Ferrari 500 TRC Spider Scaglietti

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Historique

Ferrari 500 TRC Spider Scaglietti

Un nome da leggenda nella storia della Ferrari, ricco di glorie sportive. Dapprima con motore 4 cilindri delle 500 TR e TRC, poi con i V12 delle 250 TR. Le Testa Rossa sono auto vittoriose nelle competizioni ai quattro angoli del mondo, che oggi hanno raggiunto quotazioni multimilionarie, come l'esemplare - dal palmares tutto italiano - battuto all'asta da RM Auction tre anni fa per 2,8 milioni di euro

Testa Rossa atto primo

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TESTO: Alessandro Rigatto | FOTOGRAFIE: Hugh Hamilton, Courtesy of RM Auctions | 121


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Ferrari 500 TRC Spider Scaglietti

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LI ANNI CINQUANTA rappresentano il periodo di massima diffusione delle "barchette Sport" nell'automobilismo agonistico, grazie anche ai regolamenti sportivi che favorivano le vetture da competizione scoperte. Con la 500 TRC, la Ferrari sviluppò quella che sarebbe stata una delle più belle vetture Sport costruite dal Cavallino Rampante: sia sotto l'aspetto estetico, sia dal punto di vista progettuale e da quello dell'efficienza. Nel 1956 alla Ferrari fu costituito un nuovo gruppo di progettisti con Vittorio Jano, Alberto Massimino, Luigi Bellentani e il giovane Andrea Fraschetti. Questi uomini di grandi capacità realizzarono in breve tempo una nuova vettura da corsa di 2 litri di cilindrata: la 500 TR, che fu la prima Ferrari a portare la leggendaria denominazione “Testa Rossa”. Mossa da un motore a 4 cilindri, la 500 TR fu presentata nel 1956 e rimpiazzò la 500 Mondial. Ne furono costruiti 17 esemplari e divenne la vettura Sport preferita

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dai piloti privati di tutto il mondo. Sei mesi dopo, la Casa di Maranello si trovò nella condizione di dover costruire una nuova vettura, poiché la commissione sportiva della FIA aveva introdotto nuove norme: per la stagione 1957 entrò infatti in vigore la nuova Appendice C per le vetture Sport modificate. Le nuove regole, molte delle quali riguardavano la

carrozzeria, bandirono di fatto la 500 TR. Il parabrezza ora doveva essere in simmetria con gli assali anteriore e posteriore e la sua larghezza doveva essere di almeno 100 cm e con un altezza di almeno 15 cm. La vettura doveva essere dotata di capote, la capacità del serbatoio della benzina doveva essere di 120 litri ed era obbligatorio anche lo sportello per il lato passeggero. Ingegneri, meccanici e disegnatori intrapresero una lotta contro il tempo. Alla fine del 1956, la Ferrari annunciò la 500 TRC, un nuovo modello che rispondeva a tutte le nuove regole FIA. Alla novità del Cavallino Rampante fu assegnato il telaio tipo 518 C e il motore tipo 131 C. Motore, cambio e trasmissione erano identici a quelli della 500 TR. Una delle differenze più rilevanti tra la TRC e la prima Mondial, oltre alla riduzione del peso, fu l'assale posteriore rigido, con ammortizzatori e molle al posto del ponte De Dion della 500 TR. Il motore 2 litri raggiunse l'apice del suo sviluppo con una potenza di 190 CV. Non solo: la struttura del telaio della 500 TRC era stato rinforzato per aumentarne la rigidità. I longheroni anteriori del telaio tubolare erano stati distan-

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ziati in modo da poter installare il motore più in basso e abbassare così il baricentro di tutta la vettura. Questo permise anche a Pinin Farina di disegnare una carrozzeria, che sarebbe stata costruita da Scaglietti, completamente nuova e più bassa di 10 cm; la 500 TRC è giustamente ritenuta una delle più belle e seducenti Ferrari Sport aperte mai costruite. La Ferrari vendette le TRC ai clienti privati di tutto il mondo come l'arma vincente nelle competizioni per vetture Sport. Diverse TRC ebbero in origine una verniciatura bicolore e non molte esibivano il tipico "rosso corsa" Ferrari. Tutte le 19 vetture furono prodotte

nell'arco di un anno, dopodiché la 500 TRC fu sostituita dalla 250 Testa Rossa con motore 12 cilindri, della quale, nonostante fosse più potente, fu costruito un numero di esemplari ben superiore. Essendo l'ultima vettura Sport con motore a quattro cilindri, la 500 TRC ha certamente segnato la fine di un'epoca in Ferrari. I prezzi di queste vetture sono in netta crescita, al punto da ritenere che fu un buon affare l'acquisto – da parte dell'attuale proprietario – della 500 TRC battuta all'asta da RM Auction a Villa d'Este il 21 maggio 2011 per "soli" 2,8 milioni di euro. Si tratta della sesta della 19 Testa Rossa 4 cilindri costruite (17 esemplari

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di 500 TRC e 2 di 625 TRC). Fin da quando è stata fabbricata, è appartenuta a una nota serie di appassionati, i primi due dei quali, Bernardo Cammarata e Mario Tropia, la sfruttarono intensamente in corsa all'epoca, prima che il terzo proprietario, Giulio Dubbini, avesse cura di lei dal 1966 al 1997, per più di 30 anni. La 0670 MDTR rimase nella proprietà della famiglia Dubbini fino alla fine degli Anni Novanta, quindi per oltre 30 anni. L'acquistò poi il pilota di corse storiche Corrado Cupellini, di Bergamo, che nei cinque anni successivi la iscrisse alle corse europee dello Shell Ferrari Maserati Challenge.

Utilizzata per decenni nelle gare per auto storiche, la 500 TRC appartenuta alle famiglie Dubbini e Cupellini conserva la livrea bicolore da gara. Da notare il pannello della strumentazione in alluminio

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