Jaguar F-Type S V8

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IN PROVA Jaguar F-Type S V8

AutoCapital | ottobre | 2013


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Jaguar F-Type S V8

TESTO SPERANGELO BANDERA FOTOGRAFIE STUDIO B12

FANTASTIC, FABOLOUS, FINE Tre aggettivi che racchiudono l’essenza della F-Type, la roadster della Casa del Giaguaro destinata a riscuotere, nel panorama delle auto senza tempo, lo stesso successo che ebbero la D-Type negli anni Cinquanta e la E-Type negli anni Sessanta. Bella, fantastica e favolosa: con il V8 di 5.0 litri da 495 CV scatta da 0 a 100 km/h in 4,3 secondi e raggiunge la velocità di 300 km/h. Due posti secchi e capote in tessuto, nel rispetto della tradizione | 66


Il giudizio ai dati tecnici che contano: 495 CV, 5.0 litri, poco più di 1600 kg di peso grazie all’esperienza Jaguar nell’uso dell’alluminio (la scocca pesa solo 261 kg), 8 rapporti corti, 625 Nm di coppia, dischi freno dal diametro di 380 mm, cerchi da 20 pollici, differenziale autobloccante, pneumatici barra 35 davanti e 30 dietro. Integriamoli con un sound simile al grido che lacera, all’urlo che si spande, al ruggito della bestia feroce, con sedili con supporti lombari e laterali, con l’impugnatura del volante dalle giuste dimensioni e in ergonomia con i bilancieri color arancio situati subito dietro le

razze e con la modalità corsaiola che la rende rabbiosa e, inoltre, con la capote in tessuto che compie il suo ciclo di apertura-chiusura in una decina di secondi e può essere azionata fino a una velocità di 50 km/h. Se non bastasse per considerarla una sportiva di razza, aggiungiamo un design esterno caratterizzato da quella sinuosa e vigorosa alternanza di rotondità e di superfici lisce che produce quasi il piacere dei sensi e, infine, tutta una serie di sistemi orientati alla sicurezza, dai fari adattivi agli air bag, e all’infotainment, dal navigatore al telefono e all’ipod. Il bagagliaio non varia la capacità di carico in relazione all’impiego della capote, essendo quest’ultima, quando la vettura è scoperta, stivata in uno spazio ricavato tra gli schienali e il vano bagagli. La F-Type si aggiunge, nel firmamento automobilistico delle auto più ammirate, alla posizione raggiunta negli anni ‘50 dalla D-Type e negli anni ‘60 dalla E-Type. Due sportive consacrate alla storia dei capolavori dell’automobilismo del Novecento per la bellezza della linea, per le performance dinamiche e per il ruolo che hanno avuto nella società di quei decenni.

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Ecco perchè si è meritata l’appellativo della sportiva “delle tre F” (Fine, Fabulous, Fantastic), che esprimono l’essenza della nuova Jaguar. Il piacere visivo parte dalla griglia, ma con un segno distintivo che non passa inosservato: il disegno esagonale della rete. Il blocco del cofano a conchiglia si allunga all’indietro, mentre la lamella, che divide le aperture a branchie di squalo nella parte anteriore, segna l’inizio di una delle “linee vitali” che caratterizzano entrambi i profili della vettura. L’importanza di questa linea viene messa in risalto dal disegno dei fari che, disposti verticalmente, guida in modo naturale lo sguardo verso l’alto e lungo la piegatura senza soluzione di continuità, proseguendo fino alla parte superiore del paraurti prima di immergersi sulla superficie della portiera, per poi dissolversi all’altezza del paraurti posteriore. Caratteristiche le maniglie a scomparsa delle portiere, soluzione che, non interrompendone la superficie, concorre ad accentuare l’eleganza. C’è anche una seconda linea vitale, che inizia il suo percorso sul bordo posteriore della porta, sottolineando l’aspetto muscoloso delle ruote posteriori che ricevono la potenza dell’unità motrice: scendendo, si avvolge intorno alla

coda sagomata in una curva ininterrotta, che genera un profilo posteriore basso e ampio. Eleganza vuole che, oltre alle maniglie, lo spoiler posteriore sia invisibile, tale da non interrompere la continuità della superficie del cofano. Si alza, infatti, quando si raggiungono i 100 km/h, per bilanciare la portanza anteriore e posteriore, abbassandosi poi quando si scende al di sotto dei 65 km/h. Come si esprime sul piano dinamico? Per prima cosa è bene sottolineare che offre la sensazione di

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La capote in tessuto, che si alza o si abbassa in una decina di secondi soltanto, può essere azionata fino alla velocità di 50 km/h, il che rappresenta una notevole comodità quando, in seguito a un rapido cambiamento delle condizioni meteo, si decide di coprire o scoprire la F-Type. Quando la si scopre, la capote si stiva elettricamente in un apposito vano.

SCHEDA TECNICA

|JAGUAR

MOTORE: V8, 32 valvole, 5000 cc

POTENZA: 495 CV a 6500

F-TYPE S V8

FRENI: dischi ventilati di 380 255/35R20; post. 295/30R20 mm sia all’anteriore che al SOSPENSIONI: a doppio

posteriore, ABS, Electronic Brake Force Distribution e COPPIA: 625 Nm da 2500 a Emergency Brake Assist 5500 giri/min CERCHI: anteriori 9,0J x 20”; TRAZIONE: posteriore posteriori 10,5J x 20” CAMBIO: 8 rapporti Quickshift PNEUMATICI: ant.

giri/min

braccio oscillante, sistema Jaguar Adaptive Dynamics DIMENSIONI: lung. 4470 mm, larg. 1923 mm, alt. 1307 mm PESO: 1665 kg VELOCITÀ: 300 km/h

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(limitata elettronicamente)

ACCELERAZIONE: 0-100 km/h in 4,3 secondi CONSUMO: 11,1 l/100 km EMISSIONI CO2: 259 g/km AMBIENTE: Euro 5 PREZZO: 102.750 euro (chiavi in mano)


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Jaguar F-Type S V8

ABITACOLO AVVOLGENTE, CON I CONTROLLI A PORTATA DI MANO Una netta separazione tra posto di guida e spazio per il passeggero, rappresentata da una maniglia di tenuta, che da un lato serve di appoggio e dall’altro sottolinea che i comandi sono interfacce per chi siede al volante. I sedili “Performance” sono dotati di sostegni laterali, ali sporgenti per il sostegno in curva e di supporti lombari Basta aprire la portiera per constatare come l’architettura dell’abitacolo rifletta il ruolo della F-Type di vettura sportiva “uno più uno”, incentrata sul guidatore, il quale può interagire con i componenti meccanici ed elettronici. I tecnici sono riusciti a creare un abitacolo avvolgente attorno a chi guida, con tutti i controlli posizionati a portata di

mano e raggruppati logicamente in modo che non ci siano distrazioni durante la marcia. Esiste la divisione fra il lato guidatore e il lato passeggero dell’abitacolo, creata in primo luogo dalla maniglia di tenuta che si distende dalla parte superiore della consolle centrale e avvolge da dietro il selettore SportShift e i pulsanti del

Dinamic Mode, sottolineando che queste sono interfacce per il guidatore. I sedili sportivi sono dotati di serie di regolazione elettrica delle funzioni d’inclinazione e altezza, con controllo manuale del movimento in avanti e indietro. I sedili Performance, (foto a lato) sono disponibili come optional e possono essere forniti con sostegni laterali addizionali e ali sporgenti, per un maggiore sostegno nelle curve ad alta velocità. Entrambe le varianti possono essere personalizzate con il sistema di regolazione elettrica, che include supporti regolabili lombari e laterali. Le principali interfacce di controllo, come il pulsante di accensione del motore, i paddle del cambio montati sullo sterzo e il pulsante del Dynamic Mode, sono evidenziate da una finitura Ignis color arancio, simile a quella utilizzata sugli orologi dei subacquei. Il volante a tre razze dal diametro ridotto è disponibile inoltre nelle versioni opzionali a fondo piatto o rifinito in alcantara. Il volante incorpora un

supporto con strumenti analogici (un segno distintivo delle sportive Jaguar) con i numeri del contagiri più grandi e più evidenti rispetto a quelli del tachimetro, per ricordare l’anima della vettura e incoraggiare in modo discreto il guidatore a scoprire fino in fondo le prestazioni del motore. Uno schermo TFT fra i due quadranti fornisce, quando necessario, ulteriori informazioni al guidatore. Jaguar ha aperto la strada all’utilizzo dell’interfaccia touch-screen per controllare la maggior parte delle funzioni delle sue auto ma, con la F-TYPE, era importante che ci fossero più interfacce fisiche e punti di contatto per il guidatore. Le funzioni di riscaldamento e ventilazione sono state separate dal touch-screen e ora possiedono dei comandi specifici al di sotto di esso. Manopole rotanti permettono di gestire il clima di ciascun lato dell’auto. Una fila d’interruttori a levetta sotto ai quadranti rievoca le auto sportive Jaguar del passato e consentono un’ulteriore gestione della climatizzazione.

fare corpo unico con l’asfalto grazie a un sistema di sospensioni ben tarato e a doppio braccio oscillante. In curva la F-Type è diretta e precisa: lo sterzo utilizza, infatti, un controtelaio in lega che riduce il peso della parte anteriore. Rollio e beccheggio sono quasi assenti, dal momento che la roadster inglese si avvale di un sistema che regola la frequenza degli ammortizzatori fino a 500 volte al secondo. Con gli otto rapporti estremamente corti del cambio, è possibile sfruttare tutta la gamma dei giri ed essere sicuri che il motore rimanga a un regime di potenza ottimale a ogni cambio di velocità. Ovviamente, è disponibile anche la modalità manuale, utilizzando sia i paddle montati sul volante che la leva centrale del cambio SportShift. Al top della gamma propulsori c’è, appunto, il V8 sperimentato in questo test, in grado di erogare, come detto, 495 CV con una coppia di 625 Nm. Le performance: raggiunge i 100 km/h in 4,3 secondi, ha una velocità massima limitata elettronicamente a 300 km/h e nelle accelerazioni intermedie passa da 80 a 120 km/h in soli 2,5 secondi. Le emissioni di CO2 sono di

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259 g/km. La sonorità di cui abbiamo detto nasce dal sistema di scarico attivo, che utilizza un certo numero di valvole bypass che modifica la circolazione del gas di scarico in un flusso regolare e lineare. Se si vuole mostrare agli amici una partenza bruciante, basta ricorrere al Dynamic Launch Mode. Da fermo, si preme il pedale del freno e aumentano i giri. Quando compare “Dynamic Launch Ready” sul quadro degli strumenti, si deve lasciare il pedale del freno e spingere fino in fondo l’acceleratore, tra l’ammirazione e lo stupore del passeggero. Al senso di pienezza della trazione, a qualsiasi regime di giri, concorrono gli otto rapporti estremamente corti del cambio “Quickshift” (corto e immediato). In questo modo si può sfruttare fino in fondo tutta la gamma dei giri, in quanto il motore rimane a un regime di potenza ottimale a ogni cambio di velocità. La trasmissione può rilevare il modo in cui l’auto viene guidata, monitorando accelerazioni e frenate, sterzate, attività dell’acceleratore e pedale del freno, carico stradale, scalate alla

marcia inferiore e anche se la macchina è guidata in salita o in discesa. Al rilevamento di uno stile di guida più impetuoso, la trasmissione rende automaticamente il cambio più aggressivo e sposta più in alto, nella gamma dei giri, il punto di passaggio alla marcia successiva.

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