Volvo XC60 D4 Geartronic Summum

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LIFTING AL CUORE | 68


Accanto a un moderato face-lifting, la più recente generazione del SUV svedese propone il nuovo 4 cilindri 2 litri biturbodiesel common-rail da 181 CV, abbinato al cambio automatico-sequenziale a 8 marce. Arricchita la dotazione di sicurezza. Ottime prestazioni, consumi contenuti, comfort elevato, qualità ai massimi livelli TESTO: Alberto Franzoni | FOTOGRAFIE: Studio B12

L PROFONDO RINNOVAMENTO tecnico della Volvo passa attraverso l'inedito 4 cilindri in linea Drive-E di 1969 cc, turbo a iniezione diretta, declinato a benzina e diesel: un'unità motrice silenziosa e quanto mai sobria: nonostante la stazza non indifferente della XC60 (almeno 1640 kg a vuoto per la T5 a benzina da 245 CV) e la sua imponente sagoma, la 5 porte svedese si accontenta di soli 4,7 litri di gasolio (nel ciclo combinato) ogni 100 km

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nella versione abbinata al nuovo cambio automatico Geartronic a 8 marce, oggetto della nostra prova, e di 4,5 litri nella variante con la trasmissione manuale a 6 rapporti. Solo 6,7 litri ogni 100 km (poco meno di 15 km/litro) per la T5. Per il momento i nuovi motori Drive-E sono forniti solo sulle Volvo a trazione anteriore, ma l'avvicendamento con i 5 cilindri di 2,4 litri turbodiesel common-rail è solo una questione di tempo.

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Una XC60 a trazione anteriore non è un controsenso: il senso di sicurezza e la migliore visibilità forniti dalla posizione di guida rialzata prescindono dalla migliore motricità di una 4x4, l'abitabilità e la capacità di carico della nuova D4 "tuttoavanti" rappresentano comunque un plus importante per le famiglie numerose perennemente in viaggio verso le destinazioni del fine settimana, la classe della crossover scandinava e la forza del marchio, legata in parte anche alla sua apprezzata sobrietà, ne fanno una scelta molto valida anche quando a scegliere l'auto è un fleet manager che desidera curare l'immagine aziendale e non solo contenere i costi di gestione del parco-auto (grazie anche all'elevata tenuta del valore dell'usato, che si traduce in canoni di leasing o noleggio a lungo termine ragionevolmente contenuti). Spiegata quindi la logica che sta alla base dell'esistenza (e del successo!) della XC60 D4 a trazione anteriore, è il momento di salire al volante e mettere alla prova l'unico propulsore Euro 6 della gamma XC a gasolio. All'avvio il 4 cilindri svedese si rivela silenzioso; in accelerazione non si avverte il rauco sound che caratterizzava il precedente 5 cilindri, ma in compenso lo scatto è deciso, al punto che la nuova D4 a 2 ruote motrici da 181 CV concede solo 2 decimi di secondo alla D5 AWD Geartronic biturbodiesel da 215 CV. Le 8 marce vengono innestate dalla trasmissione automatica in modo fluido, rapido, quasi inavvertibile se non fosse la lancetta del contagiri a descrivere il saliscendi del regime del motore, che sviluppa la potenza massima a 4250 giri/minuto. Di gestirlo in modalità manuale-sequenziale non si sente il bisogno: la XC60 viaggia rapida, scorre silenziosa sui nastri d'asfalto autostradali così come sul pavé cittadino, privilegiando uno stile di guida rilassato, senza scossoni, quasi da ammiraglia. Le sospensioni smorzano ogni asperità senza indulgere in fenomeni di

rollio e beccheggio, la generosa gommatura, evidenziata dalle ruote in lega (di nuovo disegno) da 18 pollici, isola l'abitacolo nonostante le “spalle basse” degli pneumatici, lo sterzo servoassistito elettricamente consente di condurre l'auto con il minimo sforzo anche in città e sul misto stretto, rivelando la duplice anima della XC60, maneggevole e agile nonostante dimensioni e massa non certo trascurabili. Molto valida la frenata, che conta su dischi di ampio diametro davan-

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Scheda tecnica MOTORE: anteriore, 4 cilindri in linea, 16 valvole, 1969 cc, biturbodiesel common-rail POTENZA: 181 CV a 4250 giri/minuto COPPIA MASSIMA: 400 Nm a 1750 giri/minuto TRAZIONE: anteriore CAMBIO: automatico a 8 rapporti con modalità manuale-sequenziale CERCHI: in lega leggera, 7Jx17” PNEUMATICI: 235/65 R17 FRENI: anteriori a disco autoventilanti, posteriori a disco SOSPENSIONI: a ruote indipendenti, avantreno McPherson, retrotreno Multi-link. Ammortizzatori idraulici. DIMENSIONI: lunghezza 4644 mm, larghezza 1891 mm, altezza 1713 mm BAGAGLIAIO: 492-1452 dmc SERBATOIO: 70 litri PESO: 1671 kg VELOCITÀ MASSIMA: 210 km/h ACCELERAZIONE: 0-100 km/h in 8,5 sec CONSUMO COMBINATO: 4,7 litri/100 km PREZZO: 47.600 euro

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STILE MINIMALISTA, TECNOLOGIA DI SPICCO Dalla strumentazione che offre la possibilità di scegliere colore di fondo e disposizione degli strumenti ai ritocchi nelle finiture del padiglione, alle cromature attorno ai pulsanti e alle bocchette d'aerazione: così cambia l'abitacolo del SUV scandinavo

Il più recente model-year della XC60 introduce quale principale novità all'interno la strumentazione Adaptive Digital Display, che permette al guidatore di scegliere tra tre differenti configurazioni degli indicatori analogici e digitali, optando per i temi Elegance, Eco e Performance, rispettivamente caratterizzati dai colori di fondo

bianco, verde e rosso. In particolare, il tema Eco – che presenta l'indicatore di consumo istantaneo e medio - induce a una guida più parsimoniosa, “premiando” chi guida in modo appropriato con l'accensione di una luce verde, mentre il tema Performance sposta il contagiri al centro e il tachimetro è digitale,

ti e dietro e su una lunga serie di ausilii elettronici che fanno capo all'ESP di ultima generazione e sono riassunti nel sistema IntelliSafe. Esso include il City Safety, che frena automaticamente la vettura, in caso di rischio di tamponamento, a velocità non superiori ai 50 km/h, e il Pedestrian Detection che attiva una frenata automatica completa qualora i radar dell'auto riscontrino il rischio di investire un pedone.

inserito all'interno del medesimo quadrante. Rilevanti migliorie riguardano anche la qualità delle finiture nell'abitacolo: spiccano il nuovo rivestimento del padiglione, i montanti B rivestiti in tessuto e le cornici cromate intorno alle bocchette dell’aria e agli interruttori delle luci. Fedele all'impostazione con consolle centrale “sospesa”, comune a tutte le più recenti Volvo (dalle S40-V50), la nuova XC60 offre un'ampia scelta di materiali per gli inserti della plancia, tra cui l'alluminio, e alcune varietà di

legno. A livello di infointrattenimento, il sistema Sensus Connect consente la gestione dei principali dispositivi multimediali dell'auto mediante comandi vocali, un nuovo navigatore satellitare con mappe tridimensionali e, a richiesta, l'hot-spot per la connessione internet Wi-Fi e la internet-radio con 80mila canali e streaming via Bluetooth. A livello di novità progettuali si segnalano i sedili anteriori, con schienali più avvolgenti e meno ingombranti così da lasciare più spazio alle gambe di chi siede dietro.

La SUV svedese adotta inoltre una versione evoluta del BLIS (Blind Spot Assist: monitoraggio dell'angolo cieco dei retrovisori esterni) che avverte il guidatore nel caso in cui un altro veicolo sopraggiunga alle spalle dell'auto, fino a 70 metri di distanza, mentre il sistema Cross Traffic Alert si serve dei sensori radar nella sezione posteriore dell’auto per avvertire chi guida di eventuale traffico in attraversamento proveniente da uno dei lati dell’auto durante una manovra di retromarcia per uscire da un parcheggio. Si tratta di una funzione particolarmente utile negli spazi stretti e affollati, dove la visuale laterale può risultare limitata. Contro il rischio di distrazioni al volante opera il dispositivo Lane Keeping Aid, che aiuta il guidatore a rimanere nella corsia di marcia prescelta applicando una coppia di sterza-

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ta supplementare allo sterzo quando la vettura di avvicina alla linea di demarcazione della corsia e sta per sconfinare. Il sistema si attiva a velocità fra i 65 e i 200 km/h. In una prima fase, il Lane Keeping Aid applica una leggera coppia allo sterzo per aiutare il conducente a ritornare in traiettoria. Se la vettura abbandona la corsia, la tecnologia genera un inconfondibile segnale di avvertimento attraverso una vibrazione tattile del volante. La XC60 D4 Geartronic ha convissuto con la redazione per qualche settimana conquistando tutto lo staff di AutoCapital per la sua versatilità e per le sue doti non ostentate, che ne fanno un'alternativa credibile alle “solite note” tedesche. Ed ecco svelato il segreto del suo basso consumo: la tecnologia i-Art sfrutta il ritorno di pressione di ciascun iniettore del gasolio, anziché utilizzare il tradizionale sensore di pressione singolo nel common-rail, per monitorare costantemente e adattare l’iniezione di carburante per ogni combustione in ciascuno dei 4 cilindri. Chi l'ha guidata con attenzione ha percorso più di 20 km/litro, un risultato che in passato era alla portata solo dei turbodiesel più piccoli adottati da “compatte” e city-car.

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