L.Marra Temporalestvo
Momenti Ludici satira ironia goliardia in versi
La moglie fissata la barca è ritornata dalla pesca e c'ha la zuppa come la volevi... l'ho prenotata tutta il pesce è vivo lo stanno liberando dalla rete: ci son due grossi scorfani tre piccole aragoste un granchio un pesce rospo due gronchi, una murena diversi mazzancolle qualche scampo... Dici se c'è la tracina? Non credo, mi dispiace però ci son due triglie... dici che non ci azzeccano? dici che ci vorrebbe proprio la tracina quella che c'ha l'aculeo velenoso?... occhei, lo sai che faccio? la cerco in pescheria se c'è, la prendo insieme a qualche seppia e prendo una manciata di vongole, di cozze e di telline... come? va bene, sissignora prendo pure tartufi e fasolare
Così non va bene
Due son le alternative: o ciò che voglio e penso mi si legge con evidenza in faccia o tu sei strega mostro ed indovina sennò come si spiega che anticipi ogni voglia scoprendo i miei pensieri più riposti togliendomi ogni spazio e privatezza? Mi va pure a fagiolo per cose da mangiare però m'infastidisce oltre misura che non ti sfuggan voglie da censura! Come facciamo allora se voglio farti un corno (visto che quell'amica tua è d'accordo) se sul pensier mi bruci l'intenzione? La tua chiaroveggenza a me non sembra giusta perché non c'è il reciproco e tu puoi ornarmi invece il fronte quando vuoi
Insetto immondo
pura perfidia consumata fredda almanaccata da mente malata insidie tese con viltĂ virtuale viscida bocca, lingua zuccherata; lurido insetto che punge e divora riscontro crudo di voci sentite gargarozzo saccente ed arrogante da domina d'antiche case chiuse; multipli occhietti omnidirezionali scorta di pungiglioni molto aguzzi sacca tonda rigonfia di veleno inoculato mentre sei distratto dal movimento goffo delle oscene zampette che disegnano moine.
Buonismo e benaltrismo Il benaltrista è un tipo d'idealista che quando vuoi risolvere un problema ti dice che non serve: c'è ben altro! Se tendi a sistemar la spazzatura dice a che serve finché c'è l'usura e se quest'ultima cerchi d'estirpare ti dirà che rimane la camorra e quando vuoi colpir lo spacciatore non risolvi, ti dice, c'è la mafia Con questa scusa, in fondo, il benaltrista boccia da subito ogni iniziativa Ed il buonista? t'assicuro è peggio perché lui tende a sottovalutare ciò che non lo coinvolge da vicino A lui bonificare un territorio da microcriminali e prostitute pare nient'altro che una cattiveria: che fastidio gli dan? Lui sta ai Parioli Ritiene giusto l'aumento delle imposte se pensate ch'è scemo vi sbagliate: lui, fiscalmente, risiede a Montecarlo
Ti legherò Ti legherò le mani alla spalliera non per pratiche erotiche speciali ma perché c' hai l'orgasmo sincopato: con le unghie lunghe adunche ed affilate l'ultima volta m'hai tutto graffiato
Io e te
io e te sappiamo usare le parole ma non le usiamo per lo stesso scopo: io le uso per gridare nel deserto e per scovare verità nascoste da mostrar pure a chi non vuol vedere Tu intoni ritornelli a compiacere dicendo a ognuno ciò che vuol sentire e non metti mai il carro avanti ai buoi Getti l'amo a raccogliere consensi e te ne servi per fare i c...i tuoi
Il merlo tra quei castagni si nasconde un merlo fischio potente dal tono sfottente chiu..., chiuchiuchiuuu?! richiama chiunque si trovi a passare; col becco giallo ed il mantello nero vuol far sapere che lui non è una quaglia perchÊ è successo che cacciatori scemi hanno sbagliato con la sua signora (specie protetta); hanno accampato poi scusa che il merlo femmina non canta ed ha il piumaggio grigio
Chi sarà mai
penso, fumo, rifletto mi distraggo e luna e sole mescolo e stelle e cielo e tutto il firmamento Poi le parole ballano e sullo schermo tutto si confonde e mi bruciano gli occhi e devo chiuderli e se li riapro porca miseria è tutta una girandola Faccio passare tre forse quattr'ore poi riaccendo trovo un commento e vado sul quel sito vedo duecento visite su un brano, penso corbezzoli cosa avrà scritto mai questo signore, chi sarà mai, Pico della Mirandola? Macché, poi s'è capito: è uno stakanovista dell'approccio uno che ha vista ed occhi così buoni da star di fila in rete ventiquattr'ore
Franano miti e mistificazioni Porca miseria, com'era saggio nonno quando diceva che conta poco in sé ciò che si dice, ma conta chi lo dice ! Per cinquant'anni s'è detta la bugia che l'Italia fosse tutta antifascista che i partigiani fossero galantuomini e chi dimostrava che non era vero era bollato col marchio di Borghese. E per decenni si è sempre sostenuto che fosse esagerato il liberale Costa che della casta politica vedeva e denunciava gli abusi e i privilegi Arriva poi sui misfatti partigiani Pansa, onesto giornalista di sinistra, a scriverci la bellezza di tre libri; e manco a farlo apposta, non è da destra che esplode il caso sugli sprechi politici per mano dei giornalisti Stella e Rizzo Ora è fatale che perda la sua boria il sempre ingannato popol di sinistra e può gridare e avere grande seguito con i suoi vaffanculo il Grillo comico E' manifesto e lampante proprio a tutti che la Repubblica più che sul Lavoro fu fondata ed è vissuta sull' Equivoco
Sillogismi
Se al sillogismo oggi vogliamo indulgere ve ne servo uno che farà sorridere: l'amore rende stupidi ogni poeta è sempre innamorato ergo: il poeta è stupido
Spessori a confronto
Disse il filosofo del pensiero debole al giornalista che con un'inchiesta gli aveva scoperchiato gli altarini: sei penna tenue, di poco spessore manchi di retroterra culturale E rispose l'autore dell'inchiesta: sarà così, ma resta che ho scoperto che tu, più che filosofo sei manifestamente un esaltato
Code a confronto Disse il pavone al gallo nel cortile: vuoi metter la tua coda con la mia? Vedi che bel ventaglio?Taci e ammira! Con un chicchirichì, gorgheggiò il gallo: però 'sta coda c'ha breve respiro chiuso il ventaglio, rieccoti tacchino!
Ci amiamo io e te ci amiamo essendo coppia bene amalgamata; tali saremo (e sarà sempre estate) finché tu sarai specchio ed io narciso; e sarai sempre la mia favorita fin quando cortigiana sarai ed io sultano
Astuzie o linguaggio per iniziati?
ChissĂ se si distingue nel cervello la parte eccelsa dell'intelligenza dallo spazio melmoso dell'astuzia... A volte vien da chiedersi a che vale coniar parole nuove inesistenti pescar lemmi forbiti ed obsoleti adoperare immagini improbabili di capelli grovigli di lucertole d' occhi che non son piĂš tizzoni ardenti ma lampi scuri di cioccolatini di bocche squarci rossi di ferite campo di cavoli un mare in tempesta e cielo imberbe il cielo senza nubi.... PerchĂŠ la meraviglia sia totale il poeta impegnato s'avventura in tali intrichi di ermetico sentire che un lettore che sia sano di mente piĂš che dal testo, resta annichilito dal commento ispirato del collega che districa il delirio del demente Ti genufletti innanzi a quegli orpelli e intimorito esclami: che cervelli!
Spericolata e pericolosa
Eri terribilmente trasgressiva anche in presenza di figli e marito trovavi sempre il modo di sfiorarmi; facesti la piĂš grossa in quella chiesa: mentre la tua famiglia con la mia erano assorte nel seguire messa mi trascinasti dietro l'acquasantiera e lĂŹ mi desti un bacio sulla bocca. Per quanto il tuo temperamento mi piacesse fosti proprio eccessiva quella volta... E ne rimasi cosĂŹ spaventato da porre fine subito alla tresca
Donna moderna
bella e sofisticata sei separata ed in felice attesa di divorzio; senza problemi ormai cambi compagno ogni tre mesi; tu sei donna moderna emblema e figlia del tuo... del nostro tempo...
Il parcheggio quando con occhio lesto e con destrezza mi freghi a volo lo spazio del parcheggio non pensi mai con lugubre singhiozzo che se non crepi subito tu pure sarai vecchio?
La poesia Diceva pressappoco il professore: dato un concetto semplice e lineare tipo questo che scrivo alla lavagna ne faccia ognuno quello che gli pare Vedrete che il filosofo e il saggista ve lo svilupperanno in lungo e in largo rendendolo da semplice complesso Farà lo stesso il critico e anche peggio Invece il novelliere o il narratore lo arricchirà facendone una storia Ma a coglierne l'aspetto più importante sarà il poeta che in sole tre parole ve ne darà l'essenza e l'emozione
Un piccolo web master
Quando m'arriva in casa il terremoto vengo immediatamente spodestato della centralitĂ di cui godevo Lui s'impossessa della mia poltrona e con il benestare della nonna sul mio pc fa tutto quel che vuole: se gli occorre un programma se lo installa e aggiorna i siti che ha fatto ad amichetti che lo chiaman da Svizzera e Germania con icq, con skipe o non so cosa... E poi s'aggiorna quello della scuola e si cura dei siti personali (credo che ne abbia almeno cinque o sei) Se voglio un chiarimento da mia figlia lei mi risponde chiedi a tuo nipote che certamente ne sa piĂš di me; ma se mi riesce d'averne l'attenzione il web-master bambino mi risponde: nonno,devi buttar questo vecchiume compra un nuovo pc, poi ne parliamo
il bruco
Si rimpinza di polpa il bruco della mela, poi per digerire esce a passeggio. La ricognizione un poco lo spaventa, c'è frastuono pericoli in agguato Indugia, ci ripensa, poi torna a scavare nell'umida caverna Là si sente al sicuro tecnico progettista d'ardite gallerie.
Protesta il monumento Vide un ragazzo un giorno che il cavallo del monumento equestre che sta in piazza s'era mosso ed aveva scalpitato. Il minore ne riferì in famiglia ma non considerato, fu azzittito come uno che s'inventa fantasie Poi capitò che un bimbo in braccio al padre al genitor mostrasse la stranezza. L'uomo che aveva visto di persona ne parlò al direttore del giornale che scrisse il fatto nell'Editoriale. Così sindaco e giunta di concerto stabilirono di verificare: una squadra d'agenti dislocata fu nella piazza con il monumento di foto- cinecamere dotata. Si seppe allora e fu documentato che a volte quel cavallo s'agitava. A questo punto il sindaco il quesito rivolse all'ente Beni Culturali e la risposta fu che si dovesse consultare il regista americano di "l'uomo che parlava coi cavalli" Costui fu rintracciato ed informato. All'inizio si disse incompetente a ragionare con cavalli bronzei, poi su promessa di lauto compenso volle un mese per la risoluzione di quel caso davvero singolare S'installò nell'albergo più costoso in completa tenuta da cowboy e ogni giorno parlava lungamente all'orecchio della statua ribelle. Trascorsi dieci giorni, chi passava
potè notare qualche cambiamento perché si vide con chiarezza come fosse il cavallo a sussurrare all'uomo. Alfin l'esperto fu pronto a riferire il risultato degli abboccamenti nell'aula del consiglio comunale L'animale, a suo dire, sosteneva, (essendo lì da circa seicent' anni, avendo sopportato neve e vento ed abrasive cacche di piccioni, mal ripulite da piogge ed acquazzoni), che da decenni in qua mal sopportava smog e frastuono delle autovetture, sempre in aumento e sempre più moleste Perciò chiedeva che si provvedesse il traffico a vietare nella piazza con il cartello "Isola pedonale". In mancanza, la bestia minacciava di passar dallo sciopero a singhiozzo a sciopero ad oltranza e continuare fino a disarcionare il cavaliere. Riferisce altresì l'ambasciatore che l'equino con ragionevolezza lascia al comune anche un'alternativa: se non si vuole pedonalizzare si dovrà porre mano ad un museo e là ricoverare il monumento. Ma mentre si discute in municipio su quale scelta sia la più opportuna, arrivano notizie d'agenzia che segnalano scioperi iniziati dalle sculture artistiche all'aperto di tutte le metropoli del mondo Questo conferma che l'imitazione non è solo prerogativa umana ma pure di materia inanimata.
L'ombra della bugia
Non sei la prima che non credendo alle parole crude con l'illusione che avessi esagerato, ci ha provato Ma eri bugiarda e come ogni altra donna tu fingevi e veicolavi dei sentimenti disinteressati assomiglianti ad elettive affinitĂ presunte mentre pensavi a secondari fini produttivi Verificati vani ed improponibili sviluppi ti sei arroccata di nuovo sull'acropoli virtuale e come ognuna prometti sempre ma non torni mai
Sui quotidiani
Più sui giornali cerchi le notizie su leggi su decreti o normative più vi trovi i commenti e le battute di chi approva e di chi non condivide: E Caio ha detto ed ha risposto Tizio... il presidente parlerà domani... il sindacato scioperi minaccia ed il ministro che ha mediato boccia Il direttore fa l'editoriale il cronista racconta la giornata lo specialista svela i retroscena non manca un bel corsivo fulminante affidato a una penna di talento. Poi s'esamina il tono dei commenti e si fa sul taciuto e l'intenzione un buon lavoro d'approfondimento . Ciò che volevi o non c'è o non lo trovi intendo testo e termini precisi di quella norma o quel provvedimento
Morti bianche
Le chiaman morti bianche quelle avvenute sul posto di lavoro e se ne parla solo, sempre tardi sotto emozione, a dramma consumato La procedura è nota, sempre uguale apertura d'inchiesta da più parti da Procura, da azienda e da giornali dal sindacato sciopero rituale la tv ci fa tre, quattro Speciali E parlano politici e ministri con tono grave di carenze d'altri senza parlare del sindacalista che lancia accuse in ogni direzione e vien fuori ch'è colpa dei padroni poi dell'Inail e poi dei direttori e per l'insufficienza d' ispettori v'è mancato rispetto delle norme Nello speciale vi son giornalisti valenti direttori di giornali che sanno bene e possono informarsi che in ogni azienda specie le più grandi in ogni zona, reparto, in ogni squadra non manca un esponente sindacale pronto a fermare fabbrica o reparto se un capo guarda storto un operaio: perché il sindacalista di reparto sta lì a tutela dei lavoratori e se s'avvede di sicurezza scarsa ferma il reparto, è il primo controllore
Sapendo ciò, nel consesso non s'osa a quel sindacalista illuminato rinfacciare che nelle morti bianche tra tante colpe, forse la più grande spetta pertanto proprio al sindacato
Solo sceneggiate
Pizzo camorra e vizio nella città rigonfia di sporcizia dove arrangiarsi è norma dove lo scippo e il furto son di casa dove funziona solo la camorra.. . Proprio in questa città due magistrati invece di pensare agli arretrati di giustizia in attesa da vent'anni si mettono a spiar fuori di legge un politico avverso per manovrine che son bagattelle rispetto al male marcio quotidiano che il cittadino qui da noi respira Napoli città stupida e arrogante dove ai problemi seri della gente si dan risposte tipo sceneggiata non in teatro solo, ma in Questura Regione, Municipio, Prefettura... perfino in Tribunale ed in Procura
Lingua lunga Livida lama di luce lunare taglia a metĂ la tua figura snella la scudisciata arriva inaspettata sangue pazzo nel solco lacerato sprizza e tinge di rosso la serata Saranno i due cocktail sarĂ la birra brucia il dolore fa veder le stelle ti stringo forte con le mani il collo e mentre annaspi con la lingua fuori con un raggio di luna te la taglio
Rimani brutta t'ho quasi vista in faccia cava e buia per pochi istanti t'ho pure invocata le mani tese gli occhi spalancati e la molestia di mille pensieri per quanto sappia e per quanto ragioni sul naturale purtroppo inevitabile tuo abbraccio io ti confesso che la tua bruttezza continua ad atterrirmi
Le Ultras Quando m'imbatto in certe femministe arrabbiate sempre a rivendicare non si sa ben che cosa dal momento che hanno la parità, son numerose, potrebbero, volendo, governare quando, dico, ne incontro un esemplare mi ricordo di te, mio primo amore Io sedici anni tu diciassettenne bella disinibita un po' incosciente felicità con tutti i sentimenti durata poco, solo fino a quando leggendo Sartre e frequentando l'Udi del femminismo issasti la bandiera. Fu guerra all'uomo ed io ne fui il pretesto quel nostro amor condito di poesia sbiadì, scemò, divenne innaturale si trasformò in inferno cerebrale. Su ogni parola avevi da ridire t'infastidiva e guardavi con sospetto ogni mio gesto ogni mio atteggiamento Diventata saccente ed arrogante rendesti amaro ogni intimo momento rivendicando diritti inesistenti tanto che sia l'amor che la pazienza persi e la storia tra noi s'interruppe. D'allora in poi meticolosamente scanso ogni donna che un poco t'assomigli Tu mi lasciasti dentro gli anticorpi e così per non essere infelice io la divinità della Misura scelsi come filosofia di vita.
La spocchia
Tanta stanchezza nel corpo devastato. Stato d'attesa con qualche fantasia depositata sol per inerzia nell'ombra lunga della blogosfera Negli anni andati quando la voglia c'era mille battaglie tra quelle vinte e perse Acuminata capacitĂ di sculacciare ove incontrata la sgradita spocchia Nessuna voglia di competizione Ora quando m'imbatto nello snosbismo e nella supponenza nemmeno me ne accorgo: me ne fotto
A denti stretti sull'attualitĂ napoletana
Si diceva, giocando, delle statue che adornan la facciata della reggia, il palazzo di piazza Plebiscito, che la postura di quattro sovrani fosse dovuta a disputa su un piscio: Carlo quinto chiedeva chi era stato ed il Borbone col ditino teso indicava accusando re Gioacchino. Murat negava d'esser stato lui e Vittorio Emanuele sibilava a spada alzata e con fiero cipiglio: io mozzerò la testa allo screanzato! Adesso invece son tutti d'accordo sulla monnezza gli otto monumenti. Rossi di rabbia e di risentimento dicon mai s'era visto ai nostri tempi un tale scempio un tal comportamento Napoli allora era una capitale rispettata in Italia e in tutto il mondo non certo una cloaca da evitare Ai tempi nostri avessero regnato angioini o borboni non importa mai saremmo arrivati allo sfacelo perchÊ, per molto meno, Bassolino il verde Pecoraro e la Iervolino avremmo consegnato ai lazzaroni dopo averli privati dei galloni
Prometti e giura (testamento biologico) Prometti e giura: se mi dovesse capitare se non potessi più parlare se non ci fosse più niente da fare dimmi che non permetterai che s'accaniscano a farmi respirare in modo artificiale. Giura e prometti che difenderai i miei diritti che qui lascio scritti per l'evenienza che non possa in futuro e all'occorrenza farli valere io stesso. Promettimi che non consentirai superflue sofferenze inutili insistenze e terapie. Quando sarà il momento non consentire alcun accanimento nessun prolungamento d'agonia: sai che non voglio vivere nemmeno un'ora in più se devo rinunciare all'orgogliosa facoltà di una morte dignitosa Voglio che si rispetti la mia coscienza di persona libera. Giura e prometti !
Versi non belli per un patto di buon senso Popol sovrano se non sei cretino non ascoltar, non farti abbindolare dai discorsi che fanno gli esponenti dei maggiori giornali e dei partiti Nessuno pensa al bene collettivo né chi invoca una legge elettorale che fornisca governi più sicuri né chi invece vuol subito votare In verità tutti i motivi addotti si rifanno ai sondaggi elettorali vuole votar chi spera la vittoria non vuole farlo chi sconfitta teme e le consultazioni al Quirinale son rito anch'esso inutile, scontato e lo sa bene questo presidente lui ch'è stato politico di parte Al posto suo, saprei che cosa fare: ai leader dei due massimi partiti farei firmare un patto preventivo poi darei la parola agli elettori Un patto, voi direte , quale patto? Solamente l'impegno condiviso che chi dei due vincesse la partita con scarto insufficiente a governare sarebbe premier a patto di chiamare a quell'impegno pure l'avversario mettendo insieme il meglio dei programmi come dire una grossa coalizione
Una semplice cosa di buon senso sol per avere un governo duraturo giacché per i problemi del paese non c'è nessun politico sicuro e con franchezza brutale voglio dire che non avendo un Blair o un Sarkozy sarà forse più agevol ripulire della monnezza Napoli e Campania che metter mano al capovolgimento che occorre al nostro povero Paese (ed accomuno sia chi si vergogna che chi è orgoglioso d'essere italiano)
Sonetto della luna storta
Almeno si capisse a cosa miri Borbotti come pentola che bolle Senza pianti né strilli né sospiri Manco ti si può prender con le molle Di solito bisbetica non sei Ti svegli storta solo raramente Ma se succede ci si sente rei D'ogni misfatto e crimine esistente Non sei diretta, attacchi di traverso Usi la mossa obliqua del cavallo Mi dai scacco nel modo più perverso E mi mantieni in quell'odioso stallo... Tutto il giorno mi sforzo di frenare Quel prurito alle mani di menare
Gli amici
Si dà il caso che noi due stiamo insieme che tu sia brutta ed io non valga molto, eppure ognuno si sente in dovere dirmi di te quanto sei intelligente e a te di me quanto versatil sono Nessun potrebbe dir che tu sia bella nè di me dire che in qualcosa eccella, ma comportandosi educatamente ci fanno in fondo un mezzo complimento. ChÊ ad essere sinceri veramente direbbero con grande convinzione che tu sei cozza e che io schiappa sono.
Non m'imbrogli
Esci ogni sera per andare a cena dicendo a mamma per non darle pena che si tratta d'incontri di lavoro al ristorante fatti di straforo dove pare consueto consultarsi tra colleghi per le ricerche a farsi e che la consulenza più felice sia quella tua, della ricercatrice più giovane carina e incompetente che di formule non capisce niente Tu che a stento fai l'o col bicchiere tu proprio a me vorresti darla a bere? So troppo bene il motivo per cui attrai: non è la scienza... ma è perché la dai
Burocrazia
Caro dottore, mi vorrà scusare se mi permetto farle una domanda: Non è forse accertato che la mia malattia non ha rimedio, ch'essa non può recedere che l'ossigeno non è una terapia ma soltanto un aiuto a respirare? Se sono quindi un malato terminale mi può spiegare a che serve ch'io venga in ospedale a ripetere ciò che già sappiamo a sottopormi al rito del boccaglio (prego aspiri, trattenga, può espirare...) al prelievo di sangue dall'arteria ch'è un supplizio se non s'imbrocca subito alla prima? Non so che dirle amico tutto è previsto dalla procedura Lo immaginavo ma le sono grato d'aver risposto e averlo confermato Spero pertanto voglia convenire che siamo messi male se non si scansa la burocrazia neppure quando si sta per morire
Spogliarellista
Che fai di male se metti a frutto i doni avuti da natura? Usi quel che possiedi come ognuno Non usa forse ciò che ha ricevuto chi ha genio, intelligenza chi ha talento come fa lo scienziato, l'imprenditor, l'artista e il giornalista? Tu possiedi un bel corpo che tanta gente desidera ammirare e l'usi per campare
Poco fa mi sono distratto Non è che non vedessi i tuoi difetti,quando t'amavo. Ma con un pizzico di fantasia li deformavo, li nobilitavo e fingevo d'amare anch'essi. Ora, se per distrazione il pensiero di te mi sfiora, evochi scene horror,streghe di favole, miti di cattiveria, simboli di crudeltà Non è un bel vedere! Perciò devo assolutamente evitare di distrarmi
Pensiero molesto
Da qualche giorno sono ossessionato da quest'idea della metempsicosi Naturalmente non ci ho mai creduto come non credo in nessun'altra cosa, però (sarà che a meta m'avvicino) sempre piÚ spesso noto gli occhi tristi del cagnone che sosta nel mio viale o lo sguardo indolente del gattone che trovo acciambellato sopra al tetto della macchina quando devo uscire Pare che le creature tutt'e due mi fissino con tenera insistenza e sguardo amico quasi a far capire: tra un po' sarai dei nostri, vale a dire che assaggerai la nostra stessa vita Io dall'idea sono terrorizzato e mi chiedo perchè son sempre stato poco fraterno verso gli animali
Curiosità
Curioso il bimbo che faceva il bagno interrogò indicando il pisellino: dimmi, mammina, è questo il mio cervello? Sorrise la signora, poi rispose: Non ancora, figliuolo, non ancora! Giustamente considerò che in fondo l'uomo adulto... con quello ragiona La donna, viceversa, è razionale tranne in quei giorni quando pure lei per discutere con il suo compagno usa l'utero invece del cervello
Sonetto per l'assatanata
Far l'amore con te voglia non smorza e giuro vorrei farlo all'infinito il desiderio c'è, manca la forza sono uno straccio ormai, sono sfinito Se ancora non sei sazia e ancora hai voglia fatti una smanettata amica mia, io ti darò un'occhiata dalla soglia mentre mi vesto e me ne vado via Torno domani meglio preparato e vedrai che faremo all'incontrario: mi rivolgo a un amico che l'ha usato mi prendo il viagra e non avremo orario Sono sicuro che con l''aiutino tu sarai soddisfatta ed io arzillino.
Rifatta
Ti sei rifatto il seno. Certo adesso è più bello da guardare ma di toccarlo non mi tira .più. Ti sei rifatta il labbro Ora che c'hai la bocca alla Naomi mi sembra di baciare gelatina. Ma per fortuna le belle cosce non hai ritoccato e sono uguali glutei ed ombelico. Mia bella gnocca, perdonami,perciò se d'ora innanzi io t'accarezzo dalla vita in giù.
Otto marzo
Alla mia età donne ne ho conosciute adolescenti, giovani, mature posso dir senza tema di smentita che né deboli son, né capricciose S'impegnano di più rispetto all'uomo son più mature, son più intelligenti sono studiose e più determinate meglio di noi sopportano il dolore S'ammalano di meno , son longeve son più duttili, sanno far più cose sanno fingere, amare, abbindolare a farla breve sono superiori A loro dunque merito e rispetto e soprattutto considerazione oggi otto marzo ch'è la loro festa nessun scordi un regalo ed un pensiero
Favole sottosopra
Una volta credevo nelle favole, nel rospo brutto che nasconde un principe e pensavo che tutto fosse semplice e il ben che vince il male fosse implicito. Col tempo e l'esperienza ho poi capito che le favole sono necessarie ma ad evitar dolori e delusioni, convien leggerle bene..., all'incontrario
Morale della favola, credetemi giustizia e bene son cose opinabili, siate certi, chi muore non resuscita e non esiste l'amore intramontabile
Tre, anzi quattro
Non meravigli, amo tre donne insieme due di trent'anni ed una quarantenne una bionda una bruna una castana. Sono le mie tre muse ispiratrici una per versi due per la pittura una sposata due nubili ancora una assai bella due molto carine ognuna delle tre mi dà qualcosa m'ispirano lo stesso sentimento senza intralciare mai quello assoluto che sempre nutro per la mia compagna Può dispiacere ciò che sto per dire ma non lo faccio per giustificarmi l'uomo è poligamo, credo, di natura
Piccola riflessione
Quando mi prende vanità e vaghezza dopo aver fatto qualche scarabocchio di metter nella rete ciò che ho scritto in un piccolo moto di vergogna mi viene da pensar se pure quelli che fan cose piÚ serie sono fatui E penso allora a chi fa il volontario a chi assiste i malati terminali a chi s'occupa della sicurezza a chi lotta per la democrazia a chi per la giustizia ed il progresso opera nei partiti o ci amministra a chi nella ricerca il tempo impegna a chi ci rappresenta in parlamento Poi questi stessi personaggi osservo pavoneggiarsi da Vespa a Porta a Porta e mi dico ch'è ben misera cosa questa mia fissa se commisurata alla loro arroganza, a tanta boria senza pudore alcun manifestata
Tautogramma scombiccherato
sogno sinistro stanotte subĂŹto scombussolando spirito scioccato sconfinfera su scherzo scombinato sibila serpe srotolando spire salta salmone sopra scoglio scuro scorfano schiaccia sogliola sottile scodinzola su salice scoiattolo sopra steccato semi scortecciato sfugge squittendo sudicio sorcetto scapicollando sotto sasso smosso stride segaccio segando sgabello scompare sotto sabbia scarafaggio sorvola stagno sparviero solitario se sfagiola soffritto salsicciato sarda scodella su spiaggia soleggiata sale scale sconnesse sagrestano seminarista seduto su sagrato scocca saluto sapido salace saxofonista sublima suoni spinti solfeggia semicrome su strumento sbeffeggiando sardonici stilemi si sveste suora su suolo sconsacrato sognando sesso sinora sconosciuto sconsideratamente sta supina sente salire supplica solenne scarrucolata su solchi setosi sin su splendide stelle scintillanti sotto sferici spazi sterminati
Cittadini di domani
Hanno capi firmati e motorino hanno il telefonino e la paghetta emme pi tre da riascoltare in cuffia hanno ogni cosa ma non basta ancora vogliono stare in qualche discoteca per ore ed ore a impasticcarsi e a bere ritornando alle cinque di mattina col bolide del ricco genitore. Se restan vivi che avvenire avranno mi chiedo, come se la caveranno da soli con gli impicci della vita? E' sconsolante pensare che tra loro ci saranno non solo gli elettori ma i dirigenti e gli eletti di domani
La donna che mi piace
Tu donna indipendente, mai piÚ prona, tu dignitosa, conscia del tuo valore, competitiva, forte smetti l'atteggiamento veterofemminista che all'uomo in qualche modo ti porta a somigliare, smetti la strafottenza dell'autosufficienza Rivendica con forza il tuo diritto ad essere persona senza mai rinunciare alla natura che piÚ t'è peculiare Dolcezza persuasiva sorriso seduttivo di splendida creatura ammiccante nel letto ed in cucina, insuperabile nella cura amorevole dei figli. Lascia sempre fragranza profumata d'impronta femminile Sgomita pure ed insegui il successo ma senza rinunciare al tuo destino di perpetuatrice Io non ti vedo amazzone, nÊ di te stessa ti vedo adoratrice
Tra il serio e il faceto L'incostanza è il mio cruccio ed il mio vanto pigrizia ed ozio sono hobby e bisogni versi e disegni solamente sfizi. nel disincanto son finiti i sogni Di tante cose m'entusiasmo e stanco emblematico dunque appare il sito che "più del meno che del più" si noma epperciò il nick è "temporalestivo". Chi dell'essere mio fece la mappa scordò più d'una cosa necessaria pazienza studio serietà ed impegno Di quella distrazione pago pegno quì enumerando queste mie carenze endecasillabando la lagnanza
Invettiva
Convenzioni a tracolla eccoli fermi nelle autovetture a due- tremila metri dal casello Come vorrei di Cecco aver la penna per insultarli e per stramaledirli. Vorrei metterli in fila lungo la linea bianca tratteggiata vorrei sferzare a sangue i culi nudi vorrei punire quell'agir da schiavi quell'assieparsi inutile in corse collettive verso il niente
Ipotesi maligna
Son riflessioni amare avvelenate nate da fatti anomali atti a spaccar le menti Nasci per caso vivi in qualche maniera sempre correndo appresso a una bandiera Sei sottoposto al turbinar del vento come granello che non pesa niente Sempre per caso vivi bene o male sei povero sei ricco sei sano o sei malato e sempre il caso ti rifà il destino Ma se un groviglio senza capo né coda sfiora la tua persona se chi ha il dovere di trattare il caso non è all'altezza non è professionale se arrivi nella cronaca e ne vieni sporcato può non esser per caso o coincidenza
Ci puoi finire perché un magistrato (fregola e smania di protagonismo) forse ha intravisto forse ha pregustato una ribalta vasta l'occasione di lustro e di notorietà
Sms Quei messaggi che scrivi al cellulare sono davvero in codice speciale quei xké nn bc parentesi e faccine in qualche modo riesco a decifrare ma dell'ultimo sms di stamattina (tono seccato, non molto amicale) non ho capito il VFC finale Epperò riflettendoci un momento ho il dubbio che non fosse un complimento
L'altro Me
All'altro me, quello più conformista più serio brontolone e moralista non va giù ch'io continui a corteggiare ogni ragazza bella da guardare crede sia giusto e vuole che desista alla mia età dal pensare alla conquista e ogni giorno me lo ripete brusco in romanesco bagnato di lambrusco
"Me sa che devo dittelo de brutto che devi smetterla de fa' er provolone co le regazze che se te sorrideno te lo fanno pe' considerazione penzeno che ti ci vòle la badante vedeno che non sei gallo de pollaio e manco er cigno che spicca ne lo stagno Me sa che devi datte 'na calmata hai da capi che quello della tavola è l'unico piacer che te rimane. Oggi ch'è venerdì nun sta a pensacce pija 'sta santa donna de tu moglie e annate a magnà pesce all'osteria: ve fate due linguine co' li scampi e un bel soté di vongole a finire"
Ricchezze dialettali
"Ovviccànno,ovvillòco, ovvillànno" e tu rimani come un battilocchio non riuscendo a capir come i campani possano declinar pure gli avverbi Capire non è molto complicato se pensi a questo codesto quello diventa quasi inutile spiegarti Ovviccanno vuol dir eccolo qua da intendere che sta vicino a me con ovvilloco dico eccolo là volendo dir che sta vicino a te con ovvillanno è sempre eccolo là però s'intende che persona o cosa sia da me che da te sono distanti Alla lettera poi queste parole stan per lo vedi qua, lo vedi là come in francese con voici, voila Per essere pignolo quei tre lemmi hanno anche una versione più plebea: "obbiccanno, obbilloco, obbillanno"
Alla televisione
eccoli, fronti basse facce toste completamente privi di vergogna parole che non spiegano ma disgusto misto a sapore e puzzo di menzogna resta solo fetore d'immondizia
Senza ispirazione Perché non riesco a scrivere due righe perché il pensiero non si configura e s'impiglia e farfuglia nella mente? Perché di fronte a fatti ed affliggenze tristi e reali la mia penna tace perché a rimedi e chiacchiere diffusi ( ronzio fastidiosissimo e molesto) non si libera in me la fantasia non esplode il sarcasmo e l'ironia? Io non so dirlo ma il fetore è tale ch'è inutile sprecare le parole io non ho forza, se voi fiato avete strepitate con urla disumane
Impazienza
Perché mi fai piedino sotto al tavolo e socchiudendo gli occhi in modo subdolo dall'orlo del bicchiere ammicchi e stuzzichi; perché sporgi la bocca rosso porpora perché graffi il monile verde vipera con le unghione laccate nero intingolo; perché le calze nere col reticolo perché scarpe col tacco chilometrico che ti fan somigliare a una grattangoli; perché non tieni a freno la libidine almeno finché non s'arriva all'attico? Non si riesce nemmeno a entrare in macchina che già tu cerchi d'attaccarti al manico: che cazzo sto guidando, aspetta un attimo che mi possa fermare dentro un vicolo! Perché questa mania di far la zoccola e tutta questa fretta inarrestabile quando c'è il nostro letto comodissimo? Potremmo far, se proprio c' hai la fregola, che incominci a spogliarti nel vestibolo continui in ascensore e in pianerottolo: s'arriverebbe belli e nudi in camera ... Credo che il tuo disturbo tragga origine dai tuoi trascorsi di marchettara autentica
CuriositĂ
Farneticanti liriche d'amore struggenti e disperati desideri di rosa tinti in volute retoriche eleganti proponete ogni giorno in questo sito. E ciò facendo mi scombussolate e il vostro dire come un rebus m'intriga e m'arrovella Vorrei capir come le introspezioni si vanno a combinar con i capelli e con la pelle e con l'età reale e per quali sentieri della mente vanno ad abbeverarsi e a quale fonte...
Transessuali
Non solo abbigliamento tratti e sembianze sono femminili Vuoi per gli ormoni vuoi per qualche artificio avete pelle liscia curve giuste e tette tali da provocare invidia a donne vere. E tra capelli lunghi e unghie laccate nei volti glabri occhi e dolcezza della donna avete E quando a un uomo voi vi accompagnate sembrate sacerdoti di un mistero ed è palese che nÊ lui nÊ voi in fondo vi sentiate omosessuali
So guardarti
certo sei in gamba cospicuo retroterra culturale l'intelligenza certo non ti manca e spazi un po' su tutti gli argomenti se qualche volta io non capisco i tuoi ragionamenti e può sfuggirmi qualche sottigliezza so come fare posseggo anch'io qualche raffinatezza ti guardo un poco come so guardare cultura a parte allora pure tu diventi scema e di te faccio quello che mi pare
Di buona famiglia
Cinque ragazzi di buona famiglia son picchiatori quando uniti in branco ora assassini per futili motivi Piange una madre cinque piangeranno e radio e media parlano per ore interrogando sociologi e giuristi Qualcuno specula la butta in politica sempre gli stessi sordidi maestri d'odi e violenze Per meno di un nonnulla morto un ragazzo per mano di balordi ed imbecilli... è da non credere insiste il giornalista tutti ragazzi di buona famiglia Da tante madri al cielo una preghiera che il mio figliuolo possa sempre scansare rampolli in branco di famiglie buone
Il risultato
Per quanto bue questo popolo al voto piĂš intelligentemente della casta preso atto della crisi di sistema pur con legge porcata e controversa ha fatto i conti ed ha semplificato Fuori chi in qualche modo ce la mena da cinquant'anni con la stessa lagna fuori dai piedi un po' d'intellettuali cresciuti poco e ancora affezionati ad utopie obsolete e superate Poi si vedrĂ ma intanto il Parlamento somiglia giĂ un pochino alle Nazioni che han da sempre sistemi organizzati non per grattarsi ma per governare
M'avvinci ma non m'abbagli
Non c'è discorso per quanto intelligente non c'è malizia più o meno intrigante né strategia di medio o lungo corso né tattica per quanto convincente che possa vincer mai la resistenza che il tuo giovane corpo seducente oppone a questo ammasso di rottami Nessun prestigio simpatia lusinga potrà mai vincer quella repulsione che da che mondo è mondo è naturale provar di fronte all'avvizzito e al vecchio Cara a negar la mia decrepitezza buona e gentile a dir bugie benigne ma son sicuro che non puoi provare vero piacer con una scarpa vecchia Perciò lasciamo perdere, Vanessa la chimica tra noi non è la stessa
Salvavita sensibile
un lampo immenso irrompe dentro casa luce saetta negli angoli bui ed è spettrale ma quando arriva il tuono è tutto scuro perché intanto è scattato il salvavita porca miseria m' è ricapitato un'altra volta perse buone quattr'ore di lavoro trenta e più disegnini differenti per un'animazione complicata e tutto quanto per aver scordato anche stavolta di salvare man mano la creazione... più che sfottere e dirmi rimbambito non sarà meglio il cambio del salvavita?
Voto
Anche gridando chi mi ascolterebbe? Quali parole occorrono e quali sono adatte a dire che il destino è già segnato e non esiste progetto alcun che possa rimediare? L'Italia sta seduta ma dalle chiacchiere di tutti voi che il voto mi chiedete piÚ che rialzata io la vedo sdraiata
Assegni scoperti
Su dieci sigle e dieci candidati aspiranti a esser capi di governo uno soltanto può vincer veramente rischiando di dovere in qualche modo tener fede davvero alle promesse Fateci caso proprio costui le spara meno grosse gli altri invece per qualche voto dicono che faranno tali cose che manco il padreterno potrebbe attuare Con gran disinvoltura firmano assegni a vuoto tanto non ci saranno ad onorarli Essi per primi sanno di contar palle ma son sicuri di trovar qualche fesso che ci crede. Però per quanto audaci nessun s'azzarda a dire che farà funzionare la giustizia
Fedele per forza
con una mano tu mi tieni il cuore con l'altra mi catturi ogni pensiero il cuore a un'altra non lo posso dare ed i pensieri non posso liberare il fisico è piuttosto malandato altro non resta ch'esserti fedele
Non sei genuina
qualcosa in te sa insieme d'innocenza e di peccato l'occhio troppo marcato e inespressivo seno di quarta taglia costretto in reggiseno di seconda i tuoi capelli sono troppo rossi hai labbra grosse e viso liscio che mi fa pensare a chili di cerone o a botulino sei bella sĂŹ ma sento una vocina sussurrarmi che no non sei genuina
A mia nipote Anna
Quella quassù ritratta nel disegno è mia nipote dico e confermo la mia preferita Ti prego caro zio così m'ha detto mi devi dedicare una poesia; insisto e non importa io la pretendo pure se scriverai satireggiando Oggi cara nipote t'ho osservata parlando a mia sorella gesticolavi; gesti tranquilli i tuoi per un discorso qualunque quanto mai normale Però mi chiedo: e se dovessi dire le tue ragioni? Se discutessi sotto forti emozioni? Quali traettorie e quali acrobazie potrebbero tracciare le tue mani? Sarebbe come assistere a una tragedia rappresentata in un teatro greco
Con una differenza: nell'anfiteatro io sarei pi첫 al sicuro. Vicino a te al contrario rischio ogni istante buscarmi un manrovescio od un montante
Si capisce
mi spieghi come faccio a tener gli occhi a freno se dal torace eretto sembra che i tuoi capezzoli vogliano perforare questa maglietta stretta? se a soli diciott'anni usi una taglia in meno metti una freccia un simbolo con sopra scritto guardali non ci vuole l'oracolo per dire che sei zoccola
A un amico intellettuale
Dici che affermo cose un po' scontate e che trascuro i massimi sistemi dici che faccio piccola ironia dici che gigioneggio e non m'impegno a penetrare l'anima e il profondo che non ricerco il senso della vita Io potrei dir che il senso della vita è tutto là, nelle piccole cose... Invece ti rispondo che hai ragione io scrivo versi, quasi mai poesia Ma tu perché t'atteggi a intellettuale? Scrivi impegnato sì, ma versi brutti i miei son quantomeno musicali! Vorrei solo capire tu quest'aria di superiorità dove la prendi visto che non sarem né tu né io paragrafi di storia letteraria
Galanteria
Il senso della vita? Una parola! Io credo che abbia senso se glielo date perchÊ alle volte sembra non averlo Se devo proprio dirlo è relativo e non è sempre uguale ma ballerino Volete voi sapere in questo istante della mia vita il senso? Voi, tutte quante!
Nascere a Niscemi
Quattordici anni, quante ne conosco amoreggianti con più d'un ragazzo costume in auge già da qualche tempo A Roma Bari Napoli Milano si può affermar che tra le ragazzine si comporti così la maggioranza; ragazze sciolte che fanno esperienza alla stessa maniera dei maschietti In fondo parità rivendicata che viene messa in atto ed accettata Capita pure spesso che qualcuna malgrado l'attenzione resti incinta ma non per questo si sfocia in tragedia: perché non siamo più nel medio evo e le ragazze non vivono a Niscemi
Svantaggi dell'esperienza
Mi chiedo a volte se la conoscenza della natura umana se l'esperienza dell'aver vissuto possa dare vantaggi e mi rispondo senza insicurezze che un'emozione piena è quella che non legge oltre il pensiero. La giovinezza è bella perché vive le gioie senza incertezze senza il retropensiero che attenua con l'età spesso il piacere Ecco perché t'invidio se ti dico che t'amo tu ci credi se tu lo dici a me c'è l'esperienza che m'avverte: attento!
Se non trapela
Io t'amo pure tu m'ami ma non ce lo diciamo perchÊ io e te l'amor lo pratichiamo ogni ora ogni minuto: lo viviamo Non c'è ragione alcuna d'esibirlo anzi proviamo un gusto pazzo antico a sfruculiarci quando in presenza d'altri io mi metto a scherzar su una tua fissa e tu di me racconti qualche malvezzo e piÚ d'una mania Se non trapela dal nostro dir sfottente il nostro amore detto tra noi non ce ne importa niente: a chi ci ascolta non è certo vietato esser cretino
Tu e la bugia
tu e la bugia siete in intimità le dici come scusa a una promessa fatta che non avevi mantenuta le dici pure senza utilità; le tue bugie sono sovrabbondanti le snoccioli con tale noncuranza che neanche più conviene contestarle perché tu per sottrarti a tale accusa di bugie ne diresti altre cinquanta
Poche prescrizioni
ragazza mia per esser seduttiva devi essere carina innanzitutto qualche vezzosità se c'è non guasta devi essere bugiarda quanto basta ma devi calcolare la misura del traccheggiar perché sia quella giusta a farti sempre più desiderare; calcolo empirico che tu devi fare a seconda del tipo da trattare perché c'è il caso che ad esagerare il fascino potrebbe non bastare insomma il trucco sta nel tira molla: la corda non si deve mai spezzare
Anteprima
mi voglio avventurare nel sentiero voglio arrivare fino alla piazzetta voglio dare un'occhiata alla chiesetta sostare qualche istante sull'altare voglio girare intorno all'obelisco ed imboccar la via del cimitero; voglio poter vedere in anteprima il dì dell'ultimo accompagnamento provando a far lo stesso itinerario e immaginar l'effetto sui parenti
Virtualità
Tu che vieni da me, io che ricambio tu che lasci un saluto ed io un abbraccio ma fai lo stesso con altri cinquanta forse un costume da mania o bisogno. Certo è che s'eri solo, solo resti si può anche soli stare in compagnia di desideri e di pensieri egregi però la solitudine è funesta se oltre a mancare tu, mancano quelli
Ma tu
ma tu me lo daresti un po' di tempo se te lo chiedessi e un po' di gioia e un po' di giovinezza? ti faresti abbagliar dalle parole che saprei dirti parole forti e delicate, subdole che hanno il potere di farti provare le sensazioni piĂš gratificanti? faresti tu il miracolo di farmi risentire innamorato? ragazza mia, tu, insomma... me la daresti?
Vitto alloggio compenso simbolico
deciso, metto un bando su la Mente: cerco ragazza bella e seducente che sia piuttosto allegra e divertente fa niente se non molto intelligente è piÚ importante che abbia la patente e sappia cucinar la pasta al dente non guasta se sensuale e provocante ma è indispensabile che sia paziente perchÊ mi deve fare.... da badante
La differenza
Fateci caso l'uomo innamorato (non conta se di lettere o d'affari) perde completamente la ragione Se di solito è un uomo equilibrato smarrisce in quei frangenti la misura Artista matematico o scienziato o statista e persona di potere subisce un terremoto nel cervello che lo fa diventare un imbecille Viceversa la donna mai sragiona ed è sempre padrona del mestiere perfino s' è davvero innamorata non le mancano frecce nel carniere Se vuole farti credere che t'ama ha mille modi per dartela a bere simula amore con disinvoltura e mentre dice che ama te soltanto la dà a un altro e ne ha quattro in dirittura
Onore al merito
Quella che qui s'apprezza è Susa occhiodifalco che tutto vede e sa e a tutto provvede che pur stanca e sudata vigile e pronta è sempre a intuire, a indovinare ogni mio desiderio anche il più strano Ella è una tale maga che addirittura anticipa le voglie che io stesso m'appresto a malapena a formulare e mi dà vino, anguria e mi dà cozze pronte da gustare Ma è soprattutto magica a capire se c'ho male alla schiena o se ho prurito e a farmi un bel massaggio o una grattata
Agosto
mese d'agosto m'ingozzo di cocomero e il venerdÏ di vongole e di cozze poi ci sei tu c'è la tua simpatia i tuoi misteri e qualche asimmetria questo vuol dire che ad accontentarsi di un'illusione si può morir ridendo
Gelosia ossessiva
Gambe nervose sopra tacchi a spillo Ogni tuo passo un colpo di martello Sul chiodo che perfora il mio cervello Ferita aperta ch'io stesso sobillo Alimentando con nuovi sospetti questa mia dilagante gelosia Simile sempre piÚ a patologia Da curare con pillole e confetti Da te nemmeno l'ombra di un motivo Però quel chiodo fisso nella testa Si fa ogni giorno sempre piÚ afflittivo Tanto che quando andiamo ad una festa Al gallo che ti guarda ammirativo Mi vien la bizza di tagliar la cresta
Il calendario Giustamente hai pensato anche se laureata ed in carriera sono ben fatta anch'io volendo potrei fare un calendario Così quasi per gioco con la tua macchinetta digitale nuda o poco vestita ti sei scattata le dodici pose Poi col programma apposito e senza alcun ritocco le hai collocate nei mesi dell'anno Splendido risultato che figurava bene nei confronti e così al tuo ragazzo l' hai mostrato. Pensavi solo di fargli piacere d'eccitarlo in maniera un po' speciale invece hai suscitato nel maiale appetiti diversi... un po' venali Perché lui seriamente t'ha proposto un calendario vero per denaro e di fronte al tuo sguardo furibondo insisteva ugualmente a tutto tondo. Così è cresciuto il tuo risentimento e sibilandogli quella parolina dalla tua vita l'hai cacciato via
Un disastroso primo appuntamento
Pippo la corteggiò buoni due mesi per ottener quel primo appuntamento seconda C, bigiarono la scuola la giornata era bella, il mare calmo Lei domandò: Pippo, tu sai remare? Lui che aveva remato mezza volta ed a nuotar se la cavava appena con grande faccia tosta disse: certo! E affittaron la barca per un'ora Malgrado l'imperizia in qualche modo Pippo riuscì a portar la barca al largo poi s'accostò alla bella per baciarla però nella manovra fu maldestro e un remo si sfilò cadendo in acqua Fu complicato assai recuperarlo Pippo dovette sporgersi talmente che rischiò di finir vestito in mare. La ragazza fu pronta a puntellarlo e quando vide che il pezzo di cordame che tiene il remo al ferro era spezzato la cintura di stoffa del vestito gli offrì per sostituir la corda rotta E accortasi che lui mortificato se la cavava male e cincischiava gliel'annodò lei stessa al ferro e al remo e assicurò che avrebbe resistito per il tempo occorrente al ritornare E al barcaiolo che aveva da ridire e richiedeva più soldi del pattuito fu sempre la ragazza a tener testa
dicendo che pagare era già troppo considerando che al remo era attaccata una corda già marcia e consumata Pippo sentiva di non aver brillato fu triste e taciturno tutto il tempo vergognoso evitava di guardarla temendo d'incrociar gli occhi delusi Non tentò più nemmeno di baciarla e gli mancò il coraggio di proporre alla ragazza un nuovo appuntamento Tuttora se ricorda quei momenti Pippo diventa rosso per lo scorno ed ha il rimpianto del bacio non dato
Dirglielo?
Ti prego, cara, ascoltami: evita d'atteggiarti a intellettuale tu sbagli accento e apostrofo sintassi e ortografia... i tuoi son gravi errori non refusi Spero mi capirai se ti consiglio sussiego moderato: lo strafalcione di chi ha lacune nei fondamentali nemmeno si rileva in fondo viene dato per scontato... So che può dispiacere che sarebbe più comodo tacere ma ci ho pensato a lungo ed ho concluso ch' è giusto dirtelo lo impone la lealtà dell'amicizia Confido tu non sia suscettibile oltre limiti normali sennò la mia lealtà sarà servita soltanto a farmi perdere un'amica
Il peggio al male
Qua di grilli parlanti ce n'è tanti (e gli stessi politici che sono se non attori, comici e cantanti?) attenti quindi a negargli il perdono; son disonesti, ma sanno il mestiere pensar di utilizzare esperti onesti è un'idiozia, son sogni, son chimere con un palmo di naso, rischi, resti la società civile e il suo contesto: un professor sa la sua disciplina ma non è certo la tecnica a far testo in politica conta chi indovina il momento propizio e sa far presto ad ammannirti la tua medicina (pur imperfetta, è la democrazia la miglior forma di Stato che ci sia; gli incapaci si posson cacciar via si può ridurne numero e bonifico però alla gente serve il buon politico non il tribuno, il qualunquista o il comico)
Lamentiamoci pure ma non troppo
Forse dovremmo smetterla di lamentarci di aver solo politici buoni a niente di tanti irresponsabili e tanti ladri di pagar tasse altissime e in cambio poco di avere ancora i poveri in mezzo a noi; che siano tanti i giovani senza lavoro che ormai sia irreperibile il posto fisso del debito pro capite da capogiro; tanto, non si modifica l'andazzo. Forse dobbiam riflettere e consolarci di star se non benissimo nemmeno male d'esser popolo libero ed europeo dove la donna al limite è rispettata non aver consuetudine a infibulare e men che mai la pratica di lapidare;
di viver dov'è lecito a ciascuno
sia d'essere cattolico che musulmano perché qui siamo laici e liberali; tra noi sono pochissimi i talebani giustizialisti in transito pochi razzisti; i delinquenti abbondano e i lavativi certo non è auspicabile un processo che duri mezzo secolo ed è amaro veder niente succedere nei decenni; però questa repubblica è un bel paese in parte riprovevole in parte onesto Costituzione splendida per garanzie. In base a ciò, calmiamoci noi residenti: se in assoluto è lecito il lamento è quanto mai ridicolo nel relativo
Non è facile
ho già vissuto non devo accreditarmi non sono stato furbo nella vita ed ho commesso mille ingenuità; propendo a continuare sia con i vizi che con le insensatezze perché m'ha preso quasi bulimia di mettere sul web ogni mania; il tempo vola ed il momento incombe: con tale prospettiva è complicato capir se ha più valore una banalità, una cosa seria una profonda analisi o una dissennatezza
Omaggio alla donna
Su dieci volte con una penna in mano ben otto volte una sagoma di nudo ed un volto di donna le altre due Le poche volte poi che m'avventuro a ritrarre paesaggi immaginari faccio colline somiglianti a seni Questa monomania non è ossessione di maniaco sessuale o perversione ma solo amore per le cose belle: chÊ il nudo femminile, fata mia è la cosa piÚ bella che ci sia
Versi vendemmiati
Vulcano vieta Venere vedere Vetio venera vergine vestale Versatil vate Venanzio Vitellozzo vile villano ventre villosetto vagheggiante virginee venustĂ va verseggiando verso Valentina versi vissuti vividi vibranti varie,vistose virgole vergando verde virgulto vira verso viola vive verbena valle ventilata vispo vespone visita vespaio vipera versa veleno vagolando ventre vulcano viene vomitando visceri vari vivisezionati volan vampiri verso villanelle veltri veloci vocianti verso volpe verro vorace vomita verruche vedova veste vezzosa vestaglia vogliosa vere vongole veraci vertiginosamente virulenti vortici vento van violentando valle vicino verricello vorticante veleggia vela vellicata vento vanno volonterosi villeggianti volantinando verbosi volantini
vengon vestendo visiere variopinte vispi veterani variamente vessati veicolati volontĂ vendetta vogliono visitar vestigia villa vanto vetusto vecchia vanitosa viscontessa vassalli venerata vigil vocato venti valligiani vuole vedere, vuol verificare virtuali veritĂ , vecchie volture vuol vidimare va verbalizzando venti vertenze vigneti vincolati vacche vaganti veduta vettura virano verso viluppi verdeggianti vagheggiando verzure variegate vertice vetta vedesi virago vestita verde vigogna vellutata volto velato veletta virginale vi volteggiano vampe vergognose vituperando vibrano vergate verso vertebre vergine violata vignaioli vendemmiano vitigni vinificando viticci vigorosi versano vino vera voluptate vasta vistosa vasca verderamata venturo venerdĂŹ valuteremo variabilitĂ valuta ventilata vantasi voce versante vittorioso virtuoso vince vellichio vendetta voi, viceversa, vacuitĂ vedendo vanga vergati versi vagolanti vi verrĂ vaga voglia vomitare
Domenica
oggi è domenica giorno di riposo solo per chi negli altri dì lavora e sarà certo festa anche per voi; ma non per me che in casa sto a grattarmi e aspetto e resto solo; ben si capisce allora come e qualmente oggi sia proprio uguale a ieri ed a domani; per me domenica è un giorno come un altro... ma se volete saper proprio di questa come si dice a Napoli dirò che non è stato un giorno pazzo ma solo una domenica del c...o!
Sfiducia totale
La voglia di pensare e intervenire quella di ragionare o dissentire s'arresta sulla punta della penna ma prima sulla bocca e nella mente perchĂŠ ho capito che non serve a niente nĂŠ la logica nĂŠ il ragionamento Questi il cervello l'usano soltanto per lasciare le cose tali e quali attenti solo ai voti e alle poltrone; quegli altri, poi, sono cosĂŹ fanatici d'esser capaci solo a farsi esplodere: gli uni e gli altri ugualmente repellenti
Libri e liquori
Non ho mai visitato Benevento ed il liquore Strega non mi piace (piaceva, eccome, a nonno novantenne che ne bevve di fila sei presine buscandosi una tale infiammazione che per un pelo non tirò le cuoia) Però posseggo tutta la raccolta dei premi Strega,in edizione lusso e li ho perfino letti quasi tutti Ve lo confesso quasi sempre trovo più belli i libri che non hanno avuto a premi e gare nemmeno una menzione Continuo a comprar libri ma son dieci anni che quasi non leggo dei più quotati non ne ho letto alcuno Ditemi, allora, che faccio,m'impicco se non ho letto un rigo di Baricco?
Ai tempi del liceo
Ero seduto in fondo alla vettura e ti tenevo, come sempre, il posto ma quando sei salita alla stazione ti sei seduta accanto al professore quello che ti fa il filo e gli occhi dolci che fino a ieri sfottevamo insieme E mentre parlavate a bassa voce non lo davo a veder ma nella gola groppo di pianto avevo misto a rabbia A scuola poi prima d'entrare in classe mi sono chiuso in bagno due minuti il tempo di lasciare che asciugassero le due lacrime ferme sulle ciglia Tu per non essere bocciata in greco senza persarci tanto m'hai tradito però quelle due lacrime di rabbia sono bastate ed io t'ho cancellata Chiusa la storia, ecco il proponimento: mai piÚ con una stronza, d'ora innanzi! Che grossa ingenuità quel giuramento: non una sola..., poi ne ho incontrate tante!
Mi sono svegliato storto
Ti presenti carina e seducente ma non abbagli me che a menadito conosco, e per intero, la tua mappa Tu senza trucco sei il brutto assoluto e orripilante se guardata dentro A volere sommar le tue bugie che dici pure senza scopo alcuno innalzerei colline o grattacieli Sei deforme perchĂŠ hai solo una mano quella del prender, chĂŠ quella del dare ce l'hai dietro la schiena anchilosata Sei sempre disponibile a parole nei fatti non assumi alcun impegno; nelle promesse sei spettacolare perchĂŠ per mesi tu puoi seguitare a promettere sempre per domani; e se da un lato sfuggi come anguilla dall'altro come gatto cadi in piedi Cos'altro dire? Che non sei speciale: considerando l'umana genia sei nella media e in buona compagnia
Mi sono risvegliato storto
....estetismi tenuti con la colla; parole ricercate messe in fila appese a contenuti inesistenti; immaginifiche baroccherie ( adoperate quasi per scommettere ) fanno rumore come vuoti a perdere:... richiamano scultura concettuale...
La cantata del tempo che fu
Pulsava forte il sangue nelle vene e imbrufoliva i nostri volti imberbi nella provincia semiaddormentata non c'eran sfoghi, già le avevan chiuse In dieci nello stesso spogliatoio per tutto agosto, bagno Rinascenza cabine in legno senza pavimento foro mimetizzato per spiare E aspetta aspetta, fummo fortunati una mattina che a sei ragazzotte toccò proprio lo spogliatoio contiguo fummo in due soli a fare lo specchietto; pratica indecorosa, ma attizzato fui dal veder quelle parti piÚ chiare seni appuntiti ed il tenero ventre mentre indossavi il costumino nero; e non ti persi d'occhio e mi tuffai subito appresso a te, nuotai sott'acqua e ti riemersi a fianco che strillavi saltando il cavallone che arrivava; dissi asseconda l'onda non temere che non vai sotto e vieni trasportata poi chiesi se saresti ritornata anche domani sulla stessa spiaggia Mi facesti capire ch'era stato un evento del tutto eccezionale
mi dicesti però che in quel paesino stavi proprio sul corso principale
Ci venni la domenica col treno e il corso me lo feci quattro volte avanti e indietro su ognuno dei due lati guardando ogni balcone e ogni finestra finché ti vidi da una porta uscire (in mano un piatto con pane e pomodoro) venivi verso un tavolo di pietra sotto ad un pergolato avanti casa Vedermi e sobbalzare fu tutt'uno il piatto scivolò cadde in frantumi s'affacciò una signora a consolarti disse che a ripulir pensava lei; rientrando avesti modo di avvisarmi a gesti di aspettarti da quel lato lungo la strada e un poco più lontano. Un'ora dopo vestita ed agghindata passandomi vicino sussurrasti di non dire parola e di seguirti Tu camminavi a passo sostenuto io mi tenevo a debita distanza Poi t'infilasti in modo circospetto in un vicolo appena illuminato in lontananza da un lampione fioco e vi restammo non più di un quarto d'ora: il tempo di scambiare qualche bacio senz'altre intimità, quindi fissare l' appuntamento per la successiva domenica in un posto più preciso Ci venni tre domeniche di fila faticando non poco ad ottenere di fare insieme le prime esperienze. Nel frattempo tentavo anche altre vie
perché non era facile in quegli anni riuscire a combinar con le ragazze che di solito manco rispondevano se loro indirizzavi la parola. Non ci si scoraggiava e tentavamo proprio con tutte, fossero belle o brutte; ciononostante statistica scadente una su dieci, una media deludente Allora era così, ora è diverso forse è tutto più facile col sesso però non è dissimile l'amore: tremori uguali, stesso batticuore...
Non posso
devi scusarmi ma questo tuo invito non lo posso accettare e lo declino tu m'indichi una strada senza sbocchi prima affrontavo l'avventura e il rischio ora non posso: sono troppo vecchio
I piaceri della tavola
li sai quei peperoni rossi e gialli? Prima vanno arrostiti poi pelati e dei semi privati; all'insalata sono un po' indigesti se aggiungi un po' di zucchero e d'aceto diventan peperlizia raffinata (pietanza saporita non apprezzata da tutti i palati) Ma se in padella con un filo d'olio li passi e aggiungi olive nere di Gaeta dell'aglio e quattro capperi tritati; se aspetti che l'intingolo s'addensi ti siedi sull'Olimpo e assaggi ambrosia cosĂŹ sciogliendo il mistero del cibo degli dei
Non riprovarci
L'occhio di triglia e il sorriso ammiccante devi capir che non servono a niente non m'incantano piÚ, l'esperimento non fu felice ed io difficilmente faccio lo stesso errore un'altra volta Devi fartelo entrare nella zucca Dopo aver stropicciato sotto i piedi i sentimenti che per te nutrivo non c'è moina che tu possa fare per convincermi e indurmi a ritornare Scansati allora e lasciami passare
Confidenze
Dora e Silvana sole nel giardino parlan del più e del meno ma alla fine il discorso finisce sui consorti Dora lamenta che il proprio rapporto è privo dell'ardore di una volta e rimane perciò quasi stravolta da Silvana che afferma essere il suo simile a un'eruzione del Vesuvio. Spalanca gli occhi e chiede con invidia: "è dunque così ardente ed infocato?" E Silvana guardandola arrabbiata: "Ma ti risulta che il Vesuvio erutti? ecco...io intendevo dire così raro!"
Il tradimento vero
E' stato amaro sorprenderti seduta sul divano a civettare mentre abbagliavi mio marito che ci stava
E' stato come avere un graffio al cuore quella conferma del sentito dire toccar con mano che la tua amicizia era solo frequenza interessata
Certo tu m'hai deluso ma sia chiaro: in questa storia chi m'ha tradita veramente è lui
La verità
sai perché guardi cento, infinite volte la verità che innanzi agli occhi appare chiara, lampante e non la vedi?
perché la verità non è quasi mai bella da vedere
Ti vedo
sei come il negativo di una foto; solo un esperto sa i colori veri corrispondenti al giallo al verde al viola;
ed io lo sono!
Il pretesto
Posso capire che la monotonia t'abbia stancato; posso capire ancora che di recente sia stato un po' carente il mio alimento; capisco eccome che risulti ossidato un po' lo smalto dal tempo e dalla piena conoscenza; ma non capisco perchĂŠ cercar pretesti inesistenti e non dir chiaro e tondo m'hai stufato
Certi commenti
Mia cara amica, spiegami una cosa: perché strumentalizzi ciò che scrivo? Perché volando sopra la tastiera lanci messaggi in codice, invettive? Perché approfitti delle mie parole per fare la morale alle persone? Perché non lasci libera la gente di viver come meglio crede e vuole ? Io mi limito solo a raccontare senza far prediche o moraleggiare e non mi piace far da trampolino per strali o maldicenze a chicchessia; anche il commento è libero s'intende però vedo livor, risentimento. Non per polemizzare, per capire: se finzione poetica è la mia perché la leggi come storia vera? perché tu fai di me il protagonista per vicende di cui son cantastorie e aggiungi all'invenzione e all' ironia bombe e siluri da star bene in bocca al più feroce tra i giustizialisti?
Facce senza tempo
Tempo raccolto e tempo imprecisato tempo azzannato bevuto tracannato lancette rotte del tempo sprecato tempo perduto e tempo dedicato al tramestio consueto della vita.
Tempo ribelle tempo rassegnato e a sprazzi sforzo inutile a fermar l'orologio inarrestabile.
Eterno invece il tempo della rabbia per opere iniziate e mai finite in un paese dove il tempo scorre sugli stessi problemi irresoluti sempre le stesse facce senza tempo: facce di bronzo
Rimuginando
Ah, se ti incoccio quando in campagna giri sulla tua bici rossa!
Conosco un posto qua nelle vicinanze con due crepacci proprio adatti all'uso
Ovvio, nel primo nasconderai la bici l'altro, se credi ci sarĂ giaciglio
Cucina antica
Vengo a trovarti perché mi piace l'anima antica della tua cucina sapori che s'uniscono ai profumi l'odore di caffè mette allegria
Pizzica il pepe con aglio e cipolla senti verde fragranza di basilico e sul balcone odore di mentuccia mentre il ragù sobolle sopra al fuoco...
Tu sei l'artefice di tanta magia tutto l'insieme diffonde calore mi viene allora quasi un capogiro ed un riverbero di sensualità
Non so evitare
Ti vedo sai quando una volta al mese vieni a trovare i nonni per passare con loro una giornata;
o se la tua avvenenza porti a passeggio nel primo pomeriggio sonnolento.
Mentre pedali cigola la vecchia bicicletta della nonna su queste nostre strade collinari;
ed al ritorno hai la fronte imperlata di sudore e il vestitino appiccicato addosso che fa capire e quasi le tue forme intravedere.
Non so evitare d'immaginarti da lĂŹ a qualche minuto nuda sotto la doccia a rinfrescarti
Carrube
Con l'aria furba e il viso sorridente hai detto: guarda qua che t'ho portato - nelle mani esibivi due carrubescommetto che non sai di che si tratta!
E invece sì, sono carrube, cibo per cavalli
Ed io perciò le ho prese, mio destriero!
Ah furbacchiona sicuramente t'avrò raccontato che da ragazzo io le rubavo nei sacchi di crusca esposti sulle soglie dei negozi
Non lo sapevo no, invece le conosco perché all'agriturismo di mia zia c'era un maneggio e c'erano i cavalli
Dove le hai prese?
Mi sono accorta uscita dalla messa che c'era fiera e ho dato un'occhiatina tu non ci crederai ma le vendeva un banco di torrone e noccioline
Strano davvero vendere ormai come prelibatezza ciò che una volta era cibo per cavalli; come facevi a saper che mi piacevano se non sapevi la storia della crusca?
L'ho immaginato mi sono detta se piacciono ai cavalli saran gradite pure agli asinelli...
Ah carognetta!
Ma non è finita perchÊ tornando ho visto qua vicino nello slargo una vendita di ciuchi e senza la premura di tornare forse t'avrei comprato un fratellino
Verrò
verrò a solleticarti sotto i piedi sollevando da un lato la coperta
ti tirerò la coda di cavallo ti darò pizzicotti sul sedere
non mi cancellerai sarò presente nei tuoi pensieri sempre ogni momento
non avrai scampo e mi vedrai perfino nel fumo grigio della sigaretta