9 minute read
Saluti Amministratori
Sono molto felice di questa nuova edizione dell’Atlante, perchè fare corretta informazione è come far germogliare semi di pace. Condivido assieme alla Commissione Consiliare “Cooperazione e Pace“ un deciso impegno a contrastare la cultura della guerra e dei conflitti. E questo possiamo farlo attraverso la realizzazione di politiche di pace e cooperazione decentrata, la promozione dei diritti umani, sociali, politici fondamentali, l’attuazione di politiche che possono farci uscire dalla attuale crisi economico-finanziaria, sociale ambientale che causa un impoverimento crescente e pesanti ed ulteriori disuguaglianze sociali. Queste attività, nelle quali sono coinvolti Enti Locali, comunità locali, associazioni, scuole ed università, le stiamo cercando di realizzare sia nel nostro territorio che nei molti Paesi del sud e del nord del mondo con i quali la Provincia di Firenze ha stretto fecondi relazioni di amicizia, rapporti di partenariato e di gemellaggio.
Andrea Barducci Presidente Provincia di Firenze
Advertisement
La Provincia di Siena, ha deciso di sostenere la pubblicazione “L’Atlante delle Guerre e dei Conflitti nel mondo” come un ottimo strumento per veicolare presso il territorio e le scuole, i valori della pace e della non violenza, principi questi fondanti dell’operato intrapreso dalla nostra Amministrazione nel campo della cooperazione e solidarietà internazionale. Ogni giorno, in tante parti del mondo, i conflitti provocano dolore e morte. La guerra è una drammatica realtà che coinvolge migliaia di innocenti e che non aiuta a risolvere i problemi. Molte voci autorevoli hanno cercato di opporsi ai conflitti invocando la via della pace e del dialogo, ma non sono riuscite a cancellarla definitivamente. Gli scontri bellici e l’ intolleranza dell’ uomo non consentono neppure alle normative in vigore e all’Onu di fermarla, perché quando l’odio o gli interessi economici o politici sono troppo elevati è difficile impedire lo scoppio della guerra. L’unico modo per opporsi e bloccare i conflitti è utilizzare la ragione, in quanto se si riflette su cosa questa provoca e quali sono i risultati ottenuti, rapportati al costo in vite umane di innocenti, donne e bambini, si capisce quanto la scelta possa dimostrarsi assurda. Questa pubblicazione è un contributo alla conoscenza, primo passo per intraprendere consapevoli ed efficaci iniziative di pace e solidarietà internazionale.
Gabriele Berni Assessore alla Cooperazione Internazionale - Provincia di Siena
Ogni giorno, in tutto il pianeta, si combattono guerre, talvolta neppure dichiarate, di cui spesso l’opinione pubblica europea ed occidentale è all’oscuro e dove raramente si ferma l’interesse dei media. Questo Atlante è una luce su questi conflitti, uno strumento ideato per testimoniare e far conoscere realtà dimenticate. E proprio questo è il grande pregio di un’opera che, trattando un tema così drammatico in maniera oggettiva, spiega soprattutto ai più giovani quanto sia fragile l’equilibrio che mantiene stabile la nostra società e quali responsabilità abbiamo verso il prossimo. Il Trentino-Alto Adige/Südtirol è una terra di confine, che vanta una storia millenaria di convivenza tra popoli di lingua e cultura diversa, ma dove non sono mancati periodi carichi di tensioni e incomprensioni, alternati ad altri di prolifica collaborazione. Oggi proprio la nostra Regione è un modello che viene preso ad esempio da molti, ma quello che ha portato allo Statuto d’Autonomia di cui godiamo non è stato certo un percorso facile. Non sorprende dunque che proprio qui, in un territorio ancora segnato dalle cicatrici della Grande Guerra, abbia trovato sede una associazione che vuole diffondere questo forte messaggio di Pace. Da questa consapevolezza nasce la volontà di contribuire alla diffusione di un testo così importante, per il quale ringrazio in particolar modo Raffaele Crocco, giornalista di grande professionalità ed umanità, e tutti gli autori che, attraverso l’Associazione 46° Parallelo, stanno diffondendo un messaggio di solidarietà di straordinario valore.
Aprire gli occhi sul mondo, per conoscere e imparare a comprendere ciò che accade oltre il tranquillo orizzonte dell’Europa. Nell’epoca della globalizzazione è giusto che i nostri ragazzi siano in grado di confrontarsi con realtà e avvenimenti apparentemente lontani, che finiscono invece per avere riflessi importanti anche sulla nostra vita quotidiana. Basti pensare ai grandi flussi migratori dal sud del mondo, generati da carestie, guerre e situazioni di terribile povertà, per capire come un filo sottile leghi fra loro popoli e nazioni distanti anche migliaia di chilometri. Per questo è importante che i progetti educativi rivolti alle scuole aprano una finestra anche su realtà meno conosciute, su fatti e eventi molto spesso drammatici, sensibilizzando le menti e le coscienze dei ragazzi su un mondo spesso dimenticato, relegato a poche righe sui quotidiani e a una manciata di secondi sulle televisioni. Conoscere per non dimenticare, perché educare alla pace, alla solidarietà e alla multiculturalità è l’unico percorso per costruire un futuro degno di essere vissuto.
Rosa Maria Di Giorgi Assessore all’Educazione - Comune di Firenze
Conoscere per comprendere. Questo il principio che ha portato la Provincia di Pistoia ad aderire al progetto dal quale è nata questa pubblicazione. Molto spesso, infatti, sentiamo parlare di conflitti nel mondo, ma purtroppo assai raramente se ne parla in maniera corretta, e così si sviluppa un “comune sentire” che non è improntato né alla reale conoscenza, né tanto meno ad una capacità critica di analisi delle cause che portano ai tanti – sempre troppi – conflitti che insanguinano il nostro mondo. L’aspetto della scientificità nell’analisi relativa a questo tema è sicuramente un elemento fondamentale, che risponde ad un dovere etico nei confronti dei nostri giovani: informarli, per consentire loro di scegliere quali risposte dare ai milioni di occhi di donne, bambini ed anziani che ci interrogano da queste pagine. A questo sono improntati i nostri percorsi di politiche giovanili: garantire la libertà. Che non esiste se non c’è consapevolezza e possibilità di scegliere.
Chiara Innocenti Assessore alle Politiche Giovanili - Provincia di Pistoia
Abbiamo accolto con piacere l’invito di aderire alla nuova edizione dell’atlante dei conflitti pensando soprattutto al suo utilizzo nelle scuole. Riteniamo infatti che in un mondo globalizzato la geografia, e in particolare la geografia delle guerre e della povertà sia materia fondamentale. Conoscere i mille motivi che spingono le persone a lasciare la propria terra, fuggendo da situazioni invivibili, portando negli occhi l’orrore di ciò che ha visto, rende più accoglienti i nostri borghi, dove sempre più immigrati ne colorano e rivitalizzano i centri storici. La scuola è il primo luogo di aggregazione e insieme laboratorio di stili di vita. Credo inoltre che l’Atlante sia un valido ausilio anche per tanti amministratori che, come me, si trovano ad affrontare le sfide di un territorio socialmente in continuo mutamento: non possiamo infatti pensare di essere efficaci nelle politiche locali come in quelle nazionali se non abbiamo una visione generale di cosa accade nel mondo e delle ripercussioni che la situazione internazionale avrà nel nostro futuro ed ha già nel nostro presente. Si tratta quindi di un validissimo strumento di conoscenza, che si legge con un interesse crescente, con la speranza di un lieto fine che solo l’intelligenza degli uomini può donarci.
Alessia Morani Assessore alla Pubblica Istruzione, Integrazione interculturale, Cooperazione internazionale, Educazione alla Pace e alla Legalità - Provincia di Pesaro e Urbino
Nello sfogliare l’Atlante delle guerre e dei conflitti la percezione che si ha dal primo momento è del distacco tra ciò che “viviamo” e ciò che “succede” intorno. Intorno, perché non è lontano, non è da un’altra parte, ciò che succede è qui in ogni momento. La Storia ci forma e ci determina in ciò che crediamo o in ciò che scegliamo, ma ha una connotazione di passato, di superato, di storia appunto, l’Atlante chiarisce che tutto ciò che i cronisti raccontano sta succedendo ora. Un panorama dettagliato e aggiornato sulle situazioni mondiali e sui conflitti che ogni giorno logorano territori e popoli può renderci soggetti più consapevoli e attivi. Mettere in relazione il nostro quotidiano con la situazione internazionale ci sprona a riflessioni che portano ad una critica costruttiva e dinamica. Riteniamo l’Atlante, uno strumento utile per tutti ma in particolar modo per le nostre scuole. Un progetto importante in cui la Provincia di Arezzo crede.
Mirella Ricci Vice Presidente e Assessore alla multiculturalità - Provincia di Arezzo
L’Atlante delle guerre e dei conflitti riporta alla mente l’incipit del libro di James Hillman, “Un terribile amore per la guerra”. Richiamando una scena del film “Patton, generale d’acciaio”, il famoso psicoanalista americano scrive: “Se non entriamo dentro questo amore per la guerra, non riusciremo mai a prevenirla né a parlare in modo sensato di pace e disarmo. Se non spingiamo l’immaginazione dentro lo stato marziale dell’anima, non potremo comprenderne la forza di attrazione”. Ebbene, questo Atlante ci porta, con realismo e in modo documentato, dentro il folle amore dell’uomo per la guerra, ricordandoci questa terribile realtà. Ma, fra le pieghe della follia, si rintraccia l’impegno per la costruzione di nuovi patti sociali pacifici fra persone e popoli che sempre sgorgano dalla irrefrenabile passione per la libertà in nome della quale migliaia di giovani nelle piazze dei paesi arabi del Mediterraneo hanno rovesciato regimi dispotici e cambiato il corso della loro e della nostra storia. A loro dedico queste brevi righe introduttive.
Enrico Rossi Presidente Regione Toscana
Il nostro obiettivo è quello di formare cittadini attivi, consapevoli e plurilingui e di fornire a tutti gli strumenti per concorrere allo sviluppo democratico e civile della nostra societá. In quest´ottica sosteniamo molto volentieri il progetto “Atlante delle Guerre e dei conflitti del mondo” perché siamo convinti sia importante offrire una raccolta critica e completa di informazioni sulla geografia dei conflitti mondiali per promuovere una reale cultura di pace e di nonviolenza. La Provincia autonoma di Bolzano si sta distinguendo in questi ultimi anni per il proprio lavoro di progettazione partecipata nell’ambito delle politiche giovanili e del territorio. Con questo entusiasmo è nata LiberaMente, la piattaforma di discussione fra giovani e la pubblica amministrazione con lo scopo di incrementare la posizione delle nuove generazioni nei dibattiti pubblici sui temi legati in vario modo alla sostenibilità e al futuro della nostra societá. È anche in questa cornice che ci siamo avvicinati, ad esempio, al ‘Meeting 1000 giovani per la pace promosso dalla Tavola per la pace, che si è tenuto a settembre 2011 a Perugia, e abbiamo voluto prender parte assieme a un gruppo di giovani altoatesini alla Marcia della Pace Perugia-Assisi nel suo cinquantesimo anniversario. Siamo convinti che per diffondere la cultura e la pratica della nonviolenza in un contesto di cittadinanza attiva e responsabile, si debbano incrementare azioni di informazione non solo del contesto locale, ma anche di quello globale. Sfruttate al massimo il contenuto di queste pagine come occasione per favorire un dibattito costruttivo da fare assieme!