on welfare space_spazi agricoli, spazi del welfare

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UniversitĂ IUAV di Venezia Atelier di Laurea dcp_Dopo i combustibili fossili Anno Accademico 2013-2014 Docente: Lorenzo Fabian Collaboratori: Ettore Donadoni, Luca Velo Studenti: Alvise Trincanato

ON WELFARE SPACE: SPAZI AGRICOLI, SPAZI DEL WELFARE


il greening

Fra le novità inserite dalla Commissione Europea nella nuova PAC per il periodo 20142020, è apparsa particolarmente rilevante e innovativa quella che impone “il mantenimento o la costituzione di aree di interesse ecologico”, il cosiddetto greening. Tale prescrizione impone alle aziende agricole con dimensioni superiori ai 15 ettari dedite alla coltivazione di seminativo di escludere il 5% della propria estensione dalla destinazione produttiva, per costituire le EFA (Ecological Focus Area). Al fine di coniugare l’agricoltura con la tutela del clima e del territorio, tali spazi dovrebbero essere genericamente convertiti in aree verdi, anche attraverso operazioni di rimboschimento e rinverdimento, mentre non viene identificato alcun uso specifico per questi terreni che l’azienda sarà tenuta soltanto a mantenere improduttivi. L’applicazione di questi principi ad un contesto agricolo reale come quello della Bassa Padana permette di individuare facilmente i limiti di una simile legislazione che, pur animata da nobili fini, rischia di snaturare quello stesso paesaggio che si prefigge di tutelare. Il pericolo è infatti quello della proliferazione di spazi verdi creati ad hoc, standardizzati e incapaci di dialogare con il contesto locale: una violenza al territorio decisamente maggiore di quella costituita dagli appezzamenti coltivati eliminati per far spazio alle EFA.



La scelta della Bassa Padana come caso di studio origina innanzitutto dalla sostanziale omogeneità che questo ambiente presenta dal punto di vista urbano, agricolo e idrografico. Si tratta infatti di una vasta area di antica antropizzazione nella quale si susseguono piccoli centri circondati da grandi distese pianeggianti ricche di canali e risorgive, ideali per la coltivazione a seminativo e, pertanto, fortemente interessate dalle disposizioni della nuova PEC. Si è dunque deciso di scostarsi dalle problematiche delle singole zone, per concentrarsi sull’elaborazione di un modello, applicabile in tutta l’area padana, orientato a conciliare le esigenze del greening con quelle della tutela del paesaggio rurale tradizionale – senza l’inserimento di verde “artificiale” – e del welfare, che in tali contesti assume sempre più spesso la forma di giardini e parchi pubblici poco coerenti con l’ambiente agricolo circostante. L’idea centrale è quindi quella di uno spazio agricolo che diventa spazio del welfare, trasformando una limitazione normativa in una risorsa per le comunità locali.



_ c av e

_ c o rt e

rurale

L’osservazione del territorio della Bassa Veronese, che rappresenta un perfetto esempio della conformazione delle campagne nella Pianura Padana, ha permesso di evidenziare tre modelli tipologici ricorrenti: l’area di cava, caratterizzata da bacini idrici spesso utilizzati per la pesca sportiva, la corte rurale dove abitualmente hanno sede le aziende agricole locali, composta da edificio padronale e fabbricati rustici prospicienti un’aia, e l’appezzamento di terreno coltivato percorso da canali irrigui. Le tre tipologie appartenenti a questo paradigma della campagna padana permettono di immaginare una versione alternativa del greening, che sostituisca alla mera piantumazione di fondi incolti un utilizzo pubblico delle superfici agricole, con vantaggi tanto per i proprietari quanto per le comunità locali.

_campi

Grazie all’installazione di strutture itineranti sarà infatti possibile convertire gli spazi che l’azienda deve vincolare a EFA in aree a disposizione della popolazione per attività sportive e ricreative, consentendo al contempo una rotazione che si concili con le esigenze produttive.




_area

r i s to r o

L’area che maggiormente si presta a questo genere di intervento è quella delle cave. Qui, grazie alla piantumazione di alberi ad alto fusto e all’installazione di piazzole in prossimità dei bacini idrici, sarà possibile ricavare aree utilizzabili tanto per la pesca sportiva, quanto per l’osservazione naturalistica, consentendo anche l’organizzazione di attività didattiche per la conoscenza della fauna locale.

_pesca

s p o rt i va




_piazzola

I campi lasciati incolti per ottemperare alla nuova PAC si prestano ad essere convertiti in aree gioco e campi sportivi installando elementi facilmente rimuovibili quando la rotazione delle colture renderà necessario l’utilizzo del fondo da parte dell’azienda.

_ at t r e z z at u r e

s p o rt i v e

Contestualmente, le strade sterrate e quelle lungo i canali giĂ presenti saranno utilizzabili come piste ciclabili, itinerari naturalistici e percorsi della salute collocando la segnaletica necessaria.




_bike

sharing

Le corti rurali saranno destinate a divenire il perno di questo sistema, grazie all’inserimento di agili strutture destinate ad ospitare tanto i servizi per gli utenti delle aree agricole circostanti, come le postazioni di bike-sharing e i punti informazioni, quanto piccoli spacci nei quali sia possibile acquistare a kilometro-zero i prodotti dell’azienda e del territorio.

_ v e n d i ta

p r o d ot t i



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