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L’evoluzione del mercato del grano in Italia The development of the wheat market in Italy
ITALMOPA
Therecent meeting between Minister Lollobrigida and a delegation of Italmopa, in addition to accrediting Italmopa as the sole representative of the Italian milling sector, aimed at once again illustrating the association’s position on specific issues that have been, and still are, a priority in our most recent trade union activities. Therefore, Italmopa considered it essential to provide the Minister with its own, and yet objective, understanding of the general development, both past and recent, of the wheat market in Italy. Italmopa’s reading reliably showed the situation of the wheat supply chain in Italy along with the long-standing, and yet unresolved, critical competitive issues of Italian primary production.
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HA RECENTEMENTE
ILLUSTRATO AL MINISTRO LOLLOBRIGIDA LA PROPRIA
LETTURA SULLA
SITUAZIONE DELLE FILIERE DEL FRUMENTO NEL PAESE
ITALMOPA RECENTLY PRESENTED TO MINISTER LOLLOBRIGIDA ITS UNDERSTANDING OF THE CURRENT SITUATION OF THE WHEAT SUPPLY CHAIN IN ITALY
Il recente incontro tra il Ministro Lollobrigida e una delegazione Italmopa costituita, oltre al sottoscritto, anche dai Presidenti di sezione Martinelli e Rieper ha consentito, oltre ad accreditare la stessa Italmopa quale unica rappresentanza del comparto molitorio nazionale, leader nell’Ue con quasi 12 milioni di tonnellate di grano annualmente trasformate, di illustrare nuovamente la posizione associativa su alcune tematiche che hanno costituito, e tuttora costituiscono, una priorità nella nostra più recente attività sindacale. Così, nel ricordare la rilevanza del corretto e continuo approvvigionamento in materie prime di qualità, provenienti anche da Paesi Ue e Paesi terzi, Italmopa ha ritenuto in particolare
Va Ridotto Il Deficit Competitivo Con I Produttori Cerealicoli Di Altri Paesi
doveroso fornire al Ministro una propria, ma obiettiva, lettura sull’evoluzione generale, passata e recente, del mercato del frumento in Italia. Una lettura che responsabilmente ha fotografato la situazione delle filiere frumento in Italia e le annose, ma irrisolte, criticità competitive della nostra produzione primaria.
Posizioni volte a confondere
L’attenzione posta da alcune Confederazioni agricole sul solo andamento negativo delle più recenti quotazioni del frumento sono certamente legittime ma inutili se non analizzate in un contesto internazionale che non appare in alcun modo governabile né dalla politica, né dai singoli attori della filiera. Esse sono addirittura dannose e irresponsabili quando tendono a scaricare le cause delle indubbie difficoltà nelle quali si dibattono gli operatori del comparto primario, oltre alle importazioni di “dubbia” origine, su presunte e ricorrenti speculazioni - termine a presa rapida ed efficacemesse in atto da altri segmenti della filiera. Purtroppo, la sistematica ricerca di capri espiatori - senza un’ombra di autocritica - sembra, per alcuni, dover prevalere su qualsiasi altra iniziativa volta invece a ridurre o a superare il deficit competitivo che registriamo rispetto ai produttori cerealicoli di altri Paesi. In questo contesto, non può certamente stupire che siano le stesse Confederazioni a caldeggiare il ripristino di strumenti, quale la Cun o il registro di carico e scarico, i cui obiettivi, utilità ed efficacia non sono certamente quelli declamati dai loro sostenitori.
Andrea Valente