Lamborghini Huracán LP 610-4

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Passion fruit

Il V10 di 5.2 litri e da 610 CV a 8250 giri/minuto totalmente rivisto la spinge a 325 km/h e le fa bruciare lo 0-100 km/h in 3.2 secondi. Il suo stile, attuale e innovativo, suscita stupore e ammirazione. È anche docile e comfortevole e sa contenere la sua esplosiva potenza TESTO: Sperangelo Bandera | FOTOGRAFIE: Studio B12

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I FRUTTO DELLA PASSIONE ma anche dell’alta tecnologia che racchiude e di un design di grande effetto. Era opinione diffusa che la linea della Gallardo fosse insostituibile per l’emozione che derivava dal suo estremo rigore, invece l’Huracàn inaugura una nuova tendenza estetica, tanto attraente quanto equilibrata, unita da una linea che la contrassegna e che segue la carrozzeria in tutto il suo sviluppo laterale. I passaruota in alluminio si allungano

sopra i cerchi da 20 pollici. La presa d’aria emerge dalla fascia sottoporta, proprio davanti ai larghi passaruota posteriori, evocando un’immagine di forza, di potenza e una grande tensione atletica. Il cofano motore si estende tra i due bassissimi montanti posteriori con tre grossi profili nero opaco. Il retrotreno presenta forme tridimensionali e il largo sfogo posteriore necessario per raffreddare il vano motore è caratterizzato da una rete a maglie esagonali. Gli stretti fari posteriori, interamente a LED, hanno luci che vanno a

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disegnare la forma di una Y e, ai lati di un diffusore di grandi dimensioni, emergono i quattro terminali di scarico, che presentano carenature di forma ellittica cromate e traforate. Filippo Perini, insieme col suo team di disegnatori del Centro Stile Lamborghini, ha lavorato a stretto contatto con gli esperti di aerodinamica. Infatti, le larghe prese d’aria nel frontale sfruttano sia l’aria per il raffreddamento del motopropulsore, sia i flussi che investono il muso, col risultato di aumentare il carico sull’asse anteriore. Ogni dettaglio del design tiene conto della funzione. Al posteriore il diruttore (il labbro terminale della coda) collabora con l’estrattore per ottimizzare i flussi al retrotreno e soprattutto per evitare l’effetto ala. Il fondo della macchina è completamente chiuso, con la sola eccezione di alcune prese che dirigono l’aria in ingresso verso

i radiatori. Passando alla parte meccanica, partiamo dalla scocca di nuova concezione. La Gallardo aveva il telaio in alluminio, mentre la nuova scocca dell’Huracàn combina componenti in alluminio con grandi elementi realizzati in polimeri rinforzati con fibra di carbonio, il materiale ultraleggero su cui Lamborghini ha sviluppato una grande competenza. Questo telaio pesa meno di 200 kg e rappresenta anche un passo avanti in fatto di sicurezza. La centina posteriore, per esempio, offre una protezione eccellente in caso di impatto laterale, perché le fibre che la compongono sono disposte esattamente nella direzione in cui si sviluppa il carico. L’unità motrice trova spiegazione già nella denominazione dell’Huracàn. L’acronimo LP sta per “longitudinale posteriore”, il posizionamento del motore. Il V10 che equipaggia la vettura è

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Scheda tecnica MOTORE: V10 cilindri di 90°, duplice iniezione, 5204 cc POTENZA: 610 CV a 8250 giri/min COPPIA: 560 Nm a 6500 giri/min TRAZIONE: Trazione integrale con frizione elettro idraulica multi-disco CAMBIO: a sette rapporti con doppia frizione, strategie di cambiata variabili tramite Drive Select Mode FRENI: dischi carbo-ceramici ant. 380x38 mm, pinze a sei pistoncini; post. 356x32 mm, pinze a quattro pistoncini DISCHI: 8.5J x 20'' (ant.) 11J x 20'' (post.) PNEUMATICI: Pirelli 245/30 R20 (ant.), 305/30 R20 (post.) SOSPENSIONI: Triangoli sovrapposti in alluminio, molle in acciaio e ammortizzatori a controllo magneto-reologico (optional) DIMENSIONI: lunghezza 4459 mm, larghezza 1924 mm, altezza 1165 mm PASSO: 2620 mm PESO: 1422 kg (a secco) VELOCITÀ: 325 km/h ACCELERAZIONE: 0-100 km/h 3,2 secondi CONSUMO COMBINATO: 12,5 l/100 km EMISSIONI CO2: 290 g/km PREZZO: da 206.790 euro

infatti montato longitudinalmente alle spalle del guidatore, come tradizione Lamborghini vuole. Il numero 610 rappresenta la potenza massima espressa in CV, disponibile a 8250 giri/min e il 4 rivela la trazione integrale. La potenza specifica è 117,3 CV/litro, mentre la coppia massima di 560 Nm viene raggiunta a 6500 giri/min. Come ogni motore Lamborghini, il V10 da 5.2 litri è un’unità aspirata. In concreto, cioè alla guida, esalta per la grande risposta all’acceleratore e per la facilità con cui arriva oltre la linea rossa degli 8000 giri/minuto. Spinta poderosa e sound che diventa il grido che lacera. Il V10 spinge l’Huracán a 100 km/h con partenza da fermo in 3,2 secondi. Lo 0-200 km/h viene coperto in 9,9 secondi, mentre la velocità massima è di oltre 325 km/h. Il consumo combinato fatto registrare è stato di 12,5 litri/100 km, con

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emissioni di CO2 pari a 290 g/km. Il miglioramento nei confronti della Gallardo, anche grazie al sistema Stop & Start montato di serie, è dell’11%. Un’innovazione interessante del V10 è la duplice iniezione di carburante, denominata “Iniezione Diretta Stratificata”. All’avvio e quando il motore è sottoposto a un alto carico di lavoro, un sistema common-rail inietta il carburante direttamente nella camera di combustione. Questo si traduce in un forte vortice che ha l’effetto di raffreddare le pareti del cilin-

dro e di permettere il raggiungimento di un rapporto di compressione più alto. A basso regime di giri e quando il carico sul propulsore è più leggero, invece, la benzina è iniettata indirettamente nel collettore, permettendo di ridurre i consumi e le emissioni di particolato. Ai regimi medi, i due sistemi lavorano in contemporanea. Il V10 rispetta le normative EU6 e LEV II. La trasmissione Lamborghini Doppia Frizione (LDF) permette cambi di marcia superveloci, virtualmente impercettibili e senza

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DENTRO: VISIBILITÀ, SPAZIO, COMFORT E SPORTIVITÀ Nonostante le dimensioni di una race car, all’interno si fruisce di una seduta sportiva ergonomica adatta a un giro di pista e, nello stesso tempo, del comfort che richiede l’uso quotidiano. Tutti i comandi sono collocati sul volante per non distogliere mai lo sguardo dalla strada Dentro, la visibilità è più che buona, l’ambiente è spazioso, i sedili hanno lo schienale integrato e trattengono il corpo in modo soddisfacente. Regolazione elettrica di serie sia in profondità sia nell’inclinazione dello schienale, ma altezza e la lunghezza del sedile sono optional. Qualunque sia l’azione che si vuole eseguire, la si può fare senza togliere gli occhi dalla strada e le mani dal volante in quanto i comandi delle funzioni del veicolo, inclusi gli indicatori di direzione e i tergicristalli hanno sede sulle razze del volante. Il cruscotto è ribassato e caratterizzato dalle finiture esagonali che appaiono nella fascia centrale, mentre la strumentazione e le bocchette di ventilazione, invece, sembrano elementi indipendenti. Tra i due sedili, una console si allunga dal

cruscotto fino al tunnel centrale. Sul cruscotto ha sede anche uno schermo in alta risoluzione. In modalità Full drive il grande contagiri domina la scena, affiancato dagli indicatori del livello del carburante e della temperatura dell’acqua. La velocità è mostrata come su uno schermo digitale. In modalità Mista il contagiri è più piccolo e viene spostato sulla sinistra, mentre una finestra per le funzioni di infotainment, come il navigatore, occupa la metà di destra. In modalità Full Navi e Infotainment la mappa occupa la maggior parte del monitor. Al centro della console ci sono i controlli del sistema automatizzato di condizionamento dell’aria e dell’infotainment. Il sistema è circondato da una serie di tasti che

permettono accesso diretto ai menu principali del sistema di navigazione, del telefono, del sistema informativo, della radio e dei controlli del suono. Collocati sul tunnel centrale hanno sede il tasto di accensione e di

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spegnimento, protetto da un cupolino rosso, i selettori della trasmissione per la folle (che si ottiene tirando contemporaneamente i paddle), lo stazionamento e la retromarcia, oltre all’interruttore del freno a mano.


nessuna interruzione della coppia. La potenza del motore viene scaricata attraverso un doppio albero di trasmissione gemellato e due alberi di uscita. Per la massima accelerazione, basta premere un tasto e si affida all’elettronica il compito di staccare la frizione al regime di giri corretto. Il Launch Control assicura che la potenza del motore sia scaricata sull’asfalto in modo ottimale. Per completare la descrizione non si può non parlare di uno dei punti di forza delle vetture di Sant’Agata: la trazione integrale, che coniuga la dinamica di guida con trazione e stabilità. E la maggior trazione significa che chi guida è in grado di accelerare in uscita di curva

in anticipo rispetto alle vetture a trazione posteriore, avendo inoltre a disposizione un sistema nuovo, sviluppato da zero e orientato strettamente alla massima performance: un buon 10% di trazione, che normalmente è del 30% all’anteriore e del 70% al posteriore, in caso di bisogno passa alle ruote anteriori. Un accorgimento molto importante in quanto permette di evitare il sottosterzo nelle curve affrontate a velocità eccessiva. La rapidità, infine, dell’Huracan nel misto deriva, oltre ovviamente che dalle performance, dal sistema frenante (dischi carboceramici e grandi pinze), che permette drastiche riduzioni di velocità in spazi brevi.

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