Le forze che cambiano la storia sono le stesse che cambiano il cuore dell’uomo REPORT DI AGGIORNAMENTO
Le forze che cambiano la storia sono le stesse che cambiano il cuore dell’uomo REPORT DI AGGIORNAMENTO
LA “CAMPAGNA TENDE DI AVSI” E così anche quest’anno ci siamo messi al lavoro per le Tende e tanti hanno risposto. In decine di migliaia hanno dato vita ad incontri, mostre, cene, partite di calcio, concerti e tutto ciò che si sprigiona dalla fantasia di chi desidera aiutare l’altro meno fortunato anche a Km di distanza. Le Tende, prima ancora che un moto di generosità e solidarietà verso chi è nel bisogno, prima ancora che una azione, sono una straordinaria occasione di conoscenza e accoglienza. Un gigantesco spettacolo attraversa tutta l’Italia e diffonde i fatti nuovi in arrivo dall’America Latina, dall’Africa, dal Libano: pezzi di mondo dove avviene un cambiamento, dove lo sviluppo “ha un volto” perché lì “la persona fa la differenza” (secondo i temi delle scorse edizioni). La persona che mette in gioco il suo cuore fa la differenza e genera cambiamento e così quest’anno il tema scelto è “Le forze che cambiano la storia sono le stesse che cambiano il cuore dell’uomo”.
Grazie dunque a tutti voi che avete animato più di 688 eventi, investendo il vostro tempo e il vostro cuore! I Progetti della Campagna Tende di quest’anno sono stati: 1. America Latina - Caraibi - Haiti: Avvio di un centro educativo. 2. America Latina - Cile: Scuola Santa Teresa de Los Andes. 3. Africa - Kenya: Sostegno alla Scuola Secondaria Cardinal Maurice Otunga. 4. Africa - Sud Sudan: La St. Mary University di Juba. 5. Medio Oriente - Libano: Riqualificazione del sistema irriguo della Piana di Marjayoun. 6. Sostegno a distanza: Investire su una generazione, scuola secondaria e professionale (Uganda e Kenya).
Di seguito l’aggiornamento sui progetti della campagna tende…
2
Le forze che cambiano la storia sono le stesse che cambiano il cuore dell’uomo REPORT DI AGGIORNAMENTO
PAESE Haiti
TITOLO PROGETTO Ripartire dalla dignità. Un nuovo centro educativo a Port-au-Prince
CONTESTO AVSI opera ad Haiti dal 1999 quando avviò un progetto quinquennale per la formazione superiore agraria nella zona rurale di Torbeck, prossima a Les Cayes (Department du Sud), portando alla creazione di un’azienda agricola sperimentale. Dal 2000 AVSI è presente anche nella capitale Port-au-Prince, nei quartieri di Cité Soleil1 e Martissant, attraverso interventi a favore dell’inserimento scolastico di oltre 1.000 bambini vulnerabili e di strada, la ristrutturazione di scuole, la formazione professionale, il sostegno a micro-imprese e dinamiche per favorire l’abbandono delle armi da parte dei giovani Forte della storica presenza in Haiti, l’équipe di AVSI ha immediatamente risposto all’emergenza terremoto fornendo aiuti alla popolazione rimasta senza tetto nei quartieri di Cité Soleil, Martissant, Worf Jeremie, Cité Militaire. Gli interventi post terremoto si sono sviluppati in particolare in questi due settori: In campo nutrizionale, durante l’emergenza AVSI ha beneficiato 21.255 persone: 15.700 bambini, di cui 749 bambini in situazione di grave malnutrizione (rischio vita) e 4.435 bambini in situazione di malnutrizione moderata; 5.555 donne, di cui 3.700 donne incinte e 1.855 donne allattanti. Inoltre ha realizzato: 11.000 visite mediche; la distribuzione di 120.000 dosi di farmaci di prima necessità (soprattutto antibiotici); la distribuzione di 182 tonnellate di alimenti speciali ad alto valore calorico e proteico; la distribuzione di 650 tonnellate di farina speciale, olio e zucchero tramite razioni settimanali alle mamme con bambini di meno 5 anni e donne incinte e allattanti; la fornitura di 36.432 dosi di latte speciale per bambini orfani o con mamme non in grado di allattare. Per passare da un approccio di emergenza ad un approccio di stabilità in cui i bambini denutriti vengono stabilmente presi in carico da strutture permanenti, AVSI ha previsto la realizzazione di 7 centri nutrizionali semi permanenti, 4 a Citè Soleil e 3 a Martissant, e la riconversione ai 5 1
Cité Soleil è la più vasta bidonville di Haiti, ai margini di Port au Prince e conta 250.000 abitanti. È la più malfamata dell’intero Latino America, un crogiolo di miseria e violenza, dove la lotta quotidiana è per la sopravvivenza.
3
Le forze che cambiano la storia sono le stesse che cambiano il cuore dell’uomo REPORT DI AGGIORNAMENTO
centri del comune di Torbeck. Di questi centri, 2 sono già ultimati e funzionanti, 1 è in fase di completamento e altri 2 cantieri sono già aperti. In campo educativo, AVSI si è occupata di garantire un servizio scolastico, iniziato in tenda e che ora prosegue nelle 4 strutture semi permanenti realizzate. Altre 8 scuole sono in fase di completamento. Ha distribuito sino ad oggi 2 milioni di litri d’acqua ai senza tetto ed ha avviato una campagna contro l’emergenza colera (sensibilizzazione sulle norme igieniche per evitare contagio e prevenzione, identificazione indirizzata a scuole, centri di salute, centri comunitari, istituzioni, associazioni di base). Negli ultimi giorni, nuovi focolai di colera si sono riaccesi in Haiti. Dopo i 5.300 morti di ottobre e novembre scorsi, la stagione delle piogge particolarmente violente sta trascinando con sé la diffusione del vibrione. Le persone sono più preparate che in passato, però le circostanze igienico sanitarie dei campi sfollati sono sensibilmente peggiorate a causa delle piogge torrenziali che allagano i campi e diffondono immondizie, microbi, batteri. Il tasso di mortalità è particolarmente elevato tra i bambini dai 6 mesi, perché le mamme abbandonano l’allattamento e le loro difese si abbassano, ma anche tra i bambini fino a 5 anni, in quanto la carenza di proteine e micronutrienti li rendono fragili. Fondamentale diventa l’intervento tempestivo per ripristinare le metodiche utili ad evitare il contagio, la distribuzione di acqua potabile e sali. L’equipe di AVSI ha ripreso le attività di sensibilizzazione con particolare attenzione all’igiene.
Immagini satellitari del sito del centro educativo
ALL’ORIGINE DEL PROGETTO AVSI ha deciso di realizzare un centro educativo che vuole essere un punto di riferimento per i bambini e gli adolescenti di Citè Soleil, di formazione dei giovani, delle mamme e degli insegnanti delle scuole della zona. Inoltre il Centro svolgerà anche la funzione di sportello per l’aiuto familiare e sarà il punto di riferimento per il gruppo di operatori sociali di AVSI che in tutto il quartiere sostengono bambini vulnerabili, come i cosiddetti “bambini di strada”, i bambini lavoratori e i restaveck, ovvero bambini mandati dalle famiglie delle campagne presso famiglie in città, peraltro 4
Le forze che cambiano la storia sono le stesse che cambiano il cuore dell’uomo REPORT DI AGGIORNAMENTO
poverissime, presso le quali trovano ospitalità in cambio di lavori domestici e senza la possibilità di frequentare la scuola.
RISULTATI RAGGIUNTI AVSI ha acquisito un terreno nel cuore di Cité Soleil, uno dei quartieri più difficili della città nel quale lavorava già da tempo. Con caratteristiche anti-sismiche ora si sta costruendo la struttura che, entro breve, diventerà un edificio di circa 380 mq, disposto su due piani, all’interno di un ampio terreno di altrettanti metri.
I lavori fervono e a breve il centro sarà inaugurato…. Si vuole curare in modo particolare la bellezza della struttura e la cura dei dettagli in modo che diventi un esempio all’interno del quartiere e uno stimolo alla cura e alla valorizzazione di quello che si possiede. Ecco come sarà l’opera finita…
Una volta terminato, attraverso le attività del centro saranno beneficiati almeno 1.000 bambini e adolescenti, 200 mamme, 100 insegnanti ed operatori sociali.
5
Le forze che cambiano la storia sono le stesse che cambiano il cuore dell’uomo REPORT DI AGGIORNAMENTO
PAESE Cile
TITOLO PROGETTO Una scuola per ricostruire la vita. Ricostruzione scuola Santa Teresa de los Andes a Santiago
CONTESTO Il terremoto del Cile del 2010 è stato l’evento sismico più intenso al mondo dopo il Maremoto dell'Oceano Indiano del 2004 e il più forte terremoto che ha colpito il Cile dal 1960 ad oggi. Si è verificato a largo della costa del Maule in Cile il 27 febbraio 2010 alle ore 3:34 locali, con una magnitudo di 8,8 della scala Richter ed è durato circa tre minuti. Il sisma ha liberato un'energia 1.000 volte maggiore rispetto al terremoto di Haiti dello stesso anno ed è stato 30.000 volte più potente del terremoto dell'Aquila del 2009. Dati ufficiali del Ministero dell’Interno cileno hanno stimato che sono rimasti danneggiati dal sisma circa 500.000 edifici e 451 vittime sono state identificate; 52 i dispersi. Due milioni di persone sono state direttamente coinvolte, di cui 800mila in modo importante e permanente.
ALL’ORIGINE DEL PROGETTO Il “Colegio Santa Teresa de los Andes” (colegio = scuola) porta ben evidenti i segni del terremoto: infatti il 70% della struttura è stata gravemente danneggiata. La scuola si trova nell’area metropolitana di Santiago del Cile, a San Bernardo, ed è frequentato da ragazzini provenienti da famiglie particolarmente disagiate. La famiglia Aránguiz Pizarro, che ha fondato la scuola nel 1980, si è subito messa in moto per rimediare ai danni, ma i danni erano troppo ingenti per riuscirci da sola e ha chiesto quindi aiuto ad AVSI. La risposta non si è fatta attendere e la sistemazione della scuola è entrata a far parte dei progetti della campagna tende 2010-2011. Lo spirito che anima la famiglia Aránguiz Pizarro è lo stesso che anima AVSI: la scuola è e deve continuare ad essere un luogo nel quale educare e formare i ragazzi coinvolgendo nel percorso scolastico i loro genitori. 6
Le forze che cambiano la storia sono le stesse che cambiano il cuore dell’uomo REPORT DI AGGIORNAMENTO
Questo viene affermato a chiare lettere dai docenti: “Crediamo che la famiglia sia la prima educazione dei figli e che la scuola possa solo accompagnarne la crescita”.
RISULTATI RAGGIUNTI “Terminata l’ora dell’emergenza è arrivata l’ora della presenza, quella di affermare ciò che esiste e di ricostruire quello che il sisma ha portato via con sé.” La mensa, che garantisce l’unico pasto giornaliero completo e variato a molti dei 350 ragazzi che la frequentano, era tra le nostre priorità perché i ragazzi hanno bisogno di nutrirsi bene per crescere sani e concentrarsi al massimo nelle loro attività scolastiche. La mensa scolastica è stata riabilitata così come alcuni corridori e aule danneggiate. Il nuovo anno scolastico è iniziato a marzo, la struttura scolastica è tornata ad essere un luogo sicuro in cui i bambini possono studiare e dove sono accolti e guardati come 7
Le forze che cambiano la storia sono le stesse che cambiano il cuore dell’uomo REPORT DI AGGIORNAMENTO
persone, così da riscoprire il valore della propria vita aldilà delle circostanze in cui si trovano. Ma i lavori non finiscono qui… …le somme ricevute da AVSI permetteranno inoltre la costruzione e l’arredo di due aule con tavoli e sedie nei prossimi mesi. Per procedere con il lavori si deve attendere l’approvazione del comune, a cui sono stati sottoposti alcuni dei disegni qui riportati. I lavori dovrebbero iniziare al più tardi a settembre dal momento che la pratica per l’autorizzazione necessita dai 3 ai 4 mesi.
8
Le forze che cambiano la storia sono le stesse che cambiano il cuore dell’uomo REPORT DI AGGIORNAMENTO
PAESE Kenya
TITOLO PROGETTO Alla scuola Cardinal Otunga per riscoprire il desiderio di infinito. Sostegno alla Scuola Secondaria Cardinal Maurice Otunga.
CONTESTO Oggi il Kenya ha una crescita economica che oscilla tra il 5 e il 6% annuo. Diversa è però la distribuzione del reddito. Il benessere di pochi (2%), infatti, è pagato con la miseria di molti (circa il 50% della popolazione vive sotto il livello di povertà). La disomogenea concentrazione della ricchezza va di pari passo con l’aumento della disoccupazione. La mancanza di terreno coltivabile per la stragrande maggioranza della popolazione e l’alto tasso di disoccupazione causano crescenti tensioni sociali, di cui restano vittime le fasce più deboli: donne e bambini. Anche il settore educativo è fragile: dalle statistiche emerge che quasi tutti i bambini frequentano la scuola primaria mentre solo in alcuni distretti esistono anche delle scuole secondarie. Investire nell’educazione delle future generazioni dovrebbe essere l’obiettivo primario. La strada da percorrere resta lunga e accidentata, viste le poche risorse messe a disposizione dal governo keniota rispetto al bisogno reale.
ALL’ORIGINE DEL PROGETTO Il presente progetto affronta i problemi dell’accesso alla scuola secondaria e della qualità dell’educazione in Kenya. Solo il 60% degli studenti kenioti riesce, dopo aver concluso il ciclo primario, ad iscriversi alla scuola secondaria. A fronte di 342 scuole primarie vi sono solo 98 scuole secondarie, con 1 insegnante ogni 60 alunni. Oltre all’esiguo numero di scuole, tanti studenti sono costretti a rinunciare o abbandonare gli studi perché i genitori non possono sostenere le spese scolastiche. Le famiglie fanno grossi sacrifici per far diplomare i loro figli, sperando che la scuola faccia davvero la differenza offrendo ai ragazzi la possibilità di un impiego e quindi di un futuro migliore. La Scuola Cardinal Otunga dalla sua nascita nel 2007 ha sempre fatto la differenza puntando sull’eccellenza. Se si pensa al contesto in cui sorge, lo si può leggere come un piccolo miracolo. Infatti la Cardinal Otunga sorge in uno slum della periferia di Nairobi dove tanti giovani non riescono a terminare le scuole primarie, né possiedono alcun tipo di formazione tecnica professionale e quindi non hanno la possibilità di inserirsi nel mondo del lavoro. Troppo spesso vivono di espedienti e di furti, diventando facile preda della delinquenza. La scuola offre invece a questi giovani un percorso educativo, e soprattutto trasmette loro il valore profondo della vita di ciascuno. “Al di là delle circostanze in cui un ragazzo si trova -
9
Le forze che cambiano la storia sono le stesse che cambiano il cuore dell’uomo REPORT DI AGGIORNAMENTO
afferma Joakim Koech, preside della scuola, - il suo valore non è mai ridotto. Il valore di ogni ragazzo è più grande delle circostanze in cui vive. Devi credere in questo valore e aiutare il ragazzo a scoprirlo”.
PROGETTO L’obiettivo finale è quello di raddoppiare il numero degli studenti, arrivando a quota 240, attraverso l’ampliamento della struttura con aule multifunzionali, biblioteca, laboratorio di informatica ed uffici.
RISULTATI RAGGIUNTI Di seguito, per ogni attività, la situazione di quanto realizzato ad oggi e di quanto verrà svolto nei prossimi mesi: 1.
Sostegno alla frequenza scolastica: I 30 studenti della scuola secondaria meritevoli della borsa di studio sono stati selezionati (15 ragazzi e 15 ragazze) durante il mese di dicembre 2010, ed hanno potuto usufruire della stessa a partire dal nuovo anno scolastico iniziato a gennaio. La selezione è avvenuta tenendo conto della preparazione scolastica e delle condizioni familiari, favorendo gli studenti appartenenti a famiglie numerose e non abbienti. Le borse di studio erogate, oltre alla retta scolastica, coprono anche i costi di trasporto, mensa, libri scolastici e divisa. 2.
Laboratori, biblioteca e aule: i lavori di ampliamento della struttura scolastica, finanziati attraverso un progetto del Governo Italiano, prevedono una costruzione a 2 piani di circa 400 mq da adibirsi ad aule, 10
Le forze che cambiano la storia sono le stesse che cambiano il cuore dell’uomo REPORT DI AGGIORNAMENTO
laboratori di scienze, informatica e biblioteca. Dopo aver concluso l’iter di assegnazione dei lavori e aver ottenuto le autorizzazioni necessarie, i lavoro sono stati avviati ad inizio giugno e verranno conclusi entro dicembre. Di conseguenza gli arredi, le attrezzature di laboratorio ed i libri per la biblioteca, da fornire con il presente progetto, verranno acquistati nei prossimi mesi, prima dell’ultimazione dei lavori di costruzione.
3.
Aggiornamento degli insegnanti: con il personale AVSI presente a Nairobi, il direttore della Scuola Cardinal Otunga e alcuni docenti italiani si stanno pianificando una serie di sessioni di formazione rivolte agli insegnanti sia della Cardinal Otunga che di altre scuole secondarie. Le prime due sessioni, della durata di una settimana ciascuna, che si svolgeranno ad inizio luglio e ad inizio settembre, saranno tenute da docenti italiani e vedranno la partecipazione di circa 30 insegnanti provenienti da 8 scuole, di cui 4 statali.
11
Le forze che cambiano la storia sono le stesse che cambiano il cuore dell’uomo REPORT DI AGGIORNAMENTO
PAESE Sudan
TITOLO PROGETTO Costruiamo il futuro. L’università St. Mary di Juba per diventare maestri
IL CONTESTO Dopo decenni di conflitti, governi precari e disastri naturali, il 9 luglio 2011 il Sud Sudan diventerà ufficialmente uno stato indipendente. Il 9 gennaio il popolo del Sud Sudan ha votato a favore della definitiva separazione della regione dal governo centrale di Khartoum. La vigilia del referendum non lasciava intravedere nulla di positivo. Forti movimenti di soldati lungo il confine nord del Sud Sudan facevano presagire una guerra civile: il governo centrale non sembrava intenzionato a riconoscerne l’indipendenza. Tale situazione ha portato ad un certo immobilismo da parte delle istituzioni locali e delle organizzazioni internazionali presenti nel paese. Fortunatamente nessuna delle paventate minacce si è verificata e le votazioni si sono svolte in un clima pacifico ed ordinato. Il governo centrale ha riconosciuto l’indipendenza del nuovo stato sovrano del Sud Sudan e lentamente sono riprese le attività di sviluppo, portate avanti da qualche anno a questa parte anche dai nostri cooperanti. Lo scenario che si presenta oggi non è facile, vi è una grave carenza di infrastrutture, di servizi di base, un alto tasso di povertà e di sottosviluppo. Attualmente un terzo dei bambini è sottopeso, oltre un terzo non supera i 5 anni di vita, metà della popolazione vive in condizioni di povertà estrema e i tassi di alfabetizzazione sono inferiori al 36%.
OBIETTIVI DEL PROGETTO Costruzione degli edifici della facoltà di Scienze dell’Educazione della St Mary University2 di Juba Avvio dei corsi, soprattutto per i maestri, in collaborazione con il Centro di Formazione Permanente di Kampala (PCE) 3 Pagamento degli stipendi agli insegnanti
2
Voluta dell’arcivescovado sudanese, è stata inaugurata nel 2009 con il corso di Scienze della riabilitazione. È una realtà d’eccellenza che ha formato, attraverso corsi di aggiornamento e seminari, più di 14.000 persone dal 2002 ad oggi, tra professori universitari, insegnanti, dirigenti scolastici, genitori, guardie carcerarie, assistenti sociali, medici, infermieri. La preoccupazione del PCE per un’istruzione di qualità è che l’insegnante, il genitore e lo studente siano tutti coinvolti nel processo educativo.
3
12
Le forze che cambiano la storia sono le stesse che cambiano il cuore dell’uomo REPORT DI AGGIORNAMENTO
LE ATTIVITA’ SVOLTE Le attività di avvio dell’Università hanno subito un leggero ritardo dovuto alle minacce di scontri legati al referendum ma, tornata la calma, tutto è ripreso a pieno ritmo.
Mappa dell’Università, edifici della facoltà di Scienze dell’educazione e Scienze della riabilitazione
13
Le forze che cambiano la storia sono le stesse che cambiano il cuore dell’uomo REPORT DI AGGIORNAMENTO
1. L’avvio della costruzione degli edifici della Facoltà di Scienze dell’educazione. Sono state ultimate tre aule per il corso propedeutico della facoltà di 50 mq l’una e sono stati acquistati gli arredi. Si è inoltre provveduto a selezionare la ditta che si occuperà della costruzione degli altri edifici della facoltà, che dovranno essere pronti e funzionanti entro marzo 2012.
2. Il sostegno all’anno propedeutico Con l’aiuto del Permanent Centre for Education sono stati studiati, definiti e presentati al Ministero i curricula delle diverse materie oggetto di studio presso la facoltà. Le selezioni degli studenti non sono state facili visto il bassissimo livello dell’istruzione media nel paese e visto anche il fatto che la maggior parte di loro frequentavano scuole ugandesi. Le selezioni hanno richiesto molto tempo e si è deciso di insistere sulla necessità di un anno di studio integrativo (propedeutico) per poter uniformare la preparazione degli studenti e portarli ad un livello minimo di conoscenza delle materie fondamentali. Durante questo anno di attività si punterà molto al rafforzamento della conoscenza della lingua inglese parlata e scritta (il livello medio è elementare), della matematica, delle scienze sociali e naturali. La selezione degli insegnanti, fatta in collaborazione con l’Arcidiocesi, è stata alquanto delicata. Servono persone che abbiano i titoli accademici richiesti, ma anche appassionate alla crescita umana e professionale degli allievi. Così è cercato di scegliere le migliori figure professionali presenti in Juba. Molti degli insegnanti scelti hanno avuto (durante gli anni della guerra civile) possibilità di studiare e talvolta insegnare in università straniere (soprattutto inglesi). Questo solitamente garantisce un approccio educativo di più ampie vedute e una 14
Le forze che cambiano la storia sono le stesse che cambiano il cuore dell’uomo REPORT DI AGGIORNAMENTO
disponibilità ed apertura al confronto che aiuta la crescita professionale tra gli insegnanti stessi e degli studenti. Il 14 marzo 2011 ha avuto inizio il primo anno accademico della Facoltà di Scienze dell’Educazione dell’Università St. Mary. AVSI, in collaborazione con il Permanent Centre for Education di Kampala, ha avviato l’anno propedeutico che intende fornire ai 21 studenti della Facoltà di Educazione e ai 20 della Facoltà di Scienze della riabilitazione le basi necessarie per affrontare i tre anni previsti dal Corso Universitario.
Il 14 marzo Monsignor Paulino L. Loro ha benedetto le nuove aule
15
“La nostra Università è un centro di conoscenza e la conoscenza è tale solo se è volta a scoprire la Verità”. È questo l’augurio che Mons. Paulino L. Loro, arcivescovo di Juba e fondatore dell’Università, ha rivolto ai suoi studenti e docenti per questo nuovo ed importante inizio. La Facoltà di Scienze dell’Educazione avrà il compito di formare i futuri insegnanti della scuola primaria sudanese. La preoccupazione dei professori è di formare maestri in grado di stare di fronte agli studenti ed aiutarli a crescere, scoprendo le proprie potenzialità e il proprio valore. Da qui può nascere il reale sviluppo di un popolo.
Le forze che cambiano la storia sono le stesse che cambiano il cuore dell’uomo REPORT DI AGGIORNAMENTO
PAESE Libano
TITOLO PROGETTO L’acqua che unisce.
CONTESTO Nel Sud del Libano, nella Caza (provincia) con Israele, si trova una delle aree potenzialmente più produttive del Libano, Khiam. L’intera area, si trovava, fino al israeliano. In seguito alla guerra del luglio 2006, la regione ha subito un arresto dell’attività agricola, anche a causa dei danni subiti dalle infrastrutture (canali irrigui, strade, etc.), che hanno impedito il normale svolgimento delle attività.
ALL’ORIGINE DEL PROGETTO Oltre mille ettari di terre abbandonate, un’inesistente gestione delle risorse idriche e le due comunità (circa 43.000 persone), cristiana e musulmana, che non si parlavano da anni: questa la sfida che AVSI si è trovata a dover affrontare nella Piana di Marjayoun a partire dal 2007. Opere realizzate: il sistema irriguo, che prende l’acqua dalla sorgente di Dardara per distribuirlo, attraverso 4 canali principali, ai 1.000 ettari di terreno sottostanti, è stato riabilitato nella parte nord-ovest della piana arrivando ad irrigare 250 ettari di terreni. I canali a cielo aperto sono stati sostituiti da due condutture di canali interrati, che riducono del 50% le perdite con un aumento del 40% di terre irrigabili. La gestione dell’acqua è stata affidata alla Cooperativa di Dardara, formata da agricoltori delle due comunità.
16
di Marjayoun, al confine agricole più ampie e la piana di Marjayoun 2000, sotto il controllo
Le forze che cambiano la storia sono le stesse che cambiano il cuore dell’uomo REPORT DI AGGIORNAMENTO
RISULTATI RAGGIUNTI Opere in esecuzione: gli studi condotti a livello idraulico ed idrogeologico prevedono che l’intero sistema irriguo di tutti i 1.000 ettari possa essere riabilitato. Questo permetterà agli agricoltori di convertire i loro terreni, finora coltivati a cereali, colture poco redditizie e non irrigue, in colture di frutta e verdura, ben più redditizie. Al momento gli studi idrici di cui sopra, il progetto esecutivo delle nuove canalizzazioni e lo studio topografico sono stati conclusi. Non sono ancora iniziati gli scavi per le nuove tubazioni (circa 5 km) perché in questo momento gli agricoltori stanno lavorando nei campi e hanno bisogno della poca acqua che c’è per irrigare. Appena terminata la raccolta estiva il cantiere prenderà il via. Sviluppi futuri: Una volta a regime la Cooperativa di Dardara diventerà sempre più un centro nevralgico per gli agricoltori, occupandosi dello sviluppo delle attività, della consulenza tecnica e della coordinamento delle produzioni. Affiancato alla Cooperativa, nascerà un centro agricolo di stoccaggio, conservazione e trasformazione dei prodotti, grazie alla costruzione di una cella frigo pilota che permetterà agli agricoltori di confezionare il prodotto, dandogli un valore aggiunto per raggiungere anche i mercati dei paesi del Golfo ed europei. La produzione da destinare al frigo sarà seguita durante tutto il percorso produttivo, a partire dalla scelta delle migliori varietà frutticole ed orticole, applicando poi i protocolli di produzione integrata (IPM, Integrated Pest Management) utilizzati in Europa, per rispondere ai più alti standard qualitativi. Resta molto da fare, e, viste le premesse, avremo le nostre belle soddisfazioni. Eppure il migliore risultato ottenuto in questi anni di lavoro è quello della convivenza, un esercizio quotidiano che Marwan Said (agricoltore cristiano) riassume così: “Da quando sono bambino nella Piana ci siamo sempre battuti come galli. Il pretesto era sempre l’acqua, ma poi passavamo volentieri alle questioni delle nostre appartenenze e religioni diverse! Da quando siete arrivati voi italiani e ci avete interrato i tubi e abbiamo iniziato a lavorare insieme nella gestione dell’acqua, non solo ho molta più acqua di prima per irrigare, ma soprattutto mi avete fatto diventare amico con Mohammad. Pensa che mio padre e suo padre si erano picchiati per l’acqua e le altre cose”.
17
Le forze che cambiano la storia sono le stesse che cambiano il cuore dell’uomo REPORT DI AGGIORNAMENTO
PAESE Uganda e Kenya
TITOLO PROGETTO Semi che germogliano Sostegno a distanza: investire su una generazione, scuola secondaria e professionale in Uganda e Kenya
ALL’ORIGINE DEL PROGETTO Che l’educazione sia il timone di ogni nazione è un argomento risaputo. Anche in Africa però, come in altre parti del mondo, il modo di pensare comune fa coincidere il successo di un ragazzo con i risultati scolastici e la posizione sociale raggiunta. Al contrario, ciò che caratterizza il metodo educativo di AVSI è l’obiettivo: far scoprire ai giovani il valore della propria persona, al di là dei risultati raggiunti o della situazione in cui vivono. Con un contributo economico limitato ma stabile si garantisce a un ragazzo in condizioni difficili la possibilità di crescere nella sua terra, rispettando la sua cultura e la sua dignità. Grazie a un piccolo contributo economico (meno di un caffè al giorno!) un ragazzo riceve un sostegno personalizzato, può andare a scuola, avere alimenti, vestiario, cure mediche, e aiuti per la sua famiglia e la sua comunità. Insieme agli aiuti materiali, AVSI assicura, la presenza di adulti che accompagnano il ragazzo nel suo percorso educativo e sostengono la famiglia, naturale o affidataria, nella propria responsabilità. E un’altra cosa molto importante: la possibilità di sentirsi accompagnato gratuitamente da un amico che lo sostiene a distanza. Aiuto efficace e comunicazione sistematica e costante al sostenitore: al momento dell’adesione la scheda anagrafica con foto, informazioni personali e sulla realtà locale. Due volte all’anno aggiornamenti sul ragazzo e sul progetto.
IL PROGETTO Un anno o due di scuola professionale possono cambiare la vita di un ragazzo, come anche frequentare una scuola secondaria di qualità. Questo fa la differenza in un paese come l’Italia, ma ancora di più, come si può ben immaginare, in paesi come l’Uganda e il Kenya. Certo, non basta ottenere un diploma per diventare grandi e infatti la frequenza scolastica viene accompagnata, come sempre nel sostegno a distanza di AVSI, da adulti che hanno a cuore il destino di ciascuno. C'è oggi la necessità di sostenere ragazzi e ragazze per completare gli studi superiori o frequentare un corso di formazione professionale, nelle scuole del Cowa e nella scuola secondaria “Luigi Giussani” in Uganda, o nella secondaria Cardinal Otunga e nella professionale S.Kizito in Kenya. Può essere un sostegno breve (anche solo due o tre anni) ma che offre a questi ragazzi una opportunità straordinaria: occorre investire su una generazione, aiutarli a fare fino in fondo una esperienza positiva di educazione e a esserne consapevoli, sfidando la loro libertà, perché possano essere protagonisti della loro vita e promotori di novità e umanità nel loro paese.
18
Le forze che cambiano la storia sono le stesse che cambiano il cuore dell’uomo REPORT DI AGGIORNAMENTO
RISULTATI RAGGIUNTI I ragazzi e ragazze sostenuti a distanza che oggi frequentano la scuola secondaria sono oltre 2.000 in Uganda e quasi 500 in Kenya, mentre più di 500 in Uganda e quasi 150 in Kenya frequentano centri di formazione professionale. Tra questi, tanti sono stati sostenuti a distanza fin da piccoli per tutto il loro percorso scolastico, ma tanti, circa mille, sono i ragazzi e le ragazze che avevano completato la scuola primaria all'interno di altri progetti e hanno potuto proseguire gli studi grazie al suddetto progetto "Semi che germogliano" della Campagna Tende 2010-2011. Per molti l'esperienza del sostegno a distanza è stata l’occasione d’incontrare una esperienza viva che ha permesso di uscire dalla situazione di frustrazione in cui vivevano grazie a qualcuno che li ha aiutati a stare davanti a quelle domande così urgenti che tutti noi sperimentiamo a qualsiasi età, condizione sociale ed economica.
Ecco alcune testimonianze raccolte tra i ragazzi sostenuti: Daniel, un ragazzo che ha studiato alla Scuola Secondaria Cardinal Otunga di Nairobi ha scritto: "Voglio ringraziarvi per tutto quello che avete fatto per me. Quando mi sono iscritto al primo anno, non mi aspettavo niente a causa del mio doloroso background, ma Voi vi siete presi cura di me, accompagnandomi e correggendomi piano piano, senza pretese. Ho scoperto una stima ed una fiducia nell'altro che prima mi erano sconosciute. Grazie perché innanzitutto mi avete insegnato a vivere senza limitare la mia libertà". Una ragazza aveva lasciato la scuola ed era fuggita col fidanzatino. Il preside l'ha cercata e rintracciata. Hanno parlato a lungo insieme di tutto, invitandola a considerare tutti i fattori per capire quale fosse realmente il suo bene. La ragazza alla fine è tornata a casa ed ha ripreso gli studi. La madre, stupita, è andata a scuola ed ha detto al preside: "La ringrazio molto. Non avevo mai pensato seriamente all'esigenza di felicità ed al suo valore per me, né per mio marito e né per i miei figli. Grazie per lo sguardo umano che ha avuto per mia figlia. Anche io, da ora in poi voglio guardare così mio marito e gli altri figli. Grazie per aver dato un senso alla mia vita e alla mia famiglia". Onesporo di Kampala, Uganda, racconta: "Poter frequentare la Luigi Giussani Secondary School è molto importante per me. Per la prima volta nella mia vita ho partecipato a una conferenza ed è stato molto
19
Le forze che cambiano la storia sono le stesse che cambiano il cuore dell’uomo REPORT DI AGGIORNAMENTO
interessante. Questa scuola ha permesso un cambiamento della mia persona: prima pensavo che il valore di una persona dipendesse dai soldi, poi ho scoperto che io ho un valore che non dipende dalle mie capacità
economiche." E il suo amico Peres: "anche se avessi tutti i soldi del mondo non basterebbero a soddisfare tutte le esigenze perché vorrei sempre di più. Ciò che è importante per me, è stato scoprire che io valgo, che il valore della mia persona è più grande di tutti i soldi che potrei avere. Desidero che anche gli altri studenti incontrino quello che ho incontrato io."
Infine Kenneth: "Prima dell’incontro con il Meeting Point International (partner ugandese di AVSI) il successo per me significava ricchezza. Dopo l’incontro con il Meeting Point International, ho scoperto che è solo attraverso un amico che posso essere felice e capire di più me stesso. Mia mamma soffre di disturbi mentali e siamo tre fratelli. L’anno scorso eravamo tutti e tre nella sessione di esami e mi sono dovuto occupare di tutto, di mia mamma, dei miei fratelli e della casa. Poi, inaspettatamente, ho ricevuto una chiamata di Rose e di altri amici. Queste telefonate mi hanno cambiato: mi sono sentito amato e ho imparato un modo diverso di star di fronte alla mia famiglia. Questa amicizia è il successo della mia vita."
20
Fondazione AVSI Dal 1972 in cammino per la dignità della persona La Fondazione AVSI è una organizzazione non governativa, ONLUS, nata nel 1972 e impegnata con oltre 100 progetti di cooperazione allo sviluppo in 38 paesi del mondo di Africa, America Latina e Caraibi, Est Europa, Medio Oriente, Asia. AVSI opera nei settori dell’educazione, sanità, igiene, cura dell'infanzia in condizioni di disagio, formazione professionale, sviluppo urbano, sicurezza alimentare, agricoltura, ambiente, microimprenditorialità, ICT e aiuto umanitario di emergenza. La sua missione è promuovere la dignità della persona attraverso attività di cooperazione allo sviluppo con particolare attenzione all’educazione, nel solco dell’insegnamento della Dottrina Sociale Cattolica. Nei progetti in corso sono impegnati, per una permanenza media di 2 anni, 124 cooperanti espatriati, tutti professionisti (come medici, ingegneri, educatori, agronomi) e circa mille persone locali qualificate. I suoi maggiori finanziatori sono Unione Europea, Agenzie delle Nazioni Unite, Ministero degli Affari Esteri Italiano e istituzioni governative italiane, enti locali, aziende private e singoli cittadini. Il bilancio di AVSI è certificato da una delle maggiori società di revisione e ogni anno pubblica, in diverse lingue, il Bilancio Sociale, consultabile dal sito. AVSI è riconosciuta dal 1973 dal Ministero degli Esteri italiano come organizzazione non governativa di cooperazione internazionale (ONG); è registrata come Organizzazione Internazionale presso l’Agenzia per lo Sviluppo Internazionale degli Stati Uniti (Usaid); è accreditata dal 1996 al Consiglio Economico e Sociale delle Nazioni Unite di New York (Ecosoc); è accreditata con Status consultivo presso l’Organizzazione delle Nazioni Unite per lo Sviluppo dell’Industria di Vienna (Unido) e presso il Fondo delle Nazioni Unite per l’Infanzia di New York (Unicef); è inserita nella Special List delle organizzazioni non governative dell’Organizzazione Internazionale dell’Onu per il Lavoro di Ginevra (Ilo); è iscritta nella lista dell’Agenzia delle Entrate come organizzazione non lucrativa per il 5 per mille; è associata a LINK 2007, un network che raggruppa le principali ONG italiane; aderisce ad AGIRE, l’Agenzia Italiana per la Risposta alle Emergenze. AVSI è associata alla CDO Opere Sociali, che con le sue oltre 1.000 realtà non profit in tutta Italia, offre ad AVSI una grande possibilità di attingere know how per i progetti e i partner nei paesi in cui opera. Dal 2006 la Fondazione per la Sussidiarietà è partner culturale e scientifico di AVSI per la valorizzazione delle risorse, l’approfondimento di tematiche antropologiche e la comprensione dei fenomeni socio-economici secondo una visione basata sulla centralità della persona e il valore del bene comune.
Un anno di AVSI nel mondo: presenza: 38 Paesi progetti in corso: 100 espatriati italiani: 103 personale assunto in loco: 1.138 beneficiari diretti: 4.000.000 persone beneficiari indiretti: 17.500.000 strutture educative costruire o ristrutturate: 157 sostegno a distanza: 33.480 bambini assistenza sanitaria: 1.888.600 persone assistiti con programma di prevenzione trasmissione materno fetale Hiv-Aids: 35.863 giovani madri vaccinazioni eseguite: 65.196 persone pozzi d’acqua: 36 realizzati, 265 riabilitati beneficiari formazione: 14.197 operatori borse di studio erogate: 979 giovani sostegno per attività generatrici di reddito o microcredito: 14.230 persone partner locali coinvolti: 700
AVSI è anche un Ente autorizzato dal Governo italiano per le adozioni internazionali. COME SOSTENERE AVSI: DONAZIONI direttamente dal sito www.avsi.org visitando la sezione “come aiutarci”
5 X MILLE firmando nel riquadro delle Organizzazioni non lucrative... e indicando il codice fiscale 81017180407
SOSTEGNO A DISTANZA sostegno.distanza@avsi.org tel. 0547.360.811 www.avsi.org
AVSI trattiene in Italia fino al 10% delle donazioni private per i costi di gestione. Agevolazioni fiscali
A norma della Legge nr. 80 del 14 maggio 2005, (la "più dai meno versi") tutte le somme donate ad AVSI sono deducibili nel limite del dieci per cento (10%) del reddito complessivo dichiarato, in quanto ONG e ONLUS, e comunque nella misura massima di 70.000 euro annui. Per poter usufruire delle agevolazioni fiscali è necessario conservare i documenti di versamento: la ricevuta del bollettino ccp, la contabile bancaria del bonifico o l'estratto conto bancario, l'estratto conto dei Servizi Interbancari (per i pagamenti con carta di credito dal sito).
PER MAGGIORI INFORMAZIONI: AVSI – www.avsi.org
Per conoscere meglio AVSI, strumenti & iniziative
BILANCIO SOCIALE Certificato da Deloitte & Touche è scaricabile e consultabile dal sito. Pubblicato per la prima volta nel 2003, il Bilancio Sociale di AVSI l’anno successivo vince l’Oscar di Bilancio per la categoria Non profit alla Borsa di Milano “per la sua trasparenza, chiarezza e immediato impatto dei progetti sui beneficiari”. CERTIFICAZIONE QUALITA’ Per una maggiore responsabilità AVSI è si è dotata di un Sistema della Gestione della Qualità secondo le norme ISO 9001:2000, relativamente alla fase progettuale. Il certificato è sul sito. SITO - www.avsi.org Da 40.000 a 80.000 visitatori al mese con una sezione dedicata alla Responsabilità Sociale delle Imprese; accesso a sezioni sicure per donazioni on-line; sottoscrizione del sostegno a distanza; archivio documenti; offerte di lavoro; visione filmati dalla sezione “AVSI Tube”. NEWSLETTER Mensile, inviata on-line a oltre 12.000 abbonati (sostenitori, privati, giornalisti, istituzioni e organismi internazionali e nazionali). Iscrizione gratuita dal sito: www.avsi.org. BUONE NOTIZIE Direttore: Roberto Fontolan Periodico inviato per abbonamento postale gratuito a 110.000 persone (donatori privati, aziende, sostenitori a distanza, insegnanti, organismi internazionali, ministeri, giornalisti …). Tiratura: 500mila copie il nr di dicembre (legato alla Campagna Tende); 120mila i restanti. FILMATI Reportage dal mondo di AVSI, progetti e testimonianze, realizzati anche con la collaborazione di professionisti, come la giornalista del Tg1 Rai Monica Maggioni; il Segretariato Sociale della Rai; Pubblicità Progresso, McCann Erikson… Per vederli: sezione AVSI Tube dal sito. i TASCABILI Una collana di libri tematici editi da AVSI sulle varie esperienze e progetti realizzati nel mondo, ricchi di testimonianze (archivio online, consultabile dalla sezione “stampa e pubblicazioni”). LA CAMPAGNA DELLE TENDE Un importante gesto di carità nato nel 1990 per sostenere i primi volontari di AVSI raccogliendo fondi e facendo conoscere il loro lavoro nel mondo a favore delle popolazioni più fragili. La “prima Tenda” era un semplice banchetto allestito fuori da un supermercato in Lombardia, ricalcando la fine degli Anni ’50 quando i giovani studenti guidati da don Giussani andavano nella “Bassa”, la periferia povera di Milano, a portare gratuitamente attenzione e compagnia alle famiglie indigenti, senza il pretesto di trovare risposte, né realizzare azioni filantropiche, bensì imparare la carità attraverso un gesto esemplare che la legge ultima dell’esistenza è la gratuità. Da allora nel periodo natalizio le Tende di AVSI sono diventate una campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi realizzata grazie al coinvolgimento di una rete di oltre 12mila sostenitori volontari, AVSI Point, in Italia e all’estero. Ogni anno viene presentato un tema specifico, con uno slogan che vuole far riflettere sulla condizione dell’essere umano nel mondo, e che detta anche la scelta di progetti che hanno particolare necessità di essere sostenuti. AVSI POINT Un network di oltre 12mila volontari radicato capillarmente sul territorio italiano e organizzato in 182 rappresentanti locali. Una voce attiva della società civile formata perlopiù da persone adulte con un target trasversale, capace di diffondere e amplificare i valori di AVSI e di promuovere nuovi progetti, stringendo partnership con le realtà locali e le istituzioni pubbliche e private.
PER MAGGIORI INFORMAZIONI: AVSI – www.avsi.org