Dimora - Tesi

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Aurora Versio Tesi di Laurea A.A. 2017/2018

Interior & Furniture Design

DIM RA


INDICE

IL TERREMOTO IN ITALIA (4-9) - Mappa del territorio italiano - Moduli abitativi d’emergenza oggi - Indagine nelle località colpite dal sisma SUGGESTIONI E CASI STUDIO (11-20) - LivingBox - Better Shelter - Koda - Eco Perch - Diogene DIMORA (22-30) - Introduzione dell’azienda partner VASS - Requisiti del progetto - Il progetto - La zona giorno - Il modulo bagno - Il modulo cucina - La zona notte - Materiali

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IL TERREMOTO IN ITALIA


MAPPA DEL TERRITORIO ITALIANO Il territorio italiano è interamente sismico ed è classificato in zone a diversa pericolosità: sulla base della frequenza e dell’intensità dei terremoti del passato, è stato classificato in 4 zone sismiche che prevedono l’applicazione di livelli crescenti di accorgimenti, da 4 a 1. La classificazione del territorio è iniziata nel 1909 ed è stata aggiornata numerose volte fino a quella attuale.

La zona 1 è la più pericolosa dove possono verificarsi forti terremoti. Comprende 716 Comuni, 8,8% del totale. Nella zona 2 possono verificarsi terremoti abbastanza forti. Comprende 2.324 Comuni, il 28,7% del totale. I Comuni inseriti nella zona 3 possono essere soggetti a scosse modeste. Comprende 1.634 Comuni, 20,2% del totale. Nei Comuni inseriti nella zona 4 le possibilità di danni sismici sono basse. Comprende 3.427 Comuni, il 42,3% del totale.

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Negli ultimi 50 anni nel nostro Paese si sono verificati 8 terremoti di proporzioni devastanti che hanno causato oltre che danni economici e territoriali smisurati, migliaia di vittime. Il più recente episodio sismico è avvenuto durante l’agosto del 2016 nelle regioni del Centro Italia, nello specifico Lazio, Umbria, Marche e Abruzzo. Stando ai dati provenienti dai sismografi dell’INGV si è trattato di un terremoto di magnitudo 6.0 sulla scala Richter con epicentro fissato a circa 4.2 km di profondità, considerato quindi estremamente superficiale. Successivamente si sono verificati ulteriori episodi sismici: la scossa più forte è avvenuta a fine ottobre dello stesso anno, con magnitudo 6.5, per poi ripetersi, con una potenza inferiore, nel gennaio del 2017. MODULI ABITATIVI D’EMERGENZA OGGI Nella prima emergenza - quella scatenata dal terremoto dell’agosto 2016 - sono state coinvolte circa 6’000 persone; la scossa di fine ottobre ha provocato un numero di sfollati superiore a 40’000. Il governo italiano ha offerto ai terremotati due alternative: alloggiare provvisoriamente in alberghi o in altre strutture ricettive, oppure scegliere soluzioni abitative autonome usufruendo di un contributo pari a 400 euro per ogni componente, fino ad un massimo di 900 euro a famiglia. Inoltre, sono stati messi a disposizione moduli abitativi per gli sfollati in modo da ottenere una sistemazione maggiormente confortevole: i container e le cosidette Sae. L’area container prevede un’accoglienza temporanea per i cittadini che non vogliono allontanarsi dal proprio Comune di residenza; essa comprende strutture e servizi annessi in modo da garantire lo svolgimento della vita comunitaria locale. I moduli Sae (Soluzione abitativa in emergenza) corrispondono ad una sistemazione a medio periodo destinata alle persone che hanno fatto espressa richiesta e che hanno la propria abitazione o

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inagibile o posta nella zona rossa del Comune di residenza. Tra le regioni Lazio, Umbria e Marche sono stata installate un totale di 880 Sae variabili dai 40 agli 80 m².

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INDAGINE NELLE LOCALITA’ COLPITE DAL SISMA Per effettuare un’analisi più approfondita delle attuali strutture abitative predisposte all’emergenza terremoto, dal 2/1 al 4/1 dell’ anno 2018 è stato realizzato un viaggio in Abruzzo, più precisamente nelle località di San Benedetto del Tronto (AP), Toricella Sicura (TE) e Pescara del Tronto (AP). L’itinerario ha permesso di ottenere un prezioso confronto diretto con la popolazione terremotata del luogo tramite la compilazione di questionari anonimi di 10 domande ciascuno, riguardanti la configurazione delle strutture ospitanti (locali, materiali, impianti, comfort,..) e relativi giudizi. Il dato emerso più rilevante dei questionari riguarda il tempo di attesa per l’ottenimento dei moduli Sae: la metà degli intervistati ha espresso di aver atteso più di un anno per la loro sistemazione, dovendo, nell’attesa, alloggiare in alberghi o presso abitazioni di parenti. Le giornate trascorse nelle località abruzzesi sono state utili per esaminare i moduli abitativi con lo sguardo di quelle persone; infatti, visitando le abitazioni, si sono raccolte fotografie e ulteriori informazioni sulla percezione dei residenti. Nonostante la maggioranza delle persone intervistate abbia dichiarato di essere soddisfatta, si è riscontrato come i moduli siano esteticamente prive di un’identità e che le finiture non ne valorizzino l’aspetto. Analizzando la distribuzione interna degli spazi, si riscontra che i moduli presentano un layout ottimale; ciò nonostante, la distribuzione degli interni non rispetta completamente il valore di ottimizzazione dello spazio, a partire dagli arredi e dal disimpegno centrale. Inoltre, si evidenzia che sono presenti diverse barriere architettoniche di accesso all’abitazione: elementi che dovrebbero essere totalmente rimossi per poter garantire la sicurezza e il comfort di qualsiasi tipologia di utente. La distribuzione delle villette, per la maggior parte, segue l’assetto del terreno sul quale sono state costruite – secondo lo schema isolato, a corte o a schiera.

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SUGGESTIONI E CASI STUDIO


Sono tanti gli esempi di moduli abitativi realizzati con lo scopo di intervenire a supporto di situazioni d’emergenza; in seguito sono illustrati alcuni casi che sono stati funzionali per la progettazione di DIMORA. LIVINGBOX (EDILPORTALE - UNIVERSITÀ DI TRENTO) LivingBox è una Smart House progettata e realizzata da Edilportale secondo il concept dell’Università di Trento. La soluzione progettuale di riferimento è un’unità modulare prefabbricata dalle dimensioni massime di un container, da montare come unità singola o come aggregazione di più blocchi. La flessibilità è uno dei principali requisiti di Livingbox. Il modulo abitativo presenta un impianto versatile che consente una destinazione d’uso sia residenziale, sia ricettiva. Nel primo caso si tratta di un’abitazione dai 45 agli 80 m², dotata di blocco fisso per cucina/bagno e di una superficie polifunzionale modificabile; in alternativa può essere organizzata come camera d’albergo, munita di accesso di 4,5 m², camera di 18 m², bagno con antibagno e zona giorno. La struttura biocompatibile - composta da pannelli XLAM - e l’utilizzo di materiali isolanti naturali consentono di limitare le emissioni di CO2. Dotato di molteplici soluzioni progettuali che ne ottimizzano l’autonomia energetica, Livingbox vanta la certificazione MAKE IT SUSTAINABLE di ICMQ. Il trasporto è agevole attraverso l’uso di un mezzo autoarticolato. I tempi di realizzazione sono ottimali e minimizzati grazie anche al montaggio a secco.

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BETTER SHELTER (IKEA - UNHCR) Better Shelter è un rifugio temporaneo d’emergenza progettato da IKEA con la collaborazione di UNHCR (The UN Refugee Agency). Vincitore del Beazley Design Award 2016, il modulo abitativo è nato con l’intento di offrire una casa più dignitosa ai milioni di rifugiati in tutto il mondo. Comfortevole e sicuro, resistente al fuoco e alle intemperie, è allo stesso facile da comporre e da smontare. L’unità può svolgere diverse funzioni in base alle necessità: come punto di distribuzione alimentare, struttura sanitaria o centro di supporto delle organizzazioni umanitarie. Le dimensioni totali sono di 17,5 m² per 2,83 m in altezza. E’ dotata di porta con serratura, quattro finestre, aperture per la ventilazione e pannelli solari posizionati sul tetto in grado di alimentare lampade led ricaricabili. È inoltre resistente al fuoco secondo le norme europee (in caso di incendio gli occupanti avranno tutto il tempo di uscire al riparo) e qualsiasi componente, se danneggiato, può essere sostituito singolarmente senza dover intervenire sull’intera struttura, come accade invece per le tende. Una proprietà rilevante del progetto è sicuramente l’assemblaggio completo realizzabile manualmente in sole 4 ore con struttura pieghevole in plastica riciclata costituita da un telaio in acciaio. Il trasporto è agevolato dal packaging in cartone di dimensioni ridotte che permette di essere trasportato in qualsiasi luogo.

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KODA (KODASEMA) Koda è un modulo abitativo realizzato dall’azienda Kodasema con il concept di poter essere trasferito e riproposto infinite volte: nasce infatti grazie all’idea di potersi trasferire con la casa stessa. Il blocco viene trasportato su un unico camion e poggiato a terra con una gru, il tutto in sole 7 ore. L’abitazione non necessita di una fondazione, nè di manodopera di finitura dopo la consegna. La superficie calpestabile è di 24,7 m² tra zona giorno, camera da letto e bagno, e per di più con una terrazza esterna di 3,5 m². Koda si sviluppa su due piani - il secondo, destinato alla zona notte è soppalcato. Koda è stato realizzato con l’obbiettivo di massimizzare la luce naturale, così come i materiali applicati isolano dal rumore esterno e i filtri installati catturano la polvere e gli allergeni. Inoltre, i materiali di finitura sono naturali e non tossici, e i livelli di CO2 sono costantemente supervisionati per il comfort cerebrale e un buon riposo notturno. Koda è stato progettato per essere duraturo e sostenibile, dotato di pannelli solari sul tetto. Il calcestruzzo dell’involucro ha una resistenza a compressione tripla rispetto al calcestruzzo comunemente usato: è impermeabile, resistente ai raggi UV e in grado di sostenere tutte le condizioni atmosferiche.

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ECO PERCH (BLUE FOREST) Eco Perch è un modulo abitativo realizzato dall’azienda Blue Forest per il campeggio Blackberry Wood nel Sussex, Inghilterra. I materiali che lo compongono sono interamente naturali, privilegiando il legno per l’involucro. Esso dispone di una struttura curvilinea continua - sormontata dal tetto in cedro - che si connette visivamente con lo scenario circostante. Le dimensioni dell’unità - 6x8 metri - comprendono una cucina con annessa sala da pranzo, un soggiorno combinato con la camera da letto, un’ulteriore camera doppia e un bagno. La durabilità dell’abitazione è garantita per 15 anni, e l’assemblaggio richiede cinque giorni - questo variabile in base al sito ospitante. Eco Perch è stata pensata come unità residenziale, tuttavia gli interni possono essere riadattati ad ufficio, studio, aula scolastica o come camera d’albergo ‘alternativa’. Vi è inoltre la possibilità di installare dei pannelli solari e/o un sistema di raccolta delle acque piovane. Nel 2014, al progetto Eco Perch è stato riconosciuto il premio Business Awards.

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DIOGENE (RENZO PIANO) Diogene è sicuramente il progetto più datato delle suggestioni proposte; il nome deriva dall’antico filosofo Diogene che viveva in una botte perché riteneva superfluo il lusso mondano, quindi in una soluzione abitativa ridotta ‘all’essenziale’. Progettato dall’archistar Renzo Piano una quindicina di anni fa, l’unità rappresenta uno spazio abitativo con il concept dello sfruttamento degli ambienti e dell’abitare con il minimo indispensabile. Diogene era inizialmente dimensionato 2x2x2, ovvero lo spazio sufficiente per un letto, una sedia e un tavolino: lo spazio essenziale per uno studente di architettura. In seguito a varie elaborazioni e modifiche del progetto, Diogene è stato presentato sotto prototipo in occasione di Art Basel 2013. Non si tratta di un prodotto finito, ma di un apparato sperimentale volto a testare le potenzialità della casa minima; gli ulteriori sviluppi del progetto e la prospettiva dell’effettiva produzione in serie sono attualmente rimandati. Diogene non è considerabile come un riparo di emergenza, ma un rifugio scelto volontariamente. E’ funzionale in diverse condizioni climatiche e indipendente dalle infrastrutture esistenti, come sistema autonomo. L’acqua necessaria viene raccolta dalla casa stessa e pulita dopo l’uso, la corrente viene generata autonomamente e l’ingombro è ridotto al minimo. Con una superficie di 2,40 x 2,96 metri, l’unità può essere caricata su un camion già completamente assemblata e arredata, e trasportata in qualsiasi luogo. Diogene è dotata di tutto il necessario per vivere: nella parte frontale vi è un divano letto, dall’altro lato vi è un tavolo pieghevole posto sotto la finestra; dietro un divisorio vi sono doccia e toilette, nonché una piccola cucina ridotta anch’essa all’essenziale. Le possibilità di impiego di Diogene sono molteplici: può servire come casetta per il fine settimana, come studiolo o come piccolo ufficio.

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INTRODUZIONE ALL’AZIENDA PARTNER

VASS è un’azienda con sede a Chieri, in provincia di Torino, fondata nel 2010 dall’ingegnere elettrico Giuseppe Gianolio. L’azienda si occupa principalente di sviluppare, produrre e commercializzare soluzioni di tetto modulari ad alta efficienza energetica. VASS è l’acronimo di Veræ Amicitiæ Sempiternæ Sunt, ovvero “le amicizie vere sono eterne”, citazione che esprime al meglio i valori su cui si fonda il team, costituito da professionisti del campo dell’edilizia, dell’high-tech e della ricerca. VASS collabora con il gruppo BigMat dal 2013 - situato nella medesima sede: BigMat è il primo gruppo in Italia di distributori indipendenti di materiale per la costruzione e la ristrutturazione della casa, oggi presente sul territorio nazionale con 190 punti vendita. L’azienda ha ottenuto diversi riconoscimenti internazionali: - Italian Venture Forum 2011 VASS ha vinto l’Italian Venture Forum 2011, prestigiosa competizione per imprese high-tech, nella categoria “Clean Technologies”. - Programma GAP 2012 VASS è stata scelta per il programma GAP 2012 di internazionalizzazione con l’università UCLA di Los Angeles. - Premio per lo Sviluppo Sostenibile 2013 VASS è stata premiata per l’innovatività e l’alto valore ecologico del proprio sistema tetto. - Premio Ecolink+ VASS è stata scelta tra le 100 imprese più innovative d’Europa nel campo della sostenibilità ambientale. - Polight VASS aderisce a POLIGHT, il Polo di Innovazione sull’Edilizia Sostenibile gestito da Environment Park (Torino).

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Un punto forte del tetto modulare VASS è sicuramente la riduzione dei tempi di montaggio: ad esempio, un tetto di 110 m² richiede appena 15 ore di lavoro. Inoltre, il tetto BigMat VASS è completo, quindi una volta terminata l’installazione non è più necessario l’intervento di altri professionisti.

Dal 2015, VASS ha iniziato ad occuparsi anche nella progettazione di layout di abitazioni prefabbricate che sono classificate in base alla superficie in ‘taglie’, dalla S - di 60 m² circa, disposta su di un unico piano - alla XL - di oltre 100 m², su due livelli. Le unità abitative sono costituite - oltre che dal tetto VASS - di elementi strutturali elaborati dall’azienda stessa. Sono previste quindi pareti con stratigrafia e isolamento differente (in base all’esigenza del committente), solai, serramenti, sistemi di illuminazione e infine integrazione di pannelli solari e/o fotovoltaici. Tutti gli elementi costruttivi rispondono ad alte prestazioni tecnologiche ed energetiche, soddisfano il comfort abitativo - acustico e di condizionamento - e la durabilità nel tempo. Inoltre, VASS impiega materiali eco-sostenibili e riciclabili: dall’EPS senza CFC o HCFC, atossico e riciclabile, alle parti in legno assemblate a secco senza colle fenoliche, certificate FSC.

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DIMORA DIMORA è un progetto che nasce per rispondere all’imminente esigenza abitativa derivante da situazioni d’emergenza. Prendendo in analisi la situazione emergenziale in Italia e volendo esprimere la volontà di progettare un modulo abitativo ottimale - di cui sono state precedentemente approfondite delle suggestioni utili - si è deciso di elaborarne una soluzione in collaborazione con l’azienda VASS. In primis si è voluto definire quali fossero i requisiti per un modulo abitativo efficente: - VELOCITA’ DI MONTAGGIO/DISPONIBILITA’ IMMEDIATA - SMONTAGGIO/RICICLAGGIO - TRASPORTO AGEVOLE - MODULARITA’/ LIVELLO UNICO/BARRIERE ARCHITETTONICHE - COMFORT ABITATIVO - ANTISISMICITA’ - ECONOMICITA’ - SOSTENIBILITA’ AMBIENTALE Parte dei valori citati hanno parallelamente generato l’idea per la creazione del titolo. DIMORA è infatti un gioco di parole tra la sensazione di comfort, la sicurezza e l’esigenza di provvedere tempestivamente ad una casa che possa accogliere coloro che si trovano in una situazione di emergenza abitativa.

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- VELOCITA’ DI MONTAGGIO/DISPONIBILITA’ IMMEDIATA Il modulo elaborato permette - oltre ad essere assemblato dalle 2 alle 4 settimane, in base al layout - di essere sfruttato più volte grazie alla possibilità di smontaggio ed ad un eventuale riuso. La velocità di montaggio è garantita dalle unioni a secco della struttura portante e dalla progettazione diretta in azienda dei due moduli che richiedono più tempo per essere realizzati, ovvero il bagno e la cucina: sono infatti entrambi ambienti da gestire con particolare cautela essendo dotati, entrambi, di impianti. - SMONTAGGIO/RICICLAGGIO Vi è una reale differenza con un’abitazione tradizionale: con il progetto DIMORA si intende offrire un vero e proprio servizio alle comunità in difficoltà, in attesa che le proprie abitazioni siano nuovamente fruibili o ne vengano edificate altre in totale sicurezza. - TRASPORTO AGEVOLE Come già accennato, si prevede di occuparsi dei locali bagno e cucina direttamente in azienda, provvedendo a definirli secondo uno schema a ‘L’, forma vantaggiosa per il trasporto. Prima di giungere a tale soluzione, si è inizialmente approfondito il tema della logistica, analizzando mezzi di trasporto quali tir, treno merci, container e elicottero nei casi più estremi. Dopodichè, i moduli bagno e cucina sono stati dimensionati in modo tale da poter essere inseriti e trasportati in tutti i veicoli sopra citati. Durante il trasferimento, bagno e cucina sono contenuti in un blocco unico, stabile e compatto, in modo da eliminare il trasporto di inutili spazi vuoti. Gli ulteriori elementi portanti - pareti, serramenti, solai,..ecc - e gli arredi vengono anch’essi previsti nell’ingombro dei mezzi di trasporto, come se si trattasse di una sorta di ‘puzzle’.

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- MODULARITA’/ LIVELLO UNICO/BARRIERE ARCHITETTONICHE In generale, DIMORA dispone di una struttura che asseconda il concetto di modularità e che allo stesso tempo permette l’ottimizzazione delle pareti, riducendo al minimo gli scarti. In base al numero dei componenti del nucleo familiare e quindi alla metratura interna, si è voluto sviluppare tre differenti layout che - seguendo l’etica VASS - si distinguono in XS (27,59 m²), S (35,74 m²) e M (47,22 m²). Tutti i layout sono stati previsti su di un unico livello, in modo da eliminare totalmente le barriere architettoniche. Dal punto di vista distributivo e dei componenti strutturali, i layout dispongono della medesima superficie dell’area destinata alla zona giorno - cucina e bagno compresi; i layout della zona notte, invece, implicano una modularità nella disposizione dei singoli blocchi parete e l’inserimento di porte e finestre realizzate su misura. - COMFORT ABITATIVO E’ fondamentale creare degli ambienti che esprimano la sensazione di essere accolti e protetti soprattutto anche in seguito ad episodi così difficili e drammatici. Gli interni di DIMORA sono stati progettati con lo scopo di ottenere i massimi benefici nell’ottimizzazione dello spazio e nella creazione di arredi ergonomici ed esteticamente gradevoli. Ogni ambiente rispetta il rapporto aero-illuminante; la zona giorno - nello specifico, la cucina - è fornita di un sistema per l’aspirazione forzata che favorisca l’eliminazione degli odori e il ricircolo dell’aria. Il materiale isolante di cui predispongono le pareti VASS garantisce un comfort acustico e termico.

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- ANTISISMICITA’ Vista la possibilità reale di nuove scosse di terremoto, la struttura abitativa è configurata per prevenire ulteriori danni, ottenendo un livello di sicurezza tale da proteggere gli inquilini al loro interno. - ECONOMICITA’ DIMORA nasce sia per migliorare le strutture ad oggi esistenti in Italia, sia per ovviare ad un’evidente situazione di criticità che comporta di dover ricorrere ad una soluzione economicamente sostenibile per gli acquirenti. A tal proposito, sono stati selezionati dei materiali in grado di rispondere sia a questo requisito, sia a quello della sostenibilità. - SOSTENIBILITA’ AMBIENTALE Sia l’involucro, sia i materiali sono eco-friendly: essendo state, infatti, selezionate delle finiture in grado di rispettare l’ambiente. Inoltre, è stato previsto un tetto verde con annesso un sistema di raccolta delle acque piovane.

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IL PROGETTO DIMORA è stato progettato su tre layout, per ospitare da un minimo di una persona ad un massimo di tre. L’esterno è dotato di un piccolo porticato atto ad ospitare un tavolo e delle sedute, a fianco è sistemata una parete verde. - LA ZONA GIORNO L’ingresso dell’abitazione si apre sulla zona giorno, area di 12,84 m²; in pratica, un open space compreso di cucina. L’arredo che caratterizza l’ambiente si trova sulla destra: è una sorta di parete attrezzata formata da scaffalature in vetro sostenute da un frame metallico, una seduta imbottita, un appendiabiti e un tavolo allungabile. L’arredo è stato studiato per permettere di generare uno spazio formato da un unico blocco facilmente trasportabile. A fianco della porta d’ingresso si trova l’accesso per l’antibagno; seguono la porta d’ingresso delle camere da letto e - eccezionalmente nel layout M – un disimpegno. - IL MODULO CUCINA La cucina - anch’essa dotata di finestra - invece è delimitata da un ambiente unico; in questo caso, il solaio non prevede una finitura, in questo modo si ottiene una continuità estetica con la pavimentazione della zona giorno. La cucina è stata realizzata su misura ed è composta da un lavabo, un piano cottura ad induzione, una colonna forno e un cassetto con ripiano allungabile.

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- IL MODULO BAGNO Il blocco bagno è formato da una zona di filtro dotata di un mobile con lavabo e specchio, da essa si accede all’ambiente finestrato con sanitari, doccia con scarico a pavimento e un mobile per contenere la lavatrice. Il solaio, fino alla parete divisoria tra antibagno e bagno, è già fornito di finitura, in modo tale da ottimizzare, in loco, il tempo di posa in opera. I sanitari appartengono alla collezione Connect Space di Ideal Standard, linea nata per perfezionare le dimensioni contenute di wc e bidet. - LA ZONA NOTTE Le camere da letto - singole e matrimoniali - variano dai 10, 16 e 20 m² a seconda dei diversi layout e dispongono quasi tutte di un ingresso autonomo. Le camere singole dispongono di un armadio e di un mobile avente due funzioni, letto e scrivania. L’arredo è estremamente flessibile: grazie ad un semplice gesto, l’utente ha la possibilità sia di usufruire della scrivania tramite l’uso di una seduta incorporata in un ripiano, sia di ribaltare il letto, tutto ciò senza dover spostare gli oggetti dal piano. Le camere matrimoniali sono state pensate come ambienti nei quali sia possibile anche accogliere ospiti. Infatti, l’arredo posto al centro della stanza contiene una libreria e un divano-letto facilmente richiudibili. Anche in questo caso sono stati previsti due armadi.

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MATERIALI - ESTERNO PARETI: Airlite Pittura PAVIMENTO: Ecotech Florim - ZONA GIORNO PAVIMENTO: Bamboo Moso PARETI: Airlite Pittura ARREDO: Pannello Ecologico Idroleb + Canapa Tessile + Lamiera - CUCINA PAVIMENTO: Bamboo Moso PARETI: Airlite Pittura + Brik Moov Ivory - Keope ARREDO: Pannello Ecologico Idroleb + Beige Stardust - T608 (SantaMargherita) - BAGNO PAVIMENTO: Terraviva Revstone PARETI: Airlite Pittura + Terraviva Revstone ARREDI: Pannello Ecologico Idroleb SANITARI: Connect Space Ideal Standard - ZONA NOTTE PAVIMENTO: Bamboo Moso PARETI: Airlite Pittura ARREDI: Pannello Ecologico Idroleb

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SITOGRAFIA - http://www.fondazioneania.it/export/sites/fondazione/it/pubblicazioni/Studi/ConoscereRischioSismico.pdf - https://www.internazionale.it/reportage/alessandro-chiappanuvoli/2016/12/17/terremoto-marche-sfollati-accoglienza - http://www.ingegneri.info/news/strutture/come-sono-fatti-i-moduli-abitativi-sae-per-i-terremotati-del-centro-italia/ - http://www.livingbox.it/index.asp - http://www.ingegneri.info/news/strutture/come-fatto-better-shelter-il-rifugio-ikeaper-gli-sfollati/ - http://www.kodasema.com/ - http://www.blueforest.com/commercial-project/ecoperch-curvy-cabin/ - https://www.domusweb.it/it/architettura/2013/06/13/renzo_piano_diogene.html - http://www.vasstech.it/

BIBLIOGRAFIA - Braghieri Nicola, Case in legno, Milano, Federico Motta Editore (2004), 384 - Bartolucci Marisa, Living large in small spaces, Londra, Thames & Hudson (2003), 398 - Alonso Claudia MartĂ­nez, Mini houses, Barcellona, LOFT Publications (2014), 504

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