Un Politecnico per Roma - #CalendaSindaco - Roma 2021

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ROMA 2021

UN POLITECNICO PER ROMA #CALENDASINDACO


#CALENDASINDACO

INDICE

1. LA SITUAZIONE ATTUALE 2. LE NOSTRE PROPOSTE A. B. C. D.

REALIZZARE IL POLITECNICO DI ROMA NUOVI PERCORSI DI FORMAZIONE REALIZZAZIONE COMPETENCE CENTER SERVIZI PER ATTRARRE TALENTI


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#CALENDASINDACO

LA SITUAZIONE ATTUALE Il principale freno allo sviluppo economico italiano consiste nella difficoltà di crescere nei settori più innovativi e alla frontiera tecnologica. Le imprese italiane faticano infatti ad innovare i propri prodotti e processi e non offrono a molti lavoratori altamente qualificati le prospettive lavorative che meritano. A Roma questo problema è particolarmente rilevante, in misura maggiore rispetto alla media nazionale. Nonostante la dimensione del polo universitario romano, i laureati nelle discipline ingegneristiche (circa 3.300) sono inferiori a Milano (5.700), Torino (4.150) e Napoli (3.900).


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LA SITUAZIONE ATTUALE La spesa in ricerca pro capite nel Lazio (603,89 euro) è superiore alla media nazionale (425,80 euro). Scomponendo questo dato per ricerca privata e pubblica notiamo però che, mentre la spesa pubblica in ricerca pro capite (362,29 euro) è superiore alla media italiana (150,20 euro), la spesa in ricerca privata è decisamente più modesta (241,60 euro contro una media italiana di 275,61 euro). La ricerca pubblica a Roma può sfruttare un grande polo universitario, con le 3 università pubbliche (Sapienza, Tor Vergata e Roma Tre) che contano circa 5.550 docenti e 200mila studenti.


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LA SITUAZIONE ATTUALE Le difficoltà della ricerca privata sono dimostrate dal dato sui brevetti. Il Lazio e Roma hanno una minore capacità brevettuale rispetto a molte regioni, il divario è evidente. Basti pensare che la Lombardia nel 2020 ha depositato 1.538 domande di brevetto (il 5,7% del totale), mentre il Lazio ne ha depositate 260 (lo 0,6% del totale). Nella graduatoria delle città con maggior capacità brevettuale del 2019, la prima è Milano con il con il 21,1% di tutte le richieste italiane, segue Torino (6,9%), Bologna (6,8%) e Roma (4,5%). Questi dati sono un segnale anche della difficoltà di trasferimento tecnologico dalla ricerca alla imprese. Il tessuto imprenditoriale romano non è infatti in grado di tradurre i buoni risultati della ricerca universitaria locale in innovazione di prodotti e processi aziendali.


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LA SITUAZIONE ATTUALE Nonostante le criticità riscontrate, Roma possiede un settore industriale di eccellenza negli ambiti del digitale, dell'energia, della sostenibilità e delle biotecnologie e farmaceutico. Roma è il principale polo ICT in Italia insieme a Milano e vanta 4 mld di servizi ICT esportati (51% del totale nazionale), è la prima provincia per numero di imprese che investono in tecnologie green (30.400) ed è uno dei principale poli produttivi del settore farmaceutico in Europa, con il 39% dell'export nazionale. Per preservare e rilanciare la competitività di questi settori è necessario investire nel loro capitale tecnologico e umano. È NECESSARIO INTERVENIRE LUNGO 3 DIRETTIVE: • Investire nella ricerca di base, rendendo disponibili nuove conoscenze sulla base delle quali innovare • Trasformare le nuove conoscenze teoriche in prodotti o processi realmente implementabili dalle imprese • Formare forza lavoro con le competenze adeguate per sfruttare il potenziale dell’innovazione


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INDICE

1. LA SITUAZIONE ATTUALE 2. LE NOSTRE PROPOSTE A. B. C. D.

REALIZZARE IL POLITECNICO DI ROMA NUOVI PERCORSI DI FORMAZIONE REALIZZAZIONE COMPETENCE CENTER SERVIZI PER ATTRARRE TALENTI


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REALIZZARE IL POLITECNICO DI ROMA Vogliamo realizzare il primo Politecnico di Roma, dando attuazione al progetto Rome Technopole presentato da Unindustria, in sinergia con le tre grandi Università statali della città. L’obiettivo è quello di costruire un polo multi-tecnologico capace di integrare la conoscenza e le competenze delle università con le necessità del settore industriale, e affrontare cosi tutte le 3 barriere allo sviluppo economico di Roma: ricerca, trasferimento tecnologico e competenze della forza lavoro. Attualmente il progetto si trova all’attenzione del ministro dell'Università Maria Cristina Messa, ma la Regione Lazio sembra intenzionata a finalizzarlo. Crediamo che il Comune di Roma debba avere un ruolo attivo in questo progetto, viste le grandi potenzialità per lo sviluppo economico della Capitale.


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NUOVI PERCORSI DI FORMAZIONE I percorsi di formazione del Rome Technopole si distingueranno in 3 aree disciplinari: transizione digitale, transizione ecologica e agro-bio-farmaceutico. I corsi offerti dal Rome Technopole saranno: • Corsi di laurea magistrale, integrabili nelle imprese più innovative del territorio e vicine al mondo della ricerca, per incentivare la formazioni di nuovi dottorandi e ricercatori • Master, corsi di formazione, alta formazione e formazione professionale finalizzati a specializzare profili professionali specifici che rispondono a mirate esigenze del mondo produttivo ed imprenditoriale • Percorsi ITS, destinati ai diplomati delle scuole secondarie, per formare la futura forza lavoro con le competenze delle ultime evoluzioni tecnologiche • Apprendistato in alta formazione e ricerca, per unire lavoro e studio, offrendo alle imprese forza lavoro ad alto potenziale con cui sviluppare progetti innovativi • Dottorati, verranno finanziate 750 borse di studio per dottorati, di cui 500 dottorati industriali, pianificati a stretto contatto con le imprese, e 250 dottorati internazionali


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NUOVI PERCORSI DI FORMAZIONE Il Comune di Roma renderà disponibili finanziamenti pari a 500 mila euro per l’apertura di ulteriori percorsi ITS nel Politecnico, che permetteranno di circa raddoppiare gli iscritti rispetto al 2020, aumentandoli di 100 unità. Oltre ai finanziamenti, è necessario rendere i percorsi più attrattivi per gli studenti, in particolare: • Offrire agli studenti ITS gli stessi servizi degli studenti universitari, con alloggi riservati per i fuori sede, tasse ridotte per gli studenti provenienti da famiglie con ISEE più basso e servizi di mobilità efficienti • Garantire la permeabilità tra percorsi accademici e professionali, garantendo agli studenti ITS di conseguire un titolo di laurea integrando il diploma ITS con alcuni esami universitari • Equiparare il valore del diploma ITS rispetto ad un titolo di laurea del primo ciclo per le professioni pubbliche dove la preparazione di un ITS è sufficiente


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REALIZZAZIONE COMPETENCE CENTER I Competence Centers sono poli di eccellenza nati per valorizzare le competenze di università e industria con l’obiettivo di facilitare il trasferimento tecnologico verso le imprese italiane. In particolare, consigliano le imprese su come investire le proprie risorse in materia di formazione. I competence centers sono costituiti nella forma di partenariato pubblico-privato da almeno un ente di ricerca e da una o più imprese. I Competence Centers che hanno presentato progetti più ad alto valore tecnologico sono quello di Torino, seguito da Milano e Bologna. A Roma esiste solo un Competence Center: Cyber 4.0. Il suo obiettivo è avviare percorsi di formazione, orientamento e progetti innovativi sulla sicurezza informatica, elaborando strumenti e strategie che possano aiutare le imprese del territorio.


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REALIZZAZIONE COMPETENCE CENTER Il Rome Technopole sarà alla frontiera della ricerca di base, applicata e del trasferimento tecnologico. Grazie alla stretta collaborazione tra università, ricerca e imprese, avrà tutte le conoscenze per valutare gli ultimi sviluppi tecnologici nel settore ICT, la loro possibilità di essere trasferiti nel tessuto imprenditoriale e il modo più efficiente per farlo. Il Rome Technopole potrà quindi ospitare al suo interno le attività di un nuovo Competence Center, dedicato al trasferimento tecnologico e alla digitalizzazione delle imprese, su modello di quanto fatto in altre città su Industria 4.0. IL NUOVO COMPETENCE CENTER: • Potrà rendere disponibili le sue infrastrutture per testare processi e prodotti prima della commercializzazione • Avrà a disposizione dei fondi da erogare ai progetti di trasferimento tecnologico più promettenti • Fornirà percorsi formativi e consulenza alle imprese che vogliono digitalizzare i propri processi


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SERVIZIO PER ATTRARRE TALENTI Rome Technopole si pone l’obiettivo di diventare il più grande polo di ricerca ed innovazione digitale, ecologica e farmaceutica del Centro-Sud Italia, competitivo con i migliori poli del Nord Italia ed europei. Per questo, è necessario che sia attrattivo verso i migliori talenti nazionali ed internazionali. Proponiamo un pacchetto di servizi per attrarre i migliori talenti, basato su: • Borse di studio per studenti e ricercatori meritevoli • Diffusione della lingua inglese nella didattica, tra i docenti e il personale amministrativo e nelle pratiche burocratiche • Costruzione di residenze riservate agli studenti del Technopole e assistenza nella ricerca di un'abitazione in affitto privato per gli studenti internazionali • Progetto di mobilità per collegare il Technopole agevolmente con il centro della città e con i più importanti punti di interesse, come le università e i poli industriali.


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NUOVI INVESTIMENTI INFRASTRUTTURALI Il Politecnico sarà un vero e proprio campus dell’hub multitecnologico all'interno di Roma. La realizzazione sarà ultimata in 5 anni, con le prime aule e i primi laboratori già realizzati e attivati dopo 2 anni. Iniziando i lavori nel 2021, i primi master e dottorati potrebbero partire dal 2022 e i primi corsi di laurea a partire dal 2023. La costruzione del Rome Technopole richiede costi di investimento di circa 560 milioni entro il 2022, mentre i costi a regime dovrebbero attestarsi tra i 75 e gli 88 milioni all’anno. Una determinante fondamentale per un polo di ricerca di eccellenza a livello internazionale è disporre di infrastrutture e laboratori all’avanguardia. Allo stesso tempo, bisogna assicurarsi che il Politecnico sia ben connesso con tutte le aree della città, le università e i centri industriali. Per questo, prevediamo un piano di investimenti in infrastrutture per la mobilità per collegare le strutture del Polo con il centro della città, le università e i centri industriali.


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