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UP SOCIALE
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I NOSTRI NONNI DA PROTEGGERE
LA FASCIA DEGLI OVER 70 È QUELLA PIÙ FRAGILE E HA BISOGNO DI ESSERE TUTELATA PIÙ DELLE ALTRE, NON SOLO DA UN PUNTO DI VISTA SANITARIO MA ANCHE PER PRESERVARE IL BAGAGLIO CULTURALE CHE GLI ANZIANI PORTANO IN DOTE. LO SA BENE MARIA PAOLA PETRUCCIOLI, PRESIDENTE DELLA CASA DI RIPOSO “VITTORIO FOSSOMBRONI” DI AREZZO: “CURE DOMICILIARI E INTERVENTO RESIDENZIALE SONO SEMPRE PIÙ FREQUENTI PER LA TERZA E LA QUARTA ETÀ. ALLA POLITICA CHIEDIAMO MENO BUROCRAZIA E PIÙ SOSTEGNO” DI MARCO BOTTI
20 \ UP MAGAZINE AREZZO \ PRIMAVERA 2020
“U
n vecchio che muore è una biblioteca che brucia”. Quante volte avrete sentito ripetere la frase in queste settimane di emergenza da Covid-19? Un proverbio africano più attuale che mai, perché la malattia colpisce nelle sue forme più violente soprattutto gli over 70, con percentuali mortali impressionanti per chi ha superato gli 80 anni. Le case di riposo rientrano di conseguenza – e non poteva essere altrimenti – tra i luoghi che vengono monito-
rati con maggiore attenzione. Siamo andati a incontrare Maria Paola Petruccioli, dal 2017 presidente della Casa di Riposo “Vittorio Fossombroni” di Arezzo, che in questo periodo è alle prese con la gestione ordinaria e con le misure straordinarie adottate per contrastare la diffusione del coronavirus. Come stanno vivendo l’emergenza sanitaria i vostri ospiti? Dalla fine del mese di febbraio abbiamo ridotto drasticamente le entrate da parte di soggetti esterni alla struttura,
comprese quelle di parenti e amici, fino a sospenderle del tutto. Sono state interrotte anche le uscite degli utenti autosufficienti, poiché abbiamo dato priorità alla salute di tutti, consapevoli del sacrificio che stiamo chiedendo. Nonostante le restrizioni adottate, le persone hanno compreso lo stato di emergenza che il Paese sta vivendo e hanno accettato in silenzio, con grande dignità la situazione. Il modo in cui gli ospiti stanno affrontando questo drammatico periodo è esemplare e fa riflettere.