.280
2.118.735
(309.455)
speciale
CONTO ECONOMICO Costi per godimento di beni di terzi Costi per il personale Ammortamenti e svalutazioni Oneri diversi di gestione Proventi finanziari Interessi ed oneri finanziari Risultato prima delle imposte Imposte dell’esercizio Avanzo (disavanzo) di gestione
31/12/2017 31/12/2016 46.360 536.075 1.944 109.724 2.690.536 11.485 584.232 524.545 59.687
38.841 553.703 4.320 225.913 3.191.199 99.341 625.527 581.483 44.044
VARIAZIONI 7.519 (17.628) (2.376) (116.189) (500.663) (87.856) (41.295) (56.938) 15.643
In particolare rileviamo che: • sono state rispettate le strutture previste dal Codice Civile per lo Stato Patrimoniale e per il Conto Economico, esponendo in maniera comparativa i dati dell’esercizio precedente; • sono stati rispettati i principi di redazione previsti dall’art. 2423 del Codice Civile; • sono state rispettate le disposizioni relative a singole voci dello Stato Patrimoniale previste dall’art. 2424-bis del Codice Civile; • non sono state effettuate compensazioni di partite; • la Nota Integrativa è stata redatta rispettando il contenuto previsto dall’art. 2427 del Codice Civile.Di seguito riassumiamo alcune considerazioni in ordine a talune voci di bilancio che meritano particolare attenzione.ATTIVO B III – Immobilizzazioni finanziarie B III 1a – Partecipazioni in imprese controllate La partecipazione nella AIC Service Srl, società unipersonale controllata dalla Vostra Associazione registra un Patrimonio Netto al 31 dicembre 2017 pari ad Euro 8.100.280.- Il bilancio 2017, con i relativi allegati, è stato inserito nel fascicolo di bilancio.B III 3 – Altri titoli L’importo di Euro 5.720.728 è relativo ai fondi di investimento mobiliari (pari ad Euro 1.821.284), al patrimonio gestito da Istituti di credito (pari ad Euro 1.964.349) e ad altri investimenti finanziari che ammontano ad Euro 1.924.766.C IV – Disponibilità liquide Gli importi indicati nel bilancio al 31 dicembre 2017 sono stati riscontrati dal Collegio dei Revisori ed ammontano a complessivi Euro 1.793.601.D – Ratei e risconti Ratei e risconti attivi Sono stati calcolati nel rispetto della competenza temporale dei costi e dei ricavi e passano da Euro 52.668 ad Euro 5.760.PASSIVO A – Patrimonio Netto Il Patrimonio Netto è costituito dalla somma algebrica del Fondo Assistenza Mutuo Soccorso pari ad Euro 8.278.003, della riserva di rivalutazione ex DL nr. 185/2008 e da altre riserve di Euro 1.032.952 nonché dall’avanzo di gestione pari ad Euro 59.687.- Passa da complessivi Euro 9.310.955 ad Euro 9.370.642.C – Trattamento di Fine Rapporto di lavoro subordinato E’ stata riscontrata la congruità del fondo al 31 dicembre 2017 che ammonta ad Euro 112.992, alla luce dell’accantonamento annuale determinato in base all’anzianità maturata dalle unità lavorative nel rispetto del contratto collettivo di lavoro vigente.D – Debiti D 12 – Debiti Tributari Ammontano a complessivi Euro 1.077.507 e sono aumentati rispetto al precedente esercizio di Euro 481.141.-
E – Ratei e risconti Ratei e risconti passivi Sono stati calcolati nel rispetto della competenza temporale dei costi e dei ricavi.Nella Nota Integrativa viene evidenziato l’ammontare dei ratei e risconti passivi pari ad Euro 97.125.A – Valore della Produzione A 1 – Proventi da attività Istituzionale L’importo di Euro 430.191, pari al totale delle quote associative e dei contributi di competenza oltre ad altri proventi di Euro 5.200, è diminuito di Euro 69.568 rispetto al precedente esercizio.B – Costi della Produzione I costi della produzione sono pari ad Euro 2.525.010 con un decremento rispetto all’esercizio precedente di Euro 441.080.B 7a – Servizi di prestazioni istituzionali Le prestazioni istituzionali di Euro 1.809.280 registrano una diminuzione di Euro 309.455.- Si riportano, analiticamente, le singole prestazioni: Assemblee e riunioni Euro 47.358 Compensi a fiduciari Euro 296.796 Compensi a Co.Co.Pro Euro 441.872 Compensi a terzi Euro 448.590 Prestazioni occasionali Euro 56.337 Viaggi e trasferte Euro 80.495 Eventi e manifestazioni sportive Euro 282.666 Centro ritiro Coverciano Euro 53.982 Spese generali di gestione Euro 101.184 B 9 – Costi per il personale Il costo del personale passa da Euro 553.703 ad Euro 536.075 con una diminuzione di Euro 17.628.B 14 – Oneri diversi di gestione Gli oneri diversi di gestione passano da Euro 225.913 ad Euro 109.724 e dunque registrano una diminuzione di Euro 116.189.C – Proventi ed oneri finanziari C 15 c – Proventi da partecipazioni Si rilevano proventi da partecipazioni che ammontano ad Euro 2.600.000.C 16 – Altri proventi finanziari I proventi dei titoli diversi dalla partecipazione ammontano ad Euro 72.002 con un decremento di Euro 193.939 rispetto all’esercizio precedente.E 22 – Imposte sul reddito d’esercizio La determinazione delle imposte è stata effettuata secondo la normativa vigente ed ammontano ad Euro 524.545 con una diminuzione rispetto al precedente esercizio di Euro 56.938.Conclusioni Tenuto conto di quanto precede, a nostro giudizio il bilancio chiuso al 31 dicembre 2017 corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili, ed i criteri di valutazione adottati sono conformi alle prescrizioni dell’art. 2426 del Codice Civile.In relazione a quanto precede esprimiamo parere favorevole all’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2017 unitamente alla proposta del Vostro Consiglio Direttivo di destinare l’avanzo di gestione, pari ad Euro 59.687 a consolidamento del Fondo di Assistenza e Mutuo Soccorso. Vicenza , 9 aprile 2018 Il Collegio dei Revisori
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speciale Associazione Italiana Calciatori
Bilancio al 31.12.2017 STATO PATRIMONIALE ATTIVO A) Crediti v/associati per versamenti dovuti B) Immobilizzazioni I. Immateriali II. Materiali 1) fabbricati (fondo ammortamento) 2) impianti e macchinari (fondo ammortamento) 3) attrezzature ind.li e comm.li (fondo ammortamento) 4) altri beni: mobili e arredi macchine elettroniche (fondo ammortamento) 5) immobilizzazioni in corso e acconti totale immobilizzazioni materiali III. Finanziarie 1) partecipazioni: in imprese controllate 2) crediti v/altri 3) altri titoli: fondi investimento mobiliare patrimonio gestito altri investimenti finanziari totale immobilizzazioni finanziarie Totale Immobilizzazioni C) Attivo circolante I. Rimanenze II. Crediti 1) verso clienti 2) verso imprese controllate 3) verso imprese collegate 4) verso controllanti 4-bis) crediti tributari 4-ter) imposte anticipate 5) verso altri totale crediti III. Attività finanz.che non costituiscono immobilizzazioni 5) Altri titoli totale attività finanziarie non immobilizzate IV. Disponibilità liquide 1) depositi bancari e postali 2) assegni 3) denaro e valori in cassa totale disponibilità liquide Totale Attivo circolante D) Ratei e risconti 1) disaggio su prestiti 2) ratei e risconti attivi Totale Ratei e risconti TOTALE ATTIVO STATO PATRIMONIALE PASSIVO A) Patrimonio netto I. Fondo assistenza mutuo soccorso VII. Altre riserve: Contr.da associati a fondo perduto Riserva di rivalutazione Dl. 185/2008 IX. Avanzo (disavanzo) dell’esercizio Totale Patrimonio netto B) Fondo per rischi ed oneri C) TFR di lavoro subordinato D) Debiti 1) obbligazioni 2) obbligazioni convertibili 3) debiti verso associati per finanziamenti 4) debiti verso banche 5) debiti verso altri finanziatori 6) acconti 7) debiti verso fornitori: 8) debiti rappresentati da titoli di credito 9) debiti verso imprese controllate: 10) debiti verso imprese collegate 11) debiti verso controllanti 12) debiti tributari: 13) debiti verso istituti di previdenza: 14) altri debiti: Totale Debiti E) Ratei e risconti
X
(A)
(B)
entro 12 mesi oltre 12 mesi
(C)
(D) (A+B+C+D)
(A) (B) (C)
31.12.2017
-
31.12.2016
-
-
-
636.400
636.400
32.312 -32.312 4.735 -4.735
32.312 -32.312 4.735 -4.735
52.061 14.426 -65.320
52.061 12.505 -63.375
637.567
637.591
10.329
10.329
1.821.284 1.964.349 1.924.766 5.720.728 6.358.295
1.711.284 1.964.349 2.193.122 5.879.084 6.516.675
2.600.000
2.900.000
914 120.021 84.526 189.250 2.994.711
808 240.042 52.255 204.242 3.397.347
1.791.299
710.186
710.186 1.793.601 4.788.312
3.233 713.419 4.110.766
5.760 52.668 5.760 52.668 11.152.367 10.680.109 31.12.2017 31.12.2016 8.278.003
8.233.959
583.507 449.445 59.687 9.370.642 112.992
583.507 449.445 44.044 9.310.955 88.285
entro 12 mesi oltre 12 mesi
2.920
entro 12 mesi oltre 12 mesi
214.572
188.686
entro 12 mesi oltre 12 mesi
-
-
entro 12 mesi oltre 12 mesi entro 12 mesi oltre 12 mesi entro 12 mesi oltre 12 mesi
592.409 485.098 35.243
55.296 541.070 32.526
168.170 73.196 1.571.608
203.365 92.387 1.114.562
(D)
1.232
1) aggio su prestiti 2) ratei e risconti passivi Totale Ratei e risconti TOTALE PASSIVO RENDICONTO DELLA GESTIONE A) Ricavi e proventi Proventi da attività istituzionale: 1.1 quote associative 1.2 contributi 1.3 liberalità 1.4 altri proventi Ricavi dell'attività commerciale: Totale ricavi e proventi B) Costi della gestione 6) per materie prime, di consumo e di merci 7) per servizi: 7.1 assemblee e riunioni 7.2 compensi a Fiduciari 7.3 compensi a Co.Co.Pro. 7.4 compensi a Terzi 7.5 prestaz. occasionali e rimb.spese 7.6 oneri prev.li Co.Co.Pro. 7.7 viaggi e trasferte 7.8 eventi e manifestazioni sportive 7.9 centro ritiro Coverciano 7.10 spese generali di gestione totale per i servizi 8) per godimento di beni di Terzi 9) per il personale: 9.1 stipendi 9.2 oneri sociali 9.3 trattamento di fine rapporto totale per il personale 10) ammortamenti e svalutazioni: 10.1 amm.immobilizzaz. immateriali 10.2 amm.immobilizzaz. materiali 10.3 svalutaz.crediti attivo circolante totale ammortamenti e svalutazioni 14) oneri diversi di gestione: 14.1 quote associative 14.2 oneri tributari indiretti 14.3 perdite su crediti 14.4 erogazioni liberali ad associati 14.5 erogazioni liberali a Terzi totale oneri diversi di gestione Totale costi della gestione Differenza tra ricavi e costi di gestione C) Proventi e oneri finanziari 15) proventi da partecipazioni: 15.1 da imprese controllate 16) altri proventi finanziari: 16.1 affitti attivi 16.2 da titoli iscritti nelle imm.finanziarie 16.3 interessi attivi bancari 16.4 interessi attivi su prestiti 16.6 differenze di cambio attive 16.7. abbuoni attivi totale proventi finanziari 17) interessi e altri oneri finanziari: 17.1 interessi passivi da controllate 17.2 interessi passivi bancari 17.3 interessi passivi su altri debiti 17.4 differenze di cambio passive 17.5 spese e perdite gestione fondi 17.6 abbuoni passivi totale oneri finanziari Totale proventi e oneri finanziari Risultato prima delle imposte 22) imposte sul reddito dell' esercizio: imposte correnti imposte relative a esercizi precedenti imposte differite passive Totale imposte sul reddito dell'esercizio AVANZO (DISAVANZO) DELL'ESERCIZIO
(E) (A+B+C+D+E)
(A)
(B) (A-B)
97.125 166.307 97.125 166.307 11.152.367 10.680.109 31.12.2017 31.12.2016
228.618 196.373
224.713 205.260
5.200 430.191
69.786 499.759
21.627
24.578
47.358 296.796 441.872 448.590 56.337 80.495 282.666 53.982 101.184 1.809.280 46.360
63.113 314.744 414.311 551.585 40.637 70.367 279.388 86.892 237.529 60.169 2.118.735 38.841
412.496 98.570 25.009 536.075
426.179 100.192 27.332 553.703
1.944
4.320
1.944
4.320
91.569 18.085 -
94.999 24.803 300
70 109.724 2.525.010 -2.094.819
105.811 225.913 2.966.090 -2.466.331
2.600.000
2.900.000
14.400 72.002 3 1.786 2.343 2 2.690.536
19.700 265.941 107 1.901 3.524 26 3.191.199
4 11.481
(C) (A-B+C+)
-
1
11.485 2.679.051 584.232
7 3.056 96.273 4 99.341 3.091.858 625.527
39.447 485.098 524.545 59.687
40.357 56 541.070 581.483 44.044
Vicenza, lì 2 marzo 2018 Il Presidente C.D. (Damiano Tommasi)
speciale Associazione Italiana Calciatori
Nota integrativa al bilancio chiuso il 31.12.2017 INFORMAZIONI GENERALI E QUADRO ISTITUZIONALE L’Associazione svolge esclusivamente attività istituzionali ed attività connesse a quelle istituzionali e beneficia delle agevolazioni tributarie previste per gli enti non commerciali. Il bilancio dell’esercizio 2017 e gli allegati sono stati redatti secondo gli schemi obbligatori di bilancio di cui agli articoli 2424 e seguenti del codice civile, recependo le modifiche introdotte con il Decreto Legislativo n. 139 del 18 agosto 2015, nella considerazione che, pur mancando ogni obbligo di pubblicità conseguente all’approvazione del bilancio (se non quelli previsti statutariamente), gli elementi che lo compongono trovano nella nota integrativa un esaustivo supporto informativo. Secondo quanto stabilito dallo statuto dell’Associazione, il Collegio dei Revisori dei Conti ha verificato durante l’esercizio la regolarità delle scritture contabili, nonché il corretto svolgimento degli adempimenti civilistici, fiscali, previdenziali e statutari. La presente nota integrativa espone i criteri di valutazione, i principi contabili ed i principi di redazione del Bilancio d’esercizio, l’analisi delle variazioni nella consistenza delle voci dello stato Patrimoniale e l’analisi delle voci del conto economico. L’Associazione, ricorrendone i requisiti legislativi, con la piena attuazione della riforma del Terzo settore dovrà valutare quali modifiche apportare al proprio statuto ed avviare l’iter amministrativo per iscriversi al Registro Unico Nazionale del Terzo Settore.
Il costo della partecipazione, di cui detiene l’intero capitale, ammonta a € 10.329 mentre il patrimonio netto della partecipata iscritto a bilancio, compreso il risultato d’esercizio 2017, ammonta a € 8.100.280, di cui € 2.158.085 sono stati generati dalla rivalutazione monetaria, ex-Legge n. 147 del 27 dicembre 2013. I titoli in portafoglio ammontano a € 5.710.399 e sono diminuiti di € 158.356 rispetto all’esercizio precedente. Rappresentano il costo storico dei titoli e delle gestioni patrimoniali in fondi curate da diversi Istituti di credito, destinati ad essere mantenuti stabilmente nel patrimonio; il loro valore corrente è di € 6.585.090.
PRINCIPI CONTABILI E CRITERI DI VALUTAZIONE ADOTTATI Per il 2017, come negli anni precedenti, l’Associazione ha tenuto regolari scritture contabili in partita doppia rispettando le Raccomandazioni emanante dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti per gli Enti non commerciali. Nella presente nota verranno fornite tutte le informazioni utili a chiarire le voci e i dati esposti nei prospetti di Stato Patrimoniale e Rendiconto Gestionale redatto secondo l’origine dei proventi e la destinazione dei costi. I criteri di valutazione utilizzati nella formazione del bilancio chiuso al 31.12.2017 non si discostano dai medesimi utilizzati per la formazione del bilancio del precedente esercizio, in particolare nelle valutazioni e nella continuità dei medesimi principi. Ai sensi dell’art. 2426 codice civile si forniscono di seguito le seguenti indicazioni: Le immobilizzazioni materiali sono iscritte al costo di acquisto comprensivo degli oneri accessori di diretta imputazione ed aumentato delle rivalutazioni effettuate in conformità alle varie leggi di rivalutazione monetaria, e rettificate dai corrispondenti fondi di ammortamento. Le immobilizzazioni finanziarie sono iscritte al costo storico di acquisto. I crediti sono iscritti al valore nominale che corrisponde al presumibile valore di realizzo. I debiti sono iscritti al loro valore nominale. I ratei e i risconti sono iscritti in bilancio secondo la loro competenza economica e temporale nel rispetto del generale principio di correlazione dei costi e dei proventi. I proventi ed i costi sono esposti in bilancio secondo il principio della prudenza e della competenza.
RATEI E RISCONTI ATTIVI Rappresentano le partite di collegamento dell’esercizio conteggiate con il criterio della competenza temporale. Si tratta di ricavi di competenza dell’esercizio (1.785) e di costi sostenuti entro la chiusura dell’esercizio ma di competenza di esercizi futuri (3.975).
ANALISI DELLE POSTE DI BILANCIO Le vicende relative alla gestione sono illustrate nelle informazioni e nei dettagli di seguito forniti, unitamente all’analisi delle voci che compongono lo stato patrimoniale ed il conto economico. IMMOBILIZZAZIONI Complessivamente gli impieghi immobilizzati ammontano a euro 6.358.295. Le Immobilizzazioni materiali al lordo dei relativi fondi di ammortamento ammontano a complessivi € 739.934; i fondi di ammortamento risultano essere pari a euro 102.367. Le Immobilizzazioni finanziarie ammontano a € 5.720.728, di cui € 5.710.399 riguardano titoli in portafoglio, la differenza di € 10.329 riguarda la partecipazione nella controllata, di cui se ne riassumono i dati al 31.12.2017: denominazione AIC. SERVICE S.R.L. unipersonale sede legale Vicenza, contrà delle Grazie, 10 capitale sociale euro 500.000 interamente versato patrimonio netto euro 5.844.679 utile dell’esercizio euro 2.255.601 quote possedute 100% valore iscritto in bilancio euro 10.329
CREDITI L’importo esposto di € 2.994.711 è rappresentato da crediti verso la controllata per distribuzione di dividendi deliberati il 28.12.2017 (2.600.000), da crediti per prestiti concessi ai dipendenti e collaboratori (189.250), da crediti d’imposta verso l’Erario ex-art.1, comma 656, Legge 190/2014 (120.021), da crediti per contributi associativi accertati (62.536) e da altri crediti (22.904). DISPONIBILITÀ LIQUIDE Comprendono l’importo di € 2.302 costituito dal numerario esistente in cassa alla data di chiusura dell’esercizio e quello disponibile presso Istituti di credito e Poste Italiane con i quali intratteniamo rapporti di conto corrente per € 1.791.299.
PATRIMONIO NETTO Ammonta a euro 9.370.642 ed è rappresentato dalla sommatoria algebrica del fondo assistenza mutuo soccorso per € 8.278.003, dei contributi degli associati per € 583.507, della riserva di rivalutazione ex-Dl. 185/2008 per € 449.445 e dell’avanzo di gestione di € 59.687. FONDI PER RISCHI ED ONERI Tali fondi non sono presenti in bilancio, non sussistendone i presupposti. FONDO TFR LAVORO SUBORDINATO Passa da € 88.285 a € 112.992 e rappresenta l’effettivo debito maturato verso i dipendenti in conformità di legge e dei contratti di lavoro vigenti, considerando ogni forma di remunerazione avente carattere continuativo. Il fondo corrisponde al totale delle singole indennità maturate a favore di 8 dipendenti alla data di chiusura del bilancio (152.852), al netto degli acconti erogati e dell’imposta sostitutiva, di cui al D.lgs. 47/2000 (39.860). DEBITI Complessivamente passano da € 1.114.562 a € 1.571.608, rappresentano l’esposizione debitoria verso banche c/c (2.920), verso fornitori per fatture da saldare nell’esercizio successivo (214.572), verso l’erario per ritenute fiscali su retribuzioni e compensi, nonché per imposte accertate nell’esercizio, al netto degli acconti, (592.409) e per imposte differite (485.098), verso Istituti di previdenza (35.243) e verso altri (241.366), di cui € 73.196 verso i beneficiari del “Trust Adriano Lombardi”. RATEI E RISCONTI PASSIVI Nella voce ratei e risconti passivi sono iscritti gli oneri da versare di competenza dell’esercizio (33.467) e i proventi percepiti entro la chiusura dell’esercizio ma di competenza di esercizi futuri (63.658). RENDICONTO DELLA GESTIONE Dal prospetto sotto riportato si evidenzia che la gestione della attività ha portato a un avanzo di euro 44.043. Descrizione Ricavi e proventi
2017
430.191
2016
Variazione
499.759
- 69.568
XI
speciale
Descrizione Proventi finanziari Oneri finanziari Costi della gestione Imposte dell’esercizio Avanzo (disavanzo) della gestione
2017
2.690.536 - 11.485 - 2.525.010 - 524.545 + 59.687
2016
3.191.199 - 99.341 - 2.966.090 - 581.483 + 44.044
Variazione
- 500.663 + 87.856 + 441.080 + 56.938 +15.643
RICAVI, PROVENTI, COSTI ED ONERI I proventi derivanti dalla attività istituzionale per complessivi € 430.191 riguardano le quote associative maturate nell’esercizio (228.618), i contributi di Terzi (196.373) ed altre partite di natura istituzionale (5.200). I proventi finanziari per complessivi € 2.690.536 riguardano i dividendi deliberati il 28.12.2017 dalla controllata AIC Service S.r.l. (2.600.000), i proventi derivanti dalla gestione patrimoniale dei titoli in portafoglio (72.002), i canoni di affitto degli immobili (14.400), gli interessi attivi maturati sui conti correnti bancari, postali e sui prestiti concessi ai dipendenti e ai collaboratori (1.789), nonché le differenze di cambio attive (2.343) e gli abbuoni attivi (2). I costi per servizi per complessivi € 1.809.280 sono dettagliatamente esposti nel conto economico e accolgono tutte le spese di funzionamento dell’Associazione quali i compensi per le prestazioni professionali dei fiduciari, dei collaboratori e dei revisori, maggiorati dell’Iva nelle misure di legge, il costo per le assicurazioni vita e infortuni contratte dall’Ente, nonché le spese generali di gestione. I costi per il personale ammontano a complessivi € 536.075, con un decremento di euro 17.628 rispetto al 2016, e comprendono tutti gli emolumenti ricorrenti (stipendi e relativi oneri previdenziali) per il personale dipendente che al 31.12.2017 è di n. 8 unità. La voce ammortamenti ammonta a € 1.944. Gli oneri diversi di gestione per complessivi € 109.724 sono costituiti dalle quote associative dovute alla Fif.Pro., al Fondo di solidarietà e alla AIC Onlus (91.569), dagli oneri tributari indiretti quali l’Imu sugli immobili di proprietà e le ritenute a titolo di imposta sulle cedole, sugli interessi bancari e sui depositi postali (18.085) e da erogazioni liberali a Terzi (70). Gli interessi e altri oneri finanziari per complessivi € 11.485 sono rappresentati da differenze passive di cambio (11.481) e da interessi passivi (4). IMPOSTE SUL REDDITO L’Associazione, pur non esercitando alcuna attività commerciale, è tenuta a dichiarare ai fini Ires il reddito complessivo formato dai redditi fondiari, di capitale e diversi, ad esclusione di quelli esenti dall’imposta e di quelli soggetti a ritenuta alla fonte a titolo d’imposta o ad imposta sostitutiva, ai sensi dell’articolo 143 del Dpr. 917/86. Le imposte sono rilevate e accantonate secondo il principio di competenza e rappresentano pertanto gli accantonamenti per imposte Ires (489.028) e Irap (35.517), determinate secondo le aliquote e le norme attualmente in vigore. Tra le novità, si evidenzia l’aggravio di tassazione a carico degli enti non commerciali introdotto dal D.lgs. 344/2003 che con il D.M 26 maggio 2017 ha rideterminato la percentuale di imponibilità del dividendo che è passata dal 77,74% al 100%, a decorrere dal 1° gennaio 2017, con effetto per i periodi di imposta successivi a quello in corso al 31 dicembre 2016. RIVALUTAZIONE MONETARIA BENI MATERIALI Per analogia con le disposizioni previste dal Dl. 29 novembre 2008 n. 185, convertito dalla Legge 28 gennaio 2009 n. 2, l’Associazione ha provveduto alla rivalutazione di un immobile strumentale. Non sono state rilevate le imposte differite in quanto l’immobile oggetto di rivalutazione risulta fiscalmente escluso dal patrimonio dell’Ente ai sensi dell’art. 58, commi 2 e 3 bis, della Legge 30 dicembre 1991 n. 413 e del Dl. 30 agosto 1993 n. 331. Si attesta che il valore netto dei beni rivalutati risultanti dal bilancio in commento non eccede quello fondatamente attribuibile in relazione al loro valore di mercato. CONCLUSIONI Il presente bilancio rappresenta in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria, nonché il risultato economico dell’esercizio e corrisponde alle risultanze delle scritture contabili.
XII
Vi invitiamo pertanto ad approvare il rendiconto d’esercizio chiuso al 31.12.2017 come presentatovi e a deliberare l’avanzo gestione di € 59.687 al Fondo assistenza e mutuo soccorso. Si dichiara espressamente che l’attività sviluppata nel corso dell’anno ha rispettato i principi relativi alle associazioni senza scopo di lucro nonché gli scopi sociali istituzionali come da statuto dell’Associazione. Vicenza, lì 2 marzo 2018 Il Presidente del Consiglio Direttivo (Damiano Tommasi)
amarcord
Gli stadi della mia infanzia (pagina 29) (…) Non ho memoria di quando ho visto la prima palla della mia vita e di quando le ho dato il primo calcio. La mia mamma, che è stata la mia prima e più grande tifosa, mi disse che io ero nato con la palla ai piedi e che, dai calci che sentiva quando ero dentro il suo ventre, probabilmente mi esercitavo già allora. So soltanto che tutto è venuto spontaneo come camminare, mangiare, parlare, fare la pipì… da bambino nessuno mi ha insegnato niente: la vera formazione verrà dopo dai tecnici delle squadre Giovanili della Lazio. Sapevo come si calciava una palla, e poi un pallone, come si puntava a rete, come ci si smarcava da un avversario: sembrava che tutte queste cose io le avessi già scritte nel mio DNA. Nel mio DNA c’era scritto “destrorso”, parola che io, ovviamente, non avevo mai letto, e se l’avessi letta non ne avrei capito il significato; ma sapevo benissimo che il mio piede abile era il destro e io, fin da piccolo, ho fatto di tutto per rendere abile anche il piede sinistro. Un calciatore abile con tutti e due i piedi è un giocatore con una marcia in più. Anche due. Noi a Trastevere giocavamo dappertutto con le pallette di gomma o di stracci, con le lattine della birra, ma talvolta anche con il pallone, magari non proprio il “cinque” ma pur sempre un pallone vero, di quelli con la cucitura che quando la prendevi di testa rimanevi tramortito. I nostri “stadi” erano piazza de’ Renzi, che era come il Flaminio, dove un signore del luogo che si chiamava Alvaro depositava una barchetta con cui andava a fiume, e noi ci giocavamo intorno: quando la palla entrava nella barca, noi salivamo dentro e la recuperavamo. Poi, quando siamo cresciuti, abbiamo preteso campi più spaziosi e più idonei, senza l’ingombro della barchetta di Alvaro, e allora trovavamo il nostro stadio Olimpico: al Gianicolo davanti al sacrario dei garibaldini, che noi chiamavamo “Roma o morte” perché c’era scritto a caratteri cubitali il famoso motto di Garibaldi, oppure a Santa Maria. Il Gianicolo aveva lo svantaggio di essere leggermente in discesa e c’era il rischio che la palla andasse a finire in via Goffredo Mameli, dove si perdeva per sempre perché c’era immancabilmente qualche ragazzino che se ne impadroniva. Piazza Santa Maria era meglio, era il nostro campo preferito. In mezzo c’era la fontana che non ci disturbava affatto perché noi giocavamo nello spiazzo di fronte alla chiesa. A Trastevere, come in tutti i quartieri di Roma, si giocava a pallone, anche a Testaccio che confinava con noi; qualche volta ci hanno anche sfidato e noi siamo andati a giocare in… trasferta.
Giancarlo Governi
BRUNO GIORDANO Una vita sulle montagne russe Una vita in contropiede (tra parole e pallone) Prefazione di Gian Paolo Ormezzano CAIRO Editore
Romano di Trastevere, classe 1956, Bruno Giordano entrò nel settore giovanile della Lazio a 13 anni, arrivando a esordire in serie A nell’ottobre del 1975, dunque diciannovenne (vittoria esterna, con gol, contro la Sampdoria). Capocannoniere della A nel 78/79 con 19 reti, nel marzo del 1980 venne coinvolto nel cosiddetto scandalo del calcioscommesse che gli costò una squalifica di ben 3 anni e 6 mesi, col condono poi di un anno e sei mesi grazie alla vittoria azzurra al Mondiale del 1982 in Spagna. Detto che il capitolo dedicato alla vicenda (‘A Regina Coeli c’è uno scalino…’) è tra quelli che ancor più vale la pena di leggere, righe in cui Giordano ha modo di ribadire quel suo “non aver fatto nulla”, c’è da ricordare che già nel dicembre 1980, la giustizia ordinaria l’aveva comunque assolto “per non aver commesso il fatto”. Dopo complessivi dieci anni alla Lazio, ci fu poi il passaggio al Napoli con cui vinse lo scudetto e la Coppa Italia (stagione 86/87), vestendo in seguito le maglie di Ascoli, Bologna e ancora Ascoli. Con presenze nell’Under 21 e nella Olimpica, Giordano ha messo assieme 13 presenze nella Nazionale maggiore. Appese gli scarpini al classico chiodo s’è aperta per lui la carriera di “mister”, sedendo via via sulle panchine di Monterotondo (Cnd), Fano (C2), Crotone (Cnd), Frosinone (C2), Ancona (C1), Nocerina (C1), Lecco (C1), Tivoli (D), Aquila (C1), Reggiana (C1), Catanzaro (B), Messina (A), Pisa (B), Ternana (Prima Divisione), Ascoli (Prima Divisione) e Tatabánya (Terza divisione ungherese). Dalla sua pure numerose esperienze quale commentatore sportivo (anche con la Rai). • Scrittore, giornalista e autore televisivo, Giancarlo Governi ha realizzato programmi di successo per tutte le reti Rai. Nel 2017, sempre per Fazi Editore, ha pubblicato la biografia Totò. Vita, opere e miracoli.
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scatti
di Maurizio Borsari
A foggy day‌ Franck Kessie in Milan – Inter 0-0
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scatti
Tutte diverse… tutte uguali le maglie dei giocatori dell’Udinese in Udinese – Lazio 1-2
Spalla a spalla
Blaise Matuidi e Marko Rog in Juventus – Napoli 0-1
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calcio e legge
di Stefano Sartori
Sistema di controllo dei contratti 2018/19
Regolarità del pagamento degli Presentiamo il sistema di controllo della regolarità del pagamento degli emolumenti contrattuali per la stagione sportiva 2018/19 con, nel dettaglio, i termini che i club sono tenuti a rispettare.
Il pagamento delle ultime mensilità della stagione sportiva 2017/18 Ottemperando a quanto previsto dai CU FIGC n° 26-27-28/18 in tema di “Licenze Nazionali”, per quanto concerne la mensilità residua di giugno 2018 le società devono depositare presso la COVISOC la dichiarazione circa l’avvenuto pagamento degli emolumenti, di ulteriori compensi compresi gli incentivi all’esodo derivanti da accordi depositati, e presso la Lega di competenza, la documentazione relativa al pagamento delle ritenute Irpef e dei contributi Inps/ Enpals e Fondo Fine Carriera entro le seguenti date: • Serie A = 1 ottobre 2018 • Serie B = 24 agosto 2018 • Serie C = 24 agosto 2018 Se queste prescrizioni non saranno osservate, le società saranno sanzionate con la penalizzazione di 2 punti in classifica per ciascun inadempimento da scontarsi nel campionato 2018/19. Stipendi, ritenute e contributi previdenziali relativi alla stagione sportiva 2018/19 (Art. 85 NOIF - “Informativa periodica alla COVISOC”) Serie A A. Le società devono documentare alla FIGC/COVISOC entro il 16 novembre 2018 l’avvenuto pagamento di tutti gli emolumenti nonché delle ritenute Irpef, dei contributi Enpals e Fondo Fine Carriera dovuti, sino alla chiusura del I° trimestre (1 luglio/30 settembre 2018). B. Le società devono documentare alla FIGC/COVISOC entro il 16 febbraio 2019 l’avvenuto pagamento di tutti gli emolumenti nonché delle ritenute Irpef, dei contributi Enpals 26
e Fondo Fine Carriera dovuti, sino alla chiusura del II° trimestre (1 ottobre/31 dicembre 2018). C. Le società devono documentare alla FIGC/COVISOC entro il 30 maggio 2019 l’avvenuto pagamento di tutti gli emolumenti nonché delle ritenute Irpef, dei contributi Enpals e Fondo Fine Carriera dovuti, sino alla chiusura del III° trimestre (1 gennaio/31 marzo 2019) D. Le società devono documentare alla FIGC/COVISOC, entro i termini stabiliti dal Sistema delle Licenze Nazionali, l’avvenuto pagamento di tutti gli emolumenti nonché delle ritenute Irpef, dei contributi Enpals e Fondo Fine Carriera, dovuti per i mesi di aprile, maggio e giugno 2019. Serie B e Lega Pro A. Le società di Serie B e Lega Pro devono documentare alla FIGC/ COVISOC entro il giorno 16 ottobre 2018, l’avvenuto pagamento di tutti gli emolumenti nonché delle ritenute Irpef, dei contributi Enpals e Fondo Fine Carriera, dovuti sino alla chiusura del I° bimestre (1 luglio/31 agosto 2018). B. Le società di Serie B e Lega Pro devono documentare alla FIGC/COVISOC entro il giorno 16 dicembre 2018, l’avvenuto pagamento di tutti gli emolumenti nonché delle ritenute Irpef, dei contributi Enpals e Fondo Fine Carriera dovuti, sino alla chiusura del II° bimestre (1 settembre/31 ottobre 2018) C. Le società di Serie B e Lega Pro devono documentare alla FIGC/ COVISOC entro il giorno 16 febbraio 2019, l’avvenuto pagamento di tutti gli emolumenti nonché delle ritenute Irpef, dei contributi Enpals e Fondo Fine Carriera dovuti, sino alla chiusura del III° bimestre (1 novembre/31 dicembre 2018) D. Le società di Serie B e Lega Pro devono documentare alla FIGC/ COVISOC entro il giorno 16 marzo 2019, l’avvenuto pagamento di
tutti gli emolumenti nonché delle ritenute Irpef, dei contributi Enpals e Fondo Fine Carriera dovuti, sino alla chiusura del IV° bimestre (1 gennaio/28-29 febbraio 2019) E. Le società devono documentare alla FIGC- COVISOC, entro i termini fissati dal sistema delle Licenze Nazionali, l’avvenuto pagamento di tutti gli emolumenti nonché delle ritenute Irpef, dei contributi Enpals e Fondo Fine Carriera dovuti per il V° bimestre (1° marzo-30 aprile 2019) e VI° bimestre (1° maggio-30 giugno 2019).
Sanzioni (Art. 10.3. CGS – “Doveri e divieti in materia di tesseramenti, trasferimenti, cessioni e controlli societari”) Serie A A. Il mancato pagamento entro il 16 novembre 2018 degli emolumenti dovuti fino alla chiusura del I° trimestre (1 luglio - 30 settembre 2018) comporta l’applicazione della sanzione pari ad almeno 2 punti di penalizzazione in classifica. La stessa sanzione verrà inoltre applicata in caso di mancato di mancato pagamento delle ritenute Irpef, dei contributi Enpals e del Fondo di Fine Carriera. B. Il mancato pagamento entro il 16 febbraio 2019 degli emolumenti dovuti fino alla chiusura del II° trimestre (1 ottobre - 31 dicembre 2018), comporta l’applicazione della sanzione pari ad almeno 2 punti di penalizzazione in classifica, con l’aggiunta di almeno 2 punti per l’eventuale persistente mancato pagamento degli emolumenti relativi al I° trimestre. Le stesse sanzioni verranno inoltre applicate in caso di mancato pagamento delle ritenute Irpef, dei contributi Enpals e del Fondo di Fine Carriera. C. Il mancato pagamento entro il 16 maggio 2019 degli emolumenti dovuti fino alla chiusura del III° trimestre (1 gennaio - 31 marzo 2019) comporta l’applicazione del-
calcio e legge
emolumenti la sanzione pari ad almeno 2 punti di penalizzazione in classifica da scontarsi nella stagione sportiva successiva. Inoltre, per il persistente eventuale mancato pagamento degli emolumenti relativi al I° e II° trimestre andrà aggiunto almeno 2 punti di penalizzazione (per trimestre). Le stesse sanzioni verranno applicate in caso di mancato pagamento delle ritenute Irpef, dei contributi Enpals e del Fondo di Fine Carriera. D. Infine, premesso che le disposizioni relative alla corresponsione degli emolumenti relativi ai mesi fino a giugno 2019 vanno necessariamente coordinate con quelle fissate annualmente dal Consiglio Federale per l’ottenimento delle Licenze Nazionali, il mancato pagamento degli emolumenti dovuti fino alla chiusura del IV° trimestre (1 aprile - 30 giugno 2019), comporta l’applicazione della sanzione pari ad almeno 2 punti di penalizzazione in classifica da scontarsi nella stagione sportiva successiva. Inoltre, per l’eventuale persistente mancato pagamento degli emolumenti relativi al I°, II° e III° trimestre andrà aggiunto almeno 2 punti di penalizzazione (per trimestre). Le stesse sanzioni verranno applicate in caso di mancato pagamento delle ritenute Irpef, dei contributi Enpals e del Fondo di Fine Carriera. Serie B e Lega Pro A. Il mancato pagamento entro il 16 ottobre 2018 degli emolumenti dovuti fino alla chiusura del I° bimestre (1 luglio – 31 agosto 2018) comporta l’applicazione della sanzione pari ad almeno 2 punti di penalizzazione in classifica. La stessa sanzione verrà inoltre applicata in caso di mancato di mancato pagamento delle ritenute Irpef, dei contributi Enpals e del Fondo di Fine Carriera. B. Il mancato pagamento entro il 16 dicembre 2018 degli emolumenti dovuti fino alla chiusura del II° bimestre
(1 settembre - 31 ottobre 2018), comporta l’applicazione della sanzione pari ad almeno 2 punti di penalizzazione in classifica, con l’aggiunta di almeno 2 punti per l’eventuale persistente mancato pagamento degli emolumenti relativi al I° bimestre. Le stesse sanzioni verranno inoltre applicate in caso di mancato pagamento delle ritenute Irpef, dei contributi Enpals e del Fondo di Fine Carriera. C. Il mancato pagamento entro il 16 febbraio 2019 degli emolumenti dovuti fino alla chiusura del III° bimestre (1 novembre - 31 dicembre 2018) comporta l’applicazione della sanzione pari ad almeno 2 punti di penalizzazione in classifica. Inoltre, per l’eventuale persistente mancato pagamento degli emolumenti relativi al I° e II° bimestre andrà aggiunto almeno 2 punti di penalizzazione (per bimestre). Le stesse sanzioni verranno applicate in caso di mancato pagamento delle ritenute Irpef, dei contributi Enpals e del Fondo di Fine Carriera. D. Il mancato pagamento entro il 16 marzo 2019 degli emolumenti dovuti fino alla chiusura del IV° bimestre (1 gennaio – 28-29 febbraio 2019) comporta l’applicazione della sanzione pari ad almeno 2 punti di penalizzazione in classifica. Inoltre, per il persistente eventuale mancato pagamento degli emolumenti relativi al I° e II° e III° trimestre andrà aggiunto almeno 2 punti di penalizzazione (per trimestre). Le stesse sanzioni verranno applicate in caso di mancato pagamento delle ritenute Irpef, dei contributi Enpals e del Fondo di Fine Carriera. E. Infine, premesso che le disposizioni relative al pagamento degli emolumenti relativi ai mesi fino a giugno 2019 vanno necessariamente coordinate con quelle fissate annualmente dal Consiglio Federale per l’ottenimento delle Licenze Nazionali, il mancato pagamento degli emolumenti dovuti fino alla
chiusura del V° (1 marzo – 30 aprile 2019) e VI° trimestre (1 maggio - 30 giugno 2019), comporta l’applicazione della sanzione pari ad almeno 2 punti di penalizzazione in classifica da scontarsi nella stagione sportiva successiva. Inoltre, per l’eventuale persistente mancato pagamento degli emolumenti relativi al I°, II°, III°, IV° e V° bimestre andrà aggiunto almeno 2 punti di penalizzazione (per bimestre). Le stesse sanzioni verranno applicate in caso di mancato pagamento delle ritenute Irpef, dei contributi Enpals e del Fondo di Fine Carriera.
Eventuali ricorsi al Collegio Arbitrale Premesso che le tutte scadenze sopra riportate devono essere rispettate dalle società esclusivamente per non dover incorrere in sanzioni, è importante sottolineare che i calciatori non devono necessariamente attendere le varie scadenze (il 16 del secondo mese successivo ai vari bimestri o trimestri di riferimento) per ottenere il pagamento delle mensilità arretrate. Si deve infatti ricordare che, in ossequio a quanto stabilito dagli accordi collettivi, ciascuna mensilità contrattuale deve esser corrisposta entro scadenze prefissate e decisamente più favorevoli e quindi i calciatori, in qualsiasi momento della stagione e a loro esclusiva discrezione, a partire rispettivamente dal giorno 20 del mese solare successivo se tesserati con società di Serie A e B, dal giorno 1 del mese successivo se tesserati con società di Lega Pro, hanno il diritto di chiedere al Collegio Arbitrale la condanna delle società a corrispondere tutte le mensilità arretrate. Pertanto, in estrema sintesi, il pagamento entro i termini di ciascun bimestre o trimestre contrattuale da parte del club vale di per sé ad evitare le sanzioni previste dal CGS ma, contestualmente, in ogni momento della stagione il calciatore conserva il diritto di proporre vertenza avanti il Collegio Arbitrale per recuperare qualsiasi mensilità arretrata. 27
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di Stefano Sartori
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Licenze Nazionali 2018/19 Le società, per partecipare al Campionato di competenza stagione sportiva 2018/2019, devono ottenere la Licenza Nazionale e quindi adempiere, entro i termini indicati, alle seguenti condizioni:
SERIE A (C.U. FIGC n° 26/13.04.18) 26 giugno 2018 • Deposito presso la COVISOC della attestazione dell’avvenuto pagamento a) degli emolumenti e b) dei compensi, compresi gli incentivi all’esodo, derivanti da accordi depositati, dovuti fino al mese di maggio 2018 o l’esistenza di contenziosi allegando la documentazione comprovante la pendenza della lite non temeraria • Sanzione per inosservanza del termine: 2 punti di penalizzazione da scontarsi nel campionato 2018/19 • Pagamento da parte delle società dei contributi al Fondo Fine Carriera riguardanti gli emolumenti dovuti fino al mese di maggio 2018 • Sanzione: 2 punti di penalizzazione 30 giugno 2018 • Deposito presso la COVISOC dell’attestazione dell’avvenuto pagamento delle ritenute Irpef dovute fino al mese di aprile 2018 nonché dei contributi Inps dovuti fino al mese di maggio 2018 • Sanzione: 2 punti di penalizzazione, per ciascun inadempimento 1 ottobre 2018 • Deposito presso la COVISOC dell’attestazione dell’avvenuto pagamento degli emolumenti, compresi gli incentivi all’esodo, dovuti per il mese di giugno 2018 • Deposito presso la COVISOC dell’attestazione dell’avvenuto pagamento delle ritenute Irpef dovute per i mesi di maggio e giugno 2018 nonché dei contributi Inps dovuti per il mese di giugno 2018 • Le società devono depositare presso la Lega Serie A la documentazione attestante l’avvenuto pagamento dei contributi al Fondo Fine Carriera per il mese giugno 2018 • Sanzione: 2 punti di penalizzazione, per ciascun inadempimento SERIE B (C.U. FIGC n° 27/13.04.18) 26 giugno 2018 • Deposito presso la COVISOC della attestazione dell’avvenuto pagamento a) degli emolumenti e b) dei compen28
si, compresi gli incentivi all’esodo, derivanti da accordi depositati, dovuti fino al mese di maggio 2018 o l’esistenza di contenziosi allegando la documentazione comprovante la pendenza della lite non temeraria • Sanzione per inosservanza del termine: 2 punti di penalizzazione da scontarsi nel campionato 2018/19 • Pagamento da parte delle società dei contributi al Fondo Fine Carriera riguardanti gli emolumenti dovuti fino al mese di maggio 2018 • Sanzione: 2 punti di penalizzazione 30 giugno 2018 • Deposito presso la COVISOC dell’attestazione dell’avvenuto pagamento delle ritenute Irpef dovute fino al mese di aprile 2018 nonché dei contributi Inps dovuti fino al mese di maggio 2018 • Sanzione: 2 punti di penalizzazione, per ciascun inadempimento 24 agosto 2018 • Deposito presso la COVISOC dell’attestazione dell’avvenuto pagamento degli emolumenti, compresi gli incentivi all’esodo, dovuti per il mese di giugno 2018 • Deposito presso la COVISOC dell’attestazione dell’avvenuto pagamento delle ritenute Irpef dovute per i mesi di maggio e giugno 2018 nonché dei contributi Inps dovuti per il mese di giugno 2018 • Le società devono depositare presso la Lega Serie B la documentazione attestante l’avvenuto pagamento dei contributi al Fondo Fine Carriera per il mese giugno 2018 • Sanzione: 2 punti di penalizzazione, per ciascun inadempimento
LEGA PRO (C.U. FIGC n° 28/13.04.18) 26 giugno 2018 • Deposito presso la COVISOC della attestazione dell’avvenuto pagamento a) degli emolumenti e b) dei compensi, compresi gli incentivi all’esodo, derivanti da accordi depositati, dovuti fino al mese di maggio 2018 o l’esistenza di contenziosi allegando la documentazione comprovante la pendenza della lite non temeraria • Sanzione per inosservanza del termine: 2 punti di penalizzazione da scontarsi nel campionato 2018/19 • Pagamento da parte delle società dei contributi al Fondo Fine Carriera ri-
guardanti gli emolumenti dovuti fino al mese di maggio 2018 • Sanzione: 2 punti di penalizzazione 30 giugno 2018 • Deposito presso la COVISOC dell’attestazione dell’avvenuto pagamento delle ritenute Irpef dovute fino al mese di aprile 2018 nonché dei contributi Inps dovuti fino al mese di maggio 2018 • Sanzione: 2 punti di penalizzazione, per ciascun inadempimento 24 agosto 2018 • Deposito presso la COVISOC dell’attestazione dell’avvenuto pagamento degli emolumenti, compresi gli incentivi all’esodo, dovuti per il mese di giugno 2018 • Deposito presso la COVISOC dell’attestazione dell’avvenuto pagamento delle ritenute Irpef dovute per i mesi di maggio e giugno 2018 nonché dei contributi Inps dovuti per il mese di giugno 2018 • Le società devono depositare presso la Lega Pro la documentazione attestante l’avvenuto pagamento dei contributi al Fondo Fine Carriera per il mese di giugno 2018 • Sanzione: 2 punti di penalizzazione, per ciascun inadempimento
SOCIETÀ DI CND AVENTI TITOLO A PARTECIPARE O A CHIEDERE L’AMMISSIONE AL CAMPIONATO DI LEGA PRO 30 giugno 2018 • Deposito presso la COVISOC della certificazione del Dipartimento Interregionale attestante l’inesistenza di debiti verso i tesserati • Sanzione: ammenda non inferiore ad € 10.000 TERMINE PER EVENTUALI RICORSI Le società di Serie A, Serie B e Lega Pro che non sono risultate in possesso dei requisiti richiesti possono presentare i propri ricorsi, ovviamente riferiti alle mensilità fino a maggio, entro il termine perentorio del 16 luglio 2018. Le decisioni definitive verranno quindi assunte dal Commissario Straordinario in data 20 luglio 2018: le società che non avranno effettuato alcun adempimento o i cui ricorsi siano stati respinti non verranno ammesse al campionato di competenza 2018/19, fermo restando che avverso le decisioni del Consiglio federale è consentito ricorrere al Collegio di Garanzia dello Sport presso il CONI.
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di Alfredo Giaretta
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Termini decorrenza tesseramento e ius soli sportivo Prendiamo spunto dalla decisione del Tribunale Federale Nazionale, Sezione Tesseramenti, pubblicata nel comunicato ufficiale n.15 del 19/02/2018 per approfondire la tematica del c.d. Ius Soli sportivo. La controversia avanti il TFN nasce dalla riunione di due separati procedimenti, uno instaurato dalla reclamante USD Corato Calcio 1946 contro una determinazione dell’Ufficio Tesseramenti presso il C.R. Puglia e l’altro nato a seguito della richiesta di giudizio da parte della Corte Sportiva d’Appello presso il C.R. Puglia. La questione giuridica esaminata riguardava la, presunta, irregolare posizione del giovane giocatore della Corato Calcio, El Friyeck El Mahdi nella partita disputata contro la ASD Omnia Bitonto (Campionato di Eccellenza). Ripercorriamo velocemente le vicende: la Corato Calcio inviava il 20/10/2017 la richiesta di tesseramento del giocatore che veniva poi impiegato, il 22/10/2017, nella gara di Campionato contro la Omnia Bitonto. Successivamente l’Ufficio Tesseramenti comunicava l’avvenuto tesseramento del giovane ma a far decorrenza dalla data del 25/10/2017 e, sulla base di tale determinazione, la Omnia Bitonto ricorreva al Giudice Sportivo per far dichiarare la posizione irregolare del giocatore della Corato Calcio. Con decisione pubblicata nel C.U. 36 del 09/11/2017 il Giudice accoglieva il reclamo e infliggeva la sanzione della perdita della gara col risultato di 3-0 in favore della reclamante. A seguito di tale decisione la Corato Calcio impugnava separatamente la determinazione dell’Ufficio Tesseramenti Territoriale e la decisione del Giudice Sportivo. Il reclamo veniva totalmente incentrato sulla normativa in materia di Ius Soli sportivo così come introdotto dalla L. 20/01/2016 n.12 recepita interamente dalla circolare 82 LND del 20/06/2017. Già nel giudizio avanti il G.S. la tesi difensiva si era basata sull’appena citata legge ma in quel caso veniva ritenuta valida la posizione dell’Ufficio Tesseramenti il quale negava la possibilità di
applicazione di detta normativa al caso di specie poiché nella richiesta di tesseramento del giovane, da parte della Corato Calcio, non vi era alcuna menzione all’esercizio del diritto d’applicazione dello Ius Soli. Per completezza, e per permettere la comprensione della decisione del TFN, è utile richiamare la previsione della L. n.12 sopra richiamata che, nel primo comma dell’unico articolo della stessa, prevede che “I minori di anni diciotto che non sono cittadini italiani e che risultano regolarmente residenti nel territorio italiano almeno dal compimento del diciottesimo anno di età possono essere tesserati presso società sportive appartenenti alle federazioni nazionali o alle discipline associate o presso associazioni ed enti di promozione sportiva con le stesse procedure previste per il tesseramento dei cittadini italiani”; la conseguenza della presenza dei requisiti richiesti da tale disposizione è l’applicabilità dell’art 39, comma 3, NOIF (“La data di deposito delle richieste di tesseramento o di spedizione del plico postale contenente le medesime richieste stabilisce, ad ogni effetto, la decorrenza del tesseramento”) e non dell’art. 40 quater NOIF (che prevede che il tesseramento decorre dalla data di comunicazione da parte della FIGC). Orbene, tralasciando che nel caso di specie i requisiti per l’applicazio-
ne dello Ius Soli sportivo erano presenti e non contestabili, i giudici del Tribunale Nazionale, nella decisione commentata, vanno a chiarire, una volta per tutte, la questione relativa all’applicazione di tale particolare fattispecie sottolineando come la ragione dell’istituto sia tesa ad agevolare determinati soggetti, facilitando il processo burocratico e perciò “l’applicazione della norma dello Stato è un diritto che hanno tutti i soggetti che si trovano nelle condizioni indicate dalla Legge 20 gennaio 2016 n. 20 (così come recepita dalla circolare 82 LND del 20/06/2017) e non può essere quindi subordinato certamente alla preventiva indicazione formale che si intende usufruire di tale diritto (come del resto non si può obbligare un soggetto a formalmente rinunziare all’applicazione dello stesso)”. La pronuncia dei giudici ed il conseguente accoglimento del ricorso proposto dalla Corato Calcio permette di chiarire il principio per cui il tesseramento di un calciatore avente i requisiti richiesti per l’applicazione dello Ius Soli sportivo dev’essere disposto indipendentemente da una formale richiesta in tal senso da parte della Società tesserante non essendo tale ulteriore formalità prevista da alcuna norma né Federale né Statale e la sua previsione altro non sarebbe che un ostacolo burocratico a quella che dovrebbe invece essere una procedura semplificata e favorevole al calciatore.
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di Stefano Sartori
FIFPro Division Europe
Regolamento Fifa su status e trasferimento dei calciatori Nei giorni 8 e 9 maggio 2018 si è svolta a Novi Sad (Serbia) l’Assemblea della FIFPro Division Europe. Argomento principale all’ordine del giorno l’approvazione delle modifiche al Regolamento FIFA sullo Status ed i Trasferimenti dei Calciatori, che entreranno in vigore dall’1 giugno 2018. In sintesi, le modifiche riguardano le seguenti previsioni:
Articolo 14 Risoluzione del contratto per giusta causa Ai sensi del nuovo comma 2 dell’articolo 14, non sarà più tollerata la discriminazione professionale messa in atto dai clubs che consiste, per lo più, nel costringere i calciatori ad allenarsi da soli, magari con la finalità occulta di forzarli ad accettare risoluzioni contrattuali o tagli salariali. Nuovo articolo 14 bis Risoluzione del contratto per giusta causa/Articolo 18 modificato Disposizioni speciali relative ai contratti tra professionisti e società È stato introdotto un nuovo articolo 14 bis che definisce con maggiore precisione il concetto di “giusta causa” nell’ambito del Regolamento FIFA. La norma consente ai calciatori di risolvere unilateralmente un contratto se un club non paga illegittimamente gli stipendi per 2 mesi. In caso di pagamento del giocatore su base mensile, sarà considerato un valore proporzionale corrispondente a 2 mesi.
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Va sottolineato che, in precedenza, secondo la giurisprudenza consolidata di DRC e CAS, la “giusta causa” veniva generalmente riconosciuta ai calciatori se il club non riusciva a pagare 3 mesi consecutivi di stipendio. Eccezione alla regola generale di cui sopra possono essere previste dai contratti collettivi nazionali, se validamente negoziati. Va infine precisato che l'unica condizione che un giocatore è tenuto a rispettare per ottenere la risoluzione del contratto in caso di stipendi non pagati è quella di mettere in mora il club con un preavviso di almeno 15 giorni; inoltre, non verranno più presi in considerazione i cosiddetti “periodi di grazia”, ossia clausole contrattuali che concedono al club del tempo aggiuntivo per pagare i crediti scaduti dei giocatori, a meno che simili periodi non siano previsti nei contratti collettivi stipulati a livello nazionale.
Articolo 17 Conseguenze della risoluzione del contratto senza giusta causa Finalmente, con la modifica dell’articolo 17 – forse la disposizione più cruciale e discussa del Regolamento FIFA – la FIFPro ha consegiuto un risultato atteso da tempo e di fondamentale importanza per i calciatori. L’articolo 17, come è noto, individua le conseguenze dell’ipotesi in cui una parte rompa un contratto senza “giusta causa”e, al comma 1, elenca i criteri utilizzabili per l’individuazione dell’indennizzo dovuto ai calciatori; purtroppo, almeno fino ad ora, l’ambiguità del testo ha sempre affidato alla DRC od al CAS il compito, non sempre agevole, di quantificare l’importo risarcitorio. Con le nuove modifiche, c’è ora maggiore certezza riguardo alle modalità di calcolo, che vengono così determinate: • se il calciatore non ha firmato un nuovo contratto con un altro club dopo
la risoluzione del suo precedente rapporto di lavoro, quale regola generale il risarcimento sarà pari al residuo valore del contratto risolto anticipatamente; • se il calciatore ha firmato un nuovo contratto con un altro club dopo la risoluzione del suo precedente rapporto di lavoro, il valore di tale contratto (per il periodo corrispondente al tempo rimanente del precedente contratto) sarà detratto dal residuo valore del vecchio contratto a titolo di “mitigazione”; • qualora la risoluzione sia dovuta a debiti scaduti, ulteriori 3 mensilità retributive o, “in caso di circostanze eclatanti”, fino a un massimo di 6 mensilità retributive verranno riconosciute a titolo di “compenso aggiuntivo”. L’importo totale del risarcimento calcolato come sopra non potrà mai eccedere il residuo valore del contratto prematuramente risolto e, come nel caso di altre nuove modifiche, i contratti collettivi validamente negoziati a livello nazionale potranno comunque escludere e/o derogare dalle disposizioni di cui sopra.
Nuovo Articolo 24 bis Esecuzione delle decisioni economiche Grazie al nuovo testo, nell’emettere le proprie decisioni, gli organi di risoluzione delle controversie della FIFA (la Dispute Resolution Chamber - DRC o il Players’ Status Committee - PSC) possono altresì deliberare sulle conseguenze del mancato pagamento delle somme dovute in tempo utile. Pertanto, i club possono rischiare l’interdizione al tesseramento di calciatori per un periodo massimo di 3 finestre di mercato consecutive, i calciatori l’inibizione a giocare gare ufficiali per un periodo massimo di 6 mesi. Le summenzionate sanzioni saranno applicate immediatamente se il debitore omette il pagamento del creditore entro 45 giorni dalla ricezione dei dati bancari necessari, ma solo nel caso che la decisione della FIFA sia definitiva, ossia non sia stata appellate davanti al CAS (Court of Arbitration for Sport).
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In vigore dal 1° giugno 2018
Le modifiche approvate Art. 14 - Risoluzione del contratto per giusta causa 1. Non modificato 2. Qualsiasi condotta abusiva di una parte intesa a spingere la controparte a risolvere il contratto o a modificarne i termini darà alla controparte (calciatore o società) il diritto di risolvere il contratto per giusta causa. Nuovo art. 14 bis - Risoluzione del contratto per giusta causa per stipendi non pagati 1. Nel caso in cui un club ometta illecitamente di corrispondere al calciatore almeno due stipendi mensili entro la data prevista, si riterrà che il calciatore abbia una giusta causa per risolvere il contratto, a condizione che questi abbia provveduto a mettere in mora per iscritto la società debitrice concedendole un termine di almeno 15 giorni per adempiere pienamente ai suoi obblighi finanziari. Le disposizioni alternative previste dai contratti già in essere nel momento in cui la presente clausola entra in vigore potranno essere prese in considerazione. 2. Per tutti gli stipendi che non sono dovuti al calciatore con cadenza mensile, si calcolerà il valore proporzionale corrispondente a due mesi. Il ritardato pagamento di un importo corrispondente ad almeno due mesi sarà altresì ritenuto una giusta causa perché il calciatore risolva il contratto, sempre che questi abbia provveduto a dare comunicazione di recesso ai sensi del paragrafo 1 più sopra. 3. Gli accordi collettivi validamente negoziati da datori di lavoro e rappresentanti dei dipendenti in sede nazionale, conformemente alle leggi nazionali, possono scostarsi dai principi stabiliti nei paragrafi 1 e 2 più sopra. I termini di detti accordi collettivi prevarranno. Art. 17 - Conseguenze della risoluzione del contratto senza giusta causa 1. In tutti i casi, la parte inadempiente è tenuta a corrispondere un indennizzo. Fatte salve le disposizioni di cui all’Art. 20 e all’allegato 4 in materia di indennità di formazione e salvo diversa disposizione contenuta nel contratto, l’indennizzo da corrispondere in caso di inadempienza deve essere calcolato tenendo conto delle leggi nazionali
vigenti, della specificità della pratica sportiva e di tutti i criteri oggettivi del caso, tra cui: la remunerazione e gli altri benefici dovuti al calciatore ai sensi del contratto in vigore e/o del nuovo contratto, la durata residua del contratto in vigore fino ad un massimo di 5 anni, gli eventuali esborsi e oneri versati o sostenuti dalla società precedente (ammortizzati nel corso della durata del contratto) e a seconda se l’inadempienza contrattuale avviene o meno durante un periodo protetto. Rammentando i principi summenzionati, l’indennizzo dovuto al calciatore sarà calcolato come segue: i. nel caso in cui il calciatore non abbia sottoscritto un nuovo contratto dopo la risoluzione del contratto precedente, come regola generale, l’indennizzo sarà uguale al valore residuo del contratto prematuramente risolto; ii. nel caso in cui il calciatore abbia già sottoscritto un nuovo contratto quando la decisione viene presa, il valore del nuovo contratto per il periodo corrispondente alla durata residua del contratto risolto anticipatamente sarà detratto dal valore residuo del contratto risolto anticipatamente ("Indennizzo mitigato1”). Inoltre, e sempre che la risoluzione anticipata del contratto sia motivata da debiti scaduti, il calciatore, oltre all’indennizzo ridotto, avrà diritto di ricevere un importo corrispondente a tre stipendi mensili (“Indennizzo aggiuntivo”). Nel caso di gravissime circostanze, l’indennizzo aggiuntivo potrà essere aumentato fino a un massimo di sei stipendi mensili. L’indennizzo complessivo non potrà in alcun caso superare il valore residuo del contratto risolto anticipatamente. iii. Gli accordi collettivi validamente negoziati da datori di lavoro e rappresentanti dei dipendenti in sede nazionale, conformemente alle leggi nazionali, possono scostarsi dai principi stabiliti nei precedenti punti i. e ii. I termini di detti accordi collettivi prevarranno. Da 2. a 5.: non modificato
Art. 18 - Disposizioni speciali relative ai contratti tra professionisti e società Da 1. a 5.: non modificato
6 Le clausole contrattuali che concedono alla società un ulteriore termine per il pagamento di importi che, secondo i termini del contratto, sono divenuti esigibili (il cosiddetto “periodo di grazia”), non saranno riconosciute. Tuttavia, i “periodi di grazia” previsti negli accordi collettivi validamente negoziati da datori di lavoro e rappresentanti dei dipendenti in sede nazionale, conformemente alle leggi nazionali, saranno riconosciuti e legalmente vincolanti. Il predetto divieto non interesserà i contratti già in essere all’entrata in vigore della presente disposizione.
Nuovo art. 24 bis - Esecuzione di decisioni monetarie 1. Quando si intima a una parte (calciatore o società) di corrispondere a un’altra parte (calciatore o società) un importo (somme dovute o indennizzo), il Comitato per lo status dei calciatori, la DRC, il giudice unico o il giudice della DRC (secondo il caso) si pronuncerà anche sulle conseguenze del mancato pagamento degli importi in questione entro il termine previsto. 2. Tali conseguenze saranno parte dell’esito della decisione e saranno le seguenti: Contro un club, il divieto di tesserare qualsiasi nuovo giocatore, sia a livello nazionale sia internazionale, fino a che gli importi dovuti non siano stati corrisposti. La durata massima complessiva del divieto di tesseramento, comprese eventuali sanzioni sportive, sarà di tre interi e consecutivi periodi di tesseramento; Contro un calciatore, il divieto di partecipare a incontri ufficiali fino a che gli importi dovuti non siano stati corrisposti. La durata massima complessiva del divieto di partecipazione a incontri ufficiali, comprese eventuali sanzioni sportive, sarà di sei mesi. 3. Il divieto sarà eliminato prima del termine stabilito se e quando gli importi dovuti vengano corrisposti. 4. Il divieto sarà applicabile nel caso in cui gli importi dovuti non siano corrisposti entro un termine di 45 giorni, calcolati dal momento in cui il creditore ha fornito al debitore le coordinate bancarie necessarie per provvedere al pagamento e sempre che la decisione in merito sia divenuta definitiva e vincolante. 31
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di Fabio Appetiti
La nuova carriera politica di Giusy Versace
Con la testa e con il cuore si ar Giusy Versace è una donna coraggiosa che non ha mai perso fiducia e entusiasmo e che ha saputo affrontare le avversità della vita con il piglio di chi sa che, alla fine, vincerà la partita. Una sportiva vera che non mancherà di far sentire la sua voce in parlamento a nome di tanti ragazzi che vedono nello sport l’opportunità di rinascere. Non poteva esserci incontro migliore per iniziare una nuova legislatura che invece si presenta carica di incertezze e interrogativi. Come nasce questa idea della candidatura e quali motivazioni ti hanno spinto ad accettare questo incarico ? “Intanto io sono una donna molto istintiva e curiosa che accetta le sfide e mi lancio tanto che poi, dopo, mi chiedo sempre come ho fatto! Personalmente la politica l’ho seguita sempre da fuori ed ho avuto solo una piccola esperienza dentro la giunta regionale del Cip della Lombardia. Intorno al 2011 ho fondato una Onlus con l’obiettivo di promuovere lo sport per i disabili e lo sport per tutti, perché lo sport ha un ruolo fondamentale da un punto di vista educativo e sociale e non sempre lo stato lo riconosce, soprattutto nei confronti dei ragazzi disabili. Quando mi si è presentata la possibilità di candidarmi, al di là che quando ti schieri ti crei sempre qualche nemico, ho pensato fosse il modo migliore per portare all’attenzione di tutti i temi di cui mi sono fatta por-
tatrice con la mia Onlus. Con la mia esperienza ho voluto accendere i riflettori su questi argomenti e ringrazio certamente Forza Italia, il presidente Berlusconi e tutti coloro che hanno creduto in me. Ci metterò coraggio e passione anche perché le battaglie che voglio portare avanti non hanno un colore politico, penso per esempio anche alla battaglia contro la violenza sulle donne, ma riguardano tutti”. Siamo nel pieno di una crisi politica che non sappiamo quando troverà soluzioni. Cosa ti aspetti dal nuovo governo (se ci sarà...) “Ma io mi aspetto che si faccia il bene dei cittadini e della collettività e non voglio entrare troppo nei tatticismi della politica. Gli italiani si sono espressi e spero quindi che le forze che sono state premiate possano utilizzare il buon senso e la responsabilità per risolvere i problemi quotidiani dei cittadini. Io voglio essere positiva e fiduciosa e credo che la politica, quella pulita e sana, sia in grado di incidere, soprattutto verso le fasce più deboli della popolazione. Sono certa che il nuovo parlamento, uscito comunque fortemente rinnovato dalle urne, saprà legiferare nella direzione che gli italiani si aspettano e io per quanto mi riguarda ce la metterò tutta”. Questa rubrica si occupa di politica e sport, avere una sportiva che entra in parlamento è una grande opportunità. C’è un settore particolare su cui vuoi concentrare la tua attenzione? “Ovviamente la mia priorità è che tante persone disabili abbiano la possibilità di accedere allo sport, questo è il punto principale da cui partire. In modo concreto la prima proposta in
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Giusy Versace nasce a Reggio Calabria il 20 maggio 1977. Nel 2005, a causa di un terribile incidente automobilistico, perde entrambe le gambe. Lasciato il lavoro nel campo della moda, nel 2010 inizia a correre con le protesi in carbonio diventando la prima atleta italiana della storia a correre con amputazione bilaterale. In 7 anni colleziona 11 titoli italiani e segna diversi record nazionali sui 60, 100, 200 e 400 metri che ancora oggi risultano imbattuti. Entra nel gruppo sportivo delle Fiamme Azzurre e nel 2016 vince le sue prime medaglie internazionali ai Campionati Europei di atletica: Argento sui 200m e Bronzo sui 400m. Nello stesso anno raggiunge il suo più grande obiettivo e partecipa alle Paralimpiadi di Rio, entrando in finale nella gara dei 200m. Giusy è impegnata anche nel sociale e nel 2011 crea la “Disabili No Limits Onlus” di cui è tutt’oggi presidente. Ha scritto un’autobiografia, “Con la testa e con il cuore si va ovunque”, dalla quale è stato tratto uno spettacolo teatrale di grande successo. Ha condotto “La Domenica Sportiva” e partecipato (e vinto) la 10^ edizione di “Ballando con le stelle”.
tal senso sarà promuovere una modifica del Nomenclatore Tariffario Nazionale che è un elenco di tutti i presidi e gli ausili sanitari del nostro paese dove ad oggi non sono previsti gli ausili sportivi. Io voglio inserire le protesi e gli accessori che consentono ai disabili di fare lo sport . L’attività sportiva aiuta a inserirsi e ad integrare e a far sentire questi ragazzi nuovamente inseriti nel contesto sociale. Poi vorrei intervenire sullo sport al femminile e sullo sport dilettantistico. Per molti atleti oggi fare attività agonistica significa coniugare attività sportiva e attività lavorativa e se non ci fossero i gruppi militari molti di loro si ritroverebbero senza diritti o peggio dovrebbero rinunciare all'attività. Ci
politicalcio
arriva ovunque vuole una riflessione seria sullo status di questi sportivi, penso per esempio anche alle calciatrici, riprendendo le riflessioni avviate nella passata legislatura. Infine incentivare lo sport in ogni sua forma perché lo sport è educazione, integrazione, socialità. Il ventaglio di interventi come puoi vedere è molto ampio ed io voglio studiare e approfondire tutte le criticità del sistema per poi offrire le mie soluzioni”. Sport e disabilità. Citiamo un esempio bellissimo la Nazionale Calcio Amputati. Tra i principali sostenitori di questi ragazzi tu ed anche il nostro presidente Damiano Tommasi. Parlacene un po’... “Sì ho sempre supportato Francesco Messori, il capitano e fondatore della Nazionale Calcio Amputati, che ho conosciuto ancora prima di avviare il progetto della Nazionale, un ragazzo generoso e straordinario. Quando è partita la squadra ho condiviso con lui tutti i risultati belli di questa squadra, che ha trovato anche il supporto fondamentale del Csi che ha individuato un centro per gli allenamenti e dotato i ragazzi di stampelle ultraleggere necessarie per praticare il gioco del calcio. Anche Damiano Tommasi, che conosco bene e che stimo tanto, con la sua sensibilità e i suoi valori, ha dato una mano a questi ragazzi e lo ringrazio davvero di cuore. Spesso si racconta il negativo del calcio ma invece ci sono tanti esempi positivi che vengono dai grandi campioni che sono consapevoli di essere degli esempi per tanti ragazzi più giovani. Damiano è sicuramente uno di questi”. A proposito di come viene raccontato il mondo del calcio, sei stata per un anno alla Domenica Sportiva, che opinione ti sei fatta del nostro mondo? “È stata una bellissima esperienza. Il calcio purtroppo, come dicevo poc’anzi, è un po’ come la politica si cerca sempre la discussione o la polemica e magari lo si dipinge sempre un po’ in negativo. Per quanto mi riguarda sono
stata fortunata perché ho avuto a che fare con due maestri del calcio come Trapattoni e Bruno Pizzul, vedere e commentare le partite con loro è stato di grande insegnamento. Inoltre, grazie all’allora direttore Carlo Paris, ho potuto raccontare le storie e l’umanità che stanno dietro i personaggi dello sport. Ho intervistato molti protagonisti cercando di non raccontare solo il personaggio o l’impresa, ma la persona e la sua umanità. Dietro ogni atleta c’è un vissuto che credo sia giusto raccontare soprattutto ai più giovani. Ci sono calciatori che sono meno famosi ma fanno cose incredibili nella vita e mi viene in mente per esempio la mia intervista ad Acerbi un ragazzo di grande coraggio che ha sconfitto una brutta malattia. Diciamo che forse questo mondo è molto meglio di come lo si racconta”. La nostra Nazionale non sarà ai Mondiali: come hai vissuto questa eliminazione? “Non mettere il dito nella piaga, io ho sofferto moltissimo immedesimandomi anche nelle sofferenze dei ragazzi, penso per esempio alle lacrime di Buffon. È stata una grande delusione, ma guardando con positività alle cose, voglio sperare che questa batosta ci dia la possibilità di ricominciare e di riflettere senza timori su cosa che non funziona nel nostro sistema calcio. Non bisogna fare analisi superficiali fermandosi solo a dare colpe ai ragazzi o al ct di turno, bisogna riflettere a 360 gradi. Il Mondiale è sempre stato un momento di condivisone e una occasione di ritrovo del paese intero, riscoprendo anche un sentimento nazionale talvolta dimenticato. In quelle partite, anche chi non ama il calcio, si ritrova intorno ad un televisore a tifare gli azzurri. Ci mancherà molto ma ormai è inutile piangere sul latte versato e bisogna rialzarsi per tornare ai livelli che l’Italia merita e che ha sempre avuto nel proprio Dna. Si può cadere ma ci si può rialzare con più forza. Io penso anche alla mia esperienza quando ho perso la
partecipazione alle Olimpiadi di Londra nel 2012 ma poi sono arrivata a quelle di Rio nel 2016 con una grinta straordinaria raggiungendo, unica italiana, la finale dei 200 metri. Intanto però facciamo il tifo per la Nazionale delle ragazze che con grande orgoglio si sta avvicinando alla qualificazione mondiale, Forza Azzurre! Leggo un tuo post del 1° maggio: “Un posto di lavoro non cade dal cielo. Bisogna essere curiosi e assetati. Lanciarsi. Provare differenti mestieri e inseguire le proprie passioni. Il lavoro perfetto forse non esiste, siamo noi a renderlo tale!” Per i giovani... “Sì, confermo parola per parola quello che ho scritto. Io sono spesso a contatto con i ragazzi nelle scuole e racconto la mia storia cercando di trarre per loro gli insegnamenti positivi che possano aiutarli a costruirsi un futuro. Cerco di far capire che nella vita si può cadere ma ci si deve sempre rialzare e che è importante anche il fallimento perché ti fa crescere. Li invito ad inseguire i propri sogni perché nulla è impossibile a patto che ci si metta impegno, determinazione, coraggio e soprattutto tanto sacrificio, come lo sport ci insegna. Ogni giorno si possono raggiungere piccoli obiettivi, che poi ci avvicinano ai grandi obiettivi della vita. L’importante è lanciarsi e provarci, vivendo il presente di questo dono meraviglioso che si chiama vita. Come dice il titolo del mio libro “Con la testa e con il cuore si va ovunque”.
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regole del gioco
di Pierpaolo Romani
Calcio e dintorni
La non facile arte del comunicare Non capita tutti i giorni di essere invitati in una classe di prima media per spiegare come si scrive un articolo di giornale. Quando l’occasione si presenta, ci si rende conto che la cosa non solo è molto bella, ma che si tratta di una sfida impor-
tante e impegnativa, per affrontare la quale è necessario prepararsi al meglio: come alla vigilia di una partita importante. Lo si deve fare perché i ragazzi sono svegli, curiosi, esigenti e pieni di domande. A chi scrive questa esperienza è capitata il 9 aprile scorso, presso la scuola Mario Mazza di Verona. Durante le prime due ore di lezione della professoressa Mucciolo, con una ventina di ragazzi della Prima C abbiamo ragionato insieme su quanto sia importate, prima di scrivere un articolo, avere chiaro cosa vogliamo comunicare, a chi e perché. Non solo. Durante il dialogo con gli studenti è emerso su come sia necessario prestare molta attenzione al pubblico a cui ci si rivolge nonché alle parole e alle immagini che si utilizzano per raccontare un fatto o una storia. Il linguaggio, infatti, deve essere comprensibile a chi legge, vede e ascolta e l’uso delle parole deve essere esercitato in modo responsabile poiché esse producono comportamenti, sia giusti che sbagliati. E questo può accadere non solo in un’aula di scuola, ma anche dentro ad uno stadio, come hanno osservato i ragazzi. Terminata la parte teorica, siamo passati alla prova pratica. Abbiamo scritto un articolo adottando la tecnica della scrittura collettiva. Il tema scelto è stato: “Il calcio secondo noi”. Ecco cosa hanno scritto i ragazzi: 34
“Il calcio è lo sport più praticato in Europa, bello, divertente e appassionante, ma è influenzato da alcuni problemi come il calcioscommesse e le minacce ai calciatori. I principali campionati europei sono quello italiano (Serie A), tedesco (Bundesliga), francese (Ligue 1), spagnolo (Liga) e inglese (Premier League). Questo significa che ci sono molte persone che giocano e molte altre che tifano. Ci sono diversi calciatori bravi a padroneggiare l’uso del pallone, si provano
tante emozioni. Nel calcio ti dà felicità vedere la tua squadra vincere, è bello correre all’aria aperta e calciare un pallone, il pubblico ti fa sentire una star ed è importante essere parte di una squadra con i tuoi compagni. Nonostante questi aspetti positivi, ci sono anche dei problemi come il calcioscommesse e le minacce ai calciatori. Qualcuno ha oltrepassato il limite. Il calcioscommesse è illegale. Le partite le
devono vincere le squadre più meritevoli, con lealtà, e non perché si prendono soldi illecitamente. Altri aspetti negativi sono quelli delle minacce e degli insulti, anche razzisti, ai calciatori. Chi è intimidito e insultato gioca male e il pubblico non si diverte. La violenza e gli insulti influenzano in modo negativo sia chi vuole giocare a calcio sia chi vuole guardare le partite. Cari lettori e lettrici ricordiamoci sempre che il calcio e lo sport si praticano prima di tutto per divertirsi, non per i soldi. Non partecipate al calcioscommesse, non insultate, ma godetevi il calcio per quello che è: divertimento e felicità”. Sono parole chiare e semplici, scritte da ragazze e ragazzi di undici anni, che tutti coloro che amano il calcio e lo sport dovrebbero sempre tenere presenti. Il calcio, infatti, si alimenta di passione e chi lo pratica e lo segue dovrebbe imparare a guardare, prima di tutto, al positivo che questo sport produce e alimenta. Non solo in Italia, ma anche nel resto del mondo. Un esempio in tal senso è senza dubbio quello che giunge dal Sudan, dove Salma al-Majidi, una giovane donna di 27 anni, è diventata la prima allenatrice di una squadra di calcio maschile del suo paese. Si tratta dell’Al-Ahly della città di Al-Gadaref. A Salma, soprannominata “Sister coach”, hanno chiesto perché si dedica al calcio e lei ha risposto: “Il calcio è il mio primo e ultimo amore”.
Confronto tra le due realtà associative
Incontro col sindacato turco Gradita visita il 10 aprile scorso a Vicenza di Mehmet Gokturk Aslan, Direttore Generale del TPFD (sindacato dei calciatori in Turchia). Aslan ha incontrato il Presidente Damiano Tommasi, e il responsabile sindacale Stefano Sartori per un confronto sulle due realtà associative di Italia e Turchia. Il sindacato turco, attualmente membro osservatore di FIFPro, ha chiesto ad AIC un appoggio concreto per ottenere in tempi brevi l'ingresso quale membro effettivo all'interno del sindacato mondiale.
segreteria
di Tommaso Franco
AIC e Lega Serie A e Weworld Onlus
Per dare tutti insieme… #unrossoallaviolenza AIC e Lega Serie A, in collaborazione conWeWorld Onlus, hanno dato vita, sabato 21 e domenica 22 aprile scorso, alla campagna di sensibilizzazione contro la violenza sulle donne: #unrossoallaviolenza. A presentare l’iniziativa, a Milano, il Commissario della Lega Serie A Giovanni Malagò, con Gaetano Miccichè, Presidente Lega Serie A, Bernardo Corradi, Vice Commissario Lega Serie A, Damiano Tommasi,
Marco Chiesara, Presidente WeWorld Onlus, moderati dalla giornalista Francesca Senette, insieme alle madrine Gabriella Pession e Martina Colombari. Lega Serie A e Associazione Italiana Calciatori hanno voluto dare un cartellino rosso alla violenza contro le donne in occasione delle partite della 34ª Giornata della Serie A TIM 2017/2018. Per questo sono scese in campo al fianco di WeWorld Onlus, Organizzazione che da quasi 20 anni difende e promuove i diritti delle donne e dei bambini a rischio in Italia e nel Mondo. In Italia, infatti, la violenza sulle donne e i loro bambini continua ad avere dimensioni davvero allarmanti: 1 su 3 nel corso della sua vita subisce una forma di violenza, spesso dal partner, dall’ex o da un familiare. Nessuno può restare indifferente di fronte a questi numeri, per questo i campi di calcio della Serie A TIM si sono colorati di rosso: il simbolo della campagna, infatti, è stato un segno rosso sul viso, per richiamare il cartellino rosso ed esorcizzare in-
sieme a tutte le donne vittime di violenza la paura che vivono ogni giorno. Moltissimi calciatori e arbitri sono così scesi sul terreno di gioco con un segno rosso sul viso, accompagnati all’ingresso in campo da bambine che hanno indossato la maglietta dell’iniziativa. A centrocampo, inoltre, è stato esposto uno striscione e sui maxischermi è stato trasmesso lo spot della campagna, per sensibilizzare il pubblico
presente sugli spalti e i telespettatori che il cartellino rosso più importante è quello da dare alla violenza sulle donne. L’impegno di Lega Serie A, Associazione Italiana Calciatori e WeWorld Onlus non si è fermato qui. Anche i social si sono colorati di rosso con le foto dei calciatori e degli altri testimonial che, da soli o in coppia, hanno dichiarato il proprio impegno pubblicando una foto con il simbolo della campagna, esortando i propri followers a fare lo stesso con l’hashtag #unrossoallaviolenza. Il programma di WeWorld Onlus per contrastare la violenza sulle donne include SoStegno Donna all’interno del Pronto Soccorso di Roma e gli Spazi Donna WeWorld presenti a Napoli (Scampia), a Roma (San Basilio) e a Palermo (Borgo Vecchio), nati con l’obiettivo di far emergere il sommerso in quartieri difficili dove molto spesso la violenza sulle donne è talmente diffusa da essere non solo giustificata, ma nemmeno percepita persino dalle stesse che la subiscono. In questi centri WeWorld si occupa di donne con vissuti difficili, accogliendole insieme ai loro bambini, a cui sono dedicati spazi di gioco per far emergere le situazioni più difficili.
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secondo tempo
diClaudio Sottile
La nuova vita di Gioacchino Prisciandaro
Jack, il gol ti… “Priscia” Proviamo a spiegarlo al resto d’Italia, per i non baresi. Il “priscio” è una parola che può essere tradotta col “non stare più nella pelle”. Magari con sfumature meno di entusiasmo e bramosia emozionale. Chi ha il “priscio” di qualcosa incanala la sua mente nell’attesa del piacere. Ecco, Giacomo Leopardi ci perdonerà, ma come ne “Il sabato del villaggio” il momento che precedeva la festa era già perniato di felicità, così Gioacchino Prisciandaro viveva la domenica col “priscio” di entrare in campo per far gol. “Ogni volta che giocavo” – ricorda “Jack lo Squartaporte”, meritato soprannome che l’ha accompagnato in lungo ed in largo per l’Italia – “avevo la testa di dover fare almeno due gol”. Ed oggi che testa hai? “Ho smesso nel 2010 nella squadra del mio quartiere, il San Paolo Bari, in Eccellenza, poi ho preso il patentino UEFA B ed ho aspettato un anno. Non ho ricevuto telefonate e perciò ho deciso di lavorare, con altri quattro amici ho preso una quota del “Pink Bar”, una stazione di servizio a Casamassima in provincia di Bari, dove abito da 18 anni. Ci lavoro, mi alzo alle tre e mezza di mattina per andare ad aprire il bar, poi alle 13 stacco e vado a pranzare. Sto alla cassa, faccio quello che serve. Nel pomeriggio alleno Esordienti e Giovanissimi Provinciali della mia scuola calcio, l’Atletico Casamaxima, sono anche il presidente di questa società”. Quando hai parlato dell’anno di stop ti si sono velati gli occhi. “Dopo aver smesso ho cominciato a capire che per fare l’allenatore ci vogliono altri presupposti ed ho capito che dovevo andare a lavorare. Prima giocavo e pensavo solo a quello. Quando ho preso il patentino ho cominciato a guardarmi intorno e lì ho deciso di cercarmi un lavoro”. Il tuo libro si intitola il “Bomber dei poveri” (Adda Editore, 164 pagine, 15,00 euro). Chi ti sta intervistando invece ti ha sempre reputato lo Zlatan Ibrahimović di C e D, quando una squadra voleva salire di categoria ti chiamava, al pari dello svedese sei stato specialista nel collezionare campionati… 36
“La mia è stata una modestissima carriera. L’unica categoria che mi manca è la Serie A. Ho disputato parecchi anni nei Dilettanti. Mi chiamavano per vincere i campionati perché facevo più di 20 gol all’anno. Una squadra che voleva salire a tutti i costi in C chiamava il sottoscritto. Per parecchi anni è stato così. Non sono stato un mercenario, ci tengo a specificarlo, se avessi voluto farlo avrei potuto,
giocato spesso in squadre attrezzate”. Nominaci il difensore più ostico! “Ho battagliato con Mattia Notari del Mantova e Giuseppe Di Meo dell’Avellino. Ma io non badavo ai difensori, pensavo solo a fare gol. E basta”. Quanto varrebbe Gioacchino Prisciandaro nel 2018?
Gioacchino Prisciandaro è nato a Bari l’8 settembre 1970. La sua carriera incredibile lo ha visto segnare 300 goal su tutti i campi di calcio. Ha iniziato giovanissimo nel Monopoli per poi proseguire nel Noci dove è esploso. Fasano, Pistoiese, Aosta, Maglie, Cavese, Avellino, Potenza, Terzigno, Rutigliano, Martina, Cremona, Palazzuolo, Brindisi, Trani, Casarano, Casamassima, San Paolo Bari, le squadre più importanti in cui ha militato. Ha un record personale di 31 goal realizzati a Rutigliano nel campionato 99/2000 e di 28 a Cremona nel campionato 2003/2004. Ha segnato su tutti i campi da quelli di prima categoria alla serie B dove è arrivato a 34 anni.
costruendo una carriera diversa. Sono sempre stato fedele alle società in cui ho militato. Nel corso della stagione mi cercavano sempre altre squadre, ma io avevo dato la mia parola al presidente di turno e terminavo lì il campionato, quasi sempre vincendo. Poi in estate aspettavo o la società stessa per continuare oppure una nuova avventura in D”. Il gemello di reparto più forte? “Ho giocato con parecchi giocatori forti, Orazio Mitri a Martina, Pietro Strada a Cremona. L’attaccante forte lo fa la squadra forte. Non chiamavano solo Prisciandaro, ma anche compagni adeguati per vincere il campionato, sono stato fortunato ad aver
“Se invece di nascere nel 1970 mia madre mi avesse concepito nel 1990, non per essere presuntuoso, ma avrei potuto giocare tranquillamente in A. Il calcio è cambiato. Prima per fare una presenza in C dovevi metaforicamente sputare sangue. Adesso fanno Serie C e Serie B come niente. Il livello del calcio si è abbassato tanto. Io avevo fame. Così è stata la mia carriera. Il mio procuratore erano i gol, non ho mai avuto qualcuno che mi seguisse. A fine campionato dopo aver fatto, 25, 26, 30 gol, le telefonate arrivavano da sole, non serviva il procuratore”. Hai costantemente condotto una vita d’atleta? “Ho sempre fatto il professionista, altrimenti
secondo tempo
tutti quei gol non li avrei fatti. Avevo il mio svago, per carità, ma il mio pensiero era far gol la domenica per far felici i miei tifosi”. Il più bello? “Ne ho fatti tanti belli, ricordarne uno è difficile. A Martina, a Cava de’ Tirreni, a Cremona a Potenza, ho fatto sempre bei gol”. Possibile che un goleador come te non abbia mai avuto la possibilità di una grandissima ribalta, nonostante la porta bucata oltre 300 volte dalla cadetteria in giù? “Quando ero al Martina mi hanno cercato in tante: il Bari, il Catania, la Florentia Viola. Ai tempi di Cremona mi voleva il risorto Napoli di Aurelio De Laurentiis ed ancora il Bari. Ma io quando prendevo un impegno lo portavo a termine. La parola è sempre stata sacra. I toscani anziché prendere me optarono per Christian Riganò. Quanto al Bari, la seconda volta fu nell’estate 2004, era retrocesso in C dopo lo spareggio col Venezia, poi fu ripescato e saltò tutto”. È quella la giornata più emozionante della tua carriera? “Ce ne sono state altre. A Cremona quando abbiamo vinto i due campionati, idem a Martina. Ricordo anche la finale persa in maglia martinese col Pescara. Fortunatamente ho vissuto belle giornate da calciatore”. A quale allenatore devi dire grazie? “A quelli dell’inizio. Partendo dal settore giovanile, ho avuto Marcello Stama, Elio Cocco, poi Mimmo Clementini in Promozione a Noci. L’allenatore col quale sono andato più d’accordo tra i professionisti, senza dubbio, è stato Giorgio Roselli”. Ti è rimasto il veleno negli ultimi sedici metri? “Sono otto anni che non tocco più un pallone. Non mi manca. È come un lavoro, quando arrivi all’età consona vai in pensione. Ora alleno soltanto e lo seguo da fuori, sono simpatizzante interista. Gli amici mi invitano a qualche partitella, ma ho avuto troppi infortuni, se gioco dieci minuti mi vengono dolori alle ginocchia e rischio malanni muscolari. Tutte le botte prese adesso si fanno sentire”. Si faceva e si fa sentire ancora, però, anche l’affetto dei tifosi.
“Tutti i tifosi cantavano sempre il mio nome. Da Prisciandaro gol ad un coro che mi ricordo a Cremona: “Che ce frega del bisonte (Dario Hubner, ai tempi al Mantova, ndr) noi c’abbiamo Prisciagol”. A Cava anche impazzivano per me. Ho avuto la fortuna di giocare in grosse piazze ed il calore si sentiva. È bello ritornare in questi posti e constatare che non si sono dimenticati di me”. C’è un attaccante contemporaneo che ti ricorda? “Sicuramente non un mio figlio, visto che sono papà di quattro femmine e non esiste un erede calcistico. Forse uno che può assomigliarmi è Edin Džeko, sa tenere palla, fa salire la squadra, sa andare in profondità, è forte di testa, calcia con destro e sinistro. Io gli assomiglio, o lui assomiglia a me …”. Tu però sapevi anche parare. “Dici bene. Sono partito dalla Tangari, una società di Bari, come portiere. A 13 anni svolsi due provini, uno al Bari come portiere ed uno al Monopoli come attaccante. La Tangari scelse di darmi al Monopoli. Ho fatto tutto il settore giovanile lì, poi sono andato al Noci in Promozione”. Hai 47 anni, un lavoro ed un libro. Va bene così? “Quando ho smesso ed ho visto che non ti cercava nessuno mi sono preoccupato. Non ho guadagnato soldi tali da vivere di rendita. Fortunatamente ho trovato un lavoro. Ad un giovane calciatore direi di mettersi più soldi da parte, perché quando finisce la carriera non ti conosce più nessuno”. Prima abbiamo accennato alla tua pubblicazione. Oltre al racconto di una car-
riera degna di nota, c’è un fine nobile. “Sto raccogliendo proventi per la mia scuola calcio. Per ora ho venduto un migliaio di copie ed ho comprato un defibrillatore e delle porticine per gli allenamenti. Il mio sogno sarebbe ristrutturare l’impianto sportivo, ma dovrei venderne milioni”. E dietro la cattedra come si sta? Giovanni Mariani, tuo professore nell’anno scolastico 1986/1986, alla scuola media all’epoca denominata “Eduardo De Filippo” di Bari, ti descrive con poca voglia di libri e sempre col pallone sotto braccio… “Non sbaglia, non studiavo molto. Quanto alla mia nuova veste, nel 2013 feci un PON a Casamassima, alla scuola elementare “Marconi”, per i Giochi della Gioventù disputammo un torneo misto a Polignano a Mare e vincemmo. Poi quest’anno un professore di Casamassima, che insegna all’ I.P.S.I.A. “Luigi Santarella” di Bari, mi ha invitato ad inoltrare il mio CV all’Istituto. Mi hanno preso come esperto esterno di calcio, faccio 30 ore complessive a questi ragazzi del primo e secondo superiore. Passiamo tre ore assieme, dalle 14 alle 17, in palestra a giocare a calcio, a fare esercizi, non è un vero proprio allenamento, è più disciplina calcistica”. Con Ezio Capuano hai chiarito poi? Gira una sua intervista nel web dove afferma che ti mandò via ai tempi della Cavese, pur ritenendoti uno dei più forti calciatori della storia della Serie C. “Vero. Nel 1998 a fine campionato mi fece cacciare, disse alla società o me o lui e la società scelse lui. Sono però in buoni rapporti con lui, abbiamo avuto un battibecco, ma mi ha fatto sempre giocare. Non a caso dice quelle parole positive sul mio conto”.
Adda Editore
Il bomber dei poveri
di Mimmo Giotta – 160 pagine - € 15,00
Il mondo del calcio delle serie minori visto da un bomber d’altri tempi sottovalutato dalle grandi squadre, ma amato, dai suoi amici, dai suoi presidenti, dai suoi allenatori e dalla sua famiglia. Gioacchino Prisciandaro, oggi 48 anni, attaccante di sfondamento, fisico possente, temuto da tutti i difensori per l’imprevedibilità delle accelerazioni, dei tiri e del posizionamento nel racconto di Mimmo Giotta, giornalista collaboratore della Gazzetta del Mezzogiorno, esperto di diritto della comunicazione e delle leggi relative ai consumatori, per una volta “prestato” al calcio. 37
femminile
di Pino Lazzaro
Stéphanie Öhrström, portiere della Fiorentina
Un movimento in continua cre Divenne la sua parte famosa qualche anno fa, siamo andati anche a rivederlo quel video. Lei che entra in campo con un bel mazzo di fiori che ha trovato nello spogliatoio, ad aspettarla c’è il suo moroso, in fondo lì sulla tribuna si scorgono un po’ di persone, tutte a dare di spalle al campo. La cosa che ci piace (magari il video è stato fatto così perché non c’era altro modo, ma non importa) è che tutta la scena è vista da lontano, niente primi piani ed in questo modo troviamo che c’è molta discrezione, bene. Poi le figure che davano le spalle si girano, ciascuna con una lettera stampata sulla maglietta e così, anche da così lontano, si può leggere/scandire: mi vuoi sposare? Bel colpo insomma, tanto più se a riceverlo è una bella ragazza svedese, sai com’è (ovvio che chi scrive è… italiano). Quelle figure si rivelano poi le compagne di squadra, corrono in campo e c’è un grande abbraccio generale, pare come dopo un gol. Stéphanie Öhrström, la bella ragazza svedese, a quel tempo portiere del Verona, quel giorno – dai – non poté altro che dire sì e se l’è poi maritato quel “suo” moroso italiano. Dice che in Italia c’era arrivata per curiosità, la richiesta le era giunta dall’allora Bardolino: doveva starci 6 mesi, questo aveva all’inizio in testa, e sono passati invece 8 anni, pure lei probabilmente curiosa di come il tutto continuerà. Intanto Stéphanie, come mai quella volta il calcio? Tutto sommato una cosa normale lì in Svezia il calcio giocato dalle donne? “Beh, non è che mi ricordi adesso quale possa essere stata per me la prima volta con un pallone tra i piedi, quel che so è che sono cresciuta con i miei cugini e non facevamo altro che giocare a calcio, in strada, per i parchi, dappertutto. Così poi, quando 38
avevo cinque anni sono entrata in una squadra e vedi, ancora sono qui, non ho più smesso. Ho iniziato in una squadra di ragazzini, avrei potuto andare sin da subito in una squadra tutta di ragazzine, ma era con i miei cugini che volevo stare e così è andata, solo più avanti ho fatto il cambio. No, in Svezia non è come qui, non c’è proprio alcun pregiudizio verso il calcio femminile, un qualcosa condiviso da tutti, prima di tutto dai genitori naturalmente”. Con le rappresentative svedesi hai giocato via via dall’Under 17 all’Under 23, pure con convocazioni (senza poi scendere in campo) con la Nazionale maggiore: calcio che ha cominciato presto a essere una professione? “Ho iniziato col Malmö, società che adesso si chiama Rosengård. Dapprima in prestito e poi, quando ho finito la scuola – sui 18-19 anni – sono diventata una professionista, è così in Svezia. Ho pure fatto altro, ma già il calcio di per sé era lavoro. In Svezia è diverso da qui anche per quel che riguarda la scuola, al college infatti – diciamo al liceo – puoi portare come materia il calcio e questo mi ha poi permesso di lavorare intanto come preparatore e pure in altri progetti, sempre incentrati sul calcio”. Otto anni che sei in Italia: cosa ti convinse allora a venire? “Stavo giocando lì in Svezia, quando un giorno mi chiamarono da Verona, se magari potessi essere interessata a vedere com’era qui in Italia. Così dopo una settimana ho fatto il viaggio, era dicembre, loro qui erano a metà campionato, mi sono detta
che valeva la pena di provare, sarebbero stati giusto sei mei e oltre al calcio m’interessava pure l’esperienza in sé, scoprire nuove cose. Quei sei mesi sono diventati adesso otto anni, a un anno continuo a farne seguire un altro e mi sono pure sposata! Tra le altre cose, ho potuto così vivere quei cambiamenti che via via ci sono stati qui nel movimento, anche questo la trovo un qualcosa di interessante”. Bardolino e poi Verona erano tra le migliori realtà del nostro calcio: calcisticamente fu per te comunque un passo indietro? Che serie A trovasti? Sul campo e pure come impianti? “Pur se tutto sommato quel che noi avevamo col Bardolino poteva anche andar bene, è chiaro che l’essere ancora delle dilettanti è un qualcosa che fa differenza e penso sia agli impianti (comunque in questi ultimi anni col sintetico le cose sono migliorate), sia a tutta l’organizzazione. Di sicuro il campionato era più squilibrato, parecchie volte le partite potevano anche finire per dire con un 10 a 0 e ricordo che era questa una cosa che mi dispiaceva, che non faceva bene a nessuno, né a chi perdeva ma nemmeno a chi vinceva. Anche vedendo da fuori, non era insomma una buona pubblicità per la Serie A che si giocava in Italia, campionato che adesso è molto più equilibrato”.
femminile
escita Pare che finalmente qualcosa si stia smuovendo anche qui da noi… “Sì, basta vedere il pubblico che viene alle partite e soprattutto quante sono le ragazze che chiedono, che si informano e non per niente lì alla Fiorentina hanno dovuto chiudere le iscrizioni, ce n’erano troppe di ragazzine, non potevano starcene di più. Ecco, questo per me è un segnale evidente, come del resto bellissima è stata proprio in questi giorni la visita che come Fiorentina abbiamo fatto in una scuola: l’interesse che c’era!”. Conquiste – come non definirle così – per la vita delle atlete (non solo calcio), come quella recente in tema di maternità, sono passi già… percorsi in Svezia? “Sì, è un diritto quello che in Svezia è parecchio che c’è. Sul tema dell’uguaglianza tra donna e uomo, lì da noi di strada ne è stata fatta e non poca. Altro da fare e da migliorare c’è ancora, ma da noi direi che il rapporto è già ora abbastanza equilibrato”. So che da tempo hai fatto richiesta della cittadinanza italiana: magari pure con la possibilità/desiderio di giocare per l’Italia o non c’entra nulla? “L’essere sposata con un italiano non è stata proprio la molla che mi ha fatto scegliere di chiedere la cittadinanza, in fondo sono residente qui da oltre quattro anni e già questa è una condizione per cui si può richiederla. Il vero motivo comunque è invece proprio il calcio, già l’anno scorso l’ex c.t. Cabrini si diceva interessato, c’era magari la prospettiva che mi portasse agli Europei ma non c’era il tempo sufficiente, sono cose lunghe, tanta burocrazia e ci sto tuttora lavorando. Pare che adesso sia ormai questione di un’ultima firma, quasi ci dovremmo essere: spero sì di giocare con la maglia della Nazionale”. Come mai – giusto un inciso – non siete riuscite quest’anno come Fiorentina a competere come lo scorso campionato? Un entusiasmo che non ha saputo rinnovarsi dopo i successi della scorsa stagione? Pure le altre che sono cresciute? “Di sicuro ce ne sono stati parecchi di fat-
La scheda Stéphanie Öhrström, classe 1987, portiere della Fiorentina, è nata a Trelleborg nel sud della Svezia. Dopo aver giocato via via con Trelleborgs FF, IFK Trelleborg, Staffanstorps GIF e Husie IF, nel 2007 ha firmato un contratto con LdB FC Malmö. Al momento di essere contattata (nel 2010) dal Bardolino Verona, giocava nel Jitex a Gothenburg. Con le rappresentative svedesi dall’Under 17 all’Under 23, qui in Italia ha giocato per sei stagioni a Verona (prima come Bardolino Verona, poi con la nuova denominazione di AGSM Verona), passando poi all’inizio della scorsa stagione alla Fiorentina. Con l’AGSM Verona ha vinto lo scudetto nel 2014/2015, successo bissato lo scorso campionato (assieme alla Coppa Italia) appunto con la Fiorentina. tori, non penso però che uno di questi sia che ci siamo “accontentate”, no. Parecchio hanno comunque voluto dire gli infortuni, che hanno pesato specie per una rosa come la nostra che non era e non è tanto ampia. Dopo la cavalcata della passata stagione, subito s’è cominciato con la Supercoppa, poi i turni della Champions, non è stato facile. Sempre considerando che è vero che quasi tutte stanno migliorando e dunque è sempre meno scontato”. Progetti per il futuro? Ancora calcio? Sempre in Italia? “Qui sto bene e se penso al dopo, per prima cosa sento che avrei comunque voglia di continuare a stare dentro questo mondo del calcio. Sono contenta del corso preparatori che ho fatto e già ho cominciato a lavorare nel settore giovanile della Fiorentina. Però devo aggiungere che mi piace scrivere, da ragazzina quel che volevo era in effetti diventare una giornalista, già qualcosa ho fatto per dei siti svedesi e anche italiani e mi sono ora messa a scrivere un libro per bambini, magari mi
possono arrivare delle risposte positive, sarebbe bello, chissà. Insomma, è chiaro, non ho ancora le idee ben chiare”. 39
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di Mario Dall’Angelo
I link utili
European Culture and Sport Organization Con 7 scudetti, 5 Champions League e una finale di Campionato del mondo disputata con la Nazionale contro il Brasile nel suo curriculum di calciatore, il vice commissario straordinario della Federcalcio, Alessandro Costacurta, se ne intende di emozioni. Gli si può credere, quindi, se dichiara che anche un film sul calcio può essere emozionante. Lo ha fatto dopo la visione di “Crazy for Football”, fatta in compagnia di circa 450 studenti liceali di Roma, avvenuta il 13 febbraio scorso. “È un bellissimo film, che mi ha emozionato e che racchiude la vera essenza dello sport. Il film racconta la storia di chi, come me, sognava di arrivare in Nazionale ed è riuscito a realizzare questo sogno”, è stato il suo commento. La proiezione romana del docufilm, opera di Volfango De Biasi, è stata la prima di una serie proseguita a Milano, Torino, Napoli, Venosa, Bari, Saronno, Sulmona e Foggia, con il coinvolgimento complessivo di circa 5.000 studenti delle scuole superiori delle 9 città. E del resto, che si tratti di un film meritevole sotto ogni punto di vista, lo dimostra il fatto che ha ricevuto due dei più importanti riconoscimenti nazionali: il David di Donatello come
miglior documentario oltre alla menzione speciale ai Nastri d’Argento. La proiezione del film è avvenuta nell’ambito dell’iniziativa “Crazy for football at school”, curata dall’organizzazione no profit European Culture and Sport Organization (www.ecos-europe.com), sostenuta dalla Uefa Foundation for Children e patrocinata dalla FIGC. Ecos si occupa di promuovere progetti tendenti a migliorare le condizioni di vita in determinati ambiti della società civile attraverso iniziative collegate allo sport, alla cultura e al turismo, con l’intento di sostenere lo sviluppo a livello locale. Sul sito dell’ente, nella pagina dedicata a 40
“Crazy for football”, scopriamo che il film racconta la storia della Nazionale azzurra di Calcio a 5 per pazienti psichiatrici e la partecipazione della rappresentativa ai Mondiali svoltisi in Giappone nel 2016. La manife-
L’obiettivo dell’opera è di portare all’attenzione della pubblica opinione e soprattutto del pubblico più giovane la consapevolezza delle problematiche di carattere sociale, in particolare il pregiudizio che circonda il paziente psichiatrico e la sua conseguente esclusione. Il sito riferisce che l’Organizzazione Mondiale della Sanità stima che circa la metà dei pazienti affetti da disordine mentale ne sono colpiti a partire dall’adolescenza, una fase della vita in cui si è più vulnerabili e in cui vi è una minore consapevolezza e conoscenza dei metodi per prevenire e contrastare la patologia e l’esclusione sociale che le tiene dietro. Il progetto Crazy for Football prevede, in parallelo alle proiezioni del film, un piano editoriale sui social media con un stazione internazionale venne organizzata contenuto virale mirante al coinvolgimendopo che i nipponici avevano adottato con to degli studenti. Ai ragazzi è richiesto di grande successo l’idea italiana di “Matti per postare contenuti e di partecipare a un il calcio”, torneo nazionale di Calcio a 7 per concorso che premia la classe “Craziest for pazienti psichiatrici. In quella circostanza, i football” - la più pazza per il calcio – invinostri atleti vennero seguiti nel paese del tata a giugno al centro tecnico federale di Sol Levante dall’allenatore Enrico Zanchini, Coverciano per incontrare i calciatori della dall’ex pugile Vincenzo Cantatore in qualiNazionale. Il concorso chiede di spiegare, tà di preparatore atletico e dallo psichiatra sulla base di un’interpretazione individuale Santo Rullo, convinto sostenitore dell’utilità dell’argomento, che cos’è l’inclusione sodel calcio nella terapia del disagio psichico. ciale per mezzo di testi, immagini, disegni, L’aspetto che, nella narrazione della vicenvideo e fumetti. Il tutto condito di ironia e da, è stato messo maggiormente in risalto originalità. Il concorso infatti è per classi ma dal regista è la lotta contro i pregiudizi soi contributi richiesti sono preferibilmente stenuta dai giocatori e dai chi li ha individuali. I migliori vengono posostenuti. Come dichiarato stati sui profili social media Massimo Oddo @Oddo a Retisolidali, prima del dell’iniziativa. Ho colto l’opportunità di allenare un Mondiale del 2016, club storico come l’Udinese con l'entusiasmo di un bambino… La spinta più grande ce l’avete dal regista De Biasi: data voi con il vostro supporto incondizionato, che “Un gol segnato non è mai mancato, nemmeno in questa ora più buia. in Giappone e Un popolo, quello friulano ed una tifoseria, quella dell'Udinese, che sin dal primo giorno mi hanno monon documenstrato stima e grande affetto. Sono arrivato come tato non è mai ospite e me ne vado come amico. Grazie Udine. esistito. Io sono Io e il mio staff tecnico non dimenticheremo mai il Friuli. MANDI. figlio di una paziente psichiatrica e so che alla fine le cose si risolvono mettendosi in campo. Parliamo di donne, di Leonardo Bonucci @bonucci_leo19 Sarò per sempre riconoscente per i 7 anni vissuti alla vita, di paure, di “mio Juventus e con la Juventus ed i fischi non cambiano padre mi menava”. ciò che penso. Loro vedono che tu non li guardi come gli animali allo zoo, che scendi in campo con loro e che lo fai come uno di loro”. Claudio Marchisio @ClaMarchisio8
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Noi non siamo quelli che vivono a testa bassa, noi siamo la @juventusfc. Tutti insieme. Fino alla Fine non è solo uno slogan ma il nostro modo di vivere.
internet
di Stefano Fontana
Calciatori in rete
Difesa e attacco con Bonucci-Milik www.leonardobonucci.it Difensore e capitano del Milan, Leonardo Bonucci è indubbiamente un punto di riferimento per il club rossonero. Nato a Viterbo nel 1987, è inoltre un veterano della Nazionale italiana con ben settantasette presenze dal 2010 ad oggi.
La sezione biografica del sito è una preziosa miniera di informazioni e soprattutto consente di conoscere meglio tanto l’uomo quanto il calciatore. Il racconto è diviso in otto capitoli: “Io, Leo”, “Primi calci”, “Professionismo”, “Juventus”, “Milan”, “Nazionale” e “Numeri”. Ogni pagina di questo racconto vede Bonucci stesso come narratore; l’ultimo capitolo raccoglie il ricchissimo palmares del giocatore. Non manca infine un collegamento diretto con i principali social network come Facebook, Twitter ed
La moderna impostazione grafica del sito web ufficiale di Leonardo Bonucci consente una perfetta fruizione dei contenuti anche su dispositivi mobili come tablet e smartphone. Tra i contenuti più interessanti troviamo una splendida galleria fotografica, ricca di scatti che ritraggono Bonucci con la maglia della Nazionale, del Milan e di altri club dove ha militato come Juventus e Inter. Non mancano scatti “in borghese”, come quello che lo ritrae raggiante durante il Gran Galà del Calcio AIC 2017. Gianluigi Buffon @gianluigibuffon
ttando
terminazione non comuni. L’esordio di Milik avviene nel 2007 con le giovanili del Rozwój Katowice, importante club polacco. Seguono poi esperienze con la prima squadra di Górnik Zabrze, Bayer Leverkusen, Augusta ed Ajax. Il sito ufficiale di Arek è fortemente legato all’intensa attività del giocatore nei social network. Il sito, consultabile nelle lingue italiano e polacco, accoglie il navigatore con un collage di foto del giocatore colto in pose di esultanza con la maglia del Napoli. I profili di Arek su Facebook, Instagram e Twitter sono un punti di riferimento per i tifosi, in particolare per quelli del Napoli. Il sito contiene un completo elenco di news “pescate” direttamente dai post su Facebook e Instagram. Infine, non manca la possibilità di contattare direttamente Milik con un modulo precompilato.
Instagram. I contenuti del sito sono accessibili in italiano ed inglese.
Alcune volte abbiamo vinto noi, altre volte abbiamo perso. La verità è che quando si perde con determinate squadre, composte da campioni simili, non hai i rimpianti e le frustrazioni che, di solito, accompagnano le sconfitte. Spero valga anche per loro! Vincano i più determinati!
www.milik99.com Attaccante del Napoli e della Nazionale polacca classe 1994, Arek Milik vanta eccellenti doti atletiche e tecniche. Punta versatile e capace di grande Franco Baresi @FBaresi visione di gioco, milita nelle In questi momenti non sai mai cosa dire, ma fila del club partenopeo dal è stato un onore averti avuto come compagno, eri speciale, un signore in campo e fuori. Grazie 2016. In meno di due anni Ray Wilkins RIP. si è guadagnato il rispetto e la stima dei colleghi e della calorosa tifoseria del San Paolo grazie a grinta e deGiorgio Chiellini @chiellini L’unico modo per cancellare le delusioni è vincere.
Vasco Regini @VRegini La grandezza di un gruppo si misura nelle difficoltà.
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tempo libero
musica
libreria Minerva
Arpad Weisz e il Littoriale
di Matteo Matteucci – 216 pagine - € 16,90
Bologna, 1938. Una squadra che regala emozioni, uno stadio tra i belli d’Europa, una città che esulta, sogna, sorride al futuro. Un allenatore e la sua famiglia, approdati in un’Italia che riconosce il talento e che vuole crescere. Poi, all’improvviso, il grigio all’orizzonte. I sorrisi spenti, gli sguardi bassi; il disprezzo. È tempo di andare. Non si può tornare indietro. E in un attimo la felicità è un ricordo lontano, sempre più sbiadito. I pomeriggi in campo con la squadra, gli incoraggiamenti nello spogliatoio la domenica mattina, le trasferte, le partite vinte e quelle perse, i successi che portano in alto, le strategie ideate passeggiando in via Saragozza sulla strada verso casa: tutto cancellato. Cancellati i nomi sul campanello di via Valeriani, quelli dei figli sul registro di scuola; cancellati i progetti, i desideri, le speranze; cancellato un uomo e la sua vita. Un uomo che un giorno è costretto a salire su un treno, non sa per dove. Insieme a lui tante altre vite annullate dall’odio. La destinazione è una e terrificante, e non prevede ritorno. Il Palindromo
Calciopop. Dizionario sentimentale del pallone di Giovanni Tarantino – 232 pagine - € 17,00
Da Andy Capp a Corto Maltese, da Figurine a I guerrieri della notte, da Arancia meccanica alle maglie storiche, passando per canzoni più o meno note, le icone utilizzate dai tifosi – cariche di storie, tradizioni e simboli mutuati dall’immaginario pop – sono qui raccolte come voci di un dizionario. Il calcio raccontato in queste pagine è un fenomeno di massa, popolare per vocazione, invasivo e trasversale, che genera un cortocircuito creativo con linguaggi diversi: cinema, fumetto, musica, letteratura, giornalismo. Calciopop è dunque un “libro-viaggio” da vivere come liberi cittadini dell’unica confederazione possibile per chi s’imbarca a bordo: quella di Futbolandia. Al Dizionario sentimentale segue un’appendice sulla storia e l’immaginario del movimento ultras in Italia. Football is NOT ballet
Il mondiale dei vinti
di Matteo Bruschetta – 160 pagine - € 13,50
Da una parte i vincitori, sul gradino più alto del podio, con la Coppa in mano e la medaglia al collo. Dall’altra gli sconfitti, che piangono lacrime amare e non sanno se capiterà un’altra occasione. Matteo Bruschetta racconta in modo inedito e agrodolce, le dieci peggiori nazionali della storia dei Mondiali di calcio, le facce, le difficoltà e le speranze vane di chi non ce l’ha fatta. L’autore spezza dunque le catene della narrazione ufficiale, per fare spazio a personaggi poco conosciuti al grande pubblico del calcio. Storie di uomini e di sognatori, prima che di atleti e classifiche. Dieci avventure inedite e tragicomiche raccontano il gioco più bello del Mondo, attraverso i capitoli più curiosi e meno celebrati. “Il meglio del peggio” di venti edizioni dei Mondiali di calcio: nazionali dimenticate in fondo alla classifica, isole minuscole come Haiti o nazioni gigantesche come la Cina, democraticamente accomunate dalla sconfitta. A rendere magico il romanzo dei Mondiali non sono solo le eroiche gesta del Brasile di Pelé o dell’Argentina di Maradona. A raccontare le storie sono personaggi insoliti e marginali, ma non per questo meno poetici: allenatori giramondo e portieri sfortunati, dilettanti allo sbaraglio e campioni nati nel posto sbagliato. Una serie di miti ed eroi improbabili, che ripercorrono la sorprendente ascesa nelle qualificazioni e la disastrosa caduta ai Mondiali della loro nazionale, documentata con statistiche e curiosità. 42
Negrita
Desert yacht club Decimo album della band aretina, “Desert yacht club” arriva come una sorta di liberazione dopo un periodo di “crisi” che aveva tenuto Drigo, Pau e Mac lontano dalle scene. Ed il “ritorno” è davvero in grande stile: il trio toscano sembra essersi scrollato di dosso un po’ di polvere e si presenta “fresco” e quasi ringiovanito, con testi attuali e sound che va, come al solito, a pescare nel country, funky, reggae e naturalmente rock. Solo leggendo i titoli delle undici tracce, si può perfettamente capire il leit motiv di questo nuovo lavoro: un occhio sul presente con “Siamo ancora qua”, “No problem”, “Adios paranoia”, “Voglio stare bene”, “La rivoluzione è avere 20 anni”… senza dimenticare il passato tra “Scritto sulla pelle” e “Non torneranno più”… con un occhio al futuro “Aspettando l’alba” tra un locale a l’altro di una “Milano stanotte”. Come spesso accade, quando una band fa qualcosa di diverso dal passato, subito la critica evidenzia che “non è più quella di una volta” e, al contrario, se non propone qualcosa di nuovo, la si bolla come un “già sentito”: “Desert yacht club” è un album pieno di forza, non una rinascita, semplicemente una nuova tappa della carriera artistica di un gruppo che continua a fare buona musica consapevole del tempo che passa.
Benvenuto in Italia! Welcome to Italy! ¡Bienvenido a Italia!
Ti scriviamo queste poche righe di presentazione di quella che è la TUA associazione. Dal 1968 in Italia è presente un’Associazione di categoria che rappresenta tutti i calciatori. L’Associazione Italiana Calciatori dal 1968 associa, infatti, i calciatori professionisti e dal 2000 anche i calciatori dilettanti, le calciatrici e i calciatori del calcio a 5, Con più di 16.000 associati, è l’unica Associazione di categoria presente in Italia. AIC fa parte di FIFpro, il sindacato mondiale dei calciatori, del quale fanno parte le Associazioni di categoria della maggior parte dei Paesi nel mondo. In ogni squadra è presente il Rappresentante AIC, spesso il tuo capitano o uno dei veterani, che è il punto di riferimento per tutti gli associati della squadra e il tramite preposto per le comunicazioni con la struttura dell’Associazione. L’attuale Consiglio Direttivo è presieduto da Damiano Tommasi, Presidente AIC dal 2011. Di seguito potrai conoscere i componenti del Consiglio Direttivo che rappresentano tutte le
categorie di associati: Serie A, Serie B, Lega Pro, Dilettanti, Calcio a 5 e Calcio Femminile. Tra i servizi offerti dall’AIC sicuramente potranno essere di tuo interesse: • Assistenza legale tramite l’Ufficio Legale dell’Associazione e i suoi Avvocati Fiduciari su tutto il territorio nazionale; • Consulenza previdenziale e gestione dell’accantonamento al Fondo di Fine Carriera*; • Abbonamento gratuito all’App di Wyscout con fruibilità personalizzata del servizio di Video Analysis conosciuta a livello internazionale; • Servizi e scontistica applicata dai partner (www.assocalciatori.it) in ambito medico e assicurativo, dal Credito sportivo; • Percorsi di formazione post-carriera e per calciatori in attività; • Collegamento con l’Associazione calciatori del tuo Paese d’origine (o di tua ultima provenienza) per chiarimenti e/o problematiche di qualsiasi natura. L’iscrizione annuale all’AIC ti darà la possibilità di usufruire di tutto ciò e di altre attività
che potrai approfondire nel sito istituzionale www.assocalciatori.it o chiedendo informazioni al numero +39 0444 233233. Come avrai modo di vedere sarà semplice stabilire un contatto diretto con AIC e con i collaborator che sono in contatto continuo con i rappresentanti di squadra per aggiornamenti e/o problematiche che possono sorgere durante la stagione. La massima disponibilità di AIC è garantita dal fatto che è l’Associazione dei Calciatori, nata dalla volontà dei calciatori della nazionale nel lontano 1968 e da allora al servizio di questa professione tanto bella quanto piena di insidie personali e professionali. Buona permanenza nel nostro Paese, in bocca al lupo per il tuo lavoro e grazie per l’ascolto. Ti aspettiamo tra i nostri associati!
We are sending you a few lines to introduce YOUR association. Italy has had an Association representing all its football players since 1968. From that year,a the Associazione Italiana Calciatori – Italian Footballers’ Association – has united all professional players and in 2000 it extended its scope to include also amateurs, women and five-a-side players. With more than 16,000 members, it is the only footballers’ association in Italy. AIC forms part of FIFpro, the worldwide players’ union, of which the players’ associations of most countries of the world are members. Every team has an AIC Representative, often your team captain or one of the older players, who is the contact person for all team members and represents the team with the Association management. The present Management Council is chaired by Damiano Tommasi, AIC President since 2011. Later, you can get to know the members of the Management Council who represent
all categories of members: Serie A, Serie B, Lega Pro, Amateurs, Five-a-side football and women’s football. Some of the services of interest offered by AIC: • Legal assistance throughout Italy by way of the Association’s legal office and its lawyers; • Pension advice and management of contributions to the end of service fund*; • Free subscription to the Wyscout App with personalised use of the internationallyfamous Video Analysis service; • Services and discounts applied by partners (www.assocalciatori.it) for medical care and insurance, by the bank Istituto di Credito Sportivo; • Post-career and business training courses; • Contact with the footballers’ Association of your own country (or the country where you played last) for clarification and/or assistance with problems of any kind. Annual membership of the AIC will give you access to all of the above and many other activities which you
can see in more detail on the website www.assocalciatori.it or you can request information calling +39 0444 233233. As you will see, it is easy to make direct contact with AIC and its agents who are in continuous contact with team representatives for news and/or problems which can arise during the season. The AIC can assure you of its availability because it is the Footballers’ Association created by the Italian national team as long ago as 1968 and from then on has been at the service of this wonderful profession which, however, is also full of personal and professional pitfalls. Enjoy your stay in Italy, good luck with your work here and thanks for your attention. We hope to see you among our members!
Te escribimos estas pocas líneas de presentación de lo que es TU asociación. Desde 1968, en Italia existe una Asociación de categoría que representa a todos los futbolistas. Associazione Italiana Calciatori – Asociación italiana Futbolistas – asocia desde 1968 a los futbolistas profesionales y desde 2000 también a los aficionados, a las futbolistas y a los jugadores de fútbol sala. Con más de 16.000 asociados, es la única Asociación de categoría existente en Italia. AIC forma parte de FIFpro, el sindicato mundial de los futbolistas, integrado por Asociaciones de categoría de la mayoría de los países. En cada equipo hay un Representante AIC, que a menudo es el capitán, o uno de los veteranos, y hace de referente para todos los asociados del equipo y de intermediario encargado de las comunicaciones con la estructura de la Asociación. El actual Consejo Directivo es presidido por Damiano Tommasi, Presidente de AIC desde 2011. A continuación mencionamos a los componentes del Consejo Directivo que representan a todas
las categorías de asociados: Serie A, Serie B, Liga Pro, Aficionados, Fútbol sala y Fútbol femenino. Entre los servicios ofrecidos por AIC, indudablemente pueden ser de tu interés: • Asistencia legal a través de la Oficina Legal de la Asociación y sus Abogados Fiduciarios en todo el territorio nacional; • Asesoramiento sobre previsión y gestión de asignaciones al Fondo de Fin de Carrera*; • Abono gratuito a la App de Wyscout con uso personalizado del servicio de Video Analysis conocido a nivel internacional; • Servicios y descuentos aplicados por nuestros socios comerciales (www.assocalciatori.it) en ámbito médico y de seguros, por el Crédito deportivo; • Cursos de formación post-carrera y para futbolistas en actividad; • Conexión con la Asociación de futbolistas de tu país de origen (o de tu última proveniencia) para aclaraciones o por problemas de cualquier naturaleza. La inscripción anual en AIC te dará la posibilidad de aprovechar todo esto y otras actividades
sobre las cuales puedes informarte en el sitio institucional www.assocalciatori.it o pidiendo información al número +39 0444 233233. Como ves, es muy sencillo entablar un contacto directo con AIC y con los colaboradores, que a su vez están continuamente en contacto con los representantes de equipo para las actualizaciones o por cualquier problema que pueda surgir durante la temporada. La máxima disponibilidad de AIC está garantizada por el hecho de ser la Asociación de Futbolistas fundada por iniciativa de los jugadores del equipo nacional en el lejano 1968, desde entonces al servicio de esta profesión tan bella como llena de insidias personales y profesionales. Feliz permanencia en nuestro país, muchos éxitos con tu trabajo y gracias por escuchar. ¡Te esperamos entre nuestros asociados!
www.assocalciatori.it
*Ogni anno vengono accantonati dallo stipendio delle somme che potrai ritirare una volta concluso il contratto con la società sportiva in Italia. Ricorda che le cifre accantonate andranno richieste al Fondo.
*Each year amounts are put aside from your salary which you can withdraw once your contract with the Italian club ends. Remember that the amounts set aside must be requested from the fund.
*Cada año, parte del sueldo se destina a una asignación que podrás retirar una vez concluido el contrato con la sociedad deportiva en Italia. Recuerda que los montos de las asignaciones deberán ser solicitados al Fondo.
AIC Onlus la ONLUS dell’Associazione Italiana Calciatori
Dona il tuo 5 x mille ad A.I.C. O.N.L.U.S. Basta una semplice scelta nella tua dichiarazione dei redditi per aiutare calciatori, ex calciatori e loro familiari in difficoltà economica, finanziare progetti sociali e tutta l’attività benefica da sempre svolta dall’Associazione Italiana Calciatori. È sufficiente riportare questo codice fiscale
95076370246 nella dichiarazione dei redditi e apporre la propria firma nello spazio riservato nel modello 730/1 redditi 2017 o nel Modello Unico persone fisiche 2017. F ac - simile di scheda per la scelta della destinazione del cinque per mille dell ’i rpeF Sostegno del volontariato e delle altre organizzazioni non lucrative di utilità sociale, delle associazioni di promozione sociale e delle associazioni e fondazioni riconosciute che operano nei settori di cui all’Art. 10, C. 1 lett. A), del D.L.GS. n. 460 del 1997 FIRMA ......................................................................................................................................................... Codice fiscale del beneficiario (eventuale)
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