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Il pane che si racconta The bread that is told
LE TRADIZIONI DEI PANI DI TUTTO IL MONDO CUSTODITE E RACCONTATE CON IL PROGETTO BREADS OF THE CREATIVE CITIES
THE TRADITIONS OF THE STAPLE FOODS OF THE WORLD PRESERVED AND TOLD WITH THE PROJECT BREADS OF THE CREATIVE CITIES
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Breads of the Creative Cities is the project born in 2018, which tells, through bread, the cultural heritage of the “Creative Cities” part of the UNESCO Network. Bread, understood as any basic food prepared with local flour and culturally significant for their community, has been chosen for its universally recognized and shared value to become the means to tell the culture and traditions from around the world. The project was conceived by the Creative Knowledge Foundation in collaboration with the Creative City of Tucson.
Breads of the Creative Cities è il progetto nato nel 2018, che racconta, attraverso il pane, il patrimonio culturale delle “Città Creative” parte del Network Unesco.
Il pane, inteso come qualsiasi alimento base preparato con farine locali e cultural- mente significativo per la propria comunità, è stato scelto per il suo valore universalmente riconosciuto e condiviso per diventare il mezzo per raccontare la cultura e le tradizioni da tutto il mondo. Il progetto è stato ideato dalla Creative Knowledge Foundation in collaborazione con la
Città Creativa di Tucson e ha preso ispirazione dall’evento Days of Bread, tenutosi nel giugno 2018 a Cracovia, Polonia.
Obiettivo della Creative Knowledge Foundation
La Creative Knowledge Foundation ha come mission l’obiettivo di rafforzare il ruolo delle “Creative People”, tutti coloro che detengono le conoscenze creative, ossia quelle pratiche nate dall’evoluzione delle conoscenze tradizionali e che sostengono lo sviluppo sostenibile delle comunità, attraverso la raccolta delle testimonianze grazie alla partecipazione di diversi creativi: agricoltori, artigiani, artisti, panificatori, mugnai e così via. Creative Knowledge Foundation nasce a Tucson, in Arizona, con lo scopo di valorizzare le Creative Knowledge ovvero l’evoluzione contemporanea delle pratiche tradizionali basate sulla conoscenza che si sono adattate alle regole della natura e hanno imparato a lavorare con essa e non contro di essa. Alla luce dei cambiamenti che le società contemporanee stanno vivendo con il clima, l’ambiente e la densità urbana, il sistema basato sulle Creative Knowledge può fornire soluzioni innovative e sostenibili al mondo contemporaneo e alle problematiche odierne. Con lo scopo di far conoscere le progettualità della Fondazione, è stata sviluppata una piattaforma gratuita denominata Creative Knowledge Platform disponibile online per lo storytelling e la gestione progettuale, pensata per raccogliere le conoscenze tradizionali, proteggerle e renderle fruibili alla community che si è creata attorno all’interesse per la scoperta e riscoperta delle tradizioni legate all’artigianato del mondo, in tutte le sue declinazioni.
I veri protagonisti
Agricoltori, mugnai e panettieri sono il fulcro dell’iniziativa. Il loro compito è quello di raccontare le proprie conoscenze e tradizioni attraverso il racconto di un prodotto che per sua natura è legato alla storia e alla cultura di una comunità. Al racconto tradizionale si affiancano altri mezzi. La piattaforma dà la possibilità di caricare materiale multimediale come foto e vi- deo. Durante lo sviluppo dei progetti sono state realizzate video-ricette e interviste che supportano la comunicazione e rendono più facile la fruizione dei contenuti. Il progetto è arrivato alla sua terza edizione conclusasi, a luglio 2022 dove sono stati presentati i risultati raggiunti: 99 partecipanti e 103 contributi riguardo pani, cereali e farine tradizionali dalle Città Creative del Network Unesco in tutto il mondo.
A breve partirà la quarta edizione del progetto in collaborazione con la Città Creativa per il Design di Istanbul che prevede nuove iniziative, tra le quali la creazione di itinerari per scoprire i panettieri locali e la pubblicazione del libro “Breads of the Creative Cities”, in cui vengono raccolte, anno per anno, le schede di presentazione dei prodotti (pani e affini, farine, grani e altri cereali) che i partecipanti caricano sulla piattaforma.
Proprio attraverso i contributi dai partecipanti, ogni anno viene pubblicata una nuova edizione del libro “Breads of the Creative Cities”. Non si tratta di un semplice libro ma di una raccolta di testimonianze interattiva nella quale, tramite QR Code, è possibile collegarsi alle pagine web presenti sulla Creative Knowledge Platform dando la possibilità di usufrui- re anche del materiale multimediale che non è possibile trasferire su carta. Inoltre, attraverso la piattaforma è possibile costruire degli itinerari che collegano panificatori, molini e agricoltori presenti sullo stesso territorio. Questi itinerari possono creare interesse non solo verso un singolo prodotto ma anche verso la realtà produttiva, evidenziando gli attori della filiera e inserendoli in una rete di attività locali.
I progetti per fare fronte a un’emergenza mondiale
Nel 2020 a seguito del periodo di pandemia che ha inferto un duro colpo all’economia e all’artigianato locale mondiale, il progetto evolve in una declinazione denominata “social distance”. Nasce così il progetto “Breads from Creative Cities”, in cui panificatori artigianali da tutto il mondo hanno potuto descrivere i loro pani tradizionali, attraverso la realizzazione di contenuti interattivi come i video, registrati nella loro lingua madre, per permettere di ricreare le ricette a casa dello spettatore. Anche in Italia, in risposta alla pandemia da Covid-19, il progetto Breads from Creative Cities si declina nella prima edizione del progetto dedicato interamente ai panettieri italiani. Lanciato dalla Città Creativa Unesco di Fabriano in collaborazione con la Creative Knowledge Foundation e denominato “Panettieri d’Italia”, il progetto è stato riconosciuto dal Segretariato Unesco Creative Cities Network tra le migliori iniziative in risposta alla pandemia Covid-19.
OTTIMO RAPPORTO COSTO-RENDIMENTO
PIÙ EFFICIENZA
• Bilanciate singolarmente
• Ridotti tempi di montaggio
• Maggior elasticità, consumo uniforme e quindi risparmio energetico
• Fino a 1% in meno di chicchi rotti
PIÙ DURATA
• Resistenza all’usura tre volte superiore degli abrasivi in commercio
MENO COSTI
• 80% di risparmio rispetto alle mole diamantate in commercio
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MOLE
Le evoluzioni future di Breads of the Creative Cities
Grazie al percorso realizzato sino a oggi si stanno nascendo diversi format attualmente in sviluppo che hanno l’intento di espandere sempre più la rete di panettieri, panificatori, agricoltori e mugnai in grado di trasmettere le proprie conoscenze, raccontando le loro tradizioni. Insieme alla Rete Rotary delle Città Creative Unesco (RRCCU) nasce Rotary - Breads of the Creative Cities, in cui i Rotary Club forniranno supporto locale al team Breads of the Creative Cities per individuare e intervistare i panettieri, i mugnai e gli agricoltori delle loro città, per proseguire nell’implementazione delle informazioni e contenuti per la crescita della community, divenendo così i guardiani delle tradizioni del pane locale. Con la partecipazione dell’Associazione panificatori artigiani della provincia di Bergamo (Aspan) e con il supporto di Bergamo Città Creativa Unesco per la Gastronomia, nasce il progetto Aspan - Breads from Creative Cities, che si pone l’obiettivo di preservare e tramandare le tra- dizioni legate al pane tipico della propria comunità, riscoprendo antichi sapori e valorizzando la filiera attraverso la condivisione non solo di una ricetta ma del contesto culturale in cui è nata ed è stata trasmessa di generazione in generazione. Anche in questo progetto la realizzazione di contenuti video supporta il racconto dei
Con Breads From Creative Cities
I Panificatori Raccontano I Loro Pani
panificatori che possono dare voce alle proprie ricette.
La community che si sta creando attorno alla diffusione delle tradizioni locali è in continua crescita e alla ricerca di custodi delle tradizioni, che possano portar le loro conoscenze all’interno di una rete mondiale, contribuendo così a promuovere e tutelare le tradizioni locali con lo scopo di tramandarle e renderle un impulso per lo sviluppo di soluzioni verso lo sviluppo sostenibile. Guardando verso il futuro, mettere in contatto le nuove generazioni con le tradizioni del passato ha lo scopo di avvicinare i giovani ai lavori artigianali permettendogli allo stesso tempo di guardare al futuro.